Articoli

Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”.

Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”. Al Myllennium Award, che si è svolto il 14 luglio a Roma nella splendida cornice di Villa Medici, è stata presentata Mastri 4.0, una scuola per formare professionisti evoluti in grado di costruire in modo green. 


Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”. Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”Nasce la sezione MyBRICKS che nell’edizione 2022 premierà i migliori giovani mastri.

Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”. ROMA – Le agevolazioni fiscali messe a disposizione per il settore delle costruzioni hanno innescato un boom dell’edilizia, nonostante tutto, zoppicante.

Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”. In tutta Italia a fronte della crescita delle commesse, le imprese chiedono a gran voce la presenza di maestranze davvero formate.

Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”.
Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”.

Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”. Cosa sta accadendo? Dopo 15 anni di “rinunce” il mercato spinge per il ritorno di figure competenti.

Edilcassa conferma il boom per il settore edile del Lazio (+20% rispetto febbraio 2020), ma Ance evidenzia la presenza di un trend negativo dalla lenta ripresa (-15,7% di occupati dipendenti nelle costruzioni nel 2014 ed appena il +3,6 per cento di variazione nei primi 9 mesi del 2018).

La nuova formazione sta cercando di rispondere alla richiesta, consapevole della vera novità portata da Superbonus ed incentivi alla riqualificazione: scegliere un percorso formativo dedicato ai mestieri edili significa rispondere ad una domanda di lavoro di nuovo forte e remunerativa, dinamica e professionalizzante.

Ancora secondo i numeri di Edilcassa Lazio (l’Ente Bilaterale per la gestione del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti del settore edile e delle pmi dell’industria, per gli artigiani e per la cooperazione) c’è stato un incremento del 19% (dati Novembre 2019 – Novembre 2020) della massa salari dei lavoratori edili. Il lavoro è tornato, ma l’accesso è riservato ai professionisti preparati. 

In questo scenario prende il via, a Roma, il progetto Mastri 4.0, promosso da Impredo, azienda edile con un solido know-how ed una lunga esperienza cantieristica, che garantirà alle nuove generazioni un percorso di studi in grado di sviluppare un’attività professionale sicura e finalizzata all’apprendimento delle nuove tecniche costruttive a basso impatto ambientale.

Carpenteria e muratura, impiantistica idraulica ed elettrica, decorazione e falegnameria e project management sono le quattro aree previste dai percorsi di Mastri 4.0, la nuova scuola di specializzazione, ad iscrizione gratuita, che partirà ad Ottobre 2021 con un corso pilota destinato a ragazzi selezionati sulla base delle candidature che perverranno entro il 30 settembre prossimo.

Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”. Un percorso formativo moderno, messo a punto da professionisti navigati, che ha fra i suoi obiettivi il recupero di mestieri antichissimi ma intramontabili.

“Vent’anni fa io ero proprio come questi ragazzi – spiega Daniele D’Orazio, fondatore e amministratore di Impredo, direttore area sviluppo dell’associazione Remind Filiera immobiliare nonché ideatore di Mastri 4.0

La mia famiglia lavora da 50 anni nel settore dell’edilizia e perciò ho frequentato i cantieri fin da ragazzino; lì ho ricevuto gli insegnamenti che hanno fatto la differenza per il mio futuro.

Per tale motivo ho immaginato una Scuola dei Mestieri edili dove i ragazzi potranno ricevere quella stessa formazione che cambiò la mia vita.

Un progetto costruito per offrire ai giovani, fra i 18 e 30 anni, la possibilità di imparare un lavoro solido, remunerativo e fondamentale per la crescita del Paese.”

Con la proposta di percorsi completi, mirati e sostenibili Mastri 4.0 intende formare le competenze richieste dalle imprese di costruzioni e di infrastrutture.

In collaborazione con Edilcassa, attraverso Prevenzione Formazione Lazio (Pfl), che metterà a disposizione le aule durante la fase pilota del progetto, l’iniziativa formativa coniugherà teoria e training on the job nei cantieri Impredo dislocati in diversi quartieri di Roma.

Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”. “Mastri 4.0 è un luogo concepito per ragazzi che vogliano sviluppare competenze per l’inizio di un’attività professionale sicura – prosegue D’Orazio –

L’edilizia è fra i motori della nostra economia e oggi più che mai c’è bisogno di professionisti, capaci ed esperti, in grado di proseguire il lavoro dei tanti mastri di bottega che hanno reso grande l’Italia”.

Mastri 4.0 è stato presentato mercoledì 14 luglio al Myllennium Award 2021, il premio rivolto ai giovani under 30, tenutosi nella splendida cornice di Villa Medici a Trinità dei Monti, a Roma. Nelle ultime sei edizioni Myllennium Award ha premiato oltre 200 giovani in grado di distinguersi per spirito di innovazione e creatività.

Suddiviso in 9 aree il premio dal 2022 si arricchisce di una nuova sezione MyBRICKS, realizzata in collaborazione con la Scuola Mastri 4.0 ed Impredo, che sarà inserita nel bando 2022 e premierà i migliori giovani mastri, selezionati da un comitato scientifico di cui fa parte Daniele D’Orazio, direttore della scuola Mastri 4.0.

“Nella nostra scuola i Mastri del futuro, grazie al coinvolgimento dei migliori professionisti, – conclude D’Orazio – impareranno a lavorare in cantiere sfruttando la tecnologia messa a disposizione da software evoluti, in grado di impattare notevolmente sulla sostenibilità delle costruzioni edili.

Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”. I ragazzi apprenderanno inoltre le tecniche di costruzione e studieranno i materiali in grado di dare forma ad un’edilizia sempre più green e sostenibile”.

Il corso pilota, della durata di due mesi, inizierà in autunno ed avrà la durata complessiva di circa 180 ore (100 in aula ed 80 di laboratorio cantiere con un impegno settimanale di circa 25 ore). Il tirocinio sarà remunerato con 500 euro su base mensile.

Le lezioni saranno riservate a ragazzi tra i 18 ed i 30 anni che condividono l’obiettivo di immaginare un futuro delle professioni edili più competente e sicuro per l’Italia.

Le candidature dovranno pervenire all’indirizzo mail iltuofuturo@mastriquattropuntozero.it entro il 30 settembre 2021. Info https://mastriquattropuntozero.it/

Mancano mastri competenti. Il boom “zoppo” dell’edilizia”. Impredo è stata fondata nel 2014 da Daniele D’Orazio, in sinergia con un gruppo di imprenditori e professionisti dalla pluriennale e consolidata esperienza nel settore Real Estate.

Azienda edile con alle spalle un solido know how ed una lunga esperienza cantieristica nei settori dell’edilizia residenziale, civile, industriale, direzionale, scolastica e alberghiera, Impredo realizza prodotti immobiliari attrattivi ed in linea con le richieste del mercato grazie ad un team esperto e affidabile composto da oltre 100 professionisti.

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/marco-bocci-al-tor-bella-monaca-teatro-festival/

https://www.buonaseraroma.it/giovanni-guidi-ojos-de-gato-un-omaggio-a-gato-barbieri/

Villa Medici Roma concorso borsisti 2021/2022.

Villa Medici Roma concorso borsisti 2021/2022. L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ha il piacere di annunciare l’apertura imminente del concorso di selezione dei borsisti.


Villa Medici Roma concorso borsisti 2021/2022. Concorso che sarà ospitato a Villa Medici a Roma a partire da settembre 2021 per una residenza di creazione, di sperimentazione o di ricerca della durata di 12 mesi.

Villa Medici Roma concorso borsisti 2021/2022. Il concorso si rivolge ad artisti, creatori e creatrici, ricercatori e ricercatrici già affermati, francofoni, senza criteri di nazionalità.

È possibile candidarsi in tutte le discipline della creazione artistica e dei mestieri dell’arte, così come in storia e teoria delle arti, in restauro di opere d’arte o monumenti.

I borsisti beneficiano di una borsa di residenza assegnata mensilmente e dispongono di un appartamento individuale ammobiliato, oltre che di uno spazio di lavoro (atelier o ufficio in funzione delle discipline e delle disponibilità).

Villa Medici è inoltre dotata di una biblioteca che conta circa 37.300 volumi con un fondo antico, in particolare musicale, di una sala proiezioni (100 posti a sedere) e di un laboratorio fotografico.

Il numero massimo di borse di residenza attribuite per il periodo 2021-2022 è fissato a sedici. Possono essere ospitati a Villa Medici anche i coniugi e i figli dei borsisti, nei limiti delle capacità di accoglienza dell’Accademia.

Le candidature devono essere presentate sotto forma di una nota che illustri un progetto preciso e descriva i temi di ricerca, la natura dei lavori e le motivazioni del soggiorno a Villa Medici.

Sono ammesse le candidature collettive; in tal caso, ogni membro del collettivo riceve una borsa mensile.

Villa Medici, luogo di vita e di lavoro dei borsisti, è situata sulla collina del Pincio, nel centro storico di Roma.

Villa del XVI secolo con un giardino di sette ettari, è circondata da un lato dal parco di Villa Borghese e dall’altro dal convento di Trinità dei Monti.

Ancorata nel cuore di una grande capitale europea e artistica che non smette di ispirare tutte e tutti coloro che accoglie, la residenza dell’Accademia di Francia a Roma offre ai suoi borsisti uno spazio-tempo interamente dedicato alle loro pratiche e ricerche, in un luogo di sperimentazione al crocevia delle discipline artistiche e in risonanza con altre istituzioni culturali internazionali.

La presenza di sedici borsisti a Roma è un momento propizio per gli incontri e gli scambi, tra i borsisti stessi e con l’equipe dell’Accademia, ma soprattutto con il pubblico e gli attori della scena culturale e artistica romana, italiana ed europea.

Curatori, artisti invitati, responsabili di istituzioni, ricercatori, galleristi, collezionisti, operatori della rete francese a Roma come l’Institut français Italia o l’École française de Rome, e le Accademie straniere (diciassette a Roma).

Per tutta la durata del soggiorno, i borsisti beneficiano del supporto artistico e tecnico dell’équipe dell’Accademia, e sono incoraggiati a partecipare alla vita dell’istituzione e agli eventi che fanno parte del programma artistico e culturale seguendo un approccio interdisciplinare.

Tra le iniziative tradizionali in calendario, la Notte Bianca in autunno, l’esposizione annuale dei borsisti in estate, manifestazioni diversificate durante tutto l’anno e il festival ¡Viva Villa! in Francia.

La residenza annuale a Villa Medici è un’esperienza globale che si nutre delle diverse attività dell’Accademia come istituzione poliedrica, rivolta all’Europa e al Mediterraneo allo stesso tempo. Luogo di grande patrimonio, laboratorio di creazione e di ricerca, centro d’esposizione e di performance, casa di ricercatori in storia dell’arte e giardino rinascimentale eco-responsabile aperto ai visitatori.

Come candidarsi?

Le candidature possono essere presentate dal 12 gennaio (ore 12:00) al 12 febbraio 2021 (ore 12:00) (Central European Time) esclusivamente sulla piattaforma dematerializzata dedicata al concorso, accessibile a questo link:

I candidati e le candidate devono avere più di diciotto anni il giorno della scadenza per la presentazione delle candidature.

Le fasi di preselezione, audizione e selezione saranno effettuate da una giuria composta da personalità qualificate nominate dal Ministero della Cultura.

Al termine delle audizioni, la giuria delibera e redige la lista dei candidati di cui propone la nomina alla ministra della Cultura.

I borsisti sono nominati per decreto della ministra della Cultura per un periodo massimo di 12 mesi.

Il regolamento del concorso, l’elenco dei membri della giuria, i documenti necessari per la presentazione delle candidature e i report annuali della giuria dal 2016 al 2019 possono essere consultati sul sito dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici al seguente indirizzo:

Informazioni sul concorso di selezione dei borsisti:

www.villamedici.it
concourspensionnaires@villamedici.it

A proposito dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici:

Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione culturale francese avente sede dal 1803 a Villa Medici, villa del XVI secolo circondata da un parco di sette ettari e situata sulla collina del Pincio, nel cuore di Roma.

Ente pubblico dipendente dal ministero della Cultura francese, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici svolge tre missioni complementari.

Ospitare artisti e artiste, creatori e creatrici, storici e storiche dell’arte di alto livello in residenza annuale o per soggiorni più brevi. Realizzare un programma culturale ed artistico che interessa tutti i campi dell’arte e della creazione e che si rivolge ad un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il proprio patrimonio architettonico e paesaggistico e le proprie collezioni.

Ritrovate a questo link la lista dei borsisti dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici fin dalla sua creazione: https://www.villamedici.it/ex-borsisti/

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

Direttore: Sam Stourdzé

Viale Trinità dei Monti, 1 – 00187 Roma

T +39 06 67611

Sito web ufficiale: villamedici.it

Contatti:

Ufficio stampa per l’Italia
Elisabetta Castiglioni
info@elisabettacastiglioni.it
T +39 328 4112014

Ufficio stampa per la Francia e l’estero
Babel Communication, Isabelle Baragan
isabellebaragan@orange.fr
T +33 06 71 65 32 36

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/the-best-of-1-teatro-villa-pamphilj/

https://www.buonaseraroma.it/wp/2020/12/23/vasco-rossi-e-sting-sono-i-premi-tenco-2020-artisti/

“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici

“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici. Una mostra organizzata dall’Académie de France à Rome — Villa Médicis a cura di Noëlle Tissier


“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici. Con il sostegno delle gallerie d’arte: Almine Rech e Perrotin, dal 15 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021

“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici. Ingresso: Biglietto doppio per la mostra e la visita guidata di Villa Medici e dei giardini: Intero: € 12; ridotto € 6 Biglietto solo per la mostra: € 6 Accesso gratuito per persone sotto i 18 anni.

L’opera di Johan Creten parla al turbamento interiore di ognuno di noi, come individui ma anche come società, trattando temi come la natura, la femminilità, il potere, la politica e la spiritualità.

Gay Gassmann, “T Magazine – The New York Times”

Inizialmente prevista nella primavera scorsa e rimandata a causa dell’emergenza Covid-19, sarà finalmente aperta a Roma, all’Académie de France à Rome — Villa Médicis, la mostra “I Peccati”, di Johan Creten, in programma da giovedì 15 ottobre 2020 fino a domenica 31 gennaio 2021.

Si tratta di un’esposizione che raccoglie per la prima volta in Italia un insieme di cinquanta cinque opere in bronzo, ceramica e resina, affiancate ad alcune opere storiche di Lucas Van Leyden (1494-1533),

Hans Baldung (1484-1545), Jacques Callot (1592-1635), Barthel Beham (1502- 1540) e Paul van Vianen (1570-1614).

Classe 1963, Johan Creten è un artista precursore, inclassificabile e controcorrente che si è distinto nel panorama artistico degli ultimi anni in quanto figura forte, enigmatica e intrigante.

Dotato di una visione estremamente attuale della nostra società, ha saputo ritagliarsi uno spazio specifico all’interno della scena internazionale della creazione contemporanea.

Distintosi fin dagli anni Ottanta per l’uso innovativo della ceramica, è attualmente considerato una figura di spicco nel campo dell’arte contemporanea.

Creten parla di “Slow art” e della necessità di un ritorno all’introspezione: il suo è un movimento che va dalla miniatura alle figure monumentali e che ci permette di appropriarci del nostro tempo facendoci immergere in un’esplorazione del mondo con i suoi tormenti individuali e sociali, per un viaggio pieno di sorprese ed emozioni.

Tra le sue caratteristiche più peculiari vi è un uso particolarmente virtuoso del bronzo nella realizzazione di sculture monumentali: un significativo esempio è rappresentato da “De Vleermuis – Il pipistrello”, che sarà esposto proprio nei giardini di Villa Medici nel corso della mostra.

Le sue sculture, realizzate appositamente per questa occasione tra il 2019 e il 2020, si aggiungono alle opere che scandiscono la sua carriera dagli anni Ottanta ad oggi e saranno abbinate a stampe, arazzi e bassorilievi del XVI XVII secolo appartenenti alla sua collezione personale.

Le opere storiche scelte dall’artista sono veri e propri riferimenti al suo processo creativo e ne rivelano le preoccupazioni, sia dal punto di vista artistico che storico, politico e filosofico.

L’intreccio di queste opere all’interno dell’esposizione stravolge la nostra percezione da molteplici punti di vista, mettendo in discussione il futuro dell’umanità proprio attraverso il passato.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Colin Lemoine e Nicolas Bourriaud, un’introduzione di Noëlle Tissier e fotografie di Gerrit Schreurs.

IL PERCORSO

La prima sala si apre con una serie di creazioni e ri-creazioni di opere concettuali del 1986.  Accanto a “The Garden” (realizzato nel 1996-97  durante  la  residenza dell’artista a Villa Medici) e a opere più significative come “Présentoir d’Orange” (1989-2017) e “Plantstok” (1989-2012)

Questa sala mette in discussione il nostro rapporto con l’introspezione e la consapevolezza di noi stessi, evocando il concetto di paradiso perduto e di tentazione.

Nella seconda sala, una nuova monumentale opera in resina “Muses et Méduses”, iniziata nel 2005 e completata nel 2019, dialoga con brani della famosa serie metonimica “Odore di Femmina” (iniziata nel 1998) sulla seduzione, l’ambiguità dei sentimenti e le relazioni umane.

Una terza sezione riunisce opere altamente politiche tra cui il bronzo “Il prezzo della libertà” (2015), “Couch Potatoes” (1997) e una nuova serie di ceramiche, “Wargames” (2019).

Lungo la scalinata, si affaccia un gruppo di enigmatici bronzi a sollevare la questione della coscienza morale in una società coinvolta in un continuo movimento, in profonda mutazione.

La scultura monumentale “The Herring” domina l’ultima sezione con i suoi 5 metri di altezza.

Una nuova scultura, realizzata in collaborazione con gli storici laboratori della Porzellanmanufaktur Augarten, rivisita una porcellana di Doccia e sarà presentata al pubblico per la prima volta.

Diffusa in tutto lo spazio, una nuova serie di “Bolders” in gres smaltato invita il pubblico a sedersi, prendere tempo, osservare le opere per scoprirne le connessioni e immergersi in magnifici dettagli: superfici di vetro scintillanti, significati nascosti e metafore.

“Con Johan Creten, i peccati non sono sette di numero.

Sette, questa cifra implacabile, pari al numero dei sacramenti nella Bibbia e dei colli di Roma.

Qui, i peccati sono infiniti e illimitati, inesauribili. 

Non sono numerabili, ma solo designabili. I peccati non sono tutti capitali, essi possono essere imperiali, imperiosi, periferici, insidiosi, insignificanti, invisibili.

Sono sempre al disotto del calcolo e del linguaggio.

I sette peccati capitali valgono poco a confronto della bassezza, la barbarie, la noia, la mutilazione, il rimpianto, la melanconia ed il terrore, in breve, la vita.

Così, le sculture di Johan Creten non hanno nulla a che vedere con la morale o la sanzione, la ghigliottina o la censura.

Esse parlano dei peccati, parlano della vita che infonde desiderio e dolore, speranza e pena, lussuria e collera, amore e morte, Eros e Thanatos.

Parlano della vita anfibia, tra Stige e Paradiso.

Parlano della vita pulsionale, quando i cuori battono, quando i serpenti si attorcigliano, quando si spiegano le ali, quando si aprono le vulve, quando si sposta la tenda ed appare infine la verità nuda, quella Medusa ipnotica.”

Il peccato non sarà poi in fondo la forma stanca della purezza? Non indica forse la nostra condizione di uomini estremamente fallibili? 

Il peccato non è forse, per riprendere le parole di Victor Hugo, una meravigliosa “gravitazione?”

Colin Lemoine

JOHAN CRETEN

© Clair Dorn

Nato nel 1963 in Belgio, Johan Creten è uno scultore fiammingo con sede a Parigi.

Lavora in tutto il mondo, dall’Aia a New York, da Miami a Città del Messico.

Ha esposto in particolare nelle sale rinascimentali del Louvre in dialogo con Bernard Palissy e al Museo Eugène Delacroix di Parigi, al Museo d’Arte Bass di Miami, alla Biennale di Istanbul, al MAMCO di Ginevra e al Museo Middelheim di Anversa.

Nel 1986, ha eseguito la sua prima performance nella metropolitana di Parigi in collegamento con la scultura “La Langue” (La Lingua), che esplora l’ambiguità semantica tra l’organo e i mezzi espressivi.

Nel 1991, espone a Sète (Francia) dopo la sua residenza a Villa Saint-Clair.

Nel 1994, un folto gruppo di ceramiche monumentali “politiche” è stato presentato da Christian Bernard a Villa Arson.

Nel 1996, è residente dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.

E nel 1998 presenta la sua prima mostra alla Robert Miller Gallery di New York con la sua emblematica serie “Odore di Femmina”. Nel 2000 vive in Messico e in Arizona.

Nel 2003, ha tenuto la sua prima mostra personale al Bass Museum of Art di Miami.

Tra il 2004 e il 2007, è stato il primo artista a completare una residenza presso la Manufacture Nationale de Sèvres in Francia.

Nel 2005, ha esposto una serie di opere in porcellana e gres di Sèvres nelle sale rinascimentali del Louvre in dialogo con Bernard Palissy.

Nel 2008, inizia la sua collaborazione con la Perrotin Gallery di Miami, con la mostra “Strange Fruit”.

Nel 2011, entra a far parte della galleria Almine Rech Brussels e Transit (Mechelen, Belgio) con la quale lavora dal 1990.

Nel 2009 è stato nominato per il Premio della Cultura fiamminga.

Nel 2013, è invitato e detiene la “cattedra” presso la Alfred University nello Stato di New York.

Nel 2014 gli è dedicata una grande mostra personale “La tempesta” al Museo Middelheim di Anversa.

Nel 2014, inizia a progettare l’opera monumentale “De Vleermuis”. Iniziato in occasione di Leeuwarden-Friesland Capitale Culturale Europea 2018, per la città di Bolsward nei Paesi Bassi.

Nel 2015, un’intera sala è dedicata al suo lavoro nella mostra “CERAMIX” al Bonnefantenmuseum di Maastricht e poi alla Maison Rouge di Parigi nel 2016.

Nel 2016, investe il Centre Régional d’Art Contemporain di Sète con una grande retrospettiva “La Traversée” che riunisce una sessantina di sculture storiche e originali in ceramica e bronzo.

Nel 2017, presenta una nuova serie di sculture “8 Gods” alla galleria Almine Rech di Bruxelles, in mostra al Petit Palais per la FIAC (On Site).

Mostra anche il suo lavoro a Istanbul con “Between Day and Dream” alla Galleria Pilevneli.

Nel 2018, “Sunrise/Sunset” viene presentato alla galleria Perrotin di Parigi, aprendo su un monumentale “De Gier” in bronzo di 4,80 metri presentato nel cortile.

Contemporaneamente, inaugura una grande mostra personale al Beelden aan Zee Museum dell’Aia, “Naked Roots / Naakte Wortels”, tanto sensuale quanto coinvolgente.

Nel 2019, presenta una selezione di alcune sculture monumentali in bronzo per il Parco delle Sculture I Pilane in Svezia, tra cui “De Vleermuis”, esposto sul piazzale del Petit Palais per la FIAC in ottobre.

Per il 2020, parallelamente alla mostra “I Peccati” presentata all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Johan Creten presenterà una mostra personale alla Perrotin Gallery di Parigi dal 17 ottobre al 20 dicembre 2020, intitolata “Entracte”.

L’opera di Johan Creten è rappresentata dalla Perrotin Gallery di Parigi, New York, Hong Kong, Seoul, Tokyo e Shanghai; dalla Almine Rech Gallery di Bruxelles e dalla Transit Gallery di Mechelen.

«L’opera di Johan Creten parla al turbamento interiore di ognuno di noi, come individui ma anche come società, trattando temi come la natura, la femminilità, il potere, la politica e la spiritualità.»

Gay Gassmann, T Magazine – The New York Times.

«Le sue sculture abitano uno spazio tra due mondi, un’intercettazione surrealista ed espressionista del sogno erotico e della fisicità brutale.»

Claudia Barbieri, The New York Times.

NOËLLE TISSIER © Marc Domage 

Nata nel 1949 a Ourouer-les-Bourdelins in Francia, Noëlle Tissier si è diplomata alla Scuola Nazionale di Arti Decorative di Limoges e alla Scuola Nazionale d’Arte, Villa Arson a Nizza. Come scultrice, dal 1973 al 1990 ha esposto le sue opere in Francia e all’estero in varie istituzioni pubbliche e private, musei, luoghi d’arte contempo- ranea e gallerie.

Dal 1978 al 1987, ha insegnato scultura e ceramica alla Scuola di Belle Arti di Tolone, ed è stata poi direttrice della Scuola Municipale di Belle Arti di Sète dal 1987 al 1997.

Nel 1987, ha fondato a Sète, Francia, la residenza per artisti Villa Saint-Clair, che ha diretto fino al 1997, e l’edizione di Villa Saint-Clair dedicata ai libri d’artista.

Curatrice dal 1988, Noëlle Tissier ha fondato e diretto un programma di residenza per artisti francesi ad Asaka City, in Giappone, dal 1993 al 1997, e ha promosso scambi tra Francia e Giappone con varie istituzioni.

Dal 2006 al 2009 ha presieduto l’Associazione francese dei centri d’arte (d.c.a).

Dal 1997 al 2018 ha fondato e diretto il Centro Regionale d’Arte Contemporanea Occitana (CRAC) di Sète.

Noëlle Tissier è membro del Consiglio di Amministrazione dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.

Académie de France à Rome — Villa Médicis

Viale Trinità dei Monti, 1 – Roma

Infoline: +39 06 67611

Info e prenotazioni:

Académie de France à Rome — Villa Médicis

Direttore: Sam Stourdzé

Sito web ufficiale: villamedici.it

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/didattica-che-spettacolo-teatro-villa-pamphilj/

 

 

“I Peccati” Johan Creten a Villa Medici