Articoli

Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”.

Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”. Il super eroe desidera essere una persona normale o essere normale, affrontando le sfide del quotidiano, ci rende super eroi?


Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”. E, soprattutto, siamo ancora una generazione che ha bisogno di eroi?

Con la consueta ironia e sguardo attento la nuova ricerca fotografica di Marilù E. Manzini sembra voler esplorare questa zona grigia, in cui Superman diventa umano facendo la spesa e Wonder Woman ha bisogno delle sue capacità meravigliose per destreggiarsi tra detersivi e faccende domestiche.

Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”. Gesti “eroici” con i quali combattiamo ogni giorno nelle nostre vite.

Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”.
Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”.

La straordinaria banalità del quotidiano che ci porta a desiderare di essere qualcosa d’altro, dimenticando che DC comics e Marvel disegnano fumetti e ciascuno di noi, a modo suo, è straordinario anche nel compiere i gesti quotidiani.

La vita reale diventa protagonista per chi reale non è, trasformando questi ultimi in eroi del quotidiano.

Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”. Una contaminazione dei due mondi di grande potenza visiva.

I super eroi della Manzini sono divertenti, autoironici, sono depotenziati e questo li rende decisamente più simpatici.

Superman non ha bisogno di Clark Kent per nascondere dietro gli occhiali la sua fragilità, per andare a fare la spesa perché se l’uomo dai muscoli d’acciaio gioca a comprare i cereali questo non toglie forza alla sua missione di salvare il mondo, non abbiamo più bisogno di eroi senza macchia e senza paura, ma cerchiamo persone vere, simili a noi.

Sulla dicotomia sfrontato-discreto si gioca anche la serie delle “facce di bronzo”: siamo portati nell’immediato a ritenere una faccia di bronzo come qualcosa di negativo, una persona spudorata, che nasconde dietro la maschera le sue vere intenzioni, qualcuno che non ha rimorsi né vergogna.

La Manzini, tuttavia, decide di ribaltare il significato popolare del termine, usando la “faccia di bronzo” di una statua greca, di marmo o pietra, per dare risalto ai suoi ritratti fotografici e sottolineare la bellezza dei volti, trasformandone i tratti riconoscibili e identificativi per renderli eterni nella loro bellezza iconica.

Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”. La maschera non per celare ma per proteggere, come le maschere d’oro che riparavano i corpi mummificati faraoni.

Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”.
Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”.

Ma se anche questo testo fosse eroico e sfrontato? Se tutto ciò che avete letto finora fosse il risultato di una spesa folle fatta da una donna invisibile, che quando torna umana è una faccia di bronzo?

Osservate il lavoro della Manzini senza pregiudizi, senza occhiali che distorcono la realtà, guardate la bellezza statuaria del Superman e la saggezza di Wonder Woman, giocate con i colori negli scaffali e scoprirete che sono i colori della vostra vita, delle vostre battaglie e siamo tutti i supereroi nella nostra vita.

Diverso per tecnica e stile, caratteristica costante delle opere della Manzini è la continua sperimentazione di novità, è il quadro che rappresenta la creazione dell’universo nella ciclicità della vita, dove sono presenti simboli di diverse religioni yin e yang, inferno, olimpo e Atlante e infine il bambino che dorme.

Marilù S. Manzini “Super Eroi contaminati”. Il quadro racchiude l’essenza della domanda fondamen­tale dell’umanità: Noi siamo la creatura di un dio o siamo noi ad aver creato la divinità?

Chi ha creato l’Universo, quest’ultimo ha un confine e una fine o è destinato ad espandersi e ritirarsi in un big bang eterno?

Il bimbo che dorme è l’elemento fondamentale del quadro: l’universo non sarebbe nulla senza l’io.

L’uomo che dice IO è ciò che dà senso a tutto.

Nel canto notturno di un pastore errante dell’Asia Leopardi si chiede “Che fa l’aria infinita, e quel profondo Infinito Seren? Che vuol dir questa Solitudine immensa? ed io che sono?”

L’arder delle stelle senza la domanda sul sé è inutile, la consapevolezza della nostra esistenza, il nostro naturale tendere all’infinito ci pone al centro della creazione stessa.

Lucio Fontana squarciava le tele alla ricerca di quell’infinito, di quell’oltre che si cela dietro il mondo sensibile mentre la Manzini ricuce questi stessi tagli, non per tenere fuori la domanda, ma nel tentativo di darvi risposta. Fontana cerca e crea uno spazio fisico, reale all’interno del quadro che vada oltre la bidimensionalità della pittura, la Manzini riporta la tela ricomposta, la ferita si rimargina, la cicatrice resta, ma la vita prosegue e la scelta di vivere nonostante le difficoltà ci trasforma in super eroi.

Alessandra Bertole’ Viale

T. + 39 02 89773075 M. +39. 3482635056 | info@edizionigalleriacolombari.com
www.artnet.com/galleries/galleria-paola-colombari | @galleria_paola_colombari

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/antonello-avallone-in-novecento-sala-umberto/ https://www.unfotografoinprimafila.it/fabrizio-corona-al-jet-set-club-polo-culturale-di-terracina/

Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini..

Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini.. Interpretare l’arte a tavola…sarà presente fino al 15 dicembre 2021.


Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini.. Se l’arte è bellezza, insieme alla capacità di creare emozioni e messaggi, ecco che una mostra di opere si può unire a un “gusto”, non solo visivo ma anche del palato.

Ecco che Marilù S. Manzini, seguendo il trend ovvero l’orientamento di questi ultimi anni, ha deciso di esporre diversi suoi quadri presso il ristorante “Mo.Sto Bistrot” di via Castelbarco 3 a Milano, per renderli fruibili a un target ampio ed eterogeneo.

Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini..
Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini..

La mostra dal titolo “Intreccio multiforme” distribuita nel locale su due piani sarà presente fino al 15 dicembre 2021.

In tal modo, tra un calice di vino, uno sfizio culinario e la musica dal vivo con la cantante Margherita Piumatti, la Manzini, conosciuta come scrittrice e ultimamente come regista, ha salutato estimatori e amici, nonché diversi personaggi invitati da Deborah Bettega, sociologa ed ex volto Rai.

Tra gli intervenuti alla presentazione della mostra, introdotta dal professor Cosimo Mero, c’era il conduttore e attore Manuel Casella, l’attrice Sarah Maestri, ora impegnata nel sociale, intervenuta con amiche e amici, la cantautrice e produttrice discografica Giovanna Nocetti, l’attore e modello internazionale Christopher Leoni, lo showman e coreografo Lele Dinero, la conduttrice Paola Rota e diversi altri.

Alcune opere, presenti in questa mostra, ritraggono facce di bronzo: di fatto ci sono persone che possono essere definite sfrontate, insolenti, impudenti, capaci di azioni riprovevoli senza rimorsi, che non si vergognano di nulla e non arrossiscono mai, proprio come fossero composte di metallo o appunto di bronzo…sono sfacciate nel significato di senza faccia, persone “spudorate”, cioè senza pudore e senza ritegno come nota la Manzini.

Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini..
Una mostra tra gusto, musica e vip per Marilù S. Manzini..

Ultimamente l’artista ha esposto nel 2019 a Milano al “Mia Photo Fair”, la fiera internazionale di fotografia, ed è stata presente a quella dal 7 al 10 ottobre del 2021 con due sue foto, “Quarantine” e “The Kisses” attraverso la Galleria di Paola Colombari.

Nel 2019 ha anche varcato i confini nazionali poiché diverse sue opere erano presenti a Miami nell’ambito dell’Art Basel al Mana Wynwood e a New York presso la Unix Gallery.

Il suo film, “Il Quaderno nero dell’amore”, uscito nelle sale il 27 maggio di quest’anno in Italia, distribuito dall’Europictures e apprezzato sulla scena internazionale grazie alla partecipazione a vari festival e alla vittoria nel 2020 all’ “International Women’s Film Festival” in Florida, sarà presente a breve su Amazon Prime.

Ufficio Stampa

Dott.ssa Deborah Bettega                                                       

Via Riboty 28 – 00195 Roma.

Tel. 06-39723769 – Cell. 347-2706203.

E-mail: dbettega@libero.it

Part. Iva 09475800588.

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/dolce-vita-il-jackie-o-per-camillas-birthday/

https://www.unfotografoinprimafila.it/teatro-vascello-presenta-echo-chamber/

Marilù S. Manzini “Il quaderno nero dell’Amore”.

Marilù S. Manzini “Il quaderno nero dell’Amore”. Nei cinema dal 27 maggio con la sua regia del suo successo letterario.


Marilù S. Manzini, scrittrice di successo e artista, dal 27 maggio si presenta al cinema in tutta Italia come regista del film: “Il Quaderno Nero dell’Amore” tratto dal suo omonimo noto libro. Il romanzo, pubblicato da Rizzoli, è stato un caso letterario grazie a più di 100.000 copie vendute e ora è sul grande schermo.

Marilù S. Manzini “Il quaderno nero dell’Amore”. La Manzini oltre alla regia e al soggetto, ha curato la sceneggiatura, individuando  tra gli interpreti Emilia Verginelli, Michele Cesari, Martina Palmitesta, Pier Maria Cecchini, Roberto Calabrese, Beppe Convertini, Giulia Di Quilio e Carmen Giardina.

Marilù S. Manzini “Il quaderno nero dell’Amore”.
Marilù S. Manzini “Il quaderno nero dell’Amore”.

La trama racconta la vita privata e le avventure di tre giovani, due donne e un uomo, che accettano senza pudore la sfida di scrivere su un quaderno tutti i particolari dei momenti vissuti attenendosi alle ferree regole che questo loro gioco impone.

Ciò che “non si può dire a voce…si scrive”,  il film molto apprezzato sulla scena internazionale, ha vinto nel 2020 l’ “International Women’s Film Festival” in Florida, è stato selezionato al “Ferrara Film Festival”, all’ “Hot Springs International Women’s Film Festival”, al “Love Wins Film Festival” a New York e al “Madrid Film Awards”.

Il film, la cui produzione è di Point Media con Roberto Bessi come produttore delegato, sarà presente prossimamente sia su Netflix che Amazon Prime.

BIOGRAFIA

Marilù S. Manzini è una scrittrice di successo, pittrice, scultrice, fotografa, giornalista e regista del film, in uscita il 27 maggio, tratto da un suo omonimo noto libro: “Il Quaderno Nero dell’Amore” edito da Rizzoli. Un caso letterario questo grazie a più di 100.000 copie vendute, come pure “Io Non Chiedo Permesso”.

La Manzini, oltre al soggetto e alla regia, ha curato anche la sceneggiatura del film che è stato molto apprezzato sulla scena internazionale: ha vinto nel 2020 l’ “International Women’s Film Festival” in Florida, è stato selezionato al “Ferrara Film Festival”, all’ “Hot Springs International Women’s Film Festival”, al “Love Wins Film Festival” a New York e al “Madrid Film Awards”.

Il percorso di Marilù è in continua ascesa, il suo primo romanzo che le ha dato il “via” è stato “Bambola di Cera” e tra un’uscita e l’altra, ha curato rubriche su importanti riviste come “Style” (magazine del Corriere della Sera), ha scritto articoli per “A”, “Max”, “Ryders” e “Ultima Voce”, mentre il suo quarto romanzo è stato “Se Siamo Ancora Vivi”.

Quando non scriveva, dipingeva partecipando poi a mostre alla Fondazione D’Ars, all’Antico Oratorio della Passione di sant’Ambrogio e una personale a Palazzo delle Stelline a Milano, o fotografava, aggiudicandosi l’esposizione permanente di una sua foto al Museo Ebreo Ferramonti di Tarsia di Cosenza intitolata “Il giorno della Shoah” e al Mia Photo Fair 2019 con due foto attirando l’attenzione del Corriere della Sera.

Sempre nel 2019 ha esposto diverse opere a Miami nell’ambito dell’ Art Basel al Mana Wynwood e a New York presso la Unix Gallery.

Dopo il quinto libro, “La Cura della Vergogna” edizioni Bietti, un saggio di psicologia sotto forma di romanzo, online attualmente c’è l’ultimo, l’audiolibro “Obbligo o verità?!” mentre “Il Quaderno nero dell’amore”, dopo l’uscita al cinema, sarà presente sia su Netflix che su Amazon Prime.

Ufficio Stampa

Dott.ssa Deborah Bettega                                                        

Via Riboty 28 – 00195 Roma.

Tel. 06-39723769 – Cell. 347-2706203.

E-mail: dbettega@libero.it.

Part. Iva 09475800588.

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/micol-arpa-rock-band-street-music-tour/

https://www.unfotografoinprimafila.it/teatro-san-raffaele-il-vicariato-ferma-la-gestione/