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Alexanderplatz Luca Pirozzi New Words Quartet,

Alexanderplatz Luca Pirozzi New Words Quartet, la nuova stagione, Giovedì 14 dicembre ore 21,00

Luca Pirozzi – Basso elettrico, Enrico Zanisi – Pianoforte, live electronics, Christian Mascetta – Chitarra, Valerio Vantaggio – Batteria. Alexanderplatz Luca Pirozzi New Words Quartet

L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, presenta, giovedì 14 dicembre, Luca Pirozzi New Words Quartet.

Il nuovo quartetto elettrico di Luca Pirozzi propone un repertorio di composizioni originali non riconducibili ad un genere definito ma che hanno come punto focale un elemento imprescindibile del “dna” musicale dell’autore: la melodia.

La profonda intesa tra i musicisti, l’uso discreto ma personale dell’elettronica unito a brani completamente improvvisati sono solo alcuni dei punti di forza di un concerto di grande impatto emotivo.

Alexanderplatz Luca Pirozzi New Words Quartet,
Luca Pirozzi New Words Quartet,

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

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Alexanderplatz Rosario Giuliani Quartet.

Alexanderplatz Rosario Giuliani Quartet. “Logbook” la nuova stagione. Venerdì 8 e sabato 9 dicembre 2023 ore 21,00. Rosario Giuliani, sax, Dario Deidda basso, Pietro Lussu piano, Sasha Mashin, batteria

L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, presenta, venerdì 8 e sabato 9 dicembre, Rosario Giuliani “Logbook”. 

Il talento artistico di Rosario Giuliani può considerarsi ormai affermato e universalmente riconosciuto: generosità, virtuosismo, energia e lirismo sono le sue caratteristiche principali. Alexanderplatz Rosario Giuliani Quartet

Sorprendente più che mai in questa nuova avventura, Giuliani, presenta “Logbook”. I

n questo progetto, Giuliani compone tutti i brani traducendo in musica le emozioni, i luoghi e le istantanee legate a momenti particolari della sua vita e del suo “viaggiare”.

Un percorso sorprendentemente forte ed emozionante, al quale Giuliani si è avvicinato con la cautela di chi è abituato a soppesare ogni gesto, ma con la curiosità che rende grande un artista, costringendolo quasi a una curiosità febbrile e spasmodica verso mondi e orizzonti lontani.

Alexanderplatz Rosario Giuliani Quartet.
Alexanderplatz Rosario Giuliani Quartet.

Per questo nuovo “viaggio” Giuliani ha scelto musicisti con i quali da tempo esiste una collaborazione feconda: Pietro Lussu al piano, Dario Deidda al basso elettrico e Sasha Mashin alla batteria.

La notevole padronanza strumentale e ritmica unita alla naturale empatia musicale del quartetto favoriscono un costante dialogo creativo, tale da condurre i brani verso direzioni sempre diverse e spesso inaspettate.

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Alexanderplatz “Piji Unplugged Quartet”,

Alexanderplatz “Piji Unplugged Quartet”, la nuova stagione, sabato 2 dicembre 2023 ore 21,00

Piji,voce e chitarra, GianPiero Lo Piccolo, sax e clarinetto, Egidio Marchitelli, chitarra, Francesco Saverio Capo, contrabbasso. Alexanderplatz “Piji Unplugged Quartet”

L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, presenta, sabato 2 dicembre, Piji Unplugged Quartet.

Seconda puntata per la residenza artistica di Piji, il cantautore romano che da sempre mischia stili del jazz come lo swing e il manouche alle sue canzoni.

È stato nominato “resident songwriter” dal Jazz Club per la stagione 2023/2024 e sabato 2 dicembre sarà nella formazione “Piji unplugged 4et” che prevede un misto di canzoni, brani jazz manouche dal repertorio di Django Reinhardt e poesie tratte dal suo libro “S’i’ fosse whisky”.

Alexanderplatz “Piji Unplugged Quartet”,
“Piji Unplugged Quartet”,

Tra le canzoni, troveranno spazio in scaletta “Sara e le altre” per la parità di genere, “Cervello in fuga” e “Misanthropy village” sulla decadenza culturale, “I cigni di Nymphemburg” sull’immigrazione oltre alle romantiche “Un vestito di canapa” e “Non ho capito cosa mi capita”. Infine, le sue ormai note “metamorfosi”, ovvero rivisitazioni estreme di cover, ad esempio la sua versione Electro-manouche di “C’è chi dice no”.

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Alexanderplatz, Daniele Scannapieco Quartet.

Alexanderplatz, Daniele Scannapieco Quartet. Nuova stagione, venerdì 20, sabato 21 ottobre ore 21,00

Daniele Scannapieco, sax, Tommaso Scannapieco, contrabbasso, Luigi Del Prete, batteria, Michele De Martino, piano. Alexanderplatz, Daniele Scannapieco Quartet

L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, giunto ormai al 40° anno di attività, con la direzione artistica di Eugenio Rubei, inserito dai critici tra i 100 club di jazz più importanti al mondo, luogo dove si sono incontrati musicisti di tutto il mondo.

Con Daniele Scannapieco, sax, sul palco il fratello Tommaso al contrabbasso, Michele Di Martino al piano e Luigi Del Prete alla batteria, un progetto molto affiatato, dotato di un grande interplay e una spiccata vocazione al mainstream, che fa diventare un saggio di bop in grande stile, con decise inflessioni hard-bop.

Un percorso musicale quello di Scannapieco, che dalla sua esplosione ha creato sempre grande consenso di pubblico e critica attorno a lui e alle formazioni con cui si presenta nei grandi festival.

Gli intrecci fra moderno e postmoderno, cui assisteremo, sono certamente più complessi di quanto suppone chi crede di vedere tra essi un’opposizione imposta dalla standardizzazione, quali si sono dedicati, oltre naturalmente alla composizione di brani originali.

Daniele Scannapieco è uno degli esponenti di punta della cosiddetta scena campana del jazz, che ha prodotto molti talenti.

Dopo il diploma al Conservatorio “Giuseppe Martucci” ha fatto parte della Salerno Liberty City Band, per poi trasferirsi a Roma.

Qui ha conosciuto tra gli altri Stefano Di Battista e con lui si trasferì in Francia per un lungo tour.

Con Fabrizio Bosso ha fondato gli High Five, storica formazione jazz che e ha come componenti Julian Oliver Mazzariello al piano o Luca Mannutza al piano, Pietro Ciancaglini o Tommaso Scannapieco al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria.

Alexanderplatz, Daniele Scannapieco Quartet.
Alexanderplatz, Daniele Scannapieco Quartet.

Gli anni duemila sono per il musicista sassofonista un’importante tappa per la sua carriera artistica.

Vince, infatti, il prestigioso premio europeo “Django d’Or” ed il premio “Positano” come miglior musicista campano. Inoltre, per due anni consecutivi (2002 – 2003) è tra i primi classificati di Top Jazz della rivista Musica Jazz.

Ad oggi insegna Sassofono jazz al Conservatorio di Salerno “Giuseppe Martucci” ed è attivo nel panorama jazzistico italiano, riscuotendo grande successo in ogni suo concerto.

Ha collaborato con Danilo Rea, Flavio Boltro, Dado Moroni, Greg Hutchinson, Dee Dee Bridgewater, Giovanni Tommaso, Henri Salvador, Eric Legnini. E, ancora, Enzo Pietropaoli, Dino Piana, Roberto Gatto.

concerti ore 21,00

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Javier Girotto Quartet Alexanderplatz,

Javier Girotto Quartet Alexanderplatz, da giovedì 12 ottobre 2023 al via la nuova stagione. “ALREDEDORES DE LA AUSENCIA” “LIVE”

JAVIER GIROTTO – SAX SOPRANO & FLAUTI ANDINI, NATALIO MANGALAVITE: PIANOFORTE – TASTIERE & VOCE, LUCA BULGARELLI: BASSO ELETTRICO, FRANCESCO DE RUBEIS: BATTERIA – PERCUSSIONI

Javier Girotto & Aires Tango, Venerdì 13 ottobre, Javier Girotto, sassofoni e flauti, Marco Siniscalco, basso, Alessandro Gwis, pianoforte,Francesco De Rubeis, batteria e percussioni

Sabato 14 ottobre Javier Girotto al sax baritono e soprano, Paolo Recchia e Daniele Tittarelli sax alto,Gianni Savelli sax tenore,Marco Siniscalco basso, Pietro Iodice batteria

Riapre, giovedì 12 ottobre, l’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, giunto ormai al 40° anno di attività, con la direzione artistica di Eugenio Rubei, inserito dai critici tra i 100 club di jazz più importanti al mondo, luogo dove si sono incontrati musicisti di tutto il mondo.

Molti di questi artisti hanno lasciato una traccia nel locale che è ancora visibile nelle pareti, interamente ricoperte dalle firme dei più grandi jazzisti mondiali.

Javier Girotto Quartet Alexanderplatz,
Javier Girotto Quartet Alexanderplatz,

Apertura, giovedì 12 ottobre, con una “carta blanca” di Javier Girotto.

Giovedì 12 ottobre, Javier Girotto Quartet “Alrededores dela Ausencia”.

Javier Girotto è uno dei musicisti più sensibili e capaci che ci sia in circolazione. L’ambiente musicale è quello del jazz ma anche quello della musica argentina, del tango in particolare, di cui è uno dei principali esponenti in Europa, sin dalla metà degli anni novanta quando pubblicò il primo di dieci dischi con gli Aires Tango, una delle formazioni di riferimento di quella rilettura del tango con elementi jazzistici che ha appassionato decine di migliaia di spettatori nel corso degli anni.

Ma Girotto è anche un musicista che passa con estrema disinvoltura al jazz classico, alle formazioni in solo, duo, trio, con grandi orchestre o sestetti di soli fiati.

Al suo attivo ha una trentina di dischi, come leader o co-leader, in uno dei quindici differenti progetti che porta in giro per l’Europa.

Alrededores de la Ausencia ha due novità che lo contraddistinguono dal resto delle produzioni precedenti.

È’ il primo disco che Javier registra nella natìa Argentina, insieme ad alcuni straordinari musicisti di Cordoba (città in cui è nato).

È il primo disco che esce per la neonata etichetta JG Records, etichetta che lo stesso Girotto ha creato per un senso spiccato di indipendenza che ogni anno si fa più deciso.

Il disco è un atto d’amore, assoluto ed irrinunciabile, alla propria musica, alle proprie radici culturali, alle sconfinate terre d’Argentina; dodici brani in cui l’arte altissima di questo musicista infaticabile approda alla piena maturità. Venerdì 13 ottobre, Javier Girotto e Aires Tango. 

Il gruppo nasce nel 94 da un’idea del sassofonista e compositore argentino Javier Girotto, che ispirandosi alle proprie radici musicali e fondendole con le modalità espressive tipiche del Jazz crea un terreno musicale nuovo.

Facendo esplicito riferimento alla musica del grande Astor Piazzolla, Javier Girotto con Aires Tango arriva ad un repertorio di musica originale in progressiva evoluzione, sia per la natura improvvisativa che per il continuo ricambio del materiale musicale.

La musica Javier Girotto- Aires Tango rispecchia fedelmente i tratti della melodia tangueira e dell’improvvisazione jazzistica.

Il risultato è una sorta di Tango trattato, dalle caratteristiche spiccatamente latine per le melodie ed i ritmi che lo animano, ma meno vincolato dai canoni del Tango tradizionale e perciò terreno fertile per un’improvvisazione d’ispirazione Jazz; in questo modo gli Aires giungono a una musica di notevole libertà espressiva e di grande fascino, nella quale gli echi del passato si fondono con le istanze del linguaggio musicale più moderno.

Sabato 14 ottobre, Javier Girotto questa volta con Six Sax.  

Ritorno di una delle prime formazioni fondate da Javier Girotto agli inizi della sua carriera italiana, i Six Sax, quattro sax, un basso e una batteria, che nel lontano 1995 salutò il primo disco a nome del leader, per l’etichetta Via Veneto Jazz.

Oggi li rincontriamo con Javier Girotto al baritono e al soprano, Paolo Recchia e Daniele Tittarelli all’alto, Gianni Savelli al tenore e gli amici di sempre Marco Siniscalco al basso e Pietro Iodice alla batteria.

Il loro repertorio, una miniera poco sfruttata in questi anni, riluce di nuovo smalto, per il loro originale approccio alle composizioni, tutte firmate da un inesauribile Javier Girotto, per la maestria tecnica e per le coraggiose scelte linguistiche.

La musica, benché possegga ampi spazi per l’improvvisazione, si serve di strutture compositive per evidenziare le capacità solistiche dei singoli musicisti, organizzati in situazioni sonore collettive, ma anche in trii, duetti e soli, in una scaletta che comprenderà tutte le anime del compositore, come Cordoba, La Habana y La Toscana, Earth problems, John’s dreams, dedicata a Coltrane, Homenaje ad Astor,

un tributo a Piazzolla, Sax Sex Six o The G4 formula, sulla strada di uno sperimentalismo che dopo Aires Tango, e i diversi duo, imperniati su classici e stilemi argentini, lo fa “strambare” verso atmosfere decisamente jazzistiche

Inizio concerti ore 21,00

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

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Alexanderplatz Nicola Mingo Quartet

Alexanderplatz Nicola Mingo Quartet New Release. Lunedì 29 maggio ore 21,00

Alexanderplatz Nicola Mingo Quartet. Nicola Mingo – chitarra, Francesco Marziani – Piano, Pietro Ciancaglini – contrabbasso, Pietro Iodice – batteria

L’Alexanderplatz Jazz Club, presenta,lunedì 29 maggio,Nicola Mingo Quartet “ New Release”.

Il progetto “New Bebop Journey” vuole essere un excursus attraverso il linguaggio del Bebop in tutte le sue forme e innovazioni a partire dal genio di Charlie Parker. 

Mingo, in questo nuovo progetto, propone molti nuovi brani originali in stile Modern Mainstream con dediche ai grandi solisti del Bebop (Charlie Parker -Dizzy Gillespie-Clifford Brown-Wes Montgomery per il centenario della sua nascita e un omaggio speciale al mitico George Benson nel suo ottantesimo compleanno.

Mingo si è oramai caratterizzato, nel variegato panorama jazzistico europeo, come uno dei migliori chitarristi bebop oggi in attività, con un’intensa ed ampia produzione discografica (8 CD a suo nome) ed una rilevante presenza nell’ambito di Festival jazz e rassegne nei migliori jazz club di Italia. Alexanderplatz Nicola Mingo Quartet

Il suo fraseggio, a note staccate, risulta sempre quanto mai fluido e originale, memore dell’insegnamento dei grandi del jazz e quindi in grado di coinvolgere l’ascoltatore in un viaggio nel tempo di straordinario fascino.

Chitarrista, compositore e arrangiatore, nato a Napoli nel 1963, Nicola Mingo è uno dei maggiori esponenti europei della chitarra modern mainstream jazz. Alexanderplatz Nicola Mingo Quartet

Diplomato al Conservatorio S. Pietro a Maiella nel 1985, si perfeziona attraverso stage e seminari con i più importanti esponenti della chitarra jazz (Joe Pass, Jim Hall, Joe Diorio), suonando anche con Bill Pierce, Terence Blanchard, Cedar Walton, Billy Higgins e Paul Jeffrey.

Inizia la sua attività discografica in qualità di leader e produce nel 1994 “Walking” (Pentaflowers), con Flavio Boltro, Dario Deidda, Amedeo Ariano, Valerio Silvestro, presentandolo all’Umbria Jazz Festival ’94.

Nel 1996 produce il suo secondo album da solista: “Modern age” (Pentaflowers), inciso con il Nicola Mingo Quartet, presentandolo al Festival Jazz di Iseo. Alexanderplatz Nicola Mingo Quartet

L’anno successivo è inserito nell’album “Blues for Bud” (CDpM Lion), che raccoglie il meglio del panorama jazz italiano.

Nel 2001 per la Red Records pubblica “Talkin’ jazz”, un omaggio ai musicisti che hanno reso grande la storia del jazz, ponendo l’accento sul lavoro dei chitarristi.

Nel 2004 esce il suo quarto lavoro “Guitar Power” edito da (Philology), tributo a Wes Montgomery. Nel giugno 2007 pubblica “Parker’s Dream” (Rai Trade), un omaggio a Charlie Parker in guitar solo.

Nello stesso anno Mingo produce un progetto didattico, il dvd “Suonare nello stile di Wes Montgomery” (Playgame Music- ED. Carish). Alexanderplatz Nicola Mingo Quartet

Alexanderplatz Nicola Mingo Quartet
Alexanderplatz Nicola Mingo Quartet

Nel 2009 il suo brano “Blues for Grant Green” è inserito nella compilation Guitares Jazz, edita dalla casa discografica francese Wagram Music.

Con “We remember Clifford” (2011) giunge alla sua sesta esperienza discografica in qualità di leader, la prima su etichetta EmArcy, la stessa su cui Clifford Brown ha inciso più di mezzo secolo fa una storica serie di capolavori, presentata nell’edizione 2011 di Umbria Jazz Festival.

Il 13 maggio 2014 esce “Swinging” (Universal Music), presente su Spotify e sulle maggiori piattaforme streaming.

Nel 2019 pubblica il suo ottavo lavoro discografico “Blues Travel” (Alfamusic), un tributo al blue note sound.

Tra le principali collaborazioni di Nicola Mingo vanno menzionate quelle con Antonio Faraò, Flavio Boltro, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Amedeo Ariano, Luca Bulgarelli, Dario Deidda, Joseph Lepore, Fabio Morgera, Franco Cerri, Nico Menci, Bobby Durham, John Arnold, Pietro Iodice, Salvatore Tranchini, Stefano Sabatini, Paolo Fresu, Gianni Cazzola, Emanuele Cisi, Massimo Urbani, Paul Jeffrey, Terence Blanchard, Billy Higgins, Danilo Perez e Cedar Walton.

Svolge un’intensa attività didattica a partire dal 1990 nell’ insegnamento della chitarra e della musica jazz in rinomate scuole di Roma come Università della musica, Lady Bird, Modern times, Music All, Teatro Golden; tiene numerose masterclass sugli stili dei più grandi chitarristi jazz come Wes Montgomery, Joe Pass, Pat Martino e stage su bebop e fraseggio jazzistico presso accreditate strutture e festival.

Roma 2009 Music all; Ischia jazz winter 2010; masterclass imc Teramo 2011 ; Euterpe; Roma Teatro Golden 2009-2010 Roma Modern times; Ritmix music school; Music all. Intensa anche l’attività concertistica in festival e club italiani ed europei tra cui Umbria jazz edizioni 1994 e 2011, Iseo jazz edizioni 1996 e 2006, Ischia jazz 2009 e 2011, Campania jazz, Marechiaro blues, San Marino jazz festival, Festival internazionale della chitarra di Rieti, Casa del jazz, Auditorium Parco della Musica, Fano jazz, Camerino jazz, Duc de Lombards, Vittoria jazz festival, Valenza jazz, Villa Celimontana, Atessa jazz, Leonessa jazz, Bacco jazz festival, Terni in jazz, Musicamdo, Jazzit festival, Teatro filarmonico Arena di Verona, Teatro Santa Chiara, Teatro Lauro Rossi Macerata, Antica Biblioteca Valle, Teatro Manzoni- Roma, Castel Sant’Angelo, Letture d’estate, Napoli jazz festival, Trenzano jazz festival, Festival dell’Europa, Torremaggiore jazz festival, San Severo jazz festival, Pozzuoli jazz Festival.

Inizio concerti ore 21,00 Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

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Alexanderplatz Stefano Di Battista e Chicco Testa

Alexanderplatz Stefano Di Battista e Chicco Testa presentano: Mercoledì 24 maggio ore 21,00, New Generation Cutello Brothers Group

Alexanderplatz Jazz Club, ospiti: Alex Britti, Alessandro Preziosi, Andrea Rea, Dario Rosciglione, Nicky Nicolai, Stefano Di Battista, Daniele Sorrentino, Gegè Munari, Luigi Del Prete, Vittorio Cuculo.

L’Alexanderplatz Jazz Club, presenta, mercoledì 24 maggio, una serata speciale organizzata da Chicco Testa e Stefano Di Battista.

Sul palco che vedrà protagonisti i giovani e talentuosi Matteo (tromba) e Giovanni Cutello (sax).

Tanti ospiti artisti del calibro di Stefano Di Battista (sax), Alex Britti (chitarra e voce), Alessandro Preziosi (voce) Nicky Nicolai (voce).

Tanti straordinari musicisti tra cui, Daniele Sorrentino e Dario Rosciglione (contrabbasso), Andrea Rea (piano) Gegè Munari e Luigi Del Prete (batteria) Vittorio Cuculo (sax).

L’evento nasce dal desiderio di promuovere il progetto “NEW GENERATION” ideato da Stefano Di Battista che, insieme ad altri artisti, ha caldeggiato, promosso e creato con passione, per sostenere i giovani e forti talenti italiani.

Alexanderplatz Stefano Di Battista e Chicco Testa
Alexanderplatz Stefano Di Battista e Chicco Testa

Il progetto prende forma grazie alla collaborazione con Chicco Testa e al quale si uniscono con entusiasmo personaggi del mondo dello spettacolo, tra questi spiccano i nomi di Alex Britti, Mario Biondi, Alessandro Preziosi, che partecipano sia con collaborazioni al disco che con l’organizzazione e partecipazione dal vivo alla festa di raccolta fondi.

La serata sarà all’insegna del talento, dell’allegria, della Musica capace di unire e creare arte e bellezza, solidarietà e sostegno all’associazione senza fini di lucro, destinata a promuovere il nuovo disco sulle piattaforme digitali.

Una festa dove la parola d’ordine avrà il suono della riconoscenza e la soddisfazione di sentirsi parte integrante di un così bel progetto di promozione per la grande musica fatta da giovani talenti italiani.

Inizio concerti ore 21

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Alexanderplatz Go Dex Quartet.

Alexanderplatz Go Dex Quartet. Pasquale Innarella Sax tenore, Paolo Cintio Pianoforte, Leonardo De Rose Contrabbasso, Giampiero Silvestri Batteria

L’Alexanderplatz Jazz Club, presenta, venerdi 5 e sabato 6 maggio, Go_ Dex Quartet guidato da Pasquale Innarella.

Alexanderplatz Go Dex Quartet. Il temine go dex è un termine fortemente legato al sassofonista Dexter Gordon, infatti, “GO” è il titolo che lui stesso dà ad un suo bellissimo disco.

Il quartetto nasce dall’idea di Pasquale Innarella di omaggiare il grande tenor sassofonista afroamericano particolarmente stimato e amato da tutti i musicisti di jazz e molto conosciuto come grande interprete di appassionanti brani eseguiti con il sax tenore e contemporaneamente pochissimo conosciuto come compositore di bellissimi brani di jazz.

Dexter Gordon non ha scritto molti brani e quasi mai eseguiti da altri musicisti.

Pasquale Innarella storico musicista di jazz da sempre appassionato e rapito dal linguaggio fluido e melodico del suo sax tenore ha deciso di mettere in piedi un quartetto che rilegge in chiave moderna superando lo stereotipo del linguaggio dell’hard bop le musiche di Dexter Gordon pur rispettandone fortemente l’impronta.

L’Idea di conservare la formazione classica del quartetto formato da sax tenore, pianoforte, contrabbasso e batteria è stato pensato proprio per avere l’ancoraggio timbrico all’idea musicale di Dexter, anche se non è questo l’unico aspetto di conservazione.

Alexanderplatz Go Dex Quartet.
Alexanderplatz Go Dex Quartet.

Il quartetto affronta le partiture del Maestro con libertà ritmica, armonica e melodica e offre un’aria di agilità nel muoversi all’interno delle strutture armoniche sia per i brani di ambito tonale che di brani con strutture modali, non disdegnando affatto incursioni nel linguaggio free.

Il Go_Dex Quartet crea un ottimo rapporto empatico con il pubblico sia sulle ballads sia sui brani ritmicamente più sostenuti, il tutto sempre orientato alla fruibilità del risultato finale della musica proposta.

I 4 esperti musicisti dialogano tra loro creando un mood fresco e ricco di energia coinvolgente.

Inizio concerti ore 21,00

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Alexanderplatz Jazz Club Francesco Buzzurro,


Alexanderplatz Jazz Club Francesco Buzzurro, martedì 28 marzo ore 21,00. Francesco Buzzurro. “Guitar Recital, One Man Show”.

Francesco Buzzurro, il chitarrista italiano definito da Ennio Morricone “tra i più grandi al mondo perché capace di rendere fruibile a tutti la musica colta”, presenta il suo live dal titolo “One Man Band”. Alexanderplatz Francesco Buzzurro

Alexanderplatz Francesco Buzzurro. Apprezzato in tutto il mondo per il suo approccio “orchestrale” alla chitarra e uno stile trasversale che fonde il mondo classico con il jazz e la musica popolare, Francesco Buzzurro propone grandi successi di artisti come Gershwin, Chick Corea, Django Reinhardt e Jobim, da lui riarrangiati in modo assolutamente originale, oltre ad alcuni brani di sua composizione tratti dal suo ultimo album “Il quinto elemento”.

Grazie alla sua straordinaria tecnica di matrice classica, aperta a una conoscenza profonda del jazz e dell’improvvisazione, è diventato negli anni un punto di riferimento assoluto per il mondo della chitarra acustica.

È stato votato dalla rivista di settore Musica Jazz come uno dei più talentuosi del panorama internazionale.

È inoltre stato eletto “miglior chitarrista jazz” in un sondaggio dei lettori della rivista Guitar Player Magazine e “miglior chitarrista europeo” dalla Borsa Internazionale della Cultura di Friburgo.

Nel concerto in versione solista “One Man Band “Francesco Buzzurro, musicista di solida formazione accademica poi approdato al Jazz ed alla musica Latin, propone un percorso musicale che rappresenta la metafora di un abbraccio globale tra le culture laddove la musica si caratterizza simbolicamente come i grandi transatlantici dei primi del Novecento all’interno dei quali si mescolavano razze, suoni e colori avvalorando la tesi che il linguaggio dei suoni non ha bisogno di traduzioni e non conosce barriera alcuna.

Nel repertorio del chitarrista figurano brani di varia estrazione, dal Jazz alla musica di Morricone, dagli originali de “Il Quinto Elemento “al Tango di Piazzolla, dalla musica di Jobim a quella in di Django Reinhardt al quale Francesco ha dedicato il suo ultimo lavoro discografico.  

Alexanderplatz Jazz Club Francesco Buzzurro,
Alexanderplatz Jazz Club Francesco Buzzurro,

Nel suo concerto il musicista siciliano delinea la sua personalissima visione della chitarra, trattata come una piccola orchestra con una stupefacente libertà improvvisativa che mantiene inalterati groove, eleganza armonica e che rivela una profonda sensibilità verso l’espressività interpretativa sostenuta peraltro da un inequivocabile gusto per la melodia pura. 

“Crossover” è quindi il termine più indicato per descrivere il concerto del chitarrista Francesco Buzzurro il cui obiettivo dichiarato è quello di abbattere all’interno della sua solo-performance tutte le barriere ormai desuete tra i cosiddetti “generi”, termine che separa le forme musicali una dall’altra quasi che esista “una” musica classica, “una” musica jazz, “una” musica latina…

Per Francesco Buzzurro esiste solo “La Musica” e basta. Il puro gusto di farla in maniera personalizzata e di porgerla al pubblico nella convinzione che comunicare le proprie emozioni sia il vero e forse l’unico scopo di un concerto.

Inizio concerti ore 21,00

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Alexanderplatz Jazz Club Lino Patruno.

Alexanderplatz Jazz Club Lino Patruno. Monday Jazz Show, lunedì 27 marzo ore 21,00

Lino Patruno (banjo), Gianluca Galvani (cornetta), Giorgio Cuscito (sax tenore), Silvia Manco (pianoforte e voce), Guido Giacomini (contrabbasso), Riccardo Colasante (batteria) e con Pierluca Buonfrate (voce). Alexanderplatz Jazz Club

All’Alexanderplatz Jazz Club, presenta, lunedì 27 marzo, Lino Patruno Monday Jazz Show. Uno dei personaggi più carismatici del jazz italiano, Lino Patruno, ripercorrerà la storia del Dixieland e del jazz tradizionale.

La Band da decenni è attiva nel rappresentare il Jazz di Chicago e New York dagli anni’20 agli anni ’60, fedele allo stile degli All Stars di Eddie Condon.

Le esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in Tv a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e regista televisivo.

Lino Patruno iniziò la sua carriera nel 1954 nelle prime jazz band che agivano a Milano negli anni ’50.

Fra le band da lui guidate ricordiamo la “Riverside Jazz Band” negli anni ’50 e ’60 e la “Milan College Jazz Society” negli anni ’70.

Nel 1964 assieme a Roberto Brivio. Gianni Magni e Nanni Svampa costituisce “Il Teatrino Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese.

Dalle cantine milanesi i Gufi si trasferiscono in teatro portando i loro spettacoli in giro per l’Italia fino al 1969, anno in cui il gruppo si sciolse.

In seguito, nei primi anni ’70, assieme a Nanni Svampa e Franca Mazzola, continuò l’attività teatrale e cabarettistica realizzando inoltre per la RAI alcune serie televisive di grande successo (La mia morosa cara, Addio tabarin, Un giorno dopo l’altro, Una bella domenica di settembre…) e prendendo parte a centinaia di trasmissioni ai tempi d’oro della TV.

Nel frattempo torna ad occuparsi di Jazz, che aveva tralasciato per i molteplici impegni in teatro e in cabaret, e realizza una serie di dischi e di programmi televisivi con  alcuni fra i grandi interpreti della storia del Jazz (Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Wingy Manone, Bud Freeman,

Teddy Wilson, Peanuts Hucko, Bob Haggart, Dick Cary, Jimmy McPartland, Eddie Miller, Yank Lawson, Billy Butterfield, Bob Wilber, Spiegle Willcox, Dick Wellstood, Tony Scott, Bucky Pizzarelli, Wild Bill Davison, Kenny Davern, Barney Bigard, Pee Wee Erwin…).

Il successo popolare gli venne però per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Portobello” con Enzo Tortora.

Con Pupi Avati ha scritto la sceneggiatura del film “Bix” che ha rappresentato l’Italia al Festival di Cannes nel 1991, curandone anche la colonna sonora assieme a Bob Wilber.

Nella stagione 1990/91 ha condotto la trasmissione “A tutto Jazz” per il network “Cinquestelle”, nel 1993 “L’Occhio sulla Musica” per RAI 3, nel 2002/203 “Jazz on Sat” per RAI SAT ALBUM, nel 2003/2004 “Extrajazz” per RAI SAT EXTRA, dal 2005 conduce la trasmissione “Jazz Me Blues” per RAI DOC.

Fra i festival internazionali a cui Patruno ha preso parte ricordiamo quello di Sanremo nel 1963, quello di Nizza nel 1976 e ’77, quello di Breda (Olanda) nel 1978, quello di Pompei, di Palermo, di Lugano, di Lucerna, di Berna, di Sargans, di Dusseldorf, di Varadero (Cuba), tutti negli anni ’80; quello di Davenport (Iowa – USA), quello di Libertyville (Chicago) negli anni ‘90, quelli di Ascona (1998/ 2003).

Lino Patruno vive a Roma dove si occupa anche di cinema; inoltre è membro della Giuria del David di Donatello.

Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo “Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani;

tra le colonne sonore da lui firmate “Guerra di spie” di Duccio Tessari e “Prova di memoria” di Marcello Aliprandi con Franco Nero, di cui è stato anche produttore; fra le colonne sonore per  il teatro:     

“Ti amo Maria” con Carlo Delle Piane (più tardi anche film), “Disposto a tutto” con Maurizio Micheli e “Crimini  del cuore” per la regia di Nanni Loy.

Come attore in teatro, oltre agli spettacoli con i Gufi, ha preso parte a “Pellegrin che vai a Roma” con Nanni Svampa e “Capitan Fracassa” di Teophile Gauthier con Giancarlo Zanetti ed Edoardo Siravo.

Per anni ha creato e diretto alcuni Festival del Jazz; ricordiamo quelli di San Marino, di Mosciano S. Angelo, di Miasino, di Aosta, di Treviso, di Crotone; e inoltre “Etna Jazz” e quello di Sirmione assieme a Romano Mussolini.

Dal 1985 dirige una sua “European Jazz Stars” composta da grandi nomi del Jazz europeo fra i quali ricordiamo Irakli, Roy Williams, Roy Crimmins, Anti Sarpila, Isla Eckinger, Gregor Beck e i non dimenticati Oscar Klein, Peter Schilperoort e Henry Chaix.

Nella stagione 2000/2001 è stato protagonista dello spettacolo teatrale “La Signora in Blues” scritto da Pier Paolo Palladino, per la regia di Bruno Maccallini con Cristina Aubry che ha debuttato a Roma al Teatro della Cometa nel 2000.

Alexanderplatz Jazz Club Lino Patruno.
Alexanderplatz Jazz Club Lino Patruno.

In collaborazione con Francesca Biagi ha scritto la sua autobiografia dal titolo “Lino Patruno, una vita in Jazz e non solo…” edita dall’ Editoriale Pantheon.

Ha inciso i suoi CD più recenti assieme ad alcuni dei grandi nomi odierni del jazz statunitense:

Ed Polcer, Tom Pletcher, Randy Sandke, Jon-Erik Kellso, Randy Reinhart, Bob Havens, Allan Vachè, Dan Barrett, Tom Baker, Bob Wilber, Evan Christopher, Kenny Davern, Rebecca Kilgore, Jim Galloway, Bucky Pizzarelli, Marty Grosz, Howard Alden, Frank Vignola, Al Viola, Andy Stein …pubblicati in USA su etichetta Jazzology.

Nel Dicembre del 2001 ha ricevuto l’investitura di Accademico della Musica conferitogli dall’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali e dal 2003 tiene seminari sulla Storia del Jazz (La Casa del Jazz, Università Tre di Roma) e sulla Storia delle Colonne Sonore da Film (Università del Cinema e della Televisione di Roma a Cinecittà).

Nel 2006 ha ricevuto il Globo d’Oro della Stampa Estera, il Premio Fregene per Fellini e la Nomination al David di Donatello per la migliore canzone originale per il film “Forever Blues” prodotto, interpretato e diretto da Franco Nero di cui è anche interprete.

Nel 2011 è stato invitato a rappresentare l’Italia al New Orleans Jazz & Heritage Festival.

Inizio concerti ore 21,00

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

349 977 0309 (WhatsApp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

www.alexanderplatzjazz.com

Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

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Alexanderplatz “Threegonos” Modern Jazz Unity.

Alexanderplatz “Threegonos” Modern Jazz Unity, giovedì 16 marzo ore 21,00

Alexanderplatz “Threegonos” Modern Jazz Unity. Toni Armetta, basso elettrico, Giuseppe Russo, sax, Edoardo Petretti, synth e fisarmonica, Ludovico Piccinini, chitarra, Danilo Ombres, batteria

L’Alexanderplatz Jazz Club, presenta, giovedì 16 marzo, Threegones.

Il gruppo Threegonos è stato fondato circa 20 anni fa dal bassista Toni Armetta, inizialmente insieme a Ludovico Piccinini alla chitarra e Lorenzo Gentile alla batteria.

Attualmente il gruppo, dopo varie trasformazioni è un quintetto formato da alcuni tra i musicisti più attivi e talentuosi del panorama musicale.

L’ intento è quello di produrre brani di musica originale (per lo più scritti e arrangiati da Armetta) che, considerando le diverse provenienze musicali sia dei singoli musicisti sia le molteplici esperienze professionali dell’Armetta stesso.

Racchiudono al loro interno una grande varietà di atmosfere e sonorità (jazz, latin, funk-rock, etno etc.), originando musica che se pur complessa nelle esecuzioni e nelle strutture, risulta fruibile e piacevole all’ascolto, senza mai trascendere in sterili tecnicismi, con melodie e armonie di grande respiro.

Dal grande impatto emotivo e senza una radicata collocazione stilistica anche se tutto amalgamato dal comune denominatore e dalla passione per il jazz, l’improvvisazione e il groove moderni. Alexanderplatz “Threegonos” Modern Jazz Unity

Negli anni Threegonos partecipa a molti concerti, alcuni dei quali in importanti manifestazioni (Villa Celimontana, Praja Jazz, Incontaminazione, ecc.) riscuotendo sempre approvazioni di pubblico e critica che vanno a confermare soprattutto l’interesse per la varietà stilistica e sonora dei brani, oltre alle positive considerazioni derivate dal piacevole impatto sonoro e dinamico del gruppo insieme all’abilità dei singoli musicisti.

Atmosfere avvolgenti, attenzione alla melodia, larghe armonie e “a solo” che se pur di grande impatto esecutivo non trascendono mai tecnicismi prolissi e fine a sé stessi, rendono il concerto dei Threegonos un’esperienza dall’ avvolgente piacevolezza.

Nel 2023 viene pubblicato dall’ etichetta indipendente MIA / collana Millenium Music, il loro primo cd “Return to 80th street” con la partecipazione di alcuni ospiti e che contiene 12 brani originali 3 dei quali nella iniziale formazione in trio con il batterista Lorenzo Gentile ed il chitarrista Ludovico Piccinini registrati e mai pubblicati.

Alexanderplatz “Threegonos” Modern Jazz Unity.
Alexanderplatz “Threegonos” Modern Jazz Unity.

Toni Armetta.

Contrabbassista, bassista elettrico, compositore, arrangiatore classe 1960, si laurea in contrabbasso nel 1983 c/o il Conservatorio di Pesaro. Alexanderplatz “Threegonos” Modern Jazz Unity

Fin da giovanissimo svolge intensa attività concertistica (sia sul fronte classico che moderno) e didattica partecipando, negli anni, a numerose manifestazioni (Umbria Jazz, Villa Celimontana, Jazz Off -Teatro dell’Opera, Jazz tour contro l’Apartheid, Notte e note jazz festival (Ferrara), Jazz festival di Reggio Emilia, Peperoncino Jazz Festival, Auditorium Parco della Musica etc) ed insegnando nelle piu’ importanti scuole di musica a Roma e fuori.

Collabora con musicisti di diversa estrazione (Ian Carr, Robin Kenjatta, Scott Henderson, Randy Brecker, E. Soarez, Mariella Nava, Francesco di Giacomo, Rodolfo Maltese, Banco del Mutuo Soccorso, Amy Stewart, A. Bocelli, G. Ferrio, Irio de Paula, S. Cipriani, Daniele Formica, Accademia Nazionale di Danza, Accademia Filarmonica Romana etc.) partecipando a progetti di ogni genere con formazioni cameristiche, sinfoniche, jazz, fusion, pop, latin acquisendo così negli oltre 40 anni di attività, notevoli conoscenze ed esperienze nei diversi ambiti professionali anche della produzione musicale.

Attualmente è anche il direttore artistico della MIA Progetto Musica un’associazione / etichetta discografica da lui fondata nel 1990, che oltre ad essere uno dei più importanti poli didattici della capitale, attraverso la collana Millennium Music promuove musicisti di diversa esperienza che eseguono brani originali.

Intensa l’attività in studio di registrazione dove la notevole esperienza acquisita anche nel campo delle tecnologie musicali, gli permette di ricoprire i ruoli più diversi (arrangiatore, session-man, consulente musicale, autore di colonne sonore, musiche per teatro e jingle, sound-engineer, produzione tecnico-esecutiva e musicale etc.) Toni Armetta pur svolgendo importante attività concertistica in tutta Italia, negli scorsi anni ha partecipato sporadicamente all’attività musicale live a Roma dato il generale e progressivo disinteresse degli organizzatori nella maggior parte dei luoghi preposti alle esibizioni live, per la musica e progetti originali. Grazie alla collaborazione con Eugenio Rubei tornerà ad esibirsi il 16 marzo all’ Alexanderplatz per presentare il cd del gruppo “Threegonos – Modern Jazz Unity” in un concerto che chiuderà una minirassegna che ha visto protagonisti nelle settimane precedenti, alcuni dei musicisti prodotti per la collana Millennium Music.

Inizio concerti ore 21,00

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

349 977 0309 (WhatsApp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

www.alexanderplatzjazz.com

Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

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Max Paiella Alexanderplatz Jazz Club.

Max Paiella Alexanderplatz Jazz Club. In “Salotto Musicale” domenica 12 marzo ore 21,00

Max Paiella, chitarra e voce, Giorgio Cuscito, sax, Attilio Di Giovanni, pianoforte, Fernando Redavid, contrabbasso, Alberto Botta, batteria

L’Alexanderplatz Jazz Clubpresenta, domenica 12 marzo, “Salotto musicale “di Max Paiella, uno storytelling sui grandi standard jazz cantati.

Cosa si nasconde dietro brani complessi ma famosi?

Paolo Conte dice: “le musiche difficili sono spiriti dannati che dal naufragio invocano interpreti spietati ma dato che contengono occulte persuasioni ti strappano anche l’anima e pure i pantaloni!”

Quante incredibili seduzioni e storie possiamo trovare in canzoni come My ideal magari l’incantevole versione di Chet Becker.

Sempre interpretata da Becker You don’t know what love is, ma stavolta parliamo di George Benson e il senso più soul che gli offre sulll’lp Tenderly.

La meravigliosa a Prelude to a kiss di Ella, la Stardust di Nat King Cole.

Lush Life di Billy Strayhorne grande pianista di Duke Ellington che compone Il brano tra i più enigmatici della storia del Jazz come anche ‘Round Midnight di Thelonius Monk.

Una chiacchierata, cantata, raccontata per far comprendere il potere, la seduzione persuasiva che contengono quei brani musicali jazz così semplicemente complessi.

Il valore intrinseco e sottocutaneo dei cosiddetti “brani difficili” da affrontare come ad esempio, You go to my head che si muove tra maggiore e minore o Body and Soul interpretata da tantissimi artisti sempre in maniera diversa.

Questo salotto musicale comprende un quartetto di accompagnamento e in ogni serata un ospite verrà a raccontare la sua visione personale, il suo standard preferito e il suo rapporto con jazz.

L’intento forse utopistico, (ma neanche così tanto) è quello di rendere questa musica più avvicinabile, perché in fondo la difficoltà di un brano è dato soprattutto dalla disabitudine all’ascolto.

Inizio concerti ore 21,00

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

349 977 0309 (WhatsApp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

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Foto di Adriano Di Benedetto

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