“Lovecraft Tales” di Mary Ferrara sui pattini

“Lovecraft Tales” di Mary Ferrara sui pattini. Arriva il TeatrOrror sulle rotelle.


Lo spettacolo “Lovecraft Tales” di Mary Ferrara sui pattini, attraverso i luoghi del mistero di Roma, per spargere lo spirito della cultura e non renderla “fantasma” con tanto di libri a tema donati nelle tappe.

“Lovecraft Tales” di Mary Ferrara sui pattini. 9 e 16 dicembre 2020 partenza itinerario Associazione Pattinatori del Pincio ore 19.00 Piazzale Flaminio.

“Lovecraft Tales” di Mary Ferrara sui pattini. Paura della paura.

“Lovecraft Tales” di Mary Ferrara sui pattini. Ci spaventa quello che non siamo capaci di fronteggiare, ma il mistero spesso può rivelarsi affascinante.

Da Lovecraft a Dario Argento, un mondo fatto di oscurità leggendarie che prendono vita nelle menti di ognuno sotto diverse forme e che, dall’antichità fino ai nostri giorni, hanno dato vita ad opere letterarie, teatrali, cinematografiche di grande successo.

La cultura horror e dark fantasy sarà al centro di una iniziativa originale che intende spargere lo spirito della cultura per non renderla “fantasma”, soprattutto in questo periodo con i teatri e i cinema chiusi in ottemperanza alle misure di sicurezza previste per il Covid – 19.

Arriva così l’esperimento di TeatrOrror sulle rotelle, personaggi in movimento che non sostano ma corrono sui pattini attraversando alcuni luoghi del mistero di Roma, realizzato grazie alla collaborazione tra l’autrice, attrice e regista Mary Ferrara e l’associazione dei Pattinatori del Pincio (che nasce con lo scopo di far provare l’esperienza di pattinare per Roma a tutti e dare “brividi” a chi pattina già).

La Ferrara, che proprio in questi giorni partecipa con il suo spettacolo teatrale “Lovecraft Tales” al Festival T.e.i.m.t, di movie theatre diretto dall’attrice Isabel Russinova e visibile fino al 10 dicembre sulla piattaforma Indiecinema.

La Mary Ferrara ha messo la sua esperienza a disposizione dei pattinatori professionisti che ogni settimana, con i dovuti distanziamenti, si allenano seguendo vari percorsi cittadini.

“Lovecraft Tales” di Mary Ferrara sui pattini

Dall’unione di veri appassionati del genere horror è nata, quindi, l’idea di portare sulle rotelle alcuni protagonisti dello spettacolo, solitamente rinchiusi tra le pagine dei libri di Howard Phillips Lovecraft, riconosciuto tra i maggiori scrittori di letteratura horror insieme ad Edgar Allan Poe e considerato da molti uno dei precursori della fantascienza angloamericana.

Il gruppo di pattinatori professionisti partirà con indosso il costume in rappresentanza dei vari personaggi e un carico di libri ovviamente a tema, donati da Armando Curcio Editore, che saranno lasciati in regalo nelle varie tappe.

Partenza il 9 e il 16 dicembre alle 19.00 da piazzale Flaminio per raggiungere Ponte Sant’Angelo dove aleggia lo spettro di Beatrice Cenci, protagonista di una storia di violenza e decapitata l’11 settembre del 1599 a soli 22 anni.

Per poi fare tappa a piazza del Popolo di fronte alla targa in memoria dei carbonari Angelo Targhini e Leonida Montanari, giustiziati dal boia Mastro Titta, che secondo le leggende si aggirano come spiriti nella notte.

Conclusione dell’itinerario nel quartiere Coppedè, mix di architettura liberty e neo gotica, cosparso di elementi esoterici e massonici ed utilizzato spesso come scenario di film horror, tra i quali “L’uccello dalle ali di cristallo” di Dario Argento. Omaggio finale a Daria Nicolodi, regina del thriller italiano recentemente scomparsa.
Link spettacolo in streaming: https://www.indiecinema.it/lovecraft-tales

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Marco Cimorosi “Fotografare New York City.

Marco Cimorosi “Fotografare New York City. Aritmiche visioni metropolitane, il racconto della fotografia di strada nella sua semplicità


Marco Cimorosi “Fotografare New York City. È possibile sorprendere con le immagini della città più fotografata al mondo? Sì, se si riesce a trovare un punto di vista particolare, curioso, fuori dall’ordinario.

Marco Cimorosi “Fotografare New York City. Il volume di 192 pagine e 174 foto con i contributi di Saro Di Bartolo, Luca Maggitti e Paolo Di Vincenzo, propone, come recita il sottotitolo, Aritmiche visioni metropolitane, con lo sguardo di uno Street Photographer.

Marco Cimorosi “Fotografare New York City. Troppo spesso si cade nella monotonia di scatti “turistici” già visti e stravisti perché non si è abituati a vedere oltre le apparenze immediate, con occhi e mente poco allenati a cercare i particolari egli attimi fuggenti.

Marco Cimorosi “Fotografare New York City. L’appassionato di fotografia di strada si sentirà coinvolto nello stile fotografico dell’autore che mostrerà con semplici ragionamenti basati sulle foto proposte, come saper scovare elementi e situazioni adatte allo scatto.

Anche se la “modella” è New York City, i principi e i suggerimenti in esso contenuti si possono usare in qualsiasi altra grande città.

Marco Cimorosi “Fotografare New York City.
Marco Cimorosi “Fotografare New York City.

Fotografo professionista, Cimorosi (Roseto degli Abruzzi, 1960) organizza corsi e workshop fotografici di vari livelli e offre consulenza artistica per progetti e mostre fotografiche.

Da dieci anni, insieme al fondatore del network www.domiad.it, Domenico Addotta, organizza nella sua città “United Colors of Photography”, appuntamento di richiamo a livello nazionale.

Inoltre ha tenuto mostre in varie località italiane e ha collaborato con la rivista Digital Camera con articoli dedicati alla Street Photography.

Disponibile ordinandolo qui online al prezzo di 19,50 euro con spedizione ordinaria gratuita in tutta Italia.

Disponibile nelle librerie di roseto degli Abruzzi:

La Cura (via Latini 24/26

Mondadori (via Nazionale 212)

Presto disponibile in altre librerie abruzzesi.

Introduzione

Nel web, o nelle agenzie viaggi, troverete centinaia di guide su New York, che vi proporranno:

Le dieci cose da vedere a New York

Le quindici attrattive da non perdere nella Grande Mela

Cosa fare a New York

La guida definitiva sulla città che non dorme mai

Visitare New York in tre giorni e molto altro.

La voglia di partire preparati, quindi con un minimo di conoscenza dei luoghi da vedere e visitare è sia giusto sia consigliato, tuttavia se cercate questo tipo di guida, il mio libro non fa al caso vostro.

Marco Cimorosi “Fotografare New York City.
Marco Cimorosi “Fotografare New York City.

Anche se in un certo senso vi farà anche da guida, questa non sarà “turistica” nel senso nobile della parola, ma sarà utile e costruttiva per portare a casa un ricordo fotografico diverso dal solito.

Il libro è perciò indirizzato prettamente all’appassionato di fotografia, che è alla ricerca di scatti che possano trasmettere qualcosa di creativo e personale, diverso da quelli puramente descrittivi del viaggio, quindi delle solite foto del Ponte di Brooklyn, dell’Empire State Building, della Statua della Libertà, senza nulla togliere a questo tipo di fotografia.

La creatività e l’immaginazione sono elementi molto importanti, come lo sono una conoscenza base di tecniche fotografiche e un background che contenga esempi di bravi fotografi e il loro stile.

Di questi, ognuno di voi potrà ampliare gli ultimi due autonomamente, cioè tecnica e bagaglio culturale, mentre invece mi concentrerò sulla possibilità di stimolare la vostra creatività e immaginazione.

Questo libro perciò, non è un corso fotografico, anche se a volte si farà menzione di teoria e tecnica e non va preso come un puro manuale per il fotografo di strada.

Come vedrete non si parlerà solo ed esclusivamente di Street Photography, ma si proporranno e valuteranno altri stili di fotografia cittadina.

L’intento è di aiutare il fotografo lettore a gustare meglio le “scorribande” cittadine e dare alcuni input interessanti per scatti espressivi.

Leggendo le righe di questo libro e osservandone le foto, spero di suscitare in voi la voglia di guardare con attenzione.

Spesso capita che, specialmente se ci si trova in compagnia di altre persone, siamo distratti dall’apparenza esteriore più immediata, mentre sfuggono sotto i nostri occhi elementi e situazioni inaspettate.

Il ritmo della città può essere incalzante anche per un visitatore e le distrazioni saranno molte.

La voglia e la fretta di vedere le parti più importanti e conosciute, ruberanno letteralmente la creatività e la fantasia.

Al termine della giornata può quindi capitare che, ripercorrendo gli scatti fatti, ci si accorga di essere caduti nella monotonia, nella consuetudine, nella “ripetitività” di foto già viste e straviste.

Saper “frugare” negli angolini più nascosti invece, può essere molto più appagante. “Dove l’hai scattata quella foto?”, dirà qualche amico che stava camminando proprio accanto a voi nella città.

Era sotto i suoi occhi ma non l’aveva notata, gli era sfuggita perché non era allenato a osservare anche i dettagli.

C’è da dire che la città cambia continuamente, perciò ci si può aspettare di trovare cose diverse tornando nello stesso posto a distanza di tempo. Alcune situazioni non si ripeteranno più, proprio perché forse sono cambiate, o semplicemente non ci sono più, sono state smantellate, distrutte, sostituite.

Fotografarle può essere quindi un’occasione unica e irripetibile.

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Marco Cimorosi “Fotografare New York City.

La fotografia includendo persone ci fa entrare, di fatto, nel puro e esclusivo mondo della Street Photography.

La premessa doverosa è quella che, se non vi sentite a vostro agio con questo genere, non lo fate e godetevi comunque il resto delle possibilità espressive che prenderò in esame.

L’approccio con questo genere di fotografia può essere dapprima “traumatico”, perché in fondo in un certo modo, s’invade la sfera personale dei soggetti da ritrarre.

Man mano comunque ci si fa l’abitudine e anche questo timore scompare, lasciandoci più libertà di azione.

Sicuramente le buone maniere e la buona educazione sono importanti nell’avvicinarsi. Certo che dipende anche dalle culture locali.

Ad esempio, in genere le persone che vivono a Manhattan, sono talmente assorte nelle loro faccende e prese dai ritmi accelerati della metropoli, che nemmeno si accorgono che li stiamo includendo nella nostra fotografia.

Se ci dovesse comunque capitare qualche incontro meno accondiscendente, non facciamocene un problema, ma andiamo avanti sereni e non lasciamoci turbare la giornata.

Nel libro parlerò di situazioni ed elementi potenzialmente interessanti e spiegherò come e perché li ho ritratti, cosa mi ha attratto e cosa volevo trasmettere. 

Descriverò brevemente anche i vari contesti e cercherò di indicare, il più esattamente possibile, dove poterli trovare.

L’auspicio è che questo libro fornisca spunti e idee per raccontare in modo originale la Grande Mela, aiutando a sviluppare un modo di vedere la città più accurato, creativo e selettivo.

Auguro a tutti voi una buona e rilassante lettura.

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Marco Cimorosi “Fotografare New York City.
Marco Cimorosi “Fotografare New York City.
Veri Vidii Vidi - #ncesecrede! Teatro Villa Pamphilj

Veri Vidii Vidi – #ncesecrede! Teatro Villa Pamphilj. Mercoledì 9 dicembre – ore 18. La Real Fake Momò presenta Veri Vidii Vidi – #ncesecrede!


Veri Vidii Vidi – #ncesecrede! Teatro Villa Pamphilj. “Ci sono più cose in cielo e in terra di quante ce ne stanno a mezz’aria.” 

Veri Vidii Vidi – #ncesecrede! Teatro Villa Pamphilj. Di e con Andrea Cosentino. Riprese, montaggio e post-produzione di Valeriano Solfiti 

Sulle pagine social del Teatro Villa Pamphilj, dal 9 dicembre, ogni mercoledì alle 18, arriva il nuovo format di Andrea Cosentino, Veri Vidii Vidi – #ncesecrede!

Veri Vidii Vidi è
 una striscia settimanale di filmati brevi o brevissimi, che gioca a destrutturare il linguaggio del video-verità in rete, quasi sempre girato in maniera casuale e amatoriale.

In un piano sequenza unico, senza apparenti artifici né interessi linguistici, si pretende di esporre la realtà pura.

Salvo che, con la chiusura dei teatri, nello spazio pubblico irrompe l’attore, con i suoi travestimenti e trucchi da quattro soldi, e la realtà si disfa con inevitabili cortocircuiti di comica finzione.

Veri Vidii Vidi - #ncesecrede! Teatro Villa Pamphilj

La telecamera del cellulare, nell’universo della comunicazione social, è un occhio a due direzioni, che dice “io esisto” o testimonia “io ero lì.Per più di vent’anni il mio percorso teatrale si è connotato per un gusto verso la destrutturazione ludica dei linguaggi, da quelli più specificamente scenici e attoriali.

Linguaggi affrontati con le armi del clown metateatrale, a quelli più generici e strutturali, nelle mie antinarrazioni da l’asino albino fino a primi passi sulla luna, e con uno sguardo particolare alla televisione.

Televisione che è stata in qualche modo l’incubatore privilegiato dell’immaginario della mia generazione, e che io ho affrontato con parrucche, pupazzi e lo strumento autarchico del mio schermo a filiera corta, ovvero quella Telemomò, che mi è valsa un premio speciale Ubu nel 2018.

Negli ultimi tempi, un po’ per aggiornarmi, e un po’ a causa della forzata interruzione dell’attività dal vivo, mi sono trovato a interessarmi del mondo del web, e durante il primo lockdown mi sono sorpreso a giocare con una serie di video casalinghi sulla condizione dell’artista nell’epoca del suo isolamento sociale.

Adesso, con questa piccola commissione del Teatro Villa Pamphili, il tentativo è di colpire il cuore del linguaggio del video in rete, il suo artificio massimo, che è quello dell’apparente trasparenza e assenza di artificio, e la sua pretesa di sostituirsi alla realtà. Andrea Cosentino

Andrea Cosentino: Attore ed autore comico e studioso di teatro. Premio speciale UBU 2018. A Parigi segue l’insegnamento del “teatro gestuale” di Philippe Gaulier della scuola mimica e di clown di Jacques Lecoq.

Viene comunemente associato alla cosiddetta “seconda generazione” del teatro di narrazione, insieme ad Ascanio Celestini, Davide Enia ed altri.

E’ proprietario, conduttore e conduttrice unico/a di TeleMomò – la televisione autarchica a filiera corta.

Veri Vidii Vidi è una produzione Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi) e rientra in Romarama, il programma culturale promosso da Roma Capitale.

Per seguire gli aggiornamenti sui social #Romarama e #laculturaincasa”

Facebook (www.facebook.com/TSVCorsini/),
Instagram (https://www.instagram.com/teatrovillapamphilj/?hl=it)
Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCZ8HUCEiJqOu7i_AorUmklA/about)

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176  – scuderieteatrali@gmail.com – www.teatrovillapamphilj.it  –  promozione@teatrovillapamphilj.it

Ufficio stampa Fabiana Manuelli

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“Breaters” La piattaforma per i mangiatori emotivi.

“Breaters” La piattaforma per i mangiatori emotivi. Un problema nella relazione con il cibo e con se stessi? Ecco la soluzione digitale.


“Breaters” La piattaforma per i mangiatori emotivi. Dimagrire con consapevolezza, al di là delle diete restrittive e forzate, è l’obiettivo del percorso Breaters, piattaforma digitale che aiuta a coltivare l’autoregolazione col cibo grazie alla Mindfulness (ovvero utilizzando la pratica millenaria della meditazione alla riduzione dello stress, come insegna il “papà” della Mindfulness, il biologo americano Jon Kabat-Zinn).

“Breaters” La piattaforma per i mangiatori emotivi. Nasce dall’esperienza dei due fondatori Giorgio Serafini Prosperi e Stefano Iorino che hanno perso rispettivamente 60 e 50 chili, trovando un equilibrio stabile nel proprio rapporto col cibo.

Prosperi aveva già affidato la sua esperienza alle pagine del libro “Ho mangiato abbastanza.

Come ho perso 60 chili con la meditazione (e altri segreti)” (Sonzogno editore).

“Breaters” La piattaforma per i mangiatori emotivi.

Il 10 dicembre alle 17.30 avrà luogo un webinar dal titolo “I miracoli avvengono un giorno alla volta” che si potrà vedere iscrivendosi al link sulla landing page della piattaforma o al gruppo Facebook “Breaters Welcome” (iscrizione gratuita).

I fondatori di Breaters racconteranno insieme alla psicoterapeuta Ilaria Galbiati, che ne è l’ispiratrice, la nascita del percorso di mindfulness digitale applicata alle difficoltà di relazione con cibo, peso e immagine corporea.

Durante il webinar è prevista una sessione aperta di domande e risposte.

In questo periodo di isolamento forzato a causa del Covid-19 c’è una necessità ancora maggiore di sostegno e condivisione dei problemi legati ai disturbi alimentari e in genere al disagio psicologico.

Si conta che in tutto il mondo soffrano della sindrome da alimentazione incontrollata (binge eating disorder) circa 70 milioni di persone, con un incremento del 30% a causa dello stress dovuto alla diffusione del Coronavirus.

Breaters è l’unione di due verbi inglesi, To breathe (respirare) e to eat (mangiare); indica la mission: mangiare respirando.

Un percorso di supporto quotidiano, costante e personalizzato che prevede un abbonamento mensile a costi misurati.

È basato su meditazioni specifiche, mirate ad ampliare lo spazio di tolleranza a quelle emozioni disturbanti come ansia, stress, paura, frustrazione, senso di inadeguatezza, che creano una connessione diretta con un utilizzo del cibo di natura emotiva.

Breaters si rivolge a persone che riconoscono di avere una problematica emotiva nella relazione col cibo e col proprio corpo, ponendo attenzione alla causa (la sofferenza emotiva) invece di concentrarsi sull’effetto (il cibo e il controllo dello stesso).

Si aiutano i cosiddetti “mangiatori emotivi”, che utilizzano il piacere del cibo come risposta agli sbalzi emotivi provocati dalle difficoltà della vita, non ultima quella di voler avere un “corpo perfetto”.

Gli utenti iscritti seguono quindi un percorso di consapevolezza on line, ricevendo quotidianamente un contenuto (che può essere sotto forma di testo o di video).

“Breaters” La piattaforma per i mangiatori emotivi.

Hanno la possibilità di essere costantemente in contatto con la persona che li segue e a cui sono affidati all’ingresso sulla piattaforma.

Sono indirizzati a capire cosa ci sia davvero dietro la voglia di “cibo emotivo”.

Sulla piattaforma si svolgono inoltre ogni settimana dei webinar, tenuti da professionisti della relazione d’aiuto che si occupano delle varie aree della consapevolezza: fisica, emotiva e nutrizionale, durante i quali è sempre possibile porre domande e confrontarsi.

Esiste anche una community di persone che interagiscono in un gruppo privato sulla piattaforma Facebook.

Non una dieta dunque, ma sostegno psichico, meditazione, consapevolezza dell’IO, per accompagnare le persone passo per passo nel lasciarsi alle spalle i propri ‘fallimenti’, ricostruendo un equilibrio con il cibo e con se stessi che è il frutto di un percorso di crescita personale, e non più di una imposizione o di una dieta ferrea che viene dall’esterno.

I risultati sono davvero incoraggianti.

Da pochi mesi è nata anche la versione in lingua inglese, per allargare i confini del benessere nella relazione col cibo grazie a questo approccio innovativo e tecnologico.

Il motto di Breaters viene da un proverbio africano che dice: “da soli si va più veloce, ma insieme si va più lontano”.

10 DICEMBRE ORE 17.30

WEBINARI miracoli avvengono un giorno alla volta

sul gruppo Facebook “Breaters Welcome” (iscrizione gratuita)

link per prenotarsi e partecipare:

https://lp.breaters.com/it/webinar-10dic

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“Breaters” La piattaforma per i mangiatori emotivi.
“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri.

“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri. Il progetto e le forme di un Cinema Politico/4



“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri. Mercoledì 9 e Giovedì 10 dicembre 2020 Diretta streaming dalle ore 15:00 sui canali di AAMOD e FONDAZIONE GRAMSCI

Facebook:

https://www.facebook.com/archivioaamod

https://www.facebook.com/fondazionegramsci

Youtube:

https://www.youtube.com/user/AAMODAAMOD

Saranno in collegamento:

Pietro Montani, Daniele Vicari, Giovanni Spagnoletti, Andrea D’Ambrosio, Alice Rohrwacher, Marco Maria Gazzano, i ragazzi di Scomodo, Dario Cecchi, Alma Mileto, Stefano Savona, Paola Columba, Pasquale Scimeca, Emiliano Morreale, Ermanno Taviani

Entra nel vivo la manifestazione IL CINEMA DEI MOVIMENTI, quarta edizione del “progetto e le forme di un cinema politico” organizzato dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e Fondazione Gramsci in collaborazione con Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca NazionaleCasa del Cinema di Roma,  Istituto Luce CinecittàSapienza Università di Roma e Università Roma Tre.

“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri.

La manifestazione ha l’obiettivo di provare ad esaminare la portata e il significato di tutti quei quei momenti collettivi a carattere politico-sociale (i movimenti per la pace e i movimenti  ambientalisti, Genova G8, “i girotondi”, il movimento delle donne, fino all’attuale movimento Fridays for future, per l’ambiente e per la salvezza del pianeta) che nel corso degli ultimi decenni hanno coinvolto migliaia di persone e, parallelamente, evidenziare il protagonismo di nuovi soggetti della comunicazione, dell’informazione e del cinema nel suo complesso.

Nell’individuazione dei movimenti sono stati presi in considerazione quelli che hanno manifestato una loro intenzione di raccontarsi in modo alternativo rispetto alle narrazioni dei media ufficiali.

Lo sguardo della rassegna è concentrato essenzialmente sull’Italia, ma ricordando anche alcuni significativi riferimenti internazionali, come la protesta a Seattle con il famoso film di Stuart Townsend La battaglia di Seattle (Nessuno li può fermare), le primavere arabe, il World Social Forum di Porto Alegre e di Firenze.

In particolare, il movimento che esplose a Genova durante il G8 sarà studiato come momento fondamentale di una nuova presa di coscienza di masse giovanili e, contestualmente, della transazione tra la pellicola e le nuove tecnologie audiovisive portatili e dunque più in generale, tra tecnica e politica nell’epoca dell’immagine digitalizzata.

IL CINEMA DEI MOVIMENTI avrà luogo mercoledì 9 e giovedì 10 dicembre, in diretta streaming a partire dalle ore 15:00, sul canale YouTube dell’AAMOD e sulla pagina FB ufficiale di AAMOD e FONDAZIONE GRAMSCI: in tale ambito, è stato selezionato un numero limitato di film – fiction e documentari – particolarmente emblematico, che ha offerto la possibilità di costruire intorno ad ognuno, un’occasione di confronto e di riflessione.

“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri.

Di seguito il programma:

Mercoledì 9 dicembre 2020

Vincenzo Vita, Presidente AAMOD, Saluti e presentazione iniziativa

Coordinamento Aurora Palandrani

Proiezione Biùtiful Cauntri, (1h19′- 2017) di Andrea D’Ambrosio, Esmeralda Calabria, P. Ruggiero. Colloquio dei registi con Giovanni Spagnoletti

Proiezione di Omelia contadina (8′ -2020), di Alice Rohrwacher

Colloquio della regista con G. Spagnoletti

Proiezione La strada dei Samouni(2h’8- 2018), di Stefano Savona

Colloquio del regista con Alma Mileto

Introduzione di Pietro Montani
Presentazione di Daniele Vicari

Proiezione Diaz, non pulite questo sangue (2h7′- 2012), di Daniele Vicari

Giovedì 10 dicembre 2020

Vincenzo Vita, Presidente AAMOD, Saluti e presentazione seconda giornata

Coordinamento Paola Scarnati

Proiezione Resistencia en la linea negra (1h3′ – 2011), di Amado Villafana Chaparro-Inedito, sottotitolato in italiano a cura di Manuel Eduardo Valiente Quevedo

Colloquio del curatore con Marco Maria Gazzano

Proiezione Notti scomode: Flaminio (30′-2020), di Lorenzo Vitrone

Colloquio di Dario Cecchi con il regista e il responsabile della sezione-video di Scomodo Daniele Gennaioli

Proiezione Femminismo!(52′ – 2016) di Paola Columba (h.17,20/18,10)

Colloquio della regista con Maria Jovine

Proiezione Placido Rizzotto (1h’40 – 2000), di Pasquale Scimeca

Colloquio con Emiliano Morreale

Proiezione Va pensiero, storie ambulanti (52’- 2009), di Dagmawi Ymer

Là-bas, educazione criminale (1h’38), di Guido Lombardi

Colloquio dei registi con Ermanno Taviani

ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO

Telefono +39  06 57305447 – e-mail   eventi@aamod.it

Sito web: https://www.aamod.it/

Ufficio stampa AAMOD: Elisabetta Castiglioni

+39 3284112014 – info@elisabettacastiglioni.it

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“Il Cinema dei Movimenti” Rassegna cinematografica + Incontri.
“Food Social Night” contest fotografico su Instagram.

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram. Una grande narrazione estetica e corale del cibo, dei piaceri e della cultura della tavola.


“Food Social Night” contest fotografico su Instagram. Prende il via su Instagram il contest fotografico promosso da

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram. Associazione Italiana Chef e Artix, un racconto leggero e aperto che mette in palio l’esperienza di un pranzo in un ristorante stellato.

Una volta al mese, per i prossimi sei mesi, Food Social Night accompagnerà il ritorno alla convivialità e alla voglia di stare insieme.

Prima tappa venerdì 11 dicembre. Parole d’ordine: Creatività, Design, Emozione

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram.

Sociale e social: una radice comune per un ritorno all’origine, due termini che si riuniscono per uno storytelling fotografico aperto a tutti in cui il cibo, visto in ogni dimensione, contesto, clima, situazione e geografia, è protagonista assoluto.

Nel tempo del distanziamento forzato, la tecnologia diventa il driver per una nuova condivisione di progetti, di sentimenti e di emozioni, e nella mancanza di poter godere della convivialità a tavola.

L’Associazione Italiana Chef e Artix fanno diventare Instagram una grande tavola comune, dove tutti i partecipanti a Food Social Night potranno dare vita a un suggestivo racconto corale per immagini dei propri piatti preferiti.

Cultori del cibo, appassionati di cucina, chef professionisti, amanti della food photography, cuochi della domenica sono avvisati: Per una sera al mese dei prossimi sei mesi la sfida è aperta sulla grande tavola di Food Social Night, luogo collettivo, rito comune, invito alla leggerezza per mettersi alla prova, concorrere all’assegnazione dell’Award e vincere una cena in un ristorante stellato.

“In un periodo di grande difficoltà per le persone, le famiglie e le imprese – dichiara Marco Panella, presidente di Artix – vogliamo dare il nostro contributo per tornare al pensiero leggero, al piacere dello stare insieme e della conversazione, un piacere di cui la tavola e il cibo sono simboli, artefici e protagonisti.

Food Social Night promuove uno storytelling estetico del mangiare, fatto di creatività, di disegno e di emozioni, fatto di amore messo in trasparenza perché preparare da mangiare, per sé o per altri, è sempre un atto d’amore.

Food Social Night è un racconto corale al quale tutti possono partecipare e nel quale tutti possono lasciare un segno con l’emozione di uno scatto, con un piatto preparato da sé oppure semplicemente mangiato, in famiglia, da amici o al ristorante.

In un’occasione di festa, in un pasto quotidiano, in un appuntamento di lavoro, in una cena preludio di una storia, in un momento da ricordare.

Food Social Night ci accompagnerà una volta al mese per i prossimi sei mesi, raccoglierà suggestioni e, nelle nostre intenzioni, racconterà quello che ci aspettiamo essere il ritorno alla normalità.

La normalità delle cose che abbiamo sempre conosciuto, del nostro ritrovarci in casa e al ristorante, del nostro ritorno al viaggio.

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram.

Un viaggio che non è una stazione ferroviaria, un aeroporto o un casello autostradale, è un viaggio che si chiama vita.

Continua Daniela Galdi, presidente Associazione Italiana Chef:

“La food photography è diventata un mezzo sempre più inclusivo in grado di azzerare distanze.

E assaporare un piatto soltanto guardandolo sembra diventata la nuova missione (compiuta) di addetti ai lavori e amatori.

AIC vuole premiare questo slancio creativo ed emozionale che vede il cibo protagonista con un Contest nuovo che si pone come un’iniziativa che non ha confini se non quelli di un piatto”.

Si comincia venerdì 11 dicembre: tra le ore 18.00 e le ore 24.00 chiunque potrà scattare e condividere le migliori   foto   a   tema  “cibo”   come   post   sul   proprio   Instagram,   taggando   obbligatoriamente @associazioneitalianachef e aggiungendo l’hashtag #foodsocialnight.

Queste menzioni permetteranno a una giuria qualificata, formata da chef ed esperti del settore, di selezionare 30 foto che saranno pubblicate sulla pagina Instagram dell’Associazione Italiana Chef (https://www.instagram.com/associazioneitalianachef/), nella sezione “Stories”, a partire dalle ore 13 del 12 dicembre e per 24 ore: durante questo periodo saranno gli utenti con un profilo Instagram ad avere la possibilità di votare.

Il risultato ottenuto da ciascuna foto finalista, trasparente e popolare, sarà visibile sulla piattaforma social, sulla landing page del contest (www.foodsocialnight.com) e sul sito dell’AIC (https://www.associazioneitalianachef.it/) a partire dalle ore 14.00 del 13 dicembre.

La fotografia con il maggior numero di like sarà nominata con il Food Social Night Award di dicembre e vincerà un pasto-degustazione (pranzo o cena) per due persone in un ristorante stellato, il più vicino rispetto al luogo di residenza del vincitore.

Le prime cinque fotografie per numero di approvazioni in modalità sondaggio sulle storie instagram “AIC” riceveranno invece una Menzione Speciale e saranno pubblicate sul sito dell’Associazione Italiana Chef e di quello del contest.

Per maggiori informazioni: https://www.foodsocialnight.com/

“Food Social Night” contest fotografico su Instagram.

LA GIURIA BRITTA B BATTOGTOKH AMBASCIATRICE DELLA CUCINA SOSTENIBILE NEL MONDO

Dopo aver frequentato un corso di formazione professionale, a seguito di un tirocinio prestigioso e della sua grande passione e conoscenza per il food internazionale diventa ambasciatrice della cucina healthy.

DANIEL CAVUOTO CAMPIONE ITALIANO CATEGORIA ‘CUCINA INTERNAZIONALE’

Classe ’83, dopo aver iniziato la carriera in Italia all’età di 19 anni, parte e fa esperienza in cucine di prestigio in Spagna, Francia e Inghilterra.

Ex allievo di Pierre Gagnaire, Daniel torna in Italia, prima a Roma e poi a Bari, a dirigere le cucine dei ristoranti giapponesi Hagakure, che hanno da poco aperto il Noh Samba, giusto di fronte al Teatro Petruzzelli.

Esperto e grande conoscitore della cucina asiatica-fusion con influenze italiane, pugliesi e francesi, per assaporare il mondo in una sola cena.  

FABRIZIO D’ALESSANDRO  CAMPIONE ITALIANO CATEGORIA ‘FORMAZIONE’

Nasce a Roma nel 1980 ma le sue origini sono abruzzesi. Inizia il suo viaggio nella ristorazione per caso in una pasticceria come lavapiatti ed è li che si è scatena la “scintilla”. 

Si diploma nel ’99 presso la scuola alberghiera di Tor Carbone e da comincia a girare per varie strutture, in italia e all’estero.

Tra queste Jolly hotels, NH hotels group, hotel Aldrovandi Palace, giusto per citarne alcune, passando a fare esperienze in Inghilterra, Francia, Spagna e Australia, dove può confrontarsi con altre realtà.

Circa 6 anni fa comincia una nuova fase della sua vita in cui sente la necessità di continuare a imparare, facendo corsi specializzati di cucina moderna, food cost, fermentazioni, lieviti, chimica degli alimenti fino ad arrivare a fare il docente presso Italian Chef Academy.

Tuttora continua nell’attività di insegnamento senza però tralasciare il suo lavoro in cucina.

ANDREA GOLINO CAMPIONE ITALIANO CATEGORIA ‘FINGER FOOD’

Comincia a cucinare da bambino ma ne fa una professione che è già un uomo. Venti anni fa diventa il primo Personal Chef a Roma. Scrive libri di cucina ed è protagonista di numerosi programmi televisivi per il Gambero rosso (“Oro liquido”, “Margherita e le sue sorelle”, “Golfinger”).

Dopo tante esperienze nazionali e internazionali, apre il suo primo locale nella Capitale:

Un bistrot dove esprimere il proprio amore per la tradizione gastronomica italiana e un’identità di cuoco ben precisa, che lo vede sempre raccontarsi in prima persona:

Un romano, di padre napoletano e madre bolognese.

L’imprinting lo consegue in Emilia Romagna: piadina, tagliatelle e ragù.

Successivamente, subisce il fascino della grande cucina napoletana e ne apprende i segreti:

la Genovese, il Sartù di riso, la Pastiera, la Pizza, giusto per citare alcuni suoi piatti di punta.

Ma non ama di meno la cucina popolare romana e regionali in generale: tra le sue passioni pane e panelle, canederli, frico e burrata.

MARCO PANELLA PRESIDENTE DI ARTIX

Autore, content strategist e storyteller, ha curato le mostre “Il Cibo Immaginario.

1950-1970 Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola” e “Pranzo di famiglia. Una storia italiana”, firma la rubrica di cibo e costume “Il Cibo Immaginario sul magazine digitale “MoondoMangiare”.

STEFANO SAVI VICE-PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA CHEF

Una passione che inizia nel 1979 e che non si è mai spenta perché ancora oggi mette sempre la stessa voglia in cucina.

Ha avuto la fortuna di girare il mondo attraverso il suo magnifico mestiere e quando parla con i ragazzi lo presento come una missione più che come un lavoro.

ALESSANDRO VASSALLO CHEF ACCADEMICO MAESTRO LIEVITISTA

Chef formatore con un’esperienza di lungo corso per importanti realtà ristorative e alberghiere e maestro panificatore e lievitista.

Il format FOOD SOCIAL NIGHT è un marchio condiviso e di proprietà dall’Associazione Italiana Chef & Artix. L’iniziativa è promossa e organizzata da Associazione Italiana Chef e Artix

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

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“Food Social Night” contest fotografico su Instagram.
Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè.

Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè. Secondo lancio sul mercato digitale di vinili rari e introvabili.


Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè. Nella ricca offerta spuntano anche due “provini” inediti di una giovanissima Mia Martini.

Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè. In occasione della sua seconda uscita digitale che vede riportare alla luce e all’ascolto universale e multigenerazionale una serie di brani appartenenti a vinili rari, introvabili e dimenticati.

Dall’avvento del CD, SUAN Edizioni è lieta di fornire un nuovo entusiasmante elenco di canzoni che anche i giovanissimi, abituati unicamente alle nuove tecnologie apprezzeranno.

Ma c’è di più: Christian Calabrese e Francesco Coniglio, curatori dell’iniziativa, presentano per la prima volta due inediti di Mia Martini, ovvero dell’allora Mimì Berté.

Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè. Scritti per la cantante da Giorgio Calabrese, compianto autore musicale e padre di Christian, datati 1965.

Si tratta di PER SEMPRE RESTERO’ CON TE e SOLI AD AMARCI, provini registrati con sola voce, chitarra e batteria che verranno immessi sulle principali piattaforme digitali in due momenti.

A dicembre il primo brano, a gennaio il secondo.

Per i cultori dell’occasione, dalla lacca dei brani verrà anche stampato un vinile in edizione limitatissima la cui data di uscita sarà annunciata nelle prossime settimane e la cui copertina è stata ideata e disegnata dalla sorella dell’artista, Olivia Berté.

“Reputo geniale questa iniziativa – afferma Olivia – L’aver recuperato tra i cassetti del maestro Calabrese questa lacca che è un vero e proprio reperto storico non può che riempirmi di gioia.  

La prima volta che ho ascoltato i brani è stato un tuffo al cuore nonché un ritorno al nostro passato remoto, dove la sua voce era estremamente fresca, cristallina e pura.

Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè.
Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè.

Considero questo ritrovamento strategico un’altra casella significativa nella trasmissione della nostra memoria sonora e un pezzo che si aggiunge alla nostra più bella storia culturale italiana di cui sia Mimì che il grande Giorgio Calabrese hanno fatto parte”.

“Questi due brani ritrovati nello scrigno dell’archivio di Giorgio Calabrese – ricorda Coniglio – dimostrano la genialità del Maestro Carlo Alberto Rossi che individuò per primo il talento di Mia Martini, ma anche la sua grande insicurezza come discografico.

Invece di affidarle dei pezzi suoi originali come questi ritrovati, la fece esordire nel 1963 con delle cover yè-yè di moda in quel periodo, come You Can never stop me loving you di Johnny Tillotson e I want to stay here di Eydie Gorme.

Come mandare al macello la voce jazzata di Mimì, che infatti riuscirà a riprendersi e a ripartire alla grande solo nel 1971, sprecando ben otto anni!

I brani in questioni sono i classici provini dell’epoca: voce, pianoforte (che quello non manca mai), spazzole (o “pennelli”) bene in evidenza e basso.

Come veniva, veniva. Ma se il cantante o la cantante erano bravi, sembrava già “disco”. Come in questo caso.”

Nel catalogo invece delle proposte viniliche in digitale in uscita a metà dicembre ci saranno oltre un centinaio di brani, tra cui “chicche natalizie” che vanno da Tony Dallara a Mike Bongiorno, da Milva a Bruno Nicolai, da Renato Rascel a Joe Sentieri, da Gianni Meccia a Tony Del Monaco.

Un’operazione unica nel suo genere che ha il doppio obiettivo di stimolare emotivamente l’immaginario sonoro collettivo delle generazioni più avanti negli anni come anche quello di far conoscere ai più giovani.

Proprio grazie attraverso i potenti mezzi internet-tecnologici che utilizzano oggi per ascoltare musica una memoria significativa del nostro “made in Italy” discografico (e non solo).

Una carezza entusiastica necessaria e positiva (nel senso giusto del termine) in questi tempi virali!

GIORGIO CALABRESE E MIMI’ BERTE – Incontri

Fino agli inizi degli anni Novanta, quando internet non aveva ancora preso piede, i cantanti e gli autori (e le loro rispettive case discografiche) facevano migliaia di provini all’anno, con canzoni che poi quel determinato cantante non avrebbe mai inciso e che sarebbe stato successivamente registrato da un suo collega (per la famosa teoria del “non si butta mai niente”).

Il campo era frequentato anche da autori così prolifici che dimenticavano di aver scritto brani che per ragioni varie non erano stati ancora pubblicati e che – per altrettante ovvie ragioni – rimanevano inedite.

Come in questo caso: i due pezzi scritti per (l’allora) Mimì Bertè sono canzoni che non sono mai state proposte a quanto pare, a nessun’altra interprete, da quel lontano 1965.  

Altrimenti non parleremmo di ritrovamento!

Le canzoni furono scritte da mio padre Giorgio Calabrese, uno dei parolieri più attenti e raffinati. Basti ricordare titoli come E SE DOMANI o DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO e decine di altri racchiusi negli album dei più grandi artisti italiani e non.

Basti pensare che il suo PIANO inciso da Mina nel 1960 fu poi tradotto in tutto il mondo col titolo di SOFTLY AS I LEAVE YOU e cantato dai più grandi quali Elvis Presley, Frank Sinatra, Shirley Bassey, Michael Bublè etc.

All’epoca Mia Martini aveva già inciso con Calabrese INSIEME, una canzone orchestrata dal M° Enzo Ceragioli che era in realtà la traduzione di un brano cantato in originale da Billy Fury.

I due, in tanti anni di vita professionale, si incontrarono molte volte per lavoro (e per il piacere di vedersi) ma l’ambito lavorativo li aveva accumunati solo per progetti televisivi, anche in periodi meno facili per la cantante di Bagnara Calabra, che Calabrese considerava un “portafortuna”.

Dal suo show personale MIA del 1975, girato tra Ostia e il quartiere Prati con la regia di Enzo Trapani, ai vari FANTASTICO, DOMENICA IN, ADESSO MUSICA, SENZA RETE, EUROPA EUROPA etc.

Calabrese avrebbe dovuto essere l’autore de “LA COMPAGNIA STABILE DELLA CANZONE” sempre con la regia di Enzo Trapani (ma anche per la presenza nel cast di Gino Paoli con il quale lavorava assiduamente per la tv) ma nell’estate del ’75, mentre stava lavorando in radio, ebbe un incidente automobilistico e dovette rifiutare.

Perché Calabrese e Mimì Berté non hanno più lavorato insieme discograficamente?

Perché i cantanti avevano attorno a loro sia un entourage di autori e produttori creato ad hoc dalla casa discografica, che pescava in seno ai loro maestri compositori, parolieri, produttori, funzionari, sia le edizioni musicali, che erano poi il passaggio più importante per monetizzare. 

C’era poco spazio per gli “esterni”.

E comunque Mia Martini era sicuramente ben servita sia alla Ricordi che alla CIV che alla Warner.

Questo ritrovamento, in un periodo così arido di talenti e canzoni con la C maiuscola, non può che far piacere.

Nonostante siano solo “provini”.  E cioè voce, piano e batteria.

Ma quando c’è la classe, non serve altro.

Nella foto: Giorgio e Christian Calabrese

Christian Calabrese

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Mia Martini due vinili inediti di una giovanissima Mimi Bertè.
Giorgio e Christian Calabrese
Fuga – L’ultimo rifugio della Compagnia EgriBiancoDanza.

Fuga – L’ultimo rifugio della Compagnia EgriBiancoDanza. La stagione 2020 di di TWAIN Centro Produzione Danza continua in streaming anche per il mese di dicembre.

Fuga – L’ultimo rifugio della Compagnia EgriBiancoDanza. Il 6 dicembre alle ore 21la Compagnia EgriBiancoDanza presenta in streaming lo spettacolo Fuga – L’ultimo rifugio in un incontro virtuale con il pubblico in cui interverrà il coreografo Raphael Bianco per approfondire le tematiche e le scelte estetiche relative al progetto artistico.

Fuga – L’ultimo rifugio della Compagnia EgriBiancoDanza. La performance si interroga sul significato contemporaneo del termine “rifugio”: rifugiarsi dove? Da chi? In noi o altrove?

Fuga – L’ultimo rifugio della Compagnia EgriBiancoDanza. Questi sono stati alcuni degli spunti di riflessione per la creazione dello spettacolo.

Dai bombardamenti e attentati di varia matrice in tutto il mondo in “una terza guerra mondiale” non dichiarata, si cerca rifugio da una fuga, da minacce più o meno concrete.

La cornice del rifugio antiatomico del Soratte ispira Raphael Bianco a rappresentare situazioni di attesa, fuga, scampo, nell’ambiente claustrofobico di uno spazio che è stato testimone di sofferenza e strategie militari e dove danza e musica dal vivo interagiscono nella linea contemporanea di un dialogo aleatorio evocando suggestioni e stati d’animo attraverso l’interazione fra suono e gesto danzante.

La presenza del video del regista Stefano Rogliatti, permetterà di valorizzare ulteriormente questo luogo affascinante rendendo visibile luoghi altrimenti inaccessibili al pubblico.

La concomitanza di più piani di azione rinforzerà la riflessione sulla guerra e la violenza di tutti i tempi con un forte coinvolgimento del pubblico presente attraverso uno spettacolo multimediale di forte impatto teatrale e che riserva in ultimo uno slancio di speranza per tempi migliori.

Fuga – L’ultimo rifugio della Compagnia EgriBiancoDanza. Il 6 dicembre alle ore 21la Compagnia EgriBiancoDanza
Fuga – L’ultimo rifugio della Compagnia EgriBiancoDanza. Il 6 dicembre alle ore 21la Compagnia EgriBiancoDanza

Il servizio streaming di TWAIN Centro Produzione Danza è gratuito. Per accedere alla piattaforma digitale e assistere allo spettacolo, si richiede la cortesia di scrivere su WhatsApp al numero 3203120850, specificando il proprio nome e cognome.

Compagnia EgriBiancoDanza | Fuga – L’ultimo rifugio

Ideazione e Coreografia Raphael Bianco

Assistente alla Coreografia Elena Rolla

Maitre De Ballet Vincenzo Galano
Luci Enzo Galia
Costumi Melissa Boltri

Danzatori Elisa Bertoli, Simona Bogino, Vincenzo Criniti, Cristian Magurano, Alessandro Romano

Musiche Ivan Bert, J.S Bach

TWAIN_Centro Produzione Danza

info@cietwain.com | www.cietwain.com

3382051200 | 3203120850

facebook | instagram: @twaincentroproduzionedanza

Ufficio Stampa e Comunicazione

Edoardo Borzi | Theatron 2.0

 stampa.theatron@gmail.com | 331 2344833

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“Into The City” con Gabriele Coen e Francesco Poeti Duo

“Into The City” con Gabriele Coen e Francesco Poeti Duo. FLAUTISSIMO 2020 (sul canale youtube Accademia Italiana del Flauto)


“Into The City” con Gabriele Coen e Francesco Poeti Duo. Roma – 4 dicembre / Discoteca di Stato – ore 18.30Canino – 5 dicembre / Teatro Comunale – ore 18.30Roma – 6 dicembre 2020 / Discoteca di Stato – ore 18.30

“Into The City” con Gabriele Coen e Francesco Poeti Duo. Il mondo musicale ebraico: klezmer, canzone yiddish, musica sefardita e jewish jazz

“Into The City” con Gabriele Coen e Francesco Poeti Duo. Il klezmer, l’antica musica delle comunità ebraiche dell’Europa orientale, sta vivendo negli ultimi trenta anni, insieme a tutta la cultura yiddish, una nuova grande riscoperta in America e in Europa.

La musica klezmer (dall’ebraico kley e zemer, ossia strumento per il canto) si è nutrito, nel corso dei secoli, dei linguaggi e delle culture dei diversi paesi che ospitavano comunità ebraiche:

“Into The City” con Gabriele Coen e Francesco Poeti Duo
“Into The City” con Gabriele Coen e Francesco Poeti Duo

le tradizioni musicali di Polonia, Romania, Russia e Ucraina rivivono in questa musica coniugate da una espressività e una religiosità tipicamente ebraiche.

Musica profana, il klezmer è il prodotto di una società fortemente religiosa e trae la propria linfa vitale dai rumori della strada come dal canto della sinagoga.

Nel corso del concerto verranno inoltre presentati brani della tradizione ebraico spagnola (sefardita) e alcuni temi ebraici entrati poi nel repertorio jazzistico (jewish jazz).

Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista, compositore, Gabriele Coen si dedica da sempre all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea.

Già fondatore dei KlezRoym – nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico, nel 2005 inizia la sua attività con il progetto “Jewish Experience” con cui ha inciso quattro lavori.

Come compositore e interprete ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007) di Davide Marengo, “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) di Isotta Toso e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini.

Chitarrista della nuova generazione, Francesco Poeti è uno dei giovani più in vista nel vasto panorama Jazzistico romano. La sua attività si divide tra l’insegnamento e l’attività concertistica.

FLAUTISSIMO 2020 Edizione in streaming sul canale Youtube dell’“Accademia Italiana del Flauto”

Dopo l’improvvisa interruzione del festival, dovuta al DPCM del 24 ottobre, Flautissimo 2020 si reinventa e riprende la sua programmazione in streaming, trasmettendo alcuni spettacoli teatrali, che facevano parte del cartellone che sarebbe dovuto andare in scena al Teatro Palladium di Roma.

Galatea Ranzi, Guglielmo Poggi, Gabriele Coen, Luigi Marinaro, Francesco Poeti, il Collettivo teatrale Nonnaloca e i tanti giovani attori impegnati nelle letture che si svolgeranno dalla Biblioteca Vaccheria Nardi, saranno i protagonisti di questa edizione online di Flautissimo, che prende il via il 18 novembre, sempre con la direzione artistica di Stefano Cioffi.

Teatro, concerti, reading, quindi, tutto visibile gratuitamente sul canale Youtube dell’Accademia Italiana del Flauto.
Flautissimo 2020 in streaming non sarà solo parole e musica: il programma di questa speciale edizione si arricchirà anche di arte visuale con “Un oscuro luogo del desiderio.

I fotografi guardano Roma” il documentario di Barbara Martusciello.

Flautissimo 2020 è una produzione Accademia Italiana del Flauto, realizzata con il sostegno della Regione Lazio e di Roma Capitale.
Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022 e fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale.

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2020:

ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO.

Tel +39 06 44703290 – segreteria@accademiaitalianadelflauto.it
YOUTUBE:
https://www.youtube.com/channel/UC8ePFXabsbe7NWWHqPUzPHQ

UFFICIO STAMPA: Fabiana Manuelli

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Maker Music FOTO DI LUCA PERAZZOLO

Maker Music Maker Faire Rome – European Edition 2020 con TLON, Max Casacci, Samuel, Boosta, Arisa, Boss Doms, Frankie Hi NRG, Coccoluto, Piotta, Riccardo Sinigallia, Andrea De Sica, Paola Maugeri, Clementino, Samuele Bersani, ENSI, Cristina Scabbia, Noyz Narcos, Francesca Michielin, Danno (Colle del Fomento), Vasco Brondi, Mace, Stefano Fontana, Saturnino, Cosmo e molti altri.


Maker Music Maker Faire Rome – European Edition 2020. L’innovazione musicale protagonista della prima edizione online e free della fiera internazionale del futuro

Maker Music Maker Faire Rome – European Edition 2020. Dal 10 al 13 dicembre 2020 su www.makerfairerome.eu

Maker Music Maker Faire Rome – European Edition 2020, il più grande spettacolo di innovazioni e creatività al mondo, per la prima volta in versione virtuale, porterà la musica all’attenzione di appassionati e addetti ai lavori, con Maker Music, attivando un dialogo virtuoso tra gli innovatori, i musicisti, i fan e le giovani leve, per porre, come da mission, le nuove frontiere tecnologiche a portata di tutti.

Raccontare l’innovazione nella sua applicazione quotidiana, raccontare le ultime rivoluzioni nel making della musica, per renderle accessibili, per disegnarne la storia e metterle a disposizione di chiunque voglia, nella prima edizione completamente free della fiera internazionale dei makers.

È questo l’obiettivo della Maker Music, diretta da Andrea Lai e Alex Braga, uno spazio virtuale unico e inedito in cui i sognatori e i talenti si mescolano e creano una magica alchimia.

Maker Music Maker Faire Rome - European Edition 2020,

Un luogo in cui si imparerà e ci si divertirà ascoltando e vedendo nomi del calibro di:

Max Casacci, Samuel, Boosta, Arisa, Boss Doms, Frankie Hi NRG, Coccoluto, Piotta, Riccardo Sinigallia, Andrea De Sica, Paola Maugeri, Clementino, Samuele Bersani, ENSI, Cristina Scabbia, Noyz Narcos, Francesca Michielin, Danno (Colle del Fomento), Vasco Brondi, Mace, Stefano Fontana, Saturnino, Cosmo e molti altri.

Tutti insieme per la prima volta con Maker Music, la sezione della Maker Faire dove le intuizioni dei maker della musica vengono raccontate insieme ai loro segreti tecnici e ai loro pensieri.

Fra intuizioni tecnologiche e conversazioni artistiche.

“Spazio di divertimento e scoperta di come si fa la musica, Maker Music” spiega il curatore Andrea Lai “quest’anno racconta il processo di creazione: dalla scrittura delle parole sempre più complessa, alle nuove forme di fruizione della musica, dalle serie TV al gaming agli smart speaker.

Come manipola il suono un produttore discografico?

Come riesce un cantante a trovare le parole esatte che in cui milioni di persone si ritrovano?

Come cambierà il rito del concerto e come cambia la scrittura della musica mentre cambia il modo in cui l’ascoltiamo?

Esiste una musica sostenibile? L’intelligenza artificiale è in grado di scrivere successi pop? Come nasce un suono in studio?”

Maker Music sarà un palcoscenico speciale in cui i protagonisti della nuova musica italiana racconteranno il presente della musica, il presente più avanzato che potrebbe esserne il futuro, ma che in realtà è già fra noi; accanto a loro registi, pensatori e professionisti perché la musica confina con tutto.

Durante una serie di talk organizzati in collaborazione con Tlon e moderati da Andrea Colamedici e Maura Gancitano “Spiega Andrea Lai” rifletteremo sul valore e le necessità della musica in un tempo critico, da una prospettiva artistica, tecnologica e sociale.

Samuel (Subsonica), ad esempio, ci parlerà della capacità della musica di dare di cogliere il senso delle cose”. “Riccardo Sinigallia e il regista di Baby, Andrea De Sica, saranno fianco a fianco, come musica e cinema.

Paola Maugeri e Cristina Scabbia (voce dei Lacuna Coil) racconteranno il potere delle community che spesso sanno innescare cambiamenti nelle persone. Vasco Brondi (Luci della Centrale Elettrica) e Francesca Michielin rifletteranno sul potere catartico del rito della musica dal vivo ora che la musica non c’è”.

E siccome la musica prima che spiegata va “ascoltata” ecco che Maker Music, offrirà anche una importante vetrina artistica: “dal Faktory Studio di Milano di Joe T. Vannelli, vedremo e sentiremo come si scrive una hit.

Ce lo racconteranno i produttori di riferimento della nuova scena italiana, capaci di captare l’aria che tira e di trasformarla con il loro stile in musica da dischi d’oro: Boss Doms, Mace, Fritz Da Cat, Stefano Fontana accompagnato da Saturnino sveleranno i loro trucchi, condivideranno segreti raccontando il making della loro musica.

Uno sguardo dall’interno sul mondo di chi riempie le classifiche di Spotify di successi che diventano la colonna sonora di una generazione”.

Maker Faire è il punto di riferimento di chi cerca l’innovazione, di chi lavora per cambiare il mondo attraverso la tecnologia e le idee, e da quest’anno sarà accompagnata nella sua nobile missione anche da un’anima musicale.

Nasce Maker Music, un intero padiglione (virtuale) dedicato alla musica, al fare musica sotto tutte le sue forme, un punto di incontro tra i protagonisti della scena musicale e gli utenti e appassionati, una piattaforma dove ascoltare, provare, vedere e raccontare il presente e il futuro della musica” conclude co-curatore Alex Braga.

Con Maker Music, l’appuntamento è online dal 10 al 13 dicembre all’interno della Maker Faire 2020.

Maker Faire Rome – The European Edition 2020 – ottava edizione è la più importante manifestazione in Europa dedicata alla creatività e all’innovazione tecnologica, promossa e organizzata della Camera di Commercio di Roma, che si svolgerà in versione digitale dal 10 al 13 dicembre 2020.

Musicista, giornalista, innovatore, dj, consulente discografico e designer di intrattenimento, Andrea Lai è stato protagonista dell’innovazione musicale italiana ed europea dagli anni Novanta a oggi.

Alex Braga, artista concettuale e pioniere dell’intelligenza artificiale, C.E.O. e fondatore di A-LIVE, creatore di A-MINT (Artificial Musical Intelligence), musicista del roster della prestigiosa etichetta berlinese !K7 con cui ha pubblicato SPLEEN MACHINE, è uno dei protagonisti della scena internazionale del New Digital Humanism ed ha rappresentato l’Italia sui palchi dei festival più prestigiosi del mondo come Mutek, Sonar, ottenendo la nomination ad Ars Electronica, l’oscar dell’arte digitale.

Ufficio Stampa HF4 Marta Volterra marta.volterra@hf4.it (+39) 340.96.900.12

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Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi 2020-2021

E’ uscito l’Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi 2020-2021, l’unico da 69 anni protagonista dell’ editoria cinematografica e televisiva, fondato da Alessandro Ferraù, diretto da Emanuele Masini, edito dal Centro Studi di Cultura, Promozione e Diffusione del Cinema.


Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi 20/21. L’opera costituisce un prezioso strumento di consultazione per quanti, a vario titolo, operano nel variegato e composito ambiente del Cinema e dell’Audiovisivo.

Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi 20/21. Nell’elegante volume, (corredato di un pratico CD) è racchiuso praticamente tutto quanto c’è da sapere sul cinema e sulla tv:

Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi 2020-2021
Annuario del Cinema Italiano

Indirizzi, E-mail, siti Internet delle ditte di produzioni, distribuzioni, import-export, doppiaggio, post-produzione, edizioni musicali.

Ed ancora: mezzi tecnici, arredamenti, attrezzature, calzature, parrucche, trucco, effetti speciali, casting, rappresentanti artistici, trasporti, servizi ed attività ausiliarie, sale cinematografiche, circuiti e multisale italiane con indirizzi, numero degli schermi e dei posti;

Networks e le emittenti tv; le ditte dell’Home Video; le Film Commissions, le Locations in Italia e all’estero; il Product Placement; il Cinema Culturale; le Istituzioni, gli Enti e le Associazioni;

i Festival in Italia e all’estero, i principali Premi del Cinema Italiano; i titoli dei film prodotti in Italia dal 1930; i cast & credits dei film italiani degli ultimi 15 anni;

gli Oscar assegnati all’Italia, il “Chi è del cinema e della tv” ovvero tanti nomi che contano con recapiti e curricula.

www.annuariodelcinema.it

Per chi lo vuole prenotare: Una copia costa sempre 50,00 Euro Iva inclusa (+ spese postali di contrassegno per invii fuori Roma).

Info: 063296519

Per prenotazioni: info@annuariodelcinema.it

Centro studi di cultura promozione e diffusione del cinema
Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi
Corso Francia, 211 – 00191 Roma – Tel. 06.32.96.519 
www.annuariodelcinema.it

www.unavitaperilcinema.it

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Roberto Zappalà fondatore Compagnia Zappalà Danza.

Roberto Zappalà fondatore Compagnia Zappalà Danza. Il 5 dicembre, alle ore 19:00, ospite del penultimo appuntamento di Paesaggi del Corpo Festival Internazionale di Danza Contemporanea.


Roberto Zappalà, fondatore dell’omonima compagnia, dialogherà, in diretta streaming sul canale YouTube di Paesaggi del Corpo, con la Direttrice Artistica del Festival Patrizia Cavola in un incontro moderato da Ornella Rosato, caporedattrice della testata giornalistica Theatron 2.0.

Roberto Zappalà fondatore Compagnia Zappalà Danza. Un imperdibile appuntamento per approfondire l’estetica e la poetica di una delle più rilevanti formazioni coreutiche del panorama nazionale, riconosciuta e apprezzata per un repertorio ampio e articolato.

Frutto del lavoro sinergico del coreografo, del suo drammaturgo di riferimento Nello Calabrò e dei danzatori che negli anni ha permesso la realizzazione di oltre 80 produzioni di diversa tipologia, ospitate in tutto il mondo da teatri e festival di rilievo internazionale.

Un incontro digitale, in cui alla parola si alterneranno contenuti e testimonianze video, per scoprire e apprezzare tutte le straordinarietà legate alla storia e alle opere della Compagnia Zappalà Danza.

La Direzione Artistica comunica che, a causa delle restrizioni in atto per l’emergenza sanitaria da Covid-19 e del conseguente rischio sanitario che comporterebbe la mobilità degli artisti, lo spettacolo Romeo E Giulietta 1.1 La sfocatura dei corpi è rimandato all’edizione 2021 del Festival.

Per prenotarsi e ricevere il link per assistere all’incontro è necessario inviare una email a info@paesaggidelcorpo.it

paesaggidelcorpo.it

facebook | instagram: paesaggidelcorpo

info@paesaggidelcorpo.it

Ufficio Stampa

Edoardo Borzi | Theatron 2.0

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Roberto Zappalà fondatore Compagnia Zappalà Danza.
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