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Teatro Tor Bella Monaca “Variazioni enigmatiche”.

Teatro Tor Bella Monaca “Variazioni enigmatiche”. Dal 28 novembre al 3 dicembre 2020


Teatro Tor Bella Monaca “Variazioni enigmatiche”. Una partita a scacchi, un thriller psicologico, un incontro-scontro tra due uomini legati alla figura di una donna

Teatro Tor Bella Monaca. Glauco Mauri e Roberto Sturno, riportano sulle scene italiane a distanza di vent’anni il loro grande successo Variazioni enigmatichedi Eric-Emmanuel Schmitt. 

Matteo Tarasco è il regista di questo nuovo allestimento, coprodotto dalla Compagnia Mauri Sturno con la Fondazione Teatro della Toscana; la traduzione e l’adattamento sono di Glauco Mauri, le scene di Alessandro Camera, le musiche di Vanja Sturno.

Per molti anni insegnante di filosofia all’università Schmitt il più rappresentato drammaturgo e il più tradotto romanziere di lingua francese, è anche attore e regista teatrale.

Teatro Tor Bella Monaca Variazioni enigmatiche il più autobiografico dei suoi testi è rappresentato ininterrottamente da un quarto di secolo in tutto il mondo.

Teatro Tor Bella Monaca “Variazioni enigmatiche”.
Glauco Mauri e Roberto Sturno

Tra le sue opere teatrali messe in scena in Italia: Il visitatore, Il libertino e Il Vangelo secondo Pilato; quest’ultimo testo messo in scena dalla Compagnia Mauri Sturno nel 2008 è stato portato in tournée per due intere stagioni teatrali.

Variazioni Enigmatiche è una partita a scacchi, un intreccio psicologico, un incontro-scontro tra due uomini legati alla figura di una donna.

Abel Znorko, premio Nobel per la letteratura, per fuggire gli uomini e la volgarità del mondo, si è rifugiato in un’isola sperduta nel mare della Norvegia.

In questa solitudine mantiene vivo, attraverso una corrispondenza amorosa che ormai dura da vent’anni, l’amore per una donna misteriosa mentre Erik Larsen, giornalista, ha addotto il pretesto di un’intervista per poter incontrare lo scrittore. 

Ma qual è il vero motivo dell’incontro?

E perché il grande Abel Znorko, quest’uomo solitario e misantropo, ha accettato per la prima volta di ricevere uno sconosciuto giornalista?

Come in un thriller dei sentimenti, ritmato da drammatici colpi di scena, due uomini si scontrano in un’alternanza di crudeltà e di tenerezza, di ironia feroce e di profonda commozione: Un’intervista che presto si trasforma in un’affannosa, affascinante scoperta di verità taciute.

Evento in streaming

BIGLIETTO UNICO 5 EURO + 1 EURO COMMISSIONE ACQUISTABILE SOLO SU VIVATICKET AL LINK  https://www.vivaticket.com/it/biglietto/variazioni-enigmatiche/154596   

Teatro Tor Bella Monaca – Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti

Prenotazioni: tel 06 2010579   Botteghino: feriali ore 18-21.30, festivi ore 15-18.30

Ufficio promozione: ore 10-13.30 e 14.30-19 promozione@teatrotorbellamonaca.it

www.teatrotorbellamonaca.itwww.teatriincomune.roma.it

Direttore artistico: Alessandro Benvenuti

Direttore del teatro: Filippo D’Alessio

Ufficio stampa: Brizzi comunicazione Cecilia Brizzi c.brizzi@brizzicomunicazione.it – Tel 06 39038091 – 39030347 334 1854405

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Teatro Tor Bella Monaca “Variazioni enigmatiche”.
Glauco Mauri e Roberto Sturno
ROBERTO STURNO GLAUCO MAURI RE LEAR 2020 foto Filippo Manzini DSC 7722 media

Re Lear di William Shakespeare, traduzione Letizia Russo, riduzione e adattamento Andrea Baracco e Glauco Mauri, al Teatro Eliseo


La più titanica tragedia di Shakespeare, dramma dell’amore padri-figli e della follia al Teatro Eliseo dal 21 gennaio al 2 febbraio

Teatro Eliseo. Glauco Mauri affronta per la terza volta Re Lear, la più titanica delle tragedie di Shakespeare, il primo allestimento nel 1984 e il secondo nel 1999, sue le due regie per un totale di 500 repliche.

Oggi, diretto da Andrea Baracco è al Teatro Eliseo dal 21 gennaio al 2 febbraio, con lui in scena Roberto Sturno, in questo allestimento nel ruolo del Conte di Gloucester, al suo fianco anche nelle due passate edizioni nel ruolo del Matto.

Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione, accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro.

RE LEAR ROBERTO STURNO e GLAUCO MAURI foto di Filippo Manzini mediaEd eccomi qui per la terza volta, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Perché?

Mi sono sempre sentito non all’altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear.

In questa mia difficile impresa mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino.

Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in soccorso ai nostri limiti. Teatro Eliseo

Cosa c’è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Lear è la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro.

Glauco Mauri

Quello che mi ha sempre colpito di questa tragedia, che è una delle più nere e per certi versi enigmatiche tra quelle dell’autore inglese, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso.

Proprio questa luce sepolta dall’ombra la rende così affascinante.

Padri indegni e figli inetti, padri indegni che hanno generato figli inetti, le madri assenti, estromesse dal dramma, parafrasando Amleto, qui la fragilità è tutta e solo maschile.

Nessuno dei personaggi è in grado di regnare, di assumersi l’onere del potere, nessuno sembra avere la statura adatta, nessuna testa ha la dimensione giusta per la corona, chi per eccesso, vedi Lear, chi per difetto vedi tutti gli altri.

Solo giganti o nani in questo universo dipinto da Shakespeare.

I tormenti di Lear, di Gloucester, i turbamenti di Edgar, i desideri di Edmund, i tremori e i terrori delle tre figlie del Re, Cordelia, Goneril e Regan, attraggono da sempre perché la complessità e in alcuni casi la violenza che produce il conflitto generazionale è per forza di cose universale.

Andrea Baracco

DEBUTTO NAZIONALE: 10 gennaio 2020 Firenze, Teatro della Pergola

DURATA: 2 ora e 50 minuti compreso intervallo

Personaggi e interpreti:

Glauco Mauri – Re Lear

Linda Gennari – Goneril

Aurora Peres – Regan

Emilia Scarpati Fanetti – Cordelia

Roberto Sturno – Conte di Gloucester

Francesco Sferrazza Papa – Edgar

Aleph Viola – Edmund

Dario Cantarelli – Matto

Enzo Curcurù – Conte di Kent

Laurence Mazzoni – Oswald

Paolo Lorimer – Duca di Albany

Francesco Martucci – Duca di Cornovaglia

Scene e costumi Marta Crisolini Malatesta

Musiche Giacomo Vezzani e Riccardo Vanja

Luci Umile Vainieri

Foto di Filippo Manzini

TEATRO ELISEO

Da martedì 21 gennaio a domenica 2 febbraio 2020

Biglietteria tel. 06.83510216

Giorni e orari: lun. 13 – 19, da martedì a sabato 10.00 – 19.00, domenica 10 – 16

Via Nazionale 183 – 00184 Roma

Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it

Call center Vivaticket: 892234

Orario spettacoli:

martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00

mercoledì e domenica ore 17.00

Prezzo da 15 € a 35 € 

UFFICIO STAMPA TEATRO ELISEO

Maria Letizia Maffei

335.6467974 ml.maffei@teatroeliseo.com

Antonella Mucciaccio

347 4862164 a.mucciaccio@teatroeliseo.com

UFFICIO STAMPA COMPAGNIA

Luana Nisi

339 6949926 luana.nisi7@gmail.com

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GLAUCO MAURI ROBERTO STURNO FINALE DI PARTITA 0434

Dopo il successo del 2017 tornano Glauco Mauri e Roberto Sturno con “Finale di partita” al Teatro Tor Bella Monaca

15-16 novembre 2019, ore 21.00 – 17 novembre ore 17.30

 Dopo il successo dell’anteprima del 2017 Glauco Mauri e Roberto Sturno tornano al Teatro Tor Bella Monaca con Finale di partita di Samuel Beckett, testo cardine e paradigmatico del Novecento.

Scritto nel 1956, lo spettacolo andò in scena, in francese, in prima mondiale al Royal Court di Londra nell’aprile del 1957 insieme all’atto unico Atto senza parole, e poi, nello stesso mese e con la stessa Compagnia, a Parigi allo Studio des Champs-Élisées.

In Italia fu messo in scena per la prima volta l’anno successivo da Andrea Camilleri.

 “Nella vita della nostra Compagnia Beckett è stato un amato compagno di viaggio – sottolinea Glauco Mauri-  In diverse stagioni teatrali abbiamo interpretato, oltre a un beckettiano Don Giovanni di Molière, dieci suoi atti unici, anche tra i meno noti.

Non abbiamo, per varie difficoltà, mai potuto affrontare Aspettando Godot, ma anni fa con Roberto Sturno decidemmo di portare sulla scena Finale di partita.

Abbiamo cominciato a provare con grande entusiasmo… ma poi ci siamo arresi.

Ci siamo sentiti immaturi e forse non pronti per affrontare un così poetico, tragico e farsesco aspetto della vita.

La tragedia del vivere che diventa farsa – la farsa del vivere che diventa tragedia.

Dopo Finale di partita, Beckett ha creato i suoi due ultimi capolavori: L’ultimo nastro di Krapp e Giorni felici dove la disperazione dei due personaggi si vela di una poetica, pudica tenerezza.

Quanta umanità. Per me Beckett è questo.

Quando nel 1961 interpretai per la prima volta in Italia L’ultimo nastro di Krapp e Atto senza parole.

Alcuni critici mi rimproverarono di aver reso poco beckettiani i due personaggi togliendogli quel ché di meccanico e geometrico che, secondo loro, era un segno indispensabile del “teatro dell’assurdo” di Beckett.

Ma io ho sempre considerato Beckett non uno scrittore del teatro dell’assurdo ma un grande poeta della difficoltà del vivere dell’uomo”.

Finale di partita, si svolge in una stanza-rifugio post-atomico, nuda, senza mobili, dove la luce penetra grigiastra, dove, come in una pseudo partita a scacchi, si muovono i suoi personaggi:

Hamm, cieco e su una sedia a rotelle, i suoi genitori Nagg e Nell, senza gambe e chiusi in due contenitori per la spazzatura, e il suo servitore Clov, che non può sedersi mai.

Hamm e Clov per sopravvivere hanno bisogno l’uno dell’altro: solo Clov può dar da mangiare ad Ham, e solo Ham possiede le chiavi della dispensa.

Come in molti suoi lavori Beckett, Premio Nobel per la Letteratura del 1969, in Finale di partita parla della condizione umana segnata dalla sofferenza e dall’assurdità dell’”essere”, dei limiti e delle possibilità della libertà individuale, della solitudine di ciascuno di fronte al mondo: un teatro di personaggi, che si fissano nella memoria, vivi e palpitanti.

venerdì 15 e sabato 16 ore 21
domenica 17 ore 17,30

di Samuel Beckett
regia Andrea Baracco
con Glauco Mauri e Roberto Sturno
e con Marcella Favilla e Marco Blanchi
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
musiche Giacomo Vezzani

Compagnia Mauri Sturno

BIGLIETTI
intero 10,50 Euro
ridotto 8,50 Euro
giovani 7,00 Euro
invalidità 5,00 Euro
diversamente abili 2,50 Euro
prezzo speciale GIFT CARD 7,50 Euro

info e prenotazioni 06/2010579
promozione@teatrotorbellamonaca.it

Teatro Tor Bella Monaca

Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti

Prenotazioni: tel 06 2010579 

Botteghino: feriali ore 18-21.30, festivi ore 15-18.30

Ufficio promozione: ore 10-13.30 e 14.30-19

promozione@teatrotorbellamonaca.it

www.teatrotorbellamonaca.itwww.teatriincomune.roma.it

Ufficio stampa: Brizzi comunicazione

Cecilia Brizzi c.brizzi@brizzicomunicazione.it –  Tel 06 39038091 – 39030347 334 1854405

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