La danza nera di Mauro John Capece,

La danza nera di Mauro John Capece, il film classico, colto e demodè che continua a conquistare critica e pubblico: doppia premiazione al Latina Indipendent Film Festival.

“La Danza Nera, assieme a SFashion e a La Scultura fa parte di un ciclo di film ‘dalla cultura e per la cultura’.

La danza nera di Mauro John Capece. Si tratta di un cinema che ha le sue radici negli anni settanta europei e che è stato rinvigorito dai novanta e dai primi duemila. Un cinema favoloso, colto, per cinefili. 

Difficilmente avrò occasione di fare ancora quel tipo di cinema, anzi quasi sicuramente non lo farò più.

Sono passato, a causa soprattutto dei tempi, a fare un cinema più fruibile e commerciale, bello per carità, ma sicuramente più semplice.

Anche perché, diciamocelo chiaramente, il cinema d’essay è morto e dubito che si possa tornare a farlo.

Il cinema vecchio stile, al pari della danza classica e dell’opera lirica sono arti elitarie, ma non di successo.

Ho dovuto ripensare la mia carriera e ammodernarmi.

In futuro farò film belli, avvincenti e fruibili, come è giusto che sia.

Il tempo è una macina e cambia le cose e non sempre si può tornare indietro, anzi quasi mai.

Certo è comunque che i Film d’autore hanno una maggior longevità e non è un caso che dopo un anno e mezzo dalla sua prima uscita si continui ancora a parlare di questo film.

Per questo sono sorpreso e felice nel constatare che La Danza Nera, un film classico, colto e demodé, continua a macinare premi (siamo al quarantaquattresimo…).

Ringrazio il Latina International Film Festival per avergli fatto vincere il premio come Miglior Film e Miglior Regia.”

La danza nera di Mauro John Capece,
La danza nera di Mauro John Capece,

“La danza nera”, con Corinna Coroneo, Franco Nero, Flavio Sciolé e Daphne Scoccia, lungometraggio dalle tinte noir, continua a piacere al pubblico italiano e internazionale.

Doppia premiazione per il regista Mauro John Capece.

Nel corso dell’ultima edizione del Latina Indipendent Film Festival, alla presenza del produttore Claudio Bucci, il regista Mauro John Capece è stato il vincitore nelle categorie “Miglior Film” e “Miglior Regista”.

La rassegna, diretta da Daniele Gangemi, si è svolta all’insegna del cinema indipendente d’autore. il festival vuole, infatti, porre l’accento sulla bellezza artistica di film fuori dal circuito tradizionale per evidenziare come il cinema indipendente sia fautore di piccole “opere d’arte.”

La danza nera, per la prima volta, è disponibile gratuitamente anche sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video.

La danza nera di Mauro John Capece,
La danza nera di Mauro John Capece,

La storia dalle atmosfere forti ha per protagonisti un politico, sindaco brillante e benvoluto dai suoi concittadini, candidato alla Camera, e una ballerina laureata, delusa e controcorrente.

Il divario generazionale tra i due dà vita a un thriller avvincente e violento, ricco di colpi di scena e di salti temporali.

La politica da sempre è al centro della vita sociale del popolo e nel corso degli anni ha subito un cambiamento, da arte del governare e spettacolo.

Con “La danza nera” Mauro John Capece mette in oscillazione due forze contrapposte, la conservazione e il cambiamento, dando vita a una danza violenta.

La danza nera di Mauro John Capece,
La danza nera di Mauro John Capece,

L’opera cinematografica si contraddistingue per la storia avvincente e ricca di suspence e per un cast di nomi importanti della cinematografia italiana:

Corinna Coroneo, Franco Nero, Flavio Sciolè, Daphne Scoccia, Michela Bruni, Giorgia Trasselli, Adrien Liss, Gabriele Silvestrini, Ladislao Liverani, Sonia Marino e Artabano Forcellese.

La produzione del film, girato tra l’Abruzzo, il Lazio, le Marche e la Puglia, è di Evoque Art House, Stemo Production, ZMA/Odflix.
LINK AMAZON PRIME VIDEO:

https://www.primevideo.com/detail/La-Danza-Nera/0KHOT37MSZH0L0HHPDNT1YGKD3

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I Bronzi di Riace alla Casa del Cinema

I Bronzi di Riace alla Casa del Cinema. Dal 14 al 22 ottobre 2022 musica, arte, danza, videoarte, cultura, food, installazioni e performance multimediali

I Bronzi di Riace alla Casa del Cinema. Aiello, Nicola Gratteri, Elisabetta Gregoraci, NAIP, il pluripremiato chef Nino Rossi, Daniele Campana e molti altri, 18.30 – 21.00 Cube Stage – Casa del Cinema, Villa Borghese, Roma

Per Bronzi50 1972-2022 – cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace – i due scultorei guerrieri del V sec a.C saranno le meta-celebrity della diciassettesima Festa del Cinema di Roma, con una serie di eventi artistici iper-tecnologici, sintesi phygital (fisica e digitale) di echi classici della Magna Grecia e presenze illustri della Calabria contemporanea.

L’iniziativa si colloca all’interno degli eventi nazionali ed internazionali promossi dalla Regione per celebrare questo importante anniversario.

Dal 14 al 22 ottobre musica, arte, danza, videoarte, cultura, food, installazioni e performance multimediali si alterneranno all’interno di Cube Stage: un luminoso palco cubico interattivo, che richiamerà i bronzi e la Magna Grecia circondato da schermi cinematografici semitrasparenti con audio e video mapping 3D.

È un luogo dove virtuale e reale sincontrano per creare show immersivi che aumentano la realtà delle performance live di artisti calabresi contemporanei tra i più apprezzati e innovativi.

I Bronzi di Riace alla Casa del Cinema
I Bronzi di Riace alla Casa del Cinema

I Bronzi di Riace saranno dunque protagonisti della Festa del Cinema di Roma con un emozionante virtual-documentary proiettato all’interno del Cube Stage, autentica installazione multimediale nel cuore di Villa Borghese, di fianco alla Casa del Cinema, ai confini del Metaverso.

Assieme ai due eroi di bronzo, insieme alla vice presidente Giusi Princi e al Presidente della Film Commission Anton Giulio Grande, si alterneranno sul palco nomi illustri della Calabria, tra cui: Aiello, Nicola Gratteri, Elisabetta Gregoraci, Naip, il pluripremiato chef Nino Rossi, lartigiano della pizza Daniele Campana e molti altri.

Si comincia il 14 ottobre alle ore 18.30 con l’anteprima assoluta del cortometraggio con Elisabetta Gregoraci, per la regia di Giacomo Triglia, realizzato nell’ambito del progetto Calabria Straordinaria Regione Calabria Dipartimento Turismo – Marketing territoriale e Fondazione Calabria Film Commission.

L’attrice e il regista intervengono sul Cube Stage per un talk-live di presentazione dell’ultima campagna cinematografica ‘Calabria Straordinaria’.

L’incontro è moderato da NAIP, il versatile artista di XFactor nato a Lamezia Terme, oggi tra i protagonisti più cerativi della scena musicale contemporanea, capace di sorprendere sia nelle vesti di presentatore che di performer con una sua esclusiva Cube Session musicale in programma il 16 ottobre.

Anche Aiello, l’apprezzato cantautore di origine cosentina tra i big sanremesi, si esibisce nel Cube Stage con una suaproduzione esclusiva, realizzata per l’occasione in collaborazione con i video-artisti di Studio Clichè.

A 30 anni dalle terribili stragi che uccisero i giudici Falcone e Borsellino, il 21 ottobre il Cube Stage diventa un luogo di riflessione sul tema delle mafie con il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri.

I Bronzi di Riace alla Casa del Cinema
I Bronzi di Riace alla Casa del Cinema

Da trent’anni in prima linea contro la ‘ndrangheta e coordinatore di indagini internazionali, il magistrato calabrese in dialogo con la giornalista Eva Giovannini (Rainews24) interviene con il suo libro ‘Complici e Colpevoli’ (Mondadori).

Un saggio che indaga nei meccanismi della criminalità organizzata contemporanea capace d’infiltrarsi nel Nord Italia e in Europa, passando inosservata con l’avallo delle nuove tecnologie e della solita complicità di politica e imprenditori.

Il 15 ottobre, a partire dalle 18.30, spazio al food con la presenza sul palco di due eccellenze tra le più innovative della cucina regionale calabrese. Introdotti da Lorenza Fumelli, foodwriter italiana, fondatrice ed editrice di agrodolce.it, il Cube Stage ospita Daniele Campana, baluardo della gastronomia cosentina di Corigliano Calabro con la sua ‘Pizza Evocativa’ dell’identità calabrese e lo Chef stellato Nino Rossi, cuoco pluripremiato con il suo ristorante a Santa Cristina d’Aspromonte con cui ha portato la cucina calabrese negli ambiti più alti della sperimentazione e del fine dining.

Il programma giornaliero del Cube Stage prevede inoltre: le letture di Saverio La Ruina, fine attore, drammaturgo e regista teatrale italiano nato a Castrovillari, che sarà accompagnato nelle sue performance dalle installazioni audio video del Cube Stage;

show di danza con lo spettacolo PARCAE, a cura di Armonie d’Arte Festival; performance di live painting digitale a cura di MUDIAC in collaborazione con gli  artisti dell’Altrove Festival; Live set del Laboratorio Elettroacustico del MIAI (Museo Interattivo di Arte Informatica di Cosenza) composto dai musicisti Remo De Vico, Dario Della Rossa, Massimo Palermo;

infine dj set a cura di DJ Miniera, duo formato da Giuseppe Armogida (Catanzaro, 1985), filosofo e docente di Estetica, e Marco Folco (Roma, 1989), collezionista di suoni e divulgatore di musiche rare.

Con il Cube Stage – promosso da Regione Calabria per Bronzi50, in collaborazione con Fondazione Calabria Film Commission e Fondazione Cinema per Roma – prosegue la nuova narrazione contemporanea della Magna Grecia e della Calabria, voluta dal Presidente Occhiuto e da tutta la Giunta, che ha visto nell’estate 2022 la rinascita dell’intero territorio calabrese, attraverso nuove visioni e valorizzazioni.

“La presenza della Calabria in un contenitore di prestigio come la Festa del Cinema di Roma” dichiara Giusi Princi, Vice Presidente della Regione Calabria “segna il via della stagione dei grandi eventi nazionali ed internazionali che ripercorrendo il cinquantenario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace raccontano una Calabria contemporanea e innovativa, in grado di raggiungere i giovani.

Attraverso il Cubo Stage e le sue suggestioni artistiche, infatti, raccontiamo un territorio che ritrova – attraverso i Bronzi di Riace – una Magna Grecia contemporanea e al tempo stesso simbolo delle radici storiche e culturali che caratterizzano l’area metropolitana di Reggio Calabria e l’intera regione”.  

È così che, da ottobre a dicembre 2022 e ancora per tutto il 2023, la Calabria “viaggerà” in Italia e nel mondo, raccontandosi attraverso interventi artistici dal linguaggio contemporaneo che ne presenteranno la bellezza e la ricchezza nelle grandi città.

È possibile rimanere aggiornati su eventi e iniziative sui social ufficiali, Facebook e Instagram, @bronzidiriace50 e seguendo l’hashtag ufficiale #bronzi50.

Info e programma dettagliato su www.bronzi50.it 

Ufficio stampa BRONZI50

Marta Volterra  marta.volterra@hf4.it  340.96.900.12

Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74
Alessandra Zoia alessandra.zoia@hf4.it 333 762 3013

Ufficio Stampa Fondazione Calabria Film Commission
 ufficiostampa@calabriafilmcommission.it
Ufficio Stampa Cube Stage

Barbara Castiello barbaracastiello@gmail.com 393.91.42.757

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Cometa Off “Il Condominio di Giulia”

Cometa Off “Il Condominio di Giulia”. Presentato da ESSERRE in collaborazione con FORMI4

Cometa Off “Il Condominio di Giulia”. Coscienza, Razionalità, Senso di Colpa, Speranza, Sistema Nervoso e Cuore, sono i condòminio di Giulia, un’autrice televisiva quarantenne chiamata a prendere una decisione sofferta.

Cometa Off “Il Condominio di Giulia”. Sono loro che vivono e agiscono nella testa di Giulia, loro che prendono per mano la donna – ma anche gli spettatori in platea – e tra scontri, confronti e litigi alla fine decidono. Insieme.  

In scena dal 18 al 30 ottobre, al Cometa Off di Roma, “Il Condominio di Giulia” – scritto da Francesca Staasch e diretto da Riccardo Scarafoni – è uno spettacolo unico nel suo genere, per intensità, per emozione, per coraggio.

Fabiana Bruno (Speranza), Ughetta D’Onorascenzo (Cuore), Gabriele Linari (Razionalità), Veruska Rossi (Coscienza), Fabrizio Sabatucci (Senso di Colpa) e lo stesso Riccardo Scarafoni (Sistema Nervoso) danno vita alla realtà fantastica della mente di Giulia, immersa nella sua casa di bambole di quando era bambina.

Tre letti a castello, compongono le postazioni dei sei personaggi che, appoggiati morbidamente su una soffice superficie rosa – un enorme tappeto di erba sintetica fucsia – coinvolgono gli spettatori in un’atmosfera da cartone animato.

Cometa Off “Il Condominio di Giulia”
Cometa Off “Il Condominio di Giulia”

Ma Giulia e i suoi 6 condomini non sono soli. C’è INCONSCIO, che comunica con i nostri personaggi esclusivamente via telefono.

C’è SUBCONSCIO, che fa cadere dall’alto oggetti apparentemente privi di senso.

C’è DISTRAZIONE, ma si è nascosta e manca a tutti.

E poi ci sono il Signor RIMPIANTO e la Signora RIMORSO, sgangherati genitori di Senso di Colpa.

E tutti insieme si trovano di fronte ad un problema enorme. E solo il Vero Ascolto e la Vera Comprensione saranno in grado di trovare la giusta dose di coraggio e trovare “LA” soluzione.

«Uno spettacolo che abbiamo sentito l’urgenza di portare in scena. Uno spettacolo che, per noi, è necessario perché prova a ricostruire in chiave ironica, brillante, a tratti addirittura comica, i percorsi mentali ed emotivi che conducono alla personale Verità» dice il regista Riccardo Scarafoni.

DAL 18 AL 30 OTTOBRE

COMETA OFF DI ROMA (Via Luca della Robbia, 47)

BIGLIETTI BOTTEGHINO:  Intero € 15,50 – Ridotto Under 18 : € 12,50 (+ tessera associativa di € 2,50) – LINK BIGLIETTI ON LINE: https://www.cometaoff.it/evento/il-condominio-di-giulia/

IL CONDOMINIO DI GIULIA

di Francesca Staasch

Regia di Riccardo Scarafoni

con: Fabiana Bruno, Ughetta D’Onorascenzo, Gabriele Linari, Veruska Rossi, Fabrizio Sabatucci e Riccardo Scarafoni.

Costumi: Lisa Sorone – Sarta: Sara Iacobini – Scene: Emanuela Cignitti – Luci: Giacomo Cursi – Aiuto Scenografia: Francesca Meloni – Ufficio Stampa: Claudia Ragno – Foto e Locandina: Patrizio Cocco – Assistente di Produzione: Martina Polizzi – Assistente Regia: Daniele Felici– Regista Assistente: Leonarda Imbornone – Aiuto Regia: Veruska Rossi

Le Voci: INCONSCIO: Cinzia De Carolis – GIORGIO: Francesco Venditti – DOTTORESSA: Cinzia Villari

Per informazioni e accrediti stampa – Ufficio Stampa: Claudia M.Ragno 3481203143 – claudiamariaragno@gmail.com

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Maurizio Battista “Tutti contro Tutti”.

Maurizio Battista “Tutti contro Tutti”. Teatro Nestor – Frosinone, il 22 ottobre 2022

Maurizio Battista, torna sul palco del Teatro Nestor di Frosinone, il 22 ottobre 2022, con una nuova replica del suo spettacolo, “Tutti Contro Tutti”.

Maurizio Battista “Tutti contro Tutti”. Spettacolo organizzato da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci in collaborazione con Skyline.

Il comico romano, a pochi giorni dalla riapertura dei teatri di giugno scorso, è stato fra i primi a ripartire con coraggio, presentando “Che Paese è il mio Paese” in un tour estivo.

Maurizio è riuscito così a portare il suo talento, la sua ironia e la sua genuinità in giro per l’Italia con l’entusiasmo di sempre.

La voglia di regalare momenti di allegria e spasso al suo pubblico, provato dal periodo complesso, è stata infatti, nonostante gli sforzi, più forte di qualsiasi difficoltà.

Maurizio Battista “Tutti contro Tutti”.
Maurizio Battista “Tutti contro Tutti”.

È proprio vero che si è destinati a vivere tutti contro tutti? Che si è costretti ad assecondare i ritmi frenetici di una vita mandandola spesso fuori giri?

Che i social sono l’unico momento di aggregazione o non piuttosto il modo migliore per alienarsi e soffrire di solitudine?

A queste e a tante altre domande risponde nel suo nuovo show Battista che, con la sua indiscutibile capacità di far ridere, riesce ad unire tutti gli spettatori all’insegna del divertimento e delle risate.

«Perché la risata, udite udite, unisce tutte le persone! – afferma – Visto che la cosa più bella che abbiamo in questa vita, sono proprio gli altri! Oddio, non proprio tutti, eh…»

BIGGLIETTI IN VENDITA SU TICKETONE.IT

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L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Roma: arte e solidarietà, mercoledì 12 ottobre 2022 Villa Miani. L’opera Ab Ovo primo premio del Charity Dinner in occasione del Festival del Cinema di Roma 2022

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Arte e solidarietà. Un sodalizio perfetto che si consuma mercoledì 12 ottobre 2022 presso gli eleganti saloni di Villa Miani in occasione del Charity Dinner – diretto, anche quest’anno, da Tiziana Rocca in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma – a sostegno della Croce Rossa Italiana.

In occasione del consueto appuntamento di raccolta fondi che si tiene ogni anno durante la settimana capitolina dedicata al cinema italiano ed internazionale, la poliedrica artista contemporanea Camilla Ancilotto – assieme alla rinomata ditta Poignée Art, che celebra in ottobre il suo 55° anno di attività – dona una sua opera di grande prestigio, un unicum artistico quale primo premio della lotteria di beneficienza.

La scultura, selezionata dagli organizzatori come primo premio della serata – è concepita specificamente dalla Ancilotto per l’esclusivo evento di solidarietà: si tratta di una preziosa scultura ovoidalerealizzata in bronzo, con un inserto cuoriforme di un vivace rosso pulsante.

Ho progetto l’opera pensando all’incessante attività della Croce Rossa quotidianamente impegnata a fronteggiare le emergenze sanitarie internazionali” – afferma l’artista – “Il palese riferimento dell’opera al simbolo primario dell’uovo, da sempre legato ai miti di creazione dell’universo, sottintende la rinascita ed il rinnovamento”.

L’opera bronzea di Ancilotto invita il fruitore a specchiarsi e, traendo ispirazione dal racconto di Ovidio, a (ri)conoscere sé stesso nella superficie riflettente, andando oltre l’abbaglio della componente narcisistica ed egocentrica: l’altruismo e l’abnegazione dei volontari della Croce Rossa è difatti il tratto che il lavoro vuole omaggiare con “brillante” entusiasmo; il vibrante cuore scarlatto intende ricollegarsi idealmente all’intensa cromia della croce che campeggia nell’emblema dell’Ente ed alla grande passione di coloro che mettono la loro esistenza a disposizione degli altri.

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Il pregevole manufatto – prodotto dell’azienda romana Poignée, vera e propria fabrique créative che vanta un’elevata expertise artigianale nel combinare materiali di eccellente qualità e processi innovativi, porta in sé i valori più profondi che muovono la solidarietà umana veicolando al contempo le istanze dell’arte contemporanea.

www.camillaancilotto.com

per Camilla Ancilotto – Ufficio Stampa Emilio Sturla Furnò

+39 3404050400 – info@emiliosturlafurno.it

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana
L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

Biografia

Camilla Ancilotto nasce a Roma, città dove vive e lavora.  

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Nel 1999 consegue il Master of Fine Arts alla New York Academy of Art. La sua prima produzione pitto-scultorea è caratterizzata da una ricerca sulle figurazioni multiple interattive, realizzate grazie a parallelepipedi rotanti.

Nel 2012 l’opera monumentale “Original Sin” entra a far parte della collezione permanente di sculture del Wolfson Campus (Miami Dade College). Nel 2013 è tra gli artisti selezionati per la 55.

Esposizione Internazionale di Arte della Biennale di Venezia con “Deposizione”. Il 2017 è l’anno in cui la Ancilotto approda alla realizzazione di opere policrome scomponibili ispirate all’antico rompicapo cinese “Tangram”: con questo nuovo ciclo, dal titolo “Ab Ovo”, è protagonista del celebre Festival dei Due Mondi di Spoleto con la mostra personale “Mutaforma” presso Palazzo Collicola Arti Visive – Museo Carandente.

Nel 2018 prende parte alla BIAS – Manifesta 12 (Palermo) e al Premio Van Gogh – International Art Exhibition (Monreale), dove ottiene il riconoscimento per “l’opera più innovativa” con Katharsis.

A ottobre è tra gli artisti invitati a far parte dell’innovativo progetto “Atelier di MACRO ASILO” organizzato presso il Museo d’Arte Contemporanea di Roma.

Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 la Ancilotto torna ad esporre le sue Ab Ovo al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese in occasione della mostra “Unforgettable Childhood”, curata da Ermanno Tedeschi e promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale in collaborazione con l’Ambasciata di Israele in Italia.

Dal luglio del 2021, con la tela “Lucchetti del cuore” collocata nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles, è fiera ambasciatrice dell’arte italiana in Belgio. Rappresentata dalla Talk Gallery di Bruxelles, nel mese di novembre prende parte con le sue imponenti Ab Ovo policrome alla prima edizione della fiera internazionale di Arte moderna e contemporanea “Roma Arte in Nuvola 2021”, contribuendo in maniera decisiva all’assegnazione del “Premio Young” alla giovane galleria belga quale migliore galleria “under 5”.

Nel mese di dicembre dello stesso anno, in occasione della mostra “Giocare a regola d’arte” (curata da Paolo Giulierini ed Ermanno Tedeschi) presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’artista presenta l’installazione “Ab Ovo: Conglio, Gallina, Ippocampo” e l’opera interattiva “Sebastiano”.

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Ancora a dicembre, con la mostra itinerante “Bim Bum Bam – Art and Toys” (curata da Ermanno Tedeschi e Nirit Dahan), le opere ispirate al Tangram approdano in Israele, esposte negli spazi del Negev Museum of Art di Be’er Sheva.

Il 2021 si contraddistingue altresì per due importanti acquisizioni: due sculture Ab Ovo in acciaio lucidato a specchio trovano collocazione permanente presso la prestigiosa sede del Museo Nazionale di Ravenna (Sala dell’Arte Contemporanea) e nella collezione privata di Arte moderna e Contemporanea della Banca Patrimoni Sella.

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana
L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

Mostre Personali di Camilla Ancilotto

2021 Orizzonti Cromatici, Ile de Cavallo Corsica (FR)

2021 Allegorie Palazzo Ruspoli, Roma

2017 Mutaforma, Museo Carandente, Spoleto 

2012 In fieri, Camera Dei Deputati – Complesso di Vicolo Valdina, Roma

Original Sin, Freedom Tower Museum- Miami Dade College, Miami 2011 Original Sin, Ca’ d’Oro Art Gallery, Miami 

2010 Metamorfosi, Chiostro del Bramante, Roma 

2008 Galleria d’Arte Davico, Torino 

2003 Dipinti recenti, Galleria Cà d’Oro, Roma

Mostre Collettive 

2022 Art Basel Miami (dicembre)

2021 Negev Museum, Tel Aviv.

2021 Museo Archeologico Nazionale, Napoli

2021 Arte in Fiera, Convention Center La Nuvola, Roma

2021 Triennale di Roma, Palazzo Borghese, Roma

2020 BIAS Biennale Internazionale Di Arte Sacra Museo Regionale, Messina 2019 Museo Carlo Bilotti, Roma

2019 BIM BUM BAM Complesso Monumentale dello Steri, Palermo

2019 Premio Sulmona, Museo Civico Diocesano, Sulmona 

2019 MACRO ASILO Museo di Arte Contemporanea di Roma 2019 Castel dell’Ovo, Napoli

2019 Museo del Giocattolo, Zagarolo

2019 LA Art Show, The Culver Hotel 

2018 Premio Sulmona, Museo Civico Diocesano, Sulmona 2018 Unforgettable Childhood, Museo Nazionale di Ravenna 2018 Oasi, Chiesa di Sant Agostino, Pinerolo 

Art Rooms Fair International contest, Roma 

2017 Io Sono Qui, Museo MACRO Testaccio, Roma 

2017 Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, Complesso Monumentale del Vittoriano, Roma 

2016 Era perduto ed è stato ritrovato, Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano, Vigevano (PV)

In Arte Belzebù, Complesso dei Dioscuri al Quirinale, Roma

2015 Expo Arte Italiana, Villa Bagatti Valsecchi, Varedo (MB)

Amsterdam International Art Fair, Amsterdam 

2014 Ad Artem, Museo Fondazione Venanzo Crocetti, Roma

2013 Esposizione Internazionale d’Arte, la Biennale di Venezia 

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

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Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”.

Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”. Liszt nei Luoghi di Liszt. La star del piano femminile Jin Ju, László Borbély, il duo Mezzena Giavazzi e Gabriele Bonolis con i Solisti e l’Orchestra del Festival Liszt.

Dal 30 ottobre al 4 dicembre in scena nell’Ottocentesco Palazzo Savelli di Albano per i 35 anni dello storico Festival Liszt

Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”. Protagonisti il genio compositivo di Liszt, l’incanto musicale e la temperie romantica con delle escursioni nella musica del ‘900, Ore 18.00 Palazzo Savelli, Piazza Costituente 1 – Albano (RM).

Il Festival Liszt di Albano (RM) dal 30 ottobre al 4 dicembre 2022 chiama a raccolta grandi interpreti e celebra 35 anni di longevità con un solido primato italiano recepito in tutta Europa.

Un Festival dedicato al compositore ungherese e che, dopo un’anteprima sorprendente nella vicina Cattedrale di Castel Gandolfo, torna nello scenario di uno dei palazzi storici del Lazio, Palazzo Savelli.

Palazzo Savelli cornice romantica per un festival che fa del genio compositivo di Franz Liszt il cuore di una programmazione musicale che ogni anno conferma lo slancio internazionale sul filo dell’incanto musicale

Si parte il 30 Ottobre con László Borbély al pianoforte: eccellenza proveniente dall’Accademia Ferenc Liszt di Budapest, classe 1984 e con all’attivo numerosissimi riconoscimenti internazionali.

Dopo lui sempre il 6 Novembre il progetto “Tzigane!” con il prestigioso duo Mezzena Giavazzi: il violino di Franco Mezzena e il piano di Stefano Giavazzi per una interpretazione trascinante dell’ardua sonata n.7 in Do min. op. 30 n.2 di Beethoven, della prima sonata in La min. di Schumann e infine, della Tzigane di Ravel.

Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”.
Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”.

Un concerto brioso e imperdibile per virtuosismo tecnico e coloritura del suono.

Attesissima a Palazzo Savelli il 27 Novembre anche Jin Ju, stella primaria del virtuosismo femminile pianistico. Jin Ju eseguirà la nota Sonata op 57 “Appassionata” di Beethoven.

Un’opera per la quale la capacità di scavo espressivo della pianista si è già dimostrata sorprendente. In programma nella serata anche Chopin con Improvvisi op 29 -36-51-66 e gli Studi trascendentali n. 9, n. 11, n.10 di Liszt.

Jin Ju è tra le giovani pianiste più apprezzate del momento, con un passato di bambina prodigio nel suo Paese, la Cina, un presente di artista acclamata (Il nome di Jin Ju è risuonato in tutto il mondo nel 2009 dopo l’incredibile performance nella Sala Nervi di Città del Vaticano davanti al papa) e il plauso unanime della critica internazionale che l’ha designata come interprete femminile da tenere sotto stretta osservazione. Una presenza preziosa nel programma di un Festival che fa incontrare sensibilità tecnica ed esecutiva in un racconto musicale unico nel suo genere.

A chiosare sull’incanto musicale e la temperie romantica di cui Franz Liszt fu nume tutelare, il 4 Dicembre sale sul palco del Festival Liszt di Albano Gabriele Bonolis. 

Sarà lui infatti alla direzione del concerto finale affidato a Maurizio D’Alessandro, Gianluca Giganti e ai solisti del Festival dal titolo Ottonovecento oltre confine, il rock entra nella classica”. 

Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”.
Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”.

In programma l’esecuzione di quella che Wagner definiva apoteosi ritmica ovvero la sinfonia n. 7 di Beethoven, qui nella versione per otto fiati e contrabbasso, il “Concerto” per violoncello e orchestra di fiati del leggendario Friedrich Gulda (1930 – 2000).

Una figura da riscoprire quella del pianista e compositore austriaco, scelta a chiudere questa edizione speciale del festival lisztiano con una composizione eccentrica, eclettica in cui la creatività del ‘900 rinsalda il legame del moderno nelle interazioni con musica classica.

Il Festival è ideato e organizzato dall’Ass. Amici della Musica Cesare De Sanctis Festival Liszt Albano ETS con il contributo del Comune di Albano Laziale e la direzione artistica di Maurizio D’Alessandro

Tutti i concerti si svolgeranno ad Albano (RM), presso la Sala Nobile di Palazzo Savelli (Piazza Costituente, 1), alle 18.00. Biglietto unico d’ingresso 12 euro. Info e prevendita 069364605.

Per info: www.amicidellamusicaalbano.it

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12

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TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.

TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara. Presentato da con-vivere Festival Carrara, presentazione catalogo. Giovedì 13 ottobre 2022 ore 17,30 Palazzo Binelli, Carrara

TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara. Emiliano Bagnato, Raffaele Morabito, Federica Mutti, Eleonora Roaro e Vincenzo Zancana

 TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara, interpretano il tema dell’edizione 2022, Tracce. A cura di Andrea Zanetti – YAB

Con una sezione della Accademia di Belle Arti di Carrara curata da Gilberto Pellizzola

Prosegue fino al 16 ottobre la mostra TOT, Themes of Traces, a Palazzo Binelli di Carrara, il progetto espositivo che declina il tema dell’edizione 2022, tracce, del Festival con-vivere.

Una visione contemporanea che dalla libera e intima riflessione degli artisti, si apre al confronto con i visitatori per favorire quello scambio necessario tra sensibilità individuale e riflessione collettiva.

Dopo l’ottimo riscontro di pubblico fino ad oggi, l’occasione per vedere la mostra e dialogare con i suoi protagonisti è data dalla presentazione del catalogo che si svolgerà giovedì 13 ottobre alle 17.30 a Palazzo Binelli, a Carrara.

TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.
TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.

Sarà l’occasione per fare un primo bilancio artistico e critico della mostra in corso.

La mostra Tot è il primo appuntamento di un ciclo di mostre realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara che prevede l’ingresso delle opere di artisti Under 35 nella sua collezione; un progetto che mira alla valorizzazione degli artisti più giovani per offrire al patrimonio pubblico la loro visione artistica contemporanea.

Cinque istallazioni artistiche, quelle di Emiliano Bagnato, Raffaele Morabito, Federica Mutti, Eleonora Roaro e Vincenzo Zancana, che dialogano con lo spazio espositivo per definirne una nuova dimensione e consegnarci una testimonianza hic et nunc.

Questo progetto espositivo, curato da Andrea Zanetti, tocca le corde della memoria in un salto temporale che abbraccia pagine nere della nostra Storia, tutt’ora presenti come traccia nel paesaggio, ma che le riconsegna con lucido distacco, in una farsa contemporanea che sfiora la tragedia.

E poi tracce sonore che si materializzano nell’incontro tra opera e visitatore per consegnarci la responsabilità di un nostro gesto ma anche l’unicità del nostro essere, con la forza naturale delle differenze individuali che vanno a creare l’insieme visivo e percettivo dell’opera stessa.

Tracce di luce, nell’esaltazione plastica dell’imperfezione come simbolo svelato della vera essenza delle cose; l’imperfezione che si comprende nel suo essere fuori dal contesto che la definisce, per diventare forma a sé stante e oggetto perfetto dell’imperfezione visiva.

TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.
TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.

E le parole, tracce evidenti di segni ed impronte, che fluttuano nel mare dei significati per appropriarsi di ogni singola interpretazione e sfidarci alla comprensione individuale, soggettiva.

Tracce immateriali di pensieri, ricordi ed esperienze.

Un viaggio che attraversa sentieri fisici e ideali, che nasconde la comprensione diretta dell’immagine per consegnarla alla suggestione del singolo e creare la propria traccia di memoria visiva.

Nella sezione della Accademia di Belle Arti di Carrara, curata da Gilberto Pellizzola, hanno esposto giovani artisti le cui opere non sono realizzate per l’occasione ma appartengono alle individuali ricerche in corso.

La consonanza ai temi del festival riflette una contestualità propria del contemporaneo.

La ricezione creativa degli artisti offre, con l’ultima generazione, altri tentativi di risposta alle pressioni epocali. Siamo esseri “documentali”, formiamo la nuova “Documanità” (Ferraris). Fluenti nell’assieme cangiante della nostra vita di bipedi planetari on line.

Uniti da ossessioni comuni, nell’agire e pensare e fantasticare.

TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.
TOT, Themes of Traces Palazzo Binelli Carrara.

Manutenzione, messa in atto, rielaborazione dei dati, delle esperienze, dei desideri. Formulare, estrapolare, riconfigurare tracce.

Per partecipare alla presentazione del catalogo di giovedì 13 ottobre alle ore 17.30 a Palazzo Binelli è gradita la prenotazione a: 0585 775216.

Infoline: info@con-vivere.itwww.con-vivere.it

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Teatro Vascello “La Signorina Giulia”

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”, di August Strindberg, dal 11 al 16 ottobre, dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”, adattamento e regia Leonardo Lidi, con Giuliana Vigogna, Christian La Rosa, Ilaria Falini

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”, scene e luci Nicolas Bovey, costumi Aurora Damanti, suono G.U.P. Alcaro produzione Teatro Stabile dell’Umbria, in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi, durata spettacolo 1 ora e 20’

«Verrà, comunque, forse un giorno in cui saremo tanto avanzati, così illuminati, da poter osservare con indifferenza lo spettacolo brutale, cinico, crudele, che ci propone l’esistenza.

Allora avremo disinnescato gli strumenti inferiori ed inattendibili di pensiero detti sentimenti, divenuti superflui e nocivi per la maturazione dello strumento di giudizio.»

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”. August Strindberg – Prefazione

“Quando lo spazio è troppo piccolo fai l’amore con chi c’è, con l’ultimo uomo sulla terra, lo contendi con l’altra donna, cerchi di sedurlo sapendo già che tra pochi attimi lo odierai.

Quando lo spazio è troppo piccolo se qualcuno sale sopra le nostre teste ci sembra che quello sia il Dio, un Conte gigantesco pronto a calpestare noi microbi con i suoi stivali fatti di fango, in un sadico tip-tap.

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”. Lo spazio pulito si sporca del nostro corpo.

L’angolo di una stanza di una casa di una provincia, soffocante, un micro mondo dove nessuno sceglie niente e si entra nel corpo dell’altro per occupare meno spazio possibile.”

Continuo la mia ricerca sui confini autoimposti dalla mia generazione, dopo Spettri, Zoo di Vetro, Casa di Bernarda Alba, La Città Morta, Fedra consapevole che il concetto di lockdown ora interroga lo spettatore quotidianamente sui limiti fisici e mentali della nostra esistenza.

La Signorina Giulia è considerato il capostipite del movimento europeo detto “naturalismo” e August Strindberg, spigoloso e violento, in Italia spesso subisce la semplificazione della verità.

Se è vero che l’opera di Strindberg fa parte della nuova formula di Zola “rendere vero, rendere grande e rendere semplice” non bisogna scordare le grandi incoerenze, l’incapacità del normale, e la enorme statura teatrale dell’immorale drammaturgo svedese.

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”. Tre orfani vivono uno spazio dove è impossibile non curvarsi al tempo, dove la vita è più faticosa del lavoro, in una casa ostile da dove tutti noi vorremmo fuggire.

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”
Teatro Vascello “La Signorina Giulia”

Nell’arco di una notte capiamo come gestire questa attesa, prima della fine, cercando di ballare, cantare e perdersi nell’oblio per non sentire il rumore del silenzio.

Se nella macabra attesa del Finale di Partita o nell’aspettare Godot sono i morti e i vagabondi a dover gestire il nulla, in Strindberg sono i figli a dover subire l’impossibilità del futuro.

Nello spavento del domani l’unica stupida soluzione è quella del gioco al massacro, il cannibalismo intellettuale. L’inganno. Il Teatro. Julie: Ottimo Jean! Dovresti fare l’attore.”. Leonardo Lidi

Informazioni:

Biglietteria spettacolo: intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/Ticket/la-signorina-giulia/182425

info e prenotazioni 065898031 065881021  promozioneteatrovascello@gmail.com  – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Dal 28 febbraio al 5 marzo

Dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17

Il gabbiano

PROGETTO ČECHOV – prima tappa

da Anton Cechov

regia Leonardo Lidi

con (in o.a.) Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna, Angela Malfitano

scene e luci Nicolas Bovey, costumi Aurora Damanti

suono Franco Visioli, assistente alla regia Noemi Grasso

adattamento e regia Leonardo Lidi, produzione Teatro Stabile dell’Umbria,

Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi

Per ricominciare a camminare in questo tempo così incerto credo che il teatro sia un ottimo progetto sul quale focalizzare le nostre energie.

Se penso ad Anton Čechovmi torna in mente questo passaggio di John Lennon nella canzone Beautiful Boy: “La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti”.

Ne Il gabbiano l’autore sembra creare un testo che possa interrogarsi sulla differenza tra Simbolismo e Realismo, sul senso critico del teatro rispetto al suo pubblico ma alla fine – contro ogni pronostico – arriva la vita.

In scena ecco apparire l’amore e l’assenza di esso e ci ritroviamo accompagnati da personaggi talmente ben scritti e messi così bene in relazione tra di loro che tutti insieme decidiamo di deviare la trappola del Tema per aprirci e interrogarci sulla semplicità del nostro essere.

Sui ricordi e la nostalgia dell’infanzia, su quell’incontro che ci ha fatto male e quell’incontro che ci ha cambiato la vita.

O fatto sorridere. O fatto piangere.

Come in un patto. Come se un gruppo di uomini e di donne lavorasse assieme con impegno e gioia confidando nell’arrivo della vita in scena.

Ecco forse spiegato il perché Čechov ha superato il suo tempo, ecco come utilizzare un testo per arrivare alla vita.

Ho scelto una trilogia che lavora con lo stesso alfabeto:

Il gabbiano Zio Vanja Il giardino dei ciliegi. Tre case, o forse la stessa, tre famiglie, o forse la stessa, e l’amore che soppianta il lavoro.

Mentre aspettiamo di sapere qual è il Teatro giusto per parlare allo spettatore o se venderemo la casa di Vanja o se verrà distrutto il nostro storico Giardino, noi aspettiamo e incontriamo la vita attraverso l’amore.

Aspettiamo un bacio.

In questa trilogia vedo la possibilità di tornare al senso pratico del teatro, deviando gli intellettualismi e scegliendo la semplicità nella sua altezza.

Scegliendo uno spazio. Scegliendo l’empatia e non una bolla elitaria.

Scegliendo l’amore e il dolore che comporta questa opzione ma soprattutto scegliendo gli attori come forma d’arte e come pietra preziosa da difendere nel teatro italiano del nostro tempo.

Tredici attori passeranno assieme un tempo importante, una parentesi della loro vita, per lavorare assieme ad un regista che sceglie finalmente il suo autore preferito come ripartenza del proprio percorso. Leonardo Lidi

Prezzi intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/Ticket/il-gabbiano/182413

Il teatro rimarrà chiuso i giorni:

24-25-26 dicembre

1-2 gennaio

Sabato 31 dicembre ore 21:00

Speciale Capodanno

CARD

Card libera a 5 spettacoli a scelta su tutti gli spettacoli € 90 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-libera-5-spettacoli/183697  

Card Love a 2 spettacoli 4 ingressi a scelta su tutti gli spettacoli € 72 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-love-2-spettacoli-4-ingressi/183698  

ABBONAMENTI

Abbonamento Zefiro € 105 (7 titoli)

Abbonamento Eolo € 105 (7 titoli)

Abbonamento Ponentino € 75 (5 titoli)

Abbonamento ZEFIRO € 105 (7 titoli)

11- 16 ottobre La signorina Giulia – 15-20 novembre Kobane Calling on Stage – 31 gennaio – 5 febbraio Aspettando Godot -7-19 febbraio La storia – 28 febbraio – 5 marzo

Il gabbiano – 21– 26 marzo Il soccombente – 18–23 aprile Le relazioni pericolose Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-zefiro-7-spettacoli/183694  

Abbonamento EOLO € 105 (7 titoli)

4-9 ottobre Resurrexit Cassandra – 22 novembre – 4 dicembre Cirano deve morire –

24-29 gennaio Oylem Goylem – 21-26 febbraio Tavola tavola, chiodo chiodo – 7-12 marzo Peng – 14-19 marzo Antenati – the grave party – 12–16 aprile – Le cinque rose di Jennifer Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-eolo-7-spettacoli/183695

Abbonamento PONENTINO € 75 (5 titoli)

20 dicembre-22 gennaio Hỳbris – Dal 28 marzo al 2 aprile

DAVID COPPERFIELD SKETCH COMEDY, un carosello dickensiano –

4–7 aprile Ragazze al muro – 2-14 maggio Miracoli metropolitani –

16-28 maggio Thanks for Vaselina

acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-ponentino-5-spettacoli/183696  

Fuori Abbonamento (opzionabili per le card)

26 settembre – 2 ottobre Tebe al tempo della febbre gialla – 26 ottobre Beppe Servillo in il Resto della settimana – 29-30 ottobre Spaghetti – 3 novembre Orchestra Giovanile Fontane di Roma – 6-11 dicembre Vivaldiana – 15-18 dicembre Johann Sebastian Circus – 26-30 aprile Fontana project

Qui il link alla stagione completa https://www.teatrovascello.it/stagione-teatrale-2022-2023/  

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma

Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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Er Piotta con il suo libro “Il primo re(p)”.

Piotta esce il suo libro “Il primo re(p)”. Nuova biografia Piotta: “L’Hip-Hop finalmente italiano, e in italiano, e siamo stati noi i primi a farlo a Roma

Il primo re(p), alle origini del rap italico” è il titolo del nuovo libro firmato da Tommaso Piotta” Zanello, da mercoledì 5 ottobre in libreria e negli store online pubblicato da Il Castello marchio Chinaski Edizioni.

Piotta esce con il suo libro “Il primo re(p)”. Dopo le precedenti esperienze editoriali con “Pioggia che cade, vita che scorre” del 2006 e “Troppo avanti.

Come sopravvivere al mondo dello spettacolo” del 2008, Piotta torna in libreria con un diario personale e generazionale, dove attraverso la sua storia umana e artistica, ripercorre la nascita della cultura Hip-Hop in Italia e della sua carriera.

La storia di quattro ragazzini seduti a un tavolino, Simone e Massimiliano (Colle der Fomento), Sebastiano (Ice One) e Primo (David dei Cor Veleno) che tra rime e jam session sono diventati poi tra i fondatori del movimento rap in Italia.

Un volume ricco di aneddoti e personaggi di Roma (“Carlo Verdone, in uno dei suoi sketch si presentò come so er padre der Piotta”), oppure Califano che dopo una piccola incomprensione “Franco volle lanciarmi un segnale di pace, invitandomi alla festa di compleanno nella sua villa”.

Er Piotta con il suo libro “Il primo re(p)”.
Piotta esce il suo libro “Il primo re(p)”.

La Roma del Liceo Giulio Cesare dove ha condiviso i banchi di scuola con un altro artista come Brusco. Villa Ada e la nascita delle posse, ma anche quella orgogliosa rivendicazione che “L’hip hop finalmente italiano, in italiano, ed eravamo noi i primi a farlo a Roma”.

Se la Taverna Ottavo Colle, è stata prima crew nella storia dell’Hip-Hop romano a scrivere, rappare e portare in giro il rap in slang dialettale, l’arma di Piotta è sempre stata quella voglia di arrivare a tutti traducendo il rap a chi di rap nulla sapeva.

Volevo portare in alto il rap romano, per rispondere come si doveva a Milano e agli Articolo 31 di Voglio una lurida e Tranqi Funky, ai Sottotono e ai loro pezzoni d’amore tipo Solo lei ha quel che voglio e Dimmi di sbagliato che c’è”.

Una no fiction novel dove, tra ricordi personali e storia della cultura Hip-Hop nazionale, fa capolino anche il cinema con Suburra – La Serie.

Piotta esce il suo libro “Il primo re(p)”.
Piotta esce il suo libro “Il primo re(p)”.

Non tutti sanno che la sigla della prima stagione, ovvero il fortunato brano “7 Vizi Capitale”, nasce per un film (mai uscito) che avrebbe dovuto sancire il ritorno di Tomas Milian sul grande schermo.

La prefazione è affidata ai Manetti Bros., che proprio con Piotta hanno condiviso più di un set e la sincera passione per la musica rap.

Luca Bramanti

Ufficio Stampa Nextpress

3291697846

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Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”.

Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”. Commedia metropolitana su omofobia, carcere, emigrazione, disagio sociale e povertà, coppie in crisi e infedeltà, rapporto genitori figli, amicizia e amore.

Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”. Scritto e diretto da Alessandro Fea, Con: Matteo Baldassarri, Silvia Nardelli, Giancarlo Testa, Monica Viale, Musiche di Alessandro Fea, dal 15 al 16 ottobre

Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”. Dieci storie ambientate a Roma che raccontano uno spaccato di vita tra disagio sociale e contemporaneità, fra periferia e zone benestanti: a volte ironiche, a volte drammatiche.

Quattro attori che si scambiano ruoli e costumi, con il commento musicale che crea una cornice emotiva che si unisce e dà forza alla parola.

Una rappresentazione in cui ciascuno può trovare uno specchio in cui riflettersi.

Omofobia, carcere, emigrazione, disagio sociale e povertà, coppie in crisi e infedeltà, rapporto genitori figli, amicizia e amore.

Tutto in “Anna e altre storie”: dieci racconti realizzati in forma di corti teatrali scritti e diretti da Alessandro Fea, in scena al Teatro Porta Portese il 15 e 16 ottobre.

Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”.
Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”.

Storie di vita, storie umane, storie borderline.

Tra emozioni, ironia, comicità, ma anche drammaticità, i personaggi mettono in scena spaccati di vita, come potrebbe accadere in qualsiasi parte di una città come Roma, Milano o Londra. Tra periferia e zone benestanti.

Commedia metropolitana, vitale, tagliente, amara in cui le storie di dieci personaggi                  s’intrecciano per dipingere un affresco di vita reale e contemporanea della nostra società.                

Una costellazione di episodi dispersi nel tempo e nello spazio legati l’uno all’altro come tasselli perfettamente combacianti che compongono il puzzle della vita nel suo fluire indistinto. 

Anna è uno dei personaggi di queste storie.

Un nome che fa da cornice al percorso in cui lo spettatore è condotto dai quattro attori, che si scambiano ruoli, costumi, dentro alle dieci storie e che con l’aiuto della musica creano momenti di grande immersione nelle diverse realtà.

Il regista Alessandro Fea porta in scena dieci storie che raccontano vicende di vita, tra disagio sociale e contemporaneità:un ragazzo vittima di violenza omofoba; una madre in carcere che cerca supporto.

Un giovane che deve lasciare il suo paese di origine;

Un incontro casuale tra una manager ed una senzatetto;

Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”.
Teatro Porta Portese “Anna e altre storie”.

Una coppia in crisi a causa di un ex;

Una coppia dallo psicanalista; un marito in crisi esistenziale; Un padre in crisi con l’educazione del figlio;

Un incontro tra un padre e la figlia;

Due vecchi amici che si incontrano confidandosi segreti intimi e teneri.

Cosa lega fra loro i personaggi? La grande umanità, la loro capacità di affrontare la vita.

Sono personaggi intimi, a volte fragili e succubi della vita, a volte protagonisti di momenti di rivalsa.

Ironici, ma allo stesso tempo drammatici quando si toccano tematiche sociali forti.

Situazioni al limite, in cui la vita li mette al muro. Il tutto misto a momenti di grande ironia, dove con leggerezza e comicità si affrontano temi forti e più che mai attuali.

Personaggi coinvolgenti e convincenti per le loro turbolenze esistenziali, umane, amorose, lavorative e sociali narrate con ritmo incalzante, permettendo l’immedesimazione nella psicologia e nelle vicende di chi di volta in volta racconta.

Come afferma il registra Alessandro Fea, “Anna e altre storie” è la fotografia di un mondo, un affresco di una classe sociale trasversale e fluida”.

Piccoli quadri, momenti, tra sonorità e musica, in cui vengono messi in scena situazioni di vita che potrebbero capitare ovunque, in qualunque momento.

Su un palco scarno si alternano frammenti scenici: tre sedie, una panchina, un tavolo, un attaccapanni, che si spostano ogni volta per creare un quadro diverso.

La musica creata e selezionata appositamente da Alessandro Fea, stimola una ulteriore cornice emotiva, sonora, che si unisce all’uso della parola, spesso sporca, rozza, d’impatto, altre volte raffinata e tagliente, ironica.

Lo spettacolo “Anna e altre storie”, già vincitore nel 2011 della rassegna di drammaturgia “DCQ”, vedrà in scena sul palco del Teatro Porta Portese di Roma un cast di attori che interpretano la vita reale: Giancarlo Testa, Silvia Nardelli, Matteo Baldassarri, Monica Viale (come in foto).

Alessandro Fea è musicista, autore e regista teatrale, esperto in Arti terapie integrate. Compositore di musiche, testi teatrali, nasce negli anni 90 con proprie produzioni.

Nel suo lavoro, ama la ricerca tra suono e parola, in un richiamo a modelli sperimentali e drammaturgici quali Pasolini, Ruccello, ma anche Lou Reed e Patti Smith.

Unendo anche la sua ricerca e lavoro nelle arti terapie, ha creato un proprio stile tra parola, musica, emozione che applica sia in ambito teatrale che musicale, lavorando da tempo anche nel campo delle sonorizzazioni e colonne sonore Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro di testi teatrali.

Quest’anno uscirà un suo progetto musicale Dream of Sophia.

INFORMAZIONI SPETTACOLO:

“ANNA E ALTRE STORIE”

TEATRO PORTA PORTESE

Via Portuense, 102 – Roma

Sabato 15 ottobre ore 21.00

Domenica 16 ottobre ore 17.30

Biglietto: € 10 (+ € 2 per quota associativa)

Prenotazioni: 06.5812395 | 320.7279212

UFFICIO STAMPA

Rossana Tosto | +39 333.4044306 | redazione@rossanatosto.com

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"Gelsomini Film Festival" un successo a Siderno Superiore.

“Gelsomini Film Festival” un successo a Siderno Superiore. Chiude tra applausi e un meritato successo il “Gelsomini Film Festival”, kermesse che, per tre giorni, ha illuminato Siderno Superiore.

“Gelsomini Film Festival” un successo a Siderno Superiore. Per la serata finale di domenica, i vicoli, la piazza e il teatro all’aperto sono stati “presi d’assalto” da grandi e bambini entusiasti anche per i cortometraggi realizzati dagli allievi della Scuola Cinematografica della Calabria. 

"Gelsomini Film Festival" un successo a Siderno Superiore.
un successo a Siderno Superiore.

“Gelsomini Film Festival” un successo a Siderno Superiore. Per le stradine del borgo, in questi tre intensi giorni, si sono alternati personaggi storici protagonisti dei corti e una bellissima parodia della Divina Commedia ambientata all’interno di un palazzo nobiliare e popolato di personaggi delle varie epoche storiche.

Piacevole e molto interessante, l’incontro con il regista Mimmo Calopresti e l’attore e conduttore televisivo Lillo (pseudonimo di Pasquale Petrolo), un dibattito raffinato moderato dal giornalista Raffaele Mortelliti.

L’attore Lillo, orgoglioso delle sue origini calabresi, ha promesso di tornare per le prossime edizioni del festival organizzato magistralmente dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mariateresa Fragomeni che, insieme al consigliere delegato agli Eventi Davide Lurasco, ha conferito all’attore comico la cittadinanza onoraria.

"Gelsomini Film Festival" un successo a Siderno Superiore.
un successo a Siderno Superiore.

La serata finale si è conclusa con la proiezione del film “Una femmina” del regista Francesco Costabile, introdotto da una delle protagoniste, l’attrice Annamaria De Luca.

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Teatrosophia “Le sorelle Landru”.

Teatrosophia “Le sorelle Landru”. Ideato e diretto da Daniele Marcori, da venerdì 14 a domenica 16 ottobre 2022 e ad ogni replica un ospite a sorpresa! Produzione Liberarte/Verbavolant

Teatrosophia “Le sorelle Landru”. Con: Susanna Cantelmo, Alessandro Cassoni, Deborah Fedrigucci, con la partecipazione di Alessio Granato

Teatrosophia “Le sorelle Landru”. Il secondo appuntamento della stagione è dedicato all’improvvisazione teatrale.

Tornano a Teatro I Verbavolant, maestri di questa meravigliosa arte con una commedia musicale con testi e musiche originali create sul momento grazie agli spunti dati dal pubblico e liberamente ispirata a film come Arsenico e vecchi merletti e Una cena quasi perfetta.

Teatrosophia “Le sorelle Landru”.
“Le sorelle Landru”.

Le Sorelle Landru sono donne tanto affascinanti quanto misteriose, di loro sappiamo poco.

Alcune fonti affermano che siano le discendenti del serial killer Henri Landru noto come Barbablu.  

A differenza del loro avo che uccideva ricche donne vedove, le Sorelle Landru si accaniscono contro gli uomini considerati generatori di sofferenza per le donne.

Solo il loro tuttofare fidato con l’hobby della musica è degno di vivere, ma come lui potrebbero esserci altri uomini da “conservare”.

Così ogni settimana adescano e invitano a casa il malcapitato di turno e durante la serata lo studiano, lo testano, lo mettono alla prova per decidere se ucciderlo o no.

Ogni sera un nuovo “ospite” sarà invitato in casa Landru e sarà il pubblico stesso, alla fine dello spettacolo, a decretare se la potenziale vittima tornerà a casa con le proprie gambe o se diventerà fuliggine nella stufa delle sorelle.

Teatrosophia “Le sorelle Landru”.
“Le sorelle Landru”.

INFO:

Le Sorelle Landrau

Venerdì 14 e Sabato 15 Ottobre – ore 21.00

Domenica 9 Ottobre – Ore 18.00

Teatrosophia
via della Vetrina 7 – 00186 Roma

Biglietti:

Intero: Euro 14,00+4,00 per tessera associativa

Ridotto: Euro 11,00+4,00 per tessera associativa

Prenotazioni

Tel: 06 68801089 /353.39.25.682 

info@teatrosophia.com

https://teatrosophia.it/index.php/biglietteria

Al termine dello spettacolo aperitivo offerto da Teatrosophia

Quartapareteroma Press
Giornalista e Ufficio Stampa
Andrea Cavazzini  

Cell: 329.41.31.346

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