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Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet,

Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet, arie e duetti e sinfonie dai grandi capolavori operistiche con due giovani voci in ascesa e un gruppo di musicisti del Teatro dell’Opera di Roma


Le più amate melodie d’opera lunedì 13 dicembre alle 18.00 con il Roma Opera Ensemble nell’ambito della stagione di concerti di Roma Sinfonietta all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata”

Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet. Il mezzosoprano Sara Rocchi, il baritono Simone Alberti e il Roma Opera Ensemble offrono un concerto veramente speciale, che regalerà agli appassionati e ai neofiti dell’opera la gioia di sentire uno dopo l’altro dieci dei brani più famosi dell’opera.

Le due parti del concerto iniziano rispettivamente con le sinfonie del Barbiere di Siviglia e della Cenerentola, le due più famose opere comiche di Gioachino Rossini, esi concludono con due Fantasie, un genere musicale che ebbe enorme successo nell’Ottocento, perché offre la possibilità di ascoltare uno dopo l’altro i motivi più amati di un’opera: in questo caso le due opere sono il Trovatore e Rigoletto di Giuseppe Verdi.

Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet, arie e duetti e sinfonie dai grandi capolavori operistiche con due giovani voci in ascesa e un gruppo di musicisti del Teatro dell’Opera di Roma
Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet,

Al centro del concerto stanno sei delle arie e dei duetti più celebri di tutta la storia dell’opera. Di Gioachino Rossini “Una voce poco fa” dal Barbiere di Siviglia e“Ai capricci della sorte” e “Cruda sorte” dall’Italiana in Algeri.

Di Wolfgang Amadeus Mozart “Madamina il catalogo è questo” e “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni. Di Georges Bizet la “Habanera” della Carmen.

Sono sei brani allegri, divertenti e sereni, perché questo concerto è anche il saluto di Roma Sinfonietta al pubblico prima della pausa per le prossime feste. 

Sara Rocchi e Simone Alberti sono due giovani cantanti che si sono già esibiti in alcuni dei principali teatri italiani, tra cui l’Opera di Roma.

Tra i momenti più emozionanti di questi primi anni di attività lei ricorda l’aver cantato in sala d’incisione sotto la direzione di Antonio Pappano, lui le due tournée in estremo oriente e in America del nord.

Il Roma Opera Ensemble è nato nel 2006 dall’idea di snellire il tradizionale organico orchestrale operistico per portare questo genere anche dove gli spazi non consentono i consueti allestimenti.

Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet, arie e duetti e sinfonie dai grandi capolavori operistiche con due giovani voci in ascesa e un gruppo di musicisti del Teatro dell’Opera di Roma
Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet,

L’organico si basa su cinque strumenti a fiato e cinque ad arco, cosicché le esecuzioni possono mantenere intatte le idee timbriche originali dei compositori.

I dieci strumentisti sono dei pilastri dell’orchestra del Teatro dell’Opera – tra loro figurano molte “prime parti” – e hanno anche una prestigiosa carriera come solisti. 

Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.

Info: 063236104 – info@romasinfonietta.itwww.romasinfonietta.it

PROGRAMMA

Prima parte

G.ROSSINI Sinfonia da Il Barbiere di Siviglia

G.ROSSINI “Una voce poco fa”, aria da Il Barbiere di Siviglia

G.ROSSINI “Ai capricci della sorte”, duetto da L’Italiana in Algeri

W.A.MOZART  “Madamina il catalogo è questo”,aria da Don Giovanni

G.VERDI Fantasiada Il Trovatore

Seconda parte

G.ROSSINI Sinfonia da La Cenerentola

G.BIZET “Habanera, aria da Carmen

W.A.MOZART “Là ci darem la mano”, duettoda Don Giovanni

G.ROSSINI “Cruda sorte”, aria da L’Italiana in Algeri

G.VERDI Fantasia da Rigoletto

all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Ufficio stampa di Roma Sinfonietta:
Mauro Mariani – 3355725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Teatro dell'Opera di Roma La Traviata

La Traviata al Teatro dell’Opera di Roma in digitale in prima assoluta italiana  di Verdi, firmata Sofia Coppola-Valentino, prosegue con “Il Lago dei Cigni”


La Traviata. La stagione di “Teatro Digitale” dell’Opera di Roma presenta in prima assoluta italiana, grazie alla collaborazione con Rai Play, uno dei titoli più amati e famosi, La traviata di Verdi.

Quella che dal 2016 è diventata il simbolo della nuova Opera di Roma, protagonista della scena artistica internazionale.

Il “Teatro Digitale”, che grazie a un successo crescente in soli due mesi ha fatto triplicare gli utenti del canale You Tube ufficiale del Teatro

si arricchisce anche di una perla del repertorio della danza classica, Il lago dei cigni.

Da venerdì 22 maggio sarà possibile ammirare La traviata nata da un’idea di Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti e che ha segnato il debutto di Sofia Coppola alla regia lirica.

Dal 2016 questa straordinaria produzione è andata in scena in ogni stagione del Teatro Costanzi, registrando il tutto esaurito per tutte le recite in cartellone.

Nel settembre 2018 lo stesso successo di pubblico si è confermato anche in tournée in Giappone.

Tutti vogliono vedere l’opera che ha messo d’accordo la grande tradizione italiana del melodramma e il mondo patinato della moda e del cinema con la regia glamour di Sofia Coppola.

Le scene hollywoodiane di Nathan Crowley e soprattutto i costumi meravigliosi della Maison Valentino che lasciano sognare il pubblico.

La dimostrazione che la cultura può arrivare al cuore della gente quando sceglie linguaggi popolari come la moda o il cinema.

Il capolavoro di Giuseppe Verdi – tratto da La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio – rivive in un allestimento che è il frutto del sodalizio di grandi artisti del panorama mondiale.

Sofia Coppola ha potuto contare sul grande lavoro affrontato con Marie Antoinette

Film del 2006 in cui rileggeva in chiave moderna la vita di corte di Maria Antonietta, che le ha fornito un solido punto di partenza, seppur temporalmente distante dalla Traviata.

Ma a spingerla definitivamente ad accettare questo grande impegno è stata la collaborazione con Valentino, simbolo per eccellenza del migliore made in Italy nel mondo.

Il soprano Francesca Dotto interpreta Violetta Valery, mentre Antonio Poli è Alfredo Germont.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il maestro Jader Bignamini, mentre il Coro è diretto dal maestro Roberto Gabbiani e il Corpo di Ballo è impegnato nelle coreografie di Stéphane Phavorin.

Lo spettacolo, che sarà trasmesso in prima serata su Rai 5 giovedì 21 maggio alle 21.15, sarà di nuovo in cartellone al Teatro Costanzi dal 3 al 13 novembre prossimo con ben dieci repliche.

Invece sul canale You Tube del Teatro dell’Opera martedì 19 maggio alle 20.00, in prima visione assoluta in streaming.

Un grande classico del repertorio, una nuova versione de Il lago dei cigni che aveva inaugurato la stagione di balletto 2018-2019, firmata dal francese Benjamin Pech.

Protagonisti d’eccezione sono Anna Nikulina e Semyon Chudin, entrambi principal dancer del Teatro Bol’šoj di Mosca.

Un ruolo determinante in questa creazione è affidato al personaggio di Benno, amico del principe Siegfried, interpretato da Giacomo Castellana.

Il lago dei cigni è una fiaba romantica percorsa dall’eterno conflitto tra Bene e Male che ancora oggi, con il suo intenso simbolismo, continua ad affascinare gli spettatori di tutto il mondo.

Il lavoro di Pech, rimanendo in gran parte fedele al libretto immaginato da Marius Petipa, si innesta in un allestimento magico fatto di scene raffinate e preziosi decori dello scenografo Aldo Buti con le luci di Vinicio Cheli.

Le note di Pëtr Il’ič Čajkovskij sono affidate alla bacchetta del Direttore Nir Kabaretti che dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.

Sui profili social del Teatro, durante la settimana di programmazione, sarà anche possibile riascoltare interviste-video con immagini delle prove.

La rubrica “Opera in pillole”, oltre a un pubblico fisso di appassionati, sta raccogliendo sempre nuovi ascoltatori di ogni età grazie alla maestria del musicologo Giovanni Bietti che, con un linguaggio semplice e accessibile, illustra in un viaggio di poco più di dieci minuti il meraviglioso mondo dell’opera.

La pillola di mercoledì 20 maggio sarà dedicata alla “Dialettica dei sentimenti”.

Sabato 23 maggio invece sarà possibile approfondire un simbolo musicale molto frequente, una metafora molto utilizzata dai compositori: la “Tempesta”.

Tutta la serie completa di “Opera in pillole” è disponibile su You Tube e su Instagram TV.

Per informazioni: operaroma.it

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Cosimo Manicone

Ufficio Stampa

+39 348 3955320

cosimo.manicone@operaroma.it

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Ballista Antonio

Martedì 21 gennaio inaugurazione della mostra “Antonio Ballista. Atmosfere sospese. Opere grafiche 1976-2020” al MLAC.


Al MLAC Antonio Ballista “Atmosfere sospese”. E sabato 25 concerto dello stesso Ballista intitolato “Noir. LaPauraSiFaSentire”

Al MLAC Antonio Ballista “Atmosfere sospese”. Da anni protagonista della scena musicale italiana e internazionale come pianista e direttore d’orchestra, particolarmente attento agli sviluppi più recenti dell’arte dei suoni, Antonio Ballista dalla metà degli anni Settanta affianca all’attività musicale quella di artista visivo.

Al MLAC Antonio Ballista “Atmosfere sospese”. Martedì 21 gennaio alle 18.30 si inaugura al MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza (a cui si accede dallo stesso ingresso dell’Aula Magna) la mostra “Antonio Ballista. Atmosfere sospese.

Opere grafiche 1976-2020”. Sono una sessantina tra incisioni e disegni stampati digitalmente. La mostra resterà aperta fino a sabato 1 febbraio e sarà visitabile tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 15 alle 19, con ingresso libero.

Questa mostra si svolge in occasione del concerto che Antonio Ballista terrà sabato 25 gennaio alle 17.30 nell’Aula Magna della Sapienza per la IUC – Istituzione Universitaria dei concerti, per cui ha preparato uno dei suoi tipici programmi bizzarri, intelligenti, sorprendenti, con una serie di brevi brani musicali apparentemente disparati ma tenuti insieme da una fantasiosa idea.

Sotto il titolo Noir.

LaPauraSiFaSentire Ballista ha riunito musiche di Verdi e di Adams, di Gounod e di Michael Jackson e di un’altra dozzina di compositori, che ci faranno provare il lato oscuro della musica, che ci parla di leggende misteriose, di avvenimenti paurosi, di orride streghe e di tremende tempeste.

Paura mescolata all’ironia.

Con la partecipazione del soprano Lorna Windsor (ci sarà anche un cameo con la voce registrata di Paolo Poli) e le immagini visionarie di Gian Luca Massiotta.

Claudio Zambianchi, docente di Stori dell’Arte Contemporanea alla Sapienza, così presenta l’opera grafica di Antonio Ballista: “Dalla metà degli anni Settanta Antonio Ballista, pianista e direttore d’orchestra, affianca all’attività musicale quella di artista visivo.

La mostra al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza comprende una sessantina di lavori tra incisioni e disegni stampati digitalmente su carta Hahnemühle.

I temi dei lavori sono soggetti legati all’esperienza di ogni giorno: paesaggi, interni, scale, ritratti… Eppure lo sguardo dell’artista dà a questi motivi un brivido d’inquietudine che turba l’apparenza tranquilla delle cose.

Due gli aspetti messi in gioco dall’autore per provocare in chi osserva un siffatto perturbamento e per farci percepire lo scarto fra le sue immagini e la realtà abituale.

Anzitutto il taglio: i paesaggi, gli interni e i ritratti non sembrano mai visti alla distanza “giusta”, siamo spesso troppo vicini per avere una visione informativa di quel che ci sta davanti.

Nei lavori di Ballista le inquadrature sono frutto di scelte di carattere emozionale, come se l’artista volesse restituirci il momento in cui il suo contatto con la realtà si trasforma, nell’occhio e nel mondo interiore, nell’immagine che porta dentro, discosta ormai da quella osservata.

Il secondo aspetto che induce l’«atmosfera sospesa» di queste opere è la propensione per un segno non gestuale: in certi casi Ballista sceglie contorni continui e decisi, in altri opta per un pulviscolo più o meno fitto che filtra attentamente la quantità della luce.

L’artista astrae dalle cose il palpito, la qualità ritmica e coglie, di volta in volta il ripetersi sempre diverso delle foglie d’erba su un prato, l’allargarsi degli anelli nella grana del legno, il susseguirsi dei gradini di una scala o l’accostarsi dei coppi su un tetto.

È attento alla metrica dello spazio, a come le cornici delle porte, o i quadri scandiscono le pareti. L’immagine non si dà come risposta immediata all’effetto luminoso istantaneo, ma riflette il tempo lungo di un’emozione inseguita con pazienza.

Guardando le opere di questa mostra tornano in mente i disegni di Van Gogh, nei quali la regolarità del tocco ispirata alla pennellata neoimpressionista, prosciugata dall’iridescenza del colore, traduce il ritmo del mondo nei valori del bianco e nero.

Una simile aspirazione traspare dalle immagini create, con rigore e coerenza, da Antonio Ballista.”

Ufficio Stampa dell’Istituzione Universitaria dei Concerti:

Mauro Mariani – tel. 335 5725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Al Teatro dell’Opera di Roma penultima recita de Les vêpres siciliennes di Verdi spettacolo inaugurale della stagione 2019-20


Teatro dell’Opera. Sul podio il direttore musicale Daniele Gatti alla regia Valentina Carrasco

Ci sono ancora due sole occasioni per assistere, al Teatro dell’Opera di Roma, a Les vêpres siciliennes con cui si è aperta la stagione lirica 2019-2020. L’opera di Giuseppe Verdi sarà infatti in scena domani, venerdì 19 alle ore 19 e per l’ultima volta domenica 22 alle 16,30.

Questo nuovo allestimento del Teatro è stato accolto con favore unanime dalla critica e dagli spettatori: tutti hanno in primo luogo lodato la riproposta di questo non frequente lavoro, che mancava nel nostro teatro dal gennaio 1997, quando fu per la prima volta eseguito al Costanzi nella lingua originale, come accade anche in questa occasione.

Direttore de Les vêpres siciliennes è Daniele Gatti che ha inaugurato così la stagione lirica e anche il suo nuovo ruolo di direttore musicale della Fondazione capitolina.

La regia del nuovo allestimento de Les vêpres siciliennes è affidata a Valentina Carrasco, la scenografia è opera del francese Richard Peduzzi, che debutta in questa occasione a Roma, dove ha in passato diretto l’Accademia di Francia fra il 2002 e il 2008.

Le luci sono curate da Peter van Praet e i costumi da Luis F. Carvalho.

Le coreografie del balletto “Le quattro stagioni”, parte integrante del terzo atto di questo grand-opéra, sono di Valentina Carrasco e Massimiliano Volpini.

Tra i principali interpreti delle ultime due recite ci sono Roberto Frontali nel ruolo di Guy de Montfort, Roberta Mantegna in quello di Hélène.

Henri sarà cantato da John Osborn, Jean Procida da Michele Pertusi. Ancora nel cast Dario Russo (Le sire de Béthune), Francesco Pittari (Daniéli), Saverio Fiore (Thibault) e Alessio Verna (Robert).

Dalla seconda edizione del progetto “Fabbrica” vengono Andrii Ganchuk, che interpreta Le comte de Vaudemont, e Irida Dragoti, Ninetta.

Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto dal maestro Roberto Gabbiani. In scena anche il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato.

Con la partecipazione degli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Laura Comi.

La successiva e ultima replica avrà luogo domenica 22  alle ore 16.30.

Per informazioni: operaroma.it

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Renato Bossa

Ufficio Stampa – Responsabile Opere e Concerti

Cell. + 39 366 6973749

renato.bossa@operaroma.it

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Roma, Caracalla. Dopo l’Aida inaugurale ancora Verdi con “La traviata” “Anni ’60”.

Roma, “La Traviata” del regista Lorenzo Mariani in scena nelle antiche Terme di Caracalla da venerdì 19 luglio con la direzione del Maestro Manlio Benzi


Roma, Caracalla. Dopo l’Aida inaugurale ancora Verdi con “La traviata” “Anni ’60”. La stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma prosegue con un’altra opera di Verdi.

Roma, Caracalla. Dopo l’Aida inaugurale ancora Verdi con “La traviata” “Anni ’60”. Dopo l’Aida inaugurale torna in scena “La traviata”, che ha avuto grande successo la scorsa estate, da venerdì 19 luglio fino all’8 agosto (ore 21.00)ambientata nell’atmosfera della “Dolce Vita” felliniana dal regista Lorenzo Mariani.

Sul podio, alla direzione dell’Orchestra dell’Opera di Roma, Manlio Benzi, al suo primo impegno con la Fondazione capitolina.

Roma, Caracalla. Dopo l’Aida inaugurale ancora Verdi con “La traviata” “Anni ’60”.
Roma, Caracalla. Dopo l’Aida inaugurale ancora Verdi con “La traviata” “Anni ’60”.

Roma, Caracalla. Dopo l’Aida inaugurale ancora Verdi con “La traviata” “Anni ’60”. Nella lettura di Mariani il dramma di Violetta Valery non si svolge nella Parigi di metà Ottocento, ma nel mondo immaginario del cinema Anni ’60 in un omaggio alla Roma felliniana.

Durante la lettura de La Dame aux camélias di Alexandre Dumas – spiega il regista – a volte ero talmente scosso da non riuscire a continuarla, ed è stato proprio chiedendomi come avrei potuto dipingere un mondo così privo di speranza che ho pensato alla Dolce vita di Fellini; quel film è un ritratto spietato della Roma e dell’Italia di fine anni Cinquanta”.

A trasportarci in questa atmosfera saranno i costumi di Silvia Aymonino, le scene di Alessandro Camera, le luci di Roberto Venturi e i video di Fabio Iaquone e Luca AttiliLuciano Cannito firma i movimenti coreografici.

Nel ruolo della protagonista canteranno Francesca Dotto e Valentina Varriale (8 agosto) talento emerso, quest’ultima, dalla prima edizione del progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera.

Gli altri personaggi del libretto di Francesco Maria Piave avranno le voci di Alessandro Scotto di Luzio (Alfredo), Marcello Rosiello (Giorgio Germont), Roberto Accurso (Barone Douphol), Domenico Colaianni (Marchese D’Obigny) e Graziano Dallavalle (Dottor Grenvil).

In scena anche i talenti della seconda edizione del progetto “Fabbrica” YAP, attualmente in corso: Irida Dragoti (Flora Bervoix), Rafaela Albuquerque (Annina) e Murat Can Güvem (Gastone).

Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto dal Maestro Roberto Gabbiani.

Dopo la prima di venerdì 19 luglio, La traviata verrà replicata martedì 23 e sabato 27 lugliovenerdì 2 e giovedì 8 agosto, sempre alle ore 21.00.

L’appuntamento con la “Lezione di Opera” su La traviata, tenuta sempre dal maestroGiovanni Bietti, è venerdì 19 luglio alle Terme di Caracalla alle ore 19.15.

I biglietti per la stagione estiva 2019 sono in vendita alla biglietteria e sul sito del Teatro dell’Opera di Roma.

Per informazioni: operaroma.it

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Ufficio Stampa – Responsabile Opere e Concerti

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Roma, Terme di Caracalla torna in scena “Aida” diretta da Jordi Bernàcer.

Roma, Terme di Caracalla torna in scena “Aida” diretta da Jordi Bernàcer. Torna l’Aida di Giuseppe Verdi

 Roma, Terme di Caracalla torna in scena “Aida” diretta da Jordi Bernàcer. A una settimana dal successo della “prima” torna in scena alle Terme di Caracalla l’Aida di Giuseppe Verdi, l’opera “simbolo” degli allestimenti nell’antico scenario archeologico, dal quale mancava dal 2011.

Roma, Terme di Caracalla torna in scena “Aida” diretta da Jordi Bernàcer.
Roma, Terme di Caracalla torna in scena “Aida” diretta da Jordi Bernàcer.

Roma, Terme di Caracalla torna in scena “Aida” diretta da Jordi Bernàcer. Lo spettacolo, nel nuovo allestimento con regia, scene, costumi e luci di Denis Krief sarà diretto da Jordi Bernàcer e sarà interpretato nelle due serate della fine settimana da cast diversi.

La sera di venerdì 12 Aida sarà Vittoria Yeo, Radamès Alfred Kim, Judit Kutasisarà Amneris, Adrian Sâmpetrean Ramfis. Sabato 13, sempre alle 21, Aida sarà Serena FarnocchiaDiego Cavazzin Radamès, Silvia Beltrami Amneris e Alessio CacciamaniRamfis

In entrambe le serate Marco Caria sarà Amonasro, mentre Domingo Pellicola avrà il ruolo del Messaggero e Rafaela Albuquerque interpreterà la Gran Sacerdotessa; i due ultimi fanno parte di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma.

Il Coro è diretto dal maestro Roberto Gabbiani. La coreografia di Giorgio Mancini è interpreta dal Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

L’Aida di Verdi sarà ancora replicata giovedì 18, mercoledì 24, mercoledì 31 luglio e sabato 3 agosto. Tutte le rappresentazioni inizieranno alle ore 21.

L’opera avrà i sottotitoli in italiano e in inglese.

Prosegue così la stagione estiva, che durerà fino all’8 agosto 2019, per un totale di 36 serate, che comprendono, oltre all’Aida, La traviata, il balletto Romeo e Giulietta e numerosi extra con un’offerta di eccellenza aperta a un larghissimo pubblico, com’è nella tradizione delle stagioni estive del Teatro dell’Opera di Roma.

I biglietti per la stagione estiva 2019 sono in vendita alla biglietteria e sul sito del Teatro dell’Opera di Roma.

Per informazioni: operaroma.it

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Renato Bossa

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Aida, regia di Denis Krief, Caracalla 2019 ph Yasuko Kageyama-Opera di Roma

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