“Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma.

“Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma. Al via la 2° edizione dal 12 maggio al 15 maggio 2022. Programma 12-13 maggio 2022


“Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma. Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro Tor Bella Monaca, Teatro del Lido di Ostia, Teatro Villa Pamphilj

“Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma. Finalmente si parte! Da domani inizia il ricco programma di IMMAGINA, il Festival Internazionale interamente dedicato al Teatro di Figura.

Con un programma di 10 spettacoli e 25 repliche, dal centro alle periferie, negli spazi della rete Teatri in Comune (Teatro del Lido di Ostia, Teatro Villa Pamphilj, Teatro Tor Bella Monaca, Teatro del Quarticciolo).

Roma rende omaggio al “teatro di figura” con una rassegna di produzioni nazionali e internazionali che mettono al centro marionette, burattini, ombre e ogni tipo di creatura magica creata dalla fantasia e dal talento di artisti, provenienti da tutta Europa.

Al via giovedì 12 maggio, alle ore 10, al Teatro Biblioteca Quarticciolo (TBQ) con lo spettacolo MOUN della compagnia Teatro Gioco Vita nata nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale.

“Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma. MOUN è una storia sulla nostalgia, l’adozione e la costruzione di sé. Nonostante affronti temi forti trasmette un senso di grande serenità e leggerezza.

Un linguaggio teatrale che fonde narrazione e danza con tutto il repertorio di tecniche d’ombra proprie del Teatro Gioco Vita.

La sua forza consiste nel contrasto tra la gravità dei temi trattati e la grande leggerezza con cui sono enunciati.

In scena vi è una sola attrice che ci racconta la storia di Moun e il pensiero che attraversa lo spettatore è che sia lei stessa la protagonista.

“Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma. Questo non è mai esplicitato ma affiora dalla sua profonda partecipazione al racconto.

Giovedì 13 maggio sarà la volta di CELESTE, alle ore 10 al Teatro Biblioteca Quarticciolo (TBQ) e alle ore 21 al Teatro del Lido di Ostia (TDL), uno spettacolo che affronta il tema della mitologia greca.

Immagini poetiche, marionette, ombre e musiche evocative trasportano gli spettatori in un mondo onirico dove tutto è possibile.



“Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma.
“Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma.

Lapicera e Tijereta fabbricano marionette nel loro laboratorio, giocano con le ombre in un teatrino di legno. “Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma.

Un giorno sentono il richiamo della dea greca Eurínome ed è allora che prendono vita una serie di storie fantastiche tratte dalla mitologia greca (età consigliata 6-11 anni).

La compagnia tedesca Merlin Puppet Theater porterà, invece, NOOSE al Teatro Villa Pamphilj (TVP) giovedì 12 ore 10 e in replica al Teatro Biblioteca Quarticciolo (TBQ) venerdì 13 ore 21 (età consigliata dai 15 anni in su).

Una performance surreale tra black comedy e teatro dell’assurdo. All’interno di due scatole quadrate si dispiegano le vite di tutti noi, vite che non sono mai state vissute… “Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma.

Con l’uso di marionette da tavolo e l’utilizzo di tecniche narrative cinematografiche, i burattinai animano i personaggi, senza essere visibili al pubblico.

NOOSE è vincitrice del primo premio per “Expressing Life with a Puppet” come migliore performance di animazione nel Festival “Puppet is A Human Too” che si è svolto recentemente al Theatre Institute di Varsavia, in Polonia.

Fondata ad Atene, nel 1995, con sede a Berlino dal 2011, la compagnia Merlin Puppet Theatre è composta da Dimitris Stamou e Demy Papada che creano maschere e pupazzi per il teatro.

Nel 2001 hanno iniziato ad esibirsi con i propri spettacoli, creando storie per un pubblico di tutte le età.

Hanno prodotto centinaia di spettacoli rappresentati in teatri e festival internazionali e hanno condotto numerosi laboratori sulla creazione e sull’animazione dei burattini.

“Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma. Tra gli spettacoli troviamo anche una prima assoluta.

È lo spettacolo firmato dal Teatro Verde e dalla compagnia francese Histoire d’Eux IN FONDO AL MARE in scena al Teatro del Lido (TDL) il 12 maggio alle ore 21 e al Teatro Villa Pamphilj (TVP) il 13 maggio alle ore 18 (età consigliata dai 6 anni).

Scritto e diretto da Yannick Toussaint, è una storia che si ispira ai film polizieschi americani, con i suoi tipici elementi: un vecchio poliziotto disilluso e il suo focoso aiutante che cercano di salvare la popolazione nonostante una gerarchia corrotta, i pezzi grossi che cercano di mettere a tacere gli eroi e, naturalmente, una storia d’amore.

Un thriller subacqueo con protagonista John MacLobster un detective aragosta alle prese con la misteriosa sparizione dei pesci nel mare. “Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma.

E sempre con la compagnia Histoire d’Eux, in scena al Teatro del Lido (TDL) venerdì 13 maggio ore 18, À L’ABORDAGE un gioco frenetico e divertente seguendo le peripezie del corsaro Barbarossa e della pirata Ann Bonny in cerca del tesoro di Caliko Jack, (età consigliata dai 4 anni). Sempre venerdì’ 13 maggio, alle 18 sarà in scena VERSO KLEE al TBM, uno spettacolo per avvicinare i giovanissimi ai linguaggi e alla poetica dell’arte contemporanea.

Figure a metà tra la marionetta e il burattino si muovono all’interno di uno spazio in continua trasformazione, uno spazio fatto di stanze, intimo come l’arte di Klee, conducendo i piccoli spettatori in un universo magico che segue la logica dei sogni. In replica domenica 15 maggio ore 21 al TDL.

Il Festival IMMAGINA presenta anche quattro mostre che saranno tutte inaugurate giovedì 12 ognuna in un teatro diverso.

Al Teatro del Lido le VIGNETTE di Fabio Magnasciutti: trenta tavole realizzate da uno dei più apprezzati disegnatori contemporanei, dedicate all’arte, alla cultura, ai vizi e alle virtù del nostro tempo, per riflettere e sorridere con profonda leggerezza.

LA TEORIA DEL CONO ovvero l’occhio di Pinocchio, di Mistiche Nutelle sarà ospitata dal Teatro Tor Bella Monaca dove alle ore 19 ci sarà anche un incontro con gli autori.

Qui si racconta Pinocchio seminando cose e oggetti di bugia, creando il magico scenario di una novella a tratti colorata e a tratti nera, dove ci si fa rapire volentieri, si ridiventa bambini e si esce più grandi.

E la notte, quando si va a dormire, si ride da soli e si pensa alla bugia per il giorno dopo. “Immagina” Festival Internazionale Teatro di Figura Roma.

Il Teatro biblioteca Quarticciolo ospiterà UN FILO TIRA L’ALTRO di Maria Letizia Volpicelli e venerdì 13 ore 18 sarà ospite l’autrice.

Se un filo si “ingarbuglia” c’è chi prende le forbici e, spazientito, taglia, e chi, invece, con santa pazienza riesce a trovare il bandolo dell’intrico. Maria Letizia Volpicelli è tra quest’ultimi. I suoi fili raccontano storie e favole, definiscono figure e personaggi.

Mentre al Teatro Villa Pamphilj sarà in mostra I TEATRICCI, dove fermentano le storie di Alessandra Ricci.

Dieci incantevoli teatrini in scatola, vere opere d’arte, che racchiudono l’essenza del teatro.

Ogni scatola custodisce una storia presa da un libro, oppure da un ricordo o dalla tradizione orale, che Alessandra Ricci sceglie con attenzione e reinterpreta a suo modo.

Infine il Festival IMMAGINA accoglierà venerdì 13 maggio ore 11.00 il convegno Unima Italia (Union internationale de la marionnette) dal titolo ANCHE NOI SIAMO COINVOLTI per riflettere su quali pratiche artistiche mettere in campo in un mondo in piena emergenza ambientale.

E sempre venerdì 13 ore 16.00 al Teatro del Lido sarà tenuto un laboratorio a cura di Fernanda Pessolano dal titolo CAPPUCCETTO VERDE durata 120’ (dai 5 ai 7 anni) laboratorio gratuito, max 10 partecipanti, iscrizioni: promozione@teatrodellido.it

INFO

www.teatriincomune.roma.it

TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO • TBQ Via Ostuni, 8 | 00171 Roma tel. 06.69426222 • biglietteria@teatrobibliotecaquarticciolo.it da 3 ore prima dell’orario di spettacolo

TEATRO DEL LIDO DI OSTIA • TDL via delle Sirene, 22 | 00121 Ostia (Roma) tel. 06.5646962 • promozione@teatrodellido.it da ven a dom dalle 17 alle 20 e da 1 ora prima dell’orario di spettacolo

TEATRO TOR BELLA MONACA • TBM via Bruno Cirino, 5 | 00133 Roma tel. 06.2010579 • promozione@teatrotorbellamonaca.it da mar a dom dalle 10.30 alle 19.30

TEATRO VILLA PAMPHILJ • TVP Via di S. Pancrazio,10 | 00164 Roma tel. 06.5814176 • scuderieteatrali@gmail.com da mar a dom ore 10/18

accesso al teatro • misure anti covid 19: in ottemperanza alle disposizioni e ai protocolli in vigore al momento della stampa, per l’accesso al teatro è richiesta l’esibizione del green pass ed è obbligatorio indossare la mascherina FFP2.

I protocolli di sicurezza anticontagio – covid19, sono consultabili sul sito www.teatriincomune.it

IMMAGINA  2022 è realizzato con il sostegno di Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo, Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, Teatro di Roma, Teatri in Comune (Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro Tor Bella Monaca, Teatro del Lido di Ostia, Teatro Villa Pamphilj), Teatro Verde, Unima Italia, in collaborazione con Spedidam, Festival Arrivano dal Mare, EFFE Label.

Coordinamento organizzativo: Teatro Verde Roma 065882034 teatroverderoma@gmail.com

www.teatriincomune.it

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Teatro Biblioteca Quarticciolo “Lo capisce anche unə bambinə”,

Teatro Biblioteca Quarticciolo “Lo capisce anche unə bambinə”, 17 maggio ore 18.30 e ore 21.00, 25 maggio ore 19.00, 17 maggio giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia


Il Teatro Biblioteca Quarticciolo in collaborazione con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Biblioteche di Roma e Municipio V-Roma Capitale sceglie di dedicare la rassegna LO CAPISCE ANCHE UNƏ BAMBINƏ al tema delle adozioni LGBT+ e alle famiglie arcobaleno.

Teatro Biblioteca Quarticciolo “Lo capisce anche unə bambinə”. Tre gli appuntamenti in programma: il 17 maggio alle ore 18.30 l’incontro STORIA DI UNA FAMIGLIA INCONCEPIBILE (ingresso libero con prenotazione obbligatoria) a partire dal libro Lo capisce anche un bambino (Feltrinelli) di Mattia Zecca:

Il racconto della sua storia personale, di una famiglia composta da due papà e due figli che la legge italiana costringe all’invisibilità assume una grande valenza collettiva, che ci riguarda come figli prima ancora che come genitori, nel nostro diritto assoluto di essere visti per quello che siamo.

“Il potere dei libri è proprio questo – spiega Zecca – raccontare storie per avvicinare, abbattere resistenze, costruire ponti. Far scoprire familiare ciò che da lontano può apparire estraneo.

Ogni bambino lo sa”.

Per l’occasione partecipano all’incontro anche Marilena Grassadonia, coordinatrice UFFICIO DIRITTI LGBT+ di Roma che dichiara: “Con l’istituzione dell’Ufficio Diritti LGBT+ Roma Capitale si è assunta la responsabilità istituzionale di stare a fianco della comunità lgbtqia+ e di fare la propria parte per migliorare la vita reale delle persone.

Ed è per questo che oggi sono molto felice di essere qui, perché grazie alla storia di questa “famiglia inconcepibile” abbiamo l’occasione di fare cultura e portare avanti quella riflessione preziosa necessaria per rendere migliore la nostra città.”

All’incontro partecipano anche Mario Colamarino, presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e Alessia Crocini, presidente Famiglie Arcobaleno; coordina Marzia Grasso, assistente sociale Municipio V – Roma Capitale.

Sempre il 17 maggio, alle ore 21.00, in scena VENERE/ADONE di e con Danilo Giuva della Compagnia Licia Lanera uno spettacolo sull’amore: “quella condizione che pone ogni essere umano, che si trova a dover gestire i primi tormenti dell’amore – spiega il drammaturgo e interprete – quella stretta linea di confine tra l’essere e il sentire su cui è necessario trovare un proprio punto di equilibrio in cui stare.



Teatro Biblioteca Quarticciolo “Lo capisce anche unə bambinə”,
Teatro Biblioteca Quarticciolo “Lo capisce anche unə bambinə”,

Ogni adolescente credo abbia la propria condizione di confine e credo sia necessario parlarne”.

Nello spettacolo ogni emozione viene scandagliata: il primo palpito d’amore, tutti gli escamotage utilizzati per frequentarlo, gli sguardi, le speranze e le ritrosie…

Tutti questi sentimenti vengono trasmessi in scena da Giuva con una sincerità assoluta, diventando paradigmi di tutti i primi amori adolescenziali con le loro speranze e le loro disillusioni.

Chiude la rassegna il 25 maggio alle ore 19.00 l’incontro sul libro Sarà solo la fine del mondo (Marsilio Editori) romanzo di esordio di Liv Ferracchiati – pluripremiato autore e regista teatrale e performer che porta a teatro l’identità di genere, i traumi e il comico della generazione under 40 dell’Italia di oggi – che mette in scena l’inadeguatezza a noi stessi e agli altri e la diversità che sempre ci fa stupendi.

L’incontro fa parte anche della rassegna TBQLETTERATURADUEMILA. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

IL PROGRAMMA

Rassegna Lo capisce anche unə bambinə un progetto del Teatro Biblioteca Quarticciolo in collaborazione con Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Biblioteche di Roma, Municipio V_Roma Capitale

17 maggio ore 18.30 | Incontro

Storia di una famiglia inconcepibile

Dialogo a partire da Lo capisce anche un bambino. Storia di una famiglia inconcepibile di Mattia Zecca (Feltrinelli).

Intervengono: Mattia Zecca, Mario Colamarino, presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Maddalena Grassadonia, coordinatrice UFFICIO DIRITTI LGBT+ di Roma, Alessia Crocini, presidente Famiglie Arcobaleno

coordina: Marzia Grasso, assistente sociale Municipio V – Roma Capitale

“Un figlio è sempre una scoperta che muta la geografia del tuo mondo.”

E il mondo che questo libro invita a esplorare è quello raccontato dalla voce di un padre, ma osservato con gli occhi di Lorenzo e Martino, due bimbi che condividono la stessa cameretta, la stessa storia di amore, determinazione e cura e, soprattutto, gli stessi genitori: papà Mattia e papà Nicola.

È la storia vera, insomma, di una famiglia come le altre: una famiglia felice che, convinta di essere trasparente, una tra le tante, scopre invece di essere invisibile.

Perché se l’amore ignora sempre le leggi della fisica e della biologia, la legge talvolta ignora l’amore.

A Lorenzo e Martino, infatti, che di genitori ne hanno due, l’ordinamento italiano ne riconosce solo uno per ciascuno. L’altro, per le istituzioni, non è che un mero convivente. Lorenzo e Martino, per la legge italiana, non sono fratelli.

“Per il nostro Paese noi siamo quattro simpatici coinquilini che si vogliono tanto bene e che, se trovassero un buon portiere, potrebbero formare un’ottima squadra di calcetto a cinque. Se solo papà Mattia e papà Nicola sapessero giocare a pallone. è questo, il problema.”


Teatro Biblioteca Quarticciolo “Lo capisce anche unə bambinə”,
Teatro Biblioteca Quarticciolo “Lo capisce anche unə bambinə”,

Con una scrittura delicata e profonda, Mattia Zecca racconta una storia personale ma anche collettiva, che ci riguarda come figli prima ancora che come genitori, nel nostro diritto assoluto di essere visti per quello che siamo.

E, in fondo, getta luce sull’unico senso intimo e universale del desiderio di costruire una famiglia: “Essere genitori è prima di tutto un’occasione: quella di essere i bambini che non siamo mai stati, o che non siamo stati abbastanza, o che non siamo stati come avremmo realmente potuto o desiderato. Essere genitori vorrebbe dire, insomma, tornare bambini, ma imparando a esserlo meglio”.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria 

17 maggio ore 21.00 | Teatro

Prima regionale

VENERE/ADONE

da William Shakespeare

di e con Danilo Giuva

drammaturgia di Danilo Giuva e Annalisa Calice

regia e spazio Danilo Giuva

luci Cristian Allegrini

suono Francesco Curci

assistente alla regia Luca Mastrolitti

progetto grafico Silvia Rossini

consulenza artistica Valerio Peroni ed Alice Occhiali – Nordisk Teaterlaboratorium/Odin Teatret, con il contributo del Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora La Corte Ospitale” 2021, produzione Compagnia Licia Lanera in coproduzione con Teatri di Bari

Venere/Adone è uno spettacolo che parla di fatti dell’amore, della natura umana e dell’incapacità di stare con disinvoltura nel proprio.

È, questo, un lavoro che parla a tutti, ma che è necessario che incontri soprattutto un pubblico di adolescenti.

Ho scelto di partire da un poemetto: “Venere e Adone” di William Shakespeare – io ci ho messo lo slash perché sono fermamente convinto che entrambi convivano in ognuno di noi – per presentare l’archetipo dell’amore incompiuto attraverso l’elevazione lirica e vertiginosa del bardo per, poi, lanciarmi da quelle altezze per precipitare in una storia d’amore, altrettanto incompiuta, tra due comunissimi essere viventi dello stesso sesso.

Ho voluto raccontare il cortocircuito – tutto personale – dei primi momenti, la ricerca della verità, la difficoltà di spiegarsi, la fatica della lotta interna, il senso di incompiutezza ed il dolore che il desiderio inespresso genera.

Parla, dunque, questo lavoro di quella condizione che pone ogni essere umano, che si trova a dover gestire i primi tormenti dell’amore, su quella stretta linea di confine tra l’essere e il sentire su cui è necessario trovare un proprio punto di equilibrio in cui stare.

Ogni adolescente credo abbia la propria condizione di confine e credo sia necessario parlarne. Io voglio farlo a teatro.

Danilo Giuva

Nell’ambito di TBQLETTERATURADUEMILA

un progetto del Teatro Biblioteca Quarticciolo

in collaborazione con Biblioteche di Roma

25 Maggio ore 19 |Incontro

Francesca De Sanctis incontra Liv Ferracchiati – autore del libro Sarà solo la fine del mondo (Marsilio Editori)

Romanzo di esordio di Liv Ferracchiati – pluripremiato autore e regista teatrale e performer che porta a teatro l’identità di genere, i traumi e il comico della generazione under 40 dell’Italia di oggi – Sarà solo la fine del mondo mette in scena l’inadeguatezza a noi stessi e agli altri e la diversità che sempre ci fa stupendi.

L’autore di questo libro è transgender, il protagonista di questo libro è transgender, ma questo libro non è un’autobiografia, è un romanzo.

Anzi, quando comincia, l’io narrante non è ancora nato, nonostante i suoi genitori facciano di tutto perché ciò accada e, nonostante non abbia ancora il corpo, l’io narrante racconta.

Sarà solo la fine del mondo è infatti un romanzo sul corpo che, anche quando è in piena salute, può essere percepito come inadatto.

È con il corpo che ci presentiamo al mondo prima di aver imparato a parlare, è intorno al nostro corpo nudo che viene pensato il colore rosa o l’azzurro anche quando non li indossiamo.

Così, visto che il corpo è un problema, il protagonista, da subito, comincia a parlare. Prima di nascere parla e non smette più.

Parla tanto, si lambicca, eccepisce, critica e discute. Gioca, soprattutto. Sarà solo la fine del mondo segue la vicenda umana e preumana del protagonista, e anche quella oltreumana.

Come il Tristram Shandy di Laurence Sterne, ma anche come il cartone animato Disney Soul. Somiglia, questo protagonista, ad Anima 22, che nel cartone animato non ha voglia di incarnarsi e che, appena le capita, percepisce fascino, ma anche insoddisfazione, perché un corpo ha un genere, un’età, e ti mette in relazione in modo troppo univoco con le circostanze.

L’io narrante bambino vuole tutto, e non ha problemi di identità, è certo di chi è e di ciò che vuole, poi purtroppo qualcosa cambia: qualcuno, oltre a se stesso, vuole spiegargli chi è, cosa è, e quando è.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria 

Liv Ferracchiati (Todi, 1985) si diploma in regia teatrale presso la Civica scuola di teatro Paolo Grassi di Milano nel 2014.

Nel 2017 il suo testo Stabat Mater vince il premio Hystrio nuove scritture di scena, e con Un eschimese in Amazzonia – Trilogia sull’Identità (Capitolo III) si aggiudica il premio Scenario. Nell’agosto dello stesso anno, Antonio Latella seleziona per la Biennale Teatro di Venezia una monografia di tre suoi lavori.

Alla Biennale Teatro 2020, una menzione speciale e stata attribuita dalla giuria internazionale a La tragedia è finita, Platonov, riscrittura del dramma di Anton Cěchov, di cui Liv Ferracchiati e anche regista e interprete, in scena a ottobre al Teatro Secci di Terni e al Teatro Morlacchi di Perugia, a novembre al Piccolo Bellini di Napoli e al Piccolo Teatro Grassi di Milano.

Teatro Biblioteca Quarticciolo

Direzione Giorgio Andriani, Antonino Pirillo, Valentina Marini

Consulenza culturale Valentina Valentini

Luogo spettacolo:

via Ostuni 8 – 00171 Roma

N.B. La partecipazione agli eventi richiede l’uso della mascherina fpp2 secondo le normative covid 19 vigenti

Info

tel 06 69426222 biglietteria@teatrobibliotecaquarticciolo.it 

Botteghino

 aperto tre ore prima dell’orario di spettacolo

Biglietti

Prevendite disponibili su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate

Tariffe

Intero 12€ – ridotto 10€ (over 65, under 24, Convenzioni) – Ridotto 7€ (under 12)

 Nuove Generazioni 2 persone 15€ Spettacoli per le Scuole 7€

*ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria per Incontri e Convegni

Canali digitali:

https://www.facebook.com/teatrobibliotecaquarticciolo/

https://www.instagram.com/teatrobibliotecaquarticciolo/?hl=it

www.teatrobibliotecaquarticciolo.it

https://vimeo.com/tbqvoices

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Jazzocene - Stati Generali della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano,

Jazzocene – Stati Generali della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, dal 19 al 22 maggio a Bologna: Quattro giornate di incontri, appuntamenti e musica per parlare del futuro della musica jazz e della cultura in Italia e in Europa.


Jazzocene – Stati Generali della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano. Ci sarà la presenza del Ministro Dario Franceschini e di importanti protagonisti del panorama e della politica culturale italiana.

Jazzocene – Stati Generali della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano. Prenotazione necessaria per tutti gli eventi: https://bit.ly/3w5rfOC

Hashtag ufficiale #jazzocene. Programma generale: https://bit.ly/3ydZYfE. Federazione Nazionale Il Jazz Italiano Comune di Bologna, Main Sponsor Conad con il contributo di Gruppo Unipol, SIAE, NuovoIMAIE, Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna e con il patrocinio Regione Emilia-Romagna, presentano Jazzocene.

Formazione, ricerca, lavoro, innovazione, inclusività, sostenibilità, export, archiviazione, editoria: sono questi i temi principali che animeranno la prima edizione di Jazzocene – Stati Generali della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, in programma a Bologna dal 19 al 22 maggio.

Gli eventi per la parte convegnistica saranno organizzati presso la Sala Bossi e negli spazi del Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini mentre i concerti serali animeranno i jazz club della città.

Jazzocene – Stati Generali Federazione Nazionale Il Jazz Italiano. La Federazione riunisce per la prima volta tutte le proprie componenti con l’obiettivo di confrontarsi sulle urgenze e sulle idee più innovative che emergono dal sistema jazz italiano.



Jazzocene - Stati Generali della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano,
Jazzocene – Stati Generali della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano,

Con questa idea, l’evento di Bologna si propone di riflettere pubblicamente sullo straordinario potenziale che le pratiche musicali legate al jazz hanno nei confronti di un mondo culturale costretto a ripensarsi dopo la grande sfida pandemica.

Il nome Jazzocene, mutuato dall’attuale, importante, dibattito che riguarda l’Antropocene, vuole rilanciare con forza l’idea che queste musiche e quello che mettono in moto siano in grado di incidere – superando la nicchia, per quanto raffinata, in cui vengono percepite – sui processi culturali, artistici, ma anche di consapevolezza sociale e ambientale del tempo che ci attende.

Il percorso del jazz italiano dell’ultimo trentennio colloca oggi la musica jazz in un luogo nuovo rispetto al passato e questo contribuisce e ha contribuito, soprattutto negli ultimi cinque anni, alla crescita del sistema culturale del Paese. Jazzocene – Stati Generali Federazione Nazionale Il Jazz Italiano

Il 13 di febbraio del 2018 nasce la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano che riunisce sei associazioni di respiro nazionale a rappresentare scuola, musicisti, festival e rassegne, jazz club, etichette discografiche e fotografi. A una settimana dalla sua nascita la Federazione ha firmato un protocollo d’intesa con il Ministero della Cultura, alla presenza del Ministro Dario Franceschini.

Un momento definito da molti epocale per ciò che ha rappresentato nel nuovo rapporto con le Istituzioni e nella coesione di tutti gli attori che partecipano alla costruzione dell’universo jazzistico italiano. 

“Riteniamo sia il giusto momento – commenta Paolo Fresu, Presidente della Federazione – per discutere assieme sul presente e sul futuro del jazz italiano ed è questo il motivo che ci ha spinto ad organizzare a Bologna gli Stati Generali della Federazione Il Jazz Italiano che coinvolgerà tutta la città con diverse attività che si svilupperanno in scuole, jazz club, musei, piazze e strade”.

Jazzocene è organizzato dalla Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” con il supporto ed il patrocinio del Comune di Bologna-“Cultura è Bologna”. L’evento è sostenuto dal Main Sponsor Conad, con il contributo di Gruppo Unipol, SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoIMAIE, Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura; il contributo tecnico-logistico del Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna; il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

Saranno quattro le giornate di incontri, convegni e concerti (prenotazione obbligatoria), che, a partire dalla mattina del 20 maggio (il 19 maggio le attività saranno aperte esclusivamente ai soci della Federazione), porteranno a Bologna importanti referenti del mondo della cultura e delle politiche culturali: confermata la presenza del Ministro Dario Franceschini, Alessandro Bergonzoni, Emilio Casalini, Annalisa Spadolini (Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica – MIUR), Paola Mencuccini (dirigente del Ministero della Cultura), Andrea Miccichè (Presidente di NuovoIMAIE), Alessandra Carbonaro (Deputata e membro Commissione Cultura del Parlamento), Massimo Pontoriero (presidente  UNISCA), Silvano Falocco (Presidente Fondazione Ecosistemi) e di musicisti come Bruno Tommaso, Paolo Damiani, Ada Montellanico, Cecilia Sanchietti per citarne alcuni.

Molti anche gli ospiti internazionali che porteranno esperienze e best practice e racconteranno il presente e le aspettative future nei propri paesi.



Jazzocene - Stati Generali della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano,
Jazzocene – Stati Generali della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano,

Saranno numerosi e importanti i temi al centro di Jazzocene: dai patti educativi e la didattica, al il confronto tra licei musicali e alta formazione e le esperienze concrete di insegnamento; ma anche: archiviazione e digitalizzazione, iva e tax credit, gender balance, green economy, lavoro della musica, export, luoghi e produzioni del jazz.

L’evento si concluderà domenica 22 maggio, sempre alla Sala Bossi del Conservatorio di Bologna, con il concerto organizzato in collaborazione con il Conservatorio stesso e i suoi allievi: la Martini Big Band diretta da Michele Corcella, infatti, sarà la protagonista della mattinata, insieme a Paolo Fresu, Ada Montellanico, Francesca Tandoi, Glauco Venier, come solisti ospiti, e gli insegnanti del dipartimento jazz del conservatorio.

Al termine del concerto, alle 12:30, Conad organizzerà uno

Show Cooking con assaggio per festeggiare la chiusura della manifestazione nel chiostro del Martini.

Gli studenti del Conservatorio saranno coinvolti anche nelle sessioni musicali previste nelle pause tra i convegni, nei pomeriggi del 20 e del 21 maggio.

Da segnalare anche il coinvolgimento di quattro importanti jazz club della città di Bologna che organizzeranno concerti e performance per tutte le serate dell’evento: Bravo Caffè, Cantina Bentivoglio, Camera Jazz & Music Club, Cortile Caffè.

EVENTI COLLATERALI: LEZIONI CONCERTO E MOSTRE FOTOGRAFICHE

Da aprile a maggio: lezioni concerto presso le scuole di Bologna a cura di IJVAS – Associazione Il Jazz va a Scuola in collaborazione con gli studenti del Liceo Dalla e del Conservatorio G.B. Martini di Bologna. Coordinatori: Raffaella Tarozzi, per il liceo Dalla, e Teo Ciavarella, per il conservatorio.

Si ringraziano gli studenti del Liceo e del Conservatorio: Daniele Armata, Francesco Benizio, Vincenzo Bosco, Clelia Di Capita, Giulia Carriero, Francesco Cavestri, Tommaso Girardis, Sergio Mariotti, Daniele Marrone, Andrea Margherita Martinelli, Isabella Navarria, Lorenzo Negroni, Marco Pasini, Calogero Siracusa, Valentina Tollis. Si ringraziano tutte le scuole partecipanti. 

Il 6 maggio alle ore 20:00:  inaugurazione mostra fotografica “Il mondo del jazz: una storia da raccontare” a cura di AFIJ – Associazione dei Fotografi Italiani di Jazz presso Bravo Cafè, Cantina Bentivoglio e Cortile Cafè. Dalle ore 13:00 del giorno 6 maggio la mostra sarà presente anche presso il Conservatorio GB Martini e visitabile durante gli orari di apertura del Conservatorio.

Il 14 maggio e il 21 maggio: Marching Band Roaring Emily Jazz Band nel centro storico di Bologna (Via D’Azeglio – Piazza maggiore – Via Ugo Bassi ore 11:30-12:30 / ore 17:00-18:00).

Il 18 maggio alle ore 18:00 presso Sala della musica, al secondo piano della Biblioteca Salaborsa: inaugurazione mostra “Jazz in Bo – I musicisti jazz ritratti” nei suggestivi luoghi della città organizzato da Associazione TerzoTropico e Associazione NuFlava (in collaborazione con Bologna Jazz Festival e Camera Jazz & Music Club, con il patrocinio del Comune di Bologna Dipartimento Cultura e Promozione della Città e Bologna Jazz Festiva).

INFORMAZIONI GENERALI:

statigeneralijazz@gmail.com, segreteria.iji@gmail.com

UFFICIO STAMPA E SEGRETERIA

Maurizio Quattrini maurizioquattrini@yahoo.it – 338 8485333

Paola Pinchera segreteria.iji@gmail.com – 392 9787666

CANALI SOCIAL UFFICIALI:

https://www.iljazzitaliano.itwww.italiajazz.it

federazione fb – https://www.facebook.com/fediljazzitaliano/

federazione inst Federazioneiljazzitaliano

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Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”.

Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”. Cantautore, scrittore, regista e autore per i più grandi artisti italiani. In uscita in tutti i digital store e nei migliori negozi di dischi


Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”. Annunciate anche le prime date dello Zoo tour.

Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”. Anticipato dai due singoli, “Pornocrazia” e “Ciao Repubblica”, accolti con entusiasmo dalla stampa e dal pubblico, dal 6 maggio è fuori in tutti i digital store e nei migliori negozi di dischi, ZOO.


Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”.
Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”.

Zoo terzo album da cantautore di Vincenzo Incenzo, dopo “Credo”, prodotto da Renato Zero, e “Ego”.  

https://lnk.to/VincenzoIncenzo-ZOO

ZOO viene lanciato dalla focus track La tua rivoluzione, un inno in difesa della libertà di pensiero e del diritto di scegliere la propria identità contro tutti i retaggi e le convenzioni.

Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”. La tua rivoluzione celebra l’importanza di testimoniare anche con il proprio corpo ciò che si ama e per cui si vive; la Storia ci insegna come idee oggi calpestate da un confuso e falsificato presente possano rifiorire sotto i piedi della gente di domani.

La tua rivoluzione, che fonde sonorità acustiche ed elettroniche su un loop armonico ipnotico, è un manifesto contro tutte le paure e i pregiudizi che chiama ognuno a intraprendere con coraggio il suo viaggio in un mondo che ci ha voltato le spalle.

Il brano è accompagnato da un vero e proprio mini film realizzato da Luca Bizzi, che affronta le tematiche del mondo LGBTQIA+ attraverso il racconto della resilienza di due ragazze, (interpretate da Cassandra Genovesi e Dina Luz Diaz Narvaez) che combattono disperatamente per vivere il loro amore alla luce del sole.

Al centro delle tematiche dell’album c’è lo zoo umano del nostro difficile tempo: la mistificazione dei media, il patto sociale infranto, il disorientamento dei giovani, l’usura, gli ideali perduti.

Ma tra le tracce di ZOO c’è anche l’amore e quella dimensione più intima e delicata che ha fatto conoscere e apprezzare Incenzo come autore con brani come “Cinque giorni” o “L’elefante e la farfalla”.

A chiudere l’album una perla, l’ultima canzone di Sergio Endrigo, “Altre emozioni”, scritta proprio da Incenzo insieme al grande cantautore friulano. Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”.

Track list

Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”.
Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”.

LA TUA RIVOLUZIONE
PORNOCRAZIA
SOLO AL MONDO
POVERO TEMPO
LA RISPOSTA CHE TU CHIEDI
NON è VERO
NON C’è UNA FINE MAI
L’ANGELO DEL CASH
CIAO REPUBBLICA
ALTRE EMOZIONI

ZOO è prodotto da Jurii Ricotti (Eminem, Rita Ora, Ariana Grande, Bocelli) e fonde codici musicali differenti, dall’extrabeat alla ballad, dall’elettronico di stampo europeo al piano e voce.

Il suono dell’album è stato elaborato attraverso nuove tecnologie ancora non presenti sul mercato dell’audiorecording, così come la registrazione della voce; il risultato è un ascolto immersivo in cuffia più elevato rispetto agli standard, che permette di apprezzare tutte le dinamiche naturali degli strumenti.

Vincenzo Incenzo ha fortemente voluto realizzare anche il supporto fisico, in un tempo che non lo prevede più, creando con il visual artist Alessandro Palmigiani e alla fotografa Pitta Zalocco un oggetto artistico da collezione.

ZOO è legato ad un primo tour di presentazioni live nelle maggiori città italiane e proseguirà in estate con i concerti, fino ad approdare in America Latina, dove il cantautore ha già raccolto importanti consensi con la pubblicazione in lingua spagnola degli album precedenti.

Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”. Ecco i primi appuntamenti live e firmacopie:

15 maggio Firenze, Sala Esse dei Salesiani

Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”.
Vincenzo Incenzo nuovo album di inediti “Zoo”.

16 maggio Roma, Teatro 7

27 maggio Palermo Casa Cultura Re Mida

2 giugno Venezia, Palazzo Ca’ Sagredo

3 giugno Milano, Teatro Elfo Puccini

5 giugno Napoli, Museo Diocesano

11 giugno Castel Fusano – Roma, Castello Chigi

Il concerto

Un viaggio del cuore, a cavallo di un pianoforte, di un cantautore applaudito dalla critica, autore per i grandi della musica italiana, da Zero a Dalla, da Venditti a Endrigo, da Califano a Vanoni, da Zarrillo a Patty Pravo, da Tosca alla PFM, e autore dei grandi musical evento italiani.

Una serata, cadenzata dalle perle della sua infinita produzione, dai grandi successi sanremesi alle hit per i grandi artisti, e dalla sua produzione di cantautore.

Un viaggio di musica ma anche di parola, attraverso aneddoti e piccoli racconti della sua lunga carriera e degli incontri e le collaborazioni con le star della canzone.

Un incontro emozionante e interattivo con il pubblico, che potrà ritrovare o scoprire un artista a 360 gradi, che spazia dalla canzone, al teatro, al cinema; una serata in cui ogni spettatore scoprirà̀ che almeno una canzone della sua vita appartiene alla sua penna.

VINCENZO INCENZO autore per Renato Zero, Armando Trovajoli, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Sergio Endrigo, PFM, Michele Zarrillo, Franco Califano, Ornella Vanoni, Patty Pravo, Albano, Tosca e molti altri.

Attivo come autore anche in America Latina, vanta una collaborazione con Papa Francesco per il brano “La Madre”, cantato da Mijares.

Autore dei grandi musical italiani, per il teatro ha scritto “Romeo e Giulietta, Ama e cambia il mondo” di Gerard Presgurvic, e “Dracula Opera Rock” su musiche della PFM, entrambi prodotti da David Zard. Ha scritto e diretto i musical “Diana & Lady D”, “Rosso Napoletano” e “La sciantosa”; con Renato Zero ha scritto e diretto “Zerovskij, Solo Per Amore” e con Ron “Lucio!”.

Ha curato la versione italiana delle canzoni di “Menopause The Musical” di Jean Linders, “Squali” di A.L. Recchi, “Tango Delle Ore Piccole” di Puig, “Il Principe Abusivo” di Alessandro Siani, e “Vacanze Romane”, riconosciuta dalla Carl Porter Society come la versione italiana ufficiale nel mondo.

Ha collaborato a “Lennon & John” di Lucariello/Speranza, ed ha scritto le musiche di “Cassandra e il Re” e “Tieste”, di G. Arghirò.

Ha firmato la regia e le musiche di “Ingresso Indipendente” di Maurizio Giovanni e “Santo Piacere” di Giovanni Scifoni.

Ha scritto le musiche di “Shake Full”, di Manuela Tempesta. Nel 2022 andrà in scena anche in Italia il musical evento “Bernadette de Lourdes”, di cui ha curato la versione italiana.

Per la televisione ha scritto canzoni per la fiction Mediaset “Non Smettere Di Sognare” ed è co-autore della edizione 2013 di “Capodanno di Canale 5” e “Romeo & Giulietta, una storia mai raccontata” (Raidue).

La sua canzone “Creatura Nuda” è entrata nella serie internazionale “Beautiful”.

Al cinema ha dato canzoni nei film “Il Paradiso all’improvviso” di Leonardo Pieraccioni, “Dalla vita in poi” di Gianfrancesco Lazzotti, “Ho sposato mia madre” di Domenico Costanzo e “Luce oltre il Silenzio” di Giuseppe Racioppi.

Lo spettacolo “Zerovskij, Solo Per Amore” è diventato un film.

Ha pubblicato i libri “La Partitura Infernale” (Fonopoli), “Il sorriso d’avorio d’una ragazza d’ebano” e “Cinema Mundi” (LietoColle), “La canzone in cui viviamo” e “#Romeo E Giulietta Nel Duemilaniente” (No Reply), “Valentina Giovagnini” (Zona), “Zero” (Tattica).

È stato direttore artistico dell’Associazione Culturale Fonopoli e direttore e autore della Mostra “ZERO” dedicata a Renato Zero.

Questo progetto arriva dopo il suo primo album da cantautore “Credo”, prodotto da Renato Zero, ed il secondo “Ego”, usciti anche in lingua spagnola e promossi in Sud America con live tour.

Tra i numerosi premi e riconoscimenti ha vinto due volte il Premio Lunezia, il Premio SIAE autori, il Premio Nazionale Liolà, la Medaglia d’argento della Camera dei Deputati, il Premio Internazionale Antonio De Curtis, il Premio Internazionale di Poesia Alfonso Gatto, il Premio Giffoni Film Festival, il Premio Roma Videoclip.

VINCENZO INCENZO È SUL WEB E SUI SOCIAL

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Roma, 09 Maggio 2022

Ufficio Stampa/Promo Radio: Fly Digital & Communication Vita Ragaglia
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Foto: Pitta Zalocco
Artwork: Alessandro Palmigiani

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Veronica Di Nocera fa il bis al Premio Tulipani di Seta Nera.

Veronica Di Nocera fa il bis al Premio Tulipani di Seta Nera. Vince per la seconda volta il premio con “Vivarium” la cantautrice casertana.


Ieri sera, presso il The Space Cinema di Piazza della Repubblica, Roma, la cantautrice casertana Veronica Di Nocera ha trionfato, per la seconda volta, al “Festival Internazionale della Cinematografia Sociale Tulipani di Seta Nera”.

Veronica Di Nocera fa il bis al Premio Tulipani di Seta Nera . A vincere il premio per “Miglior Soggetto”, ovvero per il miglior racconto originale in gara, è stato il videoclip di “Vivarium”, incentrato sulla tematica della guerra e del cambiamento climatico.


Veronica Di Nocera fa il bis al Premio Tulipani di Seta Nera.
Veronica Di Nocera fa il bis al Premio Tulipani di Seta Nera.

In sala, presente insieme alla cantautrice, anche Piersaverio Pizzichemi, il regista del videoclip.  

 «Per la scelta coraggiosa di trattare il tema delle guerre e del degrado ambientale in stretta connessione con le azioni umane.

Vivarium è un’opera che già dalla sinossi innesca una riflessione urgente e profonda sull’emergenza climatica e sui danni generati dall’ignoranza degli esseri umani e dalla loro indifferenza, offrendo un punto di vista che mette in risalto il valore della diversità come ricchezza da preservare in termini ambientali e culturali».

 È stata questa la motivazione data dalla giuria, formata da Massimo Bonelli, Mariella Nava, Noemi Serracini e Rosaria Renna, la quale ha premiato il videoclip, selezionato dal direttore artistico della sezione #SociaClip, Grazia Di Michele. 

Veronica Di Nocera fa il bis al Premio Tulipani di Seta Nera. In ALLEGATO: informazioni su Vivarium, il videoclip del brano e ulteriori foto dal premio Tulipani di Seta Nera

VIVARIUM è il nuovo singolo della cantautrice campana Veronica (Veronica Di Nocera), disponibile dal 22 aprile 2022, in occasione della “Giornata Mondiale della Terra”.

Il brano uscirà con l’etichetta CDF RECORDS e sarà distribuito da INGROOVES (UNIVERSAL MUSIC GROUP).

Dopo il successo di ACUSTICO, incentrato sull’autismo, il nuovo progetto musicale vede la cantautrice impegnata a confrontarsi con l’importante ed attuale tema del cambiamento climatico.

“Vivarium”, infatti, vuole essere una lente di ingrandimento capace di mettere a fuoco non solo le catastrofi ambientali, ma anche quelle umane.

“C’è qualcosa che non va dentro questo Vivarium” cita un verso del brano di Veronica, che ha costruito il testo a partire dalla figura di un alieno che, costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza, si trova catapultato nel 2020.

Ciò che vede è un mondo dominato da catastrofi, sia ambientali che umane, all’interno delle quali gli uomini si muovono senza mai fermarsi, anche solo per un istante, a riflettere sulle ripercussioni delle loro azioni.

Come afferma la stessa Veronica – «Ho scelto di chiamare il mio brano “Vivarium” perché, soprattutto negli ultimi anni, la Terra si sta trasformando sempre di più in una fragile e usurata teca di vetro, dove tutti noi viviamo inconsapevoli di come anche un solo cambiamento nell’ecosistema potrebbe causare una reazione a catena irreversibile.

Così, questo nostro continuo ignorare ci ha spinto a perdere consapevolezza di quanto ci circonda, arrivando a danneggiare la Terra e, quindi, noi stessi.

Il nostro agire, infatti, ha fatto scaturire un meccanismo che ci sta distruggendo anche dal punto di vista morale ed è necessario aprire gli occhi per prendere consapevolezza, il prima possibile, delle conseguenze che già stiamo subendo, prima tra tutte la guerra, triste fotografia della totale perdita di lucidità alla quale stiamo assistendo».

“Vivarium” si presenta come un brano dalle sfumature elettroniche, ispirate a Moby, e da suoni che creano una sospensione spazio-temporale, riproducendo la sensazione di una corsa contro il tempo.

Buon lavoro,

Francesco Fusco

Ufficio stampa

3384980862

www.francescofuscopress.com 

francesco.fusco81@gmail.com 

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Umberto Bindi 90esimo anno dalla sua nascita.

Umberto Bindi 90esimo anno dalla sua nascita. Una giornata a Roma per ricordare il grande cantautore 


Prima parte “OVUNQUE SEI” «Lezione» su Umberto Bindi, ore 11.30 – Conservatorio di Santa Cecilia con Morgan Voce e piano, intervengono: Ernesto Assante, Ernesto Bassignano, Enrica Corsi e Miguel Gotor (assessore alla Cultura di Roma Capitale)

Umberto Bindi 90esimo anno dalla sua nascita. Seconda parte “IL NOSTRO CONCERTO” Buon compleanno Umberto 

ore 21.00 – Officina Pasolini – Teatro Eduardo De Filippo evento organizzato da Officina Pasolini in collaborazione con il Club Tenco e il Premio Bindi, conduce Ernesto Assante

Sul palco: Ernesto Bassignano, Bungaro, Sergio Cammariere con Giovanna Famulari, Sasà Calabrese, Stefania Ambrosio, Stefano Di Battista, Barbara Eramo, Roberta Giallo, Pino Marino, Gabriella Martinelli, Morgan, Giovanni Pelosi, Cristiana Polegri con Stefano Fresi, Franco Simone

Il 12 maggio Umberto Bindi avrebbe compiuto 90 anni e per l’occasione Il Club Tenco intende ricordare il cantautore tra i più importanti compositori della sua generazione.

Uno dei massimi esponenti della scuola genovese assieme a Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Fabrizio De André, con un doppio appuntamento a Roma a lui dedicato: una lezione spettacolo al Conservatorio Santa Cecilia e una serata-tributo a Officina Pasolini in cui interverranno molti artisti. 

«Con “Arrivederci”, nel 1959, è stato il primo dei cantautori genovesi a debuttare discograficamente e il primo ad arrivare all’affermazione come compositore – ha detto il Responsabile artistico del Club Tenco, Sergio Secondiano Sacchi -. 

E, in tale veste, ha marchiato la canzone degli anni Sessanta con altri grandi successi come “Il nostro concerto”, “Il mio mondo” e “La musica è finita”.

Non poteva che essere tra i primi a vincere il Premio Tenco che gli è stato consegnato alla Rassegna del 1975.


Umberto Bindi 90esimo anno dalla sua nascita.
Umberto Bindi 90esimo anno dalla sua nascita.

Sempre col Tenco lo ricordiamo poi in una serata ad Alessandria».

Si parte, quindi, la mattina alle ore 11.30 al Conservatorio Santa Cecilia di Roma (Sala Accademica, via dei Greci, 18) con un incontro dal titolo “Ovunque sei – «lezione» su Umberto Bindi”.

Sarà protagonista Morgan (che si esibirà anche al concerto serale a Officina Pasolini) al piano e voce e in cui interverranno il cantautore Ernesto Bassignano, il giornalista Ernesto Assante ed Enrica Corsi ideatrice del Premio Bindi.

Per l’occasione sarà presente anche l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor.

Un incontro culturale in cui si avrà modo di ascoltare passaggi della carriera del cantautore e di approfondire il significato di alcune sue preziose canzoni.

Alle ore 21 l’appuntamento è al Teatro Eduardo De Filippo di Officina Pasolini, HUB culturale della Regione Lazio per “Il nostro concerto – Buon Compleanno Umberto” una serata evento a cura di Ernesto Bassignano e Alberto Zeppieri in cui molti cantautori renderanno omaggio a Bindi che con le sue composizioni colte e i testi coraggiosi e poetici ha lasciato una traccia profonda nella storia della canzone italiana.

Durante la serata si potranno riascoltare brani più e meno conosciuti della sua produzione artistica.

Tanti i suoi colleghi che saliranno sul palco: Ernesto Bassignano, Bungaro, Sergio Cammariere con Giovanna Famulari, Sasà Calabrese, Stefania Ambrosio, Stefano Di Battista, Barbara Eramo, Roberta Giallo, Pino Marino, Gabriella Martinelli, Morgan, Giovanni Pelosi, Cristiana Polegri con Stefano Fresi e Franco Simone.

Condurrà la serata Ernesto Assante.

L’incontro “Ovunque sei – «lezione» su Umberto Bindi” è organizzato dal Club Tenco, in collaborazione con il Comune di Roma, il Premio Bindi e il Conservatorio Santa Cecilia con il contributo di doc* i supermercati di Roma. Ingresso libero.

 L’evento “Il nostro concerto – Buon Compleanno Umberto” è organizzato con la preziosa collaborazione del Club Tenco, del Premio Bindi, di Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini che ringraziamo per avere accolto l’evento e curato l’organizzazione. 

Si potrà assistere alla serata in live streaming e in presenza con prenotazione al sito: http://officina-pasolini.eventbrite.com).

Per entrambi gli appuntamenti l’ingresso al pubblico è consentito con la mascherina FFP2.

www.clubtenco.it

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Per Club Tenco

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Mimmo Locasciulli & Stak Parco della Musica.

Mimmo Locasciulli & Stak Parco della Musica. In concerto a Roma, venerdì 13 maggio 2022 – ore 21. Sala Petrassi – Auditorium Parco della Musica Mimmo Locasciulli e Nicola ‘Setak’ Pomponi.


Mimmo Locasciulli & Stak Parco della Musica. Due abruzzesi, più precisamente di Penne. Due appartenenze profonde, seppure diverse, a una terra “forte e gentile”.

Mimmo Locasciulli & Stak Parco della Musica. Due sensibilità declinate da componenti anagrafiche differenti, e distanti.

Il punto di fusione è l’intendimento musicale, la sincerità narrativa, il trasporto emotivo che ognuno desta e che ognuno avverte.

Il loro concerto è tutto questo. Una sintesi di musica, energia, cuore, complicità, professionalità.

Mimmo scrive e canta in lingua italiana, Nicola in lingua abruzzese. Si scambiano strofe e ritornelli, si interfacciano e si intrecciano in un gioco che va oltre l’evento musicale, producendo lava emotiva che erutta e sommerge chi ascolta.

Tutto nella più assoluta e stupefacente normalità.

Con l’apporto spavaldo e creativo dei loro fidati musicisti e degli ospiti che a sorpresa interverranno.

Con loro sul palco Fabrizio Cesare (basso), Nazareno Pomponi (tastiere), Emanuele Carulli (chitarre), Valerio Pompei (batteria) e Mattia Feliciani (sax).

Link acquisto biglietti: https://www.ticketone.it/artist/mimmo-locasciulli/


Mimmo Locasciulli & Stak Parco della Musica.
Mimmo Locasciulli & Stak Parco della Musica.

BIO

Mimmo Locasciulli è nato a Penne, in Abruzzo nel 1949.

Alla fine degli anni sessanta, dopo esperienze con gruppi beat e rock si avvicina alla musica folk e folk- rock grazie alle frequentazioni con musicisti europei ed americani incontrati a Perugia, sede di una prestigiosa università per stranieri, dove egli studia Medicina.

Nel 1971 si trasferisce a Roma ed entra nel cast del Folkstudio, il locale in cui hanno mosso i primi passi anche Antonello Venditti e Francesco De Gregori, e coi quali collabora assiduamente.

Nel 1975 proprio per l’etichetta “Folkstudio” viene pubblicato il suo primo album (“Non rimanere là”) cui seguiranno, nel corso degli anni, altri 14 LP (di cui “Quattro canzoni di M.L.”, Intorno a trentanni” e “Sognadoro”, prodotti da De Gregori).

Nel 1985 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone “Buona Fortuna”. Nell’estate dello stesso anno, nel corso della tournée estiva, realizza un album “live'” cui partecipa, in qualità di ospite, il cantautore Enrico Ruggeri.  

“Uomini”, disco in cui Locasciulli ritrova le sue prime atmosfere folk-rock, contenente tra l’altro “Il suono delle campane” – scritta e cantata con De Gregori -, viene pubblicato nel 1995, cui seguono “Il Futuro”, album di cover – tributo ai più grandi compositori rock contemporanei e “Aria di famiglia”, doppio CD contenente 20 tra le più belle composizioni di Locasciulli (tutte rivisitate negli arrangiamenti) più quattro inediti.

Nel 2004 Locasciulli pubblica il suo 15° album “Piano piano”, totalmente acustico, in cui ancora spicca la presenza del grande contrabbassista Greg Cohen.

Nel 2006 viene pubblicato il 16° album, “Sglobal”, prodotto da Greg Cohen e dallo stesso Locasciulli, realizzato tra Roma e New York.

Esce nel maggio 2009 il 17 album di Mimmo, “Idra”, che lo stesso autore considera il suo più importante, profondo e sofferto lavoro. Arrivano poi “Piccoli cambiamenti” e “Lovesongs” (2016), “Cenere” (2018) e “22 canzoni”.

Il nuovo album di Locasciulli, Intorno ai 30 anni revisited, esce il 6 maggio 2022.


Mimmo Locasciulli & Stak Parco della Musica.
Mimmo Locasciulli & Stak Parco della Musica.

Setak, pseudonimo di Nicola Pomponi, è un chitarrista e cantautore abruzzese.

Lo pseudonimo è un riferimento al soprannome della sua famiglia “lu setacciar”.

Nel corso della sua carriera ha alternato l’attività di session man (Fiorella Mannoia, Noemi, Mimmo Locasciulli, Donatella Rettore, Tommaso Paradiso) a quella di cantautore.

Nel 2019 esce il suo primo disco solista “Blusanza” interamente cantato in lingua abruzzese ma dalle sonorità internazionali, accolto molto favorevolmente dal pubblico e dalla critica.

Il disco vince il “Premio Loano” come miglior disco categoria under 35, è nella cinquina delle “Targhe Tenco” e finalista al Premio Parodi dove riceve il premio per la “migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi”.

Il meltin-pot delle diverse influenze musicali che caratterizzano il suo stile compositivo lo rendono fin da subito una delle realtà più originali in circolazione.

Il secondo album, Alestalé, è uscito il 13 maggio 2021 ed è stato anticipato da “Quanda sj ‘fforte” e “Coramare”, cantata a due voci insieme a Francesco Di Bella e con Fabrizio Bosso alla tromba.

Anche questo nuovo lavoro (che vede protagonista anche Mimmo Locasciulli nel brano Lu juste arvè) entra nella cinquina delle Targhe Tenco 2021 come ‘Miglior album in dialetto’.

Setak è stato ospite del Premio Tenco 2021 al Teatro Ariston di Sanremo.

Un progetto unico quello messo a punto da Nicola Pomponi e dal suo produttore Fabrizio Cesare, che unisce l’abruzzese a suoni internazionali, donando una nuova veste al dialetto svuotandolo completamente dal folklore che solitamente lo contraddistingue.

Un’operazione fatta – forse – solo da alcuni dei grandi maestri che tanto amiamo.

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Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”.

Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”. In prima romana “La Bicicletta di Bartali”, melologo di Marcello Panni: il racconto di come il grande ciclista contribuì a salvare centinaia di ebrei.


Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”, trasportando i documenti per l’espatrio nascosti nella canna della bicicletta

Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”. Roma Sinfonietta presenta La bicicletta di Bartali, un melologo con musica di Marcello Panni su testo di Simone Dini Gandini, con Panni stesso sul podio.

Il concerto si svolgerà mercoledì 11 maggio 2022 alle 18.00 nell’Auditorium “E: Morricone” dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

È il racconto di un episodio della vita di Bartali, che risale gli anni della resistenza ed è rimasto a lungo nascosto ma anche ora non è noto a tutti, a causa della ritrosia del grande campione del ciclismo, che non amava vantarsi di quello che aveva fatto.

L’episodio è questo. Tra il 1943 e il ’44, Bartali portò, nascosti nel telaio della sua bicicletta, documenti e fototessere da Firenze ad Assisi, dove una stamperia segreta realizzava i documenti necessari all’espatrio di molti ebrei.

Glielo avevano chiesto l’arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa e il rabbino Nathan Cassuto e Bartali non si tirò indietro.


Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”.
Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”.

Senza farne parola con nessuno, pedalò più volte tra la Toscana e l’Umbria con quel carico segreto.

Lo fermarono, gli spararono contro, dovette nascondersi, ma alla fine grazie a lui oltre ottocento ebrei riuscirono ad espatriare.

Bartali non ne parlava volentieri: “Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca”.

Solo nel 2005 gli venne conferita una medaglia d’oro postuma al valore civile e dal 2013 il suo nome è iscritto nel Mausoleo della Memoria di Gerusalemme come “Giusto tra le nazioni”.

Il testo è tratto dal racconto omonimo di Simone Dini Gandini e la musica è di Marcello Panni.

Ne saranno interpreti l’attrice Anna Nogara, il soprano Patrizia Polia e tredici strumenti dell’Ensemble Roma Sinfonietta sotto la direzione dello stesso Marcello Panni. 

A sottolineare il racconto ci sono i disegni di Roberto Lauciello e le videoproiezioni di BOGUSlab.

La bicicletta di Bartali è una produzione della Fondazione Festival Pucciniano, nel cui ambito ha avuto la prima esecuzione assoluta nell’agosto 2021.

“Ho accettato con piacere questo nuovo argomento ciclistico su un corridore eccezionale, di cui da ragazzino ero un fervente ammiratore”, dichiara Marcello Panni.

E aggiunge: “Le mie musiche intervengono, seguendo la narrazione lieve, chiara e in alcuni punti onirica”. 


La musica accompagna con una strumentazione finemente cesellata il racconto, evocando sensazioni e paesaggi: sembra di sentire il vento tra le ruote e il canto degli uccelli.

Qua e là ci sono anche rimandi alla musica del tempo in cui avvennero quei fatti, gli anni Quaranta.

Ma ci sono momenti drammatici, quando Bartali viene arrestato e portato dalla polizia fascista nella famigerata “Villa triste” di Firenze.

Ma quando viene rilasciato e attraversa Firenze verso casa, la musica si fa trionfale, con rulli di tamburi e rintocchi di campane, e nel finale si odono anche frammenti della Marsigliese.

Marcello Panni, nato a Roma nel 1940, ha la vivacità di spirito di un ragazzo.

È compositore e direttore d’orchestra di fama internazionale.

Come direttore è ospite regolare delle principali istituzioni musicali italiane e dei più importanti teatri lirici internazionali, quali l’Opéra di Parigi, il Metropolitan di New York, il Bolshoi di Mosca, la Staatsoper di Vienna, la Deutsche Oper di Berlino, il Royal opera House “Covent Garden” di Londra, il Liceu di Barcelona.

Tra le sue molte composizioni, spiccano le opere liriche Hanjo per il Maggio Musicale Fiorentino (1994), Il Giudizio di Paride per l’Opera di Bonn (1996), The Banquet (Talking about Love) per l’Opera di Brema (1998) poi ripresa più volte in Italia.

Nell’aprile 2005 ha presentato al Teatro San Carlo di Napoli l’opera in due atti Garibaldi en Sicile.

Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.

Info: 063236104 – info@romasinfonietta.itwww.romasinfonietta.it

Ufficio stampa di Roma Sinfonietta:
Mauro Mariani – tel. 335 5725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Off/Off Theatre “Penis project per umani migliori”

Off/Off Theatre “Penis project per umani migliori”. Scritto e diretto da Patrizia Schiavo. Presentato da C.N.T. Compagnia Nuovo Teatro, Da martedì 10 a domenica 15 maggio 2022


Off/Off Theatre “Penis project per umani migliori”, con Antonio De Stefano, Emanuele Durante, Roberto Fazioli, Dario Guidi, Eugenio Marinelli e con Patrizia Schiavo

Off/Off Theatre “Penis project per umani migliori”. Attori in video: Oronzo Salvati (Giulio), Mimmo Chianese (il medico), Gabriele Ansini, Alessandro De Feo, Michele Fazzitta, Osmìn Lima Espinosa, Jacopo Mauriello, E. Marinelli, Simone Veltroni,

E con la partecipazione di Andrea Bernetti, psicoterapeuta fondatore di Prima (centro di ascolto uomini maltrattanti) di Roma

Elaborazioni video Massimo Bevilacqua – Video di scena Giulia Brazzale

Sound designer Alessandro Capone – Scenografia Marianna Ferrazzano

Movimento scenico Davide Romeo – Aiuto regia Sarah Nicolucci

Foto, Cecilia Nocella, Piero Tauro, Simona Albani, Riccardo Liberati


Off/Off Theatre “Penis project per umani migliori”
Off/Off Theatre “Penis project per umani migliori”

Off/Off Theatre “Penis project per umani migliori”. Organizzazione Silvia Grassi

Da martedì 10 a domenica 15 maggio va in scena all’OffOff Theatre lo spettacolo “Penis Project per umani migliori”, a cura di Patrizia Schiavo, sul palco insieme ad Antonio De Stefano, Emanuele Durante, Roberto Fazioli, Dario Guidi, Eugenio Marinelli, prodotto da C.N.T. Compagnia Nuovo Teatro.

Nella nuova opera della Schiavo, l’organo sessuale maschile è solo il pretesto “pulp”, l’origine, il punto di partenza.

Emblema di vulnerabilità quando ironicamente emergono le debolezze, e si toccano, allo scopo di sfatarli, gli inevitabili stereotipi: le dimensioni, l’ansia da prestazione; ma anche virilità, potere generativo, quando si tratta di ritrovare fiducia e coraggio attraverso i rituali, sulle orme delle antiche tradizioni.

Ma anche strumento di conflitto, prevaricazione, violenza, talora inflitta, talora subita, perché anche il maschio è vittima di violenza, non certamente come e quanto la donna, ma l’abuso tribale per essere ammesso dalla parte dei “forti” continua ad essere perpetrato, non solo a sud del mondo.

Omofobia e pedofilia continuano a mietere vittime al di là del genere.

Un gruppo di uomini, prototipi selezionati per rappresentare diverse tipologie maschili, entrano a far parte di un “programma” che potremo definire di “terapia sociale”, che step by step, seguiti da telecamere a circuito chiuso, come in un “reality show”, li porterà alla liberazione dagli stereotipi, dalle inibizioni, dall’ansia da prestazione, dalla cultura patriarcale.

Durante la registrazione di un programma televisivo dal titolo “Il laboratorio del pene”, una conduttrice-sessuologa guiderà, tra domande scomode, voci off e azioni “psicomagiche” gli ospiti-attori in un percorso che li porterà a confessarsi, confrontarsi, mettere in discussione la dottrina fallocentrica e di conseguenza la nostra cultura, ancora troppo maschilista e sessista.

“Il progetto nasce come naturale conseguenza dopo il successo de “Il laboratorio della vagina” non tanto per creare un “sequel”, quanto indagare l’altra faccia della medaglia.

Compiendo un salto di paradigma, cambiando prospettiva, muovendoci sempre tra il serio e il faceto, il goliardico e la polemica, con irriverenza, comicità e denuncia, al posto della vagina processeremo il pene, anche “lui” oggetto di desiderio, di ironie e mistificazioni, quanto simbolo maschilista e patriarcale, strumento di potere per eccellenza”, racconta l’autrice e regista Patrizia Schiavo.

Penis Project trailer: https://www.youtube.com/watch?v=3rHCvYRIYEM

OFF/OFF THEATRE

Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma / DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

Costo Biglietti: Intero 25€; Ridotto Over65 18€; Ridotto Under35 15€;

Dal martedì al sabato h.21,00 – Domenica h.17,00

Info e Prenotazioni: +39 06.89239515 – offofftheatre.biglietteria@gmail.com

SITO: http://off-offtheatre.com/ – FB: https://www.facebook.com/OffOffTheatreRoma/ – IG: https://www.instagram.com/offofftheatre/?hl=it

Ufficio Stampa Carla Fabi Roberta Savona
Carla: carlafabistampa@gmail.com
, 338 4935947 – Roberta: savonaroberta@gmail.com , 340 2640789
FB: https://www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavona/ – IG: https://www.instagram.com/ufficiostampafabisavona/?hl=it

Ufficio Stampa Compagnia: Artinconnessione

Chiara Crupi info@artinconnessione.com – t. 3932969668 

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Teatro degli Eroi “Quinta di Cuori”.

Teatro degli Eroi “Quinta di Cuori”. La prima edizione della rassegna teatrale


Dal 10 al 15 Maggio 2022 sul palcoscenico del Teatro degli Eroi si svolgerà la prima edizione della Rassegna Teatrale Quinta Di Cuori diretta da Pier Luigi Nicoletti, direttore artistico del Teatro degli Eroi che si svolge in collaborazione con UILT Lazio, Unione Italiana Libero Teatro.

Teatro degli Eroi “Quinta di Cuori”. Il programma è ricco di temi e di titoli con testi contemporanei che affrontano tematiche come le inquietudini, le paure, l’amore, la famiglia o la storia ancora recente.

Nel programma, vario e in grado di attirare fasce differenti di pubblico, ci sono anche una commedia degli equivoci e una commedia tutta al femminile.


Teatro degli Eroi “Quinta di Cuori”.
Teatro degli Eroi “Quinta di Cuori”.

Sei saranno le compagnie che si esibiranno sul palco del Teatro degli Eroi:

10 maggio “DORMIAMO INSIEME” Compagnia Insieme per caso

A tutti sarà capitato di addormentarsi con qualcuno o qualcuna e sentirsi comunque solo.

A Paolo, non più giovanissimo, è capitato molte volte. Farfallone per scelta o sfortuna, è però deciso a cambiare rotta.

Così egli cerca di evitare altre delusioni, escogitando un suo personalissimo metodo, si concentra sulla possibilità o meno di evitare futuri fallimenti sentimentali, riflettendo su ciò che l’istinto suggerisce di fare quando ci si trova a quel bivio che potrebbe rivelarsi fatale o, al contrario, premessa di una vita di coppia piena ed emozionante: “dormire o non dormire insieme”.

11 maggio “BABÀ AL RUM” Compagnia La Ciambella 

Una sera in una casa borghese, un po’ decaduta del centro di Palermo. Una madre, un figlio e una figlia si ritrovano a dover disfare gli addobbi natalizi e, come ogni anno, puntualmente il padre Alfonso, fa ritorno dai suoi lunghi viaggi in giro per il mondo sempre quando le feste sono ormai finite.

Probabilmente il racconto di un anno colmo di rievocazioni, ricordi, sensazioni per cercare di ritrovare, almeno in una giornata, il senso dell’importanza della tradizione e del calore familiare.

Ma ormai quelle rievocazioni nascondono frustrazioni, quei ricordi mutano in lacerazioni e le sensazioni diventano delusioni a lungo sopite, capaci di mostrare nel rancore e nella rabbia, sentimenti che sedimentano nell’assenza prolungata e ripetuta.

12 maggio “LE VEDOVE ALLEGRE” Compagnia Ferro e Fuoco

Spesso si dice che le vedove dopo i primi tempi di pianti e gramaglie diventino improvvisamente “allegre”.

Possibile’? Tutte? Certo che no! Non sono tutte uguali ma …

Cosa fa scatenare questa trasformazione? Questa imprevedibile metamorfosi…

Mah! E’ un mistero che si può scoprire nel vedere questa divertente commedia che svela i più reconditi pensieri femminili.


Teatro degli Eroi “Quinta di Cuori”.
Teatro degli Eroi “Quinta di Cuori”.

13 maggio “QUELLA NOTTE ALL’IDROSCALO” Compagnia SPQM

L’assassinio di Pier Paolo Pasolini rivisto 46 anni dopo, con i contributi di studiosi, degli accertamenti eseguiti e delle inchieste giornalistiche condotte sulla vicenda e sui protagonisti.

Sullo sfondo, percorsa da Immagini di repertorio, l’Italia del 1968-1975. l’Italia delle stragi, dell’eversione e di parti deviate dei Servizi di Sicurezza.

Un’ occasione per riflettere su quella stagione in cui l’uso indiscriminato di una violenza guidata da scopi politici, avrebbe potuto trasformare una Nazione democratica in un paese totalitario. 

14 maggio “UN TUONO DI  MARZO” Compagnia Stabile di Trastevere Marry del Val 

Una storia sempre attuale nella quale si intrecciano sentimenti come 1a riconoscenza, l’amore in tutte le sue forme, e dove incontriamo personaggi facilmente riconoscibili come “i maneggioni”, “gli arrivisti”.

Tutto intrecciato nella più classica commedia degli equivoci. Scritta da Vincenzo Scarpetta. figlio del grande Eduardo Scarpetta.

La commedia è stata riadattata con l’uso della classica “inflessione Romana”.


Teatro degli Eroi “Quinta di Cuori”.
Teatro degli Eroi “Quinta di Cuori”.

15 maggio “LA MOGLIE FANTASMA” Compagnia Ottovolante

Edward è uno scrittore di teatro in crisi.

Non ha superato la morte della moglie, avvenuta un anno prima.

Il suo più caro amico, Alex, lo ospita nella soffitta di casa sua e lo sprona a dimenticare, a lasciar andare: oltretutto, a essere onesti, il loro matrimonio non era neanche il più felice…

Perché non prova a conoscere altre donne? Gli potrebbe presentare lui una bella ragazza, Glenda, che fa l’attrice, proprio come sua moglie.

La notte prima dell’incontro con Glenda, Edward novello Amleto, riceve la visita dello spirito della moglie morta.

Questa non si presenta in modo molto shakespeariano, al contrario: cerca di entrare da una finestra chiusa, ma non ci riesce è costretta a chiedere l’aiuto del marito…

TEATRO DEGLI EROI

Via Gerolamo Savonarola,36/M 00198 Roma (Prati)

Sito web: https://www.teatrodeglieroi.it/ –  https://www.facebook.com/teatrodeglieroi

Da martedì 10 maggio a domenica 15 maggio 2022

Orario spettacoli:

da martedì a sabato ore 21:00 – domenica ore 17:00

Info e prenotazioni

Cell. 3357194572 – mail: info@teatrodeglieroi.it

Biglietti: € 15

Ufficio stampa Teatro degli Eroi: Mob. 3337000725 mail isagia@alice.it

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Elena Aceto di Capriglia “Una Donna di successo”

Elena Aceto di Capriglia “Una Donna di successo” rappresenta quella categoria di donne italiane caparbie e visionarie che hanno saputo coniugare perfettamente famiglia e carriera, dando valore ad entrambe.


Elena Aceto di Capriglia “Una Donna di successo”. Proveniente da un’antica famiglia aristocratica e con una formazione universitaria in farmacia, la manager, appena vent’enne, fonda l’Istituto Italiano di Chirurgia Ambulatoriale, aprendo centri di chirurgia in Italia ed all’Estero.

Nel 2006 Elena Aceto di Capriglia fonda Medspa® che, oltread ambulatori medici inizia ad occuparsi di produzione di prodotti per la cura della pelle.

Nel 2012, l’imprenditrice – assieme ai due figli Camilla e Giovanni – concretizza il progetto iniziale trasformandolo in una grande realtà imprenditoriale in cui convivono Miamo con la Skin Professional e Nutraiuvens.

“Un progetto è nato da un sogno” – spiega Aceto di Capirglia – “Un nuovo modo di avere cura di sé, proponendo al pubblico un supporto professionale e puntuale e dando soluzioni per tutte le esigenze del consumatore sulla base di moderne ricerche scientifiche in tema di cosmetica funzionale”.

Da qui la mission che si riassume nel pay off Healthy Skin System, ovvero mantenere la pelle in salute raggiungendo uno stato di benessere cutaneo rivolto a tutte le età della vita.

Un traguardo raggiungibile solo grazie a protocolli personalizzati e prodotti altamente professionali.


Elena Aceto di Capriglia “Una Donna di successo”
Elena Aceto di Capriglia “Una Donna di successo”

A dieci anni dalla sua nascita, Medpa® si dimostra concentrata nella cosmetica funzionale attraverso prodotti caratterizzati da alte concentrazioni di attivi ed elevata biodisponibilità ed in nutraceutica nello sviluppo di una linea di integratori.

“Siamo l’unico brand presente nelle farmacie” – conferma l’imprenditrice – “che lega il banco etico al dermocosmetico creando la sinergia ideale per dare valore alla sede e al consiglio professionale, diventando punto di riferimento per il cliente a 360°”.

Un successo che arriva rapidamente e che fonda le basi nel legame famigliare, in particolare tra le due donne dell’azienda: Elena e Camilla.

Un sodalizio perfetto che coniuga tradizione ed innovazione attraverso l’arricchente dialogo tra due generazioni; la passione per la cosmetica è il trait d’union tra la storia e l’esperienza.

“Innovazione, scientificità, efficacia, inclusività e sostenibilità” – sottolinea Elena Aceto Capriglia – “sono i valori cardine della nostra azienda e parole chiave per raggiungere i nostri obiettivi, in primis la garanzia di benessere per ogni tipo di pelle.

I nostri cosmetici funzionali, infatti, utilizzano principi attivi accuratamente selezionati dalle migliori materie prime e sono capaci di svolgere azioni mirate e di provata efficacia.


Elena Aceto di Capriglia “Una Donna di successo”
Elena Aceto di Capriglia “Una Donna di successo”

Abbiamo strutturato un sistema di protocolli chiamato Miamo System al fine di agevolare un percorso personalizzato di benessere cutaneo grazie alla combinazione di più prodotti a seconda delle proprie esigenze, accedendo così a un trattamento della pelle di qualità ed efficacia superiore.

L’applicazione di sieri e creme segue una logica sequenziale che rispetta la fisiologia cutanea e ne interpreta le regole biologiche, in modo da garantire la salute e la bellezza della pelle”.

Numerosi e fondamentali i passi del gruppo presieduto da Elena Aceto di Capriglia: tra i tanti successi nella storia di Medpa®, la conquista del premio Cosmofarma 2017 con il prodotto GF5 Glutatione.

Nell’anno successivo (2018) nasce Epigenage®, che segna un passo importante nello studio dell’Epigenetica, branca che analizza le interazioni tra tutti i fattori ambientali e il nostro DNA.

Da qui la nascita della linea Age Reverse basata su un particolare ed esclusivo pool di attivi che ha dato il via ad un nuovo modo di interpretare il concetto di skincare.

La linea ottiene un patent nel 2020.

Donna vulcanica ed instancabile, Elena Aceto di Capriglia, è sempre impegnata a diffondere i pilastri fondamentali della sua azienda avendo un occhio attento, in particolare su attività solidali ed ecosostenibili.

Riguardo al successo la manager sorride e ricorda che “il raggiungimento di un traguardo non è mai privo di ostacoli e sacrifici; un percorso in salita sostenuto dall’amore e lo studio per ciò in cui si crede. Solo così si ottengono i risultati. L’importante è fare sempre la differenza”.

IG @elenacetodicapriglia

www.miamo.com @miamoskincare @nutraiuvens

Press Office per Elena Aceto di Capriglia

Emilio Sturla Furnò  +39 340 4050400 – info@emiliosturlafurno.it

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Per chi suona Campanella: dal flop al cult

Per chi suona Campanella: dal flop al cult . È il titolo di un film dedicato a Pierfrancesco Campanella, il cineasta rivalutato di recente, attraverso la riedizione delle sue opere sulle principali piattaforme.


Per chi suona Campanella: dal dal flop al cult. Da un’idea del produttore Sergio De Angelis, il nuovo lavoro, scritto da Lorenzo De Luca, è diretto da Fabrizio Rampelli

Per chi suona Campanella: dal flop al cult. In fase di realizzazione un documentario sul regista di “Bugie rosse” e “Cattive inclinazioni”

A prima vista può risultare strano che venga celebrato proprio Pierfrancesco Campanella: non è un regista campione di incassi, né in passato è stato particolarmente amato dai critici.

Eppure, incredibilmente negli ultimi tempi è stato riscoperto dagli amanti del cinema di culto.

Tutto è iniziato con la ripubblicazione in dvd della sua principale filmografia, a cura della CG Entertainment, a partire da Strepitosamente… flop.

Con grande sorpresa, sono seguite ottime vendite e recensioni molto positive.


Quasi che le pellicole di Pierfrancesco, proprio come il buon vino, invecchiando migliorino!

La verità è che probabilmente, quando furono realizzate, erano un po’ troppo “avanti”, forse “disturbanti”, e non furono troppo capite.

Evidentemente i tempi sono cambiati, forse c’è più apertura alle tematiche scomode, o più semplicemente il cinema è un’arte che non muore mai e risorge sempre dalle sue ceneri.

Sta di fatto che, a completare l’opera di rilancio dei titoli di Campanella, sta contribuendo in modo determinante il web, attraverso streaming e download digitali, oggi tanto di moda, in un periodo nel quale la sala cinematografica sta purtroppo perdendo la sua centralità.

Ma non è finita qui: il passaparola tra cinefili ha fatto sì che anche all’estero si stanno nuovamente interessando alle opere di Campanella.

Tanto per fare un esempio, presto Bugie rosse e Cattive inclinazioni godranno di capillare distribuzione in blu-ray addirittura negli Stati Uniti, in versione restaurata da negativo originale. 

Il documentario Per chi suona Campanella: dal flop al cult vuole omaggiare questo discusso artista, capace di suscitare reazioni molto contrastanti tra chi lo critica ferocemente e chi lo ammira per la sua originalità, l’autoironia e il suo essere “politicamente scorretto”.

Il documentario, la cui regia è affidata a Fabrizio Rampelli, non si limita a ripercorrere la carriera di Pierfrancesco, ma scava a fondo sulla sua controversa personalità, attraverso le testimonianze di molti addetti ai lavori che lo conoscono assai bene.

A fare da filo conduttore, tra i vari intervistati, è il professor Fabio Melelli, autorevole docente di Storia del Cinema presso l’Università di Perugia.

A ulteriore testimonianza del momento favorevole che sta vivendo Pierfrancesco, è il gran numero di premi ricevuti dal suo ultimo cortometraggio intitolato Sacrificio disumano, con Maria Grazia Cucinotta splendida protagonista.

Proprio di recente ha ottenuto un importante riconoscimento alla prestigiosa rassegna Primo Piano sull’Autore: Pianeta donna, curata da Franco Mariotti.


Premio che si aggiunge ai numerosi già incassati a varie altre importanti manifestazioni come l’Hollywood Blood Horror Festival, il Rome International Movie Awards, il San Marino Green Movie, il Castelli Romani Film International, il Terra di Siena Film Festival, l’Ostia Film Festival, il Digital Media Festival,il Cubo Cine Festival e molti altri.

Tra i numerosi impegni che attendono Pierfrancesco Campanella, ci sono un nuovo corto dal titolo Il provino, sulle molestie alle attrici da parte di registi e produttori, e del quale è anche attore protagonista, quindi un documentario sulla “beat generation” e infine un lungometraggio horror per il grande schermo, provvisoriamente intitolato La lista micidiale.

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