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Ottobrata Romana XVI edizione.

Ottobrata Romana XVI edizione. Domenica 29 settembre 2024, ore 18,30. Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”. Premio Gabriella Ferri

Un Progetto di Ambrogio Sparagna con l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica. Ottobrata Romana XVI edizione

Ottobrata Romana XVI edizione. Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni e con la partecipazione di Claudia Gerini, Premio Gabriella Ferri 2024, Patrizio Trampetti e Big Dave.

Torna domenica 29 settembre, all’ Auditorium Parco della Musica di Roma, l’Ottobrata Romana con Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana e il Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni, per ricordare e celebrare il ricco patrimonio della canzone popolare romana, proponendo pezzi storici e interpretazioni contemporanee.

Quest’anno il Premio Gabriella Ferri, istituito dal 2018 dalla Fondazione Musica per Roma allo scopo di ricordare una delle protagoniste della musica italiana del Novecento, sarà assegnato a Claudia Gerini.

Per questa sedicesima edizione, Ambrogio Sparagna ha realizzato uno spettacolo originale dedicato al repertorio antico della canzone romana caratterizzato dalla descrizione di scorci naturali della Città eterna mediante l’uso di stornelli, strambotti e alcune indimenticabili serenate di strada.

 Serenate fra cui Nina si voi dormite, una delle canzoni più belle della tradizione romana composta nel 1901, che in questa occasione sarà interpretata da Big Dave, una delle giovani voci più originali dello scenario R&B romano.

Nel ricco repertorio dello spettacolo spiccano alcune canzoni fortemente significative come Barcarolo romano, composta da Romolo Balzani nel 1926, Te possino da tante cortellate e Roma capoccia.

Ottobrata Romana XVI edizione.
Ottobrata Romana XVI edizione.

Per questo brano diventato ormai parte integrante del ricco repertorio della canzone popolare romana, composto da Antonello Venditti e pubblicato nell’album Theorius Campus del 1972, Ambrogio Sparagna ha realizzato un originale arrangiamento per il grande Coro popolare diretto da Anna Rita Colaianni.

Come in ogni edizione dell’Ottobrata Romana anche quest’anno sarà presente un omaggio a Trilussa con due piccoli cammei come Tinte e La Tartaruga. Claudia Gerini, Premio Gabriella Ferri 2024, interpreterà un classico della canzone romana come Sora Menica e, con Patrizio Trampetti, Ciao Lui, una canzone dedicata a Luigi Tenco, tratta dall’ultimo lavoro discografico del cantautore napoletano, tra i fondatori della Nuova Compagnia di Canto Popolare e collaboratore di Gabriella Ferri per il varietà televisivo Dove sta Zazà del 1973.

INGRESSO 15 EURO

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Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”.



Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”. XVII edizione. Venerdì 5 gennaio 2024 ore 21 sabato 6 gennaio 2024 ore 18. Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”

Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni

Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”, con la partecipazione di: Peppe Servillo,Ziad Trabelsi e Theodoro Melissinopoulos

Il canto delle creature. Suoni, parole e canti a custodia del Creato

Una produzione originale Fondazione Musica per Roma
Prima esecuzione assoluta

Il 5 e il 6 gennaio 2024, all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, in esclusiva per Natale all’Auditorium, Ambrogio Sparagna con l’Orchestra Popolare Italiana e il Coro Popolare, diretto da Anna Rita Colaianni con la partecipazione di Peppe Servillo, Ziad Trabelsi e Theodoro Melissinopoulos, presenta, Il canto delle creature, suoni, parole e canti a custodia del Creato, una produzione originale Fondazione Musica per Roma in prima esecuzione assoluta.

La ChiaraStella, un progetto originale di Ambrogio Sparagna, giunto alla sua XVII edizione, quest’anno vuole esprimere con la forza della musica e del canto popolare un forte desiderio di Pace e Comunione fra i popoli attraverso la riproposizione di alcuni canti popolari che traggono la loro origine nella tradizione francescana legata al Presepe.

Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”.
Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”.

Da sempre l’essere umano in mezzo alla natura canta. Con timore a volte, a volte con meraviglia. 

Canta lavorando, camminando, accompagnando i morti, amando e e unisce il suo canto a quel che egli stesso chiama canto delle acque, delle fronde, delle bestie, dei venti.

Nel “Canto delle creature” che trovò in Francesco d’Assisi un grande interprete e poeta, prenderanno voce alberi, stelle e animali, insieme a pastori, contadini, ragazze e ragazzi innamorati, madri, marinai, ladri e santi.

Perché con la Natura non ci può essere armonia, né rispetto, se non si ascolta e non si prova a cantare insieme: natura umana e ogni natura creata.

Partendo dall’esempio del Cantico delle creature francescano e dalla ricchezza di antica laude, lo spettacolo propone una serie di canti della tradizione sacra popolare italiana che descrivono la grandezza del Creato.

Diffusi già a partire dal Medio evo grazie alla promozione di vari ordini religiosi, alcuni di questi canti sono stati raccolti e pubblicati in molte antologie ottocentesche di poesia popolare dialettale.

Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”.
Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”.

Radicati profondamente nella storia sociale del nostro Paese ed impregnati di grande intensità mistica, questi canti trovano ancora oggi riscontro in molte narrazioni popolari collegate all’esperienza dei pellegrinaggi e nelle rappresentazioni sacre del ciclo dell’Avvento.

Nell’osservare il carattere mistico, semplice e popolare, che caratterizza questo repertorio diffuso in molte aree della nostra Penisola colpisce il legame con alcuni segni spirituali tipici di altre fedi religiose come quelle giudaica, ortodossa ed islamica che pure hanno avuto una forte incidenza nella storia italiana.

Ma la ChiaraStella è anche l’occasione per cantare ancora una volta insieme con grande gioia il Natale, tra pastorali e suoni di zampogna, tra storie del presepe e una santa allegrezza.

Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, via Pietro de Coubertin, 30, Roma

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Auditorium Parco della Musica “Il Lupo e la Luna”.

Auditorium Parco della Musica “Il Lupo e la Luna”. Presentato dall’Associazione M.ARTE, premio M.ARTE 2023 4° edizione, 9 marzo ore 19.30

Auditorium Parco della Musica “Il Lupo e la Luna”, con la compagnia KLEIS tratto dal romanzo di Pietrangelo Buttafuoco a seguire Premio M.ARTE a Pietrangelo Buttafuoco

Il prestigioso “Premio M.Arte 2023” andrà a Pietrangelo Buttafuoco. Il noto scrittore e giornalista riceverà il Premio il 9 marzo in una serata evento all’Auditorium Parco della Musica di Roma nella Sala Borgna.

IL LUPO E LA LUNA

Il Premio è un’opera unica realizzata per l’occasione dell’artista Maria Luisa Belcastro Scultura – Ciclo Icone “Maschera n. 14.

Maria Luisa Belcastro Schneidersitz nasce in Calabria a San Giovanni in Fiore dall’ing. Domenico Belcastro, e da Marcella Ludmilla Schneidersitz, di origine austriaca.

Allieva di Fazzini e di Mario Lupo si è diplomata all’Accademia di Arti Ornamentali San Giacomo di Roma.

Nel 2022 è stato premiato Luigi Cavanna il direttore del dipartimento di Oncoematologia dell’ospedale di Piacenza e precedentemente nel 2021 è stato assegnato al Ministro Gennaro Sangiuliano.

Buttafuoco non ama la definizione di “intellettuale”, «preferisco – dice – quella di artista, che sa cimentarsi tra costruzione e creazione». Auditorium Parco della Musica “Il Lupo e la Luna”

Ed è proprio la grande maestria creativa dello scrittore, forgiatore di storie, che ha fatto decidere l’Associazione culturale M.Arte e la sua presidente Roberta Di Casimirro a premiarlo con l’ambito riconoscimento artistico che gli verrà consegnato al Parco della Musica.

Alle 19,30 andrà in scena lo spettacolo “Il lupo e la luna”, tratto dall’omonimo romanzo di Pietrangelo Buttafuoco, nella trasposizione teatrale di Valentino Picone.

Subito dopo ci sarà la consegna del Premio allo scrittore da parte della Presidente Di Casimirro.

“Il lupo e la luna” è una storia popolare vera – ritrovata e scritta da Buttafuoco – che è stata adattata per le scene con la tecnica del “cunto” musicale (l’antica forma di narrazione orale della Sicilia).

ph il lupo e la luna

È portata in scena da Lello Analfino e Salvo Piparo della Compagnia Kleis, con le musiche originali dello stesso Analfino. Auditorium Parco della Musica “Il Lupo e la Luna”

Si raccontano le vicende del messinese Scipione, sottratto al padre dai pirata che poi diverrà comandante degli eserciti Ottomani e conquistatore, ma con la nostalgia per la sua terra d’origine.

L’Associazione M.ARTE nasce, nel 2009, dalla volontà di un gruppo di amici di spinti dalla necessità di vedere concretizzato un nuovo movimento culturale, apolitico e apartitico, che sperimenti e ricerchi l’Eccellenza nelle Arti come nelle Scienze, nella Pittura come nella Scultura, e ancora nella Letteratura e nella Musica e in tutte quelle attività umane che riproducano il reale o il fantastico nelle migliori forme espressive e con tutte le tecniche e tecnologie possibili per contribuire fattivamente a far riconoscere, e quindi a perseguire ed assimilare, i Valori fondanti della nostra millenaria società.

AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA – Sala BORGNA – ore 19,30

VIALE PIETRO DE COUBERTIN 30 – ROMA

UFFICIO STAMPA:
Silvia Signorelli –
silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com    T. 338 / 99 18 303

Monica Menna e Alessandra Teutonico – ufficiostampasignorelli@gmail.com / alessandra.teutonico@comunicazioneeservizi.com

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Auditorium Parco della Musica “Jethro Tull”

Auditorium Parco della Musica “Jethro Tull”, domenica 12 febbraio ore 21,00, tornano in Italia dal vivo a febbraio 2023

Auditorium Parco della Musica “Jethro Tull”. Dopo il successo delle date estive, i Jethro Tull tornano in Italia a febbraio 2023 per impedibili appuntamenti all’insegna del prog.

Ian Anderson e la sua band si esibiranno domenica 12 febbraio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, data organizzata da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci

I Jethro Tull apparvero per la prima volta con questo nome nel 1968 nel famoso Marquee Club di Londra e da lì riuscirono a creare immediatamente un largo seguito, suonando su e già per l’Inghilterra.

Il vero successo – anche un po’ a sorpresa – arrivò al Sunbury Jazz e al Blues Festival nell’estate del 1968.

I Jethro Tull registrarono e pubblicarono il loro primo album, This Was, con la formazione originale con Anderson, Cornick, Bunker e Abrahams.

Auditorium Parco della Musica “Jethro Tull”
Auditorium Parco della Musica “Jethro Tull”

Dopo la sostituzione di Mick Abrahams con Martin Barre, circa altri 30 musicisti si sono avvicendati nelle fila dei Jethro Tull, marchio che sopravvive fino ad oggi e dura nel tempo: Ian Anderson si esibisce con la band in genere per circa un centinaio di spettacoli ogni anno in tutto il mondo.

La storica prog band britannica ha pubblicato The Zealot Gene il 28 gennaio 2022. Il disco, anticipato dalle release Shoshana Sleeping e dalla title track, è stato descritto da Ian Anderson come un insieme di riflessioni su temi e concetti biblici.

“Anche se nutro un’autentica passione per lo sfarzo e la narrazione fiabesca del Libro Sacro, sento ancora il bisogno di mettere in discussione e disegnare paralleli a volte sacrileghi del testo“.

https://www.facebook.com/officialjethrotull

https://www.instagram.com/jethrotull_/

BIGLIETTI IN VENDITA SU TICKETONE

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Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica. Dittico di opere contemporanee su libretto di Bruno Cagli, musiche di Lucio Gregoretti e Marco Betta


Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica. Giovedì 21 aprile alle ore 21 (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Petrassi).

Nel giorno del Natale di Roma, città che ha amato e celebrato anche curando nel 1964 una edizione dei sonetti del Belli, si terrà l’Omaggio a Bruno Cagli (1937-2018), storico Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che ha presieduto per vent’anni (dal 1990 al 1999 e dal 2003 al 2014).

Oltre che organizzatore culturale, Bruno Cagli è stato anche illustre musicologo (l’Accademia ha appena pubblicato i suoi saggi rossiniani, raccolti nel volume Dolci inganni, soavi catene), docente universitario, sceneggiatore e autore per la radio, la televisione e il cinema (Rossini, Rossini di Mario Monicelli) e autore di testi teatrali (pubblicati nel 2014 dalla casa editrice Bulzoni) nonché di libretti d’opera.

A quasi quattro anni dalla scomparsa, l’Associazione Roma Sinfonietta, l’Accademia di Santa Cecilia e l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” intendono ricordarlo attraverso le musiche di Lucio Gregoretti e Marco Betta che hanno intonato due dei suoi testi teatrali di maggiore successo. 

“Che succede se temi universali come il tempo e la morte vengono affrontati in una dimensione surreale e grottesca?


Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica.
Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica.

Se personaggi bizzarri ed eccentrici litigano e si azzuffano per ragioni apparentemente inutili in un crescendo avvincente di provocazioni e fraintendimenti che li porterà a perdere il senso della realtà in un caleidoscopio di parole e suoni?

Sono queste le caratteristiche dei testi di Bruno Cagli L’ultimo avventore e Dimenticanza al Ministero delle Colonie musicati rispettivamente da Lucio Gregoretti e Marco Betta.

Due opere da camera vivaci e scorrevoli che mettono in scena l’una la storia di un omicidio ‘pulito’ e l’altra quella di un’originale vendetta, entrambe con un finale a sorpresa ed entrambe governate da un tempo che scorre ‛al contrario’” (Lucio Gregoretti).

Aprirà dunque il concerto L’ultimo avventore (prima esecuzione 17 maggio 2007, Auditorium Ennio Morricone, Università di Roma “Tor Vergata”) per tenore, baritono ed ensemble di Lucio Gregoretti, sull’azione coreografica omonima di Cagli, che così ricordava la collaborazione con il compositore: “Lucio Gregoretti, a cui avevo parlato del soggetto, ha avuto la bontà di musicarlo praticamente senza interventi.

La qual cosa mi lusinga, dato che una cosa posso dire, ed è che il mio teatro nasce comunque vicino alla musica e le strutture, anche e soprattutto quelle dei testi più ampi, sono assai simili a quelle del teatro musicale.

Questo non per una scelta ideologica, ma per semplice istinto”. L’ultimo avventore tratta, con i toni di un’ironia amara e beffarda, del “comportamento banale e inadeguato dell’uomo di fronte alla morte”. L’azione si svolge in una notte di tempesta all’interno di una trattoria “assai dimessa”.

L’avventore incarna la morte, venuta a prendersi il cameriere.

E la musica di Gregoretti si assume “la responsabilità di guidarci nelle spire di un’angoscia progressiva.

La musica narra un mondo disilluso ed educatamente disperato e la partitura (in sintonia con il testo) amplifica il clima di mistero sospeso che imprigiona un po’ alla volta l’ascoltatore senza quasi che se ne accorga” (Michele dall’Ongaro).

A seguire verrà eseguita, in prima esecuzione assoluta, la Dimenticanza al Ministero delle Colonie di Marco Betta, anch’egli, come Cagli, organizzatore culturale (attualmente è sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo) che “è stato in pratica il mio testo più fortunato”, come affermò a distanza di anni lo stesso Cagli, ed è ambientato in “un’isola sperduta nell’Oceano, colonia inglese dimenticata dalla madre patria in un periodo precedente la seconda (o la terza?) guerra mondiale” e vede in scena quattro personaggi: il Lord, la Lady, un servo e una serva nera.

“Fin dall’inizio della mia attività compositiva il riferimento ispirativo della mia musica ha come punto di partenza le emozioni della lettura dei testi che musico, ogni consonante è suono.

Ho cercato di entrare dentro il testo di Bruno per scoprire oltre il respiro della punteggiatura, quello che rimane nella mente quando i concetti si susseguono l’uno dietro l’altro come onde di pensieri.   


Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica.
Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica.

Da queste sensazioni è nata Dimenticanza al Ministero delle Colonie, un’opera musicale da camera nata dal testo di Bruno Cagli.

Ho immaginato ogni suono, ogni figura musicale come un’ombra sonora del testo. Nel finale dell’opera un madrigale nel quale testo e musica si fondono nel canto in una sorta di pittura in dissolvenza.

Uno sfondo sonoro basato su poche note incornicia tutto il processo compositivo come un orizzonte, variazioni successive ripresentano le figure dell’inizio dell’opera, come un battito cardiaco che cresce e si spegne, blocchi accordali ritmici che si spostano e si modificano come una sorta di architettura in movimento.  

In questo lavoro ho impiegato il canto e la recitazione che si integrano e si mescolano, l’insieme di queste due dimensioni mi ha dato la possibilità di esaltare le caratteristiche e l’energia del libretto.

Ho colorato i personaggi con suoni sospesi a specchio con le parole, linee e figure che emergono dal mare dei ricordi di tradizioni musicali antiche, nel tentativo di sintonizzarmi con le emozioni dei ricordi e con l’idea di dedicare con questo lavoro a Bruno Cagli il senso profondo del cammino e della ricerca che i musicisti compiono ogni giorno” (Marco Betta).

Gli interpreti, di sicura esperienza e affermati in ambito internazionale, sono il soprano Lavinia Bini, il baritono Bruno Taddia e il tenore Didier Peri. Le voci recitanti sono quelle di Dalal Suleiman e Francesco Trifilio. L’Orchestra Roma Sinfonietta è diretta da Francesco Lanzillotta, uno dei direttori italiani più interessanti della nova generazione, che nei prossimi giorni debutterà all’Opera di Stato di Vienna.

giovedì 21 aprile ore 21

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Petrassi

Orchestra Roma Sinfonietta

direttore Francesco Lanzillotta

soprano Lavinia Bini

tenore Didier Peri

baritono Bruno Taddia

voci recitanti Dalal Suleiman, Francesco Trifilio

Lucio Gregoretti L’ultimo avventore
opera in un atto, testo di Bruno Cagli

tenore Didier Pieri

baritono  Bruno Taddia

Marco Betta Dimenticanza al Ministero delle Colonie
opera in un atto, testo di Bruno Cagli
prima esecuzione assoluta

soprano Lavinia Bini

baritono Bruno Taddia
voci recitanti Dalal Suleiman, Francesco Trifilio

una collaborazione Associazione Roma Sinfonietta, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

www.romasinfonietta.it

www.santacecilia.it

Prezzi dei biglietti da €15 a €25

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Gregory Porter Auditorium Parco della Musica.

Gregory Porter Auditorium Parco della Musica. Unica data estiva in Italia, domenica 10 luglio 2022 ore 21,00 Cavea Auditorium


In questi dieci anni, Gregory Porter ha conquistato il mondo, portando il Jazz contemporaneo alle masse e collezionato numerosi premi e riconoscimenti tra cui due Grammy Awards per Miglio Album Vocale.

Gregory Porter Auditorium Parco della Musica. Performer esperto e fenomeno globale, colleziona Sold Out in tutto il mondo.


Gregory Porter Auditorium Parco della Musica.
Auditorium Parco della Musica.

Quest’anno, dopo una lunga pausa causata dalla pandemia, Gregory sarà nuovamente in Europa, domenica 10 luglio, unica data estiva in Italia, sarà a Roma, Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, organizzata da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e The European Music Agency.

Per celebrare un decennio di successi, Gregory Porter, ha pubblicato Still Rising (Decca Records/ Blue Note), un doppio album contenente 34 tracce tra brani inediti, covers, duettie una selezione speciale delle sue canzoni più amate.

Still Rising è una raccolta di gemme musicali in doppio album. Il primo disco include cinque tracce nuove, due nuovi arrangiamenti e nove tra le tracce più amate di Gregory Porter.

Il secondo disco include cover e duetti mozzafiato e vanta collaborazioni con Paloma Faith, Moby, Jamie Cullum, Jeff Goldblum, Ella Fitzgerald e molti altri.

Il nuovo brano e primo singolo dall’album è ’Dry Bones’, scritto e prodotto da Troy Miller (Diana Ross, Rag’n’Bone Man & Emeli Sandé).

biglietti in vendita dal 17 febbraio alle ore 11,00 su Ticketone.it

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Kasabian al Cavea Auditorium Parco della Musica.

Kasabian al Cavea Auditorium Parco della Musica. Una delle band più iconiche del brit rock arriva sui palcoscenici Italiani. Domenica 3 luglio 2022 ore 21,00


Grandi notizie per i fans dei Kasabian: la band di Leicester, che un mese fa ha annunciato la sua partecipazione a Lucca Summer Festival in una serata in cui dividerà il palco con Liam Gallagher, sarà in Italia per altri 3 concerti nell’estate 2022.

Kasabian al Cavea Auditorium Parco della Musica. Domenica 3 luglio, saranno a Roma, Cavea Auditorium Parco della Musica, concerto organizzato da D’Alessandro e Galli e Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci.


Kasabian al Cavea Auditorium Parco della Musica.
Cavea Auditorium Parco della Musica.

I Kasabian si esibiranno per emozionare i loro fans con le grandi hits del loro repertorio ma anche con i nuovi brani come Alygatyr uscito nelle settimane scorse.

I Kasabian hanno venduto più di 5,5 di dischi in tutto il mondo e sono arrivati per ben 5 volte in testa alla classifica degli album più venduti in UK.

Hanno vinto un Brit Awards, 7 NME Awards, 4 Q Awards e sono stati headliner di Festival prestigiosi come Glastonbury, Reading & Leeds, V Festival e T in the Park.

La band è tornata sulle scene live nei mesi scorsi con 15 sold out nei club del Regno Unito tra cui due all’O2 Academy Brixton.

biglietti in vendita da lunedi 24 gennaio.

Ufficio Stampa Ventidieci

Maurizio Quattrini 338/8485333 – maurizioquattrini@yahoo.it

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Premio Virna Lisi “Auditorium Parco della Musica”.

Premio Virna Lisi “Auditorium Parco della Musica”. Sabato 6 novembre 2021 ore 19,30, VI edizione


Giunto alla VI edizione torna, dopo la pausa forzata del Covid, il Premio Virna Lisi – Premio migliore attrice italiana, indetto dalla Fondazione Virna Lisi in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e CityFest, il programma di eventi culturali della Fondazione Cinema per Roma presieduto dalla Presidente Laura Delli Colli e dal Direttore Generale Francesca Via.

Premio Virna Lisi “Auditorium Parco della Musica”. Il Premio è nato sei anni fa per volontà del figlio della grande attrice Corrado Pesci e di sua moglie Veronica per alimentare ed onorare il suo ricordo nel cuore delle persone che l’hanno amata e seguita durante tutta la carriera.

Sul podio hanno ritirato la scultura del Maestro Ferdinando Codognotto, le eccellenze femminili del cinema italiano, attrici illustri che si sono contraddistinte per i ruoli che hanno interpretato come Margherita Buy, Paola Cortellesi, Monica Bellucci, Claudia Gerini ed Elena Sofia Ricci.

Quest’anno la premiazione si terrà sabato 6 novembre alle ore 19.30 (l’attrice nasce l’8 novembre ad Ancona) presso l’Auditorium Parco della Musica nella sala Petrassi e sarà presentata da Pino Strabioli, con la regia Luigi Parisi e la direzione artistica di Davide Minnella.

Tra gli ospiti eccellenti della serata la straordinaria Patty Pravo che si esibirà in alcuni brani iconici che fanno parte della storia musicale del nostro paese, un omaggio del corpo di ballo dedicato alla mitica e indimenticabile Raffaella Carrà e la musica del giovane Jacopo Mastrangelo.

Riceverà il premio di questa sesta edizione Micaela Ramazzotti, attrice di talento capace di interpretare con la stessa intensità ruoli sia drammatici che comici, rivelando un’elevata gamma di colori e di sfumature che la rendono unica.

Dice emozionata la Ramazzotti: “Cara Virna Lisi, il tuo nome suona come quello di un fiore raro, forte e prezioso.

Una volta ti ho incrociata in un corridoio della Fonoroma, sgranai gli occhi come quando ci si trova davanti a un mito. Magnifica.

Quello sguardo limpido, regale. Quel sorriso amaro che sembrava prendere in giro la tua stessa bellezza.

La malinconia elegante, attraversata dall’energia di una ribellione. Il tuo esser scappata dalla bambola seducente che Hollywood aveva in mente per te.

Nei tuoi ultimi anni eri la madre e poi la nonna che avremmo tutti voluto. Sei stata di tutti, sei stata anche mia.

Mi sono sempre portata nel cuore quel tuo sguardo di profonda umanissima comprensione delle persone e della vita.

E nelle orecchie ho la tua voce, calda, intima, empatica. Quella volta che incrociai la meraviglia dei tuoi occhi, per un brevissimo istante, mi sentii guardata.

E compresa e perdonata.

Grazie per questo bellissimo premio che porta il tuo nome”.

Nel corso della serata saranno assegnati anche il premio speciale alla carriera per la regia a Liliana Cavani e quello per la produzione cinematografica a Federica Lucisano. Ogni premio sarà consegnato da personalità del mondo della cultura e dello spettacolo italiano.

La Fondazione oltre a mantenere vivo il ricordo di Virna Lisi attraverso il Premio, sostiene progetti volti alla conservazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo riguardante l’attrice, ma anche il restauro di quei film della storia del cinema italiano che si stanno perdendo, contribuendo così al riconoscimento del talento artistico italiano nel panorama internazionale.

Si propone anche l’obiettivo di consegnare ogni anno una borsa di studio a ragazzi meritevoli che vorrebbero studiare per entrare nel mondo dello spettacolo ma non hanno i mezzi economici per farlo, contribuendo a mantenere vivo il desiderio e la passione per il cinema nei giovani.

Virna Lisi nella sua lunga carriera ha vinto 2 David di Donatello, 6 Nastri d’Argento, un Globo d’Oro e 3 Grolle d’Oro oltre a diversi Premi onorari, David di Donatello speciale alla Carriera, un Globo d’Oro, una Grolla d’Oro e un Ciak d’Oro alla Carriera.

Nel 1994 al Festival di Cannes ha vinto il Prix d’Interprétation Feminine per la sua interpretazione ne “La regina Margot” di Patrice Chéreau che le è anche valso, prima attrice non francese della storia, un César per la migliore attrice non protagonista.

AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA SALA PETRASSI

SABATO 6 NOVEMBRE ALLE ORE 19.30

web www.fondazionevirnalisi.it

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Vinicio Capossela Auditorium Parco della Musica,

Vinicio Capossela Auditorium Parco della Musica, 28 dicembre 2021 ore 21,00 Sala Santa Cecilia


Vinicio Capossela con Bestiale Comedìa, un concerto per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri, il 28 dicembre 2021, all’Auditorium Parco della Musica, organizzato da Ventidieci.

Vinicio Capossela Auditorium Parco della Musica. Gli anniversari offrono l’occasione di misurare il tempo che passa e i mutamenti che porta, ma offrono anche l’opportunità di valutare il tempo che non è passato e ciò che è restato immutato, in modo da poterlo riscattare.

Quest’anno che ricorre il settecentesimo della morte di Dante Alighieri, è dunque parso naturale che Vinicio Capossela, artista che da tempo orienta la sua ricerca alla riattualizzazione di figure e motivi antichi fuori delle ingiunzioni dell’attualità, abbia pensato un progetto che dal confronto con la Divina commedia tragga punti d’orientamento per una navigazione dantesca nel proprio repertorio.

Se quello di Dante è infatti un viaggio tra i morti per salvare i vivi, la Bestiale Comedìa, vuol essere un itinerario nell’immaginazione musicale e letteraria per redimere il reale dallo smarrimento in cui sembra gettato.

Vinicio Capossela Auditorium Parco della Musica,
Vinicio Capossela Auditorium Parco della Musica,

Conformemente ad una visione profetica, nel poema sacro la retta via era ordinata lungo un’ascesa che dalla disperazione infernale – attraverso la speranza purgatoriale – giungeva alla beatitudine paradisiaca; ma oggi che l’umanità vive in eterno essilio nel Tempo, disorientata in un unico regno terreno che consuma peccato, attesa e grazia, il viandante moderno non può che essere un errante del Caosso, un navigante senza vela e senza governo e orientamento di stelle: un disperso nella selva selvaggia e aspra del proprio labirinto interiore, al centro del quale non può che giungere a rispecchiarsi nel terribile Minotauro.

In questa discesa nella matta bestialitade consiste allora l’alto passo verso la canoscenza, il primo di una lunga serie tra creature mostruose e bestie ferine, eroi smarriti e beati nella grazia, prima di tornare a rimirar le stelle.

Un cammino periglioso, dunque, che acceso dall’Amore ha bisogno del soccorso della Poesia e di qualche guida sicura, che in questa impresa saranno due musicisti d’eccezione, una compagna picciola votata ai folli voli, il poliedrico Vincenzo Vasi e il virtuoso Raffaele Tiseo, che come Virgilio e Beatrice affiancheranno il cantautore-viator e gli conferiranno il coraggio necessario a confrontarsi con sé stesso oltre che con una delle opere più vaste, monumentali e magnifiche della storia della letteratura mondiale.

L’aldilà dantesco è il perfetto teatro delle passioni umane, l’adempimento di un’umanità persa dall’incontinenza, dalla violenza e la malizia, la scena di un’umanità lacerata dalle tre faville di superbia, invidia e avarizia che Dante colloca proprio all’inizio del poema sotto forma di tre fiere che impediscono il cammino della conoscenza.

L’ultima di queste, la più spaventosa, è la lupa, la cupidigia che deturpa il mondo e si accoppia con infiniti mali.

Che non si lascia attraversare la strada da nessuno, ma tutti li uccide con la sua insaziabilità.

All’inizio dell’era moderna Dante profeticamente indica uno dei mali del presente, e allo stesso tempo suggerisce con la sua poesia che per coglierne la tremenda realtà, è necessario lasciare il reale ed entrare nel vero dell’immaginazione, passare per la poesia per redimere il reale e intravedere la grazia.

Vinicio Capossela Auditorium Parco della Musica,
Vinicio Capossela Auditorium Parco della Musica,

Note artistiche

Vedi la bestia per cu’i mi volsi: aiutami da lei, famoso saggio, ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi

“Affacciarsi a Dante è affacciarsi al pozzo della natura umana. A partire dalla forma a imbuto della cosmogonia della Comedìa, l’attrazione è sempre stata presente.

Ho iniziato ad appassionarmi a Dante per mito interposto. L’eroe della mia giovinezza è stato il dannato, il bohémien, il distillatore di bellezza Amedeo Modigliani.

Modigliani sgranava come un rosario ebbro i versi di Dante a memoria, mentre dipingeva i suoi volti dagli occhi vuoti.

E così provai a mandarli a memoria anche io scoprendo la più sublime forma di preghiera umanistica. Una esperienza di spiritualità, che nella ripetizione conduce a una specie di trance.

L’attrazione per l’umano, per i suoi miti, per il sublime, per l’inferno, per il peccato e per la virtù, per tutto ciò che desta meraviglia è quello che da quindici anni conduce il mio cammino in musica e parole.  Non c’è cosa che Dante non comprenda già.

Santi, eroi e viziosi, una certa attrazione per il misticismo, una visione del mondo non specialistica, ma enciclopedica, il cui soggetto è la natura tutta a partire dalla natura umana sono tra le cose dantesche che più mi attraggono.

Galeotti per me sono stati molti libri, ma Dante soltanto li comprende tutti.” (Vinicio Capossela)

Il tour è organizzato da International Music and Arts.

biglietti in vendita su Ticketone.it da sabato 23 ottobre alle 11,00

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Marco Travaglio torna sul palcoscenico, con un giallo di bruciante attualità, "Il Conticidio",

Marco Travaglio all’Auditorium Parco della Musica, 17 febbraio 2022 ore 21,00


 

Marco Travaglio all’Auditorium Parco della Musica. Con il suo spettacolo “IL CONTICIDIO”

Marco Travaglio torna sul palcoscenico, con un giallo di bruciante attualità, “Il Conticidio“, che ha il pregio di raccontare non una storia di fantasia, ma una storia realmente accaduta sotto i nostri occhi fino a pochi mesi fa.

Il lungo “golpe al ralenti”, durato quasi tre anni, per rovesciare il premier più apprezzato dall’opinione pubblica e più odiato dall’establishment.

Il 17 febbraio 2022 sarà all’Auditorium Parco della Musica di Roma, organizzato da Ventidieci.

E’ vero.Non c’è stato un complotto per rovesciare Giuseppe Conte: ce ne sono stati almeno quattro in tre anni. 

Marco Travaglio torna sul palcoscenico, con un giallo di bruciante attualità, "Il Conticidio",
Marco Travaglio torna sul palcoscenico, con un giallo di bruciante attualità, “Il Conticidio”,

Tre falliti, il quarto riuscito. 

Come nell’Assassinio sull’Orient Express. 

Una sola vittima pugnalata da molti sicari con tanti mandanti e altrettanti moventi, tutti legati ai 209 miliardi del recovery fund.  

Con un’arma tutta nuova: la carta stampata.

E un killer finale: il maggiordomo.  Il direttore del Fatto con un lavoro di investigazione giornalistica mette in fila i fatti, esamina la scena del crimine e l’arma del delitto, interroga i testimoni, raccoglie gli indizi, analizza i possibili moventi, i probabili mandanti, i sicuri sicari.

Si imbatte in almeno due colpi di scena: un incontro fra Draghi e D’Alema e il “fuori onda” profetico di un deputato leghista.

E alla fine tira le sue conclusioni. Ma il verdetto lo lascia agli spettatori.  

Lo spettacolo è prodotto da SEIF- Società Editoriale Il Fatto S.p.A.

Durata: 120 minuti senza intervallo.

 biglietti in vendita da venerdi 15 ottobre alle ore 11 su Ticketone 

Ufficio Stampa Ventidieci

Maurizio Quattrini 338/8485333 – maurizioquattrini@yahoo.it

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“Women for Women against violence – Camomilla Award”.

“Women for Women against violence – Camomilla Award”. Grandi emozioni e testimonianze autentiche alla registrazione dell’evento TV:


“Women for Women against violence – Camomilla Award”. Successo all’Auditorium Parco della Musica della kermesse con le donne e per le donne contro la violenza che le colpisce.

“Women for Women against violence – Camomilla Award”, Tra i premiati: Malika Ayane, Eleonora Daniele, Gianluigi Nuzzi e Giorgio Pasotti.

Roma, 19 marzo 2021 – I riflettori della Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma si sono accesi, ieri, per la registrazione dell’evento TV: “Women for Women against Violence – Camomilla Award” giunto alla sua VI edizione.

La Kermesse, per la regia di Antonio Centomani, è stata condotta da Arianna Ciampoli e Livio Beshir. Il format, unico nel suo genere, ideato e fortemente voluto dalla Presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, Donatella Gimigliano, è stato organizzato in partnership con la Giulio Merlo Spa, con la produzione esecutiva di Micromegas di Erminio Fragassa e AP Production, unisce i due temi della violenza di genere e del tumore al seno.

Con queste parole Donatella Gimigliano spiega il senso profondo di questo appuntamento: “Women for Women against Violence, parte dal racconto delle cicatrici nel corpo e nell’anima delle donne ferite da un tumore o vittime di un uomo, e arriva ad un premio, il Camomilla Award, ispirato al fiore che cura le piante malate.

Un evento tv al femminile per parlare di violenza attraverso racconti autentici. Esperienze che inevitabilmente segnano, ma che possono anche evocare coraggio e desiderio di vita, prima ancora che di lotta”.

La kermesse, patrocinata dal Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Cultura, Regione Lazio, Roma Capitale, RAI, Unicef, Croce Rossa Italiana e LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori) racconta storie vere e testimonianze personali, consentendo di riflettere sull’importante percorso di “rinascita” che tante donne affrontano ogni giorno.

Sul palco di questa edizione porteranno le loro storie: Maria Antonietta RositaniBruciata dal mio ex e tradita dallo Stato” la cui storia sarà raccontata dalla bravissima Irene Ferri.

La Rositani è stata premiata da Carmen Pisano owner di Acaia Medical che l’ha omaggiata di un voucher per la cura delle cicatrici.

Nicoletta CosentinoDa vittima di violenza a Cuoca Combattente”, l’impatto con la violenza psicologica e la forza di ricostruire la propria vita grazie alla passione per la cucina.

Il suo racconto è affidato all’attrice Loredana Cannata. Cinzia Filipponi “dal tunnel del tumore alla mia rinascita” ha portato la sua personale testimonianza, non tanto della malattia, quanto della gioia di vivere ritrovata.

La sua testimonianza è stata affidata alla brava Chiara Francini.

“Women for Women against violence – Camomilla Award”.
“Women for Women against violence – Camomilla Award”.

Maurizia Quattrone, Vice Questore aggiunto Polizia di Stato,ha testimoniatoil delicato caso cronaca di Sara Di Pietrantonio, la ventiduenne romana uccisa dal suo ex fidanzato, e ha spiegato l’impatto con la violenza per un tutore delle Forze dell’Ordine.

In ultimo Alessandro, che da un altro punto di vista ha raccontato: “Come ho sconfitto quel tarlo e ritrovato l’amore”, interprete del suo vissuto l’attore Simone Sabani.

Sono state moltissime le personalitàche presenti alla registrazione televisiva della kermesse, non sono in qualità di premiati.

Hanno ricevuto il “Camomilla Award”, che s’ispira alle virtù terapeutiche del fiore della pianta che è il simbolo della solidarietà: Eleonora Daniele per la trasmissione Storie Vere (Rai Uno), Massimo Maurotto, Commissario e coordinatore delle Fiamme Oro Rugby della Polizia di Stato, Gianluigi Nuzzi per la trasmissione Quarto Grado (Retequattro), Giorgio Pasotti.

“Women for Women against violence – Camomilla Award”.
MALIKA-AYANE-E-DONATELLA-GIMIGLIANO

Premio dedicato del Settimanale Oggi a Malika Ayane e uno speciale alla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati che lo ha ricevuto a Palazzo Madama dal Maestro Orafo Michele Affidato e dalla padron della manifestazione, Donatella Gimigliano.

Durante la kermesse, il direttore di Salvamamme, Katia Pacelli, unitamente al Presidente di Softlab, Leonardo Iacovelli, hanno anche presentato il pilota dell’app della Valigia di Salvataggio, progetto che recentemente ha visto la sottoscrizione di un protocollo operativo tra l’associazione, rappresentata dalla Presidente, Grazia Passeri, e l’Arma dei Carabinieri della Legione Lazio, rappresentata dal Generale Marco Minicucci, entrambi presenti all’evento.

A consegnare l’ambito riconoscimento tante personalità e giornalisti del calibro del magistrato Simonetta Matone, Elisabetta Mancini, capo ufficio staff del vice direttore Generale della Polizia di Stato, Francesco Schittulli, Presidente della LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori), Angelo Polimeno Bottai, vicedirettore Tg1, Paolo Petrecca, vicedirettore Rai News, Maria De Souza, Direttore All Women Magazine, Adriana Pannitteri, Maria Rita Grieco.  

Special guest: Roby Facchinetti, Giovanni Caccamo, Andrea Casta, Gianluca Guidi.

“Women for Women against violence – Camomilla Award”.
“Women for Women against violence – Camomilla Award”.

Lo spettacolo ha visto anchela partecipazione di Francesca Ceci, Antonella Salvucci, Carlotta Lo Greco, Elena Russo, Claudia Tosoni.

Il parterre, inoltre, è stato arricchito dalla presenza del Generale della GDF Fabio Migliorati, Maria Rosaria Omaggio, Cristina e Maria Teresa Buccino, Elena Aceto di Capriglia, Irene Bozzi, il manager Andrea Petrangeli.

La realizzazione del programma è stata possibile grazie al contributo di Main sponsor: Acaia Medical Center. Executive Partner: Michele Affidato Orafo, Softlab, Italpreziosi, Sanity System, Dianax. Top Partner:

Ferrovie dello Stato Italiane spa, Carpisa, Bionike, Collistar, Jean Paul Mitchell Systems, Aquolina, Carsberg, Impero Couture, L.G.R. Partner: Imprinting, Novamedical, POP, Zuccari, Quenty Rent, Radiotaxi 6645, Caffè Gioia, SBAM, Studio Legale Angela Codastefano, Aster Vigilanza, Cavallucci, Roma Virtuale, Volocom, FPWS, UNIQUE Hotel, I Maghi del Noleggio, No Time, Massimo Polese Make-up Artist, Mia make Up.  

Donors: Linkem, Sala Da Feltre, Artemisia.

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“Artù” Auditorium Parco della Musica.

“Artù” Auditorium Parco della Musica. Dopo un periodo di assenza dai palchi durato quasi un anno, mercoledì 28 ottobre, Artù torna in concerto per la prima volta all’Auditorium Parco della Musica di Roma, per riabbracciare il suo pubblico.


“Artù” Auditorium Parco della Musica. Aprirà il concerto, Godo.

“Artù”. Il cantautore, al primo concerto con la nuova etichetta Alfredo Music, sarà sul palcoscenico con un sound elettrico accompagnato da una nuova formazione dove suonerà brani del suo vecchio repertorio e altri più nuovi tra cui “Marta”, ultimo singolo in uscita.

“Artù”. Non mancheranno momenti di arte poetica legata ad autori che lo hanno ispirato e alcuni momenti magici con ospiti speciali: Inoltre ospiti della serata saranno:

Massimo Varini, Leonardo Bocci, Andrea Rivera, Marilisa Ungaro.

Durante il concerto, Artù presenterà, in anteprima, il suo nuovo singolo, in uscita a novembre, “ Vale guarda le stelle”, , secondo brano di una Trilogia dedicata alla donna, alle donne.

Dopo il primo singolo Marta, associata metaforicamente alla Luna, in questo brano Vale, la protagonista ,guarda alle stelle che metaforicamente assumono diversi significati:

vengono associate alle “stelle della Musica”, con brevi citazioni musicali dei grandi del Rock , Led Zeppelin, Green Day e Foo Fighters, così come era accaduto nel brano Marta ,con un accenno a “All you need is Love”,

ed ecco apparire nel testo “negli stadi i Rolling Stones”, poi le stelle intese come i corpi celesti che si guardano esprimendo i propri desideri.

Pur senza riferimenti specifici al lockdown e al Covid, la canzone lancia la speranza per il futuro con “torneranno le canzoni e per le strade i suonatori”.

Non solo rock nei riferimenti ma anche i “fiori nei cannoni” e De Andrè, da sempre uno dei riferimenti di Artù.

Artù conferma la sua attitudine di cantautore a cavallo tra la poesia e l’energia, tra la semplicità di scrittura e il rock, con una forte volontà di non “ammiccare” a tutto quello che il mercato cerca, ricerca e propone e ripropone per seguire le mode del momento.

Il concerto è organizzato in collaborazione con Enpi, Ventidieci e Concerto.

Ufficio Stampa Ventidieci

Maurizio Quattrini 338/8485333 – maurizioquattrini@yahoo.it

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