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Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”.

Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”. In prima romana “La Bicicletta di Bartali”, melologo di Marcello Panni: il racconto di come il grande ciclista contribuì a salvare centinaia di ebrei.


Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”, trasportando i documenti per l’espatrio nascosti nella canna della bicicletta

Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”. Roma Sinfonietta presenta La bicicletta di Bartali, un melologo con musica di Marcello Panni su testo di Simone Dini Gandini, con Panni stesso sul podio.

Il concerto si svolgerà mercoledì 11 maggio 2022 alle 18.00 nell’Auditorium “E: Morricone” dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

È il racconto di un episodio della vita di Bartali, che risale gli anni della resistenza ed è rimasto a lungo nascosto ma anche ora non è noto a tutti, a causa della ritrosia del grande campione del ciclismo, che non amava vantarsi di quello che aveva fatto.

L’episodio è questo. Tra il 1943 e il ’44, Bartali portò, nascosti nel telaio della sua bicicletta, documenti e fototessere da Firenze ad Assisi, dove una stamperia segreta realizzava i documenti necessari all’espatrio di molti ebrei.

Glielo avevano chiesto l’arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa e il rabbino Nathan Cassuto e Bartali non si tirò indietro.


Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”.
Auditorium E. Morricone “La Bicicletta di Bartali”.

Senza farne parola con nessuno, pedalò più volte tra la Toscana e l’Umbria con quel carico segreto.

Lo fermarono, gli spararono contro, dovette nascondersi, ma alla fine grazie a lui oltre ottocento ebrei riuscirono ad espatriare.

Bartali non ne parlava volentieri: “Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca”.

Solo nel 2005 gli venne conferita una medaglia d’oro postuma al valore civile e dal 2013 il suo nome è iscritto nel Mausoleo della Memoria di Gerusalemme come “Giusto tra le nazioni”.

Il testo è tratto dal racconto omonimo di Simone Dini Gandini e la musica è di Marcello Panni.

Ne saranno interpreti l’attrice Anna Nogara, il soprano Patrizia Polia e tredici strumenti dell’Ensemble Roma Sinfonietta sotto la direzione dello stesso Marcello Panni. 

A sottolineare il racconto ci sono i disegni di Roberto Lauciello e le videoproiezioni di BOGUSlab.

La bicicletta di Bartali è una produzione della Fondazione Festival Pucciniano, nel cui ambito ha avuto la prima esecuzione assoluta nell’agosto 2021.

“Ho accettato con piacere questo nuovo argomento ciclistico su un corridore eccezionale, di cui da ragazzino ero un fervente ammiratore”, dichiara Marcello Panni.

E aggiunge: “Le mie musiche intervengono, seguendo la narrazione lieve, chiara e in alcuni punti onirica”. 


La musica accompagna con una strumentazione finemente cesellata il racconto, evocando sensazioni e paesaggi: sembra di sentire il vento tra le ruote e il canto degli uccelli.

Qua e là ci sono anche rimandi alla musica del tempo in cui avvennero quei fatti, gli anni Quaranta.

Ma ci sono momenti drammatici, quando Bartali viene arrestato e portato dalla polizia fascista nella famigerata “Villa triste” di Firenze.

Ma quando viene rilasciato e attraversa Firenze verso casa, la musica si fa trionfale, con rulli di tamburi e rintocchi di campane, e nel finale si odono anche frammenti della Marsigliese.

Marcello Panni, nato a Roma nel 1940, ha la vivacità di spirito di un ragazzo.

È compositore e direttore d’orchestra di fama internazionale.

Come direttore è ospite regolare delle principali istituzioni musicali italiane e dei più importanti teatri lirici internazionali, quali l’Opéra di Parigi, il Metropolitan di New York, il Bolshoi di Mosca, la Staatsoper di Vienna, la Deutsche Oper di Berlino, il Royal opera House “Covent Garden” di Londra, il Liceu di Barcelona.

Tra le sue molte composizioni, spiccano le opere liriche Hanjo per il Maggio Musicale Fiorentino (1994), Il Giudizio di Paride per l’Opera di Bonn (1996), The Banquet (Talking about Love) per l’Opera di Brema (1998) poi ripresa più volte in Italia.

Nell’aprile 2005 ha presentato al Teatro San Carlo di Napoli l’opera in due atti Garibaldi en Sicile.

Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.

Info: 063236104 – info@romasinfonietta.itwww.romasinfonietta.it

Ufficio stampa di Roma Sinfonietta:
Mauro Mariani – tel. 335 5725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica. Dittico di opere contemporanee su libretto di Bruno Cagli, musiche di Lucio Gregoretti e Marco Betta


Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica. Giovedì 21 aprile alle ore 21 (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Petrassi).

Nel giorno del Natale di Roma, città che ha amato e celebrato anche curando nel 1964 una edizione dei sonetti del Belli, si terrà l’Omaggio a Bruno Cagli (1937-2018), storico Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che ha presieduto per vent’anni (dal 1990 al 1999 e dal 2003 al 2014).

Oltre che organizzatore culturale, Bruno Cagli è stato anche illustre musicologo (l’Accademia ha appena pubblicato i suoi saggi rossiniani, raccolti nel volume Dolci inganni, soavi catene), docente universitario, sceneggiatore e autore per la radio, la televisione e il cinema (Rossini, Rossini di Mario Monicelli) e autore di testi teatrali (pubblicati nel 2014 dalla casa editrice Bulzoni) nonché di libretti d’opera.

A quasi quattro anni dalla scomparsa, l’Associazione Roma Sinfonietta, l’Accademia di Santa Cecilia e l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” intendono ricordarlo attraverso le musiche di Lucio Gregoretti e Marco Betta che hanno intonato due dei suoi testi teatrali di maggiore successo. 

“Che succede se temi universali come il tempo e la morte vengono affrontati in una dimensione surreale e grottesca?


Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica.
Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica.

Se personaggi bizzarri ed eccentrici litigano e si azzuffano per ragioni apparentemente inutili in un crescendo avvincente di provocazioni e fraintendimenti che li porterà a perdere il senso della realtà in un caleidoscopio di parole e suoni?

Sono queste le caratteristiche dei testi di Bruno Cagli L’ultimo avventore e Dimenticanza al Ministero delle Colonie musicati rispettivamente da Lucio Gregoretti e Marco Betta.

Due opere da camera vivaci e scorrevoli che mettono in scena l’una la storia di un omicidio ‘pulito’ e l’altra quella di un’originale vendetta, entrambe con un finale a sorpresa ed entrambe governate da un tempo che scorre ‛al contrario’” (Lucio Gregoretti).

Aprirà dunque il concerto L’ultimo avventore (prima esecuzione 17 maggio 2007, Auditorium Ennio Morricone, Università di Roma “Tor Vergata”) per tenore, baritono ed ensemble di Lucio Gregoretti, sull’azione coreografica omonima di Cagli, che così ricordava la collaborazione con il compositore: “Lucio Gregoretti, a cui avevo parlato del soggetto, ha avuto la bontà di musicarlo praticamente senza interventi.

La qual cosa mi lusinga, dato che una cosa posso dire, ed è che il mio teatro nasce comunque vicino alla musica e le strutture, anche e soprattutto quelle dei testi più ampi, sono assai simili a quelle del teatro musicale.

Questo non per una scelta ideologica, ma per semplice istinto”. L’ultimo avventore tratta, con i toni di un’ironia amara e beffarda, del “comportamento banale e inadeguato dell’uomo di fronte alla morte”. L’azione si svolge in una notte di tempesta all’interno di una trattoria “assai dimessa”.

L’avventore incarna la morte, venuta a prendersi il cameriere.

E la musica di Gregoretti si assume “la responsabilità di guidarci nelle spire di un’angoscia progressiva.

La musica narra un mondo disilluso ed educatamente disperato e la partitura (in sintonia con il testo) amplifica il clima di mistero sospeso che imprigiona un po’ alla volta l’ascoltatore senza quasi che se ne accorga” (Michele dall’Ongaro).

A seguire verrà eseguita, in prima esecuzione assoluta, la Dimenticanza al Ministero delle Colonie di Marco Betta, anch’egli, come Cagli, organizzatore culturale (attualmente è sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo) che “è stato in pratica il mio testo più fortunato”, come affermò a distanza di anni lo stesso Cagli, ed è ambientato in “un’isola sperduta nell’Oceano, colonia inglese dimenticata dalla madre patria in un periodo precedente la seconda (o la terza?) guerra mondiale” e vede in scena quattro personaggi: il Lord, la Lady, un servo e una serva nera.

“Fin dall’inizio della mia attività compositiva il riferimento ispirativo della mia musica ha come punto di partenza le emozioni della lettura dei testi che musico, ogni consonante è suono.

Ho cercato di entrare dentro il testo di Bruno per scoprire oltre il respiro della punteggiatura, quello che rimane nella mente quando i concetti si susseguono l’uno dietro l’altro come onde di pensieri.   


Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica.
Omaggio a Bruno Cagli Auditorium Parco della Musica.

Da queste sensazioni è nata Dimenticanza al Ministero delle Colonie, un’opera musicale da camera nata dal testo di Bruno Cagli.

Ho immaginato ogni suono, ogni figura musicale come un’ombra sonora del testo. Nel finale dell’opera un madrigale nel quale testo e musica si fondono nel canto in una sorta di pittura in dissolvenza.

Uno sfondo sonoro basato su poche note incornicia tutto il processo compositivo come un orizzonte, variazioni successive ripresentano le figure dell’inizio dell’opera, come un battito cardiaco che cresce e si spegne, blocchi accordali ritmici che si spostano e si modificano come una sorta di architettura in movimento.  

In questo lavoro ho impiegato il canto e la recitazione che si integrano e si mescolano, l’insieme di queste due dimensioni mi ha dato la possibilità di esaltare le caratteristiche e l’energia del libretto.

Ho colorato i personaggi con suoni sospesi a specchio con le parole, linee e figure che emergono dal mare dei ricordi di tradizioni musicali antiche, nel tentativo di sintonizzarmi con le emozioni dei ricordi e con l’idea di dedicare con questo lavoro a Bruno Cagli il senso profondo del cammino e della ricerca che i musicisti compiono ogni giorno” (Marco Betta).

Gli interpreti, di sicura esperienza e affermati in ambito internazionale, sono il soprano Lavinia Bini, il baritono Bruno Taddia e il tenore Didier Peri. Le voci recitanti sono quelle di Dalal Suleiman e Francesco Trifilio. L’Orchestra Roma Sinfonietta è diretta da Francesco Lanzillotta, uno dei direttori italiani più interessanti della nova generazione, che nei prossimi giorni debutterà all’Opera di Stato di Vienna.

giovedì 21 aprile ore 21

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Petrassi

Orchestra Roma Sinfonietta

direttore Francesco Lanzillotta

soprano Lavinia Bini

tenore Didier Peri

baritono Bruno Taddia

voci recitanti Dalal Suleiman, Francesco Trifilio

Lucio Gregoretti L’ultimo avventore
opera in un atto, testo di Bruno Cagli

tenore Didier Pieri

baritono  Bruno Taddia

Marco Betta Dimenticanza al Ministero delle Colonie
opera in un atto, testo di Bruno Cagli
prima esecuzione assoluta

soprano Lavinia Bini

baritono Bruno Taddia
voci recitanti Dalal Suleiman, Francesco Trifilio

una collaborazione Associazione Roma Sinfonietta, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

www.romasinfonietta.it

www.santacecilia.it

Prezzi dei biglietti da €15 a €25

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“Locura de Guitarras" Auditorium E. Morricone

“Locura de Guitarras” Auditorium E. Morricone, le chitarre di Riccardo Ascani e Roberto Ippoliti in musiche latino-americane, cubane, spagnole, messicane, latin jazz e mediterranee


Protagonista del concerto di Roma Sinfonietta di mercoledì 6 aprile alle 18.00 nell’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) è il duo di chitarre Riccardo Ascani e Roberto Ippoliti, con “Locura de Guitarras”, una vera “follia” chitarristica, che si manifesterà con tutto il virtuosismo, la passione e il ritmo di questi due chitarristi flamencojazz.

“Locura de Guitarras” Auditorium E. Morricone. Il titolo “Locura de Guitarras” (“Follia di Chitarre”) è stato scelto per esprimere le emozioni che i due artisti trasmettono al pubblico durante il concerto.

Ora virtuoso, a tratti romantico, sempre appassionante, il duo alterna composizioni originali di Riccardo Ascani e di, tra gli altri, Gipsy Kings, Consuelo Velazquez, Paco de Lucia, Carlos Eleta Almaran, Elpidio Ramirez, Luis Bonfa e Chick Corea, tratte dal repertorio latino americano, cubano, spagnolo, messicano, latin jazz e mediterraneo e arrangiate con cura e fantasia in chiave flamenco.

Al centro sono le due chitarre, che con le loro melodie passionali ed il ritmo incalzante dialogano sul palco come se fossero delle voci umane. Con la partecipazione del coregrafo e ballerino Riccardo Senna.


“Locura de Guitarras" Auditorium E. Morricone
“Locura de Guitarras” Auditorium E. Morricone

Il Duo Locura de Guitarras nasce nel 2014 e si è già esibito nei seguenti palchi: Everjazz Club di Ekaterinburg, Teatro Odo di Ekaterinburg, Be Jazz di Berna, Teatro della Gioventù di Ekaterinburg, YachtMedFestival di Gaeta, Premio Elsa Morante Isola di Procida, World Music Festival di Castelsardo, Alexander Platz Jazz Club di Roma, XV edizione del Festival Ferentino Acustica, Palazzo delle Fiere di Corigliano, Casa della Cultura di Palmi, Festival della chitarra di Orbetello, Auditorium Parco della Musica di Roma, Museo delle Navi Romane di Nemi, XXXI edizione del Calagonone Jazz Festival, Latina Jazz Club, Teatro Anfitrione di Roma, Real Academia de Espana a Roma, Museo Aufidenate di Castel di Sangro, Festival AltreMusiche di Marciana nonché in altre importanti rassegne musicali.

In oltre trenta anni di attività Riccardo Ascani si è affermato come uno dei maggiori esponenti della chitarra flamencojazz in Italia ed è soprattutto il creatore di una musica di confine, ricca di melodia e passione che fa del flamenco la sua forza motrice senza però perdersi negli stereotipi del genere.

Si è esibito nei più importanti circuiti teatrali e club a livello nazionale
ed internazionale, tra cui Auditorium Parco della Musica di Roma, Casinò du Liban a Beirut, dal Ballo del Doge di Venezia, Everjazz di Ekaterinburg, Teatro di Villa Torlonia
di Roma, al Magnetic Festival di Capoliveri, soltanto per citarne alcuni. Vanta inoltre notevoli apparizioni televisive presso i circuiti RAI e Mediaset.

Roberto Ippoliti, romano, inizia molto giovane a studiare la chitarra ed entra a far parte del gruppo flamenco jazz “Oceani” e del duo di chitarre “Locura de gitarras” del M° Riccardo Ascani, con i quali inizia un’attività concertistica che lo ha portato a suonare in importanti palcoscenici nazionali e internazionali.

Biglietti: 10 euro; ridotti over 65 e under 26: 8,00 euro.

Acquistabili all’Auditorium al momento del concerto oppure on line presso i punti di vendita Ticketone

Informazioni:

info@romasinfonietta.it – tel. 06 3236104

Ufficio stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta:

Mauro Mariani – m.mariani.roma@gmail.com – tel. 335 5725816

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Auditorium E. Morricone L’Ars Trio di Roma

Auditorium E. Morricone L’Ars Trio di Roma, uno dei gruppi cameristici più interessanti della scena italiana, in un concerto dedicato alla Francia, con musiche di Debussy e Ravel


Claude Debussy e Maurice Ravel sono i protagonisti del concerto dell’Ars Trio di mercoledì 30 marzo 2022 alle 18.00 per la stagione di Roma Sinfonietta all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Auditorium E. Morricone L’Ars Trio di Roma. Di Claude Debussy, il capofila della musica impressionista, si ascolteranno due delle più importanti compoisizioni nel campo della musica dacamera. La prima è la Sonata per violoncello e pianoforte in re minore del 1916.


Auditorium E. Morricone L’Ars Trio di Roma
Auditorium E. Morricone L’Ars Trio di Roma

Debussy aveva deciso di comporre sei sonate per diversi strumenti, ma la malattia che lo condusse alla morte gli impedì di portare a termine questo progetto e ne compose solo tre, di cui la prima è proprio quella per violoncello e pianoforte.

Scritta di getto nell’estate del 1915, non risente assolutamente della cupa atmosfera della guerra, ma anzi ha la grazia e la felicità delle opere nate spontaneamente e dalla cui stesura è assente ogni apparente sforzo creativo.

Particolarmente notevole è l’atmosfera notturna, lunare creata dalle armonie.

Il Trio in sol maggiore fu scritto ben trentacinque anni prima e rivela come l’allora diciottenne Debussy fosse ancora sotto l’influsso dei romantici Schumann e Brahms; ma in alcuni moment i colori iridescenti e le raffinale ambientazioni armoniche già fanno presagire il futuro compositore “impressionista”.

La seconda parte del concerto è dedicata a Maurice Ravel. Dapprima la Sonata n. 2 per violino e pianoforte, l’ultimo suo lavoro nell’ambito della musica da camera, la cui composizione durò dal 1923 al 1927, tra profondi stati depressivi e soprassalti d’energia creativa.

Ravel si rifà ai grandi modelli classici, ma molto liberamente, come testimonia il Blues del secondo movimento. In conclusione il Trio per violino, violoncello e pianoforte, ancora di Ravel, composto nel 1914. Anche qui i modelli classici, come la Passacaglia del terzo movimento, si alternano senza attriti agli influssi della musica popolare – in questo caso la musica basca – avvertibili nel primo e nell’ultimo movimento.

Fin dal suo debutto nel 2001, l’Ars Trio di Roma si è distinto come uno dei gruppi cameristici più interessanti della scena italiana. In quello stesso anno ha vinto i due prestigiosi concorsi internazionali “Città di Pinerolo” e “Premio Trio di Trieste”.


Auditorium E. Morricone L’Ars Trio di Roma
Auditorium E. Morricone L’Ars Trio di Roma

Suona regolarmente per importanti istituzioni musicali italiane e ha compiuto numerose tournée internazionali, che l’hanno portato a Buenos Aires, Montevideo, Santiago del Cile, Rio de Janeiro, Praga, Kiev, Istanbul, e ancora in Germania, Austria e altri stati europei.

È formato da Laura Pietrocini (pianoforte), Marco Fiorentini (violino) e Valeriano Taddeo (violoncello).

Questo il programma in dettaglio:

C.Debussy: Sonata per violoncello e pianoforte in re minore  L 144 (1915)

Prologue. Lent – Sérénade. Modérément animé – Finale. Animé. Legér et nerveux

  1. Debussy: Trio per violino, violoncello e pianoforte in sol magg. (1880)

Andantino con moto allegro – Scherzo: Moderato con allegro – Andante espressivo – Finale: Appassionato 

M.Ravel: Sonata n.2 per violino e pianoforte in sol magg. (1927)

Allegretto – Blues. Moderato – Perpetuum mobile. 

  1. Ravel:Trio per violino, violoncello e pianoforte in la minore (1914)

Modéré – Pantoum (Assez vif) – Passacaille: Trés large – Final: Animé

Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.

Info: 063236104 – info@romasinfonietta.itwww.romasinfonietta.it

Ufficio stampa di Roma Sinfonietta:
Mauro Mariani – tel. 335 5725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Dog Byron presenta il nuovo album

Dog Byron presenta il nuovo album “Open”. Dog Byron dal vivo all’Auditorium, il nuovo album “Open” in anteprima sul palco del Teatro Studio Borgna, mercoledì 30 marzo.


“Open” è il titolo del nuovo album del progetto Dog Byron, band del musicista romano Max Trani, che presenterà dal vivo in anteprima all’Auditorium Parco Della Musica con la band al completo e numerosi ospiti.

Dog Byron presenta il nuovo album “Open”. Durante lo spettacolo saranno eseguite tutte le otto tracce che compongono il disco, ma, anche alcuni brani degli esordi come “Cool”, “Summer Afternoon Lullaby”, “So Keen”, gli ultimi singoli come “Broken witches” e “Home”.

Eseguiti anche brani inediti nuovi non ancora registrati e brani che apparterranno a nuove collaborazioni come quella con Giangrande.

Il nuovo disco in uscita venerdì 1 aprile, vanta anche la partecipazione della rock band inglese Turin Brakes, e riassume l’esperienza artistica e stilistica maturata in questi anni tra live e studio.

“Open” è una raccolta di canzoni scritte e registrate tra agosto 2019 e Ottobre 2021 a Roma, Berlino e Amburgo.

Frutto di esperienze, incontri e collaborazioni internazionali maturate nel corso degli anni di tour in Europa.

Questo nuovo lavoro mostra una naturale evoluzione dalle sonorità grunge rock più aggressive verso atmosfere più riflessive fatte di chitarre folk, ritmiche profonde e qualche insert elettronico.

La voce è pacata, con tecniche di registrazione che permettono un’esecuzione quasi sussurrata e dinamiche molto basse degli strumenti.


Dog Byron presenta il nuovo album
Dog Byron presenta il nuovo album

La maggior parte dei brani sono prodotti da Max Trani e le tracce di matrice elettronica come “7 Stars,” “The End Claim” e “Berliner Traum”, sono stati scritti e prodotti da Max insieme a Marco De Ritis a Berlino.

Il brano “Love from a Distance (St. Pauli)” è stato prodotto ad Amburgo dal musicista e produttore Lorenzo Pesci.

Tutte le batterie di Vieri Baiocchi sono state registrate in Portogallo, i cori della cantautrice serbo/olandese Magocé a Rotterdam, mentre il mix è stato realizzato a Roma da Roberto Mascia e il master al Calyx Mastering di Berlino da Mark Bihler.

I testi evocano naturalmente l’esperienza dell’esposizione al sentire tutte le cose che ci circondano e del respiro come elemento di congiunzione immediata tra le emozioni più profonde e il corpo. “Rock ‘n’ Roll show” racconta l’immagine del giorno in cui nasce una figlia, “Again” l’amore incondizionato di un genitore al di là del tempo.

“Around” che chiude l’album (scritta prevalentemente dall’amico autore/compositore Andrea Ciccarelli e interpretata da Dog Byron insieme agli amici Turin Brakes) è la storia della fine di una relazione e il modo in cui affrontiamo questa e un nuovo inizio.

“Breakfast at Sunrise (Hotel room)” è una preghiera in cui l’amore profondo si mostra come l’energia che ci permette di lasciar andare. “Berliner Traum” è un sogno, “The end claim”, l’ultima speranza di poter rimanere insieme, “Love from a Distance” il sentirsi profondamente al di là della presenza, al di là del contatto, in “7 Stars” le costellazioni diventano un punto di riferimento che unisce da lontano.

“Open” sta per l’anima che si apre al sentire e più in generale è totale esposizione al sentire, in tutte le cose; trattenere, senza contenere, saper lasciar andare; una forma di educazione sentimentale, una nuova maturità emotiva.

Ad impreziosire la serata ospiti come il chitarrista Alessio “Poor Bob” Magliocchetti Lombi, il sassofonista Andrés Arce Maldonado, il rapper Francesco “Kento” Carlo, il cantautore Giangrande e la performance della Broken Orchestra con Andrea Ciccarelli e Ambra Chiara Michelangeli. 
La band sul palco: Max Trani (voce e chitarre), Marco De Ritis (basso), Gianluca Giannasso (batteria) e David “Shiny D” Assuntino (piano elettrico).

Mercoledì 30 marzo
Ore 21
Auditorium Parco Della Musica – Teatro Studio Borgna
Via Pietro de Coubertin, Roma
Prezzo all’ingresso Euro 12
Infoline 06802411

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Auditorium E. Morricone compositori italiani primo Novecento.

Auditorium E. Morricone compositori italiani primo Novecento. Due dei più affermati concertisti italiani, la violoncellista Silvia Chiesa e il pianista Maurizio Baglini, in musiche di grandi compositori italiani del primo Novecento


Un concerto d’eccezione mercoledì 16 marzo 2022 alle 18.00 per la stagione concertistica di Roma Sinfonietta all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Auditorium E. Morricone compositori italiani primo Novecento. Silvia Chiesa  e Maurizio Baglini, lei violoncellista, lui pianista, entrambi brillantemente affermatisi sia nei principali festival e sale da concerto sia in campo discografico, si presentano in duo con un interessantissimo programma basato su tre grandi compositori del primo Novecento italiano.


Auditorium E. Morricone compositori italiani primo Novecento.
Auditorium E. Morricone compositori italiani primo Novecento.

Silvia Chiesa stessa spiega la scelta di questo programma, cui ha dato il titolo In tempo di danza:

“Ho dedicato gran parte del mio percorso artistico alla riscoperta della musica del Novecento di compositori italiani che avessero composto un concerto solistico per il mio strumento, il violoncello.

Auditorium E. Morricone compositori italiani primo Novecento. Nelle mie lunghe ricerche mi sono accorta che esisteva anche un ricco e inesplorato repertorio cameristico che merita di essere proposto per la sua comunicativa, eleganza e unicità stilistica.

Sono felice quindi di proporre, questa volta in duo con Maurizio Baglini, un programma variegato e originale che metta in evidenza quanto anche la musica del Novecento possa essere legata al ritmo danzante.”

Il concerto inizia con tre brani di Ferruccio Busoni, compositore originale e visionario, che ebbe grande influenza sugli sviluppi della musica dei primi anni del Novecento.

Si tratta di tre lavori giovanili, la cui qualità eccezionale testimonia della precocità di questo geniale compositore, che fu ammesso all’Accademia Filarmonica di Bologna ad appena quindici anni, come solo Mozart prima di lui.

La Serenata op. 34 del 1883 è un dialogo d’amore tra la calda e lirica voce del violoncello e il più brillante e vivace pianoforte.

Segue Kultaselle, dieci variazioni su un canto popolare finlandese scritte nel 1890 circa: Busoni restò sempre molto affezionato a questo suo lavoro giovanile. Il terzo brano è la Piccola Suite op. 23 del 1885, in cinque brevi movimenti: il primo richiama le trame contrappuntistiche di Bach, il secondo è un’affascinante ninna nanna, il terzo è leggero e aggraziato, il quarto è dolcemente malinconico, mentre il brio del quinto spazza via ogni mestizia.

Segue Alfredo Casella, il capofila della cosiddetta “generazione dell’Ottanta”, che rimise l’Italia, allora interessata esclusivamente al melodramma, al passo con gli ultimi sviluppi della musica europea e in particolare francese.

Auditorium E. Morricone compositori italiani primo Novecento. Notturno e Tarantella sono la trascrizione – eseguita con grande successo all’Augusteo di Roma nel 1935 – di due brani per voce e pianoforte del 1929.


Auditorium E. Morricone compositori italiani primo Novecento.
Auditorium E. Morricone compositori italiani primo Novecento.

Chiude il concerto Notturno e Toccata di Mario Castelnuovo-Tedesco, un compositore che riscosse ottimi successi in Europa, finché nel 1939 le leggi razziali lo costrinsero ad emigrare in quanto ebreo.

Si stabilì allora a Los Angeles, dove si affermò come autore di musica da film, continuando parallelamente la sua attività di compositore di musica classica.

Auditorium E. Morricone compositori italiani primo Novecento. Interprete ricca di personalità e raffinata esploratrice di mondi musicali, Silvia Chiesa è l’artista che più ha contribuito ad ampliare gli orizzonti del violoncello.

Ha rilanciato il repertorio del Novecento, riscoprendo capolavori ingiustamente dimenticati, e ha stimolato la produzione di nuove opere per il suo strumento, eseguendole in prestigiose sale da concerto e festival internazionali.

Ha suonato con molte grandi orchestre, tra cui l’Orchestra Nazionale della Rai, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la Royal Philharmonic Orchestra di Londra, i Solisti di San Pietroburgo e altre ancora.

Maurizio Baglini è un pianista visionario, con il gusto per le sfide musicali. Vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master” di Montecarlo, si esibisce regolarmente all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro San Carlo di Napoli, alla Salle Gaveau di Parigi, al Kennedy Center di Washington ed è ospite di prestigiosi festival.

Silvia e Maurizio suonano regolarmente insieme in duo, con un repertorio straordinariamente vasto e vario. Insieme hanno all’attivo oltre duecentocinquanta concerti in tutto il mondo.

Hanno inciso vari cd per Decca, sia in duo che singolarmente.

Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.

Info: 063236104 – info@romasinfonietta.itwww.romasinfonietta.it

Questo il programma dettagliato:

Ferruccio Busoni (1866-1924)

Serenata op. 34 per violoncello e pianoforte

Kultaselle KiV 237, 10 variazioni su un tema finnico per violoncello e pianoforte

Kleine Suite op. 23 per violoncello e pianoforte

Alfredo Casella (1883-1947)

Notturno e Tarantella

Mario Castelnuovo Tedesco (1895-1968)

Notturno

Toccata  

Ufficio stampa di Roma Sinfonietta:
Mauro Mariani – tel. 335 5725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Gregory Porter Auditorium Parco della Musica.

Gregory Porter Auditorium Parco della Musica. Unica data estiva in Italia, domenica 10 luglio 2022 ore 21,00 Cavea Auditorium


In questi dieci anni, Gregory Porter ha conquistato il mondo, portando il Jazz contemporaneo alle masse e collezionato numerosi premi e riconoscimenti tra cui due Grammy Awards per Miglio Album Vocale.

Gregory Porter Auditorium Parco della Musica. Performer esperto e fenomeno globale, colleziona Sold Out in tutto il mondo.


Gregory Porter Auditorium Parco della Musica.
Auditorium Parco della Musica.

Quest’anno, dopo una lunga pausa causata dalla pandemia, Gregory sarà nuovamente in Europa, domenica 10 luglio, unica data estiva in Italia, sarà a Roma, Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, organizzata da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e The European Music Agency.

Per celebrare un decennio di successi, Gregory Porter, ha pubblicato Still Rising (Decca Records/ Blue Note), un doppio album contenente 34 tracce tra brani inediti, covers, duettie una selezione speciale delle sue canzoni più amate.

Still Rising è una raccolta di gemme musicali in doppio album. Il primo disco include cinque tracce nuove, due nuovi arrangiamenti e nove tra le tracce più amate di Gregory Porter.

Il secondo disco include cover e duetti mozzafiato e vanta collaborazioni con Paloma Faith, Moby, Jamie Cullum, Jeff Goldblum, Ella Fitzgerald e molti altri.

Il nuovo brano e primo singolo dall’album è ’Dry Bones’, scritto e prodotto da Troy Miller (Diana Ross, Rag’n’Bone Man & Emeli Sandé).

biglietti in vendita dal 17 febbraio alle ore 11,00 su Ticketone.it

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Kasabian al Cavea Auditorium Parco della Musica.

Kasabian al Cavea Auditorium Parco della Musica. Una delle band più iconiche del brit rock arriva sui palcoscenici Italiani. Domenica 3 luglio 2022 ore 21,00


Grandi notizie per i fans dei Kasabian: la band di Leicester, che un mese fa ha annunciato la sua partecipazione a Lucca Summer Festival in una serata in cui dividerà il palco con Liam Gallagher, sarà in Italia per altri 3 concerti nell’estate 2022.

Kasabian al Cavea Auditorium Parco della Musica. Domenica 3 luglio, saranno a Roma, Cavea Auditorium Parco della Musica, concerto organizzato da D’Alessandro e Galli e Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci.


Kasabian al Cavea Auditorium Parco della Musica.
Cavea Auditorium Parco della Musica.

I Kasabian si esibiranno per emozionare i loro fans con le grandi hits del loro repertorio ma anche con i nuovi brani come Alygatyr uscito nelle settimane scorse.

I Kasabian hanno venduto più di 5,5 di dischi in tutto il mondo e sono arrivati per ben 5 volte in testa alla classifica degli album più venduti in UK.

Hanno vinto un Brit Awards, 7 NME Awards, 4 Q Awards e sono stati headliner di Festival prestigiosi come Glastonbury, Reading & Leeds, V Festival e T in the Park.

La band è tornata sulle scene live nei mesi scorsi con 15 sold out nei club del Regno Unito tra cui due all’O2 Academy Brixton.

biglietti in vendita da lunedi 24 gennaio.

Ufficio Stampa Ventidieci

Maurizio Quattrini 338/8485333 – maurizioquattrini@yahoo.it

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Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet,

Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet, arie e duetti e sinfonie dai grandi capolavori operistiche con due giovani voci in ascesa e un gruppo di musicisti del Teatro dell’Opera di Roma


Le più amate melodie d’opera lunedì 13 dicembre alle 18.00 con il Roma Opera Ensemble nell’ambito della stagione di concerti di Roma Sinfonietta all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata”

Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet. Il mezzosoprano Sara Rocchi, il baritono Simone Alberti e il Roma Opera Ensemble offrono un concerto veramente speciale, che regalerà agli appassionati e ai neofiti dell’opera la gioia di sentire uno dopo l’altro dieci dei brani più famosi dell’opera.

Le due parti del concerto iniziano rispettivamente con le sinfonie del Barbiere di Siviglia e della Cenerentola, le due più famose opere comiche di Gioachino Rossini, esi concludono con due Fantasie, un genere musicale che ebbe enorme successo nell’Ottocento, perché offre la possibilità di ascoltare uno dopo l’altro i motivi più amati di un’opera: in questo caso le due opere sono il Trovatore e Rigoletto di Giuseppe Verdi.

Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet, arie e duetti e sinfonie dai grandi capolavori operistiche con due giovani voci in ascesa e un gruppo di musicisti del Teatro dell’Opera di Roma
Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet,

Al centro del concerto stanno sei delle arie e dei duetti più celebri di tutta la storia dell’opera. Di Gioachino Rossini “Una voce poco fa” dal Barbiere di Siviglia e“Ai capricci della sorte” e “Cruda sorte” dall’Italiana in Algeri.

Di Wolfgang Amadeus Mozart “Madamina il catalogo è questo” e “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni. Di Georges Bizet la “Habanera” della Carmen.

Sono sei brani allegri, divertenti e sereni, perché questo concerto è anche il saluto di Roma Sinfonietta al pubblico prima della pausa per le prossime feste. 

Sara Rocchi e Simone Alberti sono due giovani cantanti che si sono già esibiti in alcuni dei principali teatri italiani, tra cui l’Opera di Roma.

Tra i momenti più emozionanti di questi primi anni di attività lei ricorda l’aver cantato in sala d’incisione sotto la direzione di Antonio Pappano, lui le due tournée in estremo oriente e in America del nord.

Il Roma Opera Ensemble è nato nel 2006 dall’idea di snellire il tradizionale organico orchestrale operistico per portare questo genere anche dove gli spazi non consentono i consueti allestimenti.

Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet, arie e duetti e sinfonie dai grandi capolavori operistiche con due giovani voci in ascesa e un gruppo di musicisti del Teatro dell’Opera di Roma
Auditorium E. Morricone Rossini, Verdi, Mozart, Bizet,

L’organico si basa su cinque strumenti a fiato e cinque ad arco, cosicché le esecuzioni possono mantenere intatte le idee timbriche originali dei compositori.

I dieci strumentisti sono dei pilastri dell’orchestra del Teatro dell’Opera – tra loro figurano molte “prime parti” – e hanno anche una prestigiosa carriera come solisti. 

Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.

Info: 063236104 – info@romasinfonietta.itwww.romasinfonietta.it

PROGRAMMA

Prima parte

G.ROSSINI Sinfonia da Il Barbiere di Siviglia

G.ROSSINI “Una voce poco fa”, aria da Il Barbiere di Siviglia

G.ROSSINI “Ai capricci della sorte”, duetto da L’Italiana in Algeri

W.A.MOZART  “Madamina il catalogo è questo”,aria da Don Giovanni

G.VERDI Fantasiada Il Trovatore

Seconda parte

G.ROSSINI Sinfonia da La Cenerentola

G.BIZET “Habanera, aria da Carmen

W.A.MOZART “Là ci darem la mano”, duettoda Don Giovanni

G.ROSSINI “Cruda sorte”, aria da L’Italiana in Algeri

G.VERDI Fantasia da Rigoletto

all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Ufficio stampa di Roma Sinfonietta:
Mauro Mariani – 3355725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Igor Stravinskij Auditorium E. Morricone.

Igor Stravinskij Auditorium E. Morricone. Un piccolo grande capolavoro di Stravinskij nel cinquantenario della morte del compositore russo, con i giovani dell’Ensemble A. Casella dell’Aquila


È dedicato a Igor Stravinskij, a cinquant’anni dalla scomparsa, il concerto della stagione di Roma Sinfonietta di venerdì 3 dicembre alle 18.00

“Igor Stravinskij” Auditorium E. Morricone. Verrà eseguita L’histoire du soldat (La storia del soldato), un’opera fondamentale del ‘900, che nacque in circostanze del tutto particolari.

Durante la prima guerra mondiale Stravinskij si era rifugiato in Svizzera e pensò ad un lavoro che non richiedesse grandi mezzi per essere eseguito, perché i tempi erano difficili anche nella neutrale Svizzera.

Igor Stravinskij Auditorium E. Morricone.
Igor Stravinskij Auditorium E. Morricone.

Scrisse dunque questo particolarissimo spettacolo, che richiedeva un attore, due ballerini, sette strumentisti e scene semplicissime, tanto da poter essere trasportato con un piccolo camion ed eseguito sulle piazze dei paesi.

In realtà girò poco per i paesini svizzeri e fu presto accolto dalle sale da concerto e dai teatri di tutto il mondo.

La storia è tratta da due fiabe popolari russe e narra di un soldato che ottiene una licenza per tornare a casa, ma lungo la strada incontra il diavolo che gli compra il suo violino in cambio di un libro che lo farà diventare ricco.

Così il soldato si dimentica della sua casa ma dopo una serie di peripezie si pente, distrugge il libro e riprende la strada per il suo villaggio: ma è troppo tardi, il diavolo lo attende al varco e lo porta via con sé.

Sarà eseguita in forma di concerto dall’Ensemble A. Casella L’Aquila, che è nato alcuni anni fa all’interno del conservatorio della città abruzzese e, visto il successo, è diventato un gruppo professionale con una propria attività concertistica autonoma.

Igor Stravinskij Auditorium E. Morricone.
Igor Stravinskij Auditorium E. Morricone.

Ne è direttore e maestro preparatore Sabatino Servilio.

Stravinskij ha scelto per questo lavoro un’orchestra essenziale, formata da uno strumento acuto e uno basso per ciascuna delle tre principali famiglie di strumenti, gli archi, i legni e gli ottoni, più la percussione.

I sette musicistiche suoneranno in quest’occasione sono Andrea Petricca al violino, Luca Giuliani al clarinetto, Eleonora Pagnoncelli al fagotto, Marco Lepidi al contrabbasso, Alessandro Rosi alla tromba, Giorgio Filippetti al trombone e Luigi Cipollone alle percussioni.

Il concerto fa parte della rassegna di giovani interpreti organizzata dall’Associazione Roma Sinfonietta ed è realizzato in collaborazione col Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila

Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.

Info: 063236104 – info@romasinfonietta.itwww.romasinfonietta.it

Ufficio stampa di Roma Sinfonietta:
Mauro Mariani – cell. 335 5725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Auditorium E. Morricone da Paganini al tango di Piazzolla.

Auditorium E. Morricone da Paganini al tango di Piazzolla. La flautista Bianca Maria Fiorito e il chitarrista Gian Marco Ciampa, due giovani grandi talenti


Mercoledì 1 dicembre per i concerti di Roma Sinfonietta all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” suonerà il Duo Amigdala.

Auditorium E. Morricone da Paganini al tango di Piazzolla. Questo duo è formato da due dei migliori giovani talenti della musica italiana, la flautista Bianca Maria Fiorito e il chitarrista Gian Marco Ciampa.

Entrambi si sono diplomati col massimo dei voti al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, hanno seguito corsi di alto perfezionamento con grandi maestri in Italia e all’estero, hanno vinto prestigiosi premi in concorsi nazionali e internazionali ed hanno iniziato una brillante attività concertistica, che li ha portati a suonare in quattro continenti, talvolta insieme, talvolta separatamente.

Il programma è un viaggio nella musica francese, italiana, spagnola e argentina.

Auditorium E. Morricone da Paganini al tango di Piazzolla.
Auditorium E. Morricone da Paganini al tango di Piazzolla.

Si inizia con i tre Mouvements perpétuels composti dal giovane Francis Poulenc durante la prima guerra mondiale, quando era sotto le armi.

Alla prima esecuzione erano presenti Modigliani, Picasso e altri rappresentanti del mondo artistico parigino e il successo fu immediato e grandissimo.

Dopo oltre cent’anni rimangono tra i brani più popolari di uno dei più rappresentativi musicisti della musica francese del secolo scorso, sebbene Poulenc stesso li considerasse troppo leggeri e spensierati e preferisse le sue composizioni più impegnate e seriose.

Si fa un salto indietro di oltre cent’anni con la Sonatina concertata in la maggiore, composta intorno al 1802 dal ventenne Niccolò Paganini.

Non tutti sanno che Paganini non fu solo uno straordinario virtuoso del violino ma anche un eccellente chitarrista e che ha lasciato numerose composizioni per questo strumento.

Seguono quattro delle Canciones populares españolas composte nel 1914 da Manuel de Falla, che si riprometteva di valorizzare la musica spagnola utilizzando il folclore musicale della sua terra, non citandolo letteralmente bensì reinventandolo liberamente.

Scritte per voce e pianoforte, queste colorate canzoni saranno eseguite in una trascrizione per flauto e chitarra.

Il concerto si conclude con tre pezzi tratti da Histoire du tango, una delle composizioni più famose di Astor Piazzolla, scritta per il flauto e la chitarra nel 1985: è formata da vari brani, che raccontano la storia del tango, nato intorno al 1900 nei locali malfamati e arrivato progressivamente (in gran parte proprio per merito di Piazzola stesso) alle sale da concerto.

Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1)

PROGRAMMA

Francis Poulenc

“Trois Mouvements Perpétuels”

Niccolò Paganini

“Sonatina concertata”

(Allegro Spiritoso, Adagio assai espressivo, Rondeau)

Manuel De Falla

dalle “Siete canciones populares españolas”: Asturiana, El Paño Moruno, Nana, Jota

 Astor Piazzolla 

da “Histoire du Tango”: Bordell 1900, Cafè 1930, Nightclub 1960

Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.

Info: 063236104 – info@romasinfonietta.itwww.romasinfonietta.it

Ufficio stampa di Roma Sinfonietta:
Mauro Mariani – 3355725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Auditorium E. Morricone concerti dedicati a Vivaldi e Bacalov,

Auditorium E. Morricone concerti dedicati a Vivaldi e Bacalov, mercoledì 24 novembre alle 18 per la stagione di Roma Sinfonietta.


Auditorium E. Morricone concerti dedicati a Vivaldi e Bacalov. Suoneranno il violinista Vincenzo Bolognese, il violoncellista Luca Pincini e l’Orchestra Roma Sinfoietta.

Auditorium E. Morricone concerti dedicati a Vivaldi e Bacalov. Il programma è equamente diviso tra due compositori che sembrano avere ben poco in comune ma che convivono benisismo l’uno accanto all’altro in virtù del fatto che sono due grandi compositori e che la loro musica esercita un irresistibile fascino sugli ascoltatori di oggi.

La prima parte è dedicata a tre concerti di Antonio Vivaldi, scelti al di fuori di quelli notissimi che sia ascoltano sempre: è la dimostrazione di quanto ci sia ancora da scoprire nella sterminata produzione del “Prete rosso”.

Il primo è il Concerto in Do Maggiore RV 398 per violoncello, archi e basso continuo, dedicato ad uno strumento che Vivaldi amava quanto il suo violino.

Nessun’altro – non solo alla sua epoca ma anche dopo di lui – ha scritto così tanti e così bei concerti per questo strumento. I motivi, i colori e il virtuosismo di questo brano non hanno nulla da invidiare ai più noti concerti per violino di Vivaldi, anzi… 

Segue il Concerto grosso in la maggiore per archi: in questo genere di concerto nessuno strumento ha un ruolo protagonistico e quel che conta è il dialogo tra i vari strumenti.

Il terzo brano di Vivaldi in programma è il Concerto in Si bemolle Maggiore RV 547 per violino, violoncello, archi e basso continuo, in cui i due strumenti ad arco da una parte gareggiano tra loro e dall’altra collaborano, intessendo un serrato dialogo, con varie occasioni di dimostrare il loro virtuosismo.

La seconda parte è dedicata a tre brani di Luis Bacalov. Il primo è tratto dalle musiche per il film di Michael Radford Il postino, per il quale nel 1996 il compositore italo-argentino vinse l’Oscar per la miglior colonna sonora.

Poi Seducción, da Assassination Tango, un film del 2002 diretto da Robert Duvall. A chiudere il concerto è Concerto grosso per violino, clavicembalo e archi, quasi una risposta moderna al concerto grosso settecentesco di Vivaldi.

Con l’Orchestra Roma Sinfonietta suonano due dei migliori strumentisti italiani, Vincenzo Bolognese al violino e Luca Pincini al violoncello.

Vincenzo Bolognese è stato premiato in numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Ha suonato per le più importanti istituzioni musicali, tra cui Teatro S.Carlo di Napoli, Accademia Filarmonica Romana, Accademia di S.Cecilia, Sinfonia Varsovia, Orchestra Sinfonica di Berlino, Orchestre National du Capitol di Tolosa, Musikhalle di Amburgo, Alte-Oper di Francoforte, Maggio Musicale Fiorentino.

Ha suonato inoltre in Sud America e, molto spesso, in estremo oriente.

È primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.

Luca Pincini è stato primo violoncello di alcuni dei maggiori teatri italiani, quali l’Opera di Roma e La Fenice di Venezia, e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

Ha collaborato assiduamente per decenni in qualità di solista con Ennio Morricone, che gli ha dedicato Monodia per violoncello solo.

Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.

Info: 063236104 – info@romasinfonietta.itwww.romasinfonietta.it

Ufficio stampa di Roma Sinfonietta:
Mauro Mariani – tel. 3355725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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