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“Barre” il nuovo singolo degli era505.

“Barre” il nuovo singolo degli era505. “Le acque del Tevere simbolo del nostro cambiamento”, il nuovo videoclip degli era505

Barre” è il titolo del nuovo singolo e videoclip del duo romano era505. L’omonimo videoclip è stato girato da Ferdinando Montone per Himalaya Studio nella zona ciclabile del Lungotevere Roma.

“Barre” il nuovo singolo degli era505. Questa location nei pressi dell’Isola Tiberina, vuole accentuare proprio questo senso di inadeguatezza.

Il fiume Tevere che scorre al di sotto del livello stradale della città, rappresenta quindi un simbolo di collegamento tra la loro condizione e il resto del mondo fuori.

Il playback sulle sponde bagnate del fiume, una giornata piovosa e le acque torbide fanno da cornice e conferiscono espressività al mood della canzone.

Le scene girate con il corpo nella terra, sono poi una metafora dell’incapacità di cambiare questa condizione e prendere in mano la propria vita.

Primi piani e dettagli velocissimi, come piccole nature morte urbane, frammenti di vita che ci passano accanto senza fare troppo rumore.
Il duo composto da Flavio Guarasci classe 2001 e Pietro Cencioni classe 2002, spiega com’è nata la canzone.

“Barre” il nuovo singolo degli era505.
“Barre” il nuovo singolo degli era505.

Il brano con la produzione di Francesco Pierguidi nasce ispirandosi inizialmente alla celebre “Thousand Miles” di The Kid Laroi, per poi orientarsi verso sonorità più rap.

“Barre” racconta di un senso di inadeguatezza e di paura verso il futuro, che il duo prova ad affrontare tramite la musica.

Per i loro precedenti brani, si erano affidati ad un altro tipo di scrittura.

Un approccio che non li coinvolgeva del tutto nello storytelling, limitandoli ad essere spettatori di una storia che non gli apparteneva fino in fondo.

In questo senso il brano segna una svolta nella loro modalità di scrittura, non più improntata sull’ascoltatore, ma su di loro e sui loro dubbi e pensieri.

Le note del pianoforte che aprono la traccia preludono all’atmosfera malinconica della traccia, che poi tra beat ed effetti vocali si evolve in un crescendo di rime.

Le barre, che sono l’unità di misura utilizzata per definire la durata di una strofa rap, diventano per loro quindi un simbolo di cambiamento verso il loro approccio alla musica.

Barre che esprimono tutta la sofferenza emotiva, il desiderio di cambiamento e di rivalsa cercando la forza di liberarsi dalla propria infelicità.

https://www.instagram.com/era505_/
Luca Bramanti

Ufficio Stampa Nextpress

3291697846

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Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”,

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”, in collaborazione con Luogo Art Event e Fondazione Bioparco di Roma.. Direzione artistica di Elvira Maria Iannuzzi. Domenica 4 dicembre ore 18:30

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”. Camera Musicale Romana Bioparco di Roma

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”. Musiche di G. P. da Palestrina, A. Willaert, O. Dipiazza, O. Di Lasso, G. Castagna, H. W. Ledbetter, L.S.Bailey, M. Leontovyč, Sant’Alfonso Maria De Liguori.

Programma

Noel nouvelet (trad. francese, arr. P. Caraba)

Nanita nana (trad. sud america)

Acqua (testo di G. D’Annunzio, musica di T. Visioli) brano segnato in LIS

Sumer is icumen in (Anonimo XIII sec.)

Evening rise (trad. Nord America)

Bo yavo haboker (J. Hadar, B. Schweitzer)

Christi geburt (M. Bruch)

Intermezzo corale dei Piccoli Cantori

Ave Regina Coelorum (G. P. da Palestrina)

Regina Coeli (A. Willaert)

Tota Pulchra (O. Dipiazza)

Canzon, se l’esser meco (O. Di Lasso, testo di F. Petrarca)

Piovonmi amare lagrime dal viso (G. Castagna, testo di F. Petrarca)

Bring me little water, Silvy (Huddie W. Ledbetter, arr. M. Smiley)

Sing ding a ding a dong (L.S.Bailey)

Carol of the bells (M. Leontovyč)

Eseguono:

CORO DI VOCI BIANCHE VOCES ANGELORUM

CORO GIOVANILE WITH US

Camilla Di Lorenzo, direttore

Marzia Mencarelli, pianista

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”,
Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”,

La figura di Maria, donna e madre, viene accarezzata e raccontata da stimabili compositori rinascimentali e contemporanei; la nascita del Bambino fa scaturire canti di speranza e di pace, che inneggiano a Dio, che raccontano il tintinnio natalizio delle campane;

il desiderio di novità presente porta ad apprezzare proposte musicali provenienti da vari paesi, non necessariamente natalizie ma senz’altro accomunate dal criterio della varietà ritmica e stilistica;

fiore all’occhiello di tale programma, alcune composizioni corali su testi di autori come Petrarca e D’Annunzio e la traduzione di alcuni canti in Lingua dei Segni, la lingua che permette alle persone sorde di comunicare senza difficoltà e che si configura in questo caso come una danza di giovani mani bianche.

Protagonisti: gli artefici del nostro futuro. I ragazzi.

SALA DEI LECCI – BIOPARCO DI ROMA

Ingresso pedonale villa Borghese, incrocio V. Le Aldrovandi, via Mercadante

BIGLIETTERIA IN LOCO

I biglietti si acquistano esclusivamente in loco al botteghino allestito dall’organizzazione e aperto al pubblico a partire da 90 minuti prima di ogni evento fino all’inizio delle performance.

Ingresso / Ticket € 15,00 – ridotto € 10,00 (riservato ai soci, ai minori di anni 18, agli over 65 e agli studenti universitari e di conservatorio purché muniti di libretto). Omaggio riservato ai bambini minori di anni 12

Servizio gratuito di prenotazione (vivamente consigliata)

Info e prenotazioni:

cameramusicaleromana@gmail.com

www.cameramusicaleromana.it

Tel.: +39 333 45 71 245/ 3498256457

Ph. D. Alessandro Decadi

Filosofia e Teoria dei Linguaggi

Dipartimento di Tecnologie, Comunicazione e Società

Università degli studi Guglielmo Marconi 

Via Plinio, 44 – 00193 Roma

Pratiques et théorie du sens

Etudes Italiennes

Université Paris 8, Vicennes-Saint Denis

Paris

Tel. +39 334 8321 395

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Roma, “La mia città è un giardino”

Roma, “La mia città è un giardino”. Sabato 26 novembre 2022, ore 11.00-22.00. Presso il Mercato de Calvi, in Largo Sant’Eufrasia Pelletier. Presentato da ZIP – Zone d’Intersezione Positiva

Roma, “La mia città è un giardino”. Progetto di Animazione Artistica e Arte Pubblica per la Rivitalizzazione degli Spazi Pubblici

Roma, “La mia città è un giardino”. I mercati di Roma come spazi espositivi e luoghi di condivisione con la terza edizione de “La mia Città è un Giardino”

Sabato 26 novembre 2022, dalle ore 11.00 alle ore 22.00 presso il Mercato de Calvi di Roma, vedrà il suo culmine la terza ed ultima edizione de “La mia Città è un Giardino”, il progetto di rivalutazione dei mercati rionali del Municipio XII a cura di ZIP – Zone d’Intersezione Positiva, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.

Una serie di iniziative e performance artistiche tutte ad ingresso gratuito, ideate da ZIP_Zone per dar vita ad un processo di condivisione continuato e replicabile, che parte dal mercato rionale e si estende alle zone limitrofe, Via Jenner, Piazza Scotti e Via de Calvi.

Temporanei spazi della cultura, laboratori di parola e di musica e workshop mirati alla condivisione artistico-culturale, alla base del progetto comunitario ideato e realizzato dall’associazione, attiva da anni come animatore artistico e connettore sociale nel tessuto territoriale in cui interviene.

Dopo il successo delle prime due edizioni, “La mia Città è un Giardino” torna ad agire nel rionale Mercato de Calvi, con attivitàche puntano all’interscambio ed alla condivisione tra uomo e spazio urbano, che inneschino un intervento che non si esaurisca con lo scadere dei tempi del progetto, ma che generino un processo di condivisione replicabile, mediante l’attivazione di una rete territoriale che coinvolga tutti, dalle nuove generazioni agli anziani.

Le attività di rivalutazione dei luoghi protagonisti del progetto inizieranno il 15 novembre e termineranno il 5 dicembre, con una grande apertura e restituzione degli interventi al pubblico in occasione della Notte Bianca del quartiere, che avrà luogo nella giornata di sabato 26 novembre e che vedrà la pedonalizzazione straordinaria di Via Jenner, Piazza Scotti e Via de Calvi, in cui saranno realizzate molteplici iniziative culturali.

Roma, “La mia città è un giardino”. Le iniziative in Programma

“VOX POPULI”, a cura dello street poetry Er Pinto

Da martedì 15 a sabato 26 novembre – Mercato de Calvi

Primo tra gli interventi è “VOX POPULI”, che proporrà dal 15 al 26 novembre, un’indagine documentaristica a cura dello street poetry Er Pinto, un lavoro di ascolto e ricerca su e con gli abitanti del mercato, immaginato per restituire ai cittadini un ritratto poetico del luogo, collezionando parole, proverbi, grida, frasi idiomatiche, che rappresentano l’atmosfera e la vita quotidiana di chi vive e lavora nel mercato, ed offrendo un focus sulla poesia e la genuinità del mercato, con un occhio di riguardo alla nuova identità multietnica di quei luoghi che sono, molto più di altri, spazi di aggregazione e di integrazione reale.

Le persone raccontate diverranno protagoniste, recitando poesie, racconti, aneddoti ed episodi che avremo modo di raccogliere e filmare.

Ad affiancare Er Pinto ci sarà il regista Roberto Di Maio ed il direttore della fotografia Matteo Vieille. Roma, “La mia città è un giardino”.

“IL MERCATO CHE VORREI”, a cura dell’Associazione di Architette Interazione Urbane

Dal 18 al 26 novembre – Mercato de Calvi

Dal 18 al 26 novembre avrà luogo “Il Mercato che vorrei”, iniziativa che prevede la calendarizzazione di differenti appuntamenti di progettazione urbana partecipata specifici per il Mercato de Calvi, aperti ai cittadini ed alle Istituzioni.

L’iniziativa a cura dell’Associazione di Architette Interazione Urbane, è ideataal fine di realizzare una mappatura delle necessità che emergeranno dall’ascolto e la condivisione dei punti di vista di chi vive il mercato nel quotidiano.

Sarà inoltre realizzato un reportage fotografico ad hoc a cura di Giulia Ardizzione, per raccontare il mercato ed i suoi esercenti e il cui vernissage è previsto al mercato, nel pomeriggio di sabato 26 novembre dalle ore 12.00.

“TEMPORARY ART ZONE”, spazio culturale

Roma, “La mia città è un giardino”
Roma, “La mia città è un giardino”

Roma, “La mia città è un giardino”. Da martedì 15 novembre a lunedì 5 dicembre – Mercato de Calvi

Cuore delle attività della terza edizione de “La mia Città è un Giardino”, sarà l’attivazione temporanea di uno spazio del mercato che, per tre settimane, si trasformerà in un banco della Cultura e dell’Arte che, in sinergia con il Municipio XII offrirà un luogo di creazione personale e collettiva attraverso la proposta di attività comunitaria e workshops aperti al pubblico e alle scuole.

Nello spazio saranno previsti percorsi, azioni performative, presentazione di libri di scrittori residenti sul territorio e laboratori artistici a cura dell’artista Sara Basta, dell’Associazione PERFAREUNGIOCO, dell’Aps Art Ludik, dell’illustratrice Carolina Calabresi, dell’Associazione Arpitetto, dell’Ass. Monteverde Attiva, di Generazione Magazine, dello street poetry Er Pinto, del ricercatore Ivan Radicioni, della performer e scrittrice Gioia di Biagio, del musicista Maurizio Piccioli.

“NOTTE BIANCA”

Sabato 26 novembre – Mercato de Calvi

Nella giornata di sabato 26 novembre sarà realizzata all’interno del Mercato de Calvi una giornata di festa comunitaria, dalle ore 11.00 alle ore 22.00, in collaborazione con gli esercenti, le istituzioni, le associazioni ed i cittadini del quartiere, grazie alla calendarizzazione di una serie di attività formative e d’intrattenimento durante tutta la giornata.

Dalle ore 12.00, a cura di ZIP – Zone d’Intersezione Positiva, sarà organizzato un “Aperitivo Comunitario” aperto al pubblico ed alle Istituzioni, per raccontare il percorso di ascolto, mappatura e progettazione partecipata che vede nella valorizzazione del Mercato de Calvi, la possibilità che lo stesso divenga anche un luogo continuativo di aggregazione ed un vero e proprio hub di creatività ed innovazione, in linea con le tendenze europee.

Dalle ore 16.30 prenderanno il via i laboratori di circo per bambini a cura di Daniele Spadaro.

Dalle ore 11.00 alle ore 18.00, sarà realizzata l’opera e il workshop di arte partecipata dal titolo “Quello che ti voglio dire”,a cura dell’artista Sara Basta, che darà luogo a installazioni musicali, insieme all’Associazione Culturale S Sound.

Alle ore 17.00 avrà luogo la lettura di poesie a cura degli attori Riccardo Floris e Federico Passi, ispirate al lavoro di ricerca dello street poetry Er Pinto, nel corner “Libri e spritz” ideato da Daniele Pozzi. Roma, “La mia città è un giardino”.

A concludere le attività, dalle ore 19.00 alle 22.00 prenderà il via il format “Bacini in Silent”, a cura di Arianna del Grosso, che proporrà a tutti – soprattutto ai più giovani -, di prendere parte ad un’installazione sonora in filodiffusione, dotata di vinili, consolle e musica elettronica, dj e musicisti che condivideranno il proprio mondo.

Gli artisti suoneranno nel mercato e la musica sarà diffusa in cuffia.

TUTTE LE ATTIVITA’ SONO AD INGRESSO LIBERO E GRATUITO

PER INFO E PRENOTAZIONI

zipzone.art@gmail.com

www.zipzone.it

349.2652160

Ufficio Stampa Carla Fabi e Roberta Savona
Carla: carlafabistampa@gmail.com , 338 4935947 – Roberta: savonaroberta@gmail.com , 340 2640789
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Ar.Ma Teatro “L’Assedio di Roma”,

Ar.Ma Teatro “L’Assedio di Roma”, letture drammatizzate tratte da “Storia Nostra” di Cesare Pascarella, Sabato 3 dicembre ore 21, Domenica 4 dicembre ore 18, con Gianmarco Cucciolla adattamento e regia: Francesco Bazzurri 

Ar.Ma Teatro “L’Assedio di Roma”. Sipario7, nell’ambito del suo personale progetto volto al recupero del dialetto romanesco, propone uno spettacolo di letture drammatizzate alternate con declamazioni a memoria e azioni sceniche.

Progetto che racconta un ampio stralcio preso dall’opera “Storia Nostra” di Cesare Pascarella, partendo dall’ascesa di Napoleone, il quale aveva lasciato nei suoi combattenti il seme dell’Ideale, passando poi per il Quarantotto. Ar.Ma Teatro “L’Assedio di Roma”.

Quando il grido della rivolta echeggiò anche in Italia, sino ad arrivare ai gloriosi giorni della Repubblica Romana del 1849, dove tanti giovani morirono per difendere i valori della libertà dentro le mura di una Roma assediata.

Ar.Ma Teatro “L’Assedio di Roma”,
Ar.Ma Teatro “L’Assedio di Roma”,

L’intento è quello di far conoscere, soprattutto ai ragazzi, un grande autore come Cesare Pascarella, di riscoprire la bellezza del dialetto romanesco, che sta scomparendo e di lasciare un messaggio per tutti, ovvero quello di imparare dalla Storia, da chi si è speso combattendo eroicamente, per saper affrontare con una prospettiva nuova anche le piccole sfide del quotidiano e le battaglie personali. 

Info e prenotazioni: 339/6459653

AR.MA Teatro, via Ruggero di Lauria 22

Sabato 3 dicembre ore 21

Domenica 4 dicembre ore 18

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Bioparco di Roma “Historical Insteument”.

Bioparco di Roma “Historical Insteument”. Sala dei Lecci, domenica 20 novembre ore 19:00, Camera Musicale Romana. In collaborazione con Luogo Art Event e Fondazione Bioparco di Roma.

Bioparco di Roma “Historical Insteument”. Direzione artistica di Elvira Maria Iannuzzi

Bioparco di Roma “Historical Insteument”. Musiche di W. A. Mozart, J. Haydn e A. Stadler

Programma

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Divertimento n.4

Allegro, Minuetto, Adagio, Minuetto, Rondò

Franz Joseph Haydn (1732-1809)

Wiener menuette

Anton Stadler (1753- 1812)

Triò nr. 1

Triò nr. 2

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Divertimento n. 1

Allegro, Minuetto, Adagio, Minuetto, Rondò

Esegue il Trio Kalamus:

Rodolfo La Banca, corno di Bassetto, (Grundmann) Direttore e concertatore, Barbara Dias, clarinetto classico 5 chiavi (Grenser copy), Marco Mauro, clarinetto classico 5 chiavi (Grenser copy).

Il Trio Kalamus è composto da tre strumentisti affermati nell’ambito musicale moderno, contemporaneo e antico.

La passione per la scoperta delle molteplici sonorità del clarinetto attraverso stili ed epoche differenti, li porta ad esplorare un repertorio generalmente eseguito con strumenti moderni, utilizzando gli strumenti storici utilizzati all’epoca dei compositori proposti.

Il risultato è una esperienza di ascolto unica, quasi un salto nella macchina del tempo per ritrovare suoni e dinamiche espressive che non è più possibile assaporare con gli strumenti moderni.

Il trio Kalamus dedica da anni una notevole attenzione e studio per la musica antica, e si sono esibiti in Italia e all’estero presso prestigiose istituzioni tra cui ricordiamo: Svezia, Malta, Argentina, Cina.

Docenti di Conservatorio, strumento strumentale, compositori e trascrittori, si dedicano all’approfondimento dell’esperienza musicale in tutte le sue molteplici vesti, per non perdere neanche una opportunità espressiva e alimentare il fuoco della passione per il clarinetto e i sapori musicali che hanno ispirato i compositori di un tempo.

La percezione che ha il pubblico è quella di ritrovarsi indietro nel tempo e rivivere sapori musicali ormai perduti e deplorati dalla quotidianità contemporanea.

Bioparco di Roma “Historical Insteument”.
Bioparco di Roma “Historical Insteument”.

SALA DEI LECCI – BIOPARCO DI ROMA

Ingresso pedonale villa Borghese, incrocio V. Le Aldrovandi, via Mercadante

BIGLIETTERIA IN LOCO

I biglietti si acquistano esclusivamente in loco al botteghino allestito dall’organizzazione e aperto al pubblico a partire da 90 minuti prima di ogni evento fino all’inizio delle performance.

Ingresso / Ticket € 15,00 – ridotto € 10,00 (riservato ai soci, ai minori di anni 18, agli over 65 e agli studenti universitari e di conservatorio purché muniti di libretto).

Omaggio riservato ai bambini minori di anni 12

Servizio gratuito di prenotazione (vivamente consigliata)

Info e prenotazioni:

cameramusicaleromana@gmail.com

www.cameramusicaleromana.it

Tel.: +39 333 45 71 245/ 3498256457

Ph. D. Alessandro Decadi

Filosofia e Teoria dei Linguaggi

Dipartimento di Tecnologie, Comunicazione e Società

Università degli studi Guglielmo Marconi 

Via Plinio, 44 – 00193 Roma

Pratiques et théorie du sens

Etudes Italiennes

Université Paris 8, Vicennes-Saint Denis

Paris

Tel. +39 334 8321 395

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Roma Jazz Festival 2022, 46° edizione Immersivity.

Roma Jazz Festival 2022, 46° edizione Immersivity. Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” Sala Borgna, sabato 12 novembre ore 21,00

Jazz Story, le avventure di Tony Monten, di e con Lino Volpe

Roma Jazz Festival 2022, 46° edizione Immersivity. Roma Jazz Festival 2022, 46° edizione Immersivity, con: Rosario Giuliani – sassofono, Pietro Lussu – pianoforte, Illustrazioni – Silvana Orsi

Il Roma Jazz Festival, presenta, sabato 12 novembre, Jazz Story, le avventure di Tony Monten, di e con Lino Volpe, con:

Rosario Giuliani, sassofono, Pietro Lussu, pianoforte, illustrazioni, Silvana Orsi.

Tony Monten, è un impresario artistico, vulcanico e sentimentale, di origine siciliana, nato a New Orleans, noto per essere uno dei più grandi organizzatori della scena jazzistica americana, ma anche per essere ricercato dalla Polizia, dai creditori, e dalle sue 3 mogli, in tutti gli Stati Uniti.

Tony, racconta la sua vita, legata a doppio filo alla storia del jazz, dal suo nascondiglio di fortuna, nel quale è riparato, per sfuggire alle ire di Frankie La Boia, suo socio in affari nella gestione del Gold Club di New York, al quale ha sottratto “momentaneamente” 15.000 dollari!

Da Armstrong, ad Al Capone, dalla Chicago degli anni 20, alla New York di Duke Ellington, sino ad arrivare alla cinquantaduesima strada di Charlie Parker, in un continuo susseguirsi di aneddoti divertenti e appassionanti.

Roma Jazz Festival 2022, 46° edizione Immersivity.
Roma Jazz Festival 2022, 46° edizione Immersivity.

La colonna sonora, rigorosamente eseguita dal vivo, si avvale, della presenza in scena di musicisti di primo livello come il sassofonista Rosario Giuliani, e il pianista Pietro Lussu.

I fumetti animati, proiettati durante lo spettacolo, sono dell’illustratrice Silvana Orsi, che ha curato, tra le altre cose, il documentario “Bird Lives! Story”, dedicato al sassofonista Charlie Parker.

Lo spettacolo scritto e interpretato da Lino Volpe, ha debuttato nel settembre 2021 al Bagnoli Jazz Festival, successivamente è stato ospitato dal teatro Sannazaro di Napoli e dal teatro Villoresi di Monza.

Lino Volpe, è un autore e interprete teatrale, ha portato in scena i suoi spettacoli dall’inizio degli anni 2000.

I suoi spettacoli sono stati ospitati da prestigiosi teatri in tutta Italia: 

Teatro San Babila di Milano, Teatro Sannazaro di Napoli, Auditorium Parco della Musica di Roma, tra essi, Vetro (2000), I passaggi obbligati (2005), Il Verso del Cammello (2011), Vico tutti santi (2012), Scala napoletana (2014), Spassatiempo (2015), Il Regno delle 2 Titine (2016), Caffè amaro (2018), “Jazz Story, le avventure di Tony Monten” (2021).

Gli spettacoli di Lino Volpe sono sviluppati quasi sempre sotto forma di monologo, i suoi personaggi sono eroi minori, sempre alle prese con sotterfugi, e stratagemmi, per rovesciare un destino che sembra già segnato, le scene, sono sempre scarne, un vuoto da riempire attraverso il rapporto simbiotico che stabilisce con gli spettatori mediante una narrazione fitta, piena di immagini suoni e rumori.

Ha collaborato musicalmente e condiviso il palco con musicisti di primo livello, tra i quali è doveroso citare:

il fisarmonicista Richard Galliano, il trombettista Franco Ambrosetti, il sassofonista Rosario Giuliani, il trombettista Flavio Boltro, Il Solis String Quartet, il chitarrista Pietro Condorelli, il sassofonista Marco Zurzolo, l’organista Ernesto Vitolo, il trombettista Giovanni Amato, il batterista e cantante Mario Insenga (Blue Stuff), il sassofonista Sandro Deidda.

Ha curato la regia e la parte autorale di diversi programmi televisivi a carattere musicale, collaborando negli anni 90 con il circuito Odeon Tv, diretto da Lillo Tombolini, ha scritto e curato la regia di Bird Magazine, un programma sulla storia e sull’ attualità del jazz, trasmesso dal circuito Super Six.

Grande appassionato di jazz, negli anni 90, ha lavorato a uno dei più prestigiosi programmi di Radio Rai “Radio Uno serata Jazz” condotto e diretto da Adriano Mazzoletti, nel corso di quella esperienza, ha incontrato musicisti del calibro di Tony Scott, Massimo Urbani, Red Rodney (uno degli ultimi trombettisti ad aver suonato con Charlie Parker), Jon Faddis, e tantissimi altri.

Roma Jazz Festival 2022, 46° edizione Immersivity.
Roma Jazz Festival 2022, 46° edizione Immersivity.

Attualmente, sta ultimando 4 sceneggiature, per la realizzazione di una serie Tv, dedicata al mondo del Jazz, con il sostegno di Film Commission Campania, dal titolo, “Jazz Story, the man in jazz”.

Ha curato la regia televisiva per diecine di concerti con alcuni dei più importanti protagonisti della scena musicale italiana e internazionale come: Markus Stockhausen e da Martux- M crew, Enzo Avitabile e i Bottari, Peppe Barra, Lina Sastri, Enrico Pieranunzi, Danilo Rea, Rossana Casale, Manu Katche’, Tullio De Piscopo, James Senese, Gegè Telesforo, Franco Ambrosetti e Daniel Humair, Ritcherd Galliano, Solis String Quartet, Lino Patruno, Tony Scott, Lee Konitz, Charles McPherson, Gino Paoli e Danilo Rea, etc…

Ha firmato la regia e il soggetto di diversi documentari tra cui: Bird Lives Story – un documentario sulla storia del jazz e sulla vita del sassofonista Charlie Parker, prossimamente in onda su piattaforme streaming.

Una storia della musica a Napoli da Federico II di Svevia a E.A.Mario. Napoli al tempo degli Angioini – un documentario realizzato in collaborazione con La Curia di Napoli e con il Museo Diocesano di Napoli.

INFO

https://www.auditorium.com/rassegna/roma_jazz_festival_2021-24616.html
https://www.facebook.com/romajazzfestival/

https://www.instagram.com/romajazzfestival/

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Alessandro Gambino
3208366055 alessandro@gdgpress.com

Ilenia Visalli
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Roma, MA®T 2022 Millennials A®t Work.

Roma, MA®T 2022 Millennials A®t Work. A Roma, la street art ridisegna la toponomastica al femminile

Roma, MA®T 2022 Millennials A®t Work. Sui muri del quartiere che omaggia i grandi uomini della scienza, arrivano le grandi donne della scienza con le opere di Rame13, Giulia Ananìa, Martina Cips De Maina, Zara Kiafar e Giusy Guerriero

Roma, MA®T 2022 Millennials A®t Work. Largo Giuseppe Veratti, 00146 – Roma

A Roma, in quel che è sempre stato il quartiere dei grandi uomini della scienza – nel quadrante urbano adiacente a Valco San Paolo che si snoda tra da Via Enrico Fermi e Via Vito Volterra, vicino alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma Tre.

Roma, MA®T 2022 Millennials A®t Work.
Roma, MA®T 2022 Millennials A®t Work.

Dall11 novembre 2022 arrivano le grandi donne della scienza con MA®T – Millennials A®t Work che ridisegna attraverso la street art la toponomastica della capitale con il coinvolgimento di cinque artiste: Rame13, Giulia Ananìa, Martina Cips De Maina, Zara Kiafar e Giusy Guerriero.

Dall’11 novembre, sui muri di Largo Giuseppe Veratti, MA®T 2022 dà vita a un nuovo percorso darte pubblica e consapevolezza attraverso le immagini delle donne della scienza che hanno cambiato la società; scienziate – a volte poco riconosciute – che trovano così il giusto spazio come omaggio al loro contributo, ma anche per motivare le generazioni future a seguirne le orme.

Per realizzare le tre facciate, ognuna delle artiste si è ispirata a un tema, partendo dalla vita di Laura Bassi, fisica e accademica italiana, una delle prime donne laureate al mondo e una delle prime donne a occupare una cattedra universitariaa cui però, fino a oggi, non è stata dedicata alcuna via a Roma – solo un piccolo giardino non distante da Largo Veratti.

Oltre a Laura Bassi, Rame13 con la sua opera omaggia altre tre scienziate, Rosalind Franklin, Cecilia Payne e Ipazia.

Roma, MA®T 2022 Millennials A®t Work.
Roma, MA®T 2022 Millennials A®t Work.

Sempre a Rosalind Franklin si ispira Giusy Guerriero, mentre tra poesia e street art si incontrano Giulia Ananìa, Martina Cips De Maina e Zara Kiafar con l’opera dedicata a Donne e spazio.

Non solo street art. MA®T 2022, come ogni anno, diventa anche l’occasione per scoprire il quartiere, raccoglierne le storie e raccontare il progetto di nuova toponomastica al femminile con Open MA®T:

dall’11 al 13 novembre, 3 giornate aperte di incontro e confronto tra pubblico, operatori e cittadinanza.

Dall11 al 12 novembre, alle ore 11.00 e alle ore 15.00, Open MA®T promuove visite guidate alla scoperta delle opere realizzate, condotte dal teamwork Under 25 di Dominio Pubblico e dagli e dalle studenti delle scuole che hanno preso parte al progetto, mentre il 13 novembre alle ore 11:00 è la volta di “Scienzia(r)te:

immagini, arte pubblica, strade che parlano delle donne nel mondo della scienza” incontro pubblico organizzato da Dominio Pubblico in collaborazione con Municipio VIII. Modera Eugenia Nicolosi (La Repubblica) saluti istituzionali di Amedeo Ciaccheri, Maya Vetri. Interventi di Global Shapers, Ass. Eikon, Ass. Venus, Ass. Nessun Dorma, Ass. Toponomastica Femminile, Università Roma Tre, Giulia Anania. 

Nella giornata conclusiva di domenica 13 novembre sono inoltre coinvolte oltre alle associazioni locali che gestiscono gli Orti Urbani e il Parco di Veratti – Comitato Adotta Uno Spazio Incolto e Rendilo Verde e Associazione Cuore Sociale – in affinità con le tematiche trattate dal progetto, le associazioni Global Shapers, Eikon, Venus, Nessun Dorma, Toponomastica Femminile.

Roma, MA®T 2022 Millennials A®t Work.
Roma, MA®T 2022 Millennials A®t Work.

Artiste e opere:

Rame13, classe 1989, dopo aver attraversato più branche di studio, nel 2017 scopre una passione incredibile verso la street art che la porta a prendere parte a molti progetti di pregio, come “Walk the line” a Genova, “Cabine Rosa” per Enel e Giro d’Italia, Sant’angelo il paese delle fiabe e Fidenza Village.

L’opera che realizza per MArT è un omaggio a quattro scienziate: Laura Bassi, prima donna insegnante e ricercatrice italiana; Rosalind Franklin, madre della scoperta della struttura del DNA; Cecilia Payne, che scoprì la struttura della galassia e Ipazia, filosofa, scienziata e matematica del III -IV sec. d.C.

Giusy Guerriero (Avellino, 1987) si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma e si avvicina successivamente alla street art arrivando a collaborare con prestigiose istituzioni.

La sua ricerca artistica si sofferma sulle tematiche dell’introspezione, del femminile e del sociale.

L’opera che realizza per MArT propone uno sguardo della vita di Rosalind Franklin negli anni ‘50 in quanto donna e scienziata.

Nell’immagine sono presenti elementi riguardanti la vita quotidiana e al contempo scientifici come vetrini di laboratorio, la Foto 51 scattata dalla scienziata e la raffigurazione della struttura a spirale del DNA.

La terza opera prevede la collaborazione di tre artiste: una poetessa, Giulia Ananìa, che dedica al progetto una poesia che omaggia Samantha Cristoforetti; e due street artist, Zara Kiafar e Martina De Maina, che curano rispettivamente la realizzazione del disegno e il lettering della poesia.

La poesia di Giulia Ananìa è dedicata alle speranze di una giovane donna che raggiunge lo spazio: può essere Samantha Cristoforetti come chiunque altra, perché tutti siamo invitati a guardare al cielo e mirare alle stelle.

La delicata calligrafia di Martina De Maina riporta sul muro le parole di Ananìa mentre Zara Kifar dipinge una ragazza assorta nei suoi pensieri che “mira le stelle”, sogna e già sente il casco sulla testa rivolta all’infinito.

INFO E PRENOTAZIONI

(info@dominiopubblicoteatro.it | prenotazioni@dominiopubblicoteatro.it)                                                                                         FOLLOW US!

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MA®T – MILLENNIALS A®T WORK è un progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, vincitore dell’Avviso Pubblico “Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 –2022”, curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.  L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Municipio VIII di Roma. Il progetto è realizzato grazie alla sponsorizzazione di Herbol Italia.

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it

Marta Volterra  marta.volterra@hf4.it  340.96.900.12

Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74
Alessandra Zoia alessandra.zoia@hf4.it 333 762 3013

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Andrea Morricone dirige musiche di suo Padre.

Andrea Morricone dirige musiche di suo Padre. Andrea Morricone dirige musiche sconosciute di suo padre Ennio, alternandole a musiche di compositori a lui vicini.

Andrea Morricone dirige musiche di suo Padre. Suona Roma Sinfonietta, l’orchestra prediletta da Ennio Morricone, che la diresse personalmente in innumerevoli tournée in tutto il mondo

Andrea Morricone dirige il prossimo concerto della stagione di Roma Sinfonietta, che avrà luogo mercoledì 9 novembre 2022 alle 18.00 nell’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma Tor Vergata (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1)

Andrea Morricone, figlio di Ennio, ha composto più di 30 colonne sonore per il cinema, oltre a musica per teatro, televisione, radio ed elettronica, e ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali.

È anche direttore d’orchestra ed è salito sul podio di molte orchestre in Europa, America ed Asia.

Si dedica con passione a far conoscere sempre meglio l’eredità musicale di suo padre ed ha voluto dedicare questo concerto a “Morricone sconosciuto e i suoi contemporanei”.

Andrea Morricone dirige musiche di suo Padre.
Andrea Morricone dirige musiche di suo Padre.

Perché Morricone “sconosciuto”, se è un compositore famoso in tutto il mondo?

Eppure una considerevole parte della sua musica è stata messa un po’ in ombra da quella più famosa e più spesso eseguita: pensiamo a molte sue bellissime colonne sonore per film che sono stati ingiustamente dimenticati e anche alla sua musica “assoluta”, cioè destinata non al cinema ma alla sala da concerto, a cui Morricone teneva moltissimo.

Andrea dirigerà proprio alcune di queste musiche di suo padre meno note ma non meno belle, accostandole a quelle di musicisti che per diversi motivi gli sono stati vicini.

Il concerto si apre e si chiude nel nome del suo protagonista Ennio Morricone, di cui si ascolteranno alcune musiche per il cinema, bellissime ma di raro ascolto:

Mosca, Addio per il film di Mauro Bolognini del 1987, L’uomo proiettile per il film di Silvano Agosti del 1995, Il Prato per il film di Paolo e Vittorio Taviani del 1979, Per le antiche scale per il film di Mauro Bolognini del 1975., Romanza, Quartiere per il film di Silvano Agosti del 1987.

Sono invece musiche “assolute” Il sogno di un uomo ridicolo per violino e viola ed Esercizi per 10 archi solisti: quest’ultimo brano è stato definito da Morricone stesso “musica sperimentale” ed è una elaborazione di “Amami, Alfredo”, una delle melodie più famose e amate della Traviata di Verdi.

Alternati alla musica di Ennio Morricone, si ascolteranno musiche di altri quattro compositori. 

La prima è Introduzione e allegro per violino e pianoforte del suo maestro Goffredo Petrassi, uno dei più grandi musicisti italiani del Novecento, per cui Morricone ebbe rispetto ed ammirazione, anche se i loro rapporti non furono sempre facili.

Quindi due brani di Franesco Pennisi, compositore raffinato ed elegante, amico e coetaneo di Morricone: sono HafterthoughtsIn un foglio per pianoforte e Voce per violoncello solo.

Andrea Morricone dirigerà anche la prima assoluta della propria composizione più recente, Nello sguardo.

È un brano della durata di circa 5 minuti, di cui Andrea Morricone dice: “È composto nel linguaggio di musica assoluta, che mio padre prediligeva ed è evidentemente ispirato a tecniche di sue partiture.

Apparentemente caotico, il caos cerca di affiorare ad una sua compostezza e portare alla trasmissione di un messaggio di irrequieta dinamica e coinvolgente espressività”.

Andrea Morricone lascerà il podio al giovane Alessandro Marini, violinista e direttore d’orchestra, per la prima esecuzione assoluta di Rapsodia Novecento per archi di Marco Sinopoli (figlio del grande e indimenticabile direttore d’orchestra Giuseppe Sinopoli).

“È un piccolo tributo – scrive il giovane autore – al grande compositore e alle meravigliose musiche del film “La leggenda del pianista sull’oceano”.

Andrea Morricone dirige musiche di suo Padre.
Andrea Morricone dirige musiche di suo Padre.

Le mie elaborazioni nascono da un amore di lunga data per queste musiche e da una grande ammirazione per il grande Maestro Ennio Morricone, al quale dedico questo lavoro con profonda riconoscenza”.

Oltre all’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Andrea Morricone, suonano sei eccellenti solisti, ben noti al pubblico romano e non solo: il violinista Vincenzo Bolognese “spalla” dell’Opera di Roma, il violista Antonio Bossone, il flautista Bruno Paolo Lombardi, il sassofonista Gianni Oddi, il pianista Antonello Maio e il violoncellista Marco Simonacci.

Dunque un concerto assolutamente da non perdere, con sette brani composti da Ennio Morricone e cinque da musicisti a lui legati da rapporti di parentela, stima, ammirazione e amicizia.

Biglietti:

€ 12,00 intero; € 8,00 ridotti per personale universitario e over 65; € 5,00 per studenti


I biglietti si possono prenotare telefonicamente (06 3236104) e ritirare il giorno del concerto oppure acquistare direttamente prima del concerto.

Info:

info@romasinfonietta.it – tel. 06 3236104 – www

Ufficio Stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta:

Mauro Mariani

m.mariani.roma@gmail.com – tel. 335 5725816

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Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli

Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli per celebrare i 100 ANNI de LA TERRA DESOLATA di T.S.Eliot. Roma, 19-21 ottobre 2022, Convegno, spettacolo, laboratori, reading e un seminario di traduzione

.Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli, per la prima volta in Italia la poetessa britannica Joelle Taylor

Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli, tra i partecipanti: Franco Marcoaldi, Valerio Magrelli, Tomaso Montanari, Enzo Bianchi

La Terra Desolata di T.S.Eliot venne pubblicato per la prima volta su The Criterion nell’ottobre del 1922, segnando insieme all’Ulisse di Joyce e La Stanza di Jacob di Virginia Woolf la nascita del modernismo in letteratura.

Poema metropolitano per eccellenza, La Terra Desolata rispecchia nella sua chiave estetica il genere di fruizione multiculturale e multimediale dell’attraversamento di una città moderna, a partire dall’esplicita evocazione, nei suoi versi, di un’immaginaria Città Irreale che tiene insieme il mondo antico e il contemporaneo.

Oggi, a 100 anni dalla prima pubblicazione, quest’opera seminale del ‘900 viene celebrata con una grande manifestazione CITTA’ LUOGO DI POESIA, in programma a Roma dal 19 al 21 ottobre.

Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli. Manifestazione che si propone di declinare i molteplici stimoli e suggestioni dell’opera con un’analoga varietà di proposte, tutte di altissimo profilo: un convegno di tre giorni, uno spettacolo teatrale, due reading poetici due laboratori pratici, un seminario di traduzione.

Il convegno “Per le strade della città irreale: cento anni di Terra Desolata” (19, 20 e 21 ottobre, Casa delle Letterature) a cura di Alessandro Fabrizi e Iolanda Plescia raccoglie alcune delle voci più significative della scena culturale italiana che illustreranno le varie “strade” che attraversano il poema, da quella biblica a quella della cultura classica, da quella francese a quella orientale, quella di Dante e quella di Shakespeare.

Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli
Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli

In programma, tra gli altri, gli interventi di Enzo Bianchi (La Bibbia nella Terra Desolata); Vincenzo Trione (Baudelaire, il flaneur e la città); Nadia Fusini (Shakespeare nella Terra Desolata); Tomaso Montanari (L’arte figurativa nella Terra Desolata); Carlo Ossola (Dante nella Terra Desolata); Piero Boitani (Pound nella Terra Desolata); Stefano Catucci (Wagner e la musica nella Terra Desolata); Pietro Montani (Il Linguaggio come fabbrica di immagini), Emilia Di Rocco (“Io, Tiresia”) e Iolanda Plescia (“1922, annus mirabilis“).

Al Teatro Ciak i giorni 20 e 21 ottobre lo spettacolo in prima nazionale Città Irreale per la regia di Alessandro Fabrizi, una produzione 369gradi con Maria Vittoria Argenti, Alessio Esposito, Leonardo Gambardella, Laura Mazzi, Elisa Menchicchi, Maurizio Rippa e Olimpia Fortuni, danzatrice – che tradurrà parti del poema in Lis.

Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli. Allo spettacolo collaborano i musicisti Gianluca Misiti ed Emiliano Begni e la costumista Marina Sciarelli.

In programma due reading del poema: uno in lingua italiana il 19 ottobre alle ore 21 presso La Casa delle Letterature (a leggere saranno i poeti Franco Marcoaldi e Valerio Magrelli) e uno in lingua inglese il 18 ottobre presso il Teatro Ciak (a leggere la poetessa inglese Joelle Taylor).

Il reading in lingua italiana sarà accompagnato da una performance in LIS del testo.

Nel periodo dal 19 al 21 ottobre si svolgeranno due laboratori pratici di creazione poetica a cura di Patrizia Menichelli ricercatrice di poetiche sensoriali, artista indipendente e membro del Teatro de los Sentidos di Barcellona.

I due laboratori pratici (dal titolo: La Poesia degli Oggetti)sono ispirati alla tecnica poetica del “correlativo oggettivo” esposta da T.S.Eliot nel saggio “Hamlet and his problems” e propongono delle pratiche di creazione poetica o drammaturgica con oggetti, attraverso la disposizione di questi in percorsi esperienziali.

L’iniziativa è un progetto di fluidonumero9 in collaborazione con 369gradi e con il patrocinio del Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, Sapienza Università di Roma in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale – Casa delle Letterature.

Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli. Il progetto, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme” curato dal Dipartimento Attività Culturali di Roma Capitale.

Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli
Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli

Il convegno è realizzato con il contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

La città che il poema inscena è luogo di poesia e poesia essa stessa, e chi legge – o la attraversa – è invitato a mettere in relazione segni diversi, passato e presente, storia e cronaca, mondo antico e nuovo, proprio come muovendosi in una grande città.

Come una grande metropoli, infatti, il poema è deposito di gran parte della cultura occidentale e orientale (da Petronio e Ovidio a Dante, da Baudelaire alle Upanishad indiane) a cui il poeta fa appello alla ricerca di un senso all’ansioso vivere dell’uomo moderno e contemporaneo, per approdare alla pace interiore evocata dall’ultima parola del testo, il termine sanscrito shantih, che per la religione induista indica uno stato di pace che va oltre l’intelligenza.

Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli. La natura eterogenea degli incontri si rivolge a un pubblico di diverse fasce d’età e di interessi, dai bambini agli studenti universitari, e adulti di diverse culture e provenienza che comprende, con interventi in linguaggio LIS, il pubblico dei sordi segnanti.

L’alto profilo del convegno scientifico, offerto dalla qualità dei relatori del convegno, e delle proposte artistiche, dovuto all’opera in questione, agli artisti e agli operatori coinvolti, sarà comunque veicolato da una spiccata accessibilità dei linguaggi.

NOTE di Alessandro Fabrizi

“The Waste Land” di T.S.Eliot venne pubblicato per la prima volta su The Criterion nell’ottobre del 1922. 

Il mese successivo apparve sulla rivista The Dial e a dicembre venne stampato in volume da Boni & Liveright negli U.S.A. con l’aggiunta delle 

note scritte espressamente da Eliot.

Se “The Waste Land”, come affermò l’autore, non fu altro che il sollievo da una personale e del tutto insignificante lagnanza contro la vita e solo un pezzo di lamentela ritmica certo è che questa personale e insignificante lamentela ha generato nella mente dei lettori in questi cento anni visioni e revisioni, associazioni ed elaborazioni che hanno reso il poemetto, a dispetto del suo titolo, una terra particolarmente fertile, tutt’altro che desolata, che si offre a molteplici attraversamenti e dove in un angolo o a un incrocio sempre fiorisce qualche ricco e strano souvenir.

Questo forse perché Eliot non ha espresso la sua lamentela ricostruendola in tranquillità e descrivendola nella forma di una testimonianza monologante, proposta da un io di ascendenza lirica o romantica. Piuttosto, l’ha messa in scena, la messa in moto attraverso a set of objects che produce sempre nuovi accostamenti e immagini nella mente di chi legge, un drama di frammenti che accostandosi generano, come il crudele aprile, a third something, in modo analogo alle dinamiche del montaggio cinematografico, per come venivano praticate e teorizzate dal suo contemporaneo S.M. Eisenstein.

“The Waste Land” è poema moderno in quanto poema informato dall’esperienza della metropoli, alla cui complessità appunto risponde con la Sinfonia di una grande città à la Walter Ruttmann, e un poema modernista in quanto l’esperienza del mondo contemporaneo è messa in relazione con il passato, anche il più remoto, ed è osservata nella vertiginosa prospettiva verticale di un tempo simultaneo ed abissale che nel ticchettìo dei passi sui marciapiedi della City ode anche il battito ritmico dei tamburi del selvaggio nella giungla (da lì, scrive Eliot, nasce la poesia). 

Città luogo di Poesia, convegno, spettacoli. Potremmo dunque immaginare la Terra Desolata come una grande città irreale che invita ad essere attraversata e riattraversata, in numerosi percorsi, a cui abbandonarsi con lo spirito del flaneur o con l’impegno e l’ingegno dell’erudito (e la città diventa anche una grande biblioteca); scegliendo da quale porta entrare (Petronio?

Shakespeare? Ovidio? Baudelaire? Le Upanishad? Ezechiele?) e procedendo con un Baedeker in mano come Burbank o con un sigaro in bocca come Bleistein.

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L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Roma: arte e solidarietà, mercoledì 12 ottobre 2022 Villa Miani. L’opera Ab Ovo primo premio del Charity Dinner in occasione del Festival del Cinema di Roma 2022

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Arte e solidarietà. Un sodalizio perfetto che si consuma mercoledì 12 ottobre 2022 presso gli eleganti saloni di Villa Miani in occasione del Charity Dinner – diretto, anche quest’anno, da Tiziana Rocca in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma – a sostegno della Croce Rossa Italiana.

In occasione del consueto appuntamento di raccolta fondi che si tiene ogni anno durante la settimana capitolina dedicata al cinema italiano ed internazionale, la poliedrica artista contemporanea Camilla Ancilotto – assieme alla rinomata ditta Poignée Art, che celebra in ottobre il suo 55° anno di attività – dona una sua opera di grande prestigio, un unicum artistico quale primo premio della lotteria di beneficienza.

La scultura, selezionata dagli organizzatori come primo premio della serata – è concepita specificamente dalla Ancilotto per l’esclusivo evento di solidarietà: si tratta di una preziosa scultura ovoidalerealizzata in bronzo, con un inserto cuoriforme di un vivace rosso pulsante.

Ho progetto l’opera pensando all’incessante attività della Croce Rossa quotidianamente impegnata a fronteggiare le emergenze sanitarie internazionali” – afferma l’artista – “Il palese riferimento dell’opera al simbolo primario dell’uovo, da sempre legato ai miti di creazione dell’universo, sottintende la rinascita ed il rinnovamento”.

L’opera bronzea di Ancilotto invita il fruitore a specchiarsi e, traendo ispirazione dal racconto di Ovidio, a (ri)conoscere sé stesso nella superficie riflettente, andando oltre l’abbaglio della componente narcisistica ed egocentrica: l’altruismo e l’abnegazione dei volontari della Croce Rossa è difatti il tratto che il lavoro vuole omaggiare con “brillante” entusiasmo; il vibrante cuore scarlatto intende ricollegarsi idealmente all’intensa cromia della croce che campeggia nell’emblema dell’Ente ed alla grande passione di coloro che mettono la loro esistenza a disposizione degli altri.

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Il pregevole manufatto – prodotto dell’azienda romana Poignée, vera e propria fabrique créative che vanta un’elevata expertise artigianale nel combinare materiali di eccellente qualità e processi innovativi, porta in sé i valori più profondi che muovono la solidarietà umana veicolando al contempo le istanze dell’arte contemporanea.

www.camillaancilotto.com

per Camilla Ancilotto – Ufficio Stampa Emilio Sturla Furnò

+39 3404050400 – info@emiliosturlafurno.it

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana
L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

Biografia

Camilla Ancilotto nasce a Roma, città dove vive e lavora.  

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Nel 1999 consegue il Master of Fine Arts alla New York Academy of Art. La sua prima produzione pitto-scultorea è caratterizzata da una ricerca sulle figurazioni multiple interattive, realizzate grazie a parallelepipedi rotanti.

Nel 2012 l’opera monumentale “Original Sin” entra a far parte della collezione permanente di sculture del Wolfson Campus (Miami Dade College). Nel 2013 è tra gli artisti selezionati per la 55.

Esposizione Internazionale di Arte della Biennale di Venezia con “Deposizione”. Il 2017 è l’anno in cui la Ancilotto approda alla realizzazione di opere policrome scomponibili ispirate all’antico rompicapo cinese “Tangram”: con questo nuovo ciclo, dal titolo “Ab Ovo”, è protagonista del celebre Festival dei Due Mondi di Spoleto con la mostra personale “Mutaforma” presso Palazzo Collicola Arti Visive – Museo Carandente.

Nel 2018 prende parte alla BIAS – Manifesta 12 (Palermo) e al Premio Van Gogh – International Art Exhibition (Monreale), dove ottiene il riconoscimento per “l’opera più innovativa” con Katharsis.

A ottobre è tra gli artisti invitati a far parte dell’innovativo progetto “Atelier di MACRO ASILO” organizzato presso il Museo d’Arte Contemporanea di Roma.

Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 la Ancilotto torna ad esporre le sue Ab Ovo al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese in occasione della mostra “Unforgettable Childhood”, curata da Ermanno Tedeschi e promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale in collaborazione con l’Ambasciata di Israele in Italia.

Dal luglio del 2021, con la tela “Lucchetti del cuore” collocata nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles, è fiera ambasciatrice dell’arte italiana in Belgio. Rappresentata dalla Talk Gallery di Bruxelles, nel mese di novembre prende parte con le sue imponenti Ab Ovo policrome alla prima edizione della fiera internazionale di Arte moderna e contemporanea “Roma Arte in Nuvola 2021”, contribuendo in maniera decisiva all’assegnazione del “Premio Young” alla giovane galleria belga quale migliore galleria “under 5”.

Nel mese di dicembre dello stesso anno, in occasione della mostra “Giocare a regola d’arte” (curata da Paolo Giulierini ed Ermanno Tedeschi) presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’artista presenta l’installazione “Ab Ovo: Conglio, Gallina, Ippocampo” e l’opera interattiva “Sebastiano”.

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Ancora a dicembre, con la mostra itinerante “Bim Bum Bam – Art and Toys” (curata da Ermanno Tedeschi e Nirit Dahan), le opere ispirate al Tangram approdano in Israele, esposte negli spazi del Negev Museum of Art di Be’er Sheva.

Il 2021 si contraddistingue altresì per due importanti acquisizioni: due sculture Ab Ovo in acciaio lucidato a specchio trovano collocazione permanente presso la prestigiosa sede del Museo Nazionale di Ravenna (Sala dell’Arte Contemporanea) e nella collezione privata di Arte moderna e Contemporanea della Banca Patrimoni Sella.

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana
L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

Mostre Personali di Camilla Ancilotto

2021 Orizzonti Cromatici, Ile de Cavallo Corsica (FR)

2021 Allegorie Palazzo Ruspoli, Roma

2017 Mutaforma, Museo Carandente, Spoleto 

2012 In fieri, Camera Dei Deputati – Complesso di Vicolo Valdina, Roma

Original Sin, Freedom Tower Museum- Miami Dade College, Miami 2011 Original Sin, Ca’ d’Oro Art Gallery, Miami 

2010 Metamorfosi, Chiostro del Bramante, Roma 

2008 Galleria d’Arte Davico, Torino 

2003 Dipinti recenti, Galleria Cà d’Oro, Roma

Mostre Collettive 

2022 Art Basel Miami (dicembre)

2021 Negev Museum, Tel Aviv.

2021 Museo Archeologico Nazionale, Napoli

2021 Arte in Fiera, Convention Center La Nuvola, Roma

2021 Triennale di Roma, Palazzo Borghese, Roma

2020 BIAS Biennale Internazionale Di Arte Sacra Museo Regionale, Messina 2019 Museo Carlo Bilotti, Roma

2019 BIM BUM BAM Complesso Monumentale dello Steri, Palermo

2019 Premio Sulmona, Museo Civico Diocesano, Sulmona 

2019 MACRO ASILO Museo di Arte Contemporanea di Roma 2019 Castel dell’Ovo, Napoli

2019 Museo del Giocattolo, Zagarolo

2019 LA Art Show, The Culver Hotel 

2018 Premio Sulmona, Museo Civico Diocesano, Sulmona 2018 Unforgettable Childhood, Museo Nazionale di Ravenna 2018 Oasi, Chiesa di Sant Agostino, Pinerolo 

Art Rooms Fair International contest, Roma 

2017 Io Sono Qui, Museo MACRO Testaccio, Roma 

2017 Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, Complesso Monumentale del Vittoriano, Roma 

2016 Era perduto ed è stato ritrovato, Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano, Vigevano (PV)

In Arte Belzebù, Complesso dei Dioscuri al Quirinale, Roma

2015 Expo Arte Italiana, Villa Bagatti Valsecchi, Varedo (MB)

Amsterdam International Art Fair, Amsterdam 

2014 Ad Artem, Museo Fondazione Venanzo Crocetti, Roma

2013 Esposizione Internazionale d’Arte, la Biennale di Venezia 

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

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Al Bioparco di Roma “EsploraNatura”

Al Bioparco dal 29 settembre al I ottobre attività ‘EsploraNatura’, domenica 2 ‘giornata dei rinoceronti’

Al Bioparco di Roma “EsploraNatura”. Da giovedì 29 settembre a sabato 1° ottobre 2022 propone una divertente attività: l’EsploraNatura; domenica 2 ottobre sarà invece dedicata ai rinoceronti.

Al Bioparco di Roma “EsploraNatura” è un percorso a tappe, simile a una caccia al tesoro, nei 17 ettari è indicato per tutta la famiglia che si svolge in totale autonomia.

Al Bioparco di Roma “EsploraNatura”
“EsploraNatura”

Aguzzando l’ingegno, risolvendo giochi enigmistici come ‘unisci i puntini’ e semplici rime, si andrà alla scoperta di tante curiosità su sei specie simbolo del parco.

Gli indizi si potranno trovare all’interno dei pannelli didattici, nella mappa, o saranno intuizioni da interpretare.

Domenica 2 ottobre, dalle ore 11.00 alle 17.00 saranno organizzate attività di sensibilizzazione presso l’area dei rinoceronti bianchi che ospita dal 2019 due maschi di sei anni, Thomas e Kibo.

Inoltre si potrà seguire la visita guidata dal titolo ‘Colori d’Africa’ tra giraffe, zebre, mandrilli, lemuri e rinoceronti, in compagnia di un esperto naturalista che spiegherà caratteristiche e grado di minaccia di questi animali.

Le attività delle giornate sono incluse nel prezzo del biglietto. Per informazioni www.bioparco.it.

Seguici su Facebook e su Instagram: @bioparcoroma e utilizza #bioparcoroma 

Credit foto: Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco

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E’ nato a Roma il Villaggio De Sanctis.

E’ nato a Roma il Villaggio De Sanctis. Un autunno di circo, cinema, danza, teatro, musica e incontri letterari. MeltingPot, KarawanFest, La Città Ideale, Europa InCanto: in rete le realtà del territorio per un nuovo luogo aperto alla città

Tutti i giorni fino al 25 settembre, dalle ore 18:00 alle ore 23:00 Villa De Sanctis, Tor Pignattara, Roma, Ingresso pedonale Via di San Marcellino, Parcheggio Via dei Gordiani, 5

Fino al 25 settembre 2022, a Roma arriva Villaggio De Sanctis: a Villa De Sanctis – all’angolo tra Via Casilina e via dei Gordiani, con ingresso pedonale da via di San Marcellino – una nuova casa” per le realtà del territorio e al tempo stesso nuovo avamposto di cultura.

E’ nato a Roma il Villaggio De Sanctis.
E’ nato a Roma il Villaggio De Sanctis.

Un progetto di Melting Pot, realizzato grazie al sostegno di Roma Capitale, in collaborazione con con Zètema Progetto Cultura, che apre alla cittadinanza l’area verde sulla Via Casilina proponendo un contenitore poliedrico per ridisegnare il profilo culturale della città nel segno della creatività condivisa.

MeltingPot, dopo l’esperienza dello Spazio Ideale aperto a Tor Pignattara nel 2021 grazie alla vittoria del bando Vitamina G, è riuscita a costruire una convergenza territoriale di diverse realtà culturali che mettono la creatività al centro del loro agire, come Europa InCanto, La Città Ideale e Karawan Fest.

Villaggio De Sanctis di Roma proporrà così – sempre a ingresso gratuito – più di un mese di circo, cinema, danza, teatro, musica e tante esperienze laboratoriali per le nuove generazioni.

Dopo il successo Dialoghi Sinfonici, il format di Europa InCanto che ha visto il maestro Germano Neri e l’EICO Orchestra sviscerare la celebre V° Sinfonia di Beethoven per spiegarne al pubblico i passaggi più affascinanti, Villaggio De Sanctis apre la sua programmazione con il cinema e il circo.

E’ nato a Roma il Villaggio De Sanctis.
E’ nato a Roma il Villaggio De Sanctis.

Tutti i sabati, fino al 24 settembre, alle 19.00, Villaggio De Sanctis ospita le formazioni di nuovo circo italiano più interessanti del panorama nazionale da Circo Bipolar a Creme & Brulé, passando per Marlon Banda e Circo Verde, con una programmazione pensata per ogni tipo di pubblico.

Le domeniche sono invece dedicate alle nuove generazioni con i laboratori, alle 17:00, a cura di Circo Svago e gli spettacoli per i più piccoli, alle 18:00.

 Il cinema occupa un ruolo di rilievo nella programmazione di Villaggio de Sanctis, grazie alla collaborazione con Karawan Fest (15 – 21 settembre), che presenta il suo ricco programma tra cortometraggi, lungometraggi e incontri di approfondimento: tra i film in programmazione Toubab di Florian Dietrich (Germania, 2021, 96′), RK/RKAY di Rajat Kapoor (India, 2021, 95′) e La Traversée di Florence Miailhe (Francia / Germania / Repubblica Ceca, 2021, 84′).

Ancora sul cinema, un’arena dedicata ai cento anni di Pier Paolo Pasolini (14, 20, 22, 23 e 24 settembre), curata da Raffaele Meale, che vedrà programmati cinque tra i capolavori del cineasta friulano, tra cui Mamma Roma sottotitolato in bengalese, Accattone e Il Vangelo Secondo Matteo.

E’ nato a Roma il Villaggio De Sanctis.
E’ nato a Roma il Villaggio De Sanctis.

“Per Melting Pot, l’associazione per cui curo la direzione artistica, è davvero un bel traguardo l’essere riuscita a realizzare Villaggio De Sanctis insieme a tanti amici e colleghi come Karawan Fest, La Città Ideale, Europa InCanto, Fortezza Est e molti altri.

Dal 9 settembre al 25 settembre la villa sarà una casa delle arti per le persone, dove potersi incontrare e scoprire ogni sera un’attività diversa, con un programma ricchissimo, diversificato per ogni tipologia d’età e per i gusti più diversi” dichiara Leonardo Varriale, direttore artistico di Melting Pot

“Per La Città Ideale è davvero un piacere vedere questo grande fermento di cooperazione che sta prendendo forma nel Municipio Roma V, il territorio dove il nostro festival insiste dal 2017 e abbiamo aderito con entusiasmo al progetto “Villaggio de Sanctis”; del resto è così che ci immaginiamo la città: a misura di ogni persona, vitale, energica e piena di esperienze creative spropositate, per tutti” dichiara Fabio Morgan, direttore artistico de La Città Ideale.

“KarawanFest ha iniziato il suo viaggio per riportare il cinema nel quartiere di Tor Pignattara esattamente dieci anni fa, tra i primissimi a captare quel fermento culturale che oggi caratterizza il territorio come uno dei più vivaci della capitale.

È per noi una grandissima emozione festeggiare il decennale proprio a Villa De Sanctis che ospita il monumento simbolo del quartiere, il mausoleo di Sant’Elena conosciuto anche come “torre delle pignatte”, in compagnia di tante altre realtà che compongono il variopinto mosaico della scena culturale del Municipio Roma V.” dichiara Carla Ottoni, direttrice artistica di KarawanFest.

ConArena Pasolini per cinque serate riscopriremo il cinema di Pier Paolo Pasolini: Accattone, Mamma Roma con sottotitoli in bengalese, Il Vangelo Secondo Matteo, Uccellacci e Uccellini e Salò o le 120 giornate di Sodoma.

E’ nato a Roma il Villaggio De Sanctis.
E’ nato a Roma il Villaggio De Sanctis.

Per raggiungere la location, grazie alla collaborazione con ATAC, si potrà beneficiare di un vagone dedicato del trenino che collega Termini con la villa: all’interno del vagone critici ed esperti introdurranno gli spettatori alla proiezione, incontrando anche le persone del Municipio V che recitarono nei film del poeta friulano.” dichiara Raffaele Mele, curatore di Arena Pasolini.

Accanto a tutto questo molto altro ancora: danza, azioni urbane partecipate, teatro, laboratori, incontri letterari… per scoprire tutto il programma: www.villaggiodesanctis.it

Villaggio De Sanctis è un progetto di Melting Pot realizzato grazie al sostegno di Roma Capitale, in collaborazione Zètema Progetto Cultura.

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