IL COSTRUTTORE SOLNESS Umberto Orsini foto Alessandro Serra 1128 MEDIA

Teatro Eliseo “Il costruttore Solness”. Il costruttore Solness di Henrik Ibsen con Umberto Orsini, uno spettacolo di Alessandro Serra al Teatro Eliseo dal 3 al 22 marzo 2020

Teatro Eliseo “Il costruttore Solness”. Scritto dal grande drammaturgo norvegese in età matura nel 1892, ‘Il costruttore Solness’ è stato messo in scena di rado: un tassello quasi dimenticato della sua genialità

Teatro Eliseo “Il costruttore Solness”. Solness è un grande costruttore che edifica la propria fortuna sulle ceneri della casa di famiglia della moglie derubandola di ogni possibile felicità futura.

Teatro Eliseo “Il costruttore Solness”. È terrorizzato dai giovani che picchiano alla porta e chiedono ai vecchi di farsi da parte. Ma la giovane Hilde non si preoccupa di bussare, irrompe con implacabile energia.

Solness si nutre della vita delle donne che lo circondano ma quest’ultima gli sarà fatale e lo accompagnerà, amandolo, fino al bordo del precipizio. Teatro Eliseo.

Se Solness è un costruttore, Ibsen è un perfetto architetto in grado di edificare una casa dall’aspetto perfettamente borghese e ordinario, nelle cui intercapedini si celano demoni e principesse dimenticate.

Il giorno del giudizio sotteso in tutta l’opera di Ibsen trova esplicita conferma nel momento in cui si arriverà alla sentenza finale.

Una condanna inesorabile che sarà lo stesso Solness ad emettere contro sé stesso, senza pietà.

Solness soffre di vertigini, è già salito su una torre superando in un delirio di onnipotenza la paura del vuoto fino ad arrivare a dare del tu a Dio, minacciandolo di non costruire mai più chiese per lui.

Ma dopo dieci anni il senso di colpa nei confronti della moglie e la paura di dover cedere il posto ai giovani lo indeboliranno e quando Hilde lo condurrà nuovamente in cima a una sua opera, si accorgerà che ciò che ha realizzato come uomo e come artista è troppo fragile per sostenere il peso della perduta felicità. Alessandro Serra

È da moltissimo tempo che nutro per Solness un interesse vivissimo.

Paradossalmente le ragioni di questa passione stanno nella consapevolezza delle difficoltà che questo capolavoro di Ibsen può creare a chi osasse metterlo in scena.

È la storia di tanti assassinii. Giovani che uccidono i vecchi spingendoli ad essere giovani e vecchi che uccidono se stessi nel tentativo di raggiungere l’impossibile ardore giovanile.

Una storia segnata da uno spregiudicato esercizio del potere.

Cercavo un regista di grandi capacità visionarie per metterlo in scena e sono convinto di averlo trovato in Serra che mi ha messo al centro di uno spettacolo in cui la coralità dei personaggi, che circondano Solness come in una morsa che non dà scampo, gioca un ruolo fondamentale.

Sono orgoglioso di presentare una compagnia di giovani talenti che si confrontano con attori di più navigata esperienza con un senso della disciplina e della dedizione che mi fa ricordare le grandi compagnie di quel passato nel quale io ho ancorato le mie radici più profonde.

Grazie a Flavio, a Lucia, a Renata, a Pietro, a Chiara e a Salvo che hanno reso possibile il miracolo di farmi ancora una volta sognare. Umberto Orsini

DURATA: 1 ora e 40 minuti – atto unico

Personaggi e interpreti:

Solness          Umberto Orsini

Hilde            Lucia Lavia

Aline            Renata Palminiello

Dottor Herdal Pietro Micci

Kaja             Chiara Degani

Ragnar          Salvo Drago

Knut Brovik   Flavio Bonacci

TEATRO ELISEO

Da martedì 3 a domenica 22 marzo 2020

 Foto di Alessandro Serra

Biglietteria tel. 06.83510216

Giorni e orari: lun. 13 – 19, da martedì a sabato 10.00 – 19.00, domenica 10 – 16

Via Nazionale 183 – 00184 Roma

Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it

Call center Vivaticket: 892234

Orario spettacoli:

martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00

mercoledì e domenica ore 17.00

sabato 7 marzo doppio spettacolo ore 16.00 e ore 20.00

Prezzo da 15 € a 35 € 

UFFICIO STAMPA TEATRO ELISEO

Maria Letizia Maffei

335.6467974 ml.maffei@teatroeliseo.com

Antonella Mucciaccio

347 4862164 a.mucciaccio@teatroeliseo.com

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Teatro centrale passaggio ponte

Teatro Centrale “Un martedì Grasso di risate”. “Passaggio Ponte” Il varietà cinico con Matteo Nicoletta, Massimiliano Aceti, Giuseppe Ragone e altri secret guests. Al Teatro Centrale


Teatro Centrale “Un martedì Grasso di risate”. Martedì 25 febbraio al Teatro Centrale torna a grande richiesta la leggerezza geniale firmata dall’attore romano Matteo Nicoletta.

Teatro Centrale “Passaggio Ponte” il varietà cinico con Matteo Nicoletta, Massimiliano Aceti e Giuseppe Zep Ragone.

Teatro Centrale “Un martedì Grasso di risate”. Dopo il successo dell’applauditissima prima che ha visto alternarsi sul palco diversi attori e comici tra cui Max Paiella, Andrea Perroni, Daniele Parisi e Maurizio Bousso, saranno tanti i nuovi ospiti a sorpresa pronti a conquistare il pubblico e a farlo divertire con i loro sketch.

Con Anna Nicoletta, la zia di Matteo, classe 1933, pronta a dispensare sul palco consigli e istantanee di vita quotidiana mentre svela la ricetta del suo gustoso tiramisù

Tra monologhi e duetti irriverenti, gag esilaranti, canzonette dissacranti e spaccati provocatori non-sense gli attori regaleranno ghiotte risate e divertimento in occasione del martedì di Carnevale.

Ad accompagnare i performers sarà la band formata da Matteo Patrone al pianoforte, Matteo Cona alla chitarra, Andrea Colicchia al basso e Sergio Tentella alla batteria.

Teatro Centrale. La serata inizia alle 20.01 con l’aperitivo e prosegue dopo lo spettacolo con il dj set dalle 23.03 in poi.

NOTE DI REGIA PASSAGGIO PONTE

varietà cinico

Chi non è mai stato sul ponte di una nave? È proprio qui che avvengono gli incontri più assurdi e impensabili. Un melting pot di persone fanno discorsi di qualsiasi genere che forse mai avrebbero fatto se non si fossero trovate li.

Impressionati da queste dinamiche abbiamo scelto il nome “Passaggio Ponte” proprio perché il nostro show è l’incontro di diversi tipi di comicità, di diversi punti di vista della realtà e dei mille modi di ironizzare su di essa, sempre guidati dal sano cinismo che ci appartiene.

Canzonette irriverenti, siparietti demenziali e balletti sbilenchi sono gli ingredienti di uno spettacolo di folle rigore.

Salite anche voi a bordo di una nave senza destinazione.

 PASSAGGIO PONTE

Carnival edition – martedì grasso – 25 febbraio 2020

ore 20.01 – aperitivo come se non ci fosse un domani

ore 21.31 – spettacolo molto cablato

ore 23.03 – dj + party in maschera a sgrassare

Info:

Teatro Centrale

Via Celsa, 6 (Piazza del Gesù) – Roma

Per info: 06.94323897

Biglietti:

25 euro intero

20 euro ridotto

Ufficio Stampa:

Daniela Perozzi 3471379002 danielaperozzi@gmail.com

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Teatro centrale passaggio ponte
Il Majorana show

Teatro Ciak di Roma, da venerdì 6 a domenica 8 marzo arriva “Il Majorana Show”


Teatro Ciak. Uno spettacolo scritto da Claudio Pallottini liberamente ispirato alla vicenda del grande fisico catanese Ettore Majorana

Teatro Ciak di Roma “Il Majorana Show”. Sul palco Andrea Bianchi, Edoardo Baietti, Sebastiano Colla, Roberto Della Casa, Luigi De Martino, Andrea Giuliano, Stefano Messina, Claudio Pallottini, Cristina Pellegrino, Cristina Pensiero, Carlotta Proietti, Marco Simeoli. La Regia è di Marco Simeoli, la supervisione artistica di Gigi Proietti. Le musiche sono di Stefano Fresi.

Teatro Ciak. Sul palco trasformato in uno studio televisivo è in onda un famoso talk show.

Teatro Ciak di Roma “Il Majorana Show”. Sotto le direttive e le domande incalzanti di un conduttore ai suoi ospiti, otto personaggi, ovvero Enrico Fermi, Edoardo Amaldi, Augusto Bocchini capo della Polizia, uno storico, uno psicologo e altri, coadiuvati da contributi video, telefonate e domande in studio e da casa, ricostruiscono la vicenda e la personalità di Ettore Majorana.

Nel marzo del 1938 Ettore Majorana s’imbarca sul postale Napoli-Palermo, dopo aver espresso in due lettere il proposito di “suicidarsi”. All’età di 32 anni, è il fisico più geniale della sua generazione, quella di Fermi, sotto la cui direzione ha studiato, di Amaldi, di Rasetti e di Segré: i ragazzi di via Panisperna.

E’ordinario all’Università di Napoli e i maggiori scienziati dell’epoca ne ammirano le straordinarie qualità speculative.

Di indole solitaria, scontroso, riservato, il giovane Majorana ha, a detta di tutti, le doti per arrivare a scoprire i segreti nascosti del nucleo degli atomi radioattivi.

E forse, addirittura a scoprire come innescare quel processo inarrestabile e devastante che è la bomba atomica.

Ma alla vigilia di questa scoperta, o forse, immediatamente dopo nessuno lo potrà mai dire con esattezza

Ettore Majorana, decide di farla finita, di scomparire dal mondo, di abbandonare la scienza.

Meglio ancora, di abbandonare la strada che la scienza ha intrapreso e che lui stesso nel suo ultimo scritto definirà: “una brutta strada, senza ritorno”.

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Il Majorana show
Teatro Portaportese “Aspide Gomorra in Veneto”.

Teatro Portaportese “Aspide Gomorra in Veneto”. Una Produzione Archipelagos Teatro Drammaturgia di Tommaso Fermariello, Aspide Gomorra in Veneto al Teatro Portaportese


Teatro Portaportese “Aspide Gomorra in Veneto”. Il 24 e 25 febbraio 2020 alle ore 21,00 approda al Teatro Portaportese lo spettacolo Aspide Gomorra in Veneto con Gioia D’angelo e Martina Testa

Teatro Portaportese “Aspide Gomorra in Veneto”. “Abbiamo deciso di concentrare le nostre operazioni nel nord-est perché qui il tessuto economico non è così onesto.”  Teatro Portaportese.

Sono queste le parole di Mario Crisci, l’inquietante figura che sta a capo della società Aspide, il gruppo di persone affiliate al clan dei Casalesi, che tra il 2009 e il 2011 misero in ginocchio oltre 130 imprenditori di diverse regioni italiane.

Approfittando della crisi economica abbattutasi su queste aziende Crisci e i suoi collaboratori prestavano denaro con tassi d’interesse impossibili da sostenere, minacciavano di morte e picchiavano a sangue i creditori insolventi, e infine li costringevano a cedere le loro attività all’Aspide tramite dei prestanome.

Lo spettacolo, partendo dal verbale del processo, ricostruisce il modus operandi dell’associazione, tra intercettazioni, parole del giudice e degli imputati.

Si focalizza in particolare sulla storia di Rocco Ruotolo, unico eroe positivo della vicenda, che in un clima di omertà e terrore (su oltre 130 imprenditori solo in due denunciarono alle autorità) denuncia e collabora con la polizia, infiltrandosi nell’associazione e diventando persona fidata del boss.

Ed è proprio dalle parole del boss Crisci che nasce il bisogno di raccontare questa storia, raccontarla perché non si ripeta.

Perché il Male, come la Mafia, è dietro la porta di casa, e solo la consapevolezza può aiutarci a combatterlo.

“Aspide. Gomorra in Veneto” è patrocinato dall’Associazione Libera contro le mafie.

Ha debuttato a marzo del 2018 in diversi eventi patrocinati dal Comune di Padova, da Associazioni di categoria e per le Scuole.

Uno sguardo lucido sui fatti.

Due donne – una giornalista e la moglie di un collaboratore di giustizia – raccontano questa storia.

Tecnico Audio e Luci Alberto Maria Salmaso

TEATRO PORTAPORTESE

Via Portuense 102 – Roma Tel.065812395

BIGLIETTI INTERO 15,00 EURO (13,00 EURO +2,00 DI TESSERA)

RIDOTTO 12,00 EURO (10,00 + 2,00 DI TESSERA)

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Varietà Romano con Luciana Frazzetto e Sandro Scapicchio diretti da Massimo Milazzo in scena al Teatro Petrolini dal 20 febbraio al 1 marzo.


La critica lo ha     definito “emozionante, coinvolgente e divertente”

Dopo aver debuttato lo scorso anno al Teatro le Fontanacce a Rocca Priora e dopo i successi ottenuti nei vari teatri del Lazio, a grande richiesta Luciana Frazzetto e Sandro Scapicchio, dal 20 febbraio sbarcano a Roma al Teatro Petrolini con “Varietà Romano”.

locandina Varietà RomanoVarietà Romano spettacolo diretto da Massimo Milazzo al Teatro Petrolini.

La critica lo ha definito ” emozionante, coinvolgente e divertente” Risate…Emozioni…Stupore…Professionalità…

Uno spettacolo adatto a tutti e come ogni Varietà che si rispetti vive di sketch, monologhi, gag, canzoni e situazioni comiche, accompagnate e sottolineate dalle canzoni e dalla musica dal vivo.

Roma è la protagonista assoluta insieme ai suoi tantissimi personaggi che l’hanno resa grande. Si cavalcherà la storia di Roma grazie alla magia dei suoi personaggi:

da Anna Magnani a Gabriella Ferri, da Alberto Sordi a Ettore Petrolini, a Romolo Balzani e all’indimenticabile Trilussa.

Lo spettacolo è una girandola di comicità con battute esilaranti, sottintesi, ammiccamenti e buffi personaggi.

In scena due artisti eclettici, che grazie alla loro duttilità e alle loro trasformazioni, riescono ad alternare situazioni esilaranti a momenti di grande commozione.

Portando gli spettatori a ripercorrere, con un salto nel tempo, la storia dello spettacolo a Roma, dagli inizi del secolo scorso, quando a farla da padrone, come forma di Varietà sia nei Teatri importanti che in quelli di periferia, era “l’avanspettacolo”.

Tante risate, tante emozioni, tante canzoni, tanto buonumore e tanto divertimento assicurato con Luciana e Sandro.

Teatro PETROLINI

Via Rubattino, 5 – Testaccio

Info 065757488 – 3489294368    

VARIETA’ ROMANO Luciana Frazzetto  Sandro Scapicchio

Dal 20 Febbraio al 1 Marzo –  dal giovedì alla domenica   

Giovedì – Venerdì – Sabato ore  21.00, domenica ore  18.00

ufficiostampalumaxproduction@gmail.com

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SOGNO balletto di Roma Teatro Vascello

Teatro Vascello “Sogno, una notte di mezza estate” “Mai più soli danza” va in scena il balletto di Roma.


Teatro Vascello “Sogno, una notte di mezza estate”. Dal 25 febbraio al 1° marzo 2020, dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17 .

Teatro Vascello “Sogno, una notte di mezza estate”. Coreografia di Davide Valrosso, Luciano Carratoni, Direzione Artistica Francesca Magnini, Atto unico per 8 danzatori: 4 uomini e 4 donne, In co-produzione con il Festival Oriente Occidente – CID Centro Internazionale della Danza

“Sogno di una notte di mezza estate” è una delle opere più affascinanti di William Shakespeare, una commedia immersa in un’atmosfera fantastica, capace di suscitare emozioni e meraviglia.

Teatro Vascello. In principio l’opera fu destinata a rappresentazioni private, mentre più tardi il testo fu riadattato come spettacolo pubblico.

In bilico tra questa dimensione intima e collettiva, tra surrealismo e folklore, la Compagnia del Balletto di Roma dà origine alla storia fantastica e tenebrosa di coppie d’innamorati che si perdono e s’inseguono in un bosco labirintico, fatto d’insidie e seduzioni.

La creazione di Davide Valrosso riflette su due temi fondamentali: la magia e il sogno. Teatro Vascello.

Magia non è altro che l’amore, simboleggiato nella commedia dal succo di un fiore magico che agisce sugli occhi: è, infatti, con lo sguardo che ci s’innamora per la prima volta scrutando l’oggetto del desiderio.

Altro tema è il sogno, preponderante a tal punto che realtà e fantasia arrivano a confondersi, amplificando lo sguardo su un accadimento a-temporale.

L’elemento onirico è reso dalla presenza di corpi vivi e impalpabili che danzando animano Puck, creatura irreale ma sempre presente che muove, a volte anche senza volerlo, i fili delle relazioni umane.

Puck è vitalità e caos, gioco e divertimento, senza cattiveria. Puck è l’infante irruento e scherzoso che è dentro ognuno di noi.

In termini coreografici la cifra chiave è da ricercarsi in un passaggio fluido da elementi accademici a una danza più materica: tracciati ambivalenti che si nutrono l’uno dell’altro, in un migrare continuo dall’etereo al corporeo.

Attraverso un focus intermittente su situazioni scelte, le azioni si sovrappongono come in una dissolvenza incrociata, inglobando sguardi densi d’immaginazione, in un’esperienza di visione che invita continuamente a “giocare di fantasia”.

Danzatori in colori pastello e scena di un bianco sognante s’immaginano immersi nella stessa sostanza, fatta di materiali sottili che sussurrano e non descrivono.

La coreografia dei duetti e delle parti di gruppo amplifica una densità di presenza voluminosa abbastanza da donare al corpo e alla scenografia una consistenza tangibile e insieme immateriale: saranno gli spiriti irreali dei personaggi a concretizzarsi in un mondo del tutto surreale, ma che ci parla da vicino.

Shakespeare ci fa intuire quanto noi esseri umani siamo insignificanti di fronte a cose che non possiamo in alcun modo controllare.

Ci fa riflettere su come il caos possa essere artefice del nostro destino, poiché nulla possiamo fare – almeno apparentemente – per contrastarlo.

Attraverso la danza del suo “Sogno, una notte di mezza estate” Valrosso ci suggerisce di coltivare il senso trasformativo di questo caos fatto d’inganni, gelosie e tenerezze, accogliendo il potere che pensieri, parole e gesti hanno di farci abbandonare inesorabilmente alla bellezza.

Botteghino info e prenotazioni:

Danza € intero € 20, ridotto over 65 € 15, ridotto under 26 € 12

Abbonamenti e card a partire da 60 euro

Ponentino card € 60,00 a 5 spettacoli a scelta, tra le proposte di teatro, musica e danza giorno e posto libero.

ACQUISTA ON LINE QUI https://www.vivaticket.it/ita/event/ponentino-card/138602

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TEATRO VASCELLO STRUTTURA DOTATA DI ARIA CONDIZIONATA

Via Giacinto Carini, 78 – 00152 Roma

Tel. 06.5881021/06.5898031

www.teatrovascello.it promozione@teatrovascello.it

IL Teatro Vascello si trova nello splendido quartiere di Monteverde vicino al Gianicolo sopra a Trastevere a Roma, con i suoi 350 posti, la platea a gradinata e il palcoscenico alla greca permette un’ottima visibilità da ogni postazione.

Il Teatro Vascello propone spettacoli di Prosa, Spettacoli per Bambini, Danza, Drammaturgia Contemporanea, Eventi, FestivaL, Rassegne, Concerti, Laboratori

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano

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Teatro Hamlet Angeli di cartone

Teatro Hamlet. Angeli di cartone da un soggetto di Aldo Cirri, regia di Vic Giannini al Teatro Hamlet

Una intensa e toccante pièce teatrale in cui le vite di tre donne si incrociano rivelando i diversi tratti delle loro personalità. Teatro Hamlet.

Tre donne con vissuti e personalità diverse, le cui vite si intersecano, si sfiorano; donne che interagiscono in un preciso istante di tempo, esprimendo come riescono i tratti caratteristici della propria personalità in quel momento: razionalità, incanto e amarezza.

È la trama di “Angeli di cartone”, pièce teatrale scritta da Aldo Cirri, messa in scena per la regia di Vic Giannini al teatro Hamlet di Roma. Tre gli spettacoli: il 28 e 29 febbraio alle ore 21.00 e il 1° marzo alle ore 18.00.

Un luogo in un tempo indefinito, dove a dominare sono le parole, le pause, gli sguardi tra le protagoniste, interpretate da Donatella Busini, Rosa Inserra e Carmela Rossi.

La scenografia è minimale, tale da indurre il pubblico all’ascolto attivo e alla sollecitazione della sua immaginazione.

La scelta registica dell’uso del bianco e del nero con pochissimi significativi punti di colore, è sulla stessa linea: ancorare lo spettatore alla scena che non vuole essere descritta ma seguita nella singola espressione, interazione, silenzio.

Analogamente le musiche, originali e composte esclusivamente per questa pièce dallo stesso regista (che cura anche le luci), non prevalgono ma supportano lo spettatore in alcuni quadri, senza distrarlo ma mantenendo un senso di sospensione.

Aldo Cirri, già vincitore del Premio Fersen 2019 e del Premio Tragos 2018 e 2019, è un autore, attore e regista, attivo dal 1982. Oltre che come drammaturgo, Cirri ha espresso la sua creatività in tutte le forme letterarie, pur avendo avuto nel teatro maggior incisività e successo.

Tra i suoi numerosi testi, sono oltre trenta quelli messi in scena in Italia e all’estero e che continuano a essere rappresentati.

“Angeli di cartone”, ritratto poetico e pièce suggestiva e toccante, si è classificato al secondo posto nel premio “Luce dell’Arte 2018”.

Lo spettacolo è prodotto da Ipazia Production, impresa il cui scopo è la riscoperta del pensiero libero attraverso arte e cultura.

In un momento storico in cui la bellezza, la ricerca, la conoscenza non sono più considerati valori differenzianti, una società volta al futuro, Ipazia Production ha deciso di investire proprio su questi principi per produrre modelli differenti di espressione estetica contro una evidente omologazione di gusti anche nelle forme dell’intrattenimento.

“ANGELI DI CARTONE”

 

SOGGETTO DI ALDO CIRRI

REGIA, LUCI E MUSICA: VIC

GIANNINI

CON:

 

DONATELLA BUSINI

ROSA INSERRA

CARMELA ROSSI

TEATRO HAMLET

 

Via Alberto da Giussano, 13 | Roma |

DATE:  28 e 29 febbraio ore 21.00          1° marzo: ore 18.00

BIGLIETTO: costo unico € 13

CONTATTI: 06. 94842463

333.4313086 339/6759045

Ufficio Stampa | Agenzia Rossana Tosto Comunicazione |

Rossana Tosto |    + 39 3334044306  | redazione@rossanatosto.com | rossanatosto@gmail.com |

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Teatro Ghione omaggio a Charles Aznavouy

Teatro Ghione “Omaggio a Charles Aznavour” “j’aime Paris au mois de mai” da martedì 18 febbraio 2020 ore 20,45

Teatro Ghione “Omaggio a Charles Aznavour” da un’idea di Fernanda Tassoni, lo spettacolo musicale Italo- Francese, Omaggio a Charles Aznavour: “J’aime Paris au mois de mai” per ricordare il grande chansonnier francese.

Teatro Ghione “Omaggio a Charles Aznavour”. Festeggiarlo senza tristezza, perché muore soltanto chi non è ricordato e lui, autore di più di mille canzoni, vivrà per sempre attraverso i suoi versi che cantano l’amore “Comme on le ressent, comme on le souffre” e la nostalgia e il tempo che passa…trasmettendoci una quantità incredibile di emozioni.

Teatro Ghione “Omaggio a Charles Aznavour”. Un recital appassionante senza frontiere, “un voyage de l’amour”.

Teatro Ghione “Omaggio a Charles Aznavour”. La scelta della voce a cui affidare le meravigliose melodie del maestro è senz’altro risultata vincente, non una voce maschile ad interpretare i suoi versi ma una voce femminile, melodiosa, sensuale profonda:

quella della cantante Eva Lopez che è riuscita ad interpretare ed incantare con la sua energia testi quali “La Bohème” ” L’Istrione”, “E io tra di noi”, trasmettendo un universo di suggestioni e ricordi.

L’attore Philippe Boa ci racconta con genialità, diversità “l’Amour” sempre con suo gioco delicato. Sul palco del Teatro Ghione i musicisti:

Pino Iodice, chitarra e arrangiamenti, Primiano Di Biase, pianoforte, Cristian Antinozzi, contrabbasso e Raffaele Pizzonia, percussioni

La regia è di Sebastiano Somma.

biglietti a partire da 23 euro

Teatro Ghione,  via delle Fornaci,37,Roma

Info:06 6372294

www.teatroghione.it

Relazioni con la stampa Teatro Ghione: Maurizio Quattrini:

Cell. 338/8485333 – e-mail: maurizioquattrini@yahoo.it

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2.PiccolaPatria@ElisaNocentini 768x512 1

Teatro Argot Studio. Produzione CapoTrave Infinito con il sostegno del Comune di Sansepolcro, Regione Toscana, Mibac, Piccola Patria.

Teatro Argot Studio “Piccola Patria”. Dopo il successo dello spettacolo La lotta al terrore, andato in scena per 62 repliche in 50 città italiane, Lucia Franchi e Luca Ricci con la compagnia CapoTrave continuano a esplorare l’universo sociale e politico contemporaneo, firmando un nuovo lavoro Piccola Patria al Teatro Argot Studio.

Piccola Patria, in scena al Teatro Argot di Studio di Roma, dal 20 al 23 febbraio, con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà e Gioia Salvatori, interpreti della pièce.

Teatro Argot Studio “Piccola Patria”. Ambientata nel nostro presente, in una cittadina di provincia non specificata, dove si sta per svolgere un referendum che decreterà l’eventuale autonomia dall’Italia, la vicenda si sviluppa su tre giorni: il giorno antecedente, il giorno stesso e quello successivo al voto.

Il vorticoso climax di tensione innescato dall’imminente scelta politica fa emergere le contraddizioni individuali, familiari e sociali, che si palesano nella relazione tra i tre protagonisti.

Teatro Argot Studio “Piccola Patria”. Quando si rompe qualcosa, altre lacerazioni si vengono a creare incidentalmente, e ogni rottura ne porta altre, sia nei rapporti tra le persone, sia interni alle persone stesse.

Lucia Franchi e Luca Ricci firmano uno spettacolo dalle tinte cupe che riflette su uno dei fenomeni del nostro tempo: la frammentazione in piccole patrie e l’incapacità della politica di comprendere le reali necessità dei cittadini.

Nella stesura drammaturgica gli autori si sono ispirati alla vicenda storica della Repubblica di Cospaia, situata tra la Toscana e l’Umbria: un lembo di terra lungo 2 km e largo 500 metri che fu Repubblica indipendente dal 1440 al 1826.

A causa di un errore di tracciamento dei confini da parte dei geografi della Repubblica di Firenze e dello Stato Pontificio.

Per anni quella striscia di terra, che non doveva pagare tasse a nessuno, senza esercito, né carceri, ha conservato uno spirito indipendentista pieno di velleità e diffidenze verso l’esterno.

Note di drammaturgia di Lucia Franchi e Luca Ricci

Ci siamo chiesti più volte durante la scrittura perché avessimo deciso di raccontare questa storia, attraverso questi i tre personaggi di Caterina, Corrado e Lorenzo.

Non volevamo prendere parte per nessuno di loro.

Li capiamo tutti e tre, e li rispettiamo, anche se non condividiamo le scelte di nessuno dei tre.

Non avremmo però votato “sì” a questo referendum, ma diamo il beneficio del dubbio a Corrado, come lo diamo a ogni politico che ci governa, anche se non l’abbiamo votato, fino a prova contraria.

Capiamo bene Caterina che è stufa di tutto questo, che ha provato a ritornare, sentendosi però “isolata” e lontana, ma le sue ragioni non sono solo nobili, e non contribuirà a migliorare il suo paese.

Lorenzo era un violento, e questo non lo possiamo approvare: mandare a fuoco una scuola è illecito, anche nella più veemente delle battaglie.

In lui rivediamo, perché gliel’abbiamo data, la nostra rabbia, la nostra frustrazione nel vedere affermarsi un pensiero dominante in cui non ci riconosciamo; da lì nasce il suo restare in silenzio, ammutolito, mentre nessuna alternativa prende voce.

Così pare che tutti siamo d’accordo con Corrado, oppure ritorniamo alle nostre isole, come Caterina, o non sappiamo che altro proporre, come Lorenzo.

Davvero finisce così?

Teatro Argot Studio

Via Natale Del Grande, 27| 00153 Roma

Tel. 06/5898111

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P.IVA: 08154421005 | C.F. 06932070581

Orario spettacoli

dal martedì al sabato ore 20.30

domenica ore 17.30

Biglietti

15€ intero, 10€ ridotto, 8€ studenti

Info e prenotazioni

info@teatroargotstudio.com

www.teatroargotstudio.com

Comunicazione

Theatron 2.0

stampa.theatron@gmail.com / tel. 331 2344833

Ufficio Stampa Compagnia

Maria Gabriella Mansi

mariagmansi@gmail.com

334.9303765

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Teatro Villa Pamphilj “Jazz con i Musicullanti”, con Paola Anselmi​, Orfeo Martucci​, Ines Melpa​, Carlo Montuoro​, Ugo Valentini.

Teatro Villa Pamphilj “Jazz con i Musicullanti”. I grandi del jazz rivisitati e proposti ai più piccoli e alle loro famiglie, in un concerto che connette la grande musica alla voglia dei bambini di ​”​partecipare giocando​”​, dove non c’è più confine tra chi suona, chi canta e chi ascolta. Teatro Villa Pamphilj.

Teatro Villa Pamphilj “Jazz con i Musicullanti”. Un concerto da vivere insieme, grandi e piccoli, per offrire un momento di buona musica e di tempo di qualità alla relazione con i nostri bimbi.

Il gruppo I Musicullanti nasce in quel mondo in cui si incontrano didattica, psicologia, pratica musicale, ricerca scientifica dedicata alla prima infanzia, ma soprattutto un pensiero e una passione comune tesa a contribuire allo sviluppo globale e alla crescita gioiosa dei bambini attraverso la musica.

I componenti del gruppo suonano flauti dritti, contrabbasso, sassofono, clarinetto, organetto, pianoforte, percussioni e voce, lavorano su idee proprie costruite sulle diverse esigenze dei bambini.

La musica può e deve essere vissuta in prima persona, non solo ascoltata, letta o scritta.

L’idea dei concerti interattivi per bambini prende forma per offrire ai piccoli un’esperienza che mira ad obiettivi di natura diversificata: attraverso elementi familiari e quotidiani, oggetti sonori e colorati, movimenti tipici dell’infanzia, esperienze percettivo sensoriali in continua relazione con mamma e papà, i bambini entrano in contatto con musica più complessa e più interessante.

Ma soprattutto, attraverso l’esperienza giocosa, i bambini ascoltano e interagiscono con i diversi strumenti musicali e le loro possibilità sonore e timbriche.

Attraverso la contestualizzazione narrativa il bambino diventa vero protagonista dello spettacolo musicale, contribuendo come parte attiva allo svolgimento dell’azione magico – musicale…

Il concerto diviene quindi un evento musicale dalla natura multiforme: in parte performance, in parte evento didattico, in parte momento di interazione e condivisione creativa tra musicisti e piccoli spettatori.

Ogni concerto è un piccolo viaggio tra Mozart e i Puffi, tra Tchaikovsky e la Pantera Rosa, tra canzoni tradizionali infantili e musiche più classiche, tra Jazz e Blues, tra musica popolare e musica colta… accompagnata da strumenti inconsueti.

Nel rispetto delle diverse esigenze di età differenti e dei diversi modi di giocare la musica, il gruppo ha via via ideato programmi differenti dedicati alle fasce di età scolari e prescolari.

Età consigliata 0 – 3 anni
ingresso 7 € (adulto + bambino), 5 € per l’adulto in più

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma
Orario segreteria: dal martedì alla domenica  dalle 10,00 alle 17,00
Info e prenotazioni teatro: tel. 06 5814176

e-mail: promozione@teatrovillapamphilj.it – sito: www.teatrovillapamphilj.it

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Teatro Moderno Street Music Tour “Micol Arpa Rock”. Ventidieci presenta Micol Arpa Rock al Teatro Moderno di Latina

Ventidieci presenta al Teatro Moderno di Latina, lo Street Music Tour di Micol Arpa Rock, realizzato con il sostegno del Mibac e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea, giovedì 13 febbraio al Teatro Moderno di Latina la prima data.

Teatro Moderno. Micol Arpa Rock si presenta in tour col classico trio rock: al basso, Luca Amendola, alla batteria, Manuel Moscaritolo e al posto della chitarra e voce la sua arpa elettroacustica.

Teatro Moderno Street Music Tour “Micol Arpa Rock”.Micol finora si è fatta apprezzare dalla critica musicale e dal grande pubblico per i suoi personali arrangiamenti di brani che hanno fatto la storia del rock.

Teatro Moderno Street Music Tour “Micol Arpa Rock”. Genesis ai Led Zeppelin, dai Nirvana a Springsteen, Pink Floyd, Jeff Buckley, Bowie, Beatles, Dire Straits, Radiohead, Massive Attack, Area, Sigur Ros, Cat Stevens fino ad arrivare ai Queen, Coldplay e Avicii.

Per la prima Micol propone dal vivo anche i suoi brani inediti che vantano la collaborazione del produttore musicale di Zucchero, Max Marcolini, tratti dall’ Album “Play”, registrato con l’ingegnere del suono Fabrizio Simoncioni (componente dei Litfiba con alle spalle un centinaio di dischi d’oro cinquantasette di platino e un Grammy).

Micol ha aperto i concerti di Artisti come PFM, Edoardo Bennato, Angelo Branduardi, Chiara Civello, Arisa e di star mondiali come Goran Bregovic ed Enrique Iglesias.

L’abbiamo vista aprire la diretta Rai serale del Concertone del 1 maggio 2018 e 2019 da Piazza san Giovanni a Roma, trascinando il pubblico con la sua forte personalità perché è questo che riesce a creare, un’empatia ed un’energia coinvolgente.

Micol inizia lo studio dell’Arpa al Conservatorio N. Paganini di Genova, la sua città, si diploma a soli 18 anni al Conservatorio F. Morlacchi di Perugia a pieni voti.

Subito selezionata dal M°Riccardo Muti per l’Orchestra Giovanile L. Cherubini e l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, inizia a collaborare con prestigiose Orchestre Classiche e con Artisti della scena pop come Ron, Mario Biondi e Mika.

Ma il suo spirito ribelle e la sua creatività artistica l’hanno spinta ad inseguire i propri sogni, abbandona i grandi Teatri per andare a contatto diretto con le persone esibendosi come busker nella piazzetta di San Teodoro in Sardegna e a Piazza Navona a Roma.

Così il suo modo di suonare si trasforma in maniera singolare, suona in piedi creando un tutt’uno con l’arpa e i suoi arrangiamenti sono così coinvolgenti che Micol è riuscita ad arrivare al grande pubblico e tornare a calcare i grandi palcoscenici stavolta da solista, unica arpista rock sulla scena Internazionale.

Un percorso artistico ma anche di vita che stupisce e appassiona per determinazione e coraggio, così l’abbiamo apprezzata più volte in famose trasmissioni televisive e la stampa l’ha definita come l’arpista che ha rivoluzionato il mondo dell’Arpa, perché per la prima volta questo antico e magico strumento viene apprezzato nel mondo rock, pop e nei più importanti Festival.

Biglietti in vendita su:

  • Ticketone
  • Ciao Tickets
  • Botteghino del Teatro Moderno
  • Blu Ticket Centro Commerciale Latinafiori

 TICKET

  • PLATEA 16,00 + 2,00
  • GALLERIA 12,50 + 1,50 

Relazioni con la stampa Ventidieci: Maurizio Quattrini: tel. 338/8485333 -mail: maurizioquattrini@yahoo.it

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Teatro Lea Padovani “Pur di fare musica” Paolo Belli, Montalto di Castro il 15 febbraio 2020.

Teatro Lea Padovani “Pur di fare musica”. Paolo Belli torna in teatro con la commedia “Pur di fare musica”, l’imperdibile sit-com musicale con la regia di Alberto Di Risio che ha riscosso successo strepitoso di critica e pubblico e numerosi sold-out per tre anni di fila (2016, 2017 e 2018). Teatro Lea Padovani.

Teatro Lea Padovani. Uno spettacolo divertente e trascinante che è un viaggio alla scoperta delle passioni e delle stranezze di chi, nella vita, è pronto a tutto pur di realizzare un sogno: suonare.

L’appuntamento è per sabato 15 febbraio al Teatro Lea Padovani di Montalto di Castro (biglietti disponibili presso la biglietteria del teatro o tramite il circuito TicketOne).

Lo spettacolo rientra nell’ambito della stagione teatrale promossa dal Comune di Montalto di Castro e A.T.C.L. (Associazione Teatrale fra i comuni del Lazio).

Accompagnato da sette musicisti, Paolo Belli “gioca” con la musica, reinterpreta il suo repertorio con nuovi arrangiamenti, alternando performance musicali a intervalli comici:

un format che è un punto di forza dell’artista, che l’ha usato con successo nei suoi spettacoli dal vivo.

In un’ipotetica sala prove, Paolo Belli e i suoi musicisti stanno preparando il nuovo tour. Qualcuno di loro, però, è in ritardo, e il titolare della sala gli propone di valutare alcuni musicisti suoi amici.

Ma ai provini si presentano solo personaggi molto «originali»: un musicista sordomuto detto “il Gelido”, quattro gemelli che per dissapori familiari non suonano mai insieme, un musicista spagnolo che non sa lo spagnolo e il “padrone di casa”, che gestisce la sala prove e nel tempo libero insegna percussioni.

Finito a sorpresa in questa strana band, il protagonista dovrà adeguarsi al linguaggio dei suoi stravaganti musicisti.

Teatro Lea Padovani – Via Aurelia Tarquinia, 58, 01014 Montalto di Castro VT

“Pur di Fare Musica”, di Alberto Di Risio e Paolo Belli

Con Paolo Belli, Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli

Regia di A. Di Risio

Media Relations:

TGC Eventi Srl

Francesca Rossi 334 8991669 francesca@tgceventi.it

Silvia Ferrari 348 3064777 silvia@tgceventi.it

CGP Srl

Giorgio Cipressi & Giovanna Palombini

Greta De Marsanich cgpcomunicazione@gmail.com +39 3208626213

Natalia La Terza

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