La quarta edizione di “De natura sonorum” a Roma, organizzata dall’Associazione Teatroinscatola. Un omaggio all’incontro di culture fra America Latina ed Europa, fra passato e presente.
Roma presenta “De natura sonorum”. Dal 25 al 30 ottobre concerti, presentazioni di libri e CD,
Roma presenta “De natura sonorum”, seminari e incontri.
Quarta edizione per “De natura sonorum” manifestazione organizzata dall’Associazione Teatroinscatola che riprende il suo corso dopo l’interruzione negli ultimi anni a causa del covid.
Oltre dieci appuntamenti dal 25 al 30 ottobre dislocati nella capitale, dagli spazi più noti a quelli da scoprire o ri-scoprire, tutti ad ingresso gratuito, dedicati all’incontro fra culture, con una particolare attenzione a quello tra America Latina ed Europa, e uno sguardo rivolto al Brasile, paese che ha fondato la sua identità sull’idea di meticciato.
“Racconteremo l’incontro tra popoli che si formano o vengono in contatto a seguito di migrazioni, come l’incontro tra intellettuali e la cultura popolare che dà alla luce manifestazioni ibride” racconta Lorenzo Ciccarelli direttore artistico di Teatroinscatola, che per questa edizione si avvale della collaborazione del compositore Giovanni Guaccero.
Roma presenta “De natura sonorum”. In programma concerti, presentazioni di libri, novità discografiche e seminari.
Dall’Ambasciata del Brasile alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio, dalla libreria Spazio Sette alla Stanza della Musica, passando per il Palazzo delle Esposizioni e il Teatro Anfitrione, sei giorni dedicati alla cultura latinoamericana, in un intreccio fra passato e presente, attraverso l’architettura, la musica, l’arte, in uno stimolante confronto fra studiosi e artisti.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 – 2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Roma presenta “De natura sonorum” IL PROGRAMMA
L’inaugurazione del 25 ottobre sarà all’Instituto Guimarães Rosa – Ambasciata del Brasile in piazza Navona (ore 18) con la presentazione del libro di Raffaele Bella Choro.
Le radici della musica del Brasile (Robin Editore, 2020), dedicato al principale genere di musica popolare strumentale brasiliana.
Nato nella seconda metà dell’Ottocento per le strade di Rio de Janeiro attraverso un processo di brasilianizzazione delle danze di origine europea, come la polka o il valzer, in un rapporto di interscambio con altri generi come il samba, il jazz e la musica classica, lo choro si sta diffondendo negli ultimi anni in tutto il mondo, dando vita a originali incontri musicali.
Roma presenta “De natura sonorum”. Ne parlano con l’autore Giovanni Guaccero, Gaetano Meola e Iuri Bittar.
La giornata del 26 ottobre si apre alla libreria La Stanza della Musica (ore 11.45) con la presentazione del CD Alma brasileira (Edizioni Biscoito Fino) di Iuri Bittar, chitarrista brasiliano, compositore attivo soprattutto nei generi samba e choro. Intervengono insieme a Bittar, Miriam Baumann e Massimo Aureli.
L’omaggio a Lina Bo Bardi (1914-1992) straordinario architetto italiano naturalizzato brasiliano sarà alla libreria di Palazzo dell’Esposizioni (ore 18) con la presentazione di due volumi a lei dedicati (Lina Bo Bardi e l’eterogenesi della forma di Anna Riciputo per Libria editore, e Lina Bo Bardi.
Un’architettura tra Italia e Brasile a cura di Alessandra Criconia per Franco Angeli editore).
Leone d’Oro speciale alla Memoria nella Biennale di Venezia 2021, Lina Bo Bardi, come ha ricordato Hashim Sarkis, in occasione del conferimento del premio, “incarna la tenacia dell’architetto in tempi difficili, siano essi caratterizzati da guerre, conflitti politici o immigrazione, e la capacità di conservare creatività, generosità e ottimismo in ogni circostanza».
Alla presentazione intervengono le autrici insieme ad Antonella Rita Roscilli e Carlo Severati
Il Teatro Anfitrione a San Saba ospita i concerti di tutta la rassegna. Il 27 ottobre (ore 21) il primo appuntamento vede sul palco Barbara Casini, voce considerata fra le migliori in Italia per la musica brasiliana e latinoamericana che presenta il suo ultimo progetto discografico Hermanos in compagnia di altri due grandi musicisti, il sassofonista argentino Javier Girotto e il pianista jazz Seby Burgio.
Il 28 ottobre (ore 20.45) con il concerto Canto estrangeiro (Canto straniero) viene presentato il nuovo progetto discografico della cantante brasiliana Tatiana Valle che interpreta i testi del poeta brasiliano residente in Italia Luís Elói Stein, musicati dal compositore romano Giovanni Guaccero.
Un incontro originale fra cultura latinoamericana ed Europa che coinvolge anche Bruno Marcozzi alle percussioni, Barbara Piperno al flauto, Marco Ruviaro alla chitarra e lo stesso Guaccero al pianoforte. Il concerto sarà preceduto dall’incontro con Stein a cura di Fabio Spadavecchia.
Il 29 ottobre (ore 18) la libreria SpazioSette in via dei Barbieri, all’interno del palazzo rinascimentale Cavallerini Lazzaroni, ospita la presentazione di Tropicália.
La rivoluzione musicale nel Brasile degli anni Sessanta (Minimum Fax) di Pietro Scaramuzzo.
Il libro, uscito nel 2021, indaga quel fenomeno di incontro tra culture per eccellenza che è il “tropicalismo” di Caetano Veloso, Gilberto Gil e Tom Zé, che riallacciandosi all’avanguardia del “modernismo” degli anni ’20 (di cui fece parte anche Villa-Lobos), rivoluzionò la musica brasiliana e non solo.
A dialogare con l’autore sarà ci sarà Max De Tomassi, conduttore e autore radiofonico esperto di cultura e musica brasiliana.
La sera ci si sposta al Teatro Anfitrione (ore 20.45) per il concerto della pianista Miriam Baumann, introdotto dal musicologo Giorgio Monari.
Un omaggio alla musica colta brasiliana di Heitor Villa-Lobos, che la musicista milanese ha inciso anche nel suo ultimo CD Heitor Villa-Lobos Piano Works.
Appassionata di cultura brasiliana, la Baumann ha trascorso anni a Rio dove ha approfondito un repertorio sconosciuto in Europa riscoprendo autori classici brasiliani poi eseguiti in prima europea.
L’ultima giornata, il 30 ottobre, è dedicata al tango Yiddish protagonista il clarinettista e sassofonista Gabriele Coen, che ricrea in chiave jazz una musica “migrante” e meticcia in cui la cultura della diaspora ebraica, l’Argentina e l’Italia si incontrano, alternando composizioni originali a brani di repertorio.
Nel concerto al Teatro Anfitrione (ore 21) si presenta in formazione di quartetto, con Silvia Hernandez Huerta (voce), Marco Loddo (basso), e Natalino Marchetti (fisarmonica).
I SEMINARI
Ad arricchire ulteriormente la programmazione, tre seminari aperti al pubblico (gratuiti, con prenotazione obbligatoria) con alcuni musicisti ospiti della rassegna: il 27 ottobre presso l’Ambasciata del Brasile “Il linguaggio dello choro” con Iuri Bittar, mentre alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio Barbara Casini (28 ottobre) e Tatiana Valle (29 ottobre) dedicano i rispettivi incontri al canto brasiliano.
L’immagine del festival è di Giuseppe Chiari (Pianoforte su 9 partiture, 1998)
Ufficio stampa:
Sara Ciccarelli cell 339 7097061, sara.ciccarelli@fastwebnet.it
Marina Saraceno cell. 349 3602434 marinasaraceno@gmail.com
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino raggiungimento dei posti disponibili. Per i seminari obbligatoria la prenotazione
Info: tel. 347-6808868, email info@teatroinscatola.it, web www.teatroinscatola.it
Facebook https://www.facebook.com/TeatroinscatolaRoma/
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