Finale

Workinmusical su licenza MTI Europe UK presenta Murder Ballad Omicidio in Rock al Teatro Garbatella

Dopo il grande successo di critica e di pubblico della scorsa stagione torna in Italia a inizio 2020, MURDER BALLAD – Omicidio in Rock. Teatro Garbatella.

Il musical statunitense ideato e scritto da Julia Jordan, con i testi e le musiche di Juliana Nash:

Uno degli spettacoli più originali degli ultimi vent’anni di produzione Off-Broadway.

Diversi gli elementi di novità rispetto alla prima stagione, a partire dal cast, nel quale subentrano Fabrizio Voghera nel ruolo di Michael e lo stesso regista, Ario Avecone, nel ruolo di Tom.

Un triangolo amoroso, il rock e un omicidio: questi gli ingredienti che compongono la miscela esplosiva di MURDER BALLAD, rock musical dal sapore metropolitano e underground. 90 minuti di emozioni sull’onda di brani dal sapore Newyorkese.

Una storia noir che è un viaggio negli abissi della mente e del cuore: uno spettacolo che al ritmo di rock anni ’90, indaga e scava alla ricerca di una catarsi finale, di una risoluzione, che forse avverrà o forse no.

In scena al Teatro Garbatella un cast eccezionale, diretto da Ario Avecone e Fabrizio Checcacci: Arianna, Fabrizio Voghera, lo stesso Ario Avecone, Myriam Somma, Martina Cenere, Valentina Naselli e Jacopo Siccardi.

La direzione musicale è di Cosimo Zannelli. Il musical approda in Italia grazie al regista, autore e produttore Ario Avecone, ideatore del musical immersivo, che da 7 anni porta in scena “Amalfi 839AD” e il suo seguito “Rebellion” presso l’Arsenale della Repubblica di Amalfi, con grande successo di pubblico e critica.

Murder Ballad affronterà una tournée nazionale che lo porterà, nei mesi di gennaio e febbraio 2020, nelle maggiori città italiane: Napoli, Roma, Salerno, Milano, Verona, Torino, Firenze, Amalfi.

“Se parliamo di un omicidio, è logico che ci sia un assassino e che qualcuno dovrà morire”.

Così inizia Murder Ballad, rock musical firmato da Julian Jordan e Juliana Nash: un thriller passionale cantato in versi, che ruota intorno ad un triangolo amoroso e alla ricerca e scoperta di un presunto assassino.

Teatro Garbatella. Protagonisti della storia sono Sarah, Tom e Michael, le cui vite s’intrecciano sullo sfondo di una New York anni ‘90 dalle grandi possibilità ma anche dove nascono grandi delusioni:

Sarah e Tom sono due giovani artisti innamorati in cerca di fortuna; Michael è uno studioso di filosofia che sposa Sarah dopo la fine della relazione con Tom. Il caso vuole che Sarah e Tom si incontrino nuovamente dopo anni e vivano una nuova passionale storia.

Quarto protagonista della storia è il Narratore, il “master of puppets” invisibile agli altri personaggi, che è affiancato da Destino e Libertà, i suoi bracci “armati”.

Tutto lo spettacolo è scandito dai brani musicali di Juliana Nash, tradotti e adattati in italiano da Ario Avecone, Arianna, Fabrizio Checcacci, Fabio Fantini e Myriam Somma. L’arrangiamento musicale è rivolto alla melodia e rifugge la rigidità ritmica anglosassone, rendendo l’esperienza unica ed entusiasmante.

E’ in fase di registrazione la colonna sonora di Murder Ballad, che sarà distribuita su tutti i canali digitali, ma anche attraverso CD e una speciale card USB brandizzata e venduta esclusivamente nei teatri dove arriverà il musical.

Ideato e scritto da Julia Jordan / musiche e testi di Juliana Nash

Adattamento teatrale Ario Avecone

Traduzioni Ario Avecone, Fabrizio Checcacci, Arianna,

Fabio Fantini, Myriam Somma

Regia Ario Avecone e Fabrizio Checcacci

Direzione musicale Cosimo Zannelli

CON

Arianna Bergamaschi: Sara

Fabrizio Voghera: Michael

Ario Avecone: Tom

Myriam Somma: Narratore

Martina Cenere: Cover Narratore/Swing

Valentina Naselli: Destino/Alternate Sara

Jacopo Siccardi: Libertà

Scenografie Giuseppe Palermo

Costumi Myriam Somma

Luci Alessandro Caso e Ario Avecone

Aiuto Regia e Dinamica scenica Antonio Melissa

Responsabile di produzione Dario Matrone

Ufficio Stampa Maria Gabriella Mansi e Silvia Arosio

Foto Eolo Perfido, Pino Falcone

ROMA

Teatro Garbatella

Dal 16 al 19 gennaio 2020

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Senza titolo 1 1

Successo e soddisfazione per il nuovissimo Italian Music Contest – #imc19 creato e dedicato ai nuovi cantautori ed interpreti.


Con la seconda semifinale  dell’Italian Music Contest si è completata la squadra di concorrenti finalisti che si sfideranno il 20 gennaio 2020 a Le Mura e che sarà trasmessa in diretta intercontinentale su ICN Radio NY con i commenti dello speaker Cesare Deserto.

Italian Music Contes #imc19 è partito quasi in sordina ad agosto 2019 ma è subito diventato un premio ambito di respiro nazionale con un’incursione internazionale.

Oltre 40 concorrenti provenienti, oltre che da Lazio e dalla Capitale, dalla Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Sicilia nonché l’italo-columbiano Christian David Vitaliano ed il nigeriano Olumize che da tre anni ha scelto di vivere a Roma.

La musica italiana e dei nuovi italiani con sonorità che hanno spaziato dal rock al jazz, dal rap al cantautorato classico, dal pop al folk, dall’elettronica “da producer” ai brani in romanesco, passando per la reinterpretazione e riarrangiamento di famose cover italiane ed estere.

Un caleidoscopio musicale con uno sguardo al passato e la proiezione al futuro.

Tre le location che hanno accolto il neonato contest: lo storico Caffè Letterario, il notissimo Marmo e l’altrettanto noto Le Mura.

Otto i finalisti che si contenderanno la produzione del brano: Melga, Alex Allyfy, i Monalisa, Tiziano Perugini (provenienti dalla prima delle due semifinali) e Candida, Federico Proietti, Christian Storti, Andre (provenienti dalla seconda delle due semifinali).  

tutti i vincitori semifinale Q

Ospiti previsti per la finale del 20 gennaio la cantautrice romana Nicole Riso con la presentazione del suo nuovo brano “Nino e Antonio” che parla di una storia d’amore tra due uomini, e la cantautrice pugliese Diorhà con il suo nuovo brano “Un Altro Pianeta” ed una probabile incursione di una nuova promessa del mondo indie.

Tanti i giurati che si sono avvicendati nelle tre tappe e due eliminatorie: Salvatore e Nicole Riso, Isabella Palmisano, Claire Audrine, Edo Guerrazzi, Cesare Deserto, Andrew “Superview”, Emanuele Binelli, Beatrice Rigillo, Piro, Francesca Borrelli, Angelita, Saverio Gerardi, Maddalena Maglione, Daniele Pacchiarotti, Pepe, Federica Pansadoro, Salvatore Battaglia ed il sempre presente e prezioso Matteo Sica.

Già assegnati una prima trance di premi collaterali consistente in un prezioso stage da parte di Saverio Gerardi che ha deciso di assegnarli a Nicolò Baldi e Leonardo Lianaggi,

Chiara Felici, Candida, Federico Proietti, Christian Storti, Andre. “Un successo inaspettato–commenta l’ideatrice ed organizzatrice Sara Lauricella- soprattutto considerando che parliamo di una prima edizione.

Ringrazio tutti gli amici che hanno creduto in me ed mi hanno incoraggiato e sostenuto in quest’avventura.

Ha pagato il voler uscire fuori dalle dinamiche usuali ed il voler dare spazio a tutte le varie voci e sfumature musicali.

Una prova che il cantautorato italiano non è affatto morto, non è relegato in un solo genere ed è discriminante associare la parola cantautore alla parola triste e depresso.

C’è tanta musica di gioioso ascolto anche tra i nuovi cantautori e proviamo e proverò a farla emergere, anche se fosse solo uno.”

Il primo premio del contest consiste nella produzione, da parte di Italian Music News, del brano vincitore, secondo un bonus in un negozio di strumenti musicali convertibile in una masterclass, terzo uno shooting fotografico, mentre a seguire ci saranno diversi premi collaterali.

Previste interviste e passaggi radiofonici con diverse emittenti, tra cui la sempre presente Radio Zenith con Nuove Energie Musicali, la creazione della copertina del disco ad opera del ritrattista delle Dive Daniele Pacchiarotti.

Un anno di contratto di gestione non esclusivo con il management di Carmine Nappi, iscrizione gratuita e consulenza con i legali della Siedas-Società Italiana Esperti di Diritto di Arte e dello Spettacolo.

La felpa esclusiva creata ad hoc del supercool brand per giovanissimi Krypto e tante novità che si stanno via via aggiungendo come la collaborazione con il gruppo Discover.

Italian Music Contest #imc19 un format che vuol dare nuove note alla musica.

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Le foto sono di Antonello Martone

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Teatro le fontanacce i ansia 2

“I-Ansia” regia di Alessio Tagliento con i “Poi ve lo dico” al Teatro Le Fontanacce di Rocca Priora.


Luciana Frazzetto e Massimo Milazzo, direttori artistici del Teatro, hanno il piacere di ospitare sabato 18 gennaio ore 21.00 e domenica 19 Gennaio ore 17.30 lo spettacolo “I-Ansia”

Direttamente dalla scuola di Enrico Brignano, saliranno sul palco del Teatro Le Fontanacce Marco D’Angelo e Manuel Plini alias i “Poi ve lo dico” con il nuovo esilarante spettacolo dal titolo “I-Ansia” per la regia di Alessio Tagliento.

Tutti hanno sognato una volta nella vita di dialogare con la propria ansia, per porle domande tipo: “Perché?”, “Perché a me?” o “Perché proprio adesso?”.

Teatro le fontanacce i ansiaMa quando sei l’ultimo uomo sulla terra senza ansia, anche il dialogo con l’ansia stessa diventa più particolare, più profondo.

Sembra assurdo ritrovarsi prigionieri dell’ansia pur non essendo ansiosi, ma da questo incontro-scontro nasceranno situazioni esilaranti e gag divertenti, dove lo stesso carceriere si rivelerà un millantatore, che tenterà di vendere a tutti i costi l’ultima App di sua creazione:

I-Ansia.

In un mondo dove avere l’ansia è di moda perché ti permette di pubblicare foto e frasi sui social che esprimano il tuo malessere, anche l’Ansia stessa ha deciso di mettersi in affari, offrendo pacchetti personalizzati alla gente.

In un gioco tra reale e virtuale, i “Poi ve lo dico” portano in scena un nuovo spettacolo irriverente e dissacrante, pieno di sketch, personaggi e colpi di scena, che li vedrà toccare argomenti di vita quotidiana come amore, lavoro, amicizia… e tutti collegati dallo stesso filo conduttore: l’ansia.

I “Poi ve lo dico” sono stati vincitori del premio originalità al Festival Nazionale “Facce da bronzi” di Reggio Calabria e vincitori del “ Roma Comic Off 2019” V edizione, il Festival della Comicità della Capitale.

Se volete divertirvi, venite a Rocca Priora al Teatro Comunale Le Fontanacce. Sarà sicuramente una serata all’insegna del divertimento e della comicità.

Buon divertimento!

TEATRO COMUNALE LE FONTANACCE

ROCCA PRIORA – Piazzale Zanardelli (Belvedere)

 Orari:   Sabato 18 Gennaio ore  21.00 e Domenica 19 Gennaio ore 17.30 

Per acquistare il biglietto online clicca al seguente link: http://www.biglietto.it/newacquisto/titoli.asp?ide=1115&fbclid=IwAR3xGiX1fYmGrQHoM2hTOt2KMvetLazl28caKwl4zI5YEV42IjWQ1XNwutI#

PREZZO INTERO       € 15,00

PREZZO RIDOTTO    € 12,00

Presentando  la tessera Biblio + Sbcr: RIDOTTO € 10,00

Info e prenotazioni    06 49 77 96 59 –  348 929 43 68

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Teatro le fontanacce i ansia 2
ROBERTO STURNO GLAUCO MAURI RE LEAR 2020 foto Filippo Manzini DSC 7722 media

Re Lear di William Shakespeare, traduzione Letizia Russo, riduzione e adattamento Andrea Baracco e Glauco Mauri, al Teatro Eliseo


La più titanica tragedia di Shakespeare, dramma dell’amore padri-figli e della follia al Teatro Eliseo dal 21 gennaio al 2 febbraio

Teatro Eliseo. Glauco Mauri affronta per la terza volta Re Lear, la più titanica delle tragedie di Shakespeare, il primo allestimento nel 1984 e il secondo nel 1999, sue le due regie per un totale di 500 repliche.

Oggi, diretto da Andrea Baracco è al Teatro Eliseo dal 21 gennaio al 2 febbraio, con lui in scena Roberto Sturno, in questo allestimento nel ruolo del Conte di Gloucester, al suo fianco anche nelle due passate edizioni nel ruolo del Matto.

Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione, accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro.

RE LEAR ROBERTO STURNO e GLAUCO MAURI foto di Filippo Manzini mediaEd eccomi qui per la terza volta, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Perché?

Mi sono sempre sentito non all’altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear.

In questa mia difficile impresa mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino.

Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in soccorso ai nostri limiti. Teatro Eliseo

Cosa c’è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Lear è la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro.

Glauco Mauri

Quello che mi ha sempre colpito di questa tragedia, che è una delle più nere e per certi versi enigmatiche tra quelle dell’autore inglese, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso.

Proprio questa luce sepolta dall’ombra la rende così affascinante.

Padri indegni e figli inetti, padri indegni che hanno generato figli inetti, le madri assenti, estromesse dal dramma, parafrasando Amleto, qui la fragilità è tutta e solo maschile.

Nessuno dei personaggi è in grado di regnare, di assumersi l’onere del potere, nessuno sembra avere la statura adatta, nessuna testa ha la dimensione giusta per la corona, chi per eccesso, vedi Lear, chi per difetto vedi tutti gli altri.

Solo giganti o nani in questo universo dipinto da Shakespeare.

I tormenti di Lear, di Gloucester, i turbamenti di Edgar, i desideri di Edmund, i tremori e i terrori delle tre figlie del Re, Cordelia, Goneril e Regan, attraggono da sempre perché la complessità e in alcuni casi la violenza che produce il conflitto generazionale è per forza di cose universale.

Andrea Baracco

DEBUTTO NAZIONALE: 10 gennaio 2020 Firenze, Teatro della Pergola

DURATA: 2 ora e 50 minuti compreso intervallo

Personaggi e interpreti:

Glauco Mauri – Re Lear

Linda Gennari – Goneril

Aurora Peres – Regan

Emilia Scarpati Fanetti – Cordelia

Roberto Sturno – Conte di Gloucester

Francesco Sferrazza Papa – Edgar

Aleph Viola – Edmund

Dario Cantarelli – Matto

Enzo Curcurù – Conte di Kent

Laurence Mazzoni – Oswald

Paolo Lorimer – Duca di Albany

Francesco Martucci – Duca di Cornovaglia

Scene e costumi Marta Crisolini Malatesta

Musiche Giacomo Vezzani e Riccardo Vanja

Luci Umile Vainieri

Foto di Filippo Manzini

TEATRO ELISEO

Da martedì 21 gennaio a domenica 2 febbraio 2020

Biglietteria tel. 06.83510216

Giorni e orari: lun. 13 – 19, da martedì a sabato 10.00 – 19.00, domenica 10 – 16

Via Nazionale 183 – 00184 Roma

Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it

Call center Vivaticket: 892234

Orario spettacoli:

martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00

mercoledì e domenica ore 17.00

Prezzo da 15 € a 35 € 

UFFICIO STAMPA TEATRO ELISEO

Maria Letizia Maffei

335.6467974 ml.maffei@teatroeliseo.com

Antonella Mucciaccio

347 4862164 a.mucciaccio@teatroeliseo.com

UFFICIO STAMPA COMPAGNIA

Luana Nisi

339 6949926 luana.nisi7@gmail.com

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Noi le ragazze degli anni 60

“Noi, le ragazze degli anni’60” un classico di Grazia Scuccimarra al Teatro Nino Manfredi

“Noi, le ragazze degli anni ‘60” al Teatro Nino Manfredi, andato in scena oltre trenta anni fa, è oggi considerato – dopo più di duemila repliche – uno spettacolo “cult”, un classico del teatro comico contemporaneo.

Attualissimo per lucidità e vis comica, è un’ironica e pungente radiografia di quello che fu il modo di essere giovani negli anni ’60 (un’epoca così piena di tradizione e fermenti insieme), cioè del loro modo di amare, vestire, sognare, studiare, atteggiarsi, muoversi nel sociale e fare politica: il risultato è l’analisi di una generazione vista attraverso un continuo ed esilarante parallelismo con la realtà dei giovani dei giorni nostri.

Ridiamo quindi di come eravamo sciocchi, teneri e inconsapevoli, pur vivendo intensamente nel sociale, e di come siamo oggi, molto più coscienti, senza più veli e vecchie tradizioni ma, non per questo, meno patetici di allora.

Scuccimarra Promo 2

Di questo spettacolo hanno scritto: “… con incredibile ed assoluto dominio del palcoscenico Grazia Scuccimarra galvanizza il pubblico suscitando continue risate”.

Teatro Nino Manfredi. Ed ancora: “… si presenta freschissimo e coinvolge e fa ridere le spettatrici e gli spettatori di almeno tre generazioni, che applaudono a scena aperta…”.

Indomita, aggressiva, ironica, arguta e coinvolgente Grazia Scuccimarra ripropone il suo classico “Noi, le ragazze degli anni ‘60”, uno spettacolo che ha oltre trent’anni ed ha al suo attivo più di duemila repliche.

Grazia, attrice comica di straordinaria intelligenza e cultura, sa come prendere il suo pubblico, lo travolge con la sua verve, con la sua maliziosa analisi dei pregi e dei difetti di chi ci circonda, con la sua critica spietata della politica e della società.

Ma sempre con un esilarante dialogo con il pubblico, che la adora, si riconosce nelle tante situazioni che racconta e si sbellica dalle risate. Teatro.

Ma chi erano le ragazze dei Sessanta e in cosa erano diverse da quelle di oggi?

Certo, parliamo di un periodo del dopoguerra, allegro, spensierato e onesto in confronto a quello attuale, abbastanza sguaiato e volgare.

E le ragazze erano evidentemente diverse.

Il filo conduttore dello spettacolo si snoda dalla loro adolescenza fino ai giorni nostri, con un interrogativo costante: che fine hanno fatto le ragazze degli anni ’60?

Ed è qui cha la Scuccimarra si sbizzarrisce nel ripercorrere il loro modo d’essere giovani, amare, vestire, studiare, sognare, atteggiarsi, fare politica e muoversi nel sociale, in un continuo e comicissimo confronto con i tempi attuali.

Teatro Nino Manfredi Ostia Lido

Via dei Pallottini, 10, 00121 Roma RM

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Noi le ragazze degli anni 60
Simone Di pasquale

Simone Di Pasquale presenta in collaborazione con Interflora Italia “La notte delle Stelle” all’Hotel Parco dei Principi di Roma


Roma – Al via la seconda edizione de “La Notte delle Stelle”, Interflora il format ideato da Simone Di Pasquale – noto ballerino del programma televisivo “Ballando con le Stelle” condotto in diretta su Rai 1 da Milly Carlucci – in cui vengono coinvolte coppie di ballerini e ballerine professionisti, e non, provenienti da tutto il mondo.

La due giorni dedicata alla danza si tiene a Roma l’11 e il 12 Gennaio presso l’Hotel Parco dei Principi in Via Frescobaldi 5 (a due passi da Villa Borghese) e prevede un ricco programma di performance e premiazioni finali.

Si parte con la giornata di sabato 11 gennaio 2020 con l’arrivo di ballerini e ballerine di fama internazionale, esperti sia nei balli latino-americani e negli standard.

nds20 7Con loro ci sono gli allievi che seguono i loro beniamini nei corsi e nelle manifestazioni di danza che si alternano durante l’anno in tutto il mondo.

Le coppie di amatori e professionisti animeranno il gala di apertura con le loro brillanti esibizioni, guidati da Simone Di Pasquale e da Maestri di ballo rinomati nel circuito internazionale;

tra questi Espen Salberg, già vincitore di importanti trofei nelle più prestigiose competizioni e, oggi, affermato insegnate di ballo sia in Europa che nei paesi asiatici.

“Anche quest’anno va in scena una nuova sfida per sviluppare e diffondere sempre di più il sistema pro-am” – spiega Di Pasquale – “Si tratta di un progetto che coinvolge professionisti e amatori molto diffuso ed apprezzato in diversi paesi del mondo.

Da quando ho creato la prima edizione de La Notte delle Stelle, partendo dalla mia Personal Dancer Academy, ho notato una costante crescita di interesse e partecipazione.

Donne e uomini di ogni età – che si avvicinano al ballo con curiosità e un briciolo di scetticismo, riescono a vincere gli ostacoli, trasformando un timido interesse in una vera e propria passione che li porta a girare per il mondo per partecipare ad eventi simili a questo”.

Al Gala di apertura segue – il 12 gennaio – un’intera giornata in cui le coppie di ballerini amatori e professionisti si sfideranno in una vera e propria competizione.

Li vedremo cimentarsi in un una lunga serie di performance danzanti con stili differenti: cha-cha-cha, rumba, valzer, tango e ritmi caraibici.

Al termine delle esibizioni verrà proclamato il migliore performer in ogni categoria e stile di ballo.

“E’, senza dubbio, un progetto molto ambizioso” – chiosa Di Pasquale, “che quest’anno verrà replicato nel mese di giugno a Capri”.

L’evento, organizzato da Twister Entertainment, gode del sostegno di Interflora Italia che ha creato, per l’occasione, gli allestimenti floreali, tutti i bouquet offerti a partecipanti e i premi ai performer: preziose rose blu stabilizzate custodite in eleganti box in plexiglas.

Cattura
Cattura

Emilio Sturla Furnò

Responsabile Comunicazione

Interflora Italia S.p.A.

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La notte delle stelle
Sebastiano Gavassoc

Domenica 19 gennaio 2020 – ore 15.30 al Teatro Villa Pamphilj va in scena “Corri – dall’inferno a Central Park”

Prima assoluta in versione integrale al Teatro Villa Pamphilj, uno spettacolo di Ferdinando Ceriani, dal best seller di Roberto Di Sante, con Sebastiano Gavasso, una produzione Loft Theater

CORRI è una storia che inizia con un uomo che precipita dal quarto piano: Aldo Amedei.

CORRI è una storia che finisce con Aldo Amedei che, conclusa la maratona di New York, già pensa a quella di Tokyo. Teatro Villa Pamphilj.

In mezzo, il percorso faticoso, crudele, struggente del protagonista che lo porterà dal “pozzo buio” in cui era caduto (la depressione) alla scoperta che c’è nell’anima un posto dove covano sogni impossibili che non hanno il coraggio di schiudersi.

Comincia così a correre, come un evaso braccato dai suoi incubi. Cade, si rialza.

Cade ancora e si rimette in piedi. E ogni volta fa sempre più male. Ma lui non molla. Per amore e con l’amore di Teresa, la sua giovane compagna. Sputando l’anima lungo strade piene di fatica, angeli e avvoltoi.

Teatro Villa Pamphilj. Tornando alla vita, alla passione, ai sogni.

Una storia “anche” sulla corsa ma non solo, fatta di salite crudeli e discese dolcissime con la speranza che questo sogno realizzato da Aldo possa lanciare un filo magico a chi si è inabissato.

Sebastiano Gavasso, attore e maratoneta, si calerà nei panni del protagonista per portare in scena questa doppia sfida che si consuma sulle strade di New York, ma anche nei meandri più oscuri della mente umana.

Alla disperata ricerca di quella pace interiore che il mondo moderno sembra aver spazzato via in tanti di noi.

Uno spettacolo per riacquistare il diritto alla speranza, uno spettacolo per ritrovare il gusto di vivere, per gridare agli altri: ce la possiamo fare!

Lo spettacolo è stato presentato ufficialmente a Pantelleria il 27 agosto 2019.

Il 9 Novembre 2019 ad Atene la lettura scenica di un estratto del testo (in lingua italiana, greca ed inglese) ha celebrato la vigilia della 37ma edizione della storica Athens Classic Marathon, evento in cui hanno partecipato come corridori sia Roberto Di Sante che Sebastiano Gavasso.

Il grande obiettivo dello spettacolo è poter celebrare la 50ma edizione della New York City Marathon a New York nel Novembre del 2020.

Sì, continuo a correre. Anche se ogni volta ha un prezzo. Ma alla fine vale sempre la pena di pagare il biglietto.
Corro perché la notte a piazza del Popolo è piena di stelle e angeli sudati.
Corro perché lavo i peccati e sporco il domani di speranze.
Corro perché mi sono svegliato morto ma so che tornerò a casa vivo.
Corro perché torno a riempire pagine bianche.
Corro perché c’è sempre più gente che mi sorride, incoraggia e grida il mio nome.
Corro perché quando corro i nemici diventano nervosi.
Corro perché quando ritornerò a casa, la stringerò forte e proverò a fare un figlio con lei.
Corro perché non so ancora come andrà a finire questa storia.
Corro perché ho in tasca mezzo biglietto per l’America.
Corro perché devo dirlo al resto del mondo.
Corro perché non ho ancora il coraggio di farlo.
Corro perché devo trovarlo.

Domenica 19 gennaio 2020 – ore 15.30
ingresso 7 euro

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica  dalle 10,00 alle 17,00
Info e prenotazioni teatro: tel. 06 5814176 

e-mail: promozione@teatrovillapamphilj.it – sito: www.teatrovillapamphilj.it

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Sebastiano Gavassoc
Teatro Furio Camillo Enrico IV

L’Enrico IV di Pirandello scritto e riadattato da Gianluca Riggi al Teatro Furio Camillo dal 24 al 26 gennaio.

L’Enrico IV nella versione di Luigi   Pirandello al Teatro Furio Camillo, testo scritto nel 1921, è uno dei capisaldi della letteratura teatrale contemporanea, e forse di ogni tempo.

Vi sono i temi tanto cari all’autore siciliano, i personaggi ed i loro doppi, ogni uomo interpreta un personaggio che a sua volta è attore di una commedia rappresentata non tanto per gli altri, non tanto per se stessi, ma per l’immagine riflessa di sé allo specchio.

Il riadattamento a due attori, che ne fa Gianluca Riggi insieme a Riccardo Cananiello, diviene gioco portato fino alle estreme conseguenze. Teatro Furio Camillo.

In scena sono presenti solo due attori, gli spettatori verranno chiamati a sostituire gli altri personaggi della commedia pirandelliana; il teatro dell’assurdo, di cui Pirandello è un precursore, con questo testo, e poi ancor di più con i Giganti della Montagna, si trasforma in teatro dell’oppresso; se nell’originale, Enrico IV si finge folle dinanzi ai suoi ospiti ed ai suoi servi, per svelare poi la sua recuperata “normalità”, qui abbiamo l’attore che gioca con lo spettatore, che ne svela il tacito patto.

I due interpreti cercheranno di riscoprire l’umanità dispersa dietro il vivere quotidiano, nella routine giornaliera, nell’ipocrisia delle convenzioni; in questo adattamento dall’originale pirandelliano, Gianluca Riggi e Riccardo Cananiello spogliano i personaggi per lasciare gli attori nudi dinanzi allo spettatore.

LOCANDINA ENRICO mattoncini gialli leggeraTeatro Furio Camillo. Una messa in scena ironica ed irriverente che gioca con le parole ed i personaggi di Pirandello, cercando di contestualizzarli; ad un secolo di distanza dalla scrittura dell’Enrico IV.

Dopo aver abbattuto la quarta parete, si proverà ad entrarne ed uscirne con leggerezza, facendo risaltare la poesia struggente di alcune battute dell’originale pirandelliano e la grottesca comicità del tutto.

Lo spettatore è chiamato a partecipare attivamente, non è passivo dinanzi alla follia di Enrico IV, e alla costruzione scenica organizzata da Riccardo Cananiello nei panni de Il Monaco Giovanni, allo stesso tempo ne subisce la violenza per il semplice fatto che i due interpreti conoscono la strada da percorrere.

Pirandello cita apertamente l’Amleto di Shakespeare, e a sua volta verrà citato da Camus nel Caligola nella scena della Luna, Caligola era solo con il suo fedele Elicone, qui Enrico è solo con il suo fedele biografo il Monaco Giovanni, l’Enrico IV è un percorso nel Teatro e nell’evoluzione della nostra società.

“E salutatemi tutte le tradizioni! Salutatemi tutti i costumi! Mettetevi a parlare! Ripetere tutte le parole che si sono sempre dette? Credete di essere vivi? Rimasticate la vita dei morti!”

I due interpreti si muovono su di una pedana di due metri e venti per due metri e venti, su di essa la sedia/trono dell’Imperatore Enrico IV ed il seggiolino del Monaco Giovanni, Enrico IV si muove con una cornice vuota (soprattutto nel primo atto), se la porta appresso, implora il Papa Gregorio VII, che lo faccia uscire dal quadro, che rappresenta i suoi 26 anni in cui è incastonato, e gli consenta di vivere la vita da cui è escluso.

Di fianco al trono la cornice vuota che incastona l’immagine (mancante) di Matilde di Toscana, quella di Canossa.

Sei sedie circondano la pedana, per i cinque personaggi principali che accompagnano Enrico IV ed il Monaco Giovanni, Matilde Spina, la figlia Frida, Carlo di Nolli, il dottore, il Barone Tito Belcredi, le cinque sedie verranno occupate da cinque spettatori “privilegiati”.

Una sesta sedia verrà occupata dal cappello vuoto della madre dell’Imperatore, Agnese di Savoia.

Di fronte ad ogni sedia una cornice.

Gianluca Riggi/Enrico e il Monaco Giovanni/Riccardo instaureranno un dialogo stretto con tutti gli spettatori ed in maniera particolari con i cinque spettatori “privilegiati” a cui verrà consentito di sedersi attorno alla pedana.

info e organizzazione e prenotazioni:

gianluca.riggi70@gmail.com

riccardocananiello@libero.it

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Teatro Furio Camillo Enrico IV
ciocorì

De André, un ritratto di prima mano “Io, Fabrizio e il Ciocorì di Flavio Brighenti allo Spazio Rossellini

“Io, Fabrizio e il Ciocorì”, spettacolo ispirato a Fabrizio De André nel connubio fra teatro di narrazione e canzone d’autore, arriva a Roma sabato 18 gennaio allo Spazio Rossellini di via della Vasca Navale.

Sul palco, insieme all’autore Flavio Brighenti, che cura la narrazione con la regista Carmen Giardina, interagisce una formazione musicale che comprende Raffaela Siniscalchi (voce), Gabriele Coen (fiati), Mario Rivera (basso) e Stefano Saletti (corde).

“Io, Fabrizio e il Ciocorì” rappresenta un viaggio inedito e per certi versi sorprendente nel mondo del Maestro genovese attraverso vent’anni di incontri, musica, aneddoti e confidenze.

Il racconto si snoda attraverso le tante interviste – e i coloriti retroscena che spesso le hanno accompagnate – che l’autore, Flavio Brighenti, ha realizzato dal gennaio del 1979, durante il tour di Faber con la Premiata Forneria Marconi, fino al febbraio del 1998, nel corso dell’ultimo tour del maestro genovese, successivo alla pubblicazione dell’album “Anime salve”.

Gli articoli, pubblicati in prevalenza dal quotidiano Il Lavoro, poi da la Repubblica e il settimanale Musica! rappresentano però semplicemente la rampa di lancio della narrazione, che si srotola lungo il filo rosso del rapporto che si instaurò fra il giornalista e il cantautore.

locandina io fabrizio e il ciocorì“Io, Fabrizio e il Ciocorì” gioca su una cifra stilistica netta e dichiarata, virando sul versante ironico e “leggero” del rapporto, così come è maturato tra i due, ben al di là dei rispettivi ruoli professionali.

Riflessioni, battute, semplici confidenze alimentano costantemente il percorso narrativo, con la piccola e trasparente ambizione di raccontare un’epoca dove l’arte, non solo la musica, e così pure il giornalismo, privilegiavano l’esperienza e l’iniziativa individuale anziché attingere all’immenso catino virtuale e frastornante della tecnologia.

“Io, Fabrizio e il Ciocori” non rappresenta una celebrazione né tanto meno una beatificazione di De André – che di certo non ne ha bisogno – ma offre semplicemente una chiave differente e affettuosa per fare luce su di lui sotto il profilo umano prima che artistico.

La sfilata dei personaggi evocati è assortita: da Vasco Rossi a Papa Wojtyla, da Beppe Grillo a Guy Debord, da Ray Charles ad Arthur Rimbaud, da Mauro Pagani a Renato Curcio, da Ivano Fossati a Carlo Marx, fra i tanti, oltre naturalmente ai volti familiari: Dori Ghezzi, i figli Cristiano e Luvi, il fratello Mauro.

La regia dello spettacolo è affidata alla genovese Carmen Giardina, attrice, sceneggiatrice e regista di larga esperienza che sul palco, insieme a Flavio Brighenti, presta la voce a Faber:

“De André era unico e inimitabile, al suo confronto chiunque si presterebbe a paragoni che vogliamo evitare”, spiega Brighenti, “allora ho voluto che a interpretarlo fosse una donna, anche e soprattutto per rendere omaggio all’universo femminile che Fabrizio ha cantato con inarrivabile sensibilità umana e poetica”.

La narrazione musicale, che corre tra alcune tra le più amate canzoni di De André, è affidata al quartetto composto da Stefano Saletti, Gabriele Coen, Mario Rivera (provengono tutti e tre dalla Banda Ikona, e sono protagonisti in proprio di molti altri progetti), con la voce straordinaria di Raffaela Siniscalchi.

 I quattro artisti hanno realizzato un album con le proprie personalissime rivisitazioni dei brani di Faber intitolato “Ho visto Nina volare” di imminente uscita.

locandina io fabrizio e il ciocorì

“Io, Fabrizio e il Ciocorì”, che nella sua prima versione è stato ospite per due sere dell’Auditorium di Strada Nuova di Genova nell’ottobre 2017 – sul palco con l’autore c’erano Laura Monferdini, Vittorio De Scalzi ed Edmondo Romano – va in scena con il patrocinio morale della Fondazione De André.

sabato 18 gennaio 2020 –  ore 21 – biglietto 10 e 8 euro

Spazio Rossellini

via della vasca navale 58 – Roma

info@spaziorossellini.it

www.spaziorossellini.it

Tel 3452978091

La biglietteria apre nei giorni di spettacolo alle ore 19.00 – domenica ore 15.00
Gli spettacoli sono organizzati da ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio in collaborazione con LAZIOCrea

Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

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ELLIDEMON

“Mojo Station – Il Blues e le Sue Culture” con Elli De Mon


Evento imperdibile sabato 11 gennaio 2020 al Monk Club con Mojo Station Blues Festival.

Sul palco, Elli De Mon, la migliore one woman band della penisola e una delle prime tre d’Europa, per festeggiare il diciottesimo compleanno del principale format radiofonico dedicato ai suoni black e african-american della Capitale,

Elli De Mon

“Mojo Station – Il Blues e le Sue Culture” in onda da diciotto stagioni ogni martedì dalle ore 23:00 alle 00:00, sulle frequenze di Radio Rock 106.6 fm.

La musicista torna a Roma con il suo esplosivo sound che le ha permesso di imporsi all’attenzione di critica e pubblico.

Ha suonato ovunque dividendo il palco con artisti come The Jon Spencer Blues Explosion, Afterhours, Reverend Beatman, the Monsters, Molly Gene onewoamanband, Big John Bates, Chuck Ragan, Larry and His Flask, Cedric Burnside, Bror Gunnar Jansson, Carmen Consoli.

Ha partecipato a numerosi festival nazionali, come Radio Onda D’Urto, Sherwood Festival, Mojostation Blues Festival, To.t.em.

Festival, Musicaw Festival, Nistoc, Salone del Libro di Torino (Radio Tre) ed internazionali come il festival blues di Lugano, di Cognac e il Berlin Fest.

Elisa ha portato il suo album in tour anche in Spagna, Francia, Germania, Belgio e Svizzera.Prima e dopo il concerto di Elli De Mon, dj-set a cura della crew di Mojo Station, tra rarità, hits, funk, r’n’b, soul.

Direzione artistica a cura del Mojo Station Blues Festival, kermesse facente parte dell’Italian Blues Union, ass. nazionale di settore di cui riveste la vice presidenza, nonché affiliata alla Blues Foundation di Memphis, Tennessee.

#MojoFest // A Year Long Festival Artwork by Andromalis. Photo Report by Luca Prospero & Marco Mancini.

Programma 18° #MojoStation Bday Party | 11 gennaio 2020

 Sabato 11 gennaio 2020

Salotto di Monk | Ingresso Gratuito

H 22:00 ELLI DE MON (Rock; Punk-Blues)

Before/After Show: Mojostation dj-set plus special guest [Funk; New Orleans Sound; Soul Groove]

#MojoStation Bday Party – XVIII Edizione

11 gennaio 2020 | presso Monk Club, Via G. Mirri 35, Roma |

Ingresso Libero | Ore 19:00 apertura porte

Info: Mail info@monkroma.club | info@mojostation.net Tel: + 39 06 6485 0987

Ufficio Stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333| maurizioquattrini@yahoo.it

Info Web:

Key Word FB/YouTube/Twitter: MojoStation

Hashtag: #MojoStation #MojoFest #staymonk

http://www.mojostation.net/

facebook.com/MojoStationBluesFestival;

twitter.com/mojostation

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ELLIDEMON
Room26 ForeverYoung 2

Forever Young presenta al Room26 l’Eur a ritmo degli anni’90

La line UP della settimana al Room26

 VENERDI’ 10 GENNAIO 2020 ● FOREVER YOUNG – 90’s PARTY Resident Main Room Double Fab e Marco Gioia – Resident Plus Room Chicco Allotta e Riccardo Soares

SABATO 11 GENNAIO 2020 ● HOUSE YOUR MIND Resident Main Room Paolo Pompei, Luis Bertman – Resident Plus Room Max Marino e Matteo Passerini

Voice by Lele Sarallo e Lory Voice, Art Director NEON

Ogni venerdì è un po’ come tornare indietro nel tempo.

Per chi sogna di svegliarsi ancora negli anni’90, la navicella spazio-temporale Forever Young scalda i motori e decolla tutti i venerdì al Room 26, dove l’intero quartiere sembra andare a ritmo degli anni’90, una decade che detta tempi, moda e musica del momento.

E allora venerdì 10 gennaio, torna puntuale come ogni settimana, il party Forever Young, diretto artisticamente dal guru della notte Gianluca Neon.

Organizzatore e faro guida della nightlife made in Italy che si appresta ad affrontare un altro anno nel segno dell’entertainment d’autore.

Pronto ad accogliere nella capitale i migliori ospiti delle console internazionali.

Intanto venerdì 10 gennaio all’Eur salgono in cattedra Double Fab e Marco Gioia, protagonisti della console in Main Room, mentre in Plus Room gli appassionati di ritmi latini incontreranno il sound di Chicco Allotta e Riccardo Soares.

La festa per il nuovo anno di musica appena iniziato, proseguirà sabato 11 gennaio con le selezioni di Paolo Pompei e Luis Bertman, protagonisti del party House Your Mind.

Ode all’house music che si consuma ogni sabato sera nei locali del Room 26.

Insieme a Pompei e Bertman non mancherà il sound dei djs Max Marino e Matteo Passerini, alternati dalle voci di Lele Sarallo e Lory Voice.

ROOM 26 – Piazza Guglielmo Marconi, 31 – Roma (EUR)

MODALITA’ INGRESSO

Decima Stagione, dalle ore 23.30 alle ore 4.30

Prezzo in Lista: 15€ Uomo / 10€ Donna (drink incluso) – L’ingresso “Fuori Lista” subirà un supplemento di 5€ sul ticket al botteghino

Per INFO e LISTE, scarica l’APP di Room26, clicca qui: http://bit.ly/approom26

TEL. 333 428 9202 – EMAIL: info@room26.it – www.room26.it

UFFICIO STAMPA CARLA FABI E ROBERTA SAVONA
Carla: carla@fabighinfanti.it
, 338 4935947 – Roberta: savonaroberta@gmail.com , 340 2640789
FB: https://www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavona/ – IG: https://www.instagram.com/ufficiostampafabisavona/?hl=it

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Li Prumissi Spusi

Teatro Le Fontanacce. Un grande successo di pubblico dello spettacolo “Li Prumissi Spusi” spettacolo andato in scena a Rocca Priora.


Teatro Le Fontanacce “Li Prumissi Spusi”. Sabato 11 e domenica 12 gennaio la Compagnia dei Nani, una compagnia teatrale amatoriale che hanno messo in scena rivisitandolo al Teatro Le Fontanacce “Li Prumissi Spusi” ottenendo due sold out.

Teatro Le Fontanacce “Li Prumissi Spusi”. Gli attori nella loro amatorialità hanno dimostrato le loro capacita di attori, il pubblico presente si è divertito moltissimo applaudendo di continuo.

Teatro Le Fontanacce “Li Prumissi Spusi”. Quattro anni fa a Rocca Priora è nata, dall’iniziativa spontanea di un gruppo di papà, la Compagnia dei nani. In occasione di una recita scolastica i papà hanno interpretato i sette nani e da lì è iniziata l’avventura di questi simpatici genitori.

Il gruppo ha scelto di cimentarsi nel teatro-parodia scritto da loro stessi, stravolgendo le fiabe e le opere letterarie attraverso il sistematico ricorso al dialetto roccapriorese e alla storia del paese. Infatti il loro modo di muoversi e di parlare è un continuo omaggio alla tradizione di Rocca Priora.

La Compagnia dei nani è quindi una compagnia amatoriale nel senso vero e proprio del termine: è costituita da “amatori” spontanei.

“Li Prumissi Spusi” una rilettura dell’originale manzoniano riscritto dalla Compagnia dei Nani in chiave comica e recitata in dialetto roccapriorese con: Andrea Zocconali, Emiliano Luciani, Piergiorgio Bruni, Alessio Zarlenga, Federico Balzoni, Dora Pezzali, Mauro De Paolis

Teatro Comunale Le Fotanacce

P.le Zanardelli (Belvedere- parcheggio) Rocca Priora

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