Articoli

Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”,

Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”, domenica 25 febbraio ore 11 – ingresso 5 euro. La Compagnia della Settimana Dopo presenta: AREA 52

Spettacolo per Theremin, Loopstation e Pupazzi Alieni. Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”

Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”. Ideazione e Interpretazione: Emanuela Belmonte, Consulenze registiche: Valeria Sacco, Emanuele Avallone, André Casaca.

Musiche originali eseguite dal vivo: Emanuela Belmonte, Consulenza scenografica e fotografie: Eva Miškovičová
Creature di scena e scenografia: Emanuela Belmonte

“Premio della Giuria al Milano Clown Festival 2020”

Domenica 25 febbraio alle ore 11, al Teatro Villa Pamphilj di Roma, va in scena il quarto appuntamento della Rassegna di circo teatrale “Comici Camici & Friends”,Area 52.

Spettacolo per Theremin, Loopstation & pupazzi alieni” di e con Emanuela Belmonte della Compagnia della Settimana Dopo.

Un oggetto non identificato, probabilmente di origine aliena, è caduto notte tempo dal cielo. Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”

Una scienziata americana della NASO viene inviata sul luogo dell’impatto per esaminarlo con sofisticatissime apparecchiature. Si tratta di un messaggio inviato da popolazioni extraterrestri? Cosa vorranno dire all’umanità?

Un serissimo, fantascientifico gioco che porta gli spettatori in un universo popolato da alieni verdi e navicelle spaziali di carta argentata, in un divertente film di science fiction completamente homemade.

Uno spettacolo di clown teatrale che mescola musica dal vivo eseguita con clarinetto, voce, loopstation e theremin, manipolazione di oggetti e teatro di figura.

Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”,
Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”,

Theremin, loopstation e pupazzi alieni

Il Theremin è uno strumento elettronico poco conosciuto dal grande pubblico che ha una particolarissima specificità: non prevede il contatto fisico dell’esecutore con lo strumento. Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”

Vedere un suonatore di theremin è un’esperienza magica e misteriosa: lo si osserva fare degli strani movimenti nell’aria e si sente un suono simile a un violino.

Quello che succede in realtà è che il movimento delle mani del musicista (ma potrebbe essere quello di qualsiasi oggetto fatto di materiale conduttore) interagisce con i campi elettromagnetici che si formano intorno alle antenne del theremin, dedicate l’una all’intensità e l’altra all’altezza dei suoni.

Un’interessante curiosità è che se pochi sanno come sia fatto e come funzioni un theremin, moltissimi inconsapevolmente ne conoscono il particolare suono, così strettamente legato alle colonne sonore di vecchi film di fantascienza degli anni ‘40 e ’50 da essere diventato identificativo di questo genere cinematografico.

È proprio da quei film dagli effetti speciali per forza di cose un po’ naïf che nasce AREA 52, un piccolo universo popolato da puppets alieni e navicelle spaziali, sostenuto da un gioco che resta volutamente poco naturalistico e che mira a diventare puro divertimento collettivo. Il personaggio protagonista utilizza il linguaggio del Clown Teatrale, caratterizzato da una presenza attenta e permeabile, una naturale tendenza all’interazione con il pubblico e all’improvvisazione.

Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”,
Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”,

Il Clown è il filo conduttore che lega tra loro le diverse tecniche usate, trasformando lo spettacolo in un gioco estremamente serio, come solo quello dei bambini sa essere.

In un continuo alternarsi di regola e follia, rigidi protocolli e improbabili ipotesi, schemi e divagazioni strampalate, gli

spettatori di qualunque età si troveranno coinvolti in un assurdo film di fantascienza fatto in casa, che strizza l’occhio

alla grande cinematografia di genere con citazioni e riferimenti a “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, “Alien”, “Independence day”, “Mars Attacks” e il mitico “Plan 9 from Outer Space” di Ed Wood, film rimasto nella storia per le navicelle spaziali fatte davvero con piatti e carta stagnola.

Un’intelligente parodia dell’immaginario fantascientifico che rimane orgogliosamente ancorata al linguaggio teatrale e metateatrale, con il suo “qui e ora” e i suoi semplici mezzi.

Emanuela Belmonte è attrice, clown e musicista.

Nel 2007 si laurea in Discipline dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma con una tesi sul ruolo del clown nella formazione dell’attore.

Il suo percorso teatrale attraversa il Teatro Fisico, il Mimo Corporeo e il Clown Teatrale; tra i maestri: Pierre Byland, Emmanuel Gallot-Lavallée, Michele Monetta. Approfondisce lo studio del clarinetto frequentando la Siena Jazz University dal 2013 al 2016.

Nel 2020 partecipa ad «Animateria», percorso di Alta Formazione per Operatore Esperto nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura, organizzato da Teatro Gioco Vita, Teatro delle Briciole e Teatro del Drago.

Uno dei suoi interessi principali è quello di indagare la commistione tra il linguaggio musicale e il clown teatrale.

Area52 è il suo primo spettacolo in solo, in cui sperimenta l’uso del theremin e il teatro di figura.

Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”,
Teatro Villa Pamphilj “Comici Camici & Friends”,

La Compagnia della Settimana Dopo è un collettivo di sperimentazione sul clown teatrale.

Fondata nel 2006 a Roma da Emanuela Belmonte, Emanuele Avallone e Luca Di Luca, sviluppa negli anni una ricerca volta ad arricchire e commistionare il linguaggio del clown con diverse tecniche e discipline: la musica, l’improvvisazione, la comico terapia, le tecniche di animazione teatrale e il teatro di figura, costruendo spettacoli il più possibile trasversali e comunicativi.

“Comici Camici & Friends” è la Rassegna di Circo Teatrale, proposta da un gruppo di artisti che sostengono la mission di Comici Camici negli ospedali pediatrici, che va in scena una volta al mese a partire da domenica 19 novembre alle ore 11, fino al 10 marzo 2024.

Cinque mattinate divertenti e spensierate per tutta la famiglia, grandi e piccini tutti insieme, per sperimentare le emozioni bellissime che solo il circo teatrale sa dare: una kermesse di spettacoli che fa tornare a casa il pubblico con la pancia piena di risate e il cuore allegro.

I fondi raccolti contribuiranno a garantire ai bambini dei reparti pediatrici del San Camillo. la presenza continuativa dei Clown Dottori di Comici Camici.

Il Teatro Villa Pamphilj, con la direzione artistica di Veronica Olmi, è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura

Per informazioni e prenotazioni:

Teatro Villa Pamphilj Largo 3 giugno 1849 | 00164 Roma
(ingresso Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a)
Orari segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18

tel 06 5814176   – scuderieteatrali@gmail.com  
Ingresso 5 euro (consigliata la prenotazione)

direzione artistica Veronica Olmi
ufficio stampa Fabiana Manuelli 

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/teatro-7-come-cristo-comanda/

https://www.unfotografoinprimafila.it/spazio-rossellini-bartolini-baronio/

https://www.lefotodiadriano.it/

https://buonaseraroma.altervista.org/home/

Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.

Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”. Roma. Dal 16 dicembre 2023 al 30 marzo 2024.. Studio e pratica delle tecniche espressive della Commedia dell’Arte.

La Commedia dell’Arte, una tradizione italiana conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

Torna dal 16 dicembre 2023 al Teatro Villa Pamphilj di Roma dove, fino a marzo, si svolgeranno quattro stage di alta formazione, tenuti dagrandi Maestri.

Maestri del calibro di Marco Luly, Stefano Perocco di Meduna, Mario Pirovano, Carlo Boso che guideranno gli allievi alla scoperta delle tecniche espressive di questa immortale forma di spettacolo.

La Commedia dell’Arte ha reso famosi attrici e attori italiani in molte piazze, corti, palazzi e teatri europei, soprattutto dal 16° al 18° secolo. La storia racconta che il 25 febbraio del 1545, presso un notaio nella città di Padova, sia stata costituita la prima compagnia professionale di attori.

Da allora, gli attori della Commedia dell’Arte hanno rivoluzionato il teatro facendolo diventare una vera e propria professione, un mestiere.

Le compagnie più prestigiose viaggiavano per l’Europa ed erano contese dalle grandi corti del tempo e dai teatri in occasione di feste ed importanti celebrazioni. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

I canovacci dei comici dell’arte ispirarono in seguito i più grandi autori teatrali come Shakespeare, Molière e Goldoni.

Sepolta, o meglio dormiente, per quasi due secoli, la Commedia dell’Arte è stata rivitalizzata dal Teatro del XX secolo. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.
Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.

La nuova vita ha prodotto nuove e molteplici forme di Commedia dell’Arte in Italia, in Europa e nel resto del mondo, facendone materia di studio in scuole, accademie e università dei cinque Continenti.

Lungi dall’essere una materia “arcaica”, la Commedia dell’Arte è tutt’ora una forma vitale di teatro ancora presente, almeno nelle sue caratteristiche principali, nel teatro e nel cinema. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

Come sottolinea Veronica Olmi, direttrice artistica del Teatro Villa Pamphilj:

“Siamo onorati di ospitare nuovamente, questi stage nel nostro Teatro-Centro di Orientamento ai Mestieri delle Arti e presidio culturale-artistico permanente nel cuore di Roma.

Gli anni passati, quando abbiamo iniziato a proporre e organizzare questi corsi di alta formazione – che rappresentano un’opportunità concreta per chi vuole studiare quest’Arte e intraprendere questo Mestiere – ci eravamo augurati che l’appuntamento potesse divenire ricorrente per la nostra città, e così è stato.

Oggi siamo felici di rappresentare, come Teatro Villa Pamphilj, il luogo di riferimento a Roma, per chi ama la Commedia dell’arte.”

Oltre ai quattro stage di alta formazione, completano il programma dedicato all’Arte e al mestiere della Commedia tre giorni dedicati agli spettacoli.

Sabato 30 dicembre ore 11.30, la Compagnia Teatrale Fo Rame presenta “Mistero Buffo”, lo spettacolo che ha cambiato la storia del teatro italiano, interpretato da Mario Pirovano, allievo ed erede artistico della coppia Dario Fo e Franca Rame, che da anni porta con successo i loro testi nei teatri di tutto il mondo. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

Dei tanti monologhi di Mistero Buffo portati in scena negli anni, Pirovano (definito da Dario e Franca “fabulatore di grande talento”) al Teatro Villa Pamphilj riproporrà alcuni fra quelli appartenenti alle primissime rappresentazioni e che, nel tempo, lo resero lo spettacolo famoso in tutto il mondo:

La nascita del giullare, La fame dello Zanni, Il primo miracolo di Gesù Bambino, Il miracolo di Lazzaro, Le nozze di Cana, Il Grammelot dell’avvocato inglese, Bonifacio VIII.

Il 10 febbraio 2024, tre spettacoli differenti. Si parte alle ore 11 con una produzione La Bottega dei Comici “Arlecchino Nouvelle Cuisine”, scritto e interpretato da Luca Gabos e Lorenza Sacchetto, per proseguire alle ore 12 con “Pulcinella alle crociate”, scritto, diretto e interpretato da Federico Moschetti (Produzione Teatro Origine ETS) e concludere alle ore 15 con Valentina Conti e Federico Moschetti in “Don Quixote a spasso per la Mancha”, una produzione Teatro Origine ETS10. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.
Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.

Il 25 febbraio dalle ore 14 la “Giornata Palcoscenico aperto” dedicata a candidati Under 35, che verranno selezionati per esibirsi con monologhi o dialoghi a 2 o 3 partecipanti.

La migliore attrice o il miglior attore riceverà in premio una borsa di studio del valore di 800 euro per partecipare gratuitamente allo Stage Internazionale di Commedia Dell’Arte, da Versailles a Venezia l’Europa in Maschera, che si svolgerà in Francia e in Italia dal 26 Agosto al 22 Settembre 2024.

Lo stage è diretto dal maestro Carlo Boso.

Il Teatro Villa Pamphilj, con la direzione artistica di Veronica Olmi, è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura.

Per informazioni e prenotazioni: Teatro Villa Pamphilj   

largo 3 giugno 1849 | 00164 Roma
(ingresso Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a)

Orari segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18

tel 06 5814176   – scuderieteatrali@gmail.com  

Calendario degli stage

Sabato 16 e domenica 17 dicembre, dalle 10 alle 16

LABORATORIO TEORICO-PRATICO DI COMMEDIA DELL’ARTE

Stage pratico di Commedia Dell’Arte condotto da Marco Luly.

Durata: 2 giorni

Orario: Dalle 10:00 alle 16:00 (con mezz’ora di pausa pranzo; consigliamo pranzo al sacco)

Partecipanti: minimo 6- massimo 16 allievi

Costo: 90,00 euro.

Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.
Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.

Il Laboratorio si articolerà in due giornate.

La prima giornata, dopo una introduzione dell’argomento Commedia dell’Arte, vedrà una fase di riscaldamento seguita poi dagli esercizi pratici sul “corpo quotidiano ed extraquotidiano” e su “azione e reazione”, dallo studio delle tecniche e delle relazioni che si creano in scena, per arrivare poi all’ uso della maschera e all’ improvvisazione.

La seconda giornata vedrà ancora una parte dedicata al riscaldamento, alle tecniche di base, all’ uso della maschera e all’ improvvisazione.

Si passerà poi alla presentazione teorico/pratica dei principali personaggi in maschera e si cominceranno a creare e a spiegare le relazioni tra tecniche teatrali e rappresentazione, personaggi, tipi fissi, canovacci e lazzi.

La parte finale delle due giornate sarà sempre dedicata alla discussione sul lavoro svolto, sulla storia e sulle principali caratteristiche della Commedia dell’Arte, inclusa una sessione finale di domande/risposte.

Dal 18 al 22 Dicembre 2023

IL MASCHERAIO

Laboratorio di costruzione della maschera in cuoio tenuto da Stefano Perocco di Meduna.

Durata: 5 giorni

Orario: Dalle 10:00 alle 17:00 (con un’ora di pausa pranzo)

Partecipanti: minimo 8 massimo 16 allievi.

Costo: 270,00 euro

PROGRAMMA. Cenni teorici sulla maschera. Lavoro di battitura e modellazione della pelle su calco in legno.

Rifinitura e decorazione della maschera in cuoio.

Durante il laboratorio, partendo da matrici di riferimento, attraverso l’uso di tecniche e utensili della tradizione, ogni partecipante realizzerà, sotto la guida del Maestro Stefano Perocco di Meduna, una delle tipiche maschere di Commedia dell’Arte.

Il programma del corso prevede elementi di storia della Commedia dell’Arte e dei caratteri distintivi dei suoi personaggi, studio di morfologia umana e animale, la spiegazione delle tecniche e degli strumenti necessari per la realizzazione della maschera, scultura del legno e lavorazione del cuoio.

Attrezzi e materiali per realizzare la maschera in cuoio verranno forniti dal Maestro. Al termine del laboratorio le maschere realizzate rimarranno agli allievi.

Giovedì 28 e venerdì 29 dicembre, dalle 10 alle 17.30

IL TEATRO VIVO DI DARIO FO E FRANCA RAME. “GESTUALITÀ, FISICITÀ, VOCALITÀ”

Stage di Commedia Dell’Arte condotto da Mario Pirovano.

Durata: 2 giorni

Orario: Dalle 10:00 alle 17:30 (con un’ora e mezza di pausa pranzo)

Partecipanti: minimo 10 – massimo 20 allievi

Costo: 120,00 euro.

PROGRAMMA.
– La potenza della voce, questa sconosciuta

– Il corpo come una marionetta, le incredibili ed infinite possibilità del nostro “corpo fisico.”

– Come superare la fatidica quarta fila.

– Riempire il palcoscenico solo con la propria presenza.

– Il gesto, la voce, trasformate in maschera

Dal 26 al 30 marzo 2024

L’ARTE DELLA COMMEDIA

Stage di Commedia dell’Arte tenuto da Carlo Boso.

Durata: 5 giorni.

Orario: Dalle 10:00 alle 17:00

Partecipanti: minimo 10 – massimo 18 allievi.

Costo: 200,00 euro

PROGRAMMA. Introduzione storica sulla Commedia dell’Arte. Principi di drammaturgia. Il corpo nello spazio scenico.

La voce come veicolo dell’emozione. Studio e pratica delle tecniche espressive della maschera.

Attitudini dei tipi della Commedia. Tecniche espressive della Commedia dell’Arte. Improvvisazioni. 

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/roma-piramide-ed-i-suoi-gatti/https://www.unfotografoinprimafila.it/lucia-rubedo-ed-il-suo-canto/

Teatro Villa Pamphilj “Quartetto Sincronie”,

Teatro Villa Pamphilj “Quartetto Sincronie”, sabato 4 marzo 2023 – ore 11.30 – ingresso gratuito con prenotazione. In Omaggio a Gian Francesco Malipiero

Teatro Villa Pamphilj “Quartetto Sincronie”. Houman Vaziri, violino, Agnese Maria Balestracci, violino, Arianna Bloise, viola, Ester Vianello, violoncello

Al Teatro Villa Pamphilj di Roma, sabato 4 marzo, alle ore 11.30 il Quartetto Sincronie dedica un concerto a Gian Francesco Malipiero, uno dei più importanti compositori del ‘900, a cinquant’anni dalla sua scomparsa.

Verranno eseguiti due dei suoi otto quartetti per archi, considerati tra le pagine più significative della sua produzione musicale: Quartetto n. 3 Cantari alla Madrigalesca (1931) e Quartetto n. 6 Arca di Noè (1947).

Teatro Villa Pamphilj. L’ingresso al concerto è gratuito.

E’ necessaria la prenotazione chiamando lo 06 5814176 o scrivendo una mail a scuderieteatrali@gmail.com

Il Quartetto Sincronie è nato nel 2011 e si è formato e perfezionato presso la Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di M. Da Silva e di A. Nannoni, presso l’Accademia “W. Stauffer” di Cremona nel corso tenuto dal Quartetto di Cremona.

Il quartetto ha preso parte a l’Académie International de Musique M. Ravel – (Francia 2015), all’International Summer Academy (Austria 2016), e alla Savonlinna Music Academy – (Finland- 2017). Previa selezione ha preso parte, con borsa di studio,

ai workshop “La creazione del timbro: gli strumenti ad arco amplificati” (2017), “Armonia e forma nei quartetti per archi di J. Cage, B. Maderna e G. Manzoni” (2021) organizzati dalla Fondazione Cini di Venezia;

ha partecipato al programma di residenza artistica per giovani quartetti d’archi la Casa del Quartetto, presso la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia (2018). Teatro Villa Pamphilj

Premiato presso la II edizione del Concorso Internazionale di Interpretazione di musica contemporanea F. Mencherini (Cagli PU, 2013), il Quartetto è stato ospite in diversi festival e teatri: Festival Internazionale di Portogruaro (2020);

Dialoghi sul comporre, I Teatri, Reggio Emilia (2019); Stagione 2018 della Società del Quartetto di Vicenza; 54° Festival di Nuova Consonanza – Roma; Est-Ovest Festival; Festival dei Due Mondi di Spoleto; Rassegna Morellino Classica (GR); Società Umanitaria di Milano;

Rassegna Musicale “Giovani in Musica” di Ravenna; Palazzo Strozzi (Firenze, all’interno della mostra “Ai Weiwei Libero”); Auditorium Parco della Musica (Roma), Lizzano Festival, Rassegna musicale dei Giardini La Mortella, (Ischia), Teatro di Villa Torlonia (Roma), Guitfest Roma 2014, Festival Villa Pennisi in Musica (CT).

Il Quartetto si è esibito, su invito dell’Ambasciata di Svezia, per la cerimonia di conferimento del Premio Nobel per la Fisica a G. Parisi (2021); ha collaborato con l’American Academy in Rome in residenza artistica col compositore W. Dougherty per l’evento Aluminium Forest (2021); ha preso parte alla coreografia di danza contemporanea “Cacti” di A. Ekman presso il Teatro dell’Opera di Roma in qualità di quartetto in scena nella stagione 2017.

Ha registrato per il programma “Inventare il tempo” di S. Cappelletto, trasmesso da Rai 5 nella puntata dedicata a “F. Schubert”.

Teatro Villa Pamphilj “Quartetto Sincronie”,
Teatro Villa Pamphilj “Quartetto Sincronie”,

Nel 2021 il Quartetto è stato ensemble in residenza presso l’Accademia W. Stauffer di Cremona per il Workshop di composizione tenuto dalla compositrice americana Caroline Shaw, nel 2019 è stato ensemble in residenza per la Masterclass di composizione tenuta dal M° Daniele Bravi. Teatro Villa Pamphilj

Gian Francesco Malipiero (18 Marzo 1882 – 01 Agosto 1973) nacque a Venezia in una famiglia di musicisti.

Con il padre Luigi, pianista e direttore d’orchestra, viaggiò fra Trieste, Berlino e Vienna dove studiò al conservatorio tra il 1898-99.

Tornato a Venezia si iscrisse al Liceo Musicale ove iniziò gli studi con Marco Enrico Bossi, per poi proseguire come autodidatta al trasferimento di questi a Bologna nel 1902.

Spontaneamente scoprì la musica antica italiana e cominciò a trascrivere lavori di Monteverdi, Merulo, Frescobaldi ed altri autori che poteva reperire nella Biblioteca Marciana.

Dopo due anni di studio autonomo, nel 1904 conseguì il diploma di composizione con Bossi a Bologna.

Seguirono un corso di perfezionamento con Max Bruch alla Hochschule di Berlino nel 1908, e un viaggio a Parigi ove entrò in contatto con Alfredo Casella e Gabriele D’Annunzio. Teatro Villa Pamphilj

Qui ebbe occasione di conoscere alcuni lavori di Ravel, Debussy, De Falla, Berg e Schönberg e nel 1913, su suggerimento di Casella, assistette alla prima della Sagra della primavera di Stravinskij, da cui ricevette una impressione molto forte che lo risvegliò (come lui stesso disse) da «una lunga e dannosa letargia».

Dopo queste esperienze, Malipiero decise di distruggere quasi tutte le composizioni che aveva scritto fino a quel momento, fatta eccezione per pochi lavori.

Dal 1917 al 1920 si trasferì con la famiglia a Roma e nel 1921 a Parma, ove insegnò al conservatorio di quella città.

Dal 1922 prende fissa dimora a Asolo, nel Veneto, che divenne il suo luogo ideale per dedicarsi alla composizione.

In una condizione di tranquillità, Malipiero poté dedicarsi alla trascrizione di tutte le opere di Claudio Monteverdi, donando un inestimabile contributo al recupero ed alla diffusione della musica del grande maestro cremonese.

Dal 1932 insegnò composizione al Liceo Musicale di Venezia, di cui divenne direttore dal 1939 al 1952. Ritiratosi dall’insegnamento, continuò a tenere lezioni private e, oltre a dedicarsi alla composizione, collaborò con l’Istituto Antonio Vivaldi per la pubblicazione dell’edizione completa delle opere strumentali del compositore veneziano.

Malipiero è un autore estremamente prolifico e la sua produzione comprende lavori sinfonici; musica da camera, opere teatrali (tra cui: Tre commedie goldoniane, 1920/22, Torneo notturno, 1931, La favola del figlio cambiato,1934, Don Giovanni, 1963,

Il capitan Spavento,1963) e concerti solistici; è inoltre autore di scritti teorici come Il teatro (1920), L’orchestra (1920), Stravinsky (1945), Antonio Vivaldi, il prete rosso (1958), Così parlò Claudio Monteverdi (1967). Teatro Villa Pamphilj

La sua musica è caratterizzata da un’assoluta libertà formale e stilistica, fondata sull’espressione del canto svincolato da costrutti e regole predeterminanti.

I suoi studi sulla musica antica influenzano la scrittura della prima fase nell’inflessione gregoriana di alcune soluzioni melodiche, anche se non è difficile intuire la sua confidenza con il tardo Romanticismo tedesco nei suoi primi lavori sinfonici. Teatro Villa Pamphilj

Il percorso di Malipiero si avvicina alle correnti impressionista ed espressionista sia per il trattamento dell’armonia che per la complessità contrappuntistica, caratteri accumunati dal gusto simbolista di Torneo notturno del 1931.

La sostanza della sua arte si sintetizza nel rifiuto di lavorare sui temi alla maniera Romantica, fondata sull’elaborazione del medesimo materiale, ma attraverso una continua invenzione e, nell’opera, nel reciproco sostegno fra parola e musica nella creazione di uno spettacolo sintetico, lontano dai canoni naturalistici.

Teatro Villa Pamphilj “Quartetto Sincronie”,
Teatro Villa Pamphilj “Quartetto Sincronie”,

La cantabilità melodica permane comunque in questo contesto di sperimentazione formale e stilistica. Teatro Villa Pamphilj

Lavori significativi al riguardo sono Le stagioni italiche (1923) soprano e pianoforte, i quartetti delle raccolte Rispetti e Strambotti (1920), Stornelli e Ballate (1923) e Cantari alla madrigalesca (1931), le “illustrazioni sinfoniche” di Per una favola cavalleresca (1914-15),

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia per orchestra, coro e voce di baritono, da G. Leopardi (1909-1910), 2 Sonetti del Berni per canto e orchestra (1922), i Concerti per orchestra del 1931, Sinfonia in un tempo (1950), Sinfonia dello Zodiaco (1951), Teatro Villa Pamphilj

Sinfonia per Antigenida (1962) Stradivario. Fantasia di istrumenti che ballano, per orchestra (1948), oltre alle sue undici sinfonie composte tra il 1933 e il 1969 ed ai quattro concerti per orchestra e solista, quattro per pianoforte (1934, ’48, ’50, ’64), uno per violino (1963) e uno per flauto (1967-68).

Dalla collaborazione con Luigi Pirandello nacque l’opera La favola del figlio cambiato che, rappresentata prima in Germania e poi all’Opera di Roma nel 1934, ottenne un successo poco soddisfacente che fece ripiegare il compositore su un linguaggio meno sperimentale e più rivolto alla riconoscibilità ed allo sviluppo tematico.

La sua scrittura passò anche per l’atonalità, fino a lavori dove sfiora il totale cromatico, senza mai aderire alla tecnica dodecafonica. Teatro Villa Pamphilj

Morì a Treviso nell’agosto del 1973. (Biografia tratta da www.ricordi.com)

TEATRO VILLA PAMPHILJ 

Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 

INFORMAZIONI & PRENOTAZIONI

dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/fortezza-est-passando-la-notte-sottacqua/ https://www.unfotografoinprimafila.it/edoardo-bennato-belvedere-di-san-leucio-2023/

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23. Dalla Commedia dell’Arte alla formazione per gli studenti, dalla scuola di teatro per ragazzi al laboratorio sul Clown Teatrale. Dalla musica alla prosa, questi tutti gli appuntamenti della nuova stagione.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23. Spazio appartenente alla Rete dei Teatri In Comune, che prende il via il 2 ottobre con “Nuove Varianti”.

Dal 2 ottobre al 6 novembre 2022 al Teatro Villa Pamphilj di Roma, va in scena Nuove Varianti la rassegna teatrale d’autunno che presenta sei spettacoli la domenica alle ore 11.30.

Come spiega la direttrice artistica Veronica Olmi: “Nuove Varianti: sei titoli e sei domeniche mattina.

Una variante rispetto all’usuale orario serale: una mattinata teatrale, a colazione, un modo bello per iniziare la giornata.

6 titoli, 6 spettacoli, 1 debutto: tra storie passate e riflessioni sul presente, sei spettacoli che raccontano storie vere e storie inventate, in cui le donne, gli uomini, le relazioni tra di loro e con il mondo intorno sono messe al centro di una narrazione.

Il potere, la solitudine, l’abbandono, lo spaesamento, la rabbia, la paura, ma anche il divertimento di scavare nel passato e ritrovare nella storia e nei linguaggi, e in autori andati, corsi e ricorsi che già sono stati affrontati e superati.

E’ facile cogliere continuamente rimandi ad un presente, nostro, contemporaneo e quotidiano.

6 appuntamenti mattutini in un luogo che è già di per sé una variante: una Villa.

All’interno e contemporaneamente fuori la città.

Nuove Varianti segue Anticorpi (la rassegna andata in scena con grande successo la scorsa primavera), perché è vero che gli anticorpi non saranno mai sufficienti, ma le varianti con cui dobbiamo continuamente confrontarci sono potenzialmente infinite.

E meno male.”

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.
Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23. L’apertura della rassegna, domenica 2 ottobre, è affidata al debutto diAGO, CAPITANO SILENZIOSO di e con Ariele Vincenti.

Per la prima volta in scena la storia di Agostino DI Bartolomei, il Capitano Silenzioso, lasciato ai margini da un mondo che non si volta indietro.

Un uomo cresciuto in borgata, tra partite sui prati e cinematografi, che con il suo linguaggio forbito, portava in giro per l’Italia una romanità diversa, dove i valori di solidarietà e ironia sono il suo fondamento. 

Lo spettacolo racconta la storia di un Calcio e di un tempo che non c’è più, attraverso gli occhi e la memoria di un tifoso della Roma, ex Ultrà di curva negli anni ’80, cresciuto nella stessa borgata e amico d’infanzia di Ago.

“In porto ci arriveremo sicuramente, vediamo di arrivarci col vessillo”.

Era un Capitano Silenzioso, ma quando parlava lasciava il segno. Sul campo affrontava gli avversari con “umiltà e abnegazione”, quando segnava s’inginocchiava davanti ai suoi tifosi perché “bisogna avere sempre rispetto della gente che paga il biglietto”.

Agostino non era capace di essere ipocrita, forse è per questo che è stato emarginato dal suo ambiente, perché era gentile ed educato.

Ma senza questi valori il calcio cosa diventa?

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.
Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23. Domenica 9 è la volta diLIVORE, AMLETO E SUO FRATELLO CLAUDIO con Daniele Giuliani e Gabriele Linari Giochiamo a immaginare cosa possa esserci stato prima dell’Amleto di Shakespeare.

Giochiamo a immaginare il Re Amleto (padre del principe omonimo) e suo fratello Claudio chiusi in uno spazio-tempo sospeso, forse un attimo prima che tutto tracolli.

Immersi nel freddo di una rabbia che monta: la rabbia del Potere (acquisito o mancato), la rabbia di un rapporto fraterno ormai in decomposizione.

Un livore che striscia, in questo sogno pre-shakespeariano, che cresce, una grottesca nuvola nera che promette tragedia.

Amleto e suo fratello Claudio è la seconda incursione di Gabriele Linari nel “regno di Danimarca” shakespeariano.

Nel precedente Amleto e sua moglie Ofelia veniva indagato il rapporto tra il Principe e la giovane figlia di Polonio, immaginandola sopravvissuta all’iconografico tuffo nel fiume raccontato nella tragedia del Bardo.

Un testo profondamente ironico, che gioca con l’amore e la differenza di visioni dei due personaggi: Amleto cinico disfattista; Ofelia ottimista, devota, piena di speranza.

In questo nuovo testo, invece, si immagina ciò che potrebbe essere avvenuto prima.

La finalità di ambedue i progetti non è certo quella di mettere in parodia i personaggi di Shakespeare.

Piuttosto si intende approfondire i rapporti oltre la storia originale, scoprendo – magari – risvolti inattesi del testo immortale.

Del resto Amleto è stato definito “tragedia infinita” non tanto – e non solo – per il suo epilogo, quanto per i numerosi risvolti, le riflessioni, i nodi che emergono nel tempo, ad ogni lettura, ad ogni messa in scena.

Daniele Giuliani (nel ruolo di Amleto) è attore, doppiatore e direttore di doppiaggio.

Ha prestato la voce a numerosi attori e personaggi tra cui Paura nel film Pixar Inside Out e Jon Snow nel noto serial Trono di Spade.

Gabriele Linari (nel ruolo di Claudio) è attore e regista, fondatore della Compagnia LABit nel 2002, insegnante di teatro presso alcuni Istituti romani e presso Matemù – Centro Giovani e Scuola d’Arte (CIES Onlus) Lo spettacolo ha la drammaturgia e la regia Gabriele Linari

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.
Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23. Domenica 16 ottobre TUTTO È PERDUTO IN UN’ORA di e con Vittorio Continelli con i suoni di Lucio Leoni e la collaborazione alla scrittura di Riccardo Quacquarelli.

Tutto è perduto in un’ora nasce come conferenza durante la primavera 2020, in tempi di restrizioni e di confinamento domestico.

Si sviluppa successivamente come viaggio poetico e teatrale che intreccia reperti e riflessioni personali degli ultimi venticinque anni con digressioni linguistiche e documenti letterari che vanno dal XIV al XXI secolo.

Da Christine de Pizan a Louis Ferdinand Céline, passando per Pierre de Nesson, Ludovico Ariosto, Shakespeare, Dante e gli Smiths.

È una piccola ricerca piena d’amore nei confronti delle parole, delle storie che le parole custodiscono e della letteratura.

È un apologo che si serve proprio della letteratura e dei suoi autori, quali testimoni privilegiati degli accadimenti umani.

È la maniera che abbiamo trovato per interrogarci su come in passato altri, più bravi di noi, abbiano affrontato lo smarrimento e la paura che derivano da una condizione inedita.

Inevitabilmente è diventata anche riflessione sul presente, sulla propria condizione personale, sulla sensazione di vivere alla fine un’epoca e sull’omologazione che ha cambiato le nostre vite nell’ultimo quarto di secolo.

È un primo passo in un territorio nuovo.

A questo si aggiunge una rivendicazione: quella di continuare a farsi domande senza pretendere di offrire né di ottenere alcuna risposta.

Ho speso bene i miei soldi? Quand’è che un’imbarcazione s’incaglia? E una conversazione? Qual è la paura più grande che provo?

Come comunicano tra loro i cercopitechi verdi? Che ora è? A che ora cala il buio? A che ora finisce il Medioevo? Finirà? Cos’è che risuona nel sentimento della fine? È finito il Medioevo?

Perché occuparsi di tramonti? E altre fondamentali domande inutili.

Vittorio Continelli Attore, alla bisogna autore, se capita anche regista ma controvoglia e con conseguenti risultati disastrosi.

Mediocre e disilluso, dal temperamento pigro, si barcamena e si mimetizza perfettamente nella tappezzeria del panorama teatrale italiano. Vive dalle parti di Firenze.

Riccardo Quacquarelli Scrittore, sceneggiatore, autore: nulla di tutto ciò, purtroppo. Nella vita legge.

Negli intervalli restanti è maestro in una scuola Primaria. Ringrazia: Ettore Scola, Kakà e Bob Marley.

Dispera, vive e lavora a Bologna.

Lucio Leoni Quasi maestro, quasi dottore, quasi comandante. Grazie all’avanzamento tecnologico spinge un tasto e fa i suonetti ma il suo interesse più puro è il copricapo, recentemente infatti si è interessato all’arte della modisteria diventando quasi cappellaio.

Vive a Poggio Nativo che è quasi montagna e quasi pianura.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.
Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23. Domenica 23 ottobre in scena unaproduzione Seven Cults, ELISABETTA I – LE DONNE E IL POTERE di David Norisco, con Maddalena Rizzi, regia Filippo d’Alessio, scene Tiziano Fario, costumi Silvia Gambardella.

Il tema del potere da sempre vive di un immaginario al maschile, anche quando è una donna al posto di comando.
Lo sguardo che osserva i comportamenti e le dinamiche che identificano il potere è spesso distorto dall’antico retaggio che gli uomini hanno imposto. 

Come le donne si sono orientate in rapporto al potere, dentro questi stretti confini, è ciò che con attenzione proviamo ad indagare ed Elisabetta I ne è la figura emblematica. 

I confini del potere si disegnano in strategie, tattiche, linee orizzontali e verticali: una partita a scacchi immaginata dagli uomini giocata da una donna. 

Cosi tutto cambia, i contorni assumono colori imprevisti, il rapporto con il potere vive di continui conflitti, le tensioni sono stridenti, le soluzioni impreviste. 

Il potere è come una macchina infernale pronta sempre a prendere il sopravvento…

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.
Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23. Domenica 30 ottobre Dario Aggioli scrive e mette in scena PULP-AMI. In scena Alessandra Della Guardia.

L’attrice si lamenta perché il testo è difficile e non è completo.

Il personaggio interpretato da lei si lamenta del carattere dell’attrice e del fatto che l’autore lo ha lasciato incompleto.

Per l’amore non totalmente corrisposto verso l’attrice, l’autore non ha terminato il suo lavoro, rendendo il testo crudo e vero come l’amore, ma inconsistente e tutto poco palpabile… Il progetto grafico è di Dario Pelliccia

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.
Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23. Domenica 6 novembre ultimo appuntamento della rassegna con DOMANI I GIORNALI NON USCIRANNO di Veronica Raimo.

Con Alessandra Chieli; regia Emilio Barone e Massimiliano Ferrari; musiche originali Toni Virgillito; visuals Elisabeth Mladenov; costumi Alice Pacciarini; progetto grafico Caterina Lofferdo; foto di scena Alessandro Gallo.

Una coproduzione Compagnia Barone Chieli Ferrari | Teatro Studio Uno

Breve dramma per aeroporti.

Una donna ha appena perso la coincidenza per il suo volo e non sa quando potrà imbarcarsi sul prossimo.

Sono mesi che si sta preparando a questa partenza: vuole essere perfetta per raggiungere l’uomo che la sta aspettando.

Si troverà di fronte a elefanti nella stanza, gatti di Schrödinger, astinenza da nicotina e ai migliori dubbi della sua vita.

Nell’infinito tempo dell’attesa avrà finalmente modo di perdere tutto ciò che l’ha portata lì, a cominciare dalla sua perfezione.

NOTE DI REGIA.

La messa in scena prevede la presenza di una sola attrice. Uno spazio spoglio, privo di qualsiasi connotazione temporale o geografica, accoglie il suo monologo.

Ci troviamo in un non-luogo in cui un discorso interiore frammentario e discontinuo viene continuamente interrotto da altre voci, presenti e passate, concrete e metaforiche.

Il suono, la musica e le immagini si mescolano alle voci in una partitura straniante.

La recitazione, dai toni naturali e concreti, si appoggia su un lavoro di ricerca sul ritmo e la sospensione temporale, sulla sintesi e la sottrazione.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.
Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.

Veronica Raimo. Ha scritto i romanzi “Il dolore secondo Matteo” per minimum fax (2007) e “Tutte le feste di domani” per Rizzoli (2013), la raccolta di racconti “Eines Tages alles dir” (2017) per la casa editrice tedesca Launenweber Verlag.

Altri racconti sono comparsi su riviste e antologie sia italiane che americane. Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.

Il suo nuovo romanzo, Miden, è appena uscito per Mondadori. Ha scritto per il cinema la sceneggiatura del film “Bella addormentata” di Marco Bellocchio (2012) e per il teatro la drammaturgia di “Domani i giornali non usciranno” per la Compagnia Barone Chieli Ferrari (2017) che ha debuttato al Teatro Studio Uno.

Ha pubblicato su diverse testate occupandosi principalmente di letteratura, musica, cinema e fotografia (“D-Repubblica”, Io Donna”, “Il Manifesto”, “Il Corriere della Sera”, “IL”, “linus”, “Rivista Studio”) e collabora regolarmente con “Rolling Stone Italia” e “Amica”.

È redattrice di “Nuovi Argomenti”

LABORATORI TEATRALI

Dal 7 ottobre alle ore 15.30 Master Verde il laboratorio teatrale di espressività e drammaturgia, condotto dal regista Valeriano Solfiti insieme all’attore Valerio Bucci, rivolto a ragazze e ragazzi dai 15 ai 18 anni.

Il laboratorio rappresenta un incontro: un incontro con sé stessi e con gli altri, un incontro con le parole, un momento di studio dove poter approfondire i propri mezzi espressivi, vocali e corporei all’interno di un gruppo di lavoro.

Il laboratorio è, inoltre, un’occasione per sviluppare una crescita individuale e collettiva, partendo dalle diversità.

La diversità è una ricchezza che ci rende unici, prenderne coscienza e valorizzarla è il nostro punto di partenza.

Il laboratorio segue un percorso che inizia dal silenzio e dall’ascolto, dall’osservazione dell’altro e dalla consapevolezza di sé stesso e che, attraverso giochi di teatro, esercizi di tecnica, percorsi di improvvisazione, rielaborazione di testi, prove di scrittura collettiva, si concluderà con la creazione di un testo – elaborato da tutti i partecipanti – che verrà messo in scena nel mese di giugno 2023.

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23. Sabato 8 e domenica 9 ottobre dalle 10 alle 17 Danza Il Tuo Clown il laboratorio sul Clown teatrale, condotto da Gianluigi Capone, che si rivolge a tutti coloro che vogliono sperimentarsi nella scena attraverso l’improvvisazione e un rapporto con il pubblico autentico, basato sul qui ed ora.

Giocare con le proprie emozioni, accogliendole come per la prima volta, alla ricerca di uno stato di presenza, dal quale fare emergere i movimenti e le parole come il “logico” risultante delle emozioni. Un’azione spontanea che fiorisca nel momento.

Attraverso il naso rosso si proverà ad allentare il controllo, trasformando un difetto in un pregio, un errore in una nuova idea, la vergogna in una risorsa, ritrovando il piacere di esprimersi in libertà.

Il clown vuole tutta l’attenzione, ma non è egocentrico, perché la gioia che prova ad essere al centro della “pista” è immediatamente condivisa con il pubblico.

Quella gioia, è tale, proprio perché nasce con il pubblico.

Gli “strumenti” utilizzati sono il gioco, un’attività che instauri una realtà diversa da quella di tutti i giorni, che stimoli la cooperazione, l’accettazione, l’interpretazione delle regole, l’ascolto e l’attenzione; la danza intesa come movimento, per creare quello stato di disponibilità necessario al processo creativo; il teatro fisico.

Gli “obiettivi” da raggiungere: giocare, imparare, conoscere; sviluppare consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni; favorire la cooperazione, la relazione e la fiducia all’interno di un gruppo; stimolare la creatività; ampliare capacità espressive

Teatro Villa Pamphilj la nuova stagione 2022/23.Dal 14 ottobre al 23 dicembre (dalle ore 10 alle ore 14), Il “Laboratorio pratico di Commedia dell’Arte” condotto da Marco Luly.  

Il Laboratorio si rivolge ad attori professionisti e amatori, ma anche a quelle persone che vogliono conoscere o approfondire questa tecnica teatrale sviluppandone gli aspetti che ne fanno un mezzo di comunicazione straordinario, strumento di conoscenza e consapevolezza di sé e degli altri, insomma una forma d’ arte da utilizzare sul palcoscenico così come nella vita quotidiana.

Questo laboratorio teatrale prende spunto ed usa le tecniche tipiche della Commedia dell’Arte come base per il lavoro dell’attore.

Teatro di Parola, ma anche Teatro Fisico, Uso della Maschera, Improvvisazione, queste alcune tra le caratteristiche principali di questa forma di teatro conosciuta in tutto il mondo e origine del moderno teatro comico europeo.

Il Laboratorio si articolerà in dodici giornate di quattro ore l’una più una rappresentazione finale nei giorni nei giorni 14, 21, 28 ottobre; 4, 11,18, 25 novembre e 5, 7, 21, 22 e 23 dicembre 2022. Il numero massimo dei partecipanti è di 16 persone.

Gli argomenti trattati saranno: Commedia dell’Arte, Azione/Reazione, Maschere, Ritmo, Energia, Improvvisazione, Espressione Corporea, Creatività, Relazione.

LABORATORI MUSICALI

Dal 4 ottobre dalle ore 16.30 alle 18, ogni martedì, torna il laboratorio musicale con l’Orchestra di Villa Pamphilj diretta dal Maestro Fabrizio Cardosa.

L’Orchestra, nata nel gennaio 2015 nell’ambito delle attività di musica d’insieme della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia e all’interno del progetto del Teatro di Villa Pamphilj, è sempre in cerca di nuovi musicisti che possano arricchire il proprio organico.

E sempre il martedì (ma dal 18 ottobre), dalle ore 10 alle 12.30, riprende l’attività anche l’Orchestra ravvicinata del Terzo Tipo, un progetto musicale integrato a cura di Paolo Pecorelli, Emanuela De Bellis, Federica Galletti ed Emanuele Bruno, che ha tra i suoi molti obiettivi la costruzione di una performance musicale finale in cui musicisti professionisti, educatori, insegnanti e musicoterapeuti si esibiscono insieme ai destinatari del progetto costituito da un gruppo di circa 25 utenti disabili adulti selezionati e assistiti da un insieme di strutture operanti sul territorio cittadino e coordinate alla ASL RM3.

Durante ciascun incontro utenti e operatori sociosanitari possono sperimentare, sotto la guida dell’equipe musicale costituita da personale altamente qualificato, tutti gli aspetti della performance musicale, lavorando sulla coordinazione psicomotoria, sulla vocalità, su ritmo e melodia, utilizzando strumenti a percussione, metallofoni e xilofoni, fino a impiegare il pianoforte e la batteria.  

Lungo il percorso poi vengono via via inseriti i musicisti – scelti tra gli insegnanti di strumento e tra gli allievi più preparati della Scuola Di Musica Donna Olimpia – che contribuiranno a formare l’ensemble che porterà a termine l’esibizione finale del progetto.

Il progetto è realizzato in collaborazione con la Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia, ASL RM3 e Cooperativa Agorà.

FORMAZIONE

Si conferma anche quest’anno la collaborazione tra il Teatro Villa Pamphilj e Mulab che insieme a FormaCamera e Teatro Verde daranno vita allo spazio formativo del PCTO.

Il Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, DIETRO LE QUINTE i mestieri del teatro nei giorni 14 – 18 novembre; 21 – 25 novembre; 28 novembre – 2 dicembre; 12 – 16 dicembre.

Il teatro è uno spazio privilegiato in cui si incrociano, incontrano e maturano innumerevoli conoscenze, competenze, tradizioni, saperi e mestiere: Dietro le quinte, i mestieri del teatro ha l’obiettivo di coinvolgere e guidare gli studenti in un progetto.

Il percorso è finalizzato all’orientamento agli studi post diploma e all’avviamento professionale degli studenti negli ambiti delle arti dello spettacolo dal vivo, della promozione e della tutela del patrimonio culturale e del marketing digitale.

Formazione, sperimentazione e orientamento sono i tre punti cardine di un percorso volto a incoraggiare la trasversalità dei saperi, la formazione continua, la promozione culturale, l’imprenditorialità e l’aggregazione sociale come valore civico.

Il percorso di formazione prevede interventi e webinar tenuti da professionisti del teatro con lo scopo di far conoscere i molti elementi necessari alla realizzazione di uno spettacolo, presentando le figure specialistiche impiegate in un teatro – che sono non solo drammaturghi, attori, danzatori, registi e musicisti, ma anche tecnici, sarti, scenografi, burattinai, macchinisti, amministratori, grafici e uffici stampa – le loro specifiche mansioni e il percorso formativo che le ha portate a lavorare in ambito teatrale.

Il percorso è rivolto alle scuole superiori di secondo grado.

Teatro Villa Pamphilj   

largo 3 giugno 1849 | 00164 Roma
(ingresso Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a)

Orari segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18

tel 06 5814176   – scuderieteatrali@gmail.com  

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/ornella-vanoni-le-donne-e-la-musica-auditorium-conciliazione/

https://www.unfotografoinprimafila.it/teatro-trastevere-in-scena-er-mostro-de-roma/

Teatro Villa Pamphilj incontra Pino Strabioli

Teatro Villa Pamphilj incontra Pino Strabioli, con la scrittrice Michela Zaccaria


Teatro Villa Pamphilj incontra Pino Strabioli. Roma – 24 ottobre 2021 – ore 11.30 Ingresso libero con prenotazione

Teatro Villa Pamphilj incontra Pino Strabioli. MARIO SCACCIA. AVVENTURE D’ATTORE DA ESCHILO A NILLA PIZZI

Pino Strabioli incontra la scrittrice Michela Zaccaria

Teatro Villa Pamphilj incontra Pino Strabioli
Teatro Villa Pamphilj incontra Pino Strabioli

Il 24 ottobre al Teatro Villa Pamphilj di Roma, alle ore 11.30, Pino Strabioli incontra la scrittrice Michela Zaccaria per presentare, in prima assoluta, il suo libro-biografia “Mario Scaccia” (Bulzoni Ed. 2021)

Mario Scaccia è stato un attore visionario e ironico che ha attraversato da protagonista sessantacinque anni di storia dello spettacolo con lo sguardo tra i più fulminanti della scena italiana.

Il volume di Michela Zaccaria ne ripercorre la straordinaria avventura fra teatro, cinema, tivù e radio: dagli esordi dopo la guerra nel teatro universitario e nella compagnia di Anton Giulio Bragaglia accanto a Memo Benassi, alla rivista con Macario e con Nilla Pizzi, alle tragedie classiche a fianco di Vittorio Gassman, alla fondazione della celebre Compagnia dei Quattro con Franco Enriquez, Valeria Moriconi e Glauco Mauri, al lavoro nei Teatri Stabili diretto da grandi registi e da indipendente con una compagnia a suo nome.

Come sottolinea l’autrice Michela Zaccaria “L’idea è nata trent’anni fa quando decisi di dedicare la mia tesi di laurea a Mario Scaccia, un attore che adoravo e che conoscevo dall’età di tredici anni.

In facoltà a Milano i professori furono sorpresi, perché allora non si dedicavano studi ad attori viventi.

Ma fui caparbia e, grazie alla disponibilità di Scaccia e del suo archivio personale, la tesi fu scritta.

Questo libro naturalmente non è la mia tesi di trent’anni fa.

Ho fatto in tempo a “entrare in arte” come si diceva un tempo, proprio con Mario Scaccia, fare regie e scrivere, uscire dall’arte, dedicarmi all’insegnamento e alla ricerca, tradurre commedie.

Scaccia mi ha fatto conoscere i segreti del teatro, perciò ho voluto raccontare un po’ di quel teatro che lui aveva vissuto.

 «Se il teatro non ci fosse stato, l’avrei inventato io per sopravvivere» diceva.

Scaccia aveva recitato la tragedia di Eschilo, i classici, le novità internazionali più raffinate e la rivista accanto a Nilla Pizzi con lo stesso impegno, senza snobismi.

Era un attore senza compromessi, un uomo generoso e ironico con un soffio di poesia nel cuore.

Teatro Villa Pamphilj incontra Pino Strabioli
Teatro Villa Pamphilj incontra Pino Strabioli

È stato un maestro per molti giovani attori.

Tenere viva la sua memoria, a dieci anni dalla scomparsa, non significa fare un’operazione nostalgica, ma mantenere attuale il suo modo di intendere il teatro in maniera viva e totalizzante.”

Michela Zaccaria è dottore di ricerca in Storia dello Spettacolo e insegna alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona.

Ha pubblicato saggi in riviste italiane e internazionali sulla storia degli attori e la drammaturgia tra Sette e Novecento e i volumi Primedonne.

 Flaminia e Silvia dalla Commedia dell’Arte a Marivaux (2019) e Mario Scaccia (2021).

Al lavoro di ricerca ha affiancato l’impegno teatrale come regista, autrice e traduttrice.

Attore eclettico, visionario e ironico, Mario Scaccia (Roma 1919-2011) attraversa da protagonista sessantacinque anni di storia dello spettacolo con lo sguardo tra i più fulminanti della scena italiana.

Apprezzato interprete dei classici (soprattutto Molière e William Shakespeare), coltiva il comico-grottesco di Eugène Ionesco, Friedrich Dürrenmatt e Samuel Beckett, riscopre drammaturghi dimenticati del nostro Ottocento e propone novità di autori italiani e stranieri.

Romano da generazioni, per primo riporta al successo le commedie di Ettore Petrolini.

Per assistere all’incontro è necessaria la prenotazione e il Green Pass.

Teatro Villa Pamphilj   

largo 3 giugno 1849 | 00164 Roma
(ingresso Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a)

Orari segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18

tel 06 5814176   – scuderieteatrali@gmail.com  

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/dolce-vita-il-jackie-o-per-camillas-birthday/

https://www.unfotografoinprimafila.it/teatro-vascello-presenta-echo-chamber/

Teatro Villa Pamphilj “Stacce” lista cinica per Roma Capitale.

Teatro Villa Pamphilj “Stacce” lista cinica per Roma Capitale. Domenica 26 settembre – ore 17.30 – ingresso 10 euro


Teatro Villa Pamphilj “Stacce” lista cinica per Roma Capitale, di Emanuele Di Giacomo e Emiliano Valente con e regia Emiliano Valente

Teatro Villa Pamphilj “Stacce” lista cinica per Roma Capitale. “Se urlare non ti ha aiutato, incatenarti nemmeno, denunciare ancora meno, non hai altra speranza: STACCE.”

Teatro Villa Pamphilj “Stacce” lista cinica per Roma Capitale.
Teatro Villa Pamphilj “Stacce” lista cinica per Roma Capitale.

STACCE è una riflessione sui modi e i luoghi della politica e più in generale dell’impegno pubblico nella società del XXI secolo.

Lo spettacolo, che va in scena il 26 settembre alle ore 17.30 al Teatro Villa Pamphilj di Roma, è un one man show su una folle e ipotetica lista elettorale candidata alle prossime amministrative.

Sul palco Emiliano Valente dà vita a una carrellata di personaggi politici, più o meno improvvisati, che ci offrono le loro visioni stralunate, surreali eppure a volte tremendamente spietate e centrate, sul disastro politico della Capitale.

A metà strada tra l’understatement e l’accettazione, STACCE offre l’unica possibilità di sopravvivenza nella giungla romana: stare fermi e rassegnarsi.

Perché affannarsi a cambiare una città per farla aderire ai propri desideri, quando con molto meno sforzo puoi trasformare i tuoi desideri per adattarti alla città?

STACCE, la Lista Cinica per Roma Capitale, si appropria della politica come strumento comico e la porta in teatro come movimento, ovviamente virtuale perché tutto cerca tranne il movimento.

Una lista per Roma, su Roma, con Roma, una lista di preposizioni, di buoni propositi che non saranno mai realizzati, di voci distorte e inascoltate, una lista cinica per la città eterna, immobile e infinita.

Emiliano Valente, autore, attore e regista teatrale. Nei suoi primi anni di carriera è attore della compagnia Teatro Internato diretta da Stefano Tè. Nel 2005 intraprende la sua carriera solista.

I suoi spettacoli non hanno un unico stile riconoscibile, si passa da tematiche sociali e civili a storie surreali e grottesche.

Lo stile predominante è quello narrativo. Raccontare storie particolari per provare a raccontare la Storia. Oltre al suo percorso solista numerose le collaborazioni con compagnie professioniste.

è necessaria la prenotazione – green pass

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/sala-umberto-presenta-luomo-la-bestia-e-la-virtu/

https://www.unfotografoinprimafila.it/la-sala-dellarte-auditorium-della-conciliazione-di-roma/

Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli

Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli – Roma, 2 giugno 2021 – dalle ore 12


Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli, in “discorso sul Mito – frammenti”

Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli – ore 12 – Latinoamericana – storie dell’altro mondo: Racconti e miti precolombiani (per spettatori dai 6 anni in su)

ore 15 – Sfide al potere: Aracne, Prometeo
ore 17 – Nascita di una civiltà: Europa, Atene
ore 19 – Eros e Metamorfosi: Atteone

“Ricordo esattamente quando ho scoperto il potere del mito e della parola ascoltando dalla voce dei miei nonni la storia di Ulisse che si prende gioco di Polifemo quando dice di chiamarsi “Nessuno”. discorso sul Mito è il mio tentativo da attore/autore di restituire e condividere quel sentimento di meraviglia.” Vittorio Continelli

Mercoledì 2 giugno dalle ore 12, al Teatro Villa Pamphilj di Roma è di scena Vittorio Continelli con lo spettacolo “discorso sul Mito” composto da quattro differenti racconti: Latinoamericana, Sfide al potere, Nascita di una civiltà e Eros e Metamorfosi.

Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli “discorso sul Mito” racconta passioni, sentimenti, avventure, disavventure, amori e metamorfosi di dèi e uomini.

Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli
Teatro Villa Pamphilj presenta Vittorio Continelli

Vittorio Continelli mette in scena una serie di racconti incentrati sulle vicende della mitologia restituendo uno sguardo talvolta impietoso, talvolta divertito sull’umanità e sul presente.

Gli spettatori entrano in teatro, l’attore li accoglie, li invita ad accomodarsi, rivolge loro qualche parola di benvenuto e poi sceglie una storia tratta dal suo repertorio, per ogni gruppo, per ogni spettatore una storia diversa.

Si parte dal suono di un carillon e poi comincia il racconto.

Ognuno può riconoscersi nei sentimenti e nelle azioni dei protagonisti delle storie – dèi ed eroi ma non solo.

discorso sul Mito ci racconta tutti così come siamo: coraggiosi e codardi allo stesso tempo, avventurieri e vittime delle nostre più intime paure.

È il racconto dell’umanità attraverso il filtro di storie antichissime.

Ognuno può ritrovare sé stesso nelle vicende di Orfeo o in quelle di Euridice, ognuno può immaginare di essere Zeus o una delle sue vittime.

Discorso sul Mito è un progetto che da quasi dieci anni gira l’Italia incontrando il pubblico ovunque se ne dia l’occasione: negli appartamenti, nelle aule scolastiche, nelle sedi associative, nei giardini. In questo momento però, al di là delle difficoltà oggettive imposte dal tempo che viviamo, ci è sembrato doveroso stare su un palco, ribadire che il teatro è un luogo vivo.

Non è soltanto una testimonianza, ma un tentativo vero di ricucire una distanza.

In questa nuova versione del progetto l’incontro con gli spettatori avviene per piccoli gruppi nel corso di un’intera giornata.

A ciascuno di essi (anche se dovesse trattarsi di un solo spettatore) viene donata una storia tratta da un ampio repertorio che va dalla mitologia classica a quella precolombiana, quest’ultima sezione è pensata anche per gli spettatori più piccoli.

L’abbraccio (metaforico) con gli spettatori è ciò che più ci è mancato in questi lunghi mesi di silenzio forzato.

Tornare in teatro e scegliere di restarci per un giorno intero è un atto d’amore oltre che una rivendicazione.

Si tratta di una sfida, di un esercizio ostinato di volontà e di libertà, un tentativo di tornare ad abitare i teatri più piccoli e con meno risorse a disposizione.

“discorso sul Mito – frammenti” è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) e rientra nel programma Roma Culture. 

TEATRO VILLA PAMPHILJ – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

“discorso sul Mito – frammenti”

ore 12 – Latinoamericana – storie dell’altro mondo: Racconti e miti precolombiani (per spettatori dai 6 anni in su)

ore 15 – Sfide al potere: Aracne, Prometeo

ore 17 – Nascita di una civiltà: Europa, Atene

ore 19 – Eros e Metamorfosi: Atteone

Costi biglietti: 7€: singolo spettacolo.

10€: due spettacoli

14€: tre spettacoli

21€: quattro spettacoli

E’ consigliata la prenotazione​

CANALI SOCIAL TEATRO VILLA PAMPHILJ

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),

Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it)
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/laziosound-premiati-i-nuovi-artisti-under35/

https://www.unfotografoinprimafila.it/parco-di-casa-del-jazz-ricominciamodaqui/

Teatro Villa Pamphilj “La tattica vincente”.

 

 

Teatro Villa Pamphilj “La tattica vincente”. 9 maggio – ore 17 – ingresso gratuito. E-book di Armando Di Lillo


Teatro Villa Pamphilj “La tattica vincente”. Un nuovo punto di vista sulla recitazione che cambierà il tuo modo di stare in scena.

Domenica 9 maggio 2021 al Teatro Villa Pamphilj alle 17 avrà luogo la presentazione del libro “La tattica vincente”, di Armando Di Lillo, e-book edito da Amazon, 2021.

Introdurrà i lavori Massimiliano Frascà del Teatro di Villa Pamphilj. Interverranno l’autore, Armando di Lillo e Stefano Ruggeri docente e storico del teatro.

L’evento è aperto al pubblico, a ingresso gratuito con prenotazione allo 065814176

L’e-book pone al centro del discorso una tecnica di recitazione estremamente funzionale per l’attore alla ricerca di una verità dettata dai bisogni naturali, dagli obiettivi e dagli impedimenti con cui è chiamato a fare i conti quando veste i panni di un nuovo personaggio.

Una tecnica di cui ancora nel nostro paese si parla poco.

Teatro Villa Pamphilj “La tattica vincente”.
Teatro Villa Pamphilj “La tattica vincente”.

Per la prima volta in italiano, nel volume digitale sono raccolte le basi della Practical Aesthetics, l’innovativa tecnica di recitazione elaborata da David Mamet e William H. Macy ed utilizzata da attori di fama internazionale.

Di Lillo apprende la tecnica presso la scuola Acting coach Scotland di Glasgow (Scozia), durante il suo percorso artistico di attore e regista, i suoi maestri sono Mark Westbrook e Nick j. Field.

L’autore traduce il manuale originale e illustra la tecnica facendosi traghettatore della tecnica nel nostro Paese; proponendo un viaggio introduttivo ricco di spunti e riferimenti utili.

Di Lillo propone con entusiasmo una presentazione interattiva, la chiacchierata sarà infatti arricchita da di dimostrazioni pratiche, che lo stesso autore, che è anche docente della tecnica, guiderà con l’aiuto di alcuni suoi allievi.

Armando di Lillo è un attore e un premiato regista, oltre che acting coach.

Dopo una Laurea Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale, consegue il diploma di attore teatrale e cinematografico a Glasgow (Scozia).

Attualmente vive e lavora tra Roma ed Edimburgo.

Tra le sue pubblicazioni, i romanzi: Quello che non sai, 2014, Amazon; La tua colpa, 2015, Eracle Edizioni; La gabbia, 2019, Bookabook.

Teatro Villa Pamphilj

Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, 00152 ROMA 

Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 18,00

Info e prenotazioni: tel. 06 5814176 dal martedì alla domenica –

scuderieteatrali@gmail.com

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/teatro-villa-pamphilj-roma-sing-a-long/

https://www.unfotografoinprimafila.it/canterrante-di-stefano-saletti-banda-ikona/

Teatro Villa Pamphilj presenta “Djelem do mar”.

Teatro Villa Pamphilj presenta “Djelem do mar”, con Sara Marini & Fabia Salvucci, in diretta streaming


Teatro Villa Pamphilj presenta “Djelem do mar”. Sabato 8 maggio alle ore 19.30, per l’ultimo appuntamento di Assolo al Teatro Villa Pamphilj, Stefano Saletti incontra Sara Marini e Fabia Salvucci, tra le più interessanti esponenti della nuova generazione di cantanti della scena popolare italiana.

Teatro Villa Pamphilj presenta “Djelem do mar”. Nel 2016 hanno dato vita al progetto musicale “Djelem do Mar” che fonde il lavoro di ricerca personale di entrambe con le sonorità del Mediterraneo e non solo. Nel loro repertorio si incontrano le tradizioni musicali dai popoli dell’Est Europa, a quelli dell’Europa centrale, fino all’Africa.

Oltre a sviluppare progetti solisti, collaborano con alcuni degli artisti più importanti del panorama musicale popolare italiano tra i quali: Giovanna Marini, Elena Ledda, Nando Citarella, Ambrogio Sparagna, Tosca Donati, Nicola Piovani.

Sara e Fabia, grazie al loro background musicale comune, alla passione per le sonorità etniche e all’amore per la riscoperta delle musiche tradizionali e dei canti antichi, hanno deciso di condividere lo stesso percorso artistico dando vita a un progetto comune.  

Cantano in diverse lingue e dialetti, tra cui: yiddish, albanese, rumeno, greco, spagnolo, arabo, portoghese e dialetti italiani dal nord al sud.

Il loro lavoro si caratterizza dalla rilettura a due voci di un vasto repertorio frutto di attente ricerche, nel rispetto dell’estetica musicale della provenienza di ogni canto ma con lo sguardo rivolto al presente.

Curano personalmente l’arrangiamento e le armonizzazioni vocali.

In questa ultima puntata di Assolo eseguiranno ​brani contenuti nel disco di prossima uscita “Djelem do Mar” che vede la collaborazione di tanti artisti del panorama musicale popolare e world.

Teatro Villa Pamphilj presenta “Djelem do mar”.
Teatro Villa Pamphilj presenta “Djelem do mar”.

ASSOLO.

Dopo il successo della precedente edizione, dal 3 aprile 2021 al Teatro Villa Pamphilj di Roma torna la rassegna “Assolo” costola del “Festival Popolare italiano – canti e corde mantici e ottoni”.

Rassegna che presenta concerti in solo di alcuni degli artisti più interessanti del panorama musicale italiano (e non solo) che si esibiscono e dialogano in musica con il direttore artistico del festival Stefano Saletti in un continuo scambio di sonorità e rimandi musicali.

Concerti-interviste nei quali i musicisti propongono il proprio universo musicale e raccontano le influenze, i vari stili in un confronto di idee e pensieri che da sempre rappresentano l’anima della rassegna.

Tutti gli appuntamenti live vengono trasmessi in diretta sulla pagina Facebook e Instagram del Teatro Villa Pamphilj e del Festival Popolare italiano e visibili successivamente anche sul canale YouTube.

Il Festival Popolare Italiano non è solo una rassegna di musica dal vivo, ma anche un laboratorio di idee.

Diretto da Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), il festival, nel nome dell’incontro e dello scambio, si è affermato come una vera e propria officina creativa della Capitale in cui artisti della scena italiana – e non solo – fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.

Il sottotitolo “Canti e corde, mantici e ottoni” vuole testimoniare la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che da sempre caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world.

E’ la musica dell’incontro, capace di far dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi.

Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, ad aprirsi al mondo, alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

Stefano Saletti,

ideatore e direttore del “Festival Popolare Italiano” e di “Assolo”, è musicista e compositore e suona strumenti della tradizione musicale mediterranea (bouzuki, oud, saz, mandola).

Già fondatore dei Novalia, è il leader della Banda Ikona con la quale ha registrato 5 album cantati in Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo.

Ha diretto diversi ensemble internazionali: la 7 Sóis Orkestra, Les Voix du 7 Sòis e la Med Arab Jewish 7 Sois Orkestra. Nel 2014 ha dato vita all’ensemble Cafè Loti, insieme a Nando Citarella e Pejman Tadayon con i quali ha registrato i cd “Cafè Loti” e “In Taberna”.

Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato con il musicista produttore francese Hector Zazou e la cantante Barbara Eramo.

Ha scritto numerose colonne sonore per il cinema e il teatro collaborando con Massimo Popolizio, Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Pamela Villoresi, Omero Antonutti, Predrag Matvejevic e molti altri.

Il penultimo disco della Banda Ikona “Soundcity” è stato finalista al Premio Tenco e al 4° posto della classifica mondiale della World Music. Il 20 marzo 2021 è uscito il suo nuovo cd “Mediterraneo Ostinato”.

Assolo è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) a cura di Stefano Saletti e rientra nel programma Roma Culture. 

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it –  promozione@teatrovillapamphilj.it

Ufficio stampa Fabiana Manuelli – fabianamanuelli@gmail.com

CANALI SOCIAL TEATRO VILLA PAMPHILJ

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),

Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it)
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/massimo-vitali-leporello-2020-no-country-for-old-men/

https://www.buonaseraroma.it/gabriele-lavia-legge-le-favole-di-oscar-wilde/

Teatro Villa Pamphilj presenta “TAMBURO ROSSO”.

Teatro Villa Pamphilj presenta “TAMBURO ROSSO” in diretta streaming dal Teatro Villa Pamphilj


Teatro Villa Pamphilj presenta “TAMBURO ROSSO”. Con Valentina Ferraiuolo e Domenico De Luca (chitarra)

Teatro Villa Pamphilj presenta “TAMBURO ROSSO”. Domenica 2 maggio alle ore 19.30, per la quinta puntata di Assolo, Stefano Saletti incontra la cantante, percussionista, compositrice Valentina Ferraiuolo per un concerto/intervista sui suoi progetti legati all’universo femminile e alla musica popolare tradizionale.

Valentina Ferraiuolo, una delle percussioniste più affermate del panorama musicale nazionale, vanta prestigiose collaborazioni, tra cui quelle con Carmen Consoli, l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, Francesco De Gregori, Luca Barbarossa.

Accompagnata alla chitarra da Domenico De Luca, racconterà i suoi recenti progetti, Musica d’asporto con cui porta “a domicilio” il suo spettacolo di musica popolare e il progetto Tamburo Rosso ​nato nel 2012 come campagna di sensibilizzazione ai temi della non violenza​ con lo slogan​ ​“la pelle del tamburo è l’unica che puoi percuotere”​ e che oggi è anche associazione di promozione sociale ​che ​si occupa e opera attraverso la musica, con concerti didattici per la scuola per sensibilizzare i ragazzi ai valori etici della vita e alla bellezza dell’arte.

Tamburo Rosso è anche il titolo del suo primo lavoro discografico solistico che contiene un repertorio che attinge dalla tradizione, arrangiato con sonorità originali e fresche. 

Come da tradizione di Assolo, la Ferraiuolo e De Luca eseguiranno anche alcune composizioni insieme a Stefano Saletti.

Teatro Villa Pamphilj presenta “TAMBURO ROSSO”.
Teatro Villa Pamphilj presenta “TAMBURO ROSSO”.

ASSOLO. Dopo il successo della precedente edizione, dal 3 aprile 2021 al Teatro Villa Pamphilj di Roma torna la rassegna “Assolo” costola del “Festival Popolare italiano – canti e corde mantici e ottoni” che presenta concerti in solo di alcuni degli artisti più interessanti del panorama musicale italiano (e non solo) che si esibiscono e dialogano in musica con il direttore artistico del festival Stefano Saletti in un continuo scambio di sonorità e rimandi musicali.

Concerti-interviste nei quali i musicisti propongono il proprio universo musicale e raccontano le influenze, i vari stili in un confronto di idee e pensieri che da sempre rappresentano l’anima della rassegna.

Tutti gli appuntamenti live vengono trasmessi in diretta sulla pagina Facebook e Instagram del Teatro Villa Pamphilj e del Festival Popolare italiano e visibili successivamente anche sul canale YouTube.

PROGRAMMA COMPLETO

3 aprile – ore 19.30: GINEVRA DI MARCO e FRANCESCO MAGNELLI: “30 anni dai CSI a Tenco”

10 aprile – ore 19.30: NANDO CITARELLA: “Museca”

17 aprile – ore 19.30: LUCILLA GALEAZZI: “La mia voce”

24 aprile – ore 19.30: PEJMAN TADAYON: “Viaggio tra Oriente e Occidente”

2 maggio – ore 19.30: VALENTINA FERRAIUOLO: “Tamburo rosso”

8 maggio – ore 19.30: SARA MARINI & FABIA SALVUCCI “Djelem do mar”

Il Festival Popolare Italiano non è solo una rassegna di musica dal vivo, ma anche un laboratorio di idee.

Diretto da Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), il festival, nel nome dell’incontro e dello scambio, si è affermato come una vera e propria officina creativa della Capitale in cui artisti della scena italiana – e non solo – fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.

Il sottotitolo “Canti e corde, mantici e ottoni” vuole testimoniare la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che da sempre caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world.

E’ la musica dell’incontro, capace di far dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi.

Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, ad aprirsi al mondo, alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

Stefano Saletti, ideatore e direttore del “Festival Popolare Italiano” e di “Assolo”, è musicista e compositore e suona strumenti della tradizione musicale mediterranea (bouzuki, oud, saz, mandola).

Già fondatore dei Novalia, è il leader della Banda Ikona con la quale ha registrato 5 album cantati in Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo. Ha diretto diversi ensemble internazionali:

la 7 Sóis Orkestra, Les Voix du 7 Sòis e la Med Arab Jewish 7 Sois Orkestra. Nel 2014 ha dato vita all’ensemble Cafè Loti, insieme a Nando Citarella e Pejman Tadayon con i quali ha registrato i cd “Cafè Loti” e “In Taberna”. Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato con il musicista produttore francese Hector Zazou e la cantante Barbara Eramo.

Ha scritto numerose colonne sonore per il cinema e il teatro collaborando con Massimo Popolizio, Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Pamela Villoresi, Omero Antonutti, Predrag Matvejevic e molti altri.

Il penultimo disco della Banda Ikona “Soundcity” è stato finalista al Premio Tenco e al 4° posto della classifica mondiale della World Music. Il 20 marzo 2021 è uscito il suo nuovo cd “Mediterraneo Ostinato”.

Assolo è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) a cura di Stefano Saletti e rientra nel programma Roma Culture. 

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

Ufficio stampa Fabiana Manuelli – fabianamanuelli@gmail.com

CANALI SOCIAL TEATRO VILLA PAMPHILJ

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),

Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it)
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/teatro-villa-pamphilj-international-jazz-day/

https://www.buonaseraroma.it/2021/04/29/teatro-manzoni-riapre-con-oggi-e-gia-domani/

Teatro Villa Pamphilj “International Jazz Day”.

Teatro Villa Pamphilj “International Jazz Day”. Cecilia Sanchietti Swedish jazz Project in POSTCARD FROM GAMLA STAN, in diretta streaming


Teatro Villa Pamphilj “International Jazz Day”. Venerdì 30 aprile alle 19.30, il Teatro Villa Pamphilj presenta in anteprima dal vivo, trasmesso in streaming sui propri canali social, il nuovo progetto svedese di Cecilia Sanchietti, batterista, compositrice, Premio SIAE Top Jazz 2019. Il concerto fa parte del programma ufficiale dell’International Jazz Day.

Teatro Villa Pamphilj “International Jazz Day”. Il Cecilia Sanchietti Swedish jazz Project, che pubblicherà la prossima estate il disco di composizioni originali inedite “Postcard from Gamla Stan”, è un quintetto creato dalla batterista italiana e che comprende alcuni dei musicisti jazz più autorevoli della scena svedese come Anna Lundqvist alla voce, Linus Lindblom al sax tenore e clarinetto, Simon Westman al pianoforte e Josef Kallerdahl al contrabbasso.

Nato agli inizi del 2020 dopo una prima esibizione di Cecilia Sanchietti allo Stockholm Women’s International Jazz Festival nel 2019, il quintetto ha avuto la sua evoluzione incontrandosi più volte in questi due anni tra Roma, Stoccolma e Goteborg sviluppando l’idea di unire caratteristiche vicine a una parte del jazz Nordeuropeo, con la melodicità italiana, una caratteristica compositiva tipica di Cecilia Sanchietti. 

Una felice unione di atmosfere e conduzioni Nord Europee con melodie e fraseggi più marcati e caratteristici che scaturiscono in un suono moderno e ricco di contaminazioni pop-jazz, folk, ECM.

Il progetto realizzato – sin dai suoi esordi – in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma “C.M. Lerici” e l’Ambasciata svedese a Roma, è inoltre supportato da MusikVerket, agenzia svedese che produce e promuove progetti artistici svedesi di qualità all’estero.

Teatro Villa Pamphilj “International Jazz Day”.
Teatro Villa Pamphilj “International Jazz Day”.

Dopo il secondo progetto, che dà il nome anche all’album La terza via, premio SIAE 2019, dedicato al coraggio, il nuovo progetto internazionale da leader è centrato sulla gentilezza.

Cecilia Sanchietti, batterista, compositrice, Top Jazz 2019, con “Postcard from Gamla Stan”, propone un percorso in continuità con la sua precedente musica, una nuova tappa, che fa della gentilezza una virtù e uno strumento importante di democrazia e trasformazione, del mondo, oltre che di auto-affermazione.

Come sottolinea la Sanchietti: “Gentilezza, concetto molto lontano dal luogo comune del buonismo, ma vissuto come capacità di apertura verso gli altri e di ritorno in termini di nuove strade, relazioni, nuove possibilità. La gentilezza, che se fatta in sincerità torna sempre indietro, così come la verità”.

Coraggio e gentilezza, due punti chiave, quindi, del suo percorso musicale di conoscenza e di crescita, due elementi della stessa strada, fatta di ascolto, azione e responsabilità.

CECILIA SANCHIETTI www.ceciliasanchietti.it

Batterista, compositrice, didatta, direttrice di JazzMine Network (gender balance in jazz). Artista nel roster degli Istituti Italiani di Cultura all’estero (CIDIM), con concerti già realizzati in Turchia e Città del Vaticano.

Vincitrice della TOP Jazz 2019, Nuovo Talento Italiano. Premio SIAE 2019.

Vincitrice per Sabian brand del contest internazionale NYC “HLGC 2017”, diretto a batteriste da tutto il mondo.

Nel 2009 riceve l’“Outstanding Musicianship Award” per musicisti di talento dal Berklee College di Boston.

Compositrice e leader di due Album, entrambi presentati in tour internazionali (Italia, Croazia, Polonia, UK, Turchia, Svezia WinJazz Stockholm Jazz Festival, Germania, Belgio):

La terza via – The third side of the coin” “BluJazz” di Chicago 2018; “Circle Time” nel 2015 con la Alfa Music, il primo recensito da Downbeat nel 2018, Musica Jazz, Midwest Record e molti altri in Italia e all’estero.

Ha collaborato e collabora (tra gli altri) con: Marco Siniscalco, Pierpaolo Principato, Nicolas Kummert (BG), David Boato, Marco Guidolotti, Francesca Tandoi, Enrico Zanisi, Danilo Riccardi, Pierpaolo Ranieri, Alessandro Gwis, Susanna Stivali, Enrico Intra, Jacopo Sipari da Pescasseroli e l’Orchestra Pacem in Terris, Bill Hart (USA), Alex Woods (UK), Lela Kaplovitz (HR), Igor Gehenot (BG), David e Anders Back (SW).

Ha collaborato all’interno dell’Orchestra del 41esimo parallelo con: Javier Girotto, Rita Marcotulli, Giovanna Marini, Nada, Andrea Satta, Lucilla Galeazzi, Cristina Comencini, Lunetta Savino, Gabriella Aiello, Raffaella Misiti.

Altre importanti collaborazioni in ambito teatrale e cantautorato: Carmen Consoli 2011, Luca Madonia, Movin Melvin Brown, Marco Rea, Mariangela Aruanno.

ANNA LUNDQVIST – www.annalundqvistmusic.com

Anna è nata a Stoccolma, ma è cresciuta in un piccolo villaggio chiamato Mellerud nella Svezia occidentale, in una famiglia dove entrambi i genitori erano musicisti, compositori/arrangiatori e direttori d’orchestra.

Ha frequentato il liceo musicale a Karlstad e ha partecipato al programma per musicisti jazz alla Skurups Folkhögskola.

Si è laureata nel 2000 e da allora lavora professionalmente come vocalist jazz e compositrice. Anna Lundqvist Quintet è da sempre il suo progetto principale.

Ha fondato il gruppo affermando il suo nome sulla scena jazz svedese nel 2005. Con il quintetto ha pubblicato cinque album molto acclamati.

L’ultimo, “MEWE” (2017), ha ottenuto ottime recensioni in tutto il mondo ed è stato anche nominato per il premio “jazz dell’anno 2018” al prestigioso Manifestgalan di Stoccolma.

Oltre ad ALQ, guida anche Anna Lundqvist Lisboa Cinco, una band con sede nella sua amata “seconda casa” Lisbona e a Stoccolma fa parte del duo Anna Lundqvist & Jonas André (piano).

Fin dall’inizio, ha deciso di concentrarsi sulle proprie composizioni e progetti, un forte segno distintivo della sua carriera.

Ha anche lavorato come produttrice per altri musicisti, sia nel jazz che in altri generi.

Occasionalmente lavora come freelance in progetti musicali temporanei come vocalista e compositrice, o come docente universitario di tecnica vocale, ensemble jazz (interplay/improvvisazione) e composizione.

SIMON WESTMAN. www.simonwestman.com

Simon Westman (nato nel 1979 a Jakarta, Indonesia) è cresciuto a Sundsvall, la parte settentrionale della Svezia.

Nel 2000 ha frequentato l’Università di musica di Göteborg iniziando i suoi studi di pianoforte jazz con Anders Persson e altri.

Dopo la laurea nel 2005, Simon ha continuato i suoi studi di pianoforte jazz all’Università di Musica di Colonia in Germania, dove ha avuto il privilegio di avere come insegnante il pianista jazz britannico John Taylor.

Nel 2010 Simon ha iniziato a suonare in trio con il bassista Magnus Bergström e il batterista Magnus Gran, molto elogiati sia per il loro suono che per la musica proposta, un misto di musica popolare svedese, musica contemporanea europea e standard jazz americani.

Nella primavera del 2019 Simon ha iniziato a comporre musica originale per il trio, e nel gennaio 2020 hanno registrato il loro album di debutto Stay a while, al Nilento Studio di Kållered, Gothenburg.

Il disco è stato pubblicato nel maggio 2020 alla Prophone Records, e ha ricevuto buone recensioni dalle riviste musicali svedesi OrkesterJournalen e LIRA, tra le altre.

È pianista in diversi gruppi jazz svedesi (AGLAIA, Alexander Lövmark Perfect Storm Band, Henrik Gad Quartet, Anders Boson Jazz Orchestra, tra gli altri) ha fatto tour in Germania e Giappone e si è esibito al Montreux Jazz Festival.

Nell’agosto 2020, Simon ha iniziato la collaborazione con il Cecilia Sanchietti Swedish Jazz Project, progetto internazionale della batterista e compositrice Cecilia Sanchietti

LINUS LINDBLOM. www.linuslindblom.com

Il pluripremiato sassofonista e compositore Linus Lindblom ha studiato al Royal College of Music di Stoccolma, Svezia. The Lines – il suo album di debutto come leader è stato pubblicato nel 2007.

La più rinomata rivista jazz svedese Orkesterjournalen lo ha definito “Uno dei migliori album jazz svedesi di quest’anno“. La musica è stata presentata alla radio e alla TV nazionale.

Lindblom ha ricevuto il premio Jazzkatten dalla radio svedese l’anno seguente.

Objets Trouvés, uscito nel 2012, lo ha ulteriormente riconosciuto come musicista e compositore creativo.

La stampa lo ha definito come compositore brillante e come uno dei migliori giovani sassofonisti svedesi.

Lindblom ha ricevuto il prestigioso premio dalla Bert Levin Foundation nel 2014, con questa motivazione:

Linus Lindblom ha il suo mondo musicale sia come sassofonista che come compositore. È un musicista molto personale che merita un riconoscimento.

Con grande integrità e radici stilistiche nel ricco terreno degli anni ’60 combina il lirismo e la malinconia nordica con le tradizioni del jazz.

Linus Lindblom si muove a suo agio nel passato, nel presente e nel futuro. Sempre con freschezza e originalità“.

Sanctuary – La terza uscita di Lindblom ha introdotto una formazione rivista con il pianista Carl Bagge, il bassista Pär-Ola Landin e il batterista Konrad Agnas.

L’album ha ricevuto il plauso della critica in Europa e negli Stati Uniti ed è stato nominato una delle migliori uscite del 2016 da All About Jazz.

JOSEF KALLERDAHL

Josef Kallerdahl è un contrabbassista e bassista elettrico, nato a Göteborg 1979, che vive e lavora a Stoccolma dal 2006.

Con la sua personalità e curiosità musicale ha contribuito alle carriere di gruppi come il jazztrio MUSICMUSICMUSIC, il gruppo di tango da camera New Tide Orquesta e il progetto sperimentale YouTube jazz Nils Berg Cinemacope tra molti altri.

Josef lavora sia come musicista che come compositore e il suo lavoro lo ha portato in festival in tutta Europa e Canada, USA, Messico, Islanda, Russia, Turchia, Georgia, Ucraina, Algeria, Sud Africa, Thailandia, Giappone, Cina e Australia tra gli altri paesi.

Postcard from Gamla Stan è realizzato in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma “C.M. Lerici”, Ambasciata svedese a Roma e Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi, è supportato da MusikVerket e rientra nel programma Roma Culture. 

Cecilia Sanchietti – batteria e composizioni

Anna Lundqvist – voce

Linus Lindblom – sax tenore e clarinetto

Simon Westman – piano

Josef Kallerdahl – contrabbasso

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it –  promozione@teatrovillapamphilj.it

Ufficio stampa Fabiana Manuelli – fabianamanuelli@gmail.com

CANALI SOCIAL TEATRO VILLA PAMPHILJ

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),

Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it)
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/2021/04/26/mumu-musi-da-murales-street-artist/

https://www.unfotografoinprimafila.it/teatro-vascello-roma-fringe-festival-2021/

ASSOLO Folkpolitik “Festival Popolare italiano”.

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni” su TVP online ASSOLO

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni”. Dal 7 novembre 2020 quattro concerti in streaming dal Teatro Villa Pamphilj con Luigi Cinque, Gabriella Aiello, Gabriele Coen e Stefano Saletti & Barbara Eramo.

Tornano i concerti del “Festival Popolare italiano – canti e corde mantici e ottoni” al Teatro di Villa Pamphilj di Roma in un’edizione speciale dal titolo “Assolo”, pensata per poter essere effettuata in era Covid e che sarà visibile in streaming ogni sabato alle 15 a partire dal 7 novembre sulle pagine social del Teatro.

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni”. Tre concerti con Luigi Cinque e le sue sperimentazioni sonore (7 novembre), Gabriella Aiello e i canti della tradizione popolare e contadina (14 novembre) e Gabriele Coen e i suoi itinerari della memoria tra klezmer e musica sefardita (21 novembre) in cui i tre artisti si esibiranno e dialogheranno in musica (e non solo) con il direttore artistico del festival, Stefano Saletti, in un continuo scambio di sonorità e rimandi musicali.

In ogni appuntamento i musicisti proporranno il proprio universo sonoro e racconteranno le influenze, i vari stili in un confronto di idee e pensieri che da sempre rappresentano l’anima del Festival, riallacciandosi anche all’esperienza online dei “Dialoghi mediterranei” ​andati in onda durante il lockdown​ ​e che ​hanno riscosso un grande successo di pubblico.

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni”. Il 28 novembre, Stefano Saletti insieme a Barbara Eramo chiuderà il festival con i canti di libertà del Mediterraneo tratti dal repertorio della Banda Ikona.

Assolo è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) a cura di Stefano Saletti

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),

Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it) e 
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni”. PROGRAMMA COMPLETO

7 novembre – ore 15: LUIGI CINQUE: “Omeros, cantos e racconti da un caribbe mediterraneo”

Luigi Cinque: voce, soprano sax, clarinetti, tastiere, gaita e live electronics

Infaticabile esploratore di mondi musicali e di possibili connessioni sonore Luigi Cinque, propone testi, poesie e canzoni dalla sua opera “Kunzert”, da “Tristi Tropici” di Levi Strauss e “Ritorno al nuovo mondo” di Derek Walcott.

Luigi Cinque Laurea in Estetica alla Sapienza e Specializzazione in Composizione con Daniele Paris e Luciano Berio.

Diploma in clarinetto. Ha collaborato negli anni con il teatro d’avanguardia, l’arte visiva e la nuova danza europea e tra gli altri con Carlo Quartucci, Pina Bausch, Jannis Kounellis, gli scrittori Nanni Balestrini, Vs Naipaul, Paco Taibo II, Aldo Nove.

Tra i suoi molti progetti internazionali c’è Officina Mediterraneo. Il suo Tangerine Cafè (EMI) è giudicato dalla critica specializzata miglior disco europeo di world music ed etnojazz nel 2003.

Ha insegnato storia della musica, come docente a progetto, nelle Università La Sapienza di Roma e Unistrasi di Siena dal 2004 al 2012.

Ha scritto e diretto Transeuropæ Hotel, suo film del 2012, miglior lungometraggio al RIFF di Roma e ospite in concorso, con menzioni speciali, ai festival di Montreal, Rio de Janeiro, Salvador Bahia, Annecy, Parigi, Sulmona, Maratea.

E’ fondatore e maestro concertatore della Hypertext O’rchestra.

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni”. 14 novembre – ore 15: GABRIELLA AIELLO: “Canti e discanti”

Gabriella Aiello: voce, tamburi a cornice

Un calendario dei momenti importanti secondo la tradizione contadina, attraverso la riproposta di canti tramandati oralmente, di voce in voce, da padre a figlio: spiritualità, lavoro, morte e nascita, la partenza, la festa.

Gabriella Aiello Cantante, didatta e ricercatrice di tradizioni popolari italiane.

E’ stata la voce degli Indaco e ha collaborato con molti artisti tra cui Arnaldo Vacca, Massimo Carrano, Enrico Capuano, Grazia De Michele, Patrizio Trampetti, Raffaello Simeoni, Ars Ludi Ensamble, Rua Port’Alba, Fabrizio Pigliucci, con Ecovanavoce Ensemble, Stefano Saletti, Elena Ledda…

Dal 2001 ad oggi è la voce dei Tamburi del Vesuvio di Nando Citarella con cui da anni collabora in molte altre produzioni della sua compagnia “La Paranza”.

Dal 2013 collabora con Oni Wytars Ensemble e inoltre si dedica a progetti in duo avvalendosi di collaborazioni importanti come l’arpa di Giuliana De Donno, la chitarra di Giuseppe De Trizio, la chitarra barocca di Simone Colavecchi, la mandola di Mauro Palmas.

21 novembre – ore 15: GABRIELE COEN: “Itinerari della memoria”

Gabriele Coen: sax soprano e clarinetto

Un’esplorazione sonora che nasce dall’incontro tra linguaggi differenti attraverso l’improvvisazione e la contaminazione di stili, timbri e generi musicali che dal klezmer incontrano la tradizione sefardita, la world music e il jazz.

Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista, compositore, Gabriele Coen si dedica da sempre all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea.

Già fondatore dei KlezRoym – nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico, nel 2005 inizia la sua attività con il progetto “Jewish Experience” con cui ha inciso quattro lavori.

Come compositore e interprete ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007) di Davide Marengo, “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) di Isotta Toso e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini.

28 novembre – ore 15 STEFANO SALETTI & BARBARA ERAMO: “Folkpolitik – Canti di libertà del Mediterraneo” Barbara Eramo: voce, Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarra, voce

Un viaggio nella memoria per riscoprire le tante musiche che hanno raccontato le sofferenze e le passioni dei popoli mediterranei con brani di autori che hanno raccontato in musica la lotta contro il potere, subendo persecuzioni, arresti, violenze.

Barbara Eramo. Cantante e autrice, negli anni ’90 collabora con Claudio Passavanti nel duo Eramo & Passavanti con il quale vince il Premio della critica nella sezione Giovani del Festival di Sanremo, il Premio Afi e il “Premio Volare” per la migliore performance del festival assegnato da Michael Nyman, presidente della giuria.

Collabora con vari artisti e musicisti, da Luis Bacalov a Giancarlo Giannini, da Nicola Piovani a Giorgio Albertazzi per colonne sonore cinematografiche e spettacoli teatrali.

Dal 2005 è la voce solista della Banda Ikona con la quale ha effettuato numerose tournée in Italia e all’estero.

Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato insieme al musicista produttore francese Hector Zazou e a Stefano Saletti. Insieme con Saletti realizza da anni workshop, seminari e laboratori sulle musiche del Mediterraneo.

Nel 2020 è uscito il suo nuovo cd solista “Emisferi”.

Stefano Saletti. Musicista e compositore, suona strumenti della tradizione musicale mediterranea (bouzuki, oud, saz, mandola).

Già fondatore dei Novalia, è il leader della Banda Ikona con la quale ha registrato 4 album cantati in Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo.

Ha diretto diversi ensemble internazionali: la 7 Sóis Orkestra, Les Voix du 7 Sòis e la Med Arab Jewish 7 Sois Orkestra. Nel 2014 ha dato vita all’ensemble Cafè Loti, insieme a Nando Citarella e Pejman Tadayon con i quali ha registrato i cd “Cafè Loti” e “In Taberna”.

Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato con il musicista produttore francese Hector Zazou e la cantante Barbara Eramo. Ha scritto numerose colonne sonore per il cinema e il teatro collaborando con Massimo Popolizio, Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Pamela Villoresi, Omero Antonutti, Predrag Matvejevic e molti altri. L’ultimo disco della Banda Ikona “Soundcity” è stato finalista al Premio Tenco e al 4. posto della classifica mondiale della World Music.

E’ l’ideatore e direttore del “Festival Popolare Italiano”

Il Festival Popolare Italiano non è solo una rassegna di musica dal vivo, ma anche un laboratorio di idee. Diretto da Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), il festival, nel nome dell’incontro e dello scambio, si è affermato come una vera e propria officina creativa della Capitale in cui artisti della scena italiana – e non solo – fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.

Il sottotitolo “Canti e corde, mantici e ottoni” vuole testimoniare la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che da sempre caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, capace di far dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi.

Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, ad aprirsi al mondo, alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

Nella precedenti edizioni (la prima si era tenuta al Baobab di Roma, luogo che nasceva come centro di accoglienza per immigrati per poi trasformarsi anche in un centro policulturale)  si sono alternati alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare italiana, tra i quali Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni,  Fink e Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, Agricantus, Kabìla, Lavinia & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Banda Ikona, Le Romane, Têtes de Bois, Lamorivostri, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Cafè Loti, Luisa Cottifogli & Youlook, Giuliano Gabriele, Clara Graziano, Fanfara Station, Giuseppe De Trizio & Radicanto, Eleonora Bordonaro, Susanna Buffa, Vanessa Cremaschi & Giovanna Famulari, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Elva Lutza & Ester Formosa, Raffaella Misiti & Stefano Scatozza

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

Ufficio stampa Fabiana Manuelli

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/eventi/heroes-international-film-festival/