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Teatro Francesco Cilea in scena “Il Test”.

Teatro Francesco Cilea in scena “Il Test”. Un intrigante quesito che mette a nudo le fragilità umane rompendo degli equilibri apparentemente solidi.

Teatro Francesco Cilea in scena “Il Test”, una graffiante commedia che aprirà la kermesse artistica dell’Officina dell’Arte, sabato 22 Ottobre al teatro “Francesco Cilea”.

Teatro Francesco Cilea in scena “Il Test”. In scena i bravissimi attori Roberto Ciufoli (che ne cura anche la regia), Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi.

Il tutto ruota intorno ad una decisione apparentemente semplice: accontentarsi di una piccola ma immediata fortuna o aspettare lunghi anni per moltiplicarla.

Un dilemma che inizia come un semplice test di personalità, in un clima divertente di amicizia per diventare sempre più feroce e, soprattutto, tirare fuori caratteri, pensieri e segreti dei quattro commensali.

“E’ una commedia molto piacevole, un testo spagnolo con una trama interessante che, alla fine, ha una sorpresa – afferma l’attore Ciufoli -.

Tra battute e sferzanti dialoghi, i protagonisti sono spinti a prendere decisioni che, nell’arco di una cena, cambieranno radicalmente le loro vite, forse per sempre.

Teatro Francesco Cilea in scena “Il Test”.
Teatro Francesco Cilea in scena “Il Test”.

Nella domanda “centomila euro subito o un milione fra dieci anni?” si mette in dubbio qualcosa che rivoluzionerà la vita delle due coppie”.

In un’ora e mezza, il pubblico sarà coinvolto da attori di grande calibro, in una storia caratterizzata da dubbi morali che condizionano i rapporti di amore e di amicizia.

“Il test esistenziale ha inevitabilmente una soluzione soggettiva e relativa alle proprie esigenze del momento, ma la risposta non può non tenere conto di tutte quelle dinamiche che stanno intorno – aggiunge Ciufoli nella doppia veste di protagonista e regista -. Qualunque sia lo scopo di un test, il risultato finale sarà sempre una scoperta che può sconvolgere chi viene testato”.

L’attore romano torna in riva allo Stretto con una commedia che, sicuramente, piacerà e farà sorridere gli spettatori e ci tiene a ringraziare il direttore artistico dell’Officina dell’Arte Peppe Piromalli che “anche quest’anno, è riuscito ad organizzare una stagione teatrale di livello, interessante e variegata.

Teatro Francesco Cilea in scena “Il Test”.
Teatro Francesco Cilea in scena “Il Test”.

Dopo il periodo che abbiamo passato, le paure, il Covid19, non è semplice rimettere in moto la macchina dell’arte ma Peppe non ha mollato, ha continuato a credere in un sogno e la sua tenacia lo ha premiato.

Non vedo l’ora di riabbracciare il pubblico del teatro Cilea e stringere forte la mano al guerriero Piromalli che, ancora una volta, ha dimostrato un amore incondizionato per la sua città e per il teatro”.

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Teatro Francesco Cilea “Euripide: Le fenicie”.

Teatro Francesco Cilea “Euripide: Le fenicie”. Proseguono gli appuntamenti culturali e artistici della nuova edizione del Festival delle arti della Magna Grecia.


Teatro Francesco Cilea “Euripide: Le fenicie”. Appuntamento ideato e prodotto dall’Associazione culturale Arte e Spettacolo “Calabria dietro le quinte APS” in partenariato con il Comune di Reggio Calabria.

Teatro Francesco Cilea “Euripide: Le fenicie”. In collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il cofinanziamento della Regione Calabria – PAC 2014/2020.

La rassegna teatrale dal 27 febbraio al 28 Maggio, animerà i principali teatri della città di Reggio Calabria con spettacoli di teatro classico greco, masterclass di recitazione e scrittura, seminari, incontri letterari e iniziative per i bambini.

Sabato 12 marzo, alle ore 21, al teatro “Francesco Cilea” andrà in scena lo spettacolo “Euripide: Le Fenicie.

Il dibattito pubblico” con il noto drammaturgo e regista teatrale Gabriele Vacis, l’attrice Enrica Rebaudo e le scenofonie di Roberto Tarasco.

Attraverso una sapiente narrazione Gabriele Vacis condurrà gli spettatori lungo un affascinante viaggio dalla tragedia classica di Euripide all’attualità.

Teatro Francesco Cilea “Euripide: Le fenicie”. La guerra fratricida, il giovane sangue versato, lo strazio delle donne e delle madri di Tebe rappresentano temi straordinariamente attuali.


Teatro Francesco Cilea “Euripide: Le fenicie”.
Teatro Francesco Cilea “Euripide: Le fenicie”.

Filtrare attraverso un testo classico sentimenti d’inquietante modernità ci aiuta a comprendere le ragioni del passato e quelle del presente, scoprendo i fili sottili che ci legano a storie solo apparentemente lontane.

Vacis propone nuovi strumenti per affondare nella storia: narrare attraverso il tempo, farsi corpo e canto come il coro della tragedia, utilizzare una nuova forma di preghiera, laica e civile, per comprendere consapevolmente.
Una narrazione in dialogo continuo con le sonorità curate in diretta da Roberto Tarasco.

Teatro Francesco Cilea “Euripide: Le fenicie”. Le parole di Euripide parlano dell’oggi e delle generazioni che, in questo oggi, provano a costruire il loro futuro. Un invito, profondo e sincero, a essere protagonisti della cultura della legalità.

Gabriele Vacis ha scritto e curato la regia di numerosi spettacoli teatrali e nel 2006, ha curato la Cerimonia d’apertura degli Olimpic Winter Games e di Bookstock.

Dal 2002 al 2006, è regista stabile al Teatro Stabile di Torino e dal 2013 al 2017 è direttore artistico della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia. Attualmente, è direttore della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino.

La programmazione artistica al teatro “Cilea” prevede diversi spettacoli di teatro classico greco anche in chiave contemporanea: il 19 marzo lo spettacolo “Clitennestra” a cura della compagnia teatrale Dracma, il 9 aprile l’imagoturgia “Iphigenia in aulide” tratto dalla tragedia di Euripide e interpretata dagli attori della Lenz Fondazione di Parma;

Teatro Francesco Cilea “Euripide: Le fenicie”, il 22 aprile si terrà la prima nazionale dello spettacolo “Dike” interpretato dalle attrici Teresa Timpano e Francesca Ciochetti della compagnia Scena Nuda; infine, il 15 maggio andrà in scena l’opera “Semper Fidelis.

Ovvero il vaso di Pandora” con la compagnia Teatro del Carro.
Il festival prevede anche numerose iniziative formative rivolte ad attori ed appassionati di teatro.

Si parte l’11 e 12 Marzo con la masterclass di recitazione teatrale a cura del noto attore cinematografico Piermaria Cecchini; l’8 e 9 aprile, invece, si svolgerà il workshop di scritture del tragico a cura del docente del DAMS dell’Università della Calabria Carlo Fanelli; infine, il 20 e 21 maggio, sempre al teatro Cilea si terrà la masterclass di messinscena teatrale “DRAŌ/DRAMA” a cura della drammaturga Auretta Sterrantino in collaborazione con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico.

Il Festival è realizzato in partenariato con il Comune di Reggio Calabria e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il cofinanziamento della Regione Calabria “Avviso Interventi per la distribuzione teatrale 2020” – PAC 2014/2020.

Per assistere agli spettacoli è possibile acquistare i biglietti presso i punti di rivendita B’Art sul corso Garibaldi 325 e Bcenters in via Sbarre Centrali 260 Reggio Calabria, online sul sito www.liveticket.it/calabriadietrolequinte o presso il botteghino dei teatri tre giorni prima di ogni evento.

Per informazioni e prenotazioni: e-mail info@calabriadietrolequinte.it – whatsapp 320.9778859 – telefono 347.9930588 e sul sito: www.festivalartimagnagrecia.it

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Marco Falaguasta al Teatro Francesco Cilea

Marco Falaguasta al Teatro Francesco Cilea, in “Neanche il tempo di piacersi” sabato 22 gennaio


Marco Falaguasta al Teatro Francesco Cilea. Il suo sorriso è disarmante come i suoi grandi occhi scuri che non celano l’emozione di calcare per la prima volta, il palco del teatro “Francesco Cilea”

Marco Falaguasta al Teatro Francesco Cilea, sabato 22 Gennaio e aprire l’anno nuovo dell’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli che, nonostante le difficoltà del periodo, ha scelto di portare avanti la stagione teatrale applicando naturalmente tutte le normative anti Covid19.

L’attore romano Marco Falaguasta sarà il protagonista di un emozionante e divertente one man show, “Neanche il tempo di piacersi”, un monologo di un’ora e mezza dove racconterà la quotidianità di cui siamo protagonisti.

“Sono emozionato e felice di venire a Reggio Calabria e riaprire la stagione dell’Oda.


Marco Falaguasta al Teatro Francesco Cilea
Marco Falaguasta al Teatro Francesco Cilea

Piromalli ha messo in conto i rischi che può portare questa scelta coraggiosa ma piena d’amore avverando un sogno collettivo perché l’arte non può fermarsi.

Certo, dobbiamo stare attenti e rispettare tutti i protocolli anti contagio ma non possiamo smettere di sorridere e vivere l’arte.

Mi confronterò con il pubblico e parleremo di tutto ciò che è cambiato dagli anni ’80 ad oggi – racconta l’istrionico attore romano -.

In quegli anni, eravamo convinti che le cose sarebbero andate ancora meglio: il primo decennio registra gravi fatti di sangue, segna la fine degli “Anni di piombo” e l’inizio di una nuova stagione di fiducia e positività.

I miei anni ‘80 sono stati spensierati, l’Italia aveva vinto i Mondiali, ci si divertiva, ascoltavo musica, vivevo con leggerezza come fanno tutti i ragazzi.

Non credo che i giovani di oggi siano scontenti della quotidianità, certo avranno i loro piccoli problemi, screzi amorosi, preoccupazioni scolastiche come le avevamo anche noi”.

Con estrema naturalezza, Marco analizza quel tempo andato via e il periodo attuale, prova a comprendere i codici dei giovani di oggi e ad andare oltre il giudizio degli adulti che, spesso a causa delle loro certezze, innesca conflitti e difficoltà di interazione.

“E’ uno spettacolo molto interattivo nel quale chiederò al pubblico cosa ne pensa.

Ci divertiremo e ci saranno momenti nei quali racconterò tanto di me. E’ una satira sociale che ci farà ridere ma anche, ci porterà a pensare da dove siamo partiti e dove siamo arrivati – aggiunge il protagonista -. 

Il teatro, la vita stessa è un continuo confronto e questo è quell’elemento che ci fa sentire meno soli e meno impauriti.

Per vincere la paura bisogna dialogare.

Questa terribile pandemia ci ha tolto tanto in questi due anni ma non possiamo permettere più che ci venga negata la possibilità di confrontarci, dare spazio alle nostre emozioni, vivere l’arte e i teatri. E allora, torniamo a sorridere e alleggeriamo questa tensione che ci rende cupi e tristi”.

La stand-up comedy “Neanche il tempo di piacersi” rievoca sane consuetudini di anni non troppo lontani e obbliga lo spettatore ad un riesame del presente ponendo questa domanda: se è inevitabile che i cambiamenti vi siano, è altrettanto giusto accettarli finendo per subirli?

“Assolutamente no – risponde il vulcanico Falaguasta -. I cambiamenti ci sono e ci saranno sempre.

L’evoluzione va affrontata senza troppi turbamenti e con ironia tipica di chi, guardando il mondo con un sorriso, non cede alla malinconia di un qualcosa che non c’è più.

Io farò proprio un’autocritica nei confronti della mia generazione, quella dei cinquantenni, genitori che forse hanno sbagliato in qualche cosa, nel consentire usi e costumi che, ai tempi loro, erano inimmaginabili.

E lo farò con molta ironia, divertendo il pubblico che si ritroverà in tante situazioni, sia come genitori che come adolescenti di una volta”.

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