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I Solisti del Teatro “Studio per un Giulio Cesare”.

I Solisti del Teatro “Studio per un Giulio Cesare” da William Shakespeare


I Solisti del Teatro “Studio per un Giulio Cesare”. Mise en espace a cura della Palestra degli Attori di Artisti 7607

I Solisti del Teatro “Studio per un Giulio Cesare”. Giovedì 29 luglio 2021, ore 21.00

I Solisti del Teatro “Studio per un Giulio Cesare”. Presso I Solisti del Teatro, c/o Giardini della Filarmonica, Via Flaminia 118 – Roma

Con Stefania Bonafede, Romina Bufano, Silvia Carusillo, Davide Cherstich, Antonio Ciarallo, Maria Condrò, Serena Di Marco, Andrea Dugoni, Giulia Francia, Alessandro Garbin, Mariella Gravinese,

Lavinia Grizi, Mauro Leuce, Maria Concetta Liotta, Silvana Mariniello, Nunzia Mita, Romano Colette Michel, Alessandro Solombrino, Alessandra Silipo, Anna Tangredi, Davis Tagliaferro, Salvo Traina

Regia di Paolo Sassanelli, Aiuto Regia Davis Tagliaferro, Salvo Traina, Elisa Menchicchi, Coreografie di Marigia Maggipinto, Foto di Paolo Ricci e Progetto Tangram

I Solisti del Teatro “Studio per un Giulio Cesare”.
I Solisti del Teatro “Studio per un Giulio Cesare”.

Dagli incontri online al ritorno in scena, la Palestra degli Attori di Artisti 7607 sul palco del Flaminio

Nella serata di giovedì 29 luglio 2021, alle ore 21.00, sul palco della rassegna teatrale I Solisti del Teatro, va in scena la mise en espace “Studio per un Giulio Cesare”, da William Shakespeare, con la regia di Paolo Sassanelli.

Gli oltre venti attori della pièce, nell’arco dell’anno, hanno preso parte al progetto gratuito e di sostegno al mestiere dell’attore, conosciuto come la Palestra degli Attori di Artisti 7607, la collecting che svolge l’attività di amministrazione dei diritti connessi al diritto d’autore degli artisti mandanti.

Sul palco Stefania Bonafede, Romina Bufano, Silvia Carusillo, Davide Cherstich, Antonio Ciarallo, Maria Condrò, Serena Di Marco, Andrea Dugoni, Giulia Francia, Alessandro Garbin, Mariella Gravinese, Lavinia Grizi, Mauro Leuce, Maria Concetta Liotta, Silvana Mariniello, Nunzia Mita, Romano Colette Michel, Alessandro Solombrino, Alessandra Silipo, Anna Tangredi, Davis Tagliaferro, Salvo Traina,  diretti da Sassanelli con l’aiuto regia di Davis Tagliaferro, Salvo Traina, (questi ultimi responsabili dell’iniziativa Palestra degli Attori di Artisti 7607), insieme ad Elisa Menchicchi.

Studio per un Giulio Cesare – Note di Regia

Quando abbiamo iniziato questa riscrittura/adattamento del “Giulio Cesare” di William Shakespeare, avevamo soprattutto l’intenzione di fare qualcosa di più vicino alla nostra realtà contemporanea, di rendere cioè i contenuti, i valori, i vizi e i vezzi, nonché le relazioni tra i personaggi, che conservano quasi totalmente i loro nomi originali e che sono alla base dell’opera originale, con un’ambientazione più immediatamente percepibile. 

È stato un processo lungo che ha avuto bisogno di vari stadi di allontanamento dalla prosa poetica shakespeariana e della parziale reinvenzione della storia.

La nostra storia è ora ambientata in un network televisivo, la cui direzione si trova alle prese con una riorganizzazione societaria e finanziaria.

Cesare sta per essere nominato Presidente con quote di maggioranza assoluta.

A lui si contrappone una fazione comandata da Bruto e da Cassio che temono questo cambiamento societario, come uno stravolgimento degli assetti di potere all’interno del consiglio di amministrazione che toglierebbe, secondo loro, qualsiasi possibilità di intervento e di interlocuzione da parte dei vecchi fondatori dell’impresa cooperativa.

Cassio è il sobillatore di Bruto.

Anche Porzia, moglie di Bruto, avrà una parte decisiva affinché Bruto sciolga le sue amletiche riserve e decida di mettersi a capo di questo gruppo che si opporrà al costituente nuovo assetto societario.

Le motivazioni che inducono Cassio a prendere posizione sono soprattutto di tipo personale: gelosie, ambizione insoddisfatta, invidia; il tutto mascherato da propositi di ben altra natura.

Bruto, pur essendo molto legato a Cesare, decide di sposare la linea di Cassio e attraverso lo strumento delle fake news e del mail bombing, ordiscono una campagna di discredito ai danni di Cesare che avrà esiti tragici per la sua salute.

Questa catena di eventi fa sì che Antonio prenda le parti di Cesare, colpito da infarto, e la vicenda prenda tutt’altra piega da quella desiderata dai ‘congiurati’.

Sullo sfondo di questa vicenda, si consuma una lotta sottile ma pervasiva tra due forze immateriali che coinvolgono tutti i protagonisti: le credenze magiche che si manifestano nella superstizione attraverso riti apotropaici e la volontà di far trionfare la morale quale segno dei valori repubblicani, contro quello che nell’opera di Shakespeare, viene rappresentato nel passaggio dall’ordine repubblicano della Roma delle origini, al futuro triumvirato di Antonio Pompeo e Ottaviano, prossimo a diventare imperatore.

Pensiamo che questo nostro intervento-studio possa essere una solida base sulla quale costruire un’ipotesi di spettacolo che possa interessare pienamente sia un potenziale pubblico e sia la platea dei partecipanti alla Palestra degli Attori di Artisti 7607, come in effetti già sta facendo, convogliando su di sé nuove energie e rinnovati entusiasmi.

I Solisti del Teatro – Via Flaminia, 118 – Roma

Biglietti € 5 e € 13

Prenotazioni tel. 380 7862654

UFFICIO STAMPA CARLA FABI E ROBERTA SAVONA
Carla:
carlafabistampa@gmail.com , 338 4935947 – Roberta: savonaroberta@gmail.com , 340 2640789
FB: https://www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavona/ – IG: https://www.instagram.com/ufficiostampafabisavona/?hl=it

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Otello teatro Ghione

Otello. Con: Mohamed Ba, Martino Duane, Giulia Galiani, Simone Ciampi, Ughetta D’Onorascenzo, Mauro Racanati, Antonio Rampino, Alessandra Scirdi, Marco Usai


“Otello” di William Shakespeare Teatro Ghione. Traduzione Patrizia Cavalli, regia Giuseppe Miale Di Mauro

Al Teatro Ghione di Roma, da giovedi 5 a domenica 15 marzo 2020, lo spettacolo “Otello” di William Shakespeare

Mettere in scena Otello oggi ha un senso civico e morale molto importante. In una società segnata da episodi di violenza sulle donne, raccontare questa storia scritta secoli fa deve far riflettere sulla genesi di certi problemi.

Noi, infatti, proveremo ad approcciare il testo come se non lo conoscessimo, come se fosse drammaturgia contemporanea inedita. Otello al Teatro Ghione.

Del resto Otello è una storia che parla dell’oggi in maniera chiara, un testo misogino, razzista, maschilista, in cui l’arrivismo e la sete di potere conducono in meandri oscuri del genere umano.

L’idea di avere un uomo nero al comando mi pare un gesto assolutamente rivoluzionario in questi tempi bui di accoglienza mancata e chiusure mentali.

La banda del Moro sarà una sorta di famiglia/clan che lotta, ama, odia e uccide. Restringeremo la storia in un microcosmo familiare che ci aiuterà a raccontare il mondo.

Come faceva Eduardo De Filippo nelle sue commedie: storie di famiglie che attraverso le loro vicende raccontavano il macrocosmo.

Il nostro Otello sarà una sorta di sabato e domenica senza il lunedì che mette a posto le cose.

Una vicenda collocata in un non tempo che strizza l’occhio al contemporaneo grazie alla magnifica traduzione di Patrizia Cavalli (commissionata da Carlo Cecchi) e alla recitazione degli attori che senza fronzoli caleranno le parole di Shakespeare in una verità fatta di carne al sangue.

Viva. Come lo sono le opere di Shakespeare. Immortali..

Orario spettacoli ore 21,00

Domenica ore 17,00

biglietti a partire da 23 euro

Teatro Ghione,  via delle Fornaci,37,Roma

Info:06 6372294

www.teatroghione.it

Relazioni con la stampa Teatro Ghione: Maurizio Quattrini:

Cell. 338/8485333 – e-mail: maurizioquattrini@yahoo.it

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Teatro Ghione Otello
ROMEO GIULIETTA 1

Teatro Ghione presenta “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, regia Selene Gandini

Teatro Ghione presenta “Romeo e Giulietta” lo spettacolo di William Shakespeare, regia Selene Gandini, con: Agostina Magnosi, Federico Occhipinti, Fabrizio Raggi, Marta Nuti, Matteo Fiori, Francesco Buttironi, Andrea Amato, Caterina Gramaglia, Marco Usai, Elvira Scalzi, Luca Alfonsi, Marinella Giraldi, Filippo Lemma.

Teatro Ghione presenta “Romeo e Giulietta”. Avventurarsi nel mondo Shakesperiano è un’impresa difficile.

Teatro Ghione presenta “Romeo e Giulietta”. Non sappiamo mai davvero dove ci porterà la creazione di una scena perché il verso del “Grande Bardo” contiene strade differenti, a volte opposte, che noi di volta in volta interpretiamo come specchio della nostra vita, del nostro sguardo sul mondo e i suoi attori.

Ci addentreremo in un’immaginaria gabbia che costringe i personaggi a vivere e sopravvivere; una prigione per uccelli di diversa specie, che si guardano, si cercano, si combattono, si amano e si uccidono.

La città di Verona è come se fosse il mondo intero intrappolato dalle sue leggi e Romeo e Giulietta sono vittime di questa costrizione.

L’umanità vive in cattività per mano di una società che non accoglie, non ascolta e non comprende i reali bisogni dell’individuo.

L’ordine apparente, creato dal potere e dalle sue leggi, trasforma la realtà a suo piacimento, offrendole la maschera dei diritti e dei doveri, privandola del suo vero aspetto.

Nell’opera di Shakespeare i protagonisti sono i giovani, quella parte di umanità incompresa e schiacciata e con la morte di Mercuzio, Tebaldo, Romeo e Giulietta, assistiamo alla sconfitta di un mondo, che oggi come allora, decide e agisce senza sentire.

La gabbia soffoca il desiderio di volare, tarpa le ali alla libertà di ciascuno, mettendo in luce le relazioni e i momenti di solitudine, facendo emergere i diversi comportamenti che l’uomo ha in pubblico o nel suo privato.

E’ un luogo di passaggio, un luogo di vita permanente, una struttura che osserviamo da lontano e in cui potremmo finire.

C’è chi si sentirà artefice di questa prigione, c’è chi la vivrà come naturale condizione, c’è chi la subirà, c’è chi la combatterà, ma è solo scendendo dal palcoscenico che capiremo come distruggerla.

La gabbia si trasformerà di volta in volta nella camera di Giulietta, nella sala da ballo dove i due protagonisti s’incontrano per la prima volta, sarà il luogo di scontro tra Montecchi e Capuleti fino a mutare il suo aspetto divenendo cripta e ospitando la morte dei i due giovani amanti.

Il nostro progetto ha come finalità quella di porre l’attenzione sulle mancanze che la società e il suo potere ha avuto ed ha ancora sull’uomo ed in particolare nei confronti dei giovani.

Ancora oggi assistiamo impotenti alle decisioni che il potere ha sulla vita delle persone ed è per questo che all’interno della compagnia di attori è stata scelta come protagonista un giovanissimo talento, un’attrice di 14 anni (l’età di Giulietta).

Sarà lei a parlare ai suoi coetanei, al mondo degli adolescenti, che ancora oggi vive con dolore il fatto di non essere ascoltato, accettato, aiutato, ma si rivolgerà anche al pubblico degli adulti, che dovrebbe sentirsi responsabile della gabbia di cui a volte è artefice.

Shakespeare ancora una volta ci da la possibilità di riflettere sui temi universali dell’uomo, del suo sentire e del suo agire e noi cercheremo di farlo al meglio delle nostre possibilità.

Orario spettacoli ore 21,00

Domenica ore 17,00

biglietti a partire da 23 euro

Teatro Ghione, via delle Fornaci,37, Roma

Info:06 6372294

www.teatroghione.it

Relazioni con la stampa Teatro Ghione: Maurizio Quattrini:

Cell. 338/8485333 – e-mail: maurizioquattrini@yahoo.it

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