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ASSOLO “Festival Popolare italiano

Assolo, “Festival Popolare Italiano”. Canti e corde mantici e ottoni

Assolo, “Festival Popolare Italiano”. Dal 3 aprile 2021 sei concerti in streaming dal Teatro Villa Pamphilj di Roma

Assolo, “Festival Popolare Italiano”. Si parte con Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli

Dopo il successo della precedente edizione, sabato 3 aprile alle ore 19.30, torna la rassegna “Assolo” al Teatro di Villa Pamphilj all’interno del “Festival Popolare italiano – canti e corde mantici e ottoni”.

“Assolo” presenta concerti in solo di alcuni degli artisti più interessanti del panorama musicale italiano che si esibiscono e dialogano in musica (e non solo) con il direttore artistico del Festival Popolare Stefano Saletti in un continuo scambio di sonorità e rimandi musicali.

Sono dei concerti nei quali i musicisti propongono il proprio universo musicale e raccontano le influenze, i vari stili in un confronto di idee e pensieri che da sempre rappresentano l’anima del Festival.

Tutti gli appuntamenti – alle 19.30 – vengono trasmessi in diretta sulla pagina Facebook e Instagram del Teatro Villa Pamphilj e del Festival Popolare italiano e visibili successivamente anche su You Tube.

ASSOLO “Festival Popolare italiano
ASSOLO “Festival Popolare italiano

Nel primo appuntamento del 3 aprile Salettidialoga e suonacon Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli, i quali attraverso aneddoti e canzoni, raccontano un viaggio artistico lungo 30 anni dai CSI al recente disco su Luigi Tenco, una lunga cavalcata con tante tappe, tanti rami che sono nati dallo stesso albero.

Seguirà il 10 aprile Nando Citarella che, a pochi mesi dall’uscita del suo nuovo disco “Museca”, ripercorre tanti anni di carriera tra musica popolare, ricerca sul campo e una grande forza espressiva dal vivo.

Il 17 aprile di scena un’altra voce simbolo della tradizione musicale e popolare italiana, Lucilla Galeazzi che, con la forza del suo canto, racconta il suo percorso artistico dalle prime esperienze fino ai grandi successi che l’hanno portata a esibirsi nei principali teatri e festival in tutto il mondo.

Il 24 aprile Assolo si apre alle sonorità del mondo grazie all’incontro con il musicista e pittore iraniano Pejman Tadayon che si confronta con Saletti sulle melodie, i ritmi e le poesie dei grandi mistici sufi, in un viaggio tra Oriente e Occidente.
Il 30 aprile la cantante e percussionista Valentina Ferraiuolo, insieme al chitarrista Domenico De Luca, racconta i suoi progetti legati al mondo del canto al femminile.

Chiuderanno la rassegna l’8 maggio le voci di Sara Marini e Fabia Salvucci che presentano il progetto Djelem do mar, un viaggio intenso tra i canti e le musiche del mondo. 

PROGRAMMA COMPLETO

3 aprile – ore 19.30: GINEVRA DI MARCO e FRANCESCO MAGNELLI: “30 anni dai CSI a Tenco”

10 aprile – ore 19.30: NANDO CITARELLA: “Museca”

17 aprile – ore 19.30: LUCILLA GALEAZZI: “La mia voce”

24 aprile – ore 19.30: PEJMAN TADAYON: “Viaggio tra Oriente e Occidente”

30 aprile – ore 19.30: VALENTINA FERRAIUOLO: “Tamburo rosso”

8 maggio – ore 19.30: SARA MARINI & FABIA SALVUCCI “Djelem do mar”

Ginevra Di Marco: una delle più raffinate interpreti del panorama italiano, la sua esperienza spazia dalle sonorità trasversali e ricercate dei CSI, di cui era una delle anime e con cui ha condiviso dieci anni di storia artistica, alla world music, fino alla rilettura di alcuni dei nomi del cantautorato italiano.

Nel suo percorso artistico Ginevra incrocia volti, suoni, memorie, e fa suoi canti in lingue diverse, si confronta con artisti del panorama nazionale e internazionale in un continuo scambio musicale e umano.

Il suo ultimo lavoro è Quello che conta. Ginevra canta Luigi Tenco

Francesco Magnelli: pianista, compositore e arrangiatore, fa parte della storia artistica di gruppi come Litfiba, CCCP e CSI. Ha ideatolo spettacolo musicale itinerante Stazioni Lunari con autori e musicisti sempre diversi che interagiscono tra loro in una fusione musicale che travalica stili e generi.

È produttore artistico dei dischi di Ginevra Di Marco per la quale ha curato sempre gli arrangiamenti e il profilo artistico, in una comunione di pensiero e di progettualità che li vede insieme dal 1993.

Il Festival Popolare Italiano non è solo una rassegna di musica dal vivo, ma anche un laboratorio di idee. Diretto da Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), il festival, nel nome dell’incontro e dello scambio, si è affermato come una vera e propria officina creativa della Capitale in cui artisti della scena italiana – e non solo – fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.

Il sottotitolo “Canti e corde, mantici e ottoni” vuole testimoniare la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che da sempre caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world.

E’ la musica dell’incontro, capace di far dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi.

Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, ad aprirsi al mondo, alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

ASSOLO “Festival Popolare italiano
Stefano-Saletti_foto-Roberto-Moretti

Stefano Saletti. Musicista e compositore, suona strumenti della tradizione musicale mediterranea (bouzuki, oud, saz, mandola).

Già fondatore dei Novalia, è il leader della Banda Ikona con la quale ha registrato 4 album cantati in Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo.

Ha diretto diversi ensemble internazionali: la 7 Sóis Orkestra, Les Voix du 7 Sòis e la Med Arab Jewish 7 Sois Orkestra.

Nel 2014 ha dato vita all’ensemble Cafè Loti, insieme a Nando Citarella e Pejman Tadayon con i quali ha registrato i cd “Cafè Loti” e “In Taberna”. Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato con il musicista produttore francese Hector Zazou e la cantante Barbara Eramo.

Ha scritto numerose colonne sonore per il cinema e il teatro collaborando con Massimo Popolizio, Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Pamela Villoresi, Omero Antonutti, Predrag Matvejevic e molti altri.

L’ultimo disco della Banda Ikona “Soundcity” è stato finalista al Premio Tenco e al 4. posto della classifica mondiale della World Music.

E’ l’ideatore e direttore del “Festival Popolare Italiano” e di “Assolo”

Assolo è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) a cura di Stefano Saletti e rientra nel programma Roma Culture. 

5 aprile 2021 – ore 12

“ANARCHY IN THE U KITCHEN – EASTER SPECIAL EDITION

ASSOLO “Festival Popolare italiano
ASSOLO “Festival Popolare italiano

Cucina è cultura

di e con Anna Maria Piccoli – idee musicali di Carlo Amato
Lunedì 5 aprile 2021, alle ore 12, va in onda sulle pagine social del Teatro Villa Pamphilj, “Anarchy in The U Kitchen Easter Special Edition”.

Dopo essersi destreggiata tra frittate e polpette durante le prime due stagioni, Anna Maria Piccoli – protagonista (e ideatrice) del format che ha raggiunto decine di migliaia di visualizzazioni durante le precedenti edizioni – torna tra i fornelli per una puntata speciale, in cui proporrà il suo particolare menu fatto di “cucina & cultura”, pensato per una Pasquetta in zona rossa e sottolineato dalle note di Carlo Amato (Tetes de Bois) che da sempre condisce musicalmente ogni ricetta di Anarchy.

Tra gli ingredienti troveremo le immancabili uova, ma anche cipolle, fave, carciofi e piselli mescolati con le parole di due immensi poeti come Emily Dickinson e Pablo Neruda, citazioni della Sora Lella e un testo dell’indimenticabile Francesco Di Giacomo letto da Francesco Amato, Matilde Biciocchi, Valerio Bucci, Caterina Calabretta, Adele ed Aldo Castagna, Eugenio Saletti, Stanislao e Gea Satta e Nina Solfiti, un gruppo di bambini e ragazzi tra i 4 e i 23 anni, dalla scuola dell’infanzia, all’Università, poiché nessuno più di loro rende il senso dell’inesorabile Primavera

Anna Maria Piccoli è un personaggio poliedrico, trasgressiva bassista punk e performer nei favolosi anni ’80, ha trascorso tutta la sua vita professionale ad organizzare spettacoli e a fiancheggiare artisti di ogni genere e livello.

La sua grande passione è fare frittate e polpette, non importa dove e con cosa.  

Carlo Amato bassista, arrangiatore e compositore, è uno dei fondatori e membri storici del gruppo musicale Tetes de Bois.

Anarchy in the U Kitchen “Ester Special Edition” è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) a cura di Anna Maria Piccoli e rientra nel programma Roma Culture. 

TEATRO VILLA PAMPHILJ – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

CANALI SOCIAL TEATRO VILLA PAMPHILJ

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),

Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it)
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

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ASSOLO Folkpolitik “Festival Popolare italiano”.

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni” su TVP online ASSOLO

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni”. Dal 7 novembre 2020 quattro concerti in streaming dal Teatro Villa Pamphilj con Luigi Cinque, Gabriella Aiello, Gabriele Coen e Stefano Saletti & Barbara Eramo.

Tornano i concerti del “Festival Popolare italiano – canti e corde mantici e ottoni” al Teatro di Villa Pamphilj di Roma in un’edizione speciale dal titolo “Assolo”, pensata per poter essere effettuata in era Covid e che sarà visibile in streaming ogni sabato alle 15 a partire dal 7 novembre sulle pagine social del Teatro.

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni”. Tre concerti con Luigi Cinque e le sue sperimentazioni sonore (7 novembre), Gabriella Aiello e i canti della tradizione popolare e contadina (14 novembre) e Gabriele Coen e i suoi itinerari della memoria tra klezmer e musica sefardita (21 novembre) in cui i tre artisti si esibiranno e dialogheranno in musica (e non solo) con il direttore artistico del festival, Stefano Saletti, in un continuo scambio di sonorità e rimandi musicali.

In ogni appuntamento i musicisti proporranno il proprio universo sonoro e racconteranno le influenze, i vari stili in un confronto di idee e pensieri che da sempre rappresentano l’anima del Festival, riallacciandosi anche all’esperienza online dei “Dialoghi mediterranei” ​andati in onda durante il lockdown​ ​e che ​hanno riscosso un grande successo di pubblico.

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni”. Il 28 novembre, Stefano Saletti insieme a Barbara Eramo chiuderà il festival con i canti di libertà del Mediterraneo tratti dal repertorio della Banda Ikona.

Assolo è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) a cura di Stefano Saletti

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),

Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it) e 
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni”. PROGRAMMA COMPLETO

7 novembre – ore 15: LUIGI CINQUE: “Omeros, cantos e racconti da un caribbe mediterraneo”

Luigi Cinque: voce, soprano sax, clarinetti, tastiere, gaita e live electronics

Infaticabile esploratore di mondi musicali e di possibili connessioni sonore Luigi Cinque, propone testi, poesie e canzoni dalla sua opera “Kunzert”, da “Tristi Tropici” di Levi Strauss e “Ritorno al nuovo mondo” di Derek Walcott.

Luigi Cinque Laurea in Estetica alla Sapienza e Specializzazione in Composizione con Daniele Paris e Luciano Berio.

Diploma in clarinetto. Ha collaborato negli anni con il teatro d’avanguardia, l’arte visiva e la nuova danza europea e tra gli altri con Carlo Quartucci, Pina Bausch, Jannis Kounellis, gli scrittori Nanni Balestrini, Vs Naipaul, Paco Taibo II, Aldo Nove.

Tra i suoi molti progetti internazionali c’è Officina Mediterraneo. Il suo Tangerine Cafè (EMI) è giudicato dalla critica specializzata miglior disco europeo di world music ed etnojazz nel 2003.

Ha insegnato storia della musica, come docente a progetto, nelle Università La Sapienza di Roma e Unistrasi di Siena dal 2004 al 2012.

Ha scritto e diretto Transeuropæ Hotel, suo film del 2012, miglior lungometraggio al RIFF di Roma e ospite in concorso, con menzioni speciali, ai festival di Montreal, Rio de Janeiro, Salvador Bahia, Annecy, Parigi, Sulmona, Maratea.

E’ fondatore e maestro concertatore della Hypertext O’rchestra.

“Festival Popolare italiano – Canti e corde mantici e ottoni”. 14 novembre – ore 15: GABRIELLA AIELLO: “Canti e discanti”

Gabriella Aiello: voce, tamburi a cornice

Un calendario dei momenti importanti secondo la tradizione contadina, attraverso la riproposta di canti tramandati oralmente, di voce in voce, da padre a figlio: spiritualità, lavoro, morte e nascita, la partenza, la festa.

Gabriella Aiello Cantante, didatta e ricercatrice di tradizioni popolari italiane.

E’ stata la voce degli Indaco e ha collaborato con molti artisti tra cui Arnaldo Vacca, Massimo Carrano, Enrico Capuano, Grazia De Michele, Patrizio Trampetti, Raffaello Simeoni, Ars Ludi Ensamble, Rua Port’Alba, Fabrizio Pigliucci, con Ecovanavoce Ensemble, Stefano Saletti, Elena Ledda…

Dal 2001 ad oggi è la voce dei Tamburi del Vesuvio di Nando Citarella con cui da anni collabora in molte altre produzioni della sua compagnia “La Paranza”.

Dal 2013 collabora con Oni Wytars Ensemble e inoltre si dedica a progetti in duo avvalendosi di collaborazioni importanti come l’arpa di Giuliana De Donno, la chitarra di Giuseppe De Trizio, la chitarra barocca di Simone Colavecchi, la mandola di Mauro Palmas.

21 novembre – ore 15: GABRIELE COEN: “Itinerari della memoria”

Gabriele Coen: sax soprano e clarinetto

Un’esplorazione sonora che nasce dall’incontro tra linguaggi differenti attraverso l’improvvisazione e la contaminazione di stili, timbri e generi musicali che dal klezmer incontrano la tradizione sefardita, la world music e il jazz.

Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista, compositore, Gabriele Coen si dedica da sempre all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea.

Già fondatore dei KlezRoym – nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico, nel 2005 inizia la sua attività con il progetto “Jewish Experience” con cui ha inciso quattro lavori.

Come compositore e interprete ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007) di Davide Marengo, “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) di Isotta Toso e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini.

28 novembre – ore 15 STEFANO SALETTI & BARBARA ERAMO: “Folkpolitik – Canti di libertà del Mediterraneo” Barbara Eramo: voce, Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarra, voce

Un viaggio nella memoria per riscoprire le tante musiche che hanno raccontato le sofferenze e le passioni dei popoli mediterranei con brani di autori che hanno raccontato in musica la lotta contro il potere, subendo persecuzioni, arresti, violenze.

Barbara Eramo. Cantante e autrice, negli anni ’90 collabora con Claudio Passavanti nel duo Eramo & Passavanti con il quale vince il Premio della critica nella sezione Giovani del Festival di Sanremo, il Premio Afi e il “Premio Volare” per la migliore performance del festival assegnato da Michael Nyman, presidente della giuria.

Collabora con vari artisti e musicisti, da Luis Bacalov a Giancarlo Giannini, da Nicola Piovani a Giorgio Albertazzi per colonne sonore cinematografiche e spettacoli teatrali.

Dal 2005 è la voce solista della Banda Ikona con la quale ha effettuato numerose tournée in Italia e all’estero.

Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato insieme al musicista produttore francese Hector Zazou e a Stefano Saletti. Insieme con Saletti realizza da anni workshop, seminari e laboratori sulle musiche del Mediterraneo.

Nel 2020 è uscito il suo nuovo cd solista “Emisferi”.

Stefano Saletti. Musicista e compositore, suona strumenti della tradizione musicale mediterranea (bouzuki, oud, saz, mandola).

Già fondatore dei Novalia, è il leader della Banda Ikona con la quale ha registrato 4 album cantati in Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo.

Ha diretto diversi ensemble internazionali: la 7 Sóis Orkestra, Les Voix du 7 Sòis e la Med Arab Jewish 7 Sois Orkestra. Nel 2014 ha dato vita all’ensemble Cafè Loti, insieme a Nando Citarella e Pejman Tadayon con i quali ha registrato i cd “Cafè Loti” e “In Taberna”.

Nel 2010 è uscito il cd “Oriental Night Fever” realizzato con il musicista produttore francese Hector Zazou e la cantante Barbara Eramo. Ha scritto numerose colonne sonore per il cinema e il teatro collaborando con Massimo Popolizio, Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Pamela Villoresi, Omero Antonutti, Predrag Matvejevic e molti altri. L’ultimo disco della Banda Ikona “Soundcity” è stato finalista al Premio Tenco e al 4. posto della classifica mondiale della World Music.

E’ l’ideatore e direttore del “Festival Popolare Italiano”

Il Festival Popolare Italiano non è solo una rassegna di musica dal vivo, ma anche un laboratorio di idee. Diretto da Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), il festival, nel nome dell’incontro e dello scambio, si è affermato come una vera e propria officina creativa della Capitale in cui artisti della scena italiana – e non solo – fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.

Il sottotitolo “Canti e corde, mantici e ottoni” vuole testimoniare la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che da sempre caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, capace di far dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi.

Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, ad aprirsi al mondo, alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

Nella precedenti edizioni (la prima si era tenuta al Baobab di Roma, luogo che nasceva come centro di accoglienza per immigrati per poi trasformarsi anche in un centro policulturale)  si sono alternati alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare italiana, tra i quali Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni,  Fink e Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, Agricantus, Kabìla, Lavinia & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Banda Ikona, Le Romane, Têtes de Bois, Lamorivostri, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Cafè Loti, Luisa Cottifogli & Youlook, Giuliano Gabriele, Clara Graziano, Fanfara Station, Giuseppe De Trizio & Radicanto, Eleonora Bordonaro, Susanna Buffa, Vanessa Cremaschi & Giovanna Famulari, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Elva Lutza & Ester Formosa, Raffaella Misiti & Stefano Scatozza

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

Ufficio stampa Fabiana Manuelli

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