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Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”

La Metro C, tra le fermate di Giardinetti e Torre Maura, diventa palcoscenico itinerante del dramma di Shakespeare per una festa teatrale e popolare con attori, musici e artisti di strada, con il pubblico protagonista

Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”. La storia d’amore shakespeariana tra Miranda e Ferdinando arriva nel 2022 nella metropolitana romana e il suo destino sarà deciso (anche) dal pubblico

Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”. 2 ottobre, Roma. Partenza alle ore 16:00 o da Stazione Giardinetti (incrocio tra via Casilina e via degli Orafi) o Stazione Torre Maura (incrocio tra via Giglioli e via Tobagi).

Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”
Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”

Il 2 ottobre 2022, Shakespeare rivivrà nella Metro C di Roma, tra le fermate di Giardinetti e Torre Maura, con Tempesta d’amore underground.

Sull’inedito (non) palco 7 attori, musici e artisti di strada, con il pubblico protagonista, per un incontro tra la pratica del teatro itinerante, della musica di strada e del live action role playing.

Ne La Tempesta di William Shakespeare Miranda e Ferdinando, separati da un destino avverso, tra magie e illusioni vivono un amore senza tempo.

Immaginate Miranda e Ferdinando nel 2022, alle prese con i loro drammi shakespeariani nelle stazioni della metropolitana di Roma e, per la precisione, in quelle della Linea C.

E immaginate di poter partecipare alla loro festa e di avere una piccola influenza sul loro futuro.

Tempesta d’Amore Underground è un’esperienza itinerante tra le stazioni della Metropolitana C che potrebbe rendere tutta questa immaginazione reale. Ispirato all’omonimo testo di William Shakespeare, Tempesta d’Amore Underground è infatti un viaggio tra artisti di strada, musica coinvolgente e l’amore eterno di Miranda e Ferdinando.

Che i due siano separati da un destino avverso è innegabile, ma – grazie alla partecipazione diretta del pubblico – potranno trovare la giusta strada verso il lieto fine.

L’evento, previsto il 2 ottobre dalle 16:00 alle 21:00, sarà un incontro che lavorerà alla costruzione collettiva di una vera e propria festa di matrimonio.

Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”
Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”

Il teatro e le arti uniscono così le forze con la mission di valorizzare il territorio, in un connubio tra classico e urban inedito e innovativo.

Nato da un’idea di Fabio Morgan, questo adattamento itinerante vede i personaggi de La Tempesta sbalzati nella nostra dimensione e costretti da una maledizione a rivivere gli eventi narrati nel dramma.

Come se non bastasse, Miranda e Ferdinando hanno dimenticato il loro amore.

Ed è proprio questo che non permette ai personaggi di concludere l’opera originale ed uscire dal loop.

Solo celebrando il matrimonio tra i due si potrà rompere la maledizione e tornare a vivere.

A sorprendere il pubblico e i passanti, un cast di sette attori – Matteo Cirillo, Ilario Crudetti, Chiara David, Giulia Nervi, Giacomo Rasetti, Eleonora Turco, Riccardo Viola – e quattro musicisti – Ludovica Bucci (clarinetto), Samuel Chavira (violino), Nicolò Nori (clarinetto), Jamil Zidan (percussioni).

Un gruppo di dodici cittadini e cittadine che hanno preso parte alle esperienze creative.

Il tutto è realizzato sotto lo sguardo creativo di Umberto Francia e Matteo Munari, che curano anche la regia dell’evento.

Anche il pubblico, tuttavia, dovrà recitare una parte: per partecipare è richiesto uno specifico dress code.

Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”
Giardinetti e Torre Maura “Tempesta d’amore underground”

Per chi sceglie di partire da stazione Giardinetti (quindi di far parte della famiglia di Ferdinando), si suggeriscono accessori come coppole, gilet, bretelle.

Chi sceglie di partire da Torre Maura (e di far dunque parte della famiglia di Miranda), si consigliano elementi che abbiano un sapore gitano come scialli, fazzoletti colorati, gilet vistosi.

L’accesso è gratuito, previa prenotazione obbligatoria: sarà infatti possibile riservare 140 biglietti del traposto pubblico offerti da La Città Ideale per accedere alla Metropolitana C.

I biglietti disponibili sono limitati, e saranno divisi equamente per le due diverse stazioni di Giardinetti e Torre Maura; l’evento toccherà anche la stazione di Teano e si concluderà nell’area di stazione Malatesta.

Per prenotare e per informazioni:

info@lacittaideale.eu, E45social@gmail.com

www.E45.it

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Tempesta d’amore underground è realizzato da E45 in collaborazione con ATAC, in dialogo con Eryados, Fortezza Est e La Città Ideale, con il sostegno di Regione Lazio.

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12
Alessandra Zoia alessandra.zoia@hf4.it 333.76.23.013
Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74

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Le Dodici Stelle di Shakespeare di Enrico Petronio

Le Dodici Stelle di Shakespeare di Enrico Petronio. E se Shakespeare avesse costruito i suoi personaggi più celebri servendosi dell’astrologia?


Le Dodici Stelle di Shakespeare di Enrico Petronio (Emersioni)

Le Dodici Stelle di Shakespeare. L’epoca di Shakespeare è segnata dalla frattura definitiva fra mondo antico e moderno, un segnale di tormento umano ed esistenziale su cui si riflettono i suoi lavori, spesso condizionati dal contesto sociale, ma ancor più spesso da… “altro”.

La complessità dei sentimenti e delle azioni nei personaggi ritratti dal Bardo, secondo uno studiato allineamento astrologico naturalis che ipotizzava nel Cinquecento proprio uno stretto e intenso rapporto fra universo ed esseri viventi.

Alla base del primo saggio scritto da Enrico Petronio “Le dodici stelle di Shakespeare”, pubblicato da “Emersioni”, marchio di Lit Edizioni, disponibile da ora in libreria.

Le Dodici Stelle di Shakespeare. Costruito come un diario di bordo, esattamente come tutto il senso della ricerca che da anni compie col suo blog “Lo Zio Willy”.

L’autore parte proprio dalla sua autobiografia esplorativa per analizzare le tappe di un processo che vede collimare le dodici tappe connesse ai segni zodiacali, con i caratteri psicologici di alcuni dei personaggi shakespeariani più significativi, secondo l’ordine della Natura sulla ruota del Tempo.

“Da sempre considero William Shakespeare come uno straniero sconosciuto, a cui ho raccontato la vita – afferma Petronio – ma gradualmente è diventato il mio confidente più vicino nel raccontarmi, attraverso le sue opere, un mondo pervaso di uomini e donne con i loro inespugnabili misteri.

Si è sempre detto che il nostro autore si sia occupato di tutta la gamma dell’umanità ed è sempre passato come un genio illuminato, ma nessuno si è mai chiesto come abbia fatto a padroneggiare una così vasta area di psicologie umane.

Studiando quella che era l’astrologia ai suoi tempi, che poi è la stessa trattata da molti astrologi contemporanei, ho ipotizzato che Shakespeare abbia costruito i suoi personaggi più famosi assegnando ad ognuno, prima di descriverli, il segno zodiacale più consono.

Romeo doveva quindi essere dell’Ariete perché, a mio avviso, possiede le specifiche caratteristiche di quel segno, così come Amleto non può che essere dei Pesci, il segno più complesso e tormentato che corrisponde al dodicesimo stadio dell’evoluzione umana, quella che alcuni definiscono dell'”ultraumano”.

Secondo questo concetto, quindi, lo scrittore sarebbe stato un vero e proprio artigiano, concependo per ogni opera una struttura chiara e razionale, assolutamente premeditata e in linea con gli schemi dell’astrologia.”

Dal Sonetto 14 attraverso il mistero di “Tutto è bene”, fino all’analisi approfondita di “Romeo e Giulietta”, il racconto offre spunti per una teoria nuova e rivoluzionaria nella comprensione del pensiero shakespeariano.

Un saggio decisamente originale che vuole essere anche uno specchio riflesso tra l’analisi testuale delle opere del Bardo e le continue ricerche che Petronio compie da anni sull’argomento e che sono sfociate in alcuni casi in vere e proprie conferenze-spettacolo su varie e molteplici tematiche connesse.

TITOLO: LE DODICI STELLE DI SHAKESPEARE

AUTORE: Enrico Petronio
I edizione: luglio 2020
© 2020 Lit Edizioni s.a.s.

ISBN 9788831924634
PAGINE: 216 p.
DORSO: 16 mm.
PREZZO: € 20,50 

ENRICO PETRONIO

Si diploma attore prima nel Regno Unito alla Richmond Drama School, poi alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler.

Successivamente si diploma in regia con Luca Ronconi per il quale lavora come assistente. È assistente alla regia anche per Cesare Lievi e Laura Pasetti.

Debutta come regista con I due gentiluomini di Verona di Shakespeare al Teatro Vittoriale (Gardone Riviera).

Di Shakespeare dirige ancora Tutto è bene quel che finisce bene e Romeo e Giulietta.

Crea il festival Scene dal parco della luna a Villa Nicolaj (in provincia di Bologna) dove, oltre a testi originali propri, dirige grandi classici (Cechov, Pirandello e Garcia Lorca) e ancora Shakespeare con Nudo, ovvero Sogno di una notte di mezza estate.

Nel 2016 crea Lo zio Willy, portale sul web di cultura shakespeariana pop.

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

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ROBERTO STURNO GLAUCO MAURI RE LEAR 2020 foto Filippo Manzini DSC 7722 media

Re Lear di William Shakespeare, traduzione Letizia Russo, riduzione e adattamento Andrea Baracco e Glauco Mauri, al Teatro Eliseo


La più titanica tragedia di Shakespeare, dramma dell’amore padri-figli e della follia al Teatro Eliseo dal 21 gennaio al 2 febbraio

Teatro Eliseo. Glauco Mauri affronta per la terza volta Re Lear, la più titanica delle tragedie di Shakespeare, il primo allestimento nel 1984 e il secondo nel 1999, sue le due regie per un totale di 500 repliche.

Oggi, diretto da Andrea Baracco è al Teatro Eliseo dal 21 gennaio al 2 febbraio, con lui in scena Roberto Sturno, in questo allestimento nel ruolo del Conte di Gloucester, al suo fianco anche nelle due passate edizioni nel ruolo del Matto.

Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione, accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro.

RE LEAR ROBERTO STURNO e GLAUCO MAURI foto di Filippo Manzini mediaEd eccomi qui per la terza volta, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Perché?

Mi sono sempre sentito non all’altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear.

In questa mia difficile impresa mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino.

Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in soccorso ai nostri limiti. Teatro Eliseo

Cosa c’è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Lear è la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro.

Glauco Mauri

Quello che mi ha sempre colpito di questa tragedia, che è una delle più nere e per certi versi enigmatiche tra quelle dell’autore inglese, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso.

Proprio questa luce sepolta dall’ombra la rende così affascinante.

Padri indegni e figli inetti, padri indegni che hanno generato figli inetti, le madri assenti, estromesse dal dramma, parafrasando Amleto, qui la fragilità è tutta e solo maschile.

Nessuno dei personaggi è in grado di regnare, di assumersi l’onere del potere, nessuno sembra avere la statura adatta, nessuna testa ha la dimensione giusta per la corona, chi per eccesso, vedi Lear, chi per difetto vedi tutti gli altri.

Solo giganti o nani in questo universo dipinto da Shakespeare.

I tormenti di Lear, di Gloucester, i turbamenti di Edgar, i desideri di Edmund, i tremori e i terrori delle tre figlie del Re, Cordelia, Goneril e Regan, attraggono da sempre perché la complessità e in alcuni casi la violenza che produce il conflitto generazionale è per forza di cose universale.

Andrea Baracco

DEBUTTO NAZIONALE: 10 gennaio 2020 Firenze, Teatro della Pergola

DURATA: 2 ora e 50 minuti compreso intervallo

Personaggi e interpreti:

Glauco Mauri – Re Lear

Linda Gennari – Goneril

Aurora Peres – Regan

Emilia Scarpati Fanetti – Cordelia

Roberto Sturno – Conte di Gloucester

Francesco Sferrazza Papa – Edgar

Aleph Viola – Edmund

Dario Cantarelli – Matto

Enzo Curcurù – Conte di Kent

Laurence Mazzoni – Oswald

Paolo Lorimer – Duca di Albany

Francesco Martucci – Duca di Cornovaglia

Scene e costumi Marta Crisolini Malatesta

Musiche Giacomo Vezzani e Riccardo Vanja

Luci Umile Vainieri

Foto di Filippo Manzini

TEATRO ELISEO

Da martedì 21 gennaio a domenica 2 febbraio 2020

Biglietteria tel. 06.83510216

Giorni e orari: lun. 13 – 19, da martedì a sabato 10.00 – 19.00, domenica 10 – 16

Via Nazionale 183 – 00184 Roma

Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it

Call center Vivaticket: 892234

Orario spettacoli:

martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00

mercoledì e domenica ore 17.00

Prezzo da 15 € a 35 € 

UFFICIO STAMPA TEATRO ELISEO

Maria Letizia Maffei

335.6467974 ml.maffei@teatroeliseo.com

Antonella Mucciaccio

347 4862164 a.mucciaccio@teatroeliseo.com

UFFICIO STAMPA COMPAGNIA

Luana Nisi

339 6949926 luana.nisi7@gmail.com

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