Cecilia Mangini “Un ultimo saluto”.

Cecilia Mangini “Un ultimo saluto” alla prima donna documentarista italiana

Cecilia Mangini “Un ultimo saluto”. Lunedì 25 gennaio alle ore 10:00 la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ospiterà nel cortile della Centrale Montemartini l’ultimo saluto a Cecilia Mangini.

Cecilia Mangini “Un ultimo saluto”. Davanti alla sede dell’AAMOD a Roma (Via Ostiense 106), una cerimonia laica per Cecilia Mangini insieme a colleghi e amici che vorranno partecipare.

Con Vincenzo Vita, presidente dell’AAMOD, ci saranno il figlio di Cecilia, Luca Del Fra, il regista Paolo Pisanelli e le giornaliste Laura Delli Colli e Gabriella Gallozzi a ricordare l’impegno, la passione e l’intensa attività di una donna da sempre in prima linea con la sua arte cinematografica.

Garante della Fondazione, la Mangini ha realizzato proprio per l’AAMOD una delle sue opere più note,  il film-documentario “Essere donne”, visibile da oggi e fino a domenica 24 gennaio sulla pagina FB e sul canale YouTubedi AAMOD.

La cerimonia si terrà all’aperto e nel rispetto della normativa anti COVID-19. L’ingresso sarà contingentato e l’accesso non sarà consentito all’interno degli spazi della Fondazione.

Sarà invece possibile seguire da remoto la cerimonia, che sarà trasmessa in diretta fb e YouTube.

Per informazioni: info@aamod.it

Cecilia Mangini: nata a Mola di Bari nel 1927, documentarista e fotografa, fin dall’inizio del suo lavoro porta uno sguardo impegnato, attento e personale sugli individui e sulla società, dedicando un’attenzione particolare ai temi della marginalità, dell’immigrazione e delle ingiustizie sociali.

Prima donna a girare documentari nel dopoguerra, sceneggiatrice di alcuni lungometraggi e di più di quaranta cortometraggi, in gran parte realizzati insieme al marito Lino Del Fra.

Ha esplorato con la sua macchina da presa l’Italia dalla fine degli anni Cinquanta fino ai primi anni Settanta, spesso volgendo lo sguardo al Sud Italia e alla Puglia, per cercare i rituali di una cultura antica che scompariva travolta dalle veloci trasformazioni imposte dal boom economico.

Nel 2009 Cecilia ha ricevuto a Firenze la Medaglia del Presidente della Repubblica, «per aver trasmesso alle generazioni future, attraverso la sua attività di cineasta documentarista, alcune delle più belle immagini dell’Italia degli anni ‘50 e ‘60».

Cecilia Mangini “Un ultimo saluto”.
Cecilia Mangini “Un ultimo saluto”.

I suoi documentari, realizzati negli anni del boom economico al centro e al nord Italia, rivelano i ritardi e le arretratezze che la politica democristiana contribuisce a mantenere tali.

Il suo esordio nel documentario ha i titoli di Ignoti alla città (1958) e de La canta delle marane (1962), realizzati nelle borgate romane,

veri e propri lager in cui Mussolini aveva esiliato operai e artigiani. Cecilia Mangini ne chiederà il testo a Pier Paolo Pasolini e sempre Pasolini scriverà il commento di Stendalì – nato dall’incontro con il grande etnologo Ernesto De Martino che aveva posto al centro dei suoi studi la cultura delle classi contadine meridionali. 

Stendalì – Suonano ancora (1960) girato a Martano, un piccolo paese di lingua grika del Salento, è l’unica testimonianza filmata del pianto funebre, un rito antico praticato da tre millenni, ma destinato a scomparire nel volgere di pochi anni.

Nel 1960 Cecilia accompagna Lino Del Fra, suo marito, durante le riprese di altri due documentari ispirati dalle ricerche di De Martino, L’inceppata e La passione del grano.

L’influenza di De Martino resterà sempre un’impronta a sostegno della sua capacità narrativa e partecipativa alle vicende del Mezzogiorno e alle sue lotte di emancipazione.

Nel 1962 realizza come regista assieme a Lino Micciché e Lino Del Fra il film All’armi, siam fascisti! Con il testo di Franco Fortini e le musiche di Egisto Macchi.

Scrive le sceneggiature dei film La torta in cielo e Antonio Gramsci i giorni dal carcere, per la regia di Lino Del Fra e La villeggiatura regia di Marco Leto.

Sarà questo il leit-motif dei suoi documentari. Dal 1960 smette di lavorare come fotografa e si dedica interamente al cinema e agli impegni familiari.

La fotografia diviene ora uno strumento di indagine e di attività al servizio del suo lavoro cinematografico.

Indimenticabili i suoi ritratti ai volti i più grandi del XX secolo: Elsa Morante, Curzio Malaparte, Federico Fellini, Charlie Chaplin, John Huston, Vasco Pratolini e molti altri.

Nell’ultimo decennio le sono state dedicate numerose mostre fotografiche: nel 2008 a Trieste; nel 2010 in Francia, a Créteil nel corso della retrospettiva che le ha dedicato il 33° Festival de Films des Femmes;

nel 2011 a Barcellona nel corso della sua retrospettiva al Festival de Dones; nel 2015 a Lipari, nel 2016 a Bari, nell’ambito del BIF&ST e nei Cineporti di Puglia (Lecce e Foggia), nel 2017 al Museo  Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari a Roma,

nel 2017 la mostra CECILIA MANGINI – visioni e passioni, a cura di Claudio Domini e Paolo Pisanelli, realizzata da Big Sur, Erratacorrige, Cinema del reale, OfficinaVisioni.

Dal 2013 è tornata alla regia grazie al coinvolgimento della regista Mariangela Barbanente con la quale ha realizzato il documentario In viaggio con Cecilia. Recentemente Cecilia Mangini ha inoltre stretto un sodalizio artistico con il regista Paolo Pisanelli, con il quale ha realizzato i film:

Le Vietnam sera libre (2018), Due scatole dimenticate – un viaggio in Vietnam (2020), Grazia Deledda la rivoluzionaria (2021), e in post produzione il film dal titolo Il mondo a scatti, una riflessione sulla tempesta di immagini del contemporaneo.

Filmografia principale

Ignoti alla città (1958)

Firenze di Pratolini (1959)

Maria e i giorni (1960)

Stendalì (Suonano ancora) (1960)

Divino amore (1961)

All’armi siam fascisti! (1962) co-regia con Lino Del Fra e Lino Miccichè

La canta delle marane (1962)

Processo a Stalin (1963) co-regia con Lino Del Fra, censurato e non firmato dagli autori

Felice Natale (1964),

Essere donne (1964)

O Trieste del mio cuore (1964)

Brindisi ’65 (1965)

Tommaso (1965)

La scelta (1967

Domani vincerò (1969)

Mi chiamo Claudio Rossi (1972)

L’altra faccia del pallone (1972)

Dalla ciliegia al lambrusco (1973)

La briglia sul collo (1974)

Uomini e voci del congresso socialista di Livorno (2004)

In viaggio con Cecilia (2013) co-regia con Mariangela Barbanente

Le Vietnam sera libre (2018) co-regia con Paolo Pisanelli

Due scatole dimenticate – un viaggio in Vietnam (2020) co-regia con Paolo Pisanelli

Grazia Deledda la rivoluzionaria (2021) co-regia con Paolo Pisanelli

Il mondo a scatti (in post-produzione) co-regia con Paolo Pisanelli

Piazzale della Centrale Montemartini

Via Ostiense, 106, 00154 Roma RM

ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO

Telefono +39  06 57305447 – e-mail   eventi@aamod.it

Sito web: https://www.aamod.it/

Ufficio stampa AAMOD: Elisabetta Castiglioni

+39 3284112014 – info@elisabettacastiglioni.it

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Compagnia Zaches Teatro Sibylla Tales.

Compagnia Zaches Teatro Sibylla Tales. Fino al 7 febbraio, tre residenze e tre spettacoli prendono nuova vita sul palco dello Spazio Rossellini di Roma – Visione gratuita su


Compagnia Zaches Teatro Sibylla Tales. LIVE STREAMING THEATRE 24 gennaio – ore 18

Compagnia Zaches Teatro Sibylla Tales. Spettacolo immersivo in streaming e live streaming

Regia e drammaturgia – Luana Gramegna

Scene, costumi, luci e ombre – Francesco Givone
Musiche originali e paesaggio sonoro – Stefano Ciardi

Attrice – Enrica Zampetti

Assistente alla regia, tecnico audio e luci – Gianluca Gabriele
Assistente scene, costumi, ombre – Alessia Castellano
Costumi – Giulia Piccioli
Consulenza operatore video – Sergio Licatalosi

Sibylla Tales è uno spettacolo immersivo che usa i mezzi espressivi propri del teatro ma è pensato per la fruizione in video streaming e live streaming, destinato ad un pubblico molto vario di bambini e adulti, poiché costruito su più livelli di lettura: ognuno coglierà nello spettacolo aspetti diversi secondo la propria età e formazione, ma tutti possono accedere allo spettacolo stesso.

La creazione è legata al motivo del bosco come luogo entro cui ci si smarrisce impauriti e si va coraggiosamente alla ricerca di se stessi.

Compagnia Zaches Teatro Sibylla Tales.
Compagnia Zaches Teatro Sibylla Tales.

L’occhio della videocamera e quello del pubblico coincidono nell’entrare all’interno di un luogo misterioso e suggestivo per seguire nella sua opera una bizzarra ricercatrice, ispirata alla figura dell’appassionata naturalista e pittrice Marie Sibylla Merian.

Armata dipinzette e torcia, Sibylla indaga, studia e cataloga insetti, piante, oggetti che trova nel bosco e attraverso i quali darà vita a fiabe di lunga tradizione, scovandone le antiche versioni.

Attraverso la forza immaginifica del teatro di figura e un suggestivo universo vocale e sonoro, prende così vita la fiaba di Cappuccetto Rosso dando spazio al riverbero archetipico e simbolico che la storia detiene.

“In un momento storico, in cui la maggior parte delle esperienze di condivisione in presenza è negata, riteniamo che il teatro debba trovare una nuova modalità di sopravvivenza nel contatto negato col proprio pubblico.

Sopravvivenza di un principio, di un’idea culturale e artistica che possa comunque arrivare al pubblico, penetrando nelle scuole, arrivando ai giovani, agli insegnanti, al pubblico tutto per arricchire una proposta formativa e di riflessione culturale a cui possiamo attualmente avere solo un limitato accesso”.

Compagnia Zaches Teatro

Lo spettacolo Sibylla Tales della Compagnia Zaches Teatro, che debutterà per il progetto LIVE STREAMING THEATRE allo Spazio Rossellini, nasce come “I racconti del bosco”, lavoro scelto dalla rivista Hystrio come case study all’interno del seminario “Nel paese delle meraviglie. Organizzare il teatro ragazzi”.

IL PROGETTO “LIVE STREAMING THEATRE”

L’ultima live di Jumbobimbo87, Sibylla Tales e Due addetti alle pulizie sono i tre spettacoli che dall’11 gennaio 2021 prenderanno “nuova vita” grazie a Live Streaming Theatre, un progetto promosso da ATCL Circuito Multidisciplinare della Regione Lazio che si terrà allo Spazio Rossellini e che saranno visibili sulla piattaforma ATCL Magazine (http://atclmagazine.it/) nella sezione LIVE.

Con la chiusura dei teatri, a causa delle misure di sicurezza dovute alla diffusione del Covid-19, ATCL ha dovuto ripensare per il settore artistico un nuovo futuro, sviluppando nuove progettualità e offrendo la possibilità a nuovi linguaggi di emergere.

Su questa sfida è nato Live Streaming Theatre il progetto a cura di Katia Caselli, coordinatrice dello Spazio Rossellini il Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio: un format che fa convergere linguaggi diversi e li rende fruibili allo spettatore in modo assolutamente inedito.

Grazie a una call lanciata da ATCL, destinata a compagnie professioniste, sono scaturiti progetti artistici della scena contemporanea, nuove produzioni o riallestimenti pensati e rivisitati apposta per il “live streaming” che alla fine di una settimana di residenza, verranno messi in scena sul palco dello Spazio Rossellini, che diventerà così un set dove la regia teatrale si sperimenta e si confronta con la regia video.

I tre progetti, scelti dalla commissione selezionatrice tra 74 proposte, oltre a un sostegno economico, avranno a disposizione per sette giorni un palco con tutto il necessario per la messa in onda.

Le riprese sono a cura di Erma Pictures.

Gli eventi conclusivi a termine di ogni residenza saranno on-line e in diretta streaming visibile gratuitamente sulla piattaforma ATCL Magazine.

Una messa in scena di un vero e proprio spettacolo live, quindi, che non sarà possibile reperire on demand, ma esisterà solo nel preciso momento della diretta, mantenendo la peculiarità del qui e ora del teatro. In questo modo lo spettatore che vorrà assistere alla performance dovrà collegarsi nel giorno e nell’orario previsto.

Il pubblico web assisterà non a una visione tradizionale e frontale dello spettacolo, ma vivrà un coinvolgimento inclusivo a fianco degli stessi artisti sul palcoscenico, godendo di una possibile moltiplicazione dei punti di vista del suo sguardo sulla scena.

A completare il percorso immaginato con il progetto Live Streaming Theatre, il racconto delle fasi di allestimento che ogni compagnia ospitata affronterà, realizzando così uno storytelling attraverso interviste e materiale di backstage che daranno voce e visibilità alle varie figure professionali coinvolte.

Il tutto confluirà in un docu-cortometraggio curato dalla Associazione Dominio Pubblico in collaborazione con il Cine tv Roberto Rossellini che con il network RISONANZE guideranno gli spettatori web alla visione dello spettacolo.

L’ultima live di Jumbobimbo87

Inizio residenza: 11 gennaio 2021. In scena: 17 gennaio alle ore 21.30 su  http://atclmagazine.it/

L’ultima live di Jumbobimbo87 scritto da Federico Brugnone con Giulio Della Monica e la regia video di Dario Aita.

JumboBimbo87 è uno streamer. Vive di “live”, di visualizzazioni veicolate da device. Connesso al mondo virtuale, ma a scollegato da quello reale.

Anche la memoria di JumboBimbo87 ormai è esclusivamente esterna: una serie di hard disk.

Ma qualcosa in lui si è rotto. Ripercorrendo il suo passato, il momento preciso in cui ha deciso di intraprendere la vita on line, tenterà di capire con cosa ha barattato quello che era “il suo amore”.

Lo spettacolo sarà una vera e propria live streaming di JumboBimbo87, la sua ultima live.

Come in ogni live che si rispetti, il pubblico avrà la possibilità di commentare in diretta quello che vede, e di chiedere all’attore di fare determinate cose (ballare, cantare, ecc.) rispettando però il decalogo delle richieste consentite pubblicato da una delle principali piattaforme di streaming del momento Twitch.

Sibylla Tales

Inizio residenza: 18 gennaio 2021. In scena: 24 gennaio alle ore 18.00 su  http://atclmagazine.it/

La Compagnia Zaches Teatro con Sibylla Tales, uno spettacolo fiabesco, di audacia e scoperta, adatto a bambini e adulti, che mette insieme il teatro di narrazione, il teatro di figura (ombre, marionette, pupazzi), il sound design originale e il linguaggio video.

L’occhio della videocamera e quello del pubblico coincidono nell’entrare all’interno di un luogo misterioso e suggestivo per seguire nella sua opera una bizzarra ricercatrice, ispirata alla figura dell’appassionata naturalista e pittrice Marie Sibylla Merian.

Armata di pinzette e torcia, Sibylla indaga, studia e cataloga insetti, piante, oggetti che trova nel bosco e attraverso i quali darà vita a fiabe di lunga tradizione, scovandone le antiche versioni.

Attraverso la forza immaginifica del teatro di figura e un suggestivo universo vocale e sonoro, prende così vita la fiaba di Cappuccetto Rosso dando spazio al riverbero archetipico e simbolico che la storia detiene.

Due addetti alle pulizie

Inizio residenza: 1°febbraio 2021. In scena: 7 febbraio alle ore 21.30 su http://atclmagazine.it/

Due addetti alle pulizie, de Le Ore Piccole, il collettivo teatrale fondato da quattro ex allievi dell’Accademia Silvio d’Amico Chiara Arrigoni, Andrea Ferrara, Massimo Leone, Francesco Toto, è una rielaborazione in live streaming dello spettacolo già vincitore del Premio Nazionale Scena&Poesia 2018.

Selezione Festival In-Divenire 2018 e Premio Giovani Realtà del Teatro 2018 che si trasforma in un’esperienza nuova e immersiva.

Due addetti alle pulizie stanno pulendo uno scantinato da una macchia. Sembrerebbe un lavoro come un altro, ma i due non possono raccontare a nessuno di quello che fanno e uno dei due è sempre più preoccupato delle complicazioni che la loro mansione comporta.

Mentre la discussione diventa sempre più animata, e le divergenze tra i due colleghi si acuiscono, capiamo di cosa si occupano veramente: ripuliscono dal sangue i pavimenti di luoghi isolati che una misteriosa organizzazione, di cui non sanno nulla, usa per commettere omicidi.

In uno scenario che ricorda Il Calapranzi di Pinter, seguiamo le scoperte sempre più inquietanti dei due personaggi che arrivano, infine, a confrontarsi sull’unica vera domanda che conta veramente: sono anche io responsabile di quello che accade qui?

I due addetti alle pulizie, però, non stanno prendendo in considerazione un terzo, inatteso, personaggio.

La commissione selezionatrice: Cristina Priarone per Film Commission Roma, Hillary Ghillini per Piemonte Dal Vivo, Anna Zamattio per Arteven Donatella Tosetti per Film Commission Torino, Gaetana Bruno per Teatro Pubblico Pugliese, Katia Caselli per ATCL

L’Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio (A.T.C.L.) è il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal vivo regionale, nato su iniziativa di enti locali, partecipato dalla Regione Lazio e riconosciuto e finanziato dal MIBACT. A.T.C.L. realizza programmi e attività per lo sviluppo dello spettacolo dal vivo, la valorizzazione di contesti territoriali e urbanistici, la formazione professionale e nella città di Roma gestisce lo Spazio Rossellini, immobile di proprietà della Regione Lazio, vocato all’innovazione, alla tecnologia e alla multimedialità.

Inaugurato a settembre 2019, Spazio Rossellini è il Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio, animato da ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio con il coordinamento artistico progettuale di Katia Caselli.

Fin da subito sono state sostenute diverse tipologie di interventi che riguardano il teatro e le arti performative, nelle sue diverse declinazioni e sfaccettature, la danza, la musica, il cinema, dando spazio a realtà che affrontano con mezzi differenti la pluralità dei linguaggi dello spettacolo dal vivo, e diventando un luogo accogliente per le compagnie sostenute in periodi di residenza artistica.

Tra le mission dello Spazio, lo sviluppo di progetti multidisciplinari e crossmediali, dove la sfera culturale e quella sociale innescano processi di cittadinanza attiva in grado di formare attraverso lo sviluppo di progettualità integrate spettatori consapevoli e attori culturali.

Fin dalla nascita la sua vocazione è stata quella di rappresentare un luogo per la comunità, in grado di accogliere le molteplici identità che la abitano, sviluppando percorsi inclusivi tra artisti e destinatari volti all’ampliamento del pubblico (audience development). 

SPAZIO ROSSELLINI – via della vasca navale 58 – Roma

INFO: tel: 345 2978091 / info@spaziorossellini.it / www.spaziorossellini.it

Piattaforma ATCL Magazine: http://atclmagazine.it/ Pagina Facebook: www.facebook.com/spaziorossellini

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“Premio Bianca D’Aponte 2021" contest per cantautrici

“Premio Bianca D’Aponte 2021″ contest per cantautrici giunto alla 17° edizione, le finali della 16° edizione saranno programmate appena l’emergenza sanitaria lo consentirà.


“Premio Bianca D’Aponte 2021″. È online il bando di concorso per la 17a edizione del “Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa”, l’unico contest in Italia riservato a cantautrici, un evento diventato ormai uno dei più importanti appuntamenti in Italia per la canzone di qualità.

“Premio Bianca D’Aponte 2021″. Il lancio del nuovo bando avviene quando purtroppo, per le normative legate all’emergenza sanitaria, non è ancora avvenuta la finale della 16a, edizione, che era prevista per lo scorso ottobre e che verrà riprogrammata non appena le condizioni lo consentiranno, auspicabilmente entro l’estate.

A concorrere, come già annunciato, saranno BamBi da Napoli, Simona Boo da Termoli (Campobasso), Ebbanesis da Napoli, Lamante da Piovene Rocchette (Vicenza), La Zero da Piano di Sorrento (Napoli),

Lucrezia da Bologna, Miglio da Brescia, Elena Romano da Firenze, Sara Romano da Monreale (Palermo), Veronica da Aversa (Caserta), Chiara White da Firenze.

Intanto il nuovo bando di concorso è disponibile, insieme alla scheda di iscrizione, su www.premiobiancadaponte.it .

“Premio Bianca D’Aponte 2021" contest per cantautrici
“Premio Bianca D’Aponte 2021″ contest per cantautrici

La partecipazione è come sempre gratuita, mentre la scadenza è fissata al 30 aprile.

Le finali sono previste al teatro Cimarosa di Aversa il 22 e 23 ottobre 2021, anche se si tratta di date da confermare in base all’andamento della pandemia e alle misure conseguenti.

Il Premio Bianca d’Aponte si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti, mentre ogni anno una artista di grande popolarità assume il ruolo di madrina.

Per la 16a edizione era stata scelta Arisa, che era stata preceduta da: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Tosca, Paola Turci, Fausta Vetere.

Le finaliste del Premio 2021 saranno come sempre selezionate da un nutrito e prestigioso Comitato di garanzia, composto da cantanti, autori e compositori nonché da operatori del settore e giornalisti e critici musicali.

Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” una di € 800.

Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica.

Sono poi previsti molti altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

Nelle passate edizioni il premio assoluto è andato a Veronica Marchi e Germana Grano (ex aequo, 2005), Chiara Morucci (2006), Mama’s Gan (2007), Erica Boschiero (2008), Momo (2009), Laura Campisi (2010),

Claudia Angelucci (2011), Charlotte Ferradini (2012), Federica Abbate (2013), Elisa Rossi (2014), Irene Ghiotto (2015), Sighanda (2016), Federica Morrone (2017), Francesca Incudine (2018), Cristiana Verardo (2019).

Il premio della critica, dal 2017 ribattezzato “Premio Fausto Mesolella” in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione, è stato invece attribuito a Marilena Anzini (2005), Ivana Cecoli (2006), Giorgia Del Mese (2007),

Silvia Caracristi (2008), Momo e Giorgia Del Mese (ex aequo, 2009), Paola Rossato (2010), Rebi Rivale (2011), Cassandra Raffaele e Paola Rossato (ex aequo, 2012), Rebi Rivale (2013), Elsa Martin (2014), Helena Hellwig (2015), Agnese Valle (2016), Fede ‘N’ Marlen (2017), Francesca Incudine e Irene Scarpato (2018), Lamine (2019).

Per ulteriori informazioni: 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it – info@premiobiancadaponte.it

Ufficio Stampa: Monferr’Autore

monferrautore@gmail.com

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QUID CHANNEL “Musica, Teatro, Intrattenimento, Cultura”.

QUID CHANNEL “Musica, Teatro, Intrattenimento, Cultura”. Dal palco chiuso per Covid nasce la WebTV del Quid


QUID CHANNEL “Musica, Teatro, Intrattenimento, Cultura”. #QuidChannel Video Spot: https://www.youtube.com/watch?v=Yf6ikO6ot0w&t=17s

QUID CHANNEL “Musica, Teatro, Intrattenimento, Cultura”. In tempo di pandemia accade anche questo: che un palco destinato alla musica dal vivo e attivo da circa quattro anni si trasformi in una WebTV.

QUID CHANNEL “Musica, Teatro, Intrattenimento, Cultura”.
Andrea-Cavazzini-e-Agnese-Lorenzini

È il caso del Quid, locale di Roma che, durante il lockdown, ha dato inizio al suo processo di trasformazione per dar vita ad un canale televisivo online il cui nome è Quid Channel e la cui mission, è quella di essere a disposizione della cultura.

#QuidChannel è il nuovo spazio digitale dedicato agli artisti per veicolare musica, teatro, intrattenimento e cultura sulla rete, come mostra lo spot del canale condiviso sui social: https://www.youtube.com/watch?v=Yf6ikO6ot0w&t=17s . Il progetto televisivo virtuale nasce da un’idea di Fabio Perozzi, Francesco Saverio D’Aquino e Daniele Frontoni.

Tre i format che aprono la programmazione del canale. Si parte con “Quarta Parete, Maschere e Volti del Teatro”, approfondimento dedicato al mondo scenico, curato dal giornalista Andrea Cavazzini che incontra gli interpreti della scena teatrale e i suoi addetti ai lavori; un coro a più voci per raccontare in modo garbato e salottiero, il piacere e la bellezza di un’arte che continua a mancare.

Ospiti di “Quarta Parete”, sono: Roberto Ciufoli, Alda D’Eusanio, Francesca Nunzi, Agnese Lorenzini, Carmen Di Marzio, Pino Ammendola, Francesco Giuffrè, Marco Morandi, Claudia Campagnola, Ottavia Bianchi e Giorgio Latini.

La musicatornerà a fluire con “Quid Live Studio”, il programma che suona forte, sempre condotto da Cavazzini, coadiuvato da Andrea Borrelli (Four Bars) nella rubrica “Quattro Battute” storie di musica, di luoghi e di eroi.

Il format rcconta la musica nelle sue declinazioni, attraverso note di vita di chi da sempre la vive. Tra i tanti musicisti coinvolti ci sono, tra gli altri: Marco Rinalduzzi, Fabio Pignatelli, Pasquale Innarella, Claudio Prosperini, Roberto Guarino, Danilo Cherni, Maurizio Galli e Adika Pongo, a cui seguono gli emergenti Beatrice Gatto, I Sospetti, Nannarao, Marco Vena, Simone Di Leo, Moga e Simona Colonnese.

Con l’autore e scrittore Valerio Molinaro, il Quid Channel trasmette le “Interviste Molinareske”, fugaci chiacchierate che mettono in luce i protagonisti dalla rete al resto del mondo.

Foto, video e curiosità sveleranno i percorsi di tanti beniamini del web e showbusiness, tra cui:

QUID CHANNEL “Musica, Teatro, Intrattenimento, Cultura”.
Roberto-Ciufoli

Luca Vecchi, Lele Sarallo, Riccardo Pirrone, Leonardo Bocci, Alessandro Meta, Andrea De Rosa, Arturo Mariani, Valentino Campitelli, Lorenzo Farina, Claudio “Greg” Gregori e Nicky e Riccardo Cotumaccio.

Quid Channel è il posto che non c’è, dove l’arte si manifesta fisicamente per partire verso la rete, grazie all’utilizzo della sempre più frequente tecnologia streaming.

La voglia di fare e di mettersi in gioco – senza troppo prendersi sul serio – ha portato la crew del Quid ad infrangere (nel senso buono del temine) tutte le regole della televisione così come la conosciamo, nel segno della cultura attiva e della condivisione.

Tanti i progetti in lavorazione, primo fra tutti quello che sarà realizzato sul nuovo green screen montato all’interno del Quide intitolato all’attore Enzo Cerusico.

La tecnologia green screen, presente in misura inedita per Roma, con una metratura di oltre 25 mq,permetterà di viaggiare con la fantasia grazie ad ambientazioni più inaspettate e riprodotte in digitale sul fondale verde.

Ne è un esempio il format nascente dedicato all’intrattenimento e allo spettacolo dal vivo, condotto dai giovani attori Agnese Lorenzini (volto della fiction “Un posto al sole”) e Valerio Riondino, della compagnia Nogu Teatro.

Da segnare in agenda il format per il mare e gli attivisti di Sea Shepherd Italia, oppure quello dedicato alla cucina, con il pizzaiolo e creativo Daniele Frontoni.

Un flusso di cultura e passione che trova la sua sorgente a Roma, in Via Assisi, per poi sfociare nel grande oceano del web.

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Collettivo Socrates presenta “F(T)RAME”.

Collettivo Socrates presenta “F(T)RAME”. Racconti e storie di fotografie e di immagini di e per una memoria collettiva e personale


Collettivo Socrates presenta “F(T)RAME”. Fotografia: “Formigine – Ingresso Casa Colonica” (1985) di Luigi Ghirri, Giulia Bornacin, Pietro Naglieri, Vincenzo Schirru

Collettivo Socrates presenta “F(T)RAME”. In Lo Stile di una Foto

Collettivo Socrates presenta “F(T)RAME”. Alla maniera di Esercizi di Stile, di R. Queneau, la medesima fotografia viene raccontata da molteplici punti di vista
“Si può scegliere di non leggere un articolo.

Non si può scegliere di non guardare una fotografia.” Collettivo Socrates

Collettivo Socrates presenta “F(T)RAME”.
Collettivo Socrates presenta “F(T)RAME”.

Mercoledì 20 gennaio alle ore 18, Giulia Bornacin, Pietro Naglieri e Vincenzo Schirru inLo stile di una foto” il secondo appuntamento di F(Trame) il nuovo format del Teatro Villa Pamphilj trasmesso in streaming dalle pagine social del teatro, a cura del Collettivo Socrates.

La foto “Formigine – Ingresso Casa Colonica” (1985) di Luigi Ghirri diviene il pretesto per tentare un incrocio tra la fotografia d’autore e gli Esercizi di Stile di Queneau.
In quanti modi si può guardare una foto? In quanti modi si può raccontare?
Tra citazioni horror, noir, psicologiche, la foto di una casa colonica avvolta nella nebbia è l’occasione per ragionare su quello che decidiamo di raccontare con le parole e con lo sguardo e su quello che decidiamo di lasciare fuori dall’inquadratura.

Il progetto:

La cultura contemporanea è densa di fotografie, immagini nei manifesti pubblicitari, nei programmi televisivi, nei servizi dei telegiornali, lungo le strade che calpestiamo tutti i giorni.

Un flusso inarrestabile che le nuove tecnologie hanno moltiplicato e diffuso in ogni parte della terra.

Alcuni di questi scatti, alcuni di questi istanti, superano la naturale transitorietà di ogni forma di comunicazione e rimangono impressi.

Diventano così un patrimonio comune, contribuiscono a raccontare il nostro vivere collettivo, superano le mode e il tempo e diventano icone. Queste immagini ormai famose nascondono racconti, segreti, vite individuali che si intrecciano con la Storia e la arricchiscono.

A partire da questa riflessione il Collettivo Socrates, un laboratorio di autoformazione permanente per attori professionisti, insieme a scrittori, fotografi, lavoratori della cultura e appassionati del settore ha deciso di raccogliere alcune di queste foto descrivendole attraverso il particolarissimo punto di vista di ognuno degli autori.

Ne sono venute fuori delle storie che raccontano, con diversi stili, i motivi per cui queste immagini colpiscono così profondamente l’immaginario, andando a incidere sulla vita di tutti i giorni di una comunità.

Troveremo testi intimi, cronache, sguardi personali e narrazioni quotidiane, molte curiosità e risposte alle domande sorgono spontanee quando guardiamo un’immagine e proviamo a interpretarla.

La lettura collettiva di una selezione di queste fotografie ci restituirà nuovi significati, ne amplificherà la potenza, permetterà di capire come siano riuscite a fermare il tempo, rompere dei tabù, varcare confini, salvare vite, documentare ingiustizie e aprire uno squarcio sulle vite private di leader e idoli pop.

Mercoledì 27 gennaio  – ore 18

Piccoli Passi con Giulia Bornacin, Ottavia Leoni, Chiara LombardoUn collage di fotografie note che hanno come protagonisti i bambini raccontano il mondo dal loro punto di vista.

Fotografie: “L’Avvoltoio e la Bambina” di K. Carter, “Prima Impronta sulla Luna” di B. Aldrin,
“Presa di Coscienza sulla Natura” di M. Giacomelli

Mercoledì 3 febbraio – ore 18

La Politica nel Pallone con Pietro Naglieri, Valeriano Solfiti, Emiliano Valente, Ida VinellaParodiando la tecnica della telecronaca, racconti e frammenti di storie legate al mondo del pallone si intrecciano intorno ad un campo di calcio.

Fotografie:“Sparwasser”, “La Mano de Dios”, “La Punizione al Contrario” di AA.VV. e “La Bambina con il Pallone” di L. Battaglia
Il COLLETTIVO SOCRATES 

è un laboratorio di autoformazione permanente per attori professionisti, in cui ogni partecipante è chiamato a turno a svolgere sia il ruolo di partecipante che quello di tutor sulle diverse tecniche teatrali.

Negli anni ha svolto attività di formazione in maniera intermittente presso il teatro di Villa Torlonia e Villa Pamphilj. Il collettivo nasce nel 2015 su iniziativa di Ottavia Leoni, Emiliano Valente e altri giovani attori e drammaturghi.

Tutte le immagini impiegate sono rielaborate dalla fotografa Paola Bordi

F(Trame) è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) e rientra in #Romarama, il programma culturale promosso da Roma Capitale.  

Per seguire gli aggiornamenti sui social #Romarama e #laculturaincasa”

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/), Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it)
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

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Free Patrick Zaki una “Maratona musicale”.

Free Patrick Zaki una “Maratona musicale” per la liberazione dello studente egiziano.


Free Patrick Zaki una “Maratona musicale”. A un anno dal suo arresto Amnesty, Mei e Voci per la Libertà insieme per chiedere il rilascio, iscrizione aperte fino al 310gennaio.

Free Patrick Zaki una “Maratona musicale”. L’8 febbraio sarà il primo triste anniversario dell’arresto di Patrick Zaki.

Free Patrick Zaki una “Maratona musicale”.
Free Patrick Zaki una “Maratona musicale”.

Amnesty International Italia

In quell’occasione Amnesty International Italia, MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti Voci per la Libertà organizzano “Voci X Patrick – Maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki”.

Un evento in streaming per chiedere l’immediato rilascio dello studente egiziano, che è detenuto in carcere come prigioniero di coscienza a causa del suo lavoro per i diritti umani e per le sue opinioni politiche espresse sui social media.

Fino al 31 gennaio 2021 è aperta la call per aderire all’evento, un invito a tutti i musicisti a sostenere con la propria musica la campagna per la liberazione di Patrick e più in generale di tutti i prigionieri di coscienza rapiti, torturati e reclusi ingiustamente.

Dicono i promotori:

Dicono i promotori: “l’8 febbraio sarà il momento di farci sentire compatti e più determinati che mai. Patrick Zaki deve tornare ai suoi studi a Bologna. Proprio per questo invitiamo alla mobilitazione il mondo della musica.

Dedichiamo questa iniziativa a tutte quelle giovani donne e uomini che viaggiano per il mondo per studiare, ricercare, condividere e costruire una società migliore”.

Voci X Patrick – Maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki”

Tutti gli artisti sono invitati ad aderire con un video di una performance musicale di qualche minuto dedicata a Free Patrick Zaki ed appositamente realizzata.

Per adesioni e maggiori informazioni scrivere a vocixpatrick@gmail.com entro e non oltre il 31 gennaio

Nella maratona musicale, che verrà trasmessa in streaming su numerosi canali grazie a molteplici partner, si alterneranno video e interventi in diretta.

Cronologia degli eventi

Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki, studente del Master in Studi di genere dell’Università “Alma Mater” di Bologna, è stato fermato all’aeroporto del Cairo, la capitale dell’Egitto.

Dopo diverse ore di sparizione forzata, è ricomparso il giorno dopo di fronte alla Procura della città di Mansura, dove è stato convalidato l’arresto, sulla base di un mandato di cattura contenente le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.

Dopo estenuanti rinvii, le prime due udienze del processo si sono tenute solo a luglio.

Nella seconda, il 26 di quel mese, Patrick Zaki ha potuto vedere per la prima volta i suoi avvocati dal 7 marzo. In quell’occasione è apparso visibilmente dimagrito.

Il 25 agosto, sempre per la prima volta da marzo, ha potuto avere un breve incontro con sua madre.

Il 7 dicembre il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del tribunale del Cairo ha annunciato il rinnovo per 45 giorni della custodia cautelare.

Dopo una prima fase di cinque mesi di rinnovi quindicinali ritardati dall’emergenza Covid, per Patrick Zaki è iniziata quella dei prolungamenti di 45 giorni che può protrarsi fino a un tempo massimo di due anni, come previsto dalla legge egiziana.

Le accuse a suo carico sono basate su dieci post di un account Facebook che i suoi legali considerano fake, a differenza dei procuratori, ma che hanno configurato i reati di diffusione di notizie false, incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e ai crimini terroristici.

Reati che gli fanno rischiare fino a 25 anni di carcere.

“L’obiettivo della detenzione preventiva prolungata è di consegnare un prigioniero all’oblio.

Per questo, è fondamentale che in vista dell’udienza di sabato prossimo, e di quelle che eventualmente seguiranno, non si disperdano l’entusiasmo, l’emozione e la solidarietà dell’ultimo mese e che ognuno continui a fare la sua parte”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Il 19 dicembre Patrick Zaki ha potuto incontrare nuovamente la madre nel carcere di Tora.

Le ha detto queste parole: “Sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui e mi deprimo a ogni tappa dell’anno accademico mentre sono qui invece che con i miei amici a Bologna”.

In questi mesi la famiglia aveva ricevuto da Patrick Zaki solo due brevi lettere a fronte delle almeno 20 che aveva scritto e inviato.

Ulteriori informazioni su www.vociperlaliberta.it

Ufficio Stampa: Monferr’Autore

monferrautore@gmail.com

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Noemi Gherrero “Le Parole per dirlo”.

Noemi Gherrero “Le Parole per dirlo”. Con i professori Valeria Della Valle e Giuseppe Patota


Noemi Gherrero prosegue con grande successo la sua conduzione nel programma della domenica di RaiTre “Le Parole per dirlo”.

Noemi Gherrero “Le Parole per dirlo”. Un appassionante viaggio nella lingua italiana per raccontare il nostro modo di parlare nei suoi aspetti più vitali e concreti. 

Noemi Gherrero “Le Parole per dirlo”.
Noemi Gherrero “Le Parole per dirlo”.

Ogni puntata vede anche la collaborazione dei linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, ed è basata su uno specifico ambito linguistico (come la lingua della politica, della pubblicità, dei social network…).

Noemi Gherrero “Le Parole per dirlo”. L’obiettivo è quindi quello di esplorare, attraverso gli usi verbali, i diversi aspetti della nostra quotidianità. 

Al tono informale e spesso giocoso del programma contribuirà la partecipazione on-line di un piccolo gruppo di studenti, mentre un ampio spazio sarà dedicato a contributi filmati (di repertorio o realizzati per l’occasione) che daranno testimonianza diretta dei diversi usi linguistici.

Sempre più persone stanno conoscendo ‘Le parole per dirlo’. Siamo molto soddisfatti perché ci arrivano, tantissimi messaggi di consenso al programma.

Noemi Gherrero “Le Parole per dirlo”.
Noemi Gherrero “Le Parole per dirlo”.

Il pubblico ci sta restituendo fiducia e partecipazione e questo non è scontato. Il valore assoluto da tenere sempre presente è quello relativo all’indice di ascolti, ma non solo.

Le interazioni e la partecipazione emotiva al programma possono raccontare molto di più, soprattutto per un format nuovo che deve ancora crescere, consolidarsi e farsi conoscere ai più. 

Personalmente, la cosa che mi dà più gioia, sono i tanti messaggi personali che mi arrivano, in cui viene manifestato l’apprezzamento per la genuinità e la capacità di parlare di temi delicati in maniera semplice.

Leggero non significa superficiale e ne è la prova che tra questi, molti messaggi sono di ragazzi/e liceali. Noi ce la stiamo mettendo tutta e siamo profondamente grati di come stiano andando le cose.”

(Noemi Gherrero)

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Street Artist Laika “2021”: In presenza, in sicurezza.

Street Artist Laika “2021”: In presenza, in sicurezza. Questa mattina, è apparsa davanti al Liceo Giulio Cesare di Roma.


Street Artist Laika “2021”: In presenza, in sicurezza. Si tratta di un computer portatile sul quale è disegnato uno studente che tenta di uscire dallo schermo.

Street Artist Laika “2021”: In presenza, in sicurezza. L’artista ha voluto rappresentare il tema della Didattica a Distanza proprio nel giorno in cui riprendono parzialmente le lezioni in presenza.

Street Artist Laika “2021”: In presenza, in sicurezza.

Per i ragazzi tornare a scuola è fondamentale per riacquistare la socialità perduta, per permettere agli studenti più in difficoltà di recuperare.
Questi mesi hanno dimostrato che la didattica in presenza non è sostituibile.

L’ISTAT segnala che il 45,4% degli studenti di 6-17 anni (pari a 3 milioni 100mila) ha difficoltà nella didattica a distanza per la carenza di strumenti informatici in famiglia, che risultano assenti o da condividere con altri fratelli o comunque in numero inferiore al necessario”.

La scuola dovrebbe essere una priorità per il nostro paese – ha continuato l’artista – Le istituzioni hanno l’obbligo di garantire il normale svolgimento delle lezioni rispettando tutte le norme anti contagio.
Negli ultimi anni la spesa per l’istruzione é stata costantemente tagliata, è il momento di invertire la rotta“.

Quest’opera, realizzata su un supporto “insolito” rispetto ai soliti poster, vuole essere un augurio a tutti gli studenti affinché la didattica, nel 2021, torni ad essere IN PRESENZA e soprattuto IN SICUREZZA.

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Anarchy in The U Kitchen “2”. Cucina è cultura.

Anarchy in The U Kitchen “2”. Cucina è cultura, ultima puntata, Polpette di Melanzane


Anarchy in The U Kitchen “2”. Cucina è cultura di e con Anna Maria Piccoli – idee musicali di Carlo Amato

Anarchy in The U Kitchen “2”. Cucina è cultura. Ospiti Alessandro D’Alessandro all’organetto e Valeriano Solfiti alle parole

Sabato 16 gennaio alle ore 15, sulle pagine social del Teatro Villa Pamphilj, ultimo appuntamento della seconda edizione di Anarchy in The U Kitchen, l’innovativo ed esclusivo format di “cucina & cultura.

Lo spirito punk della protagonista (e ideatrice) Anna Maria Piccoli torna tra i fornelli a caccia di consolazione, apre frigoriferi, dispense e portafogli vuoti e serve in tavola piccole prelibatezze fatte di niente, vettori naturali di aggregazione e felicità: polpette.

Polpette di pane, di ceci, di riso, di carne, mischiate a storie e parole, alla letteratura, alla poesia, al cinema, alla musica – con cui Carlo Amato (Tetes de Bois) condisce ogni ricetta – e ai molti amici ospiti che danno sapore al tutto.

In questa ultima puntata, la nostra “chef-mediterranean-punk” preparerà Polpette di Melanzane

Con le musiche di Carlo Amato e Alessandro D’Alessandro all’organetto e le parole di Valeriano Solfiti.
“Le cose cambieranno, prima o poi. Torneranno le melanzane, blu come il mare della Marsiglia di Izzo nei giorni di temporale, esotiche, magiche, velenose, certamente afrodisiache, passione di Dumas padre, profumo d’estate.

Torneremo ad essere affamati e sazi di baci come Shakespeare.” Anna Maria Piccoli

Tra le espressioni più rilevanti della nuova leva musicale italiana, musicista e organettista, Alessandro D’Alessandro è impegnato soprattutto nella contaminazione del suo strumento con stili e armonie non solo di matrice etnica, anche attraverso l’utilizzo dell’elettronica.

Per quanto ancora giovane ha un curriculum da veterano e ha collaborato con molti artisti, fra cui Sergio Cammariere, Petra Magoni, Daniele Sepe, Neri Marcorè, Daniele Di Bonaventura, Gigliola Cinquetti, Peppe Voltarelli, Maria Pia De Vito, David Riondino, Elena Ledda, Angelo Branduardi, Franco Battiato, Gabriele Mirabassi, Lucilla Galeazzi, Pino Marino, Peppe Barra, Edoardo De Angelis, Tetes de Bois, Fausto Mesolella, Canio Loguercio. È solista e coordinatore dell’Orchestra Bottoni, una big band formata per lo più da organetti.

Valeriano Solfiti, attore, regista, drammaturgo e formatore è

nato a Roma nel 1976. Studia alla scuola Teatro Azione a si specializza attraverso una serie di laboratori professionali (tra cui Vacis, Curino, Allegri, Arcuri) e nel corso della sua carriera si occupa di teatro, radiodrammi, televisione e cinema.
Con la compagnia Malalingua ha portato avanti una serie di progetti tra cui  “Viva l’Italia – l’Italia che non muore”, “55 minuti e 20 secondi” e il format “Science Fiction – la scienza a teatro”.

Nel 2019, è stato selezionato al Roma Fringe Festival, con lo spettacolo “Il Sogno di Gagarin”.
Per oltre un decennio ha girato l’Italia portando in scena “Garrincha – l’angelo dalle gambe storte” e dal 2013 collabora alla programmazione della stagione di prosa del Teatro Villa Pamphilj.​ 

E’ attivo sul fronte della formazione teatrale rivolta sia agli adolescenti che agli adulti non professionisti e dal 2015 è impegnato nella regia del laboratorio integrato “Bottega teatrale” che coinvolge persone con disabilità.

Anna Maria Piccoli è un personaggio poliedrico,

trasgressiva bassista punk e performer nei favolosi anni ’80, ha trascorso tutta la sua vita professionale ad organizzare spettacoli e a fiancheggiare artisti di ogni genere e livello.

La sua grande passione è fare frittate e polpette, non importa dove e con cosa.  

Carlo Amato bassista, arrangiatore e compositore, è uno dei fondatori e membri storici del gruppo musicale Tetes de Bois.

Anarchy in the U Kitchen “2” è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) e rientra in #Romarama, il programma culturale promosso da Roma Capitale. 

Per seguire gli aggiornamenti sui social #Romarama  #laculturaincasa”

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Qui tutte le puntate precedenti: https://bit.ly/3mGDH0z

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

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L’anno di “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”

“Voci per la Libertà” Una canzone per Amnesty 2021con Rai Radio 1 Media Partner


“Voci per la Libertà” Una canzone per Amnesty. Partono i premi Amnesty per le migliori canzoni sui diritti umani.

“Voci per la Libertà” Una canzone per Amnesty. Molti i prossimi appuntamenti, dal Rainbow Freeday all’uscita della raccolta in vinile del festival 2020

L’anno di “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” si apre con molte importanti novità, a partire dalla media partnership con Rai Radio1, una delle più seguite radio italiane, che affiancherà il festival nella nuova edizione, la 24a, prevista dal 23 al 25 luglio a Rosolina Mare (Rovigo), e nei vari altri appuntamenti precedenti e successivi.

Grande soddisfazione del direttore artistico Michele Lionello che dichiara: “siamo davvero orgogliosi per questa significativa partnership che accompagnerà il festival 2021, Rai Radio1 seguirà la manifestazione con un’importante copertura mediatica che darà ancora più prestigio al lavoro di promozione della musica e dei diritti umani”.

È una nuova media partnership – dice Simona Sala, direttrice di Radio 1 e dei GR – che accende un riflettore importante sul festival musicale di Amnesty International.

Un tema, quello dei diritti umani, che Radio 1 considera sempre più centrale nella sua programmazione.

Risulta dunque naturale instaurare un legame con una manifestazione che da 24 anni se ne occupa attraverso la cultura musicale di qualità e l’aggregazione giovanile”.

Mentre si avviano i lavori per le prime fasi del Premio Amnesty International Italia 2021 nelle sezioni emergenti e big (riservate a canzoni che trattino di diritti umani).

L’anno di “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”

Il 5 febbraio uscirà la versione in vinile ad edizione limitata e numerata della raccolta della 23a edizione, che raccoglie i brani dei protagonisti del festival 2020, dai vincitori Niccolò Fabi e H.E.R. ai nomi affermati come Marina Rei, Margherita Vicario e Meganoidi, fino alle finaliste del contest per emergenti, Agnese Valle, Adriana, Assia Fiorillo, Micaela Tempesta e agli ospiti Grace N Kaos e The Boylers.

Il lavoro, pubblicato da Ala Bianca, è già disponibile nella versione in digitale (questo il multilink: vocixlaliberta.lnk.to/2020).

Numerose poi le iniziative online che vedranno il festival come protagonista. Voci per la Liberà è tra i promotori del Rainbow FreeDay (www.rainbowfreeday.com), un’iniziativa nata da una cordata di operatori della cultura e dello spettacolo per mettere al centro dell’attenzione la creatività più creativa che c’è, quella dei lavoratori indipendenti.

Dal 15 al 30 gennaio si alterneranno musica, cinema, arte letteratura e molto altro.

Voci per la Libertà sarà presente il 17 alle 15 con i finalisti dell’ultima edizione, il 23 alle 18 con Michele Lionello che assieme alla Rete dei festival farà un focus sui contest per emergenti e il 26 alle 21 con H.E.R., che sarà ospite di Red Ronnie TV.

Il 5 febbraio invece, sui canali social del festival, alle 21 ci sarà la presentazione ufficiale dell’album in vinile, “Voci x la Libertà – Una canzone per Amnesty 23a edizione”, con molti dei protagonisti della raccolta e la conduzione di Savino Zaba.

Per quanto riguarda i Premi Amnesty International Italia 2021, nella sezione dedicata ad un big della musica italiana tutti possono segnalare all’indirizzo info@vociperlaliberta.it, entro il 28 febbraio, brani che siano stati pubblicati tra il 1 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020, che siano interpretati da un artista italiano noto e che trattino appunto temi legati alla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Uno staff composto da esponenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà ne selezionerà dieci.

Le nomination verranno quindi sottoposte a una giuria di importanti addetti ai lavori (giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, docenti universitari, studiosi, intellettuali, referenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà), che eleggerà tra le canzoni candidate il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, 2021.

Negli anni hanno vinto questo premio: Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Modena City Ramblers, Paola Turci, Samuele Bersani, Subsonica, Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Fiorella Mannoia e Frankie Hi-Nrg, Enzo Avitabile e Francesco Guccini, Max e Francesco Gazzè, Mannarino, Edoardo Bennato, Nada Malanima, Brunori Sas, Roy Paci e Niccolò Fabi.

Nel frattempo è partito anche il concorso per il premio riservato agli artisti emergenti con il nuovo bando, a cui possono partecipare cantautori e band con un brano sui diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale.

La scadenza del bando è fissata per lunedì 3 maggio, ma gli artisti che si iscriveranno entro il 15 marzo avranno inoltre la possibilità di partecipare al Premio WEB. Il bando e ulteriori informazioni sono disponibili su: www.vociperlaliberta.it/festival/premio-amnesty-emergenti

Ufficio stampa: Monferr’Autore

monferrautore@gmail.com

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“Pink Floyd Legend” in Talking About.

“Pink Floyd Legend” in Talking About. Con Maurizio Malabruzzi, ospiti The Lunatics


“Pink Floyd Legend” in Talking About. Il protrarsi della chiusura dei teatri a causa dell’emergenza Covid 19 non ferma l’attività dal vivo dei Pink Floyd Legend che, dopo essersi esibiti, negli ultimi tre anni, davanti a più di 100.000 spettatori, approdano su LIVENow, l’innovativa piattaforma internazionale che consente di assistere in streaming a concerti ed eventi sportivi di tutto il mondo.

“Pink Floyd Legend” in Talking About. Dal 21 gennaio, alle ore 21.30, grazie all’esclusivo format “Talking About” i brani suonati dal vivo dai Pink Floyd Legend – dal palco del VINILE di Roma – insieme alle interviste del regista Maurizio Malabruzzi, ci condurranno nel mondo del celeberrimo gruppo inglese.


In ogni appuntamento troveremo, inoltre, in qualità di ospiti speciali, The Lunatics, i componenti dell’associazione italiana che raggruppa alcuni tra i più famosi collezionisti al mondo dei Pink Floyd.

Parole e musica, quindi: “Talking About”, in cinque appuntamenti, grazie all’esecuzione live dei più grandi successi, oltre al racconto di aneddoti e storie, offrirà al pubblico un nuovo modo per riscoprire e rivivere l’infinita bellezza della musica dei Pink Floyd, la formazione divenuta, grazie a 50 anni di musica, uno dei capisaldi rock di tutti i tempi. 

Talking About è una co-produzione Menti Associate, Giokat, LIVEnow.

Biglietti su www.live-now.com. Singolo evento 4,99€. Abbonamento a 5 eventi: 15,00€

Calendario delle puntate

“Pink Floyd Legend” in Talking About.
“Pink Floyd Legend” in Talking About.

21 gennaio: “Greatest hits”, ovvero tutti i brani che hanno reso la band inglese. Da Shine on you crazy diamond a The Wall pt.2, da Great Gig in the Sky a Money, Final cut, Eclipse, Wish you were here fino a Comfortably Numb…

28 Gennaio

“Dark Side of The Moon”, considerato come il capolavoro assoluto dei Pink Floyd.

THE DARK SIDE OF THE MOON è un disco entrato nel mito per numero di copie vendute, per la tecnica di registrazione, per i temi proposti, per la sua bellezza e, per certi versi, anche per la semplicità delle melodie, che segna l’inizio della maturità artistica dei Pink Floyd. 

Quelle nuove sonorità, già presenti in forma embrionale in MEDDLE e OBSCURED BY CLOUDS, e che a loro volta caratterizzano il passaggio dalle atmosfere psichedeliche e dai tentativi progressive di ATOM HEART MOTHER, fanno esplodere tutto il potenziale lirico, melodico e tecnico dei quattro Floyd.

11 Febbraio

“Atom Heart Mother” le cui partiture orchestrali furono scritte dal giovane compositore sperimentale Ron Geesin.

Atom si snoda attraverso straordinarie combinazioni tra musica classica e rock, alternando momenti pervasi da eleganti melodie ad altri di pura potenza sinfonica:

Atom è considerato il disco della maturità e un punto di svolta nel percorso artistico per i Pink Floyd che abbandonano la psichedelia in nome del progressive rock.

25 Febbraio

“The Wall”, uno dei concept album più acclamati di tutti i tempi.
The Wall è una vera e propria opera rock costruita sui temi dell’abbandono e dell’isolamento personale.

Da questo disco ne è scaturito uno dei brani più conosciuto al mondo, Another Brick In The Wall, che raggiunse le vette delle classifiche di Usa e Uk.

Divenne successivamente un film, diretto da Alan Parker con le animazioni di Gerald Scarfe e l’interpretazione magistrale di Bob Geldof, nel ruolo di Pink.

11 marzo

“The Later Years”, il periodo post Roger Waters, con i più grandi successi di “A Momentary Lapse Of Reason”, “The Division Bell” e “The Endless River”, con uno speciale omaggio a Syd Barrett ricordato dagli “ultimi” Pink Floyd al The Barbican il 10 maggio 2007

Pink Floyd Legend

Nati nel 2005, i Pink Floyd Legend sono oggi riconosciuti come il gruppo italiano che rende, in ogni loro spettacolo, il miglior omaggio alla musica dei Pink Floyd, grazie alla realizzazione di show perfetti, frutto dello studio approfondito delle partiture e dei concerti live che la band inglese ha proposto nel corso degli anni.

Da Atom Heart Mother, la celebre suite per orchestra e coro, che dal 2012 a oggi, a ogni rappresentazione, ha realizzato il “tutto esaurito” (come al Teatro Olimpico e l’Auditorium della Conciliazione di Roma).

Al tour italianodi The Dark Side of The Moon, insieme alla straordinaria Durga Mc Broom (vocalist dei Pink Floyd dal 1987 eper la prima volta su un palco con una band italiana).

Nel 2015, aggiungono un importante tassello alla loro biografia grazie all’esecuzione integrale, in prima assoluta mondiale, dell’album The Final Cut in occasione delle celebrazioni per il 70esimo anniversario dello sbarco di Anzio, con la presenza dello stesso Roger Waters.

Il tour 2016 è stato caratterizzato da concerti/evento, in luoghi di assoluto prestigio, che hanno visto una grandissima partecipazione di pubblico che ha assistito alle nuove messe in scena di “The Dark Side Of The Moon” e “Atom Heart Mother” (con una nuova orchestra e un coro di 140 elementi.

Nel magnifico Sferisterio di Macerata – storica sede dell’opera mondiale) e l’inedito “Live At Pompeii” che ha ripreso vita nel palcoscenico del Teatro Romano di Ostia antica in occasione della prima edizionedella rassegna “Il Mito e il Sogno”, registrando anche qui il tutto esaurito e una lunga standing ovation finale.

Il 19 novembre, poi, Roma è diventata il palcoscenico della prima grande giornata/evento dedicata alla musica dei Pink Floyd quando i Legend hanno proposto uno show molto speciale, ripercorrendo l’intera carriera della formazione britannica, con ospiti di eccezione tra cui Carlo Massarini che ha fatto gli onori di casa, catapultando il pubblico indietro nel tempo attraverso racconti ed aneddoti.

Nella primavera del 2017, la celebrazione dei quarant’anni di Animals, andata in scena a Roma all’Auditorium Conciliazione e a Milano al LINEARCIAK.

In queste due occasioni, ospite speciale della serata è stato il giornalista Andrea Scanzi, uno dei più grandi conoscitori e appassionati dei Pink Floyd, che ha raccontato la genesi del disco e gli aneddoti e le particolarità che l’hanno caratterizzato.

Nel “Summertour 2017” i Legend hanno registrato, ancora una volta, un grande successo di pubblico al Blubar Festival di Francavilla al Mare (Ch), al Teatro Romano di Ferento (Vt) all’Ostia Antica Festival di Roma e a Villa Adele ad Anzio.

Nell’occasione hanno presentato per la prima volta il progetto speciale “Roger Waters Night”, un grande omaggio al bassista e alla memoria di suo padre, l’ufficiale britannico Eric Fletcher Waters, che perse la vita proprio ad Anzio.

Il 25 novembre 2017  hanno realizzato a Roma, alla Conciliazione, ancora un sold out in occasione della seconda edizione del “Pink Floyd Legend Day“, quando si sono esibiti insieme alle tre “special guest” il percussionista Gary Wallis e le vocalist Claudia Fontaine e Durga McBroom, che affiancarono i Pink Floyd nel tour di “The Division Bell”.

Dal 26 febbraio 2018 sono in tour con la riproposizione della epica suite Atom Heart Mother incassando, in ogni luogo, il tutto esaurito.

A giugno 2019 il debutto in prima mondiale al Ravenna Festival con lo spettacolo SHINE Pink Floyd Moon portato in scena insieme al regista coreografo Micha von Hoecke e che vede come special guest Denys Ganio, già étoile del Balletto di Marsiglia ed interprete del famoso Pink Floyd Ballet di Roland Petit.

Talking About è una co-produzione Menti Associate, Giokat, LIVEnow.

Biglietti su www.live-now.com. Singolo evento 4,99€. Abbonamento a 5 eventi: 15,00€

Info: MENTI ASSOCIATE www.mentiassociate.it – 06 97602968

Ufficio Stampa: Fabiana Manuelli pinkfloydlegend@fabianamanuelli.it

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Opera di Roma “Il Barbiere di Siviglia”

Opera di Roma “Vi piace Brahms?”. Stasera alle ore 19.00, il concerto “Vi piace Brahms?” diretto da Roberto Gabbiani sarà trasmesso in streaming gratuito sul canale You Tube dell’Opera di Roma (https://youtu.be/4052ILUz9ag).

Opera di Roma “Vi piace Brahms?”. Per assistere agli spettacoli in streaming, basta collegarsi al canale You Tube ufficiale del Teatro dell’Opera. Per chi volesse contribuire con un ‘biglietto virtuale’ può fare una donazione alla Fondazione.

È infatti ripresa la campagna di fundraising, lanciata ad aprile 2020, “I love Roma Opera aperta”: tutti gli amanti dell’opera e del balletto possono sostenere il Teatro dell’Opera a superare questo difficile momento.

È possibile donare direttamente sul sito ufficiale del Teatro e godere delle agevolazioni fiscali “ART BONUS”: https://www.operaroma.it/news/i-love-roma-opera-aperta/ .

Per informazioni: operaroma.it

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Cosimo Manicone

Ufficio Stampa

cosimo.manicone@operaroma.it

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