ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio.

ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio. 8 novembre 2020 h. 17.30 | Diretta Streaming su YouTube dal Teatro Artemisio Gian Maria Volonté – Velletri (RM)


ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio. Un altro appuntamento di danza in diretta video, domenica 8 novembre alle ore 17:30, a Paesaggi del Corpo Festival che ospiterà la compagnia ASMED Balletto di Sardegna, in scena con Perseo e Medusa, uno spettacolo firmato da Senio G. B. Dattena, in live streaming direttamente dal Teatro Artemisio Gian Maria Volonté di Velletri (RM).

ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio. A causa delle restrizioni dell’ultimo DPCM, gli eventi saranno chiusi al pubblico e visibili solamente sul canale YouTube di Paesaggi del Corpo.

ASMED, compagnia di danza sarda fondata nel 1979 e che fino ad oggi si è distinta in festival e teatri di tutto il mondo proporrà al pubblico del Festival “Perseo e Medusa”, una coreografia tratta da una delle storie più avventurose della mitologia greca.

La struttura del racconto sostenuta sapientemente dalle elaborazioni musicali di Diego Soddu è quella delle fiabe classiche, con un eroe (Perseo), un cattivo (il re Polidette), una fanciulla da salvare (in questo caso sua madre Danae e Andromeda), prove da superare (tagliare la testa alla gorgone Medusa e uccidere il mostro marino che vuol fare un sol boccone di Andromeda) e l’intervento magico (Atena e Ermes).

Il racconto di Perseo e Medusa porta con sé l’insegnamento, elemento imprescindibile, che valorizza il coraggio, la dedizione, l’amore per il bene.

Il lieto fine annunciato è il giusto coronamento di un’impresa pericolosa ma compiuta all’insegna della giustizia e dell’amore.

Se poi il coraggio è supportato dall’ausilio di forze divine come quelle di Atena e Ermes il racconto diventa ancor più intrigata e interessante.

Nella storia di Perseo confluiscono infine alcuni miti che esauriscono con lui la loro storia, mentre altri la iniziano e personaggi come Danae, Medusa, Pegaso, Cassiopea, che rendono il racconto assai articolato e spettacolare.

Per prenotarsi e ricevere il link per vedere gratuitamente lo spettacolo è necessario inviare una email a info@paesaggidelcorpo.it

Con l’obiettivo di garantire la continuità del Festival, la Direzione Artistica ha stabilito che anche i prossimi appuntamenti di novembre di Paesaggi del Corpo verranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube del Festival: http://bit.ly/PaesaggiDelCorpo
Tutte le informazioni su paesaggidelcorpo.it

Asmed Balletto Di Sardegna | Perseo e Medusa

Ideazione, regia e costumi Senio G. B. Dattena 

Coreografia Cristina Locci 

Interpreti Lucas Delfino, Senio G.B. Dattena, Valeria Russo, Luana Maoddi. 

Realizzazione costumi Stefania Dessì con le allieve della IVªA dell’Istituto Professionale per i Servizi Sociali Sandro Pertini (Cagliari) 

Elaborazioni musicali Diego Soddu 

Produzione ASMED-Balletto di Sardegna, 2018
Con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Autonoma della Sardegna 

paesaggidelcorpo.it

facebook | instagram: paesaggidelcorpo

info@paesaggidelcorpo.it

Ufficio Stampa

Edoardo Borzi – Luca Cianfoni | Theatron 2.0

stampa.theatron@gmail.com | 331 2344833

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ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio.
ASMED Balletto di Sardegna Teatro Artemisio.
Cinzia Tedesco Quartet all’Alexanderplatz.

Cinzia Tedesco Quartet all’Alexanderplatz. Applicando le disposizioni del Dpcm del 24 ottobre, contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.


Cinzia Tedesco Quartet. L’Alexanderplatz Jazz Club ha interrotto la programmazione dei concerti dal lunedì al sabato.

Cinzia Tedesco Quartet. Domenica 8 novembre dalle 12,30 alle 15,00 seguendo le indicazioni che permettono l’apertura per i luoghi dove si esercita la ristorazione, l’Alexanderplatz, organizza un Brunch Domenicale a pranzo con concerto.

L’Alexanderplatz Jazz Club riapre a pranzo e si illumina di Jazz con il Cinzia Tedesco Jazz Quartet.

Un evento che nasce dalla voglia di portare bellezza, serenità e aprire uno spazio sicuro in cui la musica possa risuonare e travolgere i cuori.

Cinzia Tedesco propone il meglio del suo repertorio da Verdi’s Mood a Mister Puccini in Jazz, sino ad arrivare ad un tributo al cantautorato dell’America degli anni ‘60 e ’70, con l’interpretazione dei capolavori firmati da James Taylor e Bob Dylan.

Con Stefano Sabatini al pianoforte ed arrangiamenti, Jacopo Ferrazza al contrabasso e Pietro Iodice alla batteria, Cinzia Tedesco affronta, con la forza della sua vocalità e capacità interpretativa, mondi musicali diversi, quasi contrastanti tra loro e certamente lontani dal jazz, dando a questo repertorio un inedito e sorprendente jazzy mood.

La scelta di cantare durante un pranzo creato appositamente dallo Chef Aniello Silvestri, ed in assoluta sicurezza grazie al rispetto estremo dei protocolli anti COVID19, è per la Tedesco il modo più giusto per testimoniare una resistenza artistica ed un impegno concreto a sostegno del jazz club di Eugenio Rubei, che da 30 anni è protagonista della storia del jazz in Italia ed è riconosciuto in tutto il mondo come punto di riferimento jazzistico nella Capitale.

Il pranzo preparato dallo chef Aniello Silvestri, proporrà specialità della cucina di Ventotene, con prodotti biologici del territorio.

Nelle prossime domeniche, con il brunch, previsti i concerti del gruppo del trombettista Flavio Boltro con ospite Stefano Di Battista e il quartetto del chitarrista Gianluca Figliola.

Il pranzo sarà sempre a cura dello chef Aniello Silvestri.

 INGRESSO COMPRENSIVO DI PRANZO E CONCERTO 30 EURO

INFO:06 83 77 56 04

OPPURE SCRIVERE A: prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com / info@alexanderplatzjazz.com

IL LOCALE SI E’ ADEGUATO ALLE NORMATIVE MINISTERIALI POTENZIANDO LA SANIFICAZIONE DEL CLUB.

RISPETTANDO LA DISTANZA DI SICUREZZA DEI CLIENTI. IL SERVIZIO AL BANCONE BAR E’ SOSPESO.

IL PRANZO SI SVOLGERA’ CON IL SERVIZIO AI TAVOLI.

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Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese messaggio di speranza.

Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese messaggio di speranza. “È un momento difficile per tutto il Paese, la gente ha paura, è stanca e preoccupata ma dobbiamo resistere.


Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese messaggio di speranza. Solo rispettando le tre regole fondamentali, distanze sociali, indossare la mascherina e igienizzarsi le mani, possiamo sconfiggere il Coronavirus“. 

Gli attori reggini Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese stemperano i toni delle accese manifestazioni nelle piazze italiane del comparto artistico e non solo, e dalla riva dello Stretto, lanciano un messaggio di speranza per continuare tutti insieme la battaglia contro la pandemia che ha messo in ginocchio un Paese.

Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese messaggio di speranza. “Siamo preoccupati ma fiduciosi che questa grave crisi sanitaria, economica e sociale sia sconfitta.

Ci vuole ancora un po’ di tempo e, soprattutto, dobbiamo tutti rispettare le normative ed essere responsabili – afferma il direttore artistico dell’Officina dell’arte Piromalli -.

Tutelare la salute e il lavoro dei cittadini è un dovere che lo Stato deve garantire al suo popolo ma non dobbiamo lasciare che la rabbia, la paura e la delusione di una nuova chiusura prenda il sopravvento sul raziocinio.

Dobbiamo fare un ulteriore sforzo, accettare le disposizioni del nuovo DPCM del Governo per mettere all’angolo definitivamente un virus che ci ha tolto la nostra quotidianità, il nostro lavoro, i nostri affetti, la possibilità di abbracciarci”. 

L’attore e numero uno dell’Oda aveva già programmato la nuova stagione artistica al “Cilea”, sarebbe dovuta partire a Gennaio 2021 ma “per il momento è rimandata anche se, continueremo a pianificare e a mettere in campo idee da realizzare appena riapriranno i teatri”. 

Il comico e imitatore Calabrese sa bene che “un nuovo lockdown sarà un’ulteriore batosta per il mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport, del mondo imprenditoriale ma dobbiamo resistere e continuare ad essere coscienziosi per non mandare in fumo tutti i sacrifici fatti sino ad oggi”. 

“Non è semplice in questo particolare momento storico, conciliare il diritto al lavoro con il diritto alla salute ma non possiamo eliminare questo terribile virus continuando a fare resistenza o a non indossare i dispositivi di protezione – continua Calabrese -.

Io come tanti altri colleghi vivo di arte, di teatro, di spettacoli e mi manca il calore e il contatto con il mio pubblico ma credo che sia necessario adesso, fermarci per salvarci, salvare i nostri cari da questo virulento virus.

Comprendo la protesta di tutti i professionisti e le difficoltà di un Governo che nell’immaginario collettivo, dovrebbe fare sempre meglio, ma dobbiamo stare attenti e rispettare le disposizioni.

Io sfrutterò questo periodo per studiare, scrivere nuovi spettacoli, migliorarmi nell’attesa di poter nuovamente calcare il palco. Facciamo tutti un altro piccolo sforzo per poter tornare a vivere serenamente, riaprire i nostri splendidi teatri e regalare finalmente un po’ di serenità”. 

Peppe Piromalli e Gennaro Calabrese

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Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco.

Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco. La kermesse green si è conclusa ieri con un evento in diretta streaming da Spazio Field – Palazzo Brancaccio, visibile sulla pagina Facebook di Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità.


Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco. Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco e l’atto conclusivo della kermesse green

Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco. Nella sezione professionisti, primo posto per Alessandro Ciafardini e Laura Buffa, con la loro opera “Fettuccine al nero di seppia. Di-gestione della plastica USA e ri-getta”.

Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco. Tra gli appassionati, invece, vince il Centro Diurno La fabbrica dei sogni con “La gabbianella e il guanto”

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022”, fa parte di Romarama 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco. Il Festival ha inoltre ricevuto un contributo della Regione Lazio.

IL FESTIVAL – Atto conclusivo per Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità, il ricchissimocontenitore di progetti ed eventi che si è posto, nelle ultime cinque settimane, l’obiettivo di diffondere, in particolare tra i giovani, per mezzo di attività educational e green, i concetti di sviluppo sostenibile e di attenzione per l’ambiente.

La kermesse green si è conclusa ieri in modalità online, come previsto dall’ultimo DPCM, e condiviso sulla pagina Facebook di Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità, con una piccola rappresentanza organizzativa in presenza pressoSpazio Field – Palazzo Brancaccio.

IL WORKSHOP “LE BUONE RE-AZIONI” – L’incontro/workshop Le Buone Re-Azioni è stato condotto da Mauro Spagnolo – consulente RAI e Direttore di Rinnovabili.it, partner dell’iniziativa – e coadiuvato da Stefano Bernardini – Presidente A.S.D. SUNRISE 1 e dal giornalista Gianluca Scarlata.

L’appuntamento si è posto gli obiettivi di promuovere un cambiamento culturale nello stile di vita di tutti i giorni e di comprendere meglio gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Si è parlato di futuro, di economia circolare e sviluppo sostenibile in presenza dell’esperienza del Coronavirus.

Nel contesto del workshop, inoltre, Arctic Sail Expeditions – Italia ha presentato un racconto/intervista dal titolo Le Imprese Artiche di Best Explorer.

Questa narra l’esperienza di navigazione di Best Explorer e del suo equipaggio durante le Spedizioni tra i ghiacci delle regioni Artiche (Passaggio a Nord Ovest, Passaggio a Nord Est e Periplo dell’Oceano Artico e del Polo Nord), utilizzando quattro canali di comunicazione: video/foto, musica/immagini, lettura e intervista-racconto dei protagonisti. A seguire le conclusioni dell’Expedition Leader Nanni Acquarone.

CONTESTECO – A seguire anche la proclamazione dei vincitori di ContestEco, il concorso d’arte e design sostenibile più eco del web – oggi Award Metro News 2020 e la consegna dei riconoscimenti.

Due le giurie chiamate a votare gli oltre venti appassionati di riciclo, tra professionisti e appassionati, di quest’anno: una social e una qualificata, quest’ultima presieduta da Valeria Arnaldi, giornalista di arte e cultura, scrittrice e curatrice di mostre.

Nella sezione professionisti, primo posto per Alessandro Ciafardini e Laura Buffa, con la loro opera “Fettuccine al nero di seppia.

Di-gestione della plastica USA e ri-getta”; secondo per Laura Buffa con “Algo/ritmo” del cuore.

Al terzo, invece, un ex aequo, con Luigi Masecchia con “Cornovirus” e Claudia Scalera con “Madre Natura”.

Per la sezione degli appassionati, primo posto per il Centro Diurno La fabbrica dei sogni con “La gabbianella e il guanto”.

A seguire Emanuela Ariu con “La bimba di carta” e Ivana Carretto con “Serene lamp”.

Durante l’appuntamento sono stati anche consegnati i riconoscimenti alle Start Up più creative e innovative che hanno partecipato al Festival della Sostenibilità secondo Rinnovabili.it 2020: sono andati a Felipe Goycoolea, CEO Millepiani Coworking, alla start-up Miomeal rappresentata da Marco Coscarella e alla start-up Igloo rappresentata da Alberto Saggio.

SPAZIO FIELD – Esistono operazioni di recupero, materiale e spirituale, che si stagliano sull’orizzonte culturale della città di Roma e che riempiono di gioia i cuori dei romani che amano la loro città e che la vedono costantemente mortificata nella propria bellezza.

Per Spazio Field si può parlare sicuramente di una di queste iniziative. Spazio Field si trova all’interno dell’ultima dimora patrizia sorta nel centro storico di Roma: Palazzo Brancaccio, edificio costruito a più riprese dal 1879 fino al 1922 sul Colle Oppio e affacciato su Via Merulana.

L’intero primo piano, l’ammezzato nobile, di circa 1700 metri quadrati, ha ospitato dal 16 giugno 1958 al 31 ottobre 2017 il Museo nazionale d’arte orientale Giuseppe Tucci, prima che lo stesso fosse trasferito all’EUR presso il costituendo Museo delle Civiltà.

Dopo l’addio del Museo Nazionale d’Arte Orientale, lo spazio d’arte è rimasto ad accumulare polvere fino a quando, nel 2019 è stato recuperato e restituito al patrimonio culturale e artistico della Città Eterna.

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Festival della Sostenibilità: i vincitori di ContestEco.
"Costanzo non registra da noi" Teatro Parioli.

“Costanzo non registra da noi”. Il Parioli chiarisce: E lancia un appello.


“Costanzo non registra da noi”. In merito alla tempesta social verificatasi in seguito alla messa in onda del Maurizio Costanzo Show del 27 ottobre, il Teatro Parioli si vede obbligato a chiarire che, a differenza di quanto scritto da molte testate giornalistiche, le registrazioni della trasmissione del dottor Costanzo non sono state effettuate presso gli spazi del Parioli.

“Costanzo non registra da noi”. Inoltre rileviamo che il dottor Costanzo, in seguito a una richiesta di chiarimento da parte di agenzie di stampa riguardo alle condizioni in cui si sono svolte le registrazioni del suo programma.

“Costanzo non registra da noi”. Costanzo ha invitato i gestori di teatri e cinema a operare come lui, e cioè a effettuare test sierologici al pubblico, a installare plexiglas fra le poltrone, e ad accogliere quindi gli spettatori in sala senza mascherina.

Addossando in qualche modo la responsabilità della chiusura dei teatri e dei cinema ai gestori di questi ultimi, additandoli fra l’altro come persone che non fanno altro se non “rompere e fare polemiche” (fonte: Repubblica)

Consapevoli che in questo periodo l’Italia e il mondo hanno altre priorità, ricordiamo al dottor Costanzo che Cinema e Teatri sono chiusi per decreto, e non per loro scelta.

“Costanzo non registra da noi”. A tal riguardo, quindi, ci rivolgiamo direttamente al dottor Costanzo.

Egregio, la ringraziamo per i suggerimenti, ma le cose non stanno come dice Lei.

Se infatti è vero che la legge al momento ci impedisce di aprire, e se è indubbio che nei teatri (anche quando erano aperti) c’era obbligo di mascherina per il pubblico, allora, per favore:

“Costanzo non registra da noi”. eviti di farci passare pure per fessi agli occhi del pubblico.

Inoltre vorremmo approfittare di questo spiacevole episodio per sottolineare che in questo momento difficile la nostra categoria ha bisogno di supporto e unità, non di equivoci, né di strigliate.

Quel di cui la categoria a cui apparteniamo ha bisogno, invece, sono ristori immediati, basati su parametri elastici, che non lascino fuori nessuno (come invece accaduto con gli ultimi fondi stanziati dal Ministro Franceschini, che hanno lasciato a bocca asciutta moltissimi fra noi).

Ma non è solo alle istituzioni che ci rivolgiamo:

prendendo sempre spunto da quanto accaduto, nel paradosso che ha visto un teatro ricostruito in TV, ci chiediamo se non sia il caso di sottoporre allora proprio agli operatori, ai registi, ai conduttori, e agli autori di programmi televisivi una proposta di solidarietà nei confronti dei teatri privati:

c’è chi vuole portare il teatro in TV.

Noi del Parioli, invece, proponiamo in questo momento emergenziale di portare la TV in teatro.

E proponiamo alla TV di usare, all’interno dei suoi format anche le nostre maestranze (tutte, nessuna esclusa).

Nell’attesa della riapertura (prioritaria, ovviamente, ma purtroppo verosimilmente lontana nel tempo), le strutture teatrali private sarebbero forse onorate di ospitare dirette o registrazioni di produzioni audio-visive.

Questo darebbe respiro e orizzonte anche e soprattutto alle strutture più piccole per dimensioni e più fragili per economie, troppo spesso dimenticate, e che tuttavia rappresentano linfa artistica e creativa per il settore.

Auspichiamo sinceramente che gli operatori del settore TV possano riflettere su quanto proposto, e sostenere in questo modo tutti i teatri privati che non ricevono fondi ministeriali, per aiutarli a sopravvivere.

Perché alle riflessioni fatte va aggiunta anche questa:

Gli spazi pubblici o sovvenzionati sopravvivranno a questa bufera.

I teatri e gli spazi culturali gestiti da privati, senza sovvenzioni, sono condannati a morte o, nel migliore dei casi, a lenta agonia.

Insieme a loro, soffriranno tanti artisti, tanti tecnici, tanti operatori della filiera produttiva.

Infine, a pagare il prezzo più alto sarà la libertà dell’imprenditoria privata e dell’espressione artistica: a reggere alla botta saranno solo coloro che godono di finanziamenti pubblici, e inevitabilmente anche le scelte artistiche del futuro saranno condizionate da questa stortura.

Un aiuto concreto a vantaggio dei teatri privati è indispensabile perché questi ultimi continuino a restare un baluardo di libertà espressiva anche quando la tempesta che li ha travolti sarà finita.

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“Roma Music Festival” apre alla Musica Classica.

“Roma Music Festival” apre alla Musica Classica. Per l’edizione 2021 s’annuncia la grande novità: “Anche i musicisti con una vocazione classica potranno partecipare” 


“Roma Music Festival” apre alla Musica Classica. Novità importanti in arrivo per il Roma Music Festival, il contest ideato dal produttore musicale Andrea Montemurro.

“Roma Music Festival” apre alla Musica Classica. Archiviata l’edizione del 2020, si sono aperte a metà ottobre le iscrizioni per la prossima edizione, che sono rivolte a cantautori, gruppi e interpreti provenienti da ogni parte d’Italia.

L’ultima finale ha messo in evidenza talenti della musica pop, rock e rap, ma per il 2021 si prevedono altre importanti novità all’orizzonte e la nascita di una sezione interamente dedicata alla musica classica. 

Ad annunciarlo è il patron del RMF Andrea Montemurro:

“La musica ha un linguaggio universale che si esprime sotto varie forme, ed è giusto rivolgere la nostra attenzione anche alla classica, che io amo particolarmente e che in Italia è rappresentata da sempre da autori entrati nella storia della cultura universale – dice Montemurro -.

Oggi tantissimi ragazzi esprimono il loro talento componendo musica classica contemporanea, ed è per questo che annunciamo la nascita della sezione Classica del Roma Music Festival, che darà anche a loro la possibilità di partecipare e di mettersi in evidenza.

Rmf vuole essere un’occasione di valorizzazione di giovani artisti e talenti che nella musica coltivano sogni e ideali – dice ancora l’ideatore del RMF Andrea Montemurro -.

Dal 2021 anche i musicisti con una vocazione classica potranno partecipare, stiamo lavorando per creare una sezione del festival dedicata proprio a loro e ben presto la ufficializzeremo in grande stile”. 

Intanto, la macchina organizzativa per l’edizione 2021 è già ripartita: sul sito www.romamusicfestival.com è possibile scaricare il modulo per l’iscrizione e la partecipazione.

Parte da qui la ricerca dei big della scena musicale italiana del futuro. 

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Stefano-Raucci-a-sinistra-e-Andrea-Montemurro-a-destra
#professionstialsemaforo un flashmob a Piazza Montecitorio.

#professionstialsemaforo un flashmob a Piazza Montecitorio 31 ottobre 2020 ore 12.30


#professionistialsemaforo un flashmob, iniziativa libera che nasce con l’intento di unire professionisti dello spettacolo e della ristorazione e valorizzare il nostro patrimonio culturale e le tradizioni culinarie, da sempre fonte di benessere per la mente.

#professionstialsemaforo un flashmob a Piazza Montecitorio in costume di scena o abito da lavoro, che viaggerà anche sui social, per chiedere al Governo di rivedere alcune misure con lo scopo di evitare ulteriori criticità per le categorie, già messe preventivamente in sicurezza.

#professionstialsemaforo un flashmob a Piazza Montecitorio. Attiva anche una raccolta firme, in collaborazione con la storica rivista “Sipario”, su piattaforma digitale.

#professionstialsemaforo un flashmob a Piazza Montecitorio, 31 ottobre 2020 ore 12.30 Piazza Montecitorio

Ogni nazione ha il compito di tutelare il proprio patrimonio culturale e valorizzarlo.

L’Italia possiede una lunga serie di tradizioni millenarie da preservare.

Dalle opere letterarie a quelle cinematografiche e teatrali, senza dimenticare il comparto enogastronomico, altro fiore all’occhiello del Made in Italy.

Con lo scopo di evidenziare le nostre eccellenze e chiedere al Governo la possibilità di rivedere il provvedimento che impone la chiusura.

La chiusura di teatri, cinema e quella (fissata per le ore 18.00) di locali e ristoranti, nasce l’iniziativa libera #professionistialsemaforo, ideata dalla giornalista Federica Rinaudo.

La Rinaudo intende riunire artisti, maestranze, esercenti, liberi professionisti, con il fine di smuovere le coscienze ed evidenziare, dopo vari investimenti fatti per mettersi a norma.

professionstialsemaforo un flashmob. Teatri, cinema, locali e ristoranti sono realtà sicure, in grado di osservare e garantire le regole (già messe in atto) relative al previsto distanziamento e ai dispositivi di protezione.

Le attività culturali, di ristoro e divertimento sono necessarie (ora più che mai) per il benessere della mente eppure rischiano di essere penalizzate con gravi ripercussioni e criticità per il futuro dei lavoratori.

A tal proposito si propone una petizione http://chng.it/TW4dsJZyKw  da raggiungere tramite piattaforma digitale, in collaborazione con la storica rivista “Sipario” fondata nel 1946.

Un messaggio visivo virale per i social per richiedere la mobilitazione ad un flashmob nella giornata dedicata alla festività di Halloween, in collaborazione con Enac, Ente Nazionale Attività Culturali, il polo di aggregazione per tutte le libere associazioni interessate a realizzare progetti in ambito culturale, sportivo e sociale.

Il 31 ottobre 2020 alle ore 12.30 in piazza Montecitorio ognuno potrà decidere di donare pochi secondi del proprio sapere (versi di una poesia, strofe di una canzone, suggerimenti per una ricetta ecc.).

In attesa del segnale “verde”…ovvero del via libera al ripristino delle attività nella speranza che l’incubo del Covid -19 non crei più problemi alla salute e all’economia.  

In piazza con il costume di scena o l’abito da lavoro, con tanto di cartello “Affittasi liberi professionisti,” per testimoniare la semplice volontà di tornare a lavorare e dare un significato ai sacrifici di una vita evitando la chiusura di attività.  

Artisti, tecnici, fotografi, ristoratori, organizzatori e vari liberi professionisti che operano nelle categorie sopracitate sono tutt’altro che “non necessari”, ma fermano il tempo donando emozioni uniche alla collettività.

Simultaneamente, per coloro che fossero impossibilitati a recarsi in piazza Montecitorio, al segnale dei presenti partirà una diretta Facebook, nella quale in egual modo si potrà offrire la propria testimonianza.

Info e dettagli pagina Facebook Professionisti al Semaforo.

Federica Rinaudo

Giornalista
Ufficio stampa e comunicazione
Mobile +39 327 7851570
www.federicarinaudo.it

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#professionistidelsemaforo
“Il Grande Slam” Maxicono Parma Raisport.

“Il Grande Slam” Maxicono Parma Raisport. Da un’idea di Francesca Aiello, scritto da Marco Marrocco, regia di Mario Maellaro e con la partecipazione straordinaria di Jacopo Volpi.


“Il Grande Slam” Maxicono Parma Raisport. Venerdì 6 novembre 2020 alle ore 23:00 andrà in onda su RaiSport “Il Grande Slam”, il primo docufilm sulla memorabile impresa della squadra di pallavolo del Parma, nella stagione 1989-1990, che le ha permesso di essere consacrata alla leggenda.

“Il Grande Slam”. La Maxicono Parma è stata l’unica squadra al Mondo ad aver vinto il Grande Slam, 5 competizioni nello stesso anno, ovvero Mondiale per Club, Coppa delle Coppe, Supercoppa Europea, Coppa Italia e Scudetto.

“Il Grande Slam” Maxicono Parma Raisport.

“Il Grande Slam”. In 137 giorni, dalla vittoria del Mondiale per Club, è stata scritta la storia della pallavolo.

Vincere tutto nello sport è praticamente impossibile, capita però quando hai un gruppo composto da fenomeni in campo, ma anche da grandi uomini magistralmente guidati da Gian Paolo Montali.

“Il Grande Slam”. Questa era la Maxicono, un gruppo di amici che a Parma aveva trovato l’ambiente e la città ideale dove dimostrare al Mondo quanto fossero forti.

Sono passati 30 anni da quel 1990, un anno che ha segnato per sempre la storia della pallavolo italiana. In quello stesso anno, infatti, un’altra squadra emiliana, la Philips Modena, vinse l’11 marzo 1990 la Coppa dei Campioni battendo in finale la squadra francese del Frejus.

L’Emilia era sul tetto d’Europa.

Ma l’anno incredibile per il volley italiano non finisce qui.

A pochi mesi dal trionfo europeo delle squadre di Club, il 28 ottobre, con una rosa composta essenzialmente dai giocatori delle due squadre di Parma e Modena, l’Italia vinse il Campionato del Mondo.

È da questi grandi successi che si è cominciato a parlare di una GENERAZIONE DI FENOMENI: i grandi fenomeni della pallavolo italiana.

Questo docufilm vuole essere un tributo a quei giocatori e a una città di provincia entrati nella storia, facendo rivivere le emozioni di allora e regalando alle nuove generazioni la possibilità di conoscere gli uomini che hanno reso grandi Parma e la pallavolo italiana nel Mondo.

Accompagnati dal prof. Franco Del Chicca, figlio di quel Renzo del Chicca considerato uno dei padri fondatori della pallavolo italiana, faremo un breve racconto di come è nata e si è evoluta la pallavolo parmigiana, passando attraverso le vittorie della Santal con i ricordi di Lanfranco ed Errichiello per poi ripercorrere le tappe fondamentali di quell’annata straordinaria che ha portato alla vittoria del “Grande Slam”.

Saranno proprio alcuni dei campioni di quella grande squadra a farci rivivere i momenti di quell’annata fantastica e irripetibile: Galli Zorzi, Giani, Bracci, Cova, Aiello, Passani, Montali, Stork e Renan ci guideranno in un meraviglioso viaggio tra i ricordi.

Calcheremo insieme a loro trent’anni dopo il parquet del Palaraschi, il palazzetto che ha ospitato incontri sofferti e vittorie epiche, festeggiate negli spogliatoi dove sembra ancora risuonare l’eco di quelle urla di gioia e di esaltazione.

Con il sostegno della regione Emilia-Romagna, il patrocinio del Comune di Parma e Parma Capitale della Cultura 2020-21, la partecipazione di Garbo Surgelati, Ara Iveco Concessionaria per Parma e Cremona e Gruppo Cooperativo Colser – Auroradomus.

Ufficio stampa DCCommunicationchessa.stampa@gmail.com – cell. 347.7868350

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“Il Grande Slam” Maxicono Parma Raisport.
"RO.ME Museum Exhibition" 2020. f

RO.ME Museum Exhibition” 2020, fiera internazionale sui musei, luoghi e destinazioni culturali, celebra la sua terza edizione nell’anno dell’emergenza globale collegata alla diffusione del Covid-19.


“RO.ME Museum Exhibition” 2020. Un programma denso di approfondimenti e insight specialistici che quest’anno si centreranno sugli impatti della pandemia sul settore e sulle recovery strategies da adottare: dall’accelerazione della transizione digitale sino all’accessibilità e alla sostenibilità di musei e luoghi culturali.

“RO.ME Museum Exhibition” 2020. Con oltre quattromila musei, innumerevoli luoghi della cultura, e i più importanti siti del patrimonio mondiale, l’Italia è un attore globale per politiche, expertise e innovazioni legate al settore.

“RO.ME Museum Exhibition” 2020. Protagoniste della manifestazione saranno ancora una volta le più autorevoli istituzioni culturali, gli speaker e buyer internazionali, i casi di successo globali e le più innovative aziende del settore.

RO.ME Museum Exhibition” ha ideato un’edizione speciale completamente on line, attraverso la piattaforma romemuseumexhibition.com, i musei, le istituzioni culturali, le aziende e i professionisti potranno visitare la fiera in modalità virtuale, organizzando incontri B2B, assistendo ai webinar e partecipando in streaming agli incontri in programma.

Oltre 70 aziende nazionali e internazionali popoleranno il marketplace della Fiera digitale, esponendo i propri prodotti e illustrando le proprie soluzioni: dal merchandising museale alle imprese creative e culturali, dagli allestimenti ai progetti immersivi attraverso la realtà virtuale e aumentata, dai servizi per i visitatori sino a quelli per l’exhibition e il collection management.

La vetrina delle imprese è allestita grazie al contributo di Regione Lazio, Unioncamere Lazio e Camera di Commercio di Roma.

Le aziende avranno l’opportunità di organizzare B2B con una audience di buyer internazionali: tra i quali: Sallie Stutz, agente plurimandatario per i musei statunitensi, Lorraine Dauchez di Arteum (Francia) che gestisce 300 punti vendita di prodotti culturali in 20 paesi, Leigh Anne Stevenson di Ingenium(Canada) rete dei musei canadesi della scienza e dell’innovazione, Irene Benito di Casa Battlò (Spagna) il museo di Antonio Gaudì a Barcellona, e Barbara Lenhardt, della National Gallery of Art di Washington.

RO.ME – Museum Exhibition è il primo e unico marketplace di settore che non chiuderà i battenti, consentendo agli operatori professionali e agli espositori di accedere a contenuti e a servizi profilati anche dopo la manifestazione.

Ro.Me aprirà col Convegno inaugurale alla presenza dei direttori dei musei italiani organizzato dalla Direzione Generale Musei del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, che quest’anno affronterà il tema “Musei in rete tra innovazione digitale e inclusione sociale”. È prevista la partecipazione del Ministro on. Dario Franceschini e del Direttore Generale Musei Massimo Osanna.

Numerosi gli eventi speciali in programma: a partire dal meeting sulle industrie culturali e creative legate alle filiere dei musei e del turismo culturale; un momento di confronto e proposta con al centro alcune delle scale up più innovative con lo scopo favorire il networking e il business matching con investitori privati e decision maker del settore.

"RO.ME Museum Exhibition" 2020. f

L’evento, che vedrà tra gli altri la partecipazione di:  Anna Laura Orrico, Sottosegretario al MiBACT, Roberto Vellano, Direttore Centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana  del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Orneli Assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Start Up della Regione Lazio, Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo Economico di Roma Capitale, Invitalia, Unicredit, la Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali e la Compagnia di San Paolo, ospiterà il keynote “Reimagining Return – New Models post-COVID”?” di Steven Wolff, Presidente e fondatore di AMS Planning & Research Corp tra gli operatori e investitori più noti nel settore art & entertainment degli Stati Uniti.

Nel corso dell’evento sarà fruibile una vetrina di imprese culturali e creative con i loro prodotti e servizi: intelligenza artificiale applicata al settore dell’arte, realtà aumentata, digitalization, architettura, design, innovative project, cloud computing, IoT e analytics, gamefication.

Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi e Mario De Simoni, presidente di Ales SpA, si confronteranno sui nuovi paradigmi legati alla programmazione, organizzazione e fruizione delle mostre nel post-pandemia a partire dal caso della mostra “Raffaello.1520-1483”, inaugurata lo scorso 3 marzo alle Scuderie del Quirinale in occasione delle celebrazioni mondiali per il quinto centenario dalla scomparsa dell’artista.

Nell’ottica della promozione del Sistema museale nazionale, RO.ME – Museum Exhibition, in collaborazione con la Direzione Generale Musei del MiBACT, ha ideato una Virtual Experience su 15 Musei del Territorio disseminati lungo la penisola italiana, il cui pilota sarà presentato in occasione della manifestazione.

Grazie a questo tour, i musei e i siti individuati in collaborazione con i Poli regionali, presenteranno una user experience sulle proprie collezioni permanenti.

I musei e i siti animeranno nel corso dell’evento presentazioni e approfondimenti coinvolgendo i territori e gli stakeholder di riferimento. 

Novità assoluta di questa edizione, l’istituzione del premio Fondazione Santagata sotto il patrocino della Commissione Nazionale Italiana Unesco, attribuito da una giuria di esperti a un progetto di sviluppo sostenibile realizzato o avviato nell’ambito di un territorio o di una comunità con designazione UNESCO sul territorio nazionale.

L’approfondimento specialistico sui siti Unesco sarà centrato sui filoni della protezione e della sostenibilità del patrimonio culturale.

La seconda edizione di TEMM [Traveling Exhibition Meeting & Marketplace], format creato nel 2019 per promuovere le mostre italiane a un pubblico internazionale di professionisti del settore e facilitare lo scambio di progetti espositivi, si concentrerà sul ruolo delle mostre itineranti nel supportare i musei, gli spazi espositivi e i produttori di mostre a superare l’emergenza causata dal COVID-19.

Il programma è articolato in workshop specialistici, tra i quali:“Digitalizzazione e strategia web” a cura di Sarah Dominique Orlandi, Coordinatore Gruppo di Ricerca Digital Cultural Heritage di ICOM Italia, e “Musei e digitalizzazione nell’emergenza Covid-19” a cura di Silvia Stabile, esperta di diritto dell’arte e beni culturali, membro dei Focus Team Arte e Beni Culturali di Bonelli Erede, All’interno della TEMM è previsto l’allestimento di un portfolio digitale di mostre e progetti espositivi realizzati da istituzioni e aziende italiane che saranno consultabili dagli operatori e da buyer internazionali.

In un periodo storico fortemente segnato dalla chiusura e dal contingentamento dell’accesso al pubblico nei musei, il tema della trasformazione digitale e dell’inclusività dei musei assume un significato necessariamente nuovo.

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Istituzioni e professionisti nazionali ed internazionali discuteranno di strategie, contenuti, esperienze per favorire l’accessibilità di collezioni e raccolte di musei, archivi e biblioteche, proprietà intellettuale e diritti d’autore.

Tra i partecipanti: Andrew Ellis, Direttore di Art UK, piattaforma per la cultura e l’educazione nel Regno Unito che collabora con oltre 3.300 istituzioni britanniche e che dal 2003 ha digitalizzato oltre 220.000 dipinti di oltre 40.000 artisti.

Sofie Andersen, Head of Digital Content al Metropolitan Museum of Art di New York, Nancy Proctor, Direttore del Peale Center for Baltimore History and Architecture, Enrico Bellini, Public Policy Manager di Google, Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Paestum,  

Laura Fornara, Direttore Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo, Julie Le Claire, di Ingenium – Canada’s Museums of Science and Innovation, Cecile Shellman, dell’American Alliance of Museums, Adele Maresca Compagna, Presidente di ICOM Italia.

Ancora al centro l’approfondimento sui protagonisti, i modelli di patronage, le donazioni, Art Bonus e le sponsorizzazioni di beni culturali, che prevede la partecipazione di Ales SpA.

Saranno celebrati i 25 anni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ed è prevista una tavola rotonda sul tema “Fondazioni d’Arte, eccellenze italiane nella ricerca, nella valorizzazione e nella promozione dell’arte contemporanea” alla quale interverranno: Fondazione Memmo, La Fondazione, Fondazione Giuliani, Fondazione Roma.

L’evento sarà realizzato in collaborazione con Talent Prize, promosso da Inside Art.

Pietro Piccinetti, amministratore unico e direttore generale di Fiera Roma, commenta: “Con grande determinazione, nonostante le difficoltà immense del settore fieristico, abbiamo volute confermare l’edizione 2020 di RO.ME e per questo ringraziamo in modo particolare il Mibact, Unioncamere Lazio e i nostri azionisti Camera di Commercio di Roma, Regione Lazio e Comune di Roma per il supporto che non ci hanno fatto mancare in questi momenti complessi.

Crediamo moltissimo in questo appuntamento che ha per protagonisti la cultura, il bello e quella rete di luoghi, persone, tecnologie e competenze che per missione rendono il patrimonio artistico fruibile alle persone.

Presentiamo il programma di quest’anno con l’auspicio che l’industria dei musei possa ritornare al più presto a essere il motore di sviluppo economico, culturale e sociale che è per vocazione”.

Stefano Senese, presidente di ISI.Urb: “L’organizzazione della manifestazione di quest’anno è stata una sfida particolarmente ardua: per il grave impatto della pandemia sul settore della cultura e conseguentemente per la difficoltà di ripensare l’evento fieristico in una chiave tutta digitale.

Abbiamo lavorato con grande impegno per inaugurare la prima fiera completamente digitale del settore.

Per noi rimane importante tanto più oggi, salvaguardare e valorizzare il carattere espositivo di una manifestazione che nasce per rispondere alle esigenze di un mercato che ha grande potenzialità e può contribuire a riposizionare il nostro Paese in questo frangente così difficile”.

Andrea Billi, coordinatore scientifico della manifestazione, conclude: “Siamo particolarmente contenti di aver mantenuto la manifestazione in quest’anno così difficile, quasi drammatico per il settore.

Il nostro sforzo di continuità è stato sostenuto con convinzione dalle Istituzioni promotrici, che hanno concretamente reso possibile quest’edizione speciale.

Siamo non solo nel mezzo di una crisi, ma davanti ad un probabile cambio di paradigma, che necessita di visione e strumenti d’intervento innovativi oltre che un salto in avanti dell’intero settore.

L’obiettivo di RO.ME – Museum Exhibition è stato proprio questo sin dalla prima edizione: creare un marketplace dove connettere esperienze, muoversi in una dimensione internazionale per valorizzare il meglio dell’Italia ma con una forte proiezione al futuro”.

RO.ME – Museum Exhibition, è un evento realizzato da Fiera Roma e ISI.Urb, col patrocinio e il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Regione Lazio, Unioncamere Lazio e Camera di Commercio di Roma;

col patrocinio di: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Roma Capitale, ICOM Italia, ICCROM, Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, Ambasciata della Repubblica Federale Tedesca di Germania di Roma, Anci, Borghi Autentici d’Italia, Associazione Città dell’Arte e della Cultura, Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, Associazione Nazionale Musei Scientifici, Federculture.

Partner della manifestazione: Ales SpA, Artbonus, Unicredit, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo, Studio BonelliErede, Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, Zètema Progetto Cultura.

Business development partner: Capitale Cultura Group.

Media partner: Exibart, Artribune, Finestre sull’Arte, Insideart, Kermes, AgCult.

Technical partner: Kosmos, Wikipoint.

RO.ME – MUSEUM EXHIBITION

Data: 25 – 27 novembre 2020

Social: FB romemuseumexhibition / IG @romemuseumexhibition / TW: rome_museum

Web: romemuseumexhibition.com

CONTATTI STAMPA

Maurizio Quattrini, 338 8485333 maurizioquattrini@yahoo.it

Cecilia Moretti 389 2756994 ceciliamoretti@gmail.com

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“L’Ultima Opera di Laika” Street Artist.

“L’Ultima Opera di Laika”. Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, in via della Minerva a Roma, la Street Artist Laika ha attaccato tre nuovi poster riguardanti il DPCM firmato pochi giorni fa.


“L’Ultima Opera di Laika”. I poster sono ispirati a tre delle categorie più colpite dalle nuove misure: i lavoratori dello sport, dello spettacolo e della ristorazione.

“L’Ultima Opera di Laika”. “Gli oltre 5 miliardi messi in campo oggi dal Governo non saranno sufficienti a salvare i lavoratori e le tantissime attività già in sofferenza, molte delle quali rischiano di non riaprire.

Prima si obbligano le persone ad investire per rendere sicuro il ristorante o la palestra, il cinema, il teatro o i locali in cui si suona dal vivo e, dopo poco, li si affossa nuovamente, mentre le criticità gigantesche sul trasporto pubblico o la scuola non vengono, di fatto, affrontate“, ha dichiarato Laika.

Un manifesto ritrae dei camerieri che servono fumogeni a due operai sospesi sopra il cielo di Roma (intervento sulla foto di Charles Clyde Ebbets – GE Building, Rockefeller Center, 1932);

un altro una compagnia teatrale armata di fucili e bottiglie da cui fuoriescono fiori, nella rappresentazione de “I Miserabili”, e il terzo un uomo in palestra che cerca di tener sollevato il peso insostenibile del nuovo DPCM.

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Eros “Get Me Out”, un brano dal sound Rock.

Eros Get Me Out”, un brano dal sound Rock. Eros, musicista e cantautore, debutta su tutte le piattaforme musicali con il suo primo singolo dal titolo “Get Me Out”, un brano dal sound Rock misto a suggestioni sonore più moderne.


Eros Get Me Out”, un brano dal sound Rock. Il brano parla di come un amore viscerale, verso qualcuno o qualcosa, possa condurre ad una profonda sofferenza e ad un annientamento tale da non lasciare vie d’uscita. 

Eros Get Me Out”, un brano dal sound Rock. Il giovane artista, che per il suo debutto ha scelto di cantare in inglese per risaltare maggiormente il carattere universale delle tematiche trattate, ha sentito l’urgenza artistica di utilizzare il rock per esprimere il senso di alienazione con cui tutti, prima o poi, devono fare i conti. 

Eros “Get Me Out. Il videoclip, realizzato interamente in interni asettici a Roma, uscirà venerdì 30 ottobre su YouTube. 

Da un punto di vista scenico, Eros ha scelto il minimalismo per rappresentare l’eterna lotta interiore fra bene e male. 

Get Me Out” è il risultato di una lunga ricerca artistica che vuole anticipare l’inizio di un nuovo percorso sonoro. 

Eros “Get Me Out. NOTE DELL’ARTISTA:

“Come la maggior parte delle canzoni, questo è un brano che nasce dopo aver vissuto esperienze personali che ti portano ad aver il bisogno di esprimerle, o se sono negative, “sputarle”.

Proprio per questo motivo ho sentito l’esigenza di raccontarlo. Tirare fuori quello che si ha dentro aiuta a combattere il dolore. L’obiettivo di ogni artista credo sia quello di arrivare dritto al cuore e alla mente di chi ascolta, trasmettendo tutto tramite la scelta di parole di suoni.

Io spero di averlo fatto.

Scelgo di debuttare in inglese perché è la lingua che, musicalmente parlando, mi ha cresciuto e aiutato sempre, quindi decido di mostrarle una sorta di “riconoscenza”.

Ora però comincerò a fare sul serio e partirà il mio percorso finalmente da “artista italiano” con tanti nuovi progetti.

Vivo e morirò per la musica, c’è una frase che uso sempre quando provo a sintetizzare quello che provo e quello che faccio.

“Provo a spiegarti come una singola nota, messa al posto giusto, possa farti credere di volare, o meglio, di non esistere.

Poi si, quando mi va, suono e canto.”

(Eros) Biografia:

Eros Nanni inizia il suo percorso musicale nel 2015, studiando pianoforte al Saint Louis College of Music di Roma.

Nel 2019 decide di tirare fuori la creatività che ha dentro, provandoci come artista.

Comincia a scrivere testi e musiche, inizia anche a dilettarsi come produttore musicale. Il 23 ottobre del 2020 esce finalmente il suo primo singolo Get Me Out.

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Italian Hospitality Network “ORA BASTA”.

Italian Hospitality Network “ORA BASTA” . Manifestazione Nazionale di Ristoranti, Cocktail Bar, Produttori, Vignaioli, Birrai, promotori di Eventi, Lavoratori del mondo dello spettacolo


Italian Hospitality Network “ORA BASTA” . 2 Novembre, h.11.00 – Piazza del Popolo, ore 11.00

Italian Hospitality Network “ORA BASTA” . Nata nella primavera 2020 per portare avanti le istanze di oltre 400 realtà tra enoteche, bar, ristoranti e mescite certificate.

La rete Italian Hospitality Network, che già a maggio aveva proposto la prima manifestazione pacifica per accendere l’attenzione sul settore della ristorazione e dell’intera filiera produttiva.

Italian Hospitality Network. Scende in piazza – nel rispetto delle regole, del distanziamento e di tutte le normative sanitarie – il 2 novembre, a Roma, a Piazza del Popolo per portare avanti le sue proposte.

Per concertare con istituzioni e governo soluzioni costruttive che tutelino tutti: la salute, ma anche il lavoro, specialmente di un’industria economicamente rilevante per l’intero paese, come quello della ristorazione, dell’ospitalità e della cultura.

Dal 26 ottobre al 2 novembre, una serie di flash mob pacifici e dimostrativi, si svolgeranno in alcuni luoghi nevralgici della capitale, rigorosamente alle ore 18.00, con un obiettivo:

farsi ascoltare, trovare soluzioni insieme, concertate con le altre realtà, per non rendere vani tutti gli sforzi economici e logistici di adeguamento compiuti finora da cocktail bar, enoteche, ristoranti e mescite, ma anche teatri e così via.

“Noi rappresentiamo la parte sana di un settore troppo a lungo demonizzato. Le nostre aziende necessitano misure serie e programmate.

Le nostre richieste sono anche le nostre proposte, necessarie per superare il periodo non breve e difficile che abbiamo davanti. Vogliamo costruire, non distruggere” spiegano gli organizzatori. “Per questo ci discostiamo categoricamente dalle violenze di piazza e dai tafferugli; chi agisce in questo modo, sposta l’attenzione delle nostre richieste su altro. 

Vogliamo poter essere ascoltati seriamente, in maniera costruttiva, e non vogliamo subire strumentalizzazioni politiche, da ovunque queste provengano”.

In attesa della manifestazione nazionale indetta per il 2 novembre alle ore 11.00 a Piazza del Popolo, che chiamerà tutti a raccolta.

A maggio, ci siamo uniti in Italian Hospitality Network per lanciare un appello alle istituzioni e proporre alternative per riprendere l’attività in sicurezza, mettendo in luce il valore sociale e comunitario che da sempre in Italia caratterizza enoteche, cocktail bar, ristoranti e mescite come luoghi di non solo consumo, ma anche di crescita culturale ed economica.

Oggi, non ci tiriamo indietro dal fare la nostra parte, neanche dinanzi all’ennesima richiesta di abbassare le nostre serrande, nonostante la demonizzazione messa in campo dal sistema dell’informazione, incapace di fare distinguo tra chi, sprezzante delle regole, ha generato danni importanti e chi, sottraendo economia alle proprie aziende, ha deciso di rispettarle rigidamente. 

Ma intere aziende di Ristoranti, Cocktail Bar, Produttori, Vignaioli, Birrai, promotori di Eventi, Lavoratori del mondo dello spettacolo e della nightlife di tutta Italia, rischiano letteralmente di sparire sotto i colpi di una crisi della quale non si vede la fine.

Durante la manifestazione a Montecitorio di Domenica scorsa, una nostra delegazione, è stata convocata dal Premier Conte. Aiuti sono stati promessi, ma come già successo in passato, oggi non sembrano sufficienti o accessibili a tutti”.

Da qui, l’organizzazione della manifestazione del 2 novembre 2020 a Piazza del Popolo da titolo “Ora Basta!” e lo stato di agitazione permanente. 

“Percorreremo le piazze principali della nostra città, rispettando le regole civili ed il distanziamento, per far sentire la nostra voce a difesa di tutti coloro che fanno parte della nostra filiera”.

Con Italian Hospitality Network, nata nel 2020 con tanto di manifesto progettuale contenente proposte e idee concrete destinate al rilancio del settore, si sono unite realtà dallo stesso spirito di attenzione alla qualità, rispetto della filiera e sostenibilità ambientale, che rivendicano il ruolo fondamentale del comparto ospitalità nel tessuto sociale e culturale cittadino.

“La dimensione nel nostro settore nell’economia italiana ci rende uno degli attori centrali” si legge sul manifesto fondativo, “i dati ci riportano un quadro di assoluto rilievo, non solo per la ricchezza che le nostre attività generano tra fatturati (15% PIL) e occupazione (1,2ML) ma anche per l’indotto che complessivamente contribuisce alla realizzazione dei nostri servizi, dal comparto agricolo ai fornitori, passando per le grandi aziende fino ad arrivare i professionisti che assistono le nostre strutture; meritiamo maggiore ascolto”. 

Italian Hospitality Network, al quale hanno già aderito oltre 400 realtà, rappresenta tutte le attività con licenza di somministrazione che hanno fatto della ricerca e della qualità la propria ragione d’essere, condividendo gli orari serali e notturni come momenti di maggiore attività.

Info: www.i-h-n.net

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12

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