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Al Pigneto l’”Ipogeo del Necci dal 1924”.

Al Pigneto l’”Ipogeo del Necci dal 1924”. APERTURA INEDITA del NUOVO SPAZIO


Al Pigneto l’”Ipogeo del Necci dal 1924”. Alla scoperta dell’ipogeo del Pigneto, il sotterraneo dello storico Necci dal 1924

Al Pigneto l’”Ipogeo del Necci dal 1924”. Ritrovamento e recupero a cura di Agathe Jaubourg e Massimo Innocenti

Al Pigneto la scoperta sotterranea del rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi recuperato e destinato a visite guidate e degustazioni di vini pregiati.

Necci dal 1924 inaugura da giovedì 23 settembre 2021 il suo inedito IPOGEO, uno spazio sotterraneo che ha vissuto diverse epoche, con le sue conseguenti trasformazioni.

Nell’arco dei secoli il luogo, nato in antichità come cava di pozzolana, in epoca ottocentesca divenne una cantina vinicola e, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzato come un rifugio antiaereo.

Nel 2021, l’anno in cui il mondo ha rallentato la sua corsa a causa dell’emergenza pandemica, lo spazio sottostante il bar del quartiere Pigneto, “rivede la luce” grazie al ritrovamento ed al recupero da parte di Agathe Jaubourg e Massimo Innocenti, gestori del Necci che, dopo un’accurata opera di ristrutturazione conservativa, restituiscono ai romani un luogo suggestivo e decisamente unico nel suo genere.

Al Pigneto l’”Ipogeo del Necci dal 1924”.
Al Pigneto l’”Ipogeo del Necci dal 1924”.

L’Ipogeo del Necci inizia il suo nuovo corso il 23 settembre, con la mostra fotografica Cosplay di Filippo Trojano, che sarà esposta nell’ipogeo fino al 26 settembre, nell’ambito della quarta edizione del Pigneto Film Festival.

L’ipogeo sarà poi visitabile dal pubblico solo su prenotazione e al suo interno, gli avventori saranno accolti dalla cantina di vini incastonata nel tufo e dall’incredibile “cave bar”, già ribattezzato come il “Sotto Sotto”.

Il processo di ristrutturazione, dalla scoperta alla bonifica degli spazi (durato nel complesso 8 mesi), insieme alle testimonianze degli abitanti più anziani del quartiere, hanno dato vita a un documentario in programma al Pigneto Film Festival, dal titolo “ERICOVERO.

Storia profonda del quartiere Pigneto” (2021, 25 minuti). Il film, scritto e sceneggiato da Massimo Innocenti per la regia di Alessandro Menale, sarà presentato in anteprima durante il festival nella giornata di sabato 25 settembre.

Le planimetrie del locale, così come quelle del quartiere, mostravano da sempre uno spazio sottostante al bar, che Agathe e Massimo non erano ancora riusciti a trovare. L

a scoperta è stata un vero e proprio caso – un atto di routine -, come quello d’interrare una pianta che avrebbe adornato il giardino del Necci e che invece, è stata la causa di un disvelamento inedito quanto strabiliante.

“I grandi vecchi” del Pigneto lo ricordano ancora. Quel luogo li ha accolti quando per le strade piovevano bombe e la Seconda Guerra Mondiale, minacciava i romani che popolavano la zona.

Da questa scoperta è nato il nuovo IPOGEO del Necci, luogo al cui interno si respira ancora la sacralità di quei momenti vissuti dai cittadini.

Gli spazi, divisi in tre macro aree, sono stati bonificati e resi agibili dal lavoro di recupero della coppia, che ha destinato l’insolito luogo a preziosi locali-cantina, un’identità che non è nuova poiché già vissuta in epoca ottocentesca.

All’interno dell’ipogeo è stato anche installato un suggestivo cave bar per la degustazione di drink e la mescita delle più pregiate bottiglie di vino e bollicine,selezionate dal locale che da tempo svolge con successo l’attività di ristorazione.

A partire da fine settembre infatti, sarà possibile scegliere dalla carta dei vini del locale, esclusive bottiglie conservate alla più ideale delle temperature per vivere un’esperienza originale per tutti i sensi.

L’IPOGEO del Necci, c/o NECCI dal 1924

Via Fanfulla da Lodi, 68 – Pigneto, Roma

INFO e PRENOTAZIONI: 06 97601552www.necci1924.com

UFFICIO STAMPA CARLA FABI E ROBERTA SAVONA
Carla: carlafabistampa@gmail.com
, 338 4935947 – Roberta: savonaroberta@gmail.com , 340 2640789
FB: https://www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavona/ – IG: https://www.instagram.com/ufficiostampafabisavona/?hl=it

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Roma, I Nasoni raccontano “La storia ha il naso lungo”.

I Nasoni di Roma che ci hanno raccontato la storia di questa città, Roma.

Roma, I Nasoni raccontano “La storia ha il naso lungo”. La storia del Pigneto dagli anni 20’ ai giorni nostri raccontata da venti attori in un viaggio a tappe tra le vie del quartiere

 145 anni e non sentirli. I Nasoni di Roma, nati nel 1874 e già oggetto di veri e propri versi poetici, il 20, 21, 27, 28 settembre 2019 diventano protagonisti di I Nasoni raccontano – La storia ha il naso lungo.

Roma, I Nasoni raccontano “La storia ha il naso lungo”. Un inedito viaggio teatrale a tappe alla scoperta della capitale, vista attraverso le sue caratteristiche fontanelle.

Roma, I Nasoni raccontano “La storia ha il naso lungo”.
Roma, I Nasoni raccontano “La storia ha il naso lungo”.

Un racconto in soggettiva, per uno spettacolo itinerante che si fa percorso tra vie, vicoli, palazzi e scorci ogni volta diversi, narrati dalla Compagnia del Teatro dell’Orologio, con la drammaturgia originale di Fabio Morgan e la regia di Leonardo Ferrari Carissimi.

Il 20, 21, 27 e 28 settembre 2019 i Nasoni racconteranno uno dei quartieri più rappresentativi e stratificati di Roma, offrendo ai romani uno sguardo originale sul Pigneto, tra tradizione e contemporaneità.

Uno spettacolo a cielo aperto che si sposterà tra i nasoni collocati in Parco del Torrione, via Prenestina 94, luogo del Lotto prenestino e della cooperativa dei tranvieri, Parrocchia di San Leone I, via Fanfulla da Lodi, via Fortebraccio, Piazza Nuccitelli, per proseguire con Piazza Pigneto e chiudersi a Parco del Torrione.

Itinerario circolare tra corsi e ricorsi storici della capitale, I Nasoni raccontano – La storia ha il naso lungo trasforma il quartiere in palcoscenico, con personaggi e trame raccolte dalla memoria collettiva, dagli scritti e direttamente “dalla strada”.

Come da una fila di pini si sia passati al Pigneto che oggi conosciamo, attraverso i bombardamenti della seconda guerra mondiale, l’occhio di Pasolini con Accattone, il boom edilizio tra i ’60 e il ’70… tutto raccontato dagli aneddoti raccolti dai cittadini, dagli scritti e dalle storie che il quartiere conserva.

I Nasoni raccontano – La storia ha il naso lungo è un progetto di sviluppo dell’identità di aree periferiche della città di Roma che osserva i quartieri dal punto di vista dei Nasoni, note fontane di acqua potabile gratuita, caratteristiche della città di Roma e diffuse in tutto il territorio urbano.

Ogni Nasone è custode di una storia, di un avvenimento: intervistando i cittadini, si raccolgono materiali storici e aneddotici per trasformarli in un testo teatrale che viene allestito in forma itinerante all’interno del quartiere scelto.

I Nasoni raccontano – La storia ha il naso lungo è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE.

L’obiettivo è quello di recuperare la consapevolezza dei territori, favorendo l’incontro intergenerazionale, ridefinendo l’identità delle aree coinvolte, grazie a processi partecipativi dove i cittadini si fanno custodi della memoria storica e aneddotica dei quartieri coinvolti.

L’iniziativa è parte di un percorso ideato da Fabio Morgan e realizzato dalla Compagnia del Teatro dell’Orologio che punta allo sviluppo di una città ideale, un laboratorio urbano di processi partecipati il cui scopo è il recupero della consapevolezza degli spazi urbani che abitiamo quotidianamente.

INFO E CONTATTI 20, 21, 27, 28 settembre ore 20.30

Punto di partenza Parco del Torrione ore 20.30.

lacittaideale171@gmail.com 06 6875550

I Nasoni raccontano – La storia ha il naso lungo è uno spettacolo della Compagnia della Compagnia del Teatro dell’Orologio, scritto da Fabio Morgan, adattamento e regia di Leonardo Ferrari Carissimi, con Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Susanna Laurenti, Diego Migeni, Giulia Nervi,, Enrico Torzillo, Benedetta Russo, Riccardo Viola, Pietro Virdis

e con Raffaelle Barca, Arianna Martiners e Victor Rodriguez. Produzione Progetto Goldstein.

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 3409690012

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