XI Festival della Diplomazia

XI Festival della Diplomazia. Green Deal, Scuola, Clima e Salute nella Covid Era


XI Festival della Diplomazia. Reset Control Managing Transformations in a No Compass World

XI Festival della Diplomazia. Dal 19 al 30 ottobre 2020 a Roma, in presenza presso Spazio Europa (Via IV Novembre 149) e on line su: www.diplomacy2020.it

XI Festival della Diplomazia. Reset Control ovvero “Azzerare tutto” è questa la frase chiave che racchiude il concept dell’undicesima edizione del Festival della Diplomazia.

Diplomacy 2020 pronto a tornare dal 19 al 30 ottobre 2020 on line e presso Spazio Europa di Via IV Novembre 149 a Roma, adeguandosi alle direttive di contenimento del Covid 19 in tutto il mondo.

Azzeriamo, ricominciamo da capo, cercando di trovare la bussola che ci conduca fuori dall’incertezza verso porti più rassicuranti.

È in queste due parole che si condensa Diplomacy 2020, che racconterà la sfida sostenuta tramite il confronto diplomatico nell’era della pandemia.

Un tavolo unico di dialogo sui grandi temi: Green Deal, Scuola, Global governance, Clima e Salute nella Covid Era e tanto altro.

Un viaggio tra i temi più urgenti dell’attualità, affrontati da alcuni dei principali protagonisti del settore, con classici incontri dal vivo e, per la prima volta, attraverso 4 inediti diplo-channel per 10 ore no-stop quotidiane di approfondimenti, interviste e confronti, insieme a sessioni speciali e retrospettive esclusive, per un totale di 90 ore di full immersion tra comprensione del passato e del presente, riflessione e riprogettazione collettiva del futuro e dei suoi scenari.

Green Deal. Il green deal europeo e la sostenibilità economica con un importante incontro in presenza presso Spazio Europa lunedì 26 ottobre a Roma su “Sostenibilità ed Innovazione” in cui parteciperanno tra gli altri il Commissario Europeo all’ambiente Virginjius Sinkevicius.

E ancora un webinair il giorno dopo, martedì 27 ottobre  su transizione energetica e  ruolo dell’energia per la ripresa economica post covid19 che vedrà la partecipazione del Commissario Europeo all’Energia Kadri Simson.

Covid Era. Salute, ricerca e società  nella “Covid Era”  argomenti di stretta attualità considerato l’andamento dei contagi nel mondo e quello che stiamo vivendo ormai da mesi. Il tutto contenuto in mostre fotografiche, docufilm e rassegne che parlano direttamente ed indirettamente dell’attualità legata alla pandemia.

Tra cui: una mostra fotografica dedicata alla “Vita

ai tempi del COVID” realizzata da Roma Fotografia con il contributo di fotografi di oltre 30 Paesi; il docufilm “COVID HOTEL” realizzato da Sergio Ramazzotti e Andrea Monzani per Parallelozero in collaborazione con OSA Operatori Sanitari Associati che racconta a colpi di testimonianze toccanti la vita e il vissuto nei mesi scorsi dei pazienti covid ricoverati nella struttura alberghiera trasformata in presidio sanitario del Winter Garden Hotel di Grassobbio alle porte di Bergamo.

Scuola. La scuola parte integrante del nostro paese e non solo. Ospited’onore dell’edizione 2020 è l’Arabia Saudita che quest’anno organizza il G20, e a questa assise internazionale è dedicata la simulazione, organizzata insieme al Ministero dell’Istruzione, che vedrà 20 Istituti Superiori di tutta Italia interpretare il ruolo dei 20 Paesi partecipanti, dibattendo sulle stesse tematiche che saranno oggetto di discussione e negoziazione il prossimo novembre a Riad.

Il tutto potrà essere seguito on line a distanza sul diplo-channel 3 del Festival.

Largo spazio alla scuola e ai suoi protagonisti: agli studenti sono dedicate le Lezioni di Diplomacy che ogni giorno dalle 9.30 alle 12.00 sul diplo-channel One, offriranno ai professori spunti da approfondire nelle materie di Storia, Filosofia, Economia, Geografia, Storia della Diplomazia, lotta alle diseguaglianze, letteratura e politica.

Fra i protagonisti dei lavori dell’undicesimo Festival della Diplomazia ci saranno voci autorevoli del mondo della diplomazia e del mondo politico italiano ed estero come: i Commissari Europei Paolo Gentiloni, Virginijus Sinkevicius e Kadri Simson, gli analisti politici Parag Khanna, Brian Klass, John Ikenberry, William Davies, Trita Parsi, Sheila Redzepi vice presidente della World Bank, e fra gli italiani,

gli ambasciatori Giampiero Massolo, presidente ISPI, Nelli Feroci, presidente Istituto Affari Internazionali, Pietro Sebastiani, ambasciatore presso la S. Sede, Piero Benassi, consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio, Luca Sabatucci, Giorgio Marrapodi, Vincenzo Celeste e Enzo Angeloni, rispettivamente Direttore generale della Mondializzazione, della Cooperazione, degli Affari Europei e del Sistema Paese Italia.

E ancora Carlo Corazza, capo dell’Ufficio Informazioni del Parlamento Europeo, Antonio Parenti, capo della rappresentanza della Commissione Europea, Maria Chiara Malaguti presidente Unidroit, Pasquale Salzano Presidente della Simest, Luigi Paganetto Vice Presidente CDP, Domenico Fanizza, Executive Director dell’Fondo Monetario Internazionale, Franco Frattini Presidente SIOI.

Tra gli altri temi trattati: i rapporti fra Politica e Scienza, i Diritti civili e il controllo esercitato dallo Stato, la Democrazia e le emergenze, le Politiche di solidarietà dell’Unione Europa, le prossime Elezioni americane

Il ruolo e la trasformazione della Cooperazione internazionale, il recovery fund e cosa può fare la Finanza per uno Sviluppo sostenibile, lo Spazio e il suo controllo, il Terrorismo e le infrastrutture sensibili, le sanzioni e le misure protezionistiche, il compito delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale.

Con un percorso che negli anni ha visto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, il supporto del Parlamento e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e il patrocinio del Ministero degli Esteri, di oltre 70 Ambasciate

9 Università e numerosi partner scientifici, il primo e unico Festival al mondo dedicato interamente alla Diplomazia offrirà così un confronto diretto tra il mondo diplomatico e i protagonisti delle azioni politiche, economiche e culturali globali, ma anche imprese, studenti, giornalisti, addetti ai lavori e chiunque voglia scoprire che cosa succede nel dietro le quinte della governance internazionale.

Discutere della gestione delle trasformazioni in un mondo senza bussola, mette ancora una volta in evidenza la crisi del multilateralismo, l’affievolirsi dei principi di governance globale, di solidarietà e lotta alle diseguaglianze, condizioni di difficoltà accentuate dalle rinnovate difese degli interessi nazionali e da un’ Europa che stenta a rispondere alle esigenze dei cittadini e ad affermare un proprio ruolo guida nello scenario internazionale.

Uno scenario che, avvicinandosi le prossime elezioni USA è caratterizzato dalle crescenti tensioni fra gli Stati Uniti e la Cina.

Senza dimenticare che la diffusione mondiale del Covid rischia di nascondere le grandi emergenze del nostro pianeta: dai cambiamenti climatici alla transizione energetica, dal disequilibrio nord-sud al fenomeno della migrazione.

Gli incontri con la Diplomazia.

Due le occasioni speciali in cui incontrare i diplomatici internazionali per un aperitivo nelle loro splendide residenze romane ogni giorno alle 17.30 e per ascoltare le loro risposte agli studenti universitari quotidianamente alle 14.00.

Ambasciatori di Paesi importanti come la Francia, la Gran Bretagna, il Canada, il Messico, l’Olanda, la Svizzera, la Polonia, ma anche di Israele, della Corea del Sud e dell’Iran si metteranno in gioco per illustrare la loro politica estera nazionale.

In totale oltre 350 relatori di cui ben il 40% stranieri.

Da segnalare l’accordo di collaborazione stabilito dal Festival con l’Indian Ocean Rim Association, i Paesi del gruppo ASEAN, del Gruppo Visegrad, il Nato Defence College, l’ISPI, lo IAI, l’European Council on Foreign relations, il Festival di Architettura SPAM e il Blue Sea Land di Mazara del Vallo, World Bank.

Un intero diplo-channel, il numero 3, sarà infine dedicato alla Diplomazia Culturale, alle mostre d’arte e fotografiche, e più in generale al soft power dei vari Paesi, e ospiterà una serie di eventi che hanno in comune il ruolo svolto dai Musei, dalle Organizzazioni Culturali, nella creazione e nel rafforzamento dell’immagine e dell’identità di varie Nazioni.

Fra le “visite guidate” previste nella sezione Diplomazia in Mostra, c’è quella alla Collezione Farnesina, concerti provenienti da Berlino, Varsavia, Mosca, Montreal; tre lungometraggi e altre testimonianze nazionali e internazionali. 

Ogni evento avrà una sua programmazione distribuita nell’arco della durata del Festival, dal 19 al 30 ottobre, e sarà diffuso sia tramite la piattaforma digitale  e i canali social del Festival.

Programma completo su: www.festivaldelladiplomazia.eu

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it

Marta Volterra |  marta.volterra@hf4.it  | 340.96.900.12

Federica Baioni | federica.baioni@hf4.it | 329.811.32.69

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XI Festival della Diplomazia
Romics vola oltreoceano con due mostre digitali

Romics vola oltreoceano con due mostre digitali. San Francisco, Chicago, Washington DC, Toronto, Los Angeles, Rio de Janeiro, Porto Alegre


Romics vola oltreoceano. Nell’ambito della XX Settimana della lingua italiana nel mondo promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (19-25 ottobre 2020) che avrà come titolo “L’italiano tra parola e immagine: graffiti, illustrazioni, fumetti”.

Romics vola oltreoceano. Festival Internazionale del fumetto, animazione, cinema e games, inaugurerà due originali mostre digitali e un ciclo di incontri incentrati sull’autorialità italiana.

Romics vola oltreoceano. Le iniziative sonoideate e realizzate in collaborazione con gli Istituti di Cultura di San Francisco, Chicago, Washington DC, Toronto, Los Angeles, Rio de Janeiro, l’Ambasciata di Italia in Brasile e il Consolato Generale di Italia a Porto Alegre (Rio Grande do Sul).

Le mostre digitali e gli incontri live saranno fruibili gratuitamente, dal sito www.romics.it e dai siti delle sedi culturali e diplomatiche coinvolte, dal 19 ottobre al 15 novembre 2020.

Il primo percorso espositivo dal titolo “Storie disegnate.

L’evoluzione dei linguaggi nei comics”, ideato e realizzato dagli Istituti di Cultura di San Francisco, Los Angeles, Chicago, Washington DC, Toronto e Romics, è incentrato sull’evoluzione del linguaggio.

Linguaggio dei fumetti dai grandi maestri agli autori emergenti, un viaggio alla scoperta dei cambiamenti profondi in termini narrativi a partire dalla figura dello sceneggiatore.

La mostra, incentrata sui lavori di Tito Faraci – scrittore, sceneggiatore per Disney, Astorina, Sergio Bonelli Editore e curatore editoriale di Feltrinelli Comics – e sulle interazioni con molteplici disegnatori e personaggi.

La mostra vedrà esposte trenta tavole degli autori delle più rilevanti case editrici italiane tra cui Silvia Ziche, Bruno Brindisi, Enrique Breccia, Ivo Milazzo, Giuseppe Palumbo, Francesco Ripoli e Sio.

Il secondo percorso espositivo, “Il potere del disegno: la forza evocativa del fumetto e dell’illustrazione tra realtà, distopia e sogno”, ideato e realizzato dall’ Istituto di Cultura di Rio de Janeiro,

l’Ambasciata di Italia in Brasile, il Consolato Generale di Italia a Porto Alegre (Rio Grande do Sul) e Romics, ha al centro la rappresentazione della città e della dimensione urbana, frutto in questi anni di una intensa stagione di riflessione artistica da parte di molti autori italiani.

La forza evocativa del segno grafico, come visione e potere di trasformare la condizione umana nella dimensione urbana, costituiranno il filo conduttore della mostra.

Il potere del disegno costituisce una chiave interpretativa originale attraverso la quale emergerà il mainstream della cultura urbana nell’epoca della globalizzazione, declinato attraverso la poetica del segno come narrazione.

Romics vola oltreoceano. Tra gli autori in mostra, e dei quali poter ammirare gli scenari più iconici in un percorso espositivo di trenta tavole troviamo:

Sergio Gerasi, Paolo Bacilieri, Francesco Cattani, Francesca Ghermandi, Manuele Fior, Roberto Recchioni, Werther Dell’Edera, Marino Amodio, Vincenzo del Vecchio e Diavù (David Vecchiato).

Ad accompagnare il percorso espositivo due appuntamenti live in programma.

L’universo urbano tra realtà, distopia e sogno e il rapporto tra le icone fumettistiche e la città co-protagonista in unincontro dove si andrà ad approfondire, grazie al dialogo con Manuele Fior, Francesco Cattani e Giuseppe Camuncoli ed Enrico Fornaroli, l’imprescindibile rapporto e con la dimensione urbana.

La street art e l’illustrazione come lettura e narrazione dell’ambiente urbano: un dialogo sulle contaminazioni e prospettive nei luoghi dell’immaginario e nei luoghi fisici delle nostre città. Interverranno lo street artist Diavù – David Vecchiato, che, attraverso i suoi lavori amplia e moltiplica i contenuti della città e Marino Amodio e Vincenzo del Vecchio

Romics ha ideato una virtual experience, che consente al pubblico di fruire le mostre da remoto, coinvolgendo attivamente gli appassionati e gli operatori del settore attraverso contenuti multimediali e webinar di approfondimento in programma.

Ufficio stampa Romics : Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

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Ellington Club “Jazzville” Luca Filastro Jazz Trio

Ellington Club “Jazzville” Luca Filastro Jazz Trio. Il programma della serata: giovedì 8 ottobre dalle ore 18.00 alle ore 20.00: “Il Club dell’Aperitivo” con musicalizzazioni in vinile di Alessandro Casella


Ellington Club “Jazzville” Luca Filastro Jazz Trio. Dalle ore 21.30: “Jazzville”, Live Music Show con Luca Filastro Jazz Trio

Ellington Club “Jazzville” Luca Filastro Jazz Trio. Dalla Swing Era al Bebop. Il talento di Luca Filastro illumina il Pigneto a ritmo di jazz.

Ellington Club “Jazzville” Luca Filastro Jazz Trio. All’Ellington Club prende il via l’appuntamento “Jazzville”, serata che segna il ritorno nel quartiere Pigneto della buona musica dal vivo.

Ellington Club “Jazzville”. Dalle ore 21.30 sarà Luca Filastro Jazz Trio ad aprire il ciclo di appuntamenti dedicati alle immortali sonorità nate all’inizio del XX secolo negli Stati Uniti e rimaste nella memoria del mondo come uno dei generi più “alti” nella storia della musica.

In apertura, dalle ore 18.00 fino alle ore 20.00,saranno le musicalizzazioni in vinile di Alessandro Casella a dare inizio alla serata con le suggestive atmosfere de “Il Club dell’Aperitivo”, per gustare selezionati drink o gustosi piatti gourmet sulle note dei dischi più ricercati.

La prima notte targata “Jazzville” promette emozioni.

Classe ’92, pianista e compositore eccellente, affermato dentro e oltre il confine nazionale, Luca Filastro è in grado di distinguersi al pianoforte come pochi altri in Italia.

Formatosi con l’amore per miti come Fats Waller, Jelly Roll Morton, Sidney Bechet e Louis Armstrong, il giovane Filastro divora vinili di jazz senza mai fermarsi.

Studia il genere in ogni sua forma e ne diviene padrone, proponendo al pubblico un jazz a 360°, con un repertorio che spazia dalla Swing Era alla rivoluzione del Bebop.

La formazione Luca Filastro Jazz Trio è pronta a strabiliare l’Ellington Club con la solita trascinante esuberanza che da sempre caratterizza le loro esibizioni.

Senso dello swing, dono dell’improvvisazione, innata simpatia e grande capacità comunicativa – con queste doti Filastro colleziona esibizioni nei maggiori clubs di tutto il mondo, suonando con Aldo Zunino (il contrabbassista preferito dagli americani) e Emanuele Zappia (alla batteria).

Una prima serata dedicata al jazz che non deluderà le aspettative degli appassionati del genere e che invita a non perdere d’occhio i futuri appuntamenti di “Jazzville” al Pigneto, un’occasione unica per conoscere sonorità nate oltre un secolo scorso.

DOPO “JAZZVILLE”, GLI APPUNTAMENTI ALL’ELLINGTON CLUB CONTINUANO!

Il giovedì con Luca Filastro è solo l’inizio.

Gli appuntamenti con il divertimento continuano con un fitto programma artistico nel segno dello spettacolo dal vivo. N

ella serata di venerdì 9 ottobre che prende il nome di “Midnight in Rome”, torna il burlesque show dell’elegante Candy Rose, accompagnata sul palco dalla Botta Band Jazz Orchestra.

Dopo lo spettacolo “Late Show” a cura di dj Mister Stereotto, primo ospite de “Il Club dei 78 giri”.

Sensuali suggestioni per sabato 10 ottobre con ildel “Velvet Cabaret”, che vedrà sul palco Vera Dragone, protagonista di un “Jazz Show” insieme al maestro Riccardo Balsamo.

Con loro tutta l’energia della burlesque performer Ginevra Joyce, pronta ad esibirsi tra un brano e l’altro in tutta la sua grazia.

Domenica 11 ottobre sarà l’ora del “Bohemienne Brunch”, con apertura mattutina dalle ore 11.30 alle ore 15.30; un momento unico nel suo genere, con la proposta culinaria che si sposa al disegno dal vero dell’artista Davide Dormino, a sua volta accompagnato dalle selezioni in 78 giri di Mister Stereotto.

Mercoledì 14 ottobre sarà la volta del primo appuntamento con la stand up, nuova proposta della stagione 2020-21 dal titolo J’am Stand Up – Ladies Edition”, con on stage le autrici Giulia Maulucci, Gabriella Indolfi e Michela Fontana.

Dopo lo spettacolo si prosegue con il Late Show “Non Sparate sul Pianista”, jazz piano solo e guests.

MODALITÀ D’INGRESSO

Ellington Club, in Via Anassimandro, 15 – Zona Pigneto, RomaMercoledì e giovedì: ingresso 15 euro (con drink). Spettacolo senza cena: 10 euro / Venerdì e sabato: ingresso 20 euro (con drink). Spettacolo senza Cena: 10 euro

Dalle ore 18.00 alle 20.00: Aperitivo – Dalle ore 20.00: Cena – Dalle ore 21.30: Inizio Spettacolo

Domenica dalle ore 11.30 alle 15.30: Brunch
[Obbligatoria la Prenotazione] – INFO: 392 111 0282

UFFICIO STAMPA

Francesca Siciliano: f.siciliano.f@gmail.com , 339 1466432

Carla Fabi: carlafabistampa@gmail.com , 338 4935947 – Roberta Savona: savonaroberta@gmail.com , 340 2640789

FB: https://www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavona/ – IG: https://www.instagram.com/ufficiostampafabisavona/

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“Ben Hur” al Teatro Golden

“Ben Hur” al Teatro Golden, una storia di ordinaria periferia di Gianni Clementi, regia di Nicola Pistoia, una produzione Diaghilev


“Ben Hur”. Debutta mercoledì 14 ottobre al teatro Golden di Via Taranto, Ben Hur, uno degli spettacoli più amati degli ultimi anni, osannato da critica e pubblico.

“Ben Hur” al Teatro Golden. Più di 400 repliche, 200 città raggiunte, oltre 100.000 spettatori, un film accolto con grande favore: ecco i numeri di questo vero e proprio CULT teatrale.

“Ben Hur”. Un perfetto mix di risate, pensieri, emozione e cattiveria, nato dalla penna di Gianni Clementi per la formidabile coppia Triestino-Pistoia, accompagnati dalla talentuosa Elisabetta De Vito.

“Ben Hur” al Teatro Golden

Elisabetta (finalista alle maschere del teatro 2012-13 come attrice non protagonista) e che ha conquistato le platee di tutta Italia.

Lo spettacolo, diretto da Nicola Pistoia e prodotta da Diaghilev resterà in scena fino a domenica 1 novembre.

Lo sfondo è Roma. Roma che accoglie e che respinge, Roma sempre più incattivita, eppure capace di generosità inaspettate.

Lo “straniero” oggi è sempre più parte di questa città, volenti o nolenti.

In Ben Hur ha le vesti di un ingegnere bielorusso (Milan, rigorosamente clandestino), che irrompe con il candore di chi spera in un futuro migliore, e che poi, con la forza di uno tsunami, rivitalizza il grigio percorso di due fratelli, Sergio e Maria, separati e costretti ad una grigia convivenza coatta, in una grigia periferia.

Sergio, ex-stuntman in attesa di un risarcimento per un incidente sul set de “Salvate il soldato Ryan”, trascina le sue giornate al Colosseo dove, vestendo i panni di un centurione, si presta alle canoniche foto con i turisti.

Lei, invece, si impegna in una squallida chat erotica telefonica.

Lavora da casa, in vestaglia, ciabattando tra una stanza e l’altra. Con Milan arriveranno un progressivo benessere, energie nuove, una biga e forse un nuovo amore. E poi…il resto lo scoprirete a teatro.

Così la stampa:

commedia all’italiana? E’ buffa, anzi tragicissima… eccellente la regia ed ottimi gli attori… pubblico divertito mentre è indotto a pensare. Accade meno spesso di quanto dovrebbe.                 M. D’Amico – La Stampa

.. da non perdere…                                                                                                   Alessandra Bernocco – Europa

“Ben Hur” al Teatro Golden

.. ancora insieme, Triestino e Pistoia. Come sale e pepe, bibì e bobò, Totò e Peppino.  R. Battisti – L’Unità

.. un testo divertente, velenosamente intelligente, ottimamente interpretato…              Corriere del Ticino

.. due ore di ilarità, emozioni e riflessione…                                                                    Giorgia Gelsi – Il Piccolo

.. quotidianità sbrecciata, che diverte il pubblico e lo prepara all’amarezza…             Il Giornale del Popolo

..  gli attori ci regalano tre personaggi indimenticabili…                                           Laura Novelli – Il Giornale

SPETTACOLI

Mercoledì, giovedì, venerdì ore 21.00

Sabato ore 17.00 e ore 21.00

Domenica ore 15.00 ed ore 18.00

PREZZI

Intero € 30,00 ridotti € 25,00

TEATRO GOLDEN

Via Taranto, 36 00182 ROMA

www.teatrogolden.it

info@teatrogolden.it

Tel. 06.70.49.38.26

Ufficio Stampa    Teatro Golden Daria Delfino tel. 347.6687903 daria.delfino@gmail.com

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“Ben Hur” al Teatro Golden
“Two Girls From Ipanema” Museo del Sax

“Two Girls From Ipanema”. Sabato 10 ottobre il Museo del Saxofono ospiterà un concerto tutto al femminile, interpretato da Cristiana Polegri a voce e sax e Giovanna Marinuzzi a voce e chitarra. 


TWO GIRLS FROM IPANEMA, in programma alle ore 21:00, è un duo affiatatissimo e coinvolgente, con l’armonia di due voci fuori dal comune, pronto a trasportare il pubblico con la mente e col cuore in Brasile per un’esperienza trans-atlantica e trans-culturale che passa dalle note del sax alle corde della chitarra.

“Two Girls From Ipanema”. Le due musiciste dotate di simpatia e grande carica comunicativa, riescono ad instaurare un rapporto molto vivo col pubblico traducendo i testi e raccontando aneddoti.

“Two Girls From Ipanema”. Con arrangiamenti originali e stile personale, verranno proposti brani ormai dimenticati o “standard” entrati a far parte del repertorio più conosciuto a livello internazionale.

Conosciuito con un programma di ampio respiro che spazia dal samba alla bossanova, dal samba canção al frevo e allo chorinho, con brani di autori quali Jobim, De Moraes, Chico Buarque, Djavan, Veloso,  Azevedo, e altri. Il tutto interpretato non senza qualche incursione nella musica americana.

L’evento, come da consuetudine, è organizzato nel pieno rispetto di tutte le normative anti-covid e prevede un ingresso contingentato fino ad un massimo di 65 persone con prenotazione obbligatoria.

Prevendita sul sito liveticket o chiamando i numeri +39 06 61697862 – +39 347.5374953. Prima dell’inizio del concerto è prevista un’apericena d’intrattenimento.

“Two Girls From Ipanema”. Gio’ Marinuzzi

Gio’ Marinuzzi è il “nome storico” della musica brasiliana in Italia, poiché è stata la prima italiana a proporre negli anni ’70 la Bossa Nova appena nata in Brasile, estendendo in seguito il suo repertorio anche agli altri generi brasiliani. 

Si è esibita per anni al Folkstudio insieme ai cantautori De Gregori, Venditti, Gaetano ecc.  ed in seguito è stata ospite fissa al Manuia, il locale “culla” della musica brasiliana a Roma.

E’ stata leader di varie formazioni, come il gruppo Samba Carnaval, con la partecipazione di alcuni tra i migliori musicisti italiani tra cui i chitarristi Michele Ascolese ed Eddy Palermo, il pianista Riccardo Biseo, il flautista Nicola Stilo, il sassofonista Gianni Savelli, il contrabbassista Francesco Puglisi, il batterista Giampaolo Ascolese con cui compiva numerose tournées.

E’ stata ospite di programmi tv ed ha condotto programmi sulla musica brasiliana su RadioTreRai..

Ha formato il trio Bye Bye Brasil con il chitarrista Gianluca Persichetti ed il percussionista Stefano Rossini con cui ha tenuto numerosi concerti nel “nascente” Alexanderplatz ed ha fatto parte del gruppo Mandrake Som.

Tornata dal Brasile dove è vissuta 2 anni è stata invitata dal chitarrista brasiliano Irio de Paula a tenere concerti in duo in tutta Italia riscuotendo sempre un notevole successo personale.

Ha svolto attività didattica ed oltre a dare lezioni ad artisti quali Sergio Caputo e Claudio Amendola, ha tenuto negli anni ’90 i  corsi di chitarra brasiliana presso il Centro Studi Brasiliani dell’ Ambasciata.

“Two Girls From Ipanema”. Cristiana Polegri

Cristiana Polegri sassofonista e cantante ha studiato classica al conservatorio e jazz alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio.

È inoltre diplomata come attrice al Cantiere Teatrale di Paola Tiziana Cruciani.

Ha lavorato a teatro con Giorgio Albertazzi, Lello Arena, Pippo Baudo, Paola Cortellesi, Giampiero Ingrassia, Chiara Noschese, Dado e molti altri.

Dal 1998 lavora nelle orchestre televisive di vari programmi.

Ha inciso un album da solista dal titolo “Bindinjazz” (EMI); un omaggio in chiave jazzistica alla musica di U. Bindi con il quale ha partecipato ad importanti manifestazioni anche insieme ad artisti come F. Battiato, B. Lauzi, G. Paoli, Morgan, A. Ruggiero.

Ha inoltre lavorato come turnista (incisione dischi e tour europei) con Mario Biondi, Francesco de Gregori, Franco Califano, Little Toni, Loredana Bertè, Riccardo Fogli, Marco Armani ecc.

Ha scritto ed interpretato un suo spettacolo di Teatro Canzone dal titolo: “Brava, suoni come un uomo!”

Con la collaborazione di Stefano Fresi, Toni Fornari, Pino Insegno, Rita Savagnone, Emiliano Luccisano, Urbano Lione che ha portato in scena all’Auditorium parco della Musica.

Attualmente è insegnante alla Scuola di Doppiaggio cantato Disney Ermavilo ed assistente insegnante della Junior Jazz Orchestra di Massimo Nunzi alla Casa del Jazz per l’Auditorium Parco della Musica.

Il Museo del Saxofono gode del Patrocinio di Comune di Fiumicino ed Ambasciata del Belgio.

Sponsor tecnici sono Selmer Paris (Francia), Borgani (Italia), Eppelsheim (Germania), BCC Roma, International Woodwind (Usa), J’Elle Stainer (Brasile), Lyrical Music Publications, 4DRG e Narnia Festival.

Suoi partner sono le Farmacie Comunali Fiumicino, Anipo (Francia), ProLoco Fregene-Maccarese e Complesso L’Oasi.

Museo del Saxofono

via dei Molini snc (angolo via Reggiani)

00054 – Maccarese, Fiumicino (RM)

Biglietto concerto: €15,00

Apericena: €10,00

MODALITA’ E TEMPI DI ACCESSO AI CONCERTI

Ingresso consentito fino ad un massimo di 65 partecipanti

Prevendita su

https://www.liveticket.it/museodelsaxofono

Infoline costi e prenotazioni:

+39 06 61697862 – +39 347 5374953 – info@museodelsaxofono.com

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

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Umberto Stefanelli “La Shibari Art"

Umberto Stefanelli “La Shibari Art”. Il progetto fotografico verrà esposto alla Galleria Restelliartco in occasione della Rome Art Week 2020


Umberto Stefanelli “La Shibari Art”. Dal 26 al 31 ottobre tra gli eventi ospitati all’interno della Galleria RestelliArtco. in occasione della Rome Art Week, la mostra fotografica Photogeisha di Umberto Stefanelli, interamente dedicata allo Shibari.

Umberto Stefanelli “La Shibari Art”. Cresciuto artisticamente a New York, Stefanelli, dopo avere esposto nei Musei e nelle Fondazioni più importanti del mondo.

Torna a Roma per presentare un insolito ed originale progetto fotografico, nato quasi per caso nel corso di una notte all’interno di un piccolo locale di Minami ed un love Hotel di Osaka, in Giappone.

Venti immagini per raccontare lo shibari, una cultura dalle antichissime origini, che in Photogeisha oggi è documentato da un’angolazione insolita rispetto alle idee che normalmente accompagnano questa disciplina.  

Le immagini raccontano un’arte in cui lo spettatore diventa partecipe della condivisione di una scultura vivente e di una pratica meditativa che, attraverso la flessibilità del corpo e della mente, diventa espressione di potere e di scambio.

Una commistione di corpo e spirito in cui la corda è mezzo e in cui più che la destinazione finale conta il percorso fatto insieme.

Negli scatti figure che avvinte ad una fune che si librano nel vuoto, movimenti perfettamente coordinati per rimanere in equilibrio.

Un intreccio di corpi e canapa, realizzato attraverso l’uso di nodi, seguendo le forme geometriche che ricordano un’altra antica arte giapponese, quella dell’ikebana, che da sempre sta a significare sensualità, vulnerabilità.

Forza come elemento fondamentale della composizione floreale e tutto il fascino di una tradizione centenaria in equilibrio tra l’arte marziale dell’hojojutsu e la “pittura della primavera” (in giapponese shunga), ispirata al più celebre stile del “mondo fluttuante” ukiyo-e.  

Photogeisha sarà uno tra i progetti di punta che saranno ospitati dalla Galleria Restelliartco. in Via Vittoria Colonna 9 in Roma all’interno di “Fino ai Confini del Mondo” una Esposizione strutturata, dai galleristi Raffaella Rossi e Filippo Restelli.

In quattro originalissimi ed inediti percorsi espositivi per raccontare il pianeta e l’uomo, i suoi fallimenti e le sue contraddizioni.

“Fino ai Confini del Mondo” verrà presentata in occasione della Rome Art Week, la rassegna Capitolina più importante dedicata all’arte contemporanea, che si terrà dal 26 al 31 ottobre p.v. ma l’esposizione continuerà ad essere visitabile in Galleria per tutto il 2020.    

PHOTOGEISHA – UMBERTO STEFANELLI PHOTOGRAPHER

Rome Art Week 26 -31 ottobre 2020

Restelliartco.

Via Vittoria Colonna, 9 Roma

Infoline +39 06.3243919 info@restelliartco.com  

www.restelliartco.com

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International Tour Film Festival (Civitavecchia)

International Tour Film Festival. Riparte il cinema a Civitavecchia


International Tour Film Festival. Al via la ripartenza del mondo cinematografico dal 7 all’11 ottobre a Civitavecchia.

La nona edizione dell’International Tour Film Festival, si terrà nella prestigiosa location dell’Hotel San Giorgio a Civitavecchia.

International Tour Film Festival. Ideata da Piero Pacchiarotti, Presidente di Civita Film Commission.

La manifestazione nasce con l’ambizioso obiettivo di incoraggiare la diffusione della cultura dell’audiovisivo e allo stesso tempo di incrementare lo sviluppo territoriale attraverso la crescita dell’industria cinematografica.

Madrina di questa edizione, dove il tema della ripartenza del mondo cinematografico fa da protagonista, é l’attrice Elisabetta Cavallotti.

Molte le personalità che saranno premiate in questa occasione per il loro contributo alla promozione del cinema: il 7 ottobre l’attrice Roberta Giarrusso riceverà il premio ITFF Fashion Award.

Il premio ITFF Career Award verrá assegnato allo scenografo premio Oscar Gianni Quaranta.

Il premio l’ITFF Award for Media sarà consegnato a Maria De Sousa.

L’ITFF Fellini Award lo otterrà l’attrice Antonella Ponziani, l’Ultima Musa di Federico Fellini.

International Tour Film Festival. La serata sarà, quindi, un omaggio al grande maestro Fellini.

A seguire ci sarà la proiezione del film Fellini & l’alter ego (Italia, 2020) curato da Graziano Marraffa, alla presenza dell’ideatore. Tanti sono gli ospiti che si alterneranno nel corso delle serate.

Venerdì 9 ottobre, sarà consegnato il premio ITFF Special Award a Duilio Galioto, musicista vincitore del David di Donatello 2020.  

Sabato 10 Ottobre verrà consegnato ITFF Special Award a al Direttore della Fotografia Gianni Mammolotti.

Grande attesa è riservata per la serata di chiusura dell’11 ottobre.

Aprirà la manifestazione l’esecuzione del brano “Prendi la mia mano” di Carlo Belmondo, il pezzo scritto e cantato dall’attore sulla sicurezza stradale che ha ottenuto un premio dal Ministro Azzolina.

Il primo è l’ITFF Cinema Project Award a Janet De Nardis per il suo cortometraggio “Punto di Rottura”

Un progetto di sensibilizzazione alla cura per il pianeta e alle azioni consapevoli che possiamo comprendere attraverso lo strumento del cinema.

Un futuro con un disastro climatico e un presente con una pandemia ha reso questo cortometraggio drammaticamente profetico, una regia brillante quella della De Nardis che ha ottenuto gli apprezzamenti di tutta la giuria.

L’ITFF Premio Cinema sarà assegnato, invece, a Francesca Antonelli, attrice molto amata dal pubblico per i suoi ruoli in fiction e film di successo. 

L’ITFF Premio Produttore dell’anno andrà a Riccardo Di Pasquale, dal 1 ottobre al cinema con “Burraco Fatale” della Fenix Entertainment.

La casa di produzione e distribuzione cinematografica fondata nel 2016 dai fratelli Riccardo e Matteo Di Pasquale e da Roberta Giarrusso.

L’ ITFF Culture and Journalism verrà consegnato alla celebre conduttrice del TGR Lazio: Mariella Anziano.

La serata di apertura e le premiazioni dell’ 11 ottobre saranno presentate da Anastasia  Vasilyeva e Simone Gallo.

Durante le cinque giornate di Festival, si alterneranno le varie proiezioni delle opere in concorso, che comprende anche le sezioni VideoVersi e Musicosplayer.

La presentazione delle opere finaliste al concorso libri ITFF, e sabato 11 ottobre grande attesa per i due meeting: alle 10:45 “Il tema Ambiente e Paesaggio nella nuova Educazione Civica”, alle 11:45 “Cittadini Consapevoli e Attivi per il Paesaggio e l’Ambiente”.

Roberto Morassut il Sottosegretario di Stato Ministero dell’Ambiente interverrà alle 13:00

Il responsabile della comunicazione e marketing è Andrea Stranieri.

Maggiori informazioni sul programma sono disponibili al sito: http://www.internationaltourfilmfest.it.

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Premiati
Marco Simoni “Gli scatti naturalistici”

Marco Simoni, Loners “Gli scatti naturalistici” alla Galleria Restelliartco per la Rome Art Week 2020


“Gli scatti naturalistici”Sono solitari e liberi gli animali ritratti negli scatti di Marco Simoni.

Marco Simoni “Gli scatti naturalistici”. Il titolo della foto ne descrive una caratteristica o un particolare che ancora oggi li rende vittime:

Marco Simoni “Gli scatti naturalistici”. “The Ivory Game” recita l’immagine dell’elefante posto di fronte al rinoceronte e denuncia la crudeltà del traffico di natura, oggi per dimensioni e giro d’affari, la quarta forma di crimine più esteso al mondo.

“13.000 grams” il titolo scelto per il rinoceronte, non solo il peso massimo del suo corno ma un numero che per i bracconieri equivale a denaro contante;

“45 days” è il periodo medio in cui la leonessa vaga staccata dal gruppo, spostando i suoi cuccioli da una tana all’altra per proteggerli, prima di riprendere la vita all’interno del branco.

“120 km/h”: titola così la foto che ritrae il ghepardo indicando la massima velocità che può raggiungere in fase di caccia, “88 years old” è la più alta aspettativa di vita per un elefante, troppo spesso brutalmente disattesa a causa dell’uomo.

Gli scatti fotografici di Marco Simoni raccontano il grande lavoro di introspezione psicologica dell’autore, i ritratti colgono la bellezza e la straordinaria fragilità della vita, offrendo una consapevole e profonda testimonianza visiva di una fauna da preservare.

Ognuno degli animali ritratti è unico nella sua bellezza e nelle sue caratteristiche e racconta il coraggio, la pazienza, la fierezza e la delicata perfezione della sua specie.

Loners sarà uno tra i progetti di punta che saranno ospitati dalla Galleria Restelliartco in Via Vittoria Colonna 9 in Roma all’interno di “Fino ai Confini del Mondo”.

Una Esposizione strutturata, dai galleristi Raffaella Rossi e Filippo Restelli, in quattro originalissimi ed inediti percorsi espositivi per raccontare il pianeta e l’uomo, i suoi fallimenti e le sue contraddizioni.

“Fino ai Confini del Mondo” verrà presentata in occasione della Rome Art Week, la rassegna Capitolina più importante dedicata all’arte contemporanea, che si terrà dal 26 al 31 ottobre p.v. ma l’esposizione continuerà ad essere visitabile in Galleria per tutto il 2020.    

Loners – Marco Simoni Photographer

Rome Art Week 26 -31 ottobre 2020

Restelliartco.

Via Vittoria Colonna, 9 Roma

Infoline +39 06.3243919 info@restelliartco.com   

www.restelliartco.com

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Sala Umberto presenta “Maurizio IV”

Sala Umberto presenta “Maurizio IV”. Alessandro Longobardi per Oti-Officine del Teatro Italiano presenta dal 9 aò 25 ottobre 2020 “Maurizio IV” un Pirandello pulp, di Edoardo Erba.


Sala Umberto presenta “Maurizio IV”. Siamo in prova, sul palco dove dovrebbe andare in scena Il Gioco delle Parti di Pirandello.

Sala Umberto presenta “Maurizio IV”. Maurizio, il regista dello spettacolo, si aspettava un altro tecnico per il montaggio e il puntamento delle luci, ma si presenta Carmine, un siciliano di mezza età, indolente, che non sembra aver molto entusiasmo per il lavoro.

Sala Umberto presenta “Maurizio IV”. Carmine è appena assunto e non sa nulla dello spettacolo, così Maurizio è costretto a ripercorrere tutto il testo per farglielo capire.

“Maurizio IV”. Oltre a essere svogliato, Carmine soffre di vertigini e ha paura a salire sulla scala, e pur di non farlo si mette a discutere su ogni dettaglio della regia.

Benché dettate dalle vertigini, le sue idee sono inaspettatamente innovative, e Maurizio passa dall’irritazione all’interesse.

La discussione gli fa nascere l’idea di una regia pulp: un Gioco delle parti ambientato in uno squallido parcheggio di periferia, dove si consumano scambi di coppie.

I ruoli si invertono, e ora è Maurizio che sale e scende dalla scala per puntare le luci, mentre Carmine è diventato la mente pensante. Sembra un semplice gioco di ribaltamento dei ruoli, ma la scoperta di inquietanti verità scuoterà i precari equilibri trovati dai personaggi e farà precipitare la commedia verso un finale inaspettato.

Il metateatro, specialità di Pirandello, viene interpretato da Edoardo Erba in chiave più attuale e irriverente.

Eppure la lezione del grande maestro siciliano irrompe all’improvviso, quando il rapporto fra i due personaggi va oltre il limite del prevedibile, e fa ritrovare alla commedia la sua matrice tragica.

Divertente, intelligente, prensile, interpretato da due grandi talenti del teatro, sostenuto da una regia impeccabile, Maurizio IV si impone all’attenzione del pubblico come una delle più interessanti novità italiane della stagione.

CON GIANLUCA GUIDI e GIAMPIERO INGRASSIA

REGIA GIANLUCA GUIDI

MUSICHE MASSIMILIANO GAGLIARDI

https://drive.google.com/file/d/1lLRjpEqFGzb8rI77RVKQ9g4G9vBgtsEe/view

NOTE DI REGIA

Un duello teatrale. Ne esistono tanti nella drammaturgia contemporanea e di tradizione.

Ricordo, una bellissima commedia di Shaffer intitolata “Duel” di cui sono state fatte due versioni cinematografiche; la prima (poco tempo dopo il debutto a Broadway) con Lawrence Olivier e Michael Caine; la seconda molto più recente con lo stesso Caine (nel ruolo che fu di Olivier) e Jude Law per la regia di Harold Pinter.

Edoardo Erba, in questa sua nuova opera, coglie lo spunto dalla parola “duello” e crea un

vero e proprio diorama di antagonismi diversi tra loro e collocati su molteplici livelli d’ascolto; apparentemente lontani, uniti però da un sottilissimo filo quasi trasparente; ed ognuno di essi collega gli unici due protagonisti in scena e le loro vite.

Un regista (Maurizio), un palcoscenico vuoto; la messa in scena de “Il Gioco delle Parti” di Luigi Pirandello. 

Attesa. Non sono arrivate le scenografie, i costumi, i tecnici e soprattutto, gli attori.

Un tecnico luci (Carmine)si. Lui è arrivato.  Entra in palcoscenico.  Ha paura a salire sulla scala. Attende indicazioni dal regista.

Comincia il dialogo. Il diorama piano piano, insospettabilmente, comincia a prendere la sua fisionomia, ma ha natura proteiforme… non è contestualizzabile… se non alla fine.

Sono contento di recitare questo testo accanto al mio amico Giampiero Ingrassia.  È una prova nuova per noi.

Chi avrà la bontà di venirci a vedere troverà senz’altro la piacevolezza di vederci immersi

in atmosfere che, prima, avevamo esplorato solo a tratti o, comunque, più superficialmente.

Al cast creativo bisogna aggiungere Massimiliano Gagliardi, eccellente musicista, che ha messo a disposizione di questa storia la sua più acuta sensibilità e eccellente conoscenza musicale e Francesca Grossi, la nostra costumista.

Entrambi miei collaboratori da molti spettacoli che si uniscono alla mia assistente Manuela Scravaglieri.

Da parte mia ringrazio Alessandro Longobardi per aver creduto in questa operazione. 

Sono ormai tre anni che lavoro per lui e ogni volta riscopro la piacevolezza di interagire con persone competenti e desiderose di creare “avvenimenti teatrali”.

MAURIZIO IV, ti auguro di aver trovato in me un bravo regista.

Con educata circospezione,

Gianluca Guidi

Dal 9 al 25 ottobre 2020

SALA UMBERTO

Via della Mercede 50

Prezzi da 17 a 28 euro

Dal mercoledì al sabato ore 21, domenica ore 17, mercoledì 21 ottobre ore 17

Ufficio stampa Silvia Signorelli

silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com Mob. +39 338 9918303

Monica Menna – Alessandra Teutonico ufficiostampasignorelli@gmail.com

Facebook: SiSicommunication – Twitter: @silviasignore Instagram: @sisi_comunication

Sito www.comunicazioneeservizi.com

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Sala Umberto presenta “Maurizio IV”
“Mai più soli” Teatro Vascello

“Mai più soli” Teatro Vascello. Questa “nostra” Medea, vuole essere “fedelissima” al testo, alla “parola” di Euripide e, nello stesso tempo, “infedelissima” alla sua drammaturgia.


“Mai più soli” Teatro Vascello. In altri termini, la struttura della tragedia greca: il coro, il messaggero, tutti i personaggi, vengono come “ingoiati” da una nuova struttura contemporanea, in un dialogo serrato, aspro, tra il marito infedele e la moglie tradita.

“Mai più soli” Teatro Vascello. Così il paradigma di un “certo” dramma moderno e spudorato destruttura completamente la drammaturgia della Grecità della stupenda tragedia di Euripide per restituirla “spogliata”. In un dialogo serrato, concitato, crudele e amaro.

Un “ora” e “qui” riconoscibili nel nostro “oggi”.

La tragedia della “madre” impazzita d’amore e di dolore, si svuota e si fa “povera” di ogni “memoria classica” per riempirsi tutta e arricchirsi essenzialmente soltanto di incomprensione, dolore, gelosia, infelicità, pazzia, vendetta…

Questi i sentimenti che travolgono moglie e marito, in una lunga, terribile, dolorosa “Scena da un matrimonio”.

Il sentimento di perdita, di svuotamento, di spiazzamento da un “ambito-antico” a una condizione “nostra”, nel rigoroso rispetto del “testo” poetico, toglie allo spettatore ogni preconcetto estetico intorno a un certo “spettacolo moderno” di un testo antico.

Immaginiamo una “sinfonia” che venga suonata a Jazz soltanto da due strumenti “amorosi e virtuosi” che tenendo ferma nel cuore la “tragedia” di Euripide la restituiscano “per due voci sole” in uno spietato duetto che lasci lo spettatore letteralmente senza fiato.

Quello che noi chiamiamo tradizione è un concetto “temporale”.

Nel senso che un “tempo” antico viene trasferito nel tempo di “oggi” che è il tempo-moderno.

È attraverso questo “modo” che noi siamo il “tempo”. Moderno è il nostro modo di essere il Tempo.

Questa “rigorosa” tradizione del tempo è l’impegno, nel senso profondo di dare noi stessi “in pegno” in questo nostro spettacolo necessario.

GABRIELE LAVIA

Dal 6 all’11 ottobre 2020

martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21 – sabato ore 19 – domenica ore 17

MEDEA

di Euripide

adattamento e regia Gabriele Lavia

con Federica Di Martino, Simone Toni

produzione Effimera srl

Prezzi intero € 26, ridotto over 65 €19, ridotto under 26 €16, info 065898031  promozioneteatrovascello@gmail.compromozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/biglietto/medea/151809

Programma completo su: https://www.teatrovascello.it/

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma

Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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“Itinerari Musicali” Percorsi di Jazz

“Itinerari Musicali” Percorsi di Jazz. Il 4 ottobre inizia la Rassegna “ITINERARI MUSICALI”. Percorsi di Jazz. 


“Itinerari Musicali” Percorsi di Jazz, domenica 4 ottobre nello spazio eventi del mercatino artigianale Corte Coppedé, in Via Tagliamento 6, ITINERARI MUSICALI, un ciclo di 5 imperdibili appuntamenti, 5 fantastici duetti per ripercorrere la storia del jazz. 

“Itinerari Musicali” Percorsi di Jazz. Non manca un appuntamento con la musica classica.

“Itinerari Musicali”. Un’iniziativa nuova ed originale per portare la grande musica affidata ad ottimi interpreti tra chi frequenta un mercatino di articoli di abbigliamento e per la casa che vuole distinguersi per la sua qualità. 

Musicisti di portata internazionale attraverseranno varie epoche di questo genere musicale, dai grandi classici, alle contaminazioni con lo swing e la musica popolare ed etnica.  

Si parte domenica 4 ottobre: Gianni Oddi al saxedAlessandro Bonanno alle tastiereproporranno l’incontro tra due grandi personalità del jazz, unite da una capacità espressiva e improvvisativa unica.  

L’11 ottobre sarà la volta della “Jewish Experience” di Gabriele Coen, sax, e Francesco Poeti, chitarre, e del loro viaggio musicale che re-interpreterà in chiave jazzistica il repertorio popolare ebraico, attraverso composizioni originali, brani klezmer e sefarditi.

Domenica 18 ottobre un duetto di corde e fiati composto da Gabriele Coen al clarinetto e Stefano Saletti alle chitarre proporrà l’incontro tra linguaggi differenti attraverso l’improvvisazione e la contaminazione di stili, timbri e generi musicali. 

Gli strumenti ad arco saranno protagonisti del penultimo appuntamento: domenica 25 ottobre, i fratelli Alessandro e Francesco Marini, violino e violoncello, delizieranno il pubblico di Corte Coppedè con una performance ispirata ai grandi classici.  

La rassegna si concluderà sabato 31 ottobre, con l’esibizione di due eccellenti virtuosi del jazz Oddi – Bonanno che dedicheranno il concerto ad autori contemporanei come Pat Metheny e molti altri, passando dal jazz classico a quello progressive, con elementi di musica elettronica e sezioni ritmiche di forte impatto.

“ITINERARI MUSICALI”, promosso dalla Associazione Socio Culturale Ambientale Ponte Milvio, è realizzato con il contributo della Regione Lazio. Ogni appuntamento.  prevede 2 performance (ore 11.30 e 16.00) ed è ad ingresso gratuito.  

Le prenotazioni sono riservate esclusivamente ad utenti con disabilità motoria e sensoriale. Per informazioni:  

Facebook: https://www.facebook.com/mercatocortecoppede.it

Email: rassegnaitinerari@gmail.com

Informazioni per la stampa:

Marco Piermarini

Email: infopontemilvio@gmail.com  

Mobile: +39.347.85.37.213

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“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici

“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici. Una mostra organizzata dall’Académie de France à Rome — Villa Médicis a cura di Noëlle Tissier


“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici. Con il sostegno delle gallerie d’arte: Almine Rech e Perrotin, dal 15 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021

“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici. Ingresso: Biglietto doppio per la mostra e la visita guidata di Villa Medici e dei giardini: Intero: € 12; ridotto € 6 Biglietto solo per la mostra: € 6 Accesso gratuito per persone sotto i 18 anni.

L’opera di Johan Creten parla al turbamento interiore di ognuno di noi, come individui ma anche come società, trattando temi come la natura, la femminilità, il potere, la politica e la spiritualità.

Gay Gassmann, “T Magazine – The New York Times”

Inizialmente prevista nella primavera scorsa e rimandata a causa dell’emergenza Covid-19, sarà finalmente aperta a Roma, all’Académie de France à Rome — Villa Médicis, la mostra “I Peccati”, di Johan Creten, in programma da giovedì 15 ottobre 2020 fino a domenica 31 gennaio 2021.

Si tratta di un’esposizione che raccoglie per la prima volta in Italia un insieme di cinquanta cinque opere in bronzo, ceramica e resina, affiancate ad alcune opere storiche di Lucas Van Leyden (1494-1533),

Hans Baldung (1484-1545), Jacques Callot (1592-1635), Barthel Beham (1502- 1540) e Paul van Vianen (1570-1614).

Classe 1963, Johan Creten è un artista precursore, inclassificabile e controcorrente che si è distinto nel panorama artistico degli ultimi anni in quanto figura forte, enigmatica e intrigante.

Dotato di una visione estremamente attuale della nostra società, ha saputo ritagliarsi uno spazio specifico all’interno della scena internazionale della creazione contemporanea.

Distintosi fin dagli anni Ottanta per l’uso innovativo della ceramica, è attualmente considerato una figura di spicco nel campo dell’arte contemporanea.

Creten parla di “Slow art” e della necessità di un ritorno all’introspezione: il suo è un movimento che va dalla miniatura alle figure monumentali e che ci permette di appropriarci del nostro tempo facendoci immergere in un’esplorazione del mondo con i suoi tormenti individuali e sociali, per un viaggio pieno di sorprese ed emozioni.

Tra le sue caratteristiche più peculiari vi è un uso particolarmente virtuoso del bronzo nella realizzazione di sculture monumentali: un significativo esempio è rappresentato da “De Vleermuis – Il pipistrello”, che sarà esposto proprio nei giardini di Villa Medici nel corso della mostra.

Le sue sculture, realizzate appositamente per questa occasione tra il 2019 e il 2020, si aggiungono alle opere che scandiscono la sua carriera dagli anni Ottanta ad oggi e saranno abbinate a stampe, arazzi e bassorilievi del XVI XVII secolo appartenenti alla sua collezione personale.

Le opere storiche scelte dall’artista sono veri e propri riferimenti al suo processo creativo e ne rivelano le preoccupazioni, sia dal punto di vista artistico che storico, politico e filosofico.

L’intreccio di queste opere all’interno dell’esposizione stravolge la nostra percezione da molteplici punti di vista, mettendo in discussione il futuro dell’umanità proprio attraverso il passato.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Colin Lemoine e Nicolas Bourriaud, un’introduzione di Noëlle Tissier e fotografie di Gerrit Schreurs.

IL PERCORSO

La prima sala si apre con una serie di creazioni e ri-creazioni di opere concettuali del 1986.  Accanto a “The Garden” (realizzato nel 1996-97  durante  la  residenza dell’artista a Villa Medici) e a opere più significative come “Présentoir d’Orange” (1989-2017) e “Plantstok” (1989-2012)

Questa sala mette in discussione il nostro rapporto con l’introspezione e la consapevolezza di noi stessi, evocando il concetto di paradiso perduto e di tentazione.

Nella seconda sala, una nuova monumentale opera in resina “Muses et Méduses”, iniziata nel 2005 e completata nel 2019, dialoga con brani della famosa serie metonimica “Odore di Femmina” (iniziata nel 1998) sulla seduzione, l’ambiguità dei sentimenti e le relazioni umane.

Una terza sezione riunisce opere altamente politiche tra cui il bronzo “Il prezzo della libertà” (2015), “Couch Potatoes” (1997) e una nuova serie di ceramiche, “Wargames” (2019).

Lungo la scalinata, si affaccia un gruppo di enigmatici bronzi a sollevare la questione della coscienza morale in una società coinvolta in un continuo movimento, in profonda mutazione.

La scultura monumentale “The Herring” domina l’ultima sezione con i suoi 5 metri di altezza.

Una nuova scultura, realizzata in collaborazione con gli storici laboratori della Porzellanmanufaktur Augarten, rivisita una porcellana di Doccia e sarà presentata al pubblico per la prima volta.

Diffusa in tutto lo spazio, una nuova serie di “Bolders” in gres smaltato invita il pubblico a sedersi, prendere tempo, osservare le opere per scoprirne le connessioni e immergersi in magnifici dettagli: superfici di vetro scintillanti, significati nascosti e metafore.

“Con Johan Creten, i peccati non sono sette di numero.

Sette, questa cifra implacabile, pari al numero dei sacramenti nella Bibbia e dei colli di Roma.

Qui, i peccati sono infiniti e illimitati, inesauribili. 

Non sono numerabili, ma solo designabili. I peccati non sono tutti capitali, essi possono essere imperiali, imperiosi, periferici, insidiosi, insignificanti, invisibili.

Sono sempre al disotto del calcolo e del linguaggio.

I sette peccati capitali valgono poco a confronto della bassezza, la barbarie, la noia, la mutilazione, il rimpianto, la melanconia ed il terrore, in breve, la vita.

Così, le sculture di Johan Creten non hanno nulla a che vedere con la morale o la sanzione, la ghigliottina o la censura.

Esse parlano dei peccati, parlano della vita che infonde desiderio e dolore, speranza e pena, lussuria e collera, amore e morte, Eros e Thanatos.

Parlano della vita anfibia, tra Stige e Paradiso.

Parlano della vita pulsionale, quando i cuori battono, quando i serpenti si attorcigliano, quando si spiegano le ali, quando si aprono le vulve, quando si sposta la tenda ed appare infine la verità nuda, quella Medusa ipnotica.”

Il peccato non sarà poi in fondo la forma stanca della purezza? Non indica forse la nostra condizione di uomini estremamente fallibili? 

Il peccato non è forse, per riprendere le parole di Victor Hugo, una meravigliosa “gravitazione?”

Colin Lemoine

JOHAN CRETEN

© Clair Dorn

Nato nel 1963 in Belgio, Johan Creten è uno scultore fiammingo con sede a Parigi.

Lavora in tutto il mondo, dall’Aia a New York, da Miami a Città del Messico.

Ha esposto in particolare nelle sale rinascimentali del Louvre in dialogo con Bernard Palissy e al Museo Eugène Delacroix di Parigi, al Museo d’Arte Bass di Miami, alla Biennale di Istanbul, al MAMCO di Ginevra e al Museo Middelheim di Anversa.

Nel 1986, ha eseguito la sua prima performance nella metropolitana di Parigi in collegamento con la scultura “La Langue” (La Lingua), che esplora l’ambiguità semantica tra l’organo e i mezzi espressivi.

Nel 1991, espone a Sète (Francia) dopo la sua residenza a Villa Saint-Clair.

Nel 1994, un folto gruppo di ceramiche monumentali “politiche” è stato presentato da Christian Bernard a Villa Arson.

Nel 1996, è residente dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.

E nel 1998 presenta la sua prima mostra alla Robert Miller Gallery di New York con la sua emblematica serie “Odore di Femmina”. Nel 2000 vive in Messico e in Arizona.

Nel 2003, ha tenuto la sua prima mostra personale al Bass Museum of Art di Miami.

Tra il 2004 e il 2007, è stato il primo artista a completare una residenza presso la Manufacture Nationale de Sèvres in Francia.

Nel 2005, ha esposto una serie di opere in porcellana e gres di Sèvres nelle sale rinascimentali del Louvre in dialogo con Bernard Palissy.

Nel 2008, inizia la sua collaborazione con la Perrotin Gallery di Miami, con la mostra “Strange Fruit”.

Nel 2011, entra a far parte della galleria Almine Rech Brussels e Transit (Mechelen, Belgio) con la quale lavora dal 1990.

Nel 2009 è stato nominato per il Premio della Cultura fiamminga.

Nel 2013, è invitato e detiene la “cattedra” presso la Alfred University nello Stato di New York.

Nel 2014 gli è dedicata una grande mostra personale “La tempesta” al Museo Middelheim di Anversa.

Nel 2014, inizia a progettare l’opera monumentale “De Vleermuis”. Iniziato in occasione di Leeuwarden-Friesland Capitale Culturale Europea 2018, per la città di Bolsward nei Paesi Bassi.

Nel 2015, un’intera sala è dedicata al suo lavoro nella mostra “CERAMIX” al Bonnefantenmuseum di Maastricht e poi alla Maison Rouge di Parigi nel 2016.

Nel 2016, investe il Centre Régional d’Art Contemporain di Sète con una grande retrospettiva “La Traversée” che riunisce una sessantina di sculture storiche e originali in ceramica e bronzo.

Nel 2017, presenta una nuova serie di sculture “8 Gods” alla galleria Almine Rech di Bruxelles, in mostra al Petit Palais per la FIAC (On Site).

Mostra anche il suo lavoro a Istanbul con “Between Day and Dream” alla Galleria Pilevneli.

Nel 2018, “Sunrise/Sunset” viene presentato alla galleria Perrotin di Parigi, aprendo su un monumentale “De Gier” in bronzo di 4,80 metri presentato nel cortile.

Contemporaneamente, inaugura una grande mostra personale al Beelden aan Zee Museum dell’Aia, “Naked Roots / Naakte Wortels”, tanto sensuale quanto coinvolgente.

Nel 2019, presenta una selezione di alcune sculture monumentali in bronzo per il Parco delle Sculture I Pilane in Svezia, tra cui “De Vleermuis”, esposto sul piazzale del Petit Palais per la FIAC in ottobre.

Per il 2020, parallelamente alla mostra “I Peccati” presentata all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Johan Creten presenterà una mostra personale alla Perrotin Gallery di Parigi dal 17 ottobre al 20 dicembre 2020, intitolata “Entracte”.

L’opera di Johan Creten è rappresentata dalla Perrotin Gallery di Parigi, New York, Hong Kong, Seoul, Tokyo e Shanghai; dalla Almine Rech Gallery di Bruxelles e dalla Transit Gallery di Mechelen.

«L’opera di Johan Creten parla al turbamento interiore di ognuno di noi, come individui ma anche come società, trattando temi come la natura, la femminilità, il potere, la politica e la spiritualità.»

Gay Gassmann, T Magazine – The New York Times.

«Le sue sculture abitano uno spazio tra due mondi, un’intercettazione surrealista ed espressionista del sogno erotico e della fisicità brutale.»

Claudia Barbieri, The New York Times.

NOËLLE TISSIER © Marc Domage 

Nata nel 1949 a Ourouer-les-Bourdelins in Francia, Noëlle Tissier si è diplomata alla Scuola Nazionale di Arti Decorative di Limoges e alla Scuola Nazionale d’Arte, Villa Arson a Nizza. Come scultrice, dal 1973 al 1990 ha esposto le sue opere in Francia e all’estero in varie istituzioni pubbliche e private, musei, luoghi d’arte contempo- ranea e gallerie.

Dal 1978 al 1987, ha insegnato scultura e ceramica alla Scuola di Belle Arti di Tolone, ed è stata poi direttrice della Scuola Municipale di Belle Arti di Sète dal 1987 al 1997.

Nel 1987, ha fondato a Sète, Francia, la residenza per artisti Villa Saint-Clair, che ha diretto fino al 1997, e l’edizione di Villa Saint-Clair dedicata ai libri d’artista.

Curatrice dal 1988, Noëlle Tissier ha fondato e diretto un programma di residenza per artisti francesi ad Asaka City, in Giappone, dal 1993 al 1997, e ha promosso scambi tra Francia e Giappone con varie istituzioni.

Dal 2006 al 2009 ha presieduto l’Associazione francese dei centri d’arte (d.c.a).

Dal 1997 al 2018 ha fondato e diretto il Centro Regionale d’Arte Contemporanea Occitana (CRAC) di Sète.

Noëlle Tissier è membro del Consiglio di Amministrazione dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.

Académie de France à Rome — Villa Médicis

Viale Trinità dei Monti, 1 – Roma

Infoline: +39 06 67611

Info e prenotazioni:

Académie de France à Rome — Villa Médicis

Direttore: Sam Stourdzé

Sito web ufficiale: villamedici.it

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

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