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Tra maschere e gesti a Roma alla Sala Umberto torna Familie Flöz,  Teatro Delusio il teatro muto che parla al cuore di tutti


Teatro Sala Umberto, dopo il grande successo riscontrato nella passata stagione, torna a grande richiesta uno dei fenomeni teatrali più famosi al mondo.

Alla Sala Umberto va in scena “Teatro Delusio”. La compagnia berlinese Familie Flöz che, insieme a Arena Berlin e Theaterhaus Stuttgart, presentano per la prima volta a Roma uno dei loro spettacoli di maggior successo: Teatro Delusio.

Un ‘opera teatrale, una storia di successi, 640 repliche, 34 paesi, premi e menzioni, non ultima quella di essere la produzione più stellata del Fringe Festival di Edimburgo 2016.

Una produzione che annovera tra i suoi spettatori più affezionati anche il direttore artistico della Sala Umberto Alessandro Longobardi che in Via della Mercede ha già accolto la Familie lo scorso aprile 2019

Spettacolo che ha segnato un successo di pubblico con un altro cavallo di battaglia di questa compagnia: Hotel Paradiso.

La Familie Flöz cavalca la cresta dell’onda della scena teatrale mondiale dopo più di 2.500 repliche in 43 paesi negli ultimi 25 anni e sono pronti ancora una volta a strabiliare il pubblico, tra gesti e maschere, dando vita ad un teatro muto capace di parlare al cuore di tutti.

Un ritorno tanto atteso per tutti gli appassionati del divertimento, della poesia, del teatro e per tutti i curiosi che hanno voglia di ridere e di emozionarsi per una sera con la creatività, la bellezza e l’intelligenza di Familie Flöz.

Sarà in scena per due settimane con Teatro Delusio, una pièce che gioca con le innumerevoli sfaccettature del mondo teatrale, grazie all’eccezionale talento di tre attori, che da soli daranno vita sul palcoscenico della Sala Umberto a un intero teatro fatto di palchi, di quinte, di camerini.

Ovviamente delle decine di persone che lo animano quotidianamente tra i quali i commedianti, un intero corpo di ballo, un’orchestra, divi e dive dell’opera, grandi attori, maestranze varie, e tanto altro.

Sala Umberto. Ancora, ma senza dimenticarsi gli inservienti, le donne delle pulizie, e infine i tecnici, protagonisti assoluti di quest’opera che ci accompagneranno in questo emozionante viaggio alla scoperta dell’emisfero teatrale.

Un’avventura fatta di risate, che con coraggio ci porterà anche verso quei retroscena fatti di illusioni e di disillusioni che ci apriranno la porta a uno spazio magico carico di toccante umanità.

Mentre la scena diventa backstage ed il backstage è messo in scena, e mentre sul palco appena riconoscibile si accennano i diversi generi teatrali, dall’opulenza dell’opera ai duelli di spada.

Passando per i freddi intrighi e per le passionali scene d’amore, i tecnici di scena Bob, Bernd e Ivan, tirano a campare dietro le quinte e vivono una vita all’ombra della ribalta.

I tre sono infaticabili e sono divisi dal mondo del palcoscenico solo da un misero sipario che li tiene lontani dal proprio sogno.

Bernd è sensibile, cagionevole e cerca la sua felicità nella letteratura, una felicità che ritroverà nella ballerina tardiva.

Bob desidera essere conosciuto da tutti e questa smania di mostrarsi lo porterà al trionfo ma anche alla distruzione e infine c’è Ivan, capo del backstage, che non vuole mai perdere il controllo sul suo teatro e così facendo, finirà per perder di vista tutto il resto.

Le tre vite di questi tre uomini si intrecciano nei modi più strani con la vita apparente della ribalta. All’improvviso loro stessi sono protagonisti di quel palcoscenico che in fondo equivale al loro piccolo mondo.

TEATRO SALA UMBERTO – Via della Mercede, 50, 00197 Roma

tel. +39 06 6794753 – Whatsapp 3459409718 – prenotazioni@salaumberto.comwww.salaumberto.com

Biglietti da 34 € a 19 €

Ufficio Stampa Compagnia Carla Fabi Roberta Savona
Carla: carla@fabighinfanti.it
, 338 4935947 – Roberta: savonaroberta@gmail.com , 340 2640789
FB: https://www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavona/ – IG: https://www.instagram.com/ufficiostampafabisavona/?hl=it

 Ufficio Stampa Teatro Silvia Signorelli

silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com, 338 9918303

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hotelparadiso 4 ©Marianne Menke presse

Familie Floz “Hotel Paradiso” di S. Kautz, A. Kistel, T. Rascher, F. Rohn, H. Schüler, M. Vogel, F. Baumgarten, Sala Umberto dal 2 al 7 aprile.

La scorciatoia per il paradiso passa per l’inferno

Strane cose accadono nel tranquillo HOTEL PARADISO, un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dalla anziana capo-famiglia.

Ci sono quattro stelle che orgogliosamente troneggiano sull‘entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche.

Ma si intravedono nubi all‘orizzonte. Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell‘albergo.

La donna del piano ha un problema di cleptomania e il cuoco ha una passione, quella di macellare, non solo animali…

Quando il primo cadavere affiora, tutto l‘albergo scivola in un vortice di strani avvenimenti.

Fra le alte vette delle Alpi si aprono abissi da cui è impossibile fuggire. La chiusura dell’albergo sembra a questo punto solo una questione di tempo. Si sa, un cadavere non porta mai bene…

Familie Flöz in versione noir! Un giallo sulle Alpi pieno di umorismo, sentimenti travolgenti e un tocco di melanconia.

Familie Flöz fa teatro servendosi di mezzi che vengono “prima“ del linguaggio parlato. Ogni conflitto si manifesta prima di tutto nel corpo. Il conflitto corporeo è l’origine di ogni situazione drammatica.

Tutte le pièce teatrali hanno origine da un processo creativo-collettivo, nel quale tutti gli interpreti fungono anche da autori di figure e di situazioni.

Nel corso di svariate improvvisazioni, il gruppo individua un tema, raccoglie materiale drammatico e ne discute ancora molto a lungo, prima di mettere in gioco le maschere. Similmente a un testo, una maschera porta con sé non solo una forma, ma anche un contenuto.

Il processo di sviluppo di una maschera, che va dalla sperimentazione sul palco, fino alla simbiosi attore/maschera è determinante per il risultato.

Il paradosso fondamentale della maschera, cioè il fatto di celare un viso animato dietro una forma statica e con essa di creare figure viventi, costituisce per l’attore una vera e propria sfida da raccogliere.

E non solo per lui.

La maschera prende vita innanzitutto nell’immaginazione dello spettatore, il quale, in questo modo, ne diventa, in una certa misura, anche il creatore.

Ricettivi anche verso le reazioni degli spettatori, con uno sguardo critico sempre rivolto al proprio lavoro, tutte le produzioni Flöz vengono spesso modificate nel corso del tempo, sviluppando così la loro pienezza e intensità.

Lo spettacolo ha fatto 680 rappresentazioni, 384 repliche e ha visitato 32 Paesi

con

MATTEO FANTONI / MARINA RODRIGUEZ LLORENTE 

DANIEL MATHEUS / FABIAN BAUMGARTEN

maschere Thomas Rascher, Hajo Schüler

scenografia Michael Ottopal | costumi Eliseu R. Weide

regia

MICHAEL VOGEL

SALA UMBERTO

Via della Mercede, 50 Roma

Dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17

sabato 6 aprile ore 17 e 21

Prezzi da 19 a 34 euro – www.salaumberto.com tel.06.6794753 prenotazioni@salaumberto.com

Ufficio stampa teatro Silvia Signorelli signorellisilvia@libero.it Mob. +39 338 9918303

Monica Menna ufficiostampasignorelli@gmail.com

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