Teatri del Sacro Offshore 70 volte 7

Teatri del Sacro Offshore 70 volte 7, 1 dicembre ore 21, Sala Gregorianum. Si può perdonare l’assassino di tuo fratello?. Uno spettacolo delicato e potente al tempo stesso sul rimorso, sulla rabbia, sul dolore e sul perdono.

In scena a Milano per I TEATRI DEL SACRO OFFSHORE la compagnia Controcanto Collettivo in 70 VOLTE 7 sul palcoscenico della Sala Gregorianum (via Ludovico Settala 27) giovedì 1 dicembre alle ore 21.

Teatri del Sacro Offshore 70 volte 7 racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera.

Racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano.

Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune, che l’empatia non sia solo un’iperbole astratta e che l’essere umano, che conosce il contagion del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo.

Lo spettacolo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Teatri del Sacro Offshore 70 volte 7.

Nella sua gloriosa storia questo concetto sembra essere giunto ad un inglorioso epilogo, che lo vede soccombere alla logica – attualmente vincente – della vendetta.

Chi perdona sembra sminuire il torto, giustificare l’offesa, mancare di rispetto alla vittima, farsi complice del colpevole.

Eppure il perdono protesta per innescare pensieri diversi, per aprire a logiche nuove; protesta contro l’assunto che al male vada restituito il male.

Teatri del Sacro Offshore 70 volte 7
Teatri del Sacro Offshore 70 volte 7

Ci ricorda che dentro la ferita, dentro la memoria del male subito e al di là di ogni convenienza, esiste la possibilità di un incontro.

E che questa possibilità non ci sfida dall’alto dei cieli, ma è concreta, laica e umana.

I Teatri del Sacro è un’iniziativa Federgat in collaborazione con DeSidera e il sostegno di Fondazione Cariplo.

SALA GREGORIANUM Via Lodovico Settala, 27 Milano

BIGLIETTI: INTERO 15€, RIDOTTO 10€ (under30/over65), UNIVERSITÀ e SCUOLE DI TEATRO 5€

INFO E PRENOTAZIONI: info@oscar-desidera.it | tel 3348541004

70 VOLTE 7

drammaturgia originale Controcanto Collettivo ideazione e regia Clara Sancricca, con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca, voce fuori campo Giorgio Stefanori.

scenografia e costumi Controcanto Collettivo con Antonia D’Orsi, disegno luci Cristiano Di Nicola, foto di scena Simone Galli | Atlas fotografie, organizzazione Gianni Parrella, in coproduzione con Progetto Goldstein, con il sostegno di Straligut Teatro Murmuris ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo Verdeco-prente Re.Te. 2017

I PROSSIMI APPUNTAMENTI DE I TEATRI DEL SACRO OFFSHORE

9 dicembre, ore 19:00

CUCINAR RAMINGO

Il Cucinar Ramingo è una composizione che sceglie come proprio campo d’indagine il mestiere d’arte culinaria, sovrapposto all’azione teatrale, al fare con le mani.

Progetto e realizzo insieme ad artigiani, oggetti originali e su misura, per poter lavorare in scena anche gastronomicamente.

Un modo di fare pratico, che mescola e distende lentamente in esso il panorama immaginifico e storico evocato dal testo.

Sovrapposizioni di più partiture da curare nello stesso tempo. Il lavoro converte azioni pratiche di cucina e della ristorazione in generale, in partiture fisiche e sonore connesse ai testi, nella relazione dei piani i rimandi visivi diventano come dei primi piani cinematografici che arricchiscono e sottolineano punti della narrazione.

Viaggio, racconto, ricetta, progetto, gesto, artigianato: una linea che tende al cerchio. Teatri del Sacro Offshore 70 volte 7.

Il teatro cucina vagante sorge a poco a poco dal seme della fantasticheria, attraversa spazio e tempo, portando con se i segni della civiltà a cui appartiene.

Il gioco teatrale si innesta dentro la partitura di lavoro di cucina, che accoglie e appronta il pasto, sostiene la manipolazione, l’alterazione della carne e degli altri ingredienti verso un prodotto cotto e assimilabile.

L’azione fonde in unica sfera sensoriale percezioni di sensi distinti. Sfrigolii, cotture, leggende, sibili dei fuochi, tagli, assumono il ruolo di colonna sonora che accompagna le stagioni del cuoco.

Teatri del Sacro Offshore 70 volte 7. Strumenti per giocare divengono la musicalità della trasformazione gastronomica e del linguaggio, eseguita in tono Ramingo.

La figura in scena sarà lieta di condividere il cucinato con una piccola parte di curiosi che vorrà assaggiare.

Nell’accoglienza vi è sempre un’apertura verso lo sconosciuto: chi accoglie nella propria casa o in un gruppo o in se stesso, rende partecipe l’altro di qualcosa di proprio.

Chi accoglie si offre, tende verso l’altro diventando un tutt’uno con l’altro.

Lo spettacolo Cucinar Ramingo è composto da racconti brevi che narrano le storie e leggende dei gruppi che popolano il mondo.

Il cibo come musica condivisa del cammino: – con la parola ramingo, anticamente, si indicava un uccello, uscito dal nido, che saltella di ramo in ramo, non essendo ancora capace di volare.

Per estensione: che vaga, senza una meta precisa e senza fermarsi a lungo in nessun luogo.

9 dicembre, ore 21

Teatri del Sacro Offshore 70 volte 7
Teatri del Sacro Offshore 70 volte 7

GIONA

di Ignazio De Francesco

con Paolo Foschini, Francesca Collini

Musiche originali dal vivo Manuel Buda, Ashti Abdo, Orwa Saleh

Regia Alessandro Castellucci

Un uomo in attesa su una spiaggia, davanti al mare di Lampedusa. Sua figlia arriva a chiamarlo per chiedergli aiuto: il centro-accoglienza presso il quale presta servizio come volontaria sta esplodendo tra le proteste dei migranti in rivolta.

Lui le spiega che non può allontanarsi perché sta aspettando Giona, il “profeta ribelle” il cui ritorno salverà forse la nostra società decadente.

Ne nasce un dialogo-scontro generazionale, con la figlia a rivendicare l’urgenza dell’impegno concreto sui mali del mondo e il padre a ripercorrere il modello del profeta attraverso la doppia testimonianza della Bibbia e del Corano.

Entrambi usciranno dal confronto – affettuoso e durissimo a un tempo – profondamente arricchiti, in qualche modo cambiati, comunque cresciuti.

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Enzo Avitabile e Trio Strumentale.

Enzo Avitabile e Trio Strumentale. ANGELI E PASTORI, Festival di Musica Sacra Popolare (I edizione). ROMA. Santuario del Divino Amore. GIOVEDI 1° DICEMBRE ORE 19.00 Nuovo Santuario. “SACRO SUD”

Il Festival di Musica Sacra Popolare “Angeli e Pastori”, al Santuario della Madonna del Divino Amore a Roma, presenta, giovedì 1° dicembre, Festa di S. Eligio, al Nuovo Santuario, Sacro Sud, con Enzo Avitabile e Trio Strumentale.

Enzo Avitabile e Trio Strumentale. Da Marianella a Nazareth è il singolare percorso proposto da uno dei più importanti artisti della scena world music internazionale.

Dalle invocazioni devozionali dell’area vesuviana sino alle nuove pagine scritte da Enzo Avitabile per raccontare la fede, di qualsiasi tipo.

Con «Sacro Sud» Enzo Avitabile abbandona contaminazioni e «guest star» del giro world music per concentrarsi sulle proprie radici. A Marianella, Scampia, Avitabile è tornato all’indomani della morte della moglie, quasi a cercare una ripartenza, un nuovo senso alla sua vita e alla carriera.

«Ci ho messo cinque anni. Marianella è l’altra faccia di Scampia, la campagna e la devozione che resistono alla droga e al popolo.

Devozione popolare nella culla di sant’Alfonso Maria de’ Liguori: il riferimento è al santo, certo, ma anche all’artista: da una parte c’è la sua religiosità popolare, quella delle cappelle serotine, della fede dei piccoli; dall’altra le sue canzoni, e, soprattutto, la sua polifonia».

«Sacro Sud» è un progetto a tema religioso come «La buona novella» di De Andrè, con il «popolo che entra in chiesa per pregare, maledire, denunciare, sperare».

Enzo Avitabile e Trio Strumentale.
Enzo Avitabile e Trio Strumentale.

Eccezionali i compagni di suono, di canto, di preghiera – e pregare, si sa, è come cantare due volte – in questo viaggio di Avitabile tra gioie (la Natività di Cristo) e sofferenze (umane) tutti insieme a resuscitare tradizioni che si credevano perdute.

«Il discorso tra sacro e profano necessitava di una cultura condivisa, una ritualità comune, non poteva cadere preda del facile esotismo, dell’ecumenismo di maniera.

Emozionante, il percorso spirituale di Avitabile è in sintonia con il «Laudate hominem» con cui l’amico fragile De Andrè chiuse il suo disco «religioso».

Ma il «Sacro Sud» di Enzo Avitabile è balsamo per le orecchie anche di laici, agnostici e profani

Il Progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Il Progetto è prodotto dalla Finisterre srl in collaborazione con Parrocchia Sacra Famiglia del Divino Amore, Fondazione Musica per Roma, Caritas Diocesana di Roma.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Ufficio Stampa: Maurizio Quattrini: 338.8485333 – maurizioquattrini@yahoo.it

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“Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti.

“Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti. Celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri

“Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti. A San Lorenzo a Roma, dopo il successo delle esposizioni de “L’Inferno” e “Il Purgatorio”, in mostra le 33 Opere Xilografiche che completano “La Divina Commedia” il capolavoro illustrato dal Maestro del Surrealismo Salvador Dalì.

“Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti. Apertura per il pubblico: Dal 1 al 23 dicembre 2022 dal mercoledì alla domenica dalle ore 18 alle ore 23 – ultimo ingresso ore 22.30 Ingresso con formula “Up to You”

Ho voluto che le mie illustrazioni per Dante fossero come delle lievi impronte di umidità su un formaggio divino, di qui il loro aspetto variopinto ad ali di farfalla.” Salvador Dalì

Nel 1949 il Poligrafico dello Stato e il Governo Italiano, in occasione dei 700 anni dalla nascita di Dante, commissionano a Salvador Dalì, il Maestro del Surrealismo, l’illustrazione de La Divina Commedia. “Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti.

L’opera nel corso degli anni subisce diverse variazioni, sia nella sua committenza sia in alcuni aspetti tecnici ed editoriali, tanto da rendere incerta l’associazione tra tavole e versi corrispondenti.

L’artista tra il ‘50 ed il ‘52 realizza un capolavoro illustrato del Novecento: 102 acquerelli presentati, con un’anteprima di 40 tavole, in occasione di una sua mostra antologica al Casino dell’Aurora Rospigliosi a Roma nel 1954.

L’esposizione in Italia genera polemiche dovute alla considerevole somma di denaro pubblico impiegata e alla discussa capacità dell’artista di incarnare adeguatamente lo spirito dantesco. Pertanto il progetto originario fallisce e Dalì decide di vendere le illustrazioni a Joseph Foret, che le presenta nel 1960 al Museo Galliera di Parigi.

A Foret si deve il processo di trasformazione degli acquerelli in xilografie; sotto la diretta supervisione del genio del Surrealismo, vengono convertiti in matrici di stampa i 3500 blocchi di legno intagliati a mano ed impressi in progressiva i 35 colori di ogni tavola.

Tale tecnica consente, oltre a preservare tutti gli elementi cromatici, l’aggiunta delle più intense sovrapposizioni dei colori.

La traduzione xilografica delle illustrazioni della Commedia daliniana sarà pubblicata in due edizioni: una francese curata da Foret nel 1963 ed una italiana tra il ‘63 ed il ‘64 per il 700° anniversario della nascita di Dante.

La Galleria delle Arti, storico ritrovo culturale del quartiere di San Lorenzo a Roma,a partire da giovedì 1 dicembre alle ore 18, dopo il grande successo di pubblico riscosso dalle precedenti esposizioni delle 34 opere dell’Inferno e delle 33 del Purgatorio, presenta le 33 xilografie che terminano l’ascesa visiva di Dante attraverso il Paradiso, ultimo capitolo di un capolavoro che il pubblico raramente ha l’occasione di conoscere e visitare.

“Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti. In contrasto con l’ironia grottesca dell’Inferno e del Purgatorio, l’ultima cantica appare delicata e celestiale, dai colori eterei prevalentemente pastello.

“Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti.
“Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti.

L’allestimento dell’esposizione segue il catalogo di Foret, pertanto presenta delle inesattezze nella disposizione delle tavole all’interno del poema e i versi associati a esse.  

L’evento rientra nell’ambito delle Celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri ed è realizzato in collaborazione con FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori, Dante 2021 – Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni e FEDERINTERMEDIA.

La mostra, con ingresso a offerta libera, sarà visitabile dal mercoledì alla domenica dalle ore 18 alle ore 23 (ultimo ingresso ore 22.30), dal 1 al 23 dicembre. 

Il 2 dicembre alle ore 19 la conferenza curata da Caterina Brazzi Castracane dal titolo “Dal giardino all’utopia. Il Paradiso anelato nella storia.” “Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti.

IL PARADISO DI DALÌ
Dal 1 AL 23 DICEMBRE 2022. Dal mercoledì alla domenica dalle ore 18 alle ore 23.
c/o La Galleria delle Arti
Via dei Sabelli, 2 – 00185 Roma
Tel 375.7223987

Ingresso con formula “Up to You”
 
Le Opere in mostra

CHANT 1 – DANTE
CHANT 2 – L’ANGE
CHANT 3 – LE PREMIER CIEL
CHANT 4 – BÉATRICE
CHANT 5 – NOUVEL ASPECT DE BÉATRICE
CHANT 6 – LE CIEL DE MERCURE
CHANT 7 – LE NOVEAU DOUTE DE DANTE
CHANT 8 – LA PLUS GRANDE BEAUTÉ DE BÉATRICE
CHANT 9 – LE CIEL DE VÉNUS
CHANT 10 – L’ANGE DU SOLEIL
CHANT 11 – OPPOSITION
CHANT 12 – L’ÉCLAT DES CORPS GLORIEUX
CHANT 13 – AINSI FUT CRÉÉE LA TERRE
CHANT 14 – APPARITION DU CHRIST
CHANT 15 – EXTASE DE DANTE
CHANT 16 – APPARITION DE L’ANCÊTRE
CHANT 17 – LA PRESCIENCE DIVINE
CHANT 18 – LA SPLENDEUR DE BÉATRICE
CHANT 19 – LE LANGAGE DE L’OISEAU
CHANT 20- LE 6° CIEL DE JUPITER
CHANT 21 – L’ÉCHELLE MYSTIQUE
CHANT 22 – L’ANGE DU 7° CIEL
CHANT 23 – LE TRIOMPHE DU CHRIST ET DE LA VIERGE
CHANT 24 – LA JOIE DES BIENHEUREUX
CHANT 25 – SAINT JACQUES ET L’ESPÉRANCE
CHANT 26 – DANCE RECOUVRE LA VUE
CHANT 27 – GLORIA PATRI
CHANT 28 – LA MARCHE VERS DIEU
CHANT 29 – LA CRÉATION DES ANGES
CHANT 30 – A L’EMPYRÉE
CHANT 31 – L’ARCHANGE GABRIEL
CHANT 32 – PRÉPARATION A LA PRIÈRE FINALE
CHANT 33 – PRIÈRE DE SAINT BERNARD

La Galleria delle Arti: storia del locale

“Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti.
“Il Paradiso di Dalì” alla Galleria delle Arti.

La costruzione del quartiere di San Lorenzo risale al periodo tra il 1884 e il 1888, durante il grande sviluppo urbanistico che ebbe la città di Roma a seguito dell’Unità d’Italia, e si sviluppò in un’area oltre le Mura Aureliane, precedentemente agricola.

La sua edificazione avvenne per accogliere gli alloggi di ferrovieri, operai ed artigiani giunti a Roma alla fine del secolo XIX per lo sviluppo urbanistico della città a cavallo tra i due secoli.

Nasce quindi con una connotazione popolare che si rispecchia nelle particolari tipologie abitative.

Durante tale periodo, nel 1885, viene costruito l’edificio che ospita La Galleria delle Arti.

Inizialmente destinati agli scantinati del palazzo ad uso privato, gli spazi occupati dal locale furono utilizzati dagli abitanti del quartiere come ricovero antiaereo durante la II guerra mondiale, anche durante i drammatici bombardamenti del 19 luglio 1943, come si evince dai numerosi palazzi che mantengono il ricordo delle lesioni subite, durante i quali morirono circa 3.000 persone.

Dalla fine degli anni Quaranta, il locale fu trasformato in una fabbrica di sedie, la ditta Croppo, che mantenne la sua attività in quel luogo fino alla fine decennio successivo.

Fu quindi una balera e alle fine degli anni Sessanta, con la nascita di una nuova tipologia di fruizione del cinema che vede la nascita di sale interamente dedicate alla attività di cinema d’essai, divenne il Cineclub Sabelli, uno dei più importanti esempi di questa nuova tendenza insieme al Filmstudio 70 e il Monte Sacro a Roma.

Il Circolo Gianni Bosio, fondato a Roma nel 1972, aprì la sua prima sede a via dei Sabelli 2; in quel periodo, a condurre le attività del Circolo c’erano Paolo Pietrangeli, i componenti del Canzoniere del Lazio, un gruppo di teatro e di musica che si era chiamato Collettivo Gianni Bosio, e varie persone sparse gravitanti nel modo della scena artistica e politica degli anni Settanta.

Dal 1986 al 1989 divenne la galleria “Artista casa delle Arti” che nel 1990 fu trasformata nella prima galleria d’arte aperta di notte a Roma ospitando mostre d’arte ma anche spettacoli di poesia contemporanea e musica etnica.

Durante i Novanta aprì in quelle sale il DDT, storico locale della Movida Romana; a seguire il Lost’n’found e il Mads, storico locale della capitale della scena underground e punk che ospitava una ricca programmazione teatrale, le cui attività si sono concluse a metà del decennio scorso.

Ristrutturata nel 2019, la Galleria delle Arti è oggi uno spazio di 320 metri quadri di grande versatilità che ha mantenuto le caratteristiche strutturali del basamento di un edificio di fine XIX secolo: una sequenza di archi costituiti da mattoncini in laterizio, pietra e tufo, intervallati da ambienti di diversa grandezza che, esaltati come elementi architettonici, ne creano il fascino.

La struttura degli spazi si configura come una lunga e monacale galleria di archi e volte che viene contrastata dagli arredi in velluto e oro dai rimandi anni Venti/Trenta.

 
La Galleria delle Arti  

Via dei Sabelli 2 – Roma

Ufficio Stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

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Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”,

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”, in collaborazione con Luogo Art Event e Fondazione Bioparco di Roma.. Direzione artistica di Elvira Maria Iannuzzi. Domenica 4 dicembre ore 18:30

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”. Camera Musicale Romana Bioparco di Roma

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”. Musiche di G. P. da Palestrina, A. Willaert, O. Dipiazza, O. Di Lasso, G. Castagna, H. W. Ledbetter, L.S.Bailey, M. Leontovyč, Sant’Alfonso Maria De Liguori.

Programma

Noel nouvelet (trad. francese, arr. P. Caraba)

Nanita nana (trad. sud america)

Acqua (testo di G. D’Annunzio, musica di T. Visioli) brano segnato in LIS

Sumer is icumen in (Anonimo XIII sec.)

Evening rise (trad. Nord America)

Bo yavo haboker (J. Hadar, B. Schweitzer)

Christi geburt (M. Bruch)

Intermezzo corale dei Piccoli Cantori

Ave Regina Coelorum (G. P. da Palestrina)

Regina Coeli (A. Willaert)

Tota Pulchra (O. Dipiazza)

Canzon, se l’esser meco (O. Di Lasso, testo di F. Petrarca)

Piovonmi amare lagrime dal viso (G. Castagna, testo di F. Petrarca)

Bring me little water, Silvy (Huddie W. Ledbetter, arr. M. Smiley)

Sing ding a ding a dong (L.S.Bailey)

Carol of the bells (M. Leontovyč)

Eseguono:

CORO DI VOCI BIANCHE VOCES ANGELORUM

CORO GIOVANILE WITH US

Camilla Di Lorenzo, direttore

Marzia Mencarelli, pianista

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”,
Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”,

La figura di Maria, donna e madre, viene accarezzata e raccontata da stimabili compositori rinascimentali e contemporanei; la nascita del Bambino fa scaturire canti di speranza e di pace, che inneggiano a Dio, che raccontano il tintinnio natalizio delle campane;

il desiderio di novità presente porta ad apprezzare proposte musicali provenienti da vari paesi, non necessariamente natalizie ma senz’altro accomunate dal criterio della varietà ritmica e stilistica;

fiore all’occhiello di tale programma, alcune composizioni corali su testi di autori come Petrarca e D’Annunzio e la traduzione di alcuni canti in Lingua dei Segni, la lingua che permette alle persone sorde di comunicare senza difficoltà e che si configura in questo caso come una danza di giovani mani bianche.

Protagonisti: gli artefici del nostro futuro. I ragazzi.

SALA DEI LECCI – BIOPARCO DI ROMA

Ingresso pedonale villa Borghese, incrocio V. Le Aldrovandi, via Mercadante

BIGLIETTERIA IN LOCO

I biglietti si acquistano esclusivamente in loco al botteghino allestito dall’organizzazione e aperto al pubblico a partire da 90 minuti prima di ogni evento fino all’inizio delle performance.

Ingresso / Ticket € 15,00 – ridotto € 10,00 (riservato ai soci, ai minori di anni 18, agli over 65 e agli studenti universitari e di conservatorio purché muniti di libretto). Omaggio riservato ai bambini minori di anni 12

Servizio gratuito di prenotazione (vivamente consigliata)

Info e prenotazioni:

cameramusicaleromana@gmail.com

www.cameramusicaleromana.it

Tel.: +39 333 45 71 245/ 3498256457

Ph. D. Alessandro Decadi

Filosofia e Teoria dei Linguaggi

Dipartimento di Tecnologie, Comunicazione e Società

Università degli studi Guglielmo Marconi 

Via Plinio, 44 – 00193 Roma

Pratiques et théorie du sens

Etudes Italiennes

Université Paris 8, Vicennes-Saint Denis

Paris

Tel. +39 334 8321 395

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Teatro Palladium Flautissimo 2022

Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia, 4 dicembre 2022 – ore 18 (Prima a Roma), Direzione artistica: Stefano Cioffi. Lettura clandestina la solitudine del Satiro di Ennio Flaiano

Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia. iaggio alla ricerca dell’Italia d’oggi con le parole di un grande protagonista dell’Italia che fu: perché ci sono molti modi di arrivare, e il migliore è quello di non partire.

Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia, con Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti, contrabbasso


AidaStudio Produzioni in collaborazione con Bubba Music ideazione a cura di Fabrizio Bentivoglio coordinamento artistico e distribuzione a cura di Elena Marazzita

Il 4 dicembre 2022 alle ore 18, al Teatro Palladium di Roma, gran finale di “Flautissimo 2022.

La città e la meraviglia”, il festival diretto da Stefano Cioffi, con il ritorno al palcoscenico di Fabrizio Bentivoglio che, accompagnato daFerruccio Spinetti al contrabbasso, omaggia Ennio Flaiano, in occasione del cinquantenario della sua scomparsa, con Lettura clandestina tratto da La solitudine del satiro. Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia

Molto citato, ma quanto realmente conosciuto? Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia

Facitore proverbiale di aforismi tra i più evocati, Ennio Flaiano è stato protagonista di primissimo piano della vita intellettuale italiana, soprattutto in quel periodo fecondo che dalla fine della guerra attraversa il boom economico e porta fino alla fine degli anni Sessanta.

I suoi motti, che ancora oggi punteggiano i social network come gli articoli di giornale, hanno decostruito meticolosamente la società italiana di quel periodo, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù.

Scomparso prematuramente, non ebbe modo di trasportare oltre la propria statura di laico moralista, oggi citata sì ma poco nota, anche perché di quel tipo di intellettuale si sono perse le tracce al giorno d’oggi.

Teatro Palladium Flautissimo 2022
Teatro Palladium Flautissimo 2022

Lettura clandestina restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, selezionati e letti da Fabrizio Bentivoglio con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti per raccontarne la figura, e tramandare fino al presente la figura di un uomo che come pochi altri ha saputo raccontare l’Italia per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è.

“Sono estratti! Estratti di vita. La vita dell’anima, così come quella di ogni giorno, concentrata in due o tre pagine, liberata del superfluo come il manzo nella caldaia di Liebig!

E’ affidata al lettore la facoltà di sciogliere di nuovo questi estratti con le proprie forze, trasformarli in brodo commestibile, farli ribollire nel proprio spirito, renderli insomma fluidi e digeribili.”

(Peter Altenberg alla domanda su cosa mai fossero quelle sue piccole cose simili ad appunti.) Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia.

Se è vero, come è vero, che anche gli scritti di Ennio Flaiano vanno considerati come degli “estratti di vita”- che necessitano quindi di una certa esperienza “culinaria” del lettore per poter, una volta disciolti, restituire tutta la loro gamma di sapori – allora questa proposta di leggere LA SOLITUDINE DEL SATIRO non è altro che l’invito a condividerne le sfumature più preziose, sia in termini poetici, sia di scandaglio del nostro animo; dimostrando che le parole di questo “moralista laico in grado di travestirsi da gran frivolo per far intendere le cose più serie”, come lo pennellò Arbasino, a distanza di più di cinquant’anni da quando sono state scritte, ancora oggi ci parlano e non solo, ci dicono cose che pochi sono riusciti a dirci con una simile chiarezza.

Pochi mesi prima di morire, ma era da qualche anno che ci pensava, Flaiano aveva cominciato a raccogliere in una cartella dal titolo autografo “La solitudine del satiro”, alcuni articoli – prevalentemente tratti dalle sue rubriche, tenute sul “Mondo” e sul “Corriere della Sera”, Diario notturno e Taccuino notturno – con l’intento di approntare un libro che potesse servire per… “riuscire a sbrogliare il filo della nostra vita italiana, capire perché in Italia la linea più breve tra due punti è sempre l’arabesco”… così dichiarò in un’intervista dell’aprile del 1972, parlando del libro a cui stava lavorando e che sarebbe stato il suo primo ad essere pubblicato postumo.

Il nostro intento è, attraverso il suo sguardo su quell’Italia di cinquant’anni fa (l’arco di tempo va dal 1956 al 1972), quello di poter sbrogliare anche noi il filo della nostra vita italiana per arrivare a capire meglio questa Italia di oggi, come ci siamo arrivati. La lettura è CLANDESTINA così come, in fondo, lo è stato Flaiano stesso, che finché è stato sulla nave insieme a noi nessuno sembrava notarlo.

Ci si è accorti di lui soltanto quando è sceso. Clandestino come l’esperimento di un lettore-alchimista e di un sodale-musicista che provano a sciogliere questi “estratti di vita”, cercando di renderli il più possibile “fluidi e digeribili” per chi ascolta. Fabrizio Bentivoglio


Le suggestioni musicali suonate dal vivo, protagoniste insieme alle parole in una delicata armonia, sono ideate ed eseguite da Ferruccio Spinetti, nome noto del panorama musicale, contrabbassista degli Avion Travel fino al 2006 e del duo Musica Nuda con Petra Magoni, che dichiara a proposito di questo progetto:

“Musicalmente l’idea centrale è stata quella di non porci confini di tempo e di generi, anche perché sia io che Fabrizio amiamo da sempre la musica a 360 gradi.

Trovare il tema giusto che si mettesse al servizio della parola è stato il nostro obiettivo principale ed anche una sfida oltre che un divertimento. Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia

Si passerà da Claude Gervaise, compositore del ‘500 a “Le notti bianche” di Nino Rota a “First song” di Charlie Haden, uno dei miei contrabbassisti preferiti, fino ad una versione rivisitata di Taxman dei Beatles o al tema principale de “Les parapluies de Cherbourg” film di J. Demy con la musica di Michael Legrand, vincitore della Palma D’oro a Cannes nel 1964, o passeremo da brani originali scritti da me per ‘solo contrabbasso’.

A volte poi ci aiuteremo anche con l’elettronica, usando dei loop pre-registrati, ma su cui suonerò live col mio contrabbasso.

Non mancheranno zone di vera e propria “improvvisazione” su alcuni racconti letti da Fabrizio, che renderanno in qualche modo unica ogni replica.”

Teatro Palladium Flautissimo 2022
Teatro Palladium Flautissimo 2022

FABRIZIO BENTIVOGLIO è nato a Milano, frequenta la scuola del Piccolo Teatro. Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia

Debutta nel 1978 con La tempesta di William Shakespeare diretto da Giorgio Strehler.

La prima apparizione sul grande schermo è del 1980 nel film di Mauro Bolognini La vera storia della Signora dalle Camelie con Isabelle Huppert, Gian Maria Volontè e Bruno Ganz. Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia

Nella sua lunga carriera ha lavorato più volte con Gabriele Salvatores (Marrakech Express Turné, Denti, Happy Family, Il ragazzo invisibile), con Silvio Soldini (L’aria serena dell’Ovest, Un’anima divisa in due – che gli vale la Coppa Volpi a Venezia -, Le acrobate), con Carlo Mazzacurati (La lingua del santo, A cavallo della tigre, La giusta distanza), oltre ad altri numerosi registi come Daniele Luchetti, i fratelli Taviani, Marco Bellocchio, Théo Angelopulos, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Francesco Bruni, Michele Placido, Sergio Rubini, Paolo Virzì, Paolo Sorrentino.

Lui stesso è regista dei film Tipota (1999) e Lascia perdere, Johnny! (2007). Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia

Ha vinto tre David di Donatello, come Migliore Attore per Testimone a rischio (1997), Miglior Attore Non Protagonista per Del perduto amore (1999) e per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose (2021).

Molto attivo anche in tv ricordiamo gli ultimi titoli Il nome della Rosa dall’omonimo libro di Umberto Eco in onda su Rai Uno e La concessione del telefono, uno dei romanzi storici di Andrea Camilleri, sempre per Rai Uno. Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia

È il volto di Monterossi nella serie omonima ispirata ai romanzi di Alessandro Robecchi, in onda da gennaio su Prime Video. Parallelamente all’attività sul piccolo e grande schermo Fabrizio Bentivoglio continua la carriera teatrale e negli anni lavora con Giorgio Strehler, Mario Scaccia, Maurizio Scaparro, Giuseppe Patroni Griffi, solo per citarne alcuni.

Con L’ora di ricevimento (2016/2017) scritto da Stefano Massini e diretto da Michele Placido, si aggiudica la Maschera del Teatro Italiano come Miglior Attore Protagonista.

FERRUCCIO SPINETTI è contrabbassista e compositore, diplomato nel 1994 con il massimo dei voti e la lode. Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia

Nel 1990, entra a far parte della Piccola Orchestra Avion Travel divenendo, anche per la sua giovane età, il pupillo di Fausto Mesolella. Con gli Avion Travel ha registrato dieci cd per la Sugar, vincendo il Festival di Sanremo del 2000; ha inoltre realizzato colonne sonore per film e tenuto concerti in tutta Italia ed all’estero.

Dal 2004 al 2008 ha suonato con Stefano Bollani e creato, nel 2003, con Petra Magoni, il duo “Musica Nuda” per solo contrabbasso e voce. Teatro Palladium Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia

Dal 1997 al 2004 e dal 2012 è docente ai corsi “Siena Jazz University” presso la scuola Siena Jazz, di contrabbasso e musica d’insieme e nel 2013-14 insegna contrabbasso, basso e musica d’insieme al Conservatorio Rossini di Pesaro.

Dal 2016 insegna Contrabbasso Jazz al Conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia. Dal 2018 è direttore artistico del Premio Bianca D’Aponte, raccogliendo e continuando il lavoro svolto da Fausto Mesolella.

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2022: ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO

Tel +39 06 44703290 – produzione@accademiaitalianadelflauto.it
www.flautissimo.it / fb @flautissimofestival / Ig @accademiaitalianadelflauto

4 dicembre 2022 – ore 18 – Biglietti 20 e 15 euro – (prima a Roma)

Lettura clandestina. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano. Con Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti

TEATRO PALLADIUM: Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma

BIGLIETTI ON LINE: boxol.it

Ufficio stampa Fabiana Manuelli –  stampa@fabianamanuelli.it

IL FESTIVAL. Dal 1991 Flautissimo è il principale festival europeo dedicato al flautismo.

Nel corso degli anni è diventato una manifestazione multidisciplinare che abbraccia, oltre alla musica, la letteratura, il teatro e altre espressioni artistiche contemporanee.

Il festival, con la direzione artistica di Stefano Cioffi, è organizzato dall’Accademia Italiana del Flauto, una realtà culturale fondata a Roma nel 1988 per la promozione e la diffusione dell’arte, del teatro, produzione di spettacolo dal vivo, cinema, fotografia, didattica, musica, live performing.

Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Fabrizio Bentivoglio, Maria Paiato, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Valerio Aprea, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym…

“Flautissimo 2022. La città e la meraviglia” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo.

Il progetto, promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 –2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE e con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro India, Teatro Vascello, Teatro del Lido, Biblioteche di Roma, Biblioteca Vaccheria Nardi e Parco degli Acquedotti.  

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Zelig e Made in Sud al Reggio Fest.

Zelig e Made in Sud al Reggio Fest. Quattro appuntamenti di comicità con i comici di Zelig e Made in Sud

Zelig e Made in Sud al Reggio Fest. L’Allegria Festival, manifestazione ideata dall’Associazione culturale “Calabria dietro le quinte”, nell’ambito del Reggio Fest 2022-Cultura diffusa.

Zelig e Made in Sud al Reggio Fest. Accordo di programma MIC entra nel vivo della sua programmazione con numerosi spettacoli di teatro, musica e comicità previsti per il mese di dicembre.

Volti noti della comicità televisiva allieteranno il periodo natalizio in riva allo Stretto.

Gli appuntamenti di cabaret partiranno il 3 dicembre alle 21 presso la Sala Allegra Tribù nel quartiere di Gebbione, con lo spettacolo di stand up comedy “Americano clandestino” dell’attore americano Mike Rollins (Zelig, Italia’s Got Talent).  

Americano Clandestino è un one-man-show di un’ora mezzo, incentrato su un rapporto di amore di Mike con l’Italia, sulle difficoltà nell’adattarsi a una nuova cultura e su come la sua carriera di giocoliere itinerante lo porti spesso a contatto con la legge italiana.

Rollins studia arti circensi presso la Flic Scuola di Circo di Torino e teatro fisico “Lecoquiano” con Philip Radice, portando avanti costantemente la passione di far ridere con la sua natura clownesca. 

Grazie alla conoscenza di tre lingue (inglese, francese e italiano), Mike ha divertito platee dalla Polonia a Israele, da Terranova alla Tasmania.

Venerdì 9 dicembre, ore 21, al teatro San Bruno del quartiere San Brunello si terrà lo spettacolo comico “Grasso è Bello…ma fare una vita da Grassi è Pesante” con l’attore comico napoletano Nello Iorio, noto volto televisivo e presenza importante per la trasmissione Made in sud di Raidue.

Ritenuto uno dei migliori cabarettisti dell’ultima generazione napoletana, Nello Iorio ha fatto della sua fisicità robusta un punto di forza sul quale gioca nel suo spettacolo; gioca sulla sua fisicità robusta e sulle manie e le abitudini dei grassi.

Fornito di un ingombrante e meraviglioso corpo da clown, e di un repertorio di battute e storie buffe infallibilmente comiche – che interpreta con un’energia teatrale potentissima, possiede la capacità di riempire ogni spazio in cui si esibisce con una presenza plastica e un’energia comunicativa enormi con le quali trascina inevitabilmente tutti gli spettatori sull’orlo del collasso da riso.

Autore, attore è con tantissima televisione sin dai tempi di telegaribaldi nel 1999. Il nonno moderno è il suo personaggio più conosciuto in TV grazie alle partecipazioni ai programmi Tribbù e Buona Domenica.

Zelig e Made in Sud al Reggio Fest.
Zelig e Made in Sud al Reggio Fest.

Dal 2009 e nel cast di Made in Sud, prima su Comedy Central e dal 2012 su Rai 2.

Domenica 18 dicembre, alle 21,30 al Teatro Zanotti – Bianco si terrà lo spettacolo comico “L’Ornano furioso” con il travolgente comico di Zelig Antonio Ornano.

L’Ornano Furioso è il nuovo spettacolo di Ornano, un monologo di stand comedy che rappresenta un’ulteriore tappa, forse l’ultima, di un personalissimo viaggio alla scoperta delle fragilità umane.

La verità è che siamo venuti al mondo clamorosamente imperfetti ed il rischio, soprattutto nel tempo in cui viviamo, è fingere tutta la vita di essere quello non siamo.

Forse è un peccato, perché alle volte, i vincitori non sanno proprio cosa si perdono. L’artista ligure, ha frequentato ha esordito in tv con la trasmissione Central Station.

Nel 2009 è stato a “Scorie”. Fra le tappe dal suo curriculum, le partecipazioni al programma “Zelig off”, “Zelig”, oltre a collaborazioni con la Gialappa’s Band nelle trasmissioni Mai dire Nius e Mai dire nazionale.

Da Colorado a Quelli che calcio, da Mai dire talk a Zelig Comedy Lab, Ornano ha collezionato ruoli e collaborazioni prestigiosi in tv come a teatro.

Gli spettacoli si concluderanno il 29 dicembre, al teatro San Bruno del quartiere San Brunello con lo spettacolo “La sera dei Racconti” diretto e interpretato dall’attore di fama nazionale Piermaria Cecchini.

La rappresentazione è un brillante monologo che narra di vicende legate alla vita quotidiana e arricchite di aneddoti sull’allegria e il buonumore.

Cecchini attore poliedrico e multiforme, deve la sua popolarità alle numerose apparizioni in fiction televisive di successo: ben 26 al suo attivo, tra cui ricordiamo Ris, Il bello delle donne, Caterina e le sue figlie, Il maresciallo Rocca, Un Posto al sole, ma la sua formazione artistica trova origine nel Teatro, dove debutta giovanissimo sotto la direzione artistica di Luigi Squarzina.

Diverse le sue partecipazioni anche nel mondo del Cinema con più di 20 film al suo attivo tra cui ricordiamo Abbronzatissimi, Abbronzatissimi 2, I mitici, Il Cartaio, Boom, Facciamo festa, Colpi di fulmine, Tolo Tolo, Si vive una volta sola, Burraco Fatale etc etc.

Sempre nell’ambito del teatro comico e del cabaret si terrà il 2 e 3 dicembre, presso la Sala Allegra Tribù un workshop di stand up comedy con il giovane attore comico Daniele Gattano.

Volto noto del programma televisivo “Stand Up Comedy” in onda su Sky/Comedy-Central, e dei programmi tv Colorado, Forum e con la sua recente apparizione sulla trasmissione Le iene.

Per scoprire tutti gli eventi del festival e le modalità di partecipazione è possibile consultare la pagina facebook @CalabriaDietroLeQuinte, il sito www.calabriadietrolequinte.it e il sito www.liveticket.it per gli spettacoli con biglietto.

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“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio.

“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio. Di Rai Yoyo vince il premio speciale del Festival Internazionale del doppiaggio “Voci nell’ombra” 2022

“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio. Il riconoscimento “Accessibilità a 360” alle eccellenze di cinema e televisione

“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio. Un premio al doppiaggio, fatto con i segni.

E’ il riconoscimento speciale assegnato al cartone animato prodotto da AnimundiLampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampain occasione della XXIII edizione delFestival internazionale del doppiaggio “Voci nell’ombra”. Manifestazione organizzata dall’Associazione culturale Risorse – Progetti & Valorizzazione e diretta da Tiziana Voarino che premia le eccellenze del doppiaggio nel cinema, nella televisione, nei prodotti audiovisivi e non solo che si tiene dal 28 novembre al 4 dicembre 2022 fra Savona e Genova.

Nel corso della Serata d’onore in programma domenica 4 dicembre alle ore 18.00 presso la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale di Genova, riceverà il Premio Speciale Accessibilità a 360° il primo cartone animato al mondo con dialoghi doppiati in lingua LIS in onda tutti i giorni su Rai Yoyo.

La serie tv narra le avventure di due simpatici fratellini – Lampadino e Caramella – e dei loro amici animali, incontrati nel MagiRegno degli Zampa, il luogo fantastico a cui i protagonisti hanno accesso grazie ad una formula magica.

“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio. Storie semplici, ma non banali, dai fini formativi e, talvolta, ispirate a temi attuali, contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione.

Il carton able “Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa – questa la motivazione del riconoscimento – “è la prima produzione fruibile anche da bambini con difficoltà sensoriali grazie a sottotitoli con speciale sintassi per permettere una più facile e rapida lettura, font ad alta leggibilità, voce narrante come ulteriore sussidio per i non vedenti, forme e colori appositamente studiate per gli autistici e doppiaggio LIS (Lingua Italiana dei Segni) con attori inseriti in balloon grafici a sostegno dei bambini sordi.

In rappresentanza di Animundi, il produttore Raffaele Bortone che sarà presente in occasione della serata di premiazione condotta dallo speaker radiofonico Maurizio di Maggio e dalla giornalista televisiva Patrizia Caregnato. “Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio.

“Abbiamo voluto creare un progetto inclusivo” – dicono dalla produzione Raffaele Bortone ed Andrea Martini – “con l’obiettivo di abbattere le barriere tra i più piccoli, senza distinzioni, coinvolgendo un pubblico di bambini sordi, ciechi, ipovedenti e con disturbi dello spettro autistico.

Ognuno deve avere il diritto, indipendentemente dalle diverse abilità, di poter fruirne del nostro cartone animato realizzato con una metodologia rivoluzionaria (Cartoon Able) grazie alla traduzione simultanea nella lingua dei segni.

“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio.
“Lampadino e Caramella” l’eccellenza del doppiaggio.

Vengono utilizzati codici comunicativi e linguaggi del tutto inediti per il mondo dell’animazione studiati per intrattenere e stimolare la fantasia di ogni bambino, nessuno escluso.

E ancora colori, forme, parole, musiche e rumori calibrati con rigorosa cura, come pure la grafica, mai invasiva”.

Tra i premiati in questa edizione, anche Luca Biagini, voce di John Malkovich, Colin Firth, Michael Keaton.

Numerose le nomination tra cui:

Rodolfo Bianchi, Mario Cordova, Roberto Gammino, Roberto Chevalier, Federica De Bortoli, Elena Perino, Valentina Favazza, Stefano Benassi, Giampaolo Gammino, Fabrizio Mazzotta, Emiliano Coltorti, Stefano Crescentini, Antonio Sanna, Laura Romano, Giorgia Brunori.

“Voci nell’ombra” è un progetto multidisciplinare e multilivello, che mette in evidenza i temi dell’eccellenza, della qualità, della crescita, del miglioramento, dell’accessibilità, dell’oggettività, puntando su una grande rete di collaborazioni.

Il Festival è sostenuto da MiC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Fondazione Agostino De Mari, Regione Liguria, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Nuovo IMAIE, Quidam – azienda savonese con un’esperienza quarantennale nella lavorazione del vetro piano, BPER Banca, Artis Project e da Tiziana Lazzari Cosmetics Dermatology.

La ventitreesima edizione di Voci nell’Ombra partecipa insieme a Genova Voci al bando del Comune di Genova – Città dei Festival con il progetto Voci alla Ribalta che ha il sostegno di Comune di Genova, Genova Città dei Festival, Iren e Coop, è in collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Genova e la Direzione Biblioteche.

Innumerevoli i patrocini, tra cui figurano Rai Liguria e numerosi atenei nazionali e stranieri, a cui in questa edizione si è aggiunta l’Università di Valladolid in Spagna e collaborazioni con l’Università del Qatar.

Sono circa 120 le collaborazioni del Festival elencate alla pagina https://www.vocinellombra.com/sostenitori-xxiii-edizione/.  

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Franco Battiato – La Voce del Padrone,

Franco Battiato – La Voce del Padrone, iI film evento di Marco Spagnoli dal 28 novembre al 4 dicembre solo al cinema, ecco le sale del Lazio

Franco Battiato – La Voce del Padrone. Le più emozionanti interpretazioni di Battiato si intrecciano con testimonianze d’eccezione, in un viaggio nella musica e nella vita di un cantautore unico.

Franco Battiato – La Voce del Padrone. Un omaggio al musicista e al suo storico album ‘La Voce del Padrone’, il primo in Italia a superare il record di oltre 1 milione di copie vendute nel 1982.

Per celebrare Franco Battiato, genio indiscusso della musica italiana, arriva sul grande schermo, dopo la presentazione al Taormina Film Fest 2022, il film evento Franco Battiato – La Voce del Padrone diretto da Marco Spagnoli, dal 28 novembre al 4 dicembre solo al cinema in 200 copie in tutta Italia, grazie alla distribuzione theatrical di qualità firmata Altre Storie e RS Productions.

Prodotto da RS Productions e ITsART, la piattaforma streaming dedicata all’arte e alla cultura italiana, il film evento Franco Battiato – La Voce del Padrone è un viaggio nella musica e nella vita di Battiato, attraverso le sue esibizioni più significative, immagini di repertorio e i racconti di testimoni d’eccezione che ci restituiscono la sua storia e la sua personalità. 

Ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio è Stefano Senardi, tra i più grandi produttori discografici italiani, autore del film insieme al regista, e caro amico di Franco Battiato. Partendo da Milano e arrivando fino a Milo, nella casa di Franco Battiato, Senardi incontra personalità molto diverse: 

Nanni Moretti, Willem Dafoe, Oliviero Toscani, Caterina Caselli, Mara Maionchi, Morgan, Alice, Carmen Consoli, Vincenzo Mollica, Andrea Scanzi, Francesco Messina, Roberto Masotti, Francesco Cattini, Alberto Radius, Carlo Guaitoli e tanti altri che lo conoscevano bene e che possono restituire al pubblico uno spaccato della sua musica e della sua filosofia di vita.

Franco Battiato – La Voce del Padrone,
Franco Battiato – La Voce del Padrone,

Nel film evento troviamo alcuni brani dell’album ‘La voce del padrone’ e altri selezionati in esibizioni esclusive.

Fra i principaliCuccurucucùCentro di gravità permanente, Bandiera Bianca, La Cura. 

Lo score è composto dal Maestro Paolo Buonvino, vincitore del David di Donatello e Nastro D’Argento e autore delle musiche di Muccino e Moretti.

Franco Battiato è stato e rimarrà un artista unico da tanti punti di vista – ha affermato il regista Marco Spagnoli – e la presenza di Stefano Senardi ci aiuta a comprenderlo sotto diversi aspetti: umano, artistico, amicale, intimo.  

Ad accompagnarlo in questo meraviglioso viaggio troviamo personalità strepitose dell’entertainment italiano ed internazionale che, per la prima volta, elaborano dinanzi alla macchina da presa una riflessione sul perché e sul come sono stati anche loro protagonisti del lavoro e della vita di questo cantautore”.

Questo viaggio ha un motivo preciso – ha dichiarato Stefano Senardi – trattare con cura quello che Battiato ci ha lasciato. 

E riuscire a comprendere il senso ultimo di una vita eccezionale come la sua, raccontandola in una biografia plurale ed intima attraverso i ricordi, gli aneddoti dei suoi amici, i materiali di repertorio e le meravigliose canzoni di questo artista straordinario e indimenticabile. Speriamo di esserci riusciti”.

Sinossi ufficiale

Un viaggio musicale. Un viaggio fisico, ma anche ideale, da Nord a Sud dell’Italia per raccontare Franco Battiato e la sua influenza sulla cultura del nostro paese, attraverso testimoni d’eccezione che ci restituiscono la storia e la personalità di Battiato.

Un racconto che, tra arte e memoria, non solo renda omaggio alla storia del musicista e del suo storico album “La Voce del Padrone”, ma riesca anche a celebrare l’eredità morale ed estetica di questo cantautore unico.

TUTTE LE SALE DEL LAZIO

Frosinone (Dream Cinema)
Latina – Terracina (Multisala Rio)
Rieti (Moderno)
Roma – Anzio (Astoria)
Roma – Cerveteri (Moderno)
Roma – Civitavecchia (Royal)
Roma – Colleferro (Ariston)
Roma – Guidonia (The Space Cinema)
Roma – Monterotondo (Mancini)
Roma – Velletri (Multisala Augustus)
Roma (Alhambra; Andromeda; Adriano; Barberini; Eden; Eurcine; Giulio Cesare; Intrastevere; Tibur; Lux; Odeon; The Space Cinema Moderno; The Space Parco de’ Medici; Uci Cinemas Parco Leonardo; Uci Cinemas Porta di Roma; Uci Cinemas Roma Est; Stardust; Starplex)
Viterbo – Vitorchiano (Cinetuscia)

Luca Bramanti

Ufficio Stampa Nextpress

3291697846

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Flautissimo 2022 - La città e la meraviglia.

Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia. OUTDOOR: sabato 26 novembre – ore 12 – Parco archeologico degli Acquedotti ingresso libero con prenotazione. Collettivo Nonnaloca con “CERASE”

Sabato 26 novembre alle ore 12, al Parco Archeologico degli Acquedotti (con partenza da via Lemonia 31), per la sezione “Outdoor” di Flautissimo Festival 2022, il collettivo teatrale Nonnaloca torna, dopo il grande successo riscosso nella scorsa edizione, con Cerase, un’azione urbana in bicicletta.

Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia. IL CONCEPT: Per Cerase il palco non esiste, lo spettatore è immerso in un ambiente sonoro e visivo che lo accompagna per tutta la durata dell’evento.

Cerase si struttura in due sezioni che dialogano costantemente tra loro: da un lato, una drammaturgia audio realizzata dalla compagnia che narra la storia (e arricchita da contenuti musicali dell’epoca), dall’altro una parte di performance fisica in bicicletta che arricchisce la prima parte.

La drammaturgia audio è fruita dagli spettatori durante la pedalata, attraverso degli mp3 o dei telefoni cellulare (forniti dalla compagnia).

Cerase è site-specific, ovvero pensato e realizzato tenendo conto delle caratteristiche dello spazio scelto di volta in volta.

La compagnia rende quindi sempre l’evento unico, adattandolo ad arte al sito prescelto.

Cerase nasce a seguito dell’emergenza epidemiologica Covid-19 dall’urgenza di rispondere creativamente alla situazione del periodo: un’azione urbana che si svolge in bicicletta, pensata per essere realizzata all’aria aperta con un numero ridotto di spettatori, garantendo in questo modo sia il rispetto delle normative vigenti che un’esperienza viva e personale.

Dopo aver riscosso un grande successo nelle precedenti edizioni di Flautissimo, grazie alle tante richieste giunte dal pubblico, l’evento è stato inserito anche nel programma 2022. Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia.

Cerase è un format 100% green: non c’è amplificazione, nessuna illuminazione è necessaria e non c’è dispendio di energia. Cerase ha un target molto ampio e trasversale: è perfetto sia per adulti che per bambini e ragazzi.

Flautissimo 2022 - La città e la meraviglia.
Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia.

CERASE, LA STORIA Cerase nasce da una storia vera e viene ideato e realizzato dal Collettivo Nonnaloca. Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia.

È la storia dell’incontro, del matrimonio e della luna di miele dei nonni materni di una delle componenti del Collettivo, nati a cavallo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.

Erano destinati ad incontrarsi: era solo questione di tempo.

Elvira nasce a Pietrarubbia nel 1927, un paesino di campagna tra le Marche e l’Emilia Romagna.

Cresce in un’atmosfera rilassata, circondata di amore e di bellezza. La sua vita è semplice e piena di piccole gioie, tra olio giovane, ginevrine e uova freschissime.

Dante invece nasce a Roma nel 1923, famiglia numerosa e con pochi mezzi. Inizia a lavorare come falegname, le sue mani diventano ogni giorno più forti.

Scoppia la seconda Guerra Mondiale: Dante viene arruolato, Elvira invece è lontana dagli spari e dal dolore, li sente solo alla radio.

Nella notte dell’Armistizio, l’8 settembre del 1943, Dante fugge con un amico di reggimento proprio a Pietrarubbia, dove l’amico ha dei parenti.

I due si incontrano protetti da un ciliegio: Elvira in alto, a coglierne i frutti; Dante la scorge e rimane sotto, estasiato, ad attenderla… È chiaro: è colpo di fulmine.

Dovranno aspettare la liberazione di Roma nel 1944, trepidanti d’amore, ma poi si sposano il 27 gennaio 1945 a Pietrarubbia, proprio il giorno in cui Auschwitz viene spazzato via. Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia.

È tempo di luna di miele! Ma come? L’Italia è distrutta, i tedeschi ritirandosi fanno saltare i ponti per rallentare l’arrivo degli alleati… Non è tempo di viaggiare, non è tempo -ancora- di ricostruire.

E allora, l’idea: Elvira e Dante caricano la dote su due biciclette e partono, iniziano a pedalare alla volta di Roma.

La loro luna di miele è stata la discesa dalle Marche alte a Roma in bici in tre giorni, su strade distrutte, con tante avventure, nell’ultimo gennaio del secondo conflitto mondiale.

E da lì, arrivati sani e salvi nella Capitale che ancora si leccava le ferite, non hanno mai smesso di pedalare, per tutta la vita…”

BIO DEL COLLETTIVO NONNALOCA: Collettivo Nonnaloca nasce nel 2016 dall’incontro tra le attrici Marta Bulgherini, Irene Ciani, Camilla Tagliaferri e la drammaturga Veronica Chirra. Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia.

Flautissimo 2022 - La città e la meraviglia.
Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia.

Il primo lavoro del collettivo, Blackout, debutta al Teatro dell’Orologio nel 2016 ed è una performance di parola e partitura fisica.

Il successivo lavoro è del 2017, Cuor contento, il ciel l’aiuta, cui segue il monologo Diseducati alla complessità.

Nel gennaio 2019 è la volta della visionaria performance site-specific GameOver, opera che coinvolge attori esterni al collettivo e sviluppata all’interno dell’edificio WeGIL.

Nel marzo 2019 debutta all’Alcazar Sospese, opera pensata come “Spettacolo sonoro” che tratta della dipendenza affettiva. Flautissimo 2022 – La città e la meraviglia.

A luglio 2019 Nonnaloca presenta dodici minuti di Vuoi tu presso il teatro Studio Uno, vincendo il premio produzione del bando Pillole da loro indetto.

Lo spettacolo debutterà in forma compiuta a Roma nel 2022 (salvo ulteriori slittamenti da DPCM). Vuoi tu viene selezionato in forma di studio al festival Scintille di Asti e al festival Vuoti d’Aria, entrambi nell’ottobre 2020.

Per entrambe le rassegne il Collettivo ottiene la Menzione Speciale della Giuria.

Nonnaloca presenta nel novembre 2021 la sua ultima produzione, CERASE, un’azione urbana in bicicletta.

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2022: ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO

Tel +39 06 44703290 – produzione@accademiaitalianadelflauto.it
www.flautissimo.it / fb @flautissimofestival / Ig @accademiaitalianadelflauto

FLAUTISSIMO OUTDOOR

26 novembre – ore 12 – ingresso libero con prenotazione

PARCO DEGLI ACQUEDOTTI: partenza da via Lemonia 31, 00174, Roma

Cerase con il collettivo teatrale Nonnaloca, Marta Bulgherini, Camilla Tagliaferri.

Azione Urbana realizzata e da seguire in bicicletta

Ufficio stampa Fabiana Manuelli –  stampa@fabianamanuelli.it

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Ettore Pagano Auditorium E. Morricone.

Ettore Pagano Auditorium E. Morricone. Un astro nascente della musica, il diciannovenne violoncellista romano Ettore Pagano

Ad appena diciannove anni il violoncellista romano Ettore Pagano si sta affermando come una nuova star della musica classica.

Ettore Pagano Auditorium E. Morricone. Mercoledì 30 novembre 2022 alle 18 suonerà per la stagione concertistica di Roma Sinfonietta nell’Auditorium “E. Morricone” dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Il suo più recente exploit è stato il successo al Concorso internazionale di violoncello intitolato al grande compositore armeno Aram Kachaturian, dove si è aggiudicato non solamente il primo premio assoluto ma anche tre premi speciali.

Non era la prima volta: ha vinto il suo primo concorso a soli dieci anni e da allora se ne è aggiudicati oltre quaranta.

Di particolare rilievo nel 2019 il primo premio al Concorso per giovani musicisti indetto dalla Filarmonica della Scala di Milano e nel 2020 il primo premio al Concorso Internazionale “Johannes Brahms” di Portschach (Austria) con punteggio pieno della giuria, cosa mai successa prima nella storia del concorso. 

Ha iniziato lo studio del violoncello a nove anni, prima al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma, in seguito perfezionandosi nelle più prestigiose accademie sotto la guida di grandi violoncellisti quali Enrico Dindo, Antonio Meneses e David Geringas.

È già stato invitato a suonare in Italia, Francia, Germania, Austria, Ungheria, Croazia, Lituania, Grecia, Egitto, Kuwait, Stati Uniti d’America (nella prestigiosa Carnegie Hall di New York). Ettore Pagano Auditorium E. Morricone.

Ha suonato come solista con varie orchestre italiane e la Croatian Radiotelevision Symphony Orchestra, la Graz Philharmonic Orchestra, la Klaipeda Chamber Orchestra della Lituania, la Young Musicians European Orchestra, l’Armenian State Symphony Orchestra e l’Euro Symphony Orchestra.

Nei prossimi mesi suonerà con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra di Padova e del Veneto e l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari.

Nel 2018 ha inciso il suo primo cd con musiche di Falla, Cassadó, Popper e Čajkovskij.

In questo concerto suonerà tre opere per violoncello solo: di Johann Sebastian Bach la Suite n. 5 in do minore BWV 1011, di Paul Hindemith la Sonata op. 25 n. 3 e di Zoltan Kodaly la Sonata in si minore op. 8.

Ettore Pagano Auditorium E. Morricone.
Ettore Pagano Auditorium E. Morricone.

La Suite n. 5 di Bach è uno dei sei lavori di questo genere scritti dal grande Johann Sebastian: è una serie di danze in voga all’inizio del Settecento.

Come la gavotta e la giga, cui l’arte di Bach e il suono severo del violoncello danno un carattere tutt’altro che frivolo ma astratto e quasi metafisico.

La Sonata di Hindemith fu scritta nel 1922, in un solo giorno, stando a quel che disse il compositore: ma sembra quasi impossibile, pensando che è uno dei più importanti brani per violoncello solo scritti nei due secoli trascorsi dalle suites di Bach.

Le contende questo primato la Sonata scritta nel 1915 da Kodaly, che – come tutta la musica di questo compositore – si basa principalmente su melodie e ritmi popolari ungheresi.

Un’altra caratteristica di questa Sonata è che le due corde più basse del violoncello vanno accordate mezzo tono sotto: non è che il primo e minore problema che incontra l’interprete, perché le difficoltà tecniche di questa composizione sono veramente altissime.             

Biglietti:

€ 12,00 intero; € 8,00 ridotti per personale universitario e over 65; € 5,00 per studenti


I biglietti si possono prenotare telefonicamente (06 3236104) e ritirare il giorno del concerto oppure acquistare direttamente prima del concerto.

Info: info@romasinfonietta.it – tel. 06 3236104 – www.romasinfonietta.it

Ufficio Stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta:

Mauro Mariani – m.mariani.roma@gmail.com – tel. 335 5725816

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Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”

Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”. Il circo contemporaneo a Villaggio De Sanctis, Spettacoli e laboratori per tutte le età. Dal 26 novembre al 22 dicembre, Laboratori, dalle ore 10:30 alle ore13:00, Spettacoli, ore 16.00 e 18.00

Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”. A Roma, 15 giorni di circo contemporaneo dal 26 novembre al 22 dicembre, tra spettacoli e laboratori all’interno di uno chapiteau per un Natale contemporaneo

Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”. Dal 26 novembre al 22 dicembre. Villa De Sanctis – via di San Marcellino, Roma

INGRESSO GRATUITO 

Il circo e il Natale sono un binomio indissolubile da molto tempo, più si trasforma l’uno, più l’altro se ne avvicina.

Oggi, alle porte del 2023, a Roma si aspetta l’arrivo di un Natale contemporaneo, accompagnato da “Alla Luce del Sole”, dal 26 novembre al 22 dicembre, con l’allestimento di un vero e proprio tendone da circo a Villa De Sanctis.

Dalle prime esibizioni circensi natalizie negli Anni Venti all’Olympia di Londra, passando per il circo natalizio televisivo di Billy Smart degli anni ’70, oggi il circo si trasforma ancora di più, per accompagnare il Natale nel suo clima di festa e spettacolo.

Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”
Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”

Il nuovo circo di Villaggio De Sanctis va in scena per 15 giorni di spettacoli, clownerie musicali, varietà esilaranti ed esplosivi, acrobazie, giocoleria, cabaret scoppiettanti e trucchi di magia contemporanea, lasciando spazio anche ai laboratori di ricerca acrobatica sul movimentoper adulti, acrobati, danzatori e un Circ Camp per piccoli aspiranti circensi.

Si comincia il 25 novembre alle 18.00 con ‘Kalinka’ della compagnia Nando e Maila uno spettacolo che unisce circo e musica dal vivo in un’atmosfera felliniana, a seguire il 26 novembre alle ore 16 con “Tutti per uno” del trio 3DiDanè, in uno spettacolo ambientato nell’immaginaria Tristonia, e il 27 novembre alle 16 con il Marlon Banda Show di Marlon Banda, un varietà-concerto dissacrante, irriverente e coinvolgente.

Dicembre si apre con il Duo Flosh e il “Cabaret Zuzzurellone”, che si esibisce il 2 alle 18.00 con uno spettacolo adatto ad ogni tipo di pubblico e ricco di continue gag divertenti. Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”

Il 3 dicembre alle 16.00 è il turno di “Con una Rosa” del Duo Bordò, che mette in scena un appuntamento al buio tra due sconosciuti in un’armonia acrobatica di equilibrisimi e giocoleria. Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”

Il giorno successivo si prosegue con “Gustavo la vita” di Andrea Farnetani, la storia di un clown stanco e invecchiato che deve imparare ad alleggerire il futuro e vivere con serenità. Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”

L’8 dicembre alle ore 16.00 si esibisce Madame Rebinè nel ‘Gran Ventriloquini’ e il 9 dicembre alle 18 è il turno di Simone Romanò con “Hop Hop”, uno spettacolo basato sulle arti circensi.

Il 10 dicembre alle 16.00 c’è spazio per la fantascienza con “Area 52” di Emanuela Belmonte prima di concludere l’11 dicembre alle 16.00 con “Mago o Non M’Ago” di Fil, uno spettacolo di magia contemporanea poetico, ironico e sorprendente.

Nel circo contemporaneo non c’è spazio solo per gli spettacoli, ma anche per i laboratori di ricerca acrobatica, durante i quali i partecipanti esploreranno attraverso il corpo, il movimento e l’acrobatica le potenzialità delle scenografie e degli attrezzi scena.

Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”
Villaggio De Sanctis “Alla luce del Sole”

Il primo, VRELM, sarà condotto da Leonardo Varriale, con la partecipazione di Francesco Fiore e Valeria Pelino, da lunedì 5 a mercoledì 7 dicembre dalle ore 10.30 alle ore 13.00.

Il secondo laboratorio per i più piccoli dai 6 ai 10 anni, Circ Camp, si terrà da giovedì 8 a sabato 10 dicembre e sarà condotto da Sofia Zaninotto e Alice Gabellini.

“Alla Luce del Sole” è un progetto di Dominio Pubblico In collaborazione con Villaggio De Sanctis.

Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro -Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Per informazioni: villaggiodesanctis@gmail.comwww.villaggiodesanctis.it

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it

Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340 96 900 12

Valentina Pettinelli press@hf4.it 347 449 9174

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Campus Popolare della Musica

Campus Popolare della Musica . Giovedì 24 novembre, Teatro Tor Bella Monaca ore 15,30. Action Session – FRANCO PIANA racconta la grande musica di Armando Trovajoli e di Ennio Morricone e i suoi famosi arrangiamenti.

 Campus Popolare della Musica, ore 17,30 Concerto FRANCO PIANA con la ALEXANDERPLATZ JAZZ ORCHESTRA

Il Campus Popolare di Musica, nel VI Municipio di Roma Capitale, organizzato dall’Associazione Culturale Trousse, con la direzione artistica dell’Alexanderplatz Jazz Club.

Con la collaborazione del Dipartimento di Lettere dell’Università di Tor Vergata e del Teatro Tor Bella Monaca.

I tutto viene presentato, giovedì 24 novembre alle 15,30, al Teatro Tor Bella Monaca, Action Session con Franco Piana che racconterà la grande musica di Armando Trovajoli, con il quale ha collaborato, e di Ennio Morricone e i suoi famosi arrangiamenti.

A seguire, alle17,30, il concerto con la Alexanderplatz Jazz Orchestra diretta da Franco Piana.

Formazione costituita da 23 giovani musicisti di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Il progetto, presentato dall’Associazione Culturale Sound&Image di Eugenio Rubei, è stato selezionato per le sue particolari caratteristiche dal Ministero della Cultura ed è affidato alla prestigiosa direzione del Maestro Franco Piana, che ne cura anche le composizioni e gli arrangiamenti.

Campus Popolare della Musica. Collaboratore del progetto è il Maestro Paolo Vivaldi, importante autore di colonne sonore.

Campus Popolare della Musica
Campus Popolare della Musica

L’orchestra è composta da una sezione di fiati tipicamente jazzistica e da un ensemble di 10 archi. L’originalità del progetto risiede nella fusione tra due organici apparentemente lontani tra loro, ma che possono invece coesistere in un linguaggio jazzistico e di confine che li rende entrambi protagonisti.

E l’aspetto più interessante è proprio questa confluenza di sonorità classiche, all’interno della musica afroamericana in una naturale e sorprendente contaminazione, nella quale il M° Piana si è già espresso negli ultimi anni, attraverso le sue recenti e pregevoli produzioni discografiche.

Nel primo anno di lancio del progetto, è stata realizzata anche la produzione di un CD musicale del Alexanderplatz Jazz Orchestra con l’etichetta discografica Alfa Music, una delle realtà più interessanti della scena musicale italiana, non solo per il suo impegno ormai ventennale nell’ambito jazz, ma anche per la sua particolare attenzione per la musica popolare.

Teatro Tor Bella Monaca, via Bruno Cirino, 5, Roma. Campus Popolare della Musica

INGRESSO GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO POSTI

INFO: fb Associazione Trousse e Alexanderplatz Jazz Club   3395965765 solo WA   3383944110 solo WA

WEB: associazionetrousse.com       alexanderplatzjazz.com      comune.roma.it/web/it/municipio-vi.page

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