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Teatro Flaiano Totò peppino e la malafemmena

Teatro Flaiano, Antonello Avallone e Francesco Tuppo in Totò, Peppino e la Malafemmena dal 26 dicembre al 19 gennaio 2020


Teatro Flaiano. “Totò, Peppino e la Malafemmena” di Manzari-Anton-Continenza-Avallone con la partecipazione di Loredana Martinez e con Mario Rosati, Ariela La Stella, Manuela Athena, Ambra Cianfoni, Giuseppe Tradico.

Versione teatrale di Avallone dell’omonimo film che è ormai diventato oggetto di culto, “Totò, Peppino e la malafemmena”, ispirato alla famosissima canzone del principe De Curtis in scena al Teatro Flaiano.

Un contenitore formidabile di risate e di gag, legate da una semplice trama che vede due fratelli provenienti dalla campagna napoletana, i fratelli Caponi (che siamo noi), alla ricerca di una ballerina, fidanzata del loro nipote, in una metropoli come Milano, dove “quando c’è la nebbia non si vede”.

La domanda comune allora è: “Se quando c’è la nebbia a Milano non si vede, come si fa a vedere che c’è la nebbia?”.

Esilarante. E ho detto tutto, punto, punto e virgola, punto…e punto e virgola.

Scene e costumi Red Bodò

Adattamento e regia Antonello Avallone

ORARI SPETTACOLI:

Giovedì 26 dicembre ore 17.30 – venerdì 27 e sabato 28 ore 21.00 – domenica 29 ore 17.30 –

martedì 31 SERATA SPECIALE CAPODANNO ore 21,30 – mercoledì 01 gennaio ore 17.30 –

venerdì 03 e sabato 04 ore 21.00 – domenica 05 e lunedì 06 ore 17.30 –

dal 09 al 19 gennaio: dal giovedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.30

Bar interno con possibilità di aperitivo prima dello spettacolo

Teatro Flaiano

Via Santo Stefano del Cacco, 15 (Largo di Torre Argentina) – Roma

Tel. 06/37513571 – 06/37514258    www.teatroflaiano.com – segreteria@teatroflaiano.com

 PREZZI BIGLIETTI:

Platea:      intero € 25,00     ridotto € 20,00    ridotto Cral € 18,00

Galleria:    intero € 20,00     ridotto € 18,00    ridotto Cral € 16,00     

MARTEDI’ 31 DICEMBRE

SERATA SPECIALE CAPODANNO !!!

SPETTACOLO ORE 21.30.  A MEZZANOTTE BRINDISI CON LA COMPAGNIA. 

A SEGUIRE COTECHINO E LENTICCHIE, PANETTONE, PANDORO E SPUMANTE!! 

BIGLIETTO UNICO € 88,00

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Teatro Flaiano Totò peppino e la malafemmena
Senza titolo 1 3

Torna in scena Gennaro Duccilli in “Essere Don Chisciotte” 

Dopo lo straordinario successo ottenuto nella passata stagione teatrale Gennaro Duccilli porta in scena le folli avventure di Don Chisciotte al Teatro Flaiano.

In scena, dal 21 novembre al 1 dicembre 2019 al Teatro Flaiano di Roma.

Gennaro Duccilli e gli attori della compagnia Teatro della Luce e dell’Ombra in “Essere Don Chisciotte” un nuovo e visionario adattamento dell’opera di Miguel De Cervantes, per la regia di Gennaro Duccilli e con le scene del M°Sergio Gotti.

Lo spettacolo ripercorre le tappe più significative dell’esperienza del folle cavaliere errante e del suo fido scudiero Sancho Panza, privilegiando le cosiddette avventure “da strada”.

Ma parallelamente al dispiegarsi delle avventure che restituiscono scenicamente la vicenda “esteriore” della composizione del romanzo, lo spettacolo sviluppa le caratteristiche drammaturgiche “interiori” e quelle più propriamente teatrali.

Note di regia

“Essere Don Chisciotte”, per la regia di Gennaro Duccilli, è una messinscena che, pur rispettando a grandi linee gli avvenimenti narrati nel romanzo di Cervantes, cerca di dare un senso inedito alla folle storia di Don Chisciotte.

Innanzitutto Don Chisciotte è un libro che, parafrasando quanto ebbe a scrivere Michel Foucault, è la sua stessa esistenza:

“Lungo grafismo magro come una lettera, eccolo emerso direttamente dallo sbadiglio dei libri (…), non è che linguaggio, testi, fogli stampati, storia già scritta.”

Eppure a questo personaggio non manca la “vita”.

Don Chisciotte, pazzo per i libri di cavalleria, folle bambino adulto, “gioca” e fa sul serio nello stesso tempo. Nella confusione fra arte e vita, egli finalmente “recita”, perché davvero “vive”.

Ma non solo. “Essere Don Chisciotte” trasporta lo spettatore lì dove nasce l’impulso ad agire per cambiare uno status quo che ci opprime.

Ma dove nasce l’impulso ad agire?

Tra i lombi stanchi del nobile Hidalgo Don Chisciano, pazzo per i libri di Cavalleria, e con dentro un potente Desiderio di Vita quando già appare la luce del Tramonto, o forse è solo un ultimo pensiero di un clochard perduto tra il Nero delle Quinte e la Luce abbacinante della Scena?

Un clochard, “fuori luogo”, tra il Nero di una vita privata del Senso e un Senso nuovo delle cose che appaiono e scompaiono in quel luogo/non-luogo che è il Teatro, arbitrario ma per un attimo Perfetto.

Perfetto per il tempo in cui dura una singola scena, una singola vita.

Tematica

Come il poeta per Fernando Pessoa, così anche l’attore-Chisciotte finisce per fingere “così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente”.

Pur rimanendo “personaggio comico” fino alla morte, egli mostra nella sua follia individuale la scandalosa utopia del teatro.

Dulcinea è il nome di quest’ultima.

Non importa se sia vera o non vera: ella nomina quel luogo-non luogo della compiuta “identità” tra realtà e finzione; è quel punto metafisico in cui convergono la follia della mente e quella della scena.

Il personaggio creato da Miguel de Cervantes è sopravvissuto a quattro secoli inalterato e il suo messaggio, tanto potente da far partire la corsa della modernità, è ancora estremamente attuale.

Il nostro tempo è pieno di eroi che vincono sempre, i nostri giovani sono abituati a pensare che l’ideale sia quello di chi cade sempre in piedi, di chi mente, ribaltando le proprie idee, pronto a vendersi per rimanere dove è.

Teatro Flaiano. Don Chisciotte invece è l’eroe che cade, sempre, che ruzzola in continuazione, che si ribalta, ma che poi si rialza ogni volta.

È anche in questo la sua irriducibilità, in questo suo battersi per la verità e per la soluzione dei problemi, malgrado tutto.

Riscattare il Don Chisciotte dimenticato nelle pieghe profonde della nostra società, significa tornare a credere in valori condivisi comuni.

È il portare la condivisione nel mondo, portare dei valori alti e persuadere il prossimo a condividerli per riformare una nuova comunità, questa è la battaglia, ancora attuale, dell’irriducibile Don Chisciotte.

Cast

Gennaro Duccilli, Maurizio Castè, Simona Sanzò, Eleonora Cardei, Giovanni Sorrentino, Giordano Luci, Ariela La Stella, Antonio Maria Duccilli.

Cast Tecnico

Aiuto Regia: Eleonora Cardei; Scene: Sergio Gotti; Costumi: Luana Borro ; Luci: Antonio Accardo; Audio: Giulio Duccilli; Organizzazione: Teresa Barberio; Comunicazione e Marketing: CULT adv

Per informazioni:

Teatro della Luce e dell’Ombra

www.donchisciotte.net

Antonio Maria Duccilli –Comunicazione/Ufficio Stampa
tel: 366 2991096

Email: antonio.duccilli@gmail.cominfo@teatroluceombra.com

web: www.teatroluceombra.com

Facebook: www.facebook.com/teatroluceombra

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In nome del Papa Re 2

Teatro Flaiano presenta “In nome del Papa Re” va in scena In nome del Papa RE di Luigi Magni.

In nome del Papa Re al Teatro Flaiano, regia di Antonello Avallone, con Antonello Avallone, Maurizio Ranieri

Teatro Flaiano presenta “In nome del Papa Re”. E con Pierre Bresolin, Elettra Zeppi, Maurizio V. Battista, Cosimo Desii, Ariela La Stella,

Teatro Flaiano presenta “In nome del Papa Re”. Luca Tarsia, Lorenzo Lotti, Matteo Scattaretico, Federico Nelli, Pamela Cavalieri, Sofia Pescatori

Uno dei più grandi capolavori di LUIGI MAGNI, da lui scritto e diretto nel 1977, secondo film di una trilogia che vide protagonista la Roma papalina del XIX secolo, IN NOME DEL PAPA RE”, non incontrò un unanime consenso di critica a causa di una parte di giornalisti che lo ritennero un po’ troppo caustico nei confronti della Chiesa.

Magni, scambiato spesso per anticlericale, si è sempre difeso rispondendo: “Hanno equivocato fra clero e potere temporale, io ho avuto sempre un ottimo rapporto con i preti”.

In nome del Papa Re 3Il film si aggiudicò, comunque, nel 1978, cinque David di Donatello, tra cui miglior film, miglior sceneggiatura e miglior scenografia.

Grande fu il successo di pubblico, che lo trovò emozionante, commovente, comico, proprio per la capacità dell’autore di raccontare le storie serie con ironia.

Da un’idea di Antonello Avallone (la sua collaborazione con Magni ha poi prodotto la versione teatrale di “NELL’ANNO DEL SIGNORE” e poi di “SECONDO PONZIO PILATO” )“IN NOME DEL PAPA RE” si trasferisce dal grande schermo al palcoscenico.

Un omaggio a Roma, alla romanità, a Gigi Magni e al nostro rimpianto Sergio Fiorentini, che ricoprì il ruolo di “Serafino” nella prima edizione.

Uno spettacolo da vedere e “da rivedere”.

Scene e costumi Red Bodò       Luci e fonica Tony Di Tore       Musiche originali D. Pace e T. Tosto

Teatro Flaiano

Via Santo Stefano del Cacco, 15 (Largo di Torre Argentina) – Roma

 Tel. 06/37513571 – 06/37514258    www.teatroflaiano.com – segreteria@teatroflaiano.com

Direttore artistico Antonello Avallone

Dal giovedì al sabato ore 21.00 – domenica e festivi ore 17.30

 Platea:      intero € 25,00     ridotto € 20,00    ridotto Cral € 18,00

Galleria:    intero € 20,00     ridotto € 18,00    ridotto Cral € 16,00     

Bar interno con possibilità di aperitivo prima dello spettacolo

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Teatro Flaiano di Roma Sold Out per lo spettacolo “La Banda”.

Teatro Flaiano di Federico Perrotta con la sua “Banda” diretta da Manfredi Rutelli.

Teatro Flaiano di Roma Sold Out per lo spettacolo “La Banda”. “La Banda” è un testo di Pierpaolo Palladino che racconta l’incontro inaspettato e folgorante di un militare di leva con la musica e l’arte, grazie ad una banda militare diretta da un semplice maresciallo.

Teatro Flaiano di Roma Sold Out per lo spettacolo “La Banda”. Il soldato Virgili, interpretato dal bravo e versatile Federico Perrotta, pur di sfuggire agli snervanti obblighi della naja, fa di tutto per entrare a far parte della Banda della sua caserma.

Ritrovandosi affascinato dalla personalità trascinante del maresciallo Bellini, eroico inventore e animatore di un gruppo di scalcinati, ma via via sempre più entusiasti, musicisti.

La musica, eseguita dal vivo, è l’altro elemento protagonista dello spettacolo insieme all’attore.

Teatro Flaiano di Roma Sold Out per lo spettacolo “La Banda”.
Teatro Flaiano di Roma Sold Out per lo spettacolo “La Banda”.

Una musica presente con la forza trascinante dello swing e le atmosfere romantiche di Glenn Miller, alternate alle marce da parata a volte giocose, a volte malinconiche, ma sempre popolari e di grande suggestione.

Il racconto di un’avventura musicale e umana, che va ben oltre le mura di una caserma e ci riporta alla tradizione più graffiante della commedia all’italiana, con la regia di Manfredi Rutelli. 

La produzione UAO SPETTACOLI intende inoltre coinvolgere di volta in volta le bande musicali che incontrerà nei comuni dove lo spettacolo avrà luogo.

Federico vuole valorizzare al meglio sia la comunità locale che le tradizioni bandistiche musicali, così ampiamente diffuse nel nostro paese.

Lo spettacolo può anche essere fatto senza musica dal vivo.

Contatti:

Distribuzione e Vendita Spettacoli: 347.7660108 – f.perrotta@uaospettacoli.it

333.8717981 – info@uaospettacoli.it

  • FB: facebook.com/uaospettacoli ● www.uaospettacoli.it

Al Teatro Flaiano di Roma va in scena “E allora cadi” di Francesco Marioni. Gianmaria

Dal 9 al 19 maggio 2019 al Teatro Flaiano di Roma Antonello Avallone e Francesco Marioni in “E allora cadi”


 Al Teatro Flaiano di Roma va in scena “E allora cadi” di Francesco Marioni. Gianmaria è un uomo sulla cinquantina, proprietario di una piccola libreria in una zona periferica e poco frequentata di Roma.

Al Teatro Flaiano di Roma va in scena “E allora cadi” di Francesco Marioni. Vedovo da qualche anno, si è ritrovato a gestire da solo un’attività che ormai non porta praticamente alcun guadagno.

Al Teatro Flaiano di Roma va in scena “E allora cadi”. I debiti si accumulano, così come l’amarezza di non sapere come pagarli e la vergogna di sentirsi sempre in dovere nei confronti di qualcuno.

Al Teatro Flaiano di Roma va in scena “E allora cadi” di Francesco Marioni. Gianmaria
Al Teatro Flaiano di Roma va in scena “E allora cadi” di Francesco Marioni. Gianmaria

Elìas è un ventisettenne romano di borgata, figlio di genitori assenti, semplici, educato ai valori della mera sopravvivenza.

E’ cresciuto per la strada insieme ad altri delinquenti come lui e oggi gira col suo motorino senza una direzione, né in strada né nella vita.

Vive di espedienti: qualche passamano, qualche furtarello e qualche rapina in piccoli negozi di periferia.

Due esistenze che percorrono vie opposte ma destinate a incontrarsi una sera come un’altra, quando Elìas decide di entrare nella libreria di Gianmaria armato del suo coltello da salumiere.

Una semplice rapina” pensa il ragazzo, un colpo sicuro nella piccola libreria ancora aperta alle nove di sera. Non sa che, come dice Gianmaria “le cose cambiano velocemente”.

La situazione si ribalta in un batter d’occhio: Gianmaria inaspettatamente tira fuori una pistola e chiude il negozio con il rapinatore dentro.

Ora è lui a chiedere i soldi a Elìas: tutto quello che ha lo spenderà in libri. E li leggeranno insieme, altrimenti lui li butterà via.

L’unico modo di inibire la violenza è attraverso l’arte” diceva Oscar Wilde,non me ne frega un cazzo”, risponde Elìas sempre più disgustato.

Preferirebbe che gli sparasse, piuttosto che ascoltare un’altra poesia o un altro stralcio di libro.

Gianmaria lo sfida, lo mette alla prova, lo provoca: uno è un delinquente, sì, ma in fondo è lui quello armato tra i due. Elìas, nella sua semplicità, si dimostra più profondo di quello che vuol far sembrare.

Chiusi per un paio d’ore nella tranquillità del piccolo negozio isolato, i due troveranno alcuni punti di contatto inaspettati, una stima reciproca che non vuole essere dichiarata, ma c’è.

Elìas capirà con vergogna l’assurdità della sua intenzione di rapinare qualcuno che forse sta peggio di lui, Gianmaria farà i conti con un punto di vista che non conosceva e che gli aprirà gli occhi nel momento più sbagliato.

Poi l’inaspettato: la polizia bussa alla serranda. Che cosa è successo? Chi l’ha chiamata? Gianmaria ha fatto tutto questo per incastrare Elìas?  O forse sta nascondendo un segreto più grande?

Luci e fonica Flavio Lauria                                

Scene e costumi Red Bodò

Regia Antonello Avallone

ORARIO SPETTACOLI

dal giovedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.30

PREZZI BIGLIETTI

Platea euro 25,00             Platea ridotto 20,00          Ridotto Cral € 18,00

Galleria euro 20,00          Galleria ridotto18,00        Ridotto Cral € 16,00         

Biglietteria on-line circuito biglietto.it

Teatro Flaiano

Via Santo Stefano del Cacco, 15 (Largo di Torre Argentina) – Roma

Tel. 06/37513571 – 06/37514258   

www.teatroflaiano.com – segreteria@teatroflaiano.com

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Vita 12

 Un percorso incredibile tra insolite riflessioni e grandi risate, accompagnato da musica e canzoni …un viaggio lungo una vita. Teatro Flaiano

 Il 18 aprile sul palcoscenico del Teatro Flaiano approda il divertente spettacolo “Vita -Un viaggio in musica”, un vero e proprio viaggio attraverso la Vita.

Un percorso incredibile fatto di monologhi, dialoghi e sketch, insolite riflessioni, sentimenti contrapposti e risate, accompagnati da musica, canzoni e coreografie, che rendono lo spettacolo unico nel suo genere.

Lo spettacolo “Vita -Un viaggio in musica” è come un treno che, partendo dalla stazione della “nascita”, attraverso poetici vagoni, con ilarità e leggerezza, affronta tante fermate interlocutorie, le tante fasi della vita.

Dalla nascita dei singoli passando poi per il rapporto con la famiglia, il lavoro, la politica, il sesso e l’amore sino a raggiungere l’ultima fermata, dove la discesa è obbligatoria…

Il viaggio è confortevole e spassoso, e seduta c’è la più fedele delle compagne di viaggio…la musica.

E’ un viaggio per tutte le età, per giovani-anziani e per vecchi-bambini, ad ogni fermata, tutti scendono, vivono quello che c’è da vivere, e poi si riparte, pronti ad affrontare il prossimo misterioso frammento di Vita…e così via fino all’epilogo…

Giovedì 18 aprile 2019 ore 21.00

Testo e regia Giuseppe Talarico

Con Giuseppe Talarico, Serena Farnesi, Claudio Boschi, Letizia Barone Ricciardelli,

Vittorio Ciardo, Marzia Del Mastro

Produzione Compagnia Incontroscena/ Associazione Culturale Etra

Teatro Flaiano

Via Santo Stefano del Cacco, 15 (Largo di Torre Argentina)  00186 – Roma

Orari Botteghino

dal lunedì al sabato: 10:00-13:30  15:30-20:00 domenica: 15:00-19:00

Info e prenotazioni

Tel. 06/37513571 – 06/37514258

Mail   segreteria@teatroflaiano.com 

Biglietti

Intero  euro 25 platea/ 20 galleria – Ridotto 18 euro

Mascula 1 2

Egidia Bruno porta in scena “La Mascula” la regia e le musiche di Enzo Jannacci al Teatro Flaiano

Il 9 e il 10 aprile sul palcoscenico del Teatro Flaiano, approda dopo avere toccato moltissime città italiane con grande consenso di critica e pubblico “La Mascula” una storia in bilico tra comicità e poesia.

Una bellissima prova per Egidia Bruno interprete solista di questo spettacolo per raccontare di un pallone calciato da gambe femminili nel Meridione d’Italia.

Il racconto di Egidia Bruno, fra comicità e levità poetica, ha vinto il Premio Troisi nel 2002 ed è stato pubblicato da Colonnese Editore.

Dal 2004 è diventato uno spettacolo con la regia e le musiche del grande artista milanese Enzo Jannacci che ha composto proprio per questo spettacolo alcune canzoni.

Primi anni ’80. La Nazionale di Bearzot vince i Mondiali di Spagna.

In un paesino della Basilicata, Rosalba,13 anni, né si trucca né si cerca il fidanzato. A lei piace giocare a pallone, il suo mito è Tardelli e la chiamano la “Mascula”.

La storia di una passione, quella per il pallone, vissuta per quello che è e non per quello che gli altri vogliono che sia.

La storia di un modo di essere, inconsapevole della sua purezza, e forse per questo ancora più libero. La storia di una libertà che non ha bisogno di provocare. Esiste, c’è.

E questo basta a minacciare gli altri e la loro normalità. A meno che “la mascula” non diventi famosa, di modo che un paesino tra i monti possa sentirsi meno sperduto…

Da Martedì 9 aprile a mercoledì 10 aprile ore 21:00

Di e con Egidia Bruno

Musiche Enzo Jannacci

Luci Vincenzo Vecchione

Regia Enzo Jannacci

Teatro Flaiano

Via Santo Stefano del Cacco, 15 (Largo di Torre Argentina)  00186 – Roma

Orari Botteghino

dal lunedì al sabato: 10:00-13:30  15:30-20:00 domenica: 15:00-19:00

Info e prenotazioni

Tel. 06/37513571 – 06/37514258

Mail   segreteria@teatroflaiano.com 

Biglietti

Intero  euro 25 platea/ euro 20 galleria – Ridotto 18 euro