TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.

TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara. Presentato da con-vivere Festival Carrara, presentazione catalogo. Giovedì 13 ottobre 2022 ore 17,30 Palazzo Binelli, Carrara

TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara. Emiliano Bagnato, Raffaele Morabito, Federica Mutti, Eleonora Roaro e Vincenzo Zancana

 TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara, interpretano il tema dell’edizione 2022, Tracce. A cura di Andrea Zanetti – YAB

Con una sezione della Accademia di Belle Arti di Carrara curata da Gilberto Pellizzola

Prosegue fino al 16 ottobre la mostra TOT, Themes of Traces, a Palazzo Binelli di Carrara, il progetto espositivo che declina il tema dell’edizione 2022, tracce, del Festival con-vivere.

Una visione contemporanea che dalla libera e intima riflessione degli artisti, si apre al confronto con i visitatori per favorire quello scambio necessario tra sensibilità individuale e riflessione collettiva.

Dopo l’ottimo riscontro di pubblico fino ad oggi, l’occasione per vedere la mostra e dialogare con i suoi protagonisti è data dalla presentazione del catalogo che si svolgerà giovedì 13 ottobre alle 17.30 a Palazzo Binelli, a Carrara.

TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.
TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.

Sarà l’occasione per fare un primo bilancio artistico e critico della mostra in corso.

La mostra Tot è il primo appuntamento di un ciclo di mostre realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara che prevede l’ingresso delle opere di artisti Under 35 nella sua collezione; un progetto che mira alla valorizzazione degli artisti più giovani per offrire al patrimonio pubblico la loro visione artistica contemporanea.

Cinque istallazioni artistiche, quelle di Emiliano Bagnato, Raffaele Morabito, Federica Mutti, Eleonora Roaro e Vincenzo Zancana, che dialogano con lo spazio espositivo per definirne una nuova dimensione e consegnarci una testimonianza hic et nunc.

Questo progetto espositivo, curato da Andrea Zanetti, tocca le corde della memoria in un salto temporale che abbraccia pagine nere della nostra Storia, tutt’ora presenti come traccia nel paesaggio, ma che le riconsegna con lucido distacco, in una farsa contemporanea che sfiora la tragedia.

E poi tracce sonore che si materializzano nell’incontro tra opera e visitatore per consegnarci la responsabilità di un nostro gesto ma anche l’unicità del nostro essere, con la forza naturale delle differenze individuali che vanno a creare l’insieme visivo e percettivo dell’opera stessa.

Tracce di luce, nell’esaltazione plastica dell’imperfezione come simbolo svelato della vera essenza delle cose; l’imperfezione che si comprende nel suo essere fuori dal contesto che la definisce, per diventare forma a sé stante e oggetto perfetto dell’imperfezione visiva.

TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.
TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.

E le parole, tracce evidenti di segni ed impronte, che fluttuano nel mare dei significati per appropriarsi di ogni singola interpretazione e sfidarci alla comprensione individuale, soggettiva.

Tracce immateriali di pensieri, ricordi ed esperienze.

Un viaggio che attraversa sentieri fisici e ideali, che nasconde la comprensione diretta dell’immagine per consegnarla alla suggestione del singolo e creare la propria traccia di memoria visiva.

Nella sezione della Accademia di Belle Arti di Carrara, curata da Gilberto Pellizzola, hanno esposto giovani artisti le cui opere non sono realizzate per l’occasione ma appartengono alle individuali ricerche in corso.

La consonanza ai temi del festival riflette una contestualità propria del contemporaneo.

La ricezione creativa degli artisti offre, con l’ultima generazione, altri tentativi di risposta alle pressioni epocali. Siamo esseri “documentali”, formiamo la nuova “Documanità” (Ferraris). Fluenti nell’assieme cangiante della nostra vita di bipedi planetari on line.

Uniti da ossessioni comuni, nell’agire e pensare e fantasticare.

TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.
TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.

Manutenzione, messa in atto, rielaborazione dei dati, delle esperienze, dei desideri. Formulare, estrapolare, riconfigurare tracce.

Per partecipare alla presentazione del catalogo di giovedì 13 ottobre alle ore 17.30 a Palazzo Binelli è gradita la prenotazione a: 0585 775216.

Infoline: info@con-vivere.itwww.con-vivere.it

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Teatro Vascello “La Signorina Giulia”

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”, di August Strindberg, dal 11 al 16 ottobre, dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”, adattamento e regia Leonardo Lidi, con Giuliana Vigogna, Christian La Rosa, Ilaria Falini

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”, scene e luci Nicolas Bovey, costumi Aurora Damanti, suono G.U.P. Alcaro produzione Teatro Stabile dell’Umbria, in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi, durata spettacolo 1 ora e 20’

«Verrà, comunque, forse un giorno in cui saremo tanto avanzati, così illuminati, da poter osservare con indifferenza lo spettacolo brutale, cinico, crudele, che ci propone l’esistenza.

Allora avremo disinnescato gli strumenti inferiori ed inattendibili di pensiero detti sentimenti, divenuti superflui e nocivi per la maturazione dello strumento di giudizio.»

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”. August Strindberg – Prefazione

“Quando lo spazio è troppo piccolo fai l’amore con chi c’è, con l’ultimo uomo sulla terra, lo contendi con l’altra donna, cerchi di sedurlo sapendo già che tra pochi attimi lo odierai.

Quando lo spazio è troppo piccolo se qualcuno sale sopra le nostre teste ci sembra che quello sia il Dio, un Conte gigantesco pronto a calpestare noi microbi con i suoi stivali fatti di fango, in un sadico tip-tap.

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”. Lo spazio pulito si sporca del nostro corpo.

L’angolo di una stanza di una casa di una provincia, soffocante, un micro mondo dove nessuno sceglie niente e si entra nel corpo dell’altro per occupare meno spazio possibile.”

Continuo la mia ricerca sui confini autoimposti dalla mia generazione, dopo Spettri, Zoo di Vetro, Casa di Bernarda Alba, La Città Morta, Fedra consapevole che il concetto di lockdown ora interroga lo spettatore quotidianamente sui limiti fisici e mentali della nostra esistenza.

La Signorina Giulia è considerato il capostipite del movimento europeo detto “naturalismo” e August Strindberg, spigoloso e violento, in Italia spesso subisce la semplificazione della verità.

Se è vero che l’opera di Strindberg fa parte della nuova formula di Zola “rendere vero, rendere grande e rendere semplice” non bisogna scordare le grandi incoerenze, l’incapacità del normale, e la enorme statura teatrale dell’immorale drammaturgo svedese.

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”. Tre orfani vivono uno spazio dove è impossibile non curvarsi al tempo, dove la vita è più faticosa del lavoro, in una casa ostile da dove tutti noi vorremmo fuggire.

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”
Teatro Vascello “La Signorina Giulia”

Nell’arco di una notte capiamo come gestire questa attesa, prima della fine, cercando di ballare, cantare e perdersi nell’oblio per non sentire il rumore del silenzio.

Se nella macabra attesa del Finale di Partita o nell’aspettare Godot sono i morti e i vagabondi a dover gestire il nulla, in Strindberg sono i figli a dover subire l’impossibilità del futuro.

Nello spavento del domani l’unica stupida soluzione è quella del gioco al massacro, il cannibalismo intellettuale. L’inganno. Il Teatro. Julie: Ottimo Jean! Dovresti fare l’attore.”. Leonardo Lidi

Informazioni:

Biglietteria spettacolo: intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/Ticket/la-signorina-giulia/182425

info e prenotazioni 065898031 065881021  promozioneteatrovascello@gmail.com  – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Dal 28 febbraio al 5 marzo

Dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17

Il gabbiano

PROGETTO ČECHOV – prima tappa

da Anton Cechov

regia Leonardo Lidi

con (in o.a.) Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna, Angela Malfitano

scene e luci Nicolas Bovey, costumi Aurora Damanti

suono Franco Visioli, assistente alla regia Noemi Grasso

adattamento e regia Leonardo Lidi, produzione Teatro Stabile dell’Umbria,

Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi

Per ricominciare a camminare in questo tempo così incerto credo che il teatro sia un ottimo progetto sul quale focalizzare le nostre energie.

Se penso ad Anton Čechovmi torna in mente questo passaggio di John Lennon nella canzone Beautiful Boy: “La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti”.

Ne Il gabbiano l’autore sembra creare un testo che possa interrogarsi sulla differenza tra Simbolismo e Realismo, sul senso critico del teatro rispetto al suo pubblico ma alla fine – contro ogni pronostico – arriva la vita.

In scena ecco apparire l’amore e l’assenza di esso e ci ritroviamo accompagnati da personaggi talmente ben scritti e messi così bene in relazione tra di loro che tutti insieme decidiamo di deviare la trappola del Tema per aprirci e interrogarci sulla semplicità del nostro essere.

Sui ricordi e la nostalgia dell’infanzia, su quell’incontro che ci ha fatto male e quell’incontro che ci ha cambiato la vita.

O fatto sorridere. O fatto piangere.

Come in un patto. Come se un gruppo di uomini e di donne lavorasse assieme con impegno e gioia confidando nell’arrivo della vita in scena.

Ecco forse spiegato il perché Čechov ha superato il suo tempo, ecco come utilizzare un testo per arrivare alla vita.

Ho scelto una trilogia che lavora con lo stesso alfabeto:

Il gabbiano Zio Vanja Il giardino dei ciliegi. Tre case, o forse la stessa, tre famiglie, o forse la stessa, e l’amore che soppianta il lavoro.

Mentre aspettiamo di sapere qual è il Teatro giusto per parlare allo spettatore o se venderemo la casa di Vanja o se verrà distrutto il nostro storico Giardino, noi aspettiamo e incontriamo la vita attraverso l’amore.

Aspettiamo un bacio.

In questa trilogia vedo la possibilità di tornare al senso pratico del teatro, deviando gli intellettualismi e scegliendo la semplicità nella sua altezza.

Scegliendo uno spazio. Scegliendo l’empatia e non una bolla elitaria.

Scegliendo l’amore e il dolore che comporta questa opzione ma soprattutto scegliendo gli attori come forma d’arte e come pietra preziosa da difendere nel teatro italiano del nostro tempo.

Tredici attori passeranno assieme un tempo importante, una parentesi della loro vita, per lavorare assieme ad un regista che sceglie finalmente il suo autore preferito come ripartenza del proprio percorso. Leonardo Lidi

Prezzi intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/Ticket/il-gabbiano/182413

Il teatro rimarrà chiuso i giorni:

24-25-26 dicembre

1-2 gennaio

Sabato 31 dicembre ore 21:00

Speciale Capodanno

CARD

Card libera a 5 spettacoli a scelta su tutti gli spettacoli € 90 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-libera-5-spettacoli/183697  

Card Love a 2 spettacoli 4 ingressi a scelta su tutti gli spettacoli € 72 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-love-2-spettacoli-4-ingressi/183698  

ABBONAMENTI

Abbonamento Zefiro € 105 (7 titoli)

Abbonamento Eolo € 105 (7 titoli)

Abbonamento Ponentino € 75 (5 titoli)

Abbonamento ZEFIRO € 105 (7 titoli)

11- 16 ottobre La signorina Giulia – 15-20 novembre Kobane Calling on Stage – 31 gennaio – 5 febbraio Aspettando Godot -7-19 febbraio La storia – 28 febbraio – 5 marzo

Il gabbiano – 21– 26 marzo Il soccombente – 18–23 aprile Le relazioni pericolose Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-zefiro-7-spettacoli/183694  

Abbonamento EOLO € 105 (7 titoli)

4-9 ottobre Resurrexit Cassandra – 22 novembre – 4 dicembre Cirano deve morire –

24-29 gennaio Oylem Goylem – 21-26 febbraio Tavola tavola, chiodo chiodo – 7-12 marzo Peng – 14-19 marzo Antenati – the grave party – 12–16 aprile – Le cinque rose di Jennifer Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-eolo-7-spettacoli/183695

Abbonamento PONENTINO € 75 (5 titoli)

20 dicembre-22 gennaio Hỳbris – Dal 28 marzo al 2 aprile

DAVID COPPERFIELD SKETCH COMEDY, un carosello dickensiano –

4–7 aprile Ragazze al muro – 2-14 maggio Miracoli metropolitani –

16-28 maggio Thanks for Vaselina

acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-ponentino-5-spettacoli/183696  

Fuori Abbonamento (opzionabili per le card)

26 settembre – 2 ottobre Tebe al tempo della febbre gialla – 26 ottobre Beppe Servillo in il Resto della settimana – 29-30 ottobre Spaghetti – 3 novembre Orchestra Giovanile Fontane di Roma – 6-11 dicembre Vivaldiana – 15-18 dicembre Johann Sebastian Circus – 26-30 aprile Fontana project

Qui il link alla stagione completa https://www.teatrovascello.it/stagione-teatrale-2022-2023/  

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma

Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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Er Piotta con il suo libro “Il primo re(p)”.

Piotta esce il suo libro “Il primo re(p)”. Nuova biografia Piotta: “L’Hip-Hop finalmente italiano, e in italiano, e siamo stati noi i primi a farlo a Roma

Il primo re(p), alle origini del rap italico” è il titolo del nuovo libro firmato da Tommaso Piotta” Zanello, da mercoledì 5 ottobre in libreria e negli store online pubblicato da Il Castello marchio Chinaski Edizioni.

Piotta esce con il suo libro “Il primo re(p)”. Dopo le precedenti esperienze editoriali con “Pioggia che cade, vita che scorre” del 2006 e “Troppo avanti.

Come sopravvivere al mondo dello spettacolo” del 2008, Piotta torna in libreria con un diario personale e generazionale, dove attraverso la sua storia umana e artistica, ripercorre la nascita della cultura Hip-Hop in Italia e della sua carriera.

La storia di quattro ragazzini seduti a un tavolino, Simone e Massimiliano (Colle der Fomento), Sebastiano (Ice One) e Primo (David dei Cor Veleno) che tra rime e jam session sono diventati poi tra i fondatori del movimento rap in Italia.

Un volume ricco di aneddoti e personaggi di Roma (“Carlo Verdone, in uno dei suoi sketch si presentò come so er padre der Piotta”), oppure Califano che dopo una piccola incomprensione “Franco volle lanciarmi un segnale di pace, invitandomi alla festa di compleanno nella sua villa”.

Er Piotta con il suo libro “Il primo re(p)”.
Piotta esce il suo libro “Il primo re(p)”.

La Roma del Liceo Giulio Cesare dove ha condiviso i banchi di scuola con un altro artista come Brusco. Villa Ada e la nascita delle posse, ma anche quella orgogliosa rivendicazione che “L’hip hop finalmente italiano, in italiano, ed eravamo noi i primi a farlo a Roma”.

Se la Taverna Ottavo Colle, è stata prima crew nella storia dell’Hip-Hop romano a scrivere, rappare e portare in giro il rap in slang dialettale, l’arma di Piotta è sempre stata quella voglia di arrivare a tutti traducendo il rap a chi di rap nulla sapeva.

Volevo portare in alto il rap romano, per rispondere come si doveva a Milano e agli Articolo 31 di Voglio una lurida e Tranqi Funky, ai Sottotono e ai loro pezzoni d’amore tipo Solo lei ha quel che voglio e Dimmi di sbagliato che c’è”.

Una no fiction novel dove, tra ricordi personali e storia della cultura Hip-Hop nazionale, fa capolino anche il cinema con Suburra – La Serie.

Piotta esce il suo libro “Il primo re(p)”.
Piotta esce il suo libro “Il primo re(p)”.

Non tutti sanno che la sigla della prima stagione, ovvero il fortunato brano “7 Vizi Capitale”, nasce per un film (mai uscito) che avrebbe dovuto sancire il ritorno di Tomas Milian sul grande schermo.

La prefazione è affidata ai Manetti Bros., che proprio con Piotta hanno condiviso più di un set e la sincera passione per la musica rap.

Luca Bramanti

Ufficio Stampa Nextpress

3291697846

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Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”.

Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”. Commedia metropolitana su omofobia, carcere, emigrazione, disagio sociale e povertà, coppie in crisi e infedeltà, rapporto genitori figli, amicizia e amore.

Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”. Scritto e diretto da Alessandro Fea, Con: Matteo Baldassarri, Silvia Nardelli, Giancarlo Testa, Monica Viale, Musiche di Alessandro Fea, dal 15 al 16 ottobre

Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”. Dieci storie ambientate a Roma che raccontano uno spaccato di vita tra disagio sociale e contemporaneità, fra periferia e zone benestanti: a volte ironiche, a volte drammatiche.

Quattro attori che si scambiano ruoli e costumi, con il commento musicale che crea una cornice emotiva che si unisce e dà forza alla parola.

Una rappresentazione in cui ciascuno può trovare uno specchio in cui riflettersi.

Omofobia, carcere, emigrazione, disagio sociale e povertà, coppie in crisi e infedeltà, rapporto genitori figli, amicizia e amore.

Tutto in “Anna e altre storie”: dieci racconti realizzati in forma di corti teatrali scritti e diretti da Alessandro Fea, in scena al Teatro Porta Portese il 15 e 16 ottobre.

Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”.
Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”.

Storie di vita, storie umane, storie borderline.

Tra emozioni, ironia, comicità, ma anche drammaticità, i personaggi mettono in scena spaccati di vita, come potrebbe accadere in qualsiasi parte di una città come Roma, Milano o Londra. Tra periferia e zone benestanti.

Commedia metropolitana, vitale, tagliente, amara in cui le storie di dieci personaggi                  s’intrecciano per dipingere un affresco di vita reale e contemporanea della nostra società.                

Una costellazione di episodi dispersi nel tempo e nello spazio legati l’uno all’altro come tasselli perfettamente combacianti che compongono il puzzle della vita nel suo fluire indistinto. 

Anna è uno dei personaggi di queste storie.

Un nome che fa da cornice al percorso in cui lo spettatore è condotto dai quattro attori, che si scambiano ruoli, costumi, dentro alle dieci storie e che con l’aiuto della musica creano momenti di grande immersione nelle diverse realtà.

Il regista Alessandro Fea porta in scena dieci storie che raccontano vicende di vita, tra disagio sociale e contemporaneità:un ragazzo vittima di violenza omofoba; una madre in carcere che cerca supporto.

Un giovane che deve lasciare il suo paese di origine;

Un incontro casuale tra una manager ed una senzatetto;

Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”.
Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”.

Una coppia in crisi a causa di un ex;

Una coppia dallo psicanalista; un marito in crisi esistenziale; Un padre in crisi con l’educazione del figlio;

Un incontro tra un padre e la figlia;

Due vecchi amici che si incontrano confidandosi segreti intimi e teneri.

Cosa lega fra loro i personaggi? La grande umanità, la loro capacità di affrontare la vita.

Sono personaggi intimi, a volte fragili e succubi della vita, a volte protagonisti di momenti di rivalsa.

Ironici, ma allo stesso tempo drammatici quando si toccano tematiche sociali forti.

Situazioni al limite, in cui la vita li mette al muro. Il tutto misto a momenti di grande ironia, dove con leggerezza e comicità si affrontano temi forti e più che mai attuali.

Personaggi coinvolgenti e convincenti per le loro turbolenze esistenziali, umane, amorose, lavorative e sociali narrate con ritmo incalzante, permettendo l’immedesimazione nella psicologia e nelle vicende di chi di volta in volta racconta.

Come afferma il registra Alessandro Fea, “Anna e altre storie” è la fotografia di un mondo, un affresco di una classe sociale trasversale e fluida”.

Piccoli quadri, momenti, tra sonorità e musica, in cui vengono messi in scena situazioni di vita che potrebbero capitare ovunque, in qualunque momento.

Su un palco scarno si alternano frammenti scenici: tre sedie, una panchina, un tavolo, un attaccapanni, che si spostano ogni volta per creare un quadro diverso.

La musica creata e selezionata appositamente da Alessandro Fea, stimola una ulteriore cornice emotiva, sonora, che si unisce all’uso della parola, spesso sporca, rozza, d’impatto, altre volte raffinata e tagliente, ironica.

Lo spettacolo “Anna e altre storie”, già vincitore nel 2011 della rassegna di drammaturgia “DCQ”, vedrà in scena sul palco del Teatro Porta Portese di Roma un cast di attori che interpretano la vita reale: Giancarlo Testa, Silvia Nardelli, Matteo Baldassarri, Monica Viale (come in foto).

Alessandro Fea è musicista, autore e regista teatrale, esperto in Arti terapie integrate. Compositore di musiche, testi teatrali, nasce negli anni 90 con proprie produzioni.

Nel suo lavoro, ama la ricerca tra suono e parola, in un richiamo a modelli sperimentali e drammaturgici quali Pasolini, Ruccello, ma anche Lou Reed e Patti Smith.

Unendo anche la sua ricerca e lavoro nelle arti terapie, ha creato un proprio stile tra parola, musica, emozione che applica sia in ambito teatrale che musicale, lavorando da tempo anche nel campo delle sonorizzazioni e colonne sonore Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro di testi teatrali.

Quest’anno uscirà un suo progetto musicale Dream of Sophia.

INFORMAZIONI SPETTACOLO:

“ANNA E ALTRE STORIE”

TEATRO PORTA PORTESE

Via Portuense, 102 – Roma

Sabato 15 ottobre ore 21.00

Domenica 16 ottobre ore 17.30

Biglietto: € 10 (+ € 2 per quota associativa)

Prenotazioni: 06.5812395 | 320.7279212

UFFICIO STAMPA

Rossana Tosto | +39 333.4044306 | redazione@rossanatosto.com

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"Gelsomini Film Festival" un successo a Siderno Superiore.

“Gelsomini Film Festival” un successo a Siderno Superiore. Chiude tra applausi e un meritato successo il “Gelsomini Film Festival”, kermesse che, per tre giorni, ha illuminato Siderno Superiore.

“Gelsomini Film Festival” un successo a Siderno Superiore. Per la serata finale di domenica, i vicoli, la piazza e il teatro all’aperto sono stati “presi d’assalto” da grandi e bambini entusiasti anche per i cortometraggi realizzati dagli allievi della Scuola Cinematografica della Calabria. 

"Gelsomini Film Festival" un successo a Siderno Superiore.
un successo a Siderno Superiore.

“Gelsomini Film Festival” un successo a Siderno Superiore. Per le stradine del borgo, in questi tre intensi giorni, si sono alternati personaggi storici protagonisti dei corti e una bellissima parodia della Divina Commedia ambientata all’interno di un palazzo nobiliare e popolato di personaggi delle varie epoche storiche.

Piacevole e molto interessante, l’incontro con il regista Mimmo Calopresti e l’attore e conduttore televisivo Lillo (pseudonimo di Pasquale Petrolo), un dibattito raffinato moderato dal giornalista Raffaele Mortelliti.

L’attore Lillo, orgoglioso delle sue origini calabresi, ha promesso di tornare per le prossime edizioni del festival organizzato magistralmente dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mariateresa Fragomeni che, insieme al consigliere delegato agli Eventi Davide Lurasco, ha conferito all’attore comico la cittadinanza onoraria.

"Gelsomini Film Festival" un successo a Siderno Superiore.
un successo a Siderno Superiore.

La serata finale si è conclusa con la proiezione del film “Una femmina” del regista Francesco Costabile, introdotto da una delle protagoniste, l’attrice Annamaria De Luca.

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Teatrosophia “Le sorelle Landru”.

Teatrosophia “Le sorelle Landru”. Ideato e diretto da Daniele Marcori, da venerdì 14 a domenica 16 ottobre 2022 e ad ogni replica un ospite a sorpresa! Produzione Liberarte/Verbavolant

Teatrosophia “Le sorelle Landru”. Con: Susanna Cantelmo, Alessandro Cassoni, Deborah Fedrigucci, con la partecipazione di Alessio Granato

Teatrosophia “Le sorelle Landru”. Il secondo appuntamento della stagione è dedicato all’improvvisazione teatrale.

Tornano a Teatro I Verbavolant, maestri di questa meravigliosa arte con una commedia musicale con testi e musiche originali create sul momento grazie agli spunti dati dal pubblico e liberamente ispirata a film come Arsenico e vecchi merletti e Una cena quasi perfetta.

Teatrosophia “Le sorelle Landru”.
“Le sorelle Landru”.

Le Sorelle Landru sono donne tanto affascinanti quanto misteriose, di loro sappiamo poco.

Alcune fonti affermano che siano le discendenti del serial killer Henri Landru noto come Barbablu.  

A differenza del loro avo che uccideva ricche donne vedove, le Sorelle Landru si accaniscono contro gli uomini considerati generatori di sofferenza per le donne.

Solo il loro tuttofare fidato con l’hobby della musica è degno di vivere, ma come lui potrebbero esserci altri uomini da “conservare”.

Così ogni settimana adescano e invitano a casa il malcapitato di turno e durante la serata lo studiano, lo testano, lo mettono alla prova per decidere se ucciderlo o no.

Ogni sera un nuovo “ospite” sarà invitato in casa Landru e sarà il pubblico stesso, alla fine dello spettacolo, a decretare se la potenziale vittima tornerà a casa con le proprie gambe o se diventerà fuliggine nella stufa delle sorelle.

Teatrosophia “Le sorelle Landru”.
“Le sorelle Landru”.

INFO:

Le Sorelle Landrau

Venerdì 14 e Sabato 15 Ottobre – ore 21.00

Domenica 9 Ottobre – Ore 18.00

Teatrosophia
via della Vetrina 7 – 00186 Roma

Biglietti:

Intero: Euro 14,00+4,00 per tessera associativa

Ridotto: Euro 11,00+4,00 per tessera associativa

Prenotazioni

Tel: 06 68801089 /353.39.25.682 

info@teatrosophia.com

https://teatrosophia.it/index.php/biglietteria

Al termine dello spettacolo aperitivo offerto da Teatrosophia

Quartapareteroma Press
Giornalista e Ufficio Stampa
Andrea Cavazzini  

Cell: 329.41.31.346

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Sipario 7 “De punta e de Tajo”

Sipario 7 “De punta e de Tajo”, di Francesco Bazzurri e Ilaria Mazza, con Sasha Mori, Riccardo Bruni e Lorenzo “Numa” Pompili. Orari: venerdì 14 e sabato 15 ore 21 domenica 16 ore 18

Sipario 7 “De punta e de Tajo”. Roma, 1910. “Er Capoccione” e “Er Canaccio” sono due bulli temuti e rispettati.

Sipario 7 “De punta e de Tajo”. “Sparecchia” invece è un “fanello” che vuole diventare come loro, ma per imparare ad essere “omo de cortello”, dovrà seguire una scuola: quella di “Punta e Tajo“.

I bulli erano uomini d’onore della vecchia Roma, forti come tori, spavaldi e fieri ma soprattutto facili di coltello.

Bastava una parola detta male, uno sguardo storto o il disonore di reggere “l’ormo” al gioco della “passatella” che subito gli animi si infiammavano.

Sipario 7 “De punta e de Tajo”
Sipario 7 “De punta e de Tajo”

Allora iniziava il duello in cui ci scappava o il morto o qualcuno che con una “puncicata” fatta bene finiva con le budella in mano al Santo Spirito o alla Consolazione. 

In questo spettacolo originale verrà raccontata l’epopea di tali pittoreschi personaggi, scandita tra battute sagaci, immancabili “cortellate”, stornelli, sonetti, canzoni della mala, storie d’osteria, passioni ed eroismo dei “Più dell’Urioni”.

De Punta e de Tajo” dà il via al progetto di Sipario7 volto al recupero del dialetto romanesco che sta lentamente scomparendo assieme ad alcuni particolari periodi storici della Capitale.

Info e prenotazioni: 339/6459653

mail: sipario7@gmx.com

Biglietto 10 euro

Orari: venerdì 14 e sabato 15 ore 21

domenica 16 ore 18

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OperaInCanto di Terni "Sogno (o forse no)"

L’8 ottobre al festival OperaInCanto di Terni prima rappresentazione assoluta di Sogno (ma forse no). La nuova opera di Matteo D’Amico tratta da una commedia di Luigi Pirandello

Il festival OperaInCanto presenta tre spettacoli di teatro musicale dall’ 1 all’8 ottobre 2022.

OperaInCanto di Terni “Sogno (o forse no)”. I primi due sono dedicati agli studenti nell’ambito del progetto OperaScuola, che il festival porta avanti con successo dal 2003, avvicinando alla musica moltissimi giovani.

Il terzo spettacolo è un evento di grande rilevanza nazionale, poiché si tratta della prima esecuzione assoluta di Sogno (o forse no), una nuova opera di Matteo D’Amico, uno dei più interessanti e apprezzati compositori italiani del nostro tempo.

Il libretto, ricavato da una commedia di Luigi Pirandello, è stato scritto da Sandro Cappelletto in collaborazione con lo stesso D’Amico. Sono previste due recite sabato 8 ottobre al Teatro Sergio Secci di Terni.

La recita delle 10.30 è dedicata agli studenti, mentre alle 21.00, si svolgerà la vera e propria prima, aperta al pubblico di ogni età

Luigi Pirandello scrisse l’atto unico Sogno (ma forse no) nel1928/1929. “Seduzione, gelosia, tradimento, disagio, l’incubo di una violenza subita”, così Sandro Cappelletto condensa i temi di questa commedia.

OperaInCanto di Terni "Sogno (o forse no)"
OperaInCanto di Terni “Sogno (o forse no)”

OperaInCanto di Terni “Sogno (o forse no)”. E prosegue: “Con esemplare geometria drammaturgica Pirandello ci guida all’interno delle dinamiche universali del rapporto di coppia, restando sul crinale sottile, e per lui determinante, che separa realtà e immaginazione, la lucida veglia e lo stato onirico.

Sigmund Freud avrebbe molto amato questa commedia”. Gli interventi sul testo originale di Pirandello – prosegue Cappelletto – sono ridotti al minimo e sono “mirati ad offrire a Matteo D’Amico una sequenza lessicale funzionale al canto e all’azione scenica, sapendo che non una parola verrà da lui sprecata o ignorata”.

Questo stretto rapporto col testo viene confermato dal compositore, che afferma: “Anche in un contesto, come quello odierno, animato dalle esperienze più diverse di teatro musicale sperimentale, ho sempre prediletto l’impostazione tradizionale della forma operistica, quella basata, fin dai suoi albori, sulla presenza forte di un’azione drammatica guidata dalla musica e dal canto, dalla loro capacità di costruire e plasmare personaggi e situazioni”.

D’Amico aggiunge un’annotazione personale: “Quest’ultima mia fatica segna il mio primo incontro ‘operistico’ con Luigi Pirandello, che sento molto vicino sia per motivi di stretti legami familiari [D’Amico è il pronipote del drammaturgo siciliano] sia per la lunga frequentazione dei suoi testi”.

OperaInCanto di Terni “Sogno (o forse no)”. L’opera di D’Amico e Cappellettosarà messa in scena da Denis Krief, regista, scenografo e costumista di fama internazionale.

OperaInCanto di Terni "Sogno (o forse no)"
OperaInCanto di Terni “Sogno (o forse no)”

Ha avuto una formazione cosmopolita, ha studiato a Parigi, è vissuto per tre decenni a Roma, poi si è trasferito a Berlino. 

I suoi spettacoli sono stati visti su molte delle più importanti scene liriche italiane (tra cui Opera di Roma, Fenice di Venezia, San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Festival Verdi di Parma) e inoltre in Francia, Germania, Spagna, Svizzera e Giappone.

Gli interpreti saranno il soprano Elisa Cenni, il tenore Roberto Jachini Virgili e il mimo Graziano Sirci.

L’Ensemble In Canto sarà diretto da Fabio Maestri, che si è conquistato una solida reputazione dirigendo prestigiose orchestre e grandi teatri in Italia (Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Torino, Orchestra Sinfonica Siciliana, Maggio Musicale Fiorentino, San Carlo di Napoli, Opera di Roma, Comunale di Bologna) e all’estero. 

Mercoledì 5 ottobre alle 17 avrà luogo una presentazione di questa nuova opera nella sala delle video-conferenze della Bct (Biblioteca Comunale di Terni).

Interverranno l’assessore alla cultura del Comune di Terni Maurizio Cecconelli, il compositore Matteo D’Amico e il regista Denis Krief: la stampa ed il pubblico sono invitati a partecipare.

In precedenza, sabato 1 ottobre alle 10.30 si svolgerà al teatro Comunale di San Gemini il primo spettacolo nell’ambito di OperaScuola.

Si intitola L’Histoire de Babar e altre fiabe e prende spunto da una delle più fortunate composizioni per l’infanzia non solo del Novecento ma di tutti i tempi, scritta da Francis Poulenc nel 1940 e ispirata alle avventure di Babar, un elefantino che fu creato dalla fantasia dello scrittore e illustratore francese Jean de Bruhoff e divenne uno dei personaggi più noti e amati della letteratura per ragazzi.

Accanto alla fiaba musicale di Poulenc saranno eseguite Ma Mère l’Oye di Maurice Ravel, che si ispirò ad altre famosissime fiabe, e Taranta d’acqua del compositore contemporaneo italiano Domenico Turi.

OperaInCanto di Terni "Sogno (o forse no)"
OperaInCanto di Terni “Sogno (o forse no)”

Ne saranno interpreti Graziano Sirci (voce recitante) e l’Ensemble Diapason diretto da Lorenzo Rosati.

OperaInCanto di Terni “Sogno (o forse no)”. Sempre per il progetto OperaScuola, martedì 4 ottobre alle 10.30 nell’Auditorium di Palazzo Gazzoli a Terni verrà rappresentata Die schöne Magelone, che narra l’amore della bella Magelone, figlia del re di Napoli, per il conte Pietro di Provenza.

Questa storia romanzescafu per secoli enormemente popolare e ne furono fatte molte diverse versioni, tra cui quella del poeta romantico tedesco Ludwig Tieck, che Brahms musicò nel 1861-1869, realizzando un ciclo di Lieder per voce e pianoforte.

Questo racconto fiabesco verrà ora eseguito in forma scenica con la regia e la drammaturgia di Serenella Isidori, che tra i brani di Brahms, che si concentrano sui momenti lirici, inserisce una breve narrazione della vicenda per aiutare l’ascoltatore a comprendere lo svolgimento della storia d’amore dei due protagonisti.

Con i video di Salvatore Insana, la voce narrante di Federica Agostinelli, i mimi Marco Seri e Sofiia Schwachka. L’esecuzione musicale è affidata ai cantanti Francesca Lione (Magelone), Lingyu Yuan (Sulima), Hyokwoo Kwon (Menestrello) e Matteo Mencarelli (Peter) e al pianista Filippo Farinelli.

Lo spettacolo è prodotto dal Conservatorio di Perugia “F. Morlacchi”. 

Il festival è realizzato con il contributo di Ministero della Cultura, Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni, Regione dell’Umbria , Comune di Terni e Ass.ne 50&più della provincia di Terni, con il patrocinio del Comune di San Gemini e in collaborazione con il Conservatorio di Musica “F.  Morlacchi” di Perugia.

Per informazioni:

tel. 3895875201 – 3356654974

www.operaincanto.com – email: operaincanto@virgilio.it

Ufficio stampa dell’Associazione In Canto:
Mauro Mariani 

m-mariani.roma@gmail.com  –  tel . 335 5725816

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Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”

La Metro C, tra le fermate di Giardinetti e Torre Maura, diventa palcoscenico itinerante del dramma di Shakespeare per una festa teatrale e popolare con attori, musici e artisti di strada, con il pubblico protagonista

Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”. La storia d’amore shakespeariana tra Miranda e Ferdinando arriva nel 2022 nella metropolitana romana e il suo destino sarà deciso (anche) dal pubblico

Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”. 2 ottobre, Roma. Partenza alle ore 16:00 o da Stazione Giardinetti (incrocio tra via Casilina e via degli Orafi) o Stazione Torre Maura (incrocio tra via Giglioli e via Tobagi).

Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”
Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”

Il 2 ottobre 2022, Shakespeare rivivrà nella Metro C di Roma, tra le fermate di Giardinetti e Torre Maura, con Tempesta d’amore underground.

Sull’inedito (non) palco 7 attori, musici e artisti di strada, con il pubblico protagonista, per un incontro tra la pratica del teatro itinerante, della musica di strada e del live action role playing.

Ne La Tempesta di William Shakespeare Miranda e Ferdinando, separati da un destino avverso, tra magie e illusioni vivono un amore senza tempo.

Immaginate Miranda e Ferdinando nel 2022, alle prese con i loro drammi shakespeariani nelle stazioni della metropolitana di Roma e, per la precisione, in quelle della Linea C.

E immaginate di poter partecipare alla loro festa e di avere una piccola influenza sul loro futuro.

Tempesta d’Amore Underground è un’esperienza itinerante tra le stazioni della Metropolitana C che potrebbe rendere tutta questa immaginazione reale. Ispirato all’omonimo testo di William Shakespeare, Tempesta d’Amore Underground è infatti un viaggio tra artisti di strada, musica coinvolgente e l’amore eterno di Miranda e Ferdinando.

Che i due siano separati da un destino avverso è innegabile, ma – grazie alla partecipazione diretta del pubblico – potranno trovare la giusta strada verso il lieto fine.

L’evento, previsto il 2 ottobre dalle 16:00 alle 21:00, sarà un incontro che lavorerà alla costruzione collettiva di una vera e propria festa di matrimonio.

Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”
Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”

Il teatro e le arti uniscono così le forze con la mission di valorizzare il territorio, in un connubio tra classico e urban inedito e innovativo.

Nato da un’idea di Fabio Morgan, questo adattamento itinerante vede i personaggi de La Tempesta sbalzati nella nostra dimensione e costretti da una maledizione a rivivere gli eventi narrati nel dramma.

Come se non bastasse, Miranda e Ferdinando hanno dimenticato il loro amore.

Ed è proprio questo che non permette ai personaggi di concludere l’opera originale ed uscire dal loop.

Solo celebrando il matrimonio tra i due si potrà rompere la maledizione e tornare a vivere.

A sorprendere il pubblico e i passanti, un cast di sette attori – Matteo Cirillo, Ilario Crudetti, Chiara David, Giulia Nervi, Giacomo Rasetti, Eleonora Turco, Riccardo Viola – e quattro musicisti – Ludovica Bucci (clarinetto), Samuel Chavira (violino), Nicolò Nori (clarinetto), Jamil Zidan (percussioni).

Un gruppo di dodici cittadini e cittadine che hanno preso parte alle esperienze creative.

Il tutto è realizzato sotto lo sguardo creativo di Umberto Francia e Matteo Munari, che curano anche la regia dell’evento.

Anche il pubblico, tuttavia, dovrà recitare una parte: per partecipare è richiesto uno specifico dress code.

Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”
Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”

Per chi sceglie di partire da stazione Giardinetti (quindi di far parte della famiglia di Ferdinando), si suggeriscono accessori come coppole, gilet, bretelle.

Chi sceglie di partire da Torre Maura (e di far dunque parte della famiglia di Miranda), si consigliano elementi che abbiano un sapore gitano come scialli, fazzoletti colorati, gilet vistosi.

L’accesso è gratuito, previa prenotazione obbligatoria: sarà infatti possibile riservare 140 biglietti del traposto pubblico offerti da La Città Ideale per accedere alla Metropolitana C.

I biglietti disponibili sono limitati, e saranno divisi equamente per le due diverse stazioni di Giardinetti e Torre Maura; l’evento toccherà anche la stazione di Teano e si concluderà nell’area di stazione Malatesta.

Per prenotare e per informazioni:

info@lacittaideale.eu, E45social@gmail.com

www.E45.it

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Tempesta d’amore underground è realizzato da E45 in collaborazione con ATAC, in dialogo con Eryados, Fortezza Est e La Città Ideale, con il sostegno di Regione Lazio.

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12
Alessandra Zoia alessandra.zoia@hf4.it 333.76.23.013
Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74

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Teatro Arcimboldi di Milano “Lo Schiaccianoci”

Teatro Arcimboldi di Milano “Lo Schiaccianoci”. Sabato 3 e 4 dicembre 2022 ore 21.00 e domenica ore 16.00

Teatro Arcimboldi Milano “Lo Schiaccianoci” è stato l’ultimo spettacolo del 2019 di AUB Accademia Ucraina di Balletto, prima della chiusura forzata per la pandemia.

Teatro Arcimboldi Milano “Lo Schiaccianoci”. Dopo il successo di Coppelia e La Bella Addormentata, era giusto quindi tornare a sognare e a festeggiare l’atmosfera del Natale con lo spettacolo iconico per eccellenza, quello che è di tradizione per tutte le feste di dicembre.

Si rinnova, così, come ormai ogni anno, l’appuntamento degli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto al TAM TEATRO ARCIMBOLDI, proprio con il balletto classico del periodo Natalizio.  

Schiaccianoci sarà di nuovo protagonista sul palco del Teatro Arcimboldi con gli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto che lo ripropongono nella versione più tradizionale secondo la tecnica e i principi con i quali vengono formati gli studenti dell’ormai conosciuta accademia meneghina. 

Come da tradizione, insieme agli allievi, ci saranno grandi nomi della danza mondiale.

Teatro Arcimboldi di Milano “Lo Schiaccianoci”
Teatro Arcimboldi di Milano “Lo Schiaccianoci”

Ritroveremo, infatti, la coppia artistica, che già aveva ammaliato il pubblico negli spettacoli AUB, e cioè ALINA NANU (prima ballerina del Teatro dell’Opera di Praga) e MICHAL KRCMAR (primo ballerino del Teatro dell’Opera di Helsinki).

La magia si rinnova sul palco del teatro più grande di Milano, dal 3 al 4 dicembre 2022.

TRAMA

Durante la vigilia di Natale, agli inizi del XIX secolo, il signor Stahlbaum, in Germania, indice una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli.

Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, lo zio di Clara e Fritz, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio, nonostante all’inizio incuta paura ai bambini.

Alla sua nipote prediletta, Clara, regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto. Ma Drosselmeyer lo ripara per la gioia della bambina.

Arrivano alla festa anche gli altri parenti e amici, che si uniscono alla festa ballando con gioia.

Clara, stanca per le danze della serata, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta sul letto e inizia a sognare.

È mezzanotte, e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l’albero di Natale, i giocattoli e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci.

Clara tenta di cacciarli, quando lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz: alla fine, rimangono lui e il Re Topo, che lo mette in difficoltà.

Clara, per salvare il suo Schiaccianoci, prende la sua scarpetta e la lancia addosso al Re Topo, distraendolo; lo Schiaccianoci lo colpisce uccidendolo.

Teatro Arcimboldi di Milano “Lo Schiaccianoci”
Teatro Arcimboldi di Milano “Lo Schiaccianoci”

Ed ecco che lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe, e Clara lo segue, entrando in una foresta innevata. L’Atto si chiude con uno splendido Valzer dei fiocchi di neve.

I due giovani entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo Reale li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e di come ha vinto la battaglia col Re Topo.

Subito dopo, tutto il Palazzo si esibisce in una serie di famose danze culminando nel conosciutissimo Valzer dei fiori.

Il balletto si conclude con un ultimo Valzer, e il sogno finisce: una volta risvegliata, mentre si fa giorno, Clara ripensa al proprio magico sogno abbracciando il suo Schiaccianoci.

Accademia Ucraina di Balletto – Milano

Via Quadronno, 15 Milano
c/o I.C.L. Marcelline
Amministrazione e Gestione:
segreteria@accademiaucraina.it
direzione@accademiaucraina.it
Tel.: +39 02 58316396
Orario segreteria:
9.00 – 13.00——14.00 – 17.30

TAM – TEATRO ARCIMBOLDI MILANO

Viale dell’Innovazione 20 – Milano

Infoline: mail: boxoffice@teatroarcimboldi.it

website: www.teatroarcimboldi.it

facebook: www.facebook.com/teatroarcimboldimilano

instagram: www.instagram.com/teatroarcimboldimilano

BIGLIETTERIA:

dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18

AUB – LO SCHIACCIANOCI

sabato 3 dicembre 2022, ore 21.00

domenica 4 dicembre ore 16.00

PREZZI DEI BIGLIETTI

Platea Gold                        € 45,00 + diritti di prevendita

Platea Bassa                       € 40,00 + diritti di prevendita

Platea Alta                          € 35,00 + diritti di prevendita

Prima Galleria                    € 28,00 + diritti di prevendita

Seconda Galleria     € 20,00 + diritti di prevendita

PREVENDITE

Biglietti disponibili su

www.teatroarcimboldi.it

www.ticketone.it

PRENOTAZIONI GRUPPI E SCUOLE

Per informazioni scrivere a: boxoffice@teatroarcimboldi.it

Per prenotazione gruppi (10+ persone) scrivere a: gruppi@teatroarcimboldi.it

Oppure, per gli eventi selezionati, contattare l’ufficio gruppi autorizzato

Grattacielo: prenotazioni@grattacielo.net – 0233605185

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Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone

Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone, la prima guida alla scoperta dell’arte urbana in Italia. Oltre 500 opere, 58 destinazioni e 17 regioni per il nuovo turismo on the road

Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone. A firmarla sono Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi, già fondatrici di Travel on Art. Esce il 29 settembre 2022 per Polaris Editore Street art in Italia.

Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone. Viaggio fra luoghi e persone (di Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi, già fondatrici di Travel on Art): la prima guida alla scoperta dell’arte urbana in Italia.

Oltre 500 opere, 58 località e 17 regioni per avvicinarsi a un nuovo turismo on the road.

Viaggi e percorsi a cielo aperto in cui l’arte urbana, effimera per definizione e in continua evoluzione, diventa un filo che traccia legami invisibili ma al tempo stesso indelebili tra territori e persone, attraverso graffiti writing, street art, neo-muralismo e opere pubbliche che strizzano l’occhio alle installazioni.

Nata dalla penna, dallo sguardo e soprattutto dall’esperienza diretta di Anna e Anastasia – coppia nel lavoro e nella vita e sempre accompagnate dal loro cane – Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone propone 58 idee per viaggi on the road.

Una vera e propria guida dedicata a una selezione di 58 destinazioni che hanno trasformato la geografia e lo skyline delle città e dei borghi del nostro paese.

Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone
Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone

Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone nasce da ore e ore di ricerca e scouting, da centinaia di incontri con artisti, direttori artistici, project manager.

Un viaggio durato 6 anni che Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi dal 2016 raccontano su Travel on Art, tra i primi blog italiani a occuparsi di turismo culturale contemporaneo.

Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone non è una mappatura, ma una selezione in continua evoluzione di progetti che hanno una rilevanza artistica, sociale, ma soprattutto un potenziale turistico che prende le persone per mano e le accompagna alla scoperta di itinerari meno battuti.

Dalle metropoli ai borghi, dalle periferie ai centri storici, questa atipica guida di viaggio conduce i curiosi alla scoperta di numerose destinazioni turistiche che custodiscono autentici capolavori, aperti a tutti (anche agli amici a 4 zampe) senza un biglietto da pagare o orari di chiusura. 

Un viaggio tra periferie rurali e urbane, accompagnato da foto, aneddoti e consigli pratici per scoprire progetti di arte pubblica al di là dei soliti itinerari.

Da Parco Dora a Torino ai Quartieri Spagnoli di Napoli, passando per borghi che ospitano “più opere d’arte che abitanti” come Camo, in Piemonte, e Stigliano, in Basilicata.

Se Blu, Giulio Vesprini, Fabio Petani, Collettivo FX, Vesod, Mrfijodor, Jim Avignon, Pixel Pancho sono solo alcuni degli artisti raccontati in questo itinerario che percorre lItalia in tutta la sua complessità.

La guida comprende anche 7 contributi di professionisti del settore culturale contemporaneo, per offrire un racconto a più voci della realtà dellarte urbana in Italia.

“In questi 6 anni di ricerca sul campo ci siamo lasciate guidare dalla curiosità” spiegano Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi, autrici di Street Art in Italia e già fondatrici di Travel on Art, “che ci ha permesso di scoprire quartieri, borghi e intere aree quasi del tutto sconosciute ai circuiti turistici, altre invece decisamente più conosciute, ma che abbiamo imparato ad osservare con uno sguardo diverso.

Con Street Art in Italia vogliamo raccontare il turismo culturale contemporaneo, evitando il mordi e fuggi, invitando ad approfondire i progetti non solo dal punto di vista artistico, ma anche culturale e sociale.

Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone
Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone

Quando si parla di arte negli spazi pubblici infatti, non si può commettere l’errore di scindere l’atto artistico, dal territorio e dalle persone che lo abitano.

Per questo, oltre a suggerire e condividere idee di viaggio, per noi è importante che questo libro racconti le persone, oltre ai muri”

Equesto il senso dellarte urbana: unarte effimera che serve per tracciare legami invisibili, ma al tempo stesso indelebili, con le persone. Parola di Anna e Anastasia. 

Piccolo glossario dellArte Urbana:

Graffiti writing: consiste principalmente in scritte, realizzate spesso con bombolette spray o marker, del nome del writer o della crew (anche i tag ne fanno parte). 

Street art: può essere realizzata con bombolette, vernici, pennelli e rulli, è nata come fenomeno illegale come il graffiti writing e ha un aspetto più figurativo

Neo muralismo: riguarda la produzione di grandi opere sui muri ed è solitamente realizzato su commissione. 

Street Art in Italia edito da Polaris Editor sarà disponibile in tutte le librerie e sui rivenditori online dal 29 settembre 2022 e in pre-order su polariseditore.it.


Info e approfondimenti: https://www.travelonart.com/

https://www.instagram.com/travelonart/

https://www.facebook.com/travelonart/

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12
Alessandra Zoia alessandra.zoia@hf4.it 333.76.23.013

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Teatro Vascello in scena "Resurrexit Cassandra".

Teatro Vascello in scena “Resurrexit Cassandra”. Dal 4 al 9 ottobre da martedì a venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17. Ideazione, regia, scenografia, video Jan Fabre, Testo Ruggero Cappuccio

Teatro Vascello in scena “Resurrexit Cassandra”. Con Sonia Bergamasco, Ruggero Cappuccio dà voce al prologo, Musiche originali Stef Kamil Carlens, Effetti sonori Christian Monheim
Disegno luci Jan Fabre, Costumi Nika Campisi, Assistente alla regia e drammaturgia Miet Martens

Teatro Vascello in scena “Resurrexit Cassandra”. Direzione tecnica Marciano Rizzo, Fonico Marcello Abucci, Direzione di produzione Gaia Silvestrini, sarto durante le prove a Troubleyn/ Jan Fabre, Anversa Mario Leko, Costumi realizzati da Officina Farani, Foto Hanna Auer, Marco Ghidelli

Film, direttore della fotografia Rutger- Jan Cleiren, cameraman Kasper MolsCharles Pacqué, aiuto regista Alma Auer, tecnico luci Duncan Kuijpers, assistente di produzione Annemiek Totté

Produzione
Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival, Troubleyn/ Jan Fabre, Carnezzeria srls, TPE Fondazione Teatro Piemonte Europa, Durata: 70 minuti

Teatro Vascello in scena "Resurrexit Cassandra".
Teatro Vascello in scena “Resurrexit Cassandra”.

L’artista fiammingo Jan Fabre decide di affidare il ruolo della sacerdotessa inascoltata alla quale Ruggero Cappuccio ha dato voce, a una attrice italiana di primissimo piano, Sonia Bergamasco miglior attrice 2022 a Le Maschere del Teatro Italiano.

La creazione ruota intorno alla resurrezione di un messia femminile. Una sacerdotessa, una santa, una profetessa che vede il futuro, una prostituta, una dea del passato, del presente e del futuro.

Cassandra avrebbe potuto salvare il mondo già diverse volte. Avrebbe potuto prevenire e mettere l’umanità al riparo dai disastri che essa stessa sta provocando contro di sé e contro l’amato pianeta terra.

Movimenti politici e ideologici radicali, cambiamenti climatici, isole di plastica negli oceani, inquinamento.

Il lavoro è un’accusa contro l’incomprensibile talento dell’essere umano per l’auto-inganno.

Forse un profondo desiderio di essere ingannati si nasconde nell’Umanità?

Noi sappiamo ogni cosa su quanto potrà accadere a noi e al pianeta; ma il piacere di ingannare noi stessi è forse più grande di questa consapevolezza?

Questa è la nostra tragedia e la nostra vergogna.

Il testo, poetico e potente, affida alla bocca di Cassandra, la figlia del Re di Troia fatta ostaggio dal greco Agamennone.

Cinque movimenti, cinque umori, cinque colori, cinque elementi, portatori di senso e fonte di ispirazione, intorno ai quali si snoda il discorso che Cassandra rivolge all’Umanità: Nebbia, Vento, Fuoco e Fumo, Vapore, Pioggia.

Informazioni:

Biglietteria spettacolo: intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/Ticket/resurrexit-cassandra/182438 info e prenotazioni 065898031 065881021  promozioneteatrovascello@gmail.com  – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

CARD

Card libera a 5 spettacoli a scelta su tutti gli spettacoli € 90 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-libera-5-spettacoli/183697 

Card Love a 2 spettacoli 4 ingressi a scelta su tutti gli spettacoli € 72 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-love-2-spettacoli-4-ingressi/183698 

Teatro Vascello in scena "Resurrexit Cassandra".
Teatro Vascello in scena “Resurrexit Cassandra”.

ABBONAMENTI

Abbonamento Zefiro € 105 (7 titoli)

Abbonamento Eolo € 105 (7 titoli)

Abbonamento Ponentino € 75 (5 titoli)

Abbonamento ZEFIRO € 105 (7 titoli)

11- 16 ottobre La signorina Giulia – 15-20 novembre Kobane Calling on Stage – 31 gennaio – 5 febbraio Aspettando Godot -7-19 febbraio La storia – 28 febbraio – 5 marzo

Il gabbiano – 21– 26 marzo Il soccombente – 18–23 aprile Le relazioni pericolose Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-zefiro-7-spettacoli/183694 

Abbonamento EOLO € 105 (7 titoli)

4-9 ottobre Resurrexit Cassandra – 22 novembre – 4 dicembre Cirano deve morire –

24-29 gennaio Oylem Goylem – 21-26 febbraio Tavola tavola, chiodo chiodo – 7-12 marzo Peng – 14-19 marzo Antenati – the grave party – 12–16 aprile – Le cinque rose di Jennifer Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-eolo-7-spettacoli/183695

Abbonamento PONENTINO € 75 (5 titoli)

20 dicembre-22 gennaio Hỳbris – Dal 28 marzo al 2 aprile

DAVID COPPERFIELD SKETCH COMEDY, un carosello dickensiano –

4–7 aprile Ragazze al muro – 2-14 maggio Miracoli metropolitani –

16-28 maggio Thanks for Vaselina

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Fuori Abbonamento (opzionabili per le card)

26 settembre – 2 ottobre Tebe al tempo della febbre gialla – 26 ottobre Beppe Servillo in il Resto della settimana – 29-30 ottobre Spaghetti – 3 novembre Orchestra Giovanile Fontane di Roma – 6-11 dicembre Vivaldiana – 15-18 dicembre Johann Sebastian Circus – 26-30 aprile Fontana project

Qui il link alla stagione completa https://www.teatrovascello.it/stagione-teatrale-2022-2023/ 

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma

Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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