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Federazione Italiana Artisti lettera al Ministro Dario Franceschini.

Federazione Italiana Artisti lettera al Ministro Dario Franceschini. E alle massime istituzioni del settore spettacolo dal vivo.


Richieste per il 2021

Federazione Italiana Artisti lettera al Ministro Dario Franceschini. Chiarezza tavolo permanente spettacolo dal vivo, sostegni per spettacoli cancellati, sostegni emergenziali per il prossimo anno, 50 milioni per le nuove istanze (extra fus), allargamento del Fus a tutti i soggetti aventi diritto.

Il 2021 dovrà essere anno di transizione

“Il 2021 dovrà essere anno di transizione e, auspichiamo, di costruzione del futuro, partecipata da tutti i soggetti che rappresentano l’ampio mondo dello spettacolo dal vivo e senza esclusione.”

Lo annuncia la Federazione Italiana Artisti (FED. IT. ART.), presieduta da Gino Auriuso, che lancia una lettera aperta al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini e alle massime istituzioni del settore che si occupano dello spettacolo dal vivo.

Federazione Italiana Artisti. Noi di Fed.It.Art. spiega Gino Auriuso

Federazione Italiana Artisti lettera al Ministro Dario Franceschini.

“Noi di Fed.It.Art. – spiega Gino Auriuso intendiamo batterci in difesa non solo delle grandi strutture organizzative e produttive, ma anche e soprattutto delle attività culturali di base e di prossimità, che arricchiscono con la loro attività e la loro quotidiana presenza Periferie, Province e Comuni dell’Italia minore, creando coesione sociale e offrendo svago, cultura e dignità”.

Federazione Italiana Artisti. Tra le proposte di seguito elencate

“Tra le proposte di seguito elencate – continua il presidente di Feditart – auspichiamo che il lavoro del “tavolo permanente dello spettacolo dal vivo”, meritorio organismo che deve essere inclusivo e permanente, si concentri non tanto e non solo sull’ascolto reciproco e sulla segnalazione di guai e inadempienze, ma sull’operatività con la creazione di documenti e azioni di indirizzo condivise.

Un lavoro che non sostituisce i tavoli di confronto e trattativa tra datori di lavoro e rappresentanze dei lavoratori ma che non sia un semplice momento del confronto emergenziale ma una scelta di percorso condiviso da tutti e non di volta in volta da tavoli ai quali siedono organismi che ritengono di rappresentare la maggioranza dei soggetti.

Lettera integrale:

Egregi Ministro ai Beni e alle Attività Culturali On. Dario Franceschini; Segretario Generale dott. Salvatore Nastasi, Capo di Gabinetto prof. Lorenzo Casini, Direttore Generale dello Spettacolo dott. Onofrio Cutania

Come ricordato dal Ministro Franceschini a più riprese, anche durante il primo incontro del Tavolo Permanente dello Spettacolo dal Vivo (a cui abbiamo l’onore di partecipare), il prossimo anno dovrà essere concepito necessariamente (purtroppo) come un ulteriore anno straordinario per il settore spettacolo dal vivo e, come tale, dovrà essere caratterizzato da norme eccezionali.

Noi di Fed.It.Art.

Noi di Fed.It.Art. intendiamo batterci in difesa non solo delle grandi strutture organizzative e produttive, ma anche e soprattutto delle attività culturali di base e di prossimità, che arricchiscono con la loro attività e la loro quotidiana presenza Periferie, Province e Comuni dell’Italia minore, creando coesione sociale e offrendo svago, cultura e dignità.

Immaginiamo che il criterio di straordinarietà adottato verrà calato nella realtà e definito attraverso lo strumento dei DM; tale strumento regolerà il Fondo Unico dello Spettacolo 2021 prima della nuova triennalità che prevedibilmente sarà 2022-2024.

Il 2021 dovrà essere un anno di transizione

Federazione Italiana Artisti lettera al Ministro Dario Franceschini.

Il 2021 dovrà essere anno di transizione e, auspichiamo, di costruzione del futuro, partecipata da tutti i soggetti che rappresentano l’ampio mondo dello spettacolo dal vivo e senza esclusione.

Registriamo, come ci ha comunicato il Ministro e successivamente il Direttore Cutaia, che per il 2021 il FUS sarà incrementato di 50 milioni ed in forma strutturale, questo porterà per i prossimi anni il Fondo a 400 milioni totali circa.

In sé questa è una bella notizia che, siamo certi, dovrà portare, come auspichiamo, ad ulteriori necessari investimenti in un settore fondamentale per lo sviluppo e la ripresa del nostro Paese.

Su queste basi è necessaria una riflessione attenta e tempestiva e riteniamo che da questa considerazione sia scaturita l’esigenza della creazione del Tavolo Permanente dello Spettacolo dal Vivo, a cui quindi spetta una funzione indispensabile, importante e insostituibile.

Dal confronto tra tutti i protagonisti del complesso mondo che rappresentiamo passa un arricchimento di conoscenza, una nuova modalità dell’inclusione e quindi una nuova visione per la Rinascita del nostro Paese.

Le nostre richieste:

1) CHIAREZZA SUL Tavolo Permanente dello Spettacolo dal Vivo;

Auspichiamo che il lavoro di questo nuovo, meritorio organismo che, ripetiamo, deve essere inclusivo e permanente, si concentri non tanto e non solo sull’ascolto reciproco e sulla segnalazione di guai e inadempienze, ma sull’operatività con la creazione di documenti e azioni di indirizzo condivise.

Un lavoro che non sostituisce i tavoli di confronto e trattativa tra datori di lavoro e rappresentanze dei lavoratori ma che non sia un semplice momento del confronto emergenziale ma una scelta di percorso condiviso da tutti e non di volta in volta da tavoli ai quali siedono organismi che ritengono di rappresentare la maggioranza dei soggetti.

2) SOSTEGNO PER SPETTACOLI CANCELLATI:

Chiediamo di utilizzare parte di questi 50 milioni in più a sostegno dei lavoratori dello spettacolo che, ormai è chiaro, sicuramente subiranno assenza o forte calo di scritture nel 2021 nonché cancellazione di produzioni.

3) NUOVE ISTANZE:

Chiediamo che buona parte dei 50 milioni vadano a sostegno delle nuove istanze (i cosìddetti Extra FUS) escludendo gli operatori non professionisti.

Nel prossimo triennio chiediamo l’abolizione del termine extrafus grazie all’allargamento del fus a tutti i soggetti portatori dei requisiti necessari. in questo senso il tavolo di consultazione potra’ lavorare per indicare i criteri di assegnazione (ripetiamo con uno spirito di inclusione…)

…che i criteri per l’assegnazione di contributi alle nuove istanze (per far sì che l’intervento Ministeriale possa essere di semplice accesso e di vero sostegno) debbano soddisfare soggetti che rispettino comunque i seguenti requisiti:

– vantino, almeno negli ultimi 3 anni, un’attività di tipo professionale, regolare e non episodica; siano possessori di Partita IVA e posizione INPS; presentino, tra le finalità principali del proprio Statuto, la gestione e l’organizzazione di attività e/o spazi culturali e di spettacolo dal vivo;  rispettino la legislazione del lavoro per l’attività prestata da collaboratori e adottino, nei confronti dei lavoratori e dei fornitori, una condotta regolare (definizione di compensi equi, rispetto dei contratti, rispetto dei tempi di pagamento, ecc.);

4) FLESSIBILITÀ:

Chiediamo che tutti gli organismi già sostenuti dal FUS nel triennio 2018-2020 vengano supportati nel riavvio delle attività anche attraverso una flessibilità tra preventivo e consuntivo 2021 e con la non obbligatorietà della riprogrammazione degli spettacoli cancellati.

5) SOSTEGNI EMERGENZIALI:

Prevedendo ormai che il protrarsi della pandemia colpisca anche buona parte del 2021 ed immaginando una continuazione della chiusura del settore, chiediamo di prefigurare nuovi sostegni emergenziali (come già fatto dal MiBACT nel 2020) che ristorino i mancati incassi per tutti e senza tralasciare nessuno (Teatri, Compagnie e Lavoratori).

Fed.It.Art, come sapete, ha inoltre compiuto uno studio accurato su una auspicabile riforma del FUS e ha prodotto e produrrà a brevissimo documenti ponderati che riguardano la piattaforma della cultura che sembra essere ai nastri di partenza. Su questo e altro chiediamo di poter dare il nostro contributo, sempre dialogico e costruttivo.

UFFICIO STAMPA | ROSSANA TOSTO COMUNICAZIONE

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Teatro Portaportese 2

Lettera al mondo, il giardino segreto di Emily Dickinson spettacolo – concerto al Teatro Portaportese


“Cara Abiah Mi sono seduta adesso per scriverti una lunga, lunga lettera. I miei apparati di scrittura sono disposti davanti a me, e tutto è pronto. Non ho fiori davanti a me come ne avevi tu per ispirarti. Ma sai che posso immaginarmi ispirata da loro e che forse lo sarò davvero.” E.D. Teatro Portaportese.

Dal 7 all’8 febbraio alle ore 21,00 e il 9 febbraio alle ore 18,00 nella sala Tofani del Teatro Portaportese andrà in scena il poetico spettacolo–concerto di Marta Zotti e Cecilia Lasagno Lettera al mondo, il giardino segreto di Emily Dickinson. Quando scopriranno il tuo giardino, quali fiori troveranno?

Lo spettacolo prende vita a partire da Emily Dickinson, una poetessa altamente fertile dal punto di vista artistico, personaggio febbrile che sceglie la reclusione sociale. L’intera produzione sarà ritrovata dalla sorella in un baule ai piedi del suo letto.

Teatro PortaporteseTeatro Portaportese. Un giardino nascosto e un’impronta segreta. Un riscatto al femminile. Una storia che emergerà soltanto agli occhi di chi è rimasto.

“Lettera al mondo” è un passo a due per parola recitata e cantata, per un’attrice e una musicista. È storia evocata e narrata in prima persona sulla scena.

Lo spettacolo prende vita dalle parole che Emily Dickinson ha affidato alle sue 1789 liriche e alle centinaia di lettere che hanno scandito i suoi rapporti con il mondo esterno quando, appena trentenne, decise di chiudersi a vivere nella Homestead, la casa di suo padre.

L’opera di Emily Dickinson esprime il contrasto tra l’inautenticità della sfera pubblica e la libertà della sfera privata, celebra il valore della libertà espressiva e della ricerca dei propri desideri, del proprio “giardino interiore”, a dispetto della corsa all’apparenza del mondo contemporaneo.

È la presa di coscienza di una donna, “un fiero cervello che dà al mondo il voto: insufficiente”.

È la stessa autrice ad offrire un senso alla storia ricostruita intorno a lei e a fornire il filrouge del susseguirsi degli atti della scena: il ritrovamento delle sue poesie e il successo della poetessa dopo la morte, la perdita del contatto con il mondo esteriore, la ricerca del proprio giardino interiore, la solitudine, lo studio, l’amore per la vita.

TEATRO PORTAPORTESE

 Via Portuense 102 – Roma Tel.065812395

 BIGLIETTI

INTERO 15,00 EURO (13,00 EURO +2,00 DI TESSERA)

RIDOTTO 12,00 EURO (10,00 + 2,00 DI TESSERA)

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