Teatro Gioiello (Torino) “Ti spacco il Musical”, musiche originali di Erik Bosio, coreografie Fabrizio Prolli
DAL 3 AL 5 MAGGIO 2024 TEATRO GIOIELLO
Lo spettacolo per chi ama, ma soprattutto per chi odia il musical!
Dopo il grande successo di “7 spose per 7 fratelli BAZ, coadiuvato da quattro performer, torna a teatro con uno spettacolo comico a metà tra la stand up comedy e musical.
Ti spacco il musical è uno show del tutto nuovo e originale, unico nel suo genere, che, alternando monologhi e canzoni, prende spunto dai più famosi musical della storia, da West Side Story a Grease, da Cats a Il Re Leone.
Lo spettacolo è un’esplosione di energia, ironia e satira, che mette alla berlina i cliché e gli stereotipi del genere musicale, ironizzando su ignoranza, razzismo e sulla società dominata ormai dai social.
Biografia
Marco Bazzoni, noto anche come Baz, è un comico, attore teatrale, conduttore radiofonico e cantante italiano.
Nato il 16 gennaio 1979 a Sassari, Bazzoni ha avuto una carriera variegata nel mondo dello spettacolo.
Diamo un’occhiata più da vicino al suo viaggio:
Inizio carriera e riconoscimenti:
Dopo aver completato gli studi a Sassari, Bazzoni ha lavorato come animatore turistico.
Tuttavia, la sua passione per lo spettacolo lo ha portato a trasferirsi a Milano, dove ha frequentato varie scuole di recitazione, improvvisazione e canto.
Si è fatto conoscere esibendosi nei cabaret milanesi e ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il primo premio al “Festival del cabaret” di Martina Franca nel 2005.
Nel 2006 vince il Premio Ettore Petrolini a BravoGrazie e il Premio Walter Chiari come rivelazione comica dell’anno.
Bazzoni è diventato un membro regolare del cast dello show di Italia 1 “Colorado”, dove ha interpretato personaggi come superBAZ (il lettore multimediale) e il cantante Gianni Cyano.
Televisione e radio:
Oltre a “Colorado”, Bazzoni è apparso in vari programmi televisivi, tra cui “Giass”, “Quelli che il calcio”, “Maurizio Costanzo Show” e “Buona Domenica”.
Ha inoltre condotto il programma radiofonico “Tutti pazzi per RDS” insieme a Rossella Brescia e Giacomo “Ciccio” Valenti su RDS.
Teatro Gioiello (Torino) “Ti spacco il Musical”.
Spettacoli teatrali e musicali:
Le esibizioni dal vivo di Bazzoni includono monologhi, imitazioni e canto.
Per migliorare le sue capacità vocali, ha studiato con Seth Riggs a Los Angeles, che ha allenato artisti come Michael Jackson, Ray Charles e Madonna.
Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo, “School of Baz”, e nel 2013 la Sony Music ha pubblicato un album del suo personaggio Gianni Cyano intitolato “Un album del Canto”.
Bazzoni si è anche esibito al rinomato Hollywood Comedy Store nel maggio 2016.
Progetti in corso:
Attualmente è protagonista a Torino teatro Gioiello con Ti spacco il Musical.
L’umorismo, la versatilità e la dedizione di Bazzoni lo hanno reso una figura amata nello spettacolo italiano.
Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”. Con Cristian Catto, Clifford Bradshaw – Christine Grimandi, Fraulein Schneider, Fabio Bussotti, Herr Schultz – Giulia Ercolessi, Fraulein Kost – Niccolò Minonzio, Ernst Ludwig
Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”, scene Rinaldo Rinaldi, costumi Maria Filippi, direzione musicale Giovanni Maria Lori, coreografie Luciano Cannito, Regia Arturo Brachetti e Luciano Cannito
Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”. Prima nazionale 10 ottobre 2023
Da ottobre 2023 a febbraio 2024 nei migliori teatri italiani:
Dal 10 ottobre 2023 prende il via CABARET – the musical, la nuova attesa produzione che trasporterà il pubblico nella sfrenata Berlino degli anni 30 ad un passo dall’avvento del nazismo, tra eccessi, privazione delle libertà, decadenza e contraddizioni quotidiane, in un momento storico distante ma nello stesso tempo anche molto attuale.
Cabaret, prodotto da Fabrizio Di Fiore Entertainment con la regia di Arturo Brachetti e Luciano Cannito sarà in tour in Italia fino a febbraio 2024. Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”
Irriverente, piccante, spettacolare, divertente, cinematografico, Cabaret è uno di più famosi musical di sempre. Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”
L’omonimo film di Bob Fosse con Liza Minnelli vinse ben 8 Oscar e quest’anno si celebrano i 50 anni di quella incredibile cerimonia. Come musical a Broadway e a Londra, vinse innumerevoli premi nelle varie edizioni.
La storia è basata su personaggi ed eventi veri, successi a Berlino e descritti nel romanzo autobiografico “Goodbye to Berlin” di Cristopher Isherwood che passò tre anni della sua vita proprio in questa incredibile città, a cavallo degli anni Trenta.
La Berlino che sarà raccontata è la più vicina possibile a quella che era nella realtà, con i suoi Cabaret, i suoi bordelli, la sua frenetica vita notturna, le sue incredibili correnti artistiche che facevano di questa capitale il crogiuolo di artisti, liberi pensatori e gente comune, di cui la maggior parte inconsapevole dell’avvento del nazismo.
Lo spettacolo narra la storia di un americano sbarcato a Berlino che incontra e si innamora di Sally (Diana Del Bufalo), ragazza inglese dai liberi costumi. Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”
Condividono una stanza in una pensione modesta, tenuta da una anziana zitella tedesca innamorata a sua volta di un fruttivendolo ebreo.
Fulcro della narrazione è il Cabaret Kit Kat Club dove EMCEE, un presentatore ambiguo e irriverente (Arturo Brachetti), si prende gioco della libertà sessuale e del potere.
Alla fine, l’arrivo del nazismo spegne questa libertà di pensiero e di costumi per lasciar posto al periodo nero che tutti conosciamo e che la storia punirà.
Lo spettacolo, messo in scena da Arturo Brachetti e Luciano Cannito, corre veloce, con un ritmo da montaggio cinematografico, senza censura e pregiudizi, snodandosi tra numeri musicali conosciutissimi come “Cabaret, Wilkommen, Money Money“, ricreati al massimo della loro brillantezza e spettacolarità e la storia più umana e toccante delle due coppie di innamorati, poi travolti da un destino ineluttabile.
Cabaret è uno spettacolo rutilante, decadente, lussuoso e scioccante allo stesso tempo, quale era la Berlino di 100 anni fa, ma nello stesso tempo così attuale e vicina agli argomenti che appaiono sulle testate dei nostri quotidiani. Cabaret, con la sua iconica colonna sonora suonata dal vivo, si annuncia dunque come uno spettacolo contemporaneo, a tratti provocatorio, che esplora temi di politica, amore, e libertà personale in un’epoca di grande incertezza, offrendo nuovi spunti di riflessione.
Le scene sono firmate da Rinaldo Rinaldi, i costumi da Maria Filippi, la direzione musicale da Giovanni Maria Lori. Tutte figure di spicco nel mondo del musical e del teatro internazionale che daranno una nuova luce a questo titolo e renderanno questo allestimento totalmente diverso dalle edizioni precedenti. Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”
REGIA
Arturo Brachetti è un artista italiano, famoso e acclamato in tutto il mondo, considerato univocamente il grande Maestro del trasformismo internazionale. In molti paesi è considerato un mito vivente nel mondo del teatro e della visual performing art. Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”
La sua carriera comincia a Parigi, dove, come unico trasformista al mondo, reinventa e riporta in auge l’arte dimenticata di Fregoli, diventando per anni l’attrazione di punta del Paradis Latin.
Oggi, dopo 40 anni dal debutto di Parigi, Brachetti è il più grande attore-trasformista del mondo.
Arturo come regista e direttore artistico mescola sapientemente trasformismo, comicità, illusionismo, giochi di luci e ombre, e amalgamandoli con poesia e cultura. In Italia e all’estero ha diretto spettacoli e concerti oltre a commedie e musical di successo.
Tra tutti spicca il rapporto “storico” e speciale con Aldo, Giovanni e Giacomo, di cui è il regista teatrale sin dagli esordi con I Corti, fino a oggi. Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”
Luciano Cannito Direttore Artistico Teatro Alfieri e Teatro Gioiello di Torino, direttore artistico dell’Accademia di Arti Performative Art Village e Presidente del Teatro Nazionale di Napoli.
Ha creato circa 80 spettacoli rappresentati nei più grandi teatri del mondo, dal Metropolitan di New York, all’Orange County di Los Angeles, alla Scala di Milano, al Bolshoi di Mosca, al Teatro Nazionale di Hong Kong, all’Opera di Bordeaux, all’Opera di Avignon, al teatro Nazionale di Tallin in Estonia, a Tel Aviv, a Taiwan, all’Opera di Nizza.
Ha diretto il Teatro San Carlo di Napoli e il teatro Massimo di Palermo, ha realizzato un film per il cinema (La lettera), ha diretto opere liriche, musical, spettacoli di prosa e grandi eventi come La Notte della Taranta, show live e televisivo con 200 mila persone di pubblico.
Ha collaborato con grandi nomi della cultura e dello spettacolo come Roberto De Simone, Carla Fracci, Maya Plisetskaya, Lucio Dalla, Maria De Filippi, Altan, Franco Zeffirelli, Mistilav Rostropovich. Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”
DIREZIONE MUSICALE
Giovanni Maria Lori nella sua carriera è stato direttore e supervisore musicale, direttore d’orchestra, ma anche autore delle musiche e arrangiatore di moltissimi musical e tantissime produzioni teatrali di altissimo livello. Teatro Alfieri di Torino “Cabaret”
Inoltre, è autore interno Mediaset per sigle e sottofondi, scrive le musiche per noti canali Tv, ha insegnato canto in “Amici”, è autore delle canzoni di varie produzioni televisive e di molti cortometraggi.
Scrive e dirige gli archi per gli album di Chiara Galiazzo e Lorenzo Fragola, entrambi vincitori di X Factor e per quest’ultimo anche delle cover cantate a San Remo. Arrangia anche per Francesco Sarcina, Giulia Luzi e i Maneskin. Nel 2017 ha arrangiato il medley cantato da Robbie Williams per XFactor.
SCENE E COSTUMI
Le scene sono firmate da Rinaldo Rinaldi, propugnatore dell’arte pittorica come forma d’arte applicata.
Rinaldi si è prodigato per svilupparne al massimo le possibilità in campo scenografico, cercando di coniugare la tradizione con la ricerca di nuovi materiali da applicare alle grandi dimensioni.
Ricordiamo alcuni allestimenti internazionali sia per la prosa come (Il mercante di Venezia per il Teatro Odeon di Parigi, Il lutto si addice ad Elettra per il Teatro Argentina di Roma) sia per lirica (Oberon per La Scala di Milano, L’incoronazione di Poppea per il Maggio Musicale Fiorentino, Demofoonte per il Teatro di Ravenna e il Festival di Salisburgo, Otello per il New National Theater di Tokyo, Manon Lescaut per il Teatro La Fenice di Venezia.
I costumi sono ideati e realizzati da Maria Filippi, costumista teatrale e cinematografica che ha lavorato nei maggiori teatri italiani. Importante la collaborazione con la Compagnia Carla Fracci-Menegatti per cui firma scene e costumi per diversi spettacoli.
Per l’Arena di Verona ha organizzato la realizzazione dei costumi per le tre produzioni di Franco Zeffirelli (Carmen, Il Trovatore, Aida).
Lavora alla realizzazione dei costumi per la compagnia di danza del Teatro dell’Opera di Roma per vari spettacoli ricordiamo tra tutti di Beppe Menegatti, Turandot, principessa chinese con Ferruccio Soleri.
Ha firmato gli allestimenti di Aleksandr Blok e Marina Cvetaeva per il Festival Sostakovic del Teatro dell’Opera, e i costumi per Il Direttore del teatro di Mozart e La canterina, regia di M. Carniti, Teatro dell’Opera di Losanna, Teatro Lirico di Cagliari.
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Torino Jazz Festival XI edizione. Dal 22 al 30 aprile 2023www.torinojazzfestival.it 9 giorni di programmazione, 93 appuntamenti di cui 49 concerti, 234 musicisti, 62 luoghi sparsi in tutta la città
Il Torino Jazz Festival 2023, che vede il ritorno di Stefano Zenni alla direzione artistica, è un progetto della Città di Torino.
Torino Jazz Festival XI edizione. Realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura, Main Partner Intesa Sanpaolo e IREN, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino, e in collaborazione con Fondazione CRT e OGR Torino.
Il Festival, quest’anno all’undicesima edizione, si svolgerà dal 22 al 30 aprile e ha in programma oltre ai concerti ‘Main Events’ (in prevendita dal 6 marzo) e a quelli ‘Jazz Cl(h)ub’ (il cui cartellone definitivo sarà disponibile nei primi giorni di aprile) numerosi appuntamenti tra cui Jazz Talks (incontri, conferenze), Jazz Blitz, Jazz Meeting e Jazz Special.
Nove giorni di programmazione durante i quali sono previsti 93 appuntamenti organizzati in 62 luoghi sparsi in tutta la città. Torino Jazz Festival XI edizione
Il ‘main program’ di quest’anno, non avrà un’unica sede ma sarà diffuso sul territorio. Ospiteranno i concerti: OGR Torino, il Teatro Vittoria, Hiroshima Mon Amour, il Teatro Alfieri, il Teatro Monterosa, l’Aula Magna del Politecnico, la Casa Teatro Ragazzi e Giovani, il Conservatorio di Torino Giuseppe Verdi, il Bunker, l’Auditorium Giovanni Agnelli e la Sala500 del Lingotto.
Al TJF XI suoneranno 234 artisti, nazionali e internazionali, dai musicisti emergenti alle grandi figure della scena mondiale. Torino Jazz Festival XI edizione
I concerti si terranno in ambienti, spazi, teatri e club distribuiti sul territorio urbano, senza un centro di riferimento, ma risuonando nei diversi ambiti della città.
Lo spettro stilistico toccherà tutti gli ambiti del jazz e promuoverà la conoscenza delle grandi figure storiche (Kenny Barron, Roberto Ottaviano, Steve Coleman ecc), la scoperta dei migliori innovatori attuali (Nilssen-Love, Shabaka Hutchings, Risser, Diodati, Korwar) e nomi di ampio richiamo (Peppe Servillo, Stefano Bollani) secondo una logica, affine ad altre iniziative europee, aperta a nuove produzioni ed esclusive.
“Il Festival – racconta il direttore artistico Stefano Zenni – è come un giro di danza tra stili e musiche diverse, perché oggi il jazz è questo, un mosaico di culture, stili, suoni, modi di esprimersi che convivono/collidono, si amalgamano o si distribuiscono in mondi sonori globali. Torino Jazz Festival XI edizione
Lo testimoniano le musiche meticce di una delle produzioni chiave del festival, il trio Hutchings/Bekkas/Drake e ancora di Sarathy Korwar, Paal Nilssen-Love, Eve Risser, che frullano musica indiana, africana, hip hop, elettronica, punk, free jazz, a volte sotto lo sguardo di quel Frank Zappa chiamato in ballo, a trent’anni dalla morte, da Furio Di Castri.
L’omaggio di Hamid Drake ad Alice Coltrane si intitola “Turyia”, parola sanscrita che descrive lo stadio di coscienza ultimo della filosofia induista.
E’ quello il punto di arrivo di qualsiasi improvvisatore, come Craig Taborn, che si immerge nelle iridescenze del pianoforte, o di tellKujira, che amalgama in ambito cameristico libertà elettronica e suoni acustici. Torino Jazz Festival XI edizione
Suggestioni cosmiche a cui si richiama Steve Coleman, ma in chiave afroamericana, quale incastro di ritmi e matematica, melodia e geometria, tra funk e astrazione.
E sempre nella grande musica l’etica può tradursi in emozione, come nei maestri dell’”eternal love” di Roberto Ottaviano.
Il TJF è anche racconto che si fa musica: la vita degli artisti più tormentati del jazz vengono evocati nei più intimi chiaroscuri interiori in ‘Natura morta con custodia di sax’, l’ormai storica raccolta di racconti di Geoff Dyer, narrati da Peppe Servillo insieme ai TJF All Stars, ovvero un sestetto di nomi di punta del jazz italiano.
I confini vengono sfidati e superati da donne sperimentatrici, Federica Michisanti, Eve Risser, Anais Drago, negli spazi che Laura Betti aveva già liberato come attrice, cantante, artista poliedrica, ora omaggiata da Cristina Zavalloni e Cristiano Arcelli in un repertorio di scrittori e compositori che hanno fatto la storia culturale italiana, tra jazz, musica leggera anni Sessanta, cinema, poesia.
Ai due estremi del festival, all’inizio e alla fine, ci sono Kenny Barron e Stefano Bollani, testimoni che il linguaggio classico del jazz è ancora fresco, coinvolgente e trascinante e continua a soddisfare il nostro bisogno comunitario di bellezza”.
“Il Torino Jazz Festival si presenta rinnovato e pronto a iniziare un nuovo ciclo all’insegna della grande musica – dichiara il sindaco Stefano Lo Russo -.
L’undicesima edizione, particolarmente ricca, è stata attentamente pensata per offrire ai torinesi e ai turisti un ampio ventaglio di concerti, jam session, marching band, conferenze e tanto altro ancora, nelle sale musicali più prestigiose come nei club dove si suona tutto l’anno.
La rassegna internazionale propone come sempre un cartellone di qualità che valorizza le realtà locali e non dimentica di celebrare con un programma speciale il 30 aprile, Giornata Internazionale del Jazz UNESCO. Torino Jazz Festival XI edizione
Affianca ai grandi musicisti una importante sezione culturale, con una serie di conferenze sui temi della contemporaneità, grazie alla capacità del jazz di essere una musica globale aperta alla diversità e al cambiamento.
Un ringraziamento va a chi realizza il festival: i musicisti, i tecnici e la direzione artistica di Stefano Zenni.
E’ doveroso – sottolinea infine il Sindaco – festeggiare il sostegno ottenuto dal Ministero della Cultura, un riconoscimento importante, segno del lavoro svolto e della maturità raggiunta dal TJF in questi anni”. Torino Jazz Festival XI edizione
Il TJF nell’ambito di ‘Torino Futura’ – progetto culturale coordinato dagli assessorati alle Politiche culturali e alle Politiche educative e giovanili della Città di Torino per i ragazzi e le scuole, che moltiplica le occasioni di dialogo e di protagonismo civico dei futuri cittadini lungo il corso dell’anno – propone iniziative mirate al pubblico delle nuove generazioni. In quest’ottica ha deciso di portare il costo dei biglietti dei concerti a 1 euro per tutti i nati dal 2009.
Pensato quindi per un pubblico di giovani ascoltatori sarà ALEPH-ZERO/PROVA PRIMA’, una performance musicale organizzata da StudiUm – Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, che consentirà agli studenti di assistere alla prova aperta del gruppo di Johnny Lapio & Arcote (21 aprile, all’Auditorium Centro Aldo Moro).
Torino Jazz Festival XI edizione. L’incontro verrà coordinato da Ilario Meandri, Carlo Serra e Jacopo Tomatis (Università di Torino).
Domenica 23 aprile alle OGR, AICS consegnerà la borsa di studio dedicata a Sergio Ramella a uno studente di jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Il vincitore sarà invitato a suonare al TJF del prossimo anno.
Anche i Jazz Blitz, 33 brevi concerti nei luoghi di assistenza, di accoglienza e di incontro vedranno coinvolti i giovani.
A esibirsi nelle RSA, nelle strutture per disabili e soggetti in difficoltà, nei luoghi di detenzione (come l’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti) saranno gli allievi delle scuole pubbliche e private di jazz. Torino Jazz Festival XI edizione
MAIN EVENTS
Ad aprire l’edizione 2023, sabato 22 aprile, alle OGR (ore 21), sarà la produzione originale di Peppe Servillo & TJF All Stars ‘Natura morta con custodia di sax’.
Un viaggio nel cuore del jazz, dal libro di Geoff Dyer. Nell’ensemble, formato appositamente per questo concerto, ogni musicista incarna un gigante del passato e porta in scena i racconti di Dyer.
I grandi come Lester Young, Charles Mingus, Thelonious Monk, Chet Baker, rivivono in questi straordinari jazzisti, un sax baritono femminile evoca lo spirito di Duke Ellington – il narratore-sognatore dei racconti – mentre le parole di Dyer si animano grazie alle letture di un interprete d’eccezione: Peppe Servillo. Torino Jazz Festival XI edizione
Torino Jazz Festival XI edizione. Domenica 23 aprile, alle OGR, appuntamento doppio, alle 17 e alle 21.
Nel pomeriggio andrà in scena Cristina Zavalloni con l’Orchestra del Conservatorio di Torino in ‘Potentissima Signora.
Omaggio a Laura Betti’. Figura femminile di grande personalità, eclettica, appassionata, inclassificabile, Laura Betti, musa e amica di Pier Paolo Pasolini, dalla morte del regista e scrittore per tutta la sua vita si è dedicata alla diffusione della memoria pasoliniana.
Il Fondo Laura Betti è conservato alla Cineteca di Bologna. Nel concerto – punteggiato dai racconti delle cronache dell’epoca – una delle maggiori cantanti italiane, Cristina Zavalloni, con un ricco ensemble jazzistico e orchestrale, ripercorrerà il canzoniere della Betti.
La sera, alle 21, sarà la volta di Kenny Barron Trio.Torino Jazz Festival XI edizione
Uno dei maestri viventi della storia del pianoforte jazz. Il concerto è inserito nel tour che celebra gli ottant’anni dell’artista e lo vede esibirsi nella formazione particolarmente congeniale del piano trio.
Lunedì 24 aprile, alle 18, al Teatro Vittoria è in programma Federica Michisanti trio con ospite Louis Sclavis.
Uno dei talenti del jazz italiano, Michisanti, con il suo trio incontra Sclavis, uno dei protagonisti del jazz europeo. Alle 22, a Hiroshima Mon Amour, in una prima mondiale assoluta e in esclusiva per il TJF, si esibiranno Shabaka Hutchings, Majid Bekkas e Hamid Drake.
Shabaka Hutchings è sicuramente la voce più rappresentativa della nuova scena inglese, colui che ha reso il jazz “di nuovo cool”, tra le nuove generazioni, come ha scritto la rivista Rolling Stone qualche anno fa.
La febbrile arte di Hutchings abbraccia le melodie vocali incantatorie e i riff danzanti del cantante e compositore marocchino Majid Bekkas, che galleggiano sullo swing complesso, energico e contagioso di Hamid Drake. Torino Jazz Festival XI edizione
Un incontro unico e travolgente tra la tradizione degli gnawa (in passato schiavi subsahariani poi naturalizzati marocchini) di cui Bekkas è depositario, con l’anima black di Hutchings e il jazz americano contemporaneo di Drake.
Martedì 25 aprile, alle 18, all’Hiroshima Mon Amour, Hamid Drake con ‘Turiya’ porterà sul palco un’esclusiva per TJF.
Hamid Drake, uno dei giganti della batteria jazz contemporanea, omaggerà Alice Coltrane, pianista, organista e arpista, moglie di John Coltrane.
Il titolo, ‘Turiya’ nella filosofia indù indica lo stadio supremo di coscienza pura.
Il messaggio di pace e amore universale insito in questa musica è il contributo ideale del TJF alle celebrazioni del 25 Aprile.
Alle 21, Steve Coleman and Five Elements, produrrà, al Teatro Alfieri. Steve Coleman non suona a Torino da molti anni e questo può essere considerato un nuovo ‘debutto’ in città. Torino Jazz Festival XI edizione
Capace sia di attingere al bagaglio storico del jazz (Charlie Parker e Sonny Rollins su tutti), sia di usare le musiche tradizionali latinoamericane o africane studiate con passione e rigore, Coleman riesce ad amalgamare il tutto con la propria cifra stilistica distintiva.
Nel suo storico gruppo brillano alcuni tra i musicisti più incisivi della scena statunitense, su tutti il trombettista Jonathan Finlayson. Torino Jazz Festival XI edizione
Mercoledì 26 aprile, al Teatro Monterosa si potrà assistere alla produzione originale di Furio Di Castri ‘Zapping’.
Il contrabbassista Furio Di Castri, che non ha bisogno di presentazioni per il pubblico del TJF, in occasione dei trent’anni dalla morte di Frank Zappa, propone ‘Zapping’, il suo omaggio al maestro.
L’idea alla base del concerto è presentare brani originali e riletture di classici jazz concepiti come avrebbe fatto Zappa.
Giovedì 27 aprile, alle 18, nell’Aula Magna del Politecnico, Roberto Ottaviano darà il via a ‘Eternal Love’, un progetto che affonda le proprie radici nella spiritualità africana. Torino Jazz Festival XI edizione
Attraverso la reinterpretazione delle musiche di Don Cherry, Charlie Haden, John Coltrane e Dewey Redman Ottaviano celebrerà, in questi tempi difficili, la speranza e la voglia di riscatto del genere umano. Dopo decenni di brillante attività il sassofonista e compositore barese quest’anno è tornato a vincere il referendum di Musica Jazz come musicista dell’anno e continua a fare la storia del jazz italiano ed europeo.
Alle 21, in esclusiva, nella Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Paal Nilssen-Love mette in scena Circus, un progetto nato durante la pandemia, quando il World Music Festival di Oslo gli chiese di costituire un gruppo composto esclusivamente da musicisti residenti in Norvegia.
Gli elementi scelti hanno retroterra molto diversi tra loro: etnico, classico, contemporaneo, jazz, free, noise, pop, etc.
Nilssen-Love – tra le punte di diamante della ricca scena nordica e uno dei batteristi più creativi oggi in Europa – ha composto le musiche per la band lasciandosi ispirare dai suoni di Etiopia, Mali, Senegal e Brasile. Torino Jazz Festival XI edizione
Tre gli appuntamenti di venerdì 28 aprile. Alle 18, nell’Aula Magna del Politecnico, si potrà ascoltare uno dei musicisti più creativi del jazz contemporaneo, Francesco Diodati insieme ai ‘tellKujira’, una sorta di rock band in forma di quartetto classico, con due chitarre elettriche al posto dei due violini.
Alle 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi, altra esclusiva del Festival: Craig Taborn in piano solo. Taborn è attualmente la punta di diamante del pianismo contemporaneo e il più raffinato, creativo e rigoroso degli improvvisatori, la cui musica è un viaggio magico tra le meraviglie coloristiche del suono pianistico.
Ascoltarlo significa vivere una delle esperienze più alte del pianismo contemporaneo. Torino Jazz Festival XI edizione
Sabato 29 aprile alle 18, al Teatro Vittoria, si esibirà Eva Risser nel piano solo ‘Rêve Parti’.
Un concerto in esclusiva che rappresenta per il pubblico uno shock positivo.
Al centro della scena un pianoforte verticale preparato con oggetti non ortodossi e microfonato in modo particolare sul quale Eve Risser, forse la più originale delle jazziste francesi di oggi, ha forgiato un linguaggio strumentale personale, non convenzionale.
Il pianoforte viene utilizzato per creare una vera e propria magia percussiva, ora minimale ora orchestrale. Torino Jazz Festival XI edizione
Alle 22 Sarathy Korwar suonerà al Bunker. Batterista, compositore e produttore diventato una delle voci della nuova e frizzante scena inglese Korwar presenterà ‘Kalak’, il suo ultimo album che sta ottenendo grandi consensi dalla critica internazionale e lo sta consacrando come uno degli artisti emergenti fondamentali.
La sua musica mescola jazz e sonorità indiane, oltre a incorporare elementi di hip-hop ed elettronica.
Grande chiusura per il TJF XI, domenica 30 aprile, Giornata Internazionale Unesco del Jazz. Il Festival termina con un doppio appuntamento all’Auditorium Giovanni Agnelli al Lingotto con Stefano Bollani.
Alle 17 salirà sul palco con il suo Danish Trio, l’unico concerto dell’anno dello storico trio, con due musicisti di punta della scena scandinava come Bodilsen e Lund.
Alle 21.30 sarà in concerto con ‘Piano Solo’. Per Bollani la musica è un gioco da reinventare di volta in volta.
Quando sale sul palco con il suo Piano Solo esiste una sola regola, rendere omaggio all’arte dell’improvvisazione.
Ogni volta con un risultato diverso, sempre incredibile. Torino Jazz Festival XI edizione
Un ‘one man show’ in cui tutto può accadere. Non esiste nessuna scaletta, alcun programma di sala a indicare il succedersi dei brani.
Lo spettatore prende posto in poltrona, ma è chiamato a spostarsi con la mente verso luoghi inaspettati e a guardare orizzonti musicali sempre nuovi.
Un laboratorio creativo portato sul palco seguendo il flusso di coscienza musicale che spazia dal jazz alle sonorità brasiliane, da Carosone ai brani inediti suonati durante la trasmissione tv cult ‘Via Dei Matti numero Zero’ con Valentina Cenni. Torino Jazz Festival XI edizione
Una sola cosa è sicura, il medley imprevedibile deciso dal pubblico in cui il virtuosismo si mescola all’irriverenza. Torino Jazz Festival XI edizione
Alle 19, sempre al Lingotto, nella Sala 500, è in cartellone in esclusiva italiana un nuovo progetto di Eva Risser, la Red Desert Orchestra, una formazione ibrida dove musicisti europei e africani interagiscono spalla a spalla nel creare un vero e proprio vortice sonoro.
Le melodie ondeggiano ipnotiche e conducono il pubblico verso un’esperienza di ascolto nomade e al tempo stesso corporea e spirituale.
Techno, musica dell’Africa Occidentale, danza e jazz si incontrano e sprigionano una magia multicolore.
JAZZ CL(H)UB
Quindici club – Amen Bar, Bagni Pubblici di via Agliè, Bunker, Cafè Neruda, Comala, Combo, Educatorio della Provvidenza, Folk Club, Laboratori di Barriera, L’Arteficio (Caffè Procope), Machito, Off Topic (Cubo), Osteria Rabezzana, Piazza dei Mestieri, Bocciofila Vanchiglietta Rami secchi – collocati su tutto il territorio, ospiteranno ognuno due concerti per un totale di 32 appuntamenti in 7 giorni. Torino Jazz Festival XI edizione
La programmazione è stata realizzata su proposta degli stessi club in coordinamento e accordo con la direzione artistica.
Saranno rappresentate le realtà del ricchissimo panorama musicale urbano, spesso con produzioni nuove di alto profilo artistico e di rilevante significato socio-culturale.
Tra i protagonisti della sezione Cl(h)ub la Jazz School Torino, Costanza Alegiani, le big band torinesi (GP Big Band, EP Big Band), artisti internazionali come Philip Harper e Michael Rosen, l’Orchestra Coco, i Blue Baroque, le o-Janà, i Barber House e tanti grandi musicisti piemontesi da Alfredo Ponissi a Luigi Tessarollo, da Massimo Barbiero a Claudio Lodati, nonché una serata di jam session. Torino Jazz Festival XI edizione
JAZZ BLITZ
Musica nei luoghi di assistenza, accoglienza e incontro.
Confermata la rassegna collaterale dei momenti musicali dedicati agli utenti dei servizi assistenziali e agli ospiti delle strutture.
Protagonisti i giovani allievi delle scuole pubbliche e private di jazz come i Corsi di Formazione musicale della Città e del Conservatorio Giuseppe Verdi, di ArCoTe Jazz e della Jazz School Torino.
Saranno loro a tenere i 33 brevi concerti ospitati nelle RSA, nelle strutture per disabili fisici e psichiatrici, nei luoghi di detenzione come l’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti. Torino Jazz Festival XI edizione
JAZZ TALKS
In calendario incontri, conferenze, dibattiti e presentazioni di libri realizzati in collaborazione con Circolo dei lettori, Urban Lab, AICS, ARCI e Università di Torino.
JAZZ MEETING VII EDIZIONE, COMBO (24-25 aprile)
Dal 2018 il TJF, attraverso il Jazz Meeting – il Forum piemontese di tutta la filiera del Jazz -, continua a favorire il confronto e dare accoglienza alle reti jazz.
È un’iniziativa del Consorzio Piemonte Jazz in collaborazione con TJF e Ancos/Confartigianato che ha l’obiettivo di presentare e sviluppare i network che promuovono il jazz a livello regionale, nazionale e internazionale. Torino Jazz Festival XI edizione
MARCHING BAND
Il 22 e il 30 aprile, in apertura e chiusura del festival, la Marching Band della Jazz School Torino, accompagnata dall’animazione Lindy Hop a cura de ‘La Bicicleta’ ASD, si esibirà nei quartieri e nel centro cittadino. Torino Jazz Festival XI edizione
SPECIAL
Tra gli appuntamenti ‘special’ la prima italiana del film Dallarte (2023, Italia/Svizzera, 95’) di Jonny Costantino, una proiezione in programma martedì 25 aprile al Cinema Massimo. v
Il documentario indaga facce e riflessi di quel prisma unico che è Lucio Dalla, cantante e poeta. A introdurre il film sarà il giornalista Valerio Corzani. L’omaggio a Dalla proseguirà nella notte TJF da Off Topic (jazz club) con il concerto di Costanza Alegiani Folkways.
Al Castello di Rivoli, Museo d’Arte Contemporanea, domenica 30 aprile, alle ore 11, si potrà assistere all’esibizione ‘I Minotauri’ di Anais Drago(violino, voce, elettronica).
Un concerto in cui verranno narrate vere e proprie storie di solitudine.
Inoltre il gruppo creato da Johnny Lapio con Arcote si esibirà in una prova aperta la mattina del 21 aprile al Dams.
5G JAZZ JAM SESSION
Nella cornice del Torino Jazz Festival 2023, inoltre, sarà realizzata una 5G Jazz Jam Session quale use case innovativo del progetto 5G Audiovisual Broadcast Broadband Network finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), per il quale Rai Way è capofila di un’aggregazione di 11 partner fra cui il Comune di Torino.
La Città, in collaborazione con la Fondazione per la Cultura e in dialogo con direzione artistica del TJF, con la regia di Rai Way e con il contributo del partner RAI/CRITS, ha lavorato per costruire una live performance di musica, danza e pittura sulle note di un’improvvisazione Jazz eseguita dalla Gianpaolo Petrini Big Band «distribuita» in tre location all’interno delle OGR (Sala Fucine, Duomo e Binario 3) collegate tra loro dalla rete 5G.
L’esibizione integrerà il reale e il virtuale, con passaggi in un ambiente interattivo realizzato ad hoc nel metaverso, oltre a una performance di VR ART su una tela virtuale, combinando elementi che richiamano la musica, la città e i suoi luoghi di produzione culturale.
L’ingresso sarà riservato agli addetti del settore.
BIGLIETTERIA:
c/o Urban Lab piazza Palazzo di Città 8/F
Da lunedì 6 marzo – lunedì/sabato 10.30/18.30 (chiusa lunedì 10 aprile) – aperta tutti i giorni da sabato 22 a domenica 30 aprile – tel. +39.011.01124777 – tjftickets@comune.torino.it
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2023/03/Torino-Jazz-Festival.jpg680800Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2023-03-04 10:18:162023-03-04 10:19:03Torino Jazz Festival XI edizione
TJF 2021 un successo, torna a vivere il Jazz e premia le scelte artistiche del Festival
TJF 2021 un successo, torna a vivere il Jazz. Appuntamento dal 27 settembre al 3 ottobre 2021
Il Torino Jazz TJF 2021 un successo ha sancito la ripartenza della musica dal vivo, con 21 concerti, 1 prova generale, 4 conferenze e oltre 150 musicisti coinvolti con produzioni originali e artisti in esclusiva nazionale gran parte dei quali provenienti dall’estero.
TJF 2021 un successo, torna a vivere il Jazz. Uno sforzo organizzativo notevole considerando tutte le problematiche legate all’emergenza Covid 19.
Un pubblico eterogeneo, attento e disciplinato, ha riempito le sale negli spazi consentiti seguendo i concerti, dimostrando grande apprezzamento e un forte desiderio di tornare finalmente a rifrequentare i luoghi di cultura.
Diretta dai musicisti Diego Borotti e Giorgio Li Calzi, la IX edizione del TJF è stata ‘premiata’ per la scelta di aver selezionato artisti trasversali capaci di interpretare il jazz in tutte le sue forme, un omaggio a questo genere musicale in tutte le sue declinazioni espressive.
TJF 2021 un successo, torna a vivere il Jazz. Il Festival chiuderà stasera alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, cornice che ha interpretato alla perfezione l’anima della rassegna musicale, con il doppio concerto sold out (ore 17.30 e ore 21.00) in esclusiva nazionale di Salif Keita ‘Un Autre Blanc’, opening Korabeat, unica data italiana.
“Condividere un’emozione collettiva a un concerto è il senso terminale della complessa produzione che sta alle spalle di un festival: chiacchierare nei foyer con il pubblico misto di appassionati che ricordano date e dischi storici o con i neofiti un po’ disorientati ma affascinati da un suono inconsueto, sono gli elementi di restituzione che mi gratificano al termine di un lavoro lungo e mai tanto incerto – dichiara Diego Borotti -.
Sono felice di aver potuto portare sulla scena tutti gli artisti internazionali invitati, di aver visto la nascita di progetti ambiziosi con grandi organici che impiegano un’intelligenza collettiva imponente, di aver dato vita a produzioni originali visibili solo ed esclusivamente sui palchi di TJF.
Abbiamo altresì salvato un aspetto del format che valorizza i musicisti piemontesi, siano essi concertisti di fama internazionale, sperimentatori promettenti o adolescenti già capaci, seppur carichi di emozione, di stare su di un grande palco.
Con la stessa soddisfazione sono felice di aver tenuto insieme le parti meditative di TJF sia sul piano dell’orientamento storico, filologico e persino antropologico affrontato dalle conferenze di alto profilo culturale, sia per i consessi progettuali e ‘politici’ intorno al jazz dei Meeting.
TJF 2021 un successo, torna a vivere il Jazz. Il rammarico di non aver potuto alimentare ‘l’effetto Festival’ con la festosa teoria delle marchin’ band, dei Jazz Blitz e del palinsesto Jazz Cl(H)ub mi auguro che sia ripagato dalla programmazione dell’autunno prossimo”.
“Il Torino Jazz Festival 2021, finalmente e interamente in presenza, perché lo streaming non certo può rappresentare lo spettacolo dal vivo se non in momenti eccezionali, è stato ben sintetizzato dalle tematiche di due conferenze inserite nel suo programma, ‘L’umanità, una sinfonia di minoranze’, del filosofo evoluzionista Telmo Pievani, che ha raccontato quanto tutti noi sapiens discendiamo da un piccolo ceppo di migranti partiti dall’Africa che si sono stabiliti durante i secoli nei vari continenti e ‘Creare nuovi linguaggi usando vecchi strumenti’, tema della conferenza del musicista e sviluppatore di software e hardware Robert Henke – afferma Giorgio Li Calzi – Tutte le declinazioni del jazz e dei nuovi linguaggi compositivi e performativi sono entrati nel programma del TJF che ha riunito quello che sta dentro e quello che sta anche al di fuori del jazz.
I due poli hanno dimostrato di non creare una divisione ma un’importante unità e opportunità per il pubblico e la comunità del festival che ha seguito con grande interesse anche i concerti apparentemente più distanti. Una comunità che conosce perfettamente l’importanza della sfera culturale nel proprio mondo quotidiano”.
Il Torino Jazz Festival 2021 riprenderà dal 27 settembre al 3 ottobre 2021 nei club della città con JAZZ CL(H)UB: 7 giorni di grande musica.
La rassegna che ha portato grandi artisti a esibirsi, a prezzi popolari, sui palchi delle OGR, del Conservatorio Giuseppe Verdi e del Teatro Vittoria – è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, main partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di Fondazione Crt e OGR Torino e A.N.Co.S.. Charity partner Fondazione Ricerca Molinette, media partner Rai Cultura, Rai 5, Rai Radio 3 e La Stampa.
TJF 2021 un successo, torna a vivere il Jazz. Per conoscere in modo più approfondito il pubblico del TJF, Fondazione per la Cultura Torino ha promosso uno studio con L’UNIVERSITÀ di Torino utile alla progettazione delle prossime edizioni.
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2021/06/51273702662_d1c54cae19_o.jpg440800Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2021-06-30 09:35:412021-06-30 09:39:16TJF 2021 un successo, torna a vivere il Jazz
Masters of Magic Special Edition a Torino torna il primo festival al mondo di Magia in presenza!
Masters of Magic Special Edition a Torino 19 e 20 giugno 2021
Masters of Magic Special Edition a Torino. MUSEO DELL’AUTOMOBILE TORINO dal 17 al 20 giugno 2021
UNITED MAGICIANS FOR THE WORLD in streaming 100 ore di Artisti dal mondo dal 13 al 16 giugno 2021
NOTTI MAGICHE IN PIEMONTE. Quattro puntate in streaming per raccontare il territorio attraverso la cucina e la magia!
Dopo più di un anno la grande magia torna dal vivo, il 19 e 20 giugno, al Museo dell’Automobile di Torino, il Masters of Magic Festival, il primo evento di magia del mondo a tornare in presenza.
Dopo un anno, lontani dalle scene, i componenti della nazionale italiana di magia avranno modo di provare davanti ad un vero pubblico le loro ultime invenzioni, perfezionarle, testarle per poi portarle al Campionato Europeo di magia che si svolgerà in Spagna nel prossimo luglio.
Dal 17 al 20 giugno, si terrà anche una maratona digitale di magia: 100 ore di eventi online per la seconda edizione di United Magicians for the World con artisti da tutto il mondo.
Masters of Magic Festival sarà un evento storico, il primo evento di magia della storia, che unirà “magicamente” il mondo digitale e il mondo fisico: per quattro giorni i maghi di tutto il mondo, che ancora non possono viaggiare, saranno collegati con l’Italia via web per partecipare in modo digitale ad un vero e proprio evento fisico!
Più di 150 ore di spettacoli e prestigi distribuiti in 4 giorni: spettacoli, lezioni di magia, presentazione dei nuovi prestigi e soprattutto l’occasione di vedere in anteprima le magie della “nazionale italiana di Magia”.
Un evento filantropico che l’anno scorso ha realizzato più di 5.500.000 di minuti streammati e ha visto la partecipazione di più di 30.000 maghi da tutto il mondo che generosamente e completamente gratuitamente hanno accettato di far parte, anche quest’anno, del progetto “United Magicians for the World”, nell’ambito del Masters of Magic Festival, dedicando il loro tempo e la loro arte ad aiutare i Giovani Maghi che molto hanno sofferto a causa della pandemia.
Nel 2020 sono stati raccolti più di 11.000 € che si sommeranno a tutto l’incasso della manifestazione e alle donazioni che saranno raccolte durante gli eventi di quest’anno.
L’intero ammontare sarà devoluto sotto forma di borse di studio ai giovani prestigiatori di tutto il mondo che, – a causa della pandemia, non hanno potuto esibirsi, con evidenti perdite economiche per permettere loro di partecipare alle competizioni del FISM (Fédération Internationale des Sociétes Magiques), realizzare cosi i propri sogni.
Nell’ambito della manifestazione (per 7 giorni) si aprirà uno speciale castello magico: la scuola di magia online più grande d’Italia, prodotta da Masters of Magic, con più di 100 filmati esclusivi per imparare i segreti dell’arte magica e diventare maghi!
Verranno poi svelati i segreti per realizzare una notte magica in Piemonte: da quattro location esclusive i migliori chefs piemontesi condivideranno le loro ricette più importanti, consiglieranno come meglio imbandire una tavola, quali vini degustare, dove acquistare i prodotti migliori, il tutto con la collaborazione di un prestigiatore che impreziosirà questi racconti con i suoi prestigi.
Questi eventi diventeranno quattro trasmissioni in onda sui canali social della Regione Piemonte, di Masters of Magic e della Camera di Commercio, dal 13 al 16 di giugno.
“Torino sale di nuovo su un palcoscenico internazionale – sottolineano il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – confermando la vitalità di una Regione e di un territorio che non si sono mai fermati anche durante i mesi dei contagi da Coronavirus ed uno spettacolo di magia è l’occasione per regalarci nuovi stimoli e momenti di serenità. Questa kermesse segna anche una tappa importante per la ripresa degli eventi culturali con il pubblico in presenza, ed è un segnale incoraggiante per tutti i piemontesi.”
“Siamo felici di ospitare a Torino, per la sua seconda edizione, il Masters of Magic Festival, dichiara l’assessore al Turismo e Commercio della Città di Torino, Alberto Sacco, un importante evento interamente dedicato alla scoperta e all’educazione della magia, quest’anno sia in presenza, che in versione digitale.
Il Festival a giugno darà un grande segnale di ripresa per il nostro territorio e per tutte le aziende del settore del turismo, dello spettacolo e dell’intrattenimento.”
“Ritorna l’attesa riapertura degli spazi cittadini e con essa l’aggregazione sociale, ritornano gli spettacoli dal vivo: è un momento importante per tutta la città e soprattutto per il turismo, a cui la Camera di commercio di Torino ha fatto sentire il proprio sostegno in questi gravi momenti, dichiara Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino. Grazie all’ormai nota professionalità di Walter Rolfo, torna a Torino il ‘Masters of Magic Festival” che per la prima volta riproporrà la magia dal vivo di fronte al pubblico dopo l’emergenza sanitaria, ma che saprà anche unirsi al mondo digitale con l’offerta internazionale degli illusionisti di tutto il mondo. Siamo quindi qui per valorizzare la loro capacità attrattiva, come abbiamo fatto negli ultimi anni, ma in particolare oggi per questa loro familiarità nell’adattarsi così facilmente al digitale”.
Dichiara Walter Rolfo, presidente di Masters of Magic,
“Masters of Magic è il primo evento al mondo di magia a tornare in presenza!
Un festival estremamente coraggioso e innovativo. Innovativo perché è il primo vero evento Fi-gitale nella storia. Una nuova frontiera, che prevede una perfetta compenetrazione tra gli eventi dal vivo e quelli online. Questi due mondi si intersecano per aumentare la qualità dell’esperienza sia di chi verrà a Torino, sia di chi seguirà l’evento dall’America, dal Giappone, dall’Australia e da ogni parte del mondo.
Coraggioso perché, accettiamo questa sfida con lo scopo di dare un segnale di speranza: tocca soprattutto agli appassionati dell’arte magica mostrare che nulla è impossibile e, mai come ora, è necessario un segnale di proattività, di speranza, di futuro.
Come buon auspicio siamo orgogliosi che il teatro di questa “prima volta mondiale” sia il Piemonte, Patria di tante prime volte che hanno cambiato il destino del mondo.
Ringrazio la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, IREN, Piemonte dal Vivo e il
MAUTO, per credere nella nostra magia!”.
Parteciperanno all’evento i più grandi artisti mondiali, vere leggende internazionali che hanno voluto partecipare a questa grande festa che sancisce il ritorno alle emozioni dal vivo:
Teller (USA) creatore e presentatore di FOOL US e star indiscussa di Las Vegas, Lance Burton (USA) il mago dei maghi, per più di 20 anni resident all’Hotel Bellaggio di Las Vegas, Dominique Duvivier (FRA) , il Regista e attore Andy Nyman (GBR), Franz Harary (USA) il mago di Michael Jackson, Shin Lim (CAN) vincitore di America’s Got Talent, Luis de Matos (PRT) produttore di The Illusionist, e dall’Italia Raul Cremona, Walter Rolfo, Alexander, la squadra Nazionale Italiana che parteciperà ai Campionati Europei in Spagna nel prossimo luglio, ed un cameo speciale del Mago
Sales, sono solo alcuni dei grandi artisti che saranno protagonisti del Masters of Magic Festival.
LOOP Media Network srl – Via Rochemolles n.6 10146 Torino
389 585758931 – giulia.zurro@mastersofmagic.tv
Masters of Magic Special Edition a Torino torna il primo festival al mondo di Magia in presenza!
19 e 20 giugno 2021
MUSEO DELL’AUTOMOBILE TORINO
dal 17 al 20 giugno 2021
UNITED MAGICIANS FOR THE WORLD
in streaming 100 ore di Artisti dal mondo
dal 13 al 16 giugno 2021
NOTTI MAGICHE IN PIEMONTE. Quattro puntate in streaming per raccontare il territorio attraverso la cucina e la magia!
Dopo più di un anno la grande magia torna dal vivo, il 19 e 20 giugno, al Museo dell’Automobile di
Torino, il Masters of Magic Festival, il primo evento di magia del mondo a tornare in presenza.
Dopo un anno, lontani dalle scene, i componenti della nazionale italiana di magia avranno modo di provare davanti ad un vero pubblico le loro ultime invenzioni, perfezionarle, testarle per poi portarle al Campionato Europeo di magia che si svolgerà in Spagna nel prossimo luglio.
Dal 17 al 20 giugno, si terrà anche una maratona digitale di magia: 100 ore di eventi online per la seconda edizione di United Magicians for the World con artisti da tutto il mondo.
Masters of Magic Festival sarà un evento storico, il primo evento di magia della storia, che unirà “magicamente” il mondo digitale e il mondo fisico: per quattro giorni i maghi di tutto il mondo, che ancora non possono viaggiare, saranno collegati con l’Italia via web per partecipare in modo digitale ad un vero e proprio evento fisico!
Più di 150 ore di spettacoli e prestigi distribuiti in 4 giorni: spettacoli, lezioni di magia, presentazione dei nuovi prestigi e soprattutto l’occasione di vedere in anteprima le magie della “nazionale italiana di Magia”.
Un evento filantropico che l’anno scorso ha realizzato più di 5.500.000 di minuti streammati e ha visto la partecipazione di più di 30.000 maghi da tutto il mondo che generosamente e completamente gratuitamente hanno accettato di far parte, anche quest’anno, del progetto “United Magicians for the World”, nell’ambito del Masters of Magic Festival, dedicando il loro tempo e la loro arte ad aiutare i Giovani Maghi che molto hanno sofferto a causa della pandemia.
Nel 2020 sono stati raccolti più di 11.000 € che si sommeranno a tutto l’incasso della manifestazione e alle donazioni che saranno raccolte durante gli eventi di quest’anno.
L’intero ammontare sarà devoluto sotto forma di borse di studio ai giovani prestigiatori di tutto il mondo che, – a causa della pandemia, non hanno potuto esibirsi, con evidenti perdite economiche per permettere loro di partecipare alle competizioni del FISM (Fédération Internationale des Sociétes Magiques), realizzare cosi i propri sogni.
Nell’ambito della manifestazione (per 7 giorni) si aprirà uno speciale castello magico: la scuola di magia online più grande d’Italia, prodotta da Masters of Magic, con più di 100 filmati esclusivi per imparare i segreti dell’arte magica e diventare maghi!
Verranno poi svelati i segreti per realizzare una notte magica in Piemonte: da quattro location esclusive i migliori chefs piemontesi condivideranno le loro ricette più importanti, consiglieranno come meglio imbandire una tavola, quali vini degustare, dove acquistare i prodotti migliori, il tutto con la collaborazione di un prestigiatore che impreziosirà questi racconti con i suoi prestigi.
Questi eventi diventeranno quattro trasmissioni in onda sui canali social della Regione Piemonte, di Masters of Magic e della Camera di Commercio, dal 13 al 16 di giugno.
“Torino sale di nuovo su un palcoscenico internazionale – sottolineano il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – confermando la vitalità di una Regione e di un territorio che non si sono mai fermati anche durante i mesi dei contagi da Coronavirus ed uno spettacolo di magia è l’occasione per regalarci nuovi stimoli e momenti di serenità. Questa kermesse segna anche una tappa importante per la ripresa degli eventi culturali con il pubblico in presenza, ed è un segnale incoraggiante per tutti i piemontesi.”
“Siamo felici di ospitare a Torino, per la sua seconda edizione, il Masters of Magic Festival, dichiara l’assessore al Turismo e Commercio della Città di Torino, Alberto Sacco, un importante evento interamente dedicato alla scoperta e all’educazione della magia, quest’anno sia in presenza, che in versione digitale.
Il Festival a giugno darà un grande segnale di ripresa per il nostro territorio e per tutte le aziende del settore del turismo, dello spettacolo e dell’intrattenimento.”
“Ritorna l’attesa riapertura degli spazi cittadini e con essa l’aggregazione sociale, ritornano gli spettacoli dal vivo: è un momento importante per tutta la città e soprattutto per il turismo, a cui la Camera di commercio di Torino ha fatto sentire il proprio sostegno in questi gravi momenti, dichiara Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino.
Grazie all’ormai nota professionalità di Walter Rolfo, torna a Torino il ‘Masters of Magic Festival” che per la prima volta riproporrà la magia dal vivo di fronte al pubblico dopo l’emergenza sanitaria, ma che saprà anche unirsi al mondo digitale con l’offerta internazionale degli illusionisti di tutto il mondo.
Siamo quindi qui per valorizzare la loro capacità attrattiva, come abbiamo fatto negli ultimi anni, ma in particolare oggi per questa loro familiarità nell’adattarsi così facilmente al digitale”.
Dichiara Walter Rolfo, presidente di Masters of Magic,
“Masters of Magic è il primo evento al mondo di magia a tornare in presenza!
Un festival estremamente coraggioso e innovativo. Innovativo perché è il primo vero evento Fi-gitale nella storia. Una nuova frontiera, che prevede una perfetta compenetrazione tra gli eventi dal vivo e quelli online. Questi due mondi si intersecano per aumentare la qualità dell’esperienza sia di chi verrà a Torino, sia di chi seguirà l’evento dall’America, dal Giappone, dall’Australia e da ogni parte del mondo.
Coraggioso perché, accettiamo questa sfida con lo scopo di dare un segnale di speranza: tocca soprattutto agli appassionati dell’arte magica mostrare che nulla è impossibile e, mai come ora, è necessario un segnale di proattività, di speranza, di futuro.
Come buon auspicio siamo orgogliosi che il teatro di questa “prima volta mondiale” sia il Piemonte, Patria di tante prime volte che hanno cambiato il destino del mondo.
Ringrazio la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, IREN, Piemonte dal Vivo e il
MAUTO, per credere nella nostra magia!”.
Parteciperanno all’evento i più grandi artisti mondiali, vere leggende internazionali che hanno voluto partecipare a questa grande festa che sancisce il ritorno alle emozioni dal vivo:
Teller (USA) creatore e presentatore di FOOL US e star indiscussa di Las Vegas, Lance Burton (USA) il mago dei maghi, per più di 20 anni resident all’Hotel Bellaggio di Las Vegas, Dominique Duvivier (FRA) , il Regista e attore Andy Nyman (GBR), Franz Harary (USA) il mago di Michael Jackson, Shin Lim (CAN) vincitore di America’s Got Talent, Luis de Matos (PRT) produttore di The Illusionist, e dall’Italia Raul Cremona, Walter Rolfo, Alexander, la squadra Nazionale Italiana che parteciperà ai Campionati Europei in Spagna nel prossimo luglio, ed un cameo speciale del Mago
Sales, sono solo alcuni dei grandi artisti che saranno protagonisti del Masters of Magic Festival.
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2021/06/shin-lim.jpg569800Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2021-06-11 17:58:442021-06-12 18:13:49Masters of Magic Special Edition a Torino
“Moncalieri Jazz Vive!” Il nostro motto. L’emergenza del Covid 19 ha inficiato notevolmente il mondo culturale di cui noi facciamo parte, in particolar modo gli spettacoli dal vivo, protagonisti del nostro Festival, che coinvolgevano indubbiamente una grande quantità di persone.
“Moncalieri Jazz Vive!” Il nostro motto. Abbiamo comunque deciso di non arrenderci di fronte ai cambiamenti, bensì di affrontarli, rivoluzionandoci e plagiandoci ad hoc in linea con le nuove esigenze.
Il nostro motto quest’’anno è “Moncalieri Jazz Vive!”.
“Moncalieri Jazz Vive!” Il nostro motto. Con questa frase vogliamo sottolineare che nonostante tutte le problematiche che il nostro territorio sta affrontando, la musica, così come la nostra città, non si ferma, bensì muta, cambia, evolve e si rinnova!
Con la musica vogliamo alleviare, con ciò che meglio sappiamo fare, le giornate di questo difficile periodo. La sopravvivenza del nostro Festival, è stata possibile non solo grazie alla nostra caparbietà e capacità di innovazione che ogni anno ci contraddistingue, ma anche grazie agli Enti Pubblici che hanno deciso di continuare a sostenerci come il Comune di Moncalieri, la Regione Piemonte, la Fondazione CRT e agli sponsor privati che non ci hanno lasciati soli in questa sfida.
La nuova grafica di quest’anno, con l’immagine progettata e realizzata dall’illustratrice Giorgia Molinari, non solo rende omaggio all’arte visiva degli anni 50-60 caratterizzata dal ritorno dei colori originali e da linee geometriche con una punta di surrealismo e inaspettato, ma rappresenta anche il nostro motto.
Il messaggio che l’illustrazione vuole far arrivare è un inno alla forza e all’energia della musica, che nonostante i tempi difficili sopravvive, o meglio vive, e non si lascia “inscatolare”.
Il MJF ha sempre promosso l’importazione di grandi nomi internazionali, senza mai però dimenticarsi degli artisti del nostro Paese. Riteniamo però che quest’anno, in vista del duro colpo subito dal nostro settore, sia importante valorizzare questi ultimi, dando spazio ad artisti unicamente nazionali, soprattutto giovani.
IL FESTIVAL
L’edizione di quest’anno a causa dell’ultimo DPCM governativo non potrà svolgersi come normalmente avviene nei Teatri.
Noi come Moncalieri Jazz Festival vogliamo andare avanti sino all’ultimo respiro, con la consapevolezza che NOI non ci fermeremo, di conseguenza abbiamo deciso in extremis di provare come ultima chance, quella di effettuare i concerti in LIVESTREAMING in forma gratuita su questo sito www.moncalierijazz.com
Questa edizione vedrà la sua prima serata in luogo nuovo per il nostro Festival, quale la Collegiata Santa Maria della Scala di Moncalieri, (ringraziamo Don Paolo Comba, parroco della Collegiata che ci ha accolti con entusiasmo) per ospitare un progetto che vuole unire la musica jazz (rappresentata da sax baritono, chitarra jazz, sassofoni e organo) alla sfera religiosa con letture ispirate all’opera della santa mistica Ildegarda di Bingen.
Le successive 4 serate si svolgeranno invece negli studi della EGAUDIOVISIVI snc. La prima di queste sarà incentrata sui Giovani Talenti e vedrà susseguirsi sul palco due duetti di giovani artisti, ma già ampliamente affermati sul territorio nazionale e internazionale.
Le ultime 3 serate invece, saranno dedicate a tre centenari di tre grandi personalità che si sono distinti nel secolo scorso in tre ambiti artistici: il grande Jazz un tributo al gigante del Bepop Charlie Parker, lo swing napoletano con un tributo al grande Renato Carosone e il cinema con un evento dedicato al regista Maestro Federico Fellini.
“Moncalieri Jazz Vive!”. MERCOLEDI’ 11 NOVEMBRE ore 20,30: “ANIME JAZZ”
Questa serata unirà in maniera innovativa la musica jazz alla sfera religiosa, dando vita, in un luogo come la Collegiata Santa Maria della Scala di Moncalieri, ad un connubio forse mai visto prima.
Il Sax Baritono di Dario Cecchini, suonerà le sue prime note direttamente dal campanile della chiesa, quasi come a voler rappresentare un richiamo nella Piazza principale della città, che quest’anno a differenza delle scorse edizioni, non sarà animata dalla solita “Notte Nera del Jazz”.
Successivamente lo strumento proseguirà il suo percorso sonoro all’interno della Chiesa con un concerto di “Sax Baritono e Reverbero”. A seguire Luca Allievi proseguirà con la sua chitarra classica e jazz.
A fondere e mescolare insieme le due sfere protagoniste di questa serata, ovvero musica e religione, sarà la performance dell’attrice SilviaFurlan, con la voce di Albert Hera.
Questi ultimi, ispirandosi ai testi, ai dipinti e alla vita di Ildegarda di Bigen (1098-1179, detta “La Sibilla del Reno”) intrecceranno musica, ritmo, sonorità della voce, con le parole di Ildegarda dal forte potere evocativo, esaltando il potere della “visione”, per questo motivo questa performance prende il titolo di “Visioni / Ildegarda di Bigen”.
Questa alternanza di suono e parola, creerà una trama fitta di rimandi, che permetterà al pubblico di riscoprire questa figura modernissima di intellettuale e artista, oltre che religiosa, coinvolgendolo in un vero e proprio viaggio percettivo.
A conclusione di questa serata, incentrata sulla visione, sull’evocazione, saranno Gavino Murgia e Fabio Giachino, rispettivamente ai sassofoni il primo e all’organo il secondo, con “A Love Supreme”: un tributo all’opera musicale di John Coltrane creata nel 1964, nel momento più alto della sua intensa spiritualità musicale.
Questo tributo a Trane a Moncalieri, rappresenta la prima italiana del progetto, che ha già esordito in Romania e in Austria.
“Moncalieri Jazz Vive!”. GIOVEDI’ 12 NOVEMBRE ore 20,30: GIOVANI TALENTI
Come abbiamo detto nella presentazione generale, continueremo a dare spazio soprattutto ai giovani artisti presenti sul nostro territorio nazionale e questa serata sarà dedicata interamente a loro. Il concerto sarà diviso in due parti:
nella prima parte saliranno sul palco Jacopo Taddei al saxofono e Luigi Nicolardi al pianoforte in un’interazione fra tradizione classica e jazzistica; nella seconda parte Emilia Zamuner alla voce, accompagnata dal grande Massimo Moriconi al contrabbasso che presenteranno il loro progetto “Duet”.
“Moncalieri Jazz Vive!”. Venerdì 13 novembre ore 20,30 “THE BIRD” tributo a CHARLIE PARKER
Il Picasso del Jazz, come venne definito il grande musicista americano, nasce il 29 agosto del 1920, a Kansas City. E’ considerato il più grande sassofonista della storia del Jazz, in assoluto.
Con Dizzy Gillespie e altri jazzisti dell’epoca, ha dato vita alla corrente jazzistica del cosiddetto be-bop, portandola ad alti livelli artistici. Un filone che poi diventato, di fatto, lo stile jazz più suonato e ambito da tutti i jazzisti del Novecento.
Ad onorare questo tributo salirà sul palco un quartetto tutto piemontese di valore internazionale, un grande sassofonista moncalierese Claudio Chiara, con Luigi Tessarollo alla chitarra, Aldo Mella al contrabbasso ed Enzo Zirilli alla batteria.
“Moncalieri Jazz Vive!”. Sabato 14 novembre ore 20,30 “CAROSONE 100”
In esclusiva per il Moncalieri Jazz Festival, in collaborazione con il Torino Jazz Festival, un progetto speciale di Daniele Sepe dedicato al Maestro della Canzone Napoletana.
Il grande interprete dello swing partenopeo Renato Carosone, già pianista classico e jazzista, è stato uno dei maggiori autori ed interpreti della canzone napoletana nel periodo tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni novanta.
Trai i suoi brani ricordiamo: “Tu vuò fa l’Americano”, “Caravan Petrol”, “O sarracino” e “Pigliete ‘na pastiglia”.
Avrà l’onore di interpretare questo tributo il grande jazzista napoletano Daniele Sepe al sax con Tommaso de Paola al pianoforte e tastiere, Paolo Forlini alla batteria, Davide Costagliola al basso, Antonello Iannotta alle percussioni, Mario Insenga alla voce e Salvatore Lampitelli “Sabba” alla voce.
Domenica 15 novembre – ore 20,30 “AMARCORD…RICORDANDO CENTO ANNI DI FEDERICO FELLINI”
Una suite musicale scritta dal Maestro Andrea Ravizza, in veste di arrangiatore e direttore, celebrerà degnamente la figura del grande regista italiano famoso in tutto il mondo.
Un progetto musicale che prevede l’interpretazione di colonne sonore di film come “La dolce vita”, “8 ½”, “La strada”, “Amarcord”, “Ginger e Fred” e molti altri.
I brani saranno eseguiti da un ensemble creata ad hoc per una produzione originale del MJF 2020: Fulvio Chiara alla tromba, Albert Hera alla voce e sax soprano, Fabio Giachino al pianoforte, Federico Marchesano al contrabbasso, Alessandro Minetto alla batteria, il Quartetto d’Archi di Torino composto da Edoardo de Angelis violino, Umberto Fantini al violino, Andrea Repetto alla viola e Manuel Zigante al violoncello.
Per l’occasione, per la prima volta, suonerà al Moncalieri Jazz Festival, il Direttore Artistico Ugo Viola alla fisarmonica. In questo concerto verranno unite 3 arti: cinema, musica e anche arte, grazie all’illustratrice Giorgia Molinari, che durante il concerto darà vita ad illustrazioni grafiche ispirate ai film in programma.
Il nostro motto. Avremo l’onore e il piacere di avere sul palco per l’occasione, la nipote, nonché unica erede, del grande Maestro Federico Fellini, Francesca Fabbri Fellini.
Quest’ultima con i racconti e le fotografie dei suoi ricordi, ripercorrerà la vita del Maestro e ci racconterà aneddoti legati al set e all’importanza che la musica ha avuto all’interno dei suoi film.
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/11/Moncalieri-Jazz-Vive.jpg282600Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2020-11-05 10:03:292020-11-16 18:20:15“Moncalieri Jazz Vive!” Il nostro motto.
Torino Jazz Festival ottava edizione. Il grande jazz torna a Torino con il suo festival più rappresentativo.
Torino Jazz Festival. Dopo il forzato stop determinato dall’emergenza epidemiologica Covid-19 che inizialmente ha costretto la Città a rinviare l’ottava edizione del TJF da aprile a ottobre.
Torino Jazz Festival. I direttori artistici del Festival, Diego Borotti e Giorgio Li Calzi, convinti che la musica non ferma e spinti da un forte desiderio di ripartenza, hanno deciso di articolare la rassegna in due fasi, una estiva e l’altra autunnale.
La prima si svolgerà dal 21 al 30 agosto per soddisfare la voglia di musica dal vivo con un cartellone composto da dieci concerti serali di grande qualità.
La seconda, in programma a ottobre, prevede 30 concerti, una dozzina di jazz club e locali che da sempre, con tenacia, ospitano a Torino questo genere musicale.
Nonostante le evidenti difficoltà logistiche dovute al momento, il TJF 2020 manterrà la sua ricchezza artistica e presenterà produzioni originali.
Saranno presenti importanti nomi di jazzisti italiani e molti artisti del panorama internazionale.
La parte estiva della manifestazione, ancora in via di definizione, sarà realizzata – osservando le più scrupolose norme di sicurezza per il pubblico, gli artisti sul palco e il personale al lavoro .
Nel cortile di Combo (ostello costruito negli spazi dell’ex caserma dei pompieri di Porta Palazzo) in corso Regina Margherita e inserita all’interno del palinsesto cittadino “Torino a cielo aperto”.
I dieci concerti di agosto del Torino Jazz Festival 2020 saranno annunciati nel corso di una conferenza stampa il 20 luglio. www.torinojazzfestival.it
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/07/Senza-titolo-1.jpg5001000Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2020-07-03 10:50:092020-12-18 11:59:09Torino Jazz Festival ottava edizione
Dal 25 aprile al 2 maggio 2020 si terrà l’ottava edizione del Torino Jazz Festival.
Torino Jazz Festival 2020. Un omaggio al jazz in tutte le sue declinazioni espressive. In cartellone, insieme ai grandi nomi internazionali, artisti di ricerca ed eccellenze del territorio.
Torino Jazz Festival 2020. Gli 8 giorni di programmazione saranno, come sempre, ricchissimi di produzioni originali.
Torino Jazz Festival 2020. Il TJF – grande evento culturale primaverile – nelle ultime due edizioni ha conquistato, grazie alla sua attenzione al contemporaneo, una precisa identità nel panorama internazionale.
Diretta dai musicisti Giorgio Li Calzi e Diego Borotti, la rassegna jazz porterà centinaia di artisti a esibirsi, a prezzi popolari, sul palco delle OGR, nei club della città e in varie sale da concerto dal Piccolo Regio al Conservatorio Giuseppe Verdi e in altri luoghi della città.
Il TJF 2020 cresce ancora: in programma, insieme ai grandi concerti, molte iniziative tra cui i Torino Jazz Meetings (dove si incontrano gli operatori del settore) e le incursioni musicali dei Jazz Blitz in luoghi atipici.
Torino Jazz Festival 2020. Nel programma del Festival, in via di definizione, si segnalano:
Salif Keita “Un autre blanc” (30 aprile, OGR, unica data italiana) Discendente diretto del fondatore dell’impero del Mali, Sundjata Keïta, Salif Keita viene emarginato dalla comunità perché albino.
Trova fuori dai confini del Mali le condizioni per potersi esprimere.
La sua musica, che incorpora vari stili tradizionali dell’Africa occidentale mescolandoli a suggestioni europee e americane contemporanee, ha saputo conquistare il pubblico trasformando Salif Keita nel patriarca indiscusso della musica africana contemporanea.
Esponente di punta della world music negli anni Novanta, è stato tra i primi a trattare nelle canzoni tematiche sui migranti, collaborando con artisti internazionali, come nel caso del suo disco Papa (1999), prodotto da Vernon Reid, che il TJF ospita in un altro concerto.
Celebrando i cinquant’anni di carriera, Keita stila un bilancio definitivo in quello che ha dichiarato essere il suo ultimo disco, “Un Autre Blanc”:
Una celebrazione della propria umanità nell’essere “un altro bianco”; un grido di denuncia per i diritti civili negati agli albini, ancora soggetti a pesanti discriminazioni in varie zone dell’Africa; il tutto filtrato dall’omaggio al suo adorato Mali.
Zig Zag Power Trio feat. Vernon Reid, Will Calhoun & Melvin Gibbs (30 aprile, Auditorium del Conservatorio, prima data in Europa).
Saliranno sul palco tre leggende della musica, Vernon Reid e Will Calhoun, membri fondatori dei Living Colour, insieme al bassista Melvin Gibbs (Rollins Band e Arto Lindsay), per dare vita a un live ricco di energia e groove contagiosi che pescano a piene mani nelle loro comuni radici funk e jazz.
I tre metteranno apparentemente in secondo piano i loro infuocati trascorsi hard rock per scavare nella musica con libertà, quella che un power trio può consentire al meglio.
Come ha scritto The New Yorker: “Un trio di grande potenza che porta in dote il noise, il funk, il rock e il jazz.”
Bireli Lagrene & Charlier/Sourisse ‘Multiquarim Big Band’ in ‘Remember Jaco Pastorius’(28 aprile OGR, prima data in Italia).
La scomparsa di Jaco Pastorius, ha lasciato un vuoto immenso nel mondo della musica.
Pastorius nella sua carriera è stato una colonna portante dei Weather Report nel loro periodo di grazia, ha inciso con Herbie Hancock, accompagnato Joni Mitchell e suonato con chitarristi del calibro di Pat Metheny, Mike Stern e… Biréli Lagrène.
Il virtuoso chitarrista francese, erede della tradizione manouche di Django Reinhardt, per rendere questo omaggio ancora più sorprendente, abbandona per una volta il suo amato strumento e imbraccia quello preferito da Jaco, il basso elettrico fretless.
Accompagnato da una big band dalla sorprendente energia, il concerto pesca a piene mani nei dischi da leader di Pastorius e recupera qualche brano immortale dei Weather Report.
Peter Erskine Trio (25 aprile, Auditorium del Conservatorio). Duttile come pochi altri batteristi, Peter Erskine è un’icona del jazz mondiale che ha scritto pagine di storia musicale.
Votato miglior batterista dell’anno per dieci volte dai lettori del Modern Drummer Magazine, dopo aver suonato nei Weather Report, con Joni Mitchell, Michael Bublé, Diana Krall, solo per fare qualche nome, e vinto due Grammy Awards, Erskine privilegia negli ultimi anni la sua attività di leader.
Il trio acustico lo vedrà affiancato dal prezioso pianista Alan Pasqua e dal contrabbassista Darek Oles,.
Inedita collaborazione tra la Filarmonica TRT e il Torino Jazz Festival (27 aprile, Teatro Regio).
Protagonista di questo incontro sarà Gianluigi Trovesi, uno dei jazzisti italiani più prestigiosi di sempre, con il suo Ensemble incontra la tromba di Fabrizio Bosso e la Filarmonica TRT diretta da Stefano Montanari, con gli arrangiamenti di Corrado Guarino.
Trovesi si esibirà nella doppia veste di interprete al clarinetto e di compositore: il concerto esplora gli universi sonori a lui cari, spaziando dalle danze della tradizione popolare alla musica rinascimentale e barocca, dall’improvvisazione di matrice jazzistica alle riletture originali di materiali verdiani e schubertiani.
Inoltre, in occasione del ventennale del Museo Nazionale del Cinema e di Film Commission Torino Piemonte – anno che la Città di Torino dedica alla settima arte – il TJF presenterà un evento speciale, in esclusiva europea, dove musica e cinema dialogheranno alla pari in una grandiosa coproduzione TJF- Museo Nazionale del Cinema, pensata appositamente per festeggiare il doppio compleanno.
Il trio di Bill Frisell, uno dei massimi esponenti del jazz contemporaneo, da sempre abituato a spaziare tra più generi, mercoledì 29 aprile al Cinema Massimo, incontrerà il cineasta Bill Morrison, un geniale sperimentatore, capace, nelle sue pellicole, di mescolare magistralmente musica e immagini.
Il Festival è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino.
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/02/Gianluigi-Trovesi-1-foto-Roberto-Cifarelli.jpg6171000Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2020-02-13 11:14:542021-01-09 15:54:58Torino Jazz Festival 2020
Filarmonica Teatro Regio Torino Musiche Composte, Orchestrate e Dirette da Stefano Fonzi, Solisti: Paolo Fresu (tromba), Albert Hera (voce)
Al Teatro Regio la Torino Jazz OrchestraFulvio Albano– leader (sax tenore), Valerio Signetto – Gianni Virone (sax contralto), Nicola Tonso (sax tenore) – Helga Plankensteiner (sax baritono), Martin Ohrwalder – Mirco Rubegni – Sergio Bongiovanni – Felice Reggio (trombe), Luca Begonia – Stefano Calcagno – (tromboni) Aldo Caramellino – (tromboni), Gianfranco Marchesi – (trombone basso), Gianluca Tagliazzucchi (pianoforte), Aldo Zunino (contrabbasso),Marco Tolotti (batteria)
Con la partecipazione straordinaria dell’attore Pino Insegno (voce narrante)
Testi e adattamenti di Giommaria Monti
Unico Concerto/Evento
Conduce la serata: Marco Basso – critico musicale de ”La Stampa”
In anteprima internazionale, per il Moncalieri Jazz Festival, un’opera musicale moderna composta e diretta da Stefano Fonzi con un cast di eccezione.
Lunedì 4 novembre alle ore 21:00 al Teatro Regio di Torino andrà in scena “Leonardo e il foglio perduto”, una composizione che prende spunto da due grandi opere di Leonardo conservate nei Musei Reali di Torino.
“Il Codice del Volo” e “L’Autoritratto”.
L’opera interpreta il grande sogno di Leonardo, quello del Volo, che per tutta la vita ha caratterizzato i suoi studi.
Il concerto proprio per rendere omaggio al genio sperimentale vinciano, si avvale anche di tecnologie all’avanguardia, che vedranno la proiezione di fotografie.
Fotografie concesse grazie alla collaborazione dei Musei Reali di Torino, rappresentanti l’Autoritratto e Il Codice del Volo, messe in relazione con altrettante foto e video del Pop.
Up Next (Drone come mezzo di trasporto volante senza conducente) e la nuova auto gran turismo elettrica “Da Vinci”, disegnata e realizzata nel 2019 dalla Italdesign.
Il prototipo è stato ideato, disegnato, progettato e costruito negli stabilimenti di Moncalieri.
Per l’ingegneristica del genio italiano, la “Da Vinci” è realizzata con una particolare apertura delle portiere ad “ali di gabbiano” collegandola ancora una volta al sogno del volo leonardesco.
Gli interpreti d’eccezione a livello internazionale coinvolti in questo meraviglioso progetto sono la Filarmonica Teatro Regio Torino
La Torino Jazz Orchestra e due grandi solisti Jazz quali Paolo Fresu e il vocalist Albert Hera
I testi sono scritti da Giommaria Monti e saranno letti ed interpretati sul palco dall’attore e doppiatore Pino Insegno.
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2019/11/mail.jpg600900Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2019-11-04 09:21:262019-11-04 09:21:26Teatro Regio Torino “Leonardo e il foglio perduto”
La Compagnia Torino Spettacoli presenta “Oh Dio mio” Piero Nuti – Miriam Mesturino al Teatro degli Audaci
Teatro degli Audaci va in scena “Oh Dio mio”, andrà in scena lo spettacolo “OH DIO MIO” di Anat Gov, con Piero Nuti e Miriam Mesturino, per la regia di Girolamo Angione.
Teatro degli Audaci va in scena “Oh Dio mio”. Un testo ironico, intelligente e surreale, prodotto dalla Compagnia Torino Spettacoli, scritto da una delle più importanti drammaturghe israeliane Anat Gov.
Protagonista è Ella, Miriam Mesturino, psicologa e madre single di un ragazzino autistico, che riceve su appuntamento i suoi clienti, sviscerandone e curandone turbe e complessi.
Interpellata telefonicamente da un misterioso e angosciato signor D., interpretato da Piero Nuti, accetta di riceverlo con urgenza, e si trova davanti un uomo sussiegoso e imponente, che esita a darle informazioni su di sé.
Afferma dopo incalzanti pressioni da parte della psicanalista di avere 5766 anni, di essere artista e famoso, orfano dalla nascita e in preda a una secolare depressione: conosce presente-passato-futuro di Ella, sa tutto delle sue difficoltà familiari, sa che è atea, laica e femminista.
Pare l’abbia scelta per questo.
Il Signor D. in realtà è Dio e pretende di essere aiutato da lei, in un’ora di terapia, vuole guarire la sua incolmabile tristezza, la sua rabbia secolare, la delusione nei confronti del mondo.
Il signor D. scoppia a piangere, rivela il suo desiderio di morire, di non essere più l’Onnipotente, e acconsente a ripercorrere sotto la guida di Ella una sorta di anamnesi del suo male oscuro.
All’inizio della creazione, Dio era stato preso da un entusiasmo e da un’esaltazione euforica:
inventare il sole, la prima alba, la luna, gli alberi, la coccinella (e anche le zanzare!) l’aveva riempito di incredibile gioia e di orgogliosa soddisfazione.
Ma avrebbe dovuto fermarsi al quinto giorno, perché la balzana idea di dare vita all’uomo – di venerdì! – finì inevitabilmente per distruggere la sua pace, un Dio depresso, malato da 2000 anni, fragile seppur onnipotente che sta meditando di spazzar via il mondo con un nuovo diluvio universale.
Il testo, ricco di battute acute e sagaci, nel quale Piero Nuti e Miriam Mesturino affrontano i problemi esistenziali, il mistero della creazione, la vita umana, le ingiustizie, i dolori.
Due punti di vista contrapposti, quello di Dio, deluso e dell’uomo, schiacciato da un Dio crudele.
Entrambi i personaggi sono forti ma estremamente fragili e trovano nella comprensione e nell’amore la via per affrontare dolori e delusioni, con un’apertura finale verso l’ottimismo.
La fiducia e la speranza di momenti migliori, come quello in cui il figlio autistico di Ella, Lior, per la prima volta riesce a dire “mamma”.
Una commedia divertente e profonda nella quale con una recitazione brillante dei protagonisti, si esalta la particolarità e la modernità dello stile dell’opera della drammaturga israeliana.
Un testo pervaso dalla migliore tradizione yiddish, che, attraverso l’umorismo della sua interpretazione, battuta dopo battuta, diventa una vera e propria argomentazione teologica.
“Oh Dio mio”
Teatro degli Audaci – via Giuseppe De Santis, n. 29 – Roma
Da venerdì 25 a domenica 27 ottobre 2019
Orari: venerdì 25 e sabato 26 ottobre ore 21.00 – domenica 27 ottobre ore 18.00
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2019/10/Teatro-degli-Audaci.jpg450900Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2019-10-18 10:05:002021-01-18 17:35:50Teatro degli Audaci va in scena “Oh Dio mio”
Oltre 1500 prestigiatori presenti da 40 nazioni, 100 ore ininterrotte di spettacolo, concorsi internazionali, 12 conferenze con celebrity del settore, 7 workshop e 4 Gran Gala del Masters of Magic World Tour.
Senza dimenticare il Campionato Italiano di Magia e, per la prima volta a Torino, il Campionato Mondiale di Street Magic.
Questi i numeri incredibili della XVII edizione del Masters of Magic.
Evento di richiamo internazionale dedicato alla magia che si è appena concluso e che quest’anno è stato ospitato all’interno di un bene patrimonio dell’UNESCO: La Reggia di Venaria.
A firmare la direzione artistica come sempre il bravissimo Walter Rolfo che ha riunito delle vere eccellenze del settore e la partecipazione straordinaria di Marco Tempest.
Illusionista americano che grazie alla sua creatività è stato assunto dalla NASA per collaborare a un nuovo approccio per le missioni spaziali.
Grande attenzione per la kermesse e applausi calorosi nel gran finale che ha trasformato Torino in un’arena a cielo aperto per con i migliori maghi di strada del mondo.
Dieci perfomer, selezionati dall’ICC (International Consulting Committee di Masters of Magic), felici di sfidarsi nelle strade e nelle piazze per conquistare il titolo del Campionato del Mondo di Street Magic.
La palma della vittoria è stata assegnata allo spagnolo Patxi, secondo posto pari merito ai torinesi Flip e Mr David.
Federica Rinaudo Giornalista Ufficio stampa e comunicazione Mobile +39 327 7851570 www.federicarinaudo.it
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2019/05/Master-of-Magic-Reggia-di-Venaria-Reale-19-maggio-Stranges-Street-magic-1.jpg533800Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2019-05-22 16:42:492021-02-17 12:14:30Master of Magic, “Patxi” nuovo campione mondiale di Street Magic 2019
Torino, Reggia di Venaria prima edizione “Campionato Mondiale di Street Magic”. La convention mondiale di magia ospitata eccezionalmente all’interno di un bene patrimonio dell’UNESCO, Reggia di Venaria.
Torino, Reggia di Venaria prima edizione “Campionato Mondiale di Street Magic”. Attesi oltre 1500 prestigiatori da 40 nazioni per 100 ore di spettacoloReggia di Venaria, 16 – 19 maggio 2019
Torino, Reggia di Venaria prima edizione “Campionato Mondiale di Street Magic”. Per la prima volta un convegno di maghi e prestigiatori sarà ospitato all’interno di un bene patrimonio dell’UNESCO.
Dal 16 al 19 maggio la prestigiosa Reggia di Venaria apre le porte alla XVII del Masters of Magic World, l’unico evento in Italia in grado di riunire oltre 1500 prestigiatori professionisti provenienti da 40 nazioni.
Un appuntamento di richiamo internazionale, sotto la direzione artistica di Walter Rolfo, con cinquanta eventi aperti al pubblico e 100 ore ininterrotte di spettacolo che trasformeranno le sale storiche della residenza reale sabauda.
In anteprima mondiale, saranno presentati nuovi segreti e show che stupiranno il pubblico di tutto il mondo.
Il programma comprenderà concorsi internazionali, il Campionato Italiano di Magia, 12 conferenze, 7 workshop e 4 Gran Gala del Masters of Magic World Tour e per la prima volta a Torino il Campionato Mondiale di Street Magic.
La Masters of Magic World Convention, che nel tempo ha ospitato importanti maghi come David Copperfield, Dynamo, David Blaine e Ciryl Takayama, quest’anno vedrà la partecipazione straordinaria di Marco Tempest.
L’illusionista americano che grazie alla sua creatività è stato assunto dalla NASA per collaborare a un nuovo approccio per le missioni spaziali.
L’evento è realizzato grazie al contributo di Regione Piemonte, Città di Torino e della Camera di commercio di Torino, con il patrocinio del Comune di Venaria Reale.
In collaborazione con Visit Piemonte e Fondazione Piemonte dal Vivo e con il supporto di Turismo Torino e Provincia Convention Bureau e del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.
A rendere unica questa iniziativa sarà in particolare l’apertura per la prima volta al pubblico di “babbani” – i non maghi – del congresso.
Nell’epoca della condivisione online e della trasparenza, il punto di forza di un mago non è più il segreto ma è l’emozione che crea.
“È per me un grande onore e una grande soddisfazione portare questo evento a Torino e in Piemonte, e trovo sia una naturale conseguenza che si tenga proprio qui nella capitale mondiale della magia.
Dichiara Walter Rolfo, presidente di Masters of Magic – Nella mia città, Torino, la convention può crescere ancora e trasformarsi in vero e proprio festival culturale dedicato alle famiglie.
Per questo abbiamo programmato conferenze, incontri, spettacoli nei diversi angoli della città: perché tutti possano respirare un momento di straordinaria magia e viverne sempre di più anno dopo anno.
Per la prima volta nella storia della convention, inoltre, saremo ospitati all’interno di un museo, alla Reggia di Venaria: un altro grande passo per l’arte magica che passa così ufficialmente da forma di intrattenimento spettacolare a vero e proprio movimento culturale”.
Campionato del Mondo di Street Magic – Torino
Per il Campionato del Mondo di Street Magic 2019, che si svolgerà per la prima volta a Torino sabato 18 e domenica 19 maggio.
Per l’occasione sono stati selezionati – tra più di 500 candidati – i 10 migliori perfomer che si sfideranno nelle strade e nelle piazze della città (piazza San Carlo, piazza Carlo Alberto, via Roma, via Buozzi).
A selezionare i 4 finalisti sarà una giuria composta anche dal pubblico (gli spettatori potranno votare direttamente sul sito di Masters of Magic).
Domenica 19 maggio, alle ore 18.00, in piazza San Carlo, si terrà la finalissima al termine della quale verrà eletto il Campione mondiale di Street Magic.
La Street Magic è una forma dell’arte molto antica e contemporaneamente nuova: antica perché tradizionalmente i prestigiatori si esibivano nelle piazze e nelle vie; nuova perché, negli ultimi anni ha assunto caratteri del tutto inediti diventando, grazie alla televisione e ai social network, la forma d’arte magica più diffusa e praticata nel mondo
https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2019/05/Rolfo-passerella.jpg467700Adrianohttps://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/wp-content/uploads/2020/05/logo-sito.pngAdriano2019-05-15 08:58:222021-02-22 18:03:33Torino, Reggia di Venaria prima edizione “Campionato Mondiale di Street Magic”
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