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Germana Galdi “Drawing In The Key Of Jazz”.

Germana Galdi “Drawing In The Key Of Jazz”. Mostra personale dal 9/14 Maggio 2022


Germana Galdi “Drawing In The Key Of Jazz”. Il primo incontro con il jazz avvenne durante la mia adolescenza, grazie a un’amica che riuscì subito a trasmettermi attraverso quella musica grandi emozioni:

Germana Galdi “Drawing In The Key Of Jazz”. L’impatto fu per me di grande suggestione e si trasformò presto in un rapporto fisico che ben si coniugava con la mia identità di artista consentendomi di esprimere ciò che avevo dentro.

Negli anni a seguire grazie anche alla conoscenza personale di diversi musicisti questa passione è cresciuta esponenzialmente e dopo avere seguito concerti, documentari, sfogliato libri, tutto questo “patrimonio” di conoscenza mi è tornato utile per riportarmi indietro in epoche diverse.

Attraverso i miei acquerelli sento il desiderio di rivivere, ricordare, omaggiare e immortalare oggetti vintage ricreando atmosfere di intenso fascino.

Germana Galdi “Drawing In The Key Of Jazz”. Per me vivere il “live” è fondamentale.

Che sia l’attimo di creazione di un oggetto di oreficeria, di un’opera sartoriale, di uno scatto fotografico o di un brano musicale, quello che conta è vivere l’emozione, il momento della nascita dell’idea, dell’istante di creatività, del parto di un’emozione che poi inevitabilmente verrà condivisa con il pubblico in sala per fermarlo attraverso i miei pennelli successivamente sulla tela.

Una mia testimonianza emotiva per cercare di catturare le mie sensazioni, lo charme e gli attimi seducenti di un’epoca e uno stile di vita che tutt’ora incantano.


Germana Galdi “Drawing In The Key Of Jazz”.
Germana Galdi “Drawing In The Key Of Jazz”.

Biografia di Germana Galdi

Nata a Roma da una famiglia che mi ha cresciuto in un clima di stimolante creatività, grazie anche ai miei nonni artisti, mi sono formata da tenace autodidatta con un’innata predisposizione all’arte, al riconoscimento del bello, sperimentando varie forme espressive.

Un padre orafo, incisore, scultore e mamma impiegata alla LANCIO, casa editrice famosa per i fotoromanzi, fin da piccola iniziai ad essere attratta anche dalla fotografia che costituì la prima ispirazione per avvicinarmi all’acquarello.

Un processo di maturazione progressiva, dopo aver sperimentato diverse tecniche e forme espressive quali la pittura su stoffa, la tempera, la china, e la progettazione di disegni sartoriali.

Successivamente, ho trovato nell’acquerello, il modo per portare alla luce le mie potenzialità attraverso un elemento naturale e alchemico come l’acqua, utilizzando le metafore di soggetti in vetro/metallo.

Germana Galdi “Drawing In The Key Of Jazz”. Infatti “Riflessi e trasparenze” nasce le 1996 e mi vede protagonista da oltre venti anni di un lavoro interiore con approccio olistico, arricchito da un Master in Art Counseling.

Il senso del mio progetto è che quanto più siamo “trasparenti” come il vetro, in primis con noi stessi, facendo un lavoro interiore a 360°, tanto più tutto questo nostro cambiamento, si “riflette” all’esterno come fa il metallo influenzando ciò che ci circonda.

Nel 2016 approdo all’acrilico e a forme meno definite con il mio primo lavoro Soul, finalista nel 2017 per un evento legato al sociale come “La giornata mondiale per le malattie rare”.

Nel 2017 emerge una nuova necessità espressiva in acrilico astratto, che nel grande formato esprimo nelle Trame di vita.

Le nuove opere hanno consentito di comunicare più liberamente nel tracciare storie di vita ascoltate nei lunghi anni di lavori di gruppo si crescita personale Gestalt, Costellazioni familiari etc.

Come a tentare di definire su tela, ad esempio nel modo dei tartan scozzesi, colori tracce linee ed intrecci di fili legati e coincisi tra loro, ciascuna storia ascoltata, vista e sentita sulla mia pelle.

Nello stesso anno inizio i “Ritratti metaforici” di piccole dimensioni anche su richiesta, utilizzando simboli, date, per parlare di qualcuno attraverso metafore.


Germana Galdi “Drawing In The Key Of Jazz”.
Germana Galdi “Drawing In The Key Of Jazz”.

Nel 2018 è il momento di Jazz con astratti in acrilico 50 x 60 che lasciano fluire ulteriormente le emozioni relative alla mia profonda passione per questa la musica.

Contemporaneamente a questa ulteriore fase di maturazione artistica, nel 2019 si è aggiunta la necessità di creare qualcosa di nuovo che simpaticamente mi rappresentasse in modo “luminoso”.

Sono nate cosi le “MyLightArt”, figure umane stilizzate corredate di una lampadina al posto della testa dove ciascuna opera viene associata ad una mia didascalia con l’intento di far riflettere su temi della nostra quotidiana contemporaneità.

Germana Galdi in social

www.germanagaldi.it

Facebook: https://www.facebook.com/riflessie.trasparenze

https://www.facebook.com/Germana-Galdi-Artist-230160154383926

Instagram: https://www.instagram.com/tramedivita_germanagaldiart/

https://www.instagram.com/germana_galdi_artist/

INFO:

DRAWING IN THE KEY OF JAZZ

Dal 9 al 14 maggio 2022

Orario 10/14 – 15,30/19,00 dal lunedì al sabato

Ingresso libero

Vertecchi

Via Pietro da Cortona, 18

00196 Roma Flaminia

Ufficio Stampa

Andrea Cavazzini

329.41.31.346

press@quartapareteroma.i

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Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini..

Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini.. Interpretare l’arte a tavola…sarà presente fino al 15 dicembre 2021.


Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini.. Se l’arte è bellezza, insieme alla capacità di creare emozioni e messaggi, ecco che una mostra di opere si può unire a un “gusto”, non solo visivo ma anche del palato.

Ecco che Marilù S. Manzini, seguendo il trend ovvero l’orientamento di questi ultimi anni, ha deciso di esporre diversi suoi quadri presso il ristorante “Mo.Sto Bistrot” di via Castelbarco 3 a Milano, per renderli fruibili a un target ampio ed eterogeneo.

Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini..
Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini..

La mostra dal titolo “Intreccio multiforme” distribuita nel locale su due piani sarà presente fino al 15 dicembre 2021.

In tal modo, tra un calice di vino, uno sfizio culinario e la musica dal vivo con la cantante Margherita Piumatti, la Manzini, conosciuta come scrittrice e ultimamente come regista, ha salutato estimatori e amici, nonché diversi personaggi invitati da Deborah Bettega, sociologa ed ex volto Rai.

Tra gli intervenuti alla presentazione della mostra, introdotta dal professor Cosimo Mero, c’era il conduttore e attore Manuel Casella, l’attrice Sarah Maestri, ora impegnata nel sociale, intervenuta con amiche e amici, la cantautrice e produttrice discografica Giovanna Nocetti, l’attore e modello internazionale Christopher Leoni, lo showman e coreografo Lele Dinero, la conduttrice Paola Rota e diversi altri.

Alcune opere, presenti in questa mostra, ritraggono facce di bronzo: di fatto ci sono persone che possono essere definite sfrontate, insolenti, impudenti, capaci di azioni riprovevoli senza rimorsi, che non si vergognano di nulla e non arrossiscono mai, proprio come fossero composte di metallo o appunto di bronzo…sono sfacciate nel significato di senza faccia, persone “spudorate”, cioè senza pudore e senza ritegno come nota la Manzini.

Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini..
Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini..

Ultimamente l’artista ha esposto nel 2019 a Milano al “Mia Photo Fair”, la fiera internazionale di fotografia, ed è stata presente a quella dal 7 al 10 ottobre del 2021 con due sue foto, “Quarantine” e “The Kisses” attraverso la Galleria di Paola Colombari.

Nel 2019 ha anche varcato i confini nazionali poiché diverse sue opere erano presenti a Miami nell’ambito dell’Art Basel al Mana Wynwood e a New York presso la Unix Gallery.

Il suo film, “Il Quaderno nero dell’amore”, uscito nelle sale il 27 maggio di quest’anno in Italia, distribuito dall’Europictures e apprezzato sulla scena internazionale grazie alla partecipazione a vari festival e alla vittoria nel 2020 all’ “International Women’s Film Festival” in Florida, sarà presente a breve su Amazon Prime.

Ufficio Stampa

Dott.ssa Deborah Bettega                                                       

Via Riboty 28 – 00195 Roma.

Tel. 06-39723769 – Cell. 347-2706203.

E-mail: dbettega@libero.it

Part. Iva 09475800588.

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Riapre “Leonardo” la Mostra a Palazzo della Cancelleria .

Riapre “Leonardo” la Mostra a Palazzo della Cancelleria. #laculturanonsiferma


Domani, martedì 27 aprile, finalmente la Mostra “Leonardo da Vinci.

Riapre “Leonardo” la Mostra a Palazzo della Cancelleria . Il Genio e le Invenzioni – Le Grandi Macchine interattive”, allestita a Roma presso il Palazzo della Cancelleria, e diretta da Augusto Biagi, riapre le porte.

Riapre “Leonardo” la Mostra a Palazzo della Cancelleria .
Riapre “Leonardo” la Mostra a Palazzo della Cancelleria .

Dopo le lunghe settimane di chiusura forzata imposte dall’emergenza sanitaria, la Mostra riapre al pubblico garantendo la massima sicurezza grazie all’attuazione di tutte le norme e i dispositivi di sicurezza previste del protocollo.

La struttura proporrà nuovamente la divertente Caccia al tesoro, la grande novità che mira ad unire la cultura al divertimento, coinvolgendo le generazioni più giovani a cui da sempre la Mostra si è rivolta con particolare attenzione.

Ogni partecipante potrà scegliere il percorso che preferisce, cosa visitare e quanto soffermarsi su un monumento o su una piazza.

Un modo per coinvolgere adulti e bambini senza mai annoiarsi e scoprendo, oltre alla figura dell’artista, anche l’enorme patrimonio artistico-culturale della città.

Per chi, invece, ancora non puo’ spostarsi ma vuole ugualmente conoscere e visitare la Mostra potrà accedere ai Virtual Tour in diretta streaming per immergersi nel fantastico mondo delle macchine e delle invenzioni del Grande Genio.

Ma, ancora una volta, le generazioni più giovani sono quelle per cui la Mostra ha sempre un’attenzione particolare.

Per questo, è stato creato un programma apposito per le scuole di primo e secondo grado e per le scuole superiori con dei virtual tour studiati appositamente per i più piccoli e i più giovani, affinché imparino a conoscere uno dei più grandi artisti e scienziati della nostra storia, senza rinunciare al divertimento.

Ogni visita virtuale sarà corredata di schede, materiali audio-visivi e didattici forniti via link e, naturalmente, sarà sempre possibile intervenire in diretta. 

Riapre “Leonardo” la Mostra a Palazzo della Cancelleria .
Riapre “Leonardo” la Mostra a Palazzo della Cancelleria .

INFO

Mostra “Leonardo da Vinci. Il Genio e le Invenzioni – Le Grandi Macchine interattive”,

Palazzo della Cancelleria

Piazza della Cancelleria, 1 – Roma

Tel. 06 69 88 76 16

www.mostradileonardo.com

ORARI

Lunedì – venerdì | 10.00 – 14.00; 15.00 – 19.00

Sabato e domenica 10.00-19.00.

Il sabato e la domenica la prenotazione è obbligatoria come da decreto legge.

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“La Primavera in una stanza” Le Dame Art Gallery.

“La Primavera in una stanza” Le Dame Art Gallery. Mostra online in esclusiva per Artsy dal 18 Aprile


“La Primavera in una stanza” Le Dame Art Gallery. Le Dame Art Gallery è lieta di presentare “La Primavera in una stanza” una mostra collettiva online, ideata esclusivamente per Artsy

“La Primavera in una stanza” Le Dame Art Gallery. Con la primavera all’orizzonte e le speranze di una nuova vita, vogliamo spingere a mettere da parte lo scorso inverno e i momenti bui della pandemia per lasciare spazio a una visione fresca, colorata e luminosa

La mostra, di ispirazione impressionista, riflette l’eredità di Monet e il modo in cui risuona ancora oggi tra gli artisti contemporanei.

Dalle composizioni aperte e le piccole pennellate di “Tribute to Monet” di Domenico Pasqua, all’accurata rappresentazione della luce nella fotografia di Maria Vittoria Di Marco.

Per finire alle bellissime e fragili farfalle di carta di Federica Cipriani, maestra nell’arte di creare sagome in centinaia di forme uniche, una diversa dall’altra, creando una vivida composizione 3D.

“La Primavera in una stanza” Le Dame Art Gallery.
“La Primavera in una stanza” Le Dame Art Gallery.

Visita la mostra

Siamo felici di presentare Maria Vittoria Di Marco B.L.O.S.S.O.M, stampa inkjet su carta satinata Hahnemühle, 2020.

Maria Vittoria Di Marco nasce a Roma e cresce costantemente ispirata dalla magnificenza della città. A partire da un bisogno intimo di catturare frammenti di tempo per darne una rappresentazione, inizia a fotografare particolari e attimi che, nell’interpretazione dell’artista, si trasformano in simboli e rimandi metaforici.

Mossa dal desiderio profondo di trovare una propria espressione attraverso le immagini, Di Marco inizia a filtrare la sua arte essenzialmente tramite la lente della macchina fotografica, strumento di cui apprende le tecniche fin da adolescente.

Con il progetto Untitled LO.VE (2018-19), dà forma all’idea di rappresentare l’amore utilizzando i fiori, associati spontaneamente alla figura dell’Eros femminile.

Manipolati e trasformati, questi elementi naturali diventano corpi, colti nel loro movimento, in un colore indefinito, in un equilibrio di delicatezza e sensualità.

Il messaggio dell’artista, declinato attraverso i suoi scatti, vuole essere concreto e al tempo stesso evanescente, misterioso e imperfetto.

Di Marco, fotografa in movimento, predilige la libertà espressiva, plasmando le scelte tecniche sulla base del soggetto e dell’attimo immortalato. La luce e il diaframma definiscono la sua traccia volutamente imprecisa, priva di stili e metodi prestabiliti, semplice e complessa, completamente rivolta all’anima effimera dell’istante.

“La Primavera in una stanza” Le Dame Art Gallery.
“La Primavera in una stanza” Le Dame Art Gallery.

Segui Maria Vittoria Di Marco su Artsy

Federica Cipriani Armonia e leggerezza Untitled #T80 (dettaglio), farfalle di carta tagliate e dipinte a mano su tela, 2015.

Forme e colori sono l’alfabeto di Federica Cipriani.

Il senso di armonia non è solo il suo obiettivo finale, ma è anche incorporato nel processo, nel tempo e nella preparazione dello spazio in cui si perde durante la produzione:

Il taglio a mano di centinaia di forme, la lavorazione dei materiali e il collegamento tra loro proietta l’artista in una dimensione parallela. I

l suo lavoro sintetizza il punto di incontro tra i suoi studi artistici e la formazione pratica artigiana, tra emozioni e razionalità, tra movimento e quiete, tra caos libero e rigore statico: fasi discordanti che appartengono tutte contemporaneamente alla ricerca dell’artista.

La carta è l’essenza, che rende viva ogni sua opera; ogni tipo di carta è ricco di significato.

Farfalle

In ogni composizione, le farfalle prendono vita e si fondono in un armonico effetto spaziale fatto di forme, colori e volumi.

Le farfalle con la loro anima fragile e leggera sembrano potersi muovere ad ogni minimo spostamento di aria.

Non solo fragili ed eleganti; per questa serie la scelta delle farfalle è legata alla loro evanescenza.

L’artista esplora l’equilibrio tra vuoto e pienezza – come nei colori che si fondono insieme – e i punti di vista alternativi generati dai vari livelli della composizione.

Accedi alla viewing room di Federica Cipriani

Domenico Pasqua Metamorphosis, olio su tela, 2021.

Scopri di più

Londra | Roma
Web: www.ledameartgallery.com
E-mail: contact@ledameartgallery.com

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Le Dame Art Gallery at the Baglioni Hotel
60 Hyde Park Gate, Kensington
London SW7 5BB
United Kingdom

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Leonardo Da Vinci “Virtual Tour della Mostra.

Leonardo Da Vinci “Virtual Tour della Mostra. #laculturanonsiferma. Nonostante la chiusura forzata dei musei a causa dell’emergenza sanitaria, l’arte e la cultura non si fermano.


Per questo, la Mostra permanente di Leonardo da Vinci, allestita all’interno del Palazzo della Cancelleria di Roma, ha deciso di rinnovarsi ancora una volta e lanciare dei tour virtuali in diretta streaming per immergersi nel fantastico mondo delle macchine e delle invenzioni del Grande Genio.

La Mostra di Leonardo Da Vinci, diretta da Augusto Biagi, è tra le più storiche e da oltre dieci anni offre ai visitatori italiani e stranieri nuove invenzioni e tecnologie multimediali, laboratori, eventi e attrazioni sempre al passo con i tempi.

Leonardo Da Vinci “Virtual Tour della Mostra.
Leonardo Da Vinci “Virtual Tour della Mostra.

Dopo il grande successo internazionale della caccia al tesoro (l’iniziativa lanciata all’inizio della nuova stagione), la Mostra di Leonardo Da Vinci, grazie alla realtà virtuale, ha deciso di continuare a dare la possibilità a tutti i visitatori di esplorare le più belle riproduzioni delle invenzioni di Leonardo, corredate dagli imperdibili ologrammi in 3D.

La cura per i dettagli e l’altissima risoluzione delle immagini, poi, permetteranno di scorgere alcuni dei più interessanti dettagli, illustrati di volta in volta da uno storico dell’arte.

Il virtual tour utilizza l’innovativa applicazione Cisco Webex Meetings, grazie alla quale i partecipanti potranno accedere facilmente utilizzando solamente un link che verrà fornito dalla stessa Mostra.

Alla fine del percorso, i partecipanti si sfideranno in un quiz. Il primo che risponderà alle domande riceverà in regalo l’imperdibile catalogo in pdf della Mostra.

Ma, ancora una volta, le generazioni più giovani sono quelle per cui la Mostra ha sempre un’attenzione particolare.

Per questo, è stato creato un programma apposito per le scuole di primo e secondo grado e per le scuole superiori con dei virtual tour studiati appositamente per i più piccoli e i più giovani, affinché imparino a conoscere uno dei più grandi artisti e scienziati della nostra storia, senza rinunciare al divertimento.

Ogni visita virtuale sarà corredata di schede, materiali audio-visivi e didattici forniti via link e, naturalmente, sarà sempre possibile intervenire in diretta.

Leonardo Da Vinci “Virtual Tour della Mostra.
Leonardo Da Vinci “Virtual Tour della Mostra.

L’istituto che nel corso dell’anno scolastico raggiungerà il numero di 600 visitatori virtuali verrà omaggiato dalla Mostra con un computer per i suoi studenti.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

Mostra “Leonardo da Vinci. Il Genio e le Invenzioni – Le Grandi Macchine interattive”,

Palazzo della Cancelleria

Piazza della Cancelleria, 1 – Roma

Tel. 06 69 88 76 16www.mostradileonardo.com

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“Fino ai confini del Mondo” Galleria Restelliartco

“Fino ai confini del Mondo” Galleria Restelliartco. Galleria Restelliartco alla Roma Art Week Esplora a 360° il mondo, le sue dinamiche e le sue contradizioni attraverso quattro percorsi espositivi.


“Fino ai confini del Mondo” Galleria Restelliartco. E’ strutturata in quattro diversi ed originalissimi percorsi visivi la mostra ideata da Raffaella Rossi e Filippo Restelli della Galleria Restelliartco per la Rome art Week 2020.

“Fino ai confini del Mondo” Galleria Restelliartco. Un’esposizione che attraversa il Pianeta, spalanca le braccia per unire virtualmente differenti popoli e tradizioni, o improvvisamente si chiude per raccontare e urlare il fallimento.

Nel primo percorso espositivo gli artisti Irem Incedayi, Gabriele Donnini, Fabio Ferrone Viola, “Stasi” riuniti nel collettivo “Working Heads”, partono da un teschio in quanto essenza e dimora dell’anima e dell’essere umano, privo di sovrastrutture e influenze esterne per esprimere il proprio personale concetto di mondo e di limite.

Comprende tutte le rotte conosciute o scoperte dai viaggiatori, magiche destinazioni dalle suggestive atmosfere da “Mille e una Notte” il mondo in “Silence” di Irem Incedayi, raffinata artista di origine turche che da sempre fonde nella sua arte la cultura e la tradizione dell’Oriente.

Con le sue Moschee ed i Palazzi illuminati da una luce che al tramonto sembra essere polvere d’oro e quella di Occidente, con l’elegante classicismo di Roma o i richiami alla mitologia greca.

E il messaggio dell’artista è già nel titolo un appello alla pace affinché nel silenzio, si possano udire le parole dei più deboli ed i sussurri di chi non ha più voce.

Un mondo che si fa piccolo quanto i confini della cella di un carcere in “Ego te absolvo” di Gabriele Donnini.  

Il teschio fulcro dell’opera è rinchiuso all’interno delle sbarre ed ha incise sulla sua superficie le parole, i disegni o i simboli che i detenuti hanno tracciato negli anni sulle pareti.

Frasi che raccontano il dolore, ma anche l’orgoglio, la dignità, la paura, l’odio, il coraggio. Il carcere come un microcosmo, un “fuori mondo”, che è li ed esiste, un non luogo dove ogni essere umano è unico. 

E per raccontare questa unicità, la superficie del teschio è coperta da venature in oro, nessuna causale; si ispirano alla pratica giapponese del Kintsugi, l’arte delle preziose cicatrici che insegna ad accettare il danno, a non nascondere le ferite e le fratture, a renderle preziose.

Un mondo in cui i limiti sono i difetti dell’uomo, che lo penalizzano, lo spingono a cercare scorciatoie, o rotte già battute anziché provare a sperimentare o cambiare ponendosi obiettivi lontani nel tempo ma più duraturi. 

E’ questo il concetto che anima il teschio di Fabio Ferrone Viola che nella sua opera “Golden Age” riconduce la nascita e la morte alla ciclicità del mito e all’eterno ritorno.

In questa definizione circolare del tempo, ciò che è stato in passato necessariamente si ripeterà ancora ed una nuova Età dell’oro si succederà ai tempi privi di bellezza e spiritualità che stiamo vivendo

In Justice – Tribute to George Floyd, “Stasi”, fornisce la sua personale rappresentazione di un pianeta nel quale l’uomo è segregato all’interno di un muro, che è materializzazione dello spazio sicuro fatto di compromessi e di mediocrità, di vizi e di recinti intellettualistici; un mondo in cui è il Teschio a dominare, allegoria della morte ma anche della vita, e su di esso una corona di spine, simbolo del martirio e del sacrificio estremo dell’uomo, come nel caso di George Floyd.

Nel secondo percorso espositivo, i confini del mondo per Umberto Stefanelli sono quelli di una stanza di un love hotel di Minami ad Osaka , all’interno del quale nasce il progetto fotografico “Photogeisha”, venti immagini per raccontare l’antichissima arte dello shibari, una vera e propria forma espressiva  in cui lo spettatore è partecipe della condivisione di una scultura vivente e di una pratica meditativa che, attraverso la flessibilità del corpo e della mente, diventa espressione di potere e di scambio. Una commistione di corpo e spirito in cui la corda è mezzo e in cui più che la destinazione finale conta il percorso fatto insieme.

Nel terzo percorso visuale il mondo si apre su terre sconfinate in cui gli animali sono i protagonisti del progetto fotografico “Loners” di Marco Simoni.

Il titolo di ognuna delle foto che compongono la mostra ne descrive una caratteristica o un particolare che li rende unici e perfetti, oppure ancora oggi vittime: “The Ivory Game” recita l’immagine dell’elefante posto di fronte al rinoceronte a denunciare la crudeltà del traffico di natura, oggi per dimensioni e giro d’affari, la quarta forma di crimine più esteso al mondo.

“13.000 grams” il titolo scelto per il rinoceronte, non solo il peso massimo del suo corno ma un numero che per i bracconieri equivale a denaro contante.

Nel quarto percorso espositivo i Galleristi Raffaella Rossi e Filippo Restelli presentano una selezione di opere di Maestri storici della Pop Art, della fotografia e del design: una vera e propria esplorazione a 360° nel contemporaneo.

Si inizia con “Skull 157” di Andy Warhol, serigrafia del 1976 in cui l’artista toglie al teschio rappresentato ogni connotazione negativa, un’arte volutamente privata del suo contenuto drammatico per diventare “Il ludo”, il gioco.

E così anche per il volto di Mao, esente da ogni giudizio di carattere politico; il personaggio è volutamente detronizzato, disinnescato dall’uso di scelte cromatiche forti ed estreme.

Si prosegue con una serigrafia di Robert Indiana, e l’arazzo Love magnificamente accostato, nel percorso visivo, all’iconico “Divano Bocca” di Gufram ispirata alle celeberrime labbra di Mae West.

E poi i teschi di Obey-Giant/ Shepard Fairey, le top model Naomi Campbell e Kate Moss dello street artist K-Guy, e per la fotografia la Marilyn Monroe Crucifix III The last sitting, datata 1962 di Bert Stern, la splendida “Ofelia” di Matteo Basilè e la “Faster Faster – I am almost there” del dissacrante David LaChapelle, che ritrae una statuaria Pamela Anderson con indosso solo un paio di stivali che sfreccia inseguita dai fotografi a cavallo di una moto: fino ai confini del limite appunto, e oltre. 

“FINO AI CONFINI DEL MONDO”

Rome Art Week 26 -31 ottobre 2020

Galleria Restelliartco.

Via Vittoria Colonna, 9 Roma

Infoline +39 06.3243919 info@restelliartco.com  

www.restelliartco.com

Ufficio Stampa: Stella Maresca Riccardi

Progetto Grafico: Mirko Leonardi

Per Working Heads photocredits Gianni Brucculeri

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“Free – Liberi” Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia

“Free – Liberi” un grande successo alla 77esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia


“Free – Liberi” Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Special Guests per l’inaugurazione della GAM, Galleria D’Arte Moderna, alcuni protagonisti della pellicola.

“Free – Liberi”. Lo scorso 7 settembre, alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è stato presentato l’ultimo lungometraggio di Fabrizio Maria Cortese “Free – Liberi”.

“Free – Liberi”. Il film, per la ripartenza dell’industria cinema dopo il lookdown, vuole riportare gli spettatori nelle sale cinematografiche, dando loro un messaggio di speranza, una spinta emozionale per non smettere mai di sognare, a qualsiasi età.

Una straordinaria pillola di fiducia e positività.

La pellicola racconta l’avventura di cinque ospiti di una casa di riposo che, annoiati dalla vita quotidiana e delusi per il distacco dei loro affetti più cari, decidono di partire dal Lazio per un viaggio on the road, con destinazione la straordinaria Puglia.

Essi, nonostante la non più giovane età, vogliono sentirsi liberi e vitali.

Credono nei loro sogni e nelle loro aspirazioni. Le storie personali si alterneranno in un susseguirsi di vicende tra passione e avventura, in un Salento che farà da cornice alle loro emozioni.

Per la presentazione alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, insieme al regista Fabrizio Maria Cortese e ad alcuni protagonisti del film, tra cui 

Ivano MarescottiEnzo Salvi, Corinne Clery, Sandra Milo e Antonio Catania, era presente, in qualità di sponsor del film, anche il salernitano Mirko Mele che da anni collabora con Ismaele Film.

Mele, curatore e direttore artistico del nuovo progetto GAM – Galleria D’Arte Moderna, grazie a questa lunga collaborazione con la casa di produzione salentina, ha portato in mostra a Venezia ben diciannove artisti che hanno potuto esporre le proprie opere, molto ammirate dagli ospiti della Mostra di Venezia.

Il prossimo 19 settembre, per l’inaugurazione della sede GAM in Corso Garibaldi 28 a Salerno, prima sede italiana della Mediolanum Art Gallery, ci saranno come Special Guests il regista Fabrizio Maria Cortese e gli attori Corinne Clery e Antonio Catania. 

Un’apertura in pompa magna, un vero party dell’arte che vedrà, oltre al vernissage, la proiezione del trailer del film.

La pellicola, prodotta da Golden Hours Film e Rai Cinema in associazione con Ismaele Film, e realizzata con il sostegno dell’Apulia Film Commission e Regione Puglia, sarà distribuita nelle sale italiane dal 29 ottobre.

 Iolanda Pomposelli

For You Communication

Press Office

Phone: +39 347 8759960

E-mail: iolandapomposelli@yahoo.it          

E-mail: pressoffice@foryoucommunication.com  

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Leonardo-da-Vinci-Palazzo-della-Cancelleria

Leonardo da Vinci mostra a Palazzo della Cancelleria. Venerdì 19 giugno finalmente la Mostra “Leonardo da Vinci.

 Leonardo da Vinci. Il Genio e le Invenzioni – Le Grandi Macchine interattive”, allestita a Roma presso il Palazzo della Cancelleria, e diretta da Augusto Biagi, riapre le porte.

Il Museo di Leonardo offre a ciascun visitatore un’esperienza unica dove la percezione sensoriale e la conoscenza in materia di “Leonardo” si sposano dando al visitatore la sensazione di immergersi in un passato di straordinaria attualità

Il Museo di Leonardo da Vinci. Dopo le lunghe settimane di lockdown per l’emergenza sanitaria, la Mostra riapre al pubblico garantendo la massima sicurezza grazie all’attuazione di tutte le norme del protocollo previsto e i dispositivi di sicurezza.

Un imponente e singolare lavoro, eseguito con minuzia e bravura al fine di realizzare vere e proprie macchine, tutte funzionanti e di grandi dimensioni, costruite con procedimenti speciali.

La struttura, infatti, si è adeguata alle nuove disposizioni per garantire al pubblico di godersi in sicurezza la mostra sul grande genio e artista che ogni anno attira milioni di turisti da tutto il mondo.

Da lunedì al venerdì la mostra sarà visitabile dalle ore 09:30 alle 14:00 e dalle ore 16:00 alle 19:30, il sabato e la domenica, invece, ci sarà orario continuato dalle ore 09:30 alle 19:30.

 INFO

Mostra “Leonardo da Vinci. Il Genio e le Invenzioni – Le Grandi Macchine interattive”,

Palazzo della Cancelleria

Piazza della Cancelleria, 1 – Roma

Tel. 06 69 88 76 16

www.mostradileonardo.com

ORARI

lunedì – venerdì | 09.30 – 14.00; 16.00 – 19.30 sabato – domenica | 09.30 – 19.30

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Cancelleria di Roma

Iorestoacasa con Leonardo Da Vinci. Parte il nuovo blog della Mostra di Leonardo per intrattenere il pubblico da casa, #Iorestoacasa con Leonardo Da Vinci


Iorestoacasa con Leonardo Da Vinci. La Mostra di Leonardo Da Vinci – il Genio e le Invenzioni, situata al Palazzo della Cancelleria di Roma, è attualmente chiusa al pubblico a causa del Covid-19.

Iorestoacasa con Leonardo Da Vinci. Per poter intrattenere i suoi visitatori ha realizzato un blog con tante curiosità, approfondimenti, foto, video e contest a premi, sul Genio di Leonardo che sarà aggiornato settimanalmente.

In un momento di difficoltà che sta attraversando il nostro Paese e non solo, lo scopo della Mostra è quello di contribuire a diffondere la creatività di Leonardo dando la possibilità a tutti, attraverso il web, di vivere la magia del suo protagonista, delle sue invenzioni e del suo genio ingegneristico.

Il blog proporrà l’approfondimento di vari esempi della ricerca scientifica di Leonardo, mostrando al pubblico i segreti delle macchine da lui progettate che sono apprezzabili all’interno della Mostra.

In questo modo si potrà ammirare la visione scenica e dinamica del mondo di Leonardo, e anche l’abilità e la sofisticata tecnologia con cui sono state realizzate le macchine, raggruppate nella mostra in 4 sezioni:

mailAriaAcquaTerra e Fuoco, a cui va aggiunta una parte dedicata agli “elementi macchinali”.

Nella sezione Acqua, per esempio, è possibile ammirare il guanto palmato, la sega idraulica o la vite di Archimede;

in Aria il paracadute, l’ornitottero e l’anemometro; in Fuoco il carro armato, la bombarda, l’antica mitragliatrice e infine, nella sezione Terra, la gru girevole, il laminatoio e la macchina a stampa.

Tra i meccanismi sono stati ricostruiti, seguendo i disegni leonardeschi, il volano, il cuscinetto a sfera, la vite senza fine… e tante altre le macchine esposte in mostra.

Curiosità e ambizione. Sono queste le prime qualità di Leonardo, quelle che gli hanno consentito di osservare in profondità la vita e di vincere tutte le sfide che quest’ultima ha posto sulla sua strada. 

Leonardo da Vinci ha costruito il suo percorso artistico e scientifico su una costante fame di conoscenza, che l’ha mantenuto sempre vitale, creativo, interessato alla scoperta, indirizzato con la mente verso il progresso.

Il blog di Leonardo Da Vinci sarà online da oggi al seguente indirizzo https://www.mostradileonardo.com/blog/

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Mostra Leonardo Da Vinci 2

Roma, Mostra di “Leonardo Da Vinci”. La Mostra di Leonardo Da Vinci al Palazzo della Cancelleria al via all’evento “Caccia al tesoro”.

Esplorando gli angoli più belli della Capitale e scoprendo gli enigmi misteriosi di Leonardo.

Roma, Mostra di “Leonardo Da Vinci”. La Mostra permanente di Leonardo da Vinci, allestita all’interno del Palazzo della Cancelleria di Roma, come ogni anno si rinnova e, per questo, dal 27 marzo lancia una nuova sfida per i suoi visitatori: esplorare gli angoli più suggestivi della Capitale risolvendo gli enigmi misteriosi con una divertente “Caccia al Tesoro”.

Roma, Mostra di “Leonardo Da Vinci”. La Mostra, diretta da Augusto Biagi, è tra le più storiche e da oltre dieci anni offre ai visitatori italiani e stranieri nuove invenzioni e tecnologie multimediali, laboratori, eventi e attrazioni sempre al passo con i tempi.

La caccia al tesoro è la grande novità di quest’anno che mira ad unire la cultura al divertimento, coinvolgendo le generazioni più giovani a cui da sempre la Mostra si è rivolta con particolare attenzione.

Mostra Leonardo Da Vinci 3Roma, Mostra di “Leonardo Da Vinci”. Ogni partecipante potrà scegliere il percorso che preferisce, cosa visitare e quanto soffermarsi su un monumento o su una piazza.

Un modo per coinvolgere adulti e bambini senza mai annoiarsi e scoprendo, oltre alla figura dell’artista, anche l’enorme patrimonio artistico-culturale della città.

All’ingresso del museo verrà consegnato un iPad e una mappa interattiva della città.

Dopo aver dato uno sguardo alle prime indicazioni, si potrà subito iniziare a giocare.

Il pubblico potrà avvicinarsi ai monumenti più importanti dei luoghi che attraverserà, scoprendo alcuni dettagli ai quali non sempre si presta attenzione.

Ad ogni tappa si guadagneranno dei punti, e ad ogni punto corrisponderanno degli indizi, necessari per rispondere alla domanda finale.

Chi riuscirà a rispondere all’enigma finale verrà omaggiato dalla Mostra con un souvenir di Leonardo da Vinci.

Informazioni sull’attività:

  • Il tour guidato disponibile in 6 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo);
  • Durata: 3 ore circa (la durata varierà a seconda delle necessità della famiglia);
  • Orari: Sono previsti due turni, uno la mattina alle 11:00, e uno pomeridiano alle 15:00;
  • Offerte speciali: Acquistando il biglietto “tour Roma – Mostra Leonardo” sarà possibile saltare la fila; Si accettano voucher elettronici e stampati;
  • Conferma e cancellazione: Conferma immediata e cancellazione gratuita fino a 24 ore prima dell’inizio dell’attività;
  • Costi biglietto: 40€ adulto; 25€ ragazzi; 20€ bambini.

Punti di ristoro convenzionati con la Mostra:

  • Supplizio (via dei Banchi Vecchi, 143);
  • La Casa del Caffè Tazza D’Oro (via degli Orfani, 84);
  • Giolitti;
  • Antico Forno Roscioli (via dei Chiavari, 34);
  • Beppe e i suoi formaggi (via di S. Maria del Pianto, 9A/11);
  • Matò Street Food (via Napoli, 50);
  • L’antico Forno di Fontana di Trevi (via delle Muratte, 8);
  • Gelateria Frigidarium (via del Governo Vecchio, 112);
  • Forno Ponte Sant’Angelo (via Del Banco Di S. Spirito, 44);
  • Antica Salumeria del Pantheon (Piazza della Rotonda, 4);
  • Norcineria Viola (Piazza Campo de’ Fiori, 43);
  • L’Insalata Ricca (Largo dei Chiavari, 85/86);

Aristocampo (Piazza Campo de’ Fiori, 30).

Ufficio stampa:

Gargiulo&Polici Communication

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Licia: licia@gargiulopolici.com – 389/966 6566

Francesca: francesca@gargiulopolici.com – 329/0478786

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Muef Art Gallery, pHOTogeisha One night stand in Osaka, nelle immagini di Umberto Stefanelli all’interno della Rassegna Roma Fotografia 2020 l’antica arte dello Shibari


Muef Art Gallery “Rassegna Roma Fotografia 2020”. Inaugurerà a Roma il prossimo 27 febbraio alle ore 19 presso la Muef Art Gallery, spazio espositivo dedicato alla fotografia e alle sperimentazioni nel contemporaneo, la mostra fotografica di Umberto Stefanelli dedicata all’antica arte dello Shibari.

Muef Art Gallery “Rassegna Roma Fotografia 2020”. Ventiquattro immagini scattate in 12 ore.

A fare da cornice un piccolo locale di Minami ed un love hotel di Osaka, al centro il corpo come tela bianca su cui comporre, seguendo regole precise, il dipinto di corda e pelle.

Figure avvinte ad una fune che si librano nel vuoto, movimenti perfettamente coordinati per rimanere in equilibrio.

Un intreccio di corpi e canapa, realizzato attraverso l’uso di nodi, seguendo le forme geometriche che ricordano un’altra antica arte giapponese, quella dell’ikebana, che da sempre sta a significare sensualità, vulnerabilità e forza come elemento fondamentale della composizione floreale.

Nelle immagini tutto il fascino di una tradizione centenaria in equilibrio tra l’arte marziale dell’hojojutsu e la “pittura della primavera” (in giapponese shunga), ispirata al più celebre stile del “mondo fluttuante” ukiyo-e.

Dello Shibari, vera e propria arte della composizione dei corpi, Umberto Stefanelli svela la grazia, la raffinatezza, la sensualità e l’armonia degli intrecci geometrici delle corde che avvolgono meravigliosamente le curve e le rientranze naturali dei corpi.

“Siamo una ventina di spettatori a godere di un’atmosfera Kitsch che rimanda ad alcuni film di Almodovar.

La Mama prepara la submissive: la corda inizia il suo cammino sul corpo, la Mama è veloce… una serie di nodi che hanno dell’impossibile.

La luce è scarsa, il flash è un sogno e la possibilità di movimento è ridotta a zero, ma inizio a scattare.” (Umberto Stefanelli – Photogeisha).

Cresciuto artisticamente a New York e Tokyo, dove ha vissuto per diversi anni e dove ha perfezionato il suo modo personalissimo di fotografare, Umberto Stefanelli ha esposto a New York, Rochester, Minneapolis, Chicago, Tokyo, Atami, Parigi, Roma, Milano, Firenze, Napoli, Torino, Brescia, Vienna, Lishui, Shangai.

Le sue opere sono conservate nel Polaroid International Museum U.S.A., nel Museo Nazionale della Fotografia di Brescia, nella Galleria Civica di Modena, nel CIFA – Centro Italiano della Fotografia d’Autore, nel Museo della Fotografia di Lishui – Cina, nello Shanghai Duolun Museum Of Modern Art ed in altre collezioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali.

Da giugno 2009 ha iniziato, su www.umbertostefanelli.com, un progetto di narrazione tra immagini e parole che è tuttora in corso.

pHOTogeisha One night stand in Osaka, che andrà avanti fino al 14 marzo, sarà uno degli eventi di spicco della prestigiosa Rassegna Roma Fotografia 2020, che prevede, all’interno di spazi pubblici e privati della Capitale, la partecipazione di grandi nomi della fotografia internazionale che terranno workshop, talk, incontri e dibattiti con il pubblico.

Umberto Stefanelli terrà presso la MUEF Art Gallery, nella giornata del 7 marzo dalle ore 18,30, un talk aperto al pubblico ad ingresso gratuito, in cui spiegherà la genesi della mostra.

pHOTogeisha  One Night Stand in Osaka – Immagini di Umberto Stefanelli

MUEF Art Gallery

Via Angelo Poliziano 78/b Roma

dal 27 febbraio al 14 marzo dal martedì al sabato 11/13.30 -15,30/19,30

Inaugurazione giovedì 27 febbraio dalle 19 alle 22

Ingresso Gratuito

Project Manager: Sergio Emiliano

Ufficio Stampa e Comunicazione: Stella Maresca

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Jorge Eduardo Eielson Nodo con morte panno nero e rosso 2002 30x15x40

Istituto Cervantes mostra di “Jorge Eielson”. Arte come nodo/nodo come dono II.


Istituto Cervantes mostra di “Jorge Eielson”. Giovedì 23 gennaio alle ore 18.30 si inaugura alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes di Roma (piazza Navona, 91) la mostra “Jorge Eielson: Arte come nodo, nodo come dono II”, a cura di Martha Canfield e Antonella Ciabatti.

Istituto Cervantes mostra di “Jorge Eielson”. L’esposizione, organizzata da Centro Studi Eielson e Instituto Cervantes, in collaborazione con Istituto Italo Latinoamericano (IILA) e la Real Academia de España, resterà a Roma fino al 29 febbraio 2020 e si potrà visitare gratuitamente dal mercoledì al sabato dalle ore 16 alle 20.

Jorge Eduardo Eielson (Lima 1924 – Milano 2006) è un caso eccezionale di precocità e di altissimo livello creativo sia nelle arti plastiche che nella letteratura.

A soli 21 anni vince il Premio Nazionale di Poesia del Perù con la sua prima raccolta, Reinos. Ma nel 1949 lascia il paese e non tornerà più, se non per incontri artistici e mostre.

Dopo importanti esperienze a Parigi e a Ginevra, nel 1951 si stabilisce a Roma dove rimarrà fino al 1965, entrando a far parte del gruppo L’Obelisco insieme a Mimmo Rotella e Piero Dorazio.

Ma la sua residenza definitiva sarà a Milano, dove vivrà il resto della sua vita insieme al suo compagno, l’artista sardo Michele Mulas.

Tuttavia è proprio a Roma, dopo varie sperimentazioni di collage con terre e sabbie e infine con tessuti strappati e ricomposti, dove arriva a configurare il segno fondamentale della sua arte: il nodo.

“Arte come nodo, nodo come dono 2. (El nudo al desnudo)” presenta 27 opere originali dell’artista e scrittore peruviano, membro della «Generación del 50» e artefice della rivoluzione poetica del suo paese.

Si tratta della seconda versione della mostra realizzata nel 2008 a Firenze (presentata da Mario Vargas Llosa) che testimonia la varietà creativa di Eielson: la poesia visiva e sonora, le installazioni, i dipinti, le sculture in tela, con il nodo come punto massimo di riflessione filosofica e segno estetico.

Jorge Eduardo Eielson Nodo albero iuta verde 2001 40x25x30Il nodo, oltre che il fondamento della sua arte, è un simbolo magico tra la dimensione visuale e quella verbale, un segno arcaico e moderno allo stesso tempo.

Con il nodo il movimento si ferma, le tele si fissano, il tempo interrompe il suo corso e l’anima, libera da ogni angoscia, si concentra nella contemplazione.

Attraverso le sue immagini visionarie e le sue illuminanti poesie, Eielson ci invita a ricongiungere passato e presente, io e non-io, gioia e dolore

In occasione della mostra romana, inoltre, si terranno quattro appuntamenti tematici, realizzati dall’Instituto Cervantes e dal Centro Studi Eielson presso la Sala Dalí.

Mercoledí 29 gennaio alle 18.30, Enzo Minarelli e Martha Canfield presentano la performance “La materia sonora: Omaggio a Jorge Eielson”, seguita da una lettura poetica in spagnolo e in italiano.

Sabato 8 febbraio dalle ore 11 si darà spazio a una curiosa passeggiata letteraria a cura di Alessio Brandolini, ispirata dalla raccolta poetica “Di stanza a Roma”.

Partendo da piazza Navona si percorreranno luoghi e monumenti che danno titolo alle poesie di questa raccolta, svelando i legami tra l’artista e la città.

Sabato 22 febbraio dalle 11 si terrà il laboratorio per bambini dal titolo “Essere artista: ora tocca a me!”. Un percorso sensoriale per famiglie con bambini, a cura di Laura Del Conte e Alessandra Maggio.

Per questi due eventi è obbligatoria l’iscrizione: cultrom@cervantes.es.

Infine, giovedì 27 febbraio alle 18.30, in occasione del finissage della mostra, verranno presentate alcune opere delle artiste peruviane Elisenda Estrems e Nani Càrdenas, a cura di Marco Benacci, che dialogheranno con i lavori di Eielson esposti alla Sala Dalí.

Dal 23 gennaio al 29 febbraio 2020 Instituto Cervantes di Roma – Sala Dalí Piazza Navona, 91 – ingresso gratuito

Info: tel. 06 6861871 – cenrom@cervantes.es

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