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Palazzo Savelli 35° Festival Liszt.

Palazzo Savelli 35° Festival Liszt. Domenica 4 Dicembre II Solisti e l’Orchestra del Festival Liszt e Ottonovecento oltre confine, al concerto finale dello storico Festival di Albano

Palazzo Savelli 35° Festival Liszt. Ore 18.00 Palazzo Savelli, Piazza Costituente 1 – Albano (RM)

Palazzo Savelli 35° Festival Liszt. Eccellenza rappresentativa per la cultura italiana, il Festival Liszt chiude il suo palinsesto musicale con un concerto finale che fa il pieno d’interpreti di pregio.

Il concerto di domenica 4 Dicembre mette in programma i Solisti e l’Orchestra del Festival Liszt sotto la prestigiosa direzione di Gabriele Bonolis.

Una data che corona una edizione da primato, dopo i sold out di ogni serata musicale tenutasi nella storica dimora di Albano. Palazzo Savelli 35° Festival Liszt.

Nel programma del concerto finale convergono le preziose scelte di palinsesto compiute dal Maestro Maurizio D’Alessandro: “Ottonovecento oltre confine, il rock entra nella classica” con una compagine strumentale allargata a 16 elementi che interagirà sotto la guida di Gabriele Bonolis con il violoncellista Gianluca Giganti.

I Solisti del Festival capitanati dal clarinettista Maurizio D’Alessandro, apriranno il concerto domenica 4 dicembre con la esecuzione della sinfonia n. 7 di Beethoven.

Per il capolavoro di Beethoven la scelta cade sulla celebre versione per ottetto di fiati, contrabbasso e timpani che con tutta probabilità, venne avallata dall’autore.

Si tratta di una versione originale del 1816: composizione senza tempo e coinvolgente nel suo andamento ritmico ed entusiasmante.

La sinfonia è considerata tra le più luminose e smaglianti tra le sinfonie beethoveniane. Palazzo Savelli 35° Festival Liszt.

L’ultimo concerto del 2022 dello storico Festival di Albano conferma la linea oltre confine tracciata con “Ottonovecento oltre confine, il rock entra nella classica”: 

Ovvero dare spazio ad alcune composizioni inattese con un taglio godibile e che gettino un ponte tra arrangiamento contemporaneo su partiture di enorme valore storico e indiscutibile fondamento per il presente.

La musica rock entra quindi nella musica classica con un violoncello, fiati, l’aggiunta di basso, chitarra e batteria.

Dirige Gabriele Bonolis e al violoncello c’è Gianluca Giganti. Compositore e direttore d’orchestra, Gabriele Bonolis è salito sul podio d’importanti orchestre e teatri italiani e stranieri, tra cui Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Festival dei 2 Mondi di Spoleto, Orchestra Sinfonica Nazionale Ceca, Opera di Stato di Dresda e si è esibito anche in Francia, Scozia, Brasile, Marocco, USA, Canada, Giappone sia in formazioni cameristiche che in orchestra.

Lodato da Ennio Morricone per  “la concretezza, il rigore interpretativo, la sicura tecnica direttoriale e la coinvolgente comunicativa”  ha anche diretto la registrazione della colonna sonora del film The Hateful Eight di Quentin Tarantino con cui Morricone ha vinto l’Oscar. Palazzo Savelli 35° Festival Liszt.

Il solista nel concerto di Gulda è il violoncellista Gianluca Giganti, che si è esibito in recital solistici per alcune delle maggiori istituzioni concertistiche italiane, quali Accademia di Santa Cecilia, Accademia Filarmonica Romana, Festival delle Nazioni di Città di Castello, Parco della Musica di Roma.

Ha suonato anche all’estero, in Russia e altri paesi ed è oggi unanimemente riconosciuto come uno dei violoncellisti più interessanti della sua generazione.

Nella seconda parte l’orchestra del Festival eseguirà l’arduo concerto per violoncello del leggendario Friedrich Gulda (1930 – 2000).

Pianista austriaco di enorme carisma, ricordato come coltissimo, geniale e sregolato, egli ha percorso il Novecento con il piglio di un instancabile viaggiatore nel mondo della musica.

Palazzo Savelli 35° Festival Liszt.
Palazzo Savelli 35° Festival Liszt.

Gulda fu tra i primi pianisti classici ad aprirsi ad altri generi, in particolare al jazz e frequentò con artisti come Herbie Hancock, Chick Corea e Joe Zawinul.

Il concerto per violoncello e orchestra, composto nel 1980, ispirato al Flauto magico di Mozart è tra i lavori più amati e conosciuti di Gulda e trova il suo spazio ideale nella attesissima serata conclusiva del Festival Liszt.

Il Festival nella programmazione musicale del 4 dicembre modella disparate esperienze stilistiche: da Bach fino al rock che con portentosi virtuosismi e stacchi improvvisati investe l’ascoltatore in ogni ambito della esperienza musicale. Palazzo Savelli 35° Festival Liszt. 

Siglando così il suo 35° anno di attività, lo storico Liszt Festival di Albano guarda quindi anche al versante meno atteso dell’Ottocento da cui prende le mosse.  

Un secolo di enorme potenza poetica e di sublime ispirazione nella musica e che ben si esemplifica proprio nel nome di Franz Liszt. 

Nume tutelare del periodo e compositore esemplare del suo tempo, ma che è stato soprattutto e sopra ogni tradizione normata, il libero battitore di una creatività imprevedibile e fuori schema. 

Nel trascendere la lezione appiattita sull’idea del Romanticismo in relazione al secolo successivo, Ottonovecento raccoglie la sfida dell’ eclettismo e mette compiutezza in questa edizione del Festival Liszt che ha rinsaldato il legame del moderno con la musica classica.

Appuntamento presso la Sala Nobile di Palazzo Savelli  (Piazza Costituente, 1) domenica 4 Dicembre ad Albano (RM), alle 18.00.  Biglietto unico d’ingresso 12 euro.
Il Festival è ideato e organizzato dall’Ass. Amici della Musica Cesare De Sanctis con la direzione artistica di Maurizio D’Alessandro, con il patrocinio della Regione Lazio,
il contributo del Comune di Albano Laziale e i patrocini dell’Accademia Franz Liszt di Budapest e l’Accademia d’Ungheria in Roma.

Il festival è partner dello Cziffra Festival di Budapest

Info e prevendita 06. 9364605 info@drinservice.com
Per info: www.amicidellamusicaalbano.it
 tel. 3334347820
Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74
Marta Volterra
marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12

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Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”.

Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”. Liszt nei Luoghi di Liszt. La star del piano femminile Jin Ju, László Borbély, il duo Mezzena Giavazzi e Gabriele Bonolis con i Solisti e l’Orchestra del Festival Liszt.

Dal 30 ottobre al 4 dicembre in scena nell’Ottocentesco Palazzo Savelli di Albano per i 35 anni dello storico Festival Liszt

Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”. Protagonisti il genio compositivo di Liszt, l’incanto musicale e la temperie romantica con delle escursioni nella musica del ‘900, Ore 18.00 Palazzo Savelli, Piazza Costituente 1 – Albano (RM).

Il Festival Liszt di Albano (RM) dal 30 ottobre al 4 dicembre 2022 chiama a raccolta grandi interpreti e celebra 35 anni di longevità con un solido primato italiano recepito in tutta Europa.

Un Festival dedicato al compositore ungherese e che, dopo un’anteprima sorprendente nella vicina Cattedrale di Castel Gandolfo, torna nello scenario di uno dei palazzi storici del Lazio, Palazzo Savelli.

Palazzo Savelli cornice romantica per un festival che fa del genio compositivo di Franz Liszt il cuore di una programmazione musicale che ogni anno conferma lo slancio internazionale sul filo dell’incanto musicale

Si parte il 30 Ottobre con László Borbély al pianoforte: eccellenza proveniente dall’Accademia Ferenc Liszt di Budapest, classe 1984 e con all’attivo numerosissimi riconoscimenti internazionali.

Dopo lui sempre il 6 Novembre il progetto “Tzigane!” con il prestigioso duo Mezzena Giavazzi: il violino di Franco Mezzena e il piano di Stefano Giavazzi per una interpretazione trascinante dell’ardua sonata n.7 in Do min. op. 30 n.2 di Beethoven, della prima sonata in La min. di Schumann e infine, della Tzigane di Ravel.

Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”.
Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”.

Un concerto brioso e imperdibile per virtuosismo tecnico e coloritura del suono.

Attesissima a Palazzo Savelli il 27 Novembre anche Jin Ju, stella primaria del virtuosismo femminile pianistico. Jin Ju eseguirà la nota Sonata op 57 “Appassionata” di Beethoven.

Un’opera per la quale la capacità di scavo espressivo della pianista si è già dimostrata sorprendente. In programma nella serata anche Chopin con Improvvisi op 29 -36-51-66 e gli Studi trascendentali n. 9, n. 11, n.10 di Liszt.

Jin Ju è tra le giovani pianiste più apprezzate del momento, con un passato di bambina prodigio nel suo Paese, la Cina, un presente di artista acclamata (Il nome di Jin Ju è risuonato in tutto il mondo nel 2009 dopo l’incredibile performance nella Sala Nervi di Città del Vaticano davanti al papa) e il plauso unanime della critica internazionale che l’ha designata come interprete femminile da tenere sotto stretta osservazione. Una presenza preziosa nel programma di un Festival che fa incontrare sensibilità tecnica ed esecutiva in un racconto musicale unico nel suo genere.

A chiosare sull’incanto musicale e la temperie romantica di cui Franz Liszt fu nume tutelare, il 4 Dicembre sale sul palco del Festival Liszt di Albano Gabriele Bonolis. 

Sarà lui infatti alla direzione del concerto finale affidato a Maurizio D’Alessandro, Gianluca Giganti e ai solisti del Festival dal titolo Ottonovecento oltre confine, il rock entra nella classica”. 

Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”.
Palazzo Savelli Albano “35° Festival Liszt”.

In programma l’esecuzione di quella che Wagner definiva apoteosi ritmica ovvero la sinfonia n. 7 di Beethoven, qui nella versione per otto fiati e contrabbasso, il “Concerto” per violoncello e orchestra di fiati del leggendario Friedrich Gulda (1930 – 2000).

Una figura da riscoprire quella del pianista e compositore austriaco, scelta a chiudere questa edizione speciale del festival lisztiano con una composizione eccentrica, eclettica in cui la creatività del ‘900 rinsalda il legame del moderno nelle interazioni con musica classica.

Il Festival è ideato e organizzato dall’Ass. Amici della Musica Cesare De Sanctis Festival Liszt Albano ETS con il contributo del Comune di Albano Laziale e la direzione artistica di Maurizio D’Alessandro

Tutti i concerti si svolgeranno ad Albano (RM), presso la Sala Nobile di Palazzo Savelli (Piazza Costituente, 1), alle 18.00. Biglietto unico d’ingresso 12 euro. Info e prevendita 069364605.

Per info: www.amicidellamusicaalbano.it

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12

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Anfiteatro Albano Estate Riccardo Rossi in “Così Rossi che più Rossi non si Può”.

Ottava edizione di Anfiteatro Albano Estate apre la serata inaugurale Riccardo Rossi

Anfiteatro Albano Estate Riccardo Rossi in “Così Rossi che più Rossi non si Può”. E’ tutto pronto per l’ottava edizione della rassegna ANFITEATRO ESTATE, che si terrà all’Anfiteatro Romano di Albano Laziale dal 20 luglio al 10 agosto 2019, con la direzione artistica di AB Management.

Anfiteatro Albano Estate Riccardo Rossi in “Così Rossi che più Rossi non si Può”. La serata inaugurale di sabato 20 luglio sarà all’insegna della comicità romana e vedrà protagonista Riccardo Rossi, che impagina, nello spettacolo “Così Rossi che più Rossi non si può”, vent’anni di carriera.

L’artista porta sul palco i suoi innumerevoli ritratti di persone e situazioni analizzate nel suo modo assolutamente visionario e dissacrante.

Anfiteatro Albano Estate Riccardo Rossi in “Così Rossi che più Rossi non si Può”.
Anfiteatro Albano Estate Riccardo Rossi in “Così Rossi che più Rossi non si Può”.

Michael Jackson che sfida Albano, una festa di matrimonio che dura più del matrimonio stesso, le lettere alla rubrica della “Salute di Repubblica”.

E ancora, l’età dell’innocenza che tutti noi abbiamo vissuto alle elementari e l’acquisto dell’agenda più famosa del mondo: la Filofax.

Questi sono solo alcuni momenti di un’intera carrellata di situazioni che Rossi ha stigmatizzato con la sua follia comica durante la sua carriera.

Rossi esagera ma non troppo, Rossi giudica ma non troppo, Rossi dipinge un quadro della quotidianità che se visto con gli occhi di Rossi diventa grottesco ma non innaturale, perché in fondo è veramente un po’ così.

Insomma Riccardo Rossi in questo show la vede “alla Rossi”, in un modo che più Rossi non si può.

La cornice dell’Anfiteatro Severiano ospiterà il 21 luglio il Balletto di Roma in “Io, Don Chisciotte”, il 26 luglio Simone Cristicchi con l’unica tappa laziale di “Abbi cura di me” e poseguirà fino al 9 agosto con i tanti appuntamenti in cartellone

Giorgio Cipressi 3357089743 comunicazioneglobale@gmail.com

Giovanna Palombini 3482818620 palombini.giovanna@gmail.com

Greta De Marsanich 3208626213 cgpcomunicazione@gmail.com

Carola Piluso carola.comunicazione@gmail.com

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Riccardo Rossi