Teatro Vascello “L’Arte della fuga”,

Teatro Vascello “L’Arte della fuga”, dal 5 al 10 dicembre, dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17

Coreografia Mauro Astolfi, Interpreti Lorenzo Beneventano, Anita Bonavida, Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Alessandro Piergentili, Roberto Pontieri, Miriam Raffone, Martina Staltari. Teatro Vascello “L’Arte della fuga”

Teatro Vascello “L’Arte della fuga”. Assistente alla Coreografia Alessandra Chirulli. Musica J.S. Bach, Musica originale Davidson Jaconello

Disegno Luci Marco Policastro, Set concept Mauro Astolfi, Marco Policastro, Costumi Anna Coluccia

Realizzazione Scenografie Scenario produzione Spellbound Contemporary Ballet

Con il contributo del Ministero della Cultura coproduzione Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Fondazione Teatro Comunale di Modena. Teatro Vascello “L’Arte della fuga”

Durata: 60’

L’Arte della fuga è una delle più emblematiche ed enigmatiche opere di Johann Sebastian Bach.

Un capolavoro che presenta caratteristiche di grande fascino: se, da un lato, è un’opera senza un assetto definitivo in quanto non fu mai terminata dal compositore, dall’altro questo senso di indeterminatezza è dato anche dall’assenza di indicazione di un organico strumentale specifico per l’esecuzione del lavoro.

Hans-Eberhard Dentler teorizzò che l’Arte della fuga fosse scritta da Bach per visualizzare principi filosofici pitagorici: il vocabolo stesso “fuga” potrebbe essere interpretato come ‘volo’, inteso tanto in riferimento alle frasi musicali quanto all’ascesa dell’anima a Dio.

“Una fuga è fatta ad Arte se nessuno se ne accorge. Se anzi che scappare da qualcosa o qualcuno, mi confondo con gli altri, mi vesto come loro, uso le loro parole. Teatro Vascello “L’Arte della fuga”

Per non farmi trovare non c’è niente di meglio che cambiare le mie abitudini, trovare sempre un muro dove nascondermi e lì incontro sempre qualcun altro che è fuggito da qualcosa…

La fuga può mascherare la realizzazione di un desiderio o forse è l’unico modo consentito di scappare da un mondo che mi crea imbarazzo.

La mia fuga in realtà è un’antifuga, è una prospettiva. È il mio bisogno di guardare la vita con altri occhi.

È importante scappare ogni tanto, mi aiuta ad accendere la luce su qualche “zona” buia, ma non serve per rimuovere o dimenticare la sensazione di quello che sono; infatti, rimarrà all’interno della mia mente per sempre, anche quando la fuga sarà finita.

Sono fuggito per essere gentile con me stesso…ora posso tornare dagli altri.

Teatro Vascello “L’Arte della fuga”,
Teatro Vascello “L’Arte della fuga”,

Anche loro qualche volta hanno provato il desiderio di andarsene e sparire dal mondo. Sono persone.” Mauro Astolfi

Spellbound Contemporary Ballet, prodotta da Associazione Spellbound, nasce nel 1994 per volontà del coreografo Mauro Astolfi cui si è aggiunta alla guida due anni dopo Valentina Marini con cui la compagnia ha avviato una intensa attività di internazionalizzazione.

Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano internazionale, convincendo le platee dei principali Festival di Europa, Asia, Americhe.

L’esperienza di quasi 30 anni in ambito professionale ha rafforzato il know how di un team consolidato di professionisti capace di accogliere progetti di produzione e gestione con una spiccata vocazione all’internazionalizzazione.

Dal 2015 la struttura allarga il proprio campo d’azione accogliendo anche altri artisti in produzione in una rinnovata visione plurale.

Le attività di Spellbound infatti, oltre alla centralità autoriale del coreografo Mauro Astolfi, principale coreografo residente, abbracciano una serie di progetti in rete anche con altri artisti e istituzioni su scala internazionale, come la coproduzione internazionale “Pa|Ethos” a firma del coreografo tibetano Sang Jijia in collaborazione con Fabbrica Europa,

Scuole Civiche Paolo Grassi, Marche Teatro, Bejing Dance Festival, “La Mode”, installazione a firma di Tomoko Mukayiama e Tojo Ito che ha inaugurato il National Taichung Theater a Taiwan nell’ottobre 2016,

la performance installazione “R e Mark” a cura del coreografo Sang Jijia in rete produttiva con Fondazione Fabbrica Europa, City Contemporary Dance Company Hong Kong, Versilia Danza,

il progetto “Collapse” a firma di Francesco Sgrò, la coproduzione in partnership con Grand Theater de Luxembourg nel 2019 in collaborazione con Jean Guillaume Weis, già artista presso Tanztheater Wuppertal Pina Baush, 

Spellbound 25 a firma di Astolfi, Marcos Morau, Marco Goecke in occasione del venticinquennale nel 2020 e il recente  “We, us and other games” a firma di Dunja Jocic in collaborazione con Bolzano Danza.

Dal 2000 l’attività di Spellbound è sostenuta dal Ministero della Cultura e dal 2022 è accreditata nel ruolo di Centro di Produzione Nazionale della Danza con il più ampio progetto ORBITA|Spellbound co-diretto da Astolfi e Marini.

La visione verso la fattispecie di Centro di Produzione nasce dalla volontà di Spellbound, impegnata da oltre 25 anni in ambito produttivo, formativo e di programmazione e circuitazione della danza, a mettere a disposizione questo patrimonio a una comunità più allargata:

Una casa produttiva che svolge una funzione di cerniera tra le risorse creative in essere sul territorio romano e la filiera produttiva su scala nazionale e internazionale.

Pensato a misura di una città metropolitana Orbita trova il suo cuore presso il Teatro Palladium e dirama le sue attività in spazi satellite della città, diversi per funzioni e identità, come il Teatro Biblioteca Quarticciolo e il Teatro Rossellini.

Le diverse funzioni del Centro convergono nell’impegno di promuovere i linguaggi performativi e la danza che trovano nella dimensione del corpo, delle soggettività politiche, culturali e di salute che vi si incarnano, un campo di scambio di pratiche, conoscenze e competenze con ricadute sul piano sociale e politico.

Biglietteria Intero: 25 euro – Ridotto over 65: 20 euro – Ridotto Cral/Enti convenzionati: 18 euro – Ridotto studenti, studenti universitari, docenti e operatori di scuole di teatro, cinema e danza 16 euro

info e prenotazioni promozioneteatrovascello@gmail.com – telefono 06 5881021

acquista direttamente alla biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/ 

acquista tramite bonifico bancario a favore di Coop. La Fabbrica dell’Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Via G. Carini 32 di Roma c/c 3842 abi 03069 cab 05078 iban IT89V0306905078100000003842
oppure acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/l-arte-della-fuga/210391

Info: 06 5881021 – 06 5898031

promozioneteatrovascello@gmail.compromozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78

Cap 00152 Monteverde Roma

STAGIONE TEATRALE 2023 – 2024 del TEATRO VASCELLO 

Campagna abbonamenti

Abbonamento Ponentino 120 euro (8 titoli) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto

Card Rezza Mastrella https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-rezza-mastrella/225350
Card libera 108 euro (6 spettacoli a scelta) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Card love 72 euro (2 spettacoli a scelta per 2 persone – 4 ingressi) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma.
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

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Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”.


Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”. Flautissimo 2023 25° edizione, venerdì 1° dicembre 2023 – ore 21.00

Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”, con Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti, contrabbasso

Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”. Venerdì 1° dicembre alle ore 21, nuovo appuntamento di Flautissimo Teatro, Parole e Musica con Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti che, dopo il grande successo dello scorso anno, tornano al Teatro Palladium di Roma con Lettura clandestina.

La solitudine del satiro di Ennio Flaiano

Molto citato, ma quanto realmente conosciuto? Facitore proverbiale di aforismi tra i più evocati, Ennio Flaiano è stato protagonista di primissimo piano della vita intellettuale italiana, soprattutto in quel periodo fecondo che dalla fine della guerra attraversa il boom economico e porta fino alla fine degli anni Sessanta.

I suoi motti, che ancora oggi punteggiano i social network come gli articoli di giornale, hanno decostruito meticolosamente la società italiana di quel periodo, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù.

Scomparso prematuramente, non ebbe modo di trasportare oltre la propria statura di laico moralista, oggi citata sì ma poco nota, anche perché di quel tipo di intellettuale si sono perse le tracce al giorno d’oggi. Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”

Lettura clandestina restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, selezionati e letti da Fabrizio Bentivoglio con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti per raccontarne la figura, e tramandare fino al presente la figura di un uomo che come pochi altri ha saputo raccontare l’Italia per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è.

“Sono estratti! Estratti di vita. La vita dell’anima, così come quella di ogni giorno, concentrata in due o tre pagine, liberata del superfluo come il manzo nella caldaia di Liebig! Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”

È affidata al lettore la facoltà di sciogliere di nuovo questi estratti con le proprie forze, trasformarli in brodo commestibile, farli ribollire nel proprio spirito, renderli insomma fluidi e digeribili.” (Peter Altenberg alla domanda su cosa mai fossero quelle sue piccole cose simili ad appunti.)

Se è vero, come è vero, che anche gli scritti di Ennio Flaiano vanno considerati come degli “estratti di vita”- che necessitano quindi di una certa esperienza “culinaria” del lettore per poter, una volta disciolti, restituire tutta la loro gamma di sapori – allora questa proposta di leggere LA SOLITUDINE DEL SATIRO non è altro che l’invito a condividerne le sfumature più preziose, sia in termini poetici, sia di scandaglio del nostro animo; dimostrando che le parole di questo “moralista laico in grado di travestirsi da gran frivolo per far intendere le cose più serie”, come lo pennellò Arbasino, a distanza di più di cinquant’anni da quando sono state scritte, ancora oggi ci parlano e non solo, ci dicono cose che pochi sono riusciti a dirci con una simile chiarezza.

Pochi mesi prima di morire, ma era da qualche anno che ci pensava, Flaiano aveva cominciato a raccogliere in una cartella dal titolo autografo “La solitudine del satiro”, alcuni articoli – prevalentemente tratti dalle sue rubriche, tenute sul “Mondo” e sul “Corriere della Sera”, Diario notturno e Taccuino notturno – con l’intento di approntare un libro che potesse servire per… “riuscire a sbrogliare il filo della nostra vita italiana, capire perché in Italia la linea più breve tra due punti è sempre l’arabesco”… così dichiarò in un’intervista dell’aprile del 1972, parlando del libro a cui stava lavorando e che sarebbe stato il suo primo ad essere pubblicato postumo. Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”

Il nostro intento è, attraverso il suo sguardo su quell’Italia di cinquant’anni fa (l’arco di tempo va dal 1956 al 1972), quello di poter sbrogliare anche noi il filo della nostra vita italiana per arrivare a capire meglio questa Italia di oggi, come ci siamo arrivati.

La lettura è CLANDESTINA così come, in fondo, lo è stato Flaiano stesso, che finché è stato sulla nave insieme a noi nessuno sembrava notarlo. Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”

Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”.
Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”.

Ci si è accorti di lui soltanto quando è sceso. Clandestino come l’esperimento di un lettore-alchimista e di un sodale-musicista che provano a sciogliere questi “estratti di vita”, cercando di renderli il più possibile “fluidi e digeribili” per chi ascolta. Fabrizio Bentivoglio

Le suggestioni musicali suonate dal vivo, protagoniste insieme alle parole in una delicata armonia, sono ideate ed eseguite da Ferruccio Spinetti, nome noto del panorama musicale, contrabbassista degli Avion Travel fino al 2006 e del duo Musica Nuda con Petra Magoni, che dichiara a proposito di questo progetto:

“Musicalmente l’idea centrale è stata quella di non porci confini di tempo e di generi, anche perché sia io che Fabrizio amiamo da sempre la musica a 360 gradi.

Trovare il tema giusto che si mettesse al servizio della parola è stato il nostro obiettivo principale ed anche una sfida oltre che un divertimento.

Si passerà da Claude Gervaise, compositore del ‘500 a “Le notti bianche” di Nino Rota a “First song” di Charlie Haden, uno dei miei contrabbassisti preferiti, fino ad una versione rivisitata di Taxman dei Beatles o al tema principale de “Les parapluies de Cherbourg” film di J. Demy con la musica di Michael Legrand, vincitore della Palma D’oro a Cannes nel 1964, o passeremo da brani originali scritti da me per ‘solo contrabbasso’.

A volte poi ci aiuteremo anche con l’elettronica, usando dei loop pre-registrati, ma su cui suonerò live col mio contrabbasso.

Non mancheranno zone di vera e propria “improvvisazione” su alcuni racconti letti da Fabrizio, che renderanno in qualche modo unica ogni replica.”

Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”.
Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”.

FABRIZIO BENTIVOGLIO è nato a Milano, frequenta la scuola del Piccolo Teatro. Debutta nel 1978 con La tempesta di William Shakespeare diretto da Giorgio Strehler.

La prima apparizione sul grande schermo è del 1980 nel film di Mauro Bolognini La vera storia della Signora dalle Camelie con Isabelle Huppert, Gian Maria Volontè e Bruno Ganz.

Nella sua lunga carriera ha lavorato più volte con Gabriele Salvatores (Marrakech Express Turné, Denti, Happy Family, Il ragazzo invisibile), con Silvio Soldini (L’aria serena dell’Ovest, Un’anima divisa in due – che gli vale la Coppa Volpi a Venezia -, Le acrobate), con Carlo Mazzacurati (La lingua del santo, A cavallo della tigre, La giusta distanza), oltre ad altri numerosi registi come Daniele Luchetti, i fratelli Taviani, Marco Bellocchio, Théo Angelopulos, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Francesco Bruni, Michele Placido, Sergio Rubini, Paolo Virzì, Paolo Sorrentino.

Lui stesso è regista dei film Tipota (1999) e Lascia perdere, Johnny! (2007).

Ha vinto tre David di Donatello, come Migliore Attore per Testimone a rischio (1997), Miglior Attore Non Protagonista per Del perduto amore (1999) e per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose (2021).

Molto attivo anche in tv ricordiamo gli ultimi titoli Il nome della Rosa dall’omonimo libro di Umberto Eco in onda su Rai Uno e La concessione del telefono, uno dei romanzi storici di Andrea Camilleri, sempre per Rai Uno.

È il volto di Monterossi nella serie omonima ispirata ai romanzi di Alessandro Robecchi, da poco di nuovo in onda su Prime Video. Parallelamente all’attività sul piccolo e grande schermo Fabrizio Bentivoglio continua la carriera teatrale e negli anni lavora con Giorgio Strehler, Mario Scaccia, Maurizio Scaparro, Giuseppe Patroni Griffi, solo per citarne alcuni.

Con L’ora di ricevimento (2016/2017) scritto da Stefano Massini e diretto da Michele Placido, si aggiudica la Maschera del Teatro Italiano come Miglior Attore Protagonista.

Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”.
Teatro Palladium “Sogno a occhi aperti”.

FERRUCCIO SPINETTI è contrabbassista e compositore, diplomato nel 1994 con il massimo dei voti e la lode. Nel 1990, entra a far parte della Piccola Orchestra Avion Travel divenendo, anche per la sua giovane età, il pupillo di Fausto Mesolella.

Con gli Avion Travel ha registrato dieci cd per la Sugar, vincendo il Festival di Sanremo del 2000; ha inoltre realizzato colonne sonore per film e tenuto concerti in tutta Italia ed all’estero.

Dal 2004 al 2008 ha suonato con Stefano Bollani e creato, nel 2003, con Petra Magoni, il duo “Musica Nuda” per solo contrabbasso e voce.

Dal 1997 al 2004 e dal 2012 è docente ai corsi “Siena Jazz University” presso la scuola Siena Jazz, di contrabbasso e musica d’insieme e nel 2013-14 insegna contrabbasso, basso e musica d’insieme al Conservatorio Rossini di Pesaro.

Dal 2016 insegna Contrabbasso Jazz al Conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia.

Dal 2018 è direttore artistico del Premio Bianca D’Aponte, raccogliendo e continuando il lavoro svolto da Fausto Mesolella.

BIGLIETTI

TEATRO PALLADIUM: Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma

Intero € 20,00

Ridotto € 15,00

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2023:

ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO | Tel +39 06 44703290 – produzione@accademiaitalianadelflauto.it

Ufficio stampa FLAUTISSIMO: Fabiana Manuelli –  stampa@fabianamanuelli.it

IL FESTIVAL. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo.

E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari.

Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi.

“Flautissimo #25. Sogno a occhi aperti”, con la direzione artistica di Stefano Cioffi, è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio.

Il progetto promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.

Flautissimo è realizzato in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido.

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Teatro Trastevere va in scena “Libera”.

Teatro Trastevere va in scena “Libera”. Presentato dall’Associazione Culturale Teatro Trastevere Esclusivamente 8, 9 e 10 dicembre 2023

Teatro Trastevere va in scena “Libera”, di e con Cecilia Lavatore e Marta La Noce Regia di Marco Zordan

“Allora, adesso io farò questo: proverò a raccontarvi in tre minuti la storia di una persona che conosce la guerra e conosce la pace e conosce bene lo spazio che le separa. Teatro Trastevere va in scena “Libera”

Lei è Yusra, Yusra Mardini, classe 1998, 168 centimetri di altezza per 53 chilogrammi di ossa, muscoli, tessuti e volontà. Nuotatrice agonistica, specializzata in farfalla e stile libero.

(Due cose che volano). Occhi caparbi, mani forti, coraggio sottopelle, elastici tirati come tuffi al cuore oltre il blocco di partenza, capelli legati ai dolori, sudore su costume nero, intero, fino, micro-fibra, macro-sogni, sponsorizzata Arena.

Per gran parte del suo tempo immersa in acque dolci, ferme, azzurre, amiche filtrate di cloro, acque sezionate in corsie lunghe rigorosamente 50 metri, attraversate come un galeone, a vele issate, contro i venti ostinati e contrari sui quali lei batte da anni una sola bandiera, siriana.

Status attuale: rifugiata. Professione: atleta.

Figlia di atleta, sorella di atleta, magari un giorno madre di atleta. (Certi alberi genealogici lo fanno.

Tu prendi un ceppo e tiri giù tutto l’intero quadro astrale. Tipo i punti a scala quaranta).

Nasce a Damasco, decide di non morirci”.

“Insegnare la disobbedienza ad una figlia è pericoloso.

Teatro Trastevere va in scena “Libera”.
Teatro Trastevere va in scena “Libera”.

Ma è più pericoloso non farlo”. Così scriveva Sofocle nella tragedia dal titolo “Antigone”.

Era il V secolo a.C., un bel po’ di tempo fa. Eppure, ancora oggi, abbiamo bisogno di ricordarci perché, quando e come disobbedire. Sì, ma a quali ingiustizie? Troppe.

Specialmente quelle perpetrate ai danni del genere femminile, una parte di mondo che ha da tempo intrapreso la strada verso la sua libertà e verso la sua autodeterminazione, eppure tra vecchie e nuove resistenze.

In questo spettacolo l’autrice e interprete Cecilia Lavatore e la cantautrice Marta La Noce raccontano storie di donne che hanno risposto ai “venti avversi”, che hanno voluto testimoniare verità altre da quelle egemoni, che si sono talvolta sacrificate per difendere i loro sogni e le loro idee: dalla migrante Yusra Mardini, all’iraniana Mahsa Amini, dalla partigiana Luciana Romoli, alla musicista curda Nudem Durak.

E ancora, l’artista militante Franca Rame, la coraggiosa attrice Ilary Swank, la “pussy riot” russa Aleksandra Skochilenko e molte altre ancora, in una carrellata di voci ribelli e tenaci.

Da chi si è sottratta alla violenza domestica, a chi ha scelto di essere dissidente dei regimi dittatoriali, a chi ha lottato contro i pregiudizi.

Le donne di “Libera” hanno viaggiato e viaggiano tutte in direzione ostinata e contraria e viaggiano anche per noi. “Libera” è uno spettacolo che vuole essere testimonianza e omaggio piuttosto che lezione o condanna. Corpo e cuore piuttosto che ragione.

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee

Consigliata Prenotazione

Feriali ore 21, Festivi ore 17,30

Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa)

Contatti: 065814004-3283546847

info@teatrotrastevere.it

Vania Lai PRESS OFFICE vanialai1975@gmail.com

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Teatro Ghione Settima Sinfonia “Voghp - Lamento”.

Teatro Ghione Settima Sinfonia “Voghp – Lamento”. A Roma la prima esecuzione assoluta della Settima Sinfonia di Haig Vartan in occasione della solenne liturgia in San Pietro celebrata da Papa Francesco

Teatro Ghione Settima Sinfonia “Voghp – Lamento”, per l’850° anniversario della morte di San Nerses Shnorhali

Venerdì 1 e sabato 2 dicembre 2023 alle 19.00 si terrà al Teatro Ghione la prima esecuzione mondiale della Settima Sinfonia “Voghp – Lamento”.

Sinfonia scritta dal compositore svizzero-armeno Haig Vartan in occasione dell’850° anniversario della morte di San Nerses Shnorhali (San Narsete il Grazioso).

I due concerti, entrambi con lo stesso programma, saranno eseguiti dall’Orchestra Roma Sinfonietta diretta dall’armeno-siriano Missak Baghboudarian e dalla mezzosoprano italiana Lucia Napoli, che canterà in lingua armena.

Come le altre composizioni di Haig Vartan, questa sinfonia, si ispira sia alla grande tradizione musicale europea sia alla cultura orientale.

La sua musica, posta al crocevia tra questi due mondi, combina la razionalità occidentale e il misticismo orientale, trasmettendo una grande forza spirituale.

Teatro Ghione Settima Sinfonia “Voghp - Lamento”.
Teatro Ghione Settima Sinfonia “Voghp – Lamento”.

Vartan ha composto la sua Settima Sinfonia basandosi sul poema “Lamento su Edessa” di San Nerses Shnorhali (1102-1173), che è stato il cattolico degli Armeni (ovvero il capo della Chiesa armena) e un eccezionale teologo e poeta.

La prima esecuzione di questa Sinfonia avverrà proprio in concomitanza con le celebrazioni dell’anniversario di San Nerses Shnorhali, l’apice delle quali sarà la Liturgia Ecumenica presieduta da Papa Francesco nella basilica di San Pietro il prossimo 2 dicembre.

Il Vaticano nel 2023 ricorda anche con un francobollo questa famosa personalità della Chiesa armena.

San Nerses Shnorhali è stato inoltre inserito nel calendario UNESCO 2022-2023, che commemora eventi storici e anniversari di personalità eminenti.

Nello stesso concerto sono in programma quattro altre composizioni di Haig Vartan e precisamente Epitaphe e Aram per violoncello solo, eseguiti dal violoncellista Luca Pincini, i Tre Lieder eseguiti dal mezzosoprano Lucia Napoli e dal pianista Antonello Maio, e il Quartetto per archi n. 4 “Gomidas”, eseguito da Alessandro Marini, Anna Chukina, Antonio Bossone e Luca Pincini.

Svizzero di origine armena Haig Vartan ha studiato composizione a Basilea, Budapest, Parigi, Sofia e Venezia.

Da quaranta anni compone e tiene concerti in Europa e in Armenia.

Nel 1995 ha ottenuto il premio UNESCO per la sua opera Prométhée XII. Dal 2022 ha iniziato a collaborare con l’orchestra Roma Sinfonietta.

L’elenco delle sue opere è disponibile su haigvartan.com/oeuvre/

Molti suoi concerti sono disponibili su youtube.com/user/HaigVartan/videos

Teatro Ghione (via delle Fornaci 37, Roma)

Biglietti: euro 17,00; ridotti per over 65 e under 26 euro 13,00. Acquistabili anche su www.ticketone.it

Per informazioni:

Roma Sinfonietta: tel.06 3236104– email:romasinfonietta@libero.it

Teatro Ghione: tel. 06 6372294 – email: info@teatroghione.it

Per richiesta d’interviste:

HAIG VARTAN – Production Team: vartan.assistante@bluewin.ch

www.haigvartan.com

Ufficio stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta:

Mauro Mariani

tel. 335 5725816 – mail: m.mariani.roma@gmail.com

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Teatro Garbatella “AO, il suo one man show”.

Teatro Garbatella “AO, il suo one man show”. Leonardo Bocci dall’ 8 al 10 dicembre 2023 la web star romana torna in scena per mescolare comicità, ironia pungente e riflessione sociale

Dopo il grande successo delle repliche al debutto nel mese di ottobre, Leonardo Bocci torna a grande richiesta al Teatro Garbatella di Roma con AO, il suo one man show che lo vede protagonista assoluto.

Teatro Garbatella “AO, il suo one man show”. Le repliche straordinarie dello spettacolo vanno in scena dall’ 8 al 10 dicembre 2023, una produzione StArtLab per la regia di Danila Stalteri.

Un progetto ideato, scritto e interpretato dalla web star capitolina per raccontare al pubblico il suo lato più vero e genuino, quello che spesso i social network non mostrano.

Una parte degli incassi della serata dell’8 dicembre saranno devoluti da StArtLab a SOS Villaggi dei Bambini, Organizzazione impegnata da 60 anni in Italia affinché i bambini e i ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali crescano in una situazione di parità con i propri coetanei, concretizzando appieno il proprio potenziale e la possibilità di vivere una vita indipendente (www.sositalia.it).

AO è un one man show – con qualche incursione nella scorrettezza della stand up comedy – nel quale Leonardo Bocci esce dagli schermi dei device per approdare nello spazio vivo e vero del palcoscenico, togliendosi di dosso tutti gli stereotipi e i cliché che lo hanno accompagnato fino ad oggi.

Lo spettacolo ci restituisce una versione di Leonardo mai vista prima, senza sovrastrutture. Il palcoscenico è qui inteso come “nuova vita” o meglio, come luogo privilegiato dove raccontare la propria esistenza:

Teatro Garbatella “AO, il suo one man show”.
Teatro Garbatella “AO, il suo one man show”.

L’infanzia, la famiglia, l’amore e l’ipocondria, ma anche i disagi dei 30enni di oggi e i quesiti esistenziali che non possono mai mancare, ma con la sincerità e la graffiante ironia – mai volgare e mai scontata – che contraddistingue l’attore romano.

Leonardo Bocci è attore, regista e sceneggiatore.

I suoi video parodia realizzati con il duo Actual sono diventati dei cult sul web con oltre 20 milioni di visualizzazioni.

Sempre con gli Actual scrive il libro ‘Noi, lei e Roma’ (Rizzoli, 2018).

A inizio 2020 intraprende la sua carriera singolarmente ed esplode sui social durante il lockdown, diventando uno degli influencer romani più seguiti del web.

Al cinema recita in ‘Giulia’ (2021) di Ciro de Caro e in ‘Gli ospiti’ di S. Moltrasio (2023).

A teatro lo abbiamo visto nello spettacolo ‘L’amore è una sostanza stupefacente’ accanto a Paola Pessot e in ‘Ti va di sposarmi?’ dove ha recitato accanto a Roberta Garzia, Danila Stalteri e Antonia Di Francesco.

TEATRO GARBATELLA

dall’ 8 al 10 dicembre 2023      

AO                                                              

regia di Danila Stalteri

drammaturgia di Leonardo Bocci

con Leonardo Bocci

Luci e fonica: Andrea De Simone

Produzione: StArt LAB

INFORMAZIONI GENERALI

TEATRO GARBATELLA, Piazza Giovanni da Triora 15, 00154 Roma

Per informazioni e acquisto biglietti:

cell. 366 200 3502 – teatrogarbatella@gmail.com

Orari spettacoli: venerdì e sabato ore 21.00 | domenica ore 18:00

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Teatro de' Servi “Piccolo omaggio alla Callas”.

Teatro de’ Servi “Piccolo omaggio alla Callas”. Sabato 2 dicembre 2023 ore 21.00. Nell’anno del centenario e nel giorno della sua nascita un omaggio a Maria Callas, artista sublime, inarrivabile.

Ancora oggi mito ed esempio fulgido per le giovani   generazioni della lirica italiana. Teatro de Servi “Piccolo omaggio alla Callas”

Teatro de’ Servi “Piccolo omaggio alla Callas”. La ricordano, in musica, Federica Raja, giovane ma già apprezzatissima soprano italiano, e tra racconti ed aneddoti, Michael Aspinall, artista che non ha bisogno di presentazioni, suo grande conoscitore e ammiratore

Federica Raja soprano, Serena Marotti pianoforte, Michael Aspinall narratore

Penultimo appuntamento de  I Concerti nel Parco, Autunno 2023  al Teatro de’ Servi, sabato 2 dicembre ore 21.00 con “Omaggio alla Callas” , con il duo Raja – Marotti, Federica Raja, soprano e Serena Marotti, pianoforte e Michael Aspinall, narratore.

Nel centenario della nascita e nel giorno del compleanno di Maria Callas lo spettacolo è un sentito tributo a questa artista immortale, la cui popolarità ha oltrepassato il mondo della lirica. Teatro de’ Servi “Piccolo omaggio alla Callas”

Artista dalla personalità dirompente e dalla biografia sentimentale movimentata (morì da sola a Parigi nel 1977, a soli cinquantatré anni).

Teatro de Servi “Piccolo omaggio alla Callas”.
Teatro de’ Servi “Piccolo omaggio alla Callas”.

La Callas ha suscitato nel pubblico di tutto il mondo non solo ammirazione, ma anche idolatria, invidia e avversità, imponendosi sulla ribalta internazionale anche perché ha incarnato al meglio la consapevolezza di quanto sia fondamentale lo studio della partitura, diventando così un modello imprescindibile per i cantanti delle generazioni successive.

In programma alcune tra le più famose arie interpretate dalla Divina sui palcoscenici di tutto il mondo.

Sono previste pagine celeberrime di Bellini (Ah non credea mirarti dalla Sonnambula e Casta diva dalla Norma), di Puccini, (Sì mi chiamano Mimì dalla Bohème e Tu che di gel sei cinta da Turandot) e Verdi (E’ strano…sempre libera da La traviata).

La serata è impreziosita dalla presenza dal cantante e musicologo inglese Michael Aspinall.

Noto al grande pubblico per le sue parodie “en travesti” di opere italiane, Aspinall è attivo come insegnante di canto, collezionista di rarità discografiche e divulgatore e ha avuto l’occasione di ascoltare la Callas dal vivo negli anni Sessanta.

Con suoi interventi, che si alterneranno ai brani dal vivo, Aspinall proporrà alcune personalissime riflessioni su vari aspetti del “fenomeno Callas”: la biografia, il personaggio mediatico, lo stile vocale e l’eredità.

https://www.iconcertinelparco.it/it/cartellone.html

Rapporti con la stampa

Maurizio Quattrini   maurizioquattrini@yahoo.it  338.8485333

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LUOGO: TEATRO DE’ SERVI

INDIRIZZO: Via del Mortaro, 22

ORARIO SPETTACOLI sabato ore 21.00 – domenica ore 17.30

BIGLIETTI

Intero   € 10 a 20€

RIDUZIONI

Veli elenco dettagliato sul sito www.iconcertinelparco.it

PREVENDITE INTERNET                                                

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PRENOTAZIONI TELEFONICHE    

Botteghino Tetro de’ Servi  06.6795130                                             

VENDITA IN LOCO

Dal martedì alla domenica ore 10.00 – 18.00 

PARCHEGGIO

Parcheggio convenzionato – Via di  Santa Maria in Via 11/13

BUS/METRO
Vari – Destinazione Roma Centro 

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"Carlona: Storia di una Principessa senza favola"

“Carlona: Storia di una Principessa senza favola” di Veronica Liberale. Domenica 17 Dicembre dalle 17:00 alle 18:00

Presentazione del Libro “Carlona: Storia di una Principessa senza favola” di Veronica Liberale, Dragonfly Edizioni

“Carlona: Storia di una Principessa senza favola”. In un piccolissimo regno situato nel Libero Stato della Fantasia vive negli agii e nella bambagia una piccola principessa.

Si chiama Carlona, ha nove anni e una particolarità: è una principessa senza favola.

Nonostante suo padre il Re sia disposto a comprarle tutto ciò che desidera, la bambina si rende subito conto che le fiabe non sono in vendita.

L Pricipessa allora lascia il suo castello e si presenta speranzosa davanti al Consiglio Supremo delle Favole per chiederne una. Qui Mamma Oca le rivela che per ottenere una favola bisogna perseverare e avere pazienza.

Ma Carlona vuole tutto e subito e questo suo atteggiamento ostinato la fa cadere nelle grinfie di una strega malvagia e di uno sciacallo.

"Carlona: Storia di una Principessa senza favola"
“Storia di una Principessa senza favola”

La principessa riesce a sfuggire ai due malintenzionati e nella fuga il suo destino si intreccia con quello di Poz, un mago adolescente anche lui alla ricerca di un posto nel mondo.

In un avventuroso viaggio tra favole vecchie e nuove i due scopriranno il valore della lealtà e dell’amicizia e che solo aprendosi agli altri con generosità si diventa veri protagonisti della propria storia.

Appuntamento: Museo della Vaccheria, via Giovanni l’Eltore n. 35

Durata: 60 minuti circa

A cura dell’autrice Veronica Liberale

 PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

https://www.arsinurbe.org/prenotazione-un-territorio-da-scoprire-il-municipio-ix-e-il-suo-patrimonio/?fbclid=IwAR2ZTbdFosxQ9ymDQ2JGGlLOMhsNhVcn2954NJdZ_O4QwX_CObfLHdBnGCo

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Bioparco di Roma “Memorie di un viaggio zingaro”.

Bioparco di Roma “Memorie di un viaggio zingaro”. Sala dei Lecci, camera musicale romana luogo Art Event, CRM project. Domenica 3 dicembre ore 18:30

Esegue: Alessandra Càpici, soprano, Alessandro Benigni, pianoforte. Bioparco di Roma “Memorie di un viaggio zingaro” 

Bioparco di Roma “Memorie di un viaggio zingaro” . La musica zingara e la musica gitana, parenti strette, rappresentano lo spirito di un mondo che, dai tempi più lontani giunge alla musica classica e ai nostri giorni. 

Dalle lontane terre del nord-ovest indiano, da cui proviene originariamente il popolo zingaro, la loro musica è arrivata in Europa tramandata in forma orale passando per la Persia, la Turchia, l’Ungheria, e villaggi ebraici tra Polonia e Balcani.

La difficoltà nel reperire materiale musicale cartaceo ha dirottato la scelta del nostro repertorio, verso quei compositori classici che sono stati influenzati stilisticamente dalle culture popolari zingare, assorbendone lo spirito e il folklore.

Gli zingari e i gitani usano con capacità due elementi di fondo: l’apprendimento di arie e melodie popolari dai luoghi di passaggio e l’improvvisazione individuale.

Bioparco di Roma “Memorie di un viaggio zingaro”.
Bioparco di Roma “Memorie di un viaggio zingaro”.

Ecco che nelle composizioni di Brahms, Dvorak, Debussy, Bartok, De falla, fino a più recenti Bredicenau e Dragoi, le contaminazioni del mondo nomade si fanno sempre più presenti, e ci mostrano la mappa di un viaggio in cui, attraverso la conoscenza si compie il riconoscimento della differenza.

Liszt così esprime il proprio pensiero a riguardo “gli zingari sono dotati di un senso musicale di incredibile profondità, certamente sconosciuto a qualsiasi altro popolo…fra tutti i linguaggi che è dato all’uomo intendere e parlare, lo Zingaro non ha amato che la musica”.

Programma:

J. Brahms – Acht Zigeunerlieder Op. 103 nn. 1-2-6-7-8

P. I. Tchaikovsky – Pesn’tsyganki op.60 n.7

Claude Debussy – Danse Bohemienne (pianoforte)

A. Dvorak – Dobrú noc, má milá Op. 73

– Cigánské melodie nn. 1-2-4-7

M. De Falla – Siete canciones populares españolas

Asturiana

Jota

Nana

B. Bartok – Danze Rumene

S. Dragoi – Crizanteme

T. Brediceanu – Bade, pentru ochii tăi- Cântả puiul cucului 

A cura di A.P.S. Camera Musicale Romana

Direttore Artistico: Elvira Maria Iannuzzi

in collaborazione con Fondazione Bioparco di Roma, “Luogo Arte Accademia Musicale” e CMR Project

Indicazioni per raggiungerci:

Sala dei Lecci – Bioparco di Roma

Tram: n° 19 – fermata ‘Bioparco’ – Bus: n° 3, 52, 53, 926, 217, 360, 910*

Metropolitana: linea rossa, stazione ‘Flaminio’ e ‘Spagna’

Chi viene in macchina può usufruire dell’ampio parcheggio lungo il viale del giardino zoologico n.1

La prenotazione è vivamente consigliata

Per Informazioni e prenotazioni:

+ 39 3334571245 – cameramusicaleromana@gmail.com

www.cameramusicaleromana.it

BIGLIETTERIA IN LOCO

I biglietti si acquistano esclusivamente in loco al botteghino allestito dall’organizzazione e aperto al

pubblico a partire da 90 minuti prima di ogni evento fino all’inizio delle performance.

COSTI BIGLIETTI

Intero € 15,00. – Ridotto € 10,00 (riservato ai soci, ai minori di anni 18, agli over 65 e agli studenti universitari e di conservatorio).

Ph. D. Alessandro Decadi

Filosofia e Teoria dei Linguaggi

Dipartimento di Tecnologie, Comunicazione e Società

Università degli studi Guglielmo Marconi 

Via Plinio, 44 – 00193 Roma

Pratiques et théorie du sens

Etudes Italiennes

Université Paris 8, Vicennes-Saint Denis

Paris

Tel. +39 334 8321 395

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Teatro Europa Aprilia presenta “Capa fresca”,

Teatro Europa Aprilia presenta “Capa fresca”, di e con Giovanni Vernia, 26 gennaio 2024 ore 21,00

Giovanni Vernia con lo spettacolo “Capa Fresca”, il 26 gennaio al Teatro Europa di Aprilia.

Teatro Europa Aprilia presenta “Capa fresca”. Il tour è prodotto, organizzato e distribuito da Top Agency e Ventidieci.

Chi “tiene ‘a capa fresca” ha la testa libera da pensieri faticosi e preoccupanti, è sempre pronto a guardare la parte divertente in tutto ciò che accade.

Ogni occasione per lui è buona per divertirsi e sdrammatizzare. Giovanni è così, è sempre stato così. Glielo diceva sempre suo padre, di origini pugliesi: “Giovà, tu tieni la capa fresca”.

E così, ogni stortura di questo Paese, tra le mani di Giovanni si plasma e diventa incredibilmente pretesto per ridere.

Dalla sanità, vissuta in prima persona in seguito alla rottura di un piede, all’odio social, alla tv, alle ultime manie degli italiani in fatto di sport, di svago, di gusti musicali, dei personaggi più in voga.

Un nuovo spettacolo ricco di ironia, di satira di costume, di parodie, imitazioni, musica ed energia, mai volgare, tutti ingredienti ai quali il poliedrico artista ci ha già abituato sia nei precedenti spettacoli sia tutti i giorni nel suo show radiofonico.

Teatro Europa Aprilia presenta “Capa fresca”,
Teatro Europa Aprilia presenta “Capa fresca”,

Perché come diceva Nietzsche

“Non si può ridere di tutto, ma ci si può provare” …basta avere la “Capa Fresca”, come Giovanni.

Biglietti in vendita su Ticketone

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Teatro D’Annunzio “Scomode verità e 3 storie vere”.

Teatro D’Annunzio “Scomode verità e 3 storie vere”. Domenica 31 dicembre ore 22,15, di Giampaolo Morelli e Gianluca Ansanelli, con la partecipazione del M° Sergio Colicchio 

MEZZANOTTE IN TEATRO CON BRINDISI NEL FOYER. Teatro D’Annunzio “Scomode verità e 3 storie vere” 

Teatro D’Annunzio “Scomode verità e 3 storie vere” . Giunge alla nona edizione il Capodanno a Latina, organizzato dalla Pro Loco di Latina in collaborazione con Ventidieci, Top Agency e Berti Live.

Domenica 31 dicembre, al D’Annunzio di Latina con lo spettacolo di Giampaolo Morelli, “Scomode verità e 3 storie vere”, di Giampaolo Morelli e Gianluca Ansanelli, con la partecipazione del M° Sergio Colicchio.

Mezzanotte in teatro con brindisi nel foyer.

“Scomode verità e 3 storie vere”, è il comedy speech attraverso cui Giampaolo Morelli si racconta al suo pubblico: un monologo irriverente, caustico, pungente e sempre maledettamente sincero.

Teatro D’Annunzio “Scomode verità e 3 storie vere”.
“Scomode verità e 3 storie vere”.

Le 101 scomode verità, infatti, altro non sono che un sunto delle nostre umane debolezze, un compendio di tutti i tic, le manie, gli slanci e le ossessioni del nostro vivere quotidiano. 

A volte si tratta di fulminanti considerazioni, quasi degli aforismi in grado di fotografare la realtà sotto una luce nuova o paradossale, altre volte invece le riflessioni si fanno più discorsive e articolate o magari intime e profonde: come nel caso delle 3 storie personali citate nel titolo, ovvero tre aneddoti di vita vissuta che offrono al pubblico un ritratto inedito e confidenziale del noto attore. 

Una produzione Stefano Francioni Produzioni e Stabile d’Abruzzo.

BIGLIETTI IN VENDITA DA SABATO   25 NOVEMBRE SU TICKETONE

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Angeli e Pastori “Santuario del Divino Amore”.

Angeli e Pastori “Santuario del Divino Amore”. Festival di Musica Sacra Popolare (II edizione), domenica 26 novembre ore 11,00, Nuovo Santuario – Antico Santuario

LA MESSA DEI PASTORI Angeli e Pastori “Santuario del Divino Amore”

Angeli e Pastori “Santuario del Divino Amore”. Ambrogio Sparagna, Marco Tomassi, Marco Iamele, Erasmo Treglia, Zampogneria, Coro Popolare San Filippo Neri h. 10.30/13.00

Sfilata dei Pifferari, Novena alla Torre del Miracolo, Mostra di strumenti musicali

Apertura Giornata Internazionale della Disabilità

Il Festival di Musica Sacra Popolare, “ANGELI E PASTORI”, presenta, domenica 26 novembre, al Santuario del Divino Amore, La Messa dei Pastori con Marco Tomassi, Marco Iamele, Zampogneria, Coro Popolare San Filippo Neri.

Angeli e Pastori “Santuario del Divino Amore”.
Angeli e Pastori “Santuario del Divino Amore”.

Un oratorio musicale all’interno della celebrazione liturgica in cui i protagonisti ridiventano i pastori che hanno “scoperto” l’immagine miracolosa che ha dato vita al culto e alla costruzione del Santuario della Madonna del Divino Amore.

In primo piano gli strumenti musicali della tradizione come zampogne, ciaramelle e strumenti musicali rituali come il fischiareglio, le campanine, l’ombrello di San Filippo, il bastone sonoro di S. Alfonso.

Spettacolo per un grande pubblico in vista della Giornata Internazionale della Disabilità.

Oltre a Erasmo Treglia e Ambrogio Sparagna, in scena il liutaio Marco Tomassi e ancora Raffaello Simeoni, Marco Iamele, Zampogneria, il gruppo corale Polifonia Aurunca, e altri ospiti

Il Festival, che vede la Direzione Artistica del Maestro Ambrogio Sparagna, è anche un ideale cammino verso “Il Canto delle Creature”, spettacolo originale in programma all’Auditorium Parco della Musica di Roma e dedicato alle celebrazioni francescane.

ll progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico.

Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2023 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Angeli e Pastori “Santuario del Divino Amore”.
Angeli e Pastori “Santuario del Divino Amore”.

Il Progetto è prodotto dalla Finisterre srl in collaborazione con Parrocchia Sacra Famiglia del Divino Amore, Fondazione Musica per Roma, Caritas Diocesana di Roma, La Nuova Arca SCS, la Rete Mam&CO e altri ancora.

INGRESSO e ISCRIZIONI

Ingresso libero a tutti gli spettacoli.

I laboratori, rivolti agli adolescenti, prevedono una iscrizione gratuita all’indirizzo mail info@finisterre.it (fino ad esaurimento posti).

PERCORSI DI MOBILITA’ SOSTENIBILE

Bus 074 – 702 – 720 – 789 – 218

UFFICIO STAMPA

Maurizio Quattrini 338.8485333

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Off/Off Theatre in scena “Io e Lei”.

Off/Off Theatre in scena “Io e Lei”. Da venerdì 24 novembre a domenica 3 dicembre 2023. Confessioni della Sclerosi Multipla

Off/Off Theatre in scena “Io e Lei”, di Fiamma Satta, con Melania Giglio, adattamento drammaturgico Fiamma Satta con Io, Lei Melania Giglio

Off/Off Theatre in scena “Io e Lei”, scene Roberto Crea, musiche di Paolo Fresu e Patrizio Maria D’Artista, assistente Matteo Fiori

regia Daniele Salvo, produzione Maria Laura Rondanini per Cardellino srl.

“Io e Lei”, Confessioni della Sclerosi Multipla, un testo di Fiamma Satta, tratto dal suo omonimo romanzo, e interpretato da Melania Giglio, per la regia di Daniele Salvo. Sarà in scena, in prima nazionale, all’OFF/OFF Theatre, da venerdì 24 novembre a domenica 3 dicembre, prodotto da Cardellino Srl.

Due personaggi femminili legati da una singolare relazione che somiglia a una seduta psicoanalitica bruciante e senza filtri, che dà slancio alla costruzione dell’identità e diventa una spietata cartina di tornasole per la coscienza.

A dire “Io” è una voce narrante del tutto inedita, la Sclerosi Multipla, capace di terrorizzare soltanto col suono del proprio nome, un “gorgoglio di consonanti scivolose”.

Egocentrica come una primadonna, dotata di un’ironia corrosiva, politicamente scorretta, determinata, ingombrante, irriverente, sguaiata, irascibile, maltratta tutto e tutti, a cominciare dai lettori, “uditorio miserrimo” al quale si confida.

La sua vittima prediletta, però, è la “lei” del titolo, quella Miagentileospite, amatissima e disprezzata in ugual misura dell’inquietante narratrice: “Sono dentro di lei.

Capite? Sono dentro di lei più di qualsiasi altro. E lei non dovrebbe dimenticarlo mai”.

Off/Off Theatre in scena “Io e Lei”.
Off/Off Theatre in scena “Io e Lei”.

Tutto in loro è simbiotico e opposto: gusti, passioni, inclinazioni, tendenze, idiosincrasie, consapevolezze, visioni del mondo e dell’amore.

Le due linee narrative, la malefica progressione della malattia e la storia d’amore, corrono parallele fino a incontrarsi nel sorprendente coup de théâtre finale.

Cos’è, dunque, questo racconto unico e potentissimo?

Un memoir graffiante ed emozionante?

Una feroce invettiva? Un implacabile flusso di emozioni? O piuttosto una sconvolgente storia d’amore?

Una storia che turba, diverte e fa riflettere.

Fiamma Satta sceglie un punto di vista spiazzante e anticonformista che le consente di raccontare vicende emotive con autenticità ed energia rare. “Io e lei” parte da una malattia e diventa un vero inno alla vita.

“Questo spettacolo, emozionante e originalissimo, è per me un viaggio rischioso, fatto di forza di volontà, rigore, passione e speranza.

Un viaggio al centro di un cuore fragile e prezioso, dalla forza immensa e travolgente.” Daniele Salvo.

“Incredibile quanto ogni malattia, da elemento terrorizzante e distruttivo, possa trasformarsi in una “maestra” che aiuta a conoscersi e a cambiare il proprio sguardo sulla vita per meglio comprenderla e amarla ancora di più”. Fiamma Satta.

INFOFF

OFF/OFF THEATRE Via Giulia 19,20,21 00186 Roma – INFO: info@off-offtheatre.com

BIGLIETTERIA/TICKETING OFFICE Via Giulia, 20 Tel. + 39. 06. 89239515 biglietteria@off-offtheatre.com

Prevendita on line: www.vivaticket.itSITO: http://off-offtheatre.com/

FB: https://www.facebook.com/OffOffTheatreRoma/ – IG: https://instagram.com/offoff.theatre?igshid=MzRlODBiNWFlZA==

Ufficio Stampa Carla Fabi e Roberta Savona

Carla: 338 4935947 carlafabistampa@gmail.comRoberta: 340 2640789 savonaroberta@gmail.com

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