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Il brano “Nero”sul caporalato dei Grace N Kaos vincitore del premio Amnesty Emergenti 2019


Ancora aperto il bando 2020 del contest per canzoni sui diritti umani

Si intensificano le attività in vista della 23° edizione del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 17 al 19 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Da quest’anno c’è una opportunità in più per gli artisti che si iscriveranno al bando per il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti, riservato a brani sui diritti umani in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale.

Gli artisti che si iscriveranno entro il 16 marzo avranno infatti la possibilità di aggiudicarsi il Premio MEI Musplan, contest collaterale a quello principale (che scadrà invece lunedì 4 maggio).

Il bando di concorso è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it. I semifinalisti saranno otto in totale: oltre al vincitore del Premio MEI Musplan, gli altri sette saranno selezionati tra tutti gli iscritti al bando.

Gli otto si esibiranno durante “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”.

Molti i premi in palio, fra cui la produzione di un video del brano vincitore. Proprio in questi giorni è uscito quello della band che ha prevalso nella scorsa edizione, i Grace N Kaos. La canzone è “Nero” e tratta il tema dello sfruttamento del lavoro.

Il video, realizzato da “Andrea Artosi – studioartax”, rielabora visualmente il testo della canzone, ma senza essere didascalico e lasciando aperte varie interpretazioni.

L’idea è quella di accendere i riflettori su una piaga che colpisce tutti indistintamente e incentivare la lotta contro il caporalato e ogni forma di soppressione della dignità nel lavoro.

Il videoclip è stato realizzato all’interno della suggestiva cornice della Romanina Eventi a Crespino (Rovigo).

Grazie ad un bando del NUOVOIMAIE, realizzato con i fondi dell’articolo 7 L. 93/92 e vinto dal festival “Voci per la Libertà”, i Grace N Kaos sono entrati nel roster dell’agenzia Maninalto! e quest’estate saranno in tour in tutt’Italia.

Ad anticipare il tour sarà un concerto il 25 aprile a Verona in occasione dell’Assemblea Generale di Amnesty International Italia.

Il brano “Nero” è anche all’interno del cd-book “20×22”, un’opera che vuole ricordare la scorsa edizione di “Voci per la Libertà”.

Nel booklet, a fianco di ciascun brano compare un’illustrazione di un artista contemporaneo che ha rappresentato la canzone con una sua opera.

Il cd “20×22” non è solo un prodotto fisico (distribuito tramite Amnesty International Italia, l’associazione Voci per la Libertà e sul sito www.apogeoeditore.it) ma anche un progetto multimediale visionabile su www.20×22.it, che vede alternarsi illustrazioni, musiche, fotografie, luci, video e grafiche.

Intanto Amnesty International Italia e Voci per la Libertà hanno annunciato le dieci canzoni candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia nella sezione Big.

Un riconoscimento che va a brani sui diritti umani pubblicati da nomi affermati della musica italiana nell’anno precedente.

Sono in lizza (elencati in ordine alfabetico per artista): Brunori Sas con “Al di là dell’amore”, Niccolò Fabi con “Io sono l’altro”, Levante con “Andrà tutto bene”, Fiorella Mannoia con “Il peso del coraggio”, Motta con “Dov’è l’Italia”, Willie Peyote con “Mostro”, Daniele Silvestri con “Qualcosa cambia”, Tre allegri ragazzi morti feat. Pierpaolo Capovilla con “Lavorare per il male”, Margherita Vicario con “Mandela”, The Zen Circus con “L’amore è una dittatura”.

Il vincitore, che sarà premiato durante la prossima edizione di “Voci per la Libertà”, viene scelto da una folta giuria di composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, referenti di Amnesty International e di Voci per la Libertà.

Ufficio stampa: Monferr’Autore

monferrautore@virgilio.it

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Premio Amnesty International “Voci per la libertà”. Quale sarà la canzone dell’anno per i diritti umani?

Le dieci nomination del premio Amnesty International Italia di voci per la libertà.

Premio Amnesty International “Voci per la libertà” annunciano le dieci canzoni candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia, sezione Big.

Premio Amnesty International “Voci per la libertà”. Un riconoscimento che va a brani sui diritti umani pubblicati da nomi affermati della musica italiana nell’anno precedente.

Premio Amnesty International “Voci per la libertà”. Sono in lizza in questa edizione (elencati in ordine alfabetico per artista):

Brunori Sas con “Al di là dell’amore”

Niccolò Fabi con “Io sono l’altro”

Levante con “Andrà tutto bene”

Fiorella Mannoia con “Il peso del coraggio”

Motta con “Dov’è l’Italia”

Willie Peyote con “Mostro”

Daniele Silvestri con “Qualcosa cambia”

 Tre allegri ragazzi morti feat. Pierpaolo Capovilla con “Lavorare per il male”,

Margherita Vicario con “Mandela”

The Zen Circus con “L’amore è una dittatura”

Il vincitore sarà premiato durante la prossima edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 17 al 19 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Il premio, nato nel 2003, viene assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, referenti di Amnesty International e di Voci per la Libertà.

Ne fanno parte: Claudio Agostoni (Radio Popolare), Giò Alajmo (Spettakolo.it), Diego Alligatore (Smemoranda), Daniela Amenta (Radio Capital), Giuseppe Antonelli (linguista)

Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Massimo Arcangeli (linguista), Valeria Benatti (Rtl 102.5), Marta Cagnola (Radio24), Angela Calvini (Avvenire), Marco Cavalieri (Radio Elettrica)

Francesca Cheyenne (Rtl 102.5), Angiola Codacci Pisanelli (l’Espresso), Massimiliano Colletti (Radio Città del Capo), Valerio Corzani (Rai Radio 3), Silvia D’Onghia (Il Fatto Quotidiano), Enrico de Angelis (storico della canzone)

Danilo De Blasio (Festival dei diritti umani), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (operatore culturale), Maria Antonia Fama (Radio Articolo 1), Federico Guglielmi (AudioReview), Ambrosia Jole Silvia Imbornone (Rockerilla)

Andrea Laffranchi (Corriere Della Sera), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Luigi Manconi (sociologo), Stefano Miliani (Globalist), Giommaria Monti (Rai3), Riccardo Noury (Amnesty International Italia)

Simona Orlando (il Venerdì di Repubblica), Elisa Orlandotti (FunnyVegan), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto), Fausto Pellegrini (Rai News 24), Timisoara Pinto (Rai Radio 1), Gianluca Polverari (Radio Città Aperta)

Gianni Rufini (Amnesty International Italia), Valeria Rusconi (la Repubblica), Emanuele Russo (Amnesty International Italia), Giordano Sangiorgi (Mei), Renzo Stefanel (Classic Rock Italia), Marcella Sullo (Gr Rai)

Monica Triglia (allonsanfan.it), Giorgio Testi (regista), Giulia Caterina Trucano (Grazia), John Vignola (Rai Radio 1), Savino Zaba (Rai Radio 1).

Negli anni si sono aggiudicati il riconoscimento: Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Modena City Ramblers, Paola Turci, Samuele Bersani, Subsonica, Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Fiorella Mannoia & Frankie Hi-Nrg Mc, Enzo Avitabile & Francesco Guccini, Max e Francesco Gazzè, Mannarino, Edoardo Bennato, Nada Malanima, Brunori Sas e Roy Paci.

Per quanto concerne la sezione del premio riservata agli artisti emergenti, è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it il bando di concorso per questa nuova edizione.

Possono partecipare cantautori e band che abbiano realizzato un brano che tratti di diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale.

La scadenza del bando è fissata per lunedì 4 maggio. Semifinali e finali si svolgeranno in luglio durante il festival a Rosolina Mare.

Gli artisti che si iscriveranno entro il 16 marzo avranno la possibilità di partecipare anche al Premio MEI Musplan:

infatti tra tutti gli iscritti che entro quella data avranno caricato il proprio brano in una apposita playlist sulla piattaforma musplan.com una commissione ad hoc selezionerà il primo semifinalista del concorso di Voci per la Libertà.

I semifinalisti saranno 8 in totale: oltre al vincitore del Premio MEI Musplan, gli altri 7 saranno selezionati tra tutti gli iscritti dall’organizzazione di Voci per la Libertà.

È intanto disponibile il cd-book “20×22”, un’opera che vuole celebrare la 22a edizione di “Voci per la Libertà”, quella del 2019. All’interno dell’opera compaiono i brani dei venti artisti che si sono esibiti in quella occasione o hanno partecipato ad uno degli altri eventi dell’anno legati al festival.

Nel booklet a fianco di ciascun brano compare un’illustrazione di un artista contemporaneo che ha rappresentato la canzone con una sua opera.

Il cd “20×22” non è solo un prodotto fisico (distribuito tramite Amnesty International Italia, l’associazione Voci per la Libertà e sul sito www.apogeoeditore.it ma anche un progetto multimediale visionabile su www.20×22.it, che vede alternarsi illustrazioni, musiche, fotografie, luci, video e grafiche.

Ufficio stampa: Monferr’Autore

monferrautore@virgilio.it

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Italian Harmonists fotografo Eugenio Di Biase

Domenica 11 agosto, alle ore 21.00, Italian Harmonists, “Le voci del Teatro alla Scala”, in concerto al Santuario della fortuna Primigenia a Palestrina con “Le voci del Teatro alla Scala”.

Santuario della Fortuna Primigenia. Il concerto fa parte di “Luci su Fortuna”, rassegna compresa nella terza edizione di “Artcity estate 2019” realizzato dal Polo Museale del Lazio, Istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali diretto da Edith Gabrielli, presso il museo archeologico nazionale e il Santuario della Fortuna Primigenia.

Il progetto di riproporre ai giorni nostri un quintetto di voci maschili armonizzate, accompagnate da un pianoforte, nasce nel 2003 sull’onda di una felice intuizione di Andrea Semeraro.

L’entusiasmo prodotto dalle armonizzazioni e dallo stile interpretativo dei berlinesi “Comedian Harmonists” (gruppo vocale che negli anni ’30 ebbe folgorante ma breve carriera internazionale a causa delle leggi razziali che colpirono metà dei suoi componenti).

Ha trovato “terreno fertile” anche in altri amici e colleghi del Teatro alla Scala, e in breve tempo il contagio è stato totale.

Dopo un avvio artistico che si proponeva come ri-evidenziazione musicale e stilistica dei grandi successi dei capostipiti tedeschi, gli “Italian Harmonists” (il nome scelto ha voluto rappresentare un chiaro omaggio).

Decidono di estendere il proprio repertorio rivisitando alcune tra le più belle canzoni italiane che, a cavallo tra i ’30 e i ’50, hanno reso memorabili “gli anni della radio”, e questo grazie soprattutto alle indiscutibili capacità di musicista ed arrangiatore del pianista Jader Costa.

Da quel momento in poi, a testimonianza sempre di più evidente della bontà del progetto, l’attività del gruppo è un susseguirsi di successi e gratificazioni.

L’incisione del primo disco (“Quando la radio…”), l’assegnazione del “Premio Carosone 2007” (grazie a una personale rilettura del classico “Tre numeri al Lotto”, eseguita all’Arena Flegrea di Napoli il 21 settembre) e una memorabile esibizione al glorioso “Teatro Derby” di Milano.

Teatro storico palcoscenico del panorama teatral-musicale milanese.

Siamo sulla strada giusta, e nel 2008 il gruppo varca la soglia della Sala A di Via Asiago in Roma per eseguire in diretta su RAI Radio3 l’intero spettacolo “Quando la Radio…” per “Radio3 Suite”, il cui successo procura l’invito a replicare presso la Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale.

In occasione de “I Concerti del Quirinale”, sempre con diretta radiofonica su RAI Radio3 e ulteriore contemporanea diffusione su circuito Euroradio.

Negli anni a seguire l’attività concertistica porta il gruppo ad esibirsi in diverse città e province d’Italia (Bolzano, Trapani, Cremona, Messina, Savona, Palermo, Trieste, Torino, Ravenna, Pavia) senza dimenticare.

Ovviamente, Milano, dove con orgoglio si ricorda il “sold out” nel tempio del jazz: il BLUE NOTE, con una memorabile serata nell’aprile 2011.

Presenze significative anche nell’ambito di congressi e conventions come, ad esempio, la partecipazione al BEA (Best Events Awards) 2012 presso la sede milanese del Sole24Ore.

Nel 2013 un prestigioso riconoscimento: la medaglia d’argento della Regione Lombardia, “Per aver saputo conciliare ironia teatrale e duttilità vocale con il rigore tecnico e la scrupolosa preparazione, realizzando un progetto musicale che da quasi 10 anni continua ad affermarsi come unico nel proprio genere”.

Il 2016 è l’anno della svolta artistica e musicale: una sfida vocale impegnativa, fatta di brani tratti dal repertorio lirico/sinfonico, eseguiti sempre con l’ausilio delle sole voci e del pianoforte.

I grandi autori classici, romantici e moderni, quali Boccherini, Rossini, Schubert, Verdi, Brahms e Puccini, le grandi pagine liederistiche, gli intermezzi, le ouverture e i brani più suggestivi delle opere più famose, trovano oggi posto nel nuovo “Classicheggiando”.

ANDREA SEMERARO – Tenore

(alla Scala dal 2002)

Inizia a cantare a 6 anni e la voglia ancora non gli è passata! Talentuoso discendente di una famiglia di musicisti, ha studiato oboe e saxofono, ed è sua “l’illuminazione” artistica che ha dato origine agli Italian Harmonists.

Sensibilità vocale dolce e controllata all’interno del gruppo, caparbietà e decisione all’esterno. Irrefrenabile.

JADER COSTA – Pianoforte

(alla Scala dal 2000)

È diplomato in pianoforte, organo, composizione, composizione organistica, clavicembalo, strumentazione per banda, musica vocale da camera e altre cose delle quali anche lui si è dimenticato.

Affermato concertista, possiede un tocco delicato sostenuto magistralmente da una tecnica raffinata. Quella piccola vena di elegante pazzia che lo contraddistingue lo ha portato, nel tempo, a scrivere per gli Italian Harmonists numerosi geniali arrangiamenti.

Un Einstein del pentagramma.

GIORGIO TIBONI – Tenore

(alla Scala dal 1996)

La sua rara versatilità vocale gli ha consentito di spaziare dal barocco al musical, passando per i compositori più classici dell’800.

Tenore, nel sestetto interpreta la parte del “jolly”: linee melodiche tipicamente baritonali ma spesso in tessitura acuta e con frequenti alternanze timbriche. Si fa fatica a farlo star zitto e quindi non possono che essere sue le presentazioni e le interazioni col pubblico.

LUCA DI GIOIA – Tenore

(alla Scala dal 2001)

Violinista affermato, ha suonato nelle più importanti orchestre sinfoniche italiane, ma i suoi ricordi più goliardici risalgono alle 6 edizioni del Festival di Sanremo cui ha preso parte.

A furia di imitare i tenori che sentiva in concerto si è scoperto tenore egli stesso ed in breve tempo si è ritrovato ad affrontare ruoli d’opera e recital in tutta Italia. Vocalità precisa e possente, cura ogni dettaglio musicale dei brani del gruppo.

MASSIMILIANO DI FINO – Tenore

(alla Scala dal 2010)

Si diploma adolescente in organo e pianoforte ma a soli 9 anni era già organista titolare nella Chiesa di S. Anna (BG).

Non contento della comunque intensa attività concertistica decide di studiare canto e fa centro! Orecchio assoluto e voce dalle mille sfaccettature, Max dona smalto e ricchezza di armonici alla sua impervia tessitura di primo tenore.

SANDRO CHIRI – Basso

(alla Scala dal 1989)

Inizia come violinista ma la sua voce decisamente non comune gli prospetta da subito scenari differenti.

Si ritrova con facilità finalista in vari concorsi internazionali di canto, nonché interprete di vari ruoli in numerosi teatri italiani ed esteri.

Fine musicista, arguto conversatore, ma anche preciso e pignolo, rappresenta la “coscienza” del gruppo. Il vero Basso che ispira e garantisce solidità.

Nel corso dei due mesi di programmazione della rassegna “Luci su Fortuna”, si alternano artisti di eccellenza, in un programma vario in grado di soddisfare ogni esigenza.  Si prosegue Domenica 25 agosto con Claudio Santamaria e “Le Storie dal Decamerone: Il Potere” di Michele Santeramo, accompagnato dal violoncello di Francesco Mariozzi. Tutti gli altri appuntamenti possono essere consultati sul sito www.art-city.it

 Informazioni e modalità di accesso:

+39 06 9538100

Costo del biglietto: 5,00 €

Museo Archeologico Nazionale di Palestrina
Piazza della Cortina
00036 Palestrina (Rm)

Gli spettacoli sulle Terrazze del santuario iniziano alle ore 21,00.

Nelle sere di spettacolo, la visita al santuario è consentita fino alle ore 20,45; il Museo è visitabile fino alle ore 23,00; la biglietteria chiude mezz’ora prima.

Per facilitare l’accesso al Museo è attivo un servizio navetta da Palestrina

https://www.art-city.it/rassegne/luci-su-fortuna.html

Facebook: museopalestrina

Instagram: lucisufortuna

Email: pm-laz.palestrina@beniculturali.it

Cura e coordinamento organizzativo
Marina Cogotti

Ufficio stampa          

Guido Gaito info@gaito.it

Maurizio Quattrini  maurizioquattrini@yahoo.it

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Italian Harmonists fotografo Eugenio Di Biase
Italian Harmonists fotografo Eugenio Di Biase 2