Alma Manera e Giovanna cantano “Hava Nagila”

Alma Manera e Giovanna cantano “Hava Nagila”. E’uscito su tutti i digital store il brano Hava Nagila interpretato dalle grandi voci di Manera e Giovanna Nocetti

Hava Nagila è una canzone di tradizione popolare con testo ebraico che si ispira alla melodia popolare ucraina della Bucovina. Il brano è stato composto dal musicologo Abraham Zevi Idelsohn. Alma Manera e Giovanna cantano “Hava Nagila”

Alma Manera e Giovanna cantano “Hava Nagila”. E’un invito a trovare sempre la giusta chiave della felicità, ed avere il cuore allegro: “Svegliatevi fratelli con il cuore felice” dice il testo.

Alma Manera e Giovanna cantano “Hava Nagila”
“Hava Nagila”

A cantare questo inno alla gioia sono Alma Manera e Giovanna Nocetti, due grandi voci che si incontrano per dare vita ad un brano carico di energia, che sia di buon auspicio per la fine dei conflitti che stanno agitando il mondo.

Il brano è stato Prodotto da Joseba Label e Regina Produzioni e Comunicazione con la distribuzione di Ingrooves music group.

Ufficio Stampa: Ennio Salomone – Cell. 346.6142314

E-Mail: salomone.ennio@gmail

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Teatro Trastevere “Lo Strappo”.

Teatro Trastevere “Lo Strappo”. Presentato dall’Associazione Culturale Teatro Trastevere. Spettacolo Evento DATA UNICA 28 MARZO ORE 21

Regia e drammaturgia Giulia Gennaro, Con Elena D’Agnolo-Foma Fomic-Letizia Martines.Teatro Trastevere “Lo Strappo”

Teatro Trastevere “Lo Strappo”. Una giovane donna milanese dal cuore infranto si trova al volante in direzione Roma e incontra un uomo rimasto in panne con la sua auto, anche lui interessato a raggiungere il prima possibile la capitale per un appuntamento estremamente importante per il quale è già in grave ritardo.

La donna accetta e i due si mettono in viaggio, ma una serie di comportamenti sospetti dell’uomo le instillano il dubbio che il suo distinto passeggero possa in realtà essere un malintenzionato.

Da quel momento, si sviluppa una reazione a catena di malintesi, che porteranno lo spettatore in un vero e proprio viaggio “mentale” dall’epilogo spiazzante, che rivelerà la vera natura della relazione tra questi due personaggi apparentemente estranei l’uno all’altro.

Lo spettacolo nasce da un primo lavoro di studio supervisionato da Liv Ferracchiati in occasione del workshop per drammaturghi «Mi fa male l’autofiction».

L’idea in origine era quella di parlare del rapporto edipico con un genitore anaffettivo, senza però portare in scena una dimensione necessariamente drammatica.

A partire da questo, ho deciso di raccontare le conseguenze tragicomiche di una patologia psichiatrica, nata proprio da questa difficoltà nell’accettare l’abbandono.

Teatro Trastevere “Lo Strappo”.
Teatro Trastevere “Lo Strappo”.

Per costruire i personaggi è stato necessario maturare un’esperienza sull’argomento, grazie al confronto con alcuni professionisti della salute mentale.

Il tema mi è estremamente caro, perché nel corso della mia carriera ho potuto confrontarmi con molteplici tipi di utenza nell’ambito dell’emarginazione sociale, scoprendo una deprimente disinformazione che ancora oggi dipinge mostri e allontana dall’idea che tutti, in verità, siamo potenziali pazienti e portiamo dentro piccoli o grandi traumi che ci hanno reso le persone che siamo, con le nostre innumerevoli sfumature.

Giulia Gennaro – Regia e drammaturgia

Attrice, regista e scrittrice, diplomata alla scuola triennale per operatori in counseling a mediazione corporea e teatrale Teatri Possibili di Milano.

Nel corso degli anni, ha la fortuna di approfondire la sua formazione con maestri come Teresa e Andrzej Welminski, Claudio Tolcachir, Laura Pasetti, Andzik Kowalczyk, Maia Cornacchia, Rodrigo Morganti, Riccardo Mallus, Luciano Colavero, Marco Toscani, Giuseppe Capotondi, Liv Ferracchiati, Giancarlo Fares, Michele Placido e Pupi Avati.

Elena D’Agnolo

Diplomata nel 2015 al Centro Teatro Attivo di Milano. Da allora ha studiato tra gli altri con Jurij Alschitz, Cesar Brie, Theodoros Terzopoulos ed Eimuntas Nekrosius.

Fa parte della Compagnia Carnevale dal 2016 e del progetto Unprotected di Campo Teatrale dal 2020.

È attrice nello spettacolo Nel Tempo che ci Resta, coproduzione Campo Teatrale e Teatro Elfo Puccini, con la regia di Cesar Brie.

Teatro Trastevere “Lo Strappo”.
Teatro Trastevere “Lo Strappo”.

Foma Fomic

Cantautore e attore milanese, fondatore del collettivo artistico “Foma Fomic” nato nel 2012 come progetto cantautorale, per poi espandersi al mondo della performance dal vivo e del teatro.

Letizia Martines

Attrice e cantante. Partecipa a numerosi spettacoli teatrali, tra cui Forza Venite Gente, I Dieci Comandamenti, Il Berretto a Sonagli, In Carne ed Amore, Gl’Innamorati, Romeo e Giulietta, e si esibisce come cantante in opere liriche quali Elisir d’amore di G. Donizzetti e Cavalleria Rusticana di P. Mascagni.

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee

 -Consigliata Prenotazione-

Via Jacopa de Settesoli 3

Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa)

Contatti: 3283546847 info@teatrotrastevere.it

Ufficio Stampa: Vania Lai vanialai1975@gmail.com

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CARRARA FESTIVAL con-vivere "cambiamento",

CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”, dal 5 all’8 settembre 2024. L’edizione 2024 di con-vivere Carrara Festivalpromosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara.

Il festival ha avuto come suo fondatore e curatore per quattordici edizioni Remo Bodei. CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”

CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”. Dal 2020 il festival si avvale della collaborazione di un consulente scientifico, di alto profilo, scelto ogni anno sulla base del tema:

Chiara Saraceno ha curato l’edizione “diritti”, Telmo Pievani il programma 2021 dedicato a “cura”, Maurizio Ferraris l’edizione 2022, “tracce”, Laura Boella, l’edizione 2023, “umanità”. 

L’edizione 2024 avrà come tema “cambiamento” e vedrà la consulenza scientifica di Mauro Ceruti.

La direzione del Festival è come negli anni scorsi di Emanuela Mazzi.

Il “panta rei” di Eraclito descrive l’inarrestabile divenire delle cose: tutto è in movimento, cambia e si trasforma. CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”

con-vivere CARRARA FESTIVAL "cambiamento",
con-vivere CARRARA FESTIVAL “cambiamento”,

Nell’evoluzione delle società umane individuiamo sia continuità di lungo periodo sia discontinuità profonde.

Alcuni fenomeni ci connettono direttamente ai nostri antenati, se non addirittura ai primati e agli ominidi.

Altri mutamenti invece sono più recenti, ma talmente incisivi o repentini e imprevedibili da rivelarsi incomprensibili per chiunque sia nato qualche anno dopo.

Cosa cambia (e come), cosa si mantiene stabile (e come)?

Ci sono meccanismi che spiegano o prevedono questi cambiamenti o la dinamica rimane incomprensibile se non a posteriori?

Come le società umane hanno nel tempo risposto alle trasformazioni e ai mutamenti più significativi?

Come invece si determinano le continuità, anche nella forma di conformismi e stereotipi?

Viviamo un tempo di molteplici crisi, pandemia, guerre, clima, che ci rivelano che tutto è connesso e in relazione. CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”

Rispetto a ciò, il cambiamento appare come qualcosa di auspicabile: un cambiamento culturale, come necessità cioè di un mutamento di paradigma, di percezione, di valori, di pensiero, in grado di farci assumere uno sguardo in prospettiva, un punto di vista lungimirante, per comprendere la complessità e orientarsi verso un futuro possibile.

L’immagine scelta per raffigurare il tema di questa edizione è una fotografia di Mimmo Jodice dal titolo “Demetra”, che ritrae la testa di una statua romana del I secolo d.C. rinvenuta a Ercolano e raffigurante Demetra.

Demetra dea della terra, della natura e dell’agricoltura, deturpata da una lacerazione che le attraversa la guancia destra; è inquadrata mentre una mano la solleva ricomponendola con il frammento mancante davanti all’obbiettivo del fotografo.

Per l’edizione 2024 di con-vivere, la forza dell’immagine che Mimmo Jodice ha gentilmente concesso al festival, invita a interrogarci su cosa significa “cambiamento”: ogni cambiamento passa innanzitutto da un mutamento di sguardo e di prospettiva che cerca di ricomporre eventuali lacerazioni e riconnetterci alla dimensione naturale.

con-vivere CARRARA FESTIVAL "cambiamento",
con-vivere CARRARA FESTIVAL “cambiamento”,

Mauro Ceruti, consulente scientifico 2024

Il suo sito è www.mauroceruti.it.

È Professore Ordinario di Filosofia della Scienza e Direttore del Centro di Ricerca sui Sistemi Complessi (CRiSiCo) presso l’Università IULM di Milano.

Nello stesso Ateneo è stato Prorettore Vicario, Prorettore alla Transdisciplinarità e Direttore della PhD School for Communication Studies.

È stato Ricercatore presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Ginevra e presso il CNRS a Parigi.

È stato Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Milano-Bicocca e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bergamo. CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”

Senatore della Repubblica nella XVI Legislatura. I suoi libri sono tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, rumeno, turco.

Tra le sue ultime pubblicazioni: Il tempo della complessità (2018); Sulla stessa barca (2020); Abitare la complessità.

La sfida di un destino comune (2020); Umanizzare la modernità. Un modo nuovo di pensare il futuro (con Francesco Bellusci, 2023).

A dicembre 2023 è uscito un volume interamente dedicato alla sua filosofia, con numerosi contributi di studiosi: La danza della complessità.

Dialoghi con la filosofia di Mauro Ceruti, a cura di Luisa Damiano e Francesco Bellusci, con una prefazione di Edgar Morin.

con-vivere Carrara Festival, che ad ogni edizione registra più di 25.000 presenze, nasce allo scopo di analizzare e condividere i temi legati alla convivenza fra identità e diversità culturali, religiose, politiche nell’ambito della società attuale.

Ogni anno il quadro generale rappresentato dal festival con-vivere viene approfondito secondo un taglio specifico e sviluppato in un ricco programma che prevede solitamente oltre settanta appuntamenti fra conferenze, dibattiti e confronti diretti con specialisti di livello nazionale e internazionale, integrati e coordinati con mostre, spettacoli teatrali, laboratori, rassegne di cinema, musica e gastronomia.

Il festival è sostenuto e promosso da un Comitato per il festival con-vivere, costituito da Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Comune di Carrara, Accademia di Belle Arti, Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Fondazione Marmo Onlus.

www. con-vivere.it

Ufficio Stampa | Maurizio Quattrini: 338 8485333 – maurizioquattrini@yahoo.it

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Segni, Museo Archeologico Comunale

Segni, Museo Archeologico Comunale. Sabato 16 Marzo si festeggiano i 23 anni del museo Archeologico in una giornata -evento tra storie, percorsi, arte e immagini

Sabato 16 marzo dalle ore 16 appuntamento al Museo Archeologico Comunale di Segni per festeggiare insieme i 23 anni dalla sua apertura al pubblico.

Una celebrazione particolare che si svolgerà all’interno della città, oggi Parco Archeologico Urbano “Segni Città-Museo”, riconosciuto in O.M.R. (Organizzazione Museale Regionale) dalla Regione Lazio dal 2020.

Dalla sua prima apertura, infatti, il percorso espositivo era stato pensato come una necessaria introduzione alla visita dei molti percorsi che si snodano all’interno del centro storico e in cui possiamo visitare e ammirare i maggiori complessi architettonici e le più importanti aree archeologiche della Segni Antica e Medievale.

Ad accompagnarci in questa passeggiata nella storia, raccontando anche come è nata la ricerca a Segni e come l’attività del Museo sia radicata non solo nella realtà locale, ci saranno protagonisti d’eccezione.

Ad accogliere il pubblico il Sindaco, on. Silvano Moffa, Federica Colaiacomo, Direttore del Museo, Michelangelo Bedini, Arch. Progettista e Francesco Maria Cifarelli, Direttore del Museo dal 1996 al 2014, Henry Ccuno, Presidente dell’Associazione Amici del Museo di Segni. “

“Si tratta di una festa non solo del museo e dei suoi 23 anni, ma una tappa importante per tutta la città di Segni, che vuole celebrare la scoperta, la valorizzazione e divulgazione di un patrimonio archeologico di cui essere veramente orgogliosi” – dice il sindaco Silvano Moffa.

A condurci nelle varie tappe Margherita Cancellieri, Direttore del Sistema Museale Urbano di Priverno e responsabile scientifica dei primi scavi sull’acropoli di Segni negli anni 1985-1989, Luca Attenni, Direttore dei Musei Archeologici di Alatri e di Lanuvio, Monica di Gregorio, funzionario storico dell’arte nella Direzione Regionale dei Musei e Massimiliano Valenti, Direttore dei Musei di Artena e Albano Laziale. Un team eccezionale e da non perdere. 

La visita si concluderà al Museo, dove il percorso espositivo sarà arricchito dall’allestimento di opere contemporanee di “Arte in Centro”, saranno presenti le opere di Alessandra Ionta, Alessia Bozzi, Antonella Malandrucco, Caos, Claudio Priori, Cristina Ciotti, Giusi Lorenzi, Gustavo Mastrodomenico, Luk Ferrò, Nicola Fagnani e Roberto Colaiori. 

Ma non è una vera festa di compleanno se non si finisce la giornata con un ricco brindisi, organizzato per l’occasione, accompagnato da musica, dal Bar Centrale.

E la serata sarà arricchita da una creazione, in prima assoluta di Riccardo Bonanni: un videomapping ispirato all’evoluzione dell’arte del mosaico tra passato e futuro. 

In allegato: foto del museo e del sindaco di Segni Silvano Moffa

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“UN SEME PER IL FUTURO”.

“UN SEME PER IL FUTURO”. TRE GIORNI DI CONVEGNI, DIBATTITI E DEGUSTAZIONI DI PRODOTTI TIPICI PROMOSSI DAL GAL “TERRE DI PREGIO”

Interverranno rappresentanti delle istituzioni, associazioni locali e nazionali, enti di ricerca e Università di tutta Italia. “UN SEME PER IL FUTURO”

Si svolgerà nei giorni dal 21 al 23 marzo “Un Seme Per il Futuro”, l’evento conclusivo durante il quale verranno mostrati i risultati finali dei progetti e delle ricerche attuate dal Gruppo di Azione Locale dei Monti Prenestini e Valle Del Giovenzano mediante la Strategia di Sviluppo Locale “Terre di Pre.Gio.” nella programmazione 2014/2022.

La manifestazione coinvolgerà nell’arco dei tre giorni numerosi ospiti, oltre ai Soci Pubblici e Privati e le Aziende Agricole del territorio, e coinvolgerà Università Italiane, Enti di Ricerca Nazionali, Stakeholder, Associazioni culturali e non solo. Anche i cittadini potranno partecipare a convegni, dibattiti, itinerari e percorsi enogastronomici. 

“UN SEME PER IL FUTURO”.
“UN SEME PER IL FUTURO”.

Si partirà Giovedì 21 Marzo al Teatro Comunale “Milco Paravani”

di Cave, quando ad aprire i lavori sarà Angelo Lupi, Presidente di GAL “Terre di Pre.Gio.”

Sono stati invitati a partecipare Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e Giancarlo Righini, assessore al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste della Regione Lazio.

Interverranno anche Massimiliano Raffa, Commissario Straordinario di ARSIAL, e

Gianluca Nera, Presidente della banca BCC Bellegra.

“UN SEME PER IL FUTURO”.
“UN SEME PER IL FUTURO”.

Nel convegno di apertura il focus sarà sui “Traguardi della Strategia Locale e il valore aggiunto LEADER nello sviluppo rurale delle “Terre di Pre.Gio.” alla presenza di ricercatori, docenti universitari e ospiti illustri.

Durante la mattinata ci sarà la presentazione del catalogo e del video “Un Seme per il Futuro”, che passerà in rassegna le attività realizzate con l’applicazione della Strategia di Sviluppo Locale “Terre di PreGio”.

Non mancheranno momenti dedicati alla degustazione a cura della Condotta Slow Food “Ciociaria e Territori del Cesanese APS”, che proporrà assaggi dei prodotti agricoli delle “Terre di PreGio”.

In questa prima giornata verranno illustrati i progetti di ricerca applicata promossi dal GAL “Terre di Pre.Gio.” alla presenza di rappresentanti di associazioni del territorio e del mondo accademico, dalle università di Roma, Udine, Venezia e del Molise; si parlerà anche del Progetto di Ricerca mirato alla valorizzazione di alcuni prodotti tipici locali come il Cacio di Genazzano e della Mosciarella delle Casette di Capranica Prenestina.

La giornata di Venerdì 22 Marzo sarà dedicata all’esplorazione di  

due itinerari alla scoperta del territorio e delle sue economie, con visite presso aziende locali del settore agricolo, vinicolo e rurale di San Vito Romano, Olevano Romano, Genazzano e Capranica Prenestina.

Saranno discussi e sperimentati i progetti e le nuove proposte presentate da agricoltori, aziende agricole ed agrituristiche e i tavoli di lavoro avranno come output la scrittura di un documento conclusivo che tenga conto degli stimoli e dei risultati del dibattito della giornata; tale documento potrà, inoltre, essere utile ispirazione per future applicazioni di politiche di Sviluppo.

“UN SEME PER IL FUTURO”.
“UN SEME PER IL FUTURO”.

I cittadini e tutti gli interessati potranno partecipare ai laboratori e agli itinerari e anche alla cena finale fissata all’agriturismo “L’Oca Bianca” di Cave (quest’ultima a pagamento), dove il menù sarà incentrato sulla valorizzazione dei prodotti tipici dell’agricoltura locale, attraverso un modulo di partecipazione e prenotazione obbligatorio che si rinviene anche sul sito www.galterredipregio.it.  

Sabato 23 Marzo un nuovo convegno, a conclusione dei lavori, si terrà al 

Teatro Comunale “Caesar” di San Vito Romano. 

Dopo l’apertura di Maurizio Pasquali, sindaco di San Vito Romano,

interverrà Flavio Cera, Presidente I Commissione della Regione Lazio.

Angelo Lupi e Fulvio Proietti, presidente e vicepresidente GAL

“Anius Pregius”, condurranno i lavori verso la nuova programmazione 2024/2027.

Al convegno parteciperanno esponenti di UNCEM Unione Nazionale Comunità e Enti Montani, Legambiente, Università di Roma Tor Vergata ed altre autorità del territorio.

“UN SEME PER IL FUTURO”.
“UN SEME PER IL FUTURO”.

A conclusione dei lavori, si terrà la Tavola rotonda “Il GAL come Laboratorio di sviluppo per le Aree Interne e montane” con il coinvolgimento dell’Associazione Scuola Italiana di Sviluppo Locale e GAL Majella Verde, Costa dei Trabocchi (Abruzzo), Terre di Argil (Lazio), Valle  Umbra e Sibillini, Slow Food Italia, sindaci e Amministratori dei Comuni del GAL “Anius Pregius”, rappresentanti delle aziende agricole, della ristorazione, dell’accoglienza turistica dei Monti Prenestini, della Valle dell’Aniene e della Valle del Giovenzano.

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Fefe il suo album “Mi innamoro male”,

Fefe il suo album “Mi innamoro male”, fuori con il suo album d’esordio, venerdì 15 marzo. L’artista presenterà il suo progetto discografico dal vivo venerdì stesso alla Libreria Sinestetica di Roma

fefe, all’anagrafe Federica Sartori, pubblica venerdì 15 marzo il suo album d’esordio per T-Recs Music, “Mi innamoro male”.

Fefe il suo album “Mi innamoro male”. Album che raccoglie i suoi singoli precedenti insieme ad altri brani inediti.

L’artista presenterà il suo progetto discografico dal vivo venerdì stesso alle 20.30 presso la Libreria Sinestetica di Roma (Viale Tirreno 70 A/B).

fefe, bolzanina d’origine, vissuta in diverse città e ora trapiantata a Roma, irrompe sulla scena musicale con un viaggio emozionante attraverso esperienze di vita, tra amori e delusioni, perdite e rinascite, momenti di crescita e di speranza.

Con influenze che spaziano dalle ballad all’elettronica, dal pop alla dance, ogni brano offre un’esperienza sonora unica che arriva dritta al cuore dell’ascoltatore.

Attraverso testi profondi e alle melodie avvolgenti, fefe esplora le sfaccettature più intime delle relazioni umane e abbraccia la bellezza e la complessità dell’amore.

Fefe il suo album “Mi innamoro male”,
Fefe il suo album “Mi innamoro male”,

Tracklist “Mi Innamoro Male”

Che schifezza che è l’amore

If the Music goes

Temporale

Scusami per le parole forti

Quaderno bianco

A Roma Termini

Mannaggia a te

I giovani d’oggi

Arturo

Lucciole

Resta un segreto

TRACK BY TRACK – MI INNAMORO MALE

Che schifezza che è l’amore

Quella che definirei LA canzone. Da qui arriva il titolo dell’album che così può prendere tutto il significato che ha.

Affezionarsi, da un momento all’altro, in maniera così forte da “sentirsi male”, la paura di un mondo che trema sotto i piedi al solo al pensiero di potersi aprire ad un’altro essere umano.

Tutto questo sentimento è normale, o forse sono io che mi innamoro male?

If the Music goes

Un loop dentro di me, le giornate passano senza che io me ne accorga.

Qui prendono vita le mie paure, quelle che mi accompagnano secondo per secondo, la sensazione di esclusione dai bimbi, dai grandi, quel sentirsi incompresa che diventa quotidianità, quell’impotenza che provi quando non stai bene ma non hai le armi per dire stop.

Temporale

Nel cervello ho un caos mondiale, se ci sei tu, smetto di pensare.

Ci sono pensieri che ci sormontano, rimugini che non smettono mai e quando fuori, ma soprattutto dentro, tutto urla, avere un porto in cui sai di trovare quiete è raro.

Scusami per le parole forti

Delicato e crudo allo stesso tempo. Nato da una necessità, è un libro aperto, scritto non proprio a cuor leggero, ma che ha avuto il potere, con il tempo, di farmi sentire leggerissima.

Quaderno bianco

Una delle canzoni più cupe del disco. Il filo conduttore di questo testo è il tradimento della fiducia.

Ho sempre avuto un rapporto determinante con le bugie e sentirmi presa in giro è una sensazione che detesto nel profondo.

Ambientato in una situazione un po’ cruda, “Quaderno bianco”, rappresenta la reazione davanti alla bugia.

A Roma Termini

Roma, una città che ti fa perdere le energie facilmente e trasformare un esaurimento nervoso in un momento ironico è una delle poche strategie di sopravvivenza.

Aiello nelle cuffie, piangendo a dirotto, ma davanti a me un latte macchiato e un biscotto al cioccolato (la merenda = la mia ossessione).

Fefe il suo album “Mi innamoro male”,
Fefe il suo album “Mi innamoro male”,

Mannaggia a te

Nato a casa mia, nel mondo piano e voce, diventato dance ad anni di distanza dalla sua scrittura. Nonostante questo cambio nel suono, non perde la sua melanconia e il testo rimane uno dei testi ai quali sono più affezionata.

Un flusso di coscienza, poteva esserci il mio diario al posto del pianoforte, che racchiude tutto nella frase “dove non mancava niente, ora, manchi solo tu”.

I giovani d’oggi

Una domanda: cosa cambia dagli anni ‘90 al 2060?

Mi sono chiesta spesso quale sia il motivo per cui le nuove generazioni siano sempre oggetto di critiche, di giudizio, del “eh ma noi eravamo meglio”.

Credo questo sia un circolo vizioso dovuto all’evoluzione naturale del mondo e delle persone che lo abitano.

Le abitudini cambiano, la vita cambia e nessuno vale meno perché nato in un momento storico differente. L’obiettivo dovrebbe essere quello di comprenderci, di insegnarci quello che ancora non possiamo sapere e soprattutto di volerci bene.

Arturo

Un pezzo giocoso. Un film che nel ritornello diventa bouquet di fiori colorati, parate di ballerini, fuochi d’artificio perché YOU + ME is firework in Hollywood.

Lucciole

Il testo in cui il periodo difficile che è stato quello della pandemia trova più spazio.

La spinta a cercare il bello in questa stanza, a tenere alto l’entusiasmo e la speranza, la voglia di farti divertire, voler essere il motivo perché tu possa dire “va tutto bene”.

“Siamo bugiardi siamo lucciole, che accendono il buio per un attimo”

Resta un segreto

Un dipinto delle mie giornate, dei mei momenti passati lontana da chi vorrei fosse con me…Per me questa canzone ha un’aria cristallina, sa descrivere come faccia soffrire vedere le persone partire, sentire la mancanza, ma legata ad un’aria positiva, perché ne vale la pena.

Fefe il suo album “Mi innamoro male”,
Fefe il suo album “Mi innamoro male”,

Biografia

Nata a luglio del 2000 a Bolzano e cresciuta in diverse città italiane,

Ha viaggiato per il mondo avendo la possibilità di conoscere continenti e culture diverse, le sue esperienze personali e i suoi studi la hanno resa multilingue.

Sin da giovane ha studiato pianoforte, il suo talento naturale e la sua dedizione alla musica l’hanno portata a trasformare la sua passione in una carriera artistica. Negli ultimi quattro anni, ha stabilito la sua base musicale a Roma, dove ha affinato il suo talento e ha creato la sua musica unica sempre alla ricerca di bellezza ed armonia.

Il suo primo singolo – pubblicato nel 2018 – è stato la colonna sonora della Next Gen Atp Finals 2018, torneo internazionale con i migliori giovani del circuito Atp, manifestando l’amore che lega l’artista al mondo del tennis, uno sport che per lei è “di casa”: suo padre, infatti, è di professione un allenatore, sua madre una preparatrice atletica.

Discografia:

ALBUM

“Mi innamoro male” – 15/03/2024

SINGOLI

“Scusami per le parole forti” – 15/12/2023

“Resta un segreto” – 05/05/2023

“Giovani D’Oggi” – 11/11/2022

“Lucciole” – 15/07/2022

“Che Schifezza che è l’Amore” – 18/03/2022

“A Roma Termini” – 07/01/2022

 “If The Music Goes” – 11/06/2021

“Dall’altra Parte” – 26/06/2020

“Ho Visto Ballare” – 21/06/2019

“Corpo Anima e Mente” – 12/04/2019

“Lei Non Ama” – 30/11/2018

“I’ll Be The One” – 01/10/2018

SEGUI FEFE
IG – https://www.instagram.com/fefe.of/

Spotify: fefe

Media Relations T-RECS MUSIC
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Giorgio Cipressi +39.335.7089743 comunicazioneglobale@gmail.com

Giovanna Palombini +39.348.2818620 giovanna.palombini@globalepromotion.it
Greta De Marsanich +39.320.8626213 greta.demarsanich@globalepromotion.it

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Peppe Iodice in “So’ Pep” Tour 2024.

Peppe Iodice in “So’ Pep” Tour 2024. Teatro Olimpico martedì 26 marzo 2024 ore 21,00, uno spettacolo di Peppe Iodice

Scritto con Marco Critelli e Francesco Burzo. regia e terapia di Francesco Mastandrea. Peppe Iodice in “So’ Pep” Tour 2024

Peppe Iodice in So’ Pep, uno spettacolo di Peppe Iodice, scritto con Marco Critelli e Francesco Burzo, regia e terapia di Francesco Mastandrea.

Il 26 marzo, al Teatro Olimpico di Roma. Il tour è organizzato da Ventidieci, Top Agency, Claudio Malfi Management e Peppy Night Zero Limits.

 Gli eventi degli ultimi anni hanno fatto perdere a tutti noi i riferimenti, le certezze, quei piccoli punti fermi che sostengono la vita di ognuno.

Tutto il mondo sta provando a venire fuori da un periodo estremamente complesso.

Peppe Iodice in “So’ Pep” Tour 2024.
“So’ Pep” Tour 2024.

Guerra, pandemia, crisi economica hanno cambiato profondamente le regole del gioco!

E per gli artisti non ha fatto differenza, così pensando al nuovo spettacolo insieme a Peppe Iodice, ci siamo detti che forse ci avrebbe fatto bene usare questo nuovo show, come un’occasione per liberarci dalle nostre paure, preoccupazioni, perplessità, e dove farlo se non in teatro?

Da sempre e il nostro luogo preferito per esprimere emozioni!

Abbiamo deciso di condividere con gli spettatori le riflessioni, i pensieri e la personalissima visione comica della realtà che ha reso Peppe un beniamino del pubblico.

Quindi proveremo a dare vita ad una terapia di gruppo ovviamente alla nostra maniera, vi sveleremo i nostri segreti, liberamente e senza filtri! Tanto alla fine “resta fra di noi “

BIGLIETTI IN VENDITA SU TICKETONE

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Jimmy Greene Quartet all’Alexanderplatz,

Jimmy Greene Quartet all’Alexanderplatz, la nuova stagione, giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 marzo ore 21,00

Jimmy Greene, sax tenore, Dario Deidda, basso, Roberto Tarenzi, pianoforte, Nicola Angelucci, batteria

All’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, da giovedì 14 a sabato 16 marzo, Jimmy Greene Quartet.

Jimmy Greene, sassofonista del quartetto di Ron Carter all’Alexanderplatz accompagnato da un trio di musicisti italiani di altissimo livello, Dario Deidda, basso, Roberto Tarenzi, pianoforte e Nicola Angelucci, batteria.

Originario del Connecticut, Greene è considerato uno dei sassofonisti più interessanti della sua generazione.

Le sue precedenti uscite da solista, Flowers: Beautiful Life Vol. 2 (Mack Avenue), Beautiful Life (Mack Avenue), nominato ai GRAMMY®, Live at Smalls (SmallsLive), Mission Statement (RazDaz/Sunnyside), The Overcomers Suite (NuJazz), Gifts and Givers (Criss Cross), True Life Stories (Criss Cross), Forever (Criss Cross), Brand New World (RCA Victor) e Introducing Jimmy Greene (Criss Cross) hanno ricevuto molti consensi dalla critica.

Infatti, Tony Hall di Jazzwise Magazine (UK) chiama Greene “senza dubbio uno dei giovani tenori più sorprendenti degli ultimi anni.”

Jimmy Greene Quartet all’Alexanderplatz,
Jimmy Greene Quartet all’Alexanderplatz,

Greene e i suoi gruppi si esibiscono regolarmente in locali jazz, festival e club in tutto il mondo, tra cui Jazz Standard (New York), Newport Jazz Festival (Rhode Island), Detroit Jazz Festival (Michigan), TD Winnipeg International Jazz Festival (Canada), Le Club (Mosca), Casa del Jazz (Roma), Sunside Jazz Club (Parigi), Red Sea Jazz Festival (Israele), Lapataia Jazz Festival (Uruguay) e Amazonas Jazz Festival (Brasile).

In una di queste apparizioni, Jim Macnie del Village Voice ha detto: “Greene fa venire i brividi ogni volta che lo vedi. Ha un grande suono”.

Oltre alle sue registrazioni e apparizioni come leader, Greene appare in oltre 75 album come sideman, ed è stato in tournée e/o registrato con Horace Silver, Ron Carter, Tom Harrell, Freddie Hubbard, Harry Connick, Jr., Avishai Cohen, Kenny Barron, Lewis Nash, Dee Dee Bridgewater, il New Jazz Composers Octet e la Carnegie Hall Jazz Band, tra molti altri.

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

349 977 0309 (WhatsApp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

www.alexanderplatzjazz.com

Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

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Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”,

Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”, tre concerti di musica d’ispirazione religiosa nei giorni precedenti la Pasqua, ad ingresso gratuito.

La terza edizione di SacroInCanto torna ad accompagnare con la musica sacra il Tempo di Pasqua in tre luoghi di assoluto pregio storico, artistico e spirituale del territorio ternano. Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”

Sono tre concerti che indagano il concetto di sacro in epoche e repertori diversissimi: i primi due si svolgeranno domenica 17 marzo alle 17.30 e venerdì 22 marzo alle 21.00 a Terni, rispettivamente nelle chiese di San Lorenzo e di San Francesco, mentre il concerto finale avrà luogo domenica 24 marzo alle 17.30 nell’Abbazia di San Nicolò a San Gemini.

Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”,
Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”,

L’ingresso ai concerti è gratuito fino ad esaurimento dei posti.

Il concerto del pomeriggio di domenica 17 è dedicato a Johann Sebastian Bach e indirettamente anche a due altri compositori: il primo è Georg Melchior Hoffmann, oggi semidimenticato ma al suo tempo più famoso di Bach stesso, l’altro è Pergolesi, che è stato ed è ancora uno dei più noti e apprezzati compositori italiani del Settecento.

Si comincia con la breve cantata Schlage doch, gewünschte Stunde, a lungo ritenuta di Bach ma ora attribuita senza alcun dubbio a Hoffmann.

Poi si potrà ascoltare Tilge Höchster, meine Sünden,una parafrasi che Bach fece nel 1746 dello Stabat Mater, considerato il capolavoro di Pergolesi.

Gli interpreti sono il soprano Patrizia Polia, il contralto Elisabetta Pallucchi e il Complesso barocco Incanto diretto da Fabio Maestri. Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”

Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”,
Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”,

Nel concerto della sera di venerdì 22 si alterneranno due autori diversissimi, Anton Bruckner, di cui ricorre il bicentenario della nascita, e Giacomo Puccini, di cui ricorre il centenario della morte.

Del compositore austriaco si ascolterà dapprima la Windhaager Messe, composta nel 1842 per l’insolito organico formato da contralto, due corni e organo.

Seguiranno tre composizioni di Puccini, ingiustamente poco note, perché non rientrano nel campo dell’opera lirica per cui il compositore lucchese è famoso tutto il mondo. Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”

La prima è Crisantemi, una breve elegia per strumenti ad arco composta nel 1890, il periodo della sua prima maturità artistica: alcuni anni dopo Puccini ne ha riutilizzato la bellissima melodia nella Manon Lescaut.

Segue il Salve Regina, composto a venticinque anni nel 1883: l’originale è per soprano e pianoforte, questa volta lo si ascolterà nella trascrizione di Fabio Maestri per soprano e orchestra d’archi.

Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”,
Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”,

Il terzo e ultimo brano di Puccini è stato composto nel 1905, quindi nella piena maturità: è il Requiem per coro, viola e organo, dedicato alla memoria di Giuseppe Verdi. Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”

Chiude il concerto una nuova versione della Windhaager Messe diBruckner, ora eseguita nella trascrizione di K. Schmidinger e J. Messner, per coro, due corni, orchestra e organo, che la trasforma in una musica sacra di maggior respiro e rivela come questa messa anticipi la grandiosità della musica della maturità di Bruckner.

Gli esecutori sono il mezzosoprano Federica Giansanti, il contralto Giada Frasconi, il violista 
Raffaele Mallozzi, l’organista Gabriele Catalucci, la Corale Amerina e l’Orchestra In Canto, sotto la direzione di Marco Attura.

Il concerto di chiusura, domenica 24 alle 17.00, è affidato ai Fratelli Mancuso, poeti, compositori e polistrumentisti, che hanno elaborato una forma particolare di folk attingendo sia alle loro radici siciliane sia alle loro personali esperienze vissute da emigranti.

È un itinerario attraverso i canti della tradizione orale della Passione del Venerdì Santo in Sicilia e della passione degli uomini in senso più ampio: canti che sono al tempo stesso urlo e sommessa preghiera di chi inciampa nelle storture del mondo.

Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”,
Terni e San Gemini “SacroInCanto 2024”,

SacroInCanto è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e della Regione Umbria e il patrocinio della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, del Comune di San Gemini e del Comune di Terni.

Per informazioni: tel.  335 665 4974

www.operaincanto.com

Ufficio stampa dell’Associazione In Canto

Mauro Mariani

tel. 335 5725816 – mail: m.mariani.roma@gmail.com

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“Donne dentro” premiate da Zoomarine.

“Donne dentro” premiate da Zoomarine. Tenacia, passione, talento. I volti delle donne premiate alla II edizione di “Donne dentro: la bellezza dell’essere”.

Riconoscimento ideato da Zoomarine dalla parte della parità di genere e dell’inclusione. Donne dentro.

“Donne dentro” premiate da Zoomarine. Emozioni e sorrisi, ma soprattutto la voglia di sottolineare le risorse dell’universo femminile, di certo non dal punto di vista estetico.

Con questo spirito si è svolta la seconda edizione del premio “Donne dentro: la bellezza dell’essere”, ideato dal parco Zoomarine che ha sfidato il maltempo riuscendo a riunire delle eccellenze, simbolo di tutte le donne che aiutano altre donne per ribadire l’importanza della parità di genere e l’inclusione.

A ricevere il riconoscimento: Debora Diodati, Vice Presidente nazionale della Croce Rossa, Biancamaria Cristini, Dirigente Vicaria dei Vigili del Fuoco di Roma.

Alma Manera, attrice e cantante e testimonial di numerose campagne solidali in favore di donne e minori.

Daniela Garoffolo, coreografa del progetto solidale “Abracadown il musical”.

Moira di Mario, giornalista impegnata a dare voce ai diritti dei cittadini e collaboratrice del Messaggero.

Caterina Vertova, attrice e ideatrice del progetto “La casa di ciascuna”.

“Donne dentro” premiate da Zoomarine.
premiate da Zoomarine.

Menzione speciale per Radio Incontro Donna.

Grande soddisfazione espressa dal Direttore Generale Alex Mata, per aver creato una serie di iniziative mirate a sensibilizzare l’opinione pubblica e le migliaia di famiglie che frequentano il parco alle porte di Roma. Info www.zoomarine.it

Federica Rinaudo
Giornalista
Ufficio stampa, comunicazione e marketing, consulenza creativa
Mobile +39 327 7851570
www.federicarinaudo.it

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Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”. Il soprano Chiara Taigi canta le melodie di Rossini, Verdi, Tosti e altri grandi compositori dell’epoca

È intitolato “Una donna nel salotto musicale dell’800” il concerto di mercoledì 20 marzo alle 18.00 della stagione di Roma Sinfonietta all’Auditorium “Ennio Morricone”.

Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”. Il soprano Chiara Taigi e il pianista Antonello Maio ci trasporteranno nel mondo ormai perduto dei salotti dell’Ottocento, dove gli appassionati di musica si riunivano per ascoltare musica eseguita da bravi dilettanti ma anche da celebrità, che non disdegnavano affatto di partecipar.

In Italia la passione nazionale per il canto e l’opera faceva sì che si trattasse soprattutto di musica vocale.

Tutti i grandi operisti italiani di quell’epoca, che va da Rossini a Verdi e oltre, scrissero raccolte di romanze, melodie e canzoni destinate al salotto.

Il concerto inizia con Francesco Paolo Tosti, che tra fine dell’Ottocento e primo Novecento fu una celebrità internazionale: insegnò canto alla regina Margherita di Savoia e fu molto apprezzato dalla regina Vittoria, che lo volle a Londra come insegnante di tutta la famiglia reale, e da Edoardo VII, che nel 1908 lo nominò baronetto.

Non compose mai opere, ma le sue romanze da camera erano amate in tutto il mondo: ne ha scritte oltre cinquecento, tra cui Chiara Taigi ne ha scelte le tre forse più famose, Ideale, L’ultima canzone e Non t’amo più.

Poi Antonello Maio ci invita a una breve escursione in Germania con An einseimer Quelle (Alla sorgente solitaria) per pianoforte di Richard Strauss. Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”
Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Si ritorna in Italia con O del mio amato ben del palermitano Stefano Donaudy, oggi ricordato soprattutto per una romanza famosissima, che era un cavallo di battaglia di grandi soprani come Claudia Muzio e Rosa Ponselle e di grandi tenori come Beniamino Gigli, Tito Schipa e Luciano Pavarotti.

Segue un’altra bellissima romanza ma questa volta di un autore celeberrimo, la Serenata di Pietro Mascagni, anch’essa amata e cantata dalle più grandi voci, tra cui la Tebaldi e Pavarotti.

Un altro intermezzo pianistico con Notturno di Ottorino Respighi, una splendida melodia a tratti arricchita da un’elegante filigrana ornamentale.

Per concludere Chiara Taigi e Antonello Maio tornano indietro nel tempo di qualche decennio con due romanze dei due maggiori compositori italiani dell’Ottocento, Giuseppe Verdi e Gioachino Rossini. Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Di Verdi si ascolterà la giovanile Non ti accostare all’urna, che prelude al suo esordio operistico alla Scala; del secondo La Danza, una briosa tarantella nota anche come La luna in mezzo al mare.

Chiara Taigi, romana, nel corso della sua carriera ha cantato oltre settanta opere in più di cinquecento rappresentazioni, esibendosi nei maggiori teatri, tra cui la Scala di Milano e i teatri d’opera di Roma, Napoli, Firenze, New York, Berlino, Amburgo, Zurigo, San Pietroburgo e tanti altri ancora.

Anche in Francia, Spagna e Belgio, sotto la direzione di grandi maestri quali Claudio Abbado, Riccardo Muti, Zubin Mehta e Riccardo Chailly. Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”
Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Nel corso della sua carriera venticinquennale Antonello Maio ha realizzato centinaia di concerti, affrontando un multiforme repertorio pianistico.

Ha avuto una lunga collaborazione con Ennio Morricone, con cui ha eseguito concerti da solista a Santiago del Cile, Mosca, Dublino e altre importanti città europee. Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Ha collaborato con celebri cantanti, come Renata Scotto e Mariella Devia.

Il concerto sarà preceduto da una breve presentazione di Anna Rollando.

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti

I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(telefono06 3236104– email:romasinfonietta@libero.it) o

Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

presso l’Auditorium E. Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.

Ufficio stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta:

Mauro Mariani

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Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet,

Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet, la nuova stagione all’Alexanderplatz Jazz Club, martedì 12 marzo ore 21,00

Nicola Buffa – Chitarra, Cesare Botta – Pianoforte, Angelo Ercoli – contrabbasso, Valerio Toninel – Batteria e Percussioni. Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet.

Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet. Special Guest: Bob Salmieri, sax, Gianluca Urbani, tromba Francesco Topo Tonetti, sax contralto

All’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, martedì 12 marzo, Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet con ospiti Bob Salmieri, Gianluca Urbani alla tromba ed il giovane talento Francesco Topo Tonetti al sax contralto.

Il Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet è una formazione composta da musicisti che hanno scelto di percorrere con coraggio la strada della musica originale, basandosi sulle creazioni di Nicola Buffa, chitarrista e leader del quartetto.

I brani sono tratti dal primo disco “Immagini di Roma”, celebrativo della città eterna, dal secondo “Sangue Latino”, dedicato al nostro amato meridione e dal terzo “La Musica Dentro”.

Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet,
Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet,

I tre dischi sono editi dall’etichetta Terre Sommerse di Fabio Furnari.

La cifra compositiva, di chiara ispirazione jazzistica, viene positivamente contaminata dalle influenze derivanti dalla musica dei paesi legati al bacino del mediterraneo, da cui la definizione di jazz mediterraneo che ha dato origine al nome del gruppo.

Questo connubio ha permesso di realizzare un sound fresco ed inusuale, che attinge a piene mani dalla nostra tradizione e possiede quindi un sapore atavico ed ancestrale che ci risulta congeniale, ma che vive nel presente e si proietta in una rosea prospettiva futura.

Pur con gli innegabili riferimenti ai grandi del passato, si affranca tuttavia da qualunque rischio di vacua imitazione.

Ognuno dei protagonisti ha fatto i propri percorsi ed esperienze tra le più varie portando quindi con sé un enorme e variopinto bagaglio, ricco di sfumature che i quattro esprimono magicamente attraverso le loro interpretazioni.

Le melodie sensuali ed accattivanti si sposano a meraviglia con le armonie tonali tipiche della tradizione latina, in altri casi si muovono più libere e leggiadre sulle ali di contesti modali che caratterizzano la musica orientale, gli assoli sgorgano naturali dalle loro anime ad impreziosire le strutture rigorose in forma di canzone, il tutto supportato dal magico sostegno di ritmi provenienti dalle varie etnie.

Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet,
Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet,

In altre parole, un gruppo italiano aperto al mondo.

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

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