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Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”.

Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”. Canti e corde, mantici e ottoni X edizione. Direzione artistica: Stefano Saletti. 24 APRILE 2024 – ore 20.30 – ingresso 6 euro

SUONNO D’AJERE “Nun v’annammurate” Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”

Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”. Irene Scarpato: voce, Gian Marco Libeccio: chitarra, Marcello Smigliante Gentile: mandolino e mandoloncello

Alle ore 19.30: Foolk Talk: conversazioni in musica a cura di Blogfoolk Magazine

“Ritmi e tecniche del tamburello e dei tamburi a cornice” Incontro con Andrea Piccioni

2​5​ APRILE 2024 – ore ​1​​7.30 – ingresso 1 euro

MACADI NAHHAS “Singing for humanity”
Macadi Nahhas: voce

Pejman Tadayon: oud, ney, kemenche, daf

Special guest: Stefano Saletti: oud, bouzouki

Alle ore 17:​  Foolk Talk: conversazioni in musica a cura di Blogfoolk Magazine

“Memoria e dialogo possibile all’interno del Mediterraneo” Incontro con Macadi Nahhas e Soud Allan

30 APRILE 2024 – ore 20.30 – ingresso 6 euro

MARIA MAZZOTTA “Amoreamaro”

Maria Mazzotta: voce e tamburello

Antonino De Luca: fisarmonica

Alle ore 19.30: Foolk Talk: conversazioni in musica a cura di Blogfoolk Magazine

“Voci, suoni e colori della nuova scena musicale del Sud”: premiazione disco dell’anno Blogfoolk:

“Bucolica” di Hiram Salsano

Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”.
Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”.

Dopo il tutto esaurito per il concerto d’apertura “Canto del mare” della Banda Ikona & Le voci del Mediterraneo, POPOLARE è DONNA, la decima edizione del Festival Popolare Italiano diretto da Stefano Saletti. Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”

dal 24 al 30 aprile propone tre nuovi appuntamenti con altrettante grandi e importanti voci della tradizione popolare mediterranea: il 24 alle ore 20.30, Suonno d’Ajere con “Nun v’annammurate”​;il 25 alle ore 17.30​, la cantante giordana Macadi Nahhas in “Singing for Humanity” e il 30 aprilealle ore 20.30Maria Mazzottain “Amoreamaro”.

​Primo appuntamento, dunque, il 24 aprile alle ore 20.30 con Suonno d’Ajere, un viaggio nella tradizione napoletana riletta e reinventata con eleganza da questo trio guidato dalla voce intensa di Irene Scarpato, capace di sprigionare una varietà timbrica tanto ammaliante quanto essenziale.

Con lei la chitarra di Gian Marco Libeccio e il mandolino e mandoloncello di Marcello Smigliante Gentile. Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”

I tre giovani autori e musicisti hanno un amore smisurato per la forma canzone napoletana classica e da anni compiono un’accurata ricerca di brani degli ultimi tre secoli ripescando, dall’immenso repertorio a disposizione, armonie, melodie, pathos e ironia. 

“Abbiamo sviluppato il nostro repertorio studiando ciò che la città di Napoli ha prodotto nella sua storia musicale”, dice Suonno.

“Il nostro intento è quello di proporre canzoni meno popolari, di ridare loro dignità e spessore.

L’approccio all’esecuzione è contemporaneo, ma allo stesso tempo saldamente radicato nella tradizione, analizzata rigorosamente attraverso le fonti.

Il sapore antico della nostra musica non toglie che siamo giovani del terzo millennio.

L’obiettivo è quello di restituire integrità alla tradizione offrendola al pubblico in una forma nuova”. Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”

Alle ore 19.30 prima del concerto, per la consueta “Conversazione in musica” a cura di Blogfoolk Magazine, Andrea Piccioni, uno dei percussionisti più virtuosi del panorama internazionale,dialogherà con Salvatore Esposito e Stefano Saletti su“Ritmi e tecniche del tamburello e dei tamburi a cornice”, approfondendo, con dimostrazioni pratiche, gli aspetti legati alle musiche eseguite e agli strumenti popolari utilizzati.

​Il 25 aprile alle ore 17.30 di scena per la prima volta in Italia la cantante Macadi Nahhas in “Singing for Humanity”​: soprannominata la “Diva di Petra” e la “madrina del folclore arabo”, ​Macadi è un’artista giordana nata ad Amman, ma originaria di Madaba.

È figlia di Salem al-Nahhas (a cui dedicherà il suo disco Ilā Sālim), politico e scrittore giordano.

L’artista raccoglie l’importante eredità di dive come Fayrouz e Julia Boutros, dedicando la sua attività a rivivificare il patrimonio arabo tradizionale della regione unito a composizioni originali, tra cui l’ultima realizzazione Ghannu Palestine (Canto Palestina) dedicata a Gaza.

Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”.
Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”.

Macadi ​ Nahhas verrà accompagnata dal musicista persiano Pejman Tadayon (oud, ney, kemenche, daf) e avrà come ospite speciale Stefano Saletti (oud, bouzouki)​.

​Alle ore 17​, per Foolk Talk​, Macadi Nahhas e​ il manager/promoter Soud Allan​ dialogheranno con il pubblico su “Memoria e dialogo possibile all’interno del Mediterraneo”.

Il 30 aprile alle ore 20.30 sarà la volta di Maria Mazzotta, una delle voci più importanti e apprezzate del panorama della world music europea, accompagnata da Antonino De Luca alla fisarmonica.

Spaziando con naturalezza dalle sonorità del Sud Italia alle cadenze balcaniche, il repertorio proposto dalla Mazzotta è frutto di ricerche meticolose ed estremo rispetto per le varie culture che lo compongono, con particolare riguardo per le caratteristiche vocali di ogni tradizione musicale.

La sua interpretazione, intensa e profonda, è per lo spettatore un’esperienza immersiva. Il suo “Amoreamaro” è un’intensa e appassionata riflessione, da un punto di vista femminile, sui vari volti dell’amore: da quello grande, disperato e tenerissimo a quello malato, possessivo e abusato. Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”

Alle 19.30 il Foolk Talk “Voci, suoni e colori della nuova scena musicale del Sud” con la premiazione del disco dell’anno Blogfoolk: Bucolica di Hiram Salsano

POPOLARE è DONNA: IL FESTIVAL

È dedicata alla vocalità al femminile la decima edizione del Festival Popolare italiano diretto dal musicista e compositore Stefano Saletti, che si svolge dal 5 aprile al 24 maggio 2024 e realizzato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma.

“Popolare è donna”, il tema proposto per questa decima edizione, vuole indagare il rapporto tra vocalità femminile e musiche della tradizione.

Le artiste coinvolte, infatti, sono alcune tra le più rappresentative interpreti della scena nazionale e internazionale. Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”

Spiega Saletti: “Per questa decima edizione, oltre a grandi voci del panorama italiano, ho voluto coinvolgere anche artiste internazionali così da far conoscere e apprezzare la forza della vocalità femminile in tutte le sue possibili declinazioni, mettendo a confronto tradizioni e tecniche espressive differenti che vanno dalla Giordania all’Argentina, dall’Algeria alla Turchia”.

Questa edizione gode anche della media partnership di Rai Radio Techete’ che, con la cura di Elisabetta Malantrucco, realizzerà una serie di puntate dedicate ai concerti e agli artisti protagonisti della rassegna e proporrà prima di ogni concerto un ascolto di rare registrazioni di interviste di grandi voci della tradizione popolare, tra le quali Rosa Balistreri, Maria Carta, Giovanna Marini, Lucilla Galeazzi, Fausta Vetere, Caterina Bueno.

Il progetto è condiviso con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, diretto dall’architetto Sonia Martone, che, evidenzia come “il museo stia diventando sempre più il luogo nel quale celebrare la musica attraverso lo studio, il restauro e l’esposizione degli strumenti musicali di tutte le epoche. Festival Popolare Italiano “Popolare è Donna”

Non possiamo parlare solo di festival, ma di vero e proprio progetto culturale che associa concerti a conversazioni, a visite alle collezioni, coinvolgendo diverse professionalità, messe a confronto con un pubblico non solo di esperti”.

Con la sua ricca collezione di strumenti antichi, e del mondo, il Museo crea un connubio naturale tra musica ascoltata e cultura della musica. Il costo del biglietto d’ingresso di 6 euro permette – prima della partecipazione al concerto – anche la visita agli spazi che sono in corso di riorganizzazione e offrono continuamente stimoli diversi e interessanti.

STORIA DEL FESTIVAL. Sotto la direzione artistica di Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), gli artisti coinvolti fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.

Il festival, nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, alla sua chiusura si è trasferito al Teatro Villa Pamphilj dove si è svolto per cinque edizioni, poi nello storico Teatro Verde e dal 2023 al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali.

Nelle edizioni precedenti ha visto la partecipazione dei più rappresentativi esponenti della musica popolare non solo italiana.

Il Festival Popolare italiano appartiene alla Rete Italiana della World Music, un’associazione che riunisce operatori, musicisti e oltre 25 festival di tutte le regioni d’Italia.

Missione della Rete è supportare il mondo della world music italiana e contribuire alla diffusione di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo per il nostro Paese in cui la musica è strumento di costruzione della propria identità culturale, ma anche di conoscenza e di contaminazione con le altre culture del Mediterraneo, e quindi fonte di innovazione. Il festival è realizzato in collaborazione con Blogfoolk Magazine e Mediterraneum Foundation.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “finalizzato alla raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO X edizione – 2024

Direzione artistica: Stefano Saletti

c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Direttrice: Arch. Sonia Martone

Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma

Organizzazione generale:Associazione Ikona/Ikona Concerti

Realizzato in collaborazione con: Blogfoolk Magazine e Mediterraneum Foundation

Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music

Media Partner:

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it

Ingresso: 6 euro
Ingresso 25 aprile: 1 euro

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FESTIVAL POPOLARE ITALIANO

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO . Canti e corde, mantici e ottoni, X edizione “POPOLARE è DONNA”. Direzione artistica: Stefano Saletti

E’ dedicata alla vocalità al femminile la decima edizione del Festival Popolare italiano diretto dal musicista e compositore Stefano Saletti, che si svolge dal 5 aprile al 24 maggio 2024 e realizzato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma.

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO. “Popolare è donna”, il tema proposto per questa decima edizione, vuole indagare il rapporto tra vocalità femminile e musiche della tradizione.

Le artiste coinvolte, infatti, sono alcune tra le più rappresentative interpreti della scena nazionale e internazionale.

Spiega Saletti: “Per questa decima edizione, oltre a grandi voci del panorama italiano, ho voluto coinvolgere anche artiste internazionali così da far conoscere e apprezzare la forza della vocalità femminile in tutte le sue possibili declinazioni, mettendo a confronto tradizioni e tecniche espressive differenti che vanno dalla Giordania all’Argentina, dall’Algeria alla Turchia”.

Si parte il 5 aprile alle ore 20.30 con il “Canto del mare” della Banda Ikona di Saletti e Le voci del Mediterraneo di Barbara Eramo, Gabriella Aiello, Yasemin Sannino, Raffaella Misiti, Fabia Salvucci, Raffaela Siniscalchi.

Il 24 aprile di scena Suonno d’Ajere, trioguidato dalla voce di Irene Scarpato,che presenta “Nun v’annammurate” progetto dedicato al recupero della tradizione napoletana. FESTIVAL POPOLARE ITALIANO  

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO
FESTIVAL POPOLARE ITALIANO

Il 25 aprile (alle ore 17.30) la grande tradizione araba risuona nella voce della cantante giordana Macadi Nahhas che propone lo spettacolo “Singing for humanity” insieme al musicista persiano Pejman Tadayon. FESTIVAL POPOLARE ITALIANO  

Il 30 aprile (ore 20.30) il concerto “Amoreamaro” della nuova protagonista della musica popolare, la cantante pugliese Maria Mazzotta.

Il 4 maggio (ore 20.30) è la volta di “Reves” con la cantante argentina Sarita Schena con Giuseppe De Trizio e Claudio Carboni; il 17 maggio (ore 20.30) la cantante algerina Anissa Gouizi con Giovanni Seneca nel progetto “Mediterraneo battente”.

Il 23 maggio (ore 20.30) le atmosfere acustiche dell’ensemble Enerbia guidato dalla violinista Maddalena Scagnelli.

Chiusura alla grande del festival il 24 maggio (ore 20.30), con la voce della Sardegna Elena Ledda insieme a Mauro Palmas nellospettacolo“Amaius”.

Ogni concerto sarà preceduto da una “Conversazione in musica” a cura di Blogfoolk Magazine, il più autorevole settimanale dedicato alle musiche popolari, world e folk, con una serie di incontri curati dal direttore editoriale Salvatore Esposito e da Stefano Saletti.

Incontri nei quali verranno approfonditi gli aspetti legati alle musiche eseguite, agli strumenti popolari utilizzati, agli aspetti artistici e produttivi delle varie esibizioni con interventi di giornalisti, artisti, musicologi, produttori, scrittori e critici musicali. FESTIVAL POPOLARE ITALIANO  

Il programma prevede il 5 aprile (ore 19.30) il giornalista e critico Felice Liperi sul tema “Tradizione e canzone (d’autore): un filo interrotto?”.

Il 24 aprile (ore 19.30), il percussionista Andrea Piccioni “Ritmi e tecniche del tamburello e dei tamburi a cornice”; il 25 aprile (ore 17) la cantante Macadi Nahhas e il produttore Soud Allan “Memoria e dialogo possibile all’interno del Mediterraneo”.

Il 30 aprile (ore 19.30) “Voci, suoni e colori della nuova scena musicale del Sud” con la premiazione del Disco dell’anno Blogfoolk “Bucolica” di Hiram Salsano; il 4 maggio (ore 19.30) “Il femminino sacro in musica” con la cantante e regista Agadez (nella vita Giada Colagrande).

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO
FESTIVAL POPOLARE ITALIANO

Il 17 maggio (ore 19.30) il giornalista, musicista e fotografo Valerio Corzani in “Corzani Airlines: raccontare la musica per immagini”; il 23 maggio (ore 19.30) il musicista e ricercatore Luigi Cinque con il giornalista e regista Maurizio Malabruzzi “Tramandare e tradire: le vie delle nuove sonorità partendo dalla tradizione”. FESTIVAL POPOLARE ITALIANO  

Il 24 maggio (ore 19.30) “Sardegna isola sonante: tradizione e innovazione” con Elena Ledda e Mauro Palmas.

Questa edizione gode anche della media partnership di Rai Radio Techete’ che, con la cura di Elisabetta Malantrucco, realizzerà una serie di puntate dedicate ai concerti e agli artisti protagonisti della rassegna e proporrà prima di ogni concerto un ascolto di rare registrazioni di interviste di grandi voci della tradizione popolare, tra le quali Rosa Balistreri, Maria Carta, Giovanna Marini, Lucilla Galeazzi, Fausta Vetere, Caterina Bueno.

Il progetto è condiviso con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, diretto dall’architetto Sonia Martone, che, evidenzia come “il museo stia diventando sempre più il luogo nel quale celebrare la musica attraverso lo studio, il restauro e l’esposizione degli strumenti musicali di tutte le epoche. FESTIVAL POPOLARE ITALIANO  

Non possiamo parlare solo di festival, ma di vero e proprio progetto culturale che associa concerti a conversazioni, a visite alle collezioni, coinvolgendo diverse professionalità, messe a confronto con un pubblico non solo di esperti”.

Con la sua ricca collezione di strumenti antichi, e del mondo, il Museo crea un connubio naturale tra musica ascoltata e cultura della musica.

Il costo del biglietto d’ingresso di 6 euro permette – prima della partecipazione al concerto – anche la visita agli spazi che sono in corso di riorganizzazione e offrono continuamente stimoli diversi e interessanti.

IL FESTIVAL.

Sotto la direzione artistica di Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), gli artisti coinvolti fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.

Il festival, nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, alla sua chiusura si è trasferito al Teatro Villa Pamphilj dove si è svolto per cinque edizioni, poi nello storico Teatro Verde e dal 2023 al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali.

Nelle edizioni precedenti ha visto la partecipazione dei più rappresentativi esponenti della musica popolare non solo italiana.

Il Festival Popolare italiano appartiene alla Rete Italiana della World Music, un’associazione che riunisce operatori, musicisti e oltre 25 festival di tutte le regioni d’Italia.

Missione della Rete è supportare il mondo della world music italiana e contribuire alla diffusione di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo per il nostro Paese in cui la musica è strumento di costruzione della propria identità culturale, ma anche di conoscenza e di contaminazione con le altre culture del Mediterraneo, e quindi fonte di innovazione.

Il festival è realizzato in collaborazione con Blogfoolk Magazine e Mediterraneum Foundation.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “finalizzato alla raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO X edizione – 2024

Direzione artistica: Stefano Saletti

c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Direttrice: Arch. Sonia Martone

Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma

Organizzazione generale:Associazione Ikona/Ikona Concerti

Realizzato in collaborazione con: Blogfoolk Magazine e Mediterraneum Foundation

Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music

Media Partner:

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it

Ingresso: 6 euro

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Roma, Festival del Verde e del Paesaggio.

Roma, Festival del Verde e del Paesaggio. La più grande manifestazione espositiva-culturale in Italia dedicata al verde in città e al paesaggio urbano.

Roma, Festival del Verde e del Paesaggio. Un inno al pianeta e alla vita all’aria aperta.

Roma, Festival del Verde e del Paesaggio

Tra le novità della XIII edizione Slow plants – il primo mercato di piante made in Italy di coltivatori indipendenti e sostenibili, l’Outdoor Living Village con arredi e complementi per un modo tutto mediterraneo di vivere gli spazi esterni, la sezione dedicata alle città del futuro, lezioni gratuite di giardinaggio per salvare il pianeta, incontri e formazione per professionisti.

Al centro dell’evento, anche i nuovi trend sulla grande terrazza in cui imparare i segreti del planting design, le opere selezionate dai concorsi di progettazione del Festival per regalare un nuovo piccolo polmone verde alla nostra città e trasformare i balconi in micro ambienti giocosi, ecologici e colorati, e un suggestivo Giardino d’artista di Ciriaco Campus.

Il Festival del Verde e del Paesaggio (www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it), la più grande manifestazione espostivo-culturale in Italia dedicata al verde in città e al paesaggio urbano, torna al Giardino Pensile dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma nel weekend dal 5 al 7 aprile.

Per tre giornate il Giardino sarà il protagonista come luogo in cui sperimentare modi di vivere più sostenibili e a più stretto contatto con la natura, traendo ispirazione proprio dallo stile di vita mediterraneo, con il suo portato di valori e valore.

Ed è proprio reinterpretando questo stile che la vita all’aria aperta si fa bisogno profondo, e non trend del momento, e il prendersi cura del pianeta si fa più contemporaneo perché prende avvio e centro dalla propria casa e, soprattutto, dalla città in cui si abita. 

Continua così in questa 13° edizione, la riflessione iniziata lo scorso anno su casa e città felice e sulla creazione di spazi capaci di promuovere l’equilibrio tra benessere fisico, emotivo, cognitivo e spirituale rigenerando l’ambiente naturale.

Giardini dunque, come salotti all’aria aperta – privati, pubblici, comunitari – resistenti al cambiamento climatico, ricchi di alberi e biodiversità vegetale ed animale.

Luoghi nei quali trovare un modello di società più giusta dal punto di vista ambientale e sociale e avere uno stile di vita urbano più consapevole.

Ma soprattutto nei quali progettare un modo “nostrum” di stare in quel “giardino planetario” di cui l’uomo, in totale comunità con tutti i viventi, deve diventare custode e giardiniere.

Roma, Festival del Verde e del Paesaggio.
Roma, Festival del Verde e del Paesaggio.

L’edizione del Festival 2024 si presenta particolarmente intensa e ricca di iniziative originali.

Tra questeuna novità importante riguarderà il Concorso “Avventure creative”: da quest’anno il migliore progetto selezionato dalla Giuria del Festival verrà effettivamente realizzato riqualificando una grande area spartitraffico grazie all’impegno dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma che ne curerà anche la manutenzione. 

Debutta inoltre Giardino d’artista, la nuova sezione che proporrà installazioni di arte contemporanea per dare il benvenuto ai visitatori.

Inaugura quest’anno con un’opera firmata da Ciriaco Campus, artista che con il suo lavoro si interroga sul rapporto tra l’Uomo e la realtà.

Un rinnovato spazio all’immaginazione fantastica anche per il Concorso “Balconi per Roma” rivolto ad architetti, paesaggisti, agronomi, designer, artisti e creativi di ogni nazionalità quest’anno chiamati a trasformare il balcone in un vero e proprio palcoscenico prendendo spunto da viaggi, arte, cinema, musica, libri o tendenze.

Particolarmente scenografica sarà la grande terrazza-giardino ideata dalla Scuola del Verde, dove, senza più confini tra dehor e spazio domestico, si potrà imparare a creare la propria “stanza” mediterranea, verde e a cielo aperto.

Grande attenzione all’intreccio tra città e protezione dell’ambiente con la sezione Biodivercity: incontri sulla città”: eventi e iniziative di riflessione sul cambiamento climatico, le strategie per scrivere una nuova pagina di difesa del pianeta puntando sulla città come motore principale della riconversione ecologica della società, visto che oggi ci vive il 70% degli abitanti del Pianeta, sono responsabili del 75% delle emissioni di CO2 e del 50 % della produzione di rifiuti e consumano tra il 60% e l’80% di energia.

In questo contesto, si parlerà anche del futuro-presente di Roma che, pur tra tante difficoltà e contraddizioni, è pur sempre il comune più verde d’Europa e capitale europea della biodiversità.

Tante le progettualità già attivate dall’Amministrazione capitolina o in programma nei prossimi mesi, grazie anche alla forza dei numeri della capitale: 22 aree naturali protette, zone agricole e orti urbani che coprono il 67% del suo territorio, 1300 specie vegetali censite solo all’interno del G.R.A. pari al 20% della flora italiana, il 32% delle specie nidificanti in Italia e il 26% delle specie di mammiferi presenti nel nostro Paese. 

Sempre ricca l’offerta di lezioni tematiche, workshop e seminari aperti a cittadini, dedicati a temi di tendenza come rain gardens, tetti verdi, muri vegetali, giardini “senz’acqua, e agli evergreen del planting design in terrazza e delle tecniche di coltivazione in vaso per giardini urbani.

Roma, Festival del Verde e del Paesaggio.
Roma, Festival del Verde e del Paesaggio.

Altrettanto numerose le occasioni di aggiornamento professionale per operatori del settore, paesaggisti e architetti, per i quali il Festival è ormai un evento da non perdere.

Tra queste spicca il progetto formativo totalmente gratuito “CITY4Pollinators” rivolto agli operatori del verde e curato dagli esperti dell’Università di Bologna per ricreare e ampliare anche in città habitat adatti a ospitare api e insetti impollinatori, così decisivi per il presente-futuro del nostro Pianeta.

Il Festivalcommenta Gaia Zadra, ideatrice e direttrice della manifestazioneabbraccia la filosofia del giardino planetario e incoraggia a pensare alla casa, alla città e al Pianeta come giardini di cui prendersi cura per riattivare un rapporto simbiotico tra esseri viventi e ambiente circostante.

Il giardinaggio che salva il mondo?

Anche, sicuramente lo cambia in meglio per la sua capacità di innescare circuiti virtuosi di valore condiviso. – prosegue Gaia Zadra – Non è un caso che il Festival sia cresciuto così tanto negli anni proprio in una città come Roma che ha voluto annoverarlo tra i Grandi Eventi capaci di attrarre un pubblico qualificato e più attento a rispettare le fragilità della città ma anche di viverne a pieno tutte le potenzialità ambientali, culturali e sociali.

Per il suo essere al centro del Mediterraneo e come grande metropoli contemporanea forte delle sue radici – conclude Gaia Zadra – Roma è il luogo ideale da cui rilanciare e valorizzare uno stile di vita, appunto, mediterraneo, più rispettoso dei ritmi della natura e delle persone.”

L’orizzonte del fenomeno giardinaggio in città è ormai corale e senza confini, con circa il 39% degli italiani che si dichiara appassionato di cura del verde e sempre più attento alla sostenibilità con ormai quasi l’85% di loro che dichiara di aver cambiato i propri comportamenti per diminuire l’impronta ecologica (Nomisma).

È a questa crescente sensibilità che si rivolge la proposta dello Slow Plants market del Festival del Verde: il mercato dei coltivatori indipendenti e sostenibili, un’area interamente dedicata in cui si ritroveranno produttori che coltivano e producono in modo naturale, senza usare torba o pesticidi, che celebra così piante locali, stagionali, naturali con i migliori vivaisti del nostro Paese.

Un impegno insomma per un vivaismo consapevole che si fa carico di evitare problematiche ambientali che a lungo andare possono pregiudicare fortemente l’ambiente come l’inquinamento delle falde acquifere causato dall’abbondante uso di diserbanti, la perdita di suolo fertile e la fruibilità biologica del terreno, l’utilizzo di materiali a elevato impatto ambientale come la torba, la produzione di rifiuti e scarti, organici e inorganici, non reimmessi nel ciclo, il mancato riutilizzo dei vasi in plastica.

Su questi temi il Festival intende stimolare una ulteriore presa di coscienza da parte dei produttori, ma soprattutto dei consumatori, affinché prestino massima attenzione alla qualità delle piante che scelgono.

Completa la proposta del Festival l’Outdoor Living Village con arredi, tessuti e complementi per creare stanze all’aperto” in cui rilassarsi, divertirsi, mangiare, dormire, leggere e passare del tempo e la sezione Altri Giardini, dedicata al garden design per la quotidianità e aperta a giardinieri, garden designer, paesaggisti, agronomi e botanici che vogliono proporre al grande pubblico, giardini capaci di suggerire un nuovo abitare urbano.

Infine, le proposte per i più piccoli curate dalla Scuola del Verde che dallo scorso anno ha anche germogliato una nuova manifestazione con cadenza annuale dedicata all’outdoor education, “Bambini Botanici” e attività di animazione e sensibilizzazione che vivono tutto l’anno.

Anche nei giorni del Festival bambini e ragazzi potranno quindi cimentarsi in giochi e cacce al tesoro, letture e laboratori teatrali e sperimentarsi giardinieri in erba

Gi orari del Festival sono 10.00 – 19.00 dal venerdì alla domenica. Sono possibili convenzioni e riduzioni sul biglietto di ingresso, è previsto un servizio di consegne piante alla macchina o a domicilio ed è consentito l’accesso ai cani.

Il Festival del Verde e del Paesaggio conta sulla collaborazione e sul patrocinio del Comune di Roma (Assessorato all’agricoltura e ambiente).

Si avvale inoltre dei patrocini di InArch Lazio, Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori di Roma e provincia, Ordine agronomi e dottori forestali, Museo Orto Botanico di Roma, Fondazione Treccani Cultura, AIAPP, Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, e della collaborazione con Carabinieri forestali ambientali e agroalimentari, Lipu, FAI.

E’ inoltre in via di formalizzazione il patrocinio da parte di Regione Lazio.

Il Festival del Verde e del Paesaggio è inoltre partner del FAO Park – Biblioteca globale degli alberi e dei fiori, il primo progetto dedicato alla protezione della biodiversità in 7 continenti, realizzato a Villa Doria Pamphilj a Roma.

L’appuntamento all’Auditorium Parco della Musica è in collaborazione con Fondazione Musica per Roma

Media contact

Angela La Terra – 347 0553433

angela_laterra@yahoo.com

Caterina Banella – 338 8768154

caterinabanella@gmail.com

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Roma, Festival delle passeggiate.



Roma, Festival delle passeggiate. Solo camminando torneremo ad innamorarci. Dal 20 al 29 ottobre per raccontare la città in “slow e-motion”, visite performative alla scoperta della Roma contemporanea

Roma, Festival delle passeggiate, fra arte urbana, scorci inconsueti e vicoli mai percorsi, con la curatela di Giulia Anania e Tiziano Panici

Roma, Festival delle passeggiate. 20 ottobre partenza ore 17.00 da Parco della Torre – Viale di Tor Marancia, 29

21 ottobre partenza ore 17.00 Largo Beato Placido Riccardi

22 ottobre partenza ore 11.00 Piazza Caduti della Montagnola

27 ottobre partenza ore 17.00 da Piazza Caduti della Montagnola

28 ottobre partenza ore 17.00 Parco della Torre – Viale di Tor Marancia, 29

29 ottobre partenza ore 11.00 Parco Veratti/Gino Strada

Per i camminatori instancabili, per chi è innamorato della città di Roma fuori dai percorsi turistici più conosciuti ma dentro alle sue forme più contemporanee e urbane, fra street art e periferie, fra scorci inconsueti e vicoli mai percorsi-

Dal 20 al 22 ottobre e dal 27 al 29 ottobre arriva a Roma la prima edizione del Festival delle passeggiate – solo camminando torneremo ad innamorarci, promosso da Dominio Pubblico, a cura di Giulia Ananìa, cantautrice e poetessa che da anni racconta Roma in cammino dal centro alle periferie e Tiziano Panici, direttore artistico di Dominio Pubblico, che a sua volta da anni crea e promuove  spettacoli e format di arte pubblica in territori complessi.

Il Festival delle Passeggiate coinvolge tre quartieri del Municipio VIII di Roma Capitale: Valco San Paolo (Vasca Navale e Largo Giuseppe Veratti) – Montagnola – Tor Marancia.

Una zona che in sé racchiude tante anime della città eterna, con la speranza di rendere il festival un appuntamento fisso che attraversi tutta Roma e che coinvolga le tante realtà che si occupano di raccontare la città in “slow e-motion”.

Il programma dell’iniziativa è articolato in 6 passeggiate performative itineranti, distribuite lungo due weekend -dal 20 al 22 ottobre e dal 27 al 29 ottobre- e articolate in quattro itinerari, un percorso a tappe che si snoderà nel cuore dei quartieri del Municipio VIII, con l’obiettivo di tornare turisti dei nostri luoghi scoprendo arte, storia e storie anche lì dove oggi ci può sembrare ci sia un vicolo dismesso.

A guidare le passeggiate, l’attore e regista Tiziano Panici e la cantautrice e poetessa Giulia Ananìa, insieme a tanti ospiti: il regista e attore e autore Ariele Vincenti, la cantautrice folk Lavinia Mancusi, la cantautrice Diana Tejera, collaboratrice storica della poetessa Patrizia Cavalli, il cantautore Emilio Stella.

Roma, Festival delle passeggiate.
Roma, Festival delle passeggiate.

Seguirà le passeggiate la conduttrice radiofonica Margherita Schirmacher di “Ticket to read” che per l’occasione sarà nella speciale veste di radio in cammino con i passeggiatori e in in diretta su radiounderground.

Le domeniche mattina saranno dedicate ai più piccoli con il laboratorio d’animazione Per Fare un Gioco a cura di Roberto Capone, che impegnerà i bambini a costruire con i loro sogni e le loro mani “La Città Sognata”.

Saranno coinvolte nelle passeggiate anche realtà attive nei diversi quartieri: case editrici, centri culturali, comunità di altri paesi, librerie, artisti, persone che lavorano nel sociale ed artigiani.

Il primo weekend inizia con “Il mare nel cortile”, venerdì 20 ottobre: un percorso che si snoderàall’interno del Museo Condominiale di Tor Marancia, e che sarà in parte dedicato ad Agostino Di Bartolomei, indimenticato Capitano della Roma, cresciuto nella borgata.

Si prosegue sabato 21 ottobre con “L’arte dei tramonti”: nel quartiere di Valco San Paolo si parlerà di lotta politica, cultura omosessuale e diritti degli individui.

Domenica 22 apre con “La resistenza della memoria”, una passeggiata performativa che farà rivivere l’importanza del ricordo e della memoria nel quartiere della Montagnola, dove ogni angolo di strada raccontala resistenza civile che ha tentato di arginare l’invasione tedesca, combattendo una sanguinosa battaglia nel ‘43.

Il secondo weekend parte venerdì 27 ottobre con “Il pane quotidiano”, passeggiata nel quartiere della Montagnola. Sabato 28 è la volta de “Il mio quartiere è il più bello del mondo”, una passeggiata nel quartiere di Tor Marancia che attraverserà il Parco della Torre, il Liceo Artistico Caravaggio e la Scuola Popolare Sciangai. Domenica 29 si chiude con “Il sorriso dell’Universo” e una passeggiata attraverso gli Orti Urbani di Largo Veratti, una delle eccellenze del territorio, e lungo il percorso‘nDonnamo – via libera alle donne, sulla toponomastica femminile che interessa lo stesso quadrante.

Roma, Festival delle passeggiate.
Roma, Festival delle passeggiate.

I quartieri attraversati non sono quelli che si trovano nelle cartoline di Roma almeno fino ad oggi.

Tiziano Panici ha chiesto a Giulia Anania di disegnare delle cartoline poetiche di San Paolo Veratti Tor Marancia e Montagnola quartieri che meritano di essere celebrati, per invitare gli abitanti a tornare i turisti dei nostri luoghi, perchè le nostre traiettorie sono un monumento alla vita.

Chiunque nei giorni del festival potrà prendere gratuitamente le cartoline sentimentali; conservarle o spedirle per dire qualcosa di bello a qualcuno a cui teniamo o semplicemente per invitarlo a passeggiare con noi.

Perchè è solo passeggiando insieme che torneremo ad innamorarci.

Il Festival delle passeggiate sarà la restituzione pubblica del Progetto che per tutto il mese di ottobre ha coinvolto il territorio nella scoperta, rivalutazione e riqualificazione del Municipio VIII.

https://drive.google.com/drive/folders/1-4nzFN3pfZR9XFVRtY9pKduJDWnXHEKc

Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2023 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it

Marta Volterra marta.volterra@hf4.it

Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74

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Nepi,”Festival Internazionale della Danza”

Nepi,”Festival Internazionale della Danza”. Settima edizione dal 6 all’8 luglio 2023. Castello Forte dei Borgia – Nepi

Nepi,”Festival Internazionale della Danza”. Numerosi ospiti durante le tre serate:

Nepi,”Festival Internazionale della Danza”. Beppe Menegatti, Alma Manera, l’Etoile Giuseppe Picone, Pupi Avati

I primi ballerini del Teatro dell’Opera e del Balletto di Stara Zagora della Bulgaria, Ileana Citaristi, Mvula Sungani, Kristian Cellini, Roberta Beccarini,Juan Manuel Acosta, Alessandro Egger, Tove Villför.

La madrina Giusy Versace, la partecipazione di Rossella Erra e tanti altri

IL 7 LUGLIO, IN ANTEPRIMA MONDIALE, “LA PIZZA CON ODE BARBARA. OMAGGIO ALLA REGINA MARGHERITA DI SAVOIA!”, UNA CREAZIONE DI BEPPE MENEGATTI CON PROTAGONISTA ALMA MANERA

Giovedì 6 luglio si dà inizio a Nepi, alla settima edizione del Festival Internazionale della Danza e delle Danze, fondato da Paolo Tortelli e Maria Pia Liotta, organizzato da Alta Classe Accademia dello Spettacolo, sotto la direzione artistica di Maria Pia Liotta e con il patrocinio del Comune di Nepi, della Regione Lazio, dell’AFI (Associazione Fonografici Italiana), della Proloco di Nepi e dell’ICAS (Intergruppo Parlamentare Cultura Arte Sport).  

Giorni di grandi esibizioni con ospiti prestigiosi e rappresentanti autorevoli del mondo tersicoreo e dello spettacolo.

La serata di giovedì 6 luglio è riservata, per la prima volta, alla Milonga, infatti la direttrice artistica del Festival Internazionale della Danza e delle Danze Maria Pia Liotta, ha deciso, per questa edizione, di dedicare una intera serata al Tango, regalando momenti di apprendimento, grande spettacolo e divertimento a tutti i partecipanti appassionati di questa disciplina. Il tutto con i maestri Roberta Beccarini e Pablo Garcia.

Una serata del Festival dedicata interamente al Tango Argentino, con lezioni e a seguire serata danzante con le selezioni musicali dj Andrea Dedo.

Le coppie che prenderanno parte alla milonga del giovedì saranno invitate a partecipare con un tango improvvisato sul prestigioso palcoscenico dove si esibiranno gli artisti ospiti del Festival Internazionale della Danza e delle Danze sabato 8 luglio.

Grande attesa, invece, per la seconda serata del Festival, venerdì 7 luglio, che quest’anno, sempre in onore di Carla Fracci, da sempre sostenitrice e madrina del Festival, sin dalla sua prima edizione, verrà presentata, “La Pizza con Ode Barbara. Omaggio alla Regina Margherita di Savoia!”, una creazione in anteprima mondiale del maestro Beppe Menegatti con protagonista Alma Manera e la partecipazione di Gianaugusto Bongiovanni.

Al pianoforte Kozeta Prifti. I costumi di scena, saranno due affascinanti abiti da sposa, creazioni della stilista Sonia Verelli. E afine rappresentazione pizza margherita per tutti, anche per gli attori in palcoscenico, specialità prodotta dal maestro pizzaiolo Matteo Vari, una eccellenza italiana.

La serata continua, poi, con i danzatori della Experience Dance Company di Matteo Addino e con i primi Ballerini del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Stara Zagora diretto da Sylvia Tomova.

Come ormai da tradizione, durante la seconda serata, ritorna lo spazio dedicato al cinema con la consegna del premio “Lo Schiaccianoci d’oro” sezione “Visioni in Movimento”, alla presenza di una giuria prestigiosa e del Presidente di Giuria il produttore Sergio Giussani e dal Presidente Onorario Fabrizio Del Noce.

Special Guest della serata Pupi Avati.  

La Direzione Creativa del Concorso è affidata a Alma Manera mentre la Direzione Organizzativa a Francesco Innocenzi.

Novità assoluta di questa settima edizione è una nuova Sezione dedicata alle Arti Visive e Figurative, a completamento di un percorso, quanto afferma la direttrice artistica Maria Pia Liotta che declina tutte le espressioni dell’Arte della Cultura e della Bellezza.

A curare questa nuova Sezione è il critico d’arte Francesca Barbi Marinetti.

Ospite eccellente di questa prima Edizione è l’Artista Corrado Veneziano che presenta, in anteprima, una selezione della sua nuova produzione pittorica intitolata “Danzare i sogni. Animali immaginari tra movimento, vento, voli”, composta da tre pergamene di grandi dimensioni, che ritraggono centauri, basilische, sirene, e altre figure animali dalle fattezze umane.

Le Opere saranno esposte durante il Festival, dal 6 all’8 di luglio presso la Sala Nobile del Comune di Nepi.

L’ingresso è aperto a tutti.

La mostra verrà inaugura il 6 giugno dopo la conferenza stampa di presentazione del Festival.

Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni, il Festival, nelle tre serate del 6, 7 e 8 luglio, è una grande maratona di danza e garantisce un programma vasto, innovativo di grande respiro e di sicura qualità artistica.

A rappresentare le varie discipline nelle tre serate in programma la massima espressione della danza, grandi stelle di chiara fama, ognuna protagonista indiscussa nel proprio genere.

Il Premio “Carla Fracci per i giovani” giunto alla terza edizione, istituito alla Sua memoria, verrà consegnato come nelle precedenti edizioni proprio durante la serata finale del Festival dal maestro Beppe Menegatti.

Il nome del vincitore verrà reso noto durante la serata.  Interesse da tutto il mondo della danza per l’arrivo dell’etoile Giuseppe Picone star mondiale della danza.  

La sua sarà una esibizione che impressionerà anche i neofiti della danza dal titolo “Elevarsi” con coreografie dello stesso Picone.  Di grande prestigio la presenza di Ileana Citaristi, danzatrice di origine italiana, considerata tra le più grandi studiose e interpreti di danza Classica Odissi.  

Indiana di adozione, difatti vive nella regione dell’Orissa dal 1979, dedita allo studio ed alla ricerca dei due stili di danza classica indiana Odissi e Chhau.

Una danza affascinante dove miti e storie raccontate attraverso il linguaggio della mimica danzata dove gestualità, ritmo, melodia si fondono a creare immagini poetiche ispirate appunto alle immagini scultoree dei templi antichi.

Una novità assoluta la sua creazione “Ganga Yamuna” con musica di Gopala Panda.

Alma Manera porterà con la sua potente voce, freschezza, allegria e colori con i ballerini di Matteo Addino, Experience Dance Company, con le coreografie dello stesso Addino.

E, poi  ancora, tanta qualità con le eccellenze del corpo di Ballo del Teatro Nazionale dell’Opera e del balletto di Stara Zagora: Anelia Dimitrova, Fiordi Lloha, Maxim Sidenko e Marcelo Molina, con la compagnia Etnika Mvula Sungani Physical con  la superba interprete l’Etoile Emanuela Bianchini con le coreografie dell’eclettico Mvula Sungani, il tango appassionato di Roberta Beccarini e Juan Manuel Acosta, il folk con fantasie musicali popolari del gruppo folcloristico I Peddaroti,  Tove Villför e Filippo Zara con ritmi Latino/Americani e il vincitore di Ballando con le Stelle on the road Thomas Piaggi. 

A completare la seratale magiche ed emozionanti interpretazioni di Alma Manera che si esibirà anche in un duetto con il tenore italo americano Jonatha Cilia Faro.

Al pianoforte Kozeta Prifti. Le serate sono condotte da Beppe Convertini e da Roberta Beta.

A dire la sua, l’opinionista della RAI “Vox Populi” Rossella Erra. Il tuttoalla presenza della madrina Giusy Versace.

Durante l’ultima serata del Festival ritorna il prestigioso premio “Lo Schiaccianoci d’Oro”, istituzionalizzato nella prima edizione del Festival.

“A grandi artisti, ad esponenti autorevoli del settore tersicoreo e del mondo artistico –culturale, un riconoscimento per la loro dedizione ad un’arte, quale la danza, e che hanno fatto della danza una loro espressione di vita.”

Il premio è un’opera creata in esclusiva per il Festival, dall’artista Enrico Manera.

Quest’anno i premiati: Giuseppe Picone, il Teatro Nazionale Dell’Opera e del Balletto di Stara Zagora, Mvula Sungani, Ileana Citaristi, Kristian Cellini, Alessandro Egger, Tove Villför, Thomas Piaggi, Francesca Bernabini, il Gruppo Folk I Peddaroti, Corrado Veneziani e Pupi Avati.

Sarà presente l’ambasciatore della Bulgaria in Italia, S.E. Todor Stoyanov, con una delegazione istituzionale.

Nel dettaglio:

La Milonga in Palcoscenico con i maestri Roberta Beccarini e Pablo Garcia

-giovedì 6 luglio 2023 – ore 21.15. Castello Dei Borgia – Nepi.

Sotto un cielo di Stelle

-venerdì 7 luglio 2022 – ore 21.15. Castello dei Borgia – Nepi

Gran Gala del Festival e cerimonia finale di consegna del Premio “Lo Schiaccianoci d’oro”

-sabato 8 luglio – ore 21.15. Castello dei Borgia – Nepi

PER INFORMAZIONI: Segreteria Organizzativa – Cell. 346.6142314

www.festivalinternazionaledelladanzaedelledanze.com

PER PRENOTAZIONI E ACQUISTI BIGLIETTI

PROLOCO di NEPI

Via G. Matteotti, 32 – Nepi

Tel. +39 328 469 7435 – 0761 170 7105 – E-mail: proloco_nepi@virgilio.it

Costo del biglietto: € 10,00 serata del 7 luglio – € 10,00 serata dell’8 luglio

Abbonamento per le due serate: € 15,00

UFFICIO STAMPA

Ennio Salomone

Tel. + 39 346.6142314 – E-mail: salomone.ennio@gmail.com

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Terni e provincia “Festival Sacro Incanto” 2023.

Terni e provincia “Festival Sacro Incanto” 2023. Il Festival Sacro Incanto, musica sacra nei due weekend precedenti la Pasqua nelle chiese di Terni e della sua Provincia

Terni e provincia “Festival Sacro Incanto” 2023. Anche quest’anno nei due fine-settimana precedenti la Pasqua si svolgerà in Umbria il Festival Sacro Incanto.

Festival organizzato dall’Associazione Incanto, che porterà nelle chiese di Terni e della sua provincia i capolavori della musica sacra del tardo Medioevo, di Bach, di Mozart, di Rossini e della musica dei nostri giorni.

Il primo concerto si svolgerà sabato 25 marzo alle 17.30 nella Collegiata di Santa Maria Maggiore di Collescipoli e avrà come protagonista l’ensemble Labirinto Vocale diretto da Marco Attura. Interessantissimo il programma, che da una parte rievoca l’incontro a distanza tra due giganti della musica quali Bach e Mozart e dall’altra propone la musica sacra da parte di due importanti compositori dei nostri giorni, l’italiano Marcello Panni e l’estone Arvo Pärt.

Johann Sebastian Bach morì nel 1750, Wolfgang Amadeus Mozart nacque nel 1756, quindi non poterono mai incontrarsi personalmente, ma questi due geni della musica s’incontrarono attraverso la musica.

Infatti Mozart fu tra i pochi a conoscere e ad ammirare la musica di Bach in anni in cui era stata completamente dimenticata. Testimonianza della sua ammirazione è la trascrizione per violino, viola e violoncello di alcune composizioni di Bach, precisamente due Fughe del Clavicembalo ben temperato di Bach (precedute da due Adagio scritti da Mozart stesso) e Largo e Fuga dalla Sonata per organo n. 2.

Queste musiche di Bach-Mozart verranno eseguite tra due brani di musica sacra di due illustri compositori odierni. Terni e provincia “Festival Sacro Incanto” 2023

Terni e provincia “Festival Sacro Incanto” 2023.
Terni e provincia “Festival Sacro Incanto” 2023.

Il primo è Miserere di Marcello Panni, compositore e direttore d’orchestra, le cui musiche sono state eseguite nei più importanti teatri e dalle più importanti orchestre, quali Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli, Maggio Musicale Fiorentino, Piccola Scala di Milano, Teatri dell’Opera di Nizza, Bonn, Brema, Orchestra Nazionale della Rai, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Festival dei due Mondi di Spoleto, Biennale Musica e a Parigi, Londra, New York.

Il suo Miserere è scritto per tre voci, tre strumenti ad arco e una tastiera, ma può essere eseguito anche n altre combinazioni, alla maniera antica.

Frammenti dei testi di tre salmi sono combinati intorno all’invocazione “Signore, abbi pietà di me”: nelle presenti circostanze private e pubbliche, è un sommesso grido di dolore ma anche di speranza utopistica, che sotto le ali di Dio cessi l’iniquità del mondo. È dedicato “all’amico e compagno di battaglie comuni Fabio Maestri”.

Arvo Pärt, nato in Estonia e trasferitosi nel 1980 a Vienna, è uno dei più famosi compositori dei nostri giorni e ha dedicato gran parte della sua attività alla musica sacra. Il suo stile si riallaccia alla musica medioevale, usando materiali musicali tanto semplici quanto suggestivi ed eliminando tutto ciò che ritiene superfluo ed esagerato. Il risultato è una musica di ascetica semplicità e purezza, che penetra profondamente nell’animo: per questi motivi viene ascoltata con ammirata attenzione dal pubblico dei cinque continenti.

Sarà eseguito il suo Stabat Mater del 1985 per soprano, contralto, tenore, violino, viola e violoncello. Terni e provincia “Festival Sacro Incanto” 2023

Le esecuzioni sono affidate al Labirinto Vocale, formato dal soprano Patrizia Polia, dal contralto Chiara Guglielmi, dal tenore, Carlo Putelli, dal violinista David Simonacci, dal violista Lorenzo Rundo e dal violoncellista Marco Simonacci, con la partecipazione di Fabio Maestri al clavicembalo.

Dirige Marco Attura, che è salito con successo sul podio di varie orchestre italiane, europee e cinesi. Incide per Warner Classics, Brilliant Classics, Tactus e Da Vinci Classics.

I prossimi concerti del festival saranno sabato 1 aprile alle 21.00 nella chiesa di San Francesco a Terni con la Petite Messe Solennelle di Rossini e domenica 2 aprile alle 17.30 nell’Abbazia di San Nicolò a San Gemini con Ave Donna Chiara Stella, laude francescane del XV secolo.

Con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e Regione Umbria.

Con il patrocinio di Diocesi di Terni-Narni-Amelia, Comune di San Gemini, Comune di Terni.

In collaborazione con 50&più Terni, Ameria Umbra, Pro Loco Collescipoli, Valorizzazione del Patrimonio Storico San Gemini

INGRESSO GRATUITO fino ad esaurimento posti

Informazioni: tel. 347 235 9384    www.operaincanto.com

Ufficio Stampa dell’Associazione Incanto:
Mauro Mariani – tel. 335 57 25 816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Festival Popolare italiano IX edizione.

Festival Popolare italiano IX edizione. Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Roma, 18 marzo 2023 – 27 maggio 2023. Direzione artistica: Stefano Saletti

Il 18 marzo 2023 torna il Festival Popolare italiano, la rassegna che da nove edizioni porta a Roma la ricchezza della musica popolare, folk, etnica e world.

Festival Popolare italiano IX edizione. Quest’anno il progetto è pensato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, a sottolinearne l’ampia visione che mira a una connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti.

Come sempre, la direzione artistica è del compositore e musicista Stefano Saletti, che anche quest’anno ha scelto artisti della scena italiana – e non solo – espressione della forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.

“Sono particolarmente soddisfatto di questa nona edizione del Festival spiega Stefano Saletti perché si svolge al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, luogo ideale per far incontrare i suoni e le voci della cultura popolare con la grande tradizione musicale italiana in un connubio che supera steccati di genere e di stili.

Il pubblico, oltre ad assistere ai concerti, potrà infatti visitare una ricca e affascinante collezione di strumenti musicali che attraversa duemila anni di storia. Festival Popolare italiano IX edizione

Per questo voglio ringraziare la dirigente della Direzione Musei statali della città di Roma Maria Stella Margozzi e la direttrice del Museo, l’architetta Sonia Martone, per la sensibilità e l’attenzione mostrata per questa iniziativa“.

Festival Popolare italiano IX edizione.
Festival Popolare italiano IX edizione.

Il Programma.

Si parte sabato 18 marzo 2023 alle 17.30 con il concerto della cantautrice salentina Alessia Tondo, vincitrice del “Premio Loano Giovani” riservato al miglior disco di musicisti under 35 con il suo album “Sita”. Festival Popolare italiano IX edizione

Il 29 aprile alle 17.30 di scena il gruppo dei Tenore San Gavino di Oniferi, ensemble impegnato da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto a tenore per valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna.

Il 13 maggio alle 20.30 il concerto di un’altra voce pugliese, Rachele Andrioli che con il suo album “Leuca” si sta affermando come una delle nuove realtà della scena popolare italiana; venerdì 26 maggio alle 17.30 il concerto del maestro dell’organetto, Claudio Prima, leader di Bandadriatica, il quale, insieme al quartetto d’archi Seme, presenta il suo progetto “Enjoy” che unisce tradizione e musica classica.

Infine sabato 27 maggio alle 17.30 due grandi artisti siciliani, Enzo Rao e Mario Crispi, uniti nel progetto Shamal Re-Wind e Arenaria, attraversano con un grande ensemble culture e tradizioni millenarie che hanno visto la Sicilia terra di contaminazione e di intrecci affascinanti. Festival Popolare italiano IX edizione

Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti, il festival, realizzato grazie alla vittoria del bando del Nuovo Imaie e con il sostegno di Puglia Sounds, fa parte della Rete italiana World Music.

Il biglietto, al costo “popolare” di 5 euro, darà diritto ad assistere al concerto e alla visita al Museo. Festival Popolare italiano IX edizione

Festival Popolare italiano IX edizione.
Festival Popolare italiano IX edizione.

Il Festival.

Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. Festival Popolare italiano IX edizione

E’ la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età.

Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa.

Festival Popolare italiano IX edizione. Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come:

Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella,

Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk:

Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì.

Festival Popolare italiano IX edizione.
Festival Popolare italiano IX edizione.

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX edizione – Dal 18 marzo al 27 maggio 2023

Direzione artistica: Stefano Saletti

c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma

Dirigente Direzione Musei Statali della Città di Roma: Maria Stella Margozzi

Direttrice Museo Nazionale Strumenti musicali: Arch. Sonia Martone

Organizzazione generale:Associazione Ikona/Ikona Concerti

Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music

Con il sostegno del NUOVO IMAIE, realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2023” 

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it

Ingresso: 5 euro con visita al Museo

Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

PROGRAMMA CON SCHEDE SPETTACOLI

Sabato 18 Marzo 2023 – ore 17.30

ALESSIA TONDO “Sita”

Alessia Tondo: voce, tamburi, chitarra, loop machine

Dagli esordi nel gruppo Mera Menhir alla popolarità internazionale con il Canzoniere Grecanico Salentino, Alessia Tondo è una delle voci più significative del panorama pugliese.

È stata lanciata dai Sud Sound System, a soli tredici anni è diventata voce solista dell’Orchestra della Notte della Taranta, ha collaborato con l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, i Radiodervish, Michele Lobaccaro, Ludovico Einaudi e Admir Shkurtaj.

Nel Salento la sita è la melograna, simbolo di buon augurio, di incontro e condivisione. Festival Popolare italiano IX edizione

A questa simbologia Alessia si è ispirata per immaginare un disco-manifesto, un’opera in otto tracce scritte interamente da lei e caratterizzate da un’ampiezza di elementi, dall’acustico all’elettronico, tra ballate arcane, intrecci vocali antichi che grazie a loop e pattern diventano contemporanei.

Con “Sita” ha vinto il Premio Loano Giovani 2022, riservato al miglior disco di musicisti under 35.

Sabato 29 Aprile 2023 – ore 17.30

TENORE SAN GAVINO DI ONIFERI “Sardos”

Francesco Pirisi: voche 

Carmelo Pirisi: mesu ‘oche 

Giovanni Pirisi: contra 

Giuseppe Brau: bassu

Il gruppo vocale Tenore San Gavino di Oniferi è impegnato da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto a tenore, con la finalità di valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna. In questo concerto presentano il nuovo disco in uscita intitolato “Sardos”. Festival Popolare italiano IX edizione

L’ensemble nasce negli anni ’70 e prende il nome del santo patrono di questa piccola località in Barbagia. Festival Popolare italiano IX edizione

La fama del gruppo negli anni ha varcato i confini della Sardegna e i quattro di Oniferi si esibiscono nel resto d’Italia e all’estero (Stati Uniti, Belgio e Svizzera).

La formazione all’inizio comprende i tre fratelli Francesco, Giovanni e Carmelo Pirisi – rispettivamente boche, contra e mesu boche – e il bassu potente di Pietro Paolo Brau. Festival Popolare italiano IX edizione

La scomparsa prematura di Brau spinge i fratelli Pirisi a cercare un sostituto, che viene trovato prima in Raimondo Pidia e successivamente dal 2016 in Giuseppe Brau.

Nel 2004 a Parigi l’UNESCO ha attribuito al canto a tenore il riconoscimento di patrimonio intangibile dell’umanità e Oniferi ha rappresentato la Sardegna esibendosi davanti alla Commissione.

Sabato 13 Maggio 2023 – ore 20.30

RACHELE ANDRIOLI “Leuca”

Rachele Andrioli: voce, chitarra, tamburi a cornice

Maurizio Pellizzari: chitarra

Erasmo Treglia: violino

Cantautrice e polistrumentista di assoluto talento, Rachele Andrioli con il suo lavoro d’esordio “Leuca” volge il suo sguardo musicale sul mondo come un faro, partendo dalla fine della terra, suo luogo di nascita e appartenenza: il Capo di Leuca.

Il lavoro è il frutto degli ultimi anni di ricerca sulle tradizioni musicali che legano il Salento a ogni Sud del Mondo; la musica e i testi inediti raccontano storie mediterranee sospese tra verità e leggenda. Festival Popolare italiano IX edizione

Un progetto che guarda il mare, attraversato da onde tutte al femminile che rinnovano la tradizione grazie alla partecipazione di Coro a Coro, un ensemble di circa 40 voci di donne fondato e diretto da Rachele.

Presenti anche alcuni brani d’autore che rendono omaggio ad alcuni artisti come Victor Jara, Enzo Avitabile, Nusrat Fateh Ali Khan, Rina Durante.

A spiccare la voce e la grande forza interpretativa di Rachele e l’originalità delle sue composizioni che disegnano una modalità di fare musica concentrata sulle emozioni sollecitate da una melodia, da un ritmo, da un testo ogni volta sorprendente.

Venerdì 26 Maggio 2023 – ore 17.30

CLAUDIO PRIMA & SEME “Enjoy”

Claudio Prima: organetto, voce

Vera Longo: violino, voce

Paola Barone: violino

Cristian Musìo: viola

Marco Schiavone: violoncello

Organettista e compositore, leader di BandAdriatica e ideatore di numerosi progetti di indagine sulle ‘musiche di confine’, Claudio Prima nel progetto Seme e il disco “Enjoy” unisce il suo organetto alle sonorità di un quartetto d’archi. Festival Popolare italiano IX edizione

Il Mediterraneo incontra il mondo classico, giocando con le provenienze e favorendo l’incontro di due mondi musicali che da sempre hanno segretamente dialogato.

In questo progetto Prima muove le sue composizioni con l’istinto del ricercatore, curioso e attento alle suggestioni del viaggio, del movimento.

Con lo sguardo rivolto, allo stesso tempo, fuori e dentro, per cogliere insieme le consonanze e le dissonanze del rapporto con il mondo.

L’organetto e la voce respirano questa continua alternanza, aprendosi e chiudendosi all’aria che ne sostiene l’emissione.

Si fanno quindi, in questa esperienza di scrittura originale, strumenti di relazione, di contatto.

Trovando inaspettate connessioni fra le tradizioni del mare di mezzo e il mondo classico.

Sabato 27 Maggio 2023 – ore 17.30

ENZO RAO “Shamal Re-Wind” MARIO CRISPI “Arenaria”

Enzo Rao Camemi: violino, oud, saz

Mario Crispi: voce, strumenti a fiato arcaici ed etnici, laptop

Giuseppe Viola: clarinetti, chalumeau, sax soprano

Nino Agrusa: contrabbasso

Massimo Frasca: batteria

Aki Federico Spadaro: piano

Maurizio Curcio: Chapman stick, laptop

Carmelo Graceffa: percussioni, drum set

Due artisti simbolo della scena musicale palermitana come Enzo Rao e Mario Crispi si incontrano nel progetto che unisce Shamal Re-Wind e Arenaria. Festival Popolare italiano IX edizione

“Shamal rewind” è il progetto musicale di Enzo Rao, che riprende dopo quasi vent’anni di inattività il suo vecchio progetto musicale Shamal in chiave attuale, facendo sì che questo vento simbolico, portatore di suoni e stimoli culturali da terre diverse non smetta mai di soffiare”.

Una fusione di Jazz e musica etnica che ha come baricentro la Sicilia ma pone particolare attenzione all’incontro delle culture musicali dei paesi del Mediterraneo.

Shamal è un vento che soffia nel deserto arabo, ma nell’immaginario di Enzo Rao, è quel vento che, soffiando, confonde i suoni e mescola gli umori di paesi lontani geograficamente e culturalmente dando vita ad una musica del mondo.

Al suo fianco, con la formazione Arenaria, Mario Crispi, fondatore degli Agricantus, grande esploratore di soffi, flauti, fiati e sonorità del mondo.

Nei suoi viaggi Crispi ha incontrato molti musicisti, ha vissuto storie umane e atmosfere dell’anima, ha fatto importanti ed intense esperienze musicali. Festival Popolare italiano IX edizione

Ha così elaborato la sua poetica musicale in stretta relazione con il concetto di “sedimentazione”, di interazione con altri linguaggi musicali, con culture di altri popoli e di altre etnie.

Come già in Agricantus, Mario Crispi costruisce paesaggi che si dipanano tra evocazione e narrazione e ne definisce le dimensioni sonore, avvalendosi delle capacità espressive dei musicisti che lo accompagnano e con cui condivide il percorso musicale.

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Festival di Teatro Antico di Veleia 2023.

Festival di Teatro Antico di Veleia 2023. Al via le iscrizioni per la seconda edizione del corso di alta formazione teatrale “Fare Teatro”. Docente e regista Marco Baliani

Festival di Teatro Antico di Veleia 2023. I 20 attori under 35 selezionati si cimenteranno con Edipo che sarà presentato in prima nazionale al Festival di Teatro Antico di Veleia 2023

Festival di Teatro Antico di Veleia 2023. C’è tempo fino all’11 aprile per mandare la candidatura

È online la nuova edizione del bando per partecipare al Corso di Alta Formazione Teatrale Fare Teatro 2023, destinato a giovani attori di età compresa tra i 18 e i 35 anni in possesso di un diploma di una scuola di teatro o comunque già in possesso di una formazione specifica di base.

L’occasione ideale per presentare il bando è stato l’incontro-conversazione Aspettando Edipo.

La tragedia di Sofocle dal mito alla scena organizzato da Bottega XNL in cui Eva Cantarella, tra i massimi esperti del mondo antico, e il regista teatrale Marco Baliani hanno dato vita a un’avvincente incursione nel mito eterno del re di Tebe di fronte a una sala attenta e numerosa.

Fare Teatro è finalizzato alla formazione attoriale dei partecipanti selezionati, che si cimenteranno con Edipo e la regia di Marco Baliani, attraverso un quotidiano allenamento psicofisico, performativo e di indagine sulla “memoria corporea” dei personaggi, in una dimensione di teatro corale: «per me – racconta il regista – la tragedia è prima di tutto tragedia di un popolo, sono i cittadini della polis, quelli che la fanno vivere quotidianamente, sono loro, i loro corpi, ad agire le forme del tragico che incombe su di loro.

Festival di Teatro Antico di Veleia 2023.
Festival di Teatro Antico di Veleia 2023.

Per aspettare Edipo, occorre prima sapere chi sono coloro che lo attendono alla prova».

Baliani torna alla guida del corso dopo la fortunata esperienza di Antigone dello scorso anno «Il lavoro con Marco Baliani per la prima edizione di Bottega XNL-Teatro nel 2022 è stato eccezionale.

Spiega Paola Pedrazzini, direttrice artistica di Bottega XNL e del Festival di Teatro Antico di Veleia, sia nel percorso che nell’esito dello spettacolo a Veleia e avevo la sensazione che alla progettualità messa in campo con lui, fosse giusto dare un respiro più ampio rispetto all’annualità, per questo, dopo un confronto con il presidente Roberto Reggi, abbiamo pensato di rinnovare la proposta di collaborazione a Marco anche per il 2023.

Per mantenere una continuità artistica con il progetto, ho proposto a Baliani di cimentarsi ancora una volta con Sofocle, nello specifico di affrontare la tragedia di Edipo, che credo costituisca una sfida per un regista.

Sono felice che Baliani abbia l’abbia accolta e abbia aderito con entusiasmo al progetto!»

Edipo sarà presentato in prima nazionale al Festival di Teatro Antico di Veleia nei giorni 23, 24, 25 giugno 2023. Il numero massimo di iscritti è fissato in 20.

L’iscrizione al corso è gratuita ed è previsto il collocamento e il compenso per le giornate di spettacolo.

“Fare Teatro” è una delle due anime di Bottega XNL, la sezione dedicata al cinema e al teatro di XNL Piacenza, il Centro dedicato alle arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

«La Bottega è un luogo in cui investiamo sul futuro dei giovani – è il commento del presidente di Fondazione Roberto Reggi – artisti già molto preparati e motivati trovano a Piacenza un luogo in cui perfezionare un mestiere artistico, di imparare i segreti del mestiere, al fianco di grandi maestri.

Come è accaduto lo scorso anno con l’Antigone, l’Edipo sarà anche un’occasione di promozione per il nostro territorio: uno spettacolo che nasce a Piacenza e va in scena a Veleia, attivando quindi per il secondo anno quell’asse culturale virtuoso tra città e provincia, che si realizza attraverso la sinergia fra la Bottega Fare Teatro e il Festival di Teatro Antico di Veleia e la Bottega Fra cinema e il Bobbio Film Festival».

Festival di Teatro Antico di Veleia 2023.
Festival di Teatro Antico di Veleia 2023.

Il progetto “Fare Teatro” (così come il suo corrispettivo cinematografico “Fare Cinema”) innesca e sintetizza un circuito virtuoso di formazione-produzione-fruizione artistica e culturale: dà vita cioè ad una progettualità laboratoriale (alta formazione) finalizzata a confluire non in un saggio o in un esercizio di stile ma in un’opera teatrale originale (produzione) che verrà presentata in prima nazionale al Festival di Veleia, restituita quindi alla comunità di spettatori nel rito collettivo del teatro (fruizione artistica).

Il corso di alta formazione teatrale si articolerà tra Piacenza e Veleia, secondo questo calendario: dal 9 al 13 maggio e dal 1° al 19 giugno a Piacenza (10.00-18.00), dal 20 al 25 giugno nel foro romano di Veleia, comune di Lugagnano Val d’Arda (PC).

www.veleiateatro.com

www.xnlpiacenza.it

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Porretta Soul Festival 35° edizione

Porretta Soul Festival 35° edizione, 20-23 luglio 2023, tutto pronto per l’edizione 2023 Porretta Terme (BO). Rufus Thomas Park

La trentacinquesima edizione del Porretta Soul Festival, si terrà dal 20 al 23 luglio 2023, e celebrerà i 20 anni dell’apertura dello Stax Museum of American Soul Music di Memphis, in collaborazione con la Stax Music Academy e la partecipazione di artisti che hanno fatto la storia della musica soul. 

Porretta Soul Festival 35° edizione. Qualche giorno è scomparso a 92 anni Jim Stewart, fondatore assieme alla sorella della Stax, e il Festival lo ricorderà.

House band: The Bo-Keys, guidati dal produttore-bassista Scott Bomar, il gruppo è completato dal trombettista Marc Franklin (Gregg Allman Band, Bobby “Blue” Bland), il tastierista originale della Hi Records, Archie “Hubbie” Turner (Al Green), il sassofonista Kirk Smothers (Ike Turner), Jamel Mitchell al sx baritono (Willie Mitchell) il chitarrista Joe Restivo (The City Champs) e il batterista David Mason (Robert Cray).

A Porretta saranno integrati da tre eccezionali coristi: The Sensational Barnes Brothers. Tra protagonisti del Festival, già confermati e in esclusiva per Porretta Soul Festival:

Bobby Rush (2 Grammy winning legend, Blues Hall of Famer, six-time Grammy nominee), John Németh (multiple Blues Music Award winner) Sir Henry Ivy, The Blues Paddlers (Samuel & Davis), Charlie Wood, Carla & Vaneese Thomas e un tributo ai Commitments con Eamonn Flynn & Connor Brady, dalla colonna sonora originale del film The Commitments.

La suggestiva atmosfera di Porretta Terme farà da cornice alla manifestazione insieme allo Street Food Village, cibi di strada con particolare attenzione per i prodotti tipici dell’appennino bolognese in pieno centro storico.

Il tutto nel contesto di concerti di band di rhythm & blues a partire dalle 11 del mattino nel palco “Rufus Thomas Cafe Stage” nella centralissima Piazza della Libertà.

In oltre trenta anni da Porretta si sono esibiti i più importanti artisti della soul music, molti di questi giunti appositamente per la prima volta in Europa e riproposti al pubblico e alla stampa internazionale che ha parlato del “miracolo” di Porretta come dell’evento musicale degli ultimi anni.

Porretta Soul Festival 35° edizione
Porretta Soul Festival 35° edizione

Una curiosità: a Porretta ci sono il parco Rufus Thomas, via Otis Redding, un ponte dedicato a Solomon Burke e una dozzina di murales dedicati ai grandi del soul.

Una piccola anticipazione sui preparativi https://www.youtube.com/watch?v=R8MxSPbGX70

Info: www.porrettasoulfestival.it

Tickets: www.vivaticket.it

Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

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“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio.

“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio. Di Rai Yoyo vince il premio speciale del Festival Internazionale del doppiaggio “Voci nell’ombra” 2022

“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio. Il riconoscimento “Accessibilità a 360” alle eccellenze di cinema e televisione

“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio. Un premio al doppiaggio, fatto con i segni.

E’ il riconoscimento speciale assegnato al cartone animato prodotto da AnimundiLampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampain occasione della XXIII edizione delFestival internazionale del doppiaggio “Voci nell’ombra”. Manifestazione organizzata dall’Associazione culturale Risorse – Progetti & Valorizzazione e diretta da Tiziana Voarino che premia le eccellenze del doppiaggio nel cinema, nella televisione, nei prodotti audiovisivi e non solo che si tiene dal 28 novembre al 4 dicembre 2022 fra Savona e Genova.

Nel corso della Serata d’onore in programma domenica 4 dicembre alle ore 18.00 presso la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale di Genova, riceverà il Premio Speciale Accessibilità a 360° il primo cartone animato al mondo con dialoghi doppiati in lingua LIS in onda tutti i giorni su Rai Yoyo.

La serie tv narra le avventure di due simpatici fratellini – Lampadino e Caramella – e dei loro amici animali, incontrati nel MagiRegno degli Zampa, il luogo fantastico a cui i protagonisti hanno accesso grazie ad una formula magica.

“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio. Storie semplici, ma non banali, dai fini formativi e, talvolta, ispirate a temi attuali, contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione.

Il carton able “Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa – questa la motivazione del riconoscimento – “è la prima produzione fruibile anche da bambini con difficoltà sensoriali grazie a sottotitoli con speciale sintassi per permettere una più facile e rapida lettura, font ad alta leggibilità, voce narrante come ulteriore sussidio per i non vedenti, forme e colori appositamente studiate per gli autistici e doppiaggio LIS (Lingua Italiana dei Segni) con attori inseriti in balloon grafici a sostegno dei bambini sordi.

In rappresentanza di Animundi, il produttore Raffaele Bortone che sarà presente in occasione della serata di premiazione condotta dallo speaker radiofonico Maurizio di Maggio e dalla giornalista televisiva Patrizia Caregnato. “Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio.

“Abbiamo voluto creare un progetto inclusivo” – dicono dalla produzione Raffaele Bortone ed Andrea Martini – “con l’obiettivo di abbattere le barriere tra i più piccoli, senza distinzioni, coinvolgendo un pubblico di bambini sordi, ciechi, ipovedenti e con disturbi dello spettro autistico.

Ognuno deve avere il diritto, indipendentemente dalle diverse abilità, di poter fruirne del nostro cartone animato realizzato con una metodologia rivoluzionaria (Cartoon Able) grazie alla traduzione simultanea nella lingua dei segni.

“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio.
“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio.

Vengono utilizzati codici comunicativi e linguaggi del tutto inediti per il mondo dell’animazione studiati per intrattenere e stimolare la fantasia di ogni bambino, nessuno escluso.

E ancora colori, forme, parole, musiche e rumori calibrati con rigorosa cura, come pure la grafica, mai invasiva”.

Tra i premiati in questa edizione, anche Luca Biagini, voce di John Malkovich, Colin Firth, Michael Keaton.

Numerose le nomination tra cui:

Rodolfo Bianchi, Mario Cordova, Roberto Gammino, Roberto Chevalier, Federica De Bortoli, Elena Perino, Valentina Favazza, Stefano Benassi, Giampaolo Gammino, Fabrizio Mazzotta, Emiliano Coltorti, Stefano Crescentini, Antonio Sanna, Laura Romano, Giorgia Brunori.

“Voci nell’ombra” è un progetto multidisciplinare e multilivello, che mette in evidenza i temi dell’eccellenza, della qualità, della crescita, del miglioramento, dell’accessibilità, dell’oggettività, puntando su una grande rete di collaborazioni.

Il Festival è sostenuto da MiC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Fondazione Agostino De Mari, Regione Liguria, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Nuovo IMAIE, Quidam – azienda savonese con un’esperienza quarantennale nella lavorazione del vetro piano, BPER Banca, Artis Project e da Tiziana Lazzari Cosmetics Dermatology.

La ventitreesima edizione di Voci nell’Ombra partecipa insieme a Genova Voci al bando del Comune di Genova – Città dei Festival con il progetto Voci alla Ribalta che ha il sostegno di Comune di Genova, Genova Città dei Festival, Iren e Coop, è in collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Genova e la Direzione Biblioteche.

Innumerevoli i patrocini, tra cui figurano Rai Liguria e numerosi atenei nazionali e stranieri, a cui in questa edizione si è aggiunta l’Università di Valladolid in Spagna e collaborazioni con l’Università del Qatar.

Sono circa 120 le collaborazioni del Festival elencate alla pagina https://www.vocinellombra.com/sostenitori-xxiii-edizione/.  

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Crampi Festival Romaeuropa 2022, 18-19 novembre, Mattatoio/Teatro 1, ore 21. “Vita Amore Morte e Rivoluzione, uno spettacolo documentario di e con Paola Di Mitri

Crampi Festival Romaeuropa 2022, con la creazione cinematografica di Davide Crudetti che esplora la memoria di una famiglia e quella di un’intera città, Taranto.

Crampi Festival Romaeuropa 2022. In prima nazionale assoluta, nell’ambito della programmazione di Romaeuropa Festival 2022, Vita Amore Morte e Rivoluzione. Lo spettacolo documentario di e con Paola Di Mitri con la creazione cinematografica di Davide Crudetti, in scena il 18 e 19 novembre al Mattatoio/Teatro 1 alle ore 21.

Come nello stile dell’artista lo spettacolo di teatro documentario, prodotto da Cranpi, intreccia la narrazione teatrale al linguaggio cinematografico.

Muovendosi in una cartografia intima fatta di ricordi, filmini di famiglia e vecchie fotografie, la regista Paola Di Mitri ricostruisce la sua storia famigliare per trovare risposta ad una ferita personale che si sovrappone e si perde nelle cartografie di chi abita oggi Taranto e documentando il ritorno nella sua città dell’infanzia e delle feste.

Con l’aiuto dei supporti digitali presenti sulla scena e a seguito di un’inchiesta sul campo accompagnata da azioni partecipative, la storia personale lascia spazio alla dimensione collettiva per ridisegnare una geografia emotiva, sensoriale, storica e urbanistica di Taranto; una città cancellata e riscritta più volte, pensata per essere volano del Sud, ma che da sempre non è che campo di battaglia operaio, sfruttamento della forza lavoro, disastro ambientale, emergenza sanitaria, simbolo di una situazione meridionale mai risolta.

Taranto si fa icona delle contraddizioni della società contemporanea dove gli interessi, la rabbia, la speranza e le preoccupazioni si confondono, mozzando spesso il fiato alla rivoluzione. Crampi Festival Romaeuropa 2022

“Per me Taranto è stata per anni solo la città dei nonni, dove era cresciuto mio padre e dove passavo le vacanze. Di Taranto sapevo molto poco, fino a quando sono dovuta tornarci.

Crampi Festival Romaeuropa 2022. Dal primo momento in cui ci ho rimesso piede ho acceso la telecamera e ho iniziato a filmare.

Crampi Festival Romaeuropa 2022,
Crampi Festival Romaeuropa 2022,

Mi sono immersa nelle fotografie e negli archivi di famiglia cercando di ricostruire una mappa cronologica famigliare ed emotiva.

Subito è stato evidente di quanto la storia della mia famiglia non fosse speciale, ma simile a quella di chiunque abbia avuto a che fare con questa città, che vive del riflesso di quello che accade da più di 60 anni nell’ex-ILVA, il polo siderurgico più grande di Europa, parla di un meridione che deve scegliere continuamente tra salute e lavoro.

Nessuno conosce bene Taranto se non chi la abita, eppure la sua produzione industriale incide sull’economia nazionale italiana e sul potere che l’Italia ha sui banchi europei. Crampi Festival Romaeuropa 2022

Crampi Festival Romaeuropa 2022. Per questo ho pensato che le sue storie debbano necessariamente trovare la forza di oltrepassare i confini regionali.

In Vita Amore Morte e Rivoluzione la narrazione teatrale coabita con il linguaggio cinematografico portando lo spettatore a rivivere con me questi tre anni di ricerca, dove la mia storia famigliare cede presto la parola e il volto a chi abita oggi a Taranto.”

Paola Di Mitri è regista, autrice e performer di cinema e teatro documentario.

I suoi lavori partono dalla raccolta, lo studio e il riuso di materiali d’archivio famigliare e si occupano di tematiche a sfondo sociale e politico. Crampi Festival Romaeuropa 2022

Tra le sue regie teatrali Il Paradiso degli idioti (finalista Premio Scenario 2015); Human Animal, (2017) (vincitore Progetto Hangar Creatività 2016, Funder35); Libya. Back Home, (2019) (vincitore Premio Scintille, Bando Ora! Intesa San Paolo, finalista IN- BOX 2020) che debutta al Festival delle Colline Torinesi, Romaeuropa Festival e al Festival di Internazionale a Ferrara.

Nel 2021 firma la regia del suo primo film documentario Tutti i Nostri Affanni diretto insieme a Davide Crudetti prodotto da ZaLab Film con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte_ Piemonte Doc Film Found. Crampi Festival Romaeuropa 2022

Lo stesso anno collabora come autrice al film documentario Qui non c’è niente di speciale prodotto da Social Film Production con Il Sud di Puglia Film Commission e vincitore del premio Signum al miglior documentario al Salina Doc Fest 2022, e come autrice e interprete nel film Comunisti vincitore del premio Zavattini2020. Crampi Festival Romaeuropa 2022

Attualmente è impegnata nella scrittura del film Il Grande Buco per la regia di Davide Crudetti, prodotto da ZaLab in collaborazione con AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, progetto finanziato dai contributi selettivi cinema sviluppo e pre-produzione del Ministero della Cultura e vincitore del premio Meditalents’ Writing Residency Award / Accompagnement a l’écriture et au développement grazie al percorso sviluppo In Progress di Milano Film Network.

Crediti

VITA AMORE MORTE E RIVOLUZIONE

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uno spettacolo documentario di e con Paola Di Mitri con la creazione cinematografica di Davide Crudetti con la partecipazione in video di Ida Palmisano, Tonino Lombardi, Maria Bani, Raffaele Cataldi, Chiara Petillo, Donato Caramia, Virginia Rondinelli musiche originali Gaspare Sammartano progettazione e realizzazione scene Paola Villani luci Raffaella Vitiello

suono Hubert Westkemper tecnici luce Martin Emanuel Palma, Alessio Troya, consulenza tecnica Francesco Ciccone

collaborazione artistica Gabriele Paolocà

materiale d’archivio famiglia Di Mitri

produzione Cranpi

in coproduzione con A.M.A. Factory

con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES.

Per la creatività, dall’idea alla scena”

in collaborazione con ZaLab e con Artinvita – Festival Internazionale degli Abruzzi con il sostegno di Carrozzerie | n.o.t, A.n.t. “Primavera Non Bussa”, Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), Teatro delle Forche, TRAC_Teatri di Residenza Artistica Contemporanea, Crest, Teatro Biblioteca Quarticciolo, ATCL Circuito multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini- Crampi Festival Romaeuropa 2022.

Un ringraziamento speciale a Giovanna Vucci, Silvia Di Mitri, Daniele Di Mitri e tutta la famiglia Di Mitri. Grazie a Laura Danieli

RICONOSCIMENTI

Vincitore del Bando ART~WAVES di Fondazione Compagnia San Paolo

Menzione speciale e Premio giuria popolare TUTTOTEATRO.COM alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2020

Vincitrice Bando A.n.T. “Primavera Non Bussa” 2020

Vincitore TRAC_Teatri di Residenza Artistica Contemporanea 2020

Progetto speciale TRAC_Teatri di Residenza Artistica Contemporanea 2021

Artisti nei Territori “Bildungsroman”/ Teatro delle Forche 2021 Residenza Kilowatt Festival 2021

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"Gelsomini Film Festival" un successo a Siderno Superiore.

“Gelsomini Film Festival” un successo a Siderno Superiore. Chiude tra applausi e un meritato successo il “Gelsomini Film Festival”, kermesse che, per tre giorni, ha illuminato Siderno Superiore.

“Gelsomini Film Festival” un successo a Siderno Superiore. Per la serata finale di domenica, i vicoli, la piazza e il teatro all’aperto sono stati “presi d’assalto” da grandi e bambini entusiasti anche per i cortometraggi realizzati dagli allievi della Scuola Cinematografica della Calabria. 

"Gelsomini Film Festival" un successo a Siderno Superiore.
un successo a Siderno Superiore.

“Gelsomini Film Festival” un successo a Siderno Superiore. Per le stradine del borgo, in questi tre intensi giorni, si sono alternati personaggi storici protagonisti dei corti e una bellissima parodia della Divina Commedia ambientata all’interno di un palazzo nobiliare e popolato di personaggi delle varie epoche storiche.

Piacevole e molto interessante, l’incontro con il regista Mimmo Calopresti e l’attore e conduttore televisivo Lillo (pseudonimo di Pasquale Petrolo), un dibattito raffinato moderato dal giornalista Raffaele Mortelliti.

L’attore Lillo, orgoglioso delle sue origini calabresi, ha promesso di tornare per le prossime edizioni del festival organizzato magistralmente dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mariateresa Fragomeni che, insieme al consigliere delegato agli Eventi Davide Lurasco, ha conferito all’attore comico la cittadinanza onoraria.

"Gelsomini Film Festival" un successo a Siderno Superiore.
un successo a Siderno Superiore.

La serata finale si è conclusa con la proiezione del film “Una femmina” del regista Francesco Costabile, introdotto da una delle protagoniste, l’attrice Annamaria De Luca.

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