Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone

Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone e il suo Quartetto in “My Secret Place” per i concerti di Roma Sinfonietta all’Università di Roma “Tor Vergata”

“My Secret Place” è il titolo del recente Cd del Roberto Gatto 4t e anche del suo prossimo concerto di mercoledì 27 marzo alle 18.00, per la stagione Roma Sinfonietta.

Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone. Il programma è articolato in larga parte su composizioni scritte da tutti i componenti del quartetto.

Si potranno ascoltare anche alcune originali riletture di musiche prese in prestito da repertori diversi e non necessariamente provenienti dal mondo del jazz, come “Everyday Life” dei Coldplay e “The Meaning Of The Blues”, uno standard sviluppatosi nel sud rurale degli USA verso la fine del diciannovesimo secolo.

C’è poi una versione strumentale di “Se non avessi più te”, il famoso brano scritto negli anni Sessanta da Luis Bacalov e cantato da Gianni Morandi, un autentico capolavoro.

Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone
Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone

Ma, come spesso avviene nel jazz, la scaletta non è rigidamente predeterminata e potrebbe esserci qualche cambiamento all’ultimo istante.

Roberto Gatto stesso spiega il titolo di questo concerto, che è anche quello di un suo recente CD: “My Secret Place è il nome che ho dato al mio studio, il luogo dove tutto è nato e ha preso forma, un posto magico che è stato fondamentale in un momento così difficile [era il 2021, nel periodo del Covid19].

Non saprei dire se ne è uscito un disco di jazz o cosa, ma non è un problema che mi sono mai posto”.

Il Roberto Gatto 4t è formato da Alessandro Presti (tromba), Alessandro Lanzoni (piano), Matteo Bortone (contrabbasso) e naturalmente da Gatto stesso alla batteria.

Roberto Gatto, romano, straordinario batterista e compositore, simbolo del jazz italiano nel mondo, ha fatto il suo debutto professionale nel 1975 e da allora ha suonato in tutta Europa e nel mondo con i suoi gruppi e a fianco di artisti internazionali.

Oltre ad una ricerca timbrica raffinata e a una tecnica esecutiva perfetta, i gruppi a suo nome sono caratterizzati dal calore tipico della cultura mediterranea; questo rende senza dubbio Roberto Gatto uno dei più interessanti batteristi e compositori in Europa e nel mondo.

Sicuramente è il più rinomato batterista italiano all’estero, come dimostrano anche le sue importanti partnerships con artisti del mondo del jazz e non solo, tra cui Chet Baker, Freddy Hubbard, Gato Barbieri, Enrico Rava, Vince Mendoza, Steve Lacy, Johnny Griffin, George Coleman, Phil Woods, James Moody, Steve Grossman, Lee Konitz, Paul Jeffrey, Stefano Bollani, Enrico Pieranunzi, John Abercrombie, Billy Cobham, Richard Galliano, Pat Metheny e molti altri ancora.

Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone
Roberto Gatto Auditorium Ennio Morricone

Nel 1983 è stato eletto primo batterista Italiano dal sondaggio della rivista mensile Fare Musica.

all’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti

I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(telefonicamente06 3236104– per email:romasinfonietta@libero.it o presso l’Auditorium Ennio Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.

Ufficio stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta:

Mauro Mariani

tel. 335 5725816 – mail: m.mariani.roma@gmail.com

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Federico Bianca autore del “Riscatto”.

Federico Bianca autore del “Riscatto”. Narrativa: Cinzia Tani e il regista Campanella tengono a battesimo il… “riscatto” dell’autore siciliano Federico Bianca

Presentato a Roma, presso lo Spazio 5, in via Crescenzio, il libro “Riscatto”, opera prima dello scrittore Federico Bianca.

Federico Bianca autore del “Riscatto”. La location dell’evento è un luogo molto suggestivo, dall’atmosfera calda, il tutto impreziosito dalle gigantografie in bianco e nero che ritraggono nel suo momento di massimo splendore la “stella delle stelle” Sophia Loren, a suo tempo immortalata dallo storico fotoreporter Carlo Riccardi.

Federico Bianca autore del “Riscatto”.
Federico Bianca autore del “Riscatto”.

Una attenta schiera di ospiti è stata accolta in maniera impeccabile dall’affabile padrone di casa, il fotografo Maurizio Riccardi, erede dell’archivio storico sopracitato Carlo, col sapiente coordinamento dell’ufficio stampa, la nota giornalista e press-agent Lisa Bernardini.

“Riscatto” è una raccolta di racconti, scritti in momenti diversi, nella quale l’autore, spaziando attraverso ambientazioni, personaggi e situazioni agli antipodi, ci fornisce uno spaccato di tormenti, disperazione, ossessioni e morti annunciate in un originalissimo melange , che rappresenta la metafora di quel sublime mistero chiamato “vita”.

Federico Bianca non intende lanciare messaggi pseudo intellettuali, né tanto meno si erge a giudice del comportamento spesso “politicamente scorretto” dei protagonisti delle singole storie, ma vuole semplicemente trasmettere delle emozioni attraverso un linguaggio forbito ma non ridondante, con uno stile sobrio ed essenziale, in grado di coinvolgere il lettore come se si trattasse di un’opera cinematografica.

Dopo la presentazione da parte di Ruggero Alcanterini, Presidente del Comitato Italiano Fair Play, a parlare diffusamente dell’opera letteraria ci ha pensato la scrittrice Cinzia Tani, che ha fatto una presentazione da par suo, attenta ai dettagli e ai vari riferimenti con classici della letteratura, andando a scavare in profondità e facendo apprezzamenti molto sentiti.

Dopo la Tani è stata la volta del regista e sceneggiatore Pierfrancesco Campanella, il cui ultimo film, intitolato “Brividi d’autore”, dopo essere stato proiettato nelle sale del territorio nazionale, sta per approdare nelle migliori piattaforme, a cominciare da Amazon Prime, oltre ad essere distribuito in dvd.

Federico Bianca autore del “Riscatto”.
Federico Bianca autore del “Riscatto”.

Campanella ha voluto paragonare il suo film al libro di Bianca, in quanto, per coincidenza, anche “Brividi d’autore” è un’opera a episodi: una attenta e minuziosa disamina tra similitudini e diversità, pur trattandosi di progetti così diversi ma con tanti punti in comune.

Inoltre Pierfrancesco, personaggio poco incline alle ovvietà e ai complimenti di circostanza, ha voluto simpaticamente “stuzzicare” Federico, rivolgendogli delle domande un po’ provocatorie. Bianca se l’è cavata benissimo, rispondendo a tono con eleganza, proprietà di linguaggio e profondità di argomenti.

Prova pienamente superata! Al di là della validità del libro tutti i presenti hanno potuto apprezzare l’intelligenza, l’arguzia e soprattutto il senso di umanità di Federico Bianca.

Dopo la lettura da parte del bravo Alessandro Porri di alcuni stralci del volume, la simpatica serata si è conclusa con la consegna di un ricordo Fair Play da parte di Alcanterini.

Un improvvisato cocktail ha coronato infine la riuscita del vernissage con la certezza che Federico Bianca non sarà una meteora nel firmamento letterario ma può essere già considerato una solida realtà.

Segnaliamo tra i presenti nel parterre la fotografa Laura Camia col il marito Marcello Biondi, l’attore Edoardo Siravo e il giornalista della Stampa Estera George Labrinolous.

(foto di Maurizio Riccardi)

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Giancarlo Russo all’Alexanderplatz.

Giancarlo Russo all’Alexanderplatz. “Togetherness Band”, la nuova stagione, mercoledì 20 marzo ore 21,00

Massimiliano Filosi, sax, Seby Burgio piano e tastiere, Pierpaolo Ranieri basso, Egidio Marchitelli chitarre, Matteo Di Francesco batteria, Giancarlo Russo piano, chitarre, percussioni.

Giancarlo Russo all’Alexanderplatz. Ospite Flavia Astolfi voce

All’Alexanderplatz Jazz Club di Roma,mercoledì 20 marzo, “Togetherness Band”.

«Togetherness» è il nuovo album di Giancarlo, non è un lavoro propriamente jazz, anche se si colloca su una zona di confine che oscilla tra rarefatte atmosfere che guardano verso i quattro punti cardinali della musica contemporanea.

Una sorta di compendio per celebrare i suoi trent’anni di carriera come musicista jazz, compositore di colonne sonore e produttore, intorno al quale ha riunito tanti musicisti legati al suo percorso musicale, tutti strumentisti di notevole prestigio, con i quali è stato possibile distillare un concept ricco di good vibrations e di forte impatto emozionale.

L’album si sostanzia attraverso quattordici tracce, tutte composte, arrangiate e prodotte da Giancarlo.

Giancarlo Russo all’Alexanderplatz.
Giancarlo Russo all’Alexanderplatz.

Giancarlo Russo è un pianista, compositore di colonne sonore e produttore italiano.

Il suo nuovo album, intitolato “Togetherness”, non è propriamente jazz, ma si colloca in una zona di confine tra rarefatte atmosfere che guardano verso i quattro punti cardinali della musica contemporanea.

Questo lavoro celebra i suoi trent’anni di carriera come musicista jazz e presenta una band di strumentisti di notevole prestigio. 

L’album è composto da quattordici tracce, tutte scritte, arrangiate e prodotte da Giancarlo Russo.

Giancarlo Russo “Togetherness Band”

Giancarlo Russo si esibirà con la sua Togetherness Band all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma il 20 marzo 2024.

Un’opportunità imperdibile per gli amanti della musica e per coloro che apprezzano la fusione di stili e atmosfere uniche. Non perdete l’occasione di ascoltare le sue composizioni coinvolgenti e di forte impatto emotivo!

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

349 977 0309 (WhatsApp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

www.alexanderplatzjazz.com

Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

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Umberto Stefanelli “La Bellezza è donna”.

Umberto Stefanelli “La Bellezza è donna”. Come l’eleganza che guida la mia mano. Galleria Kayros – Roma, 24 marzo – 5 maggio 2024

Si terrà dal prossimo 24 marzo fino al 5 maggio 2024 presso la Galleria Kayros in Roma, la personale fotografica di Umberto Stefanelli dal titolo “La Bellezza è donna – Come l’eleganza che guida la mia mano”.

Umberto Stefanelli “La Bellezza è donna”. Quaranta immagini fotografiche per celebrare “La Bellezza”, una Musa irresistibile che ha così tante volte ammaliato e sopraffatto artisti d’ogni genere.

Una presenza costante che si è impossessata del loro immaginario, accompagnando prepotentemente una moltitudine di forme espressive lungo un cammino che si perde ormai nella notte dei tempi.

E’ la bellezza sorpresa quella ritratta da Umberto Stefanelli; immortalata all’improvviso tra suggestioni giallo-arancio, cieli artificiali, trasparenze incerte di plastica e cristallo.

La bellezza raccolta là dove non te l’aspetti, là dove fretta, noncuranza, distrazione, incomprensioni, privacy e divieti impongono ingiustamente un prezzo da pagare.

Umberto Stefanelli “La Bellezza è donna”.
Umberto Stefanelli “La Bellezza è donna”.

La bellezza austera, lineare, pulita. La bellezza di porcellana da Novella Madonna Rinascimentale dagli occhi a mandorla.

La bellezza celebrata senza pausa o ristoro, tra ispirazioni salate, nostalgie lontane, malinconie taglienti.

Tra sorrisi appena accennati, risate piene e follie da regalare al cassetto dei ricordi per i quali è stato un piacere passeggiare a piedi nudi sulla vita.

Quella bellezza che si specchia inevitabilmente nella passione. Una passione costantemente coniugata al femminile, ma esposta in una mostra che non vuol essere un omaggio alla donna in quanto tale. E’ piuttosto un modo raffinato d’osservare e disegnare con la luce.

Una fotografia Donna, di sentimenti, bellezza ed eleganza. Pensieri sottili, nuance delicate, sentieri di tulle, forme di velluto e tinte pastello.

Un omaggio ancestrale al femminino sacro, come origine fertile ed imperitura di tutto ciò che siamo o perlomeno dovremmo disperatamente essere.

All’interno della mostra è previsto un incontro con l’autore (che si terrà il 6 aprile alle ore 18.00 e verrà ripetuto il 12 ed il 19 aprile alla stessa ora) su Fine art e percezione visiva – Nascita di un progetto espositivo – Lo smartphone come strumento fotografico.

Umberto Stefanelli nasce artisticamente a New York, dove grazie all’incomparabile piacere di osare, tipico della cultura artistica americana, ha iniziato ad esprimere la sua creatività, perfezionando il suo modo di fotografare e rielaborare le immagini con tecnica innovativa.

Dopo l’America, la rivelazione laica sulla via del Giappone.

E’ qui che la sua fotografia si fa adulta, legandosi intimamente alla complicatissima arte del sottrarre.

“Less is more”, un principio che, mai come adesso, andrebbe riscoperto e coltivato.

Numerose le collaborazioni, con istituzioni e società pubbliche e private, tra cui il Politecnico di Milano, lo IED di Roma, il MiMa di Verona, Orvieto Fotografia, Polaroid, Levi’s Strauss, L’Oreal, Nokia, Epson, Grey Group, Young & Rubicam, Zoom Magazine, Nippon Television.

Sue opere sono conservate nel Polaroid International Museum U.S.A., nel Museo Nazionale della Fotografia di Brescia, nella Galleria Civica di Modena, nel CIFA – Centro Italiano della Fotografia d’Autore, nel Museo della Fotografia di Lishui – Cina, nello Shanghai Duolun Museum Of Modern Art ed in altre collezioni nazionali ed internazionali.

Da giugno 2009 ha iniziato, su umbertostefanelli.com, un progetto di narrazione tra immagini e parole (fotografia e poesia al servizio del furore creativo) che è tuttora in corso.

“La Bellezza è donna. Come l’eleganza che guida la mia mano”.

Immagini di Umberto Stefanelli.

Galleria Kayros, via Giulia 8 – Roma – info 3277534784

24 marzo – 5 maggio 2024 Dal lunedì al sabato 14.00 / 19.00

Vernissage domenica 24 marzo ore 17.00

A cura di Piacentino Lamesi
Project Manager: Sergio Emiliano

Ufficio stampa e comunicazione: Stella Maresca Riccardi
Graphic designer: Lucilla Cenciarelli

Incontri con l’autore: Fine art e percezione visiva – Nascita di un progetto espositivo – Lo smartphone come strumento fotografico – 6 / 12 / 19 aprile alle 18.00

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Giovanni e Matteo Cutello All’Alexanderplatz.

Giovanni e Matteo Cutello All’Alexanderplatz. “Chicco’s Blues” Featuring, Alex Britti e Stefano Di Battista, la nuova stagione, martedì 19 marzo ore 21,00

Giovanni Cutello, sax, Matteo Cutello, tromba, Andrea Rea, pianoforte, Daniele Sorrentino, contrabbasso. Giovanni e Matteo Cutello All’Alexanderplatz

Giovanni e Matteo Cutello All’Alexanderplatz. Ospiti Alex Britti, chitarra, Stefano Di Battista, sax

All’Alexanderplatz Jazz Club di Roma,martedì 19 marzo, in collaborazione con Jando Music, Giovanni & Matteo Cutello , presenteranno il singolo “ Chicco’s Blues”.

Sul palco con Giovanni Cutello, sax e Matteo Cutello, tromba, Andrea Rea, pianoforte e Daniele Sorrentino, contrabbasso.

Ospiti, Alex Britti, chitarra e Stefano Di Battista, sax. Esce a marzo 2024 il nuovo progetto discografico degli astri nascenti del jazz italiano: i fratelli Giovanni e Matteo Cutello.

Il primo singolo Chicco’s Blues, in uscita il 15 marzo in tutti gli stores digitali, viene lanciato con due featuring di eccezione Alex Britti e Stefano Di Battista ed una ritmica di tutto rispetto composta da Andrea Rea al piano, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi del Prete alla batteria.

Dalla banda del loro paese di origine in Sicilia arrivano alla Berklee College of Music e sono subito catapultati sui palchi più importanti del jazz italiano.

Giovanni e Matteo Cutello All’Alexanderplatz.
Giovanni e Matteo Cutello All’Alexanderplatz.

Renzo Arbore ed Enrico Rava già li considerano (ad appena 24 anni…) il futuro del jazz italiano e Stefano Di Battista li guida ora artisticamente in questo progetto discografico.

Nel corso del 2024 usciranno i successivi singoli dell’album che i Cutello stanno ultimando con altri ospiti di eccezione. Una produzione Jando Music |Via Veneto Jazz| New Jazz Generation Da un’idea di Stefano Di Battista e Chicco Testa.

Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)

349 977 0309 (WhatsApp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

www.alexanderplatzjazz.com

Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

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Alma Manera e Giovanna cantano “Hava Nagila”

Alma Manera e Giovanna cantano “Hava Nagila”. E’uscito su tutti i digital store il brano Hava Nagila interpretato dalle grandi voci di Manera e Giovanna Nocetti

Hava Nagila è una canzone di tradizione popolare con testo ebraico che si ispira alla melodia popolare ucraina della Bucovina. Il brano è stato composto dal musicologo Abraham Zevi Idelsohn. Alma Manera e Giovanna cantano “Hava Nagila”

Alma Manera e Giovanna cantano “Hava Nagila”. E’un invito a trovare sempre la giusta chiave della felicità, ed avere il cuore allegro: “Svegliatevi fratelli con il cuore felice” dice il testo.

Alma Manera e Giovanna cantano “Hava Nagila”
“Hava Nagila”

A cantare questo inno alla gioia sono Alma Manera e Giovanna Nocetti, due grandi voci che si incontrano per dare vita ad un brano carico di energia, che sia di buon auspicio per la fine dei conflitti che stanno agitando il mondo.

Il brano è stato Prodotto da Joseba Label e Regina Produzioni e Comunicazione con la distribuzione di Ingrooves music group.

Ufficio Stampa: Ennio Salomone – Cell. 346.6142314

E-Mail: salomone.ennio@gmail

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Teatro Trastevere “Lo Strappo”.

Teatro Trastevere “Lo Strappo”. Presentato dall’Associazione Culturale Teatro Trastevere. Spettacolo Evento DATA UNICA 28 MARZO ORE 21

Regia e drammaturgia Giulia Gennaro, Con Elena D’Agnolo-Foma Fomic-Letizia Martines.Teatro Trastevere “Lo Strappo”

Teatro Trastevere “Lo Strappo”. Una giovane donna milanese dal cuore infranto si trova al volante in direzione Roma e incontra un uomo rimasto in panne con la sua auto, anche lui interessato a raggiungere il prima possibile la capitale per un appuntamento estremamente importante per il quale è già in grave ritardo.

La donna accetta e i due si mettono in viaggio, ma una serie di comportamenti sospetti dell’uomo le instillano il dubbio che il suo distinto passeggero possa in realtà essere un malintenzionato.

Da quel momento, si sviluppa una reazione a catena di malintesi, che porteranno lo spettatore in un vero e proprio viaggio “mentale” dall’epilogo spiazzante, che rivelerà la vera natura della relazione tra questi due personaggi apparentemente estranei l’uno all’altro.

Lo spettacolo nasce da un primo lavoro di studio supervisionato da Liv Ferracchiati in occasione del workshop per drammaturghi «Mi fa male l’autofiction».

L’idea in origine era quella di parlare del rapporto edipico con un genitore anaffettivo, senza però portare in scena una dimensione necessariamente drammatica.

A partire da questo, ho deciso di raccontare le conseguenze tragicomiche di una patologia psichiatrica, nata proprio da questa difficoltà nell’accettare l’abbandono.

Teatro Trastevere “Lo Strappo”.
Teatro Trastevere “Lo Strappo”.

Per costruire i personaggi è stato necessario maturare un’esperienza sull’argomento, grazie al confronto con alcuni professionisti della salute mentale.

Il tema mi è estremamente caro, perché nel corso della mia carriera ho potuto confrontarmi con molteplici tipi di utenza nell’ambito dell’emarginazione sociale, scoprendo una deprimente disinformazione che ancora oggi dipinge mostri e allontana dall’idea che tutti, in verità, siamo potenziali pazienti e portiamo dentro piccoli o grandi traumi che ci hanno reso le persone che siamo, con le nostre innumerevoli sfumature.

Giulia Gennaro – Regia e drammaturgia

Attrice, regista e scrittrice, diplomata alla scuola triennale per operatori in counseling a mediazione corporea e teatrale Teatri Possibili di Milano.

Nel corso degli anni, ha la fortuna di approfondire la sua formazione con maestri come Teresa e Andrzej Welminski, Claudio Tolcachir, Laura Pasetti, Andzik Kowalczyk, Maia Cornacchia, Rodrigo Morganti, Riccardo Mallus, Luciano Colavero, Marco Toscani, Giuseppe Capotondi, Liv Ferracchiati, Giancarlo Fares, Michele Placido e Pupi Avati.

Elena D’Agnolo

Diplomata nel 2015 al Centro Teatro Attivo di Milano. Da allora ha studiato tra gli altri con Jurij Alschitz, Cesar Brie, Theodoros Terzopoulos ed Eimuntas Nekrosius.

Fa parte della Compagnia Carnevale dal 2016 e del progetto Unprotected di Campo Teatrale dal 2020.

È attrice nello spettacolo Nel Tempo che ci Resta, coproduzione Campo Teatrale e Teatro Elfo Puccini, con la regia di Cesar Brie.

Teatro Trastevere “Lo Strappo”.
Teatro Trastevere “Lo Strappo”.

Foma Fomic

Cantautore e attore milanese, fondatore del collettivo artistico “Foma Fomic” nato nel 2012 come progetto cantautorale, per poi espandersi al mondo della performance dal vivo e del teatro.

Letizia Martines

Attrice e cantante. Partecipa a numerosi spettacoli teatrali, tra cui Forza Venite Gente, I Dieci Comandamenti, Il Berretto a Sonagli, In Carne ed Amore, Gl’Innamorati, Romeo e Giulietta, e si esibisce come cantante in opere liriche quali Elisir d’amore di G. Donizzetti e Cavalleria Rusticana di P. Mascagni.

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee

 -Consigliata Prenotazione-

Via Jacopa de Settesoli 3

Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa)

Contatti: 3283546847 info@teatrotrastevere.it

Ufficio Stampa: Vania Lai vanialai1975@gmail.com

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CARRARA FESTIVAL con-vivere "cambiamento",

CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”, dal 5 all’8 settembre 2024. L’edizione 2024 di con-vivere Carrara Festivalpromosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara.

Il festival ha avuto come suo fondatore e curatore per quattordici edizioni Remo Bodei. CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”

CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”. Dal 2020 il festival si avvale della collaborazione di un consulente scientifico, di alto profilo, scelto ogni anno sulla base del tema:

Chiara Saraceno ha curato l’edizione “diritti”, Telmo Pievani il programma 2021 dedicato a “cura”, Maurizio Ferraris l’edizione 2022, “tracce”, Laura Boella, l’edizione 2023, “umanità”. 

L’edizione 2024 avrà come tema “cambiamento” e vedrà la consulenza scientifica di Mauro Ceruti.

La direzione del Festival è come negli anni scorsi di Emanuela Mazzi.

Il “panta rei” di Eraclito descrive l’inarrestabile divenire delle cose: tutto è in movimento, cambia e si trasforma. CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”

con-vivere CARRARA FESTIVAL "cambiamento",
con-vivere CARRARA FESTIVAL “cambiamento”,

Nell’evoluzione delle società umane individuiamo sia continuità di lungo periodo sia discontinuità profonde.

Alcuni fenomeni ci connettono direttamente ai nostri antenati, se non addirittura ai primati e agli ominidi.

Altri mutamenti invece sono più recenti, ma talmente incisivi o repentini e imprevedibili da rivelarsi incomprensibili per chiunque sia nato qualche anno dopo.

Cosa cambia (e come), cosa si mantiene stabile (e come)?

Ci sono meccanismi che spiegano o prevedono questi cambiamenti o la dinamica rimane incomprensibile se non a posteriori?

Come le società umane hanno nel tempo risposto alle trasformazioni e ai mutamenti più significativi?

Come invece si determinano le continuità, anche nella forma di conformismi e stereotipi?

Viviamo un tempo di molteplici crisi, pandemia, guerre, clima, che ci rivelano che tutto è connesso e in relazione. CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”

Rispetto a ciò, il cambiamento appare come qualcosa di auspicabile: un cambiamento culturale, come necessità cioè di un mutamento di paradigma, di percezione, di valori, di pensiero, in grado di farci assumere uno sguardo in prospettiva, un punto di vista lungimirante, per comprendere la complessità e orientarsi verso un futuro possibile.

L’immagine scelta per raffigurare il tema di questa edizione è una fotografia di Mimmo Jodice dal titolo “Demetra”, che ritrae la testa di una statua romana del I secolo d.C. rinvenuta a Ercolano e raffigurante Demetra.

Demetra dea della terra, della natura e dell’agricoltura, deturpata da una lacerazione che le attraversa la guancia destra; è inquadrata mentre una mano la solleva ricomponendola con il frammento mancante davanti all’obbiettivo del fotografo.

Per l’edizione 2024 di con-vivere, la forza dell’immagine che Mimmo Jodice ha gentilmente concesso al festival, invita a interrogarci su cosa significa “cambiamento”: ogni cambiamento passa innanzitutto da un mutamento di sguardo e di prospettiva che cerca di ricomporre eventuali lacerazioni e riconnetterci alla dimensione naturale.

con-vivere CARRARA FESTIVAL "cambiamento",
con-vivere CARRARA FESTIVAL “cambiamento”,

Mauro Ceruti, consulente scientifico 2024

Il suo sito è www.mauroceruti.it.

È Professore Ordinario di Filosofia della Scienza e Direttore del Centro di Ricerca sui Sistemi Complessi (CRiSiCo) presso l’Università IULM di Milano.

Nello stesso Ateneo è stato Prorettore Vicario, Prorettore alla Transdisciplinarità e Direttore della PhD School for Communication Studies.

È stato Ricercatore presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Ginevra e presso il CNRS a Parigi.

È stato Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Milano-Bicocca e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bergamo. CARRARA FESTIVAL con-vivere “cambiamento”

Senatore della Repubblica nella XVI Legislatura. I suoi libri sono tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, rumeno, turco.

Tra le sue ultime pubblicazioni: Il tempo della complessità (2018); Sulla stessa barca (2020); Abitare la complessità.

La sfida di un destino comune (2020); Umanizzare la modernità. Un modo nuovo di pensare il futuro (con Francesco Bellusci, 2023).

A dicembre 2023 è uscito un volume interamente dedicato alla sua filosofia, con numerosi contributi di studiosi: La danza della complessità.

Dialoghi con la filosofia di Mauro Ceruti, a cura di Luisa Damiano e Francesco Bellusci, con una prefazione di Edgar Morin.

con-vivere Carrara Festival, che ad ogni edizione registra più di 25.000 presenze, nasce allo scopo di analizzare e condividere i temi legati alla convivenza fra identità e diversità culturali, religiose, politiche nell’ambito della società attuale.

Ogni anno il quadro generale rappresentato dal festival con-vivere viene approfondito secondo un taglio specifico e sviluppato in un ricco programma che prevede solitamente oltre settanta appuntamenti fra conferenze, dibattiti e confronti diretti con specialisti di livello nazionale e internazionale, integrati e coordinati con mostre, spettacoli teatrali, laboratori, rassegne di cinema, musica e gastronomia.

Il festival è sostenuto e promosso da un Comitato per il festival con-vivere, costituito da Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Comune di Carrara, Accademia di Belle Arti, Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Fondazione Marmo Onlus.

www. con-vivere.it

Ufficio Stampa | Maurizio Quattrini: 338 8485333 – maurizioquattrini@yahoo.it

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Segni, Museo Archeologico Comunale

Segni, Museo Archeologico Comunale. Sabato 16 Marzo si festeggiano i 23 anni del museo Archeologico in una giornata -evento tra storie, percorsi, arte e immagini

Sabato 16 marzo dalle ore 16 appuntamento al Museo Archeologico Comunale di Segni per festeggiare insieme i 23 anni dalla sua apertura al pubblico.

Una celebrazione particolare che si svolgerà all’interno della città, oggi Parco Archeologico Urbano “Segni Città-Museo”, riconosciuto in O.M.R. (Organizzazione Museale Regionale) dalla Regione Lazio dal 2020.

Dalla sua prima apertura, infatti, il percorso espositivo era stato pensato come una necessaria introduzione alla visita dei molti percorsi che si snodano all’interno del centro storico e in cui possiamo visitare e ammirare i maggiori complessi architettonici e le più importanti aree archeologiche della Segni Antica e Medievale.

Ad accompagnarci in questa passeggiata nella storia, raccontando anche come è nata la ricerca a Segni e come l’attività del Museo sia radicata non solo nella realtà locale, ci saranno protagonisti d’eccezione.

Ad accogliere il pubblico il Sindaco, on. Silvano Moffa, Federica Colaiacomo, Direttore del Museo, Michelangelo Bedini, Arch. Progettista e Francesco Maria Cifarelli, Direttore del Museo dal 1996 al 2014, Henry Ccuno, Presidente dell’Associazione Amici del Museo di Segni. “

“Si tratta di una festa non solo del museo e dei suoi 23 anni, ma una tappa importante per tutta la città di Segni, che vuole celebrare la scoperta, la valorizzazione e divulgazione di un patrimonio archeologico di cui essere veramente orgogliosi” – dice il sindaco Silvano Moffa.

A condurci nelle varie tappe Margherita Cancellieri, Direttore del Sistema Museale Urbano di Priverno e responsabile scientifica dei primi scavi sull’acropoli di Segni negli anni 1985-1989, Luca Attenni, Direttore dei Musei Archeologici di Alatri e di Lanuvio, Monica di Gregorio, funzionario storico dell’arte nella Direzione Regionale dei Musei e Massimiliano Valenti, Direttore dei Musei di Artena e Albano Laziale. Un team eccezionale e da non perdere. 

La visita si concluderà al Museo, dove il percorso espositivo sarà arricchito dall’allestimento di opere contemporanee di “Arte in Centro”, saranno presenti le opere di Alessandra Ionta, Alessia Bozzi, Antonella Malandrucco, Caos, Claudio Priori, Cristina Ciotti, Giusi Lorenzi, Gustavo Mastrodomenico, Luk Ferrò, Nicola Fagnani e Roberto Colaiori. 

Ma non è una vera festa di compleanno se non si finisce la giornata con un ricco brindisi, organizzato per l’occasione, accompagnato da musica, dal Bar Centrale.

E la serata sarà arricchita da una creazione, in prima assoluta di Riccardo Bonanni: un videomapping ispirato all’evoluzione dell’arte del mosaico tra passato e futuro. 

In allegato: foto del museo e del sindaco di Segni Silvano Moffa

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“UN SEME PER IL FUTURO”.

“UN SEME PER IL FUTURO”. TRE GIORNI DI CONVEGNI, DIBATTITI E DEGUSTAZIONI DI PRODOTTI TIPICI PROMOSSI DAL GAL “TERRE DI PREGIO”

Interverranno rappresentanti delle istituzioni, associazioni locali e nazionali, enti di ricerca e Università di tutta Italia. “UN SEME PER IL FUTURO”

Si svolgerà nei giorni dal 21 al 23 marzo “Un Seme Per il Futuro”, l’evento conclusivo durante il quale verranno mostrati i risultati finali dei progetti e delle ricerche attuate dal Gruppo di Azione Locale dei Monti Prenestini e Valle Del Giovenzano mediante la Strategia di Sviluppo Locale “Terre di Pre.Gio.” nella programmazione 2014/2022.

La manifestazione coinvolgerà nell’arco dei tre giorni numerosi ospiti, oltre ai Soci Pubblici e Privati e le Aziende Agricole del territorio, e coinvolgerà Università Italiane, Enti di Ricerca Nazionali, Stakeholder, Associazioni culturali e non solo. Anche i cittadini potranno partecipare a convegni, dibattiti, itinerari e percorsi enogastronomici. 

“UN SEME PER IL FUTURO”.
“UN SEME PER IL FUTURO”.

Si partirà Giovedì 21 Marzo al Teatro Comunale “Milco Paravani”

di Cave, quando ad aprire i lavori sarà Angelo Lupi, Presidente di GAL “Terre di Pre.Gio.”

Sono stati invitati a partecipare Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e Giancarlo Righini, assessore al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste della Regione Lazio.

Interverranno anche Massimiliano Raffa, Commissario Straordinario di ARSIAL, e

Gianluca Nera, Presidente della banca BCC Bellegra.

“UN SEME PER IL FUTURO”.
“UN SEME PER IL FUTURO”.

Nel convegno di apertura il focus sarà sui “Traguardi della Strategia Locale e il valore aggiunto LEADER nello sviluppo rurale delle “Terre di Pre.Gio.” alla presenza di ricercatori, docenti universitari e ospiti illustri.

Durante la mattinata ci sarà la presentazione del catalogo e del video “Un Seme per il Futuro”, che passerà in rassegna le attività realizzate con l’applicazione della Strategia di Sviluppo Locale “Terre di PreGio”.

Non mancheranno momenti dedicati alla degustazione a cura della Condotta Slow Food “Ciociaria e Territori del Cesanese APS”, che proporrà assaggi dei prodotti agricoli delle “Terre di PreGio”.

In questa prima giornata verranno illustrati i progetti di ricerca applicata promossi dal GAL “Terre di Pre.Gio.” alla presenza di rappresentanti di associazioni del territorio e del mondo accademico, dalle università di Roma, Udine, Venezia e del Molise; si parlerà anche del Progetto di Ricerca mirato alla valorizzazione di alcuni prodotti tipici locali come il Cacio di Genazzano e della Mosciarella delle Casette di Capranica Prenestina.

La giornata di Venerdì 22 Marzo sarà dedicata all’esplorazione di  

due itinerari alla scoperta del territorio e delle sue economie, con visite presso aziende locali del settore agricolo, vinicolo e rurale di San Vito Romano, Olevano Romano, Genazzano e Capranica Prenestina.

Saranno discussi e sperimentati i progetti e le nuove proposte presentate da agricoltori, aziende agricole ed agrituristiche e i tavoli di lavoro avranno come output la scrittura di un documento conclusivo che tenga conto degli stimoli e dei risultati del dibattito della giornata; tale documento potrà, inoltre, essere utile ispirazione per future applicazioni di politiche di Sviluppo.

“UN SEME PER IL FUTURO”.
“UN SEME PER IL FUTURO”.

I cittadini e tutti gli interessati potranno partecipare ai laboratori e agli itinerari e anche alla cena finale fissata all’agriturismo “L’Oca Bianca” di Cave (quest’ultima a pagamento), dove il menù sarà incentrato sulla valorizzazione dei prodotti tipici dell’agricoltura locale, attraverso un modulo di partecipazione e prenotazione obbligatorio che si rinviene anche sul sito www.galterredipregio.it.  

Sabato 23 Marzo un nuovo convegno, a conclusione dei lavori, si terrà al 

Teatro Comunale “Caesar” di San Vito Romano. 

Dopo l’apertura di Maurizio Pasquali, sindaco di San Vito Romano,

interverrà Flavio Cera, Presidente I Commissione della Regione Lazio.

Angelo Lupi e Fulvio Proietti, presidente e vicepresidente GAL

“Anius Pregius”, condurranno i lavori verso la nuova programmazione 2024/2027.

Al convegno parteciperanno esponenti di UNCEM Unione Nazionale Comunità e Enti Montani, Legambiente, Università di Roma Tor Vergata ed altre autorità del territorio.

“UN SEME PER IL FUTURO”.
“UN SEME PER IL FUTURO”.

A conclusione dei lavori, si terrà la Tavola rotonda “Il GAL come Laboratorio di sviluppo per le Aree Interne e montane” con il coinvolgimento dell’Associazione Scuola Italiana di Sviluppo Locale e GAL Majella Verde, Costa dei Trabocchi (Abruzzo), Terre di Argil (Lazio), Valle  Umbra e Sibillini, Slow Food Italia, sindaci e Amministratori dei Comuni del GAL “Anius Pregius”, rappresentanti delle aziende agricole, della ristorazione, dell’accoglienza turistica dei Monti Prenestini, della Valle dell’Aniene e della Valle del Giovenzano.

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Fefe il suo album “Mi innamoro male”,

Fefe il suo album “Mi innamoro male”, fuori con il suo album d’esordio, venerdì 15 marzo. L’artista presenterà il suo progetto discografico dal vivo venerdì stesso alla Libreria Sinestetica di Roma

fefe, all’anagrafe Federica Sartori, pubblica venerdì 15 marzo il suo album d’esordio per T-Recs Music, “Mi innamoro male”.

Fefe il suo album “Mi innamoro male”. Album che raccoglie i suoi singoli precedenti insieme ad altri brani inediti.

L’artista presenterà il suo progetto discografico dal vivo venerdì stesso alle 20.30 presso la Libreria Sinestetica di Roma (Viale Tirreno 70 A/B).

fefe, bolzanina d’origine, vissuta in diverse città e ora trapiantata a Roma, irrompe sulla scena musicale con un viaggio emozionante attraverso esperienze di vita, tra amori e delusioni, perdite e rinascite, momenti di crescita e di speranza.

Con influenze che spaziano dalle ballad all’elettronica, dal pop alla dance, ogni brano offre un’esperienza sonora unica che arriva dritta al cuore dell’ascoltatore.

Attraverso testi profondi e alle melodie avvolgenti, fefe esplora le sfaccettature più intime delle relazioni umane e abbraccia la bellezza e la complessità dell’amore.

Fefe il suo album “Mi innamoro male”,
Fefe il suo album “Mi innamoro male”,

Tracklist “Mi Innamoro Male”

Che schifezza che è l’amore

If the Music goes

Temporale

Scusami per le parole forti

Quaderno bianco

A Roma Termini

Mannaggia a te

I giovani d’oggi

Arturo

Lucciole

Resta un segreto

TRACK BY TRACK – MI INNAMORO MALE

Che schifezza che è l’amore

Quella che definirei LA canzone. Da qui arriva il titolo dell’album che così può prendere tutto il significato che ha.

Affezionarsi, da un momento all’altro, in maniera così forte da “sentirsi male”, la paura di un mondo che trema sotto i piedi al solo al pensiero di potersi aprire ad un’altro essere umano.

Tutto questo sentimento è normale, o forse sono io che mi innamoro male?

If the Music goes

Un loop dentro di me, le giornate passano senza che io me ne accorga.

Qui prendono vita le mie paure, quelle che mi accompagnano secondo per secondo, la sensazione di esclusione dai bimbi, dai grandi, quel sentirsi incompresa che diventa quotidianità, quell’impotenza che provi quando non stai bene ma non hai le armi per dire stop.

Temporale

Nel cervello ho un caos mondiale, se ci sei tu, smetto di pensare.

Ci sono pensieri che ci sormontano, rimugini che non smettono mai e quando fuori, ma soprattutto dentro, tutto urla, avere un porto in cui sai di trovare quiete è raro.

Scusami per le parole forti

Delicato e crudo allo stesso tempo. Nato da una necessità, è un libro aperto, scritto non proprio a cuor leggero, ma che ha avuto il potere, con il tempo, di farmi sentire leggerissima.

Quaderno bianco

Una delle canzoni più cupe del disco. Il filo conduttore di questo testo è il tradimento della fiducia.

Ho sempre avuto un rapporto determinante con le bugie e sentirmi presa in giro è una sensazione che detesto nel profondo.

Ambientato in una situazione un po’ cruda, “Quaderno bianco”, rappresenta la reazione davanti alla bugia.

A Roma Termini

Roma, una città che ti fa perdere le energie facilmente e trasformare un esaurimento nervoso in un momento ironico è una delle poche strategie di sopravvivenza.

Aiello nelle cuffie, piangendo a dirotto, ma davanti a me un latte macchiato e un biscotto al cioccolato (la merenda = la mia ossessione).

Fefe il suo album “Mi innamoro male”,
Fefe il suo album “Mi innamoro male”,

Mannaggia a te

Nato a casa mia, nel mondo piano e voce, diventato dance ad anni di distanza dalla sua scrittura. Nonostante questo cambio nel suono, non perde la sua melanconia e il testo rimane uno dei testi ai quali sono più affezionata.

Un flusso di coscienza, poteva esserci il mio diario al posto del pianoforte, che racchiude tutto nella frase “dove non mancava niente, ora, manchi solo tu”.

I giovani d’oggi

Una domanda: cosa cambia dagli anni ‘90 al 2060?

Mi sono chiesta spesso quale sia il motivo per cui le nuove generazioni siano sempre oggetto di critiche, di giudizio, del “eh ma noi eravamo meglio”.

Credo questo sia un circolo vizioso dovuto all’evoluzione naturale del mondo e delle persone che lo abitano.

Le abitudini cambiano, la vita cambia e nessuno vale meno perché nato in un momento storico differente. L’obiettivo dovrebbe essere quello di comprenderci, di insegnarci quello che ancora non possiamo sapere e soprattutto di volerci bene.

Arturo

Un pezzo giocoso. Un film che nel ritornello diventa bouquet di fiori colorati, parate di ballerini, fuochi d’artificio perché YOU + ME is firework in Hollywood.

Lucciole

Il testo in cui il periodo difficile che è stato quello della pandemia trova più spazio.

La spinta a cercare il bello in questa stanza, a tenere alto l’entusiasmo e la speranza, la voglia di farti divertire, voler essere il motivo perché tu possa dire “va tutto bene”.

“Siamo bugiardi siamo lucciole, che accendono il buio per un attimo”

Resta un segreto

Un dipinto delle mie giornate, dei mei momenti passati lontana da chi vorrei fosse con me…Per me questa canzone ha un’aria cristallina, sa descrivere come faccia soffrire vedere le persone partire, sentire la mancanza, ma legata ad un’aria positiva, perché ne vale la pena.

Fefe il suo album “Mi innamoro male”,
Fefe il suo album “Mi innamoro male”,

Biografia

Nata a luglio del 2000 a Bolzano e cresciuta in diverse città italiane,

Ha viaggiato per il mondo avendo la possibilità di conoscere continenti e culture diverse, le sue esperienze personali e i suoi studi la hanno resa multilingue.

Sin da giovane ha studiato pianoforte, il suo talento naturale e la sua dedizione alla musica l’hanno portata a trasformare la sua passione in una carriera artistica. Negli ultimi quattro anni, ha stabilito la sua base musicale a Roma, dove ha affinato il suo talento e ha creato la sua musica unica sempre alla ricerca di bellezza ed armonia.

Il suo primo singolo – pubblicato nel 2018 – è stato la colonna sonora della Next Gen Atp Finals 2018, torneo internazionale con i migliori giovani del circuito Atp, manifestando l’amore che lega l’artista al mondo del tennis, uno sport che per lei è “di casa”: suo padre, infatti, è di professione un allenatore, sua madre una preparatrice atletica.

Discografia:

ALBUM

“Mi innamoro male” – 15/03/2024

SINGOLI

“Scusami per le parole forti” – 15/12/2023

“Resta un segreto” – 05/05/2023

“Giovani D’Oggi” – 11/11/2022

“Lucciole” – 15/07/2022

“Che Schifezza che è l’Amore” – 18/03/2022

“A Roma Termini” – 07/01/2022

 “If The Music Goes” – 11/06/2021

“Dall’altra Parte” – 26/06/2020

“Ho Visto Ballare” – 21/06/2019

“Corpo Anima e Mente” – 12/04/2019

“Lei Non Ama” – 30/11/2018

“I’ll Be The One” – 01/10/2018

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Peppe Iodice in “So’ Pep” Tour 2024.

Peppe Iodice in “So’ Pep” Tour 2024. Teatro Olimpico martedì 26 marzo 2024 ore 21,00, uno spettacolo di Peppe Iodice

Scritto con Marco Critelli e Francesco Burzo. regia e terapia di Francesco Mastandrea. Peppe Iodice in “So’ Pep” Tour 2024

Peppe Iodice in So’ Pep, uno spettacolo di Peppe Iodice, scritto con Marco Critelli e Francesco Burzo, regia e terapia di Francesco Mastandrea.

Il 26 marzo, al Teatro Olimpico di Roma. Il tour è organizzato da Ventidieci, Top Agency, Claudio Malfi Management e Peppy Night Zero Limits.

 Gli eventi degli ultimi anni hanno fatto perdere a tutti noi i riferimenti, le certezze, quei piccoli punti fermi che sostengono la vita di ognuno.

Tutto il mondo sta provando a venire fuori da un periodo estremamente complesso.

Peppe Iodice in “So’ Pep” Tour 2024.
“So’ Pep” Tour 2024.

Guerra, pandemia, crisi economica hanno cambiato profondamente le regole del gioco!

E per gli artisti non ha fatto differenza, così pensando al nuovo spettacolo insieme a Peppe Iodice, ci siamo detti che forse ci avrebbe fatto bene usare questo nuovo show, come un’occasione per liberarci dalle nostre paure, preoccupazioni, perplessità, e dove farlo se non in teatro?

Da sempre e il nostro luogo preferito per esprimere emozioni!

Abbiamo deciso di condividere con gli spettatori le riflessioni, i pensieri e la personalissima visione comica della realtà che ha reso Peppe un beniamino del pubblico.

Quindi proveremo a dare vita ad una terapia di gruppo ovviamente alla nostra maniera, vi sveleremo i nostri segreti, liberamente e senza filtri! Tanto alla fine “resta fra di noi “

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