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Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina)

Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina). Appuntamento al buio, 15 novembre 2024 ore 21,00, Regia di Teo Mammucari, Scritto da Teo Mammucari.

Prodotto da Paolo Ruffini per Vera Produzioni. Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina)

Teo Mammucari in Appuntamento al Buio, il 15 novembre al Teatro D’Annunzio di Latina, nell’ambito della stagione teatrale promossa dal Comune di Latina e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuta dal MIC Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, in collaborazione con Berti Live e Ventidieci.

Monologo comico, dalla forte impronta autobiografica, “Appuntamento al buio” conferma il grande talento di Teo Mammucari (anche) sul palcoscenico.

Una frase molto semplice, che fa da filo conduttore: “Sarà capitato anche voi”.

Una riflessione che facciamo tutti, con una certa frequenza. Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina). Appuntamento al buio, 15 novembre 2024 ore 21,00, Regia di Teo Mammucari, Scritto da Teo Mammucari.

Perché questo racconta il monologo in atto unico, prodotto da Paolo Ruffini con la sua Vera Produzioni e scritto e diretto da Teo Mammucari per il proprio debutto sul palcoscenico: la sensazione, comune a tanti, di navigare nel mare della vita senza troppe certezze.

Armato dell’ironia e dello humor che da sempre lo distinguono, Mammucari si lancia in una sfida con sé stesso, per regalare perle di vita (e di comicità) a tutti quelli che si chiedono:” Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina).

Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina)
Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina)

Perché capitano tutte a me? La verità è che a tutti capita tutto. E spesso, quel “tutto”, è poco piacevole. Ma ci sono dei rimedi alla sofferenza.

Uno è l’arte di riderci sopra: cambiare prospettiva sulle cose e ridimensionare quello che ci affligge può restituire colore alla vita.

Ecco allora l’idea alla base di “Sarà capitato anche a voi”: raccontare una storia d’amore–la propria–dall’inizio gioioso alla fine amara.

Per ricordare a tutti gli spettatori che il dolore ci accomuna come esseri umani, ma la stessa cosa può dirsi per le risate, soprattutto quelle liberatorie.

Anzi, forse non c’è nulla di meglio quando ci si sente su una strada senza via d’uscita.

Lo stesso Teo Mammucari, a proposito del suo spettacolo, ha detto: “Le risate del pubblico confermano ed esaltano e, come una carezza, placano e coccolano l’anima. Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina)

Le risate sono liberatorie e io, come in un personaggio in cerca d’autore, inseguo il consenso del pubblico per condividere le cose che si raccontano agli amici più stretti, a volte confrontarsi aiuta a rinforzare le nostre posizioni.

Sono risate amare che liberano conflitti irrisolti con noi stessi, regalandoci verità nascoste che volte non vogliamo vedere”.

Così, tra colpi di fulmine, amore, famiglia, separazione e paternità si dipana uno show a tratti divertente, atratti commovente, a tratti esaltante.

In breve, il tipo di spettacolo che ci rende un po’ più indulgenti verso noi stessi e la nostra storia personale.

Il tipo di spettacolo che ci fa sentire un po’ meno soli ma, al contrario, un po’ più parte di quell’umanità che può ironicamente dire: “Sì, è capitato anche a noi”.

Il tipo di spettacolo che solo un grande e navigato mattatore della TV italiana come Teo Mammucari sa regalarci. Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina)

Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina)
Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina)

SINOSSI

Monologo comico, con tratti autobiografici, che racconta della storia d’amore tra un uomo maturo famoso conduttore della televisione che incontra e si innamora di una donna brasiliana di 25 anni più giovane di lui che muove i primi passi nel mondo dello spettacolo. Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina)

Il monologo è arricchito da brevi spacchi musicali che sottolineano e caratterizzano gli episodi raccontati.

La rappresentazione teatrale si apre con una breve introduzione di intrattenimento, per catturare ed entrare in empatia con il pubblico presente, per poi entrare nel vivo del racconto ed attraverso battute, gag, autoironia e momenti di forte comicità l’interprete trascina il pubblico attraverso la sua storia d’amore, portandolo a rivivere con lui tutti i momenti più intensi ed esilaranti.

Il racconto si apre con il primo incontro tra l’uomo e la giovane donna che avviene al concerto di Eros Ramazzotti “Più Bella Cosa”, racconta il colpo di fulmine tra i due, o meglio dell’uomo verso la giovane donna brasiliana, appena la vede scatta nella sua testa uno stacchetto di musica brasiliana che non lo abbandona mai; racconta tutte le peripezie che lo stesso mette in atto prima durate e dopo il concerto per conquistarla, sono momenti di pura comicità dove l’uomo si rende ridicolo per farsi bello.

Dopo il primo incontro, c’è il primo bacio, il racconto agli amici di quanto si sia innamorato e del tentativo di questi amici di dissuaderlo e di aprirgli gli occhi per fargli capire che potrebbe essere una trappola solo perché è un uomo famoso e con grandi possibilità economiche. Teo Mammuccari Teatro D’Annunzio (Latina)

Ovviamente, il personaggio, oramai folle di amore, ignora tutti e accetta di andare in Brasile con la giovane donna per andare a conoscere la sua famiglia.

Qui vengono raccontati episodi esilaranti attraverso battute gag e stacchi musicale del viaggio e del soggiorno in Brasile rivelatosi per l’uomo un vero incubo e nel quale comprende che tutta la famiglia di lei lo aspettava per festeggiare il “pollo” che ci era cascato.

Imperterrito rientra in Italia sempre più innamorato e qui vengono raccontati episodi esilaranti nei quali la giovane donna chiede, chiede, chiede e l’uomo si affanna ad accontentarla pur di farla felice, la casa a Milano, le folli spese in Via Condotti, il viaggio a Cavallò, dove è costretto ad andare in elicottero nonostante la sua folle paura di volare.

Tutto sembra magico, tanto che la storia d’amore si corona con l’inaspettata nascita di una bellissima bambina.

Il protagonista lì per lì rimane perplesso, ma poi è felicissimo di avere questa bella famiglia e subito si innamora perdutamente anche della figlia; è felice di avere una famiglia.

Ma subito dopo il sogno si infrange, arriva la crisi, la giovane donna gli comunica che le cose non vanno bene e si vuole separare, il baratro, gli avvocati, gli psicologi, la guerra giudiziaria, la vicinanza degli amici che cercano di aiutarlo in tutti i modi.

Anche la parte più drammatica della storia nel monologo è rappresentata con battute, forte autoironia e momenti di forte e drammatica comicità che portano all’estremo situazione tristi, tanto da farle diventare comiche.

Ma vi è il lieto fine, perché la felicità dell’uomo di essere diventato padre di una bellissima, e dolcissima bambina lo ripaga di ogni sofferenza, tanto da recuperare, per la felicità della figlia, anche un buon rapporto con la di lei madre.

Ma certamente il protagonista, oggi quando incontra una donna che dice di chiamarsi Talita, Brigida, Cecilia ecc., le chiede: da dove vieni?

Dal Brasile? E anziché sentire la musichetta brasiliana in testa, sente la colonna sonora de “Lo squalo “e risponde: “Ah! Bello! Aspetta qua che vado a spostare la macchina!”.

BIGLIETTI IN VENDITA SU TICKETONE.IT DA VENERDI 27 SETTEMBRE ALLE ORE 16,00

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Teatro D’Annunzio “Scomode verità e 3 storie vere”.

Teatro D’Annunzio “Scomode verità e 3 storie vere”. Domenica 31 dicembre ore 22,15, di Giampaolo Morelli e Gianluca Ansanelli, con la partecipazione del M° Sergio Colicchio 

MEZZANOTTE IN TEATRO CON BRINDISI NEL FOYER. Teatro D’Annunzio “Scomode verità e 3 storie vere” 

Teatro D’Annunzio “Scomode verità e 3 storie vere” . Giunge alla nona edizione il Capodanno a Latina, organizzato dalla Pro Loco di Latina in collaborazione con Ventidieci, Top Agency e Berti Live.

Domenica 31 dicembre, al D’Annunzio di Latina con lo spettacolo di Giampaolo Morelli, “Scomode verità e 3 storie vere”, di Giampaolo Morelli e Gianluca Ansanelli, con la partecipazione del M° Sergio Colicchio.

Mezzanotte in teatro con brindisi nel foyer.

“Scomode verità e 3 storie vere”, è il comedy speech attraverso cui Giampaolo Morelli si racconta al suo pubblico: un monologo irriverente, caustico, pungente e sempre maledettamente sincero.

Teatro D’Annunzio “Scomode verità e 3 storie vere”.
“Scomode verità e 3 storie vere”.

Le 101 scomode verità, infatti, altro non sono che un sunto delle nostre umane debolezze, un compendio di tutti i tic, le manie, gli slanci e le ossessioni del nostro vivere quotidiano. 

A volte si tratta di fulminanti considerazioni, quasi degli aforismi in grado di fotografare la realtà sotto una luce nuova o paradossale, altre volte invece le riflessioni si fanno più discorsive e articolate o magari intime e profonde: come nel caso delle 3 storie personali citate nel titolo, ovvero tre aneddoti di vita vissuta che offrono al pubblico un ritratto inedito e confidenziale del noto attore. 

Una produzione Stefano Francioni Produzioni e Stabile d’Abruzzo.

BIGLIETTI IN VENDITA DA SABATO   25 NOVEMBRE SU TICKETONE

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Teatro D’Annunzio Latina “L’Orchestraccia”.

Teatro D’Annunzio Latina “L’Orchestraccia”. Giovedì 18 maggio 2023 ore 21,00

Dopo il grande successo al Concertone del Primo Maggio, in Piazza S. Giovanni a Roma, L’Orchestraccia ritorna. Teatro D’Annunzio

Teatro D’Annunzio Latina “L’Orchestraccia”. Un nuovo sorprendente concerto-spettacolo, la “Figuraccia”, giovedì 18 maggio, al Teatro D’Annunzio di Latina.

Ritorna nell’ambito della stagione teatrale promossa dal Comune di Latina e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuta dal MIC Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, in collaborazione con Ventidieci e Lestra Associazione Culturale.

Come in ogni occasione, l’Orchestraccia, presenterà un concerto pieno di sorprese e idee innovative contestualizzate in una storia.

Dopo il grande successo di pubblico e critica de “La Nottataccia”, ecco, “La Figuraccia”.

L’Orchestraccia è un gruppo di musica folk-rock ispirato alla tradizione e cultura romana.

Fondata nel 2011 da attori e musicisti con la comune idea di unire le proprie esperienze reciproche alla ricerca di una forma innovativa di spettacolo, una forma che comprendesse musica e teatro ispirato alla grande eredità del folklore romanesco ma con uno sguardo attuale e contemporaneo.

Lo spunto di partenza di questo progetto è stato quello di riproporre il repertorio degli autori romani tra Ottocento e Novecento e tutte quelle canzoni e poesie che sono patrimonio della cultura italiana.

A questa idea si è aggiunta una produzione di canzoni e testi originali che, affiancati ai primi, ne testimoniano l’attualità e freschezza.

L’Orchestraccia rivisitando gli arrangiamenti e lo stile ha dato nuova luce a canzoni come “Alla renella”, “Te possino da’ tante coltellate”, “Ritornelli antichi” che sembrano scritte oggi; così come le poesie di Trilussa (“L’elezzione del Presidente” o “Le cose come stanno”) musicate in chiave rock-folk delineano ancora oggi il ritratto di un paese che nei confronti degli oppressi e delle fasce più deboli si è sempre comportato in maniera prevaricatrice ed arrogante.

Teatro D’Annunzio Latina “L’Orchestraccia”.
Teatro D’Annunzio Latina “L’Orchestraccia”.

Ma la “Città eterna” è solo il punto di partenza di una propensione itinerante della banda: partendo da Roma, l’Orchestraccia abbraccia l’Italia intera e tutte le sue tradizioni stabilendo legami tra Belli e Sciascia, tra Dario Fo e Petrolini, tra la Pizzica salentina e lo stornello da osteria, tra i drammi delle società patriarcali del sud e i medesimi esempi nelle canzoni romane e così via percorrendo in lungo e in largo tutto lo stivale, poiché se è vero che “tutte le strade portano a Roma” è vero anche il suo contrario e cioè che da Roma si può partire per allargare i propri orizzonti e creare una unità di intenti culturali del folklore italiano.

A tutto questo si aggiungono i brani inediti della banda che s’ispirano all’attualità, alle storie dei giovani che oggi come allora hanno difficoltà a integrarsi nella società contemporanea, nella famiglia e nel mondo del lavoro, oppure dolci ballate d’amore dell’Ottocento, quando gli amori dei poveri erano amori proibiti.

Nel suono della banda coesistono vari elementi musicali e sonori: dal Rock ai ritmi latini, dallo Ska al Punk-rock e alla Patchanka, dal folk rock americano a delicati momenti classici e pop. L’Orchestraccia fa cantare, ballare, ridere, riflettere e commuovere.

L’Orchestraccia è composta da: Marco Conidi (cantautore/attore), Giorgio Caputo (attore), Luca Angeletti (attore), Guglielmo Poggi (attore), Salvatore Romano (chitarra), Angelo Capozzi (chitarra/ukulele), Gianfranco Mauto (pianoforte/fisarmonica), Alessandro Vece (violino), Mario Caporilli (tromba), Claudio Mosconi (basso) e Fabrizio Fratepietro (batteria).

Biglietti in vendita su Ticketone.it

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Teatro D’Annunzio Latina Lino Guanciale.

Teatro D’Annunzio Latina Lino Guanciale. In Non svegliate lo spettatore, Musiche e Regia di Davide Cavuti, martedì 30 maggio ore 21,00

Lino Guanciale con lo spettacolo “Non svegliate lo spettatore”, martedì 30 maggio ore 21, al Teatro D’Annunzio di Latina.

Teatro D’Annunzio Latina Lino Guanciale. Nell’ambito della stagione teatrale organizzata dal Comune di Latina e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto dal MIC Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, in collaborazione con Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci e Lestra Associazione Culturale.

Dopo il successo di Itaca…il viaggio, Lino Guanciale e Davide Cavuti tornano in scena con un nuovo spettacolo, Non svegliate lo spettatore, prodotto dal TSA Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con Stefano Francioni Produzioni.

Spettacolo dedicato alla vita di Ennio Flaiano, scrittore (vincitore del Premio Strega 1947 con Tempo di uccidere) e sceneggiatore di numerose pellicole dirette da Federico Fellini (I Vitelloni, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8 ½), da Alessandro Blasetti (Peccato che sia una canaglia), da Steno-Monicelli (Guardie e Ladri) e di altri capolavori della cinematografia italiana.

Teatro D’Annunzio Latina Lino Guanciale.
Teatro D’Annunzio Latina Lino Guanciale.

“Attraverso aneddoti, lettere, racconti, i personaggi prendono forma diventando maschere senza tempo afferma il regista e compositore Davide CavutiI quadri proposti riverberano di senso etico, sociale e storico.

Il viaggio con Flaiano (e il suo taccuino) è un prezioso insegnamento per affrontare le nuove sfide dell’esistenza.

Il rapporto tra il cinema, il teatro, la letteratura e la musica costituisce una chiave di lettura importante per penetrare i valori di interscambio tra cultura, formazione e apprendimento, affinché siano da stimolo per la ricerca e l’approfondimento delle opere dei grandi scrittori spesso dimenticati”.

Lo spettatore sarà proiettato, con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole, nel mondo della letteratura, del cinema e del teatro attraverso la recitazione di uno straordinario attore quale Lino Guanciale e il commento musicale del maestro Davide Cavuti.

Teatro D’Annunzio Latina Lino Guanciale.
Teatro D’Annunzio Latina Lino Guanciale.

Teatro Comunale D’Annunzio: viale Umberto I n. 43 – Latina

Botteghino del teatro: aperto giovedì e venerdì ore 16-19; sabato ore 10-13 e 16-19

Biglietti online su ticketone.it

Info: 0773 652642; teatrodannunziolatina@gmail.com

Biglietti:

platea poltronissima € 33,90 + € 5,10
platea poltrona € 30,50 + € 4,50
galleria € 25,20 + € 3,80
plachi platea € 30,50 + € 4,50
palchi galleria I ordine € 30,50 + € 4,50
palchi galleria II ordine € 25,20 + € 3,80

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