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Il Natale nei musei di Roma Capitale

Natale nei musei sarà on line, Campidoglio, dal 26 dicembre al 6 gennaio 2021


Natale nei musei sarà on line “Campidoglio” con tantiappuntamenti digital nel Sistema Musei di Roma Capitale

Natale nei musei sarà on line “Campidoglio”. Al via cinque video-eventi con concerti, performance e attività didattiche per tutte le età

Roma, 23 dicembre 2020 – Anche quest’anno, seppure a distanza, sarà possibile trascorrere le festività natalizie con momenti di intrattenimento e iniziative alla scoperta del patrimonio artistico della città.

Il Natale nei musei di Roma Capitale si svolgerà infatti completamente on line, sui canali web e social, dal 26 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 con le attività di Natale nei musei on line e Natale in gioco promosse da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

Natale nei musei on line proporrà una mini-serie di video-eventi, la cui regia e produzione video è a cura di Cliche Studio – con performance e concerti realizzati in collaborazione con Roma Tre OrchestraAccademia Nazionale di Santa Cecilia e Teatro di Roma all’interno di quattro musei civici, al momento chiusi per le restrizioni legate all’emergenza sanitaria.

Si tratta di cinque appuntamenti della durata complessiva di 15-30 minuti, che saranno pubblicati alle ore 11.00 sul sito e sui canali social del Sistema Musei (Facebook, Twitter, Instragram).

Si parte sabato 26 dicembre alla galleria d’arte moderna (GAM) con un video legato alla mostra Sten Lex. Rinascita. I due artisti, tra i muralisti italiani più celebri a livello internazionale, presenteranno una performance dal vivo, accompagnata da Fabiola Gaudio al violino e Livia De Romanis al violoncello. In programma brani di Bach, Albrechtsberger, Vaňhal e Handel. In collaborazione conGalleria Wunderkammern. Interventi musicali di Roma 3 Orchestra.

Mercoledì 30 dicembre video evento “nel segno del giallo” al museo di roma in trastevere. Un curatore della mostra “Sulle tracce del crimine” – sui protagonisti della fiction italiana del giallo investigativo dagli anni ’50 dello scorso secolo a oggi attraverso gli archivi RAI – introduce l’episodio di una serie televisiva.

In collaborazione con il Teatro di Roma inoltre Deflorian/Tagliarini leggeranno una selezione di testi tratti da Un Natale di Maigret di George Simenon e Non piangete per chi ha ucciso di Ross Macdonald.

Bluemotion, con la regia di Giorgina Pi e l’interpretazione di Sylvia De Fanti e Gabriele Portoghese, propone invece una selezione di testi tratti da Il Natale di Poirot di Agata Christie e Buon Natale, Rocco! di Antonio Manzini. Interventi musicali di Roma 3 Orchestra.

Sempre alla galleria d’arte moderna (GAM) sabato 2 gennaio si potrà assistere a Sommersi, video-performance di Luca Pontassuglia tratta dalla video-installazione Fontana di Trevi (2019), vincitrice del “Premio per Roma 2019” con le musiche originali di Vincenzo Napoli e l’accompagnamento di Irene Betti all’arpa. 

Federica Santoro legge testi poetici di Patrizia Cavalli, Senza titolo; Alda Merini, Senza titolo; Aldo Nove, Il Mare; Valentino Zeichen, Le Fonti. In collaborazione con il Teatro di Roma.

Sabato 2 gennaio collegamento dal sito della centrale montemartini con alcune immagini in anteprima dalla mostra in allestimento Colori dei romani.

I mosaici dalle collezioni capitoline, dedicata a reperti di grande pregio e valore selezionati dalle raccolte capitoline e ritenuti oggi tra i più notevoli esempi di antichi mosaici pavimentali e parietali di età romana.

L’esposizione sarà introdotta dai curatori, accompagnati da un concerto diffuso nelle sale del museo, con Adriana Ferreira al flauto e Augusta Giraldi all’arpa che eseguiranno brani originali e trascrizioni, dialoganti con le opere esposte.

In collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Nel giorno dell’Epifania, mercoledì 6 gennaio, il museo di roma propone un appuntamento pensato per i bambini e legato alla mostra Per Gioco – La collezione dei giocattoli antichi della Sovrintendenza Capitolina.

Sul sito del Museo di Roma sarà possibile assistere a un concerto con musiche dalle colonne sonore di cartoni animati e sigle televisive, eseguite da un quartetto d’archi.

Tra i tanti brani anche una Suite Disney: Cenerentola, la bella la bestia, Pinocchio, Aladdin, Il libro della giungla, Rapunzel – Gormiti – The Legend is Back – Sicurezza antincendio con Roy – Robocar Poli – Giurassic Word – Frozen – PJ Masks Super Pigiamini – 44 Gatti – Paw Patrol – Dragon Ball – Up – Suite di Natale.

In collaborazione con Roma Tre Orchestra.

Il Natale nei musei di Roma Capitale
Il Natale nei musei di Roma Capitale

Natale in gioco offre numerose iniziative e attività didattiche gratuite, pubblicate sulle pagine web e sui canali social dei musei coinvolti.

In programma, per tutte le età, giochi tradizionali – dall’indovinello, al gioco dell’oca, alla caccia al tesoro – e incontri on line in diretta con prenotazione obbligatoria allo 060608, tra cui laboratori dedicati ai bambini (LAD – Laboratori a distanza).

Sarà possibile così esplorare il patrimonio del Museo di Zoologia, divertirsi con la storia di astri e comete, scoprire piante e animali rappresentate nel fregio dell’Ara Pacis, conoscere l’arte orafa praticata sin dall’antichità, sperimentando a modo proprio una tecnica tradizionale e creando un personale “gioiello”.

Ci saranno anche viaggi e percorsi virtuali che porteranno, tra l’altro, a esplorare la bellissima collezione dei giocattoli antichi della Sovrintendenza Capitolina in esposizione al Museo di Roma.

Si potrà anche giocare a distanza con il Museo della Repubblica romana, calandosi nel vivo delle vicende garibaldine, cimentarsi in una caccia al tesoro on line proposta dal Museo di Casal de’ Pazzi per approfondire conoscenze e temi legati alla preistoria più antica.

Numerosi, inoltre, i giochi per far conoscere in modo inusuale e coinvolgente il patrimonio presente in alcuni dei musei di Roma Capitale: quiz, memory, escape room.

Per chi vuole usare carta e penna la Galleria d’ArteModerna propone “Giochiamo al museo”, un libretto da stampare per conoscere le sculture del museo.

Il Museo di Roma in Trastevere propone infine “Natale come lo vedo io”, un contest fotografico per piccoli e grandi alla ricerca di scorci natalizi romani che documentino i cambiamenti della città. Infine, per chi vuole saperne di più sulle tradizioni romane del Natale, un video guiderà alla scoperta del “bbifferaro”, il pifferaio, che una volta animava le vie della capitale nel periodo natalizio.

Per maggiori informazioni

Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)

www.culture.roma.it www.sovraintendenzaroma.it www.museiincomuneroma.it

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Virginia Raggi: presenta “Facciamo finta che… tutto va ben!”.

Virginia Raggi: presenta “Facciamo finta che… tutto va ben!” Natale a Roma musica itinerante per le strade.


Virginia Raggi: presenta “Facciamo finta che… tutto va ben!”. Dal 22 dicembre parte l’iniziativa “Facciamo finta che… tutto va ben!”

Virginia Raggi: presenta “Facciamo finta che… tutto va ben!”. Da un’idea di Maurizio Costanzo e Pino Strabioli.

Virginia Raggi: presenta “Facciamo finta che… tutto va ben!”. Un bus turistico a due piani girerà per la città con Ambrogio Sparagna e la sua Orchestra Popolare.

Virginia Raggi: presenta “Facciamo finta che… tutto va ben!”.
Virginia Raggi: presenta “Facciamo finta che… tutto va ben!”.

Un bus turistico a due piani che girerà per le strade di Roma, dal centro alla periferia, per trasmettere “dal vivo” le note delle canzoni tradizionali del Natale ma anche brani musicali in omaggio a Rino Gaetano, Gabriella Ferri e Franco Califano.

La Sindaca di Roma Virginia Raggi ha presentato “Facciamo finta che… tutto va ben!”, un progetto inedito ideato da Maurizio Costanzo e Pino Strabioli che prende il nome dal titolo dell’omonima canzone scritta dallo stesso Costanzo, insieme a Franco Pisano e Umberto Simonetta, nel 1975.

“Quest’anno abbiamo ancora più bisogno di vivere le festività con gioia e serenità per guardare al futuro con fiducia e ottimismo.

Per questo abbiamo pensato di portare la musica in giro, per le strade di Roma, nelle vie dove passeggiano le persone, sotto le case dei cittadini.

Una bella iniziativa che si unisce alle tante che abbiamo organizzato.

Un grazie particolare a Maurizio Costanzo e a Pino Strabioli e a tutti coloro che parteciperanno rendendo questa iniziativa possibile”, dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi.

“Vorrei fare gli auguri a tutti i romani. Insieme supereremo anche questo maledetto Covid”, afferma Maurizio Costanzo.

“In un Natale che ci tiene fermi un’emozione musicale in movimento dedicata alle voci della città.

Serenate ambulanti come biglietto di auguri. Ringrazio Maurizio Costanzo per avermi coinvolto in questo viaggio festoso per le strade di Roma”, commenta Pino Strabioli.

Ambrogio Sparagna ci dice

“Partecipare a questa iniziativa costituisce al contempo un segnale e un’occasione. Innanzitutto è confermare un impegno di presenza sul territorio e tra le persone, un modo per ricordare che siamo un’istituzione di Roma e per i romani. 

D’altra parte si tratta di un’occasione per estendere ulteriormente il nostro programma natalizio in streaming, facendolo vivere attraverso le note di Ambrogio Sparagna anche nelle vie della città.

L’Ad di Fondazione Musica per Roma Daniele Pitteri vuole rimarcare che la cultura e lo spettacolo si rendono necessari e continuano ad esistere sempre, in qualunque circostanza e in infinite forme diverse”.

Quattro concerti di musica popolare per la città

L’iniziativa di Roma Capitale, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, prevede quattro appuntamenti di musica itinerante per la città.

Nei giorni 22, 23 e 30 dicembre 2020 e il 4 gennaio 2021, dalle ore 16.30 alle 18.30, Ambrogio Sparagna e i solisti dell’Orchestra Popolare Italiana (Raffaello Simeoni, Valentina Ferraiuolo, Erasmo Treglia), a bordo di un open bus turistico a due piani in giro per la città.

Con questo Bus a due piani

Coinvolgeranno e animeranno le vie della Capitale proponendo una selezione di canzoni tradizionali del Natale, brani del repertorio più tradizionale delle borgate romane e della campagna romana e alcuni brani di autori e interpreti eccezionali legati alla storia della nostra città eterna.

Virginia Raggi: presenta “Facciamo finta che… tutto va ben!”.
Virginia Raggi: presenta “Facciamo finta che… tutto va ben!”.

Dalla zampogna al saltarello ai brani di Califano

Così dal saltarello o dalle pastorali per zampogna si passerà ai brani di Franco Califano come “Roma nuda” o “La nevicata del 56”, alle ballate degli Scariolanti del litorale si alterneranno i grandi classici di Gabriella Ferri come “Pe lungotevere”“Dove sta Zazza” o “Il valzer della toppa”.

Dai canti natalizi dei carcioffolari, si arriverà ad un omaggio anche a Gigi Proietti con “Nun je da retta, Roma” e a un romano d’adozione come Rino Gaetano con “Berta filava” o “Il cielo è sempre più blu”.

Una occasione per riannodare i fili e le note che fanno di Roma uno degli scrigni più curiosi di tradizione e nuova musica italiana. Infine un omaggio speciale a Trilussa per ricordarlo a 70 anni dalla morte.

L’evento realizzato grazie agli sponsor G Quadro Advertising, agenzia pubblicitaria specializzata nella comunicazione Out-door, e City-Sightseeing Roma, primo operatore della capitale per il servizio Open Bus.

Fa parte delle iniziative promosse da Roma Capitale in occasione delle festività natalizie, per offrire anche attraverso la cultura un segnale di speranza e promuovere i valori della tradizione e della condivisione propri del Natale, nel pieno rispetto delle misure di contenimento anti-Covid.

Durante le festività Ambrogio Sparagna animerà anche due eventi musicali organizzati dalla Fondazione Musica per Roma per il “Natale all’Auditorium 2020” e che saranno trasmessi in diretta streaming.

Ambrogio con un bus turistico a due piani girerà per le strade di Roma, dal centro alla periferia, per trasmettere “dal vivo” le note delle canzoni tradizionali del Natale ma anche brani musicali in omaggio a Rino Gaetano, Gabriella Ferri e Franco Califano.

Durante le festività Ambrogio Sparagna animerà anche due eventi musicali organizzati dalla Fondazione Musica per Roma per il “Natale all’Auditorium 2020” e che saranno trasmessi in diretta streaming.

Il 24 dicembre con ”I suoni del Natale. Voci e strumenti musicali della tradizione popolare” saranno in scena alcuni musicisti e cantori di varie regioni italiane, in particolare del Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia.

Il 6 gennaio torna il consueto appuntamento con la musica natalizia di ”La Chiarastella” giunto alla14° edizione e che oltre a Sparagna e ai solisti dell’Orchestra Popolare Italiana vedrà la partecipazione straordinaria di Peppe Servillo).

I percorsi dell’open bus toccheranno zone del centro storico ma anche periferie quali Prenestino, Centocelle, Pigneto, Appio-Tuscolano, Arco di Travertino.

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Virginia Raggi: presenta “Facciamo finta che… tutto va ben!”.
Ambrogio Sparagna
Miss Universe Italy 2020 la finale a Roma.

Miss Universe Italy 2020 la finale a Roma. Quest’anno la finale del concorso si svolge – per forza di cose – a porte chiuse con un numero di ospiti ridotto e nel pieno rispetto di tutti i protocolli di sicurezza disposti dal Governo.


Miss Universe Italy 2020 la finale a Roma. Non è stato facile riuscire ad arrivare alla fine, in questi ultimi mesi così difficili ed assurdi, nei quali abbiamo coinvolto centinaia di ragazze di tutte le regioni d’Italia.

Miss Universe Italy 2020 la finale a Roma. Lunedì 21 dicembre, a Roma, verrà eletta la Miss italiana che avrà diritto a partecipare alla finale mondiale prevista a Las Vegas ad aprile o maggio posticipata causa Covid 2021.

Miss Universe Italy 2020 la finale a Roma. La finale verrà presentata – eccezionalmente – da Vladimir Luxuria, con la partecipazione di Simone Di Pasquale.

Marco Ciriaci Patron di Miss Universe Italy annuncia la Finale Nazionale del Concorso di Bellezza MISS UNIVERSE ITALY 2020

Lunedì 21 dicembre 2020 conduce Vladimir Luxuria, con la partecipazione di Simone Di Pasquale

La manifestazione si terrà presso gli Studi Televisivi Gold in Via Giacomo Peroni 150 – ROMA

Le trentasei finaliste candidate al titolo di Miss Universe Italy 2020 in ritiro a Roma presso l’Oly Hotel per la preparazione nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza.

Miss Universe Italy 2020 la finale a Roma.
Marco Ciriaci

La vincitrice parteciperà di diritto alla Finalissima Mondiale a Las Vegas. Torna nella Capitaleil più importante concorso di bellezza del pianeta, per eleggere la rappresentante italiana che avrà il diritto di partecipare alla finale mondiale di Miss Universe 2020 

Trentasei le finaliste in gara – scelte tra centinaia di candidate, tra i diciotto e i ventotto anni, provenienti da tutte le regioni italiane, che si sfideranno lunedì 21 dicembre 2020.

Appuntamento presso gli studi televisivi romani di GOLD TV – Via Giacomo Peroni 150 per ottenere l’ambito titolo di Miss Universe Italy 2020, il concorso internazionale di bellezza diretto dal patron Marco Ciriaci.

Dopo il successo degli anni passati” – spiega Ciriaci – “ho voluto rinnovare ulteriormente il format del concorso coinvolgendo le ragazze in un nuovo e divertente progetto televisivo in stile reality scritto assieme ad Emilio Sturla Furnò.

Un’idea in più per onorare il prestigioso incarico ufficiale in qualità di patron nazionale ricevuto nel 2018 direttamente da Paula M. Shugart, presidente mondiale di Miss Universe”.

La finale saràcondotta da Vladimir Luxuria, con le simpatiche “incursioni” di Simone Di Pasquale.

Miss Universo è un evento che ha celebrato la bellezza e il talento” – afferma Luxuria – “lo dimostra che molte concorrenti hanno avuto fortuna:

Daniela Bianchi che ha avuto una brillante carriera cinematografica, Valeria Fabrizi che si è tanto dedicata al teatro, Anna Valle, Simona Ventura, Roberta Capua e tante altre.

La bellezza è grazia, dolcezza, stimolo, arte e comprensione. Sono orgogliosa di celebrare la bellezza dell’essere donna nel nome del rispetto e contro ogni forma di violenza.

Amo l’universo femminile che per me è sempre stato un traguardo da conquistare giorno per giorno, con determinazione ed entusiasmo”.

Miss Universe Italy 2020 la finale a Roma.
Miss Universe Italy 2020 la finale a Roma.

La convocazione per le trentasei fanciulle è stata fissata a Roma, presso Oly Hotel del manager Franco Falcone diretto da Gianni Gulli, dove ad attenderle ci saranno, assieme al patron Marco Ciriaci, gli autori della manifestazione Emilio Sturla Furnò (capo-progetto e responsabile comunicazione), Marco Tomei (co-autore e responsabile moda), Orlando Bartuccio (responsabile della produzione), Golshan Barazesh Bakhtiari ed Anna Tedesco (giuria tecnica) e l’inviata della finale Elena Morali.

Dal 18 al 21 dicembre, le concorrenti vivranno un vero e proprio “ritiro” presso l’Oly Hotel di Via del Santuario Regina degli Apostoli, 36, elegante struttura alberghiera nel cuore del quartiere EUR, dove si coniugano hospitality, business, sport e wellness.

Qui, le ragazze si sfideranno in prove di vario genere e si alterneranno nella registrazione di “confessionali” per raccontarsi e farsi conoscere.

Già dal loro ingresso all’hotel le ragazze verranno seguite dall’occhio implacabile della troupe tv diretta dal regista Giuseppe Morelli.

Backstage, interviste, prove di make-up e d’abito, tutto verrà registrato in totale sicurezza dovuta ai protocolli governativi per essere proiettato nel corso della finale di lunedì 21 dicembre, organizzata a porte chiuse e su invito e che vedremo in tv nel mese di gennaio su una rete nazionale ancora top secret.

La neo Miss Universe Italy 2020 avrà l’opportunità di partire per Las Vegas, dove rappresenterà l’Italia nella grandiosa Finale Mondiale di Miss Universe in diretta televisiva su FOX LIFE.

 Lunga e densa di ostacoli la preparazione per arrivare pronte alla finale del 21 dicembre durante la quale le ragazze in gara dovranno cimentarsi in passerella, dovendo dimostrare di saper interpretare le creazioni di alta moda, urban style e casual.

Tra queste, anche i preziosi costumi da bagno realizzati su misura per le ragazze da Costumi Matilda.

Oltre al titolo di Miss Universe Italy 2020, verranno assegnate le fasce di: WellaSicily by CarDominanza DigitaleVirtual Dancer AcademyMediasevenOly Hotel e la prestigiosa fascia model firmata Gai Mattiolo.

Quest’anno, per la prima volta, ci sarà anche la fascia Beauty Against Discrimination che verrà consegnata direttamente da Vladimir Luxuria.

Durante la finale anche una piacevole performance musicale dal vivo della cantante Stella Anton.

Tra i partner di Miss Universe Italy 2020 anche Moriconi Bus, che ha offerto la flotta aziendale diretta dal fondatore Angelo Moriconi.

Alla vincitrice del titolo Miss Universe Italy 2020, la splendida corona realizzata a mano da Golshan sul modello della Miss Universe Crown utilizzata nella finalissima mondiale.

 Per la rappresentante italiana anche l’omaggio floreale Tricolore portafortuna realizzato dai floral designer di Interflora.

ESF Communication

+39 340 4050400 – info@emiliosturlafurno.it

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Miss Italia a Roma il Lazio cala il tris d'assi.

Miss Italia a Roma il Lazio cala il tris d’assi. Per la prima volta nella storia del concorso la nuova reginetta di bellezza sarà eletta nella Capitale, lunedì 14 dicembre, presso lo Spazio Rossellini.


Miss Italia a Roma il Lazio cala il tris d’assi. La squadra laziale avrà ben tre rappresentanti: Alice Ferrazzoli (Miss Lazio), Martina Sambucini (Miss Roma) e Beatrice Scoletta (Miss 365)

Miss Italia non si ferma. Il celebre concorso di bellezza, pur adattandosi al momento storico che stiamo vivendo, assegnerà il titolo di questo anno così particolare a Roma, per la prima volta nella sua storia.

Miss Italia a Roma il Lazio cala il tris d’assi. L’appuntamento è dal 12 al 14 dicembre presso il Polo Culturale Multidisciplinare Spazio Rossellini, concesso dalla Regione Lazio che patrocina l’evento.

La finalissima, condotta da Alessandro Greco e Margherita Praticò, sarà trasmessa lunedì 14 dicembre dalle ore 16:00 alle ore 17:30 in diretta streaming sui canali del concorso e di alcuni media partner, e vedrà la partecipazione di 23 concorrenti, selezionate nel corso di un casting nazionale tenutosi nei giorni scorsi.

21 saranno le rappresentanti regionali (l’Emilia-Romagna, come da tradizione, ha due rappresentanti: Miss Emilia e Miss Romagna), alle quali si aggiungono Miss Roma e Miss 365.

Miss Italia a Roma il Lazio cala il tris d'assi.
Scoletta-Mirigliani-Martina Sambuci

Allo Spazio Rossellini, in assenza di pubblico e nel pieno rispetto del protocollo sanitario vigente, saranno presenti, oltre alle miss concorrenti, i soli componenti della giuria, tra i quali l’attore Paolo Conticini e la Miss Italia 1999 Manila Nazzaro.

Sarà una Miss Italia diversa dalla sua immagine tradizionale, capace di adattarsi alla situazione attuale rinunciando alla sfilata in passerella, ai momenti di spettacolo e agli elementi classici del concorso di bellezza, ma orgogliosa del segnale di incoraggiamento che vuole offrire.

Non più i numeri di gara scanditi per tanti anni dai presentatori, ma solo la fascia con il nome in evidenza della regione che la miss rappresenta.

E, ancora, abiti semplici ma preziosi, omaggio alla moda, sostituiscono il tradizionale costume da bagno.

E la sfilata in passerella si trasforma in un colloquio delle candidate con la giuria. Una riflessione, tra l’altro, sul periodo che stiamo vivendo.

“Sarà la Miss Italia della speranza – ha spiegato alla vigilia dell’evento Patrizia Miriglianicon un’elezione in modalità diversa, nel rispetto di tanti che da mesi affrontano ogni sacrificio, ma sarà una Miss Italia che guarda al futuro, un segnale di ripresa, di fiducia, di un ritrovato, necessario vigore.

Raccogliamo così nello stesso tempo l’invito di quanti ci sollecitano a non interrompere una tradizione che ha un forte significato simbolico e, in questo momento, anche una forma di incoraggiamento per tante persone”.

Quartier generale delle miss sarà l’hotel Splendide Royal (via di Porta Pinciana 14) a pochi passi da via Veneto, luogo simbolo della “Dolce vita”.

Qui, nella splendida terrazza panoramica del ristorante Mirabelle, saranno effettuate le interviste e le foto di rito alla neoeletta Miss Italia.

Il Lazio, fortemente motivato dallo svolgimento della finale nella capitale, schiera come detto ben tre rappresentanti. Ecco i loro profili:

Miss Italia a Roma il Lazio cala il tris d'assi.
MISS-LAZIO-Alice-Ferazzoli

MISS LAZIO: ALICE FERRAZZOLI

Ha 18 anni e vive a Roma, in zona Cassia-Tomba di Nerone. Occhi marroni, capelli castani, è alta 179 cm. Ha un fratello di 20 anni, Federico.

Frequenta l’ultimo anno di liceo classico, ha praticato danza classica, nuoto, ginnastica artistica, danza contemporanea e acrobatica e nel tempo libero fa la modella.

Il suo sogno nel cassetto è quello di laurearsi in economia e marketing e continuare a lavorare nel settore della moda.

Miss Italia a Roma il Lazio cala il tris d'assi.
MISS-ROMA-Martina-Sambucini

MISS ROMA: MARTINA SAMBUCINI

Ha 19 anni e vive a Frascati (RM). Occhi verdi, capelli castani, è alta 177 cm. Ha due fratelli Ilaria (16) e Gianmarco (9) ed è fidanzata con Marco.

Dopo aver conseguito il diploma di liceo linguistico ha da poco iniziato il primo anno di università, presso la facoltà di psicologia del marketing.

Ama cucinare, stare a contatto con la natura e gli animali e il “fai da te. Non pratica alcun sport e sogna il mondo della passerella.

Miss Italia a Roma il Lazio cala il tris d'assi.
MISS-365-Beatrice-Scolletta

MISS 365: BEATRICE SCOLLETTA

Ha 25 anni, è nata a Roma ma vive a Nettuno (RM). Occhi marroni, capelli castani, è alta 179 cm. È sposata con Roberto ed è mamma di due bambini, Leone (5 anni) e Vittoria Romana (2). Diplomata al liceo classico, a giugno prenderà la laurea in Scienze e tecniche psicologiche.

Ha praticato tanto sport: artistica, nuoto, danza, danza aerea, pole e, infine, fitness.

Non ha hobby particolari, ma ha frequentato l’accademia d’arte drammatica e le piacerebbe tornare a recitare.

Più che un sogno nel cassetto ha un progetto di vita: aprire un suo centro di pet therapy.

La produzione della manifestazione sarà curata dalla Delta Events, esclusivista del Concorso Miss Italia per il Lazio e l’Umbria, su incarico della “patron” Patrizia Mirigliani.

“Sono felice dell’opportunità che Patrizia Mirigliani mi ha dato –commenta l’organizzatore e produttore dell’evento Mario Gori, della Delta Events consentendomi di organizzare la finale del concorso per la prima volta nella capitale, ma anche del patrocinio della Regione Lazio.

Regione che ci ha concesso l’utilizzo dello Spazio Rossellini.

Dulcis in fundo della disponibilità di un hotel come lo Splendide Royal a ospitare le miss concorrenti e i servizi fotografici.

Sono convinto che, pur in assenza del pubblico, realizzeremo una finale all’altezza delle precedenti”.

Roma Capitale accoglie così questo evento, per una volta allestito con semplicità, per interpretare il coraggio di tante persone, la loro voglia di rialzarsi, di reagire, di preparare il futuro.

Un’elezione di Miss Italia ispirata alla fiducia. Le ragazze e la stessa patron, consapevoli di essere testimoni di un momento storico, sono certe che con lo sforzo di tutti torneremo più forti di prima.

E, insieme, si mettono in marcia in un anno in cui, nonostante tutto, il virus non è riuscito a oscurare la Bellezza. E nemmeno il desiderio delle ragazze di crescere e di emergere.

Roma, 11 dicembre 2020

Ufficio Stampa

Miss Italia Regione Lazio

Bortolan&Carnevali

Fabio Carnevali

Cell. 335.6001835

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Gau Gallerie Urbane, Arte urbana a cielo aperto.

Gau Gallerie Urbane, Arte urbana a cielo aperto. Torna la galleria d’arte urbana a cielo aperto, con 75 campane per la raccolta del vetro trasformate in ‘tele d’artista’.


Gau Gallerie Urbane, Arte urbana a cielo aperto. La street art al servizio di Roma, per il restyling urbano delle periferie con:

Alessandra Carloni – Controllo Remoto – Gojo – Moby Dick -Kenji – DesX – Matteo Brogi – Napal Naps – Point Eyes (Yest + Er Pinto) – Hoek – Eliseo Sonnino – Karma Factory (Wuarky + Nemea) – Lola Poleggi – Arash – Umanamente in Bilico.

Gau Gallerie Urbane, Arte urbana a cielo aperto. Viale Gregorio VII, Circonvallazione Cornelia, via Baldo degli Ubaldi.

Gau Gallerie Urbane, Arte urbana a cielo aperto. Il museo a cielo aperto di Roma diventa sempre più sostenibile e contemporaneo.

Il progetto “La Città Ideale” già artefice dello storytelling urbano “I Nasoni raccontano”, “Shakespeare negli ATER” e “Classici al Mercato” si concentra sull’ambiente per sensibilizzare Roma all’ecosostenibilità, regalando alla capitale 75 nuove opere di street art, disegnate su quelle campane per la raccolta differenziata del vetro che disegnano da tempo il profilo della città.

Dopo le fortunate esperienze di Gallerie Urbane nel 2017 e nel 2018 a Centocelle e nel 2019 a Torpignattara, il 6 dicembre 2020 verranno presentate le nuove campane realizzate già a partire dal 18 novembre da una squadra di 15 street artist al servizio della città.

Un vero e proprio dono che GAU, con Alessandra Carloni – Controllo Remoto – Gojo – Moby Dick -Kenji – DesX – Matteo Brogi – Napal Naps – Point Eyes (Yest + Er Pinto) – Hoek – Eliseo Sonnino – Karma Factory (Wuarky + Nemea) – Lola Poleggi – Arash – Umanamente in Bilico.

Dono che consegna a Roma e ai suoi cittadini, per riaffermare il concetto di arte come bene comune accessibile a tutti, con un occhio di riguardo alla raccolta differenziata del vetro, che si inserisce nell’ottica di una più ampia responsabilizzazione verso lo spazio condiviso e la gestione della città.

Questo si realizza attraverso la bellezza dell’arte, capace di trasformare una causa individuale in una causa comune per la quale dedicarsi.

Ai tempi del covid, GAU 2020 non è solamente riqualificazione delle campane di vetro, ma anche attività digitali, dedicate alle generazioni più giovani.

Il 5 dicembre verranno presentati online i risultati del laboratorio sul riciclo creativo ‘La città ideale di Capitan Riciclo’ e il tutorial ‘Costruisci la tua Campana’ mentre il 6 dicembre sarà inaugurato il “Muro d’artista”.

La realizzazione delle campane resterà impressa nel museo vivente di Roma, lasciando il segno anche grazie alla realizzazione del medio-metraggio GAU, trasmesso online il 6 dicembre.

Il video ripercorrerà il teatro che il progetto de “La Città Ideale” offre a Roma, attraversando Viale Gregorio VII, con uno sguardo diverso e più creativo.

Passeggiate teatrali, esperimenti digitali, video tutorial e bellezza: un regalo alla capitale, con un taglio di green art più vicino all’ambiente.

GAU è promosso da Progetto Goldstein, da un’idea di Fabio Morgan, con la direzione artistica e la curatela Alessandra Muschella, e la direzione del medio-metraggio affidata a Marta Franceschelli. Progettazione di E45 in collaborazione con Dominio Pubblico.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022,fa parte diROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE”.

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12

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Yourban 2030 Outside In Di JDL.

Yourban 2030 presenta Stati Uniti, Olanda e Italia uniti per Outside In Di JDL


Yourban 2030 Outside In Di JDL. Il primo murales green omaggio al movimento LGBT+

Yourban 2030 Outside In Di JDL. Un nuovo monumento per Roma. 250 mq di vernice mangia-smog. Un inno all’amore e al diritto alla felicità.

Un muro per tutti, un muro di tutti: perché nessun muro si abbatte da solo 

Yourban 2030 Outside In Di JDL. ITIS ARMELLINI, Largo Beato Placido Riccardi, quartiere San Paolo (Roma)

Nel 1921 ci fu il Primo congresso per la riforma sessuale, che pose le basi per la fondazione della Lega mondiale per la riforma sessuale.

99 anni dopo, arriva a Roma Outside In, della street artist olandese JDL: il primo murales green a tema LGBT+, nato dalla collaborazione tra Italia, Stati Uniti e Olanda, per portare la storia di un secolo di conquiste e battaglie per il diritto alla felicità sul muro di una scuola, nel quartiere San Paolo.

Un nuovo monumento per Roma, che è al tempo stesso colore e rigenerazione urbana, restyling creativo della città e messaggio, in grado di trasformare un muro bianco in opera d’arte accessibile a tutti. 250 mq di vernice mangia smog, un inno all’amore e al diritto alla felicità.

Un muro per tutti, un muro di tutti: perché nessun muro si abbatte da solo.

Capofila del progetto è Yourban2030, la no-profit italiana guidata da Veronica De Angelis che ha già regalato a Roma, nel quartiere Ostiense, Hunting Pollution, il murales green più grande d’Europa. Il primo di una serie di muri di tutti, murales e monumenti, omaggi e opere d’arte a cielo aperto.

“La mia opera rappresenta un uomo e una donna, che si sovrappongono e si riflettono allo specchio: uno è l’altra e l’altra è l’uno, in un incontro d’amore, in un moto di accoglienza universale”, ha spiegato la street artist olandese JDL, che ha firmato il murales con la sua inconfondibile cifra stilistica in bianco e nero, quasi fotografica e lirica.

“Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo.

Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili”.

Questa frase a dir poco rivoluzionaria l’ha pronunciata il capo della comunità cattolica, Papa Francesco, nel documentario del regista russo Evgeny Afineevsky, Francesco.

“Ciò che il movimento ha dimostrato da quel lontano 1921 e poi passando per il 1969 – i Moti di Stonewall – e per la fondazione dell’Homomonumentary di Amsterdam e così via, è che, come un domino colorato, la libertà di uno ha comportato la libertà di tutti” ha dichiarato Veronica De Angelis, Presidente di Yourban2030 e capofila del progetto.

“Le lotte, le manifestazioni, ogni singola conquista che la comunità LGBT ha ottenuto, l’ha ottenuta per tutti. La libertà di amare ed essere ciò che siamo. Outside In è un inno alla libertà che, partendo dall’eredità del movimento, ne dimostra la grandezza stessa: un percorso di liberazione collettiva a cui tutti noi dobbiamo qualcosa, non solo gay, lesbiche, trans ecc, ma anche etero, bianchi, neri.

Tutti noi, nessuno escluso. È un murales nato da una cordata internazionale, dalla collaborazione di operai, artisti, tecnici di cantiere, istituzioni, ma anche tanti semplici cittadini che attraverso la campagna di crowfunding hanno deciso di dare il loro supporto.

Le loro firme le troverete qui, su questa targa, e ne troverete altre ancora, perché da qui parte una nuova sfida che ci vede uniti per lanciare un messaggio universale di libertà”.

“Il murale raffigura una donna che si guarda allo specchio e vede un uomo nel suo riflesso” ha spiegato l’artista JDL.

“Spesso uso la mia arte per tradurre le emozioni in visioni che si collegano a questioni sociali. 

Questa volta mi sono sentita onorata di essere stata coinvolta nel pensare ad un’opera dedicata all’identità di genere a Roma. 

Prima dell’esecuzione del muro ho intervistato un paio di persone della comunità lgbt +.  Uno di loro era un transgender di Amsterdam. 

Mi ha parlato delle profonde lotte che ha dovuto affrontare per sentirsi a casa nel proprio corpo.  “Emotivamente e fisicamente è stata una vera battaglia per molti anni”. 

Comunemente con gli altri soggetti lgbt con cui ho parlato, si sentivano tutti “bloccati in una bolla” emotivamente saggi, il che lo rendeva sia fisicamente che emotivamente malato. 

Questo può portare a grandi incomprensioni dall’ambiente circostante.

Il mio scopo era tradurre e “far esplodere” questa emozione usando il murales; le lotte per l’accettazione di chi sei.

L’idea era di creare una comprensione emotiva nei confronti di questo gruppo target, e si spera che questo muro sia un promemoria per accettare chi tu (o i tuoi cari) siete veramente.

Potresti essere sulla buona strada per il supermercato quando realizzi che tuo figlio o tua figlia è bello così com’è, e quella comprensione potrebbe essere la scelta giusta da fare”.

“Outside In” ha dichiarato Frank Ferrante, co-founder Yourban2030 Stati Uniti “prosegue la missione nata a Stonewall, insieme a quella della tutela dell’ambiente secondo le indicazioni dell’Agenda 2030.

È un’opera d’arte destinata a far crescere la consapevolezza e nutrire la speranza e l’orgoglio di ognuno.

Questo è Outside In: un Monumento per tutti, un nuovo luogo di ritrovo e condivisione, dove celebrare un messaggio universale di Amore e Orgoglio”.

A due anni di distanza da Hunting Pollution, Yourban2030, fondata da Veronica De Angelis con la project manager Maura Crudeli, torna quindi con una cordata internazionale etica, per un’opera di 250 mq di vernice mangia smog dedicata a La Karl Du Pigné: personaggio icona del movimento, che lo rende oggi simbolo condiviso di diritto alla felicità, diritto all’affettività.

Con Outside In, la libertà va di pari passo con la tutela dell’ambiente: i 250 mq di vernice Airlite mangia-smog con cui è realizzato il murales, neutralizzano, infatti, lo smog di 53 auto benzina euro 6 e 40 auto diesel euro 6 al giorno. Un nuovo cuore verde nella periferia di Roma.

“Abbiamo fortemente voluto questo muro dedicato alla Karl, Andrea Berardicurti, che è stato un pilastro storico per il Circolo Mario Mieli e per tutta la comunità LGBT+” ha dichiarato Valerio Colamasi Battaglia, Presidente del Circolo Mario Mieli.

“Da sempre la nostra comunità lotta per abbattere i muri del pregiudizio e questa volta abbiamo deciso di sostenere e abbracciare il progetto di Yourban 2030 di trasformare un muro in un simbolo di libertà, di accettazione, di amore per sé stessi.

Siamo ancora più felici perché sarà nel nostro quartiere di San Paolo sul muro dell’Istituto Tecnico Armellini. Ripartiamo dal territorio e dalle generazioni future per costruire paesaggi di solidarietà, amore e rispetto.”

“Quando Yourban 2030 ha contattato l’ambasciata siamo rimasti entusiasti” ha dichiarato la vice ambasciatrice dei Paesi Bassi, Dewi van de Weerd. “Siamo contenti della collaborazione e del risultato, anche perché la creazione dell’artista olandese JDL serve a ben tre buone cause.

È un omaggio a 50 anni di lotta LGBT. In più è stata realizzata con una speciale vernice mangia-smog che ne fa un esempio di ecologia concreta. Infine ha trasformato un muro nudo in un’opera d’arte pubblica accessibile a tutti”.

“Riuscire a realizzare quest’opera mettendo in sinergia l’esperienza del Mieli, il ruolo fondamentale all’interno della nostra comunità dei luoghi della formazione e della cultura, come l’Istituto Armellini, e, infine, la professionalità e soprattutto la capacità di praticare innovazione unita al rispetto dell’ambiente di Yourban 2030.

Una connessione che abbiamo curato come Municipio con attenzione e con assoluta ostinazione e siamo felici di essere arrivati ad un risultato straordinario come quello che inaugureremo a Largo Beato Palcido Riccardi” ha dichiarato il Presidente del municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri.

Per contribuire ad Outside In è possibile donare su gofundme.com/f/greenmural.

I donatori avranno il loro nome riportato su una targa ai piedi del murales e contribuiranno alla nascita di un nuovo monumento per tutti e di tutti, inclusivo e partecipato, racconto di un movimento internazionale, a cui ogni persona deve qualcosa.

Il progetto, fortemente voluto e sostenuto dall’Ambasciata Olandese in Italia, è a cura di Yourban 2030 in collaborazione con il Circolo Mario Mieli, con il patrocinio del Municipio VIII di Roma. 

Classe 1985, Veronica De Angelis è una giovane imprenditrice romana che ha deciso di investire in prima persona sulla sostenibilità.

Attiva da 12 anni nel campo dell’edilizia e appassionata di arte, ha iniziato a lavorare da giovanissima, subito dopo la morte del padre, da cui ha ereditato la passione per i viaggi, per la natura e per la bellezza. 

Veronica si è laureata in Scienze Politiche, per poi conseguire un Master in Real Estate and Finance.

Nel 2018 Veronica fonda la no profit Yourban2030, in collaborazione con la vice presidente e project manager Maura Crudeli e un team composto da Emanuela Conti, Giuseppe Molinari, Daniele Bernardi.

La no profit si ispira ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030, con cui crea connessioni virtuose tra arte e innovazioni tecnologiche per dar vita a progetti artistici in grado di parlare di ambiente e sostenibilità. 

L’arte al servizio della Terra, l’arte generatrice dell’immagine del futuro verso cui dovrebbe tendere l’umanità, l’arte messaggera ed educatrice.

Nel 2020 insieme a Frank Ferrante decidono di portare Yourban2030 negli Stati Uniti dove hanno l’esclusivo uso di Airlite per progetti artistici.

A partire dalla street art, una delle correnti artistiche che più di altre, dialogando con lo spazio urbano, si presta a raccontare concetti e affrontare temi legati all’ambiente, Veronica ha deciso di regalare al mondo un esperimento di grande valore, estetico e ambientale.

Brevettata in oltre 50 Paesi con 19 certificazioni internazionali, Airlite è una tecnologia incorporata in una pittura minerale in modo del tutto naturale, senza quindi ricorrere a sostanze chimiche o a biocidi.

Grazie all’energia della luce e alla presenza di umidità nell’aria, crea una barriera di ossidanti che decompone le sostanze organiche nocive trasformandole in sostanze innocue.

Alle sue proprietà antibatteriche e antivirali, unisce pertanto anche la capacità di ridurre gli inquinanti tossici presenti nell’aria, come gli ossidi di azoto (NOx) e i pericolosi composti organici volatili (COV) tra cui anche la formaldeide.

Caratteristiche a tal punto uniche che nel 2019 le Nazioni Unite hanno ufficialmente indicato Airlite come una delle 4 innovazioni che possono fare la differenza nella lotta all’inquinamento atmosferico del pianeta.

www.yourban2030.org

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12

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I Peccati – Johan Creten Accademia di Francia a Roma

I Peccati – Johan Creten Accademia di Francia a Roma. Mostra organizzata dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici curata da Noëlle Tissier con il sostegno delle gallerie Almine Rech e Perrotin


Inizialmente prevista nella primavera scorsa, la mostra “I Peccati”, di Johan Creten sarà presentata dal 15 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, a cura di Noëlle Tissier.

I Peccati – Johan Creten Accademia di Francia a Roma. Precursore, inclassificabile e controcorrente, Johan Creten (nato nel 1963) è un artista che si è distinto nel panorama artistico degli ultimi anni in quanto figura forte, enigmatica e intrigante.

Dotato di una visione estremamente attuale della nostra società, egli ha saputo ritagliarsi uno spazio specifico all’interno della scena internazionale della creazione contemporanea.

Johan Creten si è distinto fin dagli anni Ottanta per l’uso innovativo della ceramica. Oggi è considerato una figura di spicco del suo rilancio nel campo dell’arte contemporanea.

Un altro aspetto della sua opera è l’uso virtuoso del bronzo nella realizzazione di sculture monumentali, di cui un importante esempio, “De Vleermuis – Il pipistrello”, sarà presentato nei giardini di Villa Medici.

La mostra “I Peccati” raccoglie, per la prima volta in Italia e su tale scala, un insieme di cinquanta cinque opere in bronzo, ceramica e resina, affiancate ad alcune opere storiche di Lucas Van Leyden (1494-1533), Hans Baldung (1484-1545), Jacques Callot (1592-1635), Barthel Beham (1502- 1540) e Paul van Vianen (1570-1614).

La prima sala si apre con una serie di creazioni e ri-creazioni di opere concettuali del 1986. Accanto a “The Garden” (realizzato nel 1996-97 durante la residenza dell’artista a Villa Medici) e a opere più significative come “Présentoir d’Orange” (1989-2017) e “Plantstok” (1989-2012), questa sala mette in discussione il nostro rapporto con l’introspezione e la consapevolezza di noi stessi, evocando il concetto di paradiso perduto e di tentazione.

Nella seconda sala, una nuova monumentale opera in resina “Muses et Méduses”, iniziata nel 2005 e completata nel 2019, dialoga con brani della famosa serie metonimica “Odore di Femmina” (iniziata nel 1998) sulla seduzione, l’ambiguità dei sentimenti e le relazioni umane.

Una terza sezione riunisce opere altamente politiche tra cui il bronzo “Il prezzo della libertà” (2015), “Couch Potatoes” (1997) e una nuova serie di ceramiche “Wargames” (2019).

Lungo la scalinata, si affaccia un gruppo di enigmatici bronzi a sollevare la questione della coscienza morale in una società coinvolta in un continuo movimento, in profonda mutazione. La scultura monumentale “The Herring” domina l’ultima sezione con i suoi 5 metri di altezza.

Una nuova scultura, realizzata in collaborazione con gli storici laboratori della Porzellanmanufaktur Augarten, rivisita una porcellana di Doccia e sarà presentata al pubblico per la prima volta.

Diffusa in tutto lo spazio, una nuova serie di “Bolders” in gres smaltato invita il pubblico a sedersi, prendere tempo, osservare le opere per scoprirne le connessioni e immergersi in magnifici dettagli: superfici di vetro scintillanti, significati nascosti e metafore.

Johan Creten parla di “Slow art” e della necessità di un ritorno all’introspezione. Un movimento, che va dalla miniatura alle figure monumentali, che ci permette di appropriarci del nostro tempo e di immergerci in un’esplorazione del mondo con i suoi tormenti individuali e sociali, per un viaggio pieno di sorprese ed emozioni.

Le sculture di Johan Creten, realizzate appositamente per la mostra tra il 2019 e il 2020, si aggiungono alle opere che scandiscono la sua carriera dagli anni Ottanta a oggi, e sono qui abbinate a stampe, arazzi e bassorilievi del XVIe XVIIe secolo appartenenti alla sua collezione personale.

Queste opere storiche scelte dall’artista sono veri e propri riferimenti nel suo processo creativo. Essi rivelano le sue preoccupazioni, dal punto di vista sia artistico, storico, politico che filosofico.

L’intreccio di queste opere all’interno dell’esposizione stravolge la nostra percezione da molteplici punti di vista, che dal passato mettono in discussione il futuro della nostra umanità.

Con Johan Creten, i peccati non sono sette di numero. Sette, questa cifra implacabile, pari al numero dei sacramenti nella Bibbia e dei colli di Roma.

Qui, i peccati sono infiniti e illimitati, inesauribili.

Non sono numerabili, ma solo designabili. I peccati non sono tutti capitali, essi possono essere imperiali, imperiosi, periferici, insidiosi, insignificanti, invisibili. Sono sempre al disotto del calcolo e del linguaggio.

I sette peccati capitali valgono poco a confronto della bassezza, la barbarie, la noia, la mutilazione, il rimpianto, la melanconia ed il terrore, in breve, la vita.

Così, le sculture di Johan Creten non hanno nulla a che vedere con la morale o la sanzione, la ghigliottina o la censura.

Esse parlano dei peccati, parlano della vita che infonde desiderio e dolore, speranza e pena, lussuria e collera, amore e morte, Eros e Thanatos.

Parlano della vita anfibia, tra Stige e Paradiso. Parlano della vita pulsionale, quando i cuori battono, quando i serpenti si attorcigliano, quando si spiegano le ali, quando si aprono le vulve, quando si sposta la tenda ed appare infine la verità nuda, quella Medusa ipnotica.

Il peccato non sarà poi in fondo la forma stanca della purezza? Non

meravigliosa “gravitazione”? indica forse la nostra condizione di uomini estremamente fallibili? Il peccato non è forse, per riprendere le parole di Victor Hugo, una Colin Lemoine

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Colin Lemoine e Nicolas Bourriaud, un’introduzione di Noëlle Tissier e fotografie di Gerrit Schreurs.

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici viale Trinità dei Monti, 1 – 00187 Roma  T +39 06 67611 www.villamedici.it

Ufficio stampa Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Elisabetta Castiglioni info@elisabettacastiglioni.it +39 328 411201

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici desidera ringraziare i suoi sponsor e partner:

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“AL MARMO” Brunch in Giardino nei weekend.

Al Marmo Brunch in Giardino nei weekend. Ogni sabato e domenica a San Lorenzo


Al Marmo Brunch in Giardino. Contro l’effetto Covid arriva l’apertura diurna, con il Brunch del giardino segreto di San Lorenzo

Al Marmo Brunch in Giardino. Le aperture contingentate e la particolare situazione della movida, ulteriormente arginata dall’ultimo DPCM, non spaventano il suggestivo giardino sanlorenzino a Piazzale del Verano.

Per combattere l’effetto Covid, dà inizio ai weekend dedicati al “Brunch in Giardino”, un appuntamento che partirà sabato 24 e domenica 25 ottobre 2020 con la nuova apertura mattutina di Marmo.

Il locale, identificato come uno dei luoghi più curati e particolari della zona, è pronto ad accogliere i propri ospiti all’interno del giardino dell’ex-marmeria di San Lorenzo.

Il pubblico avrà accesso alla location a partire dalle ore 12.00 fino alle ore 15.00, un nuovo orario diurno che amplierà l’offerta del fine settimana con uno speciale buffet servito.

Buffet arricchito da una proposta gastronomica variegata formulata dal giovane Chef Alessandro che per l’occasione, realizzerà portate che spazieranno dagli antipasti fino ai dessert, passando per i primi e i secondi piatti della tradizione culinaria made in Italy.

Il tutto accompagnato da una ricca bottiglieria, dalle birre artigianali ai vini, fino a una vasta gamma di bollicine, da gustare nell’ampio spazio diviso tra interni ed esterni curati nel dettaglio e studiati per garantire la distanza di sicurezza.

Pietanze della tradizione riproposte in nuova veste, come la Pancia di Maiale, succulenta ed irresistibile per i patiti della carne che potranno assaggiarla insieme ad una crema di zucca e mandorle dal sapore autunnale.

La grande selezione di verdure non lascerà a bocca asciutta i palati vegetariani, così come le variopinte e rustiche Crostate fatte in casa, servite insieme ad un buon caffè fatto con la Moka.

Al mondo del pesce si fa omaggio con il Tataki di Tonno su crema di sedano rapa e nocciole, oppure con i Ravioli di Burrata, pomodori al forno e Tartare di Scampi.

Al Marmo. Immancabili saranno i classici della cucina romana, dall’Amatriciana alla Carbonara.

Un piatto diverso per ogni preferenza e per tutte le tasche (costo del Brunch: 20.00 Euro – dall’antipasto al dolce, acqua e caffè inclusi), con servizio effettuato in totale sicurezza e nel rispetto delle norme anticontagio.

Un modo nuovo per vivere in spensieratezza il fine settimana della capitale.

MODALITÀ D’INGRESSO

MARMO, Piazzale del Verano, 71 – Zona San Lorenzo, RomaINGRESSO GRATUITO

Aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 18.00 fino a Mezzanotte (in ottemperanza all’ultimo DPCM)

Apertura speciale diurna, ogni sabato e domenica, dalle ore 12.00 alle ore 15.00
[Prenotazione Obbligatoria] – INFO:06 45595904

UFFICIO STAMPA CARLA FABI E ROBERTA SAVONA

Carla Fabi: carlafabistampa@gmail.com , 3384935947 – Roberta Savona: savonaroberta@gmail.com , 3402640789
FB: https://www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavona/ – IG: https://www.instagram.com/ufficiostampafabisavona/

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“Francesco” del regista Evgeny Afineevsky.

“Francesco” del regista Evgeny Afineevsky. 15. Festa del Cinema di Roma premio Kinéo Movie for Humanity Award


“Francesco” del regista Evgeny Afineevsky. Dopo il successo alla 77ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Premio Kinéo – che quest’anno compie diciotto anni.

“Francesco” del regista Evgeny Afineevsky. A Roma, in concomitanza con la 15ª Festa del Cinema.

Il Kinéo Movie for Humanity Award, assegnato a chi promuove temi sociali e umanitari, sarà consegnato in Vaticano da Rosetta Sannelli, ideatrice del prestigioso riconoscimento, al regista americano Evgeny Afineevsky per il suo docufilm Francesco.

Il regista è stato candidato agli Oscar e agli Emmy nel 2016 con Winter on Fire e nel 2018 ha ricevuto 3 nomination agli Emmy per Cries from Syria.

Francesco illustra il pensiero e le opere di questo Papa vulcanico e inarrestabile.

Una personalità di grandissimo spessore a livello mondiale, a prescindere dal credo o dai giudizi personali di ciascuno. La sua coscienza civile, l’impegno verso il rispetto dell’ambiente al fine di preservarlo per le future generazioni e la sua coscienza della storia in relazione

alle tragedie del nostro secolo sono, infatti, i tratti di una sublime umanità che risaltano in ogni scena del film. 

Francesco guarda con disinvoltura alle questioni più urgenti del XXI secolo: economia, migrazioni, disuguaglianze di genere, crisi climatica, xenofobia.

Il viaggio del regista con Papa Francesco rivela un leader che con umiltà dispensa saggezza e generosità verso tutti, forte di ideali che possono aiutare a costruire un ponte verso il futuro, per un’umanità più forte e una comunità globale più prospera.

Il film mostra immagini di grande impatto riguardo alle tragiche esperienze delle popolazioni più vulnerabili, oggetto nel tempo di veri drammi umanitari:

Il genocidio degli Armeni, la guerra in Siria e la migrazione verso l’Europa, la guerra in Ucraina, la persecuzione dei Rohingya.

Ma non solo

“Ogni viaggio di Papa Francesco nelle varie parti del mondo – commenta Rosetta Sannelli – è documentato nell’opera di Afineevsky da immagini e filmati di cronaca, e si rivela un autentico squarcio sulle vicende del nostro tempo, un’opera storica a tutti gli effetti”.

Tra i crediti di produzione del film spicca Eleonora Granata Jenkinson.

Il Kinéo, oltre ai premi alle classiche categorie cinematografiche, assegna due riconoscimenti speciali: Il Movie for Humanity Award e il Kinéo Green & Blue Award, dedicati a chi nel cinema promuove temi sociali, umanitari e ambientali.   Si realizza col patrocinio del CSC (Centro Sperimentale di Cinematografia) e in collaborazione con l’AD del CSC

ProductionMarcello Foti, con SGDs in Action Film Festival delle NAZIONI UNITE Agenda 2030 rappresentato in Italia da Carlo Gentile, con ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), col SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani), e il sostegno della DGCA (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo) del Mibact (Ministero per i Beni e le Attività Culturali).

Per il primo anno è in collaborazione con la Giornata Mondiale del Cinema Italiano, promossa dall’Intergruppo Cinema della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana.

Giovedì 22 ottobre 2020, ore 11.00, Giardini Vaticani (Palazzina Leone XIII)

Premio Kinéo /Movie Award

Direttore Rosetta Sannelli

Sito: www.kineo.info

Instagram: premiokineo

Facebook: www.facebook.com/Premio-Kinéo-Diamanti-al-CinemaTwitter: @PremioKineo

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“L’aria di nuotare” di Claudio Sestieri

“L’aria di nuotare” di Claudio Sestieri. Lunedì 12 ottobre alle ore 18, alla libreria ELI di Roma.


Claudio Sestieri presenta alla Libreria ELI di Roma il suo nuovo romanzo “L’aria di nuotare” ispirato a un film prodotto da Mario Gallo (Morte a Venezia, Il deserto dei tartari) che si sarebbe dovuto girare a Budapest alla fine degli anni ’90.

“L’aria di nuotare” di Claudio Sestieri. Da un film non realizzato nasce dunque questa storia: Una donna a suo agio solo nell’acqua, un giovane custode notturno di un acquario, la lunga notte che cambierà il destino di entrambi.

“L’aria di nuotare” di Claudio Sestieri. Moderati da Patrizia Pistagnesi, oltre all’autore e all’editore Walter Raffaelli, interverranno Alberto Abruzzese e in collegamento dal Kenyon College-Ohio Simone Dubrovic, saggista autore della prefazione, mentre Pier Giorgio Bellocchio leggerà alcuni brani del racconto.

“Tra narrativa, poesia e cinema, un testo insolito che dissolve e incrocia nell’acqua (materia prima del racconto) i tre diversi linguaggi”.

“L’aria di nuotare” di Claudio Sestieri. Dal risvolto di copertina:

“E’ la storia di una donna che non sta bene se non nell’acqua.

Molto tempo prima, il nuoto ha condizionato la sua vita affettiva e l’ha aiutata a rinascere dopo un grave incidente.

La normalità per lei, adesso, è nuotare.

Ama essere sola perché allora il passato riemerge finalmente libero, si mischia con naturalezza al presente e i pensieri tornano a scorrere fluidi.

Come l’acqua, appunto.

Ed è, al tempo stesso, la storia di un ragazzo che, notte dopo notte, insegue una combinazione irripetibile, capace di cambiare la sua esistenza.

Nelle sale deserte di un acquario, lui, giovane custode notturno, tende un filo, minuziosamente, misteriosamente, formando forse i nodi di un percorso il cui fine ignoriamo ancora del tutto.

“L’aria di nuotare” di Claudio Sestieri. Sogna.

Sogna di una donna che ha spesso osservato alla piscina, cercando di nascondersi nella sua scia, lasciando che il solo contato tra loro fosse quello dell’acqua scossa dai movimenti dei corpi.

Sogna di lei, o la sogna.

Proprio la notte del suo trentesimo compleanno, quando lei finalmente riesce a essere davvero sola in piscina, senza gli ostacoli che sono sempre stati intorno a loro, tra di loro.

Lui, dunque, fa questo sogno.

Lei lo realizza. Si incontrano, allora, si guardano, si parlano. si desiderano.

Attraverso di lui, la donna scopre un tempo nuovo, diverso, capace di rimettere in discussione i suoi fantasmi, capace per la prima volta di modificarla.

Quel che la donna sa è che uno sconosciuto ha spesso “abitato” i suoi sogni e che il giovane custode che ha spezzato la solitudine del suo spazio notturno potrebbe essere proprio quello sconosciuto.

Quel che la donna ancora non sa è che…    

Claudio Sestieri è nato e lavora a Roma. Regista di cortometraggi, documentari, inchieste, docu-fiction, programmi tv, film per la tv e la sala.

In particolare ha diretto quattro lungometraggi per il cinema:

Dolce assenza (1986), in concorso a Locarno; Barocco (1991), Panorama italiano a Venezia; Chiamami Salomè (2008) in concorso al Il Cairo e Seguimi (2018) un mistery sul tema del doppio.

E due lungometraggi per la tv (Rai Fiction): Infiltrato (1996) e La strada segreta (1999).

Ha scritto col giornalista G. Fasanella e il senatore G. Pellegrino due libri inchiesta sulla storia segreta d’Italia:

Segreto di Stato, la verità da Gladio al caso Moro (Einaudi, 2000) e Segreto di stato, verità e riconciliazione sugli anni di piombo (Sperling&Kupfer, 2008).

Alla fine del 2010 ha pubblicato con Editori Riuniti il suo primo romanzo, Le seduzioni del destino, un giallo cinefilo sulle tracce di un mistero legato a Fritz Lang. 

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“L’aria di nuotare” di Claudio Sestieri
Claudio-Sestieri
“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici

“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici. Una mostra organizzata dall’Académie de France à Rome — Villa Médicis a cura di Noëlle Tissier


“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici. Con il sostegno delle gallerie d’arte: Almine Rech e Perrotin, dal 15 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021

“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici. Ingresso: Biglietto doppio per la mostra e la visita guidata di Villa Medici e dei giardini: Intero: € 12; ridotto € 6 Biglietto solo per la mostra: € 6 Accesso gratuito per persone sotto i 18 anni.

L’opera di Johan Creten parla al turbamento interiore di ognuno di noi, come individui ma anche come società, trattando temi come la natura, la femminilità, il potere, la politica e la spiritualità.

Gay Gassmann, “T Magazine – The New York Times”

Inizialmente prevista nella primavera scorsa e rimandata a causa dell’emergenza Covid-19, sarà finalmente aperta a Roma, all’Académie de France à Rome — Villa Médicis, la mostra “I Peccati”, di Johan Creten, in programma da giovedì 15 ottobre 2020 fino a domenica 31 gennaio 2021.

Si tratta di un’esposizione che raccoglie per la prima volta in Italia un insieme di cinquanta cinque opere in bronzo, ceramica e resina, affiancate ad alcune opere storiche di Lucas Van Leyden (1494-1533),

Hans Baldung (1484-1545), Jacques Callot (1592-1635), Barthel Beham (1502- 1540) e Paul van Vianen (1570-1614).

Classe 1963, Johan Creten è un artista precursore, inclassificabile e controcorrente che si è distinto nel panorama artistico degli ultimi anni in quanto figura forte, enigmatica e intrigante.

Dotato di una visione estremamente attuale della nostra società, ha saputo ritagliarsi uno spazio specifico all’interno della scena internazionale della creazione contemporanea.

Distintosi fin dagli anni Ottanta per l’uso innovativo della ceramica, è attualmente considerato una figura di spicco nel campo dell’arte contemporanea.

Creten parla di “Slow art” e della necessità di un ritorno all’introspezione: il suo è un movimento che va dalla miniatura alle figure monumentali e che ci permette di appropriarci del nostro tempo facendoci immergere in un’esplorazione del mondo con i suoi tormenti individuali e sociali, per un viaggio pieno di sorprese ed emozioni.

Tra le sue caratteristiche più peculiari vi è un uso particolarmente virtuoso del bronzo nella realizzazione di sculture monumentali: un significativo esempio è rappresentato da “De Vleermuis – Il pipistrello”, che sarà esposto proprio nei giardini di Villa Medici nel corso della mostra.

Le sue sculture, realizzate appositamente per questa occasione tra il 2019 e il 2020, si aggiungono alle opere che scandiscono la sua carriera dagli anni Ottanta ad oggi e saranno abbinate a stampe, arazzi e bassorilievi del XVI XVII secolo appartenenti alla sua collezione personale.

Le opere storiche scelte dall’artista sono veri e propri riferimenti al suo processo creativo e ne rivelano le preoccupazioni, sia dal punto di vista artistico che storico, politico e filosofico.

L’intreccio di queste opere all’interno dell’esposizione stravolge la nostra percezione da molteplici punti di vista, mettendo in discussione il futuro dell’umanità proprio attraverso il passato.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Colin Lemoine e Nicolas Bourriaud, un’introduzione di Noëlle Tissier e fotografie di Gerrit Schreurs.

IL PERCORSO

La prima sala si apre con una serie di creazioni e ri-creazioni di opere concettuali del 1986.  Accanto a “The Garden” (realizzato nel 1996-97  durante  la  residenza dell’artista a Villa Medici) e a opere più significative come “Présentoir d’Orange” (1989-2017) e “Plantstok” (1989-2012)

Questa sala mette in discussione il nostro rapporto con l’introspezione e la consapevolezza di noi stessi, evocando il concetto di paradiso perduto e di tentazione.

Nella seconda sala, una nuova monumentale opera in resina “Muses et Méduses”, iniziata nel 2005 e completata nel 2019, dialoga con brani della famosa serie metonimica “Odore di Femmina” (iniziata nel 1998) sulla seduzione, l’ambiguità dei sentimenti e le relazioni umane.

Una terza sezione riunisce opere altamente politiche tra cui il bronzo “Il prezzo della libertà” (2015), “Couch Potatoes” (1997) e una nuova serie di ceramiche, “Wargames” (2019).

Lungo la scalinata, si affaccia un gruppo di enigmatici bronzi a sollevare la questione della coscienza morale in una società coinvolta in un continuo movimento, in profonda mutazione.

La scultura monumentale “The Herring” domina l’ultima sezione con i suoi 5 metri di altezza.

Una nuova scultura, realizzata in collaborazione con gli storici laboratori della Porzellanmanufaktur Augarten, rivisita una porcellana di Doccia e sarà presentata al pubblico per la prima volta.

Diffusa in tutto lo spazio, una nuova serie di “Bolders” in gres smaltato invita il pubblico a sedersi, prendere tempo, osservare le opere per scoprirne le connessioni e immergersi in magnifici dettagli: superfici di vetro scintillanti, significati nascosti e metafore.

“Con Johan Creten, i peccati non sono sette di numero.

Sette, questa cifra implacabile, pari al numero dei sacramenti nella Bibbia e dei colli di Roma.

Qui, i peccati sono infiniti e illimitati, inesauribili. 

Non sono numerabili, ma solo designabili. I peccati non sono tutti capitali, essi possono essere imperiali, imperiosi, periferici, insidiosi, insignificanti, invisibili.

Sono sempre al disotto del calcolo e del linguaggio.

I sette peccati capitali valgono poco a confronto della bassezza, la barbarie, la noia, la mutilazione, il rimpianto, la melanconia ed il terrore, in breve, la vita.

Così, le sculture di Johan Creten non hanno nulla a che vedere con la morale o la sanzione, la ghigliottina o la censura.

Esse parlano dei peccati, parlano della vita che infonde desiderio e dolore, speranza e pena, lussuria e collera, amore e morte, Eros e Thanatos.

Parlano della vita anfibia, tra Stige e Paradiso.

Parlano della vita pulsionale, quando i cuori battono, quando i serpenti si attorcigliano, quando si spiegano le ali, quando si aprono le vulve, quando si sposta la tenda ed appare infine la verità nuda, quella Medusa ipnotica.”

Il peccato non sarà poi in fondo la forma stanca della purezza? Non indica forse la nostra condizione di uomini estremamente fallibili? 

Il peccato non è forse, per riprendere le parole di Victor Hugo, una meravigliosa “gravitazione?”

Colin Lemoine

JOHAN CRETEN

© Clair Dorn

Nato nel 1963 in Belgio, Johan Creten è uno scultore fiammingo con sede a Parigi.

Lavora in tutto il mondo, dall’Aia a New York, da Miami a Città del Messico.

Ha esposto in particolare nelle sale rinascimentali del Louvre in dialogo con Bernard Palissy e al Museo Eugène Delacroix di Parigi, al Museo d’Arte Bass di Miami, alla Biennale di Istanbul, al MAMCO di Ginevra e al Museo Middelheim di Anversa.

Nel 1986, ha eseguito la sua prima performance nella metropolitana di Parigi in collegamento con la scultura “La Langue” (La Lingua), che esplora l’ambiguità semantica tra l’organo e i mezzi espressivi.

Nel 1991, espone a Sète (Francia) dopo la sua residenza a Villa Saint-Clair.

Nel 1994, un folto gruppo di ceramiche monumentali “politiche” è stato presentato da Christian Bernard a Villa Arson.

Nel 1996, è residente dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.

E nel 1998 presenta la sua prima mostra alla Robert Miller Gallery di New York con la sua emblematica serie “Odore di Femmina”. Nel 2000 vive in Messico e in Arizona.

Nel 2003, ha tenuto la sua prima mostra personale al Bass Museum of Art di Miami.

Tra il 2004 e il 2007, è stato il primo artista a completare una residenza presso la Manufacture Nationale de Sèvres in Francia.

Nel 2005, ha esposto una serie di opere in porcellana e gres di Sèvres nelle sale rinascimentali del Louvre in dialogo con Bernard Palissy.

Nel 2008, inizia la sua collaborazione con la Perrotin Gallery di Miami, con la mostra “Strange Fruit”.

Nel 2011, entra a far parte della galleria Almine Rech Brussels e Transit (Mechelen, Belgio) con la quale lavora dal 1990.

Nel 2009 è stato nominato per il Premio della Cultura fiamminga.

Nel 2013, è invitato e detiene la “cattedra” presso la Alfred University nello Stato di New York.

Nel 2014 gli è dedicata una grande mostra personale “La tempesta” al Museo Middelheim di Anversa.

Nel 2014, inizia a progettare l’opera monumentale “De Vleermuis”. Iniziato in occasione di Leeuwarden-Friesland Capitale Culturale Europea 2018, per la città di Bolsward nei Paesi Bassi.

Nel 2015, un’intera sala è dedicata al suo lavoro nella mostra “CERAMIX” al Bonnefantenmuseum di Maastricht e poi alla Maison Rouge di Parigi nel 2016.

Nel 2016, investe il Centre Régional d’Art Contemporain di Sète con una grande retrospettiva “La Traversée” che riunisce una sessantina di sculture storiche e originali in ceramica e bronzo.

Nel 2017, presenta una nuova serie di sculture “8 Gods” alla galleria Almine Rech di Bruxelles, in mostra al Petit Palais per la FIAC (On Site).

Mostra anche il suo lavoro a Istanbul con “Between Day and Dream” alla Galleria Pilevneli.

Nel 2018, “Sunrise/Sunset” viene presentato alla galleria Perrotin di Parigi, aprendo su un monumentale “De Gier” in bronzo di 4,80 metri presentato nel cortile.

Contemporaneamente, inaugura una grande mostra personale al Beelden aan Zee Museum dell’Aia, “Naked Roots / Naakte Wortels”, tanto sensuale quanto coinvolgente.

Nel 2019, presenta una selezione di alcune sculture monumentali in bronzo per il Parco delle Sculture I Pilane in Svezia, tra cui “De Vleermuis”, esposto sul piazzale del Petit Palais per la FIAC in ottobre.

Per il 2020, parallelamente alla mostra “I Peccati” presentata all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Johan Creten presenterà una mostra personale alla Perrotin Gallery di Parigi dal 17 ottobre al 20 dicembre 2020, intitolata “Entracte”.

L’opera di Johan Creten è rappresentata dalla Perrotin Gallery di Parigi, New York, Hong Kong, Seoul, Tokyo e Shanghai; dalla Almine Rech Gallery di Bruxelles e dalla Transit Gallery di Mechelen.

«L’opera di Johan Creten parla al turbamento interiore di ognuno di noi, come individui ma anche come società, trattando temi come la natura, la femminilità, il potere, la politica e la spiritualità.»

Gay Gassmann, T Magazine – The New York Times.

«Le sue sculture abitano uno spazio tra due mondi, un’intercettazione surrealista ed espressionista del sogno erotico e della fisicità brutale.»

Claudia Barbieri, The New York Times.

NOËLLE TISSIER © Marc Domage 

Nata nel 1949 a Ourouer-les-Bourdelins in Francia, Noëlle Tissier si è diplomata alla Scuola Nazionale di Arti Decorative di Limoges e alla Scuola Nazionale d’Arte, Villa Arson a Nizza. Come scultrice, dal 1973 al 1990 ha esposto le sue opere in Francia e all’estero in varie istituzioni pubbliche e private, musei, luoghi d’arte contempo- ranea e gallerie.

Dal 1978 al 1987, ha insegnato scultura e ceramica alla Scuola di Belle Arti di Tolone, ed è stata poi direttrice della Scuola Municipale di Belle Arti di Sète dal 1987 al 1997.

Nel 1987, ha fondato a Sète, Francia, la residenza per artisti Villa Saint-Clair, che ha diretto fino al 1997, e l’edizione di Villa Saint-Clair dedicata ai libri d’artista.

Curatrice dal 1988, Noëlle Tissier ha fondato e diretto un programma di residenza per artisti francesi ad Asaka City, in Giappone, dal 1993 al 1997, e ha promosso scambi tra Francia e Giappone con varie istituzioni.

Dal 2006 al 2009 ha presieduto l’Associazione francese dei centri d’arte (d.c.a).

Dal 1997 al 2018 ha fondato e diretto il Centro Regionale d’Arte Contemporanea Occitana (CRAC) di Sète.

Noëlle Tissier è membro del Consiglio di Amministrazione dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.

Académie de France à Rome — Villa Médicis

Viale Trinità dei Monti, 1 – Roma

Infoline: +39 06 67611

Info e prenotazioni:

Académie de France à Rome — Villa Médicis

Direttore: Sam Stourdzé

Sito web ufficiale: villamedici.it

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

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“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici
BrancaccioDanza: ultime audizioni il 3 ottobre

Brancaccio Danza: ultime audizioni il 3 ottobre. Un’oasi della formazione al centro di Roma per studiare e apprendere i diversi linguaggi della danza.

Brancaccio Danza. Oasi destinata ad accogliere bambini/e ragazze/i dai 4 ai 24 anni con una scuola e un triennio professionale dove incontrare coreografi e danzatoridi fama internazionale.

Un centro specializzato, creato per coltivare e trasmettere l’amore per la danza e l’arte performativa: Brancaccio Danza nasce dalla volontà di Alessandro Longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, di promuovere la danza non solo in forma didattica ma favorendo l’accesso al lavoro.

Brancaccio Danza: ultime audizioni il 3 ottobre. La doppia direzione artistica affidata ad Alessia Gatta, coreografa della [RITMI SOTTERRANEI] contemporary dance company nonché docente internazionale, e ad Alessandro Rende, docente di danza classica e danzatore del teatro dell’Opera di Roma, connota la qualità della proposta.

Brancaccio Danza: ultime audizioni il 3 ottobre. Formare un danzatore completo, colto, versatile, che sappia muoversi in un panorama variegato di linguaggi differenziati e che, seppur specializzato nel classico o nel contemporaneo, venga fin dalla scuola abituato a studiare e a confrontarsi con diversi stili e forme di comunicazione, avendo cura del suo benessere psicofisico.

La formazione, motore pulsante di tutta l’attività, è articolata su più livelli e diversificata nei programmi e negli intenti.

La scuola, fino ai 18 anni, offre programmi e corsi distinti per disciplina e intensità: danza baby, propedeutica, modern e break dance per adolescenti, fino ad arrivare a un ciclo di studi di otto anni, indirizzo classico e contemporaneo, in grado di fornire ai giovani una formazione adeguata per inserirsi in ambito lavorativo o per proseguire gli studi nel triennio professionale.

Il corso triennale W.O.M. – where opposites meet (dove gli opposti si incontrano) è riservato a danzatori dai 18 ai 24 anni, ed è volto ad assicurare un’adeguata padronanza di metodi e tecniche in ambito coreutico, nonché l’acquisizione di specifiche competenze disciplinari e professionali, lavorando sulla ricerca, la sperimentazione, l’intersezione e lo scambio di differenti linguaggi.

Un corso professionale, dove danzatori classici e contemporanei condivideranno lo studio delle discipline fondamentali e delle materie teoriche, per poi continuare a formarsi ciascuno nel proprio ambito.

Un luogo unico nel suo genere con programmi di formazione innovativi e trasversali, docenti altamente qualificati e un respiro internazionale che guideranno lo studente a scoprire una propria identità artistica che sia riconoscibile e matura, anche attraverso workshop e masterclass.

Al termine del progetto formativo, Brancaccio Danza si prenderà cura dei propri allievi, tutelando l’inserimento nelle produzioni di spettacoli e performance, attivando network professionali e favorendo esperienze formative con artisti e organizzazioni affermate nel panorama nazionale e internazionale.

Tecnica, versatilità, nuovi linguaggi, socializzazione, benessere psicofisico e sensibilizzazione alla cultura sono gli obiettivi principali per le nuove generazioni del BrancaccioDanza.

Brancaccio Danza rispetta i protocolli previsti dal Servizio Sanitario Nazionale in materia di Covid-19.

Audizioni corsi pre-professionali e Audizioni triennio professionale W.O.M:3 ottobre al Teatro Brancaccio

Programma, costi e convenzioni su www.brancacciodanza.com; per maggiori informazioni chiamare 377 5515549 o scrivere a info@brancacciodanza.com.

Presentazione video BrancaccioDanza: https://youtu.be/r-5kntVTAW8

Per le immagini del video si ringrazia Archivio BrancaccioDanza, Federica Capo e Danilo Notaro e Ferdinand Studio.

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377 5515549

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