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Teatro Vascello “Pinocchio” di Collodi,

Teatro Vascello “Pinocchio” di Collodi, dal 6 all’11 febbraio, dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17

Adattamento e regia Maria Grazia Cipriani, Scene e costumi Graziano Gregori. Teatro Vascello “Pinocchio” di Collodi

Teatro Vascello “Pinocchio” di Collodi. Attori     Giandomenico Cupaiuolo, Elsa Bossi, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani, Nicolò Belliti, Carlo Gambaro, Ian Gualdani, Filippo Beltrami

Suoni     Hubert Westkemper, Luci Angelo Linzalata, Foto di scena Filippo Brancoli Pantera.

Produzione compagnia Teatro del Carretto, organizzazione MAT-Movimenti Artistici Trasversali

Durata: 80’ guarda il trailer https://www.youtube.com/watch?v=v8R9KLpRKZc 

Pinocchio ha ottenuto i seguenti riconoscimenti:

Premio E.T.I. “Gli Olimpici del Teatro” allo scenografo Graziano Gregori

Premio del pubblico come miglior spettacolo al XIX Baltic House International Theatre Festival a San Pietroburgo.

Note di regia

“Ho pensato di fabbricarmi un bel burattino di legno.

Il burattino deve ballare, tirare di scherma e fare i salti mortali.”

Geppetto, misteriosamente custodendo nel suo corpo una scelta da adolescente, sogna di fabbricarsi un burattino meraviglioso e di girare con costui il mondo: viaggio da clown, da circo, avventuroso e illusionistico.

Pinocchio fa suo il sogno di Geppetto.

Per realizzare quel sogno, egli dovrà toccare il fondo della sua sventura, fino a quando, trasformato in somaro, sarà Stella della danza nel circo del Paese dei Balocchi e rischierà di diventare una pelle di tamburo per la banda.

Pinocchio è già riconosciuto come fratello dalle marionette del Teatro di Mangiafuoco: il suo ingresso trionfale nel mondo di quelle Maschere immortali sembra un battesimo ufficiale.

Qui egli raggiunge il luogo che spiega e motiva la sua nascita.

Da quel progetto accarezzato dal genitore (ridotto a puro fantasma nel ventre della balena) passando attraverso il Carrozzone di Mangiafuoco (Suoni festosi di grancassa…il giubilo del Gran Teatro, attori che sembrano marionette e marionette che sembrano attori…e la scena, straziante satira parodica della commedia popolare e del melodramma, in cui Pinocchio chiede a Mangiafuoco la grazia per “Arlecchino”).

Presso la casa della fata, creatura dominata dal terrore di essere abbandonata, perduta, e costretta a sua volta a rischiare di perdere, abbandonare (ma anche quello della fata sembra essere un mondo teatrale con quei dottori e quei becchini grotteschi e surreali, con quel suo apparire e scomparire, resistendo sempre, di morte in vita, quella emblematica “massa” di capelli turchini).

A quella ribalta che è il circo dove Pinocchio-somaro è costretto ad esibirsi l’approdo è in un finale con il palcoscenico ormai vuoto quando, uscito dal sogno “di legno”, Pinocchio vede il suo simulacro abbandonato come un costume di scena.

Avventura onirica, notturna, di una notte definitiva, dove il giorno è solo recitato da sarcastici lampi temporaleschi e il destino del grande burattino si rivela, letteralmente, teatrale. Maria Grazia Cipriani

Teatro Vascello “Pinocchio” di Collodi,
Teatro Vascello “Pinocchio” di Collodi,

Info e prenotazioni solamente tramite CARD LIBERA E CARD LOVE o tramite abbonamenti e card acquistati in precedenza promozioneteatrovascello@gmail.com

Biglietti: Intero 25 euro – Ridotto over 65: 20 euro – Ridotto Cral/Enti convenzionati: 18 euro – Ridotto studenti, studenti universitari, docenti e operatori delle scuole di teatro, cinema e danza 16 euro gruppi di almeno 10 persone 16 euro a persona

È possibile acquistare i biglietti, abbonamenti e card telefonicamente 065881021 con carta di credito e bancomat abilitati,

acquista direttamente alla biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/ 

acquista tramite bonifico bancario a favore di Coop. La Fabbrica dell’Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Via G. Carini 32 di Roma c/c 3842 abi 03069 cab 05078 iban IT89V0306905078100000003842

acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/pinocchio/210396

STAGIONE TEATRALE 2023 – 2024 del TEATRO VASCELLO 

Card libera 108 euro (6 spettacoli a scelta) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Card love 72 euro (2 spettacoli a scelta per 2 persone – 4 ingressi) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto

Info: 06 5881021 – 06 5898031

promozioneteatrovascello@gmail.compromozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello “Pinocchio” di Collodi,
Teatro Vascello “Pinocchio” di Collodi,

Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78

Cap 00152 Monteverde Roma

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma

Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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Teatro Vascello “Pagliacci all’uscita”.

Teatro Vascello “Pagliacci all’uscita”. Dal 29 settembre all’8 ottobre, dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17, debutto venerdì 29 settembre h 21

Teatro Vascello “Pagliacci all’uscita”, da Leoncavallo e Pirandello di e con Roberto Latini e con Elena Bucci, Ilaria Drago, Savino Paparella, Marcello Sambati.

Teatro Vascello “Pagliacci all’uscita”, musiche e suono Gianluca Misiti, luci e direzione tecnica Max Mugnai, regia Roberto Latini, produzione La Fabbrica dell’Attore – Compagnia Lombardi Tiezzi.

con il sostegno del Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro)

“Pagliacci”, dal libretto dell’opera di Ruggero Leoncavallo, con debutto a Milano nel 1892 e “All’uscita”, l’atto unico che Pirandello definisce “mistero profano”, andato in scena a Roma per la prima volta, nel 1922.

Sono due testi molto diversi per stile e contenuto, ma capaci di una comune sensazione che li rende profondamente accostabili: il primo è immerso nel Verismo di fine ‘800, nella trama spietata del delitto d’onore e d’amore, il secondo è una parabola metafisica, quasi filosofica.

Sembrano, per struttura e doti, collocabili da una parte all’altra di un ponte ideale, fondamentale per la letteratura teatrale, che a cavallo dei due secoli, riesce a trasformare i percorsi sintattici in prospettive drammaturgiche; uno accanto all’altro, creano un terzo materiale, indipendente, per evocazione e compromissione: il sipario metateatrale che Pirandello aprirà sul nuovo secolo, viene scucito da Leoncavallo nel suo Pagliacci.

Insieme, sono una dichiarazione d’indipendenza tra il Verismo e il teatro borghese.

Il Teatro nuovo è all’indomani di una giornata di sole e coltello e di un notturno di cimitero e ombre.

All’uscita da Pagliacci, è il vero appuntamento. (O da dove abbiamo mosso il nostro mare).

Quanto le scritture sceniche semineranno e raccoglieranno da lì in poi, nei nuovi cicli del Teatro, dei Teatri, sarà ciò che ci porterà nelle traiettorie del contemporaneo e in quel concetto di drammaturgia che oggi vanta una prossimità col linguaggio, più della regia stessa, o dell’occhio esterno, come indicato in tanti casi.

La drammaturgia, allora, l’occhio interno, è quanto effettivamente in esplorazione, in esplosione.

Lo abbiamo imparato sezionando il concetto, la funzione, le sfumature e le possibilità.

Abbiamo moltiplicato l’occasione e l’abbiamo sollecitata, in lungo e in largo.

Abbiamo ammesso i concetti di drammaturgia del testo, del suono, della scena.

Abbiamo riscritto le parole originali e riscritto anche le riscritture.

Ci siamo dotati di nuovi strumenti per cercare di definire l’indefinito e lo abbiamo fatto portandoci in proscenio, dove finisce il palco e comincia il Teatro.

Nella frequentazione del confine, la prassi è il centro e la sua periferia.

Vorremmo comprometterci, letteralmente, oltre le barriere di genere che abbiamo costruito o contribuito a creare, per necessità o politica, ridefinendo il punto di vista, attraverso il punto dello sguardo.

Fluidamente. Roberto Latini

Biglietteria Intero: 25 euro – Ridotto over 65: 20 euro – Ridotto Cral/Enti convenzionati: 18 euro – Ridotto studenti: 16 euro
acquista direttamente alla biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/ 

oppure on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/pagliacci-all-uscita/210395
acquista tramite bonifico bancario a favore di Coop. La Fabbrica dell’Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Via G. Carini 32 di Roma c/c 3842 abi 03069 cab 05078 iban IT89V0306905078100000003842

info promozioneteatrovascello@gmail.com – telefono 06 5881021
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78
Monteverde Roma

STAGIONE TEATRALE 2023 – 2024 del TEATRO VASCELLO 

dal 29 settembre 2023 al 26 maggio 2024

29 spettacoli si alterneranno in uno dei palcoscenici più sinergici d’Italia,
anche quest’anno insieme al pubblico e agli artisti avremo il privilegio di condividere emozioni, stupore ed energia.
a questo link  potete visionare il video della stagione 2023-2024 presentato da Manuela Kustermann e da tutti gli artisti in cartellone.

a questo link potete visionare il cartellone della stagione 2023-2024.

qui potete scaricare il libretto della stagione 2023-2024

Campagna abbonamenti

Abbonamento Zefiro 105 euro (7 titoli) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Abbonamento Eolo 120 euro (8 titoli) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Abbonamento Ponentino 120 euro (8 titoli) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Abbonamento Danza 48 euro (4 titoli) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Card libera 108 euro (6 spettacoli a scelta) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Card love 72 euro (2 spettacoli a scelta per 2 persone – 4 ingressi) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto

Info: 06 5881021 – 06 5898031

promozioneteatrovascello@gmail.compromozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78

Cap 00152 Monteverde Roma

Teatro Vascello “Pagliacci all’uscita”.
Teatro Vascello “Pagliacci all’uscita”.

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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Teatro Vascello “Fontana Project”,

Teatro Vascello “Fontana Project”, Dal 26 al 30 aprile, da mercoledì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17, coreografie Emiliano Pellisari e Mariana/P, un progetto Nogravity, Studio su Lucio Fontana

Teatro Vascello “Fontana Project”. Opera Grammaticale n°1 (grammatica sulla superficie), Opera grammaticale n°2 (grammatica sul corpo), un progetto di Emiliano Pellisari

Teatro Vascello “Fontana Project”. Performers: MARIANA/P, Emiliano Pellisari, Gaetano Di Noto

Light & sound: Emiliano Pellisari & MARIANA /P

Durata: 50′

NOTE COREOGRAFICHE Lo spettacolo nasce da una prima ricerca del 2021 sullo spazio astratto in cui affrontai la tela di Lucio Fontana. Teatro Vascello “Fontana Project”

Fontana è profondamente astratto ed ovviamente è anti figurativo. Però il suo background nasce dalla straordinaria scuola scultorea italiana dei primi del novecento (Wildt, etc).

Inoltre Fontana nel suo manifesto Bianco e ancor più lo precisa nei suoi testi ‘tecnici’ successivi, affronta due concetti fondamentali: la dinamica e il tempo.

Nel taglio lui vede il movimento, ovvero il gesto di tagliare cristallizzato nel taglio; e vede il tempo, cioè una serie di tagli in successione rappresentano una serie di gesti e questi pensati in successione rappresenterebbero un ritmo, dunque un tempo.

È necessario il movimento per percepire il senso del tempo. Fontana nei tagli racconta un tempo passato, cita il tempo ma non lo produce né lo rappresenta.

È come un fumetto su una illustrazione. L’arte performativa ci permette di giocare col tempo sul serio.

Hic et nunc, qui ed ora noi produciamo un prima ed un dopo. Il tempo ha una durata, se no, non è tempo, ma eternità.

Ho pensato che si potesse andare avanti nel discorso filosofico di Fontana mettendo ‘in moto’ la sua tela e dando dinamica ai tagli creare un ritmo reale attraverso la coreografia e la musica.

Mariana ha accettato con entusiasmo la sfida e si è calata sulla scena di Fontana divenendo col suo corpo la protagonista dello spettacolo. Teatro Vascello “Fontana Project”

Teatro Vascello

Lo spazialismo prevedeva l’uso delle tecnologie, la rappresentazione dello spazio e del tempo. In fontana non c’è nessuna tecnologia e nessun tempo.

Tocca a noi riparare il difetto e concludere la partita!

L’uso grammaticale dello specchio è un uso non semplicemente scenografico ma drammaturgico dove è presente un linguaggio coreografico complesso costruito in 15 anni di mestiere.

Tecnologie significa know how, conoscenza delle cose e algebra della natura: la scienza non è una avventura per turisti ma consapevole costruzione dell’algebra della vita e del mondo per la costruzione di artefatti.

Tecnologia significa strumento, mezzo per l’homo faber per controllare gli elementi naturali.

Lo specchio, chiave dell’estetica della Nogravity, è uno strumento sofisticato con un know how complesso.

È quel mezzo tecnologico di cui parla lo spazialismo. Nelle prime due scene affrontiamo la superficie tagliata di Fontana come una moltiplicazione di piani che si possono, dopo i tagli, sovrapporre fra loro e creare delle linee dinamiche sul corpo del danzatore.

Grammatica 1. NOVECENTO La superficie tagliata si moltiplica in più superfici che attraverso il gesto interagiscono fra loro creando volumi, superfici incrociate, pieni e vuoti. Teatro Vascello “Fontana Project”

L’indagine del rapporto tra corpo umano e spazio porta alla costruzione di figure pittorico- scultoree bidimensionali sul piano verticale, dove le linee del corpo proseguono nello spazio attraverso la materia contorta della superficie ritorta del tessuto che rappresenta le corde vettoriali spaziali.

Qui si tratta di un omaggio vero e proprio alla scuola scultorea dell’epoca di forse il più grande fu Somaini.

Dietro il taglio non c’è il nulla o l’infinito, entità astratte e puramente concettuali si possono dire, forse (direbbe Wittgenstein) o pensare (il dubbio diventa iperbolico).

Dietro il taglio di un uomo c’è l’uomo. Teatro Vascello “Fontana Project”

Grammatica 2 CORPO UNICO DELL’UNITA’ DELLO SPAZIO(BOCCIONI) Secondo Roberto Longhi Lucio Fontana si poneva di fronte al cubismo come il barocco rispetto al rinascimento, al cui cerchio sostituì l’ellisse, ossia un cerchio compresso, energia, movimento:

“Ogni volta che l’arte raggiunge una saturazione di staticità, alla corporeità s’aggiunge, o combinandosi o imponendosi, la ricerca del moto”.

La superficie tagliata crea varie superfici che chiuse in sé si trasformano in stringhe dinamiche, linee di forza; avvolte attorno ad un corpo umano e lanciate nello spazio.

Si crea una estrusione del corpo nello spazio, ovvero si rappresenta nell’azione performativa la dinamica del corpo nello spazio in un solo tempo unico solidificato come una architettura.

Qui si offre un omaggio a Boccioni con l’idea di dare vita alla sua più famosa scultura: Forme uniche dell’unita dello spazio” Nella seconda parte dello spettacolo, che rappresenta la parte nuova, che stiamo creando in questi giorni, la ricerca si fa più complessa: abbiamo affrontato il concetto di buco, ovvero di quel periodo in cui Fontana studiò il buco come forma espressiva producendo sulla tela rose di buchi apparentemente casuali.

Poi siamo passati ad affrontare un secondo momento della vita artistica di Fontana andando a studiare le Nature, delle grandi uova o sfere con un taglio in mezzo dal forte carattere sessuale.

Questo suo ritorno alla scultura vera e propria ci ha portato a studiare il rapporto del Maestro con i grandi del suo tempo: Arp, Moore e Brancusi.

GRAMMATICA 3 I BUCHI Il primo gesto rivoluzionario di Fontana fu creato col primo buco sulla tela prodotto con un chiodo. Teatro Vascello “Fontana Project”

I punti sono elementi infinitesimali, giochi matematici sulle estreme conseguenze e giochi geometrici sui confini estremi… i limiti in algebra sono punti infinitesimali… ma cosa sono qui?

Come si rappresenta un buco? Se non con un buco! Una tela che si squarcia… vuoti che si creano… da cui esce l’uomo… nascita… e dove rientra… morte.

Teatro Vascello “Fontana Project”,
Teatro Vascello “Fontana Project”,

GRAMMATICA 4 VENTESIMO SECOLO (omaggio ad Arp, Brancusi e Moore) Dal corpo scultoreo novecentesco da cui Fontana era partito, confrontandosi con la dinamica-pittorica e scultorea creata dai futuristi, siamo passati a studiare la scultura del ventesimo secolo, ovvero Arp, Brancusi e Moore.

Lo spazio bidimensionale attraverso il moto e lo spazio nel tempo si trasforma in spazio tridimensionale giocando con pieni e vuoti.

Il vuoto creato dal taglio si libera nello spazio ed il pieno delle superfici tagliate si trasforma in un mondo di figure e immagini caleidoscopiche che nascono dalla fantasia degli artisti.

GRAMMATICA 5 LE NATURE Nelle Nature Fontana cerca una sintesi tra spazialismo ed erotismo, cioè tra la dinamica spaziale tra pieno e vuoto (lo spazio o è pieno o è vuoto… semplice.

Questa è la semplice dinamica della composizione in pittura come in architettura o in teatro o in fotografia). Teatro Vascello “Fontana Project”

A questa dinamica puramente formale Fontana aggiunge l’elemento umano dell’erotismo come fonte primigenia, come origine.

Buco, caverna, vuoto, etc… origine, nascita, forza, vitalità… perché anche qui c’è la ricerca di trovare dinamiche diverse dal semplice movimento di elementi nello spazio ma di energie che nascono, crescono, si trasmettono, scompaiono nel nulla, ritornano magicamente dal nulla… dinamica intesa come vitalità, energia.

info e biglietti gruppi di minimo 10 persone 15 euro a biglietto il trascinatore deve acquistare i biglietti per tutti in un’unica soluzione tramite bonifico o recandosi in biglietteria il giorno prima della replica.

Per prenotare i biglietti inviare una mail a promozioneteatrovascello@gmail.com o telefonare a 06 5881021,

Prezzi intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/Ticket/fontana-project/183679

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. P

archeggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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Teatro Vascello “Il gabbiano”

Teatro Vascello “Il gabbiano” da Anton Cechov. Dal 28 febbraio al 5 marzo, Dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17

Teatro Vascello “Il gabbiano”, regia Leonardo Lidi, con (in o.a.) Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna, Angela Malfitano

Teatro Vascello “Il gabbiano”, scene e luci Nicolas Bovey, costumi Aurora Damanti, suono Franco Visioli, assistente alla regia Noemi Grasso.

Adattamento e regia Leonardo Lidi, produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi, durata 100’ circa – durata 1h 50′

Per ricominciare a camminare in questo tempo così incerto credo che il teatro sia un ottimo progetto sul quale focalizzare le nostre energie.

Se penso ad Anton Čechov mi torna in mente questo passaggio di John Lennon nella canzone Beautiful Boy: “La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti”.

Teatro Vascello “Il gabbiano”
Teatro Vascello “Il gabbiano”

Ne Il gabbiano l’autore sembra creare un testo che possa interrogarsi sulla differenza tra Simbolismo e Realismo, sul senso critico del teatro rispetto al suo pubblico ma alla fine – contro ogni pronostico – arriva la vita.

In scena ecco apparire l’amore e l’assenza di esso e ci ritroviamo accompagnati da personaggi talmente ben scritti e messi così bene in relazione tra di loro che tutti insieme decidiamo di deviare la trappola del Tema per aprirci e interrogarci sulla semplicità del nostro essere.

Sui ricordi e la nostalgia dell’infanzia, su quell’incontro che ci ha fatto male e quell’incontro che ci ha cambiato la vita. O fatto sorridere. O fatto piangere.

Come in un patto.

Come se un gruppo di uomini e di donne lavorasse assieme con impegno e gioia confidando nell’arrivo della vita in scena.

Ecco forse spiegato il perché Čechov ha superato il suo tempo, ecco come utilizzare un testo per arrivare alla vita. Ho scelto una trilogia che lavora con lo stesso alfabeto:

Teatro Vascello “Il gabbiano”
Teatro Vascello “Il gabbiano”

Il gabbiano Zio Vanja Il giardino dei ciliegi.

Tre case, o forse la stessa, tre famiglie, o forse la stessa, e l’amore che soppianta il lavoro.

Mentre aspettiamo di sapere qual è il Teatro giusto per parlare allo spettatore o se venderemo la casa di Vanja o se verrà distrutto il nostro storico Giardino, noi aspettiamo e incontriamo la vita attraverso l’amore.

Aspettiamo un bacio. Coop. La Fabbrica dell’Attore (ONLUS) Teatro Vascello via Giacinto Carini n.78 00152 Roma tel. 065881021 065898031 promozione@teatrovascello.it e promozioneteatrovascello@gmail.com www.teatrovascello.it

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Teatro Vascello “Eyes Wine Shot”.

Teatro Vascello “Eyes Wine Shot”. STAGIONE TEATRALE 2022 – 2023 del VASCELLO. Presso il Coffee Plant BISTROT DEL TEATRO

Teatro Vascello “Eyes Wine Shot”, 28 gennaio 2023 4-11-25 febbraio 2023, sabato h 21.15

Teatro Vascello “Eyes Wine Shot”, con Giuseppe Gandini e Gianantonio Martinoni

Lo spettacolo/degustazione va in scena dal 28 gennaio al 25 febbraio tutti i sabati presso il BAR DEL TEATRO

Uno spettacolo esilarante, divertente e ricco di informazioni sul vino, la sua storia, la sua chimica e il suo linguaggio.

Un racconto serrato sul nettare degli Dei con una lettura ironica del linguaggio che racconta il vino.

Uno spettacolo piccolo e divertente che si accompagna perfettamente ad una degustazione.

Teatro Vascello “Eyes Wine Shot”.
“Eyes Wine Shot”.

50 minuti di puro divertimento durante il quale saprete “tutto quello che avreste voluto sapere sul vino e non avete mai osato chiedere”, il tutto di fronte ad un buon bicchiere della cantina piemontese Cà di Tulin incluso nel prezzo…

Giuseppe Gandini e Gianantonio Martinoni sono due attori ferraresi che vivono a Roma da più di venti anni.

Si conoscono dalla prima media e sono stati, sin dall’adolescenza, ottimi bevitori, non particolarmente esperti. Entrambi lavorano come professionisti al cinema, in

televisione e in teatro:

Eyes Wine Shot ha permesso loro di tornare a lavorare insieme dopo 15 anni.

Sarà stato un bene? Lo scoprirete solo bevendo.

Prezzo 15 euro posto unico, posti limitati, prenotazione gradita. Per prenotare i biglietti inviare una mail a promozioneteatrovascello@gmail.com o telefonare a 06 5881021, acquista on line

https://www.vivaticket.com/it/ticket/eyes-wine-shot/200854

Come raggiungerci Teatro Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma. con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Teatro Vascello “Eyes Wine Shot”.
“Eyes Wine Shot”.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro : Via Giacinto Carini, 43/G, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Coop. La Fabbrica dell’Attore (ONLUS) Teatro via Giacinto Carini n.78 00152 Roma tel. 065881021 065898031 promozione@teatrovascello.it e promozioneteatrovascello@gmail.com www.teatrovascello.it

Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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Teatro Vascello “Vivaldiana”.

Teatro Vascello “Vivaldiana”. Dal 6 al 11 dicembre, Dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17. STAGIONE TEATRALE 2022 – 2023 TEATRO VASCELLO

Teatro Vascello “Vivaldiana”. Interpreti Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Mateo Mirdita, Lorenzo Capozzi, Miriam Raffone, Anita Bonavida, Alessandro Piergentili.

Teatro Vascello “Vivaldiana”. Coreografie Mauro Astolfi, Musiche Antonio Vivaldi, Disegno luci & Set Concept Marco Policastro, Costumi Melanie Planchard, Assistente alla coreografia Alessandra Chirulli

Una coproduzione internazionale tra Spellbound, Les Theatres de la Ville de Luxembourg, Orchestre de Chambre de Luxembourg / con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo / in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo e Cultur Partner, c/o Norddeutsche Konzertdirektion Melsine Grevesmühl GmbH

durata: 75’

Al centro di Vivaldiana, il nuovo spettacolo di Spellbound, l’idea di lavorare ad una parziale rielaborazione dell’universo di Vivaldi integrandolo con alcune caratteristiche della sua personalità di ribelle fuori dagli schemi.

Da questa suggestione è partito il coreografo Mauro Astolfi per tradurre in movimento alcune creazioni di Vivaldi e raccontarne il talento e la capacità di reinventare, nella sua epoca, la musica barocca.

Musicista immerso in un contesto dominato dalla razionalità, Vivaldi si è distinto per la piena consapevolezza di andare oltre i limiti del proprio tempo e la noncuranza a muoversi contro corrente: in questo consiste la sua genialità.

Teatro Vascello “Vivaldiana”.
Teatro Vascello “Vivaldiana”.

Da qui l’idea di Astolfi di rielaborare la sua architettura musicale cercando di restituire alla sua opera caratteristiche di unicità, quelle opere che forniscono un’insuperabile fonte di ispirazione per dare forma a una ricerca in danza che accosti armoniosamente gli aspetti artistici alle declinazioni umane più istrioniche e talvolta folli del “prete rosso”, il primo musicista a comporre col preciso intento di stimolare il gusto del pubblico e non di assecondarlo.

Lo spettacolo ha inaugurato nel settembre 2019 la stagione del Grand Theater de Luxemburg, che ha commissionato e coprodotto il più ampio progetto in due parti (e due firme) Vivaldi Variations. Mauro Astolfi e il lussemburghese Jean-Guillaume Weis si sono immersi per l’occasione nel lavoro e nella vita del musicista per mettere in scena i rispettivi pensieri ed emozioni e i diversi approcci dei due artisti, creando rispettivamente Vivaldiana e Seasons, coreografie affidate entrambe all’interpretazione del team di Spellbound Contemporary Ballet e dalla musica dal vivo dell’Orchestre de Chambre du Luxembourg.

Prezzi intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/Ticket/vivaldiana/182457

Qui di seguito invece le proposte dei nostri abbonamenti e card

CARD
Card Libera a 5 spettacoli a scelta su tutti e 29 gli spettacoli
 € 90 (ACQUISTA ONLINE)
Card Love a 2 spettacoli 4 ingressi a scelta su tutti e 29 gli spettacoli € 72 (ACQUISTA ONLINE)

Sabato 31 dicembre ore 21 – 21:30
Speciale Capodanno acquista

Teatro Vascello “Vivaldiana”.
Teatro Vascello “Vivaldiana”.

Abbonamento Ponentino € 75 (5 titoli) (ACQUISTA ONLINE)

20 dicembre-22 gennaio Hybris28 marzo al 2 aprile DAVID COPPERFIELD SKETCH COMEDY, un carosello dickensiano4-7 aprile Ragazze al muro2-14 maggio Miracoli metropolitani16-28 maggio Thanks for Vaselina

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Come raggiungerci Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma.
con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.
Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43/G, Roma;
Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello    

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Teatro Vascello in scena “Cirano deve morire”.

Teatro Vascello in scena “Cirano deve morire”. Dal 22 novembre al 4 dicembre in prima regionale.

Teatro Vascello in scena “Cirano deve morire”. Uno spettacolo-concerto tra poesia romantica e rap, in bilico tra musical e dj set, costumi d’epoca e luci strobo per raccontare la storia d’amore e inganno di Cyrano de Bergerac.

Teatro Vascello in scena “Cirano deve morire”. Cyrano di Leonardo Manzan, Rocco Placidi, regia Leonardo Manzan.

con Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi, Giusto Cucchiarini.

musiche originali di Franco Visioli e Alessandro Levrero eseguite dal vivo da Filippo Lilli, fonico Valerio Massi, luci Simone De Angelis, Giuseppe Incurvati.
scene Giuseppe Stellato, costumi Graziella Pepe vincitore del Bando Biennale College indetto dalla Biennale Teatro di Venezia 2018.

Produzione de La Biennale di Venezia nell’ambito del progetto Biennale College Teatro – Registi Under 30 con la direzione artistica di Antonio Latella
produzione nuovo allestimento 2022 La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Elledieffe, Fondazione Teatro della Toscana.

Durata: 90’  Guarda il trailer https://youtu.be/jO77nZRnt4w

E’ una riscrittura per tre voci del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand.

Uno spettacolo concerto con testi e musiche originali dal vivo che trasforma la poesia di fine ‘800 in potenti versi rap.

Rime taglienti e ritmo vorticoso affrontano in modo implacabile il tema della finzione attraverso il racconto di uno dei più famosi triangoli d’amore della storia del teatro, due amici e la donna di cui entrambi si innamorano.

Cirano deve morire recupera la forza del testo originale attraverso la poetica rap, scelta necessaria non solo per esprimere l’eroismo e la verve polemica del protagonista, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele a Rostand, la parola d’amore.

info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it
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Teatro Vascello in scena “Cirano deve morire”.
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Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello    

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Teatro Vascello “Un frammento di canto d’amore”

Teatro Vascello “Un frammento di canto d’amore”

Teatro Vascello “Un frammento di canto d’amore”, giovedì 3 novembre 2022 ore 21. Pier Paolo Pasolini / Johann Sebastian Bach. Concerto dell’Orchestra giovanile Fontane di Roma

Teatro Vascello “Un frammento di canto d’amore”. in occasione del 100º anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini, testo e voce narrante Sandro Cappelletto

Teatro Vascello “Un frammento di canto d’amore”, direttore Luciano Siani, con la partecipazione di Daniele Rossi e Antonello Dorigo, musiche di Johann Sebastian Bach

Pier Paolo Pasolini, da ragazzo, aveva studiato a lungo il violino, scoprendo la musica di Bach e ringraziando così la sua insegnante: “Con Bach, lei ha costruito un edificio saldissimo nella mia vita”.

Per Accattone e Il Vangelo secondo Matteo sceglierà Bach, e la sua musica sublime si fa voce degli ultimi, dei diseredati, offrendo loro un riscatto, una redenzione.

In Bach, Pasolini sente vivere non una fredda sacralità, ma “un canto amoroso”, “una lotta, cantata infinitamente, tra la Carne e il Cielo”.

E aggiunge: “Come parteggiavo per la Carne”.

Teatro Vascello “Un frammento di canto d’amore”
“Un frammento di canto d’amore”

Un frammento di canto d’amore, il racconto del rapporto tra Pasolini e Bach, andrà in scena giovedì 3 novembre alle ore 21 al Teatro Vascello.

A Monteverde, in uno dei quartieri di Roma dove a lungo ha vissuto e lavorato.

Le musiche eseguite dall’Orchestra giovanile Fontane di Roma, diretta da Luciano Siani, con la partecipazione di Daniele Rossi e Antonello Dorigo, si fonderanno con la voce e il testo di Sandro Cappelletto.

Nel centenario della nascita di un grande, necessario scrittore e poeta italiano, in un giorno così vicino all’anniversario del suo assassinio.

Prezzi intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello “Un frammento di canto d’amore”
“Un frammento di canto d’amore”

Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

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Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

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Teatro Vascello “Er Corvaccio e li morti”,

Teatro Vascello “Er Corvaccio e li morti”, lunedì 31 ottobre h 21, una “spoon river” romanesca, dai sonetti di Graziano Graziani, con Lino Guanciale accompagnato da due grandi musicisti Gabriele Coen e Stefano Saletti.

Teatro Vascello “Er Corvaccio e li morti”, Progetto a cura di Lisa Ferlazzo Natoli / lacasadargilla, durata 70’

Teatro Vascello “Er Corvaccio e li morti”. Il Corvaccio è il custode di un cimitero immaginario che, rivolgendosi direttamente ai lettori/spettatori, li invita a compiere con lui un viaggio tra le tombe e le storie delle persone che vi sono seppellite.

Dal robivecchi alla portiera, dall’avvocato alla barbona, inoltrandoci lungo i settori del camposanto ascoltiamo le vite – non sempre esemplari – di personaggi malinconici e cinici, comici e sboccati, che salutano la vita perduta con irriverenza e vanno a comporre una geografia di ricordi e di modi da cui emergono le tante facce di Roma.

Quello che ne esce è «un amaro e soave Spoon River de’ noantri – come lo ha definito la poetessa Maria Grazia Calandrone nella prefazione del volume di Internopoesia – dove gustiamo a ogni parola la malinconica ironia che sappiamo iniettata in forma e sostanza del dialetto romano».

Lino Guanciale e Lisa Natoli, con la complicità di due straordinari musicisti come Gabriele Coen e Stefano Saletti, inventano un percorso nel libro di Graziano Graziani, che ha tentato di incorniciare nella metrica del sonetto la vivacità irrefrenabile delle voci di Roma.

Teatro Vascello “Er Corvaccio e li morti”,
Teatro Vascello “Er Corvaccio e li morti”,

Per chi compra il biglietto intero ha diritto a una copia in omaggio del libro Er corvaccio e li morti di Graziano Graziani la sera stessa dello spettacolo.

Prezzi intero € 25, ridotto over 65 under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it

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Teatro Vascello “La Signorina Giulia”

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”, di August Strindberg, dal 11 al 16 ottobre, dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”, adattamento e regia Leonardo Lidi, con Giuliana Vigogna, Christian La Rosa, Ilaria Falini

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”, scene e luci Nicolas Bovey, costumi Aurora Damanti, suono G.U.P. Alcaro produzione Teatro Stabile dell’Umbria, in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi, durata spettacolo 1 ora e 20’

«Verrà, comunque, forse un giorno in cui saremo tanto avanzati, così illuminati, da poter osservare con indifferenza lo spettacolo brutale, cinico, crudele, che ci propone l’esistenza.

Allora avremo disinnescato gli strumenti inferiori ed inattendibili di pensiero detti sentimenti, divenuti superflui e nocivi per la maturazione dello strumento di giudizio.»

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”. August Strindberg – Prefazione

“Quando lo spazio è troppo piccolo fai l’amore con chi c’è, con l’ultimo uomo sulla terra, lo contendi con l’altra donna, cerchi di sedurlo sapendo già che tra pochi attimi lo odierai.

Quando lo spazio è troppo piccolo se qualcuno sale sopra le nostre teste ci sembra che quello sia il Dio, un Conte gigantesco pronto a calpestare noi microbi con i suoi stivali fatti di fango, in un sadico tip-tap.

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”. Lo spazio pulito si sporca del nostro corpo.

L’angolo di una stanza di una casa di una provincia, soffocante, un micro mondo dove nessuno sceglie niente e si entra nel corpo dell’altro per occupare meno spazio possibile.”

Continuo la mia ricerca sui confini autoimposti dalla mia generazione, dopo Spettri, Zoo di Vetro, Casa di Bernarda Alba, La Città Morta, Fedra consapevole che il concetto di lockdown ora interroga lo spettatore quotidianamente sui limiti fisici e mentali della nostra esistenza.

La Signorina Giulia è considerato il capostipite del movimento europeo detto “naturalismo” e August Strindberg, spigoloso e violento, in Italia spesso subisce la semplificazione della verità.

Se è vero che l’opera di Strindberg fa parte della nuova formula di Zola “rendere vero, rendere grande e rendere semplice” non bisogna scordare le grandi incoerenze, l’incapacità del normale, e la enorme statura teatrale dell’immorale drammaturgo svedese.

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”. Tre orfani vivono uno spazio dove è impossibile non curvarsi al tempo, dove la vita è più faticosa del lavoro, in una casa ostile da dove tutti noi vorremmo fuggire.

Teatro Vascello “La Signorina Giulia”
Teatro Vascello “La Signorina Giulia”

Nell’arco di una notte capiamo come gestire questa attesa, prima della fine, cercando di ballare, cantare e perdersi nell’oblio per non sentire il rumore del silenzio.

Se nella macabra attesa del Finale di Partita o nell’aspettare Godot sono i morti e i vagabondi a dover gestire il nulla, in Strindberg sono i figli a dover subire l’impossibilità del futuro.

Nello spavento del domani l’unica stupida soluzione è quella del gioco al massacro, il cannibalismo intellettuale. L’inganno. Il Teatro. Julie: Ottimo Jean! Dovresti fare l’attore.”. Leonardo Lidi

Informazioni:

Biglietteria spettacolo: intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/Ticket/la-signorina-giulia/182425

info e prenotazioni 065898031 065881021  promozioneteatrovascello@gmail.com  – promozione@teatrovascello.it

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Dal 28 febbraio al 5 marzo

Dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17

Il gabbiano

PROGETTO ČECHOV – prima tappa

da Anton Cechov

regia Leonardo Lidi

con (in o.a.) Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna, Angela Malfitano

scene e luci Nicolas Bovey, costumi Aurora Damanti

suono Franco Visioli, assistente alla regia Noemi Grasso

adattamento e regia Leonardo Lidi, produzione Teatro Stabile dell’Umbria,

Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi

Per ricominciare a camminare in questo tempo così incerto credo che il teatro sia un ottimo progetto sul quale focalizzare le nostre energie.

Se penso ad Anton Čechovmi torna in mente questo passaggio di John Lennon nella canzone Beautiful Boy: “La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti”.

Ne Il gabbiano l’autore sembra creare un testo che possa interrogarsi sulla differenza tra Simbolismo e Realismo, sul senso critico del teatro rispetto al suo pubblico ma alla fine – contro ogni pronostico – arriva la vita.

In scena ecco apparire l’amore e l’assenza di esso e ci ritroviamo accompagnati da personaggi talmente ben scritti e messi così bene in relazione tra di loro che tutti insieme decidiamo di deviare la trappola del Tema per aprirci e interrogarci sulla semplicità del nostro essere.

Sui ricordi e la nostalgia dell’infanzia, su quell’incontro che ci ha fatto male e quell’incontro che ci ha cambiato la vita.

O fatto sorridere. O fatto piangere.

Come in un patto. Come se un gruppo di uomini e di donne lavorasse assieme con impegno e gioia confidando nell’arrivo della vita in scena.

Ecco forse spiegato il perché Čechov ha superato il suo tempo, ecco come utilizzare un testo per arrivare alla vita.

Ho scelto una trilogia che lavora con lo stesso alfabeto:

Il gabbiano Zio Vanja Il giardino dei ciliegi. Tre case, o forse la stessa, tre famiglie, o forse la stessa, e l’amore che soppianta il lavoro.

Mentre aspettiamo di sapere qual è il Teatro giusto per parlare allo spettatore o se venderemo la casa di Vanja o se verrà distrutto il nostro storico Giardino, noi aspettiamo e incontriamo la vita attraverso l’amore.

Aspettiamo un bacio.

In questa trilogia vedo la possibilità di tornare al senso pratico del teatro, deviando gli intellettualismi e scegliendo la semplicità nella sua altezza.

Scegliendo uno spazio. Scegliendo l’empatia e non una bolla elitaria.

Scegliendo l’amore e il dolore che comporta questa opzione ma soprattutto scegliendo gli attori come forma d’arte e come pietra preziosa da difendere nel teatro italiano del nostro tempo.

Tredici attori passeranno assieme un tempo importante, una parentesi della loro vita, per lavorare assieme ad un regista che sceglie finalmente il suo autore preferito come ripartenza del proprio percorso. Leonardo Lidi

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Il teatro rimarrà chiuso i giorni:

24-25-26 dicembre

1-2 gennaio

Sabato 31 dicembre ore 21:00

Speciale Capodanno

CARD

Card libera a 5 spettacoli a scelta su tutti gli spettacoli € 90 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-libera-5-spettacoli/183697  

Card Love a 2 spettacoli 4 ingressi a scelta su tutti gli spettacoli € 72 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-love-2-spettacoli-4-ingressi/183698  

ABBONAMENTI

Abbonamento Zefiro € 105 (7 titoli)

Abbonamento Eolo € 105 (7 titoli)

Abbonamento Ponentino € 75 (5 titoli)

Abbonamento ZEFIRO € 105 (7 titoli)

11- 16 ottobre La signorina Giulia – 15-20 novembre Kobane Calling on Stage – 31 gennaio – 5 febbraio Aspettando Godot -7-19 febbraio La storia – 28 febbraio – 5 marzo

Il gabbiano – 21– 26 marzo Il soccombente – 18–23 aprile Le relazioni pericolose Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-zefiro-7-spettacoli/183694  

Abbonamento EOLO € 105 (7 titoli)

4-9 ottobre Resurrexit Cassandra – 22 novembre – 4 dicembre Cirano deve morire –

24-29 gennaio Oylem Goylem – 21-26 febbraio Tavola tavola, chiodo chiodo – 7-12 marzo Peng – 14-19 marzo Antenati – the grave party – 12–16 aprile – Le cinque rose di Jennifer Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-eolo-7-spettacoli/183695

Abbonamento PONENTINO € 75 (5 titoli)

20 dicembre-22 gennaio Hỳbris – Dal 28 marzo al 2 aprile

DAVID COPPERFIELD SKETCH COMEDY, un carosello dickensiano –

4–7 aprile Ragazze al muro – 2-14 maggio Miracoli metropolitani –

16-28 maggio Thanks for Vaselina

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Fuori Abbonamento (opzionabili per le card)

26 settembre – 2 ottobre Tebe al tempo della febbre gialla – 26 ottobre Beppe Servillo in il Resto della settimana – 29-30 ottobre Spaghetti – 3 novembre Orchestra Giovanile Fontane di Roma – 6-11 dicembre Vivaldiana – 15-18 dicembre Johann Sebastian Circus – 26-30 aprile Fontana project

Qui il link alla stagione completa https://www.teatrovascello.it/stagione-teatrale-2022-2023/  

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma

Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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Teatro Vascello “La danza della realtà”.

Teatro Vascello “La danza della realtà”. Tra danza e letteratura internazionale, dal 7 al 10 aprile 2022, la Compagnia Atacama sarà in scena al Teatro Vascello di Roma.


Teatro Vascello “La danza della realtà”. In scena con due delle ultime produzioni firmate da Patrizia Cavola e Ivan Truol:

Teatro Vascello “La danza della realtà”, il 7 e l’8 aprile con La danza della realtà, progetto che prosegue la ricerca ispirata all’universo di Alejandro Jodorowsky, allo sguardo visionario dell’artista cileno.

Posato sulla realtà e sulla condizione esistenziale dell’essere umano, li coglie in maniera puntuale e profonda e al tempo stesso li proietta in un’altra dimensione surreale, fantastica.

La ricerca parte dalla lettura di Cabaret Mistico e delle brevi storie che le diverse culture e tradizioni filosofiche ci hanno lasciato – Sufi, Buddhiste, Alchemiche, Koan, Haiku, Zen, Tibetane, che Jodorowsky riporta nel libro.

A partire da quanto evoca la scrittura, con il nuovo gruppo di danzatori, Compagnia Atacama percorrerà temi e l’immaginario che le storie suggeriscono, per poi dare vita a una materia originale e personale che, con naturalezza, prenderà le distanze dalla fonte.

Tema centrale la complessità del vivere contemporaneo e la natura antica, ancestrale dell’uomo che permane anche nella contemporaneità.

Teatro Vascello “La danza della realtà”. Fragilità, conflitti, relazioni, innocenza, violenza. Velocità, ritmo incessante.

Poesia e grottesco si mescolano. Il progetto coreografico vuole unire l’elaborazione della danza/poesia fisica ad un lavoro di costruzione delle immagini pittorico e visionario, all’uso della parola e del suono, all‘interazione con le musiche originali composte da Sergio De Vito.

Il 9 e 10 aprile Compagnia Atacama presenterà in prima nazionale Altrove oltre il Mondo: progetto coreografico che si interroga sullo spazio che occupa il corpo umano in un mondo che sposta sempre più il piano di azione in un “oltremondo” leggero, veloce, immateriale, una copia digitale del mondo – mutuando artisticamente le teorie di Alessandro Baricco presenti nel libro The Game.

La creazione di Patrizia Cavola e Ivan Truol indaga la relazione tra i corpi dei danzatori in scena e la loro immagine proiettata attraverso l’uso di telecamere in diretta e di contributi virtuali e video.

Quanto avviene sul palcoscenico unito a quanto avviene sullo schermo crea scollamento, smarrimento, mette in discussione i parametri logici.

I contenuti virtuali sovrastano l’uomo in carne e ossa, il danzatore in scena, ne ribaltano l’asse, equilibri e certezze.


Teatro Vascello “La danza della realtà”.
Teatro Vascello “La danza della realtà”.

Altrove oltre il Mondo vuole inoltre esplorare l’utilizzo dei media interattivi in relazione al corpo e al movimento, interagendo con proiezioni, facendo delle nuove tecnologie un punto di ricerca espressiva attento all’innovazione del linguaggio. 

Sviluppo del primo studio Sine Tactu, la creazione esplora la complessità del vivere contemporaneo alla luce dei cambiamenti messi in atto dagli accadimenti unici e inaspettati del tempo presente che stiamo vivendo, e sull’impatto che questi hanno e avranno sulla stessa natura umana.

Su come plasmeranno il nostro modo di essere nel mondo, di entrare o non entrare in relazione con gli altri esseri umani.

Dal 7 al 10 aprile 2022   

COMPAGNIA ATACAMA                     

7-8 aprile giovedì e venerdì h 21

LA DANZA DELLA REALTA’

Ideazione, Coreografia, Regia, Luci Patrizia Cavola – Ivan Truol

Con Nicholas Baffoni, Andrea Di Matteo, Valeria Loprieno,

Cristina Meloro, Camilla Perugini

Musiche Originali Epsilon Indi

Costumi Milena Corasaniti

Organizzazione Elisa Chianella

Amministrazione Letizia Coppotelli

Management e distribuzione Theatron 2.0  

Produzione Atacama

Con il contributo di MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e 

del Turismo – Dipartimento Dello Spettacolo 

REGIONE LAZIO Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili.

In coproduzione con Paesaggi del Corpo – Festival Internazionale Danza 

Contemporanea


Teatro Vascello “La danza della realtà”.
Teatro Vascello “La danza della realtà”.

Residenza La Scatola Dell’Arte

Il progetto coreografico La Danza della Realtà prosegue la ricerca ispirata all’universo di Alejandro Jodorowski che come primo step aveva dato vita allo spettacolo Galleggio, Annego, Galleggio.

La ricerca parte dalla lettura di “Cabaret Mistico” e delle brevi storie che le diverse culture e tradizioni filosofiche ci hanno lasciato – Sufi, Buddhiste, Alchemiche, Koan, Haiku, Zen, Tibetane, che Jodorowsky riporta nel libro.

Queste storie ci accompagnano attraverso le contraddizioni, le debolezze dell’essere umano e l’impronta dell’autore, che facciamo nostra, ci porta a sorriderne poiché “Il sapere e il riso si confondono” afferma Ludwig Wittgenstein.

Di Jodorowsky ci incanta lo sguardo visionario, che posato sulla realtà e sulla condizione esistenziale dell’essere umano, li coglie in maniera puntuale e profonda e al tempo stesso li proietta in un’altra dimensione surreale, fantastica, espandendone oltremisura l’impatto e la valenza significante.

Attraverso il suo sguardo l’esistenza ci appare come il viaggio di una comunità itinerante, come un grande circo all’interno del quale, un’umanità strabordante in movimento su una pista immaginaria e sommersa, in una continua alternanza galleggia, annega, galleggia.


Teatro Vascello “La danza della realtà”.
Teatro Vascello “La danza della realtà”.

A partire da quanto evoca la scrittura, con il nuovo gruppo di danzatori ci incammineremo nel percorrere i temi e l’immaginario che le storie ci suggeriscono, per poi dare vita a una materia originale e personale che, con naturalezza, prenderà le distanze dalla fonte.

Tema centrale la complessità del vivere contemporaneo e la natura antica, ancestrale dell’uomo che permane anche nella contemporaneità.

Fragilità, conflitti, relazioni, innocenza, violenza. Velocità, ritmo incessante.

Poesia e grottesco si miscelano.

Il progetto coreografico vuole unire l’elaborazione della danza/poesia fisica ad un lavoro di costruzione delle immagini pittorico e visionario, all’uso della parola e del suono, all‘interazione con le musiche originali composte da Sergio De Vito.

Posto unico €15, info 065898031  promozioneteatrovascello@gmail.compromozione@teatrovascello.it Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/biglietto/la-danza-della-realta/172108

9-10 aprile

Sabato h 19 – domenica h 17

ALTROVE OLTRE IL MONDO

Ideazione, Coreografia, Regia, Luci Patrizia Cavola – Ivan Truol

Con: Nicholas Baffoni, Valeria Loprieno, Cristina Meloro,  Camilla Perugini,  Antonio Taurino

Musiche Originali Epsilon Indi

Costumi Milena Corasaniti

Videocreazione Sergio De Vito

Organizzazione Elisa Chianella

Amministrazione  Letizia Coppotelli

Ufficio Stampa/Comunicazione/Distribuzione Theatron 2.0

Produzione Atacama

Con il contributo di MIC Ministero della Cultura

Residenza La Scatola Dell’Arte

Il progetto coreografico si interroga sullo spazio che occupa il corpo umano in un mondo che sposta sempre più il piano di azione in un “oltremondo” leggero, veloce, immateriale, una copia digitale del mondo (The Game Alessandro Baricco).

Una dimensione è quella della vita reale, della presenza, dell’incontro e delle relazioni tra persone dotate di un corpo, di un peso, della capacità di entrare in contatto attraverso la fisicità, i sensi e le percezioni.

L’altra dimensione è quella immateriale, possibile attraverso la condivisione digitale, la connessione virtuale.

L’immagine si sostituisce al corpo.

Ogni accadimento se non viene ripreso, fotografato, postato non esiste, non lascia traccia.

La vita reale per “esistere” ha bisogno di essere trasportata nella copia digitale del mondo.

Il riconoscimento sociale delle persone e delle loro azioni trova il suo compimento attraverso la pubblicazione di contenuti nell’“oltremondo”.

In questo scenario cosa accade all’essere umano e alle relazioni?

Lo sguardo si posa sulla solitudine di un essere umano che ha spostato la sua vita sociale nei social media, ha trasformato i suoi incontri in videoconferenze e ha sostituito le sue relazioni con amicizie virtuali.

L’esposizione diviene la condizione esistenziale, un’esposizione costruita, bugiarda, che si allontana dall’essere e si avvicina all’apparire.

La creazione vuole indagare sulla relazione tra i corpi dei danzatori in scena e la loro immagine proiettata attraverso l’uso di telecamere in diretta e di contributi virtuali e video.

Quanto avviene sul palcoscenico unito a quanto avviene sullo schermo crea scollamento, smarrimento, mette in discussione i parametri logici.

I contenuti virtuali sovrastano l’uomo in carne e ossa, il danzatore in scena, ne ribaltano l’asse, equilibri e certezze.

Vuole inoltre esplorare l’utilizzo dei media interattivi in relazione al corpo e al movimento, interagendo con proiezioni, facendo delle nuove tecnologie un punto di ricerca espressiva attento all’innovazione del linguaggio.

Sviluppo del primo studio Sine Tactu, la creazione esplora la complessità del vivere

contemporaneo alla luce dei cambiamenti messi in atto dagli accadimenti unici e inaspettati del tempo presente che stiamo vivendo, e sull’impatto che questi hanno e avranno sulla stessa natura umana.

Su come plasmeranno il nostro modo di essere nel mondo, di entrare o non entrare in relazione con gli altri esseri umani.

Posto unico €15, info 065898031  promozioneteatrovascello@gmail.compromozione@teatrovascello.it Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/biglietto/altrove-e-oltre-il-mondo/171916

Qui il link alla stagione completa
Qui il link alla stagione completa progetti 

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma.
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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Teatro Vascello “L’Imprtante è che ci sia Qualcuno: Vaduccia”,

Teatro Vascello “L’Importante è che ci sia Qualcuno: Vaduccia”, 6-7-8 dicembre lunedì, martedì, mercoledì h 21 sala mosaico. Una storia da Yehoshua


Teatro Vascello “L’Importante è che ci sia Qualcuno: Vaduccia”, adattamento drammaturgico di Marco Isidori, da “L’amante” di Abraham B.Yehoshua, interprete Maria Luisa Abate, regia di Marco Isidori, produzione Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa 2021

Teatro Vascello “L’Importante è che ci sia Qualcuno: Vaduccia”. La storia della novantasettenne ebrea che nell’ultimo, estremo scorcio della sua vita, “risvegliandosi” ella da una malattia che le aveva tolto ogni consapevolezza vitale, rendendola pressoché un vegetale, anzi addirittura un minerale (una “pietra” dice di sé medesima, infatti).

Teatro Vascello “L’Imprtante è che ci sia Qualcuno: Vaduccia”,
Teatro Vascello “L’Imprtante è che ci sia Qualcuno: Vaduccia”,

Si trova a dover condividere il quotidiano con un ragazzo arabo piovuto quasi dal cielo, e che, dopo un’iniziale reciproco sospetto, riesce, lei, Vaduccia, vecchia stravagante, piena di pregiudizi, carica degli intoppi emotivi di tutta un’ esistenza, non solo a relazionarsi col suo giovanissimo “nemico”, ma a giungere persino alla gioiosa scoperta di provare per lui un sentimento amoroso.

Questa vicenda, dicevo, la lingua soprattutto con la quale viene tramata (lingua vorticosamente ritmica, lingua puntualmente oggettiva e nello stesso tempo diabolicamente simbolica).

Ci ha portato verso la realizzazione di uno spettacolo dove la performance dell’attrice (una straordinaria Maria Luisa Abate) s’avvita con fatale inesorabilità, in un parossismo non solo interpretativo, ma anche “fonico”, andando verso quella “compiutezza” teatrale, che è stata, e che ancora vogliamo continui ad essere, uno dei cardini della ricerca scenica dei Marcido.

E qui per “compiutezza” intendo con grande semplicità, soltanto l’immersione totale, senza scampo, senza vie di fuga, nell’estremo “dolore” del doversi confrontare da una parte con la propria inadeguatezza, e dall’altra, con la necessità invece di riuscire a superarsi per regalare al pubblico non già un banale momento di comunicazione narrativa, bensì un forte, caratterizzato momento di comunione sentimentale.

Come, secondo noi, unicamente l’arte teatrale con la sua canonica, può e deve saper fare. In questo difficile frangente temporale poi, proprio “tale” preciso compito per la Scena è ineludibile, e il Teatro lo deve fortissimamente e assolutamente assolvere, pena… Marco Isidori.

Prezzo posto unico €10 info 065898031  promozioneteatrovascello@gmail.com 

Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/biglietto/limportante-e-che-ci-sia/160464

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma

Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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