Ronnie Burrage Quartet Alexanderplatz,

Ronnie Burrage Quartet Alexanderplatz, giovedì 19 gennaio 2023 ore 21,00, featuring Chico Freeman sax tenore, Ronnie Burrage, batteria, tastiere, voce, Michael Wierba, piano, Darryl Hall, contrabbasso

L’Alexanderplatz Jazz Club, presenta, giovedì 19 gennaio, un evento da non perdere, Ronnie Burrage Quartet featuring Chico Freeman.

Uno straordinario incontro tra due giganti della storia del jazz: Ronnie Burrage e Chico Freeman.

Ronnie Burrage è uno dei più grandi batteristi del panorama jazz internazionale e lo è da più di 40 anni.

Nasce nel 1959 in St. Louis, Missouri (città che ha visto nascere grandi musicisti come Miles Davis, Clark Terry, Lester Bowie, Hamiet Bluiett e Greg Osby) e cresce in mezzo alla musica.

Dato che sua madre e cinque dei suoi zii erano musicisti fin da piccolo Ronnie partecipa ai jam session familiari suonando il pianoforte. Ronnie Burrage Quartet Alexanderplatz

All’età di nove anni viene scelto tra centinaio di ragazzi da Duke Ellington per esibirsi con la sua orchestra alla Washington University.

Dopo aver studiato pianoforte per diversi anni Ronnie Burrage incomincia a suonare con la drum band locale e impara a suonare la batteria.

All’età di 11 anni inizia a esibirsi durante le serate di poesia organizzate dal collettivo multidisciplinare artistico Black Artists Group, un’organizzazione connessa all’AACM di Chicago.

Due anni dopo guida il suo primo gruppo e in seguito diventa il batterista del gruppo “No Commercial Potential” che si esibisce come opening act per George Duke e Gino Vannelli.

Nel 1978 Burrage vince una borsa di studio alla North Texas University ma decide dopo 3 mesi di trasferirsi a New York. Porta con sé la sua batteria nella metropolitana e cerca di suonare ovunque possibile.

Presto si fa notare da altri batteristi e conosce Art Blakey che diventa il suo mentore e anche altri batteristi come Elvin Jones e Freddie Waits lo aiutano a sviluppare il suo sound.

Ronnie Burrage Quartet Alexanderplatz,
Ronnie Burrage Quartet Alexanderplatz,

Nel 1979 McCoy Tyner chiede Burrage di suonare nel suo gruppo e per tre anni suona con questo gigante del jazz.

Burrage diventa un batterista molto richiesto e negli anni Ottanta si trova sempre in tour o in sala di registrazione (si può ascoltare Burrage su più di 170 album) e divide il palco con un gran numero di jazzisti, tra cui Sonny Rollins, Pat Metheny, Michael Brecker, Jaco Pastorius, Jackie McLean, Woody Shaw, Kenny Kirkland, Branford Marsalis, Wynton Marsalis, Bobby McFerrin, Chico Freeman, Michael Urbaniak, Fred Wesley, Kenny Garrett, Freddie Hubbard, Mal Waldron e Dollar Brand.

Forma anche il trio “Third Kind of Blue” con John Purcell e Anthony Cox che che miscela musica avant garde e bop.

Negli anni Novanta Burrage va in tournée con Wayne Shorter, Jack Walrath, Joanne Brackeen, Sonny Fortune, suona con Stanley Cowell e Cecil McBee, con Eddie Gomez, Sir Roland Hanna, il proprio gruppo “Band Burrage”, David Murray, Bob Berg, Joe Zawinul, Gary Thomas, Courtney Pine, Charnett Moffett, Gerri Allen, Buster Williams, Carlos Ward, Reggie Workman, The World Saxophone Quartet e Bobby Watson.

Dagli anni Novanta Burrage ha insegnato presso diverse università e attualmente insegna storia della musica al Brooklyn College’s Conservatory of Music e al SunyOld Westbury College. Dopo il 2000 troviamo Burrage con altri musicisti ancora come Archie Shepp (con il quale instaura un rapporto molto stretto che continua ancora oggi;

Burrage sarà in tournée con Shepp il prossimo settembre negli Stati Uniti), Frank Morgan, Gary Bartz-Jamaaladeen Tacuma-Ronnie Burrage Trio, Sam Rivers, Frank Lacy, Joe Ford, Wallace Roney, Avery Sharpe (bassista di McCoy Tyner dagli anni ottanta), Clifton Anderson (nipote di Sonny Rollins), Benito Gonzalez, Grégoire Maret, René McLean (figlio di Jackie McLean), Matthew Garrison (figlio di Jimmy Garrison), Lonnie Plaxico, Antoine Roney, Camille Thurman e Emilio Modeste.

Negli ultimi 20 anni Burrage si è concentrato sempre di piùsui propri progetti attraverso i suoi gruppi “Band Burrage” e “Holographic Principle”. 

Nel 2019 “Holographic Principle” ha dato luce all’album “Dance Of The Great Spirit” (nominato per una Grammy nella categoria miglior album jazz strumentale).

Chico Freeman nasce a Chicago nel 1949 in una famiglia di musicisti, si dedica alla musica solo quando frequenta l’università, studiando, dopo il piano e la tromba, anche contrabbasso e sassofono. Sarà quest’ultima la scelta definitiva.

Allievo di Fred Anderson, Fred Hemke e Joe Daley, si avvicina all’AACM ed entra in contatto con Jospeh Jarman e Roscoe Mitchell.

Studia teoria e composizione e inizia a suonare con Cecil McBee e Jeanne Lee, entrando in seguito nella big band dell’AACM diretta da Muhal Richard Abrams.

Dopo aver pubblicato un primo disco a suo nome nel 1976, l’anno successivo si trasferisce a New York e forma un proprio quartetto.

Diventa in breve uno degli esponenti della cosiddetta Loft Generation, una schiera di musicisti e compositori che, terminata la stagione del free jazz, stavano dando un nuovo impulso alla musica afroamericana. 

Ronnie Burrage Quartet Alexanderplatz,
Ronnie Burrage Quartet Alexanderplatz,

Il suo stile e il suo personale approccio al jazz e alla sua storia, non gli impediranno quindi di legarsi a volte a neotradizionalisti quali Wynton Marsalis e a volte a gruppi come la Special Edition di Jack Dejohnette.

Nel suo percorso musicale, punto di forza sarà comunque sempre la ricerca di una continuità con le radici africane e con il mondo della tradizione jazz, senza tralasciare l’integrazione di influenze le più diverse: i colori della musica brasiliana, le sonorità e i ritmi di quella caraibica.

A suo nome, in associazione a musicisti quali Arthur Blythe, Lester Bowie e David Murray e a progetti come The Leaders o Roots salutes the saxophone, Chico Freeman ha pubblicato ad oggi circa 50 album. A completare il quartetto altri due fantastici musicisti: Michael Wierba, piano e Darryl Hall, contrabbasso.

Inizio concerti ore 21,00

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

349 977 0309 (WhatsApp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

www.alexanderplatzjazz.com

Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/ecolors-a-zoomarine/

https://www.unfotografoinprimafila.it/non-moriro-di-fame-film-di-umberto-spinazzola/

Teatro Europa, Aprilia “E’ la mia vita”.

Al Bano “E’ la mia vita” Palasport di Bolzano. A GRANDE RICHIESTA si aggiunge un’altra data al TOUR TEATRALE DI AL BANO

l’11 Maggio al PALASPORT di BOLZANO Al Bano con “È LA MIA VITA”

Al Bano “E’ la mia vita” Palasport di Bolzano. Lo SPETTACOLO riparte il 18 Febbraio da ALESSANDRIA dopo la partecipazione dell’artista come super ospite al FESTIVAL DI SANREMO

AL BANO RIPERCORRE I SUCCESSI DELLA SUA LUNGA CARRIERA

Si aggiunge una nuova data per lo spettacolo “È la mia vita”, il tour teatrale di Al Bano che l’11 maggio approda al Palasport di Bolzano e che ripartirà il 18 febbraio dal Teatro Alessandrino di Alessandria, subito dopo la straordinaria partecipazione dell’artista al Festival di Sanremo, per poi toccare tutte le regioni d’Italia.

Eccezionale performer, talento versatile che ha collezionato riconoscimenti in tutto il mondo con 26 dischi d’oro, 8 di platino e tante hit, super ospite della seconda serata del Festival di Sanremo insieme a Gianni Morandi e Massimo Ranieri, dopo il debutto del 17 dicembre a Sassari, riparte in tour con lo spettacolo prodotto da DM Produzioni e distribuito in collaborazione con Ventidieci.

Lo show ripercorre la lunga carriera dell’artista attraverso i suoi successi a partire da Nel sole – con un milione e trecentomila copie vendute – a Sharazan, Felicità, Nostalgia canaglia, È la mia vita sino a quelli più recenti.

Al Bano “E’ la mia vita” Palasport di Bolzano.
Al Bano “E’ la mia vita” Palasport di Bolzano.

Al Bano spazia dal pop alla romanza, dall’atmosfera festosa a quella più intima, accompagnato da Alterisio Paoletti al pianoforte e tastiere, Adriano Pratesi alla chitarra, Giulio Boniello al basso, Maurizio Dei Lazzaretti alla batteria, Tiziana Giannelli al violino e dalle coriste Alessandra Puglisi e Luana Heredia.

Una produzione importante che attraversa i palcoscenici d’Italia per unire attraverso la musica.

Alcune date (calendario in continuo aggiornamento):

  • 17 dicembreSassari, Teatro Comunale
  • 18 febbraioAlessandria, Teatro Alessandrino
  • 03 marzoCatania, Teatro Metropolitan
  • 28 marzoTorino, Teatro Colosseo
  • 31 marzoMilano, Teatro Dal Verme
  • 04 aprileRoma, Teatro Olimpico
  • 12 aprile Genova, Politeama Genovese
  • 15 aprileAprilia (LT), Teatro Europa
  • 09 maggio Bologna, Teatro Celebrazioni
  • 11 maggio –  Bolzano, Palasport

INFO e PREVENDITE su https://www.ticketone.it/artist/al-bano-carrisi/

Nasce a Cellino San Marco (BR) il 20 maggio 1943.

Scopre la vocazione per la musica fin da bambino, decide di abbandonare gli studi magistrali e di spostarsi a Milano a 16 anni per seguire le orme di Domenico Modugno, originario di San Pietro Vernotico, un centro distante solo qualche chilometro dalla sua Cellino.

Il primo approccio con la musica leggera arriva grazie al Clan di Celentano: risponde ad un annuncio ed è subito ingaggiato. Da quel momento sceglie il suo nome e diventa per tutti Al Bano.

Passano poco più di due anni dalla firma del primo importante contratto con la EMI.

Di lì a poco – nel 1967 – incide il 45 giri Nel sole: un successo discografico incredibile con un milione e trecentomila copie vendute. Nello stesso anno partecipa al tour italiano dei Rolling Stones.

Il successo mondiale è attestato dai 26 dischi d’oro, 8 di platino e canzoni come Sharazan, Felicità, Nostalgia canaglia, È la mia vita, Nel sole, solo per citarne alcune.

Nel 1980 vince il Kawakami Award al Yamaha Pop Festival di Tokio e due anni dopo in Germania il Golden Europe.

Nel 1982 stabilisce un record assoluto in Italia con quattro canzoni contemporaneamente nella hit parade. Nel 1984 in coppia con Romina Power vince il Festival di Sanremo con Ci sarà. Negli anni Novanta, Al Bano realizza alcuni video che raccontano le sue tournée: Autoritratto, L’America perduta, Una vita Emozionale e un omaggio a Carmelo Carrisi dal titolo Nel cuore del padre trasmesso da Rai 2, vero e proprio film – l’ultimo curato personalmente dall’artista – che racconta lo straordinario rapporto con il padre.

Nel 1995 esce il CD Emozionale che si avvale, tra le altre, della collaborazione di Paco de Lucia e del grande soprano Montserrat Caballè.

Dal 1996 si apre una nuova fase artistica: torna da solista al 46° Festival di Sanremo con il brano È la mia vita.

Senza mai tralasciare la musica leggera, la tentazione di cimentarsi anche con la lirica è forte per un artista dalle straordinarie doti canore che si esibisce in Bad Ischl (Salisburgo – Austria) con i tenori Placido Domingo e Josè Carreras.

Nel novembre 2001 Al Bano conduce il one man show Una voce nel sole per Rete 4.

Un’esperienza ripetuta sulla stessa rete nel marzo 2002 con il programma Al Bano, Storie d’amore e d’amicizia.

Nel 2007 torna a Sanremo con la canzone Nel perdono, il cui testo è stato scritto da Renato Zero, conquistando il secondo posto.

La sua vita artistica è profondamente impregnata di fede. Illuminanti, sul piano personale, sono gli incontri con Sua Santità Giovanni Paolo II, al cospetto del quale il cantante si esibisce in più occasioni.

Particolarmente vivo, in lui, è anche il ricordo di Madre Teresa di Calcutta e Padre Pio, conosciuto negli anni Cinquanta. 

Al Bano “E’ la mia vita” Palasport di Bolzano.
Al Bano “E’ la mia vita” Palasport di Bolzano.

Al Bano è stato Ambasciatore contro la droga per l’ONU.

In campo editoriale la vita e la carriera sono state “ricostruite” nelle due autobiografie È la mia vita e Con la musica nel cuore, diventate in pochi mesi degli autentici best-seller.

Le sue ultime due pubblicazioni Io ci credo e Fra cielo e terra raccontano il rapporto forte e intenso con la fede e la spiritualità.

Nel 2009 Al Bano torna per la quattordicesima volta al Festival di Sanremo con il brano L’amore è sempre amore.

Nel 2011 ancora a Sanremo con Amanda è libera ottiene il terzo posto mentre nella serata dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia – cantando Va Pensiero con Demitra Theodossiou e Iannis Plutarxos – conquista il primo premio assoluto assegnato da critici e musicisti.

Nel 2012 Boy George incide Nel sole: un importante riconoscimento per la canzone che ha lanciato Al Bano nel 1967.

Nel 2013 torna al Festival di Sanremo come ospite d’onore.

Al Bano è nel cast della popolare fiction di Rai 1 Un medico in famiglia, sempre per la stessa rete, con le figlie Cristel e Romina, nel dicembre 2013 conduce Mission e Così vicini, così lontani anche in coppia con Romina Power.

Il 2018 è un anno di grandi successi: oltre al tour in Cina, per la prima volta si esibisce in Corea del Sud. è “Coach” di The Voice, realizza il “featuring” con Fabio Rovazzi nel brano Faccio quello che voglio e lo special televisivo Madre Mia trasmesso da Rete 4, dedicato alla mamma Jolanda.

Nel 2019 su Canale 5 conduce 55 Passi nel Sole, produce e realizza il docu-film È la mia vita.

Dal 2019 al 2021, l’attività artistica subisce dei rallentamenti a causa della pandemia provocata dal “Covid-19” ma ciò non gli impedisce di tenere un mini-concerto per medici, operatori sanitari e degenti all’esterno del Policlinico di Bari.

Con la riapertura al pubblico delle piazze e dei teatri, Al Bano ricomincia il tour in Italia e all’estero. Tra il 2020 ed il 2021 partecipa come concorrente a Ballando con le stelle e a Il Cantante Mascherato, entrambi in prima serata su Rai 1.

Nel 2022 entra a far parte del roster live della DM Produzioni.

Maggiori informazioni su www.dmproduzioni.comProduzione Esecutiva e Management                    Ufficio Stampa per DM produzioni

Danilo Mancuso                                                     Gessica Giglioinfo@dmproduzioni.com                                           393 9147815

gessica@catinogiglio.it

www.dmproduzioni.com                                             Giovanni Giglio 349 2415826

ufficiostampa@catinogiglio.it

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/ecolors-a-zoomarine/

https://www.unfotografoinprimafila.it/non-moriro-di-fame-film-di-umberto-spinazzola/

Psychopathic Romantics “Isolation”.

Psychopathic Romantics “Isolation”. Il brano che anticipa il nuovo lavoro di inediti, In uscita venerdì 20 gennaio 2023

Isolation, da venerdì 20 gennaio 2023 in radio e sui digital store per l’etichetta Octopus Records, è il brano che segna il ritorno discografico degli Psychopathic Romantics, band napoletana dal sound internazionale.

Psychopathic Romantics “Isolation”. Preordina/Ascolta il brano sui digital store: https://bfan.link/isolation-2

Il brano è stato scritto dal frontman della band Mario ‘Dust’ La Porta, ispirato dalla situazione del lockdown del 2020.

L’autore si è soffermato su quella libertà e su quel tempo da dedicare a sé stessi messo a disposizione – paradossalmente – da una condizione di costrizione, in pieno isolamento dal mondo.

È il risvolto positivo, l’idea di un nuovo inizio oltre, perché no, allo spunto per provare un approccio alle cose più mirato all’autosufficienza. Psychopathic Romantics “Isolation”

La canzone, prodotta da Giuseppe Fontanella (24 Grana, direttore artistico dello ‘Scampia Music Fest’ e di ‘Sofar Sounds’ Napoli), riesce a farci viaggiare grazie ad un andamento ritmico vivace ma fluido e a sonorità folk e blues in cui la tradizione si mescola a suoni contemporanei.

Isolation anticipa il nuovo lavoro in studio della band che vedrà la luce nei prossimi mesi.

CREDITI

Autore testo e musica Mario La Porta

prodotto, registrato e mixato da Giuseppe Fontanella

Mastering Giovanni Versari

PSYCHOPATHIC ROMANTICS

Formata nel 2005, di base in Campania, la band Psychopathic Romantics ha pubblicato fino ad oggi tre album e si è esibita intensamente nel corso degli anni dal vivo sia in Italia che all’estero.

Il sound è in continua evoluzione, grazie al mix tra lo stile cantautorale di ispirazione internazionale dell’italo-americano Mario “Dust” La Porta, cantante e autore della band, e la ricerca musicale e l’approccio eclettico degli altri membri della band (Vincenzo Tancredi, Augusto De Cesare e Filippo Jr. Santoiemma) che spazia dal rock al noise, dallo schizofrenico al lento e ridondante, dalla psichedelia e al post-rock, dal punk alla tammorra.

Ben presto hanno iniziato a produrre e registrare materiale inedito. Nel 2007 hanno pubblicato il loro primo album, “Altered Education”, seguito nel 2010 da “Pretty Prizes”, entrambi autoprodotti. Psychopathic Romantics “Isolation”

Psychopathic Romantics “Isolation”.
Psychopathic Romantics “Isolation”.

Nel 2014 c’è stato un cambio di rotta.

Dust ha lasciato la batteria diventando chitarrista acustico e cantante a tempo pieno. Psychopathic Romantics “Isolation”

Da quel momento non c’è stato più un batterista di ruolo. Cercare nuovi modi per creare e riprodurre dal vivo arrangiamenti ritmici è stato molto stimolante per la band: da quel momento ogni componente contribuisce alla costruzione ed esecuzione del ritmo, suonando di volta in volta una percussione o un’altra, ma anche sperimentando ritmi elettronici come nella canzone “Bread and Circuses”, title track dell’ultimo album in studio della band (2015, Freakhouse Records).

Pubblicato inizialmente solo su piattaforme digitali, dal 2020 l’album “Bread and Circuses” è disponibile anche su supporto fisico, un vinile in edizione limitata.

“Bread and Circuses” ha ripreso il contenuto di un precedente EP senza titolo e lo ha ampliato con alcune nuove tracce. Psychopathic Romantics “Isolation”

Tra i brani aggiunti spiccano due interessanti collaborazioni, a dimostrazione del fascino della band per altre realtà musicali, che li porta a contaminare le loro canzoni con linguaggi molto diversi.

Nello specifico, in “H.ash” c’è un cameo parlato di Amaury Cambuzat (Ulan Bator, Faust, Chaos Physique, Acid Cobra, I feel like a bombed cathedral), mentre in “Up and Down” appare il rapper napoletano Rob.Shamantide (Ganjafarm Cru).

Durante il lockdown del 2020 hanno registrato e pubblicato alcuni video di brani tratti da “Bread and Circuses”, rivisitati in chiave acustica e ‘domestica’ e girati con gli smartphone, in cui ogni membro della band ha fatto la sua parte da casa propria, ricorrendo spesso a strumenti non convenzionali.

Due nuovi brani sono stati pubblicati tra novembre 2020 e aprile 2021 solo sul canale youtube della band, entrambi registrati dal vivo durante una ‘acoustic garden session’: “Suzanne” e “Slow”. Psychopathic Romantics “Isolation”

Nel 2022 la band ha firmato con l’etichetta Octopus Records e si è messa al lavoro sul nuovo materiale in studio sotto la supervisione artistica di Giuseppe Fontanella (24 Grana, direttore artistico dello ‘Scampia Music Fest’ e del format internazionale ‘Sofar Sounds’ per la città di Napoli).

A inizio 2023 è prevista l’uscita del primo singolo relativo a questo nuovo corso, che anticiperà l’uscita nei prossimi mesi degli altri brani che confluiranno nel nuovo album.

Nonostante l’impegno in studio, la band non perde occasione per portare in giro dal vivo un concerto completamente nuovo fatto di brani inediti e brani tratti da “Bread and Circuses”.

ISOLATION

To all the ones who enjoy your pain

To all your friends who smear on your name

To the lover who’s loved you insane

To all the ones who kill in his name

I salute, I salute, isolation (x2)

We could’ve been friends but maybe in another

life (x4)

To all the ones who try to bring you down

Make it a point to turn everything around

Now is a good time to paint, read and write

Now is a great time to dance through the night

I salute, I salute, isolation (x2)

We could’ve been friends but maybe in another

life (x3)

We could’ve been something but maybe in

another life

It’s good for the mind, body and soul (x8)

TRADUZIONE ISOLAMENTO

Tutti quelli che godono del tuo dolore

Tutti i tuoi amici che diffamano il tuo nome

L’amante che ti ha amato follemente

Tutti quelli che uccidono nel suo nome

Vi saluto, vi saluto, isolamento (x2)

Avremmo potuto essere amici ma forse in

un’altra vita (x4)

Tutti quelli che cercano di abbatterti

Impegnati a capovolgere tutto

È un buon momento per dipingere, leggere e

scrivere

È un ottimo momento per ballare tutta la notte

Vi saluto, vi saluto, isolamento (x2)

Avremmo potuto essere amici ma forse in

un’altra vita (x3)

Avremmo potuto essere qualcosa ma forse in

un’altra vita

Fa bene alla mente, al corpo e all’anima (x8)

Web & Social:

FACEBOOK: https://www.facebook.com/psycho.romantics/

INSTAGRAM: https://www.instagram.com/psychopathicromantics/

SPOTIFY: https://open.spotify.com/album/6XLGFGBC2woZkJly6FqSOh

YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCLoaInHnYrBQqial4zBewEg  

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/teatro-ghione-presenta-caravaggio/ https://www.unfotografoinprimafila.it/physis-and-rendering/

Non morirò di fame, un film di Umberto Spinazzola

Non morirò di fame, un film di Umberto Spinazzola, con Michele Di Mauro, Jerzy Stuhr, Chiara Merulla. una co-produzione italo-canadese

Uscirà al cinema il 2 febbraio Non morirò di fame, il nuovo film di Umberto Spinazzola interpretato da Michele Di Mauro (Call My Agent Italia), dal celebre attore polacco Jerzy Stuhr e dall’esordiente Chiara Merulla.

Non morirò di fame film di Umberto Spinazzola. Il film è una co-produzione italo-canadese, prodotto da La Sarraz Pictures, Rai Cinema e da Megafun Productions e distribuito sempre da La Sarraz Pictures.

Non morirò di fame è una storia toccante e di riscatto che tratta tematiche universali, come l’elaborazione del lutto e il complesso e profondo rapporto padre-figlia, ma anche tematiche a carattere sociale come lo spreco alimentare.

Il film, infatti, racconta la storia di Pier (Michele Di Mauro), ex chef stellato che vive ai margini della società ma che ritroverà il suo amore per la cucina attraverso un viaggio nel recupero alimentare, elaborando ricette con ingredienti ri-utilizzati e salvati dallo spreco.

Non morirò di fame, un film di Umberto Spinazzola
Non morirò di fame, un film di Umberto Spinazzola

Ad accompagnarlo in questo emozionante percorso ci sarà l’anziano clochard aristocratico Granata (interpretato da Jerzy Stuhr, celebre attore feticcio di Andrzej WajdaKrysztof Zanussi e Krysztof Kieślowski), che lo aiuterà a riscoprire il suo talento.

E sarà proprio grazie a questo che Pier riuscirà a recuperare il difficile rapporto con la figlia Anna (interpretato dalla giovane Chiara Merulla, per la prima volta sul grande schermo).

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/teatro-ghione-presenta-caravaggio/ https://www.unfotografoinprimafila.it/physis-and-rendering/

Paolo Recchia “Imaginary Place” Tour 2023

Paolo Recchia “Imaginary Place” Tour 2023. Fa tappa a Roma il tour di presentazione di Imaginary place il nuovo lavoro discografico in quartetto del sassofonista jazz Paolo Recchia

Paolo Recchia “Imaginary Place” Tour 2023. Luca Mannutza: pianoforte; Giuseppe Romagnoli: contrabbasso; Nicola Angelucci: batteria

Sabato 21 gennaio ore 21.30, il tour di presentazione di “Imaginary place” il nuovo lavoro discografico del sassofonista jazz Paolo Recchia, fa tappa presso lo storico Alexanderplatz Jazz Club di Roma (Via Ostia, 9 – info 06 86781296).

Il tour iniziato alla fine del 2022 sta portando il quartetto di Paolo ad esibirsi dal vivo in numerosi jazz club italiani e a partecipare a diversi eventi e manifestazioni da nord a sud della penisola. 

Recchia, sassofonista jazz (alto e soprano) di grande sensibilità, dal timbro caldo e in grado di emozionare già al primo ascolto.

La continua ricerca del suono, di una propria voce timbrica quale segno distintivo, ha raggiunto in questo nuovo prodotto discografico ancora più spessore e maturità artistica.

Paolo Recchia, per la quinta uscita discografica a suo nome, firmata dalla neonata etichetta Birdbox Records, si presenta con un quartetto composto da musicisti superlativi ormai riconosciuti dalla stampa e dal pubblico del jazz: il pianista Luca Mannutza, il contrabbassista Giuseppe Romagnoli e il batterista Nicola Angelucci.

Registrato a Città della Pieve, nel teatro degli Avvaloranti, grazie alla collaborazione con Nightingale Studios di Lorenzo Vella e Città della Pieve Promotion.

“Imaginary place” accoglie l’ascoltatore in un luogo immaginario, uno spazio fantasioso dove le idee musicali dei membri della band, si intrecciano e creano un nuovo terreno comune, unendo la tradizione jazz con elementi contemporanei in una sintesi personale.

Album generoso realizzato da musicisti legati da una sincera amicizia e uniti da una profonda intesa musicale, maturata nel tempo, concerto dopo concerto.

Registrato in presa diretta, in teatro sfruttando il riverbero naturale, con microfoni “vintage” per ottenere un suono di insieme il più possibile naturale e rotondo. 

Il lavoro è composto da materiale originale, da standard della tradizione jazzistica e brani di autori contemporanei.

Alcune di queste composizioni appartengono a musicisti che hanno avuto un’influenza diretta sul modo di suonare di Paolo Recchia e sono fonte di ispirazione sotto il profilo armonico, melodico e ritmico. 

ALEXANDERPLATZ JAZZ CLUB

Via Ostia ,9 – Roma  Tel.:  06 86 78 12 96 //

PRENOTAZIONI SOLO WHATSAPP: +39 349 977 0309 // +39 338 707 0737

Contatti uff. stampa Paolo Recchia

Info per radio, stampa e TV: segreteria@top1communication.eu

Stefania Schintu: +39 347 0082416

L’Album è acquistabile direttamente dallo shop della label

Sito web Label: Birdbox Records

Pagina artista/Label: Paolo Recchia – Birdbox Records

Shop cd Imaginary place: Imaginary place – cd

Shop Master Tape Imaginary place: Imaginary place – Master Tape

Shop Video concerto Imaginary place: Imaginary place – video recording

YouTube Birdbox Records

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/teatro-ghione-presenta-caravaggio/ https://www.unfotografoinprimafila.it/physis-and-rendering/

Physis And Rendering.

Physis And Rendering. Presentato da Vincenzo Marsiglia, a cura di Davide Silvioli, con la collaborazione di Davide Sarchioni. Dalla realtà tangibile della physis alla realtà virtuale del rendering


Physis And Rendering. NFT olografici e fotografie digitali, realtà aumentata e occhiale hololens incontrano le nuove frontiere del contemporaneo, nel cuore di Roma.

Physis And Rendering. Dal 1 febbraio al 25 marzo 2023. Opening: martedì 31 gennaio, ore 18:00. VISIONAREA Art Space – Auditorium della Conciliazione Indirizzo: Piazza Pia 1, Roma

Avamposto dell’arte contemporanea nel cuore di Roma, a pochi metri dalla Basilica di San Pietro, Visionarea ArtSpace inaugura il 2023 con Physis and rendering, personale di Vincenzo Marsiglia, a cura di Davide Silvioli con la collaborazione di Davide Sarchioni, in mostra dal 1 febbraio al 25 marzo 2023.

Artista dalla profonda attitudine interdisciplinare – con presenze alla Biennale d’Architettura di Venezia, alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, alla Casa del Mantegna di Mantova, al Museo di Palazzo Collicola di Spoleto, al Museo del Presente di Rende – per loccasione Vincenzo Marsiglia propone un percorso tra NFT olografici e fotografie digitali, realtà aumentata e occhiali hololens per un incontro ravvicinato conle nuove frontiere dell’arte contemporanea, tra digitale e reale.

I lavori in esposizione vanno, infatti, da esiti rispettivi delle serie “Fold”, “Modus”, “Star stone”, “Prospect”, fino a NFT olografici e fotografie digitali eseguite con il dispositivo Hololens 2: visore di ultima generazione a realtà mista e aumentata, applicato per la prima volta nel campo di ricerca delle arti visive dallo stesso Marsiglia. Physis And Rendering.

Physis And Rendering.
Physis And Rendering.

Physis and rendering –  mostra organizzata con il supporto della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanueleraccorda quindi una cerchia di opere distintive degli indirizzi di ricerca intrapresi dall’artista durante il suo percorso pluriennale, al punto da restituirne una versione sintetica e paradigmatica.

Physis And Rendering. «La mostra – scrive il curatore Davide Silvioli – approfondisce la complessità dell’operato dell’artista attraverso una chiave di lettura critica mirata a stabilire continuità tra risultati dovuti a processi differenti.

Dalla realtà tangibile della physis alla realtà virtuale del rendering, l’identità del progetto replica la facoltà della ricerca di Marsiglia di saper abitare entrambi questi emisferi del reale, rilevandone punti di contatto.

Termine costante di un lessico evidentemente declinato al plurale è la nota Unità Marsiglia (UM): un modulo grafico dalla forma di stella a quattro punte.

Quest’ultima corrisponde all’ente fondamentale del suo universo estetico, unità indivisibile di tutto l’esperibile artistico.

Quale generatore e narratore di contesti alternativi e complementari, il logo UM, circa gli ultimi sviluppi dell’attività di Marsiglia, in cui vi è un ricorso alla tecnologia sempre più significativo, transita dalle proprietà della materia fisica alle funzioni di media digitali come monitor lcd, ledwall, visori».

«La peculiarità di Vincenzo Marsiglia risiede nell’individuare sempre nuove soluzioni per lavorare sulla realtà aumentata e sviluppare in modi innovativi la possibilità di interagire con lo spazio reale attraverso la tecnologia. – commenta il Prof. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro

L’interesse dell’artista si focalizza in particolare sul dialogo fisico/digitale, che è il mezzo per mettere in relazione la dimensione visionaria di chi fa arte con il mondo concreto e tangibile che ci circonda.

Grazie alla Fondazione che mi onoro di presiedere, ho già dato spazio nel 2021, a Palazzo Cipolla, a questa nuova frontiera del linguaggio artistico, ospitando la grande mostra antologica di Quayola, uno dei maggiori esponenti della media-art a livello internazionale: come Quayola, anche Marsiglia ci aiuta a pensare e comprendere il tempo in cui viviamo, utilizzando il giusto linguaggio per esprimere una visione del mondo del XXI secolo.

La mostra Physis and rendering si qualifica dunque come un vero e proprio viaggio esperienziale, laddove il potere delle tecnologie è anche questo: far vivere esperienze nuove e creare inedite visioni».

Vincenzo Marsiglia è nato a Belvedere Marittimo (CS), nel 1972. Ha studiato all’Istituto d’Arte di Imperia e all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, diplomandosi in pittura.

Inizia l’attività espositiva negli anni Novanta, con mostre personali e collettive in gallerie, musei e spazi pubblici, in Italia e all’estero.

È docente presso l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED di Como e l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia.

Physis And Rendering.
Physis And Rendering.

La sua ricerca ha origine da un elemento visivo corrispondente a una stella a quattro punte, che è divenuta, nel tempo, una componente distintiva del suo lavoro; autentico “logo” dell’artista.

L’aspetto compositivo delle sue opere sembra rispecchiare una pratica ossessiva, generando esiti sempre nuovi in cui questo simbolo si permea con stoffe, ceramica, pietra, vetro, carta, articolandosi secondo variazioni continue di ritmo e di forma.

La sua estetica, per rigore ed equilibrio, è riconducibile alla tradizione dell’Astrazione geometrica, del Minimalismo, dell’arte Optical.

Negli ultimi cicli di lavori, l’artista sperimenta l’uso di tecnologie per testare le proprietà del suo linguaggio in funzione di nuove soluzioni espressive.

Lavori di questa tipologia manifestano una nuova considerazione della contemporaneità, legata agli strumenti di comunicazione che la caratterizzano.

Il proposito è quello di conseguire una categoria di opera d’arte mutevole, in potere di completarsi con l’interazione con lo spettatore.

Artista: Vincenzo Marsiglia

Titolo: Physis and rendering

Curatore: Davide Silvioli con la collaborazione di Davide Sarchioni

Testi in catalogo: Davide Silvioli e Davide Sarchioni

Durata: Dal 1 febbraio al 25 marzo

Inaugurazione: martedì 31 gennaio dalle 18:00 alle 21:00

Luogo: VISIONAREA Art Space – Auditorium della Conciliazione Indirizzo: Piazza Pia 1, Roma

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Mail: info@visionarea.org

Web: www.visionarea.org

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra  marta.volterra@hf4.it
 Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/teatro-trastevere-lo-spettacolo-delle_-2/ https://www.unfotografoinprimafila.it/niky-marcelli-la-vena-mazzarini/

Niky Marcelli “La Vena Mazzarini”.

Niky Marcelli “La Vena Mazzarini”. La nuova indagine della detective creata da Niky Marcelli, un “Cold Casre” per la Lince

Niky Marcelli “La Vena Mazzarini“, torna Anna Bonoli, detta “la Lince”, già protagonista del giallo La Strega Spiaggiata.

Niky Marcelli “La Vena Mazzarini”. Il romanzo, per i tipi di Santelli Editore sarà in libreria dal 27 gennaio.

Quel cadavere era spuntato proprio sotto al suo naso e lei era troppo “territoriale” per lavarsene le mani.

Con La Vena Mazzarini torna Anna Bonoli, detta “la Lince”, la detective borderline già protagonista, nel 2019, del fortunato giallo di Niky Marcelli La Strega Spiaggiata.

E tornano le ambientazioni care allo scrittore: la Romagna e soprattutto Cesenatico, teatro dell’azione di entrambi i romanzi.

La Vena Mazzarini, che dà il titolo all’opera, è infatti un canale che, partendo dal Porto Canale disegnato da Leonardo da Vinci, taglia in due una buona fetta della cittadina rivierasca.

Reintegrata in polizia con il grado di ispettore capo, la Lince – considerata dai suoi superiori un soggetto “problematico” – non è stata tuttavia riassegnata alla Squadra Mobile ma posta al comando del distaccamento di Cesenatico.

Questo, tuttavia, non le impedisce di incappare, grazie ad una “provvidenziale” tromba d’aria, in un cold case.

A seguito di un fortunale che ne ha smosso il fondo, dalla Vena Mazzarini è infatti emerso un sacco che contiene lo scheletro di una donna.

Il caso è ovviamente di competenza della Mobile e della Scientifica di Forlì.

E così sembra pensarlo anche la nuova e scostante piemme, titolare delle indagini.

Ma la Lince non ha nessuna intenzione di restarne tagliata fuori, è troppo territoriale e quel cadavere è spuntato praticamente nel giardino di casa sua.

Con il benestare ufficioso del commissario Luca Zoffoli, suo vecchio superiore e responsabile dell’indagine; l’aiuto dei colleghi e degli amici di sempre, e di alcuni nuovi e del tutto inattesi alleati, darà inizio ad un’inchiesta parallela, riuscendo a risolvere il mistero e a fare finalmente giustizia.

Niky Marcelli “La Vena Mazzarini”.
Niky Marcelli “La Vena Mazzarini”.

NIKY MARCELLI – NOTE BIOGRAFICHE

Niky Marcelli, giornalista e scrittore, è  nato a Milano ma si è trasferito quasi subito a New York e successivamente a Roma, dove ha risieduto fino al 2004, prima di coronare la sua vecchia aspirazione di andare a vivere in campagna. 

Cronista investigativo e critico di spettacolo, è stato uno dei «padri fondatori», nonché caporedattore, del settimanale satirico e di controinformazione La Peste, per il quale ha firmato numerose inchieste. 

Ha collaborato successivamente con i quotidiani L’Umanità, Il Giornale d’Italia, L’Avanti, Libero; con i periodici Audrey, Avvenimenti, Il Giornale Off, In Famiglia, Adesso, Di Tutto, con Mimì, inserto culturale settimanale del Il Quotidiano del Sud e con molte trasmissioni di successo della Rai, tra cui Via Teulada 66, Piacere Rai Uno, In Famiglia, Domenica In, Uno Mattina.

Come autore ha firmato nel 1993 il primo varietà prodotto e trasmesso dall’allora Tele Monte Carlo:

Specchio delle mie brame – in collaborazione con l’agenzia Elite di John Casablancas – e, in teatro, la commedia Capolinea, rappresentata con successo nelle stagioni 1997/98 e 1998/99. 

Nel 2003, per i tipi di Maretti, è uscita la sua raccolta di racconti Sotto la pergola del bar che non c’è più. Ora disponibile anche in e-book.

Dal 2004 al 2007 ha diretto l’agenzia web Lo Sport

Dal 2003 al 2010 ha collaborato con il settimanale di satira politica Veleno.

Nel 2013, per i tipi di TEKE, è uscito il suo giallo L’Ultimo Swing, rieditato a settembre del 2018 per i tipi di StreetLib.

Nel mese di luglio 2015, sempre per i tipi di TEKE, pubblica il romanzo La Contessa Rossa, primo volume della saga omonima.

A maggio 2016, pubblica in e-book, la raccolta di racconti Il senso di Giulio per Camilla, il manuale di cucina Tegame di scrittore non ancora bollito e la raccolta di poesie Versi Liberi.

A dicembre 2017, l’e-book Tegame di scrittore non ancora bollito diventa un libro per i tipi di StreetLib e una rubrica settimanale sul quotidiano on line Dailygreen.it.

A marzo 2018, sempre per i tipi di StreetLib, esce la terza edizione de La Contessa Rossa e il primo giugno dello stesso anno I Misteri di Hatria, secondo volume della saga.

A settembre 2018 viene rieditato da StreetLib anche L’Ultimo Swing.

A maggio 2019 esce, per i tipi di Santelli Editore, il giallo La Strega Spiaggiata e nel mese di giugno, per StreetLib, il secondo volume di Tegame di Scrittore Non Ancora Bollito.

A dicembre 2020 esce, per i tipi di StreetLib, il romanzo La Donna di Lana, terza avventura della saga de La Contessa Rossa.

Attualmente lavora nella redazione del programma di Rai Uno Uno Mattina.

Vive tra Campagnano di Roma – piccolo borgo alle porte della Capitale – e Cesenatico.

La Vena Mazzarini

Di Niky Marcelli

Santelli Editore

266 pagine

€ 15.99

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/teatro-trastevere-lo-spettacolo-delle_-2/ https://www.unfotografoinprimafila.it/mojostation-bday-party/

#MOJOSTATION BDAY PARTY.

#MOJOSTATION BDAY PARTY. Presentato da Mojo Station Blues Festival Monk, sabato 14 gennaio 2023, Monk Club // Via G. Mirri 35, Roma

#MOJOSTATION BDAY PARTY. THE BLACKSMITHS live (Italia), MARIO DONATONE book release (Italia), #MojoStation Dj-Set w/ guest

#MOJOSTATION BDAY PARTY. Gran festa per il ventesimo anno del principale programma radiofonico dedicato alla black music della capitale.

Mojo Station”, in onda ogni martedì sera dalle frequenze di Radio Città Aperta, festeggia con un Birthday Party esclusivo presso il Monk Club.

In concerto a Roma, The Blacksmiths, band rivelazione del 2022.

Evento imperdibile sabato 14 gennaio 2023. Sul palco del Monk Club, festa grande per il ventesimo compleanno del principale format radiofonico dedicato ai suoni black e african-american della Capitale.

Mojo Station – Il Blues e le Sue Culture” è il Radio Show, ideato e condotto da Gianluca Diana e Pietropaolo Moroncelli, in onda da venti stagioni ogni martedi dalle ore 21:00 alle 22:30, sulle frequenze di Radio Città Aperta, emittente che è media partner dell’evento.

Per l’occasione, presenta il live dei The Blacksmiths, trio composto da Marco Fabbri, Alessandro Garramone e Matan Rochiltz, musicisti di valore assoluto provenienti dalla sempre effervescente scena romana.

Mescolando i suoni della old-time music con la tradizione del blues, propongono un sound potente e coinvolgente, capace di far danzare e divertire al tempo stesso, come nella migliore scuola delle string band dell’epoca d’oro. Particolarità della formazione è quella di esibirsi, mescolando voci e suoni che si intrecciano tra loro, davanti ad un solo microfono.

Essenziali e dirompenti al tempo stesso: uno spettacolo da non perdere. Sarà inoltre presentato “Blues che viaggiano in prima classe” [Aracne] del pianista Mario Donatone, che intervistato dal giornalista Angelo D’Elia del magazine digitale Lester, racconterà di quali narrazioni è innervato il testo che si avvale, tra gli altri, della introduzione di Federico Zampaglione dei Tiromancino.

Prima e dopo dj-set a cura della crew di Mojo Station, con special guest Tiedbelly, icona dell’underground romano ed ulteriori ospiti a sorpresa. Il tutto tra rarità, hits, funk, r’n’b, soul, bounce music e New Orleans sound.

Direzione artistica a cura del Mojo Station Blues Festival, kermesse facente parte dell’Italian Blues Union, ass. nazionale di settore di cui è membro attivo del Board, nonché affiliata alla Blues Foundation di Memphis, Tennessee.

#MojoFest // A Year Long Festival

Artwork by Andromalis. Photo Report by Luca Prospero & Marco Mancini

Programma 20° #MojoStation BDay Party | 14 Gennaio 2023

Monk Club | Ingresso Gratuito

H 19:30 | Apertura Porte

H 19:45 | The Blacksmiths • 1st set (Old Time; String Band; Blues)

H 20:20 | Presentazione libro “Blues che viaggiano in prima classe” di e con Mario Donatone

H 21:25 | The Blacksmiths • 2nd set (Old Time; String Band; Blues)

H 22:00 a seguire | Mojo Station dj-set + special guest Tiedbelly [Funk; Raw Blues; New Orleans Sound; Soul Groove]

#MojoStation BDay Party – XX Edizione

14 Gennaio 2023 | presso Monk Club, Via G. Mirri 35, Roma

Ingresso Libero | Ore 19:30 apertura porte

Info: Mail info@monkroma.club | info@mojostation.net Tel: + 39 06 6485 0987

Ufficio Stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333| maurizioquattrini@yahoo.it

Info Web:

Key Word FB/YouTube/Twitter: MojoStation

Hashtag: #MojoStation #MojoFest #staymonk

http://www.mojostation.net/

facebook.com/MojoStationBluesFestival;

twitter.com/mojostation

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/duo-ciampa-piccotti-adios-nonino/ https://www.unfotografoinprimafila.it/f-o-m-o-fear-of-missing-out/

Francesco Cicchella in BiS! Teatro Europa

Francesco Cicchella in BiS! Teatro Europa

Francesco Cicchella in BiS! Teatro Europa, 31 marzo 2023 ore 21,00. Teatro Europa, Aprilia

Francesco Cicchella in Bis! Il 31 marzo al Teatro Europa di Aprilia.

Francesco si gioca tutte le sue carte in un one man show esilarante, nel quale ritroviamo i suoi cavalli di battaglia (come le parodie dei cantanti Ultimo, Achille Lauro, Massimo Ranieri) e performances completamente inedite.

La comicità si sposa con la musica, come da sempre nello stile del giovane showman, per dare vita ad uno spettacolo ricco di emozioni e risate.

Sul palco oltre all’artista partenopeo, che firma anche la regia, troviamo la sua fedele spalla Vincenzo De Honestis e la band diretta dal maestro Paco Ruggiero.

Lo spettacolo è scritto da Cicchella, Gennaro Scarpato e Vincenzo De Honestis. Produzione: Top Ag­ency Music & AG Spettacoli

Francesco Cicchella in BiS! Teatro Europa
Francesco Cicchella in BiS! Teatro Europa

Biglietti in vendita su Ticketone.it

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/cinzia-tedesco-in-italian-jazzsongs/ https://www.unfotografoinprimafila.it/teatro-biblioteca-quarticciolo-come-a-casa-tua/

F.O.M.O. Fear Of Missing Out.

F.O.M.O. Fear Of Missing Out. Fortezza Est. Creazione di Francesca Lombardo, 19-20-21 Gennaio 2023 | h. 20:30

con Valentina Buoninconti, Marcella Di Giacomo, Marzia Meddi ambiente sonoro Samuele Cestola foto Giada Spera

F.O.M.O. Fear Of Missing Out, un ringraziamento speciale a Livia Porzio. Residenza Creativa Fortezza Est

Debutta in prima assoluta a Fortezza Est dal 19 al 21 gennaio 2023 “F.O.M.O. Fear of missing out”, spettacolo ideato e diretto da Francesca Lombardo che indaga la contemporanea dipendenza da social network e l’ansia sociale di rimanere esclusi se disconessi, in scena Valentina Buoninconti, Marcella Di Giacomo, Marzia Meddi con ambiente sonoro di Samuele Cestola.     

Viviamo in una società tecnologicamente avanzata, abbiamo un profilo su un social network, siamo un brand, un marchio, un progetto che va promosso affinché rimanga in vita perché “se non sei online non esisti” e il tuo progetto muore.

La società delle Performance è una società che divora tutto e rende tutto commercializzabile. F.O.M.O. Fear Of Missing Out

Oggi esistono solo performers interessati allo sviluppo del proprio progetto non solo in ambito lavorativo ma in ogni momento della propria vita.

Si tende a comunicare solo ciò che è positivo, il negativo può essere nascosto, eliminato. La realtà è continuamente aggiustata e filtrata per entrare meglio in uno scatto.

Bisogna produrre contenuti nuovi ogni giorno, fare di tutto per non sparire, investire sulla visibilità, essere sempre sul pezzo non farsi dimenticare.

Questa è la FOMO, letteralmente è la paura di perdere, la paura di essere tagliati fuori, di perdersi qualcosa di importante, di essere esclusi.

Una nuova forma di ansia sociale, uno stato di oppressione che porta alla dipendenza da social network. Come si può non vivere con l’ansia, se la performance riuscita di ieri è già stata dimenticata e bisogna inventarsene una nuova?!

Ed è in questa corsa verso qualcosa che non si sa neanche bene cos’è che si rischia di perdere autenticità. Siamo esseri complessi e la complessità ha bisogno di uno spazio vitale che sia contemplativo…eppure sembra non ci sia molto spazio per il silenzio.   

“L’intento della mia ricerca – spiega Francesca Lombardo – non è la critica indignata alla tecnologia o ai social in quanto tali ma una riflessione sulle dinamiche sociali che ci attraversano ed influenzano costantemente. F.O.M.O. Fear Of Missing Out

F.O.M.O. Fear Of Missing Out.
F.O.M.O. Fear Of Missing Out.

Spesso mi ritrovo ad essere spettatrice di una società che va troppo veloce, in cui lo switch tra privato e pubblico non è così poi tanto immediato, scontato e obbligato.

La mia ricerca trae ispirazione dal libro “La società delle Performance” di M. Gancitano e A. Colamedici, filosofi, scrittori e fondatori del progetto Tlon”

In scena tre prototipi di profili social da cui sbirciare dinamiche che si manifestano di continuo sui social network, dall’artista impegnata, dalla giovane modella che presta il suo corpo a qualche marca di moda, alla yogina che tenta di mantenere autentico il proprio respiro nonostante uno schermo e un pubblico sempre esperto e giudicante. Tutte impegnate nel proprio progetto e in relazione amorosa/ossessiva con il proprio device.

Qualunque sia l’ossessione e in qualunque forma appaia, dietro si cela una disperata ricerca di senso. La finalità della ricerca di Francesca Lombardo è quella di generare domande e riflessioni su come abitiamo e viviamo la Società delle Performance. F.O.M.O. Fear Of Missing Out.

Quanto è profonda e consapevole l’esposizione della propria vita e del proprio corpo ad un pubblico sconfinato come quello del web?

F.O.M.O. Fear of missing out 19-20-21 Gennaio ore 20:30

 Stagione 2022/2023 VOLI PINDARICI – Fortezza Est

via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara

Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30

biglietto unico 12.00€

www.fortezzaest.com

info e prenotazioni   mail prenotazionifortezzaest@gmail.com | whatsapp 329.8027943| 349.4356219

biglietti online: urly.it/3rrf3

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/cinzia-tedesco-in-italian-jazzsongs/ https://www.unfotografoinprimafila.it/teatro-biblioteca-quarticciolo-come-a-casa-tua/

Antonino “Comunque sia” il suo nuovo singolo

Antonino “Comunque sia” il suo nuovo singolo in radio e in digitale (Joe & Joe/Believe) 13 gennaio 2023 

Dopo la vittoria ad Amici ed il trionfo nel 2022, a “Tale e Quale Show”, esce, venerdì 13 gennaio, il nuovo singolo di Antonino “Comunque Sia” (Joe & Joe /distr. Believe). 

Antonino “Comunque sia” il suo nuovo singolo. Il brano scritto a quattro mani dal cantautore siciliano Giovanni Caccamo, già vincitore delle Nuove Proposte a Sanremo 2015, e da Lorenzo Vizzini, è una power ballad che Antonino sente particolarmente sua e che ha fortemente voluto come apripista della sua nuova produzione discografica. 

Nel videoclip Roma fa da cornice al racconto intimo e personale di una storia d’amore universale.

Con un piano sequenza viviamo un crescendo emotivo che inizia con una polaroid abbandonata su una panchina e finisce con la consapevolezza che la mano del destino farà il suo corso perché “l’unica certezza sarà sempre l’amore.” Il videoclip è stato diretto da Bianca Burgo.

«Avere un cuore non è sbagliato, averne due neanche. Il coraggio ci frega? Si potrebbe sempre trovare la soluzione. In Comunque Sia”’ linfinito ripetersi di una canzone damore’ si ferma alla consapevolezza dell’amore dato.

Lamore che in quel preciso momento hai sentito di dare. E questo è un valore. Questo conta. Grazie Giovanni, grazie Lorenzo: non avrei saputo dirlo meglio di così». Antonino 

Giovanni Caccamo: “Sono felice che Antonino si sia rispecchiato, riconosciuto in questa canzone scritta da me e Lorenzo Vizzini. È commovente quando un’armonia incontra, danza, con l’anima di chi la interpreta; è così che nasce un’emozione”. 

Antonino Spadaccino (Foggia, 9 marzo 1983). Noto al grande pubblico dal 2004, anno in cui vince la quarta edizione del talent show “Amici”.

Nel 2005 esce il suo primo album “Antonino” (che contiene la hit “Ce la farò”, disco d’oro a pochi mesi dall’uscita) e si aggiudica il Premio Lucio Battisti come miglior cantante emergente.

Nello stesso anno, partecipa a Sanremo per un duetto con Gigi D’Alessio che lo vuole al suo fianco per il brano “L’amore che non c’è”, raccogliendo consensi e critiche positive.

Nel 2008 il singolo “Resta come sei” anticipa l’uscita del secondo album “Nero indelebile”. Nello stesso periodo vince molti concorsi internazionali tra cui, nel 2009, il Cerbul De Aur, Concorso Internazionale della Musica che si tiene in Romania e, nel 2010, il Festival Internazionale della Musica di Cesme (Turchia) con il brano “Freedom“, scritto da lui.

Antonino “Comunque sia” il suo nuovo singolo
Antonino “Comunque sia” il suo nuovo singolo

Il 2010 segna l’inizio della collaborazione con la label “Non ho l’età” di Mara Maionchi con cui realizza l’EP “Costellazioni”.   

Nel 2012 pubblica “Libera quest’anima”, new packaging dell’EP “Costellazioni”, che contiene tre brani inediti tra cui “Ritornerà” e “Resta ancora un po’”, scritto per lui da Emma Marrone.

Nel 2016 Antonino torna sulle scene con “Ali Nere” contenuto nell’album “Nottetempo”. Nel 2018 partecipa alle audizioni di XFactor Uk rientrando nelle “Best 12 voices of Uk OVER30”. L’esperienza internazionale continua con la pubblicazione del singolo in inglese “Wake up Call” e, nel 2020, con l’EP “Christmas” (Che contiene il duetto con Emma Marrone sulle note di “Have yourself a merry little Christmas”). 

Nel 2022 vince il programma tv “Tale e Quale Show” in onda su Rai1 e, nello stesso anno, riceve il prestigioso “Premio Mia Martini”. 

 Il 2023 è l’anno del grande ritorno discografico con il singolo “Comunque sia”. 

Segui ANTONINO sui social: 
Instagram @antonino.real 

Facebook antoninooffical 

Twitter @antoninomusic  

leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/cinzia-tedesco-in-italian-jazzsongs/ https://www.unfotografoinprimafila.it/teatro-biblioteca-quarticciolo-come-a-casa-tua/

Riccardo Ballerini Project “The Night Sky”.

Riccardo Ballerini Project “The Night Sky”. Mercoledì 11 gennaio ore 21,00. Riccardo Ballerini, pianoforte, Claudio Corvini, tromba, Sandro Satta, sax, Toni Armetta, contrabbasso, Davide Pentassuglia, batteria

L’Alexanderplatz Jazz Club, presenta, mercoledì 11 gennaio, Riccardo Ballerini Project – “The Night Sky”. Riccardo Ballerini guarda il cielo.

Riccardo Ballerini Project “The Night Sky”. Lo ha sempre guardato, coltivano negli anni la sua passione per l’astrofotografia.

Maguardando il cielo ha anche sempre immaginato che suono dovesse avere, soprattutto il cielo notturno, quello in cui miliardi e miliardi di stelle brillano nel buio, ispirando artisti di ogni dove, illuminando la loro creatività, facendo sognare gli innamorati, piangere i malinconici, immaginare viaggi interstellari o pensando senza fine all’infinito.

Pianista e compositore di grandissime doti personali e creative, Ballerini ha deciso dopo tanti anni di mettere insieme queste due passioni, ma di farlo in una maniera per lui diversa, abbandonando per un attimo il ruolo di compositore e vestendo per una volta i panni dell’interprete, sia musicale che fotografico, e ha realizzato “The Night Sky”.

Per la prima volta ha deciso di realizzare un album in cui non propone composizioni sue, ma brani scritti da altri autori che si sono ispirati al cielo notturno, scrivendo musiche e storie che sono rimaste a brillare nel tempo, un po’ come le stelle che hanno guidato la loro inventiva.

E ha pensato di unire queste musiche a una collezione di immagini da lui catturate nelle tante ore passate in cima alle montagne, sotto il cielo notturno.

Riccardo Ballerini Project “The Night Sky”.
Riccardo Ballerini Project “The Night Sky”.

Così in “The Night Sky” non troverete il ‘solito’ Ballerini, ma un musicista che prova a raccontare sé stesso rileggendo le composizioni di chi come lui è rimasto affascinato dalla vastità, dalla ricchezza, dallo splendore oscuro del cielo notturno, scrivendo brani, canzoni, storie, che hanno portato nello spazio profondo generazioni intere di ascoltatori, e lui per primo.

Accompagnato da Sandro Satta al sax, Claudio Corvini alla tromba, Toni Armetta al contrabbasso e da Davide Pentassuglia alla batteria, Ballerini rilegge brani di epoche e autori diversi, non necessariamente del jazz, come il Bowie di “Starman” o l’Hendrix di “Third Stone from The Sun”, accanto a classici come “Fly Me To The Moon”, o “Stella By Starlight” e “Moonlight Serenade”, dandogli una prospettiva diversa e coinvolgente, parlando la lingua del jazz ma guardando sapientemente anche oltre.

C’è una sola composizione originale, in realtà, “Tele’s Scope”, fortemente ispirata però a un brano di Bill Evans, “Peri’s Scope”, tanto per dire che alla fine ogni rilettura, ogni interpretazione, può diventare un brano originale, e accompagnarci in un viaggio di scoperta tra la musica e le stelle.

Inizio concerti ore 21,00

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

349 977 0309 (WhatsApp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

www.alexanderplatzjazz.com

Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/teatro-arcobaleno-presenta-vantone/ https://www.unfotografoinprimafila.it/the-show-fortezza-est/