Articoli

Senza titolo 1 1

La quinta edizione di Storie di Donne, la rassegna ideata dall’ Associazione culturale Occhio dell’Arte.

Si inaugurerà Storie di Donne il prossimo 19 novembre alle ore 17.30 a Frosinone, negli spazi della Villa comunale, con il patrocinio del Comune.

Il vernissage si terrà alla presenza dell’Assessore al bilancio, Riccardo Mastrangeli, e dell’Assessore alla cultura, Valentina Sementilli.

Quest’ultima dichiara:

“Grande plauso all’Associazione culturale Occhio dell’Arte e al suo Presidente Lisa Bernardini, grande artista e grande donna, che con passione e dedizione porta avanti la meravigliosa kermesse culturale Storie di Donne”. 

“La kermesse” – prosegue l’Assessore Sementilli – “ha lo scopo di dare rilievo a tutte le donne che si sono distinte nelle varie arti e professioni, recando un grande contributo alla società contemporanea, affermando il valore unico e irripetibile insito in ogni donna.

Con grande piacere il Comune di Frosinone ospiterà per il terzo anno consecutivo l’Edizione di Storie di Donne nella meravigliosa Villa Comunale, dal 19 novembre 2019, con ingresso gratuito”.

Conclude con soddisfazione: “Siamo lieti ed onorati di accogliere nella nostra città donne di grande rilievo e conferire loro un premio per onorarle pubblicamente”.

Storie di donne ospita da sempre, oltre ad una serie di premiazioni, anche una mostra artistica.

Il titolo, Storie di donne, richiama il tema portante dell’esposizione, che vuole essere uno straordinario tributo all’universo femminile.

La exhibition di Artisti Vari, che ha il sostegno anche dell’Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi, è realizzata in collaborazione con l’Accademia AUGE.

La collaborazione comprende opere di fotografia, pittura, disegno; ospita, inoltre, un’opera dell’indimenticabile pittore figurativo Mario Russo, tra i più significativi del Novecento italiano.

Sarà presente a Storie di Donne la figlia di Mario Russo, l’attrice Adriana Russo, all’ opening in veste di madrina.

Questi di seguito gli artisti protagonisti, in ordine casuale; per la pittura, gli artisti:

Lino Stronati (Stroli), Annibale PrimaM. Nino Camardo, Francesca Martino, Simona Meini.

Per la fotografia Raffaella Esposito e Marina Rossi; a concludere, unica rappresentante nella categoria del disegno, Daniela Prata.

Donna dell’Anno dell’Editoria di quest’anno, per nomina dell’Associazione culturale Occhio dell’Arte, è il Direttore responsabile della rivista Living is LifeNicoletta Romano. 

Che è l’ultima in ordine di tempo di illustre premiate.

Le vincitrici delle scorse edizioni sono state Roberta Damiata (2015), Lorella Ridenti (2016), Silvana Giacobini (2017), Annalisa Monfreda (2018).

Le altre eccellenze femminili premiate da questa kermesse in rosa ed. 2019:

Maria Laura Berlinguer (scouting del Made in Italy – categoria Imprenditoria), Patrizia Caldonazzo (regista, autrice, sceneggiatrice e scrittrice – categoria Letteratura)

Mirka Cesari (psico-grafologa – categoria Spettacolo), Monica La Barbera (Instant Fashion Designer – categoria Moda & Fashion

Imma Piro (Attrice – categoria Teatro e Cinema), Francesca Guidi (Arte dei Led – firmataria dei Premi di Storie di Donne ed. 2019).

Numerosi gli ospiti attesi al varo dell’iniziativa ed appartenenti al mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui:

il Rettore dell’Accademia Universitaria degli studi Giuridici Europei Prof. Giuseppe Catapano, lo sceneggiatore e scrittore Marco Tullio Barboni

il doppiatore e regista Giovanni Brusatori.

Presenzierà tra gli altri anche Massimo Meschino della Mtm Events, responsabile regionale del concorso nazionale Una ragazza per il Cinema.

Ad accompagnarlo, alcune Miss della sua Agenzia, tra le quali sarà designata la vincitrice assegnataria della fascia Miss Storie di Donne ed. 2019 ad insindacabile giudizio del direttivo dell’Occhio dell’Arte.

Si terranno infine le premiazioni del concorso letterario nazionale “Storie di Donne” con la collaborazione di Pedrazzi Editore, che vedrà, in veste di giurati:

Elisabetta Liz Marsigli (giornalista), Carlo Marini (docente dell’Università Carlo Bo di Urbino)Gastone Cappelloni (poeta) Presidente di giura, l’assessore Valentina Sementilli.

Storie di donne si chiuderà alla Villa Comunale venerdì 29 novembre. Ingresso libero.

Il giorno dell’inaugurazione è previsto un momento conviviale per tutti gli ospiti della manifestazione.

Fotografo ufficiale: Marco Bonanni

Ufficio stampa a cura del Comune di Frosinone e dell’Associazione culturale Occhio dell’Arte.

Ulteriori info a www.comune.frosinone.it  e www.occhiodellarte.org 

Ringraziamenti: in primis, alle Aziende Casale del Giglio e Natura da Baciare; a seguire, alle attività Villa Liz B&B di Varese, Fotodigitaldiscount di Anzio, F.lli Rosati di Nazzareno Rosati & C. di Anzio,

Hotel L’Approdo di Anzio, Acqua San Martino in Località San Martino – Codrongianus (SS), Azienda Agricola Marco Lupi di Controguerra (TE).

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/web2016/it/blog/adriano-benedetto/mototematica-rome-motorcycle-film-festival?fbclid=IwAR3TRrU3ULtrc9T97xFwCwDqv5MtE375Bngw7xKVRkSaTdAXNNwGyi8St64

https://unfotografoinprimafila.it/io-te-rome-wedding-show-2019/

Emanuele Pecoraro

Grande successo di vendite il nuovo libro di Emanuele Pecoraro “Arte e Storia dell’Alto Molise”


Ottimo riscontro di vendite per l’ultima fatica editoriale di Emanuele Pecoraro Arte e Storia dell’Alto Molise.

A pochi mesi dall’uscita di “Arte e storia dell’Alto Molise”, il volume del giornalista e regista Emanuele Pecoraro è già in ristampa.

Il Molise è terra di rara bellezza: è uno scrigno prezioso di storia, civiltà, archeologia, tradizioni, per molti ancora tutto da scoprire e da valorizzare.

Uno scenario sorprendente di testimonianze di civiltà preistorica, di parchi archeologici, di villaggi e fortificazioni dei “fieri” Sanniti.

Mai dimenticare la propria identità, le proprie origini, le lotte, la dura fatica dei contadini, l’emigrazione, il riscatto.

Riferimenti e riflessioni da non trascurare per andare avanti, con la consapevolezza del passato, ma con lo sguardo decisamente rivolto alle possibilità di crescita del presente per il futuro.

E in questo crede Emanuele Pecoraro quando scrive “Arte e storia dell’Alto Molise”, edito da Lithos, proponendo un viaggio millenario nel cuore del Molise.

Dal neolitico ai nostri giorni alla scoperta di siti archeologici, beni artistici, amplificando un territorio che va conosciuto a fondo e finalmente apprezzato come merita.

E come in un sorprendente documentario, considerando anche che Emanuele è un regista, appaiono: il teatro sannitico di Pietrabbondante, le domus romane di Canneto e Roccavivara.

Gli insediamenti medioevali di Salcito e quelli della rupe di Pietracupa, il castello Sanfelice di Bagnoli del Trigno, le chiese molisane, ricche di tesori artistici, la fiaccolata e i suoni antichi delle campane di Agnone.

I riti apotropaici di Fossalto, nonché le oltre cinquemila opere della pittrice Elena Ciamarra, custodite nel castello di Torella del Sannio.

Il pregevole saggio, impreziosito dalle autorevoli prefazioni del regista e produttore cinematografico Pierfrancesco Campanella e della Professoressa dell’Università della Tuscia Emanuela De Blasio.

Il libro è stato presentato in anteprima proprio a Bagnoli del Trigno, terra d’origine dello scrittore, durante un affollato corso, indetto dall’Ordine dei Giornalisti del Molise, nella sala convegni del Santuario della Madonna di Fatima.

Alla conferenza di presentazione del volume, moderato da Anna Maria Salina, hanno preso parte:

la Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise Pina Petta, il Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Vincenzo Cimino, la scrittrice e giornalista Gioconda Marinelli, il Sindaco di Bagnoli del Trigno Angelo Camele, il parroco don Mauro Di Domenico, il giornalista Leonardo Cammarano, che gestisce le attività culturali della Casa Museo “Elena Ciamarra” di Torella del Sannio e il Presidente dell’Associazione dei giovani volontari bagnolesi Emanuele Ianiero.

Particolarmente apprezzato dal pubblico presente in sala è stato l’intervento della scrittrice Gioconda Marinelli che con queste parole ha commentato l’ultimo libro del giornalista molisano:

“Emanuele Pecoraro riscrive con passione pagine di storia, di luoghi, aggiungendo suggestioni ed emozioni a documenti inediti e foto, per “vendicare della sua solitudine”, come fece Francesco Jovine nel suo ‘Viaggio in Molise’.

Il Molise una terra che ha bisogno di essere amata e non lasciata sola.

Dice il regista Pierfrancesco Campanella, nella prefazione al volume, che Emanuele Pecoraro è ‘una persona ricca di interessi e di curiosità, soprattutto per il mondo dell’arte e della cultura e non finisce mai di stupire’: ed è proprio così!

La professoressa Emanuela De Blasio afferma che il pregio di ‘Arte e storia dell’Alto Molise’ sta nelle preziose informazioni riportate e nella serietà della ricerca delle fonti, ma soprattutto si percepisce che è frutto dell’interesse che Emanuele ha sempre coltivato per la storia e per l’arte in generale.

 Ma in questo caso si percepisce ancora di più questa passione perché legata al territorio molisano a noi così caro’.

Il testo è quindi una occasione preziosa per Emanuele Pecoraro e per tutti coloro che hanno affollato la sala, giornalisti e non.

Il giornalismo culturale legato al territorio, è fonte di conoscenza e approfondimento di valori, di storia, di contenuti che arricchiscono e fanno riflettere.

E questo conta, che la cultura dovunque e sempre, continui il suo cammino, soprattutto oggi, in un mondo pieno di falsità, cinismo e superficialità”.

Il volume è strutturato in tre sezioni: nella prima sono stati esaminati siti archeologici e capolavori artistici disseminati nell’alto Molise.

La seconda parte è completamente dedicata a Bagnoli del Trigno.

Nella sezione conclusiva, ricca di documenti inediti e di ricerche antropologiche, sono stati approfonditi tanti aspetti della vita quotidiana:

Dalle scritture private della dote matrimoniale a una raccolta di temi di una scuola elementare del 1937, passando per un interessantissimo rapporto del delegato di Pubblica Sicurezza al Pretore sulla prima rivoluzione delle donne in Italia, che proprio a Bagnoli del Trigno si organizzarono, contro il potere costituito, incendiando il Municipio.

Leggi anche:

https://unfotografoinprimafila.it/teatro-7-zadriskie-pont-di-marco-zadra/

https://www.buonaseraroma.it/web2016/it/blog/adriano-benedetto/teatro-marconi-va-scena-%E2%80%9Cuscita-d%E2%80%99emergenza%E2%80%9D?fbclid=IwAR1IlRK-bcjnq1cqjkendONtwG0-Pm8pRXaGt-mVyxdGNLmqNGPcqjEwt0Y

Sagra della Castagna

La castagna di Vallerano insignita del marchio DOP sarà protagonista nel penultimo weekend della festa in suo onore.

Penultimo week-end della festa della castagna di Vallerano, da diciott’anni protagonista delle attività legate ai sapori della Tuscia viterbese.

Di forma ellissoidale, di colore bruno-rossiccio con episperma color camoscio, dal pericarpo sottile e facilmente distaccabile, dalla polpa bianca e croccante dal gradevole sapore dolce e resistente alla cottura.

La castagna di Vallerano cresce in un territorio con circa 635 ettari di castagneti ed è stata insignita dalla Comunità Europea del marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP).

Le prime testimonianze scritte della sua coltivazione risalgono al 1500, ma le grotte di tufo destinate alla sua conservazione risalgono ancora più indietro nel tempo.

Quale occasione migliore per approfondire la conoscenza di questo storico e tradizionale frutto se non condividere il percorso culturale in programma realizzato per questa edizione dall’Associazione Amici della Castagna di Vallerano insieme alla Pro loco?

Questo, in sintesi, il calendario del fine settimana:

Sabato 26 ottobre

Ore 10:00      – Apertura stand, vendita prodotti tipici locali e mercatino dell’artigianato;

Ore 10:30     – (Dalle ore 10:30 a fine giornata). VISITE GUIDATE: la storia, il borgo, le chiese. Info 3279313131;

Ore 13:00      – Pranzo nelle caratteristiche cantine con degustazione di piatti tipici locali;

Ore 16:00      – In Piazza della Repubblica spettacolo con Tato Cabaret; – Caldarroste e vino rosso in Piazza;

Ore 20:00      – Cena nelle caratteristiche cantine con degustazione di piatti tipici locali.

Domenica 27 ottobre

Ore 9.30          – Apertura stand, vendita prodotti tipici locali e mercatino dell’artigianato –  Immergersi nella maestosità della natura: PASSEGGIATA CAMPESTRE tra i castagneti secolari di Vallerano. Info 3279313131, partenza da Piazza della Repubblica

Ore 10:30     – (Dalle ore 10:30 a fine giornata). VISITE GUIDATE: la storia, il borgo, le chiese Info 32793131-Esposizione rapaci (mattina e pomeriggio) in piazza della Repubblica

Ore 13:00      – Pranzo nelle caratteristiche cantine con degustazione di piatti tipici locali;

Ore 15:30      – Sfilata storico-rievocativa per le vie del paese e esibizione in Piazza della Repubblica del gruppo Sbandieratori e mini sbandieratori “G.M. Nanino di Vignanello;

Ore 16:00      – Caldarroste e vino rosso in Piazza;

Ore 17:30      – ADC ART DANCE Center di Giada Pancianeschi presenta: balli tratti dal Music Grease e Queen, balli contro la violenza sulle donne;                                                                                           

Ore 20:00      – Cena nelle caratteristiche cantine con degustazione di piatti tipici locali.

Video realizzato da Pier Tommaso Carrescia

Sito ufficiale: http://www.castagnavallerano.it/

Pagina FB: https://www.facebook.com/festadellacastagnadivallerano/?fref=ts

Canale youtube: https://www.youtube.com/watch?v=8kFFl6HJOIE

punto informazioni in Piazza della Repubblica:-  INFOLINE  3343060091  – 3337404793

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 06 3225044 – +39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

Leggi anche:

https://unfotografoinprimafila.it/teatro-ghione-presenta-le-ultime-lune/

https://www.buonaseraroma.it/web2016/it/blog/adriano-benedetto/teatro-san-genesio-presenta-philanderer

Teatro Villa Pamphilj presenta “Pazzo D’Arte”.

Sabato 5 ottobre ore 11:30 – ingresso 7 euro Teatro Villa Pamphilj

Teatro Villa Pamphilj presenta “Pazzo D’Arte”. Pazzo ad Arte frammenti di vita che ci “ri-guardano” liberamente tratto da alcune scene dell’Amleto di William Shakespeare, di Alessandra Niccolini e Giuseppe Pestillo con Giuseppe Pestillo

Teatro Villa Pamphilj presenta “Pazzo D’Arte”. Azione scenica per un solo attore.

L’attore diventa, di volta in volta, personaggi diversi del dramma: Amleto, Laerte, Polonio, Claudio, il becchino… scegliendo tra il pubblico i suoi interlocutori: Laerte, Ofelia, Rinaldo, Gertrude…

Teatro Villa Pamphilj presenta “Pazzo D’Arte”. Polonio: “A quale scopo ?”

Rinaldo: “Certo lo vorrei sapere, mio Signore!”

Lo scopo è quello di accorciare le distanze tra un testo “sacro” del teatro e la nostra vita, immergendolo nel quotidiano della convivialità.

Un attore da solo cosa può fare dell’Amleto di Shakespeare? Solo i monologhi ?

Teatro Villa Pamphilj presenta “Pazzo D’Arte”.

Ci siamo divertiti, invece, a trasformare alcuni dialoghi in monologhi, in cui il personaggio, pur rivolgendosi ad una persona, pare che non ascolti l’interlocutore, e di fatto, sembrano monologhi… come tutti sperimentiamo nella quotidianità quando siamo noi a trattare il nostro amico come “due orecchie” per i nostri soliloqui e viceversa.

Per rendere più accessibile il testo sono stati fatti adattamenti e qualche piccola attualizzazione.

PERSONAGGI

AMLETO: figlio del defunto Re Amleto e di Gertrude

LAERTE: figlio di Polonio OFELIA: figlia di Polonio POLONIO: consigliere di corte RINALDO: servo di Polonio

GERTRUDE: madre di Amleto, Regina di Danimarca, vedova del Re defunto e ora moglie di Claudio

CLAUDIO: fratello del defunto Re Amleto, ora Re di Danimarca

UN BECCHINO

Alessandra Niccolini

Docente di Metodo Mimico. Allieva e collaboratrice del Maestro Orazio Costa Giovangigli.

Dal 1993 al 2004 insegna all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, Silvio d’Amico, di Roma e negli stessi anni tiene seminari alla Scuola Europea per l’Arte dell’Attore di San Miniato.

Attualmente è insegnante alla Scuola Orazio Costa del Teatro della Pergola di Firenze.

Giuseppe Pestillo

Attore diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. La sua attività, in Italia e Spagna, si divide tra Teatro, Cinema, Televisione e Radio.

Inoltre si occupa dell’ideazione e sviluppo di progetti culturali come direttore artistico e produttore.

Teatro Villa Pamphilj

Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a,  00152 ROMA 

Orario segreteria: dal martedì alla domenica  dalle 10,00 alle 18,00

Info e prenotazioni teatro: tel. 06 5814176  dal martedì alla domenica – promozione@teatrovillapamphilj.it

Leggi anche:

https://unfotografoinprimafila.it/teatro-studio-eleonora-duse-alice-di-giulia-bartolini/

https://unfotografoinprimafila.it/napoli-nel-cuore-vii-edizione-ideato-e-condotto-da-fabrizio-finamore/

Biennale di Venezia 2019, 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

I vincitori del Premio de “La pellicola d’Oro” alla Biennale di Venezia

Biennale di Venezia 2019, 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Tra gli ospiti l’attrice Elisabetta Pellini

Biennale di Venezia 2019, 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Si è tenuta nella Sala Tropicana dello spazio Italian Pavilion presso l’Hotel Excelsior di Venezia la premiazione de “La Pellicola d’Oro”, Premio collaterale che per il terzo anno torna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica consegnato alle maestranze e agli artigiani dei film in concorso di quest’anno.

Il premio cinematografico è promosso ed organizzato dall’Ass.ne Culturale “Articolo 9 Cultura & Spettacolo” e dalla “S.A.S. Cinema” di cui è Presidente lo scenografo e regista Enzo De Camillis.

Un grazie per la collaborazione ed il patrocinio delle seguenti sigle: Mibac Direzione Cinema, l’ANICA, l’APA, l’As.For. Cinema, FiTel e Unipol Sai.

Biennale di Venezia 2019, 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Biennale di Venezia 2019, 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

“La Pellicola d’Oro” è un riconoscimento, giunto alla sua X Edizione Nazionale per la sezione cinema che si svolgerà a maggio 2020 a Roma e, nuova apertura alle fiction lunga serie, in preparazione per la seconda Edizione.

Ponendosi l’obiettivo di portare alla ribalta quei “mestieri” il cui ruolo è fondamentale per la realizzazione di un film ma che, allo stesso tempo, sono praticamente “sconosciuti” o non correttamente valutati dal pubblico che frequenta le sale cinematografiche o guarda i film sui canali televisivi.

La presenza di questo premio alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia sottolinea l’importanza di far conoscere sempre di più al pubblico un premio dedicato a chi fa il cinema con competenze indispensabili ma non sempre conosciute.

Con tale premessa ringraziamo per l’ospitalità lo spazio dell’Italian Pavilion, Anica/Luce Cinecittà e onorati di presentare per la terza volta “La Pellicola d’Oro” come premio collaterale alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia.

Un importante traguardo che ci da la possibilità di divulgare in campo internazionale il lavoro del dietro le quinte del cinema, ringraziando tutti indistintamente e in particolare l’organizzazione de La Biennale di Venezia che ci ha offerto questa meravigliosa opportunità, dichiara De Camillis.

Durante la premiazione sono intervenute la giornalista del Tg1 Adriana Pannitteri, Laura Delli Colli (Presidente della Festa del Cinema di Roma), Stefano Nicolao della sartoria veneta Nicolao, il giornalista Franco Mariotti, Paolo Masini e l’attrice Elisabetta Pellini.

La giuria composta dal Presidente- Francesco Martino de Carles (Produttore Esecutivo), dai giurati Franco Mariotti (Giornalista) Gianluca Leurini (Produttore Esecutivo), Giovanni Di Cola (As.For. Cinema) e lo stesso Enzo De Camillis (Presidente de La Pellicola d’Oro) ha premiato i vincitori:

Emiliano Novelli come Miglior Maestro d’Armi per il film “Martin Eden” di Pietro Marcello, premiato da Paolo Masini.

Gabriella Lo Faro di CostumEpoque srl come Miglior Sartoria Cineteatrale per il film “Martin Eden” di Pietro Marcello, premiata da Rossella Ronconi (Fitel).

Ettore Abate come Miglior Capo Elettricista per il film “Il Sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone, premiato dall’attrice Elisabetta Pellini.

Francesco Fusco

Ufficio Stampa

3384980862

http://www.francescofuscopress.com/

francesco.fusco81@gmail.com

https://unfotografoinprimafila.it/necropoli-della-banditaccia-cerveteri-una-striscia-di-terra-feconda/

https://unfotografoinprimafila.it/anna-foglietta-al-museo-nazionale-etrusco-rocca-albornoz-viterbo/

https://unfotografoinprimafila.it/teatro-romano-di-ostia-antica-presenta-andrea-perroni-in-dal-vivo/

Marconi Teatro Festival.

Marconi Teatro Festival La seconda settimana di programmazione “Tutti i colori dell’Arte” sesta edizione


 Marconi Teatro Festival. Sesta edizione “Tutti i colori dell’Arte” 8/14 luglio 2019 al Teatro Marconi. Direzione Artistica: Felice Della Corte

Marconi Teatro Festival. E’ partita con un grande riscontro di pubblico la IV Edizione del Marconi Teatro Festival la manifestazione organizzata Felice Della Corte negli spazi interni ed esterni del Teatro Marconi.

Marconi Teatro Festival. Una rassegna che offre al pubblico una molteplicità di eventi che spaziano dal teatro alla musica, passando per la danza e la letteratura.

Gli appuntamenti continuano lunedì 8 luglio con la grande novità di quest’anno: L‘Aperitif D’autore.

Marconi Teatro Festival.
Marconi Teatro Festival.

 Sette serate, curate da Tiziana Sensi, che vedono protagonisti grandi autori che incontrano il pubblico e presentano i loro lavori con reading e dibattiti.

Alle ore 19.00 si parte con Paola Musa scrittrice, sceneggiatrice, poetessa e la presentazione del suo libro L’Ora Meridiana.

In una cornice contemporanea i demoni dell’accidia, quel “vorticare catatonici e depressi nella frenesia di un’esistenza votata infine all’effimero”, espressione di un vizio capitale ancora attualissimo

Alle 21.00, sempre l’8 luglio, in scena Spoiler! di Luca Luongo, con Francesca Cannizzo, Leonardo Conte, Marco Patania.

Tre giovani attori ci raccontano in maniera ironica la paura del futuro, una sorta di spoiler sulla vita.

Sul palco interno sempre l’8 luglio in scena Gli Innamorati di Carlo Goldoni diretto da Massimiliano Milesi con Antonella Antonelli, Irene Antonucci, Maria Grazia Bordone, Gianpiero Cavalluzzi, Manuel Kilani, Marco Laudani, Pino Loreti, Angelo Moriconi, Giulio Tropea.

Nel mondo di Goldoni c’era una leggerezza che contempla lo stupore, il tremore e la sorpresa che conduce al lieto fine.

Lo spettacolo rende omaggio proprio a questi elementi.

Il 9 e 10 luglio sul palco esterno Antonio Grosso, Teresa Del Vecchio, Antonello Pascale e Noemi Giangrande con L’imparata di Roberto Iannucci, regia Felice Della Corte.

Sul palco interno gli stessi giorni spazio alla danza con PIN-OCCHIO diretto da Paola Scoppettuolo e la Compagnia Aleph.

Un’emozionante riscrittura di una favola sempre reale, o forse di una ingannevole realtà, o forse di un’umanità sempre attuale.

 Il 10 luglio, invece, spazio alla musica con Il Concerto Della Terra con Gaia Vazzoler al pianoforte, Oscar Bonelli alle percussioni, con la partecipazione straordinaria di Carlo Alberto Pratesi.

Un concerto sulle leggi di Natura che somigliano e si coniugano alle leggi della Musica: entrambi i sistemi funzionano bene solo se le rispettiamo.

Secondo appuntamento l’11 luglio con SCQR (Sono Comici Questi Romani) – “DOPPIO COMICO” con Antonio Catalano – Sergio Viglianese.

Per quattro sere sul palco interno, dall’11 al 14 luglio, torna una regia di Felice Della Corte con Tutto In Famiglia.

Dall’autore de celebre “Tootsie”, Murray Schisgal, una divertente commedia nella più classica tradizione della drammaturgia brillante con Francesca Nunzi, Marco Simeoli, Felice Della Corte e Marco Della Vecchia.

L’11 luglio torna l’Aperitif d’Autore con Stefano Mancini e la Trilogia L’era Degli Eroi.

Direttore responsabile del bimestrale Il Lettore di Fantasia, Mancini racconta di un mondo fantastico popolato da elfi, nani, orchi, goblin e creature fatate, in cui un manipolo di improbabili avventurieri, coinvolti loro malgrado, si ritroverà a combattere per le sorti stesse del mondo di Mhur, tra epici duelli, scontri imprevisti e colpi di scena fino all’ultima pagina.

Il 12 luglio Patty Olgiati ci racconterà cosa significa essere single, donna, in Italia, e aver superato i 30 anni con Sex E Detriti 2.0 Amori e Altre Sventure.

Il 13 luglio tornano gli appuntamenti per i più piccoli con Un’ Emozione Per Amica.

I nostri sentimenti guida, a suon di bottoni, ricordi e palloncini colorati, accompagnano ogni momento della nostra vita.

Il 14 luglio nuovamente spazio alla musica con Duo Ciliento – Coviello In Concerto con Pietro Ciliento alla chitarra e Vittorio Coviello al flauto.

Il 15 luglio The Samson Option di Camilla Ribechi, con Cesare Cesarini e Camilla Ribechi. Liberamente tratto dalla storia vera di Mordechai Vanunu e Cindy Hanin.

MARCONI TEATRO FESTIVAL

Presso il Teatro Marconi

viale Guglielmo Marconi 698 e

tel 065943554 info@teatromarconi.it

www.teatromarconi.it

Direzione Felice Della Corte

PREZZI

PER TUTTI GLI SPETTACOLI

Intero: 16€; Ridotto: 13€

Forza Venite Gente:

Intero: 24€-  Ridotto: 20€

Tutto In famiglia:

Intero 24€; Ridotto 20€

Gratuiti

Perchè No – Incontri sulla disabilità

Aperitif d’Autore

Ufficio stampa

Rocchina Ceglia

3464783266

rocchinaceglia@rocchinacegliacomunicazione.it

Orario Botteghino

dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/bioparco-di-roma-san-valentino-mascherati/

FB IMG 1554880165049

Marco Tullio Barboni tra i vincitori del prestigioso “Premio Apoxiomeno 2017”. Il tour letterario di Marco Tullio Barboni arriva a San Mauro Torinese

Marco Tullio Barboni tra i vincitori del prestigioso “Premio Apoxiomeno 2017”. Marco Tullio Barboni, tra i vincitori del prestigioso Premio Apoxiomeno 2017 a Firenze, è noto sceneggiatore, soggettista, regista, e negli ultimi anni soprattutto scrittore di successo.

Marco Tullio Barboni tra i vincitori del prestigioso “Premio Apoxiomeno 2017”. Il prossimo 24 maggio la città di San Mauro Torinese avrà l’occasione di incontrarlo e conoscerlo da vicino, in un appuntamento presentato da Giuseppe Parola, per volere dell’Assessorato alla Cultura ed in collaborazione con la Pro Loco Sanmaurese.

Riunione per tutti in sala Consiglio dalle ore 21.00, con ingresso libero. L’incontro sarà a cura dell’Associazione Commercianti Le due Burgà.

Due i successi editoriali finora di Barboni, entrambi pluripremiati: “…e lo chiamerai destino”, edito da Edizioni Kappa, e “A spasso con il mago.

Merlino e io” (Viola Editrice). Quest’ultimo in particolare sara’ oggetto dell’appuntamento letterario a San Mauro Torinese.

“Sono molto felice di questa tappa piemontese, che fa parte di un tour letterario in giro per l’Italia che mi sta dando molte soddisfazioni” – dichiara Marco Tullio Barboni a pochi giorni dall’happening.

Artista versatile e brillante, Barboni appartiene ad una famiglia di grandi autori cinematografici.

“Sono nato professionalmente con i film, con Terence Hill e Bud Spencer, ed è naturale che mi senta legato a quelle esperienze” – ha dichiarato in più occasioni l’Autore.

I suoi libri sono sicuramente frutto di studi appassionati, ma anche di vita vissuta; tutto questo lo ha reso un grande dialoghista, con una brillante fantasia che ha interiorizzato memorie ed esperienze.

Una vita nel Cinema: di molti film da lui scritti ha seguito tutte le fasi, dall’ideazione all’edizione.

Ha viaggiato in mezzo mondo per la sua professione e da queste esperienze formative ed indimenticabili, le curiosità dell’uomo e dello scrittore hanno iniziato ad incamerare sentimenti e passioni, fino a partorire la sua prima opera letteraria.

Del padre, il mitico Enzo Barboni conosciuto come E.B. Clucher, eccezionale e bravissimo operatore alla macchina prima, direttore della fotografia poi ed infine sceneggiatore e regista, dichiara: “E’ stato una persona unica e straordinaria”.

Avendo collaborato con lui per un quarto di secolo, questo figlio d’Arte ha imparato moltissimo, ma ha poi trovato la sua strada, che è stato il mondo degli sceneggiatori.

Passato anche per la regia (il cortometraggio “Il grande forse”, con Philippe Leroy come protagonista, sarà proiettato nell’appuntamento di San Mauro Torinese), Marco Tullio Barboni si dichiara convinto di aver trovato un’altra dimensione professionale: quella di scrittore.

“A spasso con il Mago. Merlino e io”, su cui si concentrerà l’incontro con il pubblico, qualche mese fa ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Pegasus Literary Awards Città di Cattolica ed ha fatto centro con altri riconoscimenti importanti in svariati contesti letterari italiani.

Recentemente ospitato nel salotto de Il Caffè di Rai Uno, questo volume è opera prefatta dal poeta e critico letterario Plinio Perilli e si riaggancia al celebre corto “Il Grande Forse” diretto dallo stesso Barboni.

Uscito qualche anno fa, con Philippe Leroy e Roberto Andreucci tra i protagonisti “umani”, mentre protagonista a quattro zampe della pellicola era il medesimo protagonista del libro “A spasso con il mago”: l’amato cane Merlino, oggi scomparso.

Dalla vicenda reale di Merlino a quella letteraria, Barboni ha l’intenzione di rendere eterno, parlandone, il ricordo dell’amore provato per il suo animale, ma che riguarda tutti gli indissolubili legami similari che chiunque abbia posseduto un animale può capire.

Attraverso una passeggiata onirica che ricalca la passeggiata che Marco Tullio e Merlino hanno fatto ogni sera per anni, si snoda una vicenda magica ed incantata, che commuove e fa riflettere, e aiuta a ritrovare un legame a tutti gli effetti d’amore, anche solo attraverso un sogno lucido come descritto nel libro.

San Mauro Torinese avrà l’occasione di conoscere attraverso i racconti verbali di Marco Tullio non solo un pezzo di Cinema del nostro Paese, ma anche – attraverso i suoi scritti un intellettuale sempre più apprezzato da lettori di ogni età.

Ulteriori info su Autore e Volume: 

www.marcotulliobarboni.com

www.aspassoconilmago.it 

Lisa Bernardini

Giornalista

Pubbliche Relazioni e Comunicazione

347 1488234 

Leggi anche:

https://www.unfotografoinprimafila.it/teatro-vascello-facciamo-luce-sul-teatro/

Dani Bra, che vedremo in scena il prossimo 10 ed 11 maggio al “Piccolo Teatro dell’Arte” di via Teano a Roma.

L’irriverente nuovo spettacolo del comico di Dani Bra al “Piccolo Teatro dell’Arte” venerdì 10 e sabato 11 maggio


“Volevo fare il cantante ma ho bucato”! Da questo dissacrante titolo si sviluppa il nuovo spettacolo del noto comico romano Danilo Brancato, in arte Dani Bra, che vedremo in scena il prossimo 10 ed 11 maggio al “Piccolo Teatro dell’Arte” di via Teano a Roma.

Un grande “one man show” in pieno stile, dove Dani Bra è l’assoluto protagonista del palcoscenico con il suo linguaggio irriverente e creativo.

Dani Bra, che vedremo in scena il prossimo 10 ed 11 maggio al “Piccolo Teatro dell’Arte” di via Teano a Roma.
Dani Bra, che vedremo in scena il prossimo 10 ed 11 maggio al “Piccolo Teatro dell’Arte” di via Teano a Roma.

Già dal titolo si intuisce il filo conduttore dell’esibizione, che parte dalle sue origini attraverso un mix esplosivo e spumeggiante di storie e situazioni paradossali, parodie e personaggi interpretate con assoluta maestria, aiutato dalla penna creativa dell’autore Alessio Tagliento.

Danilo ha una simpatia disarmante, tipica del romano, ma con l’innata dote di saper osservare e cogliere gesti, modi di fare ed abitudini della gente comune, esasperando in chiave comica vizi e virtù quotidiane.

Lo dimostra il grande successo dello scorso anno di “SquiliBRAto”, spettacolo monologo scritto da lui stesso, dove si intrecciano dinamiche e vicissitudini familiari e di coppia, nelle quali noi tutti ci ritroviamo.

La figura del padre/marito tormentato dalla presenza di tre donne in casa, l’ansia delle donne che corrono a mettere in casa l’asciuga panni quando piove.

Anima, cuore e sorriso, dunque nel carattere di questo artista, la cui comicità non smette di attrarre pubblico di tutte le età, anche in radio dove, da marzo 2018, è ospite fisso a “Essere Web Radio” all’interno della trasmissione “Im…Piccione Viaggiatore”.

Non resta che prepararsi ad un bel pieno di risate e buonumore e a gustare un abbondantissimo buffet.

Vista la richiesta , vi consigliamo di prenotare presto

Leggi anche:

https://www.buonaseraroma.it/2021/03/06/tuscia-experience-limprenditoria-si-fa-turismo/

https://www.unfotografoinprimafila.it/premio-bookciak-azione-edizione-2021/

Ortensio Zecchino 8

Roma, 27 marzo 2019 ore 19.00 mostra fotografica ai Musei di San Salvatore in Lauro di Ortensio Zecchino

«Mi sento forse violatore di una sacralità, ma la verità è che ho avuto la fortuna di poter cogliere dei quadri, dei momenti, dei fotogrammi che sono ormai in dissolvenza. La fotografia con temi bucolici e rurali è sempre stata una mia grande passione».

Così Ortensio Zecchino – storico, politico italiano e presidente del Centro Europeo di Studi Normanni (CESN) – ha introdotto “Classici in Fotografia” sua mostra fotografica che si terrà a Roma, mercoledì 27 marzo alle ore 19.00, all’interno dei Musei di San Salvatore in Lauro.

Mostra organizzata dal Centro Studi dell’Opera di Umberto Mastroianni, in collaborazione con Il Cigno GG Edizioni con il sostegno di Fondazione Cultura e Arte.

Una congiunzione di due eventi già realizzati separatamente.

L’artista infatti proporrà una commistione di foto dalle sue campagne fotografiche ispirate alle Georgiche di Virgilio e al De Arte venandi di Federico II, esposte rispettivamente: la prima nel 2016 nel Palazzo Ducale di Mantova e nel 2017 nell’ex carcere borbonico di Avellino; la seconda nel 2018 a Castel del Monte di Andria, nel Castello normanno-svevo di Bari e nel Castello di Trani.

«So bene che trasporre in fotografia entrambe le opere può rappresentare un azzardo ma avventurarmi nei classici è quello che ho sempre amato. Un’antica vocazione all’istruzione, una sorta di missione».

Ortensio Zecchino nelle sue fotografie ritrae una civiltà contadina, una terra degli ultimi, quasi scomparsa. Paesaggi agresti, marini e fluviali.

E poi gli animali. Le loro foto sono anch’esse poesia filosofica. Proprio questo è il carattere distintivo dell’artista, che probabilmente lo ha spinto a proporre le due opere insieme.

Il De Arte venandi – opera per “istruire” all’arte della caccia – è una perfetta metafora dei ruoli sociali della vita.

Una caccia naturalistica, non di armi da fuoco, con un rispetto sacrale nei confronti della natura. Il falco addestrato poi, ha anche una forte valenza politica: l’imperatore che riesce a dominarlo tornando sul suo pugno.

Le Georgiche di Virgilio, invece, sono metafora di valori civili e sociali: lavoro e dedizione che compongono un’istruzione informata da valori semplici ma nobili.

Le immagini di Zecchino, così sapientemente congiunte ai versi virgiliani, parlano di una vita nella quale l’uomo si conformava ai ritmi della Natura, e il mistero della Natura è il primo oggetto della poesia filosofica di Virgilio.

«Com’è di straordinaria efficacia quando uno scienziato racconta con linguaggio comprensibile le scoperte scientifiche, e appare più convincente di qualcuno che quelle scoperte non le ha fatte o non le ha studiate sul campo, così uno studioso che imbraccia la macchina fotografica per percorrere le campagne e i boschi e gli acquitrini per illustrare dei “classici” della nostra cultura, sortisce un effetto di approfondimento e di immediata comprensione del volume che illustra», afferma Lorenzo Zichichi presidente della Casa Editrice Il Cigno GG Edizioni.

 «Ortensio Zecchino è stato questo, e, con grande umiltà, ad esempio si è recato a Margherita di Savoia o sul Mincio per fotografare ciò che serviva a rendere contemporanei e comprensibili i libri che conosce così bene».

«Ortensio Zecchino, con la maestria e la sensibilità che gli sono proprie, ha voluto corredare di immagini da lui stesso scattate alcuni passi scelti del De Arte venandi cum avibus.

[…] Ha ripreso le varie specie degli uccelli predatori nei loro diversi habitat, con scatti effettuati anche in Qatar e Giudea […].

Le foto, realizzate tutte in bianco e nero, vere e proprie opere d’arte […].

Un lavoro accurato e magnifico, che conferisce attualità ad una pratica venatoria antichissima, ma ancora oggi in voga e che mantiene intatti il suo valore e il suo fascino millenari» queste le parole del Professor Emmanuele F. M. Emanuele nei confronti dell’appassionata campagna fotografica di Ortensio Zecchino.

Saranno oltre 100 le fotografie esposte per entrambe le opere e saranno intercalate da passi dei suddetti classici che chioseranno gli scatti presenti in mostra.

Scheda Tecnica

Titolo:                                     “Ortensio Zecchino. Classici in fotografia. Georgiche di Virgilio e De Arte venandi cum avibus di Federico II”

Luogo:                                    Musei di San Salvatore in Lauro (piazza San Salvatore in Lauro, 15)

Organizzazione:                     Centro Studi dell’Opera di Umberto Mastroianni, Roma

In collaborazione con:           Il Cigno GG Edizioni, Roma

Con il sostegno di:                 Fondazione Cultura e Arte

Date:                                      28 marzo – 28 aprile 2019

Inaugurazione:                      27 marzo 2019, ore 19.00

Catalogo:                               “Il Cigno GG Edizioni”

Info:                                         Il Cigno GG Edizioni – 06 6865493 redazione@ilcigno.org

 Ufficio Stampa:                      Paolo Signorelli 3337509031  paolosigno@hotmail.it

Leggi anche:

https://unfotografoinprimafila.it/roma-palazzo-colonna-coffee-house-sotto-il-segno-dei-pesci-la-grecia-di-vittorio-camaiani/

https://unfotografoinprimafila.it/teatro-costanzi-i-coreografi-i-ballerini-e-noi-serata-philip-glass/