Renzo Arbore premio “Le Cattedrali Letterarie Europee”.

Renzo Arbore premio “Le Cattedrali Letterarie Europee”. Un viaggio alla scoperta di un grande artista contemporaneo: Renzo Arbore.


Renzo Arbore premio “Le Cattedrali Letterarie Europee”.. La sua carriera costellata di successi tra radio, televisione, cinema e musica, al centro di un evento speciale in occasione della consegna del riconoscimento “Le Cattedrali Letterarie Europee”.

Renzo Arbore premio “Le Cattedrali Letterarie Europee”.. Riconoscimento ricevuto nel tempo da numerose eccellenze come Umberto Eco, Meryl Streep, Roberto Benigni, Carlo Verdone, Arturo Brachetti

 Teatro Basilica 24 ottobre ore 17.30 

 Ingresso ad inviti nel rispetto delle misure di sicurezza previste dalle normative.

 Un viaggio alla scoperta della straordinaria carriera di un uomo che ha rivoluzionato il modo di fare radio, televisione, cinema e musica dedicando al lavoro tutta la sua vita.

Renzo Arbore, artista contemporaneo di grande levatura, con il suo essere innovativo, geniale, ha saputo divertirsi e divertire.

Allo showman, ambasciatore della musica napoletana nel mondo, sarà consegnato il prossimo 24 ottobre presso il Teatro Basilica (piazza di Porta San Giovanni 10) il prestigioso riconoscimento internazionale, “Le Cattedrali Letterarie Europee”.

Premio assegnato nel tempo ad altri illustri personaggi, quali:

Umberto Eco, Meryl Streep, Roberto Benigni, Carlo Verdone, Arturo Brachetti. Promosso dall’Associazione Culturale Eureka, con lo scopo di sottolineare il valore delle eccellenze nei vari campi:

Arte, musica, cinema, cultura, giornalismo, il premio sarà consegnato dal presidente e vice presidente, Marco Ghitarrari e Pierluigi Pietricola.

Consegnato durante una cerimonia speciale, durante la quale Arbore avrà l’opportunità di raccontare, con la sua proverbiale generosità e verve, e tappe salienti della sua vivacissimo percorso artistico.

Tra ricordi, curiosità, storici incontri e personaggi indimenticabili che lo hanno accompagnato, e lo accompagnano, nelle sue molteplici e soddisfacenti avventure.

Durante la serata sarà consegnato anche il Premio Excellentissimus, dedicato ai giovani talenti, e assegnato per questa edizione a Marco Vannucci, Trio Blewitt, David Ambrogio.

Ingresso ad inviti previa prenotazione el rispetto delle misure previste dalle normative vigenti.

Teatro Basilica info 392 9768519

Federica Rinaudo

Giornalista
Ufficio stampa e comunicazione
Mobile +39 327 7851570
www.federicarinaudo.it

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Renzo Arbore premio “Le Cattedrali Letterarie Europee”.
Renzo-Arbore
“Schubertiade” al Teatro Costanzi.

“Schubertiade” al Teatro Costanzi. Tra i solisti anche Agnieszka Jadwiga Grochala, talento di “Fabbrica” Young Artist Program


 “Schubertiade” al Teatro Costanzi. Un nuovo appuntamento con la musica si aggiunge al programma ‘Autunno 2020’ al Teatro Costanzi. 

Venerdì 23 ottobre, alle ore 20.00, il Coro dell’Opera di Roma diretto dal maestro Roberto Gabbiani darà voce a Schubertiade, concerto dedicato al compositore austriaco Franz Schubert

“Schubertiade” al Teatro Costanzi. Agnieszka Jadwiga Grochala (soprano), talento di “Fabbrica” Young Artist Program, canterà Mirjam’s Siegesgesang.

Gli artisti del Coro Marika Spadafino (soprano), Emanuela Luchetti (contralto), Maurizio Scavone (tenore) e Alessandro Fabbri (basso) saranno le voci soliste in Gebet.

Verranno inoltre eseguite le composizioni An die SonneGesang der Geister über den WassernStändchen e Deutsche Tänze.

Anche questo concerto sarà in chiave anti-Covid.

Il pubblico troverà posto nei palchetti mentre il direttore, dal centro della platea, dirigerà gli artisti del Coro disposti tutt’intorno a lui, distanziati, tra la sala e il palcoscenico.

Da qui il maestro Marco Forgione accompagnerà al pianoforte tutto il programma.

Verranno eseguite le composizioni An die SonneGesang der Geister über den WassernStändchenGebetMirjam’s SiegesgesangDeutsche Tänze.

Gli ingressi del pubblico al Teatro Costanzi saranno contingentati con una assegnazione dei posti studiata appositamente per assicurare il rispetto della distanza di sicurezza all’interno dei luoghi di aggregazione, in attuazione delle disposizioni per contenere la diffusione della COVID-19.

biglietti sono in vendita al prezzo di 10 euro l’uno a partire dalle ore 14.00 del 21 ottobre, sul sito operaroma.it e presso la Biglietteria del Teatro dell’Opera.

Per maggiori informazioni: ufficio.biglietteria@operaroma.it ; 0648160255.

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Cosimo Manicone

Ufficio Stampa

cosimo.manicone@operaroma.it

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“Schubertiade” al Teatro Costanzi.
“Artù” Auditorium Parco della Musica.

“Artù” Auditorium Parco della Musica. Dopo un periodo di assenza dai palchi durato quasi un anno, mercoledì 28 ottobre, Artù torna in concerto per la prima volta all’Auditorium Parco della Musica di Roma, per riabbracciare il suo pubblico.


“Artù” Auditorium Parco della Musica. Aprirà il concerto, Godo.

“Artù”. Il cantautore, al primo concerto con la nuova etichetta Alfredo Music, sarà sul palcoscenico con un sound elettrico accompagnato da una nuova formazione dove suonerà brani del suo vecchio repertorio e altri più nuovi tra cui “Marta”, ultimo singolo in uscita.

“Artù”. Non mancheranno momenti di arte poetica legata ad autori che lo hanno ispirato e alcuni momenti magici con ospiti speciali: Inoltre ospiti della serata saranno:

Massimo Varini, Leonardo Bocci, Andrea Rivera, Marilisa Ungaro.

Durante il concerto, Artù presenterà, in anteprima, il suo nuovo singolo, in uscita a novembre, “ Vale guarda le stelle”, , secondo brano di una Trilogia dedicata alla donna, alle donne.

Dopo il primo singolo Marta, associata metaforicamente alla Luna, in questo brano Vale, la protagonista ,guarda alle stelle che metaforicamente assumono diversi significati:

vengono associate alle “stelle della Musica”, con brevi citazioni musicali dei grandi del Rock , Led Zeppelin, Green Day e Foo Fighters, così come era accaduto nel brano Marta ,con un accenno a “All you need is Love”,

ed ecco apparire nel testo “negli stadi i Rolling Stones”, poi le stelle intese come i corpi celesti che si guardano esprimendo i propri desideri.

Pur senza riferimenti specifici al lockdown e al Covid, la canzone lancia la speranza per il futuro con “torneranno le canzoni e per le strade i suonatori”.

Non solo rock nei riferimenti ma anche i “fiori nei cannoni” e De Andrè, da sempre uno dei riferimenti di Artù.

Artù conferma la sua attitudine di cantautore a cavallo tra la poesia e l’energia, tra la semplicità di scrittura e il rock, con una forte volontà di non “ammiccare” a tutto quello che il mercato cerca, ricerca e propone e ripropone per seguire le mode del momento.

Il concerto è organizzato in collaborazione con Enpi, Ventidieci e Concerto.

Ufficio Stampa Ventidieci

Maurizio Quattrini 338/8485333 – maurizioquattrini@yahoo.it

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Off/Off Theatre Stagione 2020 - 2021.

Off/Off Theatre Stagione 2020 – 2021. 35 Spettacoli di Prosa, Musica, Cinema, Burlesque ed Eventi tra impegno e divertimento


La quarta stagione dell’OFF/OFF Theatre è realtà e avrà inizio venerdì 6 novembre 2020, per proseguire fino a lunedì 10 maggio 2021, guidata dal direttore artistico Silvano Spada, che per il programma 2020-2021 ospita 35 appuntamenti tra prosa, musica, cinema, burlesque ed eventi speciali.

Off/Off Theatre Stagione 2020 – 2021. Ad aprire il cartellone saranno due appuntamenti, tra loro diversi ma di grande valore. Si parte con Enrico Lucherini, dal 6 all’8 novembre, con “C’era questo, c’era quello”, un viaggio-omaggio al mondo dello spettacolo, con il racconto di 60 anni di carriera che attraversano un mondo visto dall’interno, con gli occhi di uno dei maggiori protagonisti dello showbiz.

Off/Off Theatre Stagione 2020 – 2021. A seguire, dall’11 al 15 novembre, il palco di Via Giulia sarà illuminato dalla grazia di Milena Vukotic, diretta da Maurizio Nichetti, protagonista di “Milena ovvero Émilie du Châtelet”, storia della sorprendente matematica e meravigliosa libertina, amante di Voltaire.

In stagione si avvicenderanno grandi nomi del teatro italiano, come Roberto Herlitzka, Mascia Musy, Galatea Ranzi, Iaia Forte, Francesco Di Leva e personaggi dello spettacolo italiano come Pino Strabioli, Alda D’Eusanio, Urbano Barberini e Danilo Rea, Mita Medici, Santino Fiorillo, Roberto Ciufoli, insieme a molti giovani autori, attori e registi.

Off/Off Theatre Stagione 2020 – 2021. Per finire con il ritorno al teatro dopo dieci anni, di Maurizio Costanzo (a marzo del 2020 fermato dal lockdown).

«Sappiamo di essere circondati da affetto, curiosità e simpatia ed ovviamente, ne siamo grati.

E sappiamo anche che il piccolo, grande merito sta nell’aver creato uno spazio di libertà, fuori dalla routine, con la fierezza di essere italiani ma con lo sguardo al mondo e al nuovo. Impegno, ma anche divertimento, con la voglia di sorridere e il piacere di incontrarci, con il rispetto delle misure che ci sono state richieste.

In palcoscenico si avvicenderanno grandi nomi del nostro Teatro e giovani autori, attori e registi, tutti insieme, perché il Teatro è uno soltanto, senza ghetti o barriere.

Per il resto, è chiaro a tutti quello che ci sta succedendo intorno, ma è altrettanto imperativo l’obbligo di andare avanti e andare oltre», dichiara Silvano Spada, pronto ad affrontare una nuova stagione nel segno dell’intrattenimento di qualità, con massimo risalto per la cultura e l’attualità, quest’ultima trattata con l’attenzione che da sempre lo spazio di Via Giulia ha saputo riservarle.

Programma 2020 – 2021

Ad aprire le danze sarà il deus ex machina del mondo dello spettacolo, Enrico Lucherini, che da venerdì 6 a domenica 8 novembre omaggerà il mestiere dell’ufficio stampa e di tutto il patinato panorama dello showbiz, di cui detiene i più intimi segreti come il più grande dei press agent di cinema e teatro, svelati dallo spettacolo “C’era Questo, C’era Quello”, di e con lo stesso Lucherini, in scena con Nunzio Bertolami, per la regia di Filippo Contri.

Da mercoledì 11 fino a domenica 15 novembre, Via Giulia darà il benvenuto ad una signora del cinema e del teatro:

Milena Vukotic, interprete di “Milena ovvero Emilie du Châtelet” per la regia di Maurizio Nichetti, intensa e al contempo delicata, come la figura della controversa du Châtelet, geniale mente matematica che vive in simbiosi con uno spirito libertino, devoto ai poeti illuministi.

Da giovedì 19 fino a domenica 22 novembre sarà la volta di “Tipi”, di e con Roberto Ciufoli, che interpreta una carrellata di tipologie umane, in un percorso che spazia dallo sportivo all’indeciso, dal timido al supereroe, per imparare a sorridere dell’umanità in tutte le sue declinazioni.

L’ultimo spettacolo del mese, da giovedì 26 a domenica 29 novembre, vedrà per la prima volta sul palco di Via Giulia l’arrivo di Iaia Forte, interprete del testo di Katherine Mansfield da cui è tratto “Istantanee”, con l’attrice accompagnata al piano da Gianluca Sambataro, per la regia di Marco Rampoldi.

Il mese di dicembre si apre con un grande ritorno sul palco dell’OFF/OFF Theatre, che da martedì 1 a giovedì 3 dicembre ha l’onore di accogliere Roberto Herlitzka in “Donna di Porto Pim”, testo omaggio all’autore Antonio Tabucchi, la cui riduzione teatrale è a cura di Teresa Pedroni.

Una storia drammatica e struggente che racconta di un triangolo amoroso in un viaggio accompagnato dagli antichi canti delle Azzorre.

Da venerdì 4 a domenica 6 dicembre Elena Croce sarà “Maria Josè”, in un testo scritto dal direttore artistico Silvano Spada e curato nella messa in scena da Umberto Fiore, che racconta della moglie di Umberto II di Savoia, ultima regina consorte d’Italia prima dell’avvento della Repubblica.

Da martedì 8 a giovedì 10 dicembre è la volta di “Allegro, non troppo – A Stand Up Comedy Show”, con Lorenzo Balducci interprete di un testo scritto da Mariano Lamberti e Riccardo Pechini per la regia dello stesso Lamberti, un viaggio dissacrante all’interno della comunità gay, con riflessioni utili che vanno al di là dell’orientamento sessuale.

Venerdì 11, in scena fino a domenica 13 dicembre, Pino Strabioli omaggia il grande Paolo Poli con lo spettacolo da lui scritto e tratto dall’omonimo libro edito da Rizzoli, dal titolo “Sempre Fiori, mai un Fioraio”, in cui Strabioli recita accompagnato al pianoforte da Saverio Martucci.

Da giovedì 17 fino a domenica 20 dicembre sarà la volta di “Tutto Sua Madre. Les Garcons, et Guillaume, a table”, di Guillaume Gallienne, interpretato dal talento di Gianluca Ferrato, diretto da Roberto Piana.

Martedì 22 dicembre è il giorno in cui debutta in teatro la giornalista Alda D’Eusanio, che sarà in scena in Via Giulia anche mercoledì 23 con “Alda D’Eusanio.

É nata una zucca”, un soliloquio strampalato sulla sua vita, dalla nascita in Abruzzo alla carriera giornalistica, da Bettino Craxi al Grande Fratello, fino alla pandemia, un testo che D’Eusanio ha scritto insieme a Ilenia Costanza che ne cura la regia.

Il Capodanno a teatro è segnato dall’arrivo di “Women in Songs”, spettacolo in scena da martedì 29 dicembre fino a mercoledì 6 gennaio 2021, scritto, diretto e interpretato da Barbara Begala, che porta sul palco un cabaret musicale che omaggia grandi donne della musica, da Aretha Franklin a Liza Minnelli.

Da venerdì 8 fino a domenica 10 gennaio 2021, in Via Giulia debutta un altro volto televisivo, noto al grande schermo come detentore del gossip dell’ultimo secolo, dall’amore di Jacqueline Kennedy alla Hollywood che non c’è più.

È Santino Fiorillo ad esser protagonista de “La Posta del Cuore”, da un’idea di Silvano Spada, a cura di Pino Strabioli.

Da giovedì 14 fino a domenica 17 gennaio 2021, arriva in Via Giulia “L’Isola degli Invertiti”, di Antonio Mocciola, con Tommaso Arnaldi, Francesco Giannotti e Diego Sammaripa, interpreti di un’epoca in cui gli omosessuali erano destinati al confino delle isole Tremiti.

Martedì 19 e fino a giovedì 21 gennaio 2021, torna Roberto Herlitzka con “Dante”, un omaggio per ricordare l’importanza e la memoria del grande poeta, per la regia di Teresa Pedroni.

Da sabato 23 fino a domenica 31 gennaio 2021, Via Giulia ospita Mita Medici nell’omaggio all’indimenticato Franco Califano.

Il recital “Mita canta Califano”, con l’attrice accompagnata dal pianoforte del maestro Edoardo Simeone, nasce da un’idea del direttore artistico Silvano Spada, nel ricordo di un poeta la cui sensibilità ha dato vita ad alcuni tra i più grandi successi della canzone italiana.

Off/Off Theatre Stagione 2020 – 2021. Data unica per “Razza Italiana 1938”, in scena solo lunedì 25 gennaio 2021, evento che rientra nelle iniziative de Le Giornate della Memoria, scritto e diretto da Giuseppe Argirò.

Il mese di febbraio comincia con il ricordo per lo stilista Saint Laurent, con il recital “Lettere a Yves”, tratto dallo scritto Lettere a Yves Saint Laurent, di Pierre Bergè, spettacolo in scena da martedì 2 a domenica 7 febbraio 2021, che si presenta al pubblico in una veste rinnovata, con il ritorno da protagonista di Pino Ammendola, accompagnato dall’inedita e speciale partecipazione di Eva Robin’s e dal pianoforte di Giovanni Monti, autore delle musiche originali, per la regia di Roberto Piana.

Da martedì 9 fino a giovedì 11 febbraio 2021, torna un autore caro al pubblico di Via Giulia, il regista Giovanni Franci che dirige Valerio Di Benedetto, Riccardo Pieretti e Fabio Vasco, protagonisti di “Roma Caput Mundi”, con la partecipazione in video di Nela Lucic, le elaborazioni digitali di Nuvole Rapide Produzioni e l’aiuto in regia di Fabio Del Frate.

Un viaggio al termine della notte che si svolge nel cuore della capitale, non una città come tante, ma il sismografo etico e politico del nostro Paese, in cui una donna può soccombere per la violenza, o un ragazzo di colore può morire pestato dal branco.

Da venerdì 12 a domenica 14 febbraio 2021 è la volta di Urbano Barberini, con la partecipazione in scena di Danilo Rea.

I due sono interpreti de “Le Rovine di Adriano”, un testo di Nello Trecchia che racconta di chi insudicia la bellezza, denunciando una collettiva amnesia.

Off/Off Theatre Stagione 2020 – 2021Da giovedì 18 a domenica 21 febbraio 2021, spazio a “Jackie”, liberamente ispirato a “Jackie” di Elfriede Jelinek, con protagonista Tiziana Sensi, interprete degli episodi più celebri della vita di Jacqueline Kennedy, per la regia di Luca Gaeta.

Da martedì 23 a giovedì 25 febbraio 2021, la compagnia Scena Teatro debutta con “Jennifer… il Sogno”, tratto da “Le Cinque Rose di Jennifer”, di Annibale Ruccello, riscritto da Antonello De Rosa, regista e insieme protagonista dello spettacolo, sul palco con Caterina Ianni, Marianna Avallone, Beatrice Mazzoni, con la partecipazione di Giò di Sarno.

Da venerdì 26 a domenica 28 febbraio 2021, arriva “La Notte poco prima della Foresta”, di Bernard-Marie Koltesnella traduzione di Giandonato Crico, con protagonista Fabio Vasco diretto da Marco Mattolini, in un labirinto di incontri, situazioni e desideri che disegnano il bisogno di condivisione della propria disperazione, da combattere con la continua ricerca di un proprio simile.

Marzo si apre con il ritorno dello spettacolo vietato ai minori di 18 anni, dal titolo “Cartoline da Casa Mia”, di Antonio Mocciola, che vede come protagonista Bruno Petrosino, interprete del fenomeno degli Hikikomori, sul palco solo mercoledì 3 marzo 2021, per la regia di Marco Prato.

Giovedì 4 e venerdì 5 marzo 2021 la storia delle grandi dive del burlesque sbarca all’OFF/OFF Theatre, con Giulia Di Quilio interprete di “Un Passato Senza Veli”, drammaturgia di Valdo Gamberutti e costumi di Paola Stante, alla scoperta della femminilità più alta e della Golden Age di un’arte che ha radici lontane e che travalica la storia del secolo.

Off/Off Theatre Stagione 2020 – 2021. Da martedì 9 fino a giovedì 11 marzo 2021, sarà la volta di “In Casa con Claude”, di Renè Daniel Dubois, con Mario Autore, Ettore Nigro protagonisti di un serrato interrogatorio tra un commissario di polizia e un giovane escort che passa la sua vita tra discoteche, droga, alcool e prostituzione, per la regia di Giuseppe Bucci.

Da venerdì 12 in scena fino al 14 marzo 2021 torna “C’era una volta… il Teatro nelle cantine”, prezioso viaggio in musica e parole, compiuto da un paroliere e interprete del genere d’eccezione come Pierfrancesco Poggi, che torna a grande richiesta in Via Giulia con un omaggio alla storia del teatro canzone.

Da giovedì 18 fino a domenica 21 marzo 2021, spazio a “Un Tè per due Regine”, di Caterina Casini, Marilù Prati e Francesco Suriano, con Caterina Casini e Marilù Prati, dirette daSurianoin un incontro-scontro tra Peggy Guggenheim e Palma Bucarelli, due affascinanti e geniali donne che hanno costruito e deciso le sorti dell’arte contemporanea.

In scena da mercoledì 24 fino a domenica 28 marzo 2021 ci sarà “Preghiera per Chernobyl”, dall’opera diSvetlana Aleksievic, con Mascia Musy e Francesco Argirò, accompagnati dalle musiche di Mario Casottini da un’idea del regista Massimo Luconi.

Lucilla Lupaioli firma e dirige “Ragazze”, sul palco da martedì 30 marzo fino a domenica 4 aprile 2021, con protagoniste Martina Montini e Giulia Paoletti, impegnate nel confronto tra due amiche che percorrono il territorio della memoria che incontra il presente, tra speranze, rimpianti e sogni nel cassetto.

Da martedì 6 a domenica 11 aprile 2021 largo a “Penis Project. Per umani migliori”, scritto e diretto da Patrizia Schiavo, con Filippo Carrozzo, Antonio De Stefano, Emanuele Durante, Tommaso Lombardo, Eugenio Marinelli, Oronzo Salvati e con la stessa Patrizia Schiavo alle prese con un gruppo di uomini, prototipi selezionati per rappresentare diverse tipologie maschili, stereotipi della cultura patriarcale.

Un percorso che li porterà a mettere in discussione la dottrina fallocentrica della nostra cultura, ancora troppo maschilista e sessista.

Da venerdì 16 fino a domenica 18 aprile 2021, la compagnia NEST Napoli Est Teatro presenta “Quotidiane Ispirazioni”, con Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo, e con Emanuele Ammendola voce e contrabbasso, diretti da Giuseppe Miale di Mauro, nell’adattamento e traduzione di Francesco Niccolini.

Pasolini incontra Viviani, Eduardo De Filippo, Carosone e i racconti delle vittime di camorra si disciolgono nella poetica di Massimo Troisi, Pino Daniele e Ferdinando Russo.

Da giovedì 22 a domenica 25 aprile 2021, Gianni De Feo torna come regista e interprete dello spettacolo musicale “Bambola.

La Strada di Nicola”, di Paolo Vanacore, tra sentimenti, passioni e tradimenti che rivivono sullo sfondo di uno dei brani che ha consacrato Patty Pravo.

Da mercoledì 28 aprile fino a domenica 2 maggio 2021 arriva Galatea Ranzi, protagonista di “Lezione da Sarah”, liberamente ispirato a “L’arte del teatro” di Sarah Bernhardt, con Martina Galletta che cura anche le musiche originali dell’elaborazione drammaturgica di Pino Tierno, per la regia di Ferdinando Ceriani.

Da martedì 4 a domenica 9 maggio 2021, la stagione dell’OFF/OFF Theatre volge al termine con il ritorno sulle scene teatrali dopo dieci anni, di Maurizio Costanzo, autore di una commedia sull’adulterio dal titolo “Abolite gli armadi… gli amanti non esistono più”, conPino Strabioli, anche regista, in scena con Veronica Rega, Sveva Tedeschi, Luca Ferrini, Alberto Melone e David Nenci.

L’ultimo appuntamento di stagione in Via Giulia sarà lunedì 10 maggio 2021, con una serata dedicata alla scoperta dell’amore per lo stesso sesso da parte di giovanissimi interpreti di grande talento, come Riccardo D’Alessandro e Andrea Lintozzi, in scena con Alessandro Di Marco, che cura la regia di un testo pluripremiato, dal titolo “Io che amo solo te”, scritto a quattro mani con Lucilla Lupaioli.

Lo spettacolo apre la settimana che precede la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia,che ricorrerà lunedì 17 maggio 2021.

OFF/OFF THEATRE

Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma / DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

Costo Biglietti: Intero 25€; Ridotto Over 65 18€; Ridotto Under35 15€ – Da Martedì al Sabato h.21,00 – Domenica h.17,00

Info e Prenotazioni+39 06.89239515 dalle h. 16.00offofftheatre.biglietteria@gmail.com

Prevendita online: www.vivaticket.it

SITO: http://off-offtheatre.com/ – FB: https://www.facebook.com/OffOffTheatreRoma/ – IG: https://www.instagram.com/offofftheatre/?hl=it

Ufficio Stampa Carla Fabi e Roberta Savona
Carla 338 4935947 carla@fabighinfanti.it
–  Roberta 340 2640789 savonaroberta@gmail.com
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“Il vecchio e il mare” al Teatro Ghione.

“Il vecchio e il mare” al Teatro Ghione presenta da giovedì 22 a domenica 25 ottobre la lettura scenica, “Il vecchio e il mare”, di Ernest Hemingway, nell’adattamento di Lucilio Santoni, la regia di Sebastiano Somma, con Sebastiano Somma e Cartisia J. Somma e al violino il M° Riccardo Bonaccini.


“Il vecchio e il mare” al Teatro Ghione. Il vecchio Santiago sfida le forze incontenibili della natura nella disperata caccia a un enorme pescespada dei Caraibi, e poi nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della riuscita nell’impresa.

“Il vecchio e il mare” al Teatro Ghione. Forse per la prima volta nella sua vita, mentre ingaggia il corpo a corpo coi suoi nemici acquatici, si scopre coraggioso e fiero.

Capisce che si può vincere, anche se dovrà realizzare che nella vittoria si nasconde la sconfitta, eterno dramma dell’essere umano.

Il ragazzino Manolin è l’unico essere umano che lo capisce e gli è fedele.

Ha imparato il mestiere di pescatore e tutti i segreti dal vecchio, ma è costretto ad abbandonare il suo amico di viaggio, per volere dei genitori, che desiderano peschi su un’altra barca con maggior fortuna.

Manolin però è molto affezionato al vecchio e, appena può, se ne prende cura come se fosse un figlio: un figlio che sogna i leoni!

Nel rapporto intenso col ragazzino e nel ritrovarsi vincitore triste, Santiago trova la ragione della propria esistenza.

Gli spettacoli si terranno in sicurezza, nel pieno rispetto delle linee stabilite dagli organi competenti.

Orario spettacoli ore 21,00

Domenica ore 17,00

biglietti a partire da 20 euro

Teatro Ghione,via delle Fornaci,37,Roma

Info:06 6372294

www.teatroghione.it

Relazioni con la stampa Teatro Ghione: Maurizio Quattrini:

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“Il vecchio e il mare” al Teatro Ghione.
“Segnali Universali” R. Casale, G. Di Michele e M. Nava.

“Segnali Universali” R. Casale, G. Di Michele e M. Nava. Esce “Segnali Universali”, il loro primo singolo 


“Segnali Universali” R. Casale, G. Di Michele e M. Nava. Il video firmato dalle graphic artist Valentina Calvani e Fabiana Iacolucci

Arriva in radio venerdì 23 ottobre e, sarà disponibile su tutte le piattaforme e store digitali, Segnali Universali, il nuovo e primo singolo dell’inedito trio formato da Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava.

“Segnali Universali” R. Casale, G. Di Michele e M. Nava. In una società in cui il frastuono mediatico sembra impedire ogni introspezione e percorso di crescita personale, Segnali Universaliarriva come un monito:

l’urgenza di recuperare la “capacità di ascolto”, ovvero di ritrovare nelle vicissitudini dell’esperienza individuale e collettiva le ragioni della propria esistenza.

“Scrivere a sei mani significa incrociare i propri pensieri, i valori profondi acquisiti nel tempo, lo sguardo sul mondo, le emozioni vissute, l’instancabile dialogo con noi stessi ma soprattutto l’urgenza di portare agli altri tutto questo attraverso la scrittura in musica. 

Segnali Universali – dichiarano le tre cantautrici – è la fotografia precisa delle nostre riflessioni a tre sul tempo presente.

L’allarme che ci arriva dai segnali della natura e dall’istinto primordiale. L’ascolto mancato dell’universo.”

Nelle sue immagini, proprio come il video che l’accompagna – opera delle graphic artist Valentina Calvani e Fabiana Iacolucci – Segnali Universalipercorre una serie di luoghi fisici e metafisici, che conducono a una risposta inequivocabile: è l’amore il motore e il fine dell’esistenza.

Attraverso uno stile e un linguaggio contemporaneo che non dimentica i simboli e la storia dell’arte, nell’animazione realizzata per il brano, immagini figurative si alternano a una dimensione onirica.

L’alchimia surreale che questo connubio genera crea un universo visivo che ha l’intento di accompagnare la fruizione del brano e di sostenere il messaggio del brano stesso:

l’urgenza di recuperare “la capacità di ascolto” dell’esperienza individuale e collettiva.

Anche l’elemento ritmico, che segna una frequenza costante, sottolinea la natura intima e al contempo universale del suono, che batte come un grande cuore.

Ma proprio come la “Salvation Mountain” di Slab city, Segnali Universaliin ogni suo elemento si presenta come un’opera collettiva, eclettica, multirazziale, fortemente visionaria.

E femminile: si muove verso l’alto, per il profondo contenuto spirituale, ma conserva il radicamento con la terra, per quella necessità di attivare un senso di responsabilità, un esercizio di critica, una capacità di scelta, una volontà.

Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava sono impegnate in un fortunatissimo tour, intitolato Cantautrici.

Tour cominciato lo scorso inverno e ripreso quest’estate, dopo la pausa resasi necessaria per le misure di contenimento del coronavirus. 

Cantautrici è anche il nome di un più vasto progetto attraverso cui le tre artiste si impegnano a promuovere la musica d’autore femminile.

Foto di ©Gianni Franzo

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

Contatti con le radio: Filippo Broglia

RECmedia comunicazione e promo

+39 335390391 – filippo@broglia.biz

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“Segnali Universali” R. Casale, G. Di Michele e M. Nava.
Martufello in “Bagaglio a mano” Teatro degli Audaci.

Martufello in “Bagaglio a mano” Teatro degli Audaci. Palcoscenico Italiano e Golden Show Trieste presentano “Bagaglio a mano” al Teatro degli Audaci.


Martufello in “Bagaglio a mano” Teatro degli Audaci. OneManShow di monologhi, aneddoti e barzellette Atto unico di 80 minuti

Martufello in “Bagaglio a mano”. Dal 22 ottobre al 1 novembre Teatro degli Audaci e dal 3 novembre al 15 al Teatro Roma ore 21, andrà in scena Bagaglio a mano con Martufello.

Scritto e Diretto da PierFrancesco Pingitore, lo spettacolo vede protagonista Martufellouno dei personaggi più simpatici e divertenti del panorama televisivo e cinematografico italiano.

Grazie alla sua inimitabile vena comica e al suo umorismo è riuscito a conquistare l’affetto e l’ammirazione di un vastissimo pubblico che lo segue in ogni dove.

Per sorridere, ridere e sganasciarsi…

Un vero e proprio “One Man Show”, fatto di monologhi, aneddoti e barzellette, dove l’artista ripercorre la sua carriera e che andrà in scena in autunno.

“E’ uno spettacolo, che parla un po’ di tutto, di satira politica, di costume, di aneddoti riguardanti la vita di paese e soprattutto è di buon auspicio per un nuovo inizio e per buttarci alle spalle questo brutto periodo.

L’importante è ripartire e che la gente ritorni a divertirsi. Il popolo italiano ha bisogno di ricominciare a vivere e a sorridere…. Solo la risata può far dimenticare”.

Francesco Fusco

Ufficio stampa

3384980862

www.francescofuscopress.com 

francesco.fusco81@gmail.com

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Martufello
“Francesco” del regista Evgeny Afineevsky.

“Francesco” del regista Evgeny Afineevsky. 15. Festa del Cinema di Roma premio Kinéo Movie for Humanity Award


“Francesco” del regista Evgeny Afineevsky. Dopo il successo alla 77ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Premio Kinéo – che quest’anno compie diciotto anni.

“Francesco” del regista Evgeny Afineevsky. A Roma, in concomitanza con la 15ª Festa del Cinema.

Il Kinéo Movie for Humanity Award, assegnato a chi promuove temi sociali e umanitari, sarà consegnato in Vaticano da Rosetta Sannelli, ideatrice del prestigioso riconoscimento, al regista americano Evgeny Afineevsky per il suo docufilm Francesco.

Il regista è stato candidato agli Oscar e agli Emmy nel 2016 con Winter on Fire e nel 2018 ha ricevuto 3 nomination agli Emmy per Cries from Syria.

Francesco illustra il pensiero e le opere di questo Papa vulcanico e inarrestabile.

Una personalità di grandissimo spessore a livello mondiale, a prescindere dal credo o dai giudizi personali di ciascuno. La sua coscienza civile, l’impegno verso il rispetto dell’ambiente al fine di preservarlo per le future generazioni e la sua coscienza della storia in relazione

alle tragedie del nostro secolo sono, infatti, i tratti di una sublime umanità che risaltano in ogni scena del film. 

Francesco guarda con disinvoltura alle questioni più urgenti del XXI secolo: economia, migrazioni, disuguaglianze di genere, crisi climatica, xenofobia.

Il viaggio del regista con Papa Francesco rivela un leader che con umiltà dispensa saggezza e generosità verso tutti, forte di ideali che possono aiutare a costruire un ponte verso il futuro, per un’umanità più forte e una comunità globale più prospera.

Il film mostra immagini di grande impatto riguardo alle tragiche esperienze delle popolazioni più vulnerabili, oggetto nel tempo di veri drammi umanitari:

Il genocidio degli Armeni, la guerra in Siria e la migrazione verso l’Europa, la guerra in Ucraina, la persecuzione dei Rohingya.

Ma non solo

“Ogni viaggio di Papa Francesco nelle varie parti del mondo – commenta Rosetta Sannelli – è documentato nell’opera di Afineevsky da immagini e filmati di cronaca, e si rivela un autentico squarcio sulle vicende del nostro tempo, un’opera storica a tutti gli effetti”.

Tra i crediti di produzione del film spicca Eleonora Granata Jenkinson.

Il Kinéo, oltre ai premi alle classiche categorie cinematografiche, assegna due riconoscimenti speciali: Il Movie for Humanity Award e il Kinéo Green & Blue Award, dedicati a chi nel cinema promuove temi sociali, umanitari e ambientali.   Si realizza col patrocinio del CSC (Centro Sperimentale di Cinematografia) e in collaborazione con l’AD del CSC

ProductionMarcello Foti, con SGDs in Action Film Festival delle NAZIONI UNITE Agenda 2030 rappresentato in Italia da Carlo Gentile, con ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), col SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani), e il sostegno della DGCA (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo) del Mibact (Ministero per i Beni e le Attività Culturali).

Per il primo anno è in collaborazione con la Giornata Mondiale del Cinema Italiano, promossa dall’Intergruppo Cinema della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana.

Giovedì 22 ottobre 2020, ore 11.00, Giardini Vaticani (Palazzina Leone XIII)

Premio Kinéo /Movie Award

Direttore Rosetta Sannelli

Sito: www.kineo.info

Instagram: premiokineo

Facebook: www.facebook.com/Premio-Kinéo-Diamanti-al-CinemaTwitter: @PremioKineo

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Pilar “Luna in Ariete” Visioninmusica Reloaded

Pilar “Luna in Ariete” Visioninmusica Reloaded. La rassegna musicale cambia i suoi programmi a causa dell’emergenza Covid-19.


Pilar “Luna in Ariete” Visioninmusica Reloaded. Il prossimo concerto non sarà quello di Yiorgos Fakanas, che ha dovuto annullare il tour per obbligata quarantena negli spostamenti, bensì quello di Pilar, inizialmente previsto per il 4 dicembre

Pilar “Luna in Ariete”. “Visioninmusica reloaded” si adatta al nuovissimo DPCM e modifica il programma dei nuovi concerti.

A causa della necessaria quarantena nello spostamento tra Paesi internazionali, è saltato il concerto della formazione Yiorgos Fakanas Trio & Guthrie Govan, previsto per il 24 ottobre p.v.

Secondo appuntamento della rassegna autunnale organizzata dall’Associazione Visioninmusica sarà invece quello con Pilar, inizialmente previsto il 4 dicembre.

Ilaria Patassini, in arte “Pilar”, sarà dunque in scena domenica 25 ottobre alle ore 17:30 per interpretare dal vivo i brani del suo ultimo album “Luna in Ariete”:

Un concerto già in programma lo scorso marzo ma saltato ugualmente per causa pandemica.

“Luna in Ariete” (2019) è il quarto album della cantautrice romana, a distanza di quattro anni dalla pubblicazione dell’ultimo disco – “L’Amore è dove vivo” (2015).

In questo lavoro Pilar si rimette in gioco e fa uscire allo scoperto la sua passione per la canzone d’autore, con brani che mettono al centro una vocalità più asciutta e un suono narrante, crepuscolare e nudo.

Il suo percorso artistico si intreccia da sempre con altri generi musicali, e sposa la sua liricità vocale, intima e tagliente, con progetti sonori e testuali molto pregnanti.

Gli arrangiamenti acustici di questo nuovo disco sono caratterizzati dalla presenza di tre strumenti a fiato (corno, flicorno e trombone) e i testi vogliono raccontare episodi di dualismo, sospensione e doppia identità, ma anche di amore, maternità e attualità.

L’album, registrato in presa diretta in tre sessioni dal vivo tra dicembre 2017 e marzo 2018 durante la gravidanza, vede la firma nella produzione artistica della stessa Pilar e di Federico Ferrandina, chitarrista e arrangiatore.

Il programma della serata, che vedrà l’artista cantare sul palco dell’Auditorium Gazzoli di Terni insieme allo stesso Ferrandina alle chitarre, ad Andrea Colella a basso e contrabbasso e Alessandro Marzi alla batteria, prevede tutti i brani tratti dall’ultimo album, incorniciati dai pezzi più significativi dei lavori precedenti.

Nella sua intensa carriera, Pilar ha collaborato con Bungaro, Pacifico, Mauro Ermanno Giovanardi, Sandro

Luporini, Franco Piana, Joe Barbieri, Tony Canto, con lo scrittore Fabio Stassi, con Gianluigi Trovesi, JeanLouis Matinier, Tim Ries (Rolling Stones).

Negli ultimi anni è stata in tournée in Italia e in Canada esibendosi anche all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al Blue Note di Milano, al Piccolo Regio e al Salone del Libro di Torino,

Al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, al Bravo Caffè di Bologna, alla Chamberfest di Ottawa, al Beaches International Jazz Festival di Toronto, all’International Jazz Festival di Vancouver, al Saskatchewan Jazz Festival di Saskatoon, al Centre Phi di Montreal.

Maggiori informazioni su https://www.pilar.it/

Visioninmusica 2020 è sostenuta da: MIBACT, Regione Umbria, Camera di Commercio di Terni e

Fondazione Carit.   Supporter 2020: All Food, Fucine Umbre, Avis Comunale Terni, Hotel Michelangelo, Bar Umbria, Ristorante “Bettolone”, STAS, Studio Foscoli Consulenza.

Media partner 2020: Fedeltà del Suono, Costruire HiFi, Radio Galileo, Radio Incontro, Umbria 24, Vivo Umbria, Umbria Eventi.  

Partner 2020: Nuovo Imaie, FAI Delegazione di Terni, Jazz Italian Platform, Europe Jazz Network.

ILARIA “PILAR” PATASSIN • voce

Pilar “Luna in Ariete” Visioninmusica Reloaded
Pilar

FEDERICO FERRANDINA • chitarre

ANDREA COLELLA • contrabbasso e basso

ALESSANDRO MARZI • batteria

AUDITORIUM GAZZOLI

via del Teatro Romano, 16 – Terni (TR)

Biglietti in vendita sul circuito

Vivaticket

 ph Paolo Soriani

Associazione Visioninmusica tel. +39 0744 432714 – cell. +39 333 2020747 info@visioninmusica.com – www.visioninmusica.com Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it www.elisabettacastiglioni.it/

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Pilar “Luna in Ariete” Visioninmusica Reloaded
Pilar
“LITURA” L’Ultimo nastro di Krapp

L’Ultimo nastro di Krapp “LITURA”. Oltre 40 artisti simbolo della scena italiana contemporanea parteciperanno a LITURA, maratona streaming prevista il 1 novembre alle ore 18:00 sulle pagine facebook di Theatron 2.0,


L’Ultimo nastro di Krapp “LITURA” e degli altri partner del progetto.

L’Ultimo nastro di Krapp “LITURA”. Durante il primo studio del progetto LITURA, realizzato nel periodo del lockdown, una camera ha ripreso in diretta streaming lo spazio rimasto vuoto del teatro dell’ex Asilo Filangieri di Napoli.

L’Ultimo nastro di Krapp “LITURA”. Un contatore, preposto a misurare il tempo di quell’assenza, ha interrotto il proprio conteggio dopo 85 giorni, 7 ore, 54 minuti e 17 secondi.

Una figura umana è lentamente entrata nell’inquadratura per riappropriarsi dello spazio: l’Asilo ha riaperto le porte ai lavoratori, la diretta è terminata.

Al momento di voltarsi, tuttavia, questa figura umana ha rivelato un’anomalia: il volto appariva cancellato e sostituito da uno specchio circolare.

L’Ultimo nastro di Krapp “LITURA”. Forse non tutto è rimasto come prima.

L’epilogo del primo studio, diventa ora prologo della seconda fase di LITURA: una maratona streaming, prevista per il 1 novembre 2020, a partire dalle ore 18:00, sarà trasmessa sui canali Facebook di Theatron 2.0, L’Ultimo nastro di Krapp e degli altri partner del progetto.

Oltre 40 artisti simbolo della scena italiana contemporanea saranno ripresi al centro di spazi scenici deserti, dove volgeranno le spalle alla camera, passandosi il testimone di questa staffetta virtuale.

Ciascuno, riconoscibile attraverso il nome in sovrimpressione, rifiuterà di mostrarsi. A voltarsi sarà solo l’ultimo performer della catena.

E, di nuovo, non ci sarà niente da vedere: uno specchio circolare renderà inaccessibile l’immagine del volto.

Questi avanzerà poi verso la camera col volto censurato, finché lo specchio censore non ne occuperà l’intera inquadratura.

Messo di fronte allo specchio, lo spettatore virtuale non vedrà il proprio riflesso, ma l’immagine di un obiettivo, l’occhio meccanico in cui si era inconsapevolmente riversato.

Si riconoscerà per quel che è diventato: non più membro di una comunità realmente presente, che si guarda negli occhi, ma macchina alienata che fissa la sua immagine riflessa.

Cosa può il teatro in questo particolare momento? Questo è l’interrogativo, politico e poetico.

Due cenni di risposta, biforcazione tutta da corroborare: da un lato, negare l’equazione “presenza reale = immagine virtuale”, dall’altro, far cortocircuitare il mezzo ospite, privandolo del suo elemento essenziale: la cosa da vedere.

In un momento in cui i lavoratori dello spettacolo dal vivo, già gravati da uno stato di crisi permanente, si vedono penalizzati come mai prima d’ora, la necessità di rispondere sul piano del linguaggio, ancor prima che su quello della contestazione, si fa urgente più che mai.

Questo secondo studio sul concetto di cancellazione, di negazione dello sguardo, vuole intendersi come ipotesi di ricerca destinata a durare anche e soprattutto una volta ritornati alla presenza piena.

Se il teatro – tra tutte le nostalgie di questo tempo sospeso – è il grande assente, vale forse la pena portare quest’assenza fino in fondo, perché ritorni a essere nostalgia di qualche cosa, anziché dimenticanza.

SUL PERCORSO DI LAVORO. La natura del lavoro ha uno statuto emergenziale.

Gli artisti contattati hanno realizzato i loro contributi con i mezzi a disposizione, spesso di fortuna: cellulari, vecchie fotocamere, quanto fosse a portata in tempo di pandemia e hanno raggiunto spazi accessibili alle condizioni del momento.

I singoli video della maratona hanno diverse definizioni, diverse inquadrature, diverse tipologie di spazio scenico, come pure diverse sono le realtà circostanti che invadono il campo da un punto di vista visivo e acustico.

L’imperferzione formale si fa racconto anch’essa. Chi ha bisogno di salvarsi ama la zattera, non può aspettare il varo dello yacht.

L’opera è pensata per quelle stesse piattaforme su cui si sono susseguite, durante il tempo sospeso del lockdown, le cascate di contenuti multimediali, senza però alcuna ambizione da HD.

Si muore sfocati, per cancellazione progressiva, nella dimenticanza dei più.

LITURA

SECONDO STUDIO SULLA CANCELLAZIONE

1 novembre 2020 ore 18:00

Live streaming su facebook.com/theatron2.0 | facebook.com/ultimonastro

progetto

Alessandro Paschitto

regia

Alessandro Paschitto, Giulia Sangiorgio

contributi video

Daniele Abbado

Abbondanza / Bertoni

Berardi / Casolari

Elena Bucci

Marco Cacciola

Biagio Caravano

Paolo Coletta

Compagnia del Sole

Andrea Cosentino

Michelangelo Dalisi

Alessandra D’Elia

Oscar De Summa

Federica Fracassi

Giovanni Franzoni

Frosini / Timpano

Davide Giglio

Licia Lanera

Roberto Latini

Teresa Ludovico

Marco Manchisi

Paolo Mazzarelli

Lino Musella

Valentina Picello

Marta Pizzigallo

Armando Punzo

Rezzamastrella

Federica Rosellini

Giuseppe Sartori

Vito Signorile

Leonarda Saffi

Marco Sgrosso

Sotterraneo

Massimo Verdastro

Vico Quarto Mazzini

Matilde Vigna

Giuliana Vigogna

organizzazione

Theatron 2.0

con il sostegno di

L’ultimo nastro di Krapp,

l’Asilo – Ex Asilo Filangieri

si ringraziano

Cesare Benedetti, Giulia Cermelli, Chiara Cucca, Silvia Milani, Riccardo Olivier, Massimiliano Speziani

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“LITURA” L’Ultimo nastro di Krapp
Il Museo delle Periferie al Teatro Tor Bella Monaca

Al via il programma del RIF – Il Museo delle Periferie al Teatro Tor Bella Monaca


Il Museo delle Periferie al Teatro Tor Bella Monaca. Riflettori accesi sul tema delle periferie 18 ottobre, ore 11 incontro con Remo Rapino e Marco Lodoli

Il Museo delle Periferie al Teatro Tor Bella Monaca. Doppio appuntamento nel pomeriggio, alle 18 con i noir di Giuseppe Manfridi e di Alessandro Benvenuti

Il Museo delle Periferie. Al Teatro Tor Bella Monaca, ore 11 Sala Grande, con Remo Rapino, scrittore, professore di filosofia al liceo e vincitore del Premio Campiello 2020, e Marco Lodoli, scrittore e giornalista, nell’ambito del primo appuntamento, coordinato da Maria Ida Gaeta.

Programma di RIF – il Museo delle Periferie, prende il viail progetto promosso da Roma Capitale realizzato dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione tra l’Assessorato alla Crescita culturale, il Municipio Roma VI, il Teatro Tor Bella Monaca.

L’iniziativa parte da una riflessione sull’importanza della relazione con le comunità che caratterizzano i diversi territori delle metropoli, sulla necessità della partecipazione dei cittadini alla vita culturale e al dibattito sulla città, elemento fondamentale per la costruzione di rapporti e interazioni sociali che tengono in piedi le comunità e il senso civico.

Una riflessione che si confronterà con le altre periferie del mondo, a testimonianza della universalità del tema.

Nato e sviluppatosi all’interno del MACRO Asilo con un tavolo di progettazione aperto alla città, ideato e curato da Giorgio de Finis ai cui incontri hanno contribuito anche Università ed Enti di ricerca.

Il RIF con questa prima azione entra a far parte del Polo espositivo dell’arte e della cultura contemporanea, coordinato dall’Azienda Speciale Palaexpo, insieme a Palazzo delle Esposizioni, Macro e Mattatoio.

Da domenica 18 ottobre, il RIF avvia la sua programmazione di incontri al Teatro di Tor Bella Monaca con un programma di cinquanta lectio magistralis che affronteranno, da diverse prospettive disciplinari, il tema della metropoli contemporanea e delle periferie.

Il calendario si svilupperà fino a maggio 2021 e vedrà tra gli altri ospiti: Carlo Cellamare, Alessandro Melis, Francesco Careri, Franco Purini come Bertram Niessen e Juana Sànchez Gòmez tra i tanti altri.

Ultima replica, alle 18.00, per “Il caso Dorian Gray”, spettacolo pluripremiato del noto drammaturgo Giuseppe Manfridi, che mette in risalto le personalità dei protagonisti della storia scritta da Wilde ed il loro comportamento in relazione alla stessa storia che li accomuna tutti.

L’incalzare del ritmo, sempre più marcato nel passare da un movimento all’altro, è tale da far maturare una suspense imprevista, e le atmosfere gotiche in cui matura la vicenda finiranno ben presto con l’assumere i connotati di un noir senza precedenti. Mentre Wilde racconta con grande maestria la vicenda, Manfridi cerca di andare oltre e di scavare nell’anima dei protagonisti.

Lo spettacolo diretto nel 2009 da Pino Micol, viene ripreso con la regia di Brando Minnelli, ed è interpretato sempre da Manuele Morgese che, con grande versatilità e bravura, interpreta tutti e tre i personaggi in scena.

Alessandro Benvenuti torna sul palco del teatro Tor Bella Monaca, di cui è direttore artistico, con lo spettacolo “Chi è di scena”, da lui scritto, diretto e interpretato, già proposto con grande successo nella stagione 2017. Con Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti.

La trama racconta di uno stravagante e chiacchierato uomo di teatro scomparso dalle scene improvvisamente e apparentemente senza un plausibile motivo da cinque anni.

Viene rintracciato per un caso fortuito da un giovane fan.

 A lui, l’uomo decide di rilasciare un’intervista per spiegare le ragioni della sua scelta e svelare così il mistero che si è creato intorno a questa.

 Lo invita perciò a casa sua.

Testimone silente di questo loro incontro è però una giovane donna che, giacendo seminuda su una chaise longue di spalle ai due, sembra dormire un sonno profondo.

Teatro Tor Bella Monaca

Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti

Prenotazioni: tel 06 2010579 

Botteghino: feriali ore 18-21.30, festivi ore 15-18.30

Ufficio promozione: ore 10-13.30 e 14.30-19

promozione@teatrotorbellamonaca.it

www.teatrotorbellamonaca.itwww.teatriincomune.roma.it

Ufficio stampa: Brizzi comunicazione Cecilia Brizzi c.brizzi@brizzicomunicazione.it –  Tel 06 39038091 – 39030347 334 1854405

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Il Museo delle Periferie al Teatro Tor Bella Monaca
“Scannasurice” Teatro Vacello Mai più soli

Scannasurice è il testo che nel 1982 segnò il debutto di Enzo Moscato come autore e interprete.

Teatro Vacello Mai più soli presenta Scannasurice. Nel 2015 è stato messo in scena da Carlo Cerciello che ne ha affidato l’interpretazione a una straordinaria Imma Villa (Premio Le Maschere 2017 e Premio Mieli 2018 come Migliore Interprete) ed è diventato negli anni un apprezzato piccolo “cult”.

“Scannasurice” Teatro Vacello Mai più soli Per essere sintesi preziosa ed evocativa tra un testo, quello potente di Enzo Moscato, immagine di una città terremotata e fragile nelle fondamenta della sua articolata struttura così come della sua identità.

Un’interpretazione poeticamente superba nella sua drammaticità,  quella di Imma Villa, la cui maestria d’attrice restituisce realismo e intensità al personaggio che interpreta con vibrante tensione.

Una regia complessa e accurata, firmata Carlo Cerciello in grado di valorizzare ogni sua singola componente e, nella sua unitarietà, porsi quale virtuale luogo teatrale e reale, in cui l’estetica si fonde con la recente storia napoletana.

Ambientato dopo il terremoto del 1980 a Napoli, Scannasurice è una sorta di discesa agli “inferi”, di un personaggio dall’identità androgina, nell’ipogeo napoletano dove abita, all’interno di una stamberga.

Tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi, metafora dei napoletani stessi e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee.

Dalla Bella ‘mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata, fisicamente e metafisicamente.

Il personaggio fa la vita, “batte”.

E’, originariamente, un “femminiello” dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ma i femminielli di Enzo Moscato sono creature senza identità, quasi mitologiche.

“Scannasurice” Teatro Vacello Mai più soli. Oltre l’identità sessuale, sono quasi magiche.

Per questo ne è interprete un’attrice che del personaggio esalta l’ambiguità e l’eccesso. In un dialetto lirico e suggestivo, la creatura a metà tra l’osceno e il sublime

Distilla imprecazioni esilaranti, filastrocche popolari e antiche memorie in un’alternanza di ritmi e di sonorità rendendo un testo ed uno spettacolo propriamente caratterizzato dalla parola profondamente affascinante.

Cerciello coniuga qui i due finali scritti da Moscato in due momenti successivi: il primo nel 1982, il secondo, su impulso di Annibale Ruccello che ne fece la regia due anni dopo.

Di una morte simbolica comunque si tratta, nel segno di un pessimismo che lascia poche vie di fuga.

“Scannasurice” Teatro Vacello Mai più soli. DALLA RASSEGNA STAMPA

Straordinaria Imma Villa. Grazie a lei il pubblico, emozionato, commosso, turbato, ferito, esaltato, scopre la gioia ed il dolore di condivisioni che a volte ci concede il teatro.

Accade raramente ed è un prodigio ed un dono. E gli applausi sembra non debbano mai avere fine. 

Giulio Baffi, la Repubblica

Uno spettacolo che onora la drammaturgia, e la sonorità fosca d’un dialetto lirico. 

Rodolfo Di Giammarco, la Repubblica

Una lingua aperta alla contaminazione, che danza in maniera vitale con le parole per ricomporre un universo suo proprio.

E non a caso si esprime nella forma pre-drammatica del monologo che impegna l’interprete, una bravissima Imma Villa, a innescare un dialogo continuo con lo spettatore. 

Gianni Manzella, il Manifesto

Cerciello, ancora una volta con lucida intelligenza, punta sulla radicalizzazione del dettato moscatiano un’Imma Villa semplicemente strepitosa:

carnale, ironica rabbiosa, sperduta e tenerissima, dona una sanguigna e appassionata verità sia ai tarocchi che Cerciello le fa appendere a una corda per richiamare con altrettanta ironia i proverbiali panni stesi ad asciugare sia alla Bella ‘Mbriana e al Munaciello evocati da Moscato come vie di fuga dalle macerie della realtà. 

Enrico Fiore, Il Mattino

E’ invece già un piccolo classico Scannasurice di Enzo Moscato interpretato da una straordinaria Imma Villa.

Testo bellissimo e spettacolo fascinoso. 

Gianfranco Capitta, il Manifesto

Scannasurice di Moscato si basa su un’efficace invenzione visiva la bravissima Imma Villa striscia evocando una figura dall’incerta connotazione sessuale.

Il virtuosismo verbale dell’attrice fa del napoletano stretto una musica incalzante, ma in gran parte insondabile.

Renato Palazzi, Sole 24 ore

Sono ticinese. Eppure ho assaporato ogni parola, ogni gesto E ho capito le parole, aiutate dal gesto scenico.

Ho capito i pensieri, coinvolti dalla forza attoriale. Ho capito la tradizione, seppur lontana dalla mia.  Roberta Niccolò, Timmagazine Lugano

Prezzi intero € 26, ridotto over 65 €19, ridotto under 26 €16, info 065898031  promozioneteatrovascello@gmail.compromozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/biglietto/scannasurice/151812

dal 20 al 25 ottobre 2020

martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21 – sabato ore 19 – domenica ore 17

SCANNASURICE

di Enzo Moscato 

regia Carlo Cerciello 

con Imma Villa 

scene Roberto Crea 

costumi Daniela Ciancio 

suono Hubert Westkemper 

musiche originali Paolo Coletta 

disegno luci Cesare Accetta 

produzione Elledieffe, Teatro Elicantropo

Premio Mario Mieli 2018 ad Imma Villa come Miglior interprete

Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2017 ad Imma Villa come Miglior interprete di monologo

Premio della Critica (A.N. C. T.) 2015 come Miglior spettacolo

Premio Annibale Ruccello 2015

Premio PulcinellaMente 2015

Programma completo su: https://www.teatrovascello.it/

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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