Noa e Gil Dor in “My Funny Valentine.

Noa e Gil Dor in “My Funny Valentine. L’Amore protagonista del nuovo singolo interpretato dalla cantante insieme al suo storico chitarrista.


Noa e Gil Dor in “My Funny Valentine. Speciale anteprima audio e video per San Valentino e coccola di dolcezza in era pandemica, in attesa del nuovo album…

Noa e Gil Dor in “My Funny Valentine. Esce il 12 febbraio 2021 su tutte le principali piattaforme digitali della musica il nuovo singolo di Noa!

La cantante internazionale ha scelto uno standard del jazz che rappresenta il suo desiderio di comunicare al mondo l’Amore, necessario, indispensabile e insostituibile specialmente in questa fase critica.

Nella storia degli esseri umani. MY FUNNY VALENTINE, congeniale celebrazione per la ricorrenza del giorno degli innamorati, è il primo singolo ad anticipare l’album AFTERALLOGY, realizzato nel suo studio in epoca pandemica insieme al chitarrista Gil Dor, col quale collabora da oltre trent’anni.

“Questa è in assoluto la mia canzone preferita – afferma Noa – credo di averla eseguita centinaia di volte fin dal primo giorno della mia carriera ed è incredibile come ogni volta che la canto scopro qualcosa di bellissimo in essa, come i sentimenti e il modo speciale in cui è stata scritta.

Noa e Gil Dor in “My Funny Valentine.
Noa e Gil Dor in “My Funny Valentine.

Credo inoltre che sia un brano molto rilevante per i nostri tempi: oggi ognuno lavora per essere artificialmente perfetto e adeguato in una società che si basa esclusivamente sull’apparenza; questa canzone invece sembra ripetere ‘Ti amo per quello che sei e perché interessa quello che c’è dentro di te’.

Si tratta dell’amore puro e vero, di qualcuno cioè che ci accetta per quello che siamo realmente, ed è per questo che ho pensato che il miglior modo per interpretarla non fosse quello di ‘sporcarla’ con virtuosismi o arzigogoli vocali ma quello di seguire una linea vocale semplice che mettesse in risalto l’emozione specifica sprigionata dall’essenza del brano.

E anche il finale, che ogni volta che lo ascolto mi provoca un grande struggimento melanconico, è stato naturalmente generato dalle nostre improvvisazioni sentimentali e non poteva riuscire meglio insieme a Gil, anche in virtù della nostra longeva collaborazione.

Queste sono sensazioni che vengono generate da posti molto profondi e lontani e che hanno il merito di unire una moltitudine di esseri umani diversi tra loro attraverso l’ascolto di una stessa canzone, nel cuore dei cuori di tutti”.

Nell’intero progetto discografico, solo voce e chitarra, in uscita a fine aprile, sono stati selezionati brani di autori, poeti e compositori vicini a Noa per stile, pensiero e contenuti: tra questi Cole Porter, Lea Goldberg, Pat Metheny, Leonard Bernstein, Rodgers & Hammerstein e molti altri.

Un dialogo continuo tra Noa e Gil che, a distanza di decenni, può confermare, come evoca lo stesso titolo dell’album, che “dopo tutto” loro due sono ancora qui, più presenti che mai… 

Per maggiori informazioni: www.noasmusic.com

NB L’artista è a disposizione per interviste e approfondimenti. I giornalisti interessati possono mettersi in contatto con l’ufficio stampa.

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

Booking & Management per l’Italia: Pompeo Benincasa

+39 342 3263336 – pompeo.benincasa@gmail.com

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Spazio Rossellini rassegna “La Fiaba sul comò”

Spazio Rossellini rassegna “La Fiaba sul comò” polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio


Spazio Rossellini rassegna “La Fiaba sul comò”. RASSEGNA “LA FIABA SUL COMO’”

Spazio Rossellini rassegna “La Fiaba sul comò”. Da domenica 14 febbraio alle ore 18.30  – In visione su http://atclmagazine.it (sezione Live) Biglietto 3 euro + d.p. su ticketone.it

JACK E IL FAGIOLO MAGICO

(prima assoluta) Spazio Rossellini rassegna “La Fiaba sul comò”.

con Chien Barbu Mal Rasè e La Compagnia La Settimana Dopo

Adattamento drammaturgico Emanuele Avallone

Realizzazione Burattini e Oggetti di scena Daniele Spadaro

Musiche originali Emanuela Belmonte con Giulio Della Monica.

Jack e il Fagiolo magico (o Jack e la pianta di fagioli) è un racconto appartenente alla cultura popolare inglese.

Jack vive con sua mamma, in una casina di campagna, avendo come unico sostentamento il latte della mucca Bianchina.

Un giorno Bianchina smette di dare latte.

Decidono così di venderla al mercato. Jack scambia la mucca con un sacchetto di fagioli che, il venditore, gli assicura essere magici.

La mamma, su tutte le furie, getta i fagioli dalla finestra.

La notte un’enorme pianta cresce vicino alla casina, la pianta di fagioli arriva fin sopra le nuvole.

Jack decide di arrampicarsi ed arriva a casa di una coppia di orchi. Derubandone le ricchezze riuscirà a sollevare la mamma e sé stesso dalla miseria.

Il racconto ci invita ad affrontare, in maniera fantastica e giocosa, le fasi della vita, a partire dall’infanzia fino all’età adulta, attraverso allegorie e rappresentazioni di ciascun momento.

Spazio Rossellini rassegna “La Fiaba sul comò”
Spazio Rossellini rassegna “La Fiaba sul comò”

Allo Spazio Rossellini, polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio, da domenica 14 febbraio alle 18.30, va in scena la rassegna La fiaba sul comò promossa da ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio. Quattro appuntamenti in prima assoluta con quattro fiabe trasmesse in streaming sulla piattaforma ATCL Magazine (nella sezione Live), ognuno dedicato a un racconto diverso, che vedrà protagonisti un narratore/narratrice insieme al Teatrino dei burattini.

Spazio Rossellini rassegna “La Fiaba sul comò”.. Il programma si apre il 14 febbraio con Jack e il fagiolo magico con Giulio Della Monica, per proseguire il 21 con Il gatto con gli stivali con Eva Gaudenzi,il 28con I vestiti nuovi dell’imperatore con Alice Spisa e concludersi il 7 marzo con I musicanti di Brema con Emanuela Belmonte.

Spazio Rossellini. La rassegna ideata da Katia Caselli, coordinatrice artistico-progettuale dello Spazio Rossellini, nasce appositamente per questa occasione; il lavoro di adattamento di tutti i testi è realizzato da Emanuele Avallone, il teatrino dei burattini da Daniele Spadaro, le musiche originali sono composte da Emanuela Belmonte.

Spazio Rossellini rassegna “La Fiaba sul comò”.. Tutte le fiabe sono nuove produzioni.

Katia Caselli, ideatrice e curatrice del format:“La fiaba sul comò è un format pensato per i più piccoli, perché crediamo che in questo momento sia importante preservare la loro libertà di immaginazione e creatività. L’uso dei burattini stimola ancora di più la loro fantasia, stabilendo con i giovani spettatori web un patto di fiducia sulla veridicità di ciò che si sta guardando.

Abbiamo scelto questo tipo di narrazione poiché, oltre a intrattenere e divertire, rappresenta uno strumento educativo molto efficace.

La fiaba aiuta, infatti, il bambino a scoprire il proprio mondo interiore ed emotivo, avvalendosi di una forma giocosa per aiutarlo a comprendere i sentimenti, anche quelli più complessi.

Il bambino tende a riconoscersi ed identificarsi nei protagonisti dei racconti, entrando in contatto con le diverse emozioni sperimentate, imparando a riconoscerle, a nominarle e quindi ad esprimerle”.

14 FEBBRAIO ORE 18.30

Spazio Rossellini JACK E IL FAGIOLO MAGICO

con Chien Barbu Mal Rasè e La Compagnia La Settimana Dopo

Adattamento drammaturgico Emanuele Avallone

Realizzazione Burattini e Oggetti di scena Daniele Spadaro

Musiche originali Emanuela Belmonte, con Giulio Della Monica.

Jack e il Fagiolo magico (o Jack e la pianta di fagioli) è un racconto appartenente alla cultura popolare inglese.

Jack vive con sua mamma, in una casina di campagna, avendo come unico sostentamento il latte della mucca Bianchina.

Un giorno Bianchina smette di dare latte. Decidono così di venderla al mercato. Jack scambia la mucca con un sacchetto di fagioli che, il venditore, gli assicura essere magici.

La mamma, su tutte le furie, getta i fagioli dalla finestra. La notte un’enorme pianta cresce vicino alla casina, la pianta di fagioli arriva fin sopra le nuvole.

Jack decide di arrampicarsi ed arriva a casa di una coppia di orchi. Derubandone le ricchezze riuscirà a sollevare la mamma e se stesso dalla miseria.

Il racconto ci invita ad affrontare, in maniera fantastica e giocosa, le fasi della vita, a partire dall’infanzia fino all’età adulta, attraverso allegorie e rappresentazioni di ciascun momento.

21 FEBBRAIO ORE 18 .30

Spazio Rossellini IL GATTO CON GLI STIVALI

con Chien Barbu Mal Rasè e La Compagnia La Settimana Dopo

Adattamento drammaturgico Emanuele Avallone

Realizzazione Burattini e Oggetti di scena Daniele Spadaro

Musiche originali Emanuela Belmonte, con Eva Gaudenzi

Il Gatto con gli stivali è una favola popolare molto antica, poi trascritta da C. Perrault nei suoi “racconti di mamma Oca”.

Un mugnaio riceve, come unica eredità alla morte del padre, un gatto. Disperato, non intravedendo prospettive per il suo futuro, decide di mangiarsi il gatto e farsi uno scaldacollo col suo pelo.

Il gatto, però, per non incorrere in questo crudele destino, chiede al padrone un paio di stivali ed un sacco, grazie ai quali, a suo dire, riuscirà a rendere ricco il mugnaio.

Non avendo nulla da perdere, il mugnaio, accetta e, in effetti, grazie alla furbizia e all’inventiva del gatto, migliora la propria condizione.
La favola ci invita a riflettere sull’importanza dell’affidarsi totalmente all’altro, anche senza un apparente tornaconto personale. La fiducia, sembra dirci Perrault, ci ricompensa sempre.

28 FEBBRAIO ORE 18.30

Spazio Rossellini I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE

con Chien Barbu Mal Rasè e La Compagnia La Settimana Dopo

Adattamento drammaturgico Emanuele Avallone

Realizzazione Burattini e Oggetti di scena Daniele Spadaro

Musiche originali Emanuela Belmonte, con Alice Spisa

I vestiti nuovi dell’imperatore (o Gli abiti nuovi dell’imperatore) è una fiaba di Hans Christian Andersen, noto poeta e scrittore danese le cui famosissime opere sono ormai grandi classici della letteratura per l’infanzia.

Un vanitoso imperatore, che si occupa soltanto dei suoi splendidi abiti, facendone continuo sfoggio, viene a sapere dell’arrivo, in città, di due tessitori capaci di cucire abiti di incredibile eleganza.

I due, che sono in realtà dei truffatori, convincono tutti del magico potere delle loro creazioni: gli abiti da loro intessuti, infatti, risultano invisibili a chiunque non sia all’altezza del proprio incarico lavorativo o sia poco intelligente.

I due si fanno dare stoffe, oro e cibo che nascondono nelle proprie borse, fingendo di lavorare al telaio per giorni.

L’imperatore, curioso, manda i suoi ministri a verificare il lavoro; nessuno riesce a vedere la stoffa ma, non volendo denunciare agli altri la propria presunta incompetenza, tutti fingono di vedere gli incredibili ricami, compreso l’imperatore, il quale decide di indossare gli abiti nuovi, in realtà inesistenti, durante il corteo che attraversa l’intera città.

La fiaba è una divertente allegoria dell’importanza che viene data al prestigio sociale.

Pur di non mettere in discussione le proprie capacità, si arriva a negare l’evidenza e a convincersi di ciò che non esiste.

7 MARZO ORE 18.30

Spazio Rossellini I MUSICANTI DI BREMA

con Chien Barbu Mal Rasè e La Compagnia La Settimana Dopo

Adattamento drammaturgico Emanuele Avallone

Realizzazione Burattini e Oggetti di scena Daniele Spadaro

Musiche originali Emanuela Belmonte, con Emanuela Belmonte.

I musicanti di Brema è una delle celebri fiabe dei Fratelli Grimm, autori tedeschi le cui storie non hanno bisogno di presentazioni essendo tra le fiabe più famose, più raccontate e più riadattate di sempre.

Quattro animali, divenuti vecchi, non possono più assolvere alle loro funzioni nella vita di campagna; i loro padroni decidono di metterli quindi a morte.

Non volendo incorrere in questo triste destino, si mettono in fuga. Tuttavia, non sapendo dove andare ed avendo saputo che a Brema cercano musicisti per la banda della città, decidono di provare ad entrare nella banda.

Man mano che ciascuno incontra gli altri, sulla strada per Brema, si fanno coraggio e rinsaldando la convinzione che andare a Brema sia la miglior cosa per passare una felice vecchiaia.

Durante la prima notte, dovendo dormire all’addiaccio e soffrendo il freddo, decidono di impaurire dei briganti che abitano una casina nel bosco per rubargli il giaciglio.

Lo scherzo riesce così bene che i briganti terrorizzati non tornano più nella loro dimora e, i quattro animali, si trasferiscono nella casina, abbandonando il progetto di andare a Brema.

La fiaba ci invita a riflettere su numerosi aspetti della vita: dal riscatto della propria individualità a prescindere dal ruolo che ricopriamo, al rispetto degli animali; dal non vivere la vecchiaia come un’epoca di rassegnazione al coraggio nel domani; dall’importanza dell’amicizia all’importanza di non arrendersi mai.

SPAZIO ROSSELLINI – via della vasca navale 58 – Roma

INFO: tel: 345 2978091 / info@spaziorossellini.it / www.spaziorossellini.it

Piattaforma ATCL Magazine: http://atclmagazine.it/

Pagina Facebook: www.facebook.com/spaziorossellini
Biglietto € 3 + d.p. su www.ticketone.it

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Telmo Pievani. Con-Vivere “Carrara Festival” Cura.

Telmo Pievani. Con-Vivere “Carrara Festival” Cura. L’edizione 2021 di con-vivere Carrara Festival, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, si terrà dall’8 al 12 settembre.


Telmo Pievani. Con-Vivere “Carrara Festival” Cura. “Cura” sarà il tema centrale e Telmo Pievani il curatore che seguirà la realizzazione del programma.

Telmo Pievani. Con-Vivere “Carrara Festival” Cura. La cura è stata al centro dell’attenzione nell’ultimo anno, in ragione dell’emergenza sanitaria associata alla pandemia Covid 19.

La situazione odierna ha, infatti, posto a più livelli e in più ambiti la necessità di nuove mappe mentali con cui leggere e comprendere il presente avendone appunto cura per garantire il futuro.

Telmo Pievani. In questa direzione, l’attitudine alla cura si estende sino a comprendere l’intero pianeta, la cui vivibilità per le generazioni future, è messa in pericolo proprio dall’incuria umana.

Telmo Pievani. Con-Vivere “Carrara Festival” Cura.
Telmo Pievani. Con-Vivere “Carrara Festival” Cura.

La cura si esplica pertanto anche nell’impegno volto a conservare e proteggere il pianeta, un impegno che deve avvenire a tutti i livelli, per gli organismi, per le popolazioni, per le specie e per gli ecosistemi, salvaguardando la diversità biologica e culturale.

La cura rientra nell’ordine delle cose essenziali, perché il nostro modo di essere è intimamente connesso con l’aver cura di noi, degli altri e di ciò che ci circonda.

Cura è assieme preoccupazione, sollecitudine e azione positiva rivolta non solo alla dimensione fisica, ma a ogni aspetto dell’essere umano e del mondo che lo circonda.

Telmo Pievani è Ordinario di Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova.

Dal 2017 al 2019 è stato Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, il primo filosofo della scienza a ricoprire questa carica.

Filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, è autore di 276 pubblicazioni nazionali e internazionali nel campo della filosofia della scienza, fra le quali:

Introduzione alla filosofia della biologia (Laterza, 2005); La teoria dell’evoluzione (Il Mulino, 2006, 2010 e 2017); Creazione senza Dio (Einaudi, 2006); Nati per credere (Codice Edizioni, 2008, con V. Girotto e G. Vallortigara);

La vita inaspettata (Cortina, 2011); Homo sapiens. La grande storia della diversità umana (Codice Edizioni, 2011, con L.L. Cavalli Sforza); Introduzione a Darwin (Laterza, 2012);

La fine del mondo (Il Mulino, 2012); Homo sapiens. Il cammino dell’umanità (Atlante dell’Istituto Geografico De Agostini, 2012); Anatomia di una rivoluzione (Mimesis, 2013);

Evoluti e abbandonati (Einaudi, 2014); Libertà di migrare (Einaudi, 2016, con V. Calzolaio); Come saremo (Codice Edizioni, 2016, con L. De Biase); Homo sapiens e altre catastrofi (Meltemi, 2018); Imperfezione.

Una storia naturale (Cortina, 2019); La Terra dopo di noi (Contrasto, 2019; con foto di F. Lanting); Finitudine.

Un romanzo filosofico su fragilità e libertà (Cortina, 2020).

È socio di importanti società e accademie scientifiche italiane, fa parte del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi e dell’Editorial Board di riviste scientifiche internazionali come Evolutionary Biology, Evolution:

Education and Outreach e Rendiconti Lincei per le Scienze Fisiche e Naturali. Dal 2020 è co-direttore scientifico della collana “Scienza e Idee” di Raffaello Cortina Editore.

Dal 2018 fa parte del Comitato Editoriale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.

È direttore del portale Pikaia, collabora con i principali festival della scienza italiani, ha diretto importanti mostre scientifiche internazionali.

Dal 2014 è nel Consiglio Scientifico Internazionale del MUSE di Trento.

Autore di libri anche per bambini sull’evoluzione, insieme alla Banda Osiris e a Federico Taddia è autore e attore di progetti teatrali e musicali a tema scientifico, come “Finalmente il Finimondo!” (2012), “Il maschio inutile” (2015) e “AquaDueO” (2018).

Nel 2019, con il collettivo musicale “Deproducers” ha realizzato, per AIRC, lo spettacolo “DNA”. Collabora con Il Corriere della Sera e con le riviste Le Scienze, Micromega e L’Indice dei Libri.

Il festival è sostenuto e promosso da un Comitato per il festival con-vivere, costituito da Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Comune di Carrara, Accademia di Belle Arti, Fondazione Marmo e Camera di Commercio di Massa Carrara.

www. con-vivere.it

Ufficio Stampa | Maurizio Quattrini:  338 8485333 – maurizioquattrini@yahoo.it

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“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020

 “Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020. Per il Forum del giornalismo musicale


“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020. Nei dischi d’esordio vince tutti fenomeni con “Merce Funebre”. Oltre 100 i giornalisti in giuria.

“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020 italiano dello scorso anno per gli oltre cento giornalisti e critici musicali che hanno votato per il “Top 2020”, il referendum sui migliori album promosso dal “Forum del giornalismo musicale” (che si svolge da cinque anni nell’ambito del Mei – Meeting etichette indipendenti di Faenza).

“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020. A prevalere nella sezione riservata ai dischi d’esordio è stato invece Tutti fenomeni con “Merce funebre”.

L’iniziativa, a cura di Enrico Deregibus, è stata realizzata in collaborazione con l’Agimp (la neonata Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) e sotto l’egida del Mei. 

“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020. Fra i dischi assoluti, dopo Bersani si è classificato Diodato con “Che vita meravigliosa”.

Poi, a seguire, Lucio Corsi con “Cosa faremo da grandi”, Brunori Sas con “Cip!” e Paolo Benvegnù con “Dell’odio dell’innocenza”.

“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020. Negli album d’esordio dopo Tutti fenomeni troviamo Emma Nolde con “Toccaterra”.

“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020
“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020

“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020. Al terzo posto Speranza con “L’ultimo a morire”, al quarto Buva con “Quarantena” e, a pari merito al quinto, Ariete con “Spazio” e Elasi con “Campi Elasi.

Nella categoria disco assoluto, per il 2017 c’era stato un pari merito fra Brunori Sas con “A casa tutto bene” e Caparezza con “Prisoner 709”, per il 2018 aveva vinto Riccardo Sinigallia con “Ciao cuore”, per il 2019 Vinicio Capossela con “Ballate per uomini e bestie”.

“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020. La categoria per il disco d’esordio è stata introdotta per il 2018, quando aveva vinto Giuseppe Anastasi con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo”, mentre per il 2019 si è affermato Fulminacci con “La vita veramente”.

“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020. Quest’anno il Forum ha voluto di nuovo andare alla ricerca delle migliori produzioni italiane dell’anno da poco trascorso, coinvolgendo giornalisti di ogni provenienza ed età, da quelli delle grandi testate cartacee alle webzine, dalle tv alle radio.

Un così ampio e rappresentativo ventaglio di votanti ha permesso di avere un quadro attendibile delle preferenze del giornalismo e della critica musicale italiana più attenta sulla musica del nostro Paese.

“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020. Hanno votato per il referendum:

Gio Alajmo (Spettacolo.it), Fabio Alcini (musictraks.com), Diego Alligatore (Smemoranda.it), Elisa Alloro (24emilia.com), Francesca Amodio (oaplus), Gabriele Antonucci (Panorama), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Daniele Auricchio (Rai Italia), Giuditta Avellina (GQ), Roberta Balzotti (Tgr Rai), Giuseppe Barone (Controradio), Alberto Bazzurro (Musica Jazz), Antonio Belmonte (lascena.it), Guido Biondi (Fatto quotidiano), Diego Bocciardi (Mese), Giancarlo Bolther (Rock Impressions), Francesco Bommartini (L’Arena), Giorgio Bonomi (Goldsoundz.it),

Valentina Brunelli (L’Isola che non c’era), Lia Buttari (musicorner.altervista.org), Chiara Callegari (Ciao Radio), Angela Calvini (Avvenire), Eulalia Cambria (RadUni Musica), Marco Camozzi (Circuito Marconi), Pier Andrea Canei (Internazionale), Simona Cantelmi (Vivi Bologna), Andrea Carpi (fingerpicking.net), Francesca Casale (Anni), Gianpaolo Castaldo (Radio Elettrica), Giuseppe Catani (Rockit.it), Matteo Cimatti (Radio Flyweb), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Luca D’Ambrosio (Musicletter.it), Flaviano De Luca (Manifesto), Katia Del Savio (Indianamusicmag), Giuliano Delli Paoli (Corriere Del Mezzogiorno), Federico Durante (Billboard), Salvatore Esposito (Blogfoolk.it), Gabriele Fazio (Agi), Marco Fioravanti (Milanoreporter),

Adriano Gasperetti (Agenzia Dire), Annamaria Ghedina (Lo Strillo), Paolo Gresta (theparallelvision.com), Carmen Guadalaxara (Il Tempo), Ambrosia J.S Imbornone (Rockerilla), Claudio Lancia (Ondarock.it), Luciano Lattanzi (mediaesipario.it), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techetè), Michele Manzotti (La Nazione), Claudia Marchetti (Itacanotizie), Lucia Marchiò (Repubblica), Renato Marengo (Classic Rock), Marco Messineo (grandipalledifuoco.com), Francesca Milano (Sole 24 ore), Stefano Milioni (Globalist), Giorgio Moltisanti (Rolling Stone), Giommaria Monti (Carta bianca Rai3),

Carlo Muscatello (Articolo 21), Chiara Orsetti (musictraks.com), Luca Paisiello (rockshock.it), Alessandra Paparelli (tuttorock.com), Nello Pappalardo (tecnicadellascuola.it), Piergiorgio Pardo (Billboard), Roberto Pavanello (La Stampa), Diego Perugini (mannaggiallamusica.it), Laura Pescatori ( Rebel Girl Radio Onda d’Urto), Ornella Petrucci (opsblognews.it), Andrea Picciafuoco (rockandmore.net), Alex Pierro (JamTv), Timisoara Pinto (Rai Gr), Giovanni Pirri (Allinfo.it), Dario Pizzetti (Radio Città Aperta), Andrea Podestà (L’Isola che non c’era), Stefano Pozzovivo (Radio Subasio), Paolo Prato (Portale della canzone italiana), Stefano Bizarre Quario (Blowup), Antonio Ranalli (musicalnews.com),

Elena Raugei (sentireascoltare), Pasquale Rinaldis (Fatto quotidiano), Alessia Roversi (La Provincia di Como), Patrizio Ruviglioni (Rolling Stone), Riccardo Santangelo (Ginger Magazine), Annalisa Scarsellini (Intimità), Enrico Schleifer ((RadUni Musica), Alessandro Sgritta (Radio Città Aperta), Francesco Spadafora (Radio Salentina), Ivana Stjepanovic (The Front Row), Marcella Sullo (Rai Gr), Egle Taccia (nonsensemag.it), Paolo Talanca (Fatto quotidiano), Fiorella Tarantino (Indygesto), Gianluca Taverniti (rockandmore.net), Andrea Trevaini (Buscadero),

Andrea Umbrello (ultimavoce.it), Barbara Urizzi (Radio Capodistria), Gianluca Valentini (Inchiesta Edizioni Dedalo), Gianluca Verga (Radio Svizzera Italiana), Enrico Veronese (Chioggia Azzurra), Rossella Vetrano (Radio Leila), John Vignola (Radio Rai1), Vito Vita (Vinile), Marcello Zinno (rockgarage.it), Giorgio Zito (Radio Gold), Donato Zoppo (Radio Città Benevento).

“Cinema Samuele” di Bersani miglior disco 2020. IL FORUM

Il Forum del giornalismo musicale è stato ideato da Giordano Sangiorgi ed è diretto da Enrico Deregibus.

Ha visto sino ad ora cinque edizioni a Faenza ed una speciale a Roma, ospitando numerose iniziative: tavoli di lavoro, assemblee, lezioni, corsi di aggiornamento, incontri con figure professionali.

Sono stati coinvolti sino ad oggi oltre 250 giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle webzine, sino alle radio e tv.

Una occasione unica per affrontare da molti punti di vista i temi centrali del giornalismo musicale di oggi: il rischio di estinzione, il nuovo ruolo, la carenza di spazi, l’interazione fra media diversi e molto altro.

La prossima edizione è in programma il 2 e 3 ottobre a Faenza.

L’AGIMP

L’Agimp (Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) nasce da un’idea lanciata durante il Forum del Giornalismo Musicale.

Attualmente è rappresentata da un direttivo (formato da Fabio Alcini, Simona Cantelmi, Luciano Lattanzi, Michele Manzotti, Alex Pierro), eletto durante il Forum 2018, che sta preparando un regolamento attuativo dello statuto già approvato, consolidando così le basi dell’associazione.

In questo momento la mailing list dell’Agimp raccoglie più di cento indirizzi che riceveranno notizie più dettagliate nei prossimi mesi.

L’associazione ha eletto la sua sede a Faenza, con il Mei a curarne la segreteria tecnico-organizzativa.

Informazioni e statuto possono essere richiesti all’indirizzo mail associazioneagimp@gmail.com, che serve anche per le richieste d’adesione.

IL MEI – MEETING ETICHETTE INDIPENDENTI

Il MEI nasce a Faenza nel 1995 ed è la più importante manifestazione dedicata alla scena musicale indipendente ed emergente italiana.

Un milione di presenze complessive, 10 mila tra artisti e band, 5 mila stand, 1000 convegni, migliaia di iniziative collaterali.

Dopo il successo della 25a edizione, il Mei si conferma una delle più grande piattaforme di scouting italiane, come dimostrato dal fatto che quasi metà degli artisti del Festival di Sanremo 2020 hanno mosso i primi passi e ricevuto i primi riconoscimenti proprio al MEI. La 26a edizione è prevista dal 1° al 3 ottobre.

Ufficio stampa: Monferr’Autore

monferrautore@gmail.com

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Veronica presenta il nuovo singolo “Acustico”.

Veronica presenta il nuovo singolo “Acustico”. Il brano della cantante di Caserta che parla di autismo


Veronica presenta il nuovo singolo “Acustico”. E’ online su tutti gli stores digitali ACUSTICO, il nuovo singolo della cantautrice campana VERONICA. 

Veronica presenta il nuovo singolo “Acustico”. Il brano parla di autismo, una tematica sociale molto delicata che l’autrice conosce da vicino. 

Infatti, questo disturbo ha coinvolto in modo diretto un membro della famiglia di Veronicaeper tale motivo, lo scopo della cantautrice è stato quello di restituire all’ascoltatore il concreto punto di vista di chi convive con questa realtà. 

Distribuito da ARTIST FIRST e prodotto da CANTIERI SONORI, “Acustico” è scritto in collaborazione con MARCO CANIGIULA e il producer SKYWALKER.

Il basso è stato suonato da MATTEO CARLINI, bassista per i tour di Alex Britti, Serena Autieri e Andrea Faustini.

La viola è stata suonata da SIMONA RUISI, violista aggiunta nelle principali orchestre italiane e fondatrice del LuMiS Trio e Duo Amaranta.

Dopo il successo riscontrato con WONDER WOMAN, brano dedicato alla parità di genere, il nuovo progetto musicale vede la cantautrice confrontarsi con un altro tema molto delicato.

Come spiega la stessa artista: «La musica e le parole di ACUSTICO sono state scelte con grande attenzione, prendendo in prestito gli occhi di chi guarda il mondo tramite questo spettro.

Il brano, quindi, si pone l’arduo compito di far immedesimare gli ascoltatori con una diversa tipologia di percezione di ciò che li circonda. Il privilegio del punto di vista appartiene a ciascuno di noi, infatti ciò che ci caratterizza, in quanto esseri umani, è di poter accedere liberamente a quello di chi ce lo mette a disposizione, come nel caso di mio cugino Desio».

Il singolo presenta sfumature elettroniche e, attraverso l’inserimento di suoni atti a restituire il punto di vista di una persona affetta da autismo, si tramuta in vera e propria esperienza sensoriale.

Veronica presenta il nuovo singolo “Acustico”.
Veronica presenta il nuovo singolo “Acustico”.

BIOGRAFIA

VERONICA DI NOCERA è una cantautrice nata a Napoli 25 anni fa e vive ad Aversa, in provincia di Caserta.

Dopo aver cantato in diverse band emergenti della sua città e partecipato a piccoli concorsi musicali di paese, nel 2016, ha raggiunto la semifinale nazionale della 59° edizione del FESTIVAL DI CASTROCARO e la finale nazionale del FESTIVAL DI GHEDI, mentre nel 2017 ha conquistato la finale nazionale della prima edizione del PREMIO MARIO DE ROSA con la straordinaria partecipazione in giuria di MOGOL.

Ha, inoltre, scritto numerosi brani per la compilation HIT MANIA quali I BELIEVE IN YOUR EYES, CLOUD NINE, PLEASE DON’T STOP THE VIBES e JUST SUPERSTAR.

Nel 2018 ha frequentato il Master of Music presso la Luiss Business School, confrontandosi con interpreti, autori e cantautori quali GIORGIA, TOMMASO PARADISO, CHEOPE e MAURIZIO FILARDO.

Nel 2019, è stata inserita nel team di Company per l’organizzazione del CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO.

A luglio del 2019 ha organizzato la 6° edizione del PALINURO MED, evento culturale patrocinato dal comune di Centola – Palinuro, esibendosi con numerosi artisti emergenti.

Il Master of Music è stato il punto di partenza di un progetto che si snoda tra ritmi elettronici e pop, combinati tra loro, fungendo da partitura musicale ed emotiva alle tematiche trattate. Infatti, ogni strumento scandisce la parola, pensata per racchiudere un’esperienza personale e collettiva.

Il 30 gennaio 2020 esce il brano KALEIDOSCOPIO, prodotto da Cantieri Sonori e incentrato sul tema del bullismo.

Il videoclip del brano è stato presentato in occasione della giornata nazionale contro il bullismo nell’ambito del tour Inverti organizzato dalla Regione Campania, rientrando, inoltre, tra i primi 6 su oltre 700 progetti nella finale della V edizione del Sicily Farm Film Festival di Agrigento.

Il 17 marzo, il singolo si è classificato 31° su 1750 progetti nella semifinale del Primo Maggio Next. 

A fare da ponte tra il primo e il secondo singolo è stata proprio la voce: WONDER WOMAN, pubblicato il 10 giugno, è dedicato alla disparità di genere e alla violenza sulle donne, il cui videoclip raccoglie circa cinquanta testimonianze di donne e uomini inerenti alle tematiche affrontate.

Il 24 agosto si è esibita al Meeting del mare nella sezione artisti emergenti, aprendo il concerto di FULMINACCI.

Veronica è una delle undici finaliste della XVI edizione del prestigioso PREMIO BIANCA D’APONTE e si esibirà in finale anche all’EVOLI FESTIVAL 2021.   

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Bioparco di Roma, San Valentino mascherati.

Bioparco di Roma, San Valentino mascherati. E in occasione del mese darwiniano, attività speciali per i gruppi e le scuole


Bioparco di Roma, San Valentino mascherati. Domenica 14 febbraio 2021 doppia promozione al Bioparco di Roma.

Bioparco di Roma, San Valentino mascherati. I bambini mascherati entro i 10 anni di età pagheranno la metà (Euro 6.50 anziché 13.00); mentre per festeggiare San Valentino è previsto un ingresso gratuito per ogni coppia di innamorati, a tutti i livelli, dai fidanzati alle coppie di nonni.

Importante: la doppia promozione è valida solo per acquisti in cassa, non per quelli on line.

Bioparco di Roma, San Valentino mascherati.
Bioparco di Roma, San Valentino mascherati.

Inoltre, in occasione del Darwin Day – che si celebra il 12 febbraio per ricordare il famoso naturalista inglese Charles Darwin – il Bioparco dedica il mese di febbraio al tema dell’evoluzione, con attività per le scuole e i gruppi.

Per i gruppi: si potrà partecipare alla visita guidata ‘Una passeggiata con Darwin’, fra giraffe, lemuri e pinguini, in totale sicurezza, alla tariffa speciale di Euro 12 a partecipante.

Prenotazione obbligatoria alla mail: scuolegruppi@bioparco.it, oppure ai numeri: 06.86210833 e 06.3614015.

Alle scuole secondarie di secondo grado è invece rivolta l’attività ‘Chi non si adatta è perduto’.

Una diretta web con gli operatori del Bioparco che mostreranno caratteristiche e curiosità evolutive di serpenti, rospi e insetti per scoprire come l’evoluzione ha forgiato forme e comportamenti.

Oppure si potrà partecipare all’attività in classe ‘Dal DNA a Darwin’: tra reperti da osservare e giochi didattici per comprendere i meccanismi che sono alla base dell’evoluzione.

Per info e prenotazioni: scuolegruppi@bioparco.it, oppure ai numeri: 06.86210833 e 06.3614015.

MAGGIORI INFO SU BIOPARCO.IT.

ORARIO INVERNALE   9.30 – 17.00 (ingresso consentito fino alle ore 16.00)

 Credit foto: Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco

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Premio Donatella Colasanti e Rosaria Lopez.

Premio Donatella Colasanti e Rosaria Lopez per investire sull’educazione nella sfida contro la violenza di genere.


Premio Donatella Colasanti e Rosaria Lopez. È stato presentato questa mattina presso lo Spazio Rossellini di Roma il Premio Donatella Colasanti e Rosaria Lopez istituito in memoria delle due ragazze vittime di un brutale episodio di violenza avvenuto a San Felice Circeo il 1° ottobre 1975.

Premio Donatella Colasanti e Rosaria Lopez. Premio rifinanziato, dopo anni di mancata esecutività, grazie ad un emendamento a prima firma del Presidente della Commissione Pari opportunità, scuola e politiche giovanili del Consiglio Regionale del Lazio Eleonora Mattia.

A partecipare all’evento sono stati: Roberto ColasantiLetizia Lopez, lo scrittore Edoardo Albinati, le attrici Anna Ferzetti e Veronica Pivetti, la Sostituta procuratrice di Roma e Coordinatrice del pool per i diritti dei minori Maria Monteleone, la Presidente della IX Commissione Eleonora Mattia, l’Assessore Turismo e Pari Opportunità Giovanna Pugliese

Premio Donatella Colasanti e Rosaria Lopez.
Premio Donatella Colasanti e Rosaria Lopez.

Per disinnescare all’origine la cultura di cui si nutre la violenza serve l’educazione e per questo ho sentito il dovere, con un emendamento alla legge di bilancio, di rifinanziare il Premio dedicato a Donatella Colasanti e Rosaria Lopez.

Le giovani vittime del massacro del Circeo, rivolto alle scuole superiori del Lazio.

Una scelta che convintamente mette al centro i ragazzi e le ragazze e mira a riaffermare il ruolo della scuola nella sfida, che è prima di tutto culturale.

Contro quei pregiudizi e quel modello di pensiero che colpevolizza la donna e permette, nel silenzio generale, che la violenza si diffonda ed entri nelle nostre vite, fino agli esiti più tragici”, ha dichiarato la Mattia, a margine dell’evento di presentazione del Premio Donatella Colasanti e Rosaria Lopez.

Non possiamo che partire dai più giovani per diffondere la cultura del rispetto e della parità, uno strumento prezioso per la prevenzione della violenza maschile contro le donne poiché accompagna il superamento degli stereotipi di genere e di una visione delle differenze come ricchezza e non come fondamento di una presunta gerarchia tra uomini e donne che genera diseguaglianze e soprusi.

Ancor più oggi – ha continuato – di fronte alla potenza, anche distruttiva, dei nuovi linguaggi social molto utilizzati dalle ragazze e dai ragazzi e le nuove forme che assume la violenza sono necessarie risposte serie dal punto di vista culturale”.

Quindi la decisione di rilanciare il Premio Colasanti-Lopez si pone questi ambiziosi obiettivi. Ricordare Rosaria e il macigno di una giovane vita strappata dalla violenza.

Premio Donatella Colasanti e Rosaria Lopez.
Premio Donatella Colasanti e Rosaria Lopez.

Onorare lo spirito di resistenza di Donatella e il suo sguardo indelebile nei ricordi. Gli occhi dei testimoni, delle donne violate, di tutte coloro a cui hanno strappato un sogno, una speranza per sempre, ma non il cuore, non la vita che combatte.

Ripartiamo da qui – ha concluso la Mattia – e ripartiamo dalla scuola e dai giovani perché l’educazione è l’arma più potente per cambiare il mondo e sulla violenza dobbiamo cambiare tutto.

Ringrazio per il sostegno l’Assessora Giovanna Pugliese e tutta la Giunta Zingaretti e Veronica Pivetti, Alberto Albinati, la procuratrice Maria Monteleone, Anna Ferzetti e ovviamente Roberto Colasanti e Letizia Lopez per averci accompagnato in questo emozionante viaggio questa mattina“.

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Argot Studio, OVER/Emergenze Teatrali.

Argot Studio, OVER/Emergenze Teatrali residenze artistiche e spettacoli in streaming


Argot Studio, OVER/Emergenze Teatrali. Il progetto OVER/Emergenze teatrali, pensato per valorizzare l’esperienza di artisti che stanno cercando di affermarsi professionalmente nel mondo dello spettacolo dal vivo e delle arti performative, nasce dall’esperienza di Argot Produzioni di Roma che da sempre è impegnata nella creazione di produzioni di ricerca e nella valorizzazione dei talenti emergenti in ambito teatrale.

Argot Studio, OVER/Emergenze Teatrali. Dopo mesi di stasi dovuta al lockdown, Argot riprende le fila del progetto dedicato ai giovani artisti.

Senza la possibilità di svolgere attività in presenza e di aprire le porte al proprio pubblico, lo spazio verrà messo a disposizione di artisti che hanno l’esigenza di portare avanti il loro lavoro e di sperimentare modalità e strumenti di rappresentazione digitale che consentano a tutto il pubblico di Argot di seguirli anche a distanza.

Pertanto, tra febbraio e marzo 2021, Argot Studio, all’interno del più ampio progetto Il Teatro di domani, ospiterà tre progetti di residenza e la programmazione di due spettacoli in diretta streaming gratuita alle ore 18:00:  

il 14 febbraio la pièce pluripremiata Ionica di Alessandro Sesti eil 21 febbraio lo spettacolo interattivo OBLIO di Cristel Checca (Cerbero Teatro) in diretta sul canale facebook di Argot Studio (facebook.com/argotstudio) e dei partner del progetto, grazie al supporto tecnico di Monoscopio.

Gli artisti chiamati a prendere parte alla programmazione di OVER, saranno ospiti dello spazio Argot Studio per usufruire di una residenza e del confronto con la direzione di Argot Produzioni e gli altri partner della rete:

NEST e Theatron 2.0, affiancate da un osservatorio di giovani spettatori under 30 composto dai progetti di formazione Dominio Pubblico e GiovaniO’Nest, che hanno l’obiettivo di avvicinare e di sensibilizzare i ragazzi e le ragazze al mondo della cultura e dell’arte scenica.

Il primo dei tre progetti in residenza, a cura di Alessandro Sesti, Debora Contini e Nicola “Fumo” Frattegiani è una performance per un solo spettatore alla volta, dal titolo Eclissi, liberamente ispirata alla novella Una giornata di Luigi Pirandello.

La residenza, dall’11 al 13 febbraio, nasce dall’ideazione di una performance site-specific all’aperto, volta alla creazione di un percorso urbano che lo spettatore dovrà attraversare.

Argot Studio, OVER/Emergenze Teatrali.
Argot Studio, OVER/Emergenze Teatrali.

Due aspetti rappresentano il fuoco di questa performance, entrambi fondamentali per indurre una forma di scollamento dalla realtà: il primo è il lavoro di orchestrazione dell’ambiente circostante; il secondo è l’aspetto sonoro.

Mentre un racconto basato su un flusso di pensieri farà da narrazione e indicatore interno delle azioni da compiere, verranno inserite delle incursioni sonore live, che andranno ad alterare la percezione del luogo, grazie all’utilizzo della tecnologia binaurale di registrazione e diffusione del suono.
Il 14 febbraio alle ore 18:00 l’autore e attore Alessandro Sesti presenterà in diretta streaming sul canale facebook di Argot Studio Ionica, spettacolo pluripremiato che si inserisce nel filone di ricerca del Teatro di narrazione che Sesti porta avanti dal 2015 raccontando storie di mafia, di atteggiamenti omertosi, di denuncia.  

Per questa pièce le musiche dal vivo sono a cura di Debora Contini, Federico Passaro e Federico Pedini. In Ionica, scritto da Alessandro Sesti e Alfonso Russi, vive la storia di Andrea Dominijanni, testimone di giustizia calabrese che nel 2014 ha avuto il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta. Un viaggio, attraverso la strada statale 106 “Jonica”, nato da interviste, biografie, ricerche e viaggi in terra di Calabria, dove Sesti ha avuto la possibilità di vivere per un periodo sotto scorta, al fianco di Andrea Dominijanni.

OBLIO diCristel Checca (Cerbero Teatro) è il secondo progetto di residenza che verrà ospitato ad Argot dal 18 al 20 febbraio: un esperimento di performance interattiva, con una struttura a bivi in cui la scelta è lasciata allo spettatore.

Tramite l’artificio drammaturgico di un surreale QUIZ SHOW televisivo, il pubblico prende parte in prima persona alle scelte della protagonista, partecipando attivamente alla narrazione e orientandone la direzione. OBLIO lancia così una sfida al pubblico, travalicando la quarta parete dello schermo e abbattendo la distanza tra giudicante e giudicato, trasformando lo spettatore in “regista” del personaggio in scena.

Lo spettacolonasce dall’esigenza di discutere e portare alla luce un fenomeno che nella contemporaneità viene definito slut-shaming, letteralmente l’onta della sgualdrina, che con l’arrivo dell’era di Internet sta mietendo sempre più vittime.

Lo slut-shaming è la gogna mediatica riservata alle donne giudicate “colpevoli” di trasgredire quei codici di condotta sessuale che la società ha previsto per loro.

Può trattarsi di “revenge porn”, porno vendetta, ma può avere mille sfaccettature e spesso, come in molti, troppi casi di cronaca, esiti tragici. La restituzione pubblica si svolgerà il 21 febbraio alle ore 18:00in streaming sul canale facebook di Argot Studio.

Il terzo progetto di residenza, previsto dal 4 al 7 marzo, vedrà Hosteria Fermento, compagnia vincitrice del Premio OVER 2020, proseguire la ricerca del progetto In Marcia: storia di un viaggio che tre soldati (Marco Valerio Montesano, Michele Enrico Montesano e Francesco Pietrella) devono compiere per tornare casa.

Passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, dovranno fronteggiare le impervie difficoltà che la guerra presenta e ripresenta loro lungo la strada, acuite dalle sofferenze e dalle inquietudini a cui l’animo umano si lascia andare.

A dare manforte ai nostri soldati arriva, ironia della sorte, uno straniero (Simone Chiacchiararelli) che il rigido protocollo di guerra impone di giustiziare.

In Marcia è nato dall’esigenza di raccontare il mondo che ci circonda. Un mondo che parla di libertà, di diritti, di equità, ma fortemente dominato dal loro contrario.

Un mondo dove i giovani vengono dipinti, descritti, giudicati.

Nel vuoto lasciato dalla soppressione di alcuni valori che duravano da secoli e dalla crescente incapacità di esprimerne di nuovi, In Marcia sposta la riflessione un passo indietro: cos’è un valore?

E chi lo identifica come tale?

Teatro Argot Studio

Via Natale Del Grande, 27 | 00153 Roma

Tel. 06/5898111

facebook.com/argotstudio

instagram.com/teatroargotstudio

www.teatroargotstudio.com

Ufficio stampa

Edoardo Borzi | Theatron 2.0

stampa.theatron@gmail.com 331 2344833

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Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”.

Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”. Il mondo della musica per la liberazione di Patrick l’8 febbraio


Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”. Un evento promosso da Amnesty International, Mei e Voci per la Libertà, con il patrocinio della Camera dei Deputati, dell’Università e del Comune di Bologna.

Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”. Rai Radio 1 seguirà in diretta l’iniziativa.

Da mezzogiorno a mezzanotte, dodici ore di musica per “Voci X Patrick – Maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki”, un grande evento in streaming in programma l’8 febbraio e promosso da Amnesty International Italia, MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti e Voci per la libertà.

L’appello lanciato dagli organizzatori al mondo della musica ha avuto un enorme successo. Saranno infatti oltre 200 gli interventi da parte di artisti, giornalisti, conduttori e organizzatori di festival in quella che si preannuncia come la più grande mobilitazione musicale dedicata a Zaki.

Patrick studente egiziano dell’Università di Bologna che è detenuto nelle carceri egiziane come prigioniero di coscienza a causa del suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

L’evento ha il Patrocinio della Camera dei deputati nonché quello di Alma Mater Studiorum Università di Bologna, del Master GEMMA Università di Bologna (al quale studiava Patrick Zaki) e del Comune di Bologna.

Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”.
Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”.

Tra gli artisti che parteciperanno alla maratona ci saranno Roy Paci, Grazia di Michele, Pierpaolo Capovilla, Alberto Fortis, Marina Rei, Cosimo Damiano Damato/ Erica Mou/ Antonio Iammarino, Pippo Pollina, Valerio Piccolo e Pino Pecorelli, Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli, la Med Free Orkestra, il Parto delle Nuvole Pesanti, Stefano Saletti con Barbara Eramo e Banda Ikona, Maurizio Capone & BangtBungt, Ivan Segreto, H.E.R., Gianluca Costantini e tanti altri.

Rai Radio1 – media partner del festival Voci della libertà – rilancerà l’iniziativa con collegamenti in diretta e interviste ai protagonisti, grazie a una staffetta tra i principali programmi.

Radio Popolare invece trasmetterà in differita l’evento a partire dalle 24.

Le dodici ore di maratona saranno diffuse dalle ore 12 sulle pagine Facebook e YouTube

di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, MEI Meeting degli Indipendenti, Amnesty International Italia e di tutti coloro che vorranno condividere.

Questi i link diretti dello streaming:

Facebook: www.facebook.com/564528913596212/posts/3604479502934456/

YouTube: https://youtu.be/ujKJoGG829A

Dicono i promotori: “Crediamo che Patrick Zaki sia un prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

Dedichiamo questa iniziativa a tutti i prigionieri di coscienza che sono stati rapiti, torturati, scomparsi e detenuti illegalmente. E a tutte quelle giovani donne e uomini che viaggiano per il mondo per studiare, ricercare, condividere e costruire una società migliore”.

Tra le partnership: Free Patrick Zaki (contest di Poster For Tomorrow), la Fondazione Lelio Luttazzi, il Movimento Napoli Capitale, la Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia.

Tra i media partner: Radio Rai 1, Radio Popolare, Musplan, Effe Radio, Indieffusione, Noise Symphony, Fly Web Radio, Funny Vegan, Classic Rock on Air, Radio Elettrica, Indieland e tanti altri.

Alla conduzione si alterneranno: Enrico Deregibus, giornalista e consulente di Voci per la Libertà e MEI, Pierpaolo Lala di Coolclub, Claudio Agostoni di Radio Popolare, Simone Mercurio di Indieland Radio, Radio Flyweb, Maura Cenciarelli di Radio Elettrica, Savino Zaba di Rai Radio1.

Tra gli interventi in diretta:

Francesca Corbo (Amnesty International Italia, responsabile arte e diritti), Stefania Passarella (giornalista ANSA), Giordano Sangiorgi (patron MEI Meeting Etichette Indipendenti), Azzurra Meringolo ( giornalista Rai Radio1), Grazia Di Michele (artista), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), MUD (artista), Alessandra Fabbretti (giornalista Agenzia Dire), Rita Monticelli (Coordinatrice del Master GEMMA all’Università di Bologna), Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli (attori), Riccardo Noury (portavoce Amnesty International Italia), Michela Montevecchi (Senatrice della commissione diritti umani), Cristina Russo (artista), Tina Marinari (Amnesty International Italia, responsabile campagne), Pierpaolo Lala (responsabile Conversazioni sul futuro), Gianluca Costantini (illustratore), Ivan Segreto (artista), Laura Cappon (Rai 3), H.E.R. (artista).

Questo l’elenco completo degli artisti che parteciperanno alla maratona:

Agnese Valle, Ahri, Alberto Cantone, Alberto Fortis, Alessandro d’Alessandro, Andrea Ascolese, Andrea Demetrio Rampin, Andrea Gioè, Andrea Pellicone Van Gigh Project, Angelica Sauprel Scutti, Antonello Caciotto, Antonio Nola, Assia Fiorillo, Aurora Migneco (Liceo Musicale Gargallo di Siracusa), Azimut, Banda Popolare dell’Emilia Rossa, Barbato, Beatrice Campisi (con Riccardo Maccabruni), Benedetta Fioravanti e Luigi de Gennaro, Benedetto Pennato, Bianca Giusy Tarascio (Liceo Gargallo), Blue Phelix, Brujas, Chiara Patronella, Cialla, Cloud, Collettivo amici della Tamorra, Cosimo Damiano Damato/Erica Mou/Antonio Iammarino, Cristina Ferretti, Daniele De Gregori, Danilo Sapienza, Danilo Tarso, Dellarabbiaband, Diana Martinetto, Dinastia, Dodicianni, Domenico Quacei, Duo Nuove Radici, Eliana e Max, Elisa Bonomo, Emmeccolletti, Ensemble di violini di bambini di 6 anni della scuola di Malerba, Eugenio Cugnoli, Fabiola Ghezzo, Fabrizio e Veronica, Fabrizio Tavernelli, Filippo Toppi, Francesca e Gloria (Liceo Gargallo), Francesca Esposito, Francesco Coriale, Francesco Costantini e il Ponte della Pietra, Francesco De Luisa, Francesco Rainero, Francesco Trimboli, Frank Sinutre, Freefox, Gerardo Tango, Giufà, Giulia Ventisette, Giulio Wilson, Gli Armonauti, H.E.R., Il Cairo, Il parto delle nuvole pesanti, Jacopo Belli, Kill Dafne, Kumi Watanabe e Ulrica Loredana De Georgio, La Gabbia, La Quadrilla Folk Band, La Teoria, LaBanda Gastrika, Lalì Project, Lautari, Leon Pantarei, LiberArbitrio, Lilith, Lorenzo Bottaro (Liceo Gargallo), Luca Gemma, Ludwig Mirak, Luigi Farinaccio, Luigi Morleo, MaLA, Manuel y Yuna, Manutsa e Luigi Iarocci, Marcondiro, Maria Devigili, Marina Rei, Marmaja, Martha J. and Chebat, Massimiliano Carrino, Massimo Recchioni, Mattia Bonetti, Maurizio Capone & Bungtbangt, Max Casoli dei Canebianco, Med Free Orkestra, Michelangelo Giordano, Michele Mud, Mico Argirò, Monica Turri, Musicapoesia, Nicoletta Tiberini e Simone Galasso, Noma, Novadeaf, Nuju, Paola Saracini e Marco Santini, Paolo Sofia, Piero Pesce, Pierpaolo Capovilla, Pippo Pollina, Porfirio Rubirosa, Progetto “Casa della Musica”, Renato Miritello, Ricky Ciarfera, Rock Reginal, Roy Paci, Sara Marini e Lorenzo Cannelli, Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia – Laboratorio Young Advanced condotto da M° Paolo Pecorelli e M° Alessandro De Angelis, Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia – Linea Ensemble Quartetto dei fondatori della Scuola, Marco Cianchi, Checco Galtieri, Rodolfo Rossi e Stefano Ribeca, Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia – Musica Maestre: insegnanti scuola infanzia e primaria, Sista, Sofia Plizzari, Stefania Patanè, Stefano Saletti/ Barbara Eramo/ Banda Ikona, Sudamerico, Teatro del Battito Milano, Teres Aoutes String Band, The Fireplaces, The Roomors, The Vad Vuc, Tonia Cestari e Carmine Scialla, Turing, Utopia Quartet, Vago, Valerio Piccolo e Pino Pecorelli, Veronica Sbergia e Max de Bernardi, Vertigine, Vettori, Villazuk, Waler No, Zerella, Zunami.

Maggiori informazioni su: www.amnesty.it – www.meiweb.it – www.vociperlaliberta.it

Patrick Zaki: cronologia degli eventi

Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki, studente del Master in Studi di genere dell’Università “Alma Mater” di Bologna, è stato fermato all’aeroporto del Cairo, la capitale dell’Egitto.

Dopo diverse ore di sparizione forzata, è ricomparso il giorno dopo di fronte alla Procura della città di Mansura, dove è stato convalidato l’arresto, sulla base di un mandato di cattura contenente le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.

Dopo estenuanti rinvii, le prime due udienze del processo si sono tenute solo a luglio. Nella seconda, il 26 di quel mese, Patrick Zaki ha potuto vedere per la prima volta i suoi avvocati dal 7 marzo. In quell’occasione è apparso visibilmente dimagrito.

Il 25 agosto, sempre per la prima volta da marzo, ha potuto avere un breve incontro con sua madre. Il 7 dicembre il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del tribunale del Cairo ha annunciato il rinnovo per 45 giorni della custodia cautelare.

Dopo una prima fase di cinque mesi di rinnovi quindicinali ritardati dall’emergenza Covid, per Patrick Zaki è iniziata quella dei prolungamenti di 45 giorni che può protrarsi fino a un tempo massimo di due anni, come previsto dalla legge egiziana.

Le accuse a suo carico sono basate su dieci post di un account Facebook che i suoi legali considerano fake, a differenza dei procuratori, ma che hanno configurato i reati di diffusione di notizie false, incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e ai crimini terroristici.

Reati che gli fanno rischiare fino a 25 anni di carcere. “L’obiettivo della detenzione preventiva prolungata è di consegnare un prigioniero all’oblio.

Per questo, è fondamentale che in vista dell’udienza di sabato prossimo, e di quelle che eventualmente seguiranno, non si disperdano l’entusiasmo, l’emozione e la solidarietà dell’ultimo mese e che ognuno continui a fare la sua parte”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Il 19 dicembre Patrick Zaki ha potuto incontrare nuovamente la madre nel carcere di Tora. Le ha detto queste parole: “Sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui e mi deprimo a ogni tappa dell’anno accademico mentre sono qui invece che con i miei amici a Bologna”.

In questi mesi la famiglia aveva ricevuto da Patrick Zaki solo due brevi lettere a fronte delle almeno 20 che aveva scritto e inviato.

Lunedì primo febbraio è stata comunicato l’esito dell’ultima udienza sulla custodia cautelare dello studente egiziano dell’Università di Bologna imprigionato dal 8 febbraio 2020 con l’accusa di propaganda sovversiva.

Per l’undicesima volta dall’arresto, la custodia cautelare in carcere in Egitto di Patrick Zaki è stata prolungata di 45 giorni.

Ufficio stampa: Monferr’Autore

monferrautore@gmail.com

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TbQvoices "Di cosa abbiamo/ho bisogno"

“Di cosa abbiamo/ho bisogno” il terzo numero di TBQVOICES, quadrimestrale del Teatro Biblioteca Quarticciolo


“Di cosa abbiamo/ho bisogno”. febbraio-maggio 2021 consultabile al sito:www.tbqvoices.com

“Di cosa abbiamo/ho bisogno”. #TBQweb #TBQvoices # #TiCOnline #teatriincomune

TbQvoices "Di cosa abbiamo/ho bisogno"
“Di cosa abbiamo/ho bisogno”

Online il terzo numero , quadrimestrale in italiano e in inglese del Teatro Biblioteca Quarticciolo nato da un’idea di Valentina Valentini.

Uno strumento per riflettere su questioni che ci “pungono” al presente, un presente che incrocia e intercetta la distanza del passato.  

Con il terzo numero di TBQvoices siamo partiti da una domanda che è anche enunciato assertivo: di cosa abbiamo/ho bisogno?! 

Abbiamo invitato a riflettere su questa domanda/asserzione artisti di teatro/danza, una scrittrice, un artista visivo e un teologo-sacerdote con il quale abbiamo dialogato.

Il numero si dipana dal fuoco centrale di questo dialogo che promana da una visione religiosa (cristiano-cattolica) dell’esistenza, percorrendo le scintille di bisogni e desideri individuali e collettivi e tratteggiando una comunità che comprenda il vivente e non solo l’umano.

Sommario:

  1. Editoriale di Valentina Valentini
  2. Il cammino che prende la stradadella bellezza, della verità, della giustizia. Conversazione con Don Cosimo Scordato di Valentina Valentini 
  3. Respiro di Michela Lucenti
  4. Perché non ballate? di Paolo Cenciarelli
  5. Anche le pietre di Laida Azkona Goñi e Txalo Toloza-Fernández
  6. Fuoco-Cenere-Silenzio di Alfredo Pirri
  7. S/KIN di Emanuele Braga
  8. Io e Anaconda di Vaiva Grainytė 
  9. Io e noi di Enrico Castellani, Babilonia Teatri

Teatro Biblioteca Quarticciolo Via Ostuni 8 – Roma

Direzione  Giorgio Andriani, Antonino Pirillo, Valentina Marini

Coordinamento scientifico  Valentina Valentini

Canali digitali del Teatro Biblioteca Quarticciolo:

https://www.facebook.com/teatrobibliotecaquarticciolo/

https://www.instagram.com/teatrobibliotecaquarticciolo/?hl=it

www.teatrobibliotecaquarticciolo.it

https://www.tbqvoices.com

https://vimeo.com/tbqvoices

Rotta Balcanica “La Street Artist Laika.

Rotta Balcanica “La Street Artist Laika. In Bosnia a sostegno dei migranti.


Rotta Balcanica “La Street Artist Laika. La Street Artist Laika è andata in Bosnia Erzegovina per denunciare l’emergenza umanitaria: 4 opere per dire basta alla violenza

Rotta Balcanica “La Street Artist Laika. #RIFUGEESWELCOME #STOPVIOLENCE #LIFEISNOTAGAME

La Street Artist italiana Laika questa settimana si è recata al confine tra Bosnia e Croazia, nelle località di LipaBihac e Velika Kladusa, nel Cantone dell’Una Sana, per raccontare, attraverso i suoi poster, le condizioni in cui versano i migranti.

Ho voluto vedere con i miei occhi quali fossero le condizioni di migliaia di persone bloccate alle porte dell’Europa.

Freddo, scarsità di cibo ed acqua e violenza da parte della polizia ogni volta che si prova ad entrare in Croazia: è questa la terribile routine dei migranti sulla rotta balcanica.

Non c’è nulla di umano nel vivere così”, ha dichiarato l’artista.

Rotta Balcanica “La Street Artist Laika.
Rotta Balcanica “La Street Artist Laika.

Ho incontrato persone incastrate in questo inferno da anni, che continuano a combattere per il proprio futuro e per quello della loro famiglia.

Uomini e donne provenienti dalle più diverse regioni del pianeta le cui storie DEVONO essere raccontate. Storie come quella di Ahmed che viene dal Pakistan ed è bloccato in Bosnia da cinque anni e sogna di lavorare in un hotel, o quella di Brahim, un ragazzo berbero fuggito dall’Algeria, che racconta con rabbia l’esperienza dei pushback, i rimpatri illegali, a Trieste”, ha continuato Laika.

La serie di poster è stata affissa in alcuni luoghi simbolici che rappresentano la vita dei migranti come: i rifugi di fortuna nei quali abitano, i boschi di frontiera dove tentano il ‘game’, il campo di Lipa e nei pressi del campo Miral.

Le opere di Laika sono un monito all’Unione Europea e chiedono poche cose ma nette: accogliere queste persone e garantire loro delle condizioni di vita umane, punire e fermare la violenza di quegli stati europei che si accaniscono sui corpi di queste persone e, soprattutto, stroncare la rete del traffico di esseri umani.

Noi cittadini europei non possiamo accettare che questa violazione dei diritti umani accada deliberatamente.

Lasciar che ciò accada significa essere complici di una violenza che non appartiene ai VALORI COMUNITARI. Una forte presa di posizione farebbe guarire quelle dolorose cicatrici.

A rimanere in silenzio, invece, si diventa complici” ha concluso l’artista.

Le quattro opere realizzate raffigurano: un uomo di spalle con la schiena sfregiata dalle botte della polizia di frontiera, le cui cicatrici formano le lettere EU; un bambino con le lacrime congelate; una donna che chiede aiuto alla Von der Leyen che però sembra non ascoltare; una bambina che salta una corda di filo spinato.

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Noa e Gil Dor “My Funny Valentine.

Noa e Gil Dor “My Funny Valentine”. L’Amore protagonista del nuovo singolo interpretato dalla cantante insieme al suo storico chitarrista.


Noa e Gil Dor “My Funny Valentine”. Speciale anteprima audio e video per San Valentino e coccola di dolcezza in era pandemica, in attesa del nuovo album…

Noa e Gil Dor “My Funny Valentine”. Data di uscita: 12 febbraio 2021

Achinoam Nini (Noa) and Gil Dor in their first concert, February 8th 1990.

Esce il 12 febbraio 2021 su tutte le principali piattaforme digitali della musica il nuovo singolo di Noa!

Noa e Gil Dor “My Funny Valentine.
Noa e Gil Dor “My Funny Valentine.

La cantante internazionale ha scelto uno standard del jazz che rappresenta il suo desiderio di comunicare al mondo l’Amore, necessario, indispensabile e insostituibile specialmente in questa fase critica della storia degli esseri umani.

MY FUNNY VALENTINE, congeniale celebrazione per la ricorrenza del giorno degli innamorati, è il primo singolo ad anticipare l’album AFTERALLOGY, realizzato nel suo studio in epoca pandemica insieme al chitarrista Gil Dor, col quale collabora da oltre trent’anni.

“Questa è in assoluto la mia canzone preferita – afferma Noa – credo di averla eseguita centinaia di volte fin dal primo giorno della mia carriera ed è incredibile come ogni volta che la canto scopro qualcosa di bellissimo in essa, come i sentimenti e il modo speciale in cui è stata scritta.

Credo inoltre che sia un brano molto rilevante per i nostri tempi:

oggi ognuno lavora per essere artificialmente perfetto e adeguato in una società che si basa esclusivamente sull’apparenza; questa canzone invece sembra ripetere ‘Ti amo per quello che sei e perché interessa quello che c’è dentro di te’.

Si tratta dell’amore puro e vero, di qualcuno cioè che ci accetta per quello che siamo realmente, ed è per questo che ho pensato che il miglior modo per interpretarla non fosse quello di ‘sporcarla’ con virtuosismi o arzigogoli vocali ma quello di seguire una linea vocale semplice che mettesse in risalto l’emozione specifica sprigionata dall’essenza del brano.

E anche il finale, che ogni volta che lo ascolto mi provoca un grande struggimento melanconico, è stato naturalmente generato dalle nostre improvvisazioni sentimentali e non poteva riuscire meglio insieme a Gil, anche in virtù della nostra longeva collaborazione.

Queste sono sensazioni che vengono generate da posti molto profondi e lontani e che hanno il merito di unire una moltitudine di esseri umani diversi tra loro attraverso l’ascolto di una stessa canzone, nel cuore dei cuori di tutti”.

Nell’intero progetto discografico, solo voce e chitarra, in uscita a fine aprile, sono stati selezionati brani di autori, poeti e compositori vicini a Noa per stile, pensiero e contenuti: tra questi Cole Porter, Lea Goldberg, Pat Metheny, Leonard Bernstein, Rodgers & Hammerstein e molti altri.

Un dialogo continuo tra Noa e Gil che, a distanza di decenni, può confermare, come evoca lo stesso titolo dell’album, che “dopo tutto” loro due sono ancora qui, più presenti che mai…

Per maggiori informazioni:

www.noasmusic.com

NB L’artista è a disposizione per interviste e approfondimenti. I giornalisti interessati possono mettersi in contatto con l’ufficio stampa.

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

http://www.elisabettacastiglioni.it/

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