Heroes International Film Festival.

Heroes International Film Festival. Il primo festival dedicato al rapporto tra Cinema e Arti Visive


Heroes International Film Festival. Fantasy e Sci-fi, Horror e Thriller, Action e Crossover: la parola ai professionisti del grande cinema “di genere”

La prima edizione di “HEROES INTERNATIONAL FILM FEST” si terrà online sulla piattaforma di MYMOVIES dal 6 all’8 novembre 2020 con 72 ore di evento no stop.

Heroes International Film Festival. Il Festival doveva svolgersi alla Casa del Cinema di Roma, ma la chiusura delle sale con il DPCM del 24 ottobre, non ha lo ha reso possibile

“Quando abbiamo cominciato a lavorare al festival, esattamente un anno fa, la parola e l’accezione più comuni per il concetto di “eroe” erano legate a un immaginario molto diverso da quello degli ultimi mesi.

Heroes International Film Festival. Pensavano ai beniamini degli H-Movies, ai villain dell’horror, a principesse elfiche o astronauti, detective hard boiled o samurai…

Gli eroi di oggi sono invece persone che si incontrano tutti i giorni, indossano maschere per legge e non per nascondersi né tantomeno per ispirare sogni o incubi nel loro prossimo.

Heroes International Film Festival. Guidano camion piuttosto che navicelle spaziali e indossano camici al posto di sgargianti mantelli.

Per questa stessa ragione eppure, il confronto quotidiano con l’emergenza e l’immersione claustrofobica nella pandemia hanno acuito in noi anche il desiderio di evadere, di vivere altre storie e un desiderio ancora più forte di riprenderci il nostro spazio nella costruzione dell’immaginario collettivo.

“Eroi” sono oggi più che mai non solo quelli che seguitano a produrre, gestire e trasferire alimenti o cure necessarie ai nostri corpi ma anche quelli che giorno dopo giorno si stanno impegnando per alimentare la nostra fantasia e le nostre menti”, dichiara Max Giovagnoli, Direttore Artistico Heroes International Film Festival.

La prima edizione di Heroes International Film Festival celebra artisti e professionisti del cinema e della serialità “di genere”, delle major e indipendenti.

Non solo registi, produttori e attori come nei festival tradizionali ma innanzitutto le maestranze e i professionisti che prima, dentro e dopo il film, lavorano alla costruzione della magia e della messa in scena del cinema su qualunque schermo o device.

Mostrando i lavori realizzati per grandi produzioni.

Dando voce al loro racconto su come hanno creato questa o quella scena e spiegando le tecniche e le regole del proprio mestiere nella creazione di grandi film e serie internazionali.

Heroes International Film Festival. LA STRUTTURA DEL FESTIVAL

UNIVERSES: una sezione di lungometraggi “di genere” (7) proiettati in anteprima nazionale;

STORIES: un concorso in due sezioni per cortometraggi (30 i selezionati su 2450 proposte) d’autore e d’accademie analizzati da una giuria internazionale;

HEROES FILM SCHOOL: un programma di masterclass (12) e workshop (11) di artisti e professionisti internazionali e nazionali dedicata ai temi delle Arti Visive e dello Storytelling, della Regia e degli Effetti Speciali, del Suono e dei VFX;

HALL OF HEROES: un exhibit in forma di web documentary sugli Art Department, con materiali provenienti da produzioni hollywoodiane (Disney-Pixar, Industrial Light & Magic, Weta Digital);

Il PREMIO HEROES ACTION dedicato ad artisti e professionisti distintisi nel panorama italiano e internazionale, con attenzione particolare al territorio romano e al cinema e alla serialità.

SPECIAL EVENTS: performance e celebrazioni dedicate ai beniamini del cinema horror e fantasy, thriller e sci-fi, action e crossover: nuove produzioni e “grandi maestri” di tutti i tempi.

UNIVERSES: LA LINE-UP DI LUNGOMETRAGGI DEL FESTIVAL

ESCAPE FROM PRETORIA (SUD AFRICA, 2020) Regia di Francis Annan, con Daniel Radcliffe, Daniel Webber, Mark Winter – ANTEPRIMA 1978.

Tim Jenkin (Daniel Radcliffe, Harry Potter) è un cittadino sudafricano accusato di terrorismo e imprigionato perché coinvolto in operazioni di propaganda anti-apartheid.

Insieme a un altro attivista, Stephen Lee (Daniel Webber, The Punisher), l’uomo progetta un’evasione dal carcere di massima sicurezza.

Basato sulla storia vera, già raccontata da Tim Jenkin nel suo libro biografico “Inside Out: Escape from Pretoria Prison”, il film è un prison movie che mescola le carte del biopic e del thriller action.

Per costruire nel dettaglio il piano di evasione, il regista e sceneggiatore Francis Annan si è avvalso dell’aiuto di alcuni veri prigionieri politici di Pretoria.

BLOOD VESSEL (USA, 2019) Regia di Justin Dix, con Alyssa Sutherland, Robert Taylor, Nathan Phillips, Christopher Kirby, John Lloyd Fillingham, Alex Cooke – ANTEPRIMA

Con Blood Vessel, il regista Justin Dix, pluripremiato effettista speciale che ha in curriculum collaborazioni sul set di Star Wars: Episodo II – L’attacco dei cloni, Star Wars Episodio III – La vendetta dei Sith e Babadook, ambienta durante la Seconda Guerra Mondiale nientemeno che un vampire movie.

Con il supporto produttivo e distributivo della comunità di registi indipendenti The Horror Collective, Blood Vessel racconta l’avventura di un gruppo di sopravvissuti che, da una scialuppa di salvataggio, riesce ad abbordare un’imbarcazione tedesca abitata da vampiri assetatati di sangue. Protagonista della storia Alyssa Sutherland, tra i volti più amati di Vikings e The Myst.

CLIFTON HILL (Canada, 2019) Regia di Albert Shin, con Tuppence Middleton, Hannah Gross, Marie-Jose’ Croze, Eric Johnson – ANTEPRIMA

Alla morte della madre, Abby torna nei luoghi della sua infanzia, vicino alle cascate del Niagara.

Ritrova anche il luogo nel quale aveva assistito da bambina a un presunto rapimento, un ricordo che da allora continua ad ossessionarla.

Questa volta però decide di andare a fondo al mistero e svelare i segreti della piccola cittadina.

Un thriller moderno dalle tinte noir costruito attorno a quello che appare inizialmente come un semplice caso di persona scomparsa.

Un’ottima prova del giovane regista Albert Shin con Tuppence Middleton (Sense8, Black Mirror) e Hannah Gross (Joker, Tesla, Mindhunter).

THE BLACKOUT: INVASION EARTH (Russia, 2019) Regia di Egor Baranov e Nathalia Hencker, con Aleksey Chadov, Lukerya Ilyashenko, Pyotr Fyodorov e Svetlana Ivanova.

Un improvviso blackout colpisce ogni angolo del pianeta Terra, ad eccezione di una piccola area dell’Europa Orientale.

Quando le forze armate si avventurano nel territorio compromesso, si trovano davanti ad una verità scioccante quanto inspiegabile: una quantità enorme di cadaveri.

Come se non bastasse i pochi sopravvissuti, uomini o animali, sembrano essere controllati da un’entità superiore e ostile.

Chi o cosa sta distruggendo la vita sulla Terra? E per quanto tempo sopravvivrà l’ultimo avamposto dell’umanità?

Un sorprendente film di fantascienza russo che per epicità e scene action non ha nulla da invidiare ai blockbuster hollywoodiani.

JUMBO (Francia, 2020) Regia di Zoé Wittock Wittock, con Noémie Merlant, Emmanuelle Bercot, Bastien Bouillon, Sam Louwyck

Jeanne, una giovane ragazza che vive insieme alla madre, è da sempre affascinata dalle giostre e lavora in un parco divertimenti.

Un giorno incontra Jumbo e se ne innamora, e Jumbo altri non è che la nuova attrazione principale del parco.

Al suo primo lungometraggio la regista Zoé Wittock confeziona una delicata favola sul diverso, con una Noémie Merlant che già aveva dato ottima prova di sé in Ritratto della giovane in fiamme, perfetta nel ruolo della protagonista.

IMMORTAL HERO (Japan, 2019) Regia di Hiroshi Akabane, con Hisaaki Takeuchi – ANTEPRIMA

Tratto da una storia vera, il film diretto dal regista di In her place e pluripremiato in tutto il mondo è diventato un vero e proprio fenomeno in Giappone. La storia racconta la vita di un manager di successo che lavora troppo, fino a rischiare la vita. Al suo risveglio, scampato alla morte, cambierà l’esistenza di milioni di persone.

MY GRANDPA IS AN ALIEN (Croazia, 2019) Regia di Marina Andree Skop e Drazen Zarkovic, con Lana Hranjec, Nils Ole Oftebro, Ozren Grabaric – ANTEPRIMA

In un solo istante la vita di Una viene completamente stravolta: il nonno è rapito dagli alieni, mentre la madre collassa e finisce in ospedale.

Una scopre quindi che il nonno era egli stesso un alieno, precipitato sulla Terra, ed incontra il suo pilota: un simpatico robottino brontolone. Non solo: la strana coppia ha meno di 24 ore per salvare il nonno.

Una divertente commedia fantascientifica diretta ad un pubblico giovane, ma con un messaggio universale.

STORIES: CORTI D’AUTORE E ACCADEMIE – GIURIA INTERNAZIONALE

Cortometraggi da tutto il mondo si sfidano per il premio come miglior corto di genere nella sezione Corti d’Autore e Corti d’Accademie. A giudicarli, 5 grandi professionisti del cinema “di genere”.

FINALISTI DELLA SEZIONE STORIES – CORTI D’AUTORE

Moondrops di Yoram Ever-Hadani (Israel, Fantasy)

Strawberries di Manos Karystinos (Bulgaria, Thriller)

The Haunted SworDman di Tab Murphy e Kevin McTurk (Fantasy, USA)

La Fiamma di Giacomo Talamini (Italia, Fantasy)

Sentience di Guillaume Bierry (Sci-fi, France)

Hashtag di Ben Alpi e Kevin Rubio (USA, Sci-Fi)

LA GIURIA INTERNAZIONALE

Sean Rourke è uno dei principali visualization artist hollywoodiani, figura professionale indispensabile al regista per “vedere il film prima di girarlo”. Nella sua carriera ha lavorato a blockbuster quali: Jumanji, Spider-man, Man in black, The Avengers, Venom, Pirati dei Caraibi e a serie quali Games of Thrones.

Glen McIntosh è da oltre vent’anni uno dei maggiori lead animator mondiali. Con Lucas ha lavorato ai primi tre episodi di Star Wars, con Spielberg a ET L’extra-terrestre e Ready Player One, con J.J. Abrahams a Super 8 e con Michael Bay in Transformers.

Il suo lavoro più impegnativo è stato però quello sui dinosauri di Jurassic World, di cui ha curato l’animazione digitale.

Edvige Faini è una concept artist milanese al lavoro nel cinema e nei videogames. Nel suo portfolio, titoli quali Maleficent, Jupiter Ascending, Pirati dei Caraibi, L’alba del pianeta delle Scimmie, Edge of Tomorrow, 300 e Krampus. Nei videogames ha lavorato per Ubisoft alla produzione di Assassin’s Creed Unity e per Square Enix Japan allo sviluppo di Final Fantasy XV.

Alessio Liguori, giovane regista che ha esordito col thriller Report 51 che incrociava le riprese documentaristiche alla Blair Witch Project con atmosfere sci-fi.

Nel 2018 ha diretto l’horror In the Trap presentato nei maggiori festival internazionali di cinema “di genere” e nel 2020 il fantasy horror Shortcut, distribuito da Minerva Pictures e per settimane in classifica nei cinema americani.

Prisca Amori, violinista solista dell’orchestra della RAI, coordinatrice per l’Orchestra Italiana del Cinema e per anni Primo Violino di Ennio Morricone.

Ha registrato più di 200 colonne sonore con Bacalov, Cipriani, Einaudi e Desplat. Ha lavorato a film quali Nuovo Cinema Paradiso, La leggenda del pianista sull’Oceano, Perfetti sconosciuti e alla serie Netflix in uscita Nerone.

PREMIO HEROES ACTION

VINCITORE Premio Heroes Action 2020

Leonardo Cruciano è il principale Special Effects Supervisor italiano. Fondatore dello studio Makinarium e oggi in Baburka Studios, ha vinto due David di Donatello per Il racconto dei racconti di Matteo Garrone e il Premio Carlo Rambaldi.

Ha lavorato a Tomb Raider, Zoolander e Ben Hur e ha collaborato con Ridley Scott, Spike Lee e Paolo Sorrentino. Nel 2020 è stato nominato agli Oscar come Best Special Make-up Effects per 6 Underground di Michael Bay. Nelle serie TV ha lavorato a I Borgia (HBO), Il Miracolo (SKY) e Catch 22 di George Clooney (Netflix).

VINCITORE Premio Heroes Action Young 2020

Fulvio Risuleo si è diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografa di Roma e i suoi cortometraggi Lievito Madre (2014) e Varicella (2015) sono passati per il festival di Cannes, dove il secondo ha vinto la prestigiosa “Semaine de la Critique”.

Ha diretto i film Guarda in alto (2017) e Il colpo del cane (2019) e la serie interattiva Il Caso Ziqqurat. Come fumettista ha pubblicato Sniff (2019) e Passatempo (2020) per Coconino Press.

HALL OF HEROES – FOCUS SUGLI Art Department HOLLYWOODIANI

L’Art Department è la scatola magica, la fucina dei ciclopi e la prima “parete” sulla quale la magia del cinema prende forma nella pre-produzione del film.

Dal concept ai primi sketch di personaggi e ambientazioni, dal design alla prototipazione di macchine e props, dalla visualizzazione del racconto alle sue prime traduzioni animate.

Nella Hall of Heroes sono rappresentati materiali prodotti dagli Art Department delle più importanti produzioni hollywoodiane “di genere”: Disney-Pixar, Industrial Light & Magic e Weta Digital.

Un viaggio in forma di documentario per il web che ci porta in studi ed ateliers dislocati in nazioni diverse, i cui materiali vengono condivisi a distanza con scadenze spesso molto convulse.

Dallo Storyboarding di William Simpson (Games of Thrones) al Character Design di Edvige Faini (Maleficent, Pirati dei Caraibi, Krampus) dalla direzione della fotografia “dipinta” da Sharon Calahan (Ratatouille, Cars 2, Il viaggio di Arlo) agli studi sui dinosauri di Jurassic World di Glen McIntosh.

HEROES FILM SCHOOL

Le masterclass della film school prendono in esame tre lavorazioni in film per ciascuno speaker, per approfondire il suo mestiere e il suo approccio tecnico-artistico in produzioni nazionali e internazionali.

David di Donatello, Candidati agli Oscar e Ciak d’Oro portano la loro diretta esperienza dal set o per il set. I workshop tematici approfondiscono le tecniche e le diverse fasi produttive di film e serie, con un’attenzione particolare verso il rapporto tra Filmico e Arti Visive.

Programma Masterclass

CARLO POGGIOLI: Il Costume Designer (Divergent, The Young Pope, Van Helsing)

PAKI MEDURI: Il Production Designer (Gomorra, Padre nostro, Tito e gli Alieni)SERGIO STIVALETTI: Il Make-up (Diabolik, Maschera di cera, Opera)

LEONARDO CRUCIANO: Special Effects (6 Underground, Il racconto dei racconti, Tutti i soldi del mondo)

PRISCA AMORI: Soundtrack (La leggenda del pianista sull’oceano, Perfetti sconosciuti, Harry Potter)

MIRKO PERRI: Il Sound Designer (Veloce come il vento, Dogman, Il primo Re)

ALESSIO LIGUORI: Regia (Report 51, In the trap, Shortcut)

FULVIO RISULEO: Regia cortometraggi (Lievito madre, Varicella, Il colpo del cane)

EDVIGE FAINI: Il Concept Artist (Maleficent, Pirati dei Caraibi, Krampus)

GLEN MCINTOSH: Il Lead Animator (Jurassic World: Fallen Kingdom)

SEAN ROURKE: Il Visualizer (Venom, Men in Black, The Avengers)

LUCA AZZOLINI: Scrittori tra romanzo e serie tv (Romulus)

Programma Workshop

TIZIANA AMICUZI (ASC): L’arte della scenografia low budget

FEDERICO BAGNOLI ROSSI (UNIVIDEO/FAPAV): Chi ama il cinema non lo tradisce

ARMANDO FUMAGALLI (UNI Milano): L’adattamento tra Letteratura e Cinema “di genere”

LORENZO MONETA (AVFX): Matte Painting: quel che nel girato non c’è… ma poi si vede

SABRINA PERUCCA (ROMICS): Eroi (e animali eroici) nell’animazione

MIRANDA PISIONE (WGI): Raccontare l’“Eroe” con l’enneagramma

TOMMASO RAGNISCO (IED): Visual concept design e maqueting per il cinema

MARCELLO ROSSI (HEROES IFF): La nuova fantascienza seriale

LUCA RUOCCO (HEROES IFF): Il New Horror Hollywoodiano

ROBERTO STABILE (ANICA/ICE): Il mercato e le imprese dell’audiovisivo italiano nel mondo

ALESSIO TOMASSETTI (WACOM): Digital Painting e live sketching per il cinema

HEROES – EVENTI SPECIALI E CELEBRATIONS

Heroes in Movies – Gli ottoni dell’Orchestra Italiana del Cinema in un grande cineconcerto trasmesso dalla sala A degli storici studi Forum Music Village di Roma, dedicheranno a “Heroes International Film Festival” una performance con temi di film dedicati a eroi e supereroi del cinema, con brani creati dal premio Oscar John Williams (Superman, Star Wars, E.T., Indiana Jones…) e da film-concerto dedicati a Harry Potter e Il Gladiatore.

A chiudere, uno speciale tributo in memoria del Maestro Ennio Morricone, tra i fondatori degli studi Forum cinquant’anni fa, in prossimità di quello che sarebbe stato il suo novantunesimo compleanno, il 10 novembre. L’evento è organizzato in collaborazione con OIC e Univideo, associazione che raccoglie tutti i distributori cinematografici nazionali e internazionali.

Midnight Factory Celebration – Midnight Factory, etichetta Horror di Koch Media e un unicum editoriale nel panorama dell’home entertainment, celebrerà a “Heroes Film Festival” un importante cambiamento che la riguarda e lancerà per l’occasione una serie originale dedicata a tutti gli amanti del terrore e del “Male fatto bene”: Midnight Arlequin, miniserie creata da filmmakers dello IED di Roma in un grande progetto transmediale che chiuderà la kermesse.

HEROES INTERNATIONAL FILM FESTIVAL È UN EVENTO ORGANIZZATO DA CITTA’ DELL’ANIMAZIONE E DEI CONTENUTI DIGITALI

IN COLLABORAZIONE CON

ROMA CAPITALE, ANICA, UNIVIDEO/FAPAV, ROMICS

PARTNER CULTURALI

IED, ISTITUTO “ROBERTO ROSSELLINI”, AVFX, ASC, UNINT, VIEW, WACOM, FORUM MUSIC VILLAGE, WACOM

ORCHESTRA ITALIANA DEL CINEMA, MOVIEMENT, DINO AUDINO EDITORE

MEDIA PARTNER

SCREENWEEK, COMINGSOON.IT, MYMOVIES, STAYNERD, FABRIQUE DU CINEMA

UFFICIO STAMPA

MAURIZIO QUATTRINI

338.8485333  maurizioquattrini@yahoo.it

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I Peccati – Johan Creten Accademia di Francia a Roma

I Peccati – Johan Creten Accademia di Francia a Roma. Mostra organizzata dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici curata da Noëlle Tissier con il sostegno delle gallerie Almine Rech e Perrotin


Inizialmente prevista nella primavera scorsa, la mostra “I Peccati”, di Johan Creten sarà presentata dal 15 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, a cura di Noëlle Tissier.

I Peccati – Johan Creten Accademia di Francia a Roma. Precursore, inclassificabile e controcorrente, Johan Creten (nato nel 1963) è un artista che si è distinto nel panorama artistico degli ultimi anni in quanto figura forte, enigmatica e intrigante.

Dotato di una visione estremamente attuale della nostra società, egli ha saputo ritagliarsi uno spazio specifico all’interno della scena internazionale della creazione contemporanea.

Johan Creten si è distinto fin dagli anni Ottanta per l’uso innovativo della ceramica. Oggi è considerato una figura di spicco del suo rilancio nel campo dell’arte contemporanea.

Un altro aspetto della sua opera è l’uso virtuoso del bronzo nella realizzazione di sculture monumentali, di cui un importante esempio, “De Vleermuis – Il pipistrello”, sarà presentato nei giardini di Villa Medici.

La mostra “I Peccati” raccoglie, per la prima volta in Italia e su tale scala, un insieme di cinquanta cinque opere in bronzo, ceramica e resina, affiancate ad alcune opere storiche di Lucas Van Leyden (1494-1533), Hans Baldung (1484-1545), Jacques Callot (1592-1635), Barthel Beham (1502- 1540) e Paul van Vianen (1570-1614).

La prima sala si apre con una serie di creazioni e ri-creazioni di opere concettuali del 1986. Accanto a “The Garden” (realizzato nel 1996-97 durante la residenza dell’artista a Villa Medici) e a opere più significative come “Présentoir d’Orange” (1989-2017) e “Plantstok” (1989-2012), questa sala mette in discussione il nostro rapporto con l’introspezione e la consapevolezza di noi stessi, evocando il concetto di paradiso perduto e di tentazione.

Nella seconda sala, una nuova monumentale opera in resina “Muses et Méduses”, iniziata nel 2005 e completata nel 2019, dialoga con brani della famosa serie metonimica “Odore di Femmina” (iniziata nel 1998) sulla seduzione, l’ambiguità dei sentimenti e le relazioni umane.

Una terza sezione riunisce opere altamente politiche tra cui il bronzo “Il prezzo della libertà” (2015), “Couch Potatoes” (1997) e una nuova serie di ceramiche “Wargames” (2019).

Lungo la scalinata, si affaccia un gruppo di enigmatici bronzi a sollevare la questione della coscienza morale in una società coinvolta in un continuo movimento, in profonda mutazione. La scultura monumentale “The Herring” domina l’ultima sezione con i suoi 5 metri di altezza.

Una nuova scultura, realizzata in collaborazione con gli storici laboratori della Porzellanmanufaktur Augarten, rivisita una porcellana di Doccia e sarà presentata al pubblico per la prima volta.

Diffusa in tutto lo spazio, una nuova serie di “Bolders” in gres smaltato invita il pubblico a sedersi, prendere tempo, osservare le opere per scoprirne le connessioni e immergersi in magnifici dettagli: superfici di vetro scintillanti, significati nascosti e metafore.

Johan Creten parla di “Slow art” e della necessità di un ritorno all’introspezione. Un movimento, che va dalla miniatura alle figure monumentali, che ci permette di appropriarci del nostro tempo e di immergerci in un’esplorazione del mondo con i suoi tormenti individuali e sociali, per un viaggio pieno di sorprese ed emozioni.

Le sculture di Johan Creten, realizzate appositamente per la mostra tra il 2019 e il 2020, si aggiungono alle opere che scandiscono la sua carriera dagli anni Ottanta a oggi, e sono qui abbinate a stampe, arazzi e bassorilievi del XVIe XVIIe secolo appartenenti alla sua collezione personale.

Queste opere storiche scelte dall’artista sono veri e propri riferimenti nel suo processo creativo. Essi rivelano le sue preoccupazioni, dal punto di vista sia artistico, storico, politico che filosofico.

L’intreccio di queste opere all’interno dell’esposizione stravolge la nostra percezione da molteplici punti di vista, che dal passato mettono in discussione il futuro della nostra umanità.

Con Johan Creten, i peccati non sono sette di numero. Sette, questa cifra implacabile, pari al numero dei sacramenti nella Bibbia e dei colli di Roma.

Qui, i peccati sono infiniti e illimitati, inesauribili.

Non sono numerabili, ma solo designabili. I peccati non sono tutti capitali, essi possono essere imperiali, imperiosi, periferici, insidiosi, insignificanti, invisibili. Sono sempre al disotto del calcolo e del linguaggio.

I sette peccati capitali valgono poco a confronto della bassezza, la barbarie, la noia, la mutilazione, il rimpianto, la melanconia ed il terrore, in breve, la vita.

Così, le sculture di Johan Creten non hanno nulla a che vedere con la morale o la sanzione, la ghigliottina o la censura.

Esse parlano dei peccati, parlano della vita che infonde desiderio e dolore, speranza e pena, lussuria e collera, amore e morte, Eros e Thanatos.

Parlano della vita anfibia, tra Stige e Paradiso. Parlano della vita pulsionale, quando i cuori battono, quando i serpenti si attorcigliano, quando si spiegano le ali, quando si aprono le vulve, quando si sposta la tenda ed appare infine la verità nuda, quella Medusa ipnotica.

Il peccato non sarà poi in fondo la forma stanca della purezza? Non

meravigliosa “gravitazione”? indica forse la nostra condizione di uomini estremamente fallibili? Il peccato non è forse, per riprendere le parole di Victor Hugo, una Colin Lemoine

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Colin Lemoine e Nicolas Bourriaud, un’introduzione di Noëlle Tissier e fotografie di Gerrit Schreurs.

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici viale Trinità dei Monti, 1 – 00187 Roma  T +39 06 67611 www.villamedici.it

Ufficio stampa Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Elisabetta Castiglioni info@elisabettacastiglioni.it +39 328 411201

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici desidera ringraziare i suoi sponsor e partner:

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Asylum Fantastic Fest Streaming Edition.

Asylum Fantastic Fest Streaming Edition. Dal 4 al 8 novembre, arriva la seconda edizione del primo festival d’arte del fantastico


Asylum Fantastic Fest Streaming Edition. A seguito delle nuove normative espresse dagli ultimi DPCM e dalle conseguenti analisi logistiche e sanitarie sul territorio si è deciso:

Insieme alla Direzione dell’Asylum Fantastic Fest, in accordo con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Valmontone e con la Direzione del Valmontone Outlet ha valutato di ripianificare il cronoprogramma al fine di realizzare la Seconda Edizione dell’evento in Diretta Streaming.

L’Asylum Fantastic Fest darà accessibile sul portale YouTube Istituzionale del Comune di Valmontone (https://www.youtube.com/results?search_query=comune+di+valmontone) e sulla Pagina FB di Asylum Press Editor (https://www.facebook.com/asylumpresseditor)

La nuova veste del Festival, prevede 10 incontri in Diretta Streaming da domani 4 all’ 8 novembre e si svilupperà come segue.

Mercoledì 4 novembre 2020

Ore 18.00 – Incontro in diretta Streaming con la scrittrice Cristiana Astori e presentazione del volume Asylum Files 020. Assegnazione dell’Asylum Award per la Letteratura emergente.

Ore 19.00 – Incontro con Ascanio Celestini.

La periferia della vita raccontata da uno dei più impegnati artisti italiani. Dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi si ripercorrono i viaggi sociali che hanno segnato la nostra nazione.

Giovedì 5 novembre 2020

Ore 18.00 – Live performance in diretta Streaming della performer Nora Lux.

Il corpo, le sensazioni, l’atmosfera…. Tra misticismo ed esoterismo un viaggio nell’Arte.

Ore 19.00 – Incontro in diretta Streaming con l’attrice Jennifer Mischiati.

La bellissima protagonista dello sci-fi Creators – The Past, racconta il mondo del cinema visto dagli occhi delle donne.

Venerdì 6 novembre 2020

Ore 18.00 – Incontro in diretta Streaming con Neri Marcorè.

Cinema, teatro, televisione, radio, imitazione. Una chiacchierata alla scoperta di uno dei volti più “educati” della Cultura italiana

Ore 19.00 – Incontro in diretta Streaming con Giobbe Covatta.

Istrionico artista di adozione partenopea si racconta in un flusso di aneddoti e curiosità attorno al suo personalissimo modo di fare Arte.

Sabato 7 novembre 2020

Ore 18.00 – Launghing windows trasmission – Omaggio a Pupi Avati. Live Painting in diretta Streaming di Renato Florindi su proiezioni di stralci cinematografici

Ore 19.00 – Incontro in diretta Streaming con Maurizio Nichetti.

In occasione dei 40 anni di Ho fatto Splash, ripercorreremo il viaggio del cinema fantastico italiano in un confronto sulle tecniche e tematiche dell’animazione tra analogico e digitale. (orario in via di definizione).

Domenica 8 novembre 2020

Ore 19.00 – Le tre Madri – Concerto di chiusura in diretta Streaming del M.° Claudio Simonetti, su proiezione di stralci cinematografici. Accompagnato da una live performance di Welt dello Yama Tatoo.

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ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio.

ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio. 8 novembre 2020 h. 17.30 | Diretta Streaming su YouTube dal Teatro Artemisio Gian Maria Volonté – Velletri (RM)


ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio. Un altro appuntamento di danza in diretta video, domenica 8 novembre alle ore 17:30, a Paesaggi del Corpo Festival che ospiterà la compagnia ASMED Balletto di Sardegna, in scena con Perseo e Medusa, uno spettacolo firmato da Senio G. B. Dattena, in live streaming direttamente dal Teatro Artemisio Gian Maria Volonté di Velletri (RM).

ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio. A causa delle restrizioni dell’ultimo DPCM, gli eventi saranno chiusi al pubblico e visibili solamente sul canale YouTube di Paesaggi del Corpo.

ASMED, compagnia di danza sarda fondata nel 1979 e che fino ad oggi si è distinta in festival e teatri di tutto il mondo proporrà al pubblico del Festival “Perseo e Medusa”, una coreografia tratta da una delle storie più avventurose della mitologia greca.

La struttura del racconto sostenuta sapientemente dalle elaborazioni musicali di Diego Soddu è quella delle fiabe classiche, con un eroe (Perseo), un cattivo (il re Polidette), una fanciulla da salvare (in questo caso sua madre Danae e Andromeda), prove da superare (tagliare la testa alla gorgone Medusa e uccidere il mostro marino che vuol fare un sol boccone di Andromeda) e l’intervento magico (Atena e Ermes).

Il racconto di Perseo e Medusa porta con sé l’insegnamento, elemento imprescindibile, che valorizza il coraggio, la dedizione, l’amore per il bene.

Il lieto fine annunciato è il giusto coronamento di un’impresa pericolosa ma compiuta all’insegna della giustizia e dell’amore.

Se poi il coraggio è supportato dall’ausilio di forze divine come quelle di Atena e Ermes il racconto diventa ancor più intrigata e interessante.

Nella storia di Perseo confluiscono infine alcuni miti che esauriscono con lui la loro storia, mentre altri la iniziano e personaggi come Danae, Medusa, Pegaso, Cassiopea, che rendono il racconto assai articolato e spettacolare.

Per prenotarsi e ricevere il link per vedere gratuitamente lo spettacolo è necessario inviare una email a info@paesaggidelcorpo.it

Con l’obiettivo di garantire la continuità del Festival, la Direzione Artistica ha stabilito che anche i prossimi appuntamenti di novembre di Paesaggi del Corpo verranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube del Festival: http://bit.ly/PaesaggiDelCorpo
Tutte le informazioni su paesaggidelcorpo.it

Asmed Balletto Di Sardegna | Perseo e Medusa

Ideazione, regia e costumi Senio G. B. Dattena 

Coreografia Cristina Locci 

Interpreti Lucas Delfino, Senio G.B. Dattena, Valeria Russo, Luana Maoddi. 

Realizzazione costumi Stefania Dessì con le allieve della IVªA dell’Istituto Professionale per i Servizi Sociali Sandro Pertini (Cagliari) 

Elaborazioni musicali Diego Soddu 

Produzione ASMED-Balletto di Sardegna, 2018
Con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Autonoma della Sardegna 

paesaggidelcorpo.it

facebook | instagram: paesaggidelcorpo

info@paesaggidelcorpo.it

Ufficio Stampa

Edoardo Borzi – Luca Cianfoni | Theatron 2.0

stampa.theatron@gmail.com | 331 2344833

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ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio.
ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio.
Cinzia Tedesco Quartet all’Alexanderplatz.

Cinzia Tedesco Quartet all’Alexanderplatz. Applicando le disposizioni del Dpcm del 24 ottobre, contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.


Cinzia Tedesco Quartet. L’Alexanderplatz Jazz Club ha interrotto la programmazione dei concerti dal lunedì al sabato.

Cinzia Tedesco Quartet. Domenica 8 novembre dalle 12,30 alle 15,00 seguendo le indicazioni che permettono l’apertura per i luoghi dove si esercita la ristorazione, l’Alexanderplatz, organizza un Brunch Domenicale a pranzo con concerto.

L’Alexanderplatz Jazz Club riapre a pranzo e si illumina di Jazz con il Cinzia Tedesco Jazz Quartet.

Un evento che nasce dalla voglia di portare bellezza, serenità e aprire uno spazio sicuro in cui la musica possa risuonare e travolgere i cuori.

Cinzia Tedesco propone il meglio del suo repertorio da Verdi’s Mood a Mister Puccini in Jazz, sino ad arrivare ad un tributo al cantautorato dell’America degli anni ‘60 e ’70, con l’interpretazione dei capolavori firmati da James Taylor e Bob Dylan.

Con Stefano Sabatini al pianoforte ed arrangiamenti, Jacopo Ferrazza al contrabasso e Pietro Iodice alla batteria, Cinzia Tedesco affronta, con la forza della sua vocalità e capacità interpretativa, mondi musicali diversi, quasi contrastanti tra loro e certamente lontani dal jazz, dando a questo repertorio un inedito e sorprendente jazzy mood.

La scelta di cantare durante un pranzo creato appositamente dallo Chef Aniello Silvestri, ed in assoluta sicurezza grazie al rispetto estremo dei protocolli anti COVID19, è per la Tedesco il modo più giusto per testimoniare una resistenza artistica ed un impegno concreto a sostegno del jazz club di Eugenio Rubei, che da 30 anni è protagonista della storia del jazz in Italia ed è riconosciuto in tutto il mondo come punto di riferimento jazzistico nella Capitale.

Il pranzo preparato dallo chef Aniello Silvestri, proporrà specialità della cucina di Ventotene, con prodotti biologici del territorio.

Nelle prossime domeniche, con il brunch, previsti i concerti del gruppo del trombettista Flavio Boltro con ospite Stefano Di Battista e il quartetto del chitarrista Gianluca Figliola.

Il pranzo sarà sempre a cura dello chef Aniello Silvestri.

 INGRESSO COMPRENSIVO DI PRANZO E CONCERTO 30 EURO

INFO:06 83 77 56 04

OPPURE SCRIVERE A: prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com / info@alexanderplatzjazz.com

IL LOCALE SI E’ ADEGUATO ALLE NORMATIVE MINISTERIALI POTENZIANDO LA SANIFICAZIONE DEL CLUB.

RISPETTANDO LA DISTANZA DI SICUREZZA DEI CLIENTI. IL SERVIZIO AL BANCONE BAR E’ SOSPESO.

IL PRANZO SI SVOLGERA’ CON IL SERVIZIO AI TAVOLI.

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Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese messaggio di speranza.

Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese messaggio di speranza. “È un momento difficile per tutto il Paese, la gente ha paura, è stanca e preoccupata ma dobbiamo resistere.


Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese messaggio di speranza. Solo rispettando le tre regole fondamentali, distanze sociali, indossare la mascherina e igienizzarsi le mani, possiamo sconfiggere il Coronavirus“. 

Gli attori reggini Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese stemperano i toni delle accese manifestazioni nelle piazze italiane del comparto artistico e non solo, e dalla riva dello Stretto, lanciano un messaggio di speranza per continuare tutti insieme la battaglia contro la pandemia che ha messo in ginocchio un Paese.

Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese messaggio di speranza. “Siamo preoccupati ma fiduciosi che questa grave crisi sanitaria, economica e sociale sia sconfitta.

Ci vuole ancora un po’ di tempo e, soprattutto, dobbiamo tutti rispettare le normative ed essere responsabili – afferma il direttore artistico dell’Officina dell’arte Piromalli -.

Tutelare la salute e il lavoro dei cittadini è un dovere che lo Stato deve garantire al suo popolo ma non dobbiamo lasciare che la rabbia, la paura e la delusione di una nuova chiusura prenda il sopravvento sul raziocinio.

Dobbiamo fare un ulteriore sforzo, accettare le disposizioni del nuovo DPCM del Governo per mettere all’angolo definitivamente un virus che ci ha tolto la nostra quotidianità, il nostro lavoro, i nostri affetti, la possibilità di abbracciarci”. 

L’attore e numero uno dell’Oda aveva già programmato la nuova stagione artistica al “Cilea”, sarebbe dovuta partire a Gennaio 2021 ma “per il momento è rimandata anche se, continueremo a pianificare e a mettere in campo idee da realizzare appena riapriranno i teatri”. 

Il comico e imitatore Calabrese sa bene che “un nuovo lockdown sarà un’ulteriore batosta per il mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport, del mondo imprenditoriale ma dobbiamo resistere e continuare ad essere coscienziosi per non mandare in fumo tutti i sacrifici fatti sino ad oggi”. 

“Non è semplice in questo particolare momento storico, conciliare il diritto al lavoro con il diritto alla salute ma non possiamo eliminare questo terribile virus continuando a fare resistenza o a non indossare i dispositivi di protezione – continua Calabrese -.

Io come tanti altri colleghi vivo di arte, di teatro, di spettacoli e mi manca il calore e il contatto con il mio pubblico ma credo che sia necessario adesso, fermarci per salvarci, salvare i nostri cari da questo virulento virus.

Comprendo la protesta di tutti i professionisti e le difficoltà di un Governo che nell’immaginario collettivo, dovrebbe fare sempre meglio, ma dobbiamo stare attenti e rispettare le disposizioni.

Io sfrutterò questo periodo per studiare, scrivere nuovi spettacoli, migliorarmi nell’attesa di poter nuovamente calcare il palco. Facciamo tutti un altro piccolo sforzo per poter tornare a vivere serenamente, riaprire i nostri splendidi teatri e regalare finalmente un po’ di serenità”. 

Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese

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Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco.

Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco. La kermesse green si è conclusa ieri con un evento in diretta streaming da Spazio Field – Palazzo Brancaccio, visibile sulla pagina Facebook di Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità.


Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco. Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco e l’atto conclusivo della kermesse green

Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco. Nella sezione professionisti, primo posto per Alessandro Ciafardini e Laura Buffa, con la loro opera “Fettuccine al nero di seppia. Di-gestione della plastica USA e ri-getta”.

Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco. Tra gli appassionati, invece, vince il Centro Diurno La fabbrica dei sogni con “La gabbianella e il guanto”

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022”, fa parte di Romarama 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco. Il Festival ha inoltre ricevuto un contributo della Regione Lazio.

IL FESTIVAL – Atto conclusivo per Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità, il ricchissimocontenitore di progetti ed eventi che si è posto, nelle ultime cinque settimane, l’obiettivo di diffondere, in particolare tra i giovani, per mezzo di attività educational e green, i concetti di sviluppo sostenibile e di attenzione per l’ambiente.

La kermesse green si è conclusa ieri in modalità online, come previsto dall’ultimo DPCM, e condiviso sulla pagina Facebook di Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità, con una piccola rappresentanza organizzativa in presenza pressoSpazio Field – Palazzo Brancaccio.

IL WORKSHOP “LE BUONE RE-AZIONI” – L’incontro/workshop Le Buone Re-Azioni è stato condotto da Mauro Spagnolo – consulente RAI e Direttore di Rinnovabili.it, partner dell’iniziativa – e coadiuvato da Stefano Bernardini – Presidente A.S.D. SUNRISE 1 e dal giornalista Gianluca Scarlata.

L’appuntamento si è posto gli obiettivi di promuovere un cambiamento culturale nello stile di vita di tutti i giorni e di comprendere meglio gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Si è parlato di futuro, di economia circolare e sviluppo sostenibile in presenza dell’esperienza del Coronavirus.

Nel contesto del workshop, inoltre, Arctic Sail Expeditions – Italia ha presentato un racconto/intervista dal titolo Le Imprese Artiche di Best Explorer.

Questa narra l’esperienza di navigazione di Best Explorer e del suo equipaggio durante le Spedizioni tra i ghiacci delle regioni Artiche (Passaggio a Nord Ovest, Passaggio a Nord Est e Periplo dell’Oceano Artico e del Polo Nord), utilizzando quattro canali di comunicazione: video/foto, musica/immagini, lettura e intervista-racconto dei protagonisti. A seguire le conclusioni dell’Expedition Leader Nanni Acquarone.

CONTESTECO – A seguire anche la proclamazione dei vincitori di ContestEco, il concorso d’arte e design sostenibile più eco del web – oggi Award Metro News 2020 e la consegna dei riconoscimenti.

Due le giurie chiamate a votare gli oltre venti appassionati di riciclo, tra professionisti e appassionati, di quest’anno: una social e una qualificata, quest’ultima presieduta da Valeria Arnaldi, giornalista di arte e cultura, scrittrice e curatrice di mostre.

Nella sezione professionisti, primo posto per Alessandro Ciafardini e Laura Buffa, con la loro opera “Fettuccine al nero di seppia.

Di-gestione della plastica USA e ri-getta”; secondo per Laura Buffa con “Algo/ritmo” del cuore.

Al terzo, invece, un ex aequo, con Luigi Masecchia con “Cornovirus” e Claudia Scalera con “Madre Natura”.

Per la sezione degli appassionati, primo posto per il Centro Diurno La fabbrica dei sogni con “La gabbianella e il guanto”.

A seguire Emanuela Ariu con “La bimba di carta” e Ivana Carretto con “Serene lamp”.

Durante l’appuntamento sono stati anche consegnati i riconoscimenti alle Start Up più creative e innovative che hanno partecipato al Festival della Sostenibilità secondo Rinnovabili.it 2020: sono andati a Felipe Goycoolea, CEO Millepiani Coworking, alla start-up Miomeal rappresentata da Marco Coscarella e alla start-up Igloo rappresentata da Alberto Saggio.

SPAZIO FIELD – Esistono operazioni di recupero, materiale e spirituale, che si stagliano sull’orizzonte culturale della città di Roma e che riempiono di gioia i cuori dei romani che amano la loro città e che la vedono costantemente mortificata nella propria bellezza.

Per Spazio Field si può parlare sicuramente di una di queste iniziative. Spazio Field si trova all’interno dell’ultima dimora patrizia sorta nel centro storico di Roma: Palazzo Brancaccio, edificio costruito a più riprese dal 1879 fino al 1922 sul Colle Oppio e affacciato su Via Merulana.

L’intero primo piano, l’ammezzato nobile, di circa 1700 metri quadrati, ha ospitato dal 16 giugno 1958 al 31 ottobre 2017 il Museo nazionale d’arte orientale Giuseppe Tucci, prima che lo stesso fosse trasferito all’EUR presso il costituendo Museo delle Civiltà.

Dopo l’addio del Museo Nazionale d’Arte Orientale, lo spazio d’arte è rimasto ad accumulare polvere fino a quando, nel 2019 è stato recuperato e restituito al patrimonio culturale e artistico della Città Eterna.

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Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco.
"Costanzo non registra da noi" Teatro Parioli.

“Costanzo non registra da noi”. Il Parioli chiarisce: E lancia un appello.


“Costanzo non registra da noi”. In merito alla tempesta social verificatasi in seguito alla messa in onda del Maurizio Costanzo Show del 27 ottobre, il Teatro Parioli si vede obbligato a chiarire che, a differenza di quanto scritto da molte testate giornalistiche, le registrazioni della trasmissione del dottor Costanzo non sono state effettuate presso gli spazi del Parioli.

“Costanzo non registra da noi”. Inoltre rileviamo che il dottor Costanzo, in seguito a una richiesta di chiarimento da parte di agenzie di stampa riguardo alle condizioni in cui si sono svolte le registrazioni del suo programma.

“Costanzo non registra da noi”. Costanzo ha invitato i gestori di teatri e cinema a operare come lui, e cioè a effettuare test sierologici al pubblico, a installare plexiglas fra le poltrone, e ad accogliere quindi gli spettatori in sala senza mascherina.

Addossando in qualche modo la responsabilità della chiusura dei teatri e dei cinema ai gestori di questi ultimi, additandoli fra l’altro come persone che non fanno altro se non “rompere e fare polemiche” (fonte: Repubblica)

Consapevoli che in questo periodo l’Italia e il mondo hanno altre priorità, ricordiamo al dottor Costanzo che Cinema e Teatri sono chiusi per decreto, e non per loro scelta.

“Costanzo non registra da noi”. A tal riguardo, quindi, ci rivolgiamo direttamente al dottor Costanzo.

Egregio, la ringraziamo per i suggerimenti, ma le cose non stanno come dice Lei.

Se infatti è vero che la legge al momento ci impedisce di aprire, e se è indubbio che nei teatri (anche quando erano aperti) c’era obbligo di mascherina per il pubblico, allora, per favore:

“Costanzo non registra da noi”. eviti di farci passare pure per fessi agli occhi del pubblico.

Inoltre vorremmo approfittare di questo spiacevole episodio per sottolineare che in questo momento difficile la nostra categoria ha bisogno di supporto e unità, non di equivoci, né di strigliate.

Quel di cui la categoria a cui apparteniamo ha bisogno, invece, sono ristori immediati, basati su parametri elastici, che non lascino fuori nessuno (come invece accaduto con gli ultimi fondi stanziati dal Ministro Franceschini, che hanno lasciato a bocca asciutta moltissimi fra noi).

Ma non è solo alle istituzioni che ci rivolgiamo:

prendendo sempre spunto da quanto accaduto, nel paradosso che ha visto un teatro ricostruito in TV, ci chiediamo se non sia il caso di sottoporre allora proprio agli operatori, ai registi, ai conduttori, e agli autori di programmi televisivi una proposta di solidarietà nei confronti dei teatri privati:

c’è chi vuole portare il teatro in TV.

Noi del Parioli, invece, proponiamo in questo momento emergenziale di portare la TV in teatro.

E proponiamo alla TV di usare, all’interno dei suoi format anche le nostre maestranze (tutte, nessuna esclusa).

Nell’attesa della riapertura (prioritaria, ovviamente, ma purtroppo verosimilmente lontana nel tempo), le strutture teatrali private sarebbero forse onorate di ospitare dirette o registrazioni di produzioni audio-visive.

Questo darebbe respiro e orizzonte anche e soprattutto alle strutture più piccole per dimensioni e più fragili per economie, troppo spesso dimenticate, e che tuttavia rappresentano linfa artistica e creativa per il settore.

Auspichiamo sinceramente che gli operatori del settore TV possano riflettere su quanto proposto, e sostenere in questo modo tutti i teatri privati che non ricevono fondi ministeriali, per aiutarli a sopravvivere.

Perché alle riflessioni fatte va aggiunta anche questa:

Gli spazi pubblici o sovvenzionati sopravvivranno a questa bufera.

I teatri e gli spazi culturali gestiti da privati, senza sovvenzioni, sono condannati a morte o, nel migliore dei casi, a lenta agonia.

Insieme a loro, soffriranno tanti artisti, tanti tecnici, tanti operatori della filiera produttiva.

Infine, a pagare il prezzo più alto sarà la libertà dell’imprenditoria privata e dell’espressione artistica: a reggere alla botta saranno solo coloro che godono di finanziamenti pubblici, e inevitabilmente anche le scelte artistiche del futuro saranno condizionate da questa stortura.

Un aiuto concreto a vantaggio dei teatri privati è indispensabile perché questi ultimi continuino a restare un baluardo di libertà espressiva anche quando la tempesta che li ha travolti sarà finita.

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