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Piazza Tevere a Filo d’Acqua.

Piazza Tevere a Filo d’Acqua. Presentato da Tevereterno e Fontana più Stella. Arte e Sostenibilità per ripensare il fiume della Città Eterna

L’11 maggio, i muraglioni lungo gli argini di Ponte Sisto si fanno grande schermo per il lavoro site-specific dell’artista Iginio De Luca. Piazza Tevere a Filo d’Acqua

Piazza Tevere a Filo d’Acqua, con Giorgio de Finis, Andreco, Sabrina Vedovotto, Pietro Gaglianò, Raffaella Bullo, Claudia Pecoraro, Saverio Teruzzi, Adriano Labucci, Nicolas Martino, Giulia Ghia e Flaminia Bonifaci

11 maggio 2024, ore 17.45 – ingresso gratuito. Piazza Tevere, lato Trastevere sotto ponte Sisto, Roma

Il Tevere come elemento identitario di Roma, della sua storia passata, presente e futura, l’11 maggio 2024 diventa protagonista di Piazza Tevere a Filo d’Acqua.

Giornata di talk e proiezioni sui muraglioni di Piazza Tevere – in corrispondenza del murales di Kentridge – per ripensare, attraverso l’arte, le forme dell’acqua e le sue risorse, dando la parola ad artisti, istituzioni, operatori del settore, per immaginare nuovi scenari di una capitale sostenibile, inclusiva e “a filo d’acqua”.

Un’occasione che unisce creatività e ambiente per riflettere sulla natura del fiume stesso, come un’infrastruttura che serpeggia, attraversa e divide la città in due, creando una rete di collegamento a più livelli: ambientale, geografico, amministrativo, sociale.

Piazza Tevere a Filo d’Acqua.
Piazza Tevere a Filo d’Acqua.

È proprio dall’acqua, infatti, che nasce Piazza Tevere a Filo d’Acqua evento che, insieme agli interventi di Flaminia Bonifaci (architetto), Andrea Conti (Andreco), Raffaella Bullo (Università Politecnica delle Marche), Giorgio De Finis (RIF- Museo delle Periferie), Claudia Pecoraro (museologa e curatrice),

Saverio Teruzzi (Cittàdellarte – Fondazione Pistoletto), Adriano Labucci (Assessore alla Transizione Ecologica, I Municipio Comune di Roma), Pietro Gaglianò, (critico d’arte), Sabrina Vedovotto (curatrice), Nicolas Martino (critico d’arte) e Giulia Ghia Assessore alla Cultura del Municipio I, ospita in anteprima la proiezione Tevere Expo di Iginio De Luca.

Opera visuale nata dall’omonimo progetto fotografico dell’artista, e proiettata al crepuscolo lungo gli argini, Tevere Expo racconta le condizioni di degrado ambientale in cui versa l’antico Albula per recuperare e restituire alla cittadinanza l’anima inconscia del fiume e – con esso – la nostra.

Le immagini del Tevere affisse nel contesto urbano, esondano metaforicamente in strada, salgono nello spazio pubblico come forma di denuncia poetica, facendo da specchio etico, pretesto simbolico ed estetico a valenza universale.

Coscienza, epifania di cambiamento ed evoluzione continua: il tempo scorre come l’acqua del fiume capitolino e con esso emerge forte e netta l’urgenza di riqualificare la zona e parallelamente una città intera.

L’opera visuale sintetizza così creativamente l’omonimo progetto dell’artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma, risultato tra i vincitori dell’avviso pubblico “Cantica21.

Italian Contemporary Art Everywhere”, promosso dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

La proiezione di Tevere Expo alle 20.30, è preceduta, alle 18.00, da due talk sul tema dell’acqua: il primo sulla sua centralità ambientale nella transizione ecologica e sulla sua interpretazione da parte dell’arte, il secondo sui contenuti estetici e critici dell’opera di Iginio De Luca.

Piazza Tevere a Filo d’Acqua.
Piazza Tevere a Filo d’Acqua.

Promotrici dell’iniziativa sono Fontana più Stella di Flamina Bonifaci e l’associazione Tevereterno, attiva sul territorio dal 2004, impegnata nel promuovere lo spazio tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini come una piazza dedicata all’arte contemporanea e luogo pubblico aperto alla cittadinanza.

“È possibile immaginare e realizzare una piazza sul Tevere, una piazza a filo d’acqua?” spiegano gli ideatori di Piazza Tevere a Filo d’Acqua.

“Siamo convinti di sì: l’abbiamo sperimentato con le panchine di Michelangelo Pistoletto nel progetto Terzo Paradiso a Piazza Tevere realizzato nell’ottobre 2023.

Il progetto Piazza Tevere a Filo d’Acqua, s’inserisce in questa prospettiva, con la proiezione del video di Iginio De Luca e gli incontri di riflessione previsti sugli aspetti ambientali ecologici e critici, vuole dimostrare, ancora una volta, che una piazza sull’acqua è un obiettivo perseguibile”.

Presieduta da Rosario Pavia, Tevereterno ha realizzato, nel corso degli anni, una pluralità di iniziative artistiche riscattando l’inerzia anonima dei muraglioni tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, prima con le grandi lupe di Kristin Jones e più recentemente con le figure di Triumphs and Laments di William Kentridge.

Tali installazioni hanno rivelato le potenzialità del luogo, la sua vocazione a divenire uno spazio per l’arte contemporanea, una vera piazza per animare e valorizzare il fiume, sostenendone la trasformazione in parco fluviale.

Non un parco tra i tanti, ma parco centrale della città.

Insieme a Tevereterno, a promuovere la proiezione di Tevere Expo di Iginio De Luca, è l’imprenditrice e architetta Flaminia Bonifaci con il suo Fontana più Stella: spazio e residenza che, attraverso l’arte e l’ospitalità, fa incontrare gli interventi artistici con la vocazione di condividere la scena culturale della città contribuendo a creare un senso di appartenenza, immaginando nuovi modi di stare nei territori ed agire la scena urbana.

Nato a Formia (LT) il 21 agosto 1966, diplomato in Pittura nel 1989 all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove attualmente insegna nel corso di Decorazione, Iginio De Luca è un artista poliedrico; è un musicista, un artista visivo, fa video, installazioni, performance.

Piazza Tevere a Filo d’Acqua.
Piazza Tevere a Filo d’Acqua.

Negli ultimi anni la sua poetica si è concentrata soprattutto sulla produzione di video, di immagini fotografiche, ma anche di quelli che lui definisce blitz.

Considerandoli a cavallo tra arte urbana e performance, l’artista compie azioni a volte sorvolando con aerei, altre proiettando immagini o scritte su edifici in rapidi raid notturni, altre ancora arrivando in luoghi con elementi di forte disturbo e impatto visivo, come cartelloni finto-elettorali.

 Ibridando etica ed estetica, tecnologia e azioni comportamentali, De Luca reclama l’interazione con l’ambiente e il pubblico, denunciando, tra ironia e impegno, la crisi di valori di questo nostro tempo.

Dal 2018 i blitz si evolvono in azioni meno politiche e più poetiche.

L’utilizzo di molteplici e differenti registri linguistici ha da sempre caratterizzato la sua progettualità e conseguentemente le scelte metodologiche ed operative, lasciando intendere che il denominatore comune è nella necessità di scardinare le certezze, di rompere i codici della formalizzazione espressiva, per tendere un tranello alla realtà, sorprendendola alle spalle.

Decodificare la trama della ragnatela che l’artista tesse, costruendo funambolici equilibri tra segni di natura diversa, è il compito del pubblico, chiamato a una partecipazione attiva da un’interrogazione che non può essere elusa.

Piazza Tevere a Filo d’Acqua è realizzata con il patrocinio del Municipio Roma I e con il supporto di Fontana più Stella, Tevereterno, Museo delle Periferie, Fondazione Pistoletto Cittadellarte Biella, Tevere Day, Accademia di Belle Arti di Frosinone.

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it
Valentina Pettinelli valentina.pettinelli@hf4.it +39.347.449.91.74

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Frosinone, Villa Comunale mostra “ReINCONTRI”.

Frosinone, Villa Comunale mostra “ReINCONTRI”. A Frosinone dal 6 Aprile – Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea

6 –13 Aprile 2024 presso la Villa Comunale di Frosinone in via Marco Tullio Cicerone 31

Da Sabato 6 Aprile a Sabato 13 Aprile 2024 a Frosinone, capitale del Ciociaria in arrivo una Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea di grande prestigio dal titolo ReINCONTRI”.

Mostra ideata e fortemente voluta dalla Dr.ssa Sylvia Irrazabal, project manager culturale da anni impegnata nella ricerca di nuovi linguaggi artistici e culturali che uniscano popoli e continenti in Europa come in America Latina.

Un appuntamento singolare e emozionante curato dall’illustre critico d’arte prof. Alfio Borghese.

Evento da non perdere per gli amanti dell’arte, attesi dal territorio ciociaro e da tutta la penisola per un Vernissage Evento il 6 Aprile alle ore 17.00 alla presenza del Sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli presso la Villa Comunale della capitale ciociara in Via Marco Tullio Cicerone 31.                                                

In mostra 17 Artisti europei e latino-americani per un progetto d’incontro e dialogo interculturale, che vede l’arte al centro della comunicazione tra popoli e culture diverse.

Artisti uruguayani, dominicani, cubani che si uniscono ad Artisti italiani e spagnoli in un dialogo artistico volto a generare incontri sempre nuovi e stimolanti.

Special Live Performance della cantante e artista Iris Pellegrini con sonorità e linguaggi musicali che accomunano le diverse culture latine ed europee.

Negli otto giorni di apertura della Mostra – tutti i giorni dalle ore 16 alle 19,30 – si potranno apprezzare le opere plastiche e scultoree provenienti da varie latitudini

Della Mostra ci parla Sylvia Irrazabal, project manager culturale, ideatrice dell’Evento:

Come nasce e che cosa rappresenta la mostra “Re-INCONTRI” in Ciociaria?

“L’idea di Mostra Collettiva Internazionale d’Arte Contemporanea alla Villa Comunale di Frosinone, intitolata Re-INCONTRI nasce da un esplicito invito del Sindaco Riccardo Mastrangeli da sempre impegnato a valorizzare la cultura e l’arte e a proporre ai sui cittadini e a tutto il territorio iniziative di successo. 

Il messaggio che abbiamo voluto mandare volto a valorizzare le occasioni di incontro e dialogo interculturale  tra artisti di differenti continenti e di diverse espressioni, esperienze e sperimentazioni artistiche è stato colto pienamente e apprezzato da Riccardo Mastrangeli già nella edizione romana della Mostra nel novembre scorso a Roma, che ne ha fortemente voluta la sua riedizione ciociara insieme al  curatore ed illustre critico d’arte prof. Alfio Borghese“.                         .                                                 

Cosa potrà essere maggiormente apprezzato di questo progetto artistico? 

“La Capitale Ciociara ed il suo ricco territorio sono una cornice splendida nella quale inserire questa Mostra collettiva Internazionale d’Arte Contemporanea “ReINCONTRI”, un ponte tra culture che dimostra come il territorio possa davvero essere uno strumento a disposizione della collettività per la creazione e l’implementazione di pratiche interculturali, dove tutti cittadini possono essere protagonisti nella valorizzazione della città, prendendosi cura di essa e contribuendo ad arricchirla, offrendo il proprio personale contributo. peculiare proprio perché dato anche dalle differenti origini, esperienze, competenze e sensibilità”.

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Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.

Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”. Roma. Dal 16 dicembre 2023 al 30 marzo 2024.. Studio e pratica delle tecniche espressive della Commedia dell’Arte.

La Commedia dell’Arte, una tradizione italiana conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

Torna dal 16 dicembre 2023 al Teatro Villa Pamphilj di Roma dove, fino a marzo, si svolgeranno quattro stage di alta formazione, tenuti dagrandi Maestri.

Maestri del calibro di Marco Luly, Stefano Perocco di Meduna, Mario Pirovano, Carlo Boso che guideranno gli allievi alla scoperta delle tecniche espressive di questa immortale forma di spettacolo.

La Commedia dell’Arte ha reso famosi attrici e attori italiani in molte piazze, corti, palazzi e teatri europei, soprattutto dal 16° al 18° secolo. La storia racconta che il 25 febbraio del 1545, presso un notaio nella città di Padova, sia stata costituita la prima compagnia professionale di attori.

Da allora, gli attori della Commedia dell’Arte hanno rivoluzionato il teatro facendolo diventare una vera e propria professione, un mestiere.

Le compagnie più prestigiose viaggiavano per l’Europa ed erano contese dalle grandi corti del tempo e dai teatri in occasione di feste ed importanti celebrazioni. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

I canovacci dei comici dell’arte ispirarono in seguito i più grandi autori teatrali come Shakespeare, Molière e Goldoni.

Sepolta, o meglio dormiente, per quasi due secoli, la Commedia dell’Arte è stata rivitalizzata dal Teatro del XX secolo. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.
Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.

La nuova vita ha prodotto nuove e molteplici forme di Commedia dell’Arte in Italia, in Europa e nel resto del mondo, facendone materia di studio in scuole, accademie e università dei cinque Continenti.

Lungi dall’essere una materia “arcaica”, la Commedia dell’Arte è tutt’ora una forma vitale di teatro ancora presente, almeno nelle sue caratteristiche principali, nel teatro e nel cinema. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

Come sottolinea Veronica Olmi, direttrice artistica del Teatro Villa Pamphilj:

“Siamo onorati di ospitare nuovamente, questi stage nel nostro Teatro-Centro di Orientamento ai Mestieri delle Arti e presidio culturale-artistico permanente nel cuore di Roma.

Gli anni passati, quando abbiamo iniziato a proporre e organizzare questi corsi di alta formazione – che rappresentano un’opportunità concreta per chi vuole studiare quest’Arte e intraprendere questo Mestiere – ci eravamo augurati che l’appuntamento potesse divenire ricorrente per la nostra città, e così è stato.

Oggi siamo felici di rappresentare, come Teatro Villa Pamphilj, il luogo di riferimento a Roma, per chi ama la Commedia dell’arte.”

Oltre ai quattro stage di alta formazione, completano il programma dedicato all’Arte e al mestiere della Commedia tre giorni dedicati agli spettacoli.

Sabato 30 dicembre ore 11.30, la Compagnia Teatrale Fo Rame presenta “Mistero Buffo”, lo spettacolo che ha cambiato la storia del teatro italiano, interpretato da Mario Pirovano, allievo ed erede artistico della coppia Dario Fo e Franca Rame, che da anni porta con successo i loro testi nei teatri di tutto il mondo. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

Dei tanti monologhi di Mistero Buffo portati in scena negli anni, Pirovano (definito da Dario e Franca “fabulatore di grande talento”) al Teatro Villa Pamphilj riproporrà alcuni fra quelli appartenenti alle primissime rappresentazioni e che, nel tempo, lo resero lo spettacolo famoso in tutto il mondo:

La nascita del giullare, La fame dello Zanni, Il primo miracolo di Gesù Bambino, Il miracolo di Lazzaro, Le nozze di Cana, Il Grammelot dell’avvocato inglese, Bonifacio VIII.

Il 10 febbraio 2024, tre spettacoli differenti. Si parte alle ore 11 con una produzione La Bottega dei Comici “Arlecchino Nouvelle Cuisine”, scritto e interpretato da Luca Gabos e Lorenza Sacchetto, per proseguire alle ore 12 con “Pulcinella alle crociate”, scritto, diretto e interpretato da Federico Moschetti (Produzione Teatro Origine ETS) e concludere alle ore 15 con Valentina Conti e Federico Moschetti in “Don Quixote a spasso per la Mancha”, una produzione Teatro Origine ETS10. Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”

Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.
Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.

Il 25 febbraio dalle ore 14 la “Giornata Palcoscenico aperto” dedicata a candidati Under 35, che verranno selezionati per esibirsi con monologhi o dialoghi a 2 o 3 partecipanti.

La migliore attrice o il miglior attore riceverà in premio una borsa di studio del valore di 800 euro per partecipare gratuitamente allo Stage Internazionale di Commedia Dell’Arte, da Versailles a Venezia l’Europa in Maschera, che si svolgerà in Francia e in Italia dal 26 Agosto al 22 Settembre 2024.

Lo stage è diretto dal maestro Carlo Boso.

Il Teatro Villa Pamphilj, con la direzione artistica di Veronica Olmi, è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura.

Per informazioni e prenotazioni: Teatro Villa Pamphilj   

largo 3 giugno 1849 | 00164 Roma
(ingresso Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a)

Orari segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18

tel 06 5814176   – scuderieteatrali@gmail.com  

Calendario degli stage

Sabato 16 e domenica 17 dicembre, dalle 10 alle 16

LABORATORIO TEORICO-PRATICO DI COMMEDIA DELL’ARTE

Stage pratico di Commedia Dell’Arte condotto da Marco Luly.

Durata: 2 giorni

Orario: Dalle 10:00 alle 16:00 (con mezz’ora di pausa pranzo; consigliamo pranzo al sacco)

Partecipanti: minimo 6- massimo 16 allievi

Costo: 90,00 euro.

Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.
Teatro Villa Pamphilj “L’Arte e il mestiere della Commedia”.

Il Laboratorio si articolerà in due giornate.

La prima giornata, dopo una introduzione dell’argomento Commedia dell’Arte, vedrà una fase di riscaldamento seguita poi dagli esercizi pratici sul “corpo quotidiano ed extraquotidiano” e su “azione e reazione”, dallo studio delle tecniche e delle relazioni che si creano in scena, per arrivare poi all’ uso della maschera e all’ improvvisazione.

La seconda giornata vedrà ancora una parte dedicata al riscaldamento, alle tecniche di base, all’ uso della maschera e all’ improvvisazione.

Si passerà poi alla presentazione teorico/pratica dei principali personaggi in maschera e si cominceranno a creare e a spiegare le relazioni tra tecniche teatrali e rappresentazione, personaggi, tipi fissi, canovacci e lazzi.

La parte finale delle due giornate sarà sempre dedicata alla discussione sul lavoro svolto, sulla storia e sulle principali caratteristiche della Commedia dell’Arte, inclusa una sessione finale di domande/risposte.

Dal 18 al 22 Dicembre 2023

IL MASCHERAIO

Laboratorio di costruzione della maschera in cuoio tenuto da Stefano Perocco di Meduna.

Durata: 5 giorni

Orario: Dalle 10:00 alle 17:00 (con un’ora di pausa pranzo)

Partecipanti: minimo 8 massimo 16 allievi.

Costo: 270,00 euro

PROGRAMMA. Cenni teorici sulla maschera. Lavoro di battitura e modellazione della pelle su calco in legno.

Rifinitura e decorazione della maschera in cuoio.

Durante il laboratorio, partendo da matrici di riferimento, attraverso l’uso di tecniche e utensili della tradizione, ogni partecipante realizzerà, sotto la guida del Maestro Stefano Perocco di Meduna, una delle tipiche maschere di Commedia dell’Arte.

Il programma del corso prevede elementi di storia della Commedia dell’Arte e dei caratteri distintivi dei suoi personaggi, studio di morfologia umana e animale, la spiegazione delle tecniche e degli strumenti necessari per la realizzazione della maschera, scultura del legno e lavorazione del cuoio.

Attrezzi e materiali per realizzare la maschera in cuoio verranno forniti dal Maestro. Al termine del laboratorio le maschere realizzate rimarranno agli allievi.

Giovedì 28 e venerdì 29 dicembre, dalle 10 alle 17.30

IL TEATRO VIVO DI DARIO FO E FRANCA RAME. “GESTUALITÀ, FISICITÀ, VOCALITÀ”

Stage di Commedia Dell’Arte condotto da Mario Pirovano.

Durata: 2 giorni

Orario: Dalle 10:00 alle 17:30 (con un’ora e mezza di pausa pranzo)

Partecipanti: minimo 10 – massimo 20 allievi

Costo: 120,00 euro.

PROGRAMMA.
– La potenza della voce, questa sconosciuta

– Il corpo come una marionetta, le incredibili ed infinite possibilità del nostro “corpo fisico.”

– Come superare la fatidica quarta fila.

– Riempire il palcoscenico solo con la propria presenza.

– Il gesto, la voce, trasformate in maschera

Dal 26 al 30 marzo 2024

L’ARTE DELLA COMMEDIA

Stage di Commedia dell’Arte tenuto da Carlo Boso.

Durata: 5 giorni.

Orario: Dalle 10:00 alle 17:00

Partecipanti: minimo 10 – massimo 18 allievi.

Costo: 200,00 euro

PROGRAMMA. Introduzione storica sulla Commedia dell’Arte. Principi di drammaturgia. Il corpo nello spazio scenico.

La voce come veicolo dell’emozione. Studio e pratica delle tecniche espressive della maschera.

Attitudini dei tipi della Commedia. Tecniche espressive della Commedia dell’Arte. Improvvisazioni. 

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Carrara Città Creativa Unesco

Carrara Città Creativa Unesco Con Yourban 2030. Artigianato, Arte e Rigenerazione urbana lancia la sua mission guardando all’Agenda2030 verso The Laboratory of the Future

Arte, rigenerazione urbana ma anche creatività, inclusione, educazione all’accoglienza: sono queste le parole chiave di Carrara Città Creativa UNESCO – membro di UNESCO Creative Cities Network (UCCN) – che con la no profit Yourban2030, Maura Crudeli e Veronica De Angelis, lancia la sua sfida guardando all’Agenda2030.

Carrara Città Creativa Unesco. Nato nel 2004, l’UNESCO Creative Cities Network (UCCN) mira a rafforzare la cooperazione con e tra le città che hanno riconosciuto la creatività come fattore strategico di sviluppo sostenibile. 

Le Città Creative UNESCO sono luoghi dell’interazione, in cui la creatività è riconosciuta come leva per la crescita e il pieno sviluppo del potenziale di innovazione.

Il binomio artigianato e creatività, rappresenta il fondamento del made in Italy; è così che nel 2017 Carrara è stata designata UCC nel Craft & Folk Art e nel 2022 il Creativity Forum ha portato alla stesura della Carta di Carrara sull’arte e l’artigianato come strumenti per lo sviluppo urbano sostenibile.

Una carta d’elezione, nata con l’obiettivo di tracciare una road map sullo sviluppo sostenibile dei centri storici, in grado di attivare, attraverso l’arte e l’artigianato, nuove modalità di rigenerazione, che sia un esempio per ogni città che voglia intraprendere questo percorso.

Ad aprile 2023, il Comune di Carrara decide di fare un passo in più e affidare il coordinamento di Carrara Città Creativa UNESCO a una realtà che, nata in Italia e poi affermatasi su scala internazionale, è stata tra le prime a far incontrare arte e sostenibilità, non solo come sensibilizzazione ma anche come intervento concreto: la no profit femminile Yourban2030, nella persona di Maura Crudeli.

In agenda, non solo lo sviluppo del network internazionale e delle best practices UNESCO, ma anche la partecipazione della rete alla Biennale dell’Architettura di Venezia con The Laboratory of the Future.

“Questa scelta va nella direzione di rafforzare l’impegno di Carrara nella rete delle Città creative Unesco dove abbiamo già mantenuto i nostri ruoli tanto a livello nazionale che internazionale” sottolinea l’assessore alla Cultura Gea Dazzi.

“Adesso ad affiancarci in tutto questo percorso ci saranno Yourban 2030 e Maura Crudeli, una professionista seria e competente che siamo sicuri saprà svolgere al meglio il compito che le è stato affidato”.

“Come Yourban 2030 ci ispiriamo all’Agenda 2030 e ai suoi 17 obiettivi che si pongono una serie di traguardi da raggiungere sui temi della sostenibilità, non soltanto ambientale, ma anche sociale e culturale – spiega Maura Crudeli -. 

La no profit nasce proprio con la missione di accrescere la consapevolezza intorno ai temi dell’Agenda 2030 usando l’arte e la creatività come strumenti principe e andando alla ricerca di innovazioni tecnologiche green per creare poi dei connubi tra arte, tecnologia e sostenibilità e attivare processi di riqualificazione e rigenerazione urbana.

A Carrara, assieme agli assessorati alla Cultura, al Turismo e al Commercio dobbiamo attivare processi virtuosi tra la creatività e lo sviluppo economico e sostenibile del suo centro storico, dobbiamo comunicare a questa città l’importanza di far parte di un network internazionale dove gli artisti e gli artigiani possono essere i protagonisti della trasformazione sociale di questo territorio e creare ponti di interconnessione e di scambio continuativo tra tutte le città creative Unesco.

Carrara Città Creativa Unesco

Promuovere un’idea di città orizzontale, avere un approccio ecologico e sistemico alla società, favorire l’intersettorialità, accogliere nuovi modelli di lavoro e produzione, sottolineare la centralità dell’arte e dell’artigianato all’interno di una città-laboratorio come Carrara, mappare i luoghi del saper fare, incrementare la trasmissione e l’apprendimento della cultura materiale, lavorare su creatività, inclusione, educazione all’accoglienza.

Sono queste le linee guida della Carta di Carrara sull’arte e l’artigianato elaborata e sottoscritta dalla rete italiana Città Creativa Unesco nel 2022 a cui mi ispirerò per portare avanti il mio lavoro di focal point”.

La Rete delle Città Creative UNESCO è stata istituita nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo sostenibile.

Nel 2022 la rete mondiale conta 295 città che operano in 7 campi creativi o cluster: Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia e Cinema. Tutte le Città Creative sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. In quanto tali, le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Carrara Città Creativa Unesco
Carrara Città Creativa Unesco

In Italia UNESCO ha designato 13 Città Creative: Como, Biella, Carrara e Fabriano (Artigianato e Arte Popolare), Alba, Bergamo e Parma (Gastronomia), Bologna e Pesaro (Musica), Roma (Cinema), Torino (Design), Milano (Letteratura) e Modena (Media Arts).

Maura Crudeli è laureata in Sociologia alla Sapienza di Roma, ha conseguito un Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani e ha continuato la sua formazione nel mondo della comunicazione sociale e multimediale con una scuola di Documentario a Roma e un corso di specializzazione in Cooperazione e Sviluppo a Madrid.

Da anni lavora per diverse realtà pubbliche e private italiane e internazionali, come responsabile di progetti, eventi e campagne di comunicazione legate ai temi dell’ambiente, dell’arte, della salute pubblica e dei diritti umani.

Dal 2006 al 2008 è stata portavoce del Vice Ministro agli Affari esteri Franco Danieli alla Farnesina e dal 2013 è Presidente della Onlus Aiea, Associazione Italiana Esposti Amianto.

Nata a Roma su iniziativa di Veronica De Angelis, anche inserita tra le 10 donne Green dell’anno nel 2020, e approdata negli USA grazie a Frank Ferrante della Ferrante Law Firm, Yourban2030 ha esteso a livello globale la sua mission: portare avanti e promuovere progetti di rigenerazione urbana, attraverso l’arte.

La non profit Yourban2030 si ispira ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nel 2018 ha promosso e realizzato il primo murales green d’Europa, Hunting Pollution; nel 2020 ha unito 90 street artist da tutto il mondo per la campagna Color4Action, raccolta fondi per la lotta globale all’emergenza covid; è stata capofila della cordata internazionale per il primo murales green a tema LGBT+ di 250 mq a Roma

Outside In; nel 2021 ha lanciato il primo murales mangia-smog dei Paesi Bassi, Diversity in Bureaucracy, ad Amsterdam; ha promosso la monumentale opera dello street Artist Carlos Atoche per la ricerca contro il tumore al seno, e la riqualificazione urbana dei palazzi popolari di Tor Bella Monaca con Sotto la Superficie, omaggio alla biodiversità dei mari.

Carrara Città Creativa Unesco
Carrara Città Creativa Unesco

A marzo 2022 ha lanciato il suo primo progetto editoriale, IRAE, inaugurato il murales Unlockthechange a Napoli per i 30 anni dalla messa al bando dell’amianto e a giugno 2022 Mela Mundi.

Promosso da Yourban2030 e realizzato da Graffiti for Smart City in occasione della prima edizione di Vision2030, alla fine del 2022 nasce IRAE – Ultimate Landscapes, primo green smart wall sonoro d’Italia.

Si tratta di un mosaico digitale in bioresina realizzato sui muri della stazione di Noto (SR) capitale del barocco.Il murales racconta lo scioglimento dei ghiacciai, attraverso il suono e l’immagine.

A Carrara, sulla Scalinata Monterosso, Yourban2030 ha dato vita al primo eco-murales multimediale d’Italia dedicato alla importanza delle api nell’ecosistema ed è protagonista a New York, presso l’High School of Art and Design della Zero Emissioni Day.

Info: web.comune.carrara.ms.itwww.yourban2030.org

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12
Valentina Pettinelli press@hf4.it 347.449.91.74

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L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Roma: arte e solidarietà, mercoledì 12 ottobre 2022 Villa Miani. L’opera Ab Ovo primo premio del Charity Dinner in occasione del Festival del Cinema di Roma 2022

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Arte e solidarietà. Un sodalizio perfetto che si consuma mercoledì 12 ottobre 2022 presso gli eleganti saloni di Villa Miani in occasione del Charity Dinner – diretto, anche quest’anno, da Tiziana Rocca in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma – a sostegno della Croce Rossa Italiana.

In occasione del consueto appuntamento di raccolta fondi che si tiene ogni anno durante la settimana capitolina dedicata al cinema italiano ed internazionale, la poliedrica artista contemporanea Camilla Ancilotto – assieme alla rinomata ditta Poignée Art, che celebra in ottobre il suo 55° anno di attività – dona una sua opera di grande prestigio, un unicum artistico quale primo premio della lotteria di beneficienza.

La scultura, selezionata dagli organizzatori come primo premio della serata – è concepita specificamente dalla Ancilotto per l’esclusivo evento di solidarietà: si tratta di una preziosa scultura ovoidalerealizzata in bronzo, con un inserto cuoriforme di un vivace rosso pulsante.

Ho progetto l’opera pensando all’incessante attività della Croce Rossa quotidianamente impegnata a fronteggiare le emergenze sanitarie internazionali” – afferma l’artista – “Il palese riferimento dell’opera al simbolo primario dell’uovo, da sempre legato ai miti di creazione dell’universo, sottintende la rinascita ed il rinnovamento”.

L’opera bronzea di Ancilotto invita il fruitore a specchiarsi e, traendo ispirazione dal racconto di Ovidio, a (ri)conoscere sé stesso nella superficie riflettente, andando oltre l’abbaglio della componente narcisistica ed egocentrica: l’altruismo e l’abnegazione dei volontari della Croce Rossa è difatti il tratto che il lavoro vuole omaggiare con “brillante” entusiasmo; il vibrante cuore scarlatto intende ricollegarsi idealmente all’intensa cromia della croce che campeggia nell’emblema dell’Ente ed alla grande passione di coloro che mettono la loro esistenza a disposizione degli altri.

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Il pregevole manufatto – prodotto dell’azienda romana Poignée, vera e propria fabrique créative che vanta un’elevata expertise artigianale nel combinare materiali di eccellente qualità e processi innovativi, porta in sé i valori più profondi che muovono la solidarietà umana veicolando al contempo le istanze dell’arte contemporanea.

www.camillaancilotto.com

per Camilla Ancilotto – Ufficio Stampa Emilio Sturla Furnò

+39 3404050400 – info@emiliosturlafurno.it

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana
L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

Biografia

Camilla Ancilotto nasce a Roma, città dove vive e lavora.  

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Nel 1999 consegue il Master of Fine Arts alla New York Academy of Art. La sua prima produzione pitto-scultorea è caratterizzata da una ricerca sulle figurazioni multiple interattive, realizzate grazie a parallelepipedi rotanti.

Nel 2012 l’opera monumentale “Original Sin” entra a far parte della collezione permanente di sculture del Wolfson Campus (Miami Dade College). Nel 2013 è tra gli artisti selezionati per la 55.

Esposizione Internazionale di Arte della Biennale di Venezia con “Deposizione”. Il 2017 è l’anno in cui la Ancilotto approda alla realizzazione di opere policrome scomponibili ispirate all’antico rompicapo cinese “Tangram”: con questo nuovo ciclo, dal titolo “Ab Ovo”, è protagonista del celebre Festival dei Due Mondi di Spoleto con la mostra personale “Mutaforma” presso Palazzo Collicola Arti Visive – Museo Carandente.

Nel 2018 prende parte alla BIAS – Manifesta 12 (Palermo) e al Premio Van Gogh – International Art Exhibition (Monreale), dove ottiene il riconoscimento per “l’opera più innovativa” con Katharsis.

A ottobre è tra gli artisti invitati a far parte dell’innovativo progetto “Atelier di MACRO ASILO” organizzato presso il Museo d’Arte Contemporanea di Roma.

Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 la Ancilotto torna ad esporre le sue Ab Ovo al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese in occasione della mostra “Unforgettable Childhood”, curata da Ermanno Tedeschi e promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale in collaborazione con l’Ambasciata di Israele in Italia.

Dal luglio del 2021, con la tela “Lucchetti del cuore” collocata nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles, è fiera ambasciatrice dell’arte italiana in Belgio. Rappresentata dalla Talk Gallery di Bruxelles, nel mese di novembre prende parte con le sue imponenti Ab Ovo policrome alla prima edizione della fiera internazionale di Arte moderna e contemporanea “Roma Arte in Nuvola 2021”, contribuendo in maniera decisiva all’assegnazione del “Premio Young” alla giovane galleria belga quale migliore galleria “under 5”.

Nel mese di dicembre dello stesso anno, in occasione della mostra “Giocare a regola d’arte” (curata da Paolo Giulierini ed Ermanno Tedeschi) presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’artista presenta l’installazione “Ab Ovo: Conglio, Gallina, Ippocampo” e l’opera interattiva “Sebastiano”.

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana. Ancora a dicembre, con la mostra itinerante “Bim Bum Bam – Art and Toys” (curata da Ermanno Tedeschi e Nirit Dahan), le opere ispirate al Tangram approdano in Israele, esposte negli spazi del Negev Museum of Art di Be’er Sheva.

Il 2021 si contraddistingue altresì per due importanti acquisizioni: due sculture Ab Ovo in acciaio lucidato a specchio trovano collocazione permanente presso la prestigiosa sede del Museo Nazionale di Ravenna (Sala dell’Arte Contemporanea) e nella collezione privata di Arte moderna e Contemporanea della Banca Patrimoni Sella.

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana
L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

Mostre Personali di Camilla Ancilotto

2021 Orizzonti Cromatici, Ile de Cavallo Corsica (FR)

2021 Allegorie Palazzo Ruspoli, Roma

2017 Mutaforma, Museo Carandente, Spoleto 

2012 In fieri, Camera Dei Deputati – Complesso di Vicolo Valdina, Roma

Original Sin, Freedom Tower Museum- Miami Dade College, Miami 2011 Original Sin, Ca’ d’Oro Art Gallery, Miami 

2010 Metamorfosi, Chiostro del Bramante, Roma 

2008 Galleria d’Arte Davico, Torino 

2003 Dipinti recenti, Galleria Cà d’Oro, Roma

Mostre Collettive 

2022 Art Basel Miami (dicembre)

2021 Negev Museum, Tel Aviv.

2021 Museo Archeologico Nazionale, Napoli

2021 Arte in Fiera, Convention Center La Nuvola, Roma

2021 Triennale di Roma, Palazzo Borghese, Roma

2020 BIAS Biennale Internazionale Di Arte Sacra Museo Regionale, Messina 2019 Museo Carlo Bilotti, Roma

2019 BIM BUM BAM Complesso Monumentale dello Steri, Palermo

2019 Premio Sulmona, Museo Civico Diocesano, Sulmona 

2019 MACRO ASILO Museo di Arte Contemporanea di Roma 2019 Castel dell’Ovo, Napoli

2019 Museo del Giocattolo, Zagarolo

2019 LA Art Show, The Culver Hotel 

2018 Premio Sulmona, Museo Civico Diocesano, Sulmona 2018 Unforgettable Childhood, Museo Nazionale di Ravenna 2018 Oasi, Chiesa di Sant Agostino, Pinerolo 

Art Rooms Fair International contest, Roma 

2017 Io Sono Qui, Museo MACRO Testaccio, Roma 

2017 Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, Complesso Monumentale del Vittoriano, Roma 

2016 Era perduto ed è stato ritrovato, Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano, Vigevano (PV)

In Arte Belzebù, Complesso dei Dioscuri al Quirinale, Roma

2015 Expo Arte Italiana, Villa Bagatti Valsecchi, Varedo (MB)

Amsterdam International Art Fair, Amsterdam 

2014 Ad Artem, Museo Fondazione Venanzo Crocetti, Roma

2013 Esposizione Internazionale d’Arte, la Biennale di Venezia 

L’Arte di Camilla Ancilotto per Croce Rossa Italiana

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Teatro Mancinelli Orvieto “Moda, Arte, Cultura, Danza”,

Teatro Mancinelli Orvieto “Moda, Arte, Cultura, Danza”, nella prima edizione della kermesse promossa da TOOitaly che racconta le eccellenze del territorio tra green, trend e gusto


Teatro Mancinelli Orvieto “Moda, Arte, Cultura, Danza”. Con il patrocinio del Comune di Orvieto, in collaborazione con Meffi Hair Style, Roberta Porpori Estetica ed il sostegno della Famiglia Cotarella,

Teatro Mancinelli Orvieto “Moda, Arte, Cultura, Danza”. l’evento raccoglie fondi in favore dell’Associazione Accoglienza e Solidarietà

Domenica 28 Novembre 2021 ore 18.00 Teatro Mancinelli – Corso Cavour 122 – ORVIETO

Teatro Mancinelli Orvieto “Moda, Arte, Cultura, Danza”,
Teatro Mancinelli Orvieto “Moda, Arte, Cultura, Danza”,

Umbria da scoprire tra moda green e gusto quella proposta nella prima edizione di MODARTE Orvieto che si tiene domenica 28 novembre 2021 – alle ore 18.00 – presso lo storico Teatro Mancinelli di Orvieto, antichissima città adagiata sulla rupe di tufo affacciata sulla valle del fiume Paglia, nel cuore dell’Umbria.

Una miscellanea di arte, moda, cultura, danza e sapori del territorio” – spiegano gli organizzatori – “creata per raccontare le eccellenze orvietane e la caparbietà di molte realtà aziendali mosse da una visione ecosostenibile della produzione.

Mai così importante la necessità di dedicare l’attenzione verso il mondo green a causa della pandemia che ha portato ad un nuovo modo di vivere, tra frazionamento e lontananza.

Teatro Mancinelli Orvieto “Moda, Arte, Cultura, Danza”,
Teatro Mancinelli Orvieto “Moda, Arte, Cultura, Danza”,

Per una vera ripartenza è fondamentale prendere coscienza di un nuovo percorso da intraprendere, una vera e propria opportunità per tutelare l’ambiente”.

Il progetto – che gode del patrocinio del Comune di Orvieto – nasce dal sodalizio tra alcune aziende locali appartenenti al mondo della moda e dell’immagine – TOOitaly, Meffi Hair Style e Roberta Porpori Estetica – e del gusto a Famiglia Cotarella, che opera nel settore del vino.

Presenta l’evento Emilio Sturla Furnò.

Non solo. Lo scopo della prima edizione di Modarte è anche un invito a riflettere su una tematica tristemente quotidiana: la violenza contro le donne, spesso impossibilitate a farsi ascoltare ed aiutare.

Da qui l’idea di devolvere il ricavato della manifestazione all’associazione Accoglienza e Solidarietà, onlus che opera da anni sul territorio proprio in favore della salvaguardia delle donne in difficoltà.

Teatro Mancinelli Orvieto “Moda, Arte, Cultura, Danza”,
Teatro Mancinelli Orvieto “Moda, Arte, Cultura, Danza”,

Uno spettacolo poliedrico arricchito dal Corteo delle DameAssociazione Lea Pacini che fa parte del Corte Storico di Orvieto.

Innovazione e attenzione per l’ecosostenibilità sfilano nella passerella creata ad hoc nell’antico teatro dallo stile neoclassico, gioiello prezioso nel cuore del borgo umbro, simbolo di cultura e resilienza, dopo la lunga chiusura dovuta alla pandemia.

Il teatro Mancinelli di Orvieto” – sottolineano gli organizzatori – “incarna in pieno lo spirito di cambiamento attraverso una performance con cui Orvieto si fa capofila di un importante messaggio di cambiamento, innovazione, inclusione e collaborazione tra realtà diverse. 

La moda si fonde con l’arte nel défilè intervallato da momenti di danza e musica dal vivo”.

Sostengono l’evento: Fidapa Orvieto, CNA Umbria, Cassa di Risparmio di Orvieto, Mira Orvieto, GFX Security e It Service, Orma Srl Orvieto, Bio’s Cosmetica, Belief.

Partecipano al progetto: Alice’s, Ikebana Orvieto, Gaia Pietrella, Francesco Perquoti, Orvieto Città del Gusto e dell’Arte, Sistema Museo. Media partner Ymagency.

Organizzazione ed Accrediti

Ciro Schiaroli  +39 3383802703 modarte@tooitaly.it

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Patrick Zaki la voce di Amnesty International Italia.

Patrick Zaki la voce di Amnesty International Italia. La musica e l’arte per Patrick


Patrick Zaki la voce di Amnesty International Italia. Il 2 ottobre al Mei di Faenza un evento con Roy Paci, H.E.R., Blindur e Allafineguglielmo.

Patrick Zaki la voce di Amnesty International Italia. Un evento per il rilascio dello studente egiziano.

Dopo il grande successo della maratona musicale on line per Patrick Zaki, realizzata l’8 febbraio, ad un anno dalla sua carcerazione, ora, a ormai venti mesi, Amnesty International Italia, MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti Voci per la Libertà tornano ad accendere i riflettori.

Riflettori accesi sullo studente egiziano con un nuovo evento, previsto per sabato 2 ottobre, in occasione del MEI di Faenza: “Voci X Patrick – La musica e l’arte per Patrick Zaki”.

Patrick Zaki la voce di Amnesty International Italia.
Patrick Zaki la voce di Amnesty International Italia.

Sarà l’occasione per tornare a chiedere l’immediato rilascio dello studente egiziano, che è detenuto come prigioniero di coscienza a causa del suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

L’appuntamento, in programma dalle 15 alla Galleria del Voltone della Molinella, nel centro storico, sarà accompagnato da una mostra con i 10 poster vincitori di “Free Patrick Zaki: prisoner of conscience”, l’edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”.

Ci saranno interventi di Giordano Sangiorgi, patron del MEI, Rita Monticelli, coordinatrice del Master Gemma all’Università di Bologna, Michela Montevecchi, senatrice della commissione diritti umani, Iustina Mocanu di Amnesty International Gruppo universitario Bologna e Roy Paci vincitore del Premio Amnesty 2019 nella sezione Big. A coordinare sarà Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà.

Durate l’incontro ci sarà spazio per i set acustici di Blindur, H.E.R. Allafineguglielmo e verrà proiettato il video report del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty 2021”, dedicato a Zaki e realizzato da Andrea Artax Artosi.

In serata, Blindur si esibirà in Piazza Nenni in qualità di vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione emergenti, a Voci per la Libertà 2021.

Dicono i promotori: “È il momento di farci sentire compatti e più determinati che mai. Patrick Zaki deve tornare ai suoi studi a Bologna.

Patrick Zaki è un prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

Dedichiamo questa iniziativa a tutti i prigionieri di coscienza che sono stati rapiti, torturati, scomparsi e detenuti illegalmente.

E a tutte quelle giovani donne e uomini che viaggiano per il mondo per studiare, ricercare, condividere e costruire una società migliore.”

Gli artisti coinvolti

Blindur: Dal 2014 ha collezionato più di 400 concerti tra tra Italia, Europa e USA, prendendo parte ad importanti festival internazionali.

Nel 2021 vince il Premio Amnesty International Italia nella sezione emergenti con il brano “3000x”

H.E.R.: Artista poliedrica, violinista, compositrice, attrice, performer, l’anno scorso è stata la vincitrice assoluta del Premio Amnesty nella sezione emergenti con il brano “Il mondo non cambia mai” dedicando la vittoria proprio a Patrick Zaki.

Allafineguglielmo: Spatola Guglielmo, in arte Allafineguglielmo, cantautore, classe ’97, una penna pungente ed ironica accompagnata da una voce disegnata per le melodie indie. Presenta “Cairo”, brano dedicato a Patrick Zaki.

Patrick Zaki: cronologia degli eventi

Patrick George Zaki, attivista e ricercatore egiziano, si trova dal 7 febbraio 2020 in detenzione preventiva fino a data da destinarsi.

È un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki, studente egiziano del Gemma (Master Erasmus Mundus che si occupa di “Women’s and Gender Studies”) dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, viene fermato all’Aeroporto del Cairo, appena atterrato con un volo proveniente dall’Italia.

Nel suo paese avrebbe dovuto trascorrere solo una vacanza in compagnia dei suoi cari in una breve pausa accademica. E invece è iniziato l’incubo.

Dopo diverse ore di sparizione forzata, ricompare il giorno dopo, 8 febbraio, di fronte alla procura della città di Mansura per la convalida dell’arresto.

Il mandato di cattura contiene le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.

Dopo estenuanti rinvii, le prime due udienze del processo si tengono però solo a luglio. Nella seconda, quella di domenica 26, il giovane studente – visibilmente dimagrito – incontra i suoi avvocati per la prima volta dal 7 marzo.

Il 25 agosto 2020, sempre per la prima volta da marzo, vede sua madre, per un breve colloquio.

Il 7 dicembre il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del tribunale del Cairo annuncia il rinnovo per 45 giorni della custodia cautelare.

Il 19 dicembre Patrick incontra nuovamente la madre nel carcere di Tora. «Sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui e mi deprimo a ogni tappa dell’anno accademico mentre sono qui invece che con i miei amici a Bologna», le racconta.

In questi mesi la famiglia ha ricevuto solo due brevi lettere a fronte delle almeno 20 che il ragazzo aveva scritto e inviato.

A causa della diffusione del Covid-19 anche in Egitto per Patrick, così come per altre decine di migliaia di detenuti egiziani, le preoccupazioni legate all’emergenza sanitaria sono fortissime.

Dopo più di un anno e mezzo di detenzione Patrick Zaki sarà processato per aver denunciato le violazioni dei diritti umani in Egitto. Basterebbe questo a far temere per la sorte dello studente egiziano: dopo oltre 500 giorni di carcere, senza la possibilità di verificarne lo stato di salute, ora comincia un processo che potrebbe concludersi con una condanna a 5 anni.

Ufficio Stampa: Monferr’Autore

monferrautore@gmail.com

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Mario Russo, Amore per la Sardegna

Mario Russo. Le opere del maestro, selezionate dalla figlia l’attrice Adriana Russo, in mostra con una dedica speciale all’isola recentemente colpita dai nuovi contagi del Covid.


Mario Russo. Parte del ricavato a sostegno dei giovani pittori dell’Accademia d’Arte nel comune di Arzachena, in provincia di Sassari.

Mario Russo e il suo grande amore per la Sardegna saranno al centro di una mostra, “L’estate sta finendo”, ideata dalla figlia Adriana, in memoria dell’artista di chiara fama mondiale.

Mario Russo ha dedicato la sua vita all’arte, in programma dal 25 al 30 settembre presso la Galleria Internazionale Area Contesa Arte in via Margutta a Roma (Via Margutta 90).

Per  anni protagonista della scena contemporanea il pittore, nato a Napoli, nel quartiere  Fuorigrotta, amava molto la città che gli ha dato i natali  e che ha avuto una forte influenza sulle sue opere.

Tra le sue passioni vi era anche la Sardegna con quel mare limpido e trasparente, i paesaggi mozzafiato ed i profumi tipici della macchia mediterranea.

Nel 1970, incantato da tale bellezza, l’artista decise di trasferirsi sull’isola per un lungo periodo di tempo ed iniziò a dipingere paesaggi marini.

La maggior parte dei quali aventi per oggetto proprio le coste della Sardegna, regione recentemente colpita dalla nuova ondata dei contagi per il Covid. 

A ricordarlo sarà l’attrice Adriana Russo, ideatrice della mostra insieme al critico Alfio Borghese e alle galleriste Tina e Teresa Zurlo, con una madrina speciale, l’attrice Raffaella Di Caprio.

La mostra sarà inaugata il 26 settembre ore 18.00 alla presenza di personaggi della cultura, dell’arte e dello spettacolo (nel rispetto delle misure di sicurezza per il Covid).

Nel corso della sua carriera Mario Russo ha espresso il suo stile inconfondibile anche attraverso numerose tele raffiguranti le figure femminili, con la loro grazia ed eleganza.

Non mancano quelle ispirate ai celebri personaggi del cinema, provenienti da uno studio attento e accurato effettuato sui personaggi Felliniani, esposti anche al Palazzo Ducale di Mantova.

Nel 2011 anche il Vittoriano ha dedicato una grande mostra all’artista.

In occasione della tappa romana della mostra una parte del ricavato sarà devoluto in favore dei giovani pittori dell’Accademia Arte Arzachena (località in provincia di Sassari).

Giovani pittori nello specifico alla sezione arte figurativa, che si occupa di fornire un valido punto di riferimento ai giovani interessati a seguire le orme dell’arte.

25 – 30 SETTEMBRE GALLERIA AREA CONTESA ARTE ROMA 

Federica Rinaudo
Giornalista
Ufficio stampa e comunicazione
Mobile +39 327 7851570
www.federicarinaudo.it

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“Free – Liberi” Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia

“Free – Liberi” un grande successo alla 77esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia


“Free – Liberi” Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Special Guests per l’inaugurazione della GAM, Galleria D’Arte Moderna, alcuni protagonisti della pellicola.

“Free – Liberi”. Lo scorso 7 settembre, alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è stato presentato l’ultimo lungometraggio di Fabrizio Maria Cortese “Free – Liberi”.

“Free – Liberi”. Il film, per la ripartenza dell’industria cinema dopo il lookdown, vuole riportare gli spettatori nelle sale cinematografiche, dando loro un messaggio di speranza, una spinta emozionale per non smettere mai di sognare, a qualsiasi età.

Una straordinaria pillola di fiducia e positività.

La pellicola racconta l’avventura di cinque ospiti di una casa di riposo che, annoiati dalla vita quotidiana e delusi per il distacco dei loro affetti più cari, decidono di partire dal Lazio per un viaggio on the road, con destinazione la straordinaria Puglia.

Essi, nonostante la non più giovane età, vogliono sentirsi liberi e vitali.

Credono nei loro sogni e nelle loro aspirazioni. Le storie personali si alterneranno in un susseguirsi di vicende tra passione e avventura, in un Salento che farà da cornice alle loro emozioni.

Per la presentazione alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, insieme al regista Fabrizio Maria Cortese e ad alcuni protagonisti del film, tra cui 

Ivano MarescottiEnzo Salvi, Corinne Clery, Sandra Milo e Antonio Catania, era presente, in qualità di sponsor del film, anche il salernitano Mirko Mele che da anni collabora con Ismaele Film.

Mele, curatore e direttore artistico del nuovo progetto GAM – Galleria D’Arte Moderna, grazie a questa lunga collaborazione con la casa di produzione salentina, ha portato in mostra a Venezia ben diciannove artisti che hanno potuto esporre le proprie opere, molto ammirate dagli ospiti della Mostra di Venezia.

Il prossimo 19 settembre, per l’inaugurazione della sede GAM in Corso Garibaldi 28 a Salerno, prima sede italiana della Mediolanum Art Gallery, ci saranno come Special Guests il regista Fabrizio Maria Cortese e gli attori Corinne Clery e Antonio Catania. 

Un’apertura in pompa magna, un vero party dell’arte che vedrà, oltre al vernissage, la proiezione del trailer del film.

La pellicola, prodotta da Golden Hours Film e Rai Cinema in associazione con Ismaele Film, e realizzata con il sostegno dell’Apulia Film Commission e Regione Puglia, sarà distribuita nelle sale italiane dal 29 ottobre.

 Iolanda Pomposelli

For You Communication

Press Office

Phone: +39 347 8759960

E-mail: iolandapomposelli@yahoo.it          

E-mail: pressoffice@foryoucommunication.com  

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“Free – Liberi” Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia
Ballista Antonio

Martedì 21 gennaio inaugurazione della mostra “Antonio Ballista. Atmosfere sospese. Opere grafiche 1976-2020” al MLAC.


Al MLAC Antonio Ballista “Atmosfere sospese”. E sabato 25 concerto dello stesso Ballista intitolato “Noir. LaPauraSiFaSentire”

Al MLAC Antonio Ballista “Atmosfere sospese”. Da anni protagonista della scena musicale italiana e internazionale come pianista e direttore d’orchestra, particolarmente attento agli sviluppi più recenti dell’arte dei suoni, Antonio Ballista dalla metà degli anni Settanta affianca all’attività musicale quella di artista visivo.

Al MLAC Antonio Ballista “Atmosfere sospese”. Martedì 21 gennaio alle 18.30 si inaugura al MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza (a cui si accede dallo stesso ingresso dell’Aula Magna) la mostra “Antonio Ballista. Atmosfere sospese.

Opere grafiche 1976-2020”. Sono una sessantina tra incisioni e disegni stampati digitalmente. La mostra resterà aperta fino a sabato 1 febbraio e sarà visitabile tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 15 alle 19, con ingresso libero.

Questa mostra si svolge in occasione del concerto che Antonio Ballista terrà sabato 25 gennaio alle 17.30 nell’Aula Magna della Sapienza per la IUC – Istituzione Universitaria dei concerti, per cui ha preparato uno dei suoi tipici programmi bizzarri, intelligenti, sorprendenti, con una serie di brevi brani musicali apparentemente disparati ma tenuti insieme da una fantasiosa idea.

Sotto il titolo Noir.

LaPauraSiFaSentire Ballista ha riunito musiche di Verdi e di Adams, di Gounod e di Michael Jackson e di un’altra dozzina di compositori, che ci faranno provare il lato oscuro della musica, che ci parla di leggende misteriose, di avvenimenti paurosi, di orride streghe e di tremende tempeste.

Paura mescolata all’ironia.

Con la partecipazione del soprano Lorna Windsor (ci sarà anche un cameo con la voce registrata di Paolo Poli) e le immagini visionarie di Gian Luca Massiotta.

Claudio Zambianchi, docente di Stori dell’Arte Contemporanea alla Sapienza, così presenta l’opera grafica di Antonio Ballista: “Dalla metà degli anni Settanta Antonio Ballista, pianista e direttore d’orchestra, affianca all’attività musicale quella di artista visivo.

La mostra al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza comprende una sessantina di lavori tra incisioni e disegni stampati digitalmente su carta Hahnemühle.

I temi dei lavori sono soggetti legati all’esperienza di ogni giorno: paesaggi, interni, scale, ritratti… Eppure lo sguardo dell’artista dà a questi motivi un brivido d’inquietudine che turba l’apparenza tranquilla delle cose.

Due gli aspetti messi in gioco dall’autore per provocare in chi osserva un siffatto perturbamento e per farci percepire lo scarto fra le sue immagini e la realtà abituale.

Anzitutto il taglio: i paesaggi, gli interni e i ritratti non sembrano mai visti alla distanza “giusta”, siamo spesso troppo vicini per avere una visione informativa di quel che ci sta davanti.

Nei lavori di Ballista le inquadrature sono frutto di scelte di carattere emozionale, come se l’artista volesse restituirci il momento in cui il suo contatto con la realtà si trasforma, nell’occhio e nel mondo interiore, nell’immagine che porta dentro, discosta ormai da quella osservata.

Il secondo aspetto che induce l’«atmosfera sospesa» di queste opere è la propensione per un segno non gestuale: in certi casi Ballista sceglie contorni continui e decisi, in altri opta per un pulviscolo più o meno fitto che filtra attentamente la quantità della luce.

L’artista astrae dalle cose il palpito, la qualità ritmica e coglie, di volta in volta il ripetersi sempre diverso delle foglie d’erba su un prato, l’allargarsi degli anelli nella grana del legno, il susseguirsi dei gradini di una scala o l’accostarsi dei coppi su un tetto.

È attento alla metrica dello spazio, a come le cornici delle porte, o i quadri scandiscono le pareti. L’immagine non si dà come risposta immediata all’effetto luminoso istantaneo, ma riflette il tempo lungo di un’emozione inseguita con pazienza.

Guardando le opere di questa mostra tornano in mente i disegni di Van Gogh, nei quali la regolarità del tocco ispirata alla pennellata neoimpressionista, prosciugata dall’iridescenza del colore, traduce il ritmo del mondo nei valori del bianco e nero.

Una simile aspirazione traspare dalle immagini create, con rigore e coerenza, da Antonio Ballista.”

Ufficio Stampa dell’Istituzione Universitaria dei Concerti:

Mauro Mariani – tel. 335 5725816 – m.mariani.roma@gmail.com

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Jorge Eduardo Eielson Nodo con morte panno nero e rosso 2002 30x15x40

Istituto Cervantes mostra di “Jorge Eielson”. Arte come nodo/nodo come dono II.


Istituto Cervantes mostra di “Jorge Eielson”. Giovedì 23 gennaio alle ore 18.30 si inaugura alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes di Roma (piazza Navona, 91) la mostra “Jorge Eielson: Arte come nodo, nodo come dono II”, a cura di Martha Canfield e Antonella Ciabatti.

Istituto Cervantes mostra di “Jorge Eielson”. L’esposizione, organizzata da Centro Studi Eielson e Instituto Cervantes, in collaborazione con Istituto Italo Latinoamericano (IILA) e la Real Academia de España, resterà a Roma fino al 29 febbraio 2020 e si potrà visitare gratuitamente dal mercoledì al sabato dalle ore 16 alle 20.

Jorge Eduardo Eielson (Lima 1924 – Milano 2006) è un caso eccezionale di precocità e di altissimo livello creativo sia nelle arti plastiche che nella letteratura.

A soli 21 anni vince il Premio Nazionale di Poesia del Perù con la sua prima raccolta, Reinos. Ma nel 1949 lascia il paese e non tornerà più, se non per incontri artistici e mostre.

Dopo importanti esperienze a Parigi e a Ginevra, nel 1951 si stabilisce a Roma dove rimarrà fino al 1965, entrando a far parte del gruppo L’Obelisco insieme a Mimmo Rotella e Piero Dorazio.

Ma la sua residenza definitiva sarà a Milano, dove vivrà il resto della sua vita insieme al suo compagno, l’artista sardo Michele Mulas.

Tuttavia è proprio a Roma, dopo varie sperimentazioni di collage con terre e sabbie e infine con tessuti strappati e ricomposti, dove arriva a configurare il segno fondamentale della sua arte: il nodo.

“Arte come nodo, nodo come dono 2. (El nudo al desnudo)” presenta 27 opere originali dell’artista e scrittore peruviano, membro della «Generación del 50» e artefice della rivoluzione poetica del suo paese.

Si tratta della seconda versione della mostra realizzata nel 2008 a Firenze (presentata da Mario Vargas Llosa) che testimonia la varietà creativa di Eielson: la poesia visiva e sonora, le installazioni, i dipinti, le sculture in tela, con il nodo come punto massimo di riflessione filosofica e segno estetico.

Jorge Eduardo Eielson Nodo albero iuta verde 2001 40x25x30Il nodo, oltre che il fondamento della sua arte, è un simbolo magico tra la dimensione visuale e quella verbale, un segno arcaico e moderno allo stesso tempo.

Con il nodo il movimento si ferma, le tele si fissano, il tempo interrompe il suo corso e l’anima, libera da ogni angoscia, si concentra nella contemplazione.

Attraverso le sue immagini visionarie e le sue illuminanti poesie, Eielson ci invita a ricongiungere passato e presente, io e non-io, gioia e dolore

In occasione della mostra romana, inoltre, si terranno quattro appuntamenti tematici, realizzati dall’Instituto Cervantes e dal Centro Studi Eielson presso la Sala Dalí.

Mercoledí 29 gennaio alle 18.30, Enzo Minarelli e Martha Canfield presentano la performance “La materia sonora: Omaggio a Jorge Eielson”, seguita da una lettura poetica in spagnolo e in italiano.

Sabato 8 febbraio dalle ore 11 si darà spazio a una curiosa passeggiata letteraria a cura di Alessio Brandolini, ispirata dalla raccolta poetica “Di stanza a Roma”.

Partendo da piazza Navona si percorreranno luoghi e monumenti che danno titolo alle poesie di questa raccolta, svelando i legami tra l’artista e la città.

Sabato 22 febbraio dalle 11 si terrà il laboratorio per bambini dal titolo “Essere artista: ora tocca a me!”. Un percorso sensoriale per famiglie con bambini, a cura di Laura Del Conte e Alessandra Maggio.

Per questi due eventi è obbligatoria l’iscrizione: cultrom@cervantes.es.

Infine, giovedì 27 febbraio alle 18.30, in occasione del finissage della mostra, verranno presentate alcune opere delle artiste peruviane Elisenda Estrems e Nani Càrdenas, a cura di Marco Benacci, che dialogheranno con i lavori di Eielson esposti alla Sala Dalí.

Dal 23 gennaio al 29 febbraio 2020 Instituto Cervantes di Roma – Sala Dalí Piazza Navona, 91 – ingresso gratuito

Info: tel. 06 6861871 – cenrom@cervantes.es

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A TorPignattara 2019 la galleria d’arte urbana a cielo aperto, tra le campane della raccolta del vetro.


“Gau – Gallerie Urbane” a Tor Pignattara. OpenGau, 17 novembre 2019: 20 street artists per 30 campane Ore 16.00 – Largo Pettazzoni

 Roma museo a cielo aperto, per le sue bellezze storiche, certamente, ma anche, sempre di più, per le incursioni di street art che offre ad appassionati del genere e non solo, sempre in cerca di nuovi, originali, divertenti, rivoluzionari murales.

È così, che il 17 novembre 2019, attraverso la giornata OPEN GAU, verranno presentati al pubblico i nuovi interventi urbani di GAU – Gallerie Urbane che a TorPignattara nel 2019 ha affidato a 20 street artists 30 campane per la raccolta differenziata del vetro, che per l’occasione hanno preso nuova vita tra volti, profili, opere astratte e molto altro.

Creare una galleria d’arte urbana gratuita, fruibile in ogni momento e quindi testimonianza concreta del concetto di arte come opera destinata alla città è l’obiettivo del progetto GAU, che per l’occasione accende l’interesse sulle tematiche di differenziazione dei rifiuti, attraverso una vera e propria valorizzazione delle campane per la raccolta del vetro, trasformate in inedite opere d’arte incastonate nella metropoli, a stupire turisti e cittadini.

Le opere permanenti, e destinate a ridisegnare il profilo del quartiere, verranno presentate ufficialmente a pubblico e stampa il 17 novembre con OpenGau. L’appuntamento è previsto per le ore 16 a Largo Raffaele Pettazzoni, dove la Compagnia della Scuola del Teatro dell’Orologio condurrà il pubblico in una vista guidata teatralizzata.

Anche quest’anno, in collaborazione con il Municipio V, sarà realizzato ‘Il Muro d’Artista’ un graffito su una parete di via Amedeo Cencelli di fronte all’Acquedotto Alessandrino, affidato per questa edizione a Krayon, un pixel artist italiano.

L’artista ha lavorato sul concetto di apertura, è un muro che non divide, ma che lascia interagire l’interno con l’esterno, l‘abitazione con la natura.

Dopo la fortunata esperienza dello scorso anno nel quartiere di Centocelle con la riqualificazione di 37 campane di vetro, GAU – Gallerie Urbane, vincitore del bando Contemporaneamente 2018, torna così nel V Municipio per promuovere l’arte urbana e allo stesso tempo sensibilizzare sulla salvaguardia del patrimonio cittadino, anche in periferia, inspirandone bellezza e funzionalità.

Un patrimonio da preservare ai margini della capitale, sempre ferventi e attivi in materia di cittadinanza e consapevolezza del territorio.

I 20 street artist selezionati sono stati affiancati da gruppi di ragazzi degli istituti superiori del Municipio V a cui è stata assegnata una zona geografica specifica e sulla quale hanno attivato processi creativi per la realizzazione di Campane D’Artista in armonia con il territorio scelto.

Visite guidate, workshop, passeggiate teatrali e iniziative a cielo aperto. Un programma fitto di eventi a cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare gratuitamente e attivamente.

Il progetto è parte del programma di Contemporaneamente Roma – Autunno 2019, promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale e in collaborazione con Siae.

Da un’idea di Fabio Morgan

Direzione Artistica e curatela Alessandra Muschella

Progettazione e comunicazione E45 in collaborazione con Dominio Pubblico.

Un’evento promosso da Progetto Goldstein

Gruppo street artist/writers

Marta Bianchi – Matteo Brogi – Alessandra Carloni – Controllo Remoto – Des x –  Valerio Di Benedetto – Moby Dick –  Nik Disaster –  Gojo – Hoek – Karma Factory  – Kenji  – Martina Manna – Lilly  Meraviglia –  Napal Naps  –  Olives – Pier The Rain –  Point Eyes – Eliseo Sonnino  –  Tracey

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 3409690012

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