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Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”,

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”, in collaborazione con Luogo Art Event e Fondazione Bioparco di Roma.. Direzione artistica di Elvira Maria Iannuzzi. Domenica 4 dicembre ore 18:30

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”. Camera Musicale Romana Bioparco di Roma

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”. Musiche di G. P. da Palestrina, A. Willaert, O. Dipiazza, O. Di Lasso, G. Castagna, H. W. Ledbetter, L.S.Bailey, M. Leontovyč, Sant’Alfonso Maria De Liguori.

Programma

Noel nouvelet (trad. francese, arr. P. Caraba)

Nanita nana (trad. sud america)

Acqua (testo di G. D’Annunzio, musica di T. Visioli) brano segnato in LIS

Sumer is icumen in (Anonimo XIII sec.)

Evening rise (trad. Nord America)

Bo yavo haboker (J. Hadar, B. Schweitzer)

Christi geburt (M. Bruch)

Intermezzo corale dei Piccoli Cantori

Ave Regina Coelorum (G. P. da Palestrina)

Regina Coeli (A. Willaert)

Tota Pulchra (O. Dipiazza)

Canzon, se l’esser meco (O. Di Lasso, testo di F. Petrarca)

Piovonmi amare lagrime dal viso (G. Castagna, testo di F. Petrarca)

Bring me little water, Silvy (Huddie W. Ledbetter, arr. M. Smiley)

Sing ding a ding a dong (L.S.Bailey)

Carol of the bells (M. Leontovyč)

Eseguono:

CORO DI VOCI BIANCHE VOCES ANGELORUM

CORO GIOVANILE WITH US

Camilla Di Lorenzo, direttore

Marzia Mencarelli, pianista

Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”,
Sala dei Lecci “A Maria, al Bambino, alla pace”,

La figura di Maria, donna e madre, viene accarezzata e raccontata da stimabili compositori rinascimentali e contemporanei; la nascita del Bambino fa scaturire canti di speranza e di pace, che inneggiano a Dio, che raccontano il tintinnio natalizio delle campane;

il desiderio di novità presente porta ad apprezzare proposte musicali provenienti da vari paesi, non necessariamente natalizie ma senz’altro accomunate dal criterio della varietà ritmica e stilistica;

fiore all’occhiello di tale programma, alcune composizioni corali su testi di autori come Petrarca e D’Annunzio e la traduzione di alcuni canti in Lingua dei Segni, la lingua che permette alle persone sorde di comunicare senza difficoltà e che si configura in questo caso come una danza di giovani mani bianche.

Protagonisti: gli artefici del nostro futuro. I ragazzi.

SALA DEI LECCI – BIOPARCO DI ROMA

Ingresso pedonale villa Borghese, incrocio V. Le Aldrovandi, via Mercadante

BIGLIETTERIA IN LOCO

I biglietti si acquistano esclusivamente in loco al botteghino allestito dall’organizzazione e aperto al pubblico a partire da 90 minuti prima di ogni evento fino all’inizio delle performance.

Ingresso / Ticket € 15,00 – ridotto € 10,00 (riservato ai soci, ai minori di anni 18, agli over 65 e agli studenti universitari e di conservatorio purché muniti di libretto). Omaggio riservato ai bambini minori di anni 12

Servizio gratuito di prenotazione (vivamente consigliata)

Info e prenotazioni:

cameramusicaleromana@gmail.com

www.cameramusicaleromana.it

Tel.: +39 333 45 71 245/ 3498256457

Ph. D. Alessandro Decadi

Filosofia e Teoria dei Linguaggi

Dipartimento di Tecnologie, Comunicazione e Società

Università degli studi Guglielmo Marconi 

Via Plinio, 44 – 00193 Roma

Pratiques et théorie du sens

Etudes Italiennes

Université Paris 8, Vicennes-Saint Denis

Paris

Tel. +39 334 8321 395

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Luca Argentero in “È questa la vita che sognavo da bambino?”

Anzio Estate Blu 2019 a Villa Adele Luca Argentero in E’ questa la vita che sognavo da bambino?

Luca Argentero in “È questa la vita che sognavo da bambino?” Regia di Edoardo Leo, la rassegna “Anzio Estate Blu a Villa Adele, organizzata da Ventidieci insieme all’Amministrazione Comunale ed al Sindaco, Candido De Angelis.

Luca Argentero in “E’questa la vita che sognavo da bambino?. Luca Argentero in È questa la vita che sognavo da bambino?

Luca Argentero in “È questa la vita che sognavo da bambino?”
Luca Argentero in “È questa la vita che sognavo da bambino?”

Spettacolo prodotto dalla Stefano Francioni Produzioni, racconta le storie di grandi personaggi dalle vite straordinarie che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina.

Raccontati sia dal punto di vista umano che sociale, con una particolare attenzione al racconto dei tempi in cui hanno vissuto.

Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani.

Luisin Malabrocca, “l’inventore” della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo, in una Italia devastata come quella del ‘46, faceva molta simpatia alla gente: riceveva salami, formaggi e olio come regali di solidarietà.

Automaticamente attirò anche l’attenzione di alcuni sponsor, fino a farlo guadagnare di più l’arrivare ultimo che tentare la vittoria. In poco tempo è arrivata anche la popolarità.

In lui le persone hanno riconosciuto l’anti-eroe che è nel cuore di ogni italiano, ma, insieme alla popolarità, sono arrivati nuovi sfidanti in una incredibile corsa a chi arriva ultimo.

Walter Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, quasi sulla cima di una delle montagne più difficili da scalare del mondo, il K2.

Scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo è l’uomo stesso; eppure la grande delusione del K2 lo ha spinto ancora più in là a mettersi alla prova in nuove sfide in solitaria, nuove scalate impossibili e infine a viaggiare in tutto il mondo.

Tutto ciò per trovare la cosa più importante della vita: se stesso.

Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di Sanremo con le sue vittorie.

L’insolito sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba”.

Uno dei più grandi campioni della storia dello sci che ha radunato intorno alle sue gare tutta la nazione, incarnando la rinascita italiana forse illusoria ma sicuramente spensierata degli anni ‘80.

Tre storie completamente diverse l’una dall’altra, tre personaggi accomunati da una sola caratteristica, essere diventati, ognuno a modo proprio, degli eroi.

RADIO UFFICIALI: RADIO IMMAGINE e RADIO LUNA

Prevendite disponibili dal 24 maggio

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Teatro Romano di Ostia Antica Luca Argentero in “E’ questa la vita che sognavo da bambino?”.

Il 22 giugno 2019 Luca Argentero in scena al Teatro Romano di Ostia Antica apre la quarta edizione di Ostia Antica Festival – Il Mito e il Sogno con È questa la vita che sognavo da bambino?

 Teatro Romano di Ostia Antica Luca Argentero in “E’ questa la vita che sognavo da bambino?”. Scritto dallo stesso attore insieme a Gianni Corsi ed Edoardo Leo, e con la regia di quest’ultimo.

 Teatro Romano di Ostia Antica Luca Argentero in “E’ questa la vita che sognavo da bambino?”.
Teatro Romano di Ostia Antica Luca Argentero in “E’ questa la vita che sognavo da bambino?”.

Teatro Romano di Ostia Antica Luca Argentero in “E’ questa la vita che sognavo da bambino?”. Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba: tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani.

Le storie di questi grandi personaggi dalle vite straordinarie, che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina, rivivono in scena, raccontate sia dal punto di vista umano che sociale, con una particolare attenzione al racconto dei tempi in cui hanno vissuto.

Teatro Romano di Ostia Antica Luca Argentero in “E’ questa la vita che sognavo da bambino?”. Scritto dallo stesso attore insieme a Gianni Corsi ed Edoardo Leo, e con la regia di quest’ultimo.. Luisin Malabrocca, “l’inventore” della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo, in una Italia devastata come quella del ‘46, faceva molta simpatia alla gente: riceveva salami, formaggi e olio come regali di solidarietà.

Automaticamente attirò anche l’attenzione di alcuni sponsor, fino a farlo guadagnare di più l’arrivare ultimo che tentare la vittoria. In poco tempo è arrivata anche la popolarità.

In lui le persone hanno riconosciuto l’anti-eroe che è nel cuore di ogni italiano, ma, insieme alla popolarità, sono arrivati nuovi sfidanti in una incredibile corsa a chi arriva ultimo.

Teatro Romano di Ostia Antica Luca Argentero in “E’ questa la vita che sognavo da bambino?”. Scritto dallo stesso attore insieme a Gianni Corsi ed Edoardo Leo, e con la regia di quest’ultimo.. Walter Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, quasi sulla cima di una delle montagne più difficili da scalare del mondo, il K2

Walter scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo è l’uomo stesso; eppure la grande delusione del K2 lo ha spinto ancora più in là a mettersi alla prova in nuove sfide in solitaria, nuove scalate impossibili e infine a viaggiare in tutto il mondo.

Teatro Romano di Ostia Antica Luca Argentero in “E’ questa la vita che sognavo da bambino?”. Scritto dallo stesso attore insieme a Gianni Corsi ed Edoardo Leo, e con la regia di quest’ultimo.. Tutto ciò per trovare la cosa più importante della vita: se stesso.

Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di Sanremo con le sue vittorie.

L’insolito sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba”.

Uno dei più grandi campioni della storia dello sci che ha radunato intorno alle sue gare tutta la nazione, incarnando la rinascita italiana forse illusoria ma sicuramente spensierata degli anni ‘80.

Tre storie completamente diverse l’una dall’altra, tre personaggi accomunati da una sola caratteristica, essere diventati, ognuno a modo proprio, degli eroi.

 La quarta edizione di Ostia Antica Festival “Il Mito e il Sogno” è organizzata da I Borghi per il consorzio di imprese Antico Teatro Romano, in collaborazione con il Parco Archeologico di Ostia antica.

L’iniziativa è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale, con il sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e il patrocinio del Municipio X.

TEATRO ROMANO / OSTIA ANTICA FESTIVAL 2019 – “IL MITO E IL SOGNO – IVa EDIZIONE”

PARCO ARCHEOLOGICO – VIALE DEI ROMAGNOLI 717 – 00119 – OSTIA ANTICA – ROMA

http://www.ostianticateatro.cominfo@ostianticateatro.com

Ufficio Stampa HF4 Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 3409690012
Ufficio Stampa Il Mito e il Sogno Fabiana Manuelli stampa@fabianamanuelli.it 3478263425

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13112018 Cristicchi MDVPU 202308 Copia

Una nuova produzione TSA Teatro Stabile d’Abruzzo / CTB Centro Teatrale Bresciano presentano Simone Cristicchi in “Manuale di volo per uomo” alla Sala Umberto.

Simone Cristicchi continua a stupire il pubblico teatrale con una nuova invenzione

drammaturgica: una surreale favola metropolitana ricca di emozioni e poesia.

Cos’è che ci impedisce di spiccare il volo? Che senso ha la sofferenza?

Cosa vuol dire la parola “amore”?

Nello spettacolo “Manuale di Volo per Uomo”, Cristicchi interpreta Raffaello, un quarantenne rimasto bambino, che possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, cose apparentemente insignificanti che nascondono un’infinita bellezza.

Nel racconto poetico e surreale del suo microcosmo, Raffaello descrive vicende minime ed universali, mettendo in scena davanti ad una madre ritrovata, il suo drammatico percorso di vita, sublimandolo attraverso la poesia, la tenerezza e l’arte.

In una sorta di catarsi emotiva, si lascerà alle spalle le pesanti zavorre del passato, e comprenderà di aver costruito il suo personale “Manuale di Volo”.

Forse “volare” significa non sentirsi soli, avere il coraggio di buttarsi dentro la vita, mantenendo intatta la purezza del bambino dentro di noi.

E soprattutto non lasciarsi sfuggire la bellezza del mondo che ci circonda, perché “niente è più grande delle piccole cose!”

Scritto da Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi, con la collaborazione di Nicola Brunialti, regia ANTONIO CALENDA, aiuto regia Ariele Vincenti, scene e costumi Domenico Franchi – musiche originali Gabriele Ortenzi, aiuto regia Ariele Vincenti, disegno luci Cesare Agoni – audio Andrea Balducci – luci Veronica Penzo, voce fuori campo Maia Monzani – foto di scena Massimo Battista

Dal 9 al 20 aprile 2019

SALA UMBERTO

Via della Mercede, 50 Roma

Dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17, mercoledì 17 aprile ore 17

www.salaumberto.com tel.06.6794753

Prezzi da 19 a 34 euro

Ufficio stampa teatro Silvia Signorelli signorellisilvia@libero.it Mob. +39 338 9918303image001

Monica Menna ufficiostampasignorelli@gmail.com

Facebook: SiSicommunication – Twitter: @silviasignore

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