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Auditorium E. Morricone “Cameristi di Santa Cecilia”.

Auditorium E. Morricone “Cameristi di Santa Cecilia”. L’ensemble I Cameristi di Santa Cecilia, concerto in musiche di Vivaldi, Mozart e Devienne, 8 maggio 18,30

I Cameristi di Santa Cecilia, un gruppo formato da alcuni dei migliori elementi dell’orchestra romana, tra cui varie “prime parti” soliste, suonerà musiche di Vivaldi, Mozart e Devienne. Auditorium E. Morricone “Cameristi di Santa Cecilia”

Auditorium E. Morricone “Cameristi di Santa Cecilia”. Il concerto si aprirà e si chiuderà con Antonio Vivaldi: prima la Sonata in la minore Rv 86 per flauto e fagotto con il basso continuo realizzato dagli strumenti ad arco e poi il Concerto in sol maggiore Rv 545 per flauto, fagotto, archi e cembalo.

L’insolita combinazione di flauto e fagotto, cioè il più acuto e il più basso dei legni tradizionali dal timbro diversissimo e apparentemente non amalgamabile, non è un ostacolo ma uno stimolo per la geniale inventiva e lo straordinario senso del colore del Prete Rosso.

Al centro del concerto ecco Wolfgang Amadeus Mozart col suo Quartetto per flauto e archi n. 1 in re maggiore, K 285, composto a ventuno anni nel 1777: è un capolavoro assoluto per la bellezza delle idee melodiche e la limpidezza della forma e supera le convenzioni dello stile galante allora imperante, segnando un momento fondamentale per la piena affermazione della personalità dell’allora ventunenne Wolfgang.

Completa il programma il Quartetto per fagotto, violino, viola e violoncello in sol minore, op. 73 n. 3 del francese François Devienne, che oggi è poco noto ma fu tra i più famosi compositori pei della seconda meta del Settecento, specializzato nella musica per strumenti a fiato, un campo in cui la Francia allora primeggiava.

I Cameristi di Santa Cecilia nascono dalla stima reciproca dei musicisti e dal loro comune desiderio di affrontare il repertorio da camera con l’affiatamento e l’intesa che vengono dal loro impegno quotidiano nell’orchestra romana. Auditorium E. Morricone “Cameristi di Santa Cecilia”

Auditorium E. Morricone “Cameristi di Santa Cecilia”.
Auditorium E. Morricone “Cameristi di Santa Cecilia”.

I suoi componenti svolgono un’intensa attività, solistica e cameristica, collaborando con importanti orchestre e suonando nelle più importanti sale da concerto del mondo: sono Andrea Oliva primo flauto solista, Andrea Zucco primo fagotto solista, Elena La Montagna violino, Ingrid Belli violino, Stefano Trevisan concertino delle viole, Carlo Onori concertino dei violoncelli.

Come gruppo hanno debuttato nel 2015 con uno strepitoso successo al Palau de la Musica di Barcellona e da allora hanno suonato in Italia e in vari paesi europei.

Prima del concerto Anna Rollando introdurrà all’ascolto delle musiche in programma.  

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti. I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(telefono06 3236104– email:romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium Ennio Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezza prima del concerto.

Ufficio stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta:

Mauro Mariani

tel. 335 5725816 – mail: m.mariani.roma@gmail.com

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Auditorium E. Morricone “Omaggio a Bernstein”.

Auditorium E. Morricone “Omaggio a Bernstein”. Il Gabriele Coen Quintet in “Omaggio a Bernstein” con le canzoni più note di West Side Story e la sua musica di ispirazione ebraica

Il nuovo quintetto di Gabriele Coen presenta un originalissimo omaggio a Bernstein, mercoledì 24 aprile alle 18.00. Auditorium E. Morricone “Omaggio a Bernstein”

Auditorium E. Morricone “Omaggio a Bernstein”. Per la stagione di Roma Sinfonietta all’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata”.

Leonard Bernstein è stato uno dei più grandi musicisti del Novecento, compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta.

Gabriel Coen e il suo quintetto, proporranno negli arrangiamenti di Andrea Avena le sue canzoni più note da West Side Story (1957), tra cui Maria, Tonight e Somewhere, e la sua musica di ispirazione ebraica, come Ilana the Dreamer (1950), Yigdal e Chichester Psalms.

Il rispetto e l’ammirazione di Gabriele Coen per la musica di Bernstein si coniuga con il linguaggio dell’improvvisazione e del jazz, in un incontro inedito che vuole far riscoprire la bellezza di queste immortali composizioni.

Auditorium E. Morricone “Omaggio a Bernstein”.
Auditorium E. Morricone “Omaggio a Bernstein”.

A proposito del cd del Gabriele Coen Quintet uscito nel 2020 per la prestigiosa etichetta Parco della Musica Records col titolo “Leonard Bernstein Tribute”.

Gianni Morelenbaum Gualberto ha scritto: “West Side Story è il Fidelio americano, è Shakespeare riletto attraverso Tocqueville, è l’America alla spasmodica ricerca del sublime, è incrocio vertiginoso tra dramma e balletto, tra opera e teatro musicale, tra Broadway e le periferie di New York”.

E Stefano Zenni: “Questo progetto di Gabriele Coen, che va oltre la rilettura di West Side Story, mostra più di un tocco di originalità per la scelta dei musicisti, di estrazione così diversa, la strumentazione, tra classica e jazz e un attento equilibrio dell’improvvisazione nelle intelaiature compositive, che reggono la grande impalcatura della musica di Bernstein.”

Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista, compositore e didatta, si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea ed est-europea.

Ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007), “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini.

Già fondatore dei KlezRoym – nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico.

Nel 2001 ha dato vita al gruppo “Gabriele Coen Atlante Sonoro” con cui fonde il linguaggio jazzistico con la musica etnica.

Nel 2013 ha fondato un nuovo quintetto a suo nome, con cui ha inciso quattro cd, di cui due per la Tzadik Records, la prestigiosa etichetta newyorchese di John Zorn,che ha detto di lui:

“Gabriele Coen è compositore e interprete di uno dei più entusiasmanti esempi di nuova musica ebraica, capace di combinare una profonda conoscenza e un sincero rispetto per la tradizione, con un eccezionale intuito comunicativo e sensibilità immaginifica.

Auditorium E. Morricone “Omaggio a Bernstein”.
Auditorium E. Morricone “Omaggio a Bernstein”.

All’avanguardia, eppure fermamente radicato nella tradizione, i suoi progetti esprimono passione, integrità e un’impeccabile arte interpretativa.”

Gli altri componenti di questo quintetto d’eccezione sono:

Al pianoforte Gianluca Massetti, giovane talentuoso interprete multistilistico in grado di passare dal jazz alla classica e al pop;

al violoncello la giovane ma già affermata Livia De Romanis;

alla batteria Zeno De Rossi, uno dei musicisti più versatili del panorama  musicale italiano, frequentatore assiduo della scena musicale newyorchese, collaboratore di personaggi del calibro di Vinicio Capossela, Enrico Rava, Franco D’andrea, Francesco Bearzatti, Mauro Ottolini, Guano Padano;

al contrabbasso Danilo Gallo, uno dei musicisti italiani più richiesti nei contesti più disparati, presente in molte formazioni di grande impatto al fianco di Giovanni Falzone, Francesco Bearzatti, Enrico Rava, Mauro Ottolini, Guano Padano.

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti

I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(telefono06 3236104– email:romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium E. Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.

Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

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Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone

Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone e il suo Quartetto in “My Secret Place” per i concerti di Roma Sinfonietta all’Università di Roma “Tor Vergata”

“My Secret Place” è il titolo del recente Cd del Roberto Gatto 4t e anche del suo prossimo concerto di mercoledì 27 marzo alle 18.00, per la stagione Roma Sinfonietta.

Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone. Il programma è articolato in larga parte su composizioni scritte da tutti i componenti del quartetto.

Si potranno ascoltare anche alcune originali riletture di musiche prese in prestito da repertori diversi e non necessariamente provenienti dal mondo del jazz, come “Everyday Life” dei Coldplay e “The Meaning Of The Blues”, uno standard sviluppatosi nel sud rurale degli USA verso la fine del diciannovesimo secolo.

C’è poi una versione strumentale di “Se non avessi più te”, il famoso brano scritto negli anni Sessanta da Luis Bacalov e cantato da Gianni Morandi, un autentico capolavoro.

Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone
Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone

Ma, come spesso avviene nel jazz, la scaletta non è rigidamente predeterminata e potrebbe esserci qualche cambiamento all’ultimo istante.

Roberto Gatto stesso spiega il titolo di questo concerto, che è anche quello di un suo recente CD: “My Secret Place è il nome che ho dato al mio studio, il luogo dove tutto è nato e ha preso forma, un posto magico che è stato fondamentale in un momento così difficile [era il 2021, nel periodo del Covid19].

Non saprei dire se ne è uscito un disco di jazz o cosa, ma non è un problema che mi sono mai posto”.

Il Roberto Gatto 4t è formato da Alessandro Presti (tromba), Alessandro Lanzoni (piano), Matteo Bortone (contrabbasso) e naturalmente da Gatto stesso alla batteria.

Roberto Gatto, romano, straordinario batterista e compositore, simbolo del jazz italiano nel mondo, ha fatto il suo debutto professionale nel 1975 e da allora ha suonato in tutta Europa e nel mondo con i suoi gruppi e a fianco di artisti internazionali.

Oltre ad una ricerca timbrica raffinata e a una tecnica esecutiva perfetta, i gruppi a suo nome sono caratterizzati dal calore tipico della cultura mediterranea; questo rende senza dubbio Roberto Gatto uno dei più interessanti batteristi e compositori in Europa e nel mondo.

Sicuramente è il più rinomato batterista italiano all’estero, come dimostrano anche le sue importanti partnerships con artisti del mondo del jazz e non solo, tra cui Chet Baker, Freddy Hubbard, Gato Barbieri, Enrico Rava, Vince Mendoza, Steve Lacy, Johnny Griffin, George Coleman, Phil Woods, James Moody, Steve Grossman, Lee Konitz, Paul Jeffrey, Stefano Bollani, Enrico Pieranunzi, John Abercrombie, Billy Cobham, Richard Galliano, Pat Metheny e molti altri ancora.

Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone
Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone

Nel 1983 è stato eletto primo batterista Italiano dal sondaggio della rivista mensile Fare Musica.

all’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti

I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(telefonicamente06 3236104– per email:romasinfonietta@libero.it o presso l’Auditorium Ennio Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.

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Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”. Il soprano Chiara Taigi canta le melodie di Rossini, Verdi, Tosti e altri grandi compositori dell’epoca

È intitolato “Una donna nel salotto musicale dell’800” il concerto di mercoledì 20 marzo alle 18.00 della stagione di Roma Sinfonietta all’Auditorium “Ennio Morricone”.

Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”. Il soprano Chiara Taigi e il pianista Antonello Maio ci trasporteranno nel mondo ormai perduto dei salotti dell’Ottocento, dove gli appassionati di musica si riunivano per ascoltare musica eseguita da bravi dilettanti ma anche da celebrità, che non disdegnavano affatto di partecipar.

In Italia la passione nazionale per il canto e l’opera faceva sì che si trattasse soprattutto di musica vocale.

Tutti i grandi operisti italiani di quell’epoca, che va da Rossini a Verdi e oltre, scrissero raccolte di romanze, melodie e canzoni destinate al salotto.

Il concerto inizia con Francesco Paolo Tosti, che tra fine dell’Ottocento e primo Novecento fu una celebrità internazionale: insegnò canto alla regina Margherita di Savoia e fu molto apprezzato dalla regina Vittoria, che lo volle a Londra come insegnante di tutta la famiglia reale, e da Edoardo VII, che nel 1908 lo nominò baronetto.

Non compose mai opere, ma le sue romanze da camera erano amate in tutto il mondo: ne ha scritte oltre cinquecento, tra cui Chiara Taigi ne ha scelte le tre forse più famose, Ideale, L’ultima canzone e Non t’amo più.

Poi Antonello Maio ci invita a una breve escursione in Germania con An einseimer Quelle (Alla sorgente solitaria) per pianoforte di Richard Strauss. Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”
Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Si ritorna in Italia con O del mio amato ben del palermitano Stefano Donaudy, oggi ricordato soprattutto per una romanza famosissima, che era un cavallo di battaglia di grandi soprani come Claudia Muzio e Rosa Ponselle e di grandi tenori come Beniamino Gigli, Tito Schipa e Luciano Pavarotti.

Segue un’altra bellissima romanza ma questa volta di un autore celeberrimo, la Serenata di Pietro Mascagni, anch’essa amata e cantata dalle più grandi voci, tra cui la Tebaldi e Pavarotti.

Un altro intermezzo pianistico con Notturno di Ottorino Respighi, una splendida melodia a tratti arricchita da un’elegante filigrana ornamentale.

Per concludere Chiara Taigi e Antonello Maio tornano indietro nel tempo di qualche decennio con due romanze dei due maggiori compositori italiani dell’Ottocento, Giuseppe Verdi e Gioachino Rossini. Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Di Verdi si ascolterà la giovanile Non ti accostare all’urna, che prelude al suo esordio operistico alla Scala; del secondo La Danza, una briosa tarantella nota anche come La luna in mezzo al mare.

Chiara Taigi, romana, nel corso della sua carriera ha cantato oltre settanta opere in più di cinquecento rappresentazioni, esibendosi nei maggiori teatri, tra cui la Scala di Milano e i teatri d’opera di Roma, Napoli, Firenze, New York, Berlino, Amburgo, Zurigo, San Pietroburgo e tanti altri ancora.

Anche in Francia, Spagna e Belgio, sotto la direzione di grandi maestri quali Claudio Abbado, Riccardo Muti, Zubin Mehta e Riccardo Chailly. Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”
Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Nel corso della sua carriera venticinquennale Antonello Maio ha realizzato centinaia di concerti, affrontando un multiforme repertorio pianistico.

Ha avuto una lunga collaborazione con Ennio Morricone, con cui ha eseguito concerti da solista a Santiago del Cile, Mosca, Dublino e altre importanti città europee. Auditorium Ennio Morricone “Salotto musicale dell’800”

Ha collaborato con celebri cantanti, come Renata Scotto e Mariella Devia.

Il concerto sarà preceduto da una breve presentazione di Anna Rollando.

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti

I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(telefono06 3236104– email:romasinfonietta@libero.it) o

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presso l’Auditorium E. Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.

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A Danilo Rea “carta bianca” Jazz e non solo.

A Danilo Rea “carta bianca” Jazz e non solo. Danilo Rea trova nella dimensione del piano solo il momento ideale per dare forma al suo universo espressivo e al suo talento.

Ci saranno dunque solo lui e il suo pianoforte mercoledì 6 marzo 2024 alle 18.00 nel concerto di Roma Sinfonietta nell’Auditorium E. Morricone dell’Università di Roma. A Danilo Rea “carta bianca” Jazz e non solo

A Danilo Rea “carta bianca” Jazz e non solo. Sarà uno show dinamico, in cui l’improvvisazione sarà protagonista e proietterà gli ascoltatori in un mondo le cui strade sono ancora tutte da scoprire.

Naturalmente gli è stata data carta bianca, perché Rea stesso dice: “Improvviso sempre durante i concerti, nulla è già deciso: per me un concerto è come un salto in un mondo che ti si apre strada facendo.

È un po’ come raccontare una storia, cercando di costruirla parola dopo parola, e trovando spunti per reinventarla ancora, sempre viaggiando melodicamente sul filo dei ricordi comuni”.

Con il suo talento capace di spaziare in qualunque repertorio, la sua sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo Rea schiude le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori.

Le sue improvvisazioni possono spaziare dai capolavori della musica classica e operistica, “riletti con un ricco e puro linguaggio jazzistico – spiega Rea – ma sempre con profondo rispetto della bellezza degli originali”.

O possono ispirarsi ai Beatles e ai Rolling Stones: “la difficoltà – sono ancora parole sue – è arrivare a esprimere con un solo strumento, e soprattutto senza la voce, la pressione di una band completa.

Quello che cerco di trasmettere è un senso di apertura verso tutto, perché in realtà la musica è una sola e alla sua base c’è la melodia: è fatta per generare emozioni e la chiave per arrivarci è tutta lì”.

Oppure possono essere un tributo a Fabrizio De André o cento altre cose, perché Rea afferma: “odio avere una scaletta”.

A Danilo Rea “carta bianca” Jazz e non solo.
A Danilo Rea “carta bianca” Jazz e non solo.

I concerti di piano solo di Danilo Rea conquistano le platee di tutto il mondo, fino alla Cina: oltre a essere il primo jazzista ad avere dato un concerto di piano solo alla sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma nel 2003, è protagonista di un memorabile concerto al Guggenheim Museum di New York nel 2006.

Parallelamente ha accompagnato e accompagna come pianista i più importanti cantanti italiani: Mina lo vuole prima ancora di Gino Paoli, ed entrambi gli restano fedeli negli anni, fino a oggi. Intanto collabora con Claudio Baglioni, Pino Daniele, Domenico Modugno, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano.

Il suo talento lo ha portato ben presto ad affermarsi anche sulla scena internazionale e a suonare a fianco dei più grandi nomi del jazz come Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Tony Oxley, Joe Lovano, Gato Barbieri, Aldo Romano, Brad Mehldau, Danilo Pérez, Michel Camilo, Luis Bacalov.

Danilo Rea ha inciso per varie etichette, tra cui Decca e Warner, ed è tra i pochi italiani ad essere menzionato in The Biographical Encyclopedia of Jazz, la più accreditata enciclopedia globale del jazz.

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti

nell’Auditorium E. Morricone dell’Università di

Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via

Columbia 1).

I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta

(telefonicamente06 3236104– per email:

romasinfonietta@libero.it o presso l’Auditorium Ennio Morricone

dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo

prima di ogni concerto.

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Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”.



Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”. XVII edizione. Venerdì 5 gennaio 2024 ore 21 sabato 6 gennaio 2024 ore 18. Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”

Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni

Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”, con la partecipazione di: Peppe Servillo,Ziad Trabelsi e Theodoro Melissinopoulos

Il canto delle creature. Suoni, parole e canti a custodia del Creato

Una produzione originale Fondazione Musica per Roma
Prima esecuzione assoluta

Il 5 e il 6 gennaio 2024, all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, in esclusiva per Natale all’Auditorium, Ambrogio Sparagna con l’Orchestra Popolare Italiana e il Coro Popolare, diretto da Anna Rita Colaianni con la partecipazione di Peppe Servillo, Ziad Trabelsi e Theodoro Melissinopoulos, presenta, Il canto delle creature, suoni, parole e canti a custodia del Creato, una produzione originale Fondazione Musica per Roma in prima esecuzione assoluta.

La ChiaraStella, un progetto originale di Ambrogio Sparagna, giunto alla sua XVII edizione, quest’anno vuole esprimere con la forza della musica e del canto popolare un forte desiderio di Pace e Comunione fra i popoli attraverso la riproposizione di alcuni canti popolari che traggono la loro origine nella tradizione francescana legata al Presepe.

Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”.
Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”.

Da sempre l’essere umano in mezzo alla natura canta. Con timore a volte, a volte con meraviglia. 

Canta lavorando, camminando, accompagnando i morti, amando e e unisce il suo canto a quel che egli stesso chiama canto delle acque, delle fronde, delle bestie, dei venti.

Nel “Canto delle creature” che trovò in Francesco d’Assisi un grande interprete e poeta, prenderanno voce alberi, stelle e animali, insieme a pastori, contadini, ragazze e ragazzi innamorati, madri, marinai, ladri e santi.

Perché con la Natura non ci può essere armonia, né rispetto, se non si ascolta e non si prova a cantare insieme: natura umana e ogni natura creata.

Partendo dall’esempio del Cantico delle creature francescano e dalla ricchezza di antica laude, lo spettacolo propone una serie di canti della tradizione sacra popolare italiana che descrivono la grandezza del Creato.

Diffusi già a partire dal Medio evo grazie alla promozione di vari ordini religiosi, alcuni di questi canti sono stati raccolti e pubblicati in molte antologie ottocentesche di poesia popolare dialettale.

Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”.
Ambrogio Sparagna “La ChiaraStella 2024”.

Radicati profondamente nella storia sociale del nostro Paese ed impregnati di grande intensità mistica, questi canti trovano ancora oggi riscontro in molte narrazioni popolari collegate all’esperienza dei pellegrinaggi e nelle rappresentazioni sacre del ciclo dell’Avvento.

Nell’osservare il carattere mistico, semplice e popolare, che caratterizza questo repertorio diffuso in molte aree della nostra Penisola colpisce il legame con alcuni segni spirituali tipici di altre fedi religiose come quelle giudaica, ortodossa ed islamica che pure hanno avuto una forte incidenza nella storia italiana.

Ma la ChiaraStella è anche l’occasione per cantare ancora una volta insieme con grande gioia il Natale, tra pastorali e suoni di zampogna, tra storie del presepe e una santa allegrezza.

Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, via Pietro de Coubertin, 30, Roma

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Auditorium Ennio Morricone “Musiche di Vivaldi”.

Auditorium Ennio Morricone “Musiche di Vivaldi”. Per festeggiare l’avvicinarsi delle feste di Natale, Il concerto si svolgerà mercoledì 13 dicembre 2023 alle 18.00

Nell’approssimarsi delle festività di fine anno, Roma Sinfonietta fa al proprio pubblico gli auguri natalizi con un concerto di musiche sacre di Vivaldi. Auditorium Ennio Morricone “Musiche di Vivaldi”

Auditorium Ennio Morricone “Musiche di Vivaldi”. Musiche eseguite dal Coro “Claudio Casini” dell’Università di Roma Tor Vergata e dall’Ensemble Roma Sinfonietta diretti da Stefano Cucci, con Rossano Baldini all’organo e al clavicembalo.

Il programma allinea alcune delle più famose (e gioiose) musiche sacre di Antonio Vivaldi, non necessariamente collegate alla liturgia natalizia.

Inizia con un estratto dal Gloria RV 589, precisamente “Et in terra pax”, un’invocazione che non può non toccare profondamente tutti in questi tempi così difficili e tragici.

Si prosegue con il Magnificat RV 610, in particolare con la sua parte centrale, che loda la misericordia divina che ha abbassato i potenti e innalzato gli umili.

Dopo “In memoria aeterna”, che è la pagina più intensa ed espressiva del Beatus Vir RV 597, si ascolteranno per intero il Laetatus sum RV 607 e, come momento finale pieno di fiduciosa gioia, il Credo RV 591.

Auditorium Ennio Morricone “Musiche di Vivaldi”.
Auditorium Ennio Morricone “Musiche di Vivaldi”.

Ai brani di musica sacra per coro e orchestra si alternano quattro Concerti per orchestra d’archi e senza solista dello stesso Vivaldi. Il primo è il famoso Concerto “alla rustica” RV 151, così intitolato per il carattere di danza paesana del movimento finale e per alcuni altre caratteristiche che ricordano la musica popolare.

Famoso è anche il Concerto madrigalesco RV 129., il cui nome può derivare dal fatto che Vivaldi usa qui le audacie e armoniche e il linguaggio espressivo e drammatico dei madrigali composti da Monteverdi un secolo prima di lui.

Gli altri due non rientrano tra i Concerti più popolari di Vivaldi, ma non sono certamente meno ricchi di estro e di invenzioni, quindi l’occasione di ascoltarli è preziosa:

 il Concerto in sol minore RV 157 è un superbo esempio di unitarietà di stile ed espressione, con un movimento centrale dal tono scuro e intensamente introspettivo, mentre il Concerto in re maggiore RV 121 è caratterizzato da scrittura semplice e vivace e da spirito di danza.

Ed entrambi i Concerti sono animati da una pulsante scansione ritmica.

Stefano Cucci è pianista, compositore, direttore di coro e di orchestra, musicologo.

Per circa vent’anni è stato assistente musicale di Ennio Morricone.

È il direttore del Coro di Ateneo “Claudio Casini”, che svolge un’importante funzione artistica, didattica e divulgativa all’interno dell’Università di Roma Tor Vergata e vanta anche una nutrita serie di successi ottenuti in decine di produzioni concertistiche in Italia ed all’estero.

L’Ensemble Roma Sinfonietta si è costituito all’interno dell’Orchestra Roma Sinfonietta e ha collaborato con artisti quali Nicola Piovani, Luis Bacalov, Ennio Morricone, Quincey Jones, Roger Waters, Dulce Pontes, Bruce Springsteen, Javier Girotto, Peppe Servillo, Michael Bolton, Michael Nyman, Pino Daniele e innumerevoli altri.

Auditorium Ennio Morricone “Musiche di Vivaldi”.
Auditorium Ennio Morricone “Musiche di Vivaldi”.

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti

I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(tel. 06 3236104– email:romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima del concerto.

Il concerto si svolgerà mercoledì 13 dicembre 2023 alle 18.00 nell’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

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Auditorium Santa Scolastica “Rieti in scena”.

Auditorium Santa Scolastica “Rieti in scena”. II edizione, dal 18 novembre 2023 al 13 gennaio 2024, con il Patrocinio del Comune di Rieti

Il sostegno di Unindustria, in collaborazione con Il Samaritano, organizzazione Teatro Ghione Roma. Auditorium Santa Scolastica “Rieti in scena”

Auditorium Santa Scolastica “Rieti in scena”. Direzione Artistica Piero Fasciolo

Prende il via, il 18 novembre, presso l’Auditorium Santa Scolastica la seconda edizione di Rieti in Scena.

Evento patrocinato dal Comune di Rieti, il sostegno di Unindustria, la collaborazione con Il Samaritano, l’organizzazione del Teatro Ghione di Roma e la direzione artistica di Piero Fasciolo.

Il Cartellone multidisciplinare prevede spettacoli di musica, danza e teatro.

Ad aprire Rieti in Scena, il 18 novembre, il concerto omaggio a Fabrizio De Andrè, con il trio acustico di Luca Cionco voce degli Hotel Supramonte.

Auditorium Santa Scolastica “Rieti in scena”.
Auditorium Santa Scolastica “Rieti in scena”.

Il 15 dicembre sarà il turno di Roberto Pambianchi & Band (voce dei Battisti Legend) per cantare insieme le canzoni di Lucio Battisti.

Il 27 dicembre arriva la danza con la favola simbolo del Natale, Lo Schiaccianoci, coreografie di Luigi Martelletta.

In chiusura, il 13 gennaio, Edoardo Siravo ci farà rivivere la battaglia tra Achab e la balena bianca con il suo Moby Dick.

Biglietti e abbonamenti in vendita presso Maistrello Musica a Rieti – oppure online su ticketone.it

Info:348 7487953

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Auditorium Sala Sinopoli Enrico Rava.

Auditorium Sala Sinopoli Enrico Rava. Una Striscia di Terra Feconda. ENRICO RAVA – tromba, WILLIAM PARKER – contrabbasso , ANDREW CYRILLE – batteria

2 Blues for Cecil MERCOLEDI’ 1° NOVEMBRE SALA SINOPOLI ORE 21

AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE

Biglietti da 20 euro

Per ricordare Cecil Taylor, grande pianista jazz scomparso nel 2018, si sono messi insieme tre grandissimi musicisti ovvero il flicornista e trombettista Enrico Rava, il batterista Andrew Cyrille e, il più giovane dei tre, il bassista William Parker.

Non si tratta però di un “matrimonio di puro interesse”, poiché i tre hanno già fatto parte della” Cecil Taylor Unit” e di altri ensemble a cui diede forma Cecil Taylor.

Da questo fruttuoso incontro nasce 2 Blues for Cecil, disco registrato dopo il concerto del trio tenutosi il 31 dicembre 2020 e intitolato “Tribute to Cecil Taylor” nell’ambito del festival “Sons d’hiver” a Parigi.

Ora, dopo quell’esperienza, le tre leggende si riuniscono per un evento imperdibile all’Auditorium Parco della Musica, mercoledì 1 novembre.

Auditorium Sala Sinopoli Enrico Rava.
Auditorium Sala Sinopoli Enrico Rava.

Con il concerto del trio di Enrico Rava si apre a novembre la nuova edizione di Una Striscia di Terra Feconda, il festival franco-italiano di musica jazz e improvvisata diretto da Paolo Damiani e Armand Meignan e giunto alla ventitreesima edizione.

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Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’.

Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’. Festival franco italiano di jazz e musiche improvvisate – XXVI edizione, Cittadella della Musica Auditorium, Venerdì 27 ottobre 2023 H 21.00

LOVE STROLL . Elena Paparusso voce, Francesco Caligiuri sassofoni, Francesco Poeti basso. Produzione originale SALISSOLO Antonello Salis solo fisarmonica

Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’. Venerdì 10 novembre 2023 H 21.00

NOE’ CLERC solo fisarmonica

Prima nazionale – Jazzmigration

‘NRG BRIDGES’ 

Gianluigi Trovesi clarinetto alto e piccoloAdalberto Ferrari clarinetto, clarinetto basso, Andrea Ferrari clarinetto basso

Venerdì 17 novembre 2023 H 21.00

THOMAS DE POURQUERY sassofono / TATIANA PARIS chitarra  
Prima nazionale

‘La sottile meraviglia. J.S. Bach e l’invenzione estemporanea’ Ludus Gravis4

Daniele Roccato contrabbasso, Rocco Castellani contrabbasso, Yvonne Scarpellini contrabbasso, Giacomo Piermatti contrabbasso

Produzione originale

Venerdì 24 novembre 2023 H 21.00

‘Amori difficili’

Maria Laura Baccarini voce, testi di Italo Calvino, Luca Aquino tromba Paolo Damiani contrabbasso, Antonio Jasevoli chitarra
Produzione originale 
in collaborazione con I-Jazz

Il festival di jazz e musiche improvvisate Una striscia di terra feconda, nato nel 1998, giunge nel 2023 alla ventiseiesima edizione ed e’ organizzato dall’associazione Teatro dell’Ascolto.

Ormai da anni si svolge a Roma alla Casa del Jazz e in Auditorium Parco della Musica, grazie all’accordo con la Fondazione Musica per Roma, mentre altrettanto significative sono le produzioni pensate ad hoc per Civitavecchia, nello splendido spazio della Cittadella della Musica, in collaborazione con ATCL, l’associazione teatrale fra i Comuni del Lazio.

Inoltre- avendo vinto l’Avviso Pubblico ‘’ Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro’’ emanato di recente dal Dipartimento Attività’ Culturali del Comune di Roma- alcuni concerti saranno realizzati a Ostia presso il Teatro del Lido e nello Spazio Rossellini. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

I direttori artistici Paolo Damiani e Armand Meignan difendono da sempre e valorizzano con convinzione il jazz europeo, condividendo la stessa poetica: Meignan fondò nel 1980 l’Europajazz, primo in assoluto ad aver immaginato nuovi percorsi per il jazz europeo di ricerca. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’.
Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’.

Damiani nel 1981 ha creato Rumori Mediterranei a Roccella Jonica, progettando per oltre trent’anni inedite sperimentazioni a partire dalle nostre radici etniche, legate al canto popolare e ai suoni e silenzi del Mezzogiorno.

La rassegna è dedicata ad artisti italiani e francesi spesso invitati a suonare insieme; questa idea di festival implica ben altri rischi rispetto al semplice scritturare gruppi in tour, come avviene nella maggioranza di manifestazioni apparentemente simili. Bisogna infatti far provare gli artisti per qualche giorno composizioni originali concepite ad hoc, e proporre quindi al pubblico qualcosa di incognito, mai ascoltato prima.

Oppure programmare giovani sconosciuti di talento, con la consapevolezza di non poter in tal caso contare su adeguata affluenza di spettatori. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Non dovrebbero tuttavia essere queste alcune delle principali funzioni di ogni festival?

Crediamo nella funzione sociale della rassegna franco -italiana, alla sua missione di incentivare le conoscenze di tutti attraverso programmi fondati sul rischio e sull’originalità.

La commissione di nuove composizioni e le molte prime assolute o nazionali rappresentano da sempre la principale caratteristica di Una striscia di terra feconda.

Molte categorie sono coinvolte, non solo artisti ma anche docenti, produttori, distributori, tecnici, studenti, e soprattutto un pubblico sempre più curioso e disponibile.

Il festival ha creato nel tempo decine di nuove formazioni, orchestre di giovani, coproduzioni e ormai si distingue sia per la propria storia che per la ‘missione’, mai tradita: quella della ricerca del nuovo: ricerca che deve svilupparsi nel medio e lungo termine, per un’azione efficace e profonda ci vuole tempo e fiducia negli artisti e nel pubblico.

Nella sua versione “OltreRoma”, quest’ anno Una Striscia di Terra Feconda fa tappa a Civitavecchia nella Cittadella della Musica, grazie alla collaborazione con il Comune di Civitavecchia e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC Ministero della Cultura e Regione Lazio.

Il programma presenterà: venerdì 27 ottobre, uno doppio appuntamento, in apertura, il progetto originale, Love Stroll, con Elena Paparusso, voce, Francesco Caligiuri, sassofoni e Francesco Poeti, basso. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Love Stroll vuole essere un progetto dedicato alle variopinte avventure descritte da Calvino in alcune delle sue novelle da “Gli Amori Difficili” a vari racconti come “Prima che tu dica pronto”.

Le storie descritte sono spesso statiche, volte alla narrazione di un movimento interiore, più che esteriore.

Il titolo “stroll”, passeggiata, ammicca ironicamente all’assenza di un moto concreto esteriore e ci indica la possibilità di descrivere attraverso la musica gli angoli interiori delle sensibilità indagate in questi racconti che invece sembrano mutare continuamente.

I brani, introdotti da frammenti dei racconti da cui traggono spunto, vogliono, inoltre, ricostruire una trama tra i fili di versi composti da autori contemporanei. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’.
Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’.

Italo Calvino ci aiuta a tessere un nuovo racconto tra le pagine di differenti poeti, anche lontani tra loro,

grazie alle composizioni originali, i cui testi sono ispirati a diversi poeti contemporanei. Ridisegnare la mappa dei propri desideri sacri, per stabilire un nuovo magnetismo con la poesia contemporanea. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Un’occasione per creare un ascolto più profondo di testi, adattamenti per liriche di brani originali, che ci ricollegano con un sentire spesso anestetizzato dalla frenesia che ci circonda.

Il trio vuole creare un tempo sospeso, attraverso l’utilizzo di raffinate armonie, melodie inattese e testi provenienti da diverse culture.

Le sfumature sonore che ne derivano desiderano dischiudere nuove possibilità di avvicinarsi alla musica e ai testi, in uno scenario dell’immaginazione dai contorni duttili ed accoglienti. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

A chiudere questo primo appuntamento, l’esplosivo concerto di Antonello Salis, in Salissolo.

I giochi, i numeri, il virtuosismo mai fine a se stesso.

La forza, la provocazione, l’impeto puro. Antonello Salis ha sempre abituato il suo pubblico a uno show dal vivo veramente efficace, emotivamente coinvolgente.

Antonello è la musica, nel suo corpo c’è musica, riempie ogni spazio, sovrasta ogni rumore superfluo.

 Suona la fisarmonica, la percuote, la possiede come fossero un corpo.

Il repertorio è il più misto possibile e immaginabile: si va da sue composizioni originali a tracce che vanno dal jazz rock all’avanguardia più totale, dai Beatles a tanto altro. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Il tutto condito con una dose massiccia di improvvisazione, che per Antonello è una regola d’arte, molto più della composizione. Stordisce il solo di Antonello Salis.

Stordisce chi spera di ascoltare una fisarmonica in stile jazz; stordisce ancora di più chi crede di conoscere bene il musicista, sardo di nascita e romano di adozione.

Salis è un pianista e fisarmonicista jazz, però usate questa definizione soltanto se andate a cercare i suoi dischi nei negozi, altrimenti rischiate non vi creda nessuno.

Compone, esegue, improvvisa, fa dell’estemporaneità una poesia.

Venerdì 10 novembre, sempre un doppio appuntamento, in apertura, in prima nazionale, il fisarmonicista Noè Clerc. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Ecco un fisarmonicista, un musicista che probabilmente occuperà un posto speciale sulla scena jazz negli anni a venire.

Tutto canta nella musica di Noé Clerc, perché questo giovane non è solo un singolare strumentista, ma anche un compositore che sa che senza una vera melodia, le improvvisazioni più belle rischiano di perdersi.

Nato nel 1996, Noé Clerc è un fisarmonicista poliedrico. Si è formato al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Parigi, ha studiato musica classica e contemporanea poi jazz e musica improvvisata. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Si esibisce e registra dischi con gruppi molto diversi in Francia e all’estero: in gruppi di jazz e world music, con l’ensemble franco-serbo Undectet Band e Magic Malik; con il suonatore di oud israeliano Habib Shehadeh Hanna nel suo progetto Our Story, che mescola jazz e musica araba; e con l’ensemble di musica balcanica Kosmopolitevitch Orchestar.

Invitato dall’associazione Kalasetu, ha collaborato in India con il suonatore di tabla Zaheen Khan e il cantante Ujwal Nagar. Lavora contemporaneamente con orchestre classiche e gruppi di musica da camera, come l’Opéra national de Lorraine, la Symphonie de Poche e l’Orchestra Regionale della Normandia. Accompagna lo spettacolo Pasolini in forma di rosa dell’attore Antonio Interlandi. Appassionato e curioso, è sempre alla ricerca di nuove avventure

 A seguire, ‘NRG BRIDGES con GIANLUIGI TROVESI clarinetto alto e piccolo, ADALBERTO FERRARI clarinetto, clarinetto basso, ANDREA FERRARI clarinetto basso. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

L’incontro sinergico fra due mondi musicali paralleli realizza un’atmosfera positiva fin dai primi suoni condivisi, anzi fin dalle prime idee e parole scambiate.

Intenti espressivi e comunicativi a tal punto vicini da sentirsi immediatamente a proprio agio nel realizzare la propria espressività.

Tutto questo ha contribuito, unitamente alle riconosciute qualità solistiche di Trovesi e per le ormai consolidate qualità musicali del duo dei fratelli Ferrari (NovoTono www.novotono.com), alla nascita questo Trio. Civitavecchia, ‘Una striscia di terra feconda’

Il presente progetto nasce nel 2018 fra le due uscite discografiche di NovoTono, “Overlays” pubblicata da Parmafrontiere e “Wood (Winds) at Work” pubblicato dalla berlinese Aut Records, accolte con vero entusiasmo dai musicisti, dal pubblico e dalla critica nazionale.

L’idea per il trio NRG Bridges è quella di creare un ponte espressivo fra i singoli musicisti, un interplay che diventi unico suono intrecciato, utilizzando composizione e improvvisazione, uno scambio di energie comunicative.

Il repertorio mette in risalto esattamente queste peculiarità, lo scambio, la compartecipazione e l’originalità sia delle singole personalità che della formazione.

In questo senso fra il pubblico che assiste alle performances e il trio si crea quello speciale “filo di collegamento”, ponte, che aumenta e consolida quella speciale “eNeRGy” (NRG) che dà il nome al progetto.

Venerdì 17 novembre, altro doppio appuntamento. In apertura, in prima nazionale, THOMAS DE POURQUERY, sassofono e TATIANA PARIS, chitarra. Thomas, di Pourquery, leader dell’emblematico gruppo Supersonic, sassofonista e cantante riconosciuto internazionalmente, si riunisce con la sua amica chitarrista Tatiana Paris, figura della scena musicale improvvisata europea, già da anni al fianco di Sandra Nkaké, Seb Martel ed Eve Risser.

Il loro duo combina musica in gran parte improvvisata e canzoni altamente scritte; un gioioso ping pong dove lo ying viene a nutrire lo yang che a sua volta torna a nutrire lo ying. Improvvisazione, canto, giorno, notte, sì, no, pienezza, brivido vuoto, cosa c’è di più meraviglioso dell’attrazione degli opposti?

  A seguire,la produzione originale, ‘La sottile meraviglia. J.S. Bach e l’invenzione estemporanea’ Ludus Gravis4 con DANIELE ROCCATO, contrabbasso, ROCCO CASTELLANI, contrabbasso, YVONNE SCARPELLINI, contrabbasso e GIACOMO PIERMATTI, contrabbasso.

A chiudere Una Striscia di Terra Feconda “OlreRoma”, venerdì 24 novembre, la roduzione originale in collaborazione con I-Jazz, ‘Amori difficili’ con MARIA LAURA BACCARINI voce, testi di Italo Calvino, LUCA AQUINO, tromba, PAOLO DAMIANI, contrabbasso e ANTONIO JASEVOLI chitarra.

Gli amori difficili. 

Amore, è una parola facilmente pronunciata, sfruttata, fraintesa, millantata, ma Calvino ne fa altro… in queste istantanee letterarie così magistralmente scattate, ritrae semplicemente e con l’immancabile ironia del suo sguardo personale, esseri umani nelle loro imprese quotidiane, alla ricerca di una risposta impossibile, di un assoluto a cui non potranno mai dare soddisfazione. 

Abbiamo scelto due storie: L’avventura di un fotografo e L’avventura di una moglie.

Miniature di drammaturgia che prendono vita, voce e musica, Un viaggio intenso, leggero, in un passato che riconosciamo bene come nostro, anche nelle sue premonizioni di un futuro del quale siamo testimoni e interpreti, noi tutti uomini e donne del nostro tempo. 

Una striscia di terra feconda, si caratterizza inoltre per l’inedita sinergia non solo ideale ma anche di risorse economiche che si è venuta a creare tra partner pubblici del massimo prestigio che in questi anni lo hanno finanziato:

il Ministero della Cultura (MiC), il Ministero Francese della Cultura, SIAE, Comune di Roma- Assessorato alle Politiche Culturali Regione Lazio, ATCL, l’associazione teatrale fra i Comuni del Lazio, Comune di Civitavecchia, la Fondazione Musica per Roma e la Casa del Jazz, l’Institut Francais,

l’Ambasciata di Francia a Roma attraverso la Fondazione Nuovi Mecenati, Midj (associazione musicisti di jazz), l’INPS fondo PSMSAD.

E inoltre: I-Jazz, AJC (association Jazzé Croisé), CNM (Centre National de la Musique), SACEM, SPEDIDAM, ADAMI, SPPF, BNP Parisbas, CCP.

Cittadella della Musica, via D’Annunzio – Civitavecchia

INFO: 0766 679621

Biglietto unico 10 euro

Biglietteria del Teatro Traiano, Corso Centocelle 1 – Civitavecchia

Tel. 0766 370011

Aperta dal lunedì al sabato negli orari: 9 – 13 / 15 – 19

nei giorni di spettacolo negli orari: 9.00 – 13.00 / 15.00 – 20.30

Chi acquista il biglietto su Ticketone può ritirare il biglietto presso il Teatro Traiano fino a mezz’ora prima dello spettacolo. Dopo direttamente presso la Cittadella della Musica.

www.atcllazio.it

ATCL: ufficio stampa Emanuela Rea, rea@atcllazio.it; tel. 06 45426982; 3805882657

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Auditorium E. Morricone “Musica e poesia di Oriente e Occidente”

Auditorium E. Morricone “Musica e poesia di Oriente e Occidente”, si confrontano e colloquiano insieme, mercoledì 25 ottobre alle 18.00. Il secondo concerto della stagione di Roma Sinfonietta mette a confronto Europa e Oriente.

Un confronto tra mondo cristiano e mondo musulmano, superando il vecchio e pernicioso schema della contrapposizione di due civiltà. Auditorium E. Morricone “Musica e poesia di Oriente e Occidente”.

Il gruppo Musica Antiqua Latina porta nell’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” il progetto “Monteverdi 400, Monteverdi incontra Abdul Qadir Maraghî”.

Partendo dal Combattimento di Tancredi e Clorinda, un capolavoro assoluto della musica del Seicento composto da Claudio Monteverdi sui versi della Gerusalemme liberata del Tasso, questo progetto riformula il dramma di Clorinda e Tancredi e le sue simbologie, esplorando il raffinato mondo identitario dell’eroina musulmana Clorinda, aprendosi alle fascinazioni degli imperi di Oriente e delle loro musiche.

Si viene così a scoprire che la ‘porta girevole’ del Mediterraneo confluisce in codici condivisi, tradizioni sapienziali, poetiche universali. Storie come Lo Schaikh San’an e la fanciulla cristiana del poeta persiano Aṭṭār di Nishapur (1145/46 – 1221), oppure la musica coeva del mondo turco, di cui Abdul Qadir Maraghî (circa 1350 – 1425) è uno dei massimi rappresentanti, completano l’affresco storico del “madrigale rappresentativo” di Monteverdi. 

Un dialogo nell’arte che non conosce diversità, ma solo varietà, in un caleidoscopio di suoni, colori, timbri, emozioni.

Insieme a Musica Antiqua Latina, e al suo direttore Giordano Antonelli, partecipano al concerto i due tenori Safa Korknaz e David Maria Gentile e il soprano Hersi Matmuja.

Musica Antiqua Latina promuove la riscoperta e la diffusione del grande repertorio barocco italiano.

È stata ospite di numerosi festival in tutta Europa, tra le quali il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, I concerti del Quirinale, Festival Perla Baroku (Varsavia), I Concerti nel Parco, Goldberg Festival Danzica (Polonia), IIC Istanbul, Festival di Innsbruck.

Le sue incisioni hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti.

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti

I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(telefonicamente06 3236104– per email:romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium E.Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.

Ufficio stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta:

Mauro Mariani

tel. 335 5725816 – mail: m.mariani.roma@gmail.com

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La Pellicola d’Oro “I mestieri del Cinema”.

La Pellicola d’Oro “I mestieri del Cinema”. I professionisti raccontano le loro competenze ad un pubblico di studenti. Sabato 21 ottobre presso l’Auditorium Parco della Musica

Sabato 21 ottobre ore 10 presso lo Spazio Lazio Terra di Cinema della Regione Lazio all’Auditorium Parco della Musica, nell’ambito della Festa del Cinema di Roma si terrà il Premio de La Pellicola D’oro.  

La Pellicola d’Oro “I mestieri del Cinema”. Le aziende raccontano le loro competenze ad un pubblico di studenti.

Il premio cinematografico è promosso ed organizzato dall’Ass.ne Culturale “Articolo 9 Cultura & Spettacolo” e dalla “S.A.S. Cinema” di cui il presidente è lo scenografo e regista Enzo De Camillis, sottolineando la collaborazione del: MiC Direzione Generale Cinema, l’ANICA, l’APA, l’Ass.For. Cinema.

Ponendosi l’obiettivo di portare alla ribalta quei “mestieri” il cui ruolo è fondamentale per la realizzazione di un film ma che, allo stesso tempo, sono praticamente “sconosciuti” o non correttamente valutati dal pubblico. 

Sono stati invitati: Francesco Rutelli (Presidente Anica), Antonella Barbieri (Direttore Generale APA).

Hanno confermato: gli studenti del Cine Tv Rossellini e del Liceo Artistico Alessandro Caravillani.

Le aziende: Rancati, Simona Balducci (Responsabile delle costruzioni di Cinecittà), Tecnici di Effetti Speciali.

Francesco Fusco

Ufficio stampa

3384980862

www.francescofuscopress.com

francesco.fusco81@gmail.com

La Pellicola d’Oro PREMIO NAZIONALE MESTIERI E ARTIGIANI DEL CINEMA ITALIANO  

Via Federico Ozanam, 125 – 00152 Roma – Tel. 065828140 – Art Director – Enzo De Camillis

Sito: www.artnove.org – E- mail: lapellicoladoro@artnove.org

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