Bioparco di Roma iscrizioni aperte al centro sportivo.

Bioparco di Roma iscrizioni aperte al centro sportivo. Sono aperte le iscrizioni al centro estivo del Bioparco, che quest’anno sarà attivo dal 14 giugno al 10 settembre, dal lunedì al venerdì, con orario 8.30 – 16.30.


Bioparco di Roma iscrizioni aperte al centro sportivo. Il centro estivo si rivolge ai bambini e ai ragazzi dai 4 ai 12 anni; le attività sono tutte all’aperto, i partecipanti sono divisi in micro gruppi. Parole d’ordine: divertimento in sicurezza, con estrema attenzione alle misure di prevenzione, senza rinunciare al gioco e allo svago.

Bioparco di Roma iscrizioni aperte al centro sportivo.
Bioparco di Roma iscrizioni aperte al centro sportivo.

Bioparco di Roma iscrizioni aperte al centro sportivo. Il tema di quest’anno è ‘Come in un quadro’: si prenderà spunto dalle opere d’arte più importanti per giocare con i personaggi e le storie racchiuse in ogni opera per intraprendere un viaggio alla scoperta degli animali del parco.

I quadri, le sculture e gli elementi architettonici saranno di ispirazione anche per laboratori artistico-manuali, espressivi, esperienze naturalistiche e giochi sportivi.

Al termine di ogni settimana i bambini creeranno una rivista “La settimana enigmistica artistica”, completa di giochi, rompicapo e vignette ispirati alle scoperte effettuate durante la settimana.

 Tutte le specifiche su: www.bioparco.it/centro-estivo/

Per iscrizioni e info: Associazione Il Flauto Magico, info@ilflautomagico.net

CREDIT FOTO: Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco

Serena Del Giudice 

Responsabile Direzione Relazioni esterne

Fondazione Bioparco di Roma

Viale del Giardino Zoologico, 20 – 00197 Roma

Tel. 06.36082118 – 348.2465431 – fax: 06.3207389

www.bioparco.it

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Teatro Vascello Storia della vita di Ciccio Speranza.

Teatro Vascello Storia della vita di Ciccio Speranza. Domenica 6 giugno 2021 h 21. Miglior spettacolo 2020, Premio della Critica e Premio Fersen al Roma Fringe Festival


Teatro Vascello Storia della vita di Ciccio Speranza, un testo di Alberto Fumagalli, regia Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli, con Francesco Giordano, Giacomo Bottoni e Antonio Orlando, costumi Giulio Morini, aiuto regia Tommaso Ferrero, produzione Les Moustaches, Società per Attori, Accademia Perduta Romagna Teatri

Teatro Vascello Storia della vita di Ciccio Speranza è un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima talmente delicata, che potrebbe sembrare quella di una graziosa principessa nordeuropea.

Ciccio Speranza vive in una vecchia catapecchia di provincia dove si sente soffocare, come una fragile libellula rosa in una teca di plexiglass opaco.

Ciccio Speranza ha un sogno troppo grande per poter rimanere in un cassetto di legno marcio: vuole danzare.

In una sperduta provincia di un’Italia sperduta, la sperduta famiglia Speranza vive da generazioni le stesse lunghissime giornate. Sebastiano è il padre di Ciccio, violento e grave come un tamburo di pelle di capra in un concerto di ottavini.

Dennis è il fratello di Ciccio, con un’apertura mentale di uno che va a Bangkok e spacca tutto perché́ non sanno fare pasta, patate e cozze.

Teatro Vascello Storia della vita di Ciccio Speranza.
Teatro Vascello Storia della vita di Ciccio Speranza.

Solo, in fondo, nella sua fragilità̀, Ciccio vuole scappare da quel luogo che mai ha sentito come casa.

Attraverso il suo gutturale linguaggio, il suo corpo grassissimo e il suo sogno impacciato, il nostro protagonista, in tutù̀ rosa non smetterà̀ mai di danzare, raccontandoci la sua vita così come la desidera.

Ciccio appartiene ad un mondo lontano, senza alcuna possibilità̀ di esaudire il proprio sogno. Il suo destino è segnato, il suo carattere è condizionato, la sua vita è soffocata da un ambiente che gli sta stretto come un cappottino antigelo sta stretto ad un bulldog inglese. Dunque, perché́ rattrappire i propri istinti? Solo perché́ la cicogna ci ha fatto cadere lontano dalla terra promessa?

Perché́ sentirsi schiacciati da una famiglia che non vuole conoscere un mondo che sta oltre il proprio campo di fagioli?

Prezzo € 11 posto unico comprensivo di servizio di prenotazione, info 065898031  promozioneteatrovascello@gmail.com – 

Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/biglietto/la-difficilissima-storia-della-vita-di-ciccio-speranza/156999

Cristina D’Aquanno

Ufficio Stampa, promozione e comunicazione Teatro Vascello WhatsApp 340 5319449 promozioneteatrovascello@gmail.com

06 5881021 – 06 5898031

Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma

www.teatrovascello.it

 Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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Teatro Romano di Ostia Antica “L’Elisir d’Amore”

Teatro Romano di Ostia Antica “L’Elisir d’Amore” la musica dal vivo riparte con gli artisti dell’Orchestra di Europa InCanto accompagnati da migliaia di bambini.


Teatro Romano di Ostia Antica “L’Elisir d’Amor. Dopo questo lungo periodo di sospensione delle attività teatrali e culturali, Europa InCanto riprende le sue attività il 3 giugno 2021 con il debutto de L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, pre-apertura della sesta stagione dell’Ostia antica Festival – Il mito e il sogno.

Teatro Romano di Ostia Antica “L’Elisir d’Amor. Oltre 30 repliche (tra giugno e settembre) promosse dal progetto Scuola InCanto, il percorso di avvicinamento all’opera lirica che nell’ultima edizione, prima dell’emergenza sanitaria, aveva coinvolto oltre 110 mila persone tra studenti, docenti e genitori.

Dal 3 al 12 giugno, quindi, migliaia di bambini canteranno coralmente i brani più celebri dell’opera di Donizetti, in un allestimento scenico che abbraccerà l’intero Teatro e che vedrà protagonista in questa edizione, totalmente inedita, l’orchestra diretta dal Maestro Germano Neri in uno spettacolo in grado di affascinare il pubblico di ogni età. Il tutto nell’assoluto rispetto delle normative sanitarie vigenti.

Ricordiamo che nel 2019 l’Orchestra Europa InCanto, formata da 70 musicisti e più di 35 cantanti lirici (divisi in diversi cast), ha realizzato 170 repliche coinvolgendo oltre 60.000 studenti di dieci regioni d’Italia

Lo spettacolo in teatro rappresenta la fase conclusiva del format ideato da Europa InCanto che mira ad appassionare le nuove generazioni all’opera lirica con un coinvolgimento diretto di scuole, famiglie e teatri.

Migliaia di studenti e docenti di tutta Italia, dopo un accurato percorso di preparazione a scuola, prendono parte attivamente, di anno in anno, alla messa in scena dei grandi capolavori dell’opera lirica, come la Turandot, Il Flauto Magico, Aida, Il Barbiere di Siviglia, solo per citarne alcuni.

Conclusa la preparazione musicale, gli alunni partecipano attivamente allo spettacolo finale eseguendo alcuni movimenti scenici e indossando i costumi da loro stessi realizzati durante il percorso didattico, esibendosi insieme ai cantanti e ai musicisti (tutti professionisti under 35) guidati dal Direttore d’Orchestra, il Maestro Germano Neri.

Teatro Romano di Ostia Antica “L’Elisir d’Amore”
Teatro Romano di Ostia Antica “L’Elisir d’Amore”

Teatro Romano di Ostia Antica IL PROGETTO:

una vera e propria sfida che Europa InCanto porta avanti anno dopo anno con risultati vincenti come testimoniano la sempre crescente adesione al progetto e la straordinaria energia e l’entusiasmo che tutti i partecipanti mettono nelle attività didattiche e nella messa in scena finale.

Lo spettacolo, infatti, è solo il coronamento di un lavoro scrupoloso fatto a scuola con gli insegnanti e a casa con le famiglie, grazie a degli specifici strumenti didattici forniti ai partecipanti come l’innovativa App Scuola InCanto, ideata e progettata da Europa InCanto, che insieme ai supporti didattici (libro di testo, CD, DVD Karaoke) permette un apprendimento facile e divertente dell’opera lirica e non solo. 

L’altro strumento principale sono i libri didattici scritti da Nunzia Nigro (basati sulla App Scuola InCanto), in cui vengono raccontate le trame delle opere, la vita dei compositori e forniscono tutte le indicazioni su come realizzare in autonomia elementi di costume e attrezzeria attraverso l’uso di materiali semplici e di riciclo. 

Teatro Romano di Ostia Antica. Una parte del volume è dedicata agli spartiti, al copione ed infine a un viaggio all’interno della scrittura musicale.

Sono questi gli strumenti che costituiscono un prodotto editoriale e musicale unico capace di coniugare alta qualità tecnica ed artistica al divertimento, trasformando l’apprendimento dell’opera in un gioco piacevole ed aggregante anche grazie all’ausilio dei nuovi linguaggi multimediali utilizzati con finalità altamente educative. 

Scuola InCanto non si ferma nelle classi e nelle scuole, ma penetra nel tessuto sociale cittadino entrando nelle case e tra le famiglie che non sono solo il pubblico dello spettacolo finale, ma partecipano al percorso formativo dei bambini, cantando e imparando insieme a loro. Teatro Romano di Ostia Antica.

A compimento del percorso, c’è la messa in scena dello spettacolo finale, dove i veri protagonisti sono i bambini che, insieme ad artisti professionisti, accendono i Teatri italiani con il bel canto, le note e tanto entusiasmo, dando vita ad una festa della musica e del teatro che coinvolge in ogni replica migliaia di studenti.

Tutti i partecipanti, interpretano insieme ai cantanti e all’Orchestra Europa InCanto, i brani studiati nel corso dell’anno, eseguendo movimenti scenici e coreografici, indossando i costumi e utilizzando gli elementi di attrezzeria da loro stessi realizzati.

Scuola InCanto, attraverso la sinergia con il Piccolo Coro delle Mani Bianche 173° C.D. Tommaso Silvestri-Magarotto di Roma, da anni coinvolge nelle sue attività musicali gli alunni sordi e udenti della scuola primaria. Teatro Romano di Ostia Antica.

Tutti gli studenti infatti, guidati da operatori specializzati, imparano ad eseguire e segnare brani selezionati dell’opera con la LIS (Lingua Italiana dei Segni) per poi esibirsi in occasione dello spettacolo finale.

Inserire questa esperienza musicale consente di dare al progetto un carattere ancora più inclusivo e aggregante, permettendo agli udenti e ai sordi di accedere agli stessi contenuti, di emozionarsi e far emozionare nella condivisione di un’esperienza unica.

Teatro Romano di Ostia Antica, L’ELISIR D’AMORE

di Gaetano Donizetti

Maestro concertatore e Direttore

GERMANO NERI

Adattamento e drammaturgia

Nunzia Nigro

Regia Claudia Sorace

Scene Danilo Mancini

Costumi Francesco Morabito

Personaggi e interpreti

Adina Leonor Robert / Natalya Vasyliuk

Nemorino Simone Lollobattista / Vincenzo Tremante

Belcore Cesar Naassy / Matteo Torcaso

Dulcamara Giacomo Balla / Giovanni Luca Failla

Giannetta Francesca Rini

Narratore Elvio La Pira / Luca Staiano

Maestri collaboratori Leonardo Angelini/ Toomas Kaldaru

Coordinatori studenti Silvia Borella / Francesca Borrelli / Silvia Lo Giudice / Giulia Presti / Francesca Rini / Mariya Yudintseva

Nuovo allestimento – Produzione Europa InCanto

Teatro Romano di Ostia Antica. Europa InCanto Orchestra

VIOLINI PRIMI Francesca Colombo, Mariana Dudnic, Soichi Ichikawa, Federico Malatesta / VIOLINI SECONDI Adamo Fratarcangeli, Valentina Moriggi, Francesca Piccirillo / VIOLE

Raffaele Cocchia, Adelaide Pizzi, Roberta Rosato / VIOLONCELLI Flavio Malatesta, Fabrizia Pandimiglio, Riccardo Viscardi / CONTRABBASSI Camilo Calarco, Paolo Scozzi / FLAUTI Veronika Khiznashivili, Eugenia Tonelli / CLARINETTO Alessandro Soldani / FAGOTTO Francesco Pantaneschi / CORNO Francesco Lucantoni      / TROMBA Gabriele Puglisi / TIMPANI E PERCUSSIONI Carlo Capuano Coordinamento Orchestra Andrea Magnelli

EUROPA INCANTO IN “L’ELISIR D’AMOR”

Teatro Romano di Ostia Antica dal 3 al 4 e dal 6 al 12 giugno 2021

Primo spettacolo ore 18.30

Secondo spettacolo ore 21.00

I biglietti:

adulti € 12,00;

bambini fino a 2 anni gratuito;

bambini da 2 a 10 anni € 6

Per info: prenotazioni@europaincanto.com

www.europaincanto.com

Con il sostegno di: Ministero della Cultura / Regione Lazio / SIAE “Per Chi Crea”

Con il Patrocinio del Comune di Roma

TEATRO ROMANO / OSTIA ANTICA FESTIVAL 2021 – “IL MITO E IL SOGNO – VI EDIZIONE”

PARCO ARCHEOLOGICO – VIALE DEI ROMAGNOLI 717 – 00119 – OSTIA ANTICA – ROMA

Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – fabianamanuelli@gmail.com

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Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli

Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli – Roma, 2 giugno 2021 – dalle ore 12


Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli, in “discorso sul Mito – frammenti”

Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli – ore 12 – Latinoamericana – storie dell’altro mondo: Racconti e miti precolombiani (per spettatori dai 6 anni in su)

ore 15 – Sfide al potere: Aracne, Prometeo
ore 17 – Nascita di una civiltà: Europa, Atene
ore 19 – Eros e Metamorfosi: Atteone

“Ricordo esattamente quando ho scoperto il potere del mito e della parola ascoltando dalla voce dei miei nonni la storia di Ulisse che si prende gioco di Polifemo quando dice di chiamarsi “Nessuno”. discorso sul Mito è il mio tentativo da attore/autore di restituire e condividere quel sentimento di meraviglia.” Vittorio Continelli

Mercoledì 2 giugno dalle ore 12, al Teatro Villa Pamphilj di Roma è di scena Vittorio Continelli con lo spettacolo “discorso sul Mito” composto da quattro differenti racconti: Latinoamericana, Sfide al potere, Nascita di una civiltà e Eros e Metamorfosi.

Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli “discorso sul Mito” racconta passioni, sentimenti, avventure, disavventure, amori e metamorfosi di dèi e uomini.

Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli
Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli

Vittorio Continelli mette in scena una serie di racconti incentrati sulle vicende della mitologia restituendo uno sguardo talvolta impietoso, talvolta divertito sull’umanità e sul presente.

Gli spettatori entrano in teatro, l’attore li accoglie, li invita ad accomodarsi, rivolge loro qualche parola di benvenuto e poi sceglie una storia tratta dal suo repertorio, per ogni gruppo, per ogni spettatore una storia diversa.

Si parte dal suono di un carillon e poi comincia il racconto.

Ognuno può riconoscersi nei sentimenti e nelle azioni dei protagonisti delle storie – dèi ed eroi ma non solo.

discorso sul Mito ci racconta tutti così come siamo: coraggiosi e codardi allo stesso tempo, avventurieri e vittime delle nostre più intime paure.

È il racconto dell’umanità attraverso il filtro di storie antichissime.

Ognuno può ritrovare sé stesso nelle vicende di Orfeo o in quelle di Euridice, ognuno può immaginare di essere Zeus o una delle sue vittime.

Discorso sul Mito è un progetto che da quasi dieci anni gira l’Italia incontrando il pubblico ovunque se ne dia l’occasione: negli appartamenti, nelle aule scolastiche, nelle sedi associative, nei giardini. In questo momento però, al di là delle difficoltà oggettive imposte dal tempo che viviamo, ci è sembrato doveroso stare su un palco, ribadire che il teatro è un luogo vivo.

Non è soltanto una testimonianza, ma un tentativo vero di ricucire una distanza.

In questa nuova versione del progetto l’incontro con gli spettatori avviene per piccoli gruppi nel corso di un’intera giornata.

A ciascuno di essi (anche se dovesse trattarsi di un solo spettatore) viene donata una storia tratta da un ampio repertorio che va dalla mitologia classica a quella precolombiana, quest’ultima sezione è pensata anche per gli spettatori più piccoli.

L’abbraccio (metaforico) con gli spettatori è ciò che più ci è mancato in questi lunghi mesi di silenzio forzato.

Tornare in teatro e scegliere di restarci per un giorno intero è un atto d’amore oltre che una rivendicazione.

Si tratta di una sfida, di un esercizio ostinato di volontà e di libertà, un tentativo di tornare ad abitare i teatri più piccoli e con meno risorse a disposizione.

“discorso sul Mito – frammenti” è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) e rientra nel programma Roma Culture. 

TEATRO VILLA PAMPHILJ – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

“discorso sul Mito – frammenti”

ore 12 – Latinoamericana – storie dell’altro mondo: Racconti e miti precolombiani (per spettatori dai 6 anni in su)

ore 15 – Sfide al potere: Aracne, Prometeo

ore 17 – Nascita di una civiltà: Europa, Atene

ore 19 – Eros e Metamorfosi: Atteone

Costi biglietti: 7€: singolo spettacolo.

10€: due spettacoli

14€: tre spettacoli

21€: quattro spettacoli

E’ consigliata la prenotazione​

CANALI SOCIAL TEATRO VILLA PAMPHILJ

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),

Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it)
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

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Teatro Biblioteca Quarticciolo #TBQestate.

Teatro Biblioteca Quarticciolo #TBQestate. Sempre più fuori, programmazione estiva dentro e “fuori” dal Teatro Biblioteca Quarticciolo (in diversi luoghi del Municipio V – Roma Capitale)


Teatro Biblioteca Quarticciolo #TBQestate. Due spettacoli all’aperto in cuffia:

Teatro Biblioteca Quarticciolo #TBQestate. Psicopompo/Scena Verticale (5 e 6 giugno ore 21.00, Parco delle Energie ex Snia); Radio Ghetto_voci libere/Radio Ghetto (13 giugno ore 20.30, Parco Alessandrino)

Teatro Biblioteca Quarticciolo #TBQestate. Un concerto: Migrazioni sonore/H.E.R. (20 giugno ore 20.30, Parco Modesto di Veglia)

Due incontri: #TBQLetteraturaePeriferia a cura di Francesco Pacifico (5 e 16 luglio ore 18, Teatro Biblioteca Quarticciolo),

Teatro Biblioteca Quarticciolo #TBQestate. Due spettacoli con musica dal vivo:

Storia di un uomo e della sua ombra/Principio Attivo Teatro (6 luglio ore18.30, Parco Alessandrino)

Piccoli funerali/Maurizio Rippa (22 luglio ore 20.30, Parco Alessandrino)

Festival Internazionale di Danza:

Fuori Programma dall’8 giugno al 4 luglio

#TBQweb #TBQvoices #TBQscuole #TBQfamiglie#TBQletteraturaeperiferia #TBQestate #TBQfuori #TiCOnline #teatriincomune #TdR #romaculture.

Dopo mesi di attività a porte chiuse, torna all’aperto la programmazione del Teatro Biblioteca Quarticciolo, pensata per coabitare gioiosamente lo spazio pubblico in sicurezza e incontrarsi nuovamente, in contatto con i luoghi del Municipio V-Roma Capitale. “Sempre più fuori” è il titolo della stagione: fuori dai ghetti, fuori dagli edifici, fuori dalle prospettive che leggono le periferie come luoghi del disagio. Fuori da noi, per relazionarci a una comunità, fuori da Internet e dagli schermi.

Dal 5 giugno al 22 luglio spettacoli, incontri, laboratori e Fuori Programma Festival Internazionale di Danza.

La programmazione inizia con due spettacoli all’aperto in cuffia: Psicopompo di Scena Verticale, in collaborazione con Municipio V- Roma Capitale (5 e 6 giugno ore 21.00, Parco delle Energie ex Snia, ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria) e Radio Ghetto_voci libere/Collettivo Radio Ghetto, in collaborazione con Teatro Studio Uno (13 giugno ore 20.30, Parco Alessandrino).

Il primo, Psicopompo, è uno spettacolo prodotto da Scena Verticale, scritto e diretto da Dario De Luca e suono di Hubert Westkemper.

Teatro Biblioteca Quarticciolo #TBQestate.
Teatro Biblioteca Quarticciolo #TBQestate.

Un uomo e una donna, chiusi in casa, si confrontano sulla morte, contemplando i propri abissi. I due performer, Milvia Marigliano e Dario De Luca agiscono in un box di vetro al Parco delle Energie ex Snia e gli astanti possono ascoltarne i dialoghi tramite cuffie.

Il secondo, Radio Ghetto_voci libere nasce per mettere in scena, in una modalità performativa, l’archivio e l’esperienza della radio partecipata Radio Ghetto appunto, vissuta all’interno dei ghetti dei braccianti agricoli, nelle campagne dell’agro foggiano.

Lo spettacolo, interpretato da Francesca Farcomeni e diretto da Luca Lòtano con jack Spittle e Raffaele Urselli, è un viaggio sonoro, un dialogo tra racconto e tracce audio che riflettono su capitalismo, migrazioni, sfruttamento e caporalato.

Il 19 giugno (ore 18.00) il palco del Teatro Biblioteca Quarticciolo è calcato dai più piccoli con il saggio finale del laboratorio Chi è di scena? a cura di Jessica Bertagni/Compagnia TeatroViola. Ingresso gratuito.

Il 20 giugno (ore 20.30) al Parco Modesto di Veglia (Quarticciolo), Sempre più fuori continua con il concerto Migrazioni Sonore della musicista H.E.R., violino, pianoforte e voce.

Il concerto, in collaborazione con Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli per Roma Pride, fa della transizione un punto di partenza, della migrazione un atto dovuto, in un vortice di suggestioni sonore sempre su un confine in divenire.

Si prosegue con la musica dal vivo con altri due spettacoli: il 6 luglio (ore 18.30), al Parco Alessandrino Storia di un uomo e della sua ombra (mannagia a mort) con Giuseppe Semeraro, Dario Cadei e Leone Marco Bartolo, regia di Giuseppe Semeraro, produzione Principio Attivo Teatro, con musiche originali eseguite dal vivo da Leone Marco Bartolo
e luci di Otto Marco Mercante.

Lo spettacolo pensato per le famiglie, vincitore del premio Eolo awards 2010, è un “cartone animato” in bianco e nero, un film muto con due performer in carne e ossa che raccontano conflitti, equivoci e gag divertenti e poetiche allo stesso tempo.

Uno spettacolo che fa ridere, riflettere e commuovere. Il 22 luglio (ore 20.30), sempre al Parco Alessandrino, Piccoli funerali di e con Maurizio Rippa con musica dal vivo di Amedeo Monda (voce e chitarra). Spettacolo vincitore alla VI edizione de I Teatri del Sacro – Ascoli Piceno 2019, Piccoli Funerali è una partitura drammaturgica e musicale che veicola una dedica, un saluto, un gesto che riporta alla memoria chi non c’è più.

Il 5 e 16 luglio (ore 18), in presenza al Teatro Biblioteca Quarticciolo e online sul canale Youtube di Biblioteche di Roma e sulle pagine fb @biblioteche.roma e @teatrobibliotecaquarticciolo, gli ultimi due appuntamenti del ciclo di incontri TBQ Letteratura e Periferia, in collaborazione con Biblioteche di Roma a cura di Francesco Pacifico, con ospiti in via di definizione. Ingresso gratuito.

Dall’8 giugno al 4 luglio il Teatro Biblioteca Quarticciolo si fa dimora del Festival Internazionale di Danza: Fuori Programma diretto da Valentina Marini.

Fuori Programma si svolge attraverso un’articolata programmazione dislocata tra il Municipio V – Roma Capitale e il Teatro India.

La prima parte del Festival è ospitata dal Teatro Biblioteca Quarticciolo ed inaugura con tre residenze di creazione:

Dal 14 al 18 giugno Davide Valrosso, prodotto da Nina; segue dal 21al 25 giugno la residenza di Daria Greco con Crangon Crangon_studio, prodotto da Chiasma; e la terza dal 28 giugno al 2 luglio di Alessandra Cristiani con Naturans – Da Auguste Rodin_studio, prodotto da PinDoc. Mentre il 3 luglio (ore 13.00) il palco del Teatro Biblioteca Quarticciolo dà spazio alla selezione del prestigioso Premio Prospettiva Danza diretto da Laura Pulin e pensato per promuovere la creatività degli artisti e delle artiste emergenti.

Il Festival prosegue con spettacoli di elevato calibro come Tempi Moderni/UN DANTE CORRETTO BRAVO GRAZIE dal 23 al 25 giugno (ore 20.00), Parco Modesto di Veglia.

Uno spettacolo di ALDES per la regia di Roberto Castello. Un Dante corretto bravo grazie è il titolo del testo originale che Andrea Cosentino ha scritto per uno degli spettacoli che compongono il progetto “Tempi Moderni – La commedia rivista”, edizione 2021.

Una breve conferenza spettacolo dadaista e irriverente su Dante, che l’attore restituisce in scena accanto alle percussioni di Matteo Sodini e le coreografie di Erica Bravini.

Il progetto commuta il costo del biglietto di partecipazione con l’offerta di beni di prima necessità.

Tale catena di solidarietà trova sostanza nella collaborazione dell’Associazione Asinitas Onlus e Comunità Educante Quarticciolo che distribuiranno i beni alle comunità locali. Il 28 e 29 giugno (ore 20.15), al Parco Alessandrino va in scena il suggestivo MAD di Balletto Civile, regia di Michela Lucenti. Mad (Museo Antropologico del danzatore) è un progetto tra installazione e performance che coinvolge gli spettatori in un percorso immaginifico guidato dai sei danzatori/attori che agiscono in piccole teche trasparenti.

Il 28 giugno (ore 11.00), la stessa compagnia condurrà al Parco Alessandrino il laboratorio Il Corpo Ricorda, pensato in particolare per gli e le abitanti del V Municipio in fascia di età over 60.

Chiude la sezione spettacoli del Festival, nella sua parte al Municipio V, SIMULACRO del famoso coreografo spagnolo Marcos Morau, un progetto in prima assoluta appositamente pensato per Fuori Programma e il Parco Alessandrino dal 2 al 4 Luglio (ore 20.00).

Con questo progetto Marcos Morau dirigerà la compagnia italiana Spellbound Contemporary Ballet e quella spagnola La Veronal in un lavoro che lascia agli spettatori lo spazio per contribuire con il proprio universo immaginativo. 

I tre spettacoli sono inoltre approfonditi da incontri di discussione a cura di Casa dello Spettatore. Per il programma completo di Fuori Programma, e le azioni previste al Teatro India si rimanda al sito www.fuoriprogramma.com.

Teatro Biblioteca Quarticciolo Via Ostuni 8 – Roma

Direzione Giorgio Andriani, Antonino Pirillo, Valentina Marini

Consulenza culturale Valentina Valentini

Luoghi:

Parco delle Energie – ex Snia, via Prenestina 175

Parco Modesto di Veglia, via Ugento 30

Parco Alessandrino con appuntamento a Teatro

Info e prenotazioni tel 06 69426222 promozione@teatrobibliotecaquarticciolo.it  

Botteghino feriali ore 18-21.30, festivi ore 16-18.30

Biglietti

da 3€ a 12€

Teatro Ragazzi 15€ per 2 persone, 20€ per tre persone

Acquisto on line http://www.2tickets.it/TitoliEse.aspx?ide=1802&set=T  

Canali digitali:

https://www.facebook.com/teatrobibliotecaquarticciolo/

https://www.instagram.com/teatrobibliotecaquarticciolo/?hl=it

www.teatrobibliotecaquarticciolo.it

https://vimeo.com/tbqvoices

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Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui, XXXI edizione del Festival Concerti nel Parco Estate 2021


Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Ricominciamo… a incontrare gli amici di sempre, a sentire della bella musica dal vivo, a uscire e mangiare insieme Ricominciamo a vivere la nostra solita, ordinaria, banale vita quotidiana, che non ci è mai sembrata così bella. Ricominciamo da qui.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Il Festival, I Concerti nel Parco, Estate 2021, giunto alla sua trentunesima edizione si svolgerà a Roma, nel parco della Casa del Jazz dal 4 luglio al 2 agosto ed è inserito nel palinsesto dell’Estate Romana 2021 promossa da Roma Capitale.

La XXXI edizione del Festival I Concerti nel Parco, Estate 2021 è sostenuta dal MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione generale dello Spettacolo dal Vivo, dalla Regione Lazio e da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale.

L’edizione 2021 è realizzata in collaborazione con Casa del Jazz – Fondazione Musica per Roma.

Teresa Azzaro, direttore artistico della manifestazione, introduce così quest’edizione: Ricominciamo… A incontrare gli amici di sempre, a sentire della bella musica dal vivo, a uscire e mangiare insieme. Ricominciamo a vivere la nostra solita, ordinaria, banale vita quotidiana, che non ci è mai sembrata così bella.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Ricominciamo da qui.

Questa programmazione è stata immaginata, ripensandoci a ritroso, con la speranza, giorno dopo giorno, di esserci lasciati il peggio alle spalle.

E quindi c’è leggerezza, ma anche contenuto. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Voglia di divertirsi ma anche di non archiviare quei momenti di approfondimento – quel guardarci dentro e guardare l’altro con uno sguardo meno frettoloso – che ci ha portato la situazione di forzato isolamento.

Ancora una volta il nostro “teatro sotto le stelle” è semplicemente favoloso, il parco di Casa del Jazz è forse la più suggestiva e magica venue dell’Estate Romana 2021, felicemente gestita dalla Fondazione Musica per Roma, con cui siamo lieti di collaborare già da un quinquennio.

Undici eventi nella splendida cornice del Parco della Casa del Jazz, tutte nuove produzioni a cavallo tra musica, teatro e danza, multidisciplinarietà che è la cifra stilistica del festival, molte date uniche e in prima assoluta o prima a Roma; una programmazione frutto di una ricerca continua che spazia liberamente in territori eterogenei, ma sempre con grande attenzione all’originalità e alla qualità delle proposte. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. I Concerti nel Parco apre domenica 4 luglio con una Prima a Roma, “DI MARE E DI VENTO” Viaggio nella musica di Gianmaria Testa, nuovo spettacolo di NERI MARCORÈ, in cui l’artista omaggia il musicista scomparso seguendo le tracce del suo libro “Da questa parte del mare”.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.
Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Neri Marcorè (voce e chitarra) ci accompagna in questo viaggio con il rispetto e l’eleganza che ha contraddistinto i suoi precedenti lavori di musica e parole sull’opera di Gaber e di De André, a cui Marcorè dedicherà qualche brano. 

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Ad accompagnarlo ci sono Stefano Cabrera al violoncello e Domenico Mariorenzi al pianoforte e alla chitarra. 

“Da questa parte del mare” è il libro di Gianmaria Testa, uscito postumo nel 2017, che racconta le storie, le suggestioni e le situazioni che lo hanno portato alle composizioni dell’album omonimo del 2006.

Il racconto dei grandi movimenti popolari degli ultimi decenni, delle radici e della loro importanza suggerisce una riflessione di sicura attualità sule ragioni del partire e attraversare deserti e mari, sul senso di sradicamento e smarrimento che accompagna ogni abbandono della propria terra. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Il Festival prosegue martedì 6 luglio con un’altra Prima a Roma, “VIENTO Y TIEMPO” La musica che scorre nelle strade dell’Avana in cui siamo cresciuti…un nuovo progetto di GONZALO RUBALCABA e AYMÉE NUVIOLA, due musicisti acclamati in tutto il mondo e vincitori di Grammy, la cui storia è davvero poetica.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Una storia che nasce tra le strade dell’Avana, a Cuba, e le stanze del conservatorio di musica.

Due madri che portano i figli a studiare pianoforte, un’insegnante di nome Silvia e l’ingenua passione per la musica di due bambini.

Sono passati anni orami da quando Gonzalo Rubalcaba e Aymée Nuviola giocavano sulle scale del Conservatorio.

Nel frattempo la voce calda di Aymée si è sparsa per mari e cieli, ha vinto un Grammy ed è diventata un’artista internazionale.

Analogamente, Gonzalo Rubalcaba ha vinto 2 Grammy vinti ed è divenuto uno dei pianisti più acclamati nel panorama mondiale.Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Oggi si sono ritrovati, per dare vita a questo progetto che porta nel titolo la sensazione di dolce malinconia nel rimembrare le cose passate insieme al continuo fluire della vita, come ci racconta Gonzalo Rubalcaba – Mi porta gioia, soddisfazione, malinconia e orgoglio questo progetto.

Contiene molte cose: la grandezza di Aymée, l’Avana e i suoi abitanti, la band, i nostri cari, i nostri amici…e aggiunge Aymée Nuviola – è un sogno d’infanzia che si avvera. 

In un certo senso, sta dicendo alle nostre madri, che non sono più con noi, che i loro sforzi non sono stati vani, e che quei due bambini per cui hanno combattuto sono ancora uniti. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

È un omaggio alla musica che scorre per le strade dell’Avana con cui siamo cresciuti.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Venerdì 9 luglio, ancora una Prima a Roma, “NEL MEZZO DEL CASIN DI NOSTRA VITA” per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, le imperdibili terzine simil dantesche di MAURIZIO LASTRICO il più stralunato dei nostri comici.

Gli spettacoli di Lastrico sono il frutto della sua interazione con il pubblico, la sua sperimentazione sul linguaggio parlato e scritto nasce dall’osservazione di realtà fra loro molto distanti: il mondo dei bar, in cui si mescolano borbottii e luoghi comuni, gli oratori delle parrocchie, i teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole (dell’obbligo e di recitazione), la campagna e la città.

L’attore si esibirà nei suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il tono alto e quello basso, che raccontano con ironia di incidenti quotidiani, di una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita….storie di vita condensate, in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto.

Ad accompagnarlo in questo divertente viaggio nella “Commedia” dei nostri giorni, un frizzante quartetto vocale femminile, le GLORIUS 4 che presenta con “GloriusfourDante” una personale rilettura musicale dei tre gironi danteschi in chiave jazz e pop e musiche della popolare. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Martedì 13 luglio, unica data a Roma, “PIANO SOLO” con MICHAEL NYMAN.

Mito vivente della musica contemporanea che non ha certo bisogno di presentazioni, il pianista e compositore torna a Roma dopo cinque anni di assenza con alcuni grandi classici del suo catalogo che lo ha reso celebre nel mondo, brani tratti dagli album Piano Sings e Piano Sings 2  ed alcuni inediti presenti nel nuovo lavoro discografico di prossima uscita,

“Tutta la mia musica inizia come musica per pianoforte, quindi l’opportunità di tornare a quell’essenza mi ha fatto appello”

Tra i più amati e innovativi compositori inglesi, Michael Nyman ha scritto opere, colonne sonore, concerti per quartetti d’archi e orchestre. Molto più di un compositore, Nyman è inoltre musicista, direttore d’orchestra, pianista, autore, musicologo e ora anche fotografo e regista. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Tra le più celebri colonne sonore composte si annoverano quelle per Peter Greenaway (con cui collabora alla realizzazione di una dozzina di film, tra cui Il mistero dei giardini di Compton House, 1982), Jane Campion (Lezioni di piano, 1992, della cui colonna sonora sono state vendute oltre tre milioni di copie), Neil Jordan (Fine di una storia, 1999), Michael Winterbottom (quattro film, tra cui Wonderland, 1999).

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Sabato 17 luglio, sempre in Prima a Roma “OJOS DE GATO” Tributo a Gato Barbieri con GIOVANNI GUIDI alla guida di un Quintetto d’eccezione

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.
Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

formato dai newyorchesi di adozione e internazionalmente acclamati James Brandon Lewis, Brandon Lopez, Chad Taylor e Francisco Mela e da Gianluca Petrella, uno dei talenti italiani più riconosciuti nel mondo, in un ensemble inedito e formidabile, per celebrare un’indiscussa leggenda della musica.

Quarant’anni dopo la pubblicazione di The Third World (1970), che molti considerano uno dei primi esempi dell’incontro tra Jazz e World Music, Giovanni Guidi omaggia il grande sassofonista argentino. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Giovanni Guidi è fra i pianisti europei più creativi: suona con un proprio approccio fortemente lirico, trae ispirazioni dal jazz contemporaneo e dal free, compone materiale originale.

Nato a Foligno nel 1985, Guidi ha esordito sui palchi internazionali nelle formazioni guidate da Enrico Rava, che lo ha invitato nella sua band dopo averlo ascoltato suonare, rimanendo colpito dall’intensità del giovane pianista, allora diciasettenne.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Martedì 20 luglio, Prima a Roma, “FUGGI LA TERRA E L’ONDE ” Sul mare si fugge o si rincorre qualcosa, un altro spettacolo tra teatro e musica  di e con LINO GUANCIALE in cui l’attore, che ne ha scritto la drammaturgia,

spazia da Joseph Conrad ad anonimi cronisti arabi, da detti e credenze di popoli diversi  (storie popolari ritrovate in testi quasi sconosciuti e rielaborati)  ad alcuni  celeberrimi canti dell’Eneide riproposti nella sua originale scrittura, per giungere infine ad un una storia contemporanea e vera, che sempre racconta di mare, di fuga, di ricerca di una vita migliore:

Guanciale in parte riassume ed in parte racconta la storia di Alì Ehsani, ragazzino Afgano di Kabul  a cui è stato ispirato anche il libro “Stanotte guardiamo le stelle”. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Lo spettacolo a cui fanno da sottofondo musicale brani di Sciarrino, Trenet, Dalla, Buscaglione, e musiche tradizionali afgane, illustra una frastagliata ma profonda linea di congiunzione, quella della ricerca della salvezza e della felicità attraverso la sfida al mare.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Guanciale si è ispirato alle parole del grande scrittore Joseph Conrad:

Il mare non è mai stato amico dell’uomo. Tutt’al più, da Odisseo a noi, è stato complice della sua irrequietezza. Le storie poi, si somigliano…

Le storie dei marinai sono di una semplicità assoluta, e il loro significato può stare tutto intero nel guscio di una noce.

Sul mare si fugge o si rincorre qualcosa.

Proprio per questo, racconta Lino Guanciale – il mare e l’avventura abitano nel nostro immaginario la stessa dimensione metaforica, confusi in un abbraccio complesso che lega insieme tanto l’ebbrezza della scoperta quanto la paura della natura e dell’ignoto.

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Domenica 25 luglio, in occasione dei 100 anni dalla nascita di Piazzolla YAMANDU COSTA e MARTÍN SUED, Tra Tango e Choro, omaggio ad Astor.

Un incontro al vertice della musica, tra due grandissimi musicisti sud-americani, un brasiliano e un argentino.

E’ un percorso emozionante e virtuoso tra brani originali, brani di compositori latino-americani, con sonorità che alternano Tango e Choro.

I due si sono incontrati a Rio de Janeiro dove abitavano entrambi e all’epoca poi nel 2019 si sono ritrovati a Lisbona, città crocevia di culture, perfetta per creare questa vera magia musicale. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Ciò che gli ha uniti immediatamente – tra le altre cose – è stata l’ammirazione per la musica di Astor Piazzolla, in repertorio nei loro rispettivi progetti.

Si nota infatti la sua forte influenza in alcune composizioni.

MARTÍN SUED é um bandoneonista, compositore e arrangiatore, uno dei più importanti strumentisti argentini della sua generazione.  

YAMANDU COSTA è un chitarrista e compositore brasiliana, virtuoso della chitarra a sette corde, usata in Brasile principalmente nel Choro e nel Samba. Yamandu suona dal Choro alla musica classica, passando per gli stili gaùchos come milonghe, tanghi, zambas e chamané.  

Uno dei maggiori fenomeni della musica brasiliana di tutti i tempi, Yamandu conferma e merita tutti gli elogi che gli vengono fatti. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Poco prima della sua scomparsa, Paco de Lucia ha assistito ad un suo concerto in Brasile. S

i vede nel filmato il Maestro spagnolo applaudire in piedi Yamandu, visibilmente emozionato.

Mercoledì 28 luglio, VER MEU AMOR Una avvincente nuova idea di fado, che è insieme pop e jazz, per uno spettacolo che sancisce il debutto a Roma di SALVADOR SOBRAL,

uno degli artisti più internazionali del Portogallo, grazie al suo clamoroso trionfo all’Eurovision Song Contest 2017, con una canzone composta dalla sorella Luísa Sobral, che ha realizzato il punteggio più alto nella storia del festival.

Registrato principalmente presso Le Manoir de Léon Studios nel sud della Francia a gennaio di quest’anno, bpm uscito a maggio 2021 è il primo album composto interamente da Salvador, insieme all’inseparabile partner Leo Aldrey.

Le canzoni di bpm provengono da un primo concept nato durante un ritiro nel sud del Portogallo, dove Leo e Salvador hanno abbozzato le basi dell’album che contiene nove canzoni in portoghese, due in inglese e due in spagnolo, ed è la testimonianza della duratura versatilità e visione globale di Salvador. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Oltre alla sezione ritmica che lo accompagna dal primo album André Rosinha (contrabbasso) e Bruno Pedroso (batteria) Salvador ha aggiunto diversi membri alla formazione per questo progetto: André Santos (chitarre), Abe Rábade (pianoforte) e Leo Aldrey (tastiere ed effetti).

Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui. Sabato 31 luglio, in Prima Assoluta, una nuova produzione “SCIARADA” le prime braccia nude della stagione di e con FILIPPO TIMI che ha scelto personalmente come suoi partner un quartetto di giovani e promettenti attori e musicisti romani,

l’attore e rapper Giovanni Onorato, l’attore e polistrumentista Claudio Iarena, il batterista Mario Russo, guidati dal già noto producer e sound engineer Lorenzo Minozzi.

Come già in altre precedenti occasioni, la direzione artistica del festival, ha dato carta bianca al talento vulcanico ed istrionico dell’attore umbro, che ha scelto di declinare in tre diversi tableaux assolutamente diversi anzi antitetici tra loro, il tema del desiderio, ispirato dall’opera e dalla figura del drammaturgo francese Bernard – Marie Koltès.

Il progetto, ancora work in progress, splitterà su diversi piani drammaturgici e sonori, dal dramma al gioco, dal grottesco all’immaginario, dal trucido al tenero, così com’è nell’universo caleidoscopico di Filippo Timi.                

Domenica 1 agosto, in Prima a Roma, “ASTOR” Un secolo di Tango, una nuova produzione del BALLETTO DI ROMA e le musiche di Astor PIAZZOLLA eseguite dal bandoneonista MARIO STEFANO PIETRODARCHI, con  la direzione musicale e arrangiamenti di Roberto Molinelli, le coreografie di Valerio Longo, il light design, Carlo Cerri e la regia di Carlos Branca

La Compagnia del Balletto di Roma intraprende un nuovo viaggio nelle suggestioni e nelle sonorità del tango, in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla (2021), tra i più importanti autori e interpreti musicali di questa forma d’arte nata, nei sobborghi di una Buenos Aires di fine ‘800, dall’esigenza di comunicare tra persone di culture, lingue e tradizioni diverse: il tango ci ricorda che i passi del migrante sono, oggi più che mai, quelli che vivono tra distacco e speranza.

Le musiche di Piazzolla, arrangiate per l’occasione dall’estro eclettico di Molinelli, ed eseguite al bandoneón da Mario Stefano Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, saranno le vere protagoniste di questo concerto danzato; lo strumento è protagonista a tal punto che la sua musica diventa quasi un soffio, un respiro che alimenta il fuoco del movimento scenico, diretto dal regista argentino Carlos Branca, fondendosi con esso: una partitura che si arricchisce – attraverso il corpo – di melodie cinetiche.

Grande chiusura all’insegna del ritmo per I Concerti nel Parco, lunedì 2 agosto con una nuova produzione in Prima Assoluta, “DANCEFLOOR” Discoteca sotto le stelle con l’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO.

Sono passate quasi due decadi dalla formazione (nel 2002) di questo ensemble unico nel panorama musicale mondiale, un progetto diretto da Mario Tronco che ha ridefinito il concetto di World Music e ispirato decine di esperienze analoghe in Italia e nel mondo.

Anni, specie gli ultimi, in cui la OPV ha giocato a tutto campo, passando con disinvoltura ed entusiasmo dal teatro (“Carmen”, “Il Flauto Magico”, “Il Giro Del Mondo in 80 Minuti” e “Don Giovanni”) al cinema (Premio David di Donatello 2020 per le musiche del film “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”), alla musica sacra (“Credo”).

Esperienze che hanno ulteriormente arricchito e contaminato la musicalità e la poetica dell’Orchestra, nel frattempo diventata sempre più band grazie ad una formazione ormai rodatissima, capace di spaziare fra i generi e le culture, pur mantenendo una propria definita identità sonora.

La OPV ripartirà dalle atmosfere de “L’Isola Di Legno” e dai classici del suo repertorio per arrivare ai brani del nuovo album in lavorazione. Parco di Casa Del Jazz, #RICOMINCIAMOdaqui.

Uno show in cui la musica, il ritmo e il ballo saranno di nuovo gli unici protagonisti e che rappresentano un ritorno alle origini e contemporaneamente un salto nel futuro.

Relazioni con la stampa: Marina Nocilla 338 7172263; marinanocilla@gmail.com

Maurizio Quattrini: 338 8485333; maurizioquattrini@yahoo.it

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Info tel. 06.5816987 | 339.8041777
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LUOGO: CASA DEL JAZZ

INDIRIZZO: Viale di Porta Ardeatina, 55 – 00153 Roma

ORARIO SPETTACOLI ORE 21:00

REGOLAMENTO PRESCRIZIONI ANTI COVID  

E’ necessario , previo  accesso autorizzato  all’area spettacolo, prendere visione sul sito prendere visione del Regolamento, pubblicato sul sito www.iconcertinelparco.it

BIGLIETTI

4 ,6, 13 luglio da 25 a 20 euro+ dp

20, 31 luglio e 1, 2 agosto da 20 a  16 euro +  dp

9, 17, 25 e 28 luglio da 18 a 15 euro + dp

RIDUZIONI

Veli elenco dettagliato sul sito www.iconcertinelparco.it

PREVENDITE INTERNET                                                

www.ticketone.it

www.groupon.it

PREVENDITE TELEFONICHE                                                

Telefono TicketOne: 892.101

(dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 21:00 e il sabato dalle 9:00 alle 17:00)

Prenotazione posti spettatori diversamente abili

Se interessati, gli spettatori diversamente abili e loro accompagnatori possono effettuare la prenotazione dei posti disponibili scrivendo a info@iconcertinelparco.it entro 3 giorni dalla data dell’evento.

VENDITA IN LOCO

La biglietteria a Casa del Jazz è aperta al pubblico dalle ore 18:30 fino a 40 minuti dopo l’inizio dello spettacolo Si consiglia arrivare con congruo anticipo per adempiere alle prescrizioni sanitarie post Covid_19

PARCHEGGIO

La Casa del Jazz è servita da un parcheggio adiacente alla villa, in via Cristoforo Colombo angolo viale di Porta Ardeatina

Arrivare in Bus

Utilizzare la Linea 714, frequenza ogni 6 minuti, fermata Colombo/Marco Polo

Arrivare in Metro

Utilizzare la Linea B, fermata Piramide

DOVE MANGIARE

Ristorante -Pizzeria Bo.Bo all’interno del parco di Casa del Jazz

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Al via il Forum Scientifico “Energia ed Ambiente”.

Al via il Forum Scientifico “Energia ed Ambiente”. Il Rotary Club Roma Castelli Romani, presieduto dall’Avv. Maria Elisa Lucchetta Quercia, ha organizzato per la mattinata del 29 maggio 2021 il Forum scientifico dal titolo “Energia ed Ambiente”


Al via il Forum Scientifico “Energia ed Ambiente”. l’iniziativa si svolgerà a Castel Gandolfo presso il Centro Mariapoli, con inizio alle ore 9.30, e tratterà l’impatto ambientale delle fonti energetiche, a beneficio del territorio ma non solo.

Al via il Forum Scientifico “Energia ed Ambiente”. Sottolinea la Presidente Maria Elisa Lucchetta Quercia:

“Noi organizzatori auspichiamo, tra relatori in presenza e collegamenti a distanza, di coinvolgere un considerevole panel di esperti in materia, dai prestigiosi curricula e dalle inconfutabili esperienze professionali, con la possibilità di condividere questo forum con  chiunque sia interessato e si colleghi nei luoghi virtuali dove sarà annunciata  la visione streaming in diretta”.                                                                       

Alcune sinergie di rilievo accompagneranno l’organizzazione di questo convegno, tra cui quelle con l’Associazione ASTRI (Associazione di Scienziati e Tecnologi per la Ricerca Italiana), presieduta dal Fisico Nucleare Sergio Bartalucci, che precisa:

Al via il Forum Scientifico “Energia ed Ambiente”.
Al via il Forum Scientifico “Energia ed Ambiente”.

“La transizione ecologica, che punta nella direzione delle energie rinnovabili come soluzione al problema dei cambiamenti climatici, impone una seria riflessione, scientificamente fondata e scevra da pregiudizi ideologici, sulle conseguenze che ne derivano per l’economia e l’ambiente di un Paese sviluppato come l’Italia”.

Il Forum sarà dedicato ad un tema specifico nel quadro della problematica energetico-ambientale, e cioè il costo, economico ed ambientale, delle varie fonti di energia, raggruppate in 3 settori: le fonti fossili (FEC), carbone, petrolio e gas, le fonti rinnovabili (FER), solare, eolico, idroelettrico, geotermico, biomasse ed altre minori, e il nucleare da fissione (NUCL).

L’obiettivo che si prefiggono gli organizzatori è di contribuire ad una presa di coscienza della realtà complessa che fa scenario al dibattito sul futuro energetico dell’umanità, in cui motivazioni di stampo ideologico, improntate a visioni spesso grossolanamente errate della storia del progresso scientifico e tecnologico, non dovrebbero trovare posto.

Oltre alla Dr. M. Elisa Lucchetta, che porterà i saluti del Rotary Club Roma Castelli Romani, sarà presente il Fisico Sergio Bartalucci, che introdurrà i prestigiosi relatori, tra quelli in presenza e quelli in collegamento video. In ordine sparso, si alterneranno gli interventi della Prof. Emilia Costa (UniRoma1 – ASTRI), il Dr. Enrico Mariutti (Pres. IsAG), il Prof. Pierangelo Sardi (ex Cons. CNEL – ASTRI), l’Ing.Massimo Sepielli (ENEA – ASTRI), il Prof. Angelo Spena (Uniroma2 – ASTRI).

Forum Scientifico “Energia ed Ambiente”. Un contributo prezioso giungerà anche da parte del Dr. Enrico (Chicco) Testa (Presidente FISE/Assoambiente).

In collegamento dalla Basilicata, parleranno Marco Zipparri nelle vesti di Sindaco di Marsicovetere – (PZ) e l’Avv. Cinzia Pasquale (Pres. CFA). Infine, dall’Istituto L. Pasteur di Parigi, si collegherà anche il Dr. Valerio Laghi (Rotaract Club Roma Castelli Romani).

Il coordinamento sarà affidato al Dr. Marco Ferrazzoli, Capo Ufficio stampa CNR-Consiglio nazionale delle ricerche.

Il Rotary, fondato a Chicago il 23 febbraio 1905 dall’Avvocato Paul Harris, è  un’associazione internazionale di servizio tra le più rappresentate e le più rappresentative al mondo, ed è costituita da uomini e donne  provenienti dal mondo degli affari e delle professioni, che si impegnano per realizzare progetti umanitari e di assistenza alle comunità, incoraggiare il rispetto di rigorosi principi etici in tutti i campi, soprattutto in ambito professionale, diffondendo pace e buona volontà tra i popoli della Terra.

L’evento in rete sarà visionabile in modalità pubblica alla Pagina Official facebook

https://www.facebook.com/OfficialLisaBernardini

Lisa Bernardini

Giornalista – 347 1488234 occhiodellarte@gmail.com

Responsabile Ufficio stampa del Forum “Energia ed Ambiente”

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Kids Labia al Parco Labia – giochi creativi.

Kids Labia al Parco Labia – giochi creativi. Dal 30 maggio al 27 giugno Parco Labia diventa Kids Labia, spazio aperto tra giocoleria, bolle di sapone ed equilibrismi.


Kids Labia al Parco Labia – giochi creativi, circo, teatro: la città che riprende forma, anche per i bambini, abitando spazi condivisi e da condividere con tutti.

Kids Labia al Parco Labia – giochi creativi. Da domenica 30 maggio a domenica 27 giugno, Parco Labia, da Largo Fausta Labia (Zona Fidene Serpentara) diventerà Kids Labia, uno luogo aperto a tutti dove passare dai laboratori alla giocoleria, dalle bolle di sapone agli equilibrismi, immaginando una nuova città.

A inaugurare Kids Labia il 30 maggio alle ore 16.00 sarà la Premiata Compagnia Amilcare Polpacci & F.lli con il suo circo a pedali che trasformerà le strade del quartiere in passerelle, le piazze in piste da circo e i marciapiedi in palcoscenici portando in giro il Gran Varietà Velocizzo.

Un primo assaggio che proseguirà il 4 e 5 giugno con due giorni in compagnia diChien Barbù Mal Rasè: sabato con La città del domanidomani, laboratorio di riciclo creativo, e domenica con El Trio Churro spettacolo di clown teatrale, giocoleria e improvvisazione.

Ancora laboratori sabato 12 giugno con Valerio Bonsegna e, con l’installazione di giochi creativi in legno, stoffa e bambù, per un laboratorio volto a riscoprire la semplicità della creatività, sviluppando manualità, immaginazione e il pensiero logico del bambino e dell’adulto.

E ancora spettacolo domenica 13 giugno con la giocoleria e gli equilibrismi di Alessio Paolelli e il suo “Colpi Di Toss”.

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Con Elisa Spanò, il 19 giugno arriveranno anche le bolle di sapone, con Riciclando Sogni laboratorio di bolle di sapone con strumenti di riciclo, mentre il 20 giugno sarà la volta di  Trick Nik di e con Andrea Farnetani:

Kids Labia al Parco Labia – giochi creativi.
Kids Labia al Parco Labia – giochi creativi.

Un picnic inedito di trucchi e abilità, la cui estetica è ispirata alla classica tovaglia, a scacchi rossi e bianchi, compulsivamente presente in tutti gli elementi di scena.

Chiusura affidata a Chien Barbù Mal Rasé il 28 e 29 giugno: sabato con La Città Ideale, laboratorio di riciclo per sognare insieme grandi e piccini una nuova forma di città, e domenica con Smisurate Divagazioni, spettacolo di azione e reazione, gioco e follia.

Kids Labia, curato da Emanuele Avallone e Daniele Spadaro, fa parte di La Città Ideale, progetto ideato da Fabio Morgan, che si snoderà fino a fine luglio toccando le tante periferie romane, circumnavigando con le sue nuove visioni di arte popolare il centro storico e il suo ben consolidato patrimonio artistico.

La Città Ideale è un progetto di Fabio Morgan patrocinato da Biblioteche di Roma, in collaborazione con Municipio III, Municipio V, Municipio XIII, Municipio XIV.

Si ringrazia Fortezza Est, Ater Roma, A.G.S e INAF – Osservatorio Monte Mario

Info e prenotazioni: info@lacittaideale.eu

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12

Largo Fausta Labia – Zona Fidene, Roma – ingresso gratuito –

Programma Kids Labia

domenica 30 maggio
Parco Labia – ore 16.00

Parata Velopromozionale

parata di inaugurazione con la Premiata Compagnia Amilcare Polpacci e F.lli

La Premiata Compagnia Amilcare Polpacci & F.lli con il suo circo a pedali trasformerà le strade in passerelle, le piazze in piste da circo e i marciapiedi in palcoscenici portando in giro il Gran Varietà Velocizzo

sabato 5 giugno

Parco Labia – ore 18.00

La città del domanidomani

laboratorio di riciclo creativo

con Chien Barbu Mal Rasè
Come vorremmo la città? Strutture, edifici, strade, aree verdi ecc… verranno utilizzati tutti i materiali possibili, che, assemblati in tecnica mista dai partecipanti sotto la guida di Daniele Spadaro e Emanuele Avallone, svilupperemo la città ideale nella sua tridimensionalità. Tutto questo con oggetti di riciclo. La monnezza diventa quindi, piano piano, una città.

domenica 6 giugno

Parco Labia – ore 18.00

El Trio Churro

Di e con  Chien Barbu Mal Rasè

Spettacolo di clown teatrale, giocoleria e improvvisazione.

Due scalmanati circensi promettono di raccontare la storia del circo dalla sua nascita ad oggi, ma non sono in grado di eseguire realmente i numeri.

Con una serie di invenzioni strampalate e grazie all’aiuto del pubblico riescono ad eseguire, nonostante tutto, i numeri annunciati.

sabato 12 giugno

Parco Labia – ore 18.00

 Where is Valerio   con Valerio Bonsegna

Installazione di giochi creativi in legno, stoffa e bambù. Un laboratorio volto a riscoprire la semplicità della creatività, sviluppando manualità, immaginazione e il pensiero logico del bambino e dell’adulto.

domenica 13 giugno

Parco Labia – ore 18.00

“Colpi di Toss”
di e con Alessio Paolelli
“Colpi Di Toss” è uno spettacolo in continua evoluzione, che racchiude principalmente la disciplina della giocoleria classica, palloncini, tante gag, interazione col pubblico e un finale con tre torce infuocate a 3 metri d’altezza su un instabile monociclo. Il tutto contornato da un tema swing e rock ‘n roll.

sabato 19 giugno

Parco Labia – ore 18.00

Riciclando Sogni

laboratorio di bolle di sapone con strumenti di riciclo
con Elisa Spanò

In questa giornata impareremo a costruire, attraverso materiali di riciclo (fogli di carta,cartone,plastica),strumenti che ci permetteranno di fare le bolle di sapone di diverse grandezze e con diversi strumenti. Scopriremo anche la manipolazione delle bolle di sapone. Ogni partecipante alla fine del laboratorio riceverà una piccola “pozione magica” del sapone che useremo durate la giornata!

domenica 20 giugno

Parco Labia – ore 18.00

Trick Nik

di e con Andrea Farnetani

“Trick-Nic” è un picnic di trucchi e abilità, la cui estetica è ispirata alla classica tovaglia, a scacchi rossi e bianchi, compulsivamente presente in tutti gli elementi di scena.
Senza parole, “Trick-Nic” è uno spettacolo che promuove il gioco e una comunicazione intima, diretta e sensibile con il pubblico, che a sua volta condivide la sofferenza del clown nell’errore e l’euforia nel successo.

“Trick-Nic” è uno spettacolo che rende omaggio sia al clown tradizionale che a quello contemporaneo e che crea una vera atmosfera d’amore e di affetto tra attore e spettatore. “Trick-Nic” è vincitore del Pavè d’or al festival des artistes de rue 2014 a Vevey (CH) e sta girando per festival e rassegne di tutto il mondo.

sabato 26 giugno

Parco Labia – ore 18.00
La Città Ideale
Laboratorio di riciclo creativo

con Chien Barbu Mal Rasè
Come vorremmo la città? Strutture, edifici, strade, aree verdi ecc… verranno utilizzati tutti i materiali possibili, che, assemblati in tecnica mista dai partecipanti sotto la guida di Daniele Spadaro e Emanuele Avallone, svilupperemo la città ideale nella sua tridimensionalità.

Tutto questo con oggetti di riciclo. La monnezza diventa quindi, piano piano, una città.

domenica 27 giugno

Parco Labia – ore 18.00

Smisurate Divagazioni »

di e con Chien Barbù Mal Rasè

Smisurate Divagazioni, spettacolo di azione e reazione, gioco e follia e qualche gag per rompere il ghiaccio.

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Reggio Calabria “Cantieri Culturali” Reggio FilmFest.

Reggio Calabria “Cantieri Culturali” Reggio FilmFest. Dalla sinergia di due importanti realtà culturali reggine, Officina dell’Arte e Reggio FilmFest, nasce la kermesse “Cantieri Culturali”.


Reggio Calabria “Cantieri Culturali” Reggio FilmFest. Ambizioso progetto ideato dai professionisti Peppe Piromalli e Michele Geria con l’obiettivo di promuovere, conoscere e diffondere l’arte, in programma dal 12 al 25 Luglio nell’affascinante Arena “Ciccio Franco”.

Reggio Calabria “Cantieri Culturali” Reggio FilmFest. Quattordici giorni di arte pura dove il cinema e il teatro si fondono grazie alla presenza di noti attori, registi e produttori del panorama nazionale ed internazionale pronti a segnare l’estate reggina 2021.

Reggio Calabria “Cantieri Culturali” Reggio FilmFest.
Reggio Calabria “Cantieri Culturali” Reggio FilmFest.

L’evento prevede un vasto programma caratterizzato da spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, mostre, incontri, dibattiti, interventi documentari e tanto altro ancora.

Il cuore pulsante di “Cantieri Culturali” sarà il lungomare Falcomatà, precisamente l’imponente Arena dello Stretto che si trasformerà in un vero e proprio “villaggio della cultura”.

“Reggio FilmFest nasce nel 2004 ed è un festival del cinema indipendente che ha visto, negli anni, protagonisti artisti di fama internazionale ed è stato un trampolino di lancio per tanti registi e sceneggiatori – afferma il D.G Geria -.

Non potendoci dimenticare quello che abbiamo e stiamo vivendo a causa della pandemia che ha messo in ginocchio un Paese intero e la sua economia, insieme a Peppe Piromalli abbiamo pensato di realizzare un evento all’aperto dove saranno rigorosamente messe in campo tutte le normative anti Covid-19, che dia però, un po’ di respiro ad una popolazione che non vuole altro che riappropriarsi della sua quotidianità, dei suoi spazi, della sua arte.

Da qui, la ferma scelta di abbinare il festival del cinema ad una realtà ben consolidata sul territorio come l’Officina dell’Arte per portare in città l’arte a 360°”.

Pienamente d’accordo il direttore artistico dell’Oda, Peppe Piromalli, entusiasta di “abbinare la sua creatura ad una realtà positiva e produttiva del territorio come il Reggio FilmFest, evento di tiratura regionale e nazionale che, col tempo, è riuscito a mostrare il vero volto della città.

Un matrimonio culturale tra due menti che hanno lo stesso obiettivo: fare cose buone e portare il bello nel nostro territorio, far rivivere la cultura e l’arte in toto.

Abbiamo creato un team di professionisti e stiamo sviluppando un programma all’interno del quale sono state inserite anche delle MasterClass che, quotidianamente, saranno impartite da attori, registi, esperti del panorama nazionale ed internazionale pronti a dare utili consigli sulle varie discipline artistiche ai nostri giovani.

Ricordiamo che l’istruzione è l’unica cosa che nessuno potrà mai toglierci”.

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Giacomo Puccini invade la città con La Turandot

Giacomo Puccini invade la città con La Turandot. La Città Ideale prosegue con 99 variazioni del Nessun dorma da Turandot a cura del compositore e performer Francesco Leineri


Giacomo Puccini invade la città con La Turandot. Dal 4 al 6 giugno la più famosa aria di Giacomo Puccini invade la città a bordo di un’ape car da Fidene a Battistini, da Torrevecchia a Primavalle, da Serpentara a Primavalle

Giacomo Puccini invade la città con La Turandot. La Città Ideale prosegue a bordo di un’ape-car e porta Giacomo Puccini nelle periferie della capitale: lo fa dal 4 al 6 giugno con 99 variazioni del Nessun dorma da Turandot di Giacomo Puccini suonate da Francesco Leineri a bordo di un itinerante camioncino nei mercati rionali e nelle trafficate strade dei municipi III, V, XIII e XIV di Roma.

Giacomo Puccini invade la città con La Turandot. Un innesto di bellezza inconsueto, un’incursione improvvisa e mattutina, nella quotidianità del territorio, di un’opera dal linguaggio universale e di quei versi noti al mondo intero ma solitamente protagonisti di grandi palchi teatrali e suggestivi scenari.

Giacomo Puccini invade la città con La Turandot
Giacomo Puccini invade la città con La Turandot

Dal 4 al 6 giugno, tra le 10.00 e le 13.00 di mattina, quando la città si muove e fermenta, Puccini sarà in viaggio a Fidene, Serpentara, Vigne Nuove, Tufello, e poi ancora a Centocelle, Torpignattara, Quarticciolo, Pigneto, Montespaccato, Torrevecchia, Primavalle, Santa Maria della Pietà, Battistini e Pineta Sacchetti.

Per continuare a disegnare quella città ideale che, iniziata con Shakespeare nei cortili degli Ater, ora si confronta con quella che forse è la più nota aria mai scritta in italiano.

“Con Nessun Dorma abbiamo cercato di costruire un progetto che sostituisse ai rumori spesso fastidiosi e invadenti della città – clacson, ambulanze, liti, urla, motorini – una musica che aleggiasse per le vie e i quartieri della periferia e ridisegnasse un suono armonico della città” spiega Fabio Morgan, ideatore di La Città Ideale.

“Da qui l’idea di sviluppare un progetto con Francesco Leineri, portando Giacomo Puccini lì dove di lirico c’è poco, un momento di bellezza universale da incastonare nella nostra città ideale: dove svegliarci la mattina e avere la possibilità per un attimo di fermarci, quasi sovrastati dall’incanto”.

Dopo i concerti per pianoforte all’isola pedonale del Pigneto e a piazza Nuccitelli del 2019, con 99 variazioni del Nessun dorma il compositore e performer Francesco Leineri rinnova così la collaborazione con La Città Ideale, progetto ideato da Fabio Morgan.
“L’idea è nata dalla volontà di ampliare ancor di più la precedente esperienza di condivisione del fatto musicale, semplice e autentico, rendendola ancora più fruibile, ma straniante ed atipica” spiega Francesco Leineri.

“L’idea di Nessun dorma – prosegue Leineri – è una risposta un po’ caustica e sarcastica all’esaltazione della vittoria, illusoria quando non si considera il deserto della notte intorno.

Non saremo a Pechino, non ci sarà Calaf, ma vuole essere senz’altro un risveglio insolito per le strade di Roma”.

Sul canale Telegram di La Città Ideale sarà possibile seguire la posizione di Leineri in tempo reale per poterlo ascoltare, raggiungendolo durante il tragitto.

Francesco Leineri è diplomato in Composizione presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma sotto la guida del M° Matteo D’Amico. Ha approfondito per diversi anni lo studio della direzione d’orchestra con Gianluigi Zampieri e Francesco Lanzillotta e frequentato workshop di composizione eterogenei (Mark Andre, Silvia Colasanti, Franco Piersanti, Pawel Mykyetin, Darius Przybylski).

Il suo repertorio è attento alle connessioni fra musica e parola nell’ambito di musica applicata alla performance (opera, teatro e arti visive) e il suo linguaggio è sempre stato connesso alla narrazione di storie.

Il suo catalogo comprende musica per il teatro, cinema e pubblicità, installazioni e performances, arrangiamenti e trascrizioni.

È musicista e live performer incline al lavoro di squadra e alla collaborazione multidisciplinare, anche in ensemble da lui costituiti e diretti.

Attualmente è rappresentato da PianoB Agency e le sue partiture sono edite da Ermes404 edizioni.

Suoi lavori sono stati eseguiti in Italia (Auditorium Parco della musica di Roma; Accademia Filarmonica Romana; PIF 2014, Castelfidardo; GNAM Roma; MUST Milano), Francia (Theatre de Verre, Parigi), Germania (UWE – der festival 2016, Monaco), Repubblica Ceca (Setkani-Encounter 2016, Brno), Svizzera (Teatro La Darsena, Lugano), California (Spreckels Theatre, San Diego Fringe Festival 2015), Messico (Estacion Teatro, Tijuana), India (ITFOK 2017, Thrissur) ed Ecuador (Encuentro de los Andes 2013, Riobamba).

La Città Ideale è un progetto di Fabio Morgan patrocinato da Biblioteche di Roma, in collaborazione con Municipio III, Municipio V, Municipio XIII, Municipio XIV.
Si ringrazia Fortezza Est, Ater Roma, A.G.S e INAF – Osservatorio Monte Mario

Contatto Telegram per seguire Nessun Dorma: https://t.me/lacittaidealeroma

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12

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Torino Jazz Festival – IX edizone.

Torino Jazz Festival – IX edizone, www.torinojazzfestival.it – #TJF2021 – 9 giorni, 15 concerti, 4 conferenze 2 mostre e oltre 150 musicisti coinvolti


Torino Jazz Festival – IX edizone. Dal 19 al 27 giugno 2021 si terrà la IX edizione del Torino Jazz Festival, un omaggio al jazz in tutte le sue declinazioni espressive.

Torino Jazz Festival – IX edizone. Nel cartellone, che recupera in gran parte quello programmato per l’edizione 2020, poi rinviato a causa emergenza Covid 19, sono presenti grandi musicisti italiani e internazionali, artisti di ricerca e talenti piemontesi. I nove giorni di programmazione saranno, come sempre, ricchissimi di produzioni originali.

Torino Jazz Festival – IX edizone. Il Festival nelle ultime edizioni ha conquistato, grazie alla sua attenzione al contemporaneo, una precisa identità nel panorama internazionale dei festival jazz.

Torino Jazz Festival – IX edizone. Diretta dai musicisti Giorgio Li Calzi e Diego Borotti, la rassegna jazz porterà grandi artisti a esibirsi, a prezzi popolari, sui palchi delle OGR, del Conservatorio Giuseppe Verdi e del Teatro Vittoria.

Il TJF – che propone in calendario grandi concerti di artisti nazionali e internazionali (i musicisti coinvolti saranno circa 150), Torino Jazz Meetings (dove si incontreranno gli operatori del settore), Jazz Talks e mostre fotografiche – è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il contributo di Fondazione Crt e OGR Torino e A.N.Co.S., main partner Intesa Sanpaolo e Iren.

Charity partner Fondazione Ricerca Molinette, media partner Rai Cultura, Rai 5, Rai Radio 3 e La Stampa.

L’edizione 2021 cresce e dedica grande spazio all’aspetto formativo e ai giovani musicisti che studiano il jazz e ne praticano le forme espressive.

La rassegna sarà organizzata osservando le più scrupolose norme di sicurezza per il pubblico, gli artisti e il personale al lavoro.

Il programma del Festival, presenta: Gianluca Petrella Cosmic Renaissance (sabato 19 giugno ore 17.30 e ore 21, Conservatorio Giuseppe Verdi), Erios Junior Jazz Orchestra Feat. Joan Chamorro (domenica 20 giugno ore 15.00, Conservatorio Giuseppe Verdi, produzione Originale TJF),

Luigi Martinale Quartet Guest Stefano ‘Cocco’ Cantini + Classwing Ensemble + Pino Ninfa (domenica 20 giugno ore 21.00, Conservatorio Giuseppe Verdi), Gianluigi Trovesi, Filarmonica Trt , Fabrizio Bosso ‘Berg Heim: una piccola Montagna Magica’ (lunedì 21 giugno ore 17.00 prova aperta e ore 21.00, OGR, coproduzione Filarmonica TRT e Torino Jazz Festival).

Robert Henke ‘Cbm 8032 AV’ (martedì 22 giugno ore 21.00, OGR ), Uri Caine, Furio Di Castri, Andy Sheppard ‘Five Visions’  (mercoledì 23 giugno ore 17.30, Conservatorio Giuseppe Verdi, produzione originale TJF)- Emanuele Cisi e Roberta Gambarini ‘No Eyes’ (mercoledì 23 giugno ore 21.00, OGR, produzione originale TJF), Biréli Lagrène & Charlier/Sourisse Multiquarium Big Band ‘Remember Jaco Pastorius’  (giovedì 24 giugno ore 17.30 e 21.00, OGR, prima italiana)

Torino Jazz Festival – IX edizone.
Torino Jazz Festival – IX edizone.

Donny Mccaslin Quartet Guest Gail Ann Dorsey ‘Bowie’s Blackstar’(venerdì 25 giugno, ore 17.30 e ore 21.00, OGR, produzione originale TJF),

Nate Wood ‘fOUR’ (sabato 26 giugno ore 11.30 e ore 15.00, Teatro Vittoria, prima italiana), Arto Lindsay And Band (sabato 26 giugno ore 17.30, OGR, unica data italiana),

Zig Zag Power Trio Ft. Vernon Reid, Will Calhoun, & Melvin Gibbs (sabato 26 giugno ore 21.00, OGR), Roberto Dani ‘Solo’ (domenica 27 giugno ore 11.30 e ore 16.00, Teatro Vittoria),

Salif Keita ‘Un Autre Blanc’, opening Korabeat (domenica 27 giugno ore 17.30 e ore 21.00, OGR, unica data italiana).

Oltre ai concerti il pubblico potrà seguire i Jazz Talks ai quali interverranno il filosofo ed esperto di teoria dell’evoluzione Telmo Pievani (20 giugno); Robert Henke che dialogherà con l’artista e sound designer Giorgio Sancristoforo (21 giugno); il fotografo Guido Harari che converserà con Stefano Salis, giornalista del Sole 24 Ore (26 giugno); il musicologo Stefano Zenni che racconterà la figura di Charlie Parker (27 giugno).

Ad arricchire il Festival anche i Torino Jazz Meeting: due giorni di convegni in streaming sul jazz che coinvolgeranno gli ‘addetti ai lavori’, i soci dell’Associazione Nazionale I-Jazz e il network degli operatori regionali coordinati da Piemonte Jazz.

‘Jazz è Ricerca’ è una mostra fotografica che espone nelle stazioni della metropolitana gli scatti di Massimo Forchino a sostegno della ricerca scientifica di Fondazione Ricerca Molinette.

Le immagini scelte hanno l’obiettivo di esplorare il legame esistente tra i mondi solo apparentemente distanti della musica jazz e della ricerca scientifica.

Le sedi che ospiteranno il TJF 2021 sono: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia (via delle Rosine 18); Circolo dei lettori (via Bogino 9); Conservatorio Giuseppe Verdi (piazza Bodoni); OGR (corso Castelfidardo 22); Oratorio di San Filippo Neri (via Maria Vittoria 5); Teatro Vittoria (via Antonio Gramsci 4).

Il collettivo The bounty killart ha realizzato due sculture per la campagna di comunicazione del Torino Jazz Festival. Così come nell’improvvisazione jazz l’esecutore sceglie un brano ed elabora variazioni melodiche o armoniche, il gruppo creativo The bounty killart decostruisce due sculture iconiche della storia dell’arte, il Discobolo di Mirone e la Paolina Borghese di Antonio Canova, e le ricompone donando loro nuove forme e significati.

“Il processo di ricomposizione e le nuove narrazioni che si generano vogliono celebrare la storia e l’età dell’oro del jazz”.

In questa edizione il TJF si arricchisce di un teaser firmato Donato Sansone.

“Ho cercato di catturare la dimensione notturna e metropolitana del jazz che amo molto inserendo alcuni tra i più autorevoli musicisti della scena contemporanea del jazz, senza tralasciare il richiamo alla città di Torino che ospita il festival – spiega l’artista -.

Come sempre l’immagine è nulla senza l’atmosfera visionaria del suono e della musica realizzata in questo caso superbamente da Enrico Ascoli”.
Durante il Festival 2021, nello spazio espositivo di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia si potranno ammirare gli scatti di Lisette Model.

Fra i tanti personaggi ritratti dall’artista sono esposti in mostra anche alcuni dei grandi nomi del Jazz come Bunk Johnson, Count Basie, Dizzy Gillespie, Bud Powell, Percy Heath, Chico Hamilton, Ella Fitzgerald e Louis Armstrong.

Seguendo questa suggestione, in occasione del Torino Jazz Festival, a CAMERA, dal 24 maggio, sarà possibile scaricare attraverso QR Code una playlist a tema Jazz selezionata dai direttori artistici del Torino Jazz Festival.

Inoltre, il 26 giugno alle ore 16.00, CAMERA ospiterà l’incontro ‘Art Kane Harlem 1958’ in cui Guido Harari dialogherà con Stefano Salis, giornalista del Sole 24 Ore.

‘Il Torino Jazz Festival approda alla nona edizione con l’ambizione di accompagnare con la musica il desiderio di ripartenza che tutti proviamo – dichiarano la Sindaca Chiara Appendino e l’Assessora alla Cultura Francesca Leon -.

Nonostante i tempi complessi il Festival mantiene l’alto livello qualitativo che lo contraddistingue, ospitando artisti internazionali, ai quali si affiancano artisti e maestranze del panorama italiano della musica dal vivo, con l’intento di continuare l’azione di sostegno che la Città ha intrapreso sin dalla scorsa edizione.

Sfogliando il programma si possono anche apprezzare conferenze tematiche di alto livello e concerti che vedono gli studenti esibirsi sui palchi più prestigiosi della rassegna. Il necessario rispetto delle misure di sicurezza e le difficoltà logistiche rendono questa edizione speciale: è evidente lo sforzo ideativo e organizzativo messo in campo per poter proporre il palinsesto ora sotto i nostri occhi.

Un sentito ringraziamento va dunque a chi realizza il festival, i jazzisti sui palchi, i tecnici e la direzione artistica affidata a Diego Borotti e Giorgio Li Calzi.

Questi mesi dominati dal Covid-19 hanno svelato quante siano le professionalità coinvolte nel mondo dell’arte e quale prezioso lavoro svolgono ‘dietro le quinte’.

Un ultimo ringraziamento – terminano Appendino e Leon – va all’attore più importante, quello che si trova di fronte al palco, il pubblico che con il suo entusiasmo desidera voler tornare a frequentare i concerti e gli incontri dal vivo’.

“Se giugno sarà simbolicamente il mese della ripresa generale del Paese e della nostra Città, sono felice del contributo di bellezza e socialità che il TJF potrà offrire – sottolinea Diego Borotti -.

Sarà bello addentrarsi nella metropolitana tappezzata delle immagini fotografiche di Massimo Forchino con la collaborazione di Fondazione Ricerca Molinette, tornare al tempio laico delle OGR e negli altri teatri con la speranza di allargare, insieme, l’immaginario onirico che la musica fornisce alle nostre vite.

I percorsi narrativi di TJF, come in un bel romanzo, sono stratificati e ci accompagneranno attraverso molti temi conduttori.

Work in progress dei felici processi formativi messi in scena dalla sorprendente Erios Junior Jazz Orchestra, con l’età media più bassa d’Italia, con Joan Chamorro, il Re Mida della didattica jazz europea, la collaborazione di allievi e docenti dei corsi di musica elettronica, jazz e archi classici del Conservatorio di Torino nel progetto condotto da Uri Caine con Furio Di Castri e Andy Sheppard

Ti da la possibilità di assistere alla rifinitura del concerto della Filarmonica del Teatro Regio diretta da Stefano Montanari su progetto di Gianluigi Trovesi con ospite Fabrizio Bosso. Grandi organici come la fantastica e muscolare big band Multiquarium nell’omaggio di Biréli Lagrène a Jaco Pastorius o nel progetto di Luigi Martinale, Stefano Cantini e Classwing Ensemble dal sound magistralmente miscelato tra musica classica e jazz e commentato visivamente da Pino Ninfa.

Torino Jazz Festival – IX edizone.
Torino Jazz Festival – IX edizone.

Il sound del jazz classico dell’incontro felicissimo di Emanuele Cisi e Roberta Gambarini per spostarsi alla conferenza ‘Harlem 1958’ di Guido Harari, sino al simposio su Charlie Parker di Stefano Zenni.

L’altrove che passa dal concerto del gigante Salif Keita, dei Kora Beat, da Cosmic Renaissance di Gianluca Petrella e porta alla conferenza di Telmo Pievani.

Le categorie sono spesso pretesti per ordinare scaffali.

Se ora scegliessimo un tema come ’multimedialità’ ecco che alcuni concerti già citati uscirebbero dalla categoria qui sopra per entrare in questa.

Ciascuno proceda come preferisce andando a sfogliare casualmente o leggendo l’indice dettato dalle proprie inclinazioni; l’importante sarà incontrarci, corpo e anima, intorno al grande jazz di TJF 2021”.

“Il jazz è sempre stato sinonimo di terra di confine e libertà di espressione.

E mai come oggi, anche la parte fortunata del pianeta, il nostro mondo occidentale, ha compreso l’importanza di poter varcare un confine per sentirsi liberi, una piccola cosa rispetto a chi fugge dalla disperazione per migliorare la propria condizione e quella dei propri figli – dichiara Giorgio Li Calzi -.

Il jazz rappresenta nella musica quella libertà che nasce dall’imprevisto della vita, elemento destabilizzante che genera anticorpi e adattamento insieme alla speranza e alle condizioni di poter creare una nuova società e un nuovo linguaggio.

Fondamentalmente i cicli della storia si ripetono, ma per fortuna i mutamenti creano nuove forme di vita.

Quest’anno nonostante le mille difficoltà e regole che ci hanno imposto capienze, orari legati a coprifuoco, viaggi di artisti impossibilitati dalla pandemia, il festival si presenta in forma smagliante e più vario e multidisciplinare che mai.

Intanto giovani artisti torinesi di fama internazionale comunicano l’immagine del Torino Jazz Festival, i Bounty Killart con le loro irriverenti sculture rappresentano la visualizzazione di un contenuto che è effettivamente un New Classic Jazz, un jazz che esplora nuovi percorsi contemporanei.

E ancora il talento fuori da ogni confine di Donato Sansone che ha prodotto il teaser con le musiche di Enrico Ascoli che ha usato i campionamenti del sax di Diego Borotti e della tromba del sottoscritto.

I caratteri di unicità come sempre sono una cifra del TJF: primi concerti italiani e europei, produzioni originali, 2 concerti di sola batteria di matrice artistica opposta, un grande filosofo evoluzionista che racconta il nostro cammino umano fatto di migrazioni, un guru della musica digitale che oltre a suonare spiega come creare nuovi linguaggi usando strumenti classici, e inoltre la nostra prima produzione originale internazionale, avendo chiesto ai musicisti di Blackstar di Bowie, di suonare con la mitica bassista che ha accompagnato per anni il Duca Bianco.

Questo e molto altro.

Vi aspettiamo al TJF 2021 – termina Li Calzi -, un festival contemporaneo fortemente ancorato al terreno e pensato per una collettività che ha voglia di conoscere tutto ciò che sta intorno a sé e tutto ciò che sta al di fuori di un semplice concerto”.

PROGRAMMA DAY BY DAY

Sabato 19 giugno

Ore 17.30 e ore 21.00 Conservatorio Giuseppe Verdi

GIANLUCA PETRELLA COSMIC RENAISSANCE

Domenica 20 giugno

Ore 15.00 Conservatorio Giuseppe Verdi

ERIOS JUNIOR JAZZ ORCHESTRA FEAT. JOAN CHAMORRO

Produzione originale TJF

Ore 21.00 Conservatorio Giuseppe Verdi

LUIGI MARTINALE QUARTET GUEST STEFANO ‘COCCO’ CANTINI+CLASSWING ENSEMBLE+PINO NINFA

Lunedì 21 giugno

Ore 17.00 (prova aperta) e ore 21.00 OGR

GIANLUIGI TROVESI FILARMONICA TRT FABRIZIO BOSSO ‘BERG HEIM: UNA PICCOLA MONTAGNA MAGICA’

Coproduzione Filarmonica TRT e TJF

Martedì 22 giugno

Ore 21.00 OGR

ROBERT HENKE ‘CBM 8032 AV’

Mercoledì 23 giugno

Ore 17.30 Conservatorio Giuseppe Verdi

URI CAINE FURIO DI CASTRI ANDY SHEPPARD ‘FIVE VISIONS’

Produzione originale TJF

Ore 21.00 OGR

EMANUELE CISI ROBERTA GAMBARINI ‘NO EYES’

Produzione originale TJF

Giovedì 24 giugno

Ore 17.30 e ore 21.00 OGR

BIRÉLI LAGRÈNE & CHARLIER SOURISSE MULTIQUARIUM BIG BAND

‘REMEMBER JACO PASTORIUS’

Prima Italiana

Venerdì 25 giugno

Ore 17.30 e ore 21.00 OGR

DONNY MCCASLIN QUARTET – GUEST GAIL ANN DORSEY ‘BOWIE’S BLACKSTAR’

Produzione originale TJF

Sabato 26 giugno

Ore 11.30 e ore 15.00 Teatro Vittoria

NATE WOOD ‘fOUR’

Prima italiana

Ore 17.30 OGR

ARTO LINDSAY AND BAND

Unica data italiana

Ore 21.00 OGR

ZIG ZAG POWER TRIO, FT. VERNON REID, WILL CALHOUN, & MELVIN GIBBS ARTO LINDSAY AND BAND

Domenica 27 giugno

Ore 11.30 e ore 16.00 – Teatro Vittoria

ROBERTO DANI ‘SOLO’

Ore 17.30 e ore 21.00 OGR

SALIF KEITA ‘UN AUTRE BLANC’ – OPENING KORABEAT

Unica data italiana

JAZZ TALKS

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

È possibile prenotare gli incontri su torinojazzfestival.it.

Quelli del 20 e 21 giugno a partire da giovedì 17 giugno ore 10. Quelli del 26 e 27 giugno a partire da giovedì 24 giugno ore 10. Tutti i jazz talks saranno registrati e messi a disposizione sul canale Youtube del festival www.youtube.com/user/torinojazzfestival 

20 giugno

Ore 17.00 Oratorio di San Filippo Neri

L’umanità, una sinfonia di minoranze – Incontro con Telmo Pievani

I gruppi umani attraversano confini da sempre.

Siamo migranti da due milioni di anni. Come migranti, siamo partiti sempre dall’Africa, a più riprese, per disseminarci nel mondo, forti delle nostre unicità: un’infanzia prolungata, il gioco, la sperimentazione, l’improvvisazione, l’imperfezione creativa, l’immaginazione, la socialità.

Da una prima piccola popolazione di pionieri africani – dai quali tutti noi discendiamo– si è aperto un ventaglio straordinario di culture, di lingue, di storie, di meticciati. Linguaggi universali umani, come la musica e la scienza, in sempre nuove declinazioni. Affronta questi temi il filosofo ed esperto di teoria dell’evoluzione Telmo Pievani.

21 giugno

Ore 15.00 CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia – Sala Gymnasium.

Esplorare il futuro del passato.

Lavorare oggi con tecnologie di ieri Robert Henke dialoga con l’artista e sound designer Giorgio Sancristoforo.

Henke tiene corsi universitari e conferenze dove spiega la commistione tra intelligenza artificiale e composizione musicale, dove racconta la necessità estetica e filosofica di riportare in vita computer obsoleti.

Ha detto in più occasioni: “i vecchi computer emanano un proprio groove”.

Questa visione consente a Henke di tracciare un collegamento tra il suo modo di pensare la performance e il jazz: “queste tecnologie superate richiedono un notevole lavoro di interazione manuale del mixer con i computer collegati e in questo intervento si concretizza la magia del momento e ci ritroviamo in un terreno comune”.

26 giugno

Ore 16.00 – CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia – Sala Gymnasium.

Art Kane Harlem 1958 Guido Harari dialoga con Stefano Salis, giornalista del Sole 24 Ore.

Il libro ‘Art Kane.

Harlem 1958’ (Wall Of Sound Editions) a cura di Jonathan Kane e Guido Harari, uscito per celebrare lo scatto di Kane ‘Harlem 1958’, immortala 57 musicisti jazz, tutti presenti alle 10 di mattina tra la Quinta e Madison Avenue, ad Harlem.

Il gruppo comprendeva, tra gli altri, Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, Gerry Mulligan. Il volume, con prefazioni di Quincy Jones e Benny Golson, omaggia un periodo cruciale della storia americana e del jazz.

Guido Harari ha fotografato tanti miti musicali. Ha detto Lou Reed: “sono sempre felice di farmi fotografare da Guido.

So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e sentimento”. L’incontro trova la sua logica collocazione negli spazi di CAMERA Centro Italiano per la Fotografia, in contemporanea alla mostra dedicata a Lisette Model.

27 giugno

Ore 15.00 Circolo dei lettori

Yardbird Suite: viaggio nella musica di Charlie Parker

Incontro con Stefano Zenni.

A cento anni dalla morte, la figura di Charlie Parker (1920-1955) si staglia in tutta la sua tormentata e frenetica genialità.

In una manciata di anni di carriera, insieme a musicisti come Dizzy Gillespie e Thelonious Monk, Parker ha cambiato la direzione del jazz, ne ha trasformato definitivamente il linguaggio, ha alzato l’asticella del virtuosismo strumentale e, soprattutto, ha imposto una nuova logica dell’improvvisazione.

Considerato oggi un classico, Parker è ancora un artista irriducibile, di cui va recuperata l’ampiezza di vedute musicali, la potenza creativa, la tellurica varietà espressiva.

Stefano Zenni. Musicologo, docente. È stato direttore del TJF per 4 edizioni.

TORINO JAZZ MEETING 2021 – III EDIZIONE

Convegni sul jazz e concerti/vetrine del jazz piemontese

Torino Jazz Meetings nasce nel 2018 con l’obiettivo di sviluppare il network delle realtà che promuovono il jazz a livello regionale, nazionale e internazionale e come occasione di incontro-vetrina per le eccellenze del jazz piemontese.

L’edizione 2021 è stata ideata tenendo conto della situazione emergenziale e delle misure di sicurezza vigenti. La partecipazione del pubblico avverrà in streaming sulle piattaforme indicate.

Location incontri (solo per gli accreditati): Best Western Plus Executive Hotel and Suites – via Nizza, 28, Torino.

26 giugno

JAZZ IN ITALY dalle 14.30 alle 16.30

Apertura Assemblea nazionale di I-Jazz e forum: ‘Jazz in Italy’

L’Assemblea nazionale di I-Jazz, Associazione che raccoglie diversi tra i più conosciuti e seguiti festival jazz italiani, ospita, all’inizio dei lavori, un prezioso momento di confronto tra i soci, aperto al pubblico in streaming.

Si tratta di un incontro-dibattito tra le realtà che promuovono il jazz italiano, con l’obiettivo di consolidarlo e diffonderlo sempre più.

Alle 16.30 termina la parte dei lavori in forma di convegno aperto al pubblico e l’Assemblea prosegue con i soli soci per le attività istituzionali.

Convegno in streaming sulla piattaforma www.italiajazz.it  

27 giugno

TORINO JAZZ FESTIVAL PIEMONTE ore 10.00

Il programma del Torino Jazz Festival Piemonte 2021.

Incontro divulgativo a cura del direttivo di Piemonte Jazz e degli operatori jazz locali coinvolti nella rassegna.

A seguire Torino Jazz Festival Piemonte: il network delle eccellenze territoriali.

Convegno

Le realtà del jazz del Piemonte si sono aggregate creando un brand che costituisce uno tra i principali network italiani dedicati a questa musica.

Il 2019 ha visto la nascita del Torino Jazz Festival Piemonte, frutto della collaborazione tra Piemonte Jazz, TJF e Fondazione Piemonte dal Vivo.

Il Torino Jazz Meeting rappresenta un’occasione di presentazione dell’iniziativa, che quest’anno avrà luogo tra luglio e ottobre, e di dibattito tra gli operatori regionali del settore, aperti a un confronto con rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo della regione.

I due appuntamenti sono in streaming sulla piattaforma di Piemonte jazz www.piemontejazz.it.

Torino Jazz Meetings è un progetto del Consorzio Piemonte Jazz realizzato in collaborazione con il Torino Jazz Festival.

IL JAZZ È RICERCA UN PROGETTO FOTOGRAFICO PER UNA BUONA CAUSA

Torino Jazz Festival e Fondazione Ricerca Molinette presentano Jazz è Ricerca, una mostra fotografica a scopo benefico che si propone di esplorare il legame esistente tra i mondi solo apparentemente distanti della musica jazz e della ricerca scientifica.

Il Torino Jazz Festival è un evento profondamente legato al tessuto urbano, così come lo è Fondazione Ricerca Molinette, impegnata da 20 anni nel sostegno alla ricerca medico – scientifica all’interno di Città della Salute.

Jazz è Ricerca: i musicisti suonano con una continua tensione al cambiamento, proprio come fanno i ricercatori scientifici che, sperimentando senza sosta, si impegnano a trasferire i risultati ottenuti in laboratorio all’ambito clinico, per sviluppare nuove terapie contro le malattie del nostro tempo.

Al torinese Massimo Forchino va il merito di aver pensato di far dialogare questi mondi. Attivo dagli anni Settanta come reporter per importanti quotidiani e riviste, fotografo di scena, autore di copertine per dischi, Forchino ha selezionato 7 immagini-simbolo del Torino Jazz Festival.

“La Fondazione Ricerca Molinette ha accolto con grande piacere la possibilità di collaborare con il Torino Jazz Festival – dichiara il Presidente, Dott. Massimo Segre – Attraverso questo abbinamento originale porteremo la Ricerca nei luoghi torinesi della musica e all’interno della metropolitana, ribadendo ancora una volta l’importanza di sostenerla, per trovare nuove cure alle malattie del nostro tempo, grazie all’impegno dei gruppi di ricerca che operano nel più grande ospedale cittadino”.

‘Jazz è Ricerca’ espone nelle stazioni della metropolitana le fotografie di grandi jazzisti immortalati durante il festival.

Gli scatti rappresentano il primo passo di un progetto dinamico, frutto di un lavoro in team, che il TJF segue anche online e durante i concerti.

Il progetto fotografico contribuisce a sostenere Fondazione Ricerca Molinette sia promuovendo la campagna di devoluzione del 5 x 1000 della Onlus torinese sia rendendo disponibili, in cambio di donazioni per la Ricerca, le immagini di Massimo Forchino in diversi formati.

Fondazione Ricerca Molinette:

Ente senza scopo di lucro, nato nel 2001 per sviluppare la ricerca scientifica all’interno dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria ‘Città della Salute e della Scienza’ di Torino. La Fondazione si impegna a sostenere in particolare la ricerca traslazionale, volta a trasferire in ambito clinico i risultati della ricerca di laboratorio, attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie.

I progetti che la Fondazione predilige sono un ponte tra scienza e medicina, rispondono ad esigenze reali e mettono al centro il paziente e il suo benessere.

La Fondazione sostiene anche l’Ospedale Molinette, nel quotidiano e durante le emergenze.

Come seguire e sostenere jazz è ricerca: la mostra sarà visibile dall’1 al 14 giugno nelle stazioni della metropolitana di Torino.

Informazioni: www.torinojazzfestival.it | www.massimoforchino.com. Per sostenere il progetto e per maggiori informazioni sulla Fondazione Ricerca Molinette: www.fondazionericercamolinette.it   

BIGLIETTERIA PUNTI VENDITA:

C/O URBAN LAB: piazza Palazzo di Città 8/F – tel. 01101124777 tjftickets@comune.torino.it

Giorni e orari di apertura da mercoledì 26 maggio: lunedì/sabato 10.30/18.30 chiusa mercoledì 2 giugno aperta tutti i giorni da lunedì 14 a domenica 27 giugno

Informazioni e accesso disabili: tel. 01101124777 nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.

INTERNET: www.torinojazzfestival.itwww.vivaticket.it – Il costo del servizio di acquisto è pari al 12% del prezzo del biglietto, con un minimo di € 1.

OGR – Officine Grandi Riparazioni Posto unico numerato € 10,00

Arto Lindsay and Band e Zig Zag Power Trio: entrambi i concerti acquistati insieme € 16,00

Gianluigi Trovesi/Filarmonica TRT/Fabrizio Bosso: prova aperta € 3,00

All’ingresso saranno effettuati controlli di sicurezza

Conservatorio Giuseppe Verdi – Posto unico numerato sabato 19 e domenica 20 giugno € 5,00 mercoledì 23 giugno € 10,00

Teatro Vittoria Posto unico numerato € 5,00

Per i nati dal 2007 biglietti per tutti i concerti € 5,00

Se ancora disponibili i biglietti saranno posti in vendita 45 minuti prima dell’inizio dei concerti

Non è previsto servizio di guardaroba

Norme di sicurezza

  • l‘assegnazione dei posti garantirà il necessario distanziamento
  • all’ingresso sarà misurata la temperatura e non sarà consentito l’accesso alle persone con temperatura superiore ai 37.4° C
  • tutti gli spettatori dovranno indossare la mascherina anche durante lo spettacolo (per i bambini valgono le norme di legge vigenti); non è ammessa la mascherina comunitaria
  • verrà assicurata regolare igienizzazione delle sedi di concerto

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Teatro Vascello “Il Giardino dei Ciliegi”.

Teatro Vascello “Il Giardino dei Ciliegi”. Il 27 maggio 2021 Giancarlo Nanni avrebbe compiuto 80 anni, Auguri Nanni

Teatro Vascello “Il Giardino dei Ciliegi”. Il teatro Vascello vuole festeggiare questa ricorrenza regalando a tutti gli spettatori la visione dello spettacolo “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov regia Giancarlo Nanni.

Teatro Vascello “Il Giardino dei Ciliegi”. Qui si propone la versione registrata nel 2006 sempre al Teatro Vascello.

Lo spettacolo sarà visionabile dal sito www.teatrovascello.it per l’intera giornata del 27 maggio.

Teatro Vascello “Il Giardino dei Ciliegi” di Anton Cechov

Teatro Vascello “Il Giardino dei Ciliegi”.
Giancarlo Nanni

Personaggi e interpreti

Liuba Andreevna, possidente    Manuela Kustermann

Ania, sua figlia                             Astra Lanz

Varia, sua figlia adottiva              Sara Borsarelli

Leonid Gaev, fratello di Liuba     Paolo Lorimer

Ermolaj Lopachin mercante       Pietro Bontempo

Piotr Trofimov, studente             Sandro Palmieri

Piscik possidente                         Massimo Fedele

Charlotte governante                 Tatiana Winteler

Epichodov contabile                  Andrea Dugoni

Dunjasa cameriera                      Francesca Fava/ dal 25.4 Gaia Benassi

Firs cameriere                              Felice Leveratto

Jasa cameriere                             Marco Petri

Un viandante                            Andrea Dugoni

Regia di Giancarlo Nanni

Scene e costumi Giancarlo Nanni, Chiara Paramatti, Sara Bianchi – Luci Valerio Geroldi – Video Aqua Micans Suono Francesco Milizia – Assistente alla regia Gaia Benassi – Direttore di scena Daniela Gusmano – Macchinista Danilo Rosati – Laboratorio Scenografico Leonardo LaVitola, Alessia D’Aversa.

Giorgia Mescini

Una produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello

Dopo Il Gabbiano Manuela Kustermann e Giancarlo Nanni affrontano nuovamente il grande Cechov con la messa in scena del suo dramma più bello e struggente, ma anche più attuale. Il tema del testo è infatti quello della distruzione della natura e della bellezza da parte di un capitalismo arrogante e prepotente, che allora era agli inizi, ma che continua sempre peggio.

Il vecchio giardino dell’aristocratica possidente Liuba Andreevna, che ogni anno fiorisce di meravigliosi fiori bianchi, è ipotecato e né lei né la famiglia è capace di fare qualcosa.

Sarà acquistato da Lopachin, un ex servo della gleba arricchito, che lo abbatterà per costruirci delle villette per accontentare le smanie di villeggiatura dei nuovi ricchi. 

Il vecchio mondo dei proprietari terrieri, abituati all’agiatezza ed allo sperpero, ma incapaci di gestire i propri affari, rappresenta una classe sociale il cui ruolo storico si è esaurito.

È sostituito dalla classe degli affaristi, personaggi quanto mai attuali.

La stesura di questo capolavoro costò a Cechov tre anni di lavoro e fu terminata alla fine del 1904, a meno di un anno dalla sua morte.

E fu in questi anni che le sue convinzioni ideologiche si rafforzano, come dimostrano le sue posizioni sull’affare Dreyfus, le dimissioni dal giornale reazionario “Tempo nuovo” e dall’Accademia delle Arti per solidarietà con Gorki, che ne era stato espulso.

Cechov morì di tisi nel 1905 mentre sulla Russia soffiavano già i venti della rivoluzione che di lì a pochi anni avrebbe cancellato sia i proprietari terrieri che i nuovi ricchi.

 Note di regia

Teatro Vascello “Il Giardino dei Ciliegi”.
Teatro Vascello “Il Giardino dei Ciliegi”.

 “…abbiamo iniziato con dei malintesi e cosi finiremo…mi sembra questo il destino di questa pièce…”

Anton Cechov 26 nov.1903

Così questo parto lunghissimo della commedia di Cechov prende vita nella nostra scena e il paragone con la nostra situazione attuale, del nostro teatro Vascello, voglio dire mi pare immediato.

Certo questa famiglia aristocratica, (ma già meticcia: la nobildonna Liuba che sposa un avvocato dissipatore, che ha un amante, che infrange le regole, che scappa dal dolore per il figlio annegato, ma che incontra nuovo dolore a Parigi) non sa adattarsi al cambiamento, alle nuove regole; e così tutti gli altri componenti di questa famiglia alla deriva, che dipendono da Lei, da ciò che Lei rappresenta.

Ma il nuovo mondo del figlio della plebe Lopachin, non l’affascina, non la convince, “è volgare “.

E il giovane, l’eterno giovane Trofimov, conferma questa distanza tra due mondi, ne preannuncia un terzo, utopistico, sognato, un mondo dove non ci siano più diseredati, dove ci siano asili nido, case per gli operai e per i poveri, assistenza e solidarietà, che ancora oggi qui in Italia, simile alla Russia di cento anni fa, ancora non esistono o non sono abbastanza, dove ancora immigrati dormono in 40 in una stanza, dove non c’è pietà e solidarietà, ma egoismo e corruzione.

Ma in questo testo si parla anche spesso di sogni: tutti sognano, ma non sanno trasformare i sogni in realtà.

Ci sono in questo testo solitudini clownesche, egoismi e orgoglio a dismisura. Tutti sono posseduti da un “orgoglio mistico” che non si svela, ma che li racchiude in bozzoli mai esplosi in farfalle.

Come dice il poetico Ripellino: “qui è presente il rombo del vuoto, la cavernosa risonanza del destino”.

Commedia di esistenze di tutti i giorni: Cechov ci introduce nel nulla delle nostre esistenze, ma riscattate dalla sofferenza, dal vago e indeciso sogno verso il futuro.

La speranza che, dopo aver tutto perduto, tutto si ritrova nel cambiamento, ci aiuta a sopportare il nostro destino.

A noi la vita potrà togliere tutto, ma non potrà togliere la libertà di inventare il futuro.

Lo spazio desertico del nostro palcoscenico viene occupato da fantasmi, da miraggi, da pitture che rievocano atmosfere dell’arte del ‘900, fatte con nulla, con la carta, il materiale su cui gli artisti scrivono i loro sogni o dipingono le loro meravigliose illusioni, a dimostrazione che esistono SOGNI CHE IL DENARO NON POTRA’ MAI COMPRARE.

Giancarlo Nanni

GIANCARLO NANNI

1941-2010

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