Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”.

Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”. Il mondo della musica per la liberazione di Patrick l’8 febbraio


Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”. Un evento promosso da Amnesty International, Mei e Voci per la Libertà, con il patrocinio della Camera dei Deputati, dell’Università e del Comune di Bologna.

Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”. Rai Radio 1 seguirà in diretta l’iniziativa.

Da mezzogiorno a mezzanotte, dodici ore di musica per “Voci X Patrick – Maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki”, un grande evento in streaming in programma l’8 febbraio e promosso da Amnesty International Italia, MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti e Voci per la libertà.

L’appello lanciato dagli organizzatori al mondo della musica ha avuto un enorme successo. Saranno infatti oltre 200 gli interventi da parte di artisti, giornalisti, conduttori e organizzatori di festival in quella che si preannuncia come la più grande mobilitazione musicale dedicata a Zaki.

Patrick studente egiziano dell’Università di Bologna che è detenuto nelle carceri egiziane come prigioniero di coscienza a causa del suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

L’evento ha il Patrocinio della Camera dei deputati nonché quello di Alma Mater Studiorum Università di Bologna, del Master GEMMA Università di Bologna (al quale studiava Patrick Zaki) e del Comune di Bologna.

Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”.
Patrick Zaki 12 ore diretta streaming “Liberatelo”.

Tra gli artisti che parteciperanno alla maratona ci saranno Roy Paci, Grazia di Michele, Pierpaolo Capovilla, Alberto Fortis, Marina Rei, Cosimo Damiano Damato/ Erica Mou/ Antonio Iammarino, Pippo Pollina, Valerio Piccolo e Pino Pecorelli, Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli, la Med Free Orkestra, il Parto delle Nuvole Pesanti, Stefano Saletti con Barbara Eramo e Banda Ikona, Maurizio Capone & BangtBungt, Ivan Segreto, H.E.R., Gianluca Costantini e tanti altri.

Rai Radio1 – media partner del festival Voci della libertà – rilancerà l’iniziativa con collegamenti in diretta e interviste ai protagonisti, grazie a una staffetta tra i principali programmi.

Radio Popolare invece trasmetterà in differita l’evento a partire dalle 24.

Le dodici ore di maratona saranno diffuse dalle ore 12 sulle pagine Facebook e YouTube

di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, MEI Meeting degli Indipendenti, Amnesty International Italia e di tutti coloro che vorranno condividere.

Questi i link diretti dello streaming:

Facebook: www.facebook.com/564528913596212/posts/3604479502934456/

YouTube: https://youtu.be/ujKJoGG829A

Dicono i promotori: “Crediamo che Patrick Zaki sia un prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

Dedichiamo questa iniziativa a tutti i prigionieri di coscienza che sono stati rapiti, torturati, scomparsi e detenuti illegalmente. E a tutte quelle giovani donne e uomini che viaggiano per il mondo per studiare, ricercare, condividere e costruire una società migliore”.

Tra le partnership: Free Patrick Zaki (contest di Poster For Tomorrow), la Fondazione Lelio Luttazzi, il Movimento Napoli Capitale, la Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia.

Tra i media partner: Radio Rai 1, Radio Popolare, Musplan, Effe Radio, Indieffusione, Noise Symphony, Fly Web Radio, Funny Vegan, Classic Rock on Air, Radio Elettrica, Indieland e tanti altri.

Alla conduzione si alterneranno: Enrico Deregibus, giornalista e consulente di Voci per la Libertà e MEI, Pierpaolo Lala di Coolclub, Claudio Agostoni di Radio Popolare, Simone Mercurio di Indieland Radio, Radio Flyweb, Maura Cenciarelli di Radio Elettrica, Savino Zaba di Rai Radio1.

Tra gli interventi in diretta:

Francesca Corbo (Amnesty International Italia, responsabile arte e diritti), Stefania Passarella (giornalista ANSA), Giordano Sangiorgi (patron MEI Meeting Etichette Indipendenti), Azzurra Meringolo ( giornalista Rai Radio1), Grazia Di Michele (artista), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), MUD (artista), Alessandra Fabbretti (giornalista Agenzia Dire), Rita Monticelli (Coordinatrice del Master GEMMA all’Università di Bologna), Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli (attori), Riccardo Noury (portavoce Amnesty International Italia), Michela Montevecchi (Senatrice della commissione diritti umani), Cristina Russo (artista), Tina Marinari (Amnesty International Italia, responsabile campagne), Pierpaolo Lala (responsabile Conversazioni sul futuro), Gianluca Costantini (illustratore), Ivan Segreto (artista), Laura Cappon (Rai 3), H.E.R. (artista).

Questo l’elenco completo degli artisti che parteciperanno alla maratona:

Agnese Valle, Ahri, Alberto Cantone, Alberto Fortis, Alessandro d’Alessandro, Andrea Ascolese, Andrea Demetrio Rampin, Andrea Gioè, Andrea Pellicone Van Gigh Project, Angelica Sauprel Scutti, Antonello Caciotto, Antonio Nola, Assia Fiorillo, Aurora Migneco (Liceo Musicale Gargallo di Siracusa), Azimut, Banda Popolare dell’Emilia Rossa, Barbato, Beatrice Campisi (con Riccardo Maccabruni), Benedetta Fioravanti e Luigi de Gennaro, Benedetto Pennato, Bianca Giusy Tarascio (Liceo Gargallo), Blue Phelix, Brujas, Chiara Patronella, Cialla, Cloud, Collettivo amici della Tamorra, Cosimo Damiano Damato/Erica Mou/Antonio Iammarino, Cristina Ferretti, Daniele De Gregori, Danilo Sapienza, Danilo Tarso, Dellarabbiaband, Diana Martinetto, Dinastia, Dodicianni, Domenico Quacei, Duo Nuove Radici, Eliana e Max, Elisa Bonomo, Emmeccolletti, Ensemble di violini di bambini di 6 anni della scuola di Malerba, Eugenio Cugnoli, Fabiola Ghezzo, Fabrizio e Veronica, Fabrizio Tavernelli, Filippo Toppi, Francesca e Gloria (Liceo Gargallo), Francesca Esposito, Francesco Coriale, Francesco Costantini e il Ponte della Pietra, Francesco De Luisa, Francesco Rainero, Francesco Trimboli, Frank Sinutre, Freefox, Gerardo Tango, Giufà, Giulia Ventisette, Giulio Wilson, Gli Armonauti, H.E.R., Il Cairo, Il parto delle nuvole pesanti, Jacopo Belli, Kill Dafne, Kumi Watanabe e Ulrica Loredana De Georgio, La Gabbia, La Quadrilla Folk Band, La Teoria, LaBanda Gastrika, Lalì Project, Lautari, Leon Pantarei, LiberArbitrio, Lilith, Lorenzo Bottaro (Liceo Gargallo), Luca Gemma, Ludwig Mirak, Luigi Farinaccio, Luigi Morleo, MaLA, Manuel y Yuna, Manutsa e Luigi Iarocci, Marcondiro, Maria Devigili, Marina Rei, Marmaja, Martha J. and Chebat, Massimiliano Carrino, Massimo Recchioni, Mattia Bonetti, Maurizio Capone & Bungtbangt, Max Casoli dei Canebianco, Med Free Orkestra, Michelangelo Giordano, Michele Mud, Mico Argirò, Monica Turri, Musicapoesia, Nicoletta Tiberini e Simone Galasso, Noma, Novadeaf, Nuju, Paola Saracini e Marco Santini, Paolo Sofia, Piero Pesce, Pierpaolo Capovilla, Pippo Pollina, Porfirio Rubirosa, Progetto “Casa della Musica”, Renato Miritello, Ricky Ciarfera, Rock Reginal, Roy Paci, Sara Marini e Lorenzo Cannelli, Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia – Laboratorio Young Advanced condotto da M° Paolo Pecorelli e M° Alessandro De Angelis, Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia – Linea Ensemble Quartetto dei fondatori della Scuola, Marco Cianchi, Checco Galtieri, Rodolfo Rossi e Stefano Ribeca, Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia – Musica Maestre: insegnanti scuola infanzia e primaria, Sista, Sofia Plizzari, Stefania Patanè, Stefano Saletti/ Barbara Eramo/ Banda Ikona, Sudamerico, Teatro del Battito Milano, Teres Aoutes String Band, The Fireplaces, The Roomors, The Vad Vuc, Tonia Cestari e Carmine Scialla, Turing, Utopia Quartet, Vago, Valerio Piccolo e Pino Pecorelli, Veronica Sbergia e Max de Bernardi, Vertigine, Vettori, Villazuk, Waler No, Zerella, Zunami.

Maggiori informazioni su: www.amnesty.it – www.meiweb.it – www.vociperlaliberta.it

Patrick Zaki: cronologia degli eventi

Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki, studente del Master in Studi di genere dell’Università “Alma Mater” di Bologna, è stato fermato all’aeroporto del Cairo, la capitale dell’Egitto.

Dopo diverse ore di sparizione forzata, è ricomparso il giorno dopo di fronte alla Procura della città di Mansura, dove è stato convalidato l’arresto, sulla base di un mandato di cattura contenente le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.

Dopo estenuanti rinvii, le prime due udienze del processo si sono tenute solo a luglio. Nella seconda, il 26 di quel mese, Patrick Zaki ha potuto vedere per la prima volta i suoi avvocati dal 7 marzo. In quell’occasione è apparso visibilmente dimagrito.

Il 25 agosto, sempre per la prima volta da marzo, ha potuto avere un breve incontro con sua madre. Il 7 dicembre il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del tribunale del Cairo ha annunciato il rinnovo per 45 giorni della custodia cautelare.

Dopo una prima fase di cinque mesi di rinnovi quindicinali ritardati dall’emergenza Covid, per Patrick Zaki è iniziata quella dei prolungamenti di 45 giorni che può protrarsi fino a un tempo massimo di due anni, come previsto dalla legge egiziana.

Le accuse a suo carico sono basate su dieci post di un account Facebook che i suoi legali considerano fake, a differenza dei procuratori, ma che hanno configurato i reati di diffusione di notizie false, incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e ai crimini terroristici.

Reati che gli fanno rischiare fino a 25 anni di carcere. “L’obiettivo della detenzione preventiva prolungata è di consegnare un prigioniero all’oblio.

Per questo, è fondamentale che in vista dell’udienza di sabato prossimo, e di quelle che eventualmente seguiranno, non si disperdano l’entusiasmo, l’emozione e la solidarietà dell’ultimo mese e che ognuno continui a fare la sua parte”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Il 19 dicembre Patrick Zaki ha potuto incontrare nuovamente la madre nel carcere di Tora. Le ha detto queste parole: “Sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui e mi deprimo a ogni tappa dell’anno accademico mentre sono qui invece che con i miei amici a Bologna”.

In questi mesi la famiglia aveva ricevuto da Patrick Zaki solo due brevi lettere a fronte delle almeno 20 che aveva scritto e inviato.

Lunedì primo febbraio è stata comunicato l’esito dell’ultima udienza sulla custodia cautelare dello studente egiziano dell’Università di Bologna imprigionato dal 8 febbraio 2020 con l’accusa di propaganda sovversiva.

Per l’undicesima volta dall’arresto, la custodia cautelare in carcere in Egitto di Patrick Zaki è stata prolungata di 45 giorni.

Ufficio stampa: Monferr’Autore

monferrautore@gmail.com

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TbQvoices "Di cosa abbiamo/ho bisogno"

“Di cosa abbiamo/ho bisogno” il terzo numero di TBQVOICES, quadrimestrale del Teatro Biblioteca Quarticciolo


“Di cosa abbiamo/ho bisogno”. febbraio-maggio 2021 consultabile al sito:www.tbqvoices.com

“Di cosa abbiamo/ho bisogno”. #TBQweb #TBQvoices # #TiCOnline #teatriincomune

TbQvoices "Di cosa abbiamo/ho bisogno"
“Di cosa abbiamo/ho bisogno”

Online il terzo numero , quadrimestrale in italiano e in inglese del Teatro Biblioteca Quarticciolo nato da un’idea di Valentina Valentini.

Uno strumento per riflettere su questioni che ci “pungono” al presente, un presente che incrocia e intercetta la distanza del passato.  

Con il terzo numero di TBQvoices siamo partiti da una domanda che è anche enunciato assertivo: di cosa abbiamo/ho bisogno?! 

Abbiamo invitato a riflettere su questa domanda/asserzione artisti di teatro/danza, una scrittrice, un artista visivo e un teologo-sacerdote con il quale abbiamo dialogato.

Il numero si dipana dal fuoco centrale di questo dialogo che promana da una visione religiosa (cristiano-cattolica) dell’esistenza, percorrendo le scintille di bisogni e desideri individuali e collettivi e tratteggiando una comunità che comprenda il vivente e non solo l’umano.

Sommario:

  1. Editoriale di Valentina Valentini
  2. Il cammino che prende la stradadella bellezza, della verità, della giustizia. Conversazione con Don Cosimo Scordato di Valentina Valentini 
  3. Respiro di Michela Lucenti
  4. Perché non ballate? di Paolo Cenciarelli
  5. Anche le pietre di Laida Azkona Goñi e Txalo Toloza-Fernández
  6. Fuoco-Cenere-Silenzio di Alfredo Pirri
  7. S/KIN di Emanuele Braga
  8. Io e Anaconda di Vaiva Grainytė 
  9. Io e noi di Enrico Castellani, Babilonia Teatri

Teatro Biblioteca Quarticciolo Via Ostuni 8 – Roma

Direzione  Giorgio Andriani, Antonino Pirillo, Valentina Marini

Coordinamento scientifico  Valentina Valentini

Canali digitali del Teatro Biblioteca Quarticciolo:

https://www.facebook.com/teatrobibliotecaquarticciolo/

https://www.instagram.com/teatrobibliotecaquarticciolo/?hl=it

www.teatrobibliotecaquarticciolo.it

https://www.tbqvoices.com

https://vimeo.com/tbqvoices

Rotta Balcanica “La Street Artist Laika.

Rotta Balcanica “La Street Artist Laika. In Bosnia a sostegno dei migranti.


Rotta Balcanica “La Street Artist Laika. La Street Artist Laika è andata in Bosnia Erzegovina per denunciare l’emergenza umanitaria: 4 opere per dire basta alla violenza

Rotta Balcanica “La Street Artist Laika. #RIFUGEESWELCOME #STOPVIOLENCE #LIFEISNOTAGAME

La Street Artist italiana Laika questa settimana si è recata al confine tra Bosnia e Croazia, nelle località di LipaBihac e Velika Kladusa, nel Cantone dell’Una Sana, per raccontare, attraverso i suoi poster, le condizioni in cui versano i migranti.

Ho voluto vedere con i miei occhi quali fossero le condizioni di migliaia di persone bloccate alle porte dell’Europa.

Freddo, scarsità di cibo ed acqua e violenza da parte della polizia ogni volta che si prova ad entrare in Croazia: è questa la terribile routine dei migranti sulla rotta balcanica.

Non c’è nulla di umano nel vivere così”, ha dichiarato l’artista.

Rotta Balcanica “La Street Artist Laika.
Rotta Balcanica “La Street Artist Laika.

Ho incontrato persone incastrate in questo inferno da anni, che continuano a combattere per il proprio futuro e per quello della loro famiglia.

Uomini e donne provenienti dalle più diverse regioni del pianeta le cui storie DEVONO essere raccontate. Storie come quella di Ahmed che viene dal Pakistan ed è bloccato in Bosnia da cinque anni e sogna di lavorare in un hotel, o quella di Brahim, un ragazzo berbero fuggito dall’Algeria, che racconta con rabbia l’esperienza dei pushback, i rimpatri illegali, a Trieste”, ha continuato Laika.

La serie di poster è stata affissa in alcuni luoghi simbolici che rappresentano la vita dei migranti come: i rifugi di fortuna nei quali abitano, i boschi di frontiera dove tentano il ‘game’, il campo di Lipa e nei pressi del campo Miral.

Le opere di Laika sono un monito all’Unione Europea e chiedono poche cose ma nette: accogliere queste persone e garantire loro delle condizioni di vita umane, punire e fermare la violenza di quegli stati europei che si accaniscono sui corpi di queste persone e, soprattutto, stroncare la rete del traffico di esseri umani.

Noi cittadini europei non possiamo accettare che questa violazione dei diritti umani accada deliberatamente.

Lasciar che ciò accada significa essere complici di una violenza che non appartiene ai VALORI COMUNITARI. Una forte presa di posizione farebbe guarire quelle dolorose cicatrici.

A rimanere in silenzio, invece, si diventa complici” ha concluso l’artista.

Le quattro opere realizzate raffigurano: un uomo di spalle con la schiena sfregiata dalle botte della polizia di frontiera, le cui cicatrici formano le lettere EU; un bambino con le lacrime congelate; una donna che chiede aiuto alla Von der Leyen che però sembra non ascoltare; una bambina che salta una corda di filo spinato.

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Noa e Gil Dor “My Funny Valentine.

Noa e Gil Dor “My Funny Valentine”. L’Amore protagonista del nuovo singolo interpretato dalla cantante insieme al suo storico chitarrista.


Noa e Gil Dor “My Funny Valentine”. Speciale anteprima audio e video per San Valentino e coccola di dolcezza in era pandemica, in attesa del nuovo album…

Noa e Gil Dor “My Funny Valentine”. Data di uscita: 12 febbraio 2021

Achinoam Nini (Noa) and Gil Dor in their first concert, February 8th 1990.

Esce il 12 febbraio 2021 su tutte le principali piattaforme digitali della musica il nuovo singolo di Noa!

Noa e Gil Dor “My Funny Valentine.
Noa e Gil Dor “My Funny Valentine.

La cantante internazionale ha scelto uno standard del jazz che rappresenta il suo desiderio di comunicare al mondo l’Amore, necessario, indispensabile e insostituibile specialmente in questa fase critica della storia degli esseri umani.

MY FUNNY VALENTINE, congeniale celebrazione per la ricorrenza del giorno degli innamorati, è il primo singolo ad anticipare l’album AFTERALLOGY, realizzato nel suo studio in epoca pandemica insieme al chitarrista Gil Dor, col quale collabora da oltre trent’anni.

“Questa è in assoluto la mia canzone preferita – afferma Noa – credo di averla eseguita centinaia di volte fin dal primo giorno della mia carriera ed è incredibile come ogni volta che la canto scopro qualcosa di bellissimo in essa, come i sentimenti e il modo speciale in cui è stata scritta.

Credo inoltre che sia un brano molto rilevante per i nostri tempi:

oggi ognuno lavora per essere artificialmente perfetto e adeguato in una società che si basa esclusivamente sull’apparenza; questa canzone invece sembra ripetere ‘Ti amo per quello che sei e perché interessa quello che c’è dentro di te’.

Si tratta dell’amore puro e vero, di qualcuno cioè che ci accetta per quello che siamo realmente, ed è per questo che ho pensato che il miglior modo per interpretarla non fosse quello di ‘sporcarla’ con virtuosismi o arzigogoli vocali ma quello di seguire una linea vocale semplice che mettesse in risalto l’emozione specifica sprigionata dall’essenza del brano.

E anche il finale, che ogni volta che lo ascolto mi provoca un grande struggimento melanconico, è stato naturalmente generato dalle nostre improvvisazioni sentimentali e non poteva riuscire meglio insieme a Gil, anche in virtù della nostra longeva collaborazione.

Queste sono sensazioni che vengono generate da posti molto profondi e lontani e che hanno il merito di unire una moltitudine di esseri umani diversi tra loro attraverso l’ascolto di una stessa canzone, nel cuore dei cuori di tutti”.

Nell’intero progetto discografico, solo voce e chitarra, in uscita a fine aprile, sono stati selezionati brani di autori, poeti e compositori vicini a Noa per stile, pensiero e contenuti: tra questi Cole Porter, Lea Goldberg, Pat Metheny, Leonard Bernstein, Rodgers & Hammerstein e molti altri.

Un dialogo continuo tra Noa e Gil che, a distanza di decenni, può confermare, come evoca lo stesso titolo dell’album, che “dopo tutto” loro due sono ancora qui, più presenti che mai…

Per maggiori informazioni:

www.noasmusic.com

NB L’artista è a disposizione per interviste e approfondimenti. I giornalisti interessati possono mettersi in contatto con l’ufficio stampa.

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

http://www.elisabettacastiglioni.it/

Booking & Management per l’Italia: Pompeo Benincasa

+39 342 3263336 – pompeo.benincasa@gmail.com

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OperaInCanto, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello.

OperaInCanto, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello. OperaInCanto, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello


OperaInCanto, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello. In live streaming sabato 13 febbraio, un’opera di Michael Nyman tratta dal famoso testo del geniale neurologo Oliver Sacks.

OperaInCanto, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello. Una coproduzione OperaInCanto, Istituzione Universitaria dei Concerti e Nuova Consonanza.

La pandemia e la susseguente chiusura dei luoghi della musica dal vivo non fermano tre importanti istituzioni musicali come OperaInCanto, Istituzione Universitaria dei Concerti e Nuova Consonanza che, pur di continuare la loro “mission”, uniscono le forze per recuperare, in live streaming, un titolo della programmazione autunnale.

Non a caso, in quest’ottica di bella collaborazione, coraggio e visione per il futuro, il progetto musicale scelto parla, attraverso la musica di Michael Nyman, del potere taumaturgico della musica.

A interpretare i tre soli personaggi di questo atto unico, il soprano Elisa Cenni, il tenore Roberto Jachini Virgili e il basso Federico Benetti.

Fabio Maestri dirige l’Ensemble In Canto, regia e impianto scenico sono di Carlo Fiorini.

OperaInCanto, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello.
OperaInCanto, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello.

Noto al grande pubblico per la collaborazione ai film di Peter Greenaway e per la fortunata colonna sonora del film Lezioni di piano di Jane Campion, Michael Nyman è anche un apprezzato autore di musica da concerto e per il teatro.

Composta nel 1986, l’opera The Man who mistook his Wife for a Hat (L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello) è tratta dall’omonimo testo del neurologo Oliver Sacks (Risvegli, Musicofilia)che firma anche il libretto insieme aChristopher Rawlence e Michael Morris.

Strutturata in un unico atto, l’opera associa la musica minimalista di Nyman al mondo della psicologia cognitiva e delle neuroscienze, a cui Sacks ha dedicato i suoi studi, attraverso la curiosa vicenda del Dr. P, un musicista affetto da un raro disturbo, la “agnosia visiva”, che gli causava gravi difficoltà nel riconoscere le persone e gli oggetti su cui posava lo sguardo.

«L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello investiga il mondo di una persona (Dr. P) con agnosia visiva (o cecità mentale) – scrive il celebre neurologo -. Tali pazienti “vedono e non vedono”.

Vedono colori, immagini, linee, oggetti, movimento, ma sono incapaci di riconoscerli.

Non riconoscono persone, luoghi o oggetti comuni: il loro mondo visivo ha perso senso e familiarità».

Così ne parla il compositore: «La prima cosa che mi interessò fu il fatto che Sacks non descrive il problema neurologico del Dr. P, ma conduce il lettore passo per passo attraverso la scoperta della condizione del paziente: un processo narrativo che richiede un processo musicale parallelo».

Nell’opera il Dr. S, come in un’indagine poliziesca, cerca di scoprire le cause del disagio del suo paziente e individua nella musica la sua unica possibile via di salvezza: l’uomo scambia sua moglie per un cappello, non sa riconoscere un guanto o il suo piede sinistro, ma continua a cantare, trova nella musica dei punti di riferimento e l’unica possibile cura per superare almeno in parte il suo problema.

Un apologo, quindi, sul potere terapeutico della musica.

OperaInCanto, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello.
OperaInCanto, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello.

L’opera viene presentata in forma scenica, con una regia che gioca sulla sovrapposizione di diversi piani di ripresa, realizzati con tecnologie all’avanguardia, a voler metaforicamente alludere alla agnosia visiva di cui è affetto il protagonista.

I protagonisti dell’opera, che viene eseguita nella versione originale inglese (con sottotitoli in italiano), sono tre cantanti già apprezzati in importanti enti lirici e festival italiani e all’estero: il soprano Elisa Cenni (Mrs. P), il tenore Roberto Jachini Virgili (Dr. S)e il basso Federico Benetti (Dr. P).

L’Ensemble In Canto (Anna Chulkina e Andrea Cortesi violini, Gianfranco Borrelli viola, Michele Chiapperino e Mattia Geracitano violoncelli, Marzia Castronovo arpa, Silvia Paparelli pianoforte) tra le formazioni ormai storiche del panorama della musica del Novecento e di oggi è diretto da Fabio Maestri, particolarmente apprezzato nel repertorio moderno e contemporaneo (ha al suo attivo una lunga serie di prime nei più importanti cartelloni del settore), che di Nyman ha già diretto con successo nel 2013 The Piano Concerto (solista Gilda Buttà) al Teatro Petruzzelli.

La regia e l’impianto scenico sono di Carlo Fiorini.

Dello spettacolo erano previste rappresentazioni lo scorso novembre e dicembre ad Amelia e Terni per il festival OperaInCanto, e poi a Roma per la stagione della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti e per il 57° Festival di Nuova Consonanza.

In seguito alla chiusura dei teatri causata dall’emergenza Covid-19 l’opera sarà trasmessa in live streaming sabato 13 febbraio 2021 alle ore 21:00 e resterà fruibile fino al 20 febbraio.

La si potrà vedere sui vari canali YouTube, pagine Facebook e siti internet delle tre istituzioni coinvolte.

Link video trailer

https://www.dropbox.com/s/226gdfa33v6wjq3/%20The%20Solids%20Promo%20final.mp4?dl=0

Link foto

https://www.dropbox.com/sh/0t6hd9mljfatfcd/AAC8R6iDDKgkOVvATRjimpTGa?dl=0

Link da cui si può vedere l’opera

Canali Youtube

IUC: https://www.youtube.com/user/iucsapienza2011

Nuova Consonanza: https://www.youtube.com/c/nuovaconsonanzalive

OperaInCanto Terni: https://www.youtube.com/channel/UCzeSfdOdWW6IY9z7mBGAdQQ

Pagine Facebook

https://www.facebook.com/Associazione-InCanto-1412885585601023/

https://it-it.facebook.com/Istituzione.Universitaria.dei.Concerti/

https://www.facebook.com/nuova.consonanza

Siti web

www.concertiiuc.it

www.operaincanto.com

www.nuovaconsonanza.it

Informazioni per il pubblico:

operaincanto@virgilio.it, tel. 335 6654974

promozione@nuovaconsonanza.it, tel. 06 3700323

www.concertiiuc.it, tel. 06 3610051-2

Ufficio stampa:

OperaInCanto: Mauro Mariani – m.mariani.roma@gmail.com – cell. 335 5725816

Nuova Consonanza: Sara Ciccarelli – sara.ciccarelli@fastwebnet.it – cell. 339 7097061

IUC: Marina Nocilla – marinanocilla@gmail.com – cell. 338 7172263

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“Medicoora” Il 2021 è l’anno della telemedicina.

“Medicoora” Il 2021 è l’anno della telemedicina. Dal mondo delle start up italiane, il superamento del digital divide sanitario.


“Medicoora” Il 2021 è l’anno della telemedicina. Il 2021 è l’anno della telemedicina.

“Medicoora” Il 2021 è l’anno della telemedicina. Accelerata dalla pandemia, riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale nel dicembre 2020, la telemedicina unisce la professionalità del corpo medico italiano al digitale, rispondendo alle esigenze di famiglie e single, giovani coppie e professionisti.

Con qualche perplessità: se il problema che è apparso evidente negli ultimi mesi è proprio il cosiddetto digitale divide, come fare per rispondere alle esigenze di tutte le categorie e generazioni, anche quelle meno digitalmente alfabetizzate, per questioni anagrafiche o territoriali?

Per rispondere a questa domanda, dal mondo delle start up italiane, dal cuore della pandemia, a fine 2020 è nata Medicoora, che nel giro di poche settimane si è posizionata in cima alle offerte di settore.

Medicoora individua una strada che concilia la telemedicina, oggi necessaria per non affollare gli ospedali e naturale evoluzione del digitale, al necessario rapporto umano di guida e cura, supporto e orientamento.

“Medicoora” Il 2021 è l’anno della telemedicina.
“Medicoora” Il 2021 è l’anno della telemedicina.

Come una bussola nel mondo della medicina, in un periodo in cui di direzioni sicure se ne sente fortemente il bisogno, Medicoora propone un originale connubio tra potenziale “umano” e risorse del digitale, superando tante perplessità legate alla telemedicina.

Lo fa combinando l’uso di strumenti tecnologici al fattore umano, conciliando la semplicità di utilizzo, con la qualità e l’affidabilità delle strutture sanitarie italiane e il personale medicodisponibile h24.

Come un medico di famiglia sempre disponibile, a portata di click, o di telefono.

Medicoora risolve il gap digitale inserendo non una voce guidata ma fornendo una guida accessibile e comprensibile a tutti.

Una guida in carne e ossa, disponibile all’ascolto h24 per fugare dubbi e preoccupazioni, capire se c’è un problema e quale possa essere la soluzione più efficace.

Una guida semplice e immediata che sia un consulto video da remoto con un professionista o la prenotazione di una visita in presenza presso una struttura sanitaria.

La consegna dei farmaci o la ricerca del primo appuntamento libero con un specialista.

Tutto questo si realizza attraverso le competenze, l’impegno ed il sacrificio di medici disponibili h24, pronti a risolvere i problemi più disparati di chi lo richiede.

Info: www.medicoora.it

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12
Matteo Glendening matteo.glendening@hf4.it 391.13.70.631

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“La Bambina con il Pallone” di Letizia Battaglia.

“La Bambina con il Pallone” di Letizia Battaglia. Mercoledì 3 febbraio 2021 – ore 18 – ultimo appuntamento


“La Bambina con il Pallone” di Letizia Battaglia. La Politica nel Pallone con Pietro Naglieri, Valeriano Solfiti, Emiliano Valente, Ida Vinella

“La Bambina con il Pallone” di Letizia Battaglia. Fotografie: “Sparwasser”, “La Mano de Dios”, “La Punizione al Contrario” di AA.VV.

“La Bambina con il Pallone” di Letizia Battaglia.
“La Bambina con il Pallone” di Letizia Battaglia.

Mercoledì 3 febbraio ore 18, Pietro Naglieri, Valeriano Solfiti, Emiliano Valente e Ida Vinella saranno in scena con La Politica nel Pallone ultimo appuntamento di F(T)rame, trasmesso in streaming dalle pagine social del Teatro Villa Pamphilj a cura del Collettivo Socrates.

Quattro foto – “Sparwasser”, “La Mano de Dios”, “La Punizione al Contrario” (di AA.VV) e “La Bambina con il Pallone” di Letizia Battaglia – e quattro momenti che ci raccontano lo strettissimo legame che esiste tra politica e calcio.

Le storie raccontate si intrecciano con la Storia, una Storia del ‘900: dalla famosissima foto di Letizia Battaglia per le strade di Palermo, a una vendetta beffarda, quella di Maradona, per una guerra tanto sanguinosa quanto inutile, alla paura di un calciatore dello Zaire, Mwepu, durante i mondiali del ‘74, al gol di un tedesco dell’Est, Sparwasser, che stende i suoi vicini dell’Ovest per la prima e unica volta.

Il pallone rotola e attraversa i confini e si porta dietro uomini, donne, popoli che alle volte, proprio grazie a questo pallone, riescono a trovare la propria riscossa e la forza per non essere schiacciati dalla Storia ma, anzi, per scriverla.

Il progetto:

“La Bambina con il Pallone” di Letizia Battaglia.
“La Bambina con il Pallone” di Letizia Battaglia.

La cultura contemporanea è densa di fotografie, immagini nei manifesti pubblicitari, nei programmi televisivi, nei servizi dei telegiornali, lungo le strade che calpestiamo tutti i giorni.

Un flusso inarrestabile che le nuove tecnologie hanno moltiplicato e diffuso in ogni parte della terra.

Alcuni di questi scatti, alcuni di questi istanti, superano la naturale transitorietà di ogni forma di comunicazione e rimangono impressi. Diventano così un patrimonio comune, contribuiscono a raccontare il nostro vivere collettivo, superano le mode e il tempo e diventano icone. Queste immagini ormai famose nascondono racconti, segreti, vite individuali che si intrecciano con la Storia e la arricchiscono.

A partire da questa riflessione il Collettivo Socrates, un laboratorio di autoformazione permanente per attori professionisti, insieme a scrittori, fotografi, lavoratori della cultura e appassionati del settore ha deciso di raccogliere alcune di queste foto descrivendole attraverso il particolarissimo punto di vista di ognuno degli autori.

Ne sono venute fuori delle storie che raccontano, con diversi stili, i motivi per cui queste immagini colpiscono così profondamente l’immaginario, andando a incidere sulla vita di tutti i giorni di una comunità.

Troveremo testi intimi, cronache, sguardi personali e narrazioni quotidiane, molte curiosità e risposte alle domande sorgono spontanee quando guardiamo un’immagine e proviamo a interpretarla.

La lettura collettiva di una selezione di queste fotografie ci restituirà nuovi significati, ne amplificherà la potenza, permetterà di capire come siano riuscite a fermare il tempo, rompere dei tabù, varcare confini, salvare vite, documentare ingiustizie e aprire uno squarcio sulle vite private di leader e idoli pop.

Il COLLETTIVO SOCRATES è un laboratorio di autoformazione permanente per attori professionisti, in cui ogni partecipante è chiamato a turno a svolgere sia il ruolo di partecipante che quello di tutor sulle diverse tecniche teatrali.

Negli anni ha svolto attività di formazione in maniera intermittente presso il teatro di Villa Torlonia e Villa Pamphilj.

Il collettivo nasce nel 2015 su iniziativa di Ottavia Leoni, Emiliano Valente e altri giovani attori e drammaturghi.

Tutte le immagini impiegate sono rielaborate dalla fotografa Paola Bordi

F(T)rame è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) e rientra in #Romarama, il programma culturale promosso da Roma Capitale.  

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),

Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it)
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176     – scuderieteatrali@gmail.com

www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

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Leonardo Da Vinci “Riapre la Mostra”.

Leonardo Da Vinci “Riapre la Mostra”. Al Palazzo della Cancelleria


Oggi, finalmente la Mostra “Leonardo da Vinci.

“Riapre la Mostra”. Il Genio e le Invenzioni – Le Grandi Macchine interattive”, allestita a Roma presso il Palazzo della Cancelleria, e diretta da Augusto Biagi, riapre le porte.

Leonardo Da Vinci “Riapre la Mostra”.
“Riapre la Mostra”.

Dopo le lunghe settimane di chiusura forzata imposte dall’emergenza sanitaria, la Mostra riapre al pubblico garantendo la massima sicurezza grazie all’attuazione di tutte le norme e i dispositivi di sicurezza previste del protocollo.

La struttura, infatti, già dalla prima riapertura dopo il primo lockdown si è adeguata alle nuove disposizioni per garantire al pubblico la possibilità di godersi in sicurezza la mostra sul grande genio e artista che ogni anno attira milioni di turisti da tutto il mondo.

Come da nuova normativa, la Mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 09:30 alle 14:00 e dalle ore 16:00 alle 19:00.

Mentre, durante il weekend, sarà visitabile solo attraverso i virtual tour che hanno già riscosso un grande successo sia da parte di privati che da parte delle scuole per cui la Mostra realizza dei tour su misura (differenziandoli in base all’età degli studenti).

 INFO

Mostra “Leonardo da Vinci. Il Genio e le Invenzioni – Le Grandi Macchine interattive”,

Palazzo della Cancelleria

Piazza della Cancelleria, 1 – Roma

Tel. 06 69 88 76 16

www.mostradileonardo.com

 ORARI

lunedì – venerdì | 09.30 – 14.00; 16.00 – 19.00

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Maenza, “l’Olio delle Colline Pontine” in videoconferenza.

Maenza, “l’Olio delle Colline Pontine” in videoconferenza, il 12 febbraio Maenza ospiterà la XVI edizione


Maenza, “l’Olio delle Colline Pontine” in videoconferenza. Sarà il Comune di Maenza ad ospitare la XVI edizione del Concorso provinciale “L’Olio delle Colline, Paesaggi dell’extravergine e buona pratica agricola”.

Maenza, “l’Olio delle Colline Pontine” in videoconferenza. La vetrina dedicata all’olivicoltura del territorio provinciale, per la promozione dei suoi oli extravergine di oliva di qualità.

Alla valorizzazione delle Colline Pontine, per il loro valore storico, paesaggistico e ambientale, è organizzata dall’Associazione CAPOL – Centro Assaggiatori Produzione Olivicole Latina.

Patrocinato da: Regione Lazio, ARSIAL, Provincia di Latina, Comune di Maenza, Camera di Commercio di Frosinone-Latina, Compagnia dei Lepini, XIII Comunità Montana dei Monti Lepini-Ausoni

Maenza, “l’Olio delle Colline Pontine” in videoconferenza
Maenza, “l’Olio delle Colline Pontine” in videoconferenza

Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina, Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’Oliva di Gaeta DOP, Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’Olio Extravergine di Oliva Colline Pontine DOP, Slow Food Latina, LILT – Lega Italiana della Lotta contro i Tumori – Sezione di Latina.

Venerdì 12 febbraio, dalle ore 17:00, dal Castello baronale di Maenza, verrà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube e sulle pagine Facebook della Compagnia dei Lepini e dell’associazione CAPOL.

Verrà trasmesso il Convegno su temi di attualità per il comparto olivicolo e oleario, con un focus sugli ultimi anni di scarsa produzione olivicola del territorio della provincia di Latina.

Tema in particolare quella relativa alla cultivar Itrana, a causa di diversi fattori di natura ambientale, come le anomalie climatiche, e fitopatologici. Tale situazione ha scoraggiato gli olivicoltori, che sui propri oliveti hanno progressivamente ridotto gli interventi agronomici e fitosanitari, limitandosi alle sole azioni di mantenimento, quali il taglio delle piante infestanti. 

Il protrarsi nel tempo delle queste dinamiche rischia di innescare una spirale negativa che, a lungo termine, potrebbe comportare l’improduttività degli oliveti del territorio pontino e quindi l’abbandono di quelli orograficamente più “scomodi”. 

Diviene prioritario far fronte alle emerse fragilità del comparto olivicolo provinciale, individuando azioni mirate volte al “recupero” di queste zone in vista, sia della valorizzazione idrogeologica e paesaggistica delle colline, sia della necessità di far fronte alla crescente domanda dei consumatori.

Dopo l’apertura del Presidente CAPOL e Coordinatore del Concorso, Luigi Centauri e i saluti istituzionali del Sindaco di Maenza, Claudio Sperduti, e del Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici, avrà inizio il convegno moderato dal giornalista Roberto Campagna.

La trattazione sarà affidata a relatori esperti del settore e della materia: Franco Famiani (Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali); Claudio Di Giovannantonio (Responsabile ARSIAL – Area Tutela Risorse e Vigilanza sulle Produzioni di Qualità); Carlo Hausmann (Direttore Generale Agro Camera); Giulio Scatolini (Capo panel L’Olio delle Colline). Interverranno: Giovanni Acampora (Presidente Camera di Commercio Frosinone-Latina); Onorato Nardacci (Commissario XIII Comunità Montana Monti Lepini-Ausoni); Luciano Massimo (Dirigente Area Decentrata Agricoltura Lazio Sud della Regione Lazio); Quirino Briganti (Presidente Compagnia dei Lepini).

Le conclusioni affidate ad Enrica Onorati (Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio).

Maenza, “l’Olio delle Colline Pontine” in videoconferenza
Maenza, “l’Olio delle Colline Pontine” in videoconferenza

Al termine si procederà alla proclamazione dei vincitori in gara. La Commissione di assaggio designerà i primi 2 classificati di ogni categoria di fruttato ai quali assegnare i premi per la categoria “Extra Vergine” di fruttato – intenso, medio e leggero – distinti tra produttori iscritti e non alla CCIA. 

Un ulteriore riconoscimento andrà al migliore olio che avrà ottenuto il maggior punteggio nelle due sezioni. 

Verrà attribuito il premio “Olio Biologico”, certificato a norma di legge e saranno conferiti il premio “Giovane Olivicoltore”, al primo classificato titolare rappresentante dell’azienda con età fino a 40 anni, iscritto alla Camera di Commercio, e il premio “Olivicoltore Veterano” al produttore partecipante con l’olio extravergine di oliva che esercita l’attività di olivicoltore da più anni. 

Le tre Commissioni formate da tecnici qualificati per ogni comprensorio (Monti Lepini, Ausoni, Aurunci) individueranno 9 tipologie di aziende olivicole (3 per ogni comprensorio) aggiudicatrici del premio “Paesaggi dell’Extravergine e Buona Pratica Agricola”.

225 oli in concorso.

Rispetto al 2020 cresce la partecipazione nei comuni dei comprensori Lepini (92) e Aurunci (63) mentre cala leggermente il numero dei campioni Ausoni (68).

È il primo bilancio a seguito della chiusura delle iscrizioni 2021 (foto) – “che sono andate oltre ogni più rosea aspettativa, in una stagione di scarica, con un raccolto stimato inferiore di circa il 60% rispetto alla precedente – commenta Luigi Centauri, che aggiunge – questo appuntamento, ormai fisso per gli olivicoltori della provincia, non mira ad eleggere il miglior olio, bensì a creare tra produttori e consumatori una coscienza della qualità, una predisposizione a fare e scegliere sempre meglio.

Quest’anno – continua Centauri – a causa della pandemia, la manifestazione verrà trasmessa in videoconferenza sui canali social in diretta dal Comune di Maenza, alla cui Amministrazione va un sentito ringraziamento perché ha sposato in toto il progetto e sta collaborando fattivamente alla riuscita dell’evento”.

CONTATTI: 329 109 9593 capol.latina@gmail.com

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Grand Maskrd Ball Of The Crown.

Grand Maskrd Ball Of The Crown. Il primo Gran Ballo della Storia, la CNDS ha aperto il Carnevale 2021

Grand Maskrd Ball Of The Crown. Il 30 gennaio 2021 sarà una data indimenticabile, in quanto la Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca ha proposto il primo Gran Ballo on line della storia.

Il GRAND MASKED BALL OF THE CROWN, aprendo il CARNEVALE DIGITALE 2021 dal Palazzo Brancaccio di Roma sullo sfondo dei magnifici saloni.

I partecipanti in costume dell’800, suddivisi in gruppi di massimo 4 danzatori per abitazione, indossando la mascherina, hanno danzato a distanza e senza l’uso delle mani, il repertorio che hanno imparato prevalentemente durante le lezioni di novembre, dicembre e gennaio di CNDS A CASA TUA:

Grand Maskrd Ball Of The Crown, Facher Polonaise, Mazurka dal Gattopardo, The Blue Bonnets, Quadriglia Francese (2,3,4,) Hole in the Wall, Well Done Jack, The Comical Fellow, Contraddanza da Bridgerton, The Duke of Kents Waltz, Virginia Reel, Marcia di Radetzski, Questa o Quella, Gran Finale per i saluti con Schrammel Wien Bleibt Wien.

Agli straordinari classici di un Gran Ballo è stata aggiunta la novità di una Contraddanza tratta dalla serie di successo Netflix BRIDGERTON in onda dal 25 dicembre 2020 e le cui coreografie fanno già parte del repertorio della CNDS.

Grand Maskrd Ball Of The Crown. Nel corso dell’evento, dalla regia posta al Palazzo Brancaccio di Roma, numerosi sono stati i collegamenti in diretta con tutte le case dei partecipanti dal Nord al Sud Italia ed anche con gli Stati Uniti, la Russia, l’Austria, l’Ungheria, l’Inghilterra, la Svizzera, secondo una scaletta preventivata, per avere la possibilità di condividere le emozioni di tutti i partecipanti nei vari momenti del Gran Ballo.

Grand Maskrd Ball Of The Crown.
Grand Maskrd Ball Of The Crown.

Da Vienna, l’Ambasciatore emerito dell’Austria in Italia Christian Berlakovits ha detto: “Questo eccezionale evento di oggi è nato dalla grande creatività e immaginazione di Nino Graziano Luca. Una delle tantissime idee da lui realizzate nella sua splendida carriera”.  

Dalla Città del Gattopardo, Santa Margherita di Belice, il Sindaco Avv. Franco Valenti, dopo aver parlato dei grandi intellettuali e dei Premi Nobel che sono stati ospiti del Premio Letterario Tomasi di Lampedusa ed aver ricordato con grande gioia la XXV edizione del “Gran Ballo del Gattopardo” organizzato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica sullo sfondo di Palazzo Filangieri Cuto’ ha detto:

Grand Maskrd Ball Of The Crown. “Nino oramai tu sei a tutti gli effetti un cittadino di Santa Margherita di Belice e ti abbiamo nel cuore anche per la conduzione del nostro Premio Letterario”.

I complimenti per la storia personale di Nino Graziano Luca e per l’originalità del Gran Ballo on line sono stati internazionalmente unanimi ed espressi nei loro collegamenti da alcuni dei più grandi esperti mondiali di danza storica: Susan De Guardiola (Stati Uniti d’America) ad Elana Anasova ed Igor Anasov (Russia), Zsuzsi ed Alan Dingsdale (Ungheria), Carry e Petra Persson (Svizzera), Helen Prior (Inghilterra). 

Il grande baritono svedese Carry Persson (che canta spesso come “ospite” ai concerti del leggendario Jose Carreras) ha presentato con tanto di Orchestra dall’album “Heroic Songs“ (pubblicato dalla SONY BMG Classic) l’aria “Anthem” ed un Duetto con Rebecca Olver. 

Il GRAND MASKED BALL OF THE CROWN ha visto a rotazione il collegamento con tre case per volta con i partecipanti che hanno danzato, conversato con Nino Graziano Luca e mostrato l’allestimento ottocentesco delle loro case, le imbandigioni in stile delle loro tavole colme di vari squisitezze e le maschere in stile Carnevale di Venezia da loro realizzate grazie al tutorial sulle maschere organizzato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica con il creativo Marco Di Lauro.

Grand Maskrd Ball Of The Crown

Molto apprezzata e’ stata la collaborazione con il Brand laziale Valle Santa che ha fornito una “Grand Ball Box” con le pietanze identiche da poter gustare nei momenti di break tipici di un Gran Ballo al fine di creare una convivialità/familiarità condivisa anche a tavola. Un grande ringraziamento va ad Andrea Azzarone per la straordinaria ospitalità a Palazzo Brancaccio. 

In chiusura una riflessione sulla scelta dell’immagine emblema di questo Gran Ballo. Il Pavone raffigurato con la coda aperta, come sappiamo, è l’emblema della vanità, della superbia, dell’ipocrisia, della vanagloria ma, a ben guardare, il “nostro pavone”, quello che Nino Graziano Luca ha scelto come simbolo del GRAND MASKED BALL OF THE CROWN, è diverso.

Grand Maskrd Ball Of The Crown. La sua coda non è aperta. Si tratta dell’effetto ottico di una serie di cravatte, poste una accanto all’altra. Il “nostro pavone” ha la coda chiusa e, quando è raffigurato così, rappresenta l’umiltà e viene considerato il simbolo della resurrezione, della rinascita spirituale.

“Tutti noi sogniamo la rinascita – ha detto Nino Graziano Luca- e per noi della CNDS, la rinascita vera credo che passerà per la condivisione di un Gran Ballo in un Palazzo storico. Per il momento però, non è ancora possibile.

Grand Maskrd Ball Of The Crown. E allora ci siamo detti, perché non provare ad organizzarne uno on line? In maniera più semplice, più umile, nel calore delle nostre case, vicino agli affetti più cari, avviando un percorso verso la rinascita, la resurrezione?”

Il risultato finale e’ stato sorprendente ed emozionante. Viva la Danza Storica e la grande Cultura Italiana. Viva la Compagnia Nazionale di Danza Storica.

Foto in basso di Enrico Giorgetta
Per rivedere l’intero evento
https://youtu.be/Vaj4cZvheiM

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