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“La Resistente” Festival della Memoria

“La Resistente” Festival della Memoria e della Liberazione Museo storico della Liberazione in Roma

“La Resistente” Festival della Memoria. Il 10 e 11 giugno 2023, visite performative, incontri, spettacoli e concerti con: Jasmine Trinca, Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio, la compagnia Bartolini/Baronio, Alessandro Portelli, Schola Romana e molti altri

“La Resistente” Festival della Memoria 10-11 giugno 2023, dalle 10.00 alle 22.00, Via Tasso 145 Ingresso gratuito

Era il luglio del 1923 quando il governo guidato da Benito Mussolini attuò una serie di provvedimenti per mettere il bavaglio ai giornalisti e all’informazione, provvedimenti restrittivi e censori che avrebbero dato il via alla stagione successiva.

“La Resistente” Festival della Memoria. Da lì in poi la storia è nota.

A distanza di 100 anni da quella prima espressione di privazione di libertà del regime, il Museo storico della Liberazione di Roma organizza e propone al territorio due giorni di riflessioni, incontri, spettacoli e visite performative all’interno dei suoi spazi con La Resistente – Festival della memoria e della Liberazione, in programma il 10 e 11 giugno 2023.

Gli spazi interni ed esterni dello storico palazzo di via Tasso 145 – che durante i mesi dell’occupazione nazifascista di Roma fu sede del Comando del Servizio di Sicurezza delle SS, sotto la guida del colonnello Herbert Kappler – diventano così sede della prima edizione di un festival che vuole concentrare in due giorni riflessioni e intrattenimento.

I due giorni coinvolgeranno storici, giornalisti, attrici e musiciste: un insieme di pensiero e cultura per offrire alla città la ricchezza delle attività che quotidianamente si svolgono all’interno del Museo storico della Liberazione di via Tasso.

Un’iniziativa dedicata alle attività quotidiane di ricerca e divulgazione della storia della Resistenza a Roma durante l’occupazione nazifascista, secondo una lente che guarda a quel periodo storico e e alle sue vicende non solo nelle attività più rilevanti o dei personaggi più noti, ma anche di quel tessuto vario, popolare, sconosciuto che compone la società.

“La Resistente” Festival della Memoria
“La Resistente” Festival della Memoria

Una storia dal basso che intreccia vite ed eventi che sono rimaste nei libri di storia ma anche come cicatrici della città di Roma.“La Resistente” Festival della Memoria

In occasione de La Resistente, entrambi i giorni alle ore 10:00 e alle ore 17:00, sarà possibile visitare il Museo Storico della Liberazione in Roma grazie alla performance organizzata con la compagnia teatrale Bartolini/Baronio che accompagnerà i visitatori in una visita teatralizzata in cui ripercorrere la storia del palazzo e di quelle sale che furono teatro di alcuni degli episodi più tragici della resistenza romana.

Dopo la visita, sabato 10 giugno il programma prosegue con “La resistenza al fascismo… sempre!” incontro coordinato dal Prof. Antonio Parisella e che vede interventi di Alessandro Portelli, del giornalista Guido Caldiron, di Valerio Renzi e del collettivo Madri per Roma Città aperta. “La Resistente” Festival della Memoria

L’incontro offrirà uno spaccato di oltre un secolo di fascismo in Italia e su come questo abbia assunto caratteri differenti e sviluppato relazioni nella società fondando la sua narrazione su slogan secchi, generando spesso drammatiche conseguenze all’interno del tessuto sociale.

Il pomeriggio si prosegue con la performance di Bartolini/Baronio, mentre alle 19.30 è la volta del reading “La Storia di Elsa Morante” con Jasmine Trinca e Chiara Gioncardi.

A chiudere la prima giornata, alle ore 20.30, due concerti in chiave cantautorale e popolare con Schola romana e, a seguire, Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio.

Domenica 11 giugno, spazio ai bambini con il laboratorio e “Il domani era venuto” di e con Erica Silvestri e, sempre alle 11.00, appuntamento con “Storie coloniali, storie migranti” coordinato da Valerio Balzametti del Museo Della Liberazione e con Lorenzo Teodonio e Michele Colucci. “La Resistente” Festival della Memoria.

Un excursus sulla storia coloniale, sulle criticità e sui drammatici risvolti di un capitolo di storia che vede l’Italia in prima fila.

Il pomeriggio alle 17.00, dopo la visita per formativa, “La lunga battaglia delle donne: dalla resistenza alla conquista dei movimenti femministi”: incontro coordinato da Micaela Procaccia con Benedetta Tobagi, Simona Lunadei e Maryam Barak che affronta la narrazione femminile della liberazione, il racconto di quelle donne che furono protagoniste essenziali della lotta di liberazione italiana.

“La Resistente” Festival della Memoria
“La Resistente” Festival della Memoria

A chiudere il festival alle ore 20:00 dell’11 giugno è il canto popolare di La voce, l’esempio e la memoria, ideato e diretto da Stefania Placidi.

Interpretati da Sara Modigliani, Michele Manca, Stefania Placidi, Flaviana Rossi i canti popolari sono testimonianze, il loro trasferimento è sia esercizio di memoria e di coesione, che di continuità di valori di riferimento.

Il Museo di via Tasso racconta nelle sue sale, nei suoi oggetti, nelle persone che lo attraversano e nelle loro parole che lo fanno vivere.

La memoria di un luogo che, negli anni più bui del ‘900, quelli del fascismo e del nazismo, ospitò tortura, sofferenza e privazione.

Ma anche dignità, solidarietà e resistenza di uomini e donne.

Per questo motivo nel 1955 venne scelto come simbolo museale che raccontasse la barbarie ma, soprattutto, quel processo di comunione tra donne e uomini che portò prima a resistere e poi a liberarsi.

La storia che il Museo ricerca indaga e, poi, racconta è quella dei protagonisti e le protagoniste della resistenza; non solo i più noti, ai vertici delle organizzazioni, ma quelli e quelle che nella quotidianità furono il tessuto di una fitta trama.

Un’incessante produzione storiografica, riordino di materiali ed archivi, provando a far intrecciare generazioni differenti e utilizzando la memoria non come oggetto celebrativo ma come parte della cassetta degli attrezzi nel presente.

Info e prenotazioni: eventi@museoliberazione.it

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra  marta.volterra@hf4.it
 Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74

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Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”.

Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”. Il mondo della musica per la liberazione di Patrick l’8 febbraio


Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”. Un evento promosso da Amnesty International, Mei e Voci per la Libertà, con il patrocinio della Camera dei Deputati, dell’Università e del Comune di Bologna.

Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”. Rai Radio 1 seguirà in diretta l’iniziativa.

Da mezzogiorno a mezzanotte, dodici ore di musica per “Voci X Patrick – Maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki”, un grande evento in streaming in programma l’8 febbraio e promosso da Amnesty International Italia, MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti e Voci per la libertà.

L’appello lanciato dagli organizzatori al mondo della musica ha avuto un enorme successo. Saranno infatti oltre 200 gli interventi da parte di artisti, giornalisti, conduttori e organizzatori di festival in quella che si preannuncia come la più grande mobilitazione musicale dedicata a Zaki.

Patrick studente egiziano dell’Università di Bologna che è detenuto nelle carceri egiziane come prigioniero di coscienza a causa del suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

L’evento ha il Patrocinio della Camera dei deputati nonché quello di Alma Mater Studiorum Università di Bologna, del Master GEMMA Università di Bologna (al quale studiava Patrick Zaki) e del Comune di Bologna.

Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”.
Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”.

Tra gli artisti che parteciperanno alla maratona ci saranno Roy Paci, Grazia di Michele, Pierpaolo Capovilla, Alberto Fortis, Marina Rei, Cosimo Damiano Damato/ Erica Mou/ Antonio Iammarino, Pippo Pollina, Valerio Piccolo e Pino Pecorelli, Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli, la Med Free Orkestra, il Parto delle Nuvole Pesanti, Stefano Saletti con Barbara Eramo e Banda Ikona, Maurizio Capone & BangtBungt, Ivan Segreto, H.E.R., Gianluca Costantini e tanti altri.

Rai Radio1 – media partner del festival Voci della libertà – rilancerà l’iniziativa con collegamenti in diretta e interviste ai protagonisti, grazie a una staffetta tra i principali programmi.

Radio Popolare invece trasmetterà in differita l’evento a partire dalle 24.

Le dodici ore di maratona saranno diffuse dalle ore 12 sulle pagine Facebook e YouTube

di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, MEI Meeting degli Indipendenti, Amnesty International Italia e di tutti coloro che vorranno condividere.

Questi i link diretti dello streaming:

Facebook: www.facebook.com/564528913596212/posts/3604479502934456/

YouTube: https://youtu.be/ujKJoGG829A

Dicono i promotori: “Crediamo che Patrick Zaki sia un prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

Dedichiamo questa iniziativa a tutti i prigionieri di coscienza che sono stati rapiti, torturati, scomparsi e detenuti illegalmente. E a tutte quelle giovani donne e uomini che viaggiano per il mondo per studiare, ricercare, condividere e costruire una società migliore”.

Tra le partnership: Free Patrick Zaki (contest di Poster For Tomorrow), la Fondazione Lelio Luttazzi, il Movimento Napoli Capitale, la Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia.

Tra i media partner: Radio Rai 1, Radio Popolare, Musplan, Effe Radio, Indieffusione, Noise Symphony, Fly Web Radio, Funny Vegan, Classic Rock on Air, Radio Elettrica, Indieland e tanti altri.

Alla conduzione si alterneranno: Enrico Deregibus, giornalista e consulente di Voci per la Libertà e MEI, Pierpaolo Lala di Coolclub, Claudio Agostoni di Radio Popolare, Simone Mercurio di Indieland Radio, Radio Flyweb, Maura Cenciarelli di Radio Elettrica, Savino Zaba di Rai Radio1.

Tra gli interventi in diretta:

Francesca Corbo (Amnesty International Italia, responsabile arte e diritti), Stefania Passarella (giornalista ANSA), Giordano Sangiorgi (patron MEI Meeting Etichette Indipendenti), Azzurra Meringolo ( giornalista Rai Radio1), Grazia Di Michele (artista), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), MUD (artista), Alessandra Fabbretti (giornalista Agenzia Dire), Rita Monticelli (Coordinatrice del Master GEMMA all’Università di Bologna), Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli (attori), Riccardo Noury (portavoce Amnesty International Italia), Michela Montevecchi (Senatrice della commissione diritti umani), Cristina Russo (artista), Tina Marinari (Amnesty International Italia, responsabile campagne), Pierpaolo Lala (responsabile Conversazioni sul futuro), Gianluca Costantini (illustratore), Ivan Segreto (artista), Laura Cappon (Rai 3), H.E.R. (artista).

Questo l’elenco completo degli artisti che parteciperanno alla maratona:

Agnese Valle, Ahri, Alberto Cantone, Alberto Fortis, Alessandro d’Alessandro, Andrea Ascolese, Andrea Demetrio Rampin, Andrea Gioè, Andrea Pellicone Van Gigh Project, Angelica Sauprel Scutti, Antonello Caciotto, Antonio Nola, Assia Fiorillo, Aurora Migneco (Liceo Musicale Gargallo di Siracusa), Azimut, Banda Popolare dell’Emilia Rossa, Barbato, Beatrice Campisi (con Riccardo Maccabruni), Benedetta Fioravanti e Luigi de Gennaro, Benedetto Pennato, Bianca Giusy Tarascio (Liceo Gargallo), Blue Phelix, Brujas, Chiara Patronella, Cialla, Cloud, Collettivo amici della Tamorra, Cosimo Damiano Damato/Erica Mou/Antonio Iammarino, Cristina Ferretti, Daniele De Gregori, Danilo Sapienza, Danilo Tarso, Dellarabbiaband, Diana Martinetto, Dinastia, Dodicianni, Domenico Quacei, Duo Nuove Radici, Eliana e Max, Elisa Bonomo, Emmeccolletti, Ensemble di violini di bambini di 6 anni della scuola di Malerba, Eugenio Cugnoli, Fabiola Ghezzo, Fabrizio e Veronica, Fabrizio Tavernelli, Filippo Toppi, Francesca e Gloria (Liceo Gargallo), Francesca Esposito, Francesco Coriale, Francesco Costantini e il Ponte della Pietra, Francesco De Luisa, Francesco Rainero, Francesco Trimboli, Frank Sinutre, Freefox, Gerardo Tango, Giufà, Giulia Ventisette, Giulio Wilson, Gli Armonauti, H.E.R., Il Cairo, Il parto delle nuvole pesanti, Jacopo Belli, Kill Dafne, Kumi Watanabe e Ulrica Loredana De Georgio, La Gabbia, La Quadrilla Folk Band, La Teoria, LaBanda Gastrika, Lalì Project, Lautari, Leon Pantarei, LiberArbitrio, Lilith, Lorenzo Bottaro (Liceo Gargallo), Luca Gemma, Ludwig Mirak, Luigi Farinaccio, Luigi Morleo, MaLA, Manuel y Yuna, Manutsa e Luigi Iarocci, Marcondiro, Maria Devigili, Marina Rei, Marmaja, Martha J. and Chebat, Massimiliano Carrino, Massimo Recchioni, Mattia Bonetti, Maurizio Capone & Bungtbangt, Max Casoli dei Canebianco, Med Free Orkestra, Michelangelo Giordano, Michele Mud, Mico Argirò, Monica Turri, Musicapoesia, Nicoletta Tiberini e Simone Galasso, Noma, Novadeaf, Nuju, Paola Saracini e Marco Santini, Paolo Sofia, Piero Pesce, Pierpaolo Capovilla, Pippo Pollina, Porfirio Rubirosa, Progetto “Casa della Musica”, Renato Miritello, Ricky Ciarfera, Rock Reginal, Roy Paci, Sara Marini e Lorenzo Cannelli, Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia – Laboratorio Young Advanced condotto da M° Paolo Pecorelli e M° Alessandro De Angelis, Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia – Linea Ensemble Quartetto dei fondatori della Scuola, Marco Cianchi, Checco Galtieri, Rodolfo Rossi e Stefano Ribeca, Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia – Musica Maestre: insegnanti scuola infanzia e primaria, Sista, Sofia Plizzari, Stefania Patanè, Stefano Saletti/ Barbara Eramo/ Banda Ikona, Sudamerico, Teatro del Battito Milano, Teres Aoutes String Band, The Fireplaces, The Roomors, The Vad Vuc, Tonia Cestari e Carmine Scialla, Turing, Utopia Quartet, Vago, Valerio Piccolo e Pino Pecorelli, Veronica Sbergia e Max de Bernardi, Vertigine, Vettori, Villazuk, Waler No, Zerella, Zunami.

Maggiori informazioni su: www.amnesty.it – www.meiweb.it – www.vociperlaliberta.it

Patrick Zaki: cronologia degli eventi

Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki, studente del Master in Studi di genere dell’Università “Alma Mater” di Bologna, è stato fermato all’aeroporto del Cairo, la capitale dell’Egitto.

Dopo diverse ore di sparizione forzata, è ricomparso il giorno dopo di fronte alla Procura della città di Mansura, dove è stato convalidato l’arresto, sulla base di un mandato di cattura contenente le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.

Dopo estenuanti rinvii, le prime due udienze del processo si sono tenute solo a luglio. Nella seconda, il 26 di quel mese, Patrick Zaki ha potuto vedere per la prima volta i suoi avvocati dal 7 marzo. In quell’occasione è apparso visibilmente dimagrito.

Il 25 agosto, sempre per la prima volta da marzo, ha potuto avere un breve incontro con sua madre. Il 7 dicembre il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del tribunale del Cairo ha annunciato il rinnovo per 45 giorni della custodia cautelare.

Dopo una prima fase di cinque mesi di rinnovi quindicinali ritardati dall’emergenza Covid, per Patrick Zaki è iniziata quella dei prolungamenti di 45 giorni che può protrarsi fino a un tempo massimo di due anni, come previsto dalla legge egiziana.

Le accuse a suo carico sono basate su dieci post di un account Facebook che i suoi legali considerano fake, a differenza dei procuratori, ma che hanno configurato i reati di diffusione di notizie false, incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e ai crimini terroristici.

Reati che gli fanno rischiare fino a 25 anni di carcere. “L’obiettivo della detenzione preventiva prolungata è di consegnare un prigioniero all’oblio.

Per questo, è fondamentale che in vista dell’udienza di sabato prossimo, e di quelle che eventualmente seguiranno, non si disperdano l’entusiasmo, l’emozione e la solidarietà dell’ultimo mese e che ognuno continui a fare la sua parte”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Il 19 dicembre Patrick Zaki ha potuto incontrare nuovamente la madre nel carcere di Tora. Le ha detto queste parole: “Sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui e mi deprimo a ogni tappa dell’anno accademico mentre sono qui invece che con i miei amici a Bologna”.

In questi mesi la famiglia aveva ricevuto da Patrick Zaki solo due brevi lettere a fronte delle almeno 20 che aveva scritto e inviato.

Lunedì primo febbraio è stata comunicato l’esito dell’ultima udienza sulla custodia cautelare dello studente egiziano dell’Università di Bologna imprigionato dal 8 febbraio 2020 con l’accusa di propaganda sovversiva.

Per l’undicesima volta dall’arresto, la custodia cautelare in carcere in Egitto di Patrick Zaki è stata prolungata di 45 giorni.

Ufficio stampa: Monferr’Autore

monferrautore@gmail.com

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